Mondo Agricolo n.3

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Magis è senz’altro uno dei più avanzati esperimenti sulla sostenibilità della vitivinicoltura nel mondo, come riconosciuto anche dall’OIV. Anche Confagricoltura crede molto in quest’iniziativa e l’ha inserita tra le “best practice”di EcoCloud, il contenitore delle iniziative virtuose per l’agroecosistema; sono molte le aziende vitivinicole associate a Confagricoltura che aderiscono con entusiasmo e convinzione al Magis e che stanno contribuendo in maniera determinante al suo successo. Come ogni attività, anche la produzione del vino ha un impatto sull’ambiente, sia locale sia globale. Attraverso una viticoltura di precisione, Magis permette al produttore di ridurre ogni operazione al minimo indispensabile per produrre un vino di qualità e sano. Fa anche coincidere sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. Infatti, compiere meno operazioni nel vigneto vuol dire anche semplificare il lavoro e quindi spendere meno, mantenendo però inalterata la qualità. Già nel primo anno, e in alcune fra le aziende meglio gestite d’Italia, ha permesso di risparmiare in media ben il 9% nell’uso di agrofarmaci, scegliendo peraltro le molecole più selettive e sicure, e addirittura oltre il 30% nell’uso di fertilizzanti. Un minor numero di operazioni vuol dire anche un risparmio di acqua e soprattutto di energia, quindi minori emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Ha portato, inoltre, a ridurre i costi di produzione mediamente del 15,4%. Per fare tutto questo occorre naturalmente un know how molto maggiore di quello normalmente disponibile in un’azienda. Magis offre alle aziende un protocollo, specifico per ogni vitigno e ogni area geografica, che costituisce una vera e propria guida per la gestione sostenibile del vigneto. Le indicazioni del protocollo, che tiene naturalmente conto dei disciplinari di produzione integrata regionali, non-

Confagricoltura crede molto nel “Magis” e l’ha inserito tra le best practice di EcoCloud ché delle normative europee e nazionali, sono adattabili alle esigenze specifiche di ciascuna azienda. Il protocollo viene preparato e aggiornato da un apposito e qualificato Comitato

tecnico-scientifico. Le aziende vitivinicole aderenti a Magis fanno parte di un sistema controllato a più livelli e in modo incrociato, dalla raccolta dei dati in campo che assicura la tracciabilità in vigneto fino ai test finali. Dopo la vendemmia sono, infatti, effettuate sul mosto le analisi di laboratorio per verificare eventuali contaminazioni e poi sul vino i test qualitativi da un panel di enologi per assicurarsi che nulla sia stato fatto a scapito della qualità sensoriale. Dopo anni di lavoro e perfezionamento, quattordici aziende vitivinicole italiane di recente hanno ricevuto la certificazione Magis e altre cinque, delle oltre centoquaranta aderenti, la riceveranno a breve: i loro vini potranno così utilizzare il marchio Magis sulle etichette delle bottiglie. (M. M.)

I PARTNER DI MAGIS G estione della chioma

Università di Milano (Di.Pro.Ve.)

Gestione attrezzature per la distribuzione

Università di Torino (DEIAFA) Università di Firenze (DEISTAF)

Gestione e analisi rischio ocratossine

CNR - Istituto Scienze Produzioni Alimentari

Protezione da funghi e parassiti

Bayer CropScience

Tecniche enologiche, analisi sensoriale

Assoenologi

Viticoltura di precisione

AGER

Tecnologia per la viticoltura di precisione

Spektra Agri

Piattaforma IT

Image Line

Attrezzature per il vigneto

Kuhn Nobili

Meccanizzazione agricola

New Holland

Servizi per la gestione del rischio

Det Norske Veritas (DNV)

MARZO 2014| MONDO AGRICOLO |33


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