Fra le molte gioie visive della nostra storia dell’arte, quella del coro ligneo della cattedrale di Gallipoli potrebbe nasconderne una tanto inaspettata quanto non ancora scritta nella sua interezza: la maestria realizzativa di Giorgio Aver, ebanista tedesco e di Gaetano Carrone, noto scultore di pietra e non solo forse.
Di Gaetano possono tornare utili due note opere autografe: l’altare di San Giovanni Battista nella matrice di Maglie (Lecce), datato 1706, e l’altare di San Nicola nel transetto destro della matrice di Corigliano d’Otranto, datato 1716.
All’interno della cattedrale, nel coro, gli scranni lignei sono ricordati come opera di quell’intagliatore tedesco stabilitosi a Gallipoli, Giorgio Aver, cui si attribuisce anche il pulpito ligneo nella medesima chiesa.