Monte Sant’Angelo è materia del Sacro, non solo un luogo, ma un’idea, un concetto, una favola millenaria fatta di “presenze” e di vento.
Di segni sottili che mischiano e confondono natura; i colori della terra e quelli che essa ci dona se sappiamo cavarli, spremerli, portarli in dono, dalla loro intimità, nell’incontro con l’altro. Questa l’opera di Stefania Guerra con la sua ricerca, col suo inventare forme, con il suo dedicarsi alla terra, alla narrazione, prestando la fiaba al presente.