EPS Ente Produttori Selvaggina
di Landolfo di Napoli
L’EMERGENZA DELLE SPECIE SELVATICHE IN TERRITORI E CITTÀ
Sviluppo incontrollato Come più volte si è avuto modo di evidenziare, è giunto il momento di modificare l’approccio alle problematiche della fauna selvatica. Negli ultimi decenni il filo conduttore di ogni azione è stato la tutela, spesso integrale, delle varie specie selvatiche, senza che contestualmente venissero tenute nel dovuto conto la situazione e le esigenze dei territori su cui queste specie insistono. Un tale stato di cose, unito al progressivo mutare degli habitat naturali - a causa del progressivo abbandono di sempre maggiori estensioni di aree più o meno marginali e per la sempre più spinta specializzazione agricola delle aree più favorite - ha prodotto situazioni paradossali. Se per alcune specie selvatiche il fenomeno è stato causa di una progressiva rare-
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fazione delle presenze in aree un tempo vocate, per altre, che più agevolmente si sono adattate a tali modifiche, è stato l’origine di una moltiplicazione incontrollata delle consistenze. Tra gli ungulati, il cinghiale è sicuramente la specie che, per prima, visti gli incrementi annui segnati, ha saputo meglio approfittare delle mutate realtà territoriali, anche se gli altri non sono stati da meno. Negli ultimi tempi, infatti, si stanno evidenziando incrementi di consistenza e presenze di caprioli, cervi, daini e mufloni in areali dove non se ne era mai evidenziata una stabile presenza. Anche altre specie destano preoccupazione. In molte aree, anche densa-
mente urbanizzate, sempre più spesso si parla, ad esempio, di ‘invasione’ da parte di gabbiani, corvi, cornacchie e taccole, che spesso rappresentano un serio pericolo per la popolazione Fino a qualche anno fa mai avremmo pensato di doverci preoccupare per la presenza di tale fauna. Oggi, invece, la preoccupazione è continua e crescente, anche se per alcuni vedere tali animali invadere le città e banchettare nei cassonetti della spazzatura può sembrare normale, o addirittura il benefico risultato della protezione integrale. La presenza incontrollata nelle aree urbane delle specie selvatiche è diventata un’emergenza e come tale va affrontata. Non è più rinviabile l’adozione di seri programmi di gestione e contenimento delle specie in sovrannumero. Ed è necessario per prima cosa eliminare le cause, come l’ ‘emergenza rifiuti’, che ha aumentato in modo considerevole la disponibili-