"Nel mio antico paese c'è un luogo della memoria che non si cancella più dalla mente, le Tagliate (tajate in dialetto), grandi cave di tufo a cielo aperto, nei cui pressi esiste una delle meraviglie del nostro pianeta: la Grotta delle Veneri. Ero ancora un ragazzo quando archeologi famosi tirarono su dalla terra rimasta vergine per millenni i tesori in essa conservati: le due Veneri paleolitiche. La mia memoria è legata a quel luogo non solo perché in quella grotta gli archeologi permisero anche a me di trasportare all'esterno un po' di terra, ma perché lì, tra la Masseria vecchia, il Casino dei monaci e la Discesa agricola ci sono le mie radici".