Mirano magazine dicembre 2016

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DICEMBRE 2016 - COPIA GRATUITA

Suppl. a «In&Out» Autorizzazione Tribunale di Venezia N. 1219 del 13/03/1996 Distribuz. gratuita - Direttore responsabile: Laura Colognesi Coordinatore redazionale: Paolo Leandri • Progetto grafico: Studio 2 di Dal Corso Massimiliano • Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

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meteo mirano

“Mirano cambia” Il programma per il 2017

Interventi, progetti di servizi e politiche sociali

Viabilità: Problema irrisolto

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Mirano Magazine

EDITORIALE

IL SILENZIO DEL NATALE È imbarazzante, all’avvicinarsi di questo fine 2016, augurare “Buone Feste” ai lettori di “Mirano Magazine” sempre più preoccupati per questa crisi socio-economica che ormai da anni sta mettendo in ginocchio il nostro Paese. Come diventa altrettanto imbarazzante augurare un “felice” 2017 di fronte alla confusione politica, alla mancanza di prospettive per le nuove generazioni, al crollo delle nascite, alla diffusa povertà che hanno caratterizzato l’anno che sta per chiudersi. Ultimamente si parla anche di un’altra instabilità, forse ancora più grave, quella di carattere culturale, che vede venir meno le certezze in cui la maggior parte della popolazione credeva: il valore della persona, l’importanza della famiglia, il rispetto della dignità umana, il diritto a una vita dignitosa. È il cosiddetto “relacontinua a pag. 03

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Carissimi lettori, la redazione tutta si unisce nell’augurarvi tanta felicità, un Santo Natale pieno di buoni propositi e un felicissimo Anno Nuovo. Stanno arrivando i giorni del bianco Natale, e non potevamo esimerci dal farvi gli auguri di Buone Feste. Vorremmo farveli singolarmente ma quest’anno siete stati davvero in tanti.

mi trovi anche ON-LINE www.miranomagazine.it Buon compleanno, Cavalier Antonio Frasson pag. 12

Abbiamo condiviso con voi e con i vostri commenti una stagione piena di notizie, che ci ha riservato grandi soddisfazioni. Il nostro successo è la vostra attenzione che ci dà la carica per continuare. Non vi anticipiamo nulla per l’anno nuovo, lo vedrete con i vostri occhi.

Un giardino delle feste in piazza - Confcommercio del Miranese pag. 21

Ricordi dei militari Licori e Frasson

Un sincero grazie a tutti.

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Mirano Summer Festival 2017 pag. 27

Un buon contratto per migliorare l’operatività e l’efficienza aziendale Avv. Giuseppe Favaron

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Vetrego: “da Calimero piccolo e nero bistrattato a Paese bello, pulito e rispettato” Giorgio Pesce • Paolo Trevisanato • Paolo Leandri

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e l a t a N n o u B i d i r u Aug o v o u N o n n A e c i l e F e ! f f a t s o l o t t u da t MIRANO (VE) Via Della Vittoria, 19/1 Tel. 041 5727700 - Fax 041 5701967

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EDITORE Studio 2 di dal Corso Massimiliano Domanda di registrazione depositata al Tribunale di Venezia Proprietario Paolo Trevisanato

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In questo numero di DICEMBRE 2016 pag.

Direttore responsabile Laura Colognesi Coordinatore redazionale Paolo Leandri

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Editoriale 01 La violenza contro le donne

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Lotta allo spreco

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Volontari ospedalieri

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Compleanno del cav.Antonio Frasson

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Direzione e Amministrazione ASD Mirano al Pozzo miranoalpozzo@gmail.com

Piero il comunista

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Pubblicità Mirano Magazine Giorgio Pesce miranomagazineweb@gmail.com

Cesvitem 22

Responsabile di redazione Paolo Trevisanato Tel.041/430036 / 348 3431191 miranomagazineweb@gmail.com Marketing & Comunicazioni Giorgio Pesce miranoalpozzo@gmail.com

Progettazione grafica Studio 2 di Massimiliano dal Corso www.studio2web.it Stampa Centro Stampa delle Venezie Padova

Il Natale a Mirano all’insegna della magia 21

Coro Croda Rossa 23 Corso Micologia apertura anno sociale 2017

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Ballò stravince al 18° gioco dell’oca

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Nuovo commercio sulla rete 35

Periodico Mirano Magazine Free Press - Distribuzione Gratuita

Dietro le quinte dello sport

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Dai laghi Masuri (Polonia) a Vetrego puntata natalizia

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tivismo” dei valori, in base al quale non ci sono più principi condivisi, perché tutto può essere messo in discussione, può essere criticato, può essere contestato in nome di un egualitarismo secondo il quale tutto deve essere accettato senza discriminanti. Con la conseguenza però di provocare una reazione a volte anche violenta che sfocia nei vari fondamentalismi religiosi, razzisti, nazionalisti, xenofobi. Si passa così da un estremo all’altro: dalla massima apertura nei confronti di tutto ciò che è “altro”, fino a perdere la propria identità culturale, alla ferrea chiusura nel proprio modo di pensare e di giudicare la realtà, basando le proprie convinzioni sull’emotività personale ed escludendo qualsiasi altro punto di vista. È, quest’ultimo, l’atteggiamento ideologico definito come “post-verità”, termine (secondo quanto riportato dal quotidiano cattolico Avvenire del 20 novembre scorso) che è stato dichiarato dall’Oxford Dictionary “parola dell’anno 2016”. Una recente spiegazione di questa complessa realtà si richiama alla “maledizione delle risorse”, il punto di vista secondo il quale la nostra civiltà non sa più apprezzare le conquiste finora ottenute dall’Occidente: la democrazia politica, il benessere fisico-economico, il progresso tecnologico, il grado di istruzione delle giovani generazioni. Ora, nel momento in cui non si è più in grado non solo di apprezzare ma, soprattutto, di far progredire tutto questo, sono le stesse risorse, mal utilizzate se non addirittura misconosciute, la causa del declinare dell’intera civiltà. A questo punto allora c’è una sola possibilità per rimediare: quella di ritornare alle proprie radici, cioè a quella visione del mondo in cui l’uomo è il fine, lo scopo, il soggetto, e non il mezzo, del progresso, capovolgendo l’attuale logica del profitto e del potere ad ogni costo. Solo che per poter riconoscere questa fonte è necessario ritornare in se stessi, riacquistare quella autoconsapevolezza oggi assopita che può essere ritrovata solo nel silenzio di una riflessione rigeneratrice, quel “silenzio” così ricco di speranza nella notte che ha accolto il Bambino di Betlemme. È con questa prospettiva di un ritorno al meglio di noi stessi che la Redazione di Mirano Magazine augura ai propri lettori e all’intera comunità di Mirano un sincero auspicio di “Buone Feste” nella speranza di un proficuo 2017. Paolo Leandri

Buone Feste!

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"MIRANO CAMBIA" Il programma della Sindaca per il 2017 Care Cittadine e cari Cittadini, desidero aprire questa mia comunicazione porgendo a tutti voi, a nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale, i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Che le feste siano, per tutti, occasione di gioia, da condividere con gli affetti più cari. Fine anno, periodo in cui in genere si guarda indietro e si ripercorre quanto fatto negli ultimi mesi, si tirano le fila. Allo stesso modo, come questo 2016 sta volgendo al termine, anche il percorso che abbiamo fatto assieme, Cittadini e Amministrazione, sta entrando nelle sue battute conclusive. Moltissimi sono gli interventi che abbiamo realizzato, come ha testimoniato il numero di giugno di «ViviMirano», Mirano cambia, distribuito alle famiglie tra giugno e luglio scorsi (chi vuole, lo può scaricare anche dal sito web del Comune, dall’icona in home page). A questi, nei prossimi mesi, si aggiungeranno altre importanti opere che Mirano attendeva e che, come Amministrazione, ci eravamo prefissati di portare a termine entro la scadenza dei cinque anni. Tra le più importanti, alcuni interventi di miglioramento della rete di illuminazione pubblica e lavori di asfaltatura, ma ci sono novità anche su ville e parchi, sul Passante, sulle scuole. Per luci e strade avevamo sperato di poter procedere con qualche mese d’anticipo, ma c’è stato da mettere in conto la fase di avvio e adattamento al nuovo codice degli appalti e all’obbligo per il Comune di Mirano, come per tutti gli altri, di avvalersi della stazione appaltante della Città metropolitana. In ogni caso, dopo il necessario rodaggio, siamo in grado di rispettare i tempi previsti. Tra gennaio e febbraio lavoreremo agli impianti di illuminazione; mentre, dovendo attendere le condizioni atmosferiche idonee, le asfaltature seguiranno di alcune settimane.

Nel concreto, cosa intendiamo quando parliamo di miglioramento dell’illuminazione pubblica? I vecchi punti luci saranno completamente sostituiti da nuovi impianti di ultima generazione, con tecnologia a led, che permetterà di ridurre fortemente i consumi e godere di un notevole risparmio economico. Tra capoluogo e frazioni, sarà interessato un cospicuo numero di zone. A Ballò avremo luci al led in via Stazione, in via Mazzini e via Toti; a Zianigo in via Scortegara, via Piave, via Ghetto di Sotto, via Giulio Cesare e via Licori; a Campocroce in via Braguolo; per Scaltenigo si lavorerà sul parcheggio dietro all’ufficio postale; a Mirano i lavori riguarderanno via Gramsci, via Parini, via Padova, viale Treviso, via Boschette, via del Patriarca, via Zinelli e via Heinzelmann. La spesa prevista è di circa 390.000 euro. Inoltre verranno sostituiti anche i punti luce dell’ovale di piazza Martiri, teatro di alcune delle più belle iniziative che propone la nostra Città (tra le quali anche la novità del Carnevale dei Pulcinella, che nel 2017, dopo il successo della prima, approderà alla sua seconda edizione). Per migliorare le nostre strade potremo spendere circa 435.000 euro, che serviranno per fare lavori di asfaltatura e fresatura. Anche in questo caso le zone interessate saranno numerose e distribuite su tutto il territorio comunale: via Ca’ Rezzonico, via Mazzini, via Don Orione, via Cavin di Sala (tratti Case Rosse, impianti sportivi, semaforo di via Vittoria), via della Vittoria (tratto piazzale Garibaldi-via Macello), via Miranese (in più tratti), via Dante Alighieri (corsia ovest), via Battisti, via Canonici, via Matteotti (rotatori via Rosselli), via Caorliega (in più punti), via Chiesa (tratto fronte scuole), via Vetrego (innesto su via Ballò), via Scaltenigo (in più tratti), via Porara (rotatoria su via Roma), via Belvedere, via Palazzone, via Basse, via Viasana.

Particolarmente significativa è anche la realizzazione della nuova rotatoria compatta nel centro di Zianigo, tra la via Scortegara e Varotara (120.000 euro). A completamento di questo intervento verrà anche adeguata l’illuminazione stradale sul tratto interessato. Il 2017 vedrà anche il completamento del processo di valorizzazione del nostro patrimonio di ville e parchi storici, iniziato quest’anno. Con un investimento cofinanziato dalla Regione Veneto (circa 400.000 euro finali) abbiamo realizzato percorsi di collegamento pedonale senza barriere architettoniche all’interno dei parchi e un significativo intervento di manutenzione straordinaria di villa Morosini-XXV aprile che ha riguardato la copertura, le finestre e gli scuri, l’installazione di un nuovo ascensore, la ristrutturazione dei servizi igienici, l’adeguamento della resistenza sismica dell’edificio, oltre che l’adeguamento dell’impianto fognario. Anche per villa Belvedere ci sono importanti novità: a novembre sono terminati i lavori di restauro e adeguamento e ora l’edificio è pronto per ospitare la sede dell’Unione dei Comuni del Miranese (i traslochi sono iniziati nei primi giorni di dicembre). Anche il centro città, la piazza e i suoi immediati dintorni, stanno vivendo e vivranno importanti cambiamenti. L’iniziativa “Distretti del commercio” permetterà un salto di qualità in termini di accoglienza e offerta commerciale e turistica. Sono stati già portati a termine i seguenti lavori: ristrutturazione e chiusura con vetrate del portico della sala consiliare M. Teresa di Calcutta, nuova pavimentazione di accesso a Corte Errera, pista ciclabile in via Cavin di Sala (tratto via Battisti-via Gramsci), sistemazione del percorso pedonale che collega il parcheggio di via Colombo a piazza Martiri. A questi si aggiungeranno a breve un chiosco espositivo in piazza Martiri, un sistema di videosorveglianza per Mirano capoluogo e la nuova segnaletica informa-

tiva per i parcheggi del centro. Il 2017 sarà un anno cruciale anche per la vicenda relativa al Passante e le compensazioni che spettano a Mirano. Lo scorso mese, infatti, gli avvocati del comune hanno depositato il ricorso in tribunale, aprendo così ufficialmente il contenzioso legale contro la Regione Veneto. Per concludere, il capitolo scuole. A gennaio torneranno a disposizione degli alunni le aule piano terra della scuola “Alighieri”, dopo i lavori di ristrutturazione a seguito del crollo di una parte di intonaco del soffitto. Il 2017 porterà maggiore sicurezza anche in tutte le altre scuole comunali, che saranno sottoposte ad accurati interventi di verifica. Quest’estate vi abbiamo raccontato i progressi della nostra città con «Mirano cambia»; ora, con queste righe, quelli del futuro prossimo. Mirano, nei prossimi mesi, continuerà a cambiare e a progredire, per arrivare a rispecchiare fedelmente il progetto che avevamo tracciato cinque anni fa. Spero che le anticipazioni contenute in questo articolo giungano gradite. L’appuntamento è per i primi mesi del nuovo anno, per vederle realizzate.

Maria Rosa Pavanello Sindaca di Mirano

Dopo le vacanze natalizie: rientro in spazi piu sicuri nella scuola "Dante Alighieri" in via Vittoria a Mirano Come noto il 17 ottobre scorso, attorno alle ore 15.30, si è verificato il distacco di una limitata (1 mq) porzione di intonaco del soffitto del corridoio al piano terra della Scuola Primaria “Dante Alighieri” di via Vittoria a Mirano Capoluogo. Nessun minore o personale del plesso scolastico al momento presenti nell’edificio sono stati interessati dall’evento. Sul posto, allertati dal personale scolastico si sono prontamente portati i Vigili del Fuoco nonché la squadra di pronta reperibilità comunale, la Sindaca, il Dirigente dell’Area LL.PP e il Funzionario addetto all’edilizia pubblica comunale, nonché una ditta resasi disponibile ad effettuare i primi lavori del caso. Nell’immediato e nei successivi giorni dopo il cedimento di intonaco, assolutamente imprevedibile, nella scuola sono state fatte accurate verifiche tecniche anche strumentali per valutare l’intervento più idoneo da attuare. Nel corso delle verifiche non si sono riscontrati indicatori che facessero presumere l’imminente manifestarsi del fenomeno dello “sfondellamento” del solaio (cioè al

distacco e alla caduta della parte inferiore delle pignatte o dell’intonaco), ma solo limitati e localizzati distacchi di intonaco nel corridoio. Per tale motivo si è provveduto nell’immediato alla rimozione di tutto l’intonaco del corridoio, che sarà tuttavia ripristinato per mantenere inalterata la resistenza al fuoco dell’intero solaio. Tuttavia, per incrementare la sicurezza dei luoghi, si è valutata l’opportunità di realizzare nel corridoio ed in tutte le aule del piano terra un apposito controsoffitto “antisfondellamento”, in grado cioè di resistere oltre che agli eventuali ulteriori distacchi di intonaco che si dovessero manifestare negli anni a venire, anche all’eventuale cedimento di parti del laterizio (pignatte) costituente il solaio. Si tratta di un intervento programmato e deciso a titolo assolutamente precauzionale dato che, come già detto, non è stato rilevato alcun segnale od indizio premonitore che possa far presumere l’imminente “sfondellamento” del solaio. L’intervento, che non prevede ulteriori demolizioni, verrà realizzato mediante l’installazione di un

controsoffitto strutturalmente autonomo resistente allo sfondellamento del solaio. Saranno interessati dai lavori n. 6 aule più il corridoio al piano terra, per un’area di circa 650 mq., utilizzando delle putrelle in acciaio appoggiate lungo le murature per una lunghezza complessiva di circa 500 metri. Anche le putrelle che sosterranno il nuovo controsoffitto, che non graverà pertanto sul solaio in latero cemento, saranno adeguatamente protette al fuoco con speciale vernice intumescente. Nei primi giorni di dicembre verrà selezionata la migliore proposta presentata dalle tre ditte interpellate e si potrà procedere all’affidamento definitivo dei lavori che, una volta conclusi, prevedono il collaudo della nuova struttura portante e del controsoffitto. I lavori al netto di eventuali imprevisti finiranno entro il mese di gennaio 2017, consentendo quindi che con l’anno nuovo gli alunni possano rientrare alla scuola primaria Alighieri, dopo il ripristino dell’impianto di illuminazione e la pulizia dei locali interessati. Anche se è prematuro indicare una cifra, si può presumere

che l’importo complessivo dei lavori oscillerà dai 75 ai 100 mila euro. E’ un lavoro impegnativo e per questo abbiamo preso il tempo necessario per decidere al meglio e per garantire il rientro nella scuola dopo le vacanze natalizie in spazi più sicuri di prima anche se la scuola utilizza un vecchio edificio costruito negli anni Trenta. Va sottolineato che l’attività didattica dell’Istituto non ha mai subito interruzioni perché le 5 aule dichiarate inagibili dal 18 ottobre, giorno seguente all’evento, sono state sostituite da altrettanti locali messi a disposizione dalla Parrocchia a Santa Bertilla. Poi, su proposta della dirigente scolastica, dato che si prospettava un intervento un po’ più impegnativo, le 5 classi (2 V, 2 II e 1 IV per un totale di 116 alunni) dal 2 novembre scorso sono state trasferite da Santa Bertilla alla scuola secondaria “Leonardo Da Vinci”, dove ci sono delle aule di dimensioni più adeguate e una sala mensa attrezzata. Giuseppe Salviato Assessore ai Lavori pubblici


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SCANTAMBURLO IMMOBILIARE Compravendite • Affittanze • Stime • Consulenze mutui Attività commerciali • Certificazione energetica Mirano (VE) - Via Castellantico 21 - 30035 - T. 328 6351 422 scantamburloimmobilare@gmail.com - www.scantamburloimmobiliare.it miranocasa@gmail.com - www.casamirano.com

Zianigo di Mirano. Un’importante operazione immobiliare sta per essere realizzata in via Scortegara, a pochi passi dalla Chiesa di Zianigo, di fronte alla farmacia e a due chilometri dal polo scolastico locale e dal centro di Mirano. Si tratta del “Residence Porta Ovest”, che si propone di riqualificare l’area dell’ex Mobilificio Bolzonella. L’intervento verrà condotto dalla Padana Costruzioni nella persona del geom. Angelo Pavan. Il progettista incaricato è lo Studio Sinergo Topografia del geom. Fulvio Bonso e associati di Spinea, che da anni collabora con successo con la Padana Costruzioni. La Scantamburlo-Immobiliare curerà la vendita degli immobili nella persona del suo titolare Alberto, che spiega “Si è creato un ottimo rapporto con il costruttore fin dalle prime fasi di progettazione, durante le quali abbiamo concluso di dare priorità alle tasche e alle esigenze delle famiglie”. Il progetto prevede la demolizione del fabbricato esistente, oggi adibito a deposito e laboratorio, per realizzare una palazzina di 4 piani fuori terra senza interrati, caratterizzata da un alto livello tecnologico che la colloca in classe di efficienza energetica A3.

RESIDENCE PORTA-OVEST MIRANO

L’intervento gode del bonus fiscale attualmente in vigore per le ristrutturazioni edilizie. La palazzina disporrà di un’area commerciale-direzionale al piano terra con i relativi posti auto rivolti verso via Scortegara e via Monte Grappa. Verrà poi costruito un nuovo passaggio pedonale su via Scortegara, per collegare la palazzina al parcheggio prospicente. Il livello terra sarà completato dai garage e dai posti auto dedicati alla parte residenziale. I tre piani superiori ospiteranno infine spazi abitativi di diverse metrature al fine di soddisfare le esigenze più varie. “Cosa possiamo ricevere gratuitamente dal mondo che ci ospita? L’aria e il sole – osserva il geom. Pavan. Come possiamo trasformare questi doni in energia pulita per il nostro vivere quotidiano e ottenere gratuitamente da questi il nostro comfort abitativo? Dobbiamo impiegare le migliori tecniche costruttive e gli impianti tecnologici all’avanguardia”. A riprova di quanto spiegato, la Padana Costruzioni si impegna a rimborsare per i primi 5 anni le spese di climatizzazione estiva e invernale dell’area residenziale. Ogni unità sarà autonoma e dotata di impianti propri, quali la pompa di calore, i pannelli fotovoltaici, la climatizzazione a pavimento, la ventilazione meccanica controllata (VMC) per il ricambio e la filtrazione continua dell’aria, la predisposizione per gli impianti d’allarme e di aspirapolvere centralizzato. Gli appartamenti saranno tutti dotati di terrazze abitabili, zone giorno tra i 34 e i 46 mq con cucina separata o zona cottura, due/tre ampie camere, due bagni e un ripostiglio. Tutta la palazzina è inoltre impreziosita da finiture ricercate già di capitolato, con la possibilità di vasta scelta dei materiali da parte del Cliente. Le unità residenziali sono disponibili per prenotazione a partire da 170.000 euro. PIANIGA Vendesi recente appartamento in duplex su piccola palazzina composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, bagno finestrato rifatto nuovo, due poggioli, disimpegno, due ampie camere mansardate, bagno con vasca. Garage e cantina. Classe C. Euro 145,000. Rif. 1329

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ROBEGANO Vendesi recente porzione di testa di casa a schiera esposta a sud, disposta in tre livelli cosi composta : piano terra da salotto, cucina abitabile con accesso al giardino tramite portico, bagno, garage, piano primo da camera matrimoniale con balcone, cameretta con terrazzo, bagno, piano secondo da ampia mansarda abitabile con soffitti alti, possibilità di ricavare altre due camere. Dotata di climatizzatori, impianto allarme interno ed esterno, predisposizione camino, impianto di irrigazione, casetta in legno. Classe D. Euro 265,000. Rif. 1287

BALLO’ in tranquillo contesto residenziale, recentissima porzione centrale di villetta a schiera. Disposta su due livelli, l’immobile si compone di: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, bagno e scoperto privato al piano terra; al piano primo: camera matrimoniale, camera singola ed un’ulteriore bagno. Si completa di piano interrato con garage doppio, taverna di 50 mq e bagno-lavanderia. Posto auto esclusivo. Classe D. Euro 198.000. Rif. 1306

CAZZAGO Vendesi recente appartamento in duplex posto al primo ed ultimo piano composto da ingresso, soggiorno con cucina abitabile separata, tre camere, due bagni, guardaroba, disimpegno al piano mansardato, terrazzo. Dotato di zanzariere e aria condizionata. Garage doppio. Classe non

indicata. Euro 168.000. Rif. 1228

VETERNIGO Vendesi casa singola restaurata nel 2000, circondata da ampio giardino composta da piano terra con ingresso, soggiorno, cucina abitabile, bagno con lavanderia, primo piano tre camere e bagno. Completa di garage, zanzariere, infissi in pvc, caminetto, termocucina. Classe F. Euro 199,000 tratt. Rif. 1060. ZIANIGO Proponiamo in vendita villetta singola posizionata in zona strategica in recente quartiere residenziale lontano dal traffico. La soluzione si distribuisce in due livelli con zona giorno, cucina abitabile, bagno e garage al piano terra; zona notte con le tre camere da letto, poggiolo e bagno con vasca idromassaggio al piano primo. La villa si completa con giardino di 350 mq. due posti auto esterni, finiture ricercate. Possibilità di acquisto arredata. Dotata di riscaldamento a pavimento, aria condizionata a zone, allarme perimetrale e volumetrico. Classe B. Euro 320.000. Rif. 1319


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INTERVENTI E PROGETTI DEI SERVIZI E POLITICHE SOCIALI Il contrasto alla povertà e l’aiuto alle famiglie fragili continua ad essere l’elemento di punta dell’assessorato ai servizi sociali di Mirano, che sta lavorando su parecchi progetti e protocolli. Il primo progetto è previsto dal decreto del 26 Maggio 2016 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto col Ministro dell’economia. Si chiama SIA (sostegno per l’inclusione attiva) e prevede la concessione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate ed in possesso di particolari requisiti (Isee fino e non superiore a 3.000,00 euro; nessun componente il nucleo familiare deve essere titolare di prestazioni di assicurazioni sociali per l’impiego, es. Naspi, Asdi, Miniaspi, ecc...). Il sussidio, subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, predisposto dai Servizi Sociali del Comune in collaborazione con i Servizi per l’impiego, viene liquidato dall’Inps, tramite specifica card Sia, che verrà rilasciata dal gestore del servizio, al nucleo beneficiario, con scadenza bimestrale, a partire dal bimestre successivo a quello della richiesta. La domanda presentata al Comune, non costituisce diritto al beneficio, essendo soggetta a verifica dell’Inps. In continuità con gli interventi per il “sollievo” avviati negli scorsi anni a favore

di famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti, fino al 31/12/2016 si può presentare domanda per ottenere “interventi economici temporanei o straordinari di supporto alle famiglie che assistono a casa persone in condizione di non autosufficienza”, con lo scopo di sostenere situazioni temporanee di fragilità. Possono accedere al contributo tutte le persone residenti nel Comune di Mirano che siano anziani o adulti con invalidità civile o riconoscimento della condizione di handicap, minori in carico ai servizi specialistici e/o con certificazione di cui alla L.104/92, persone adulte in condizione di temporanea fragilità sociosanitaria documentata. Chi presenta domanda di accesso al beneficio, deve possedere un’attestazione ISEE inferiore a 16700,00 euro per l’anno 2016. In questo periodo di crisi economica molte famiglie miranesi fanno fatica a sostenersi e, dato che le risorse pubbliche sono limitate, è importante creare una rete sinergica che metta assieme tutte le possibilità economiche e progettuali disponibili. Già da tempo i Servizi Sociali comunali e il Centro d’ascolto della Caritas si confrontano sui bisogni del territorio, si scambiano informazioni utili a valutare le necessità di assistenza e gli eventuali interventi messi in atto. Uno scambio che è fondamentale anche per prevenire

il deterioramento di alcune situazioni problematiche e che costituisce un valore aggiunto all’intervento pubblico. La cooperazione tra la Caritas di Mirano e il Comune è stata formalizzata con uno specifico protocollo per definire i progetti comuni (che sono davvero tanti e per i quali sono sempre riconoscente ai tanti volontari Caritas). In ambito sociale va segnalata anche l’adesione del Comune alla sperimentazione dello “sportello famiglia”, avviato dalla Regione Veneto che ha già destinato specifici contributi. Mirano insieme a Spinea, ha presentato un progetto integrato per realizzare un servizio di informazione e collegamento che aiuti le famiglie ad orientarsi tra le opportunità offerte dal territorio. A progetto approvato si parte con la mappatura delle iniziative e la diffusione di una guida. A novembre è stato definito un altro protocollo tra il Comune e il Centro Salute Mentale della ULSS 13 per la realizzazione del progetto “Nuclei abitativi di vita indipendente per pazienti psichiatrici”. L’Ulss 13 offre infatti una complessa serie di interventi per il trattamento e la riabilitazione extra-ospedaliera di persone affette da disturbi mentali, ma la scarsa disponibilità di appartamenti rallenta le dimissioni dalle comunità terapeutico-riabilitative e dalle case alloggio, rendendo

difficoltosa l’emancipazione dei pazienti. In sostanza, se si investe molto per far riacquisire all’utente psichiatrico le competenze sociali e di vita quotidiana (cura di sé, pasti, relazioni interpersonali, gestione della casa e dei soldi), è necessario poi garantirgli un ambiente di vita “reale” e indipendente. Per questo il Comune ha individuato un appartamento che verrà messo a disposizione di due persone con patologie psichiatriche che hanno già seguito un percorso riabilitativo, che hanno bisogno di assistenza minima dal punto di vista sanitario e che sono pronte per compiere un passo verso l’autonomia e l’integrazione nella società. I fruitori dell’alloggio, che saranno comunque seguiti dall’Ulss, provvederanno a pagare le utenze e al proprio mantenimento.

Annamaria Tomaello Vicesindaco e Assessore Politiche Sociali e Attività Produttive

"LOTTA ALLO SPRECO" È stata approvata il 19 Agosto 2016 la Legge 166, in materia di donazione e distribuzione dei prodotti alimentari e farmaceutici contro lo spreco e a fini di solidarietà sociale. Non c’è stata molta risonanza ma questa legge, che è entrata in vigore il 14 Settembre, è fondamentale e riveste grandissima importanza per tutto il mondo del sociale e delle attività economiche. È una legge di soli 18 articoli, a prima vista molto semplice, che norma vari ambiti tra cui quello fiscale, della sicurezza alimentare, l’impatto ambientale, ecc… e ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi di ogni tipo; incentiva il dono, la trasformazione e la redistribuzione di eccedenze alimentari. La filosofia che sottende in questi articoli è che non sono previste sanzioni per chi non dà, ma vengono agevolati coloro che vogliono donare e basta fare una dichiarazione riepilogativa a fine mese solo se la donazione è di importo superiore

Buon

ai 15.000 Euro. Naturalmente sono sempre garantiti l’integrità, i termini di conservazione e la tracciabilità dei prodotti. Non solo le associazioni di volontariato ma anche tutti gli enti pubblici possono essere i destinatari delle eccedenze, per i cittadini in stato di necessità. La donazione del pane invenduto può ora essere effettuata ovunque entro le 24 ore successive, superando le tante norme burocratiche che regolavano le rimanenze fino a qualche tempo fa. Anche i famaci e i prodotti per l’igiene possono essere donati alle associazioni che hanno personale sanitario. Tutto il cibo che viene confiscato (frutto di caccia o pesca illegali) può essere donato e non più distrutto come avveniva un tempo. I prodotti agricoli che restano a terra durante la raccolta, o la frutta sugli alberi, potrà essere recuperata dalle associazioni di volontariato accordandosi con l’imprenditore agricolo. Infine la legge

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prevede misure e incentivi per favorire nei ristoranti la family bag, cioè la possibilità di portare a casa quanto non è consumato nel locale, cosa che avviene da molto tempo all’estero. Anche grazie all’ Expo, ma soprattutto con la legge del Buon Samaritano o prima ancora con la creazione del Banco alimentare, si è sempre inteso di limitare gli sprechi e usare le risorse in modo consapevole perché fino ad oggi gran parte dell’eccedenza diventa spreco. Secondo la dott. Paola Garrone, docente al politecnico di Milano, per ogni persona si perdono 94 kg di cibo all’anno e si creano eccedenze per 6 milioni di tonnellate con un costo che si aggira sui 13 miliardi di euro. Il ministro Martina ha annunciato questa legge come una grande opportunità, opinione che condividiamo anche qui a Mirano, dove le attività commerciali sono molteplici (supermercati, pa-

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nifici, fruttivendoli, farmacie, imprese agricole, ecc…) e dove io, in qualità di assessore sia alle attività commerciali che alle politiche sociali, sono completamente coinvolta per contribuire al recupero di eccedenze, favorire ed incentivare tutte le strategie che ci permettano di eliminare sprechi, recuperare generi alimentari per le famiglie in difficoltà, ma anche favorire attraverso la riduzione della Tari (il regolamento comunale lo prevede) le attività che si mettono in campo a favore dell’attuazione di questa legge. Con la speranza che diventiamo più attenti a non sprecare e che siamo disponibili e solidali con chi ha meno di noi, auguro a tutti un Felice Natale e un 2017 pieno di gioie e di tanta salute ! Annamaria Tomaello Vicesindaco e Assessore Politiche Sociali e Attività Produttive

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PARZIALE SODDISFAZIONE DEL COMITATO VIABILITA SICURA PER LE PROSPETTIVE A SCALTENIGO Il Comitato Viabilità Sicura ha ripresentato all’Amministrazione comunale di Mirano, a nome dei cittadini di Scaltenigo, le richieste per opere e lavori, ritenuti necessari e urgenti per la sicurezza e la qualità della vita dei residenti, da eseguirsi nella frazione. Ad alcune di queste richieste l’Amministrazione ha dato delle risposte, altre sono rimaste per l’ennesima volta insolute: speriamo che si voglia ora valutarle e darci a breve delle notizie positive. Alla più importante, i 19.000.000 (diciannove milioni) di euro che la Regione ci deve, per il rispetto dell’accordo di programma per le opere di compensazione per i danni subiti a causa del passante, la sig.ra Sindaca ci ha annunciato, con nostra soddisfazione, di aver avviato una causa contro la Regione stessa. Causa già depositata. Non resta che fidare nella vittoria e in tempi brevi, visti gli anni già passati in attesa che il nostro comune ricevesse quanto dovuto. Per la via Caltana ovest, strada provinciale, (purtroppo il nostro paese sorge lungo le vie provinciali, ma non per questo dobbiamo essere abbandonati), e la provincia è un ente sovracomunale in cui i cittadini difficilmente riescono ad ottenere udienza, la sig.ra Sindaca, riconoscendo l’abbandono e la pericolosità in cui versa questa strada, si è fatta carico di interpellare personalmente chi di dovere per la messa in sicurezza. Abbiamo appreso che la CAV installerà anche nel nostro territorio, lungo il passante, le barriere fono assorbenti a norma. Se questa notizia ci gratifica, visto l’incontro che a suo tempo il nostro Comitato aveva avuto con la presidente della CAV dott.ssa Serato e l’ing. Fusco proprio su queste tematiche, non nascondiamo la nostra amarezza per il prolungarsi della mancata piantumazione della fascia arborea che dovrebbe contenere le micidiali, per la nostra salute, polveri sottili. Considerando il tempo che impiegano gli alberi a crescere, questa era una delle opere primarie. Uno degli impegni, che il Comitato desidera fortemente portare a termine, è il collegamento ciclo-pedonale che, fiancheggiando le scuole medie, dovrebbe unire il piaz-

zale a nord delle scuole al parcheggio del pattinodromo a sud. Per le motivazioni poste in domanda. L’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Salviato ci ha assicurato che si sta lavorando ad un preventivo di spesa. Non è un’opera faraonica e la spesa si deve comparare alla sicurezza che ne ricaverebbero gli studenti e i cittadini di Ballò e Scaltenigo che, uniti nelle due parrocchie, si spostano molto spesso per incontri e funzioni da una frazione all’altra. Tutti i punti segnalati per l’illuminazione pubblica sono da prendere in considerazione. Sempre l’assessore Salviato ci ha confermato che i tecnici stanno prendendo visione per posizionare almeno due punti luce nel piazzale-parcheggio delle poste, dove richiesti. Per l’elenco dei seguenti provvedimenti richiesti, invece non abbiamo ricevuto risposte (anche perché si era fatto tardi) ma desideriamo tornare sull’argomento: è urgente una luce diretta sull’attraversamento di fronte al centro civico, una maggior illuminazione all’entrata e nel cortile dello stesso, e sempre, di fronte al centro civico, periodicamente devono essere potati gli alberi e lo stesso dicasi degli alberelli lungo la pista ciclabile di via Ballò. L’accesso di via Formigo, come spiegato, deve essere visibile. Le buche all’inizio di via Ballò, all’altezza della pescheria, devono essere sistemate. E’ assolutamente necessario approfondire la reale possibilità dell’abbattimento delle barriere architettoniche per accedere all’ufficio postale ora inibito ad anziani e disabili. Abbiamo sempre esortato la nostra Amministrazione a non trascurare le piccole cose: sono tutte necessarie e realizzarle significa essere vicini ai cittadini. Se ci sono difficoltà ad installare nuovi lampioni per il loro costo, noi cittadini di Scaltenigo, abituati ad avere poco o nulla, ci accontenteremo anche dei lampioni vecchi, dismessi da qualche zona centrale di Mirano, purché facciano un po’ di luce. Chissà che non troviamo qualcosa nel sacco di Babbo Natale. E poiché abbiamo tirato in ballo Babbo Natale, di cuore tanti auguri a tutti.

GIORGIO BABATO "consigliere metropolitano" Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha assegnato al consigliere metropolitano miranese Giorgio Babato la delega per le “attribuzioni di impulso, indirizzo e controllo nel settore dei trasporti”. Il tema è di particolare interesse per tutto il territorio veneziano dove si riscontrano peraltro differenze di trattamento riservato ai comuni diversi dal capoluogo lagunare. A livello regionale, inoltre, esiste una disparità di trattamento che riconosce agli autobus pubblici veneziani la quota di contributi più bassa di tutte le province venete. In aggiunta a questi temi sarà necessario lavorare sulla gestione integrata dei trasporti in generale, sul miglioramento della loro fruibilità da parte dei cittadini e per una maggiore sicurezza sia dei passeggeri che del personale in servizio.

Il Comitato Viabilità sicura

VIABILITA: PROBLEMA IRRISOLTO Se a Mirano non possono più transitare i carichi speciali quando hanno la necessità di passare per via Scaltenigo, adesso dotata di isole pedonali e sparti traffico centrali, anche le utilitarie non hanno percorsi facili. La viabilità, infatti, per Mirano rimane ancora una partita da affron-

tare ma che con il passare del tempo si fa sempre più complicata e problematica. L’apertura di Via Parauro, anche se purtroppo solo con semaforo a senso alternato, ha permesso di rendere maggiormente scorrevole il traffico nel settore a nord. Il capoluogo, comunque, con le proprie attività commerciali ed artigianali, l’ospedale, gli altri servizi pubblici e le diverse manifestazioni ed iniziative culturali attira certamente molto traffico che rappresenta comunque un volano necessario per mantenere il tessuto economico ed i diversi servizi esistenti. A questo si somma l’altrettanto necessaria mobilità dei residenti. Ciò che purtroppo non è ancora stato affrontato è l’ingente traffico di attraversamento prima quasi esclusivamente da nord a sud al quale ultimamente si è sommato anche un traffico estremamente sostenuto da est ad ovest. Le conseguenze stanno gravando pesantemente anche sulle frazioni da Zianigo a Scaltenigo per finire a Vetrego dove sono ritornate ancora le code al casello autostradale che al mattino, ad esempio, impediscono ai vetreghesi di uscire dal loro paese per recarsi a scuola o al lavoro. I rimedi possono essere diversi. Favorire l’u-

so dei mezzi pubblici per gli spostamenti per scolari e lavoratori. Chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una riduzione del costo del pedaggio autostradale da Mestre a Padova per incentivare l’utilizzo della tratta autostradale e togliere traffico dalle strade miranesi. Riaprire il casello di Roncoduro per ripartire il traffico in entrata ed uscita dall’autostrada. Iniziare a ragionare sulla realizzazione di nuovi percorsi a basso impatto ma capaci di dare sfogo alle aree del capoluogo e delle frazioni ormai ingorgate dal traffico. Direttamente proporzionale all’aumentare del traffico è la crescente richiesta dei cittadini di realizzazione dei percorsi ciclo pedonali in sicurezza nel capoluogo e tra il capoluogo e le frazioni. Anche questo tipo di interventi, a causa principalmente della carenza di risorse, non è stato realizzato. Una nota positiva arriva invece dalla società autostradale CAV che ha inserito nei suoi piani finanziari la realizzazione del passante verde ossia una barriera alberata lungo i tratti autostradali che a breve dovrà proteggere gli abitanti di mirano dal rumore e dall’inquinamento.

Il consiglio comunale di Mirano ha approvato il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) con il voto favorevole dei consiglieri del PD, di Italia dei Valori e del M5S. Il sottoscritto é stato l’unico contrario al provvedimento. Le motivazioni sono molteplici. In assenza di una legislatura nazionale, a cui é riservata la materia, il registro non potrà essere pienamente produttivo di effetti. Il registro, tenuto dall’ordine dei notai di Venezia che si sono resi disponibili a conservarlo, non ha valore per il comune.

Secondo i medici intervenuti nella seduta di commissione consigliare che ha analizzato il tema del fine vita le dichiarazioni rese dai cittadini nel registro non sono vincolanti per il personale sanitario. Quindi, pur riconoscendo la delicatezza ed il massimo rispetto per la questione del fine vita, alla luce delle considerazioni e delle criticità rilevate il sottoscritto ha espresso il proprio voto contrario convinto che le competenze riconosciute ad un consiglio comunale debbano essere esercitate preferibilmente laddove é possibile incidere realmente sulla vita dei cittadini tentando di contribuire a risolvere le svariate difficoltà che quotidianamente incontrano.

DAT

Giorgio Babato


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RIATTIVATO IL SERVIZIO DEGLI ISPETTORI VERITAS Parliamo di rifiuti: la percentuale di differenziata è arrivata a valori attorno al 75%, un buon risultato per un comune con le caratteristiche di Mirano. Tuttavia la percentuale di errore nel conferimento soprattutto del Multimateriale (vetro, plastica e lattine) rimane ancora alta (2223%) e ci sono sicuramente dei margini di miglioramento. Tra gli aspetti negativi più evidenti che aumentano i costi di gestione della raccolta vi è soprattutto la brutta abitudine di abbandonare ingombranti ed oggetti vari accanto alle piazzole, anziché conferirle all’ecocentro fisso o mobile, o in alternativa di avvalersi del servizio gratuito di raccolta a domicilio. Qualcuno probabilmente non ha ancora capito che se deposita (magari di notte) accanto ai cassonetti una sedia, una valigia, una ruota di bicicletta o una pianta di appartamento, pensando magari che possa ancora servire, questo non è un modo per far circolare l’economia, ma contribuisce solo ad aumentare i costi di gestione dei rifiuti e quindi le tasse. Non è giusto che il comportamento scorretto di alcuni danneggi tutti gli altri. E’ per questo motivo che dopo aver provato per alcuni anni a sospendere il servizio degli ispettori ambientali, che peraltro ha un costo, dal mese di novembre è ripreso il servizio di controllo sull’abbandono e sull’errato conferimento da parte degli ispettori ambientali di VERITAS. L’informazione che viene data ogni anno, in vari modi ai cittadini, probabilmente raggiunge la gran parte degli utenti, ma non tutti. Il servizio, che continuerà per tutto l’anno 2017 ha già consentito agli ispettori di ef-

fettuare numerosi interventi informativi/ educativi verso cittadini che stavano effettuando un conferimento sbagliato. In alcuni casi, particolarmente gravi, sono state anche comminate sanzioni, per importi variabili da un minimo di 100 ad un massimo di 500 Euro per sanzione. Una particolare attenzione è stata richiesta agli ispettori per il controllo dei quartieri dove maggiormente si rileva il fenomeno dell’abbandono di rifiuti all’esterno dei cassonetti e nelle piazzole situate al confine di Mirano soprattutto verso Mira ove si osserva la cattiva abitudine di abbandonare i sacchetti dentro e fuori i cassonetti del nostro Comune, forse per ovviare ai disagi del sistema porta a porta, adottato da quel comune.

Federico Vianello Assessore alle Politiche Ambientali

CENTRO ANZIANI MIRANO: "BUONE FESTE" Giovanni Vanzan

Via Bastia Entro, 12 - Mirano Tel. 041 431466 - chiuso domenica e lunedì

TORNANO GLI OPERATORI DI STRADA Mancavano dall’anno 2008 ed ora, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale, torneranno anche a Mirano gli operatori di strada. Saranno presenti nei parchi, nelle scuole, nelle sedi delle associazioni ed in tutti gli altri luoghi di aggregazione, dove il loro compito sarà quello di captare situazioni di disagio, lavorando sulla prevenzione dalle droghe, dall’eccesso di alcol, ma anche evidenziando i pericoli del web e contro il bullismo: saranno presenti anche come supporto per organizzare eventi sportivi e per i giovani, il tutto in condivisione con l’Amministrazione Comunale. Queste persone esperte di problematiche giovanili saranno nei luoghi sensibili per conoscere le situazioni di disagio, spesso conseguenza di contesti familiari delicati: lo scopo è dare maggiore attenzione ad una fascia d’età così delicata. Queste figure si relazioneranno in particolar modo con gli adolescenti tra i 13 e 19 anni e saranno presenti nelle scuole anche con incontri mirati su temi specifici. Collaboreranno con il Comune e con gli specialisti dell’Ulss 13. La grande novità, oltre al ritorno di queste figure a Mirano dopo ben 8 anni, sta nel fatto che non saranno più progetti individuali di singoli Comuni, ma bensì vi sarà una regia condivisa con gl’altri Comuni dell’Asl, per un coordinamento ed un’azione ancora più efficace. Con questo nuovo intervento dimostriamo ulteriormente come Ammi-

nistrazione Comunale l’attenzione che ci ha accompagnato in tutto il nostro mandato, per le fasce più fragili della società ma che saranno il nostro futuro, i giovani: per loro vi sarà sempre il mio ed il nostro impegno, affinché possano tornare ad essere parte attiva della nostra società e possano ritrovare fiducia nelle istituzioni e nel futuro.

Il presidente del Centro anziani di Mirano Giovanni Vanzan ricorda agli iscritti che il 25 maggio 2017 l’attuale Direttivo concluderà il proprio mandato e aggiunge inoltre che è sua intenzione non ricandidarsi più, dopo un’attività che lo ha visto per due anni come consigliere, altri due come vicepresidente e nove come presidente. Molte le iniziative poetate a termine, come il ballo domenicale, il gioco a carte e a tombola

ogni giovedì, i pranzi e le gite, il veglione di fine anno. Ora, per motivi personali, Giovanni ha deciso di ritirarsi, per cui il 25 maggio 2017 sarà necessaria la disponibilità di qualcun altro a ricoprire il suo attuale incarico, altrimenti il Centro Anziani verrà chiuso. Vanzan Giovanni augura a tutti gli associati e alle loro famiglie i più sentiti auguri di “Buone Feste”.

Cristian Zara Assessore alle politiche per i giovani, lo sport, per la casa ed il lavoro

All’affezionata clientela auguriamo

BUONE FESTE!!


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L'ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI (AVO) "AL SERVIZIO DEI PAZIENTI"

Continua la presenza attiva dei Volontari in ospedale di Mirano, a 22 anni dalla fondazione dell’Associazione. Nel mese di novembre è stato organizzato il XXII corso annuale di formazione e aggiornamento per associati e per quanti desiderano fare un’esperienza di volontariato. Ottimi relatori si sono alternati per illustrare e dialogare su “risposte alle attese e ai bisogni”. Ha aperto il corso il

ANNIVERSARI Ricorrono, quest’anno, i 150 anni dall’Annessione del Veneto all’Italia. Il 21 e 22 ottobre 1866, dopo la terza Guerra di indipendenza, in seguito agli accordi della Pace di Vienna, il Veneto fu ceduto dall’Austria sconfitta al regno d’Italia, che solo 5 anni prima si era costituito. L’annessione fu sancita da un plebiscito universale maschile. Per la prima volta furono chiamati alle urne tutti i maschi, oltre i 21 anni, senza distinzione di ceto, censo, educazione, come invece era stato prima e come sarà anche dopo per lungo tempo. Votò così il 26% della popolazione residente nel Veneto, che contava circa 2,5 milioni di abitanti, in un’Italia che ne registrava 22 milioni. L’esito fu di 641.758 favorevoli, 69 contrari. Anche molte donne, seppur non interpellate, fecero sentire la loro voce a favore, a Padova a Venezia a Mirano a Dolo. Cosi come avevano fatto già nel Risorgimento in Veneto e in Italia. Sull’annessione e su quello che ne seguì ci sono ancora oggi dibattiti e contrasti, come su ogni fatto storico che ha cambiato la storia non solo locale ma anche Europea. Qui interessa ricostruire gli eventi di quel tempo per approdare ad una memoria critica e consapevole, non necessariamente unanime nella interpretazione. Il Comune, a questo scopo, ha allestito una Mostra dei materiali dell’Archivio di Mirano curata da un esperto di scienze archivistiche, intendendo mostrare alla cittadinanza una parte de suo ricco tesoro, consultato ogni anno da storici, ricercatori, studenti, e, per un mese, dal 22 ottobre si è aperta a quanti volessero conoscere ciò che nei testi di storia si riduce, ancora, a qualche paragrafo. La frequenza delle scuole medie è stata un indice di gradimento importante. Gli archivi locali forniscono la traccia fedele di quelle trasformazioni che sono destinate a determinare in modo duraturo il futuro di un territorio. Nel caso di Mirano, accanto a più note testimonianze dei fatti del 1866, riappaiono do-

dott. Giuseppe Dal Ben, commissario dell’Ulss XIII, che ha fatto il punto sullo stato della situazione sanitaria locale e sulla presenza dei volontari nelle corsie ospedaliere. La dott.ssa Bianca Colucci, dirigente URP dell’Ulss XIII, ha trattato l’argomento della privacy in campo sanitario. Il dott. Mario Polito, psicologo e psicoterapeuta, ha presentato la sua pubblicazione: Educarsi al coraggio. La dott. ssa Annamaria Tomaello, assessore alle politiche sociali del Comune di Mirano, si è soffermata sul problema sociale della disabilità. Nell’ultimo incontro don Artemio Favaro, parroco di Mirano, ha posto l’accento sulla presenza degli “ultimi” nella nostra società che chiedono accoglienza, ascolto e sostegno. L’Avo ha voluto dare una concreta testimonianza della sua presenza attiva e collaborativa, in sintonia con l’amministrazione ospedaliera regalando: - N 38 televisori, già collocati nelle stanze per degenti dei reparti di neurologia e medicina dell’ospedale di Mirano;

- N 45 calendari colorati a schede mobili, di grandi dimensioni riportanti giorno mese ed anno per degenti anziani dei reparti di neurologia di Mirano e lungodegenza di Noale, anziani che molto spesso risultano disorientati nella cognizione del tempo. - N 6 carrozzine per trasporto ammalati messe a disposizione dell’Ulss all’entrata dell’ospedale. Continua, da molti anni, la fornitura di kit di biancheria intima e kit igiene per pazienti particolarmente indigenti. E’ stato possibile tutto questo grazie alla raccolta del “5 X mille” e del ricavato dal Mercatino di Natale, che offre piccoli capolavori manuali preparati e confezionati dalle avosine durante l’anno. L’Avo è sempre disponibile per dare amicizia, solidarietà e umanizzazione a chi entra in ospedale.

cumenti di compravendita, progetti di opere pubbliche, atti di organi assistenziali e di beneficienza, manifesti, timbri, bolli, documenti relativi alle attività economiche ma anche culturali e scolastiche. Le italiane che avevano attraversato il complesso passaggio di secolo, le tragedie di due guerre mondiali, continuando a curare le famiglie, a sostenere l’economia, la società senza riconoscimenti politici, dovettero aspettare il 2 giugno 1946 per ottenere quel diritto che in altre parti d’Europa era già stato da tempo ottenuto. Quest’ anno, infatti, ricorrono anche i 70 anni del voto alle donne. Di queste due ricorrenze così importanti per la nostra storia e la nostra memoria, fornisce un’approfondita informazione l’ultimo numero del periodico di storia locale del Veneziano, del Trevigiano e del Miranese che viene pubblicato ogni anno dall’ESDE, rivista con sede a Martellago che si avvale della collaborazione di studiosi del territorio, compresa Mirano. Questo numero porta in copertina il volto di Tina Anselmi, di recente scomparsa, quasi un pre-sentimento del doveroso omaggio ad una delle madri della repubblica: staffetta partigiana, parlamentare in seguito, prima donna ministro nel 1976 dopo 836 uomini che avevano rivestito tale carica nell’Italia unita, la sua biografia, all’interno del testo, delinea una vera passione politica. Il terzo anniversario che l’Amministrazione ha voluto onorare sono i 100 anni dalla nascita di Roald Dahl, uno dei più conosciuti ed amati scrittori per l’infanzia. Nato in Inghilterra da madre norvegese trovò nel mondo fiabesco dell’origine i materiali dei suoi racconti né edulcorati né rassicuranti, in cui è messa in discussione l’idea di maturità degli adulti per trasferire l’infanzia nel luogo della libertà e dell’utopia. Nella biblioteca di Mirano, con film, spettacoli, letture ed anche assaggi e degustazioni, questo centenario è stato celebrato con gioia e creatività da parte di grandi e piccini.

Iniziano i corsi per diventare Volontari Soccorritori e Addetti al Trasporto Sociale di Croce Gialla Spinea.

Renata Cibin

La presidente Cinzia Marella

Potranno accedere tutti i cittadini con età superiore ai 18 anni e quelli di età inferiore ai 68. Ci si potrà iscrivere visitando il sito di Croce Gialla Spinea e compilando il modulo on line. Il corso inizierà lunedì 9 Gennaio 2017 dalle 20.30 alle 22.30 ed impegnerà tutti i lunedì e giovedì per un totale di 19 lezioni. Chi supererà le prove teoriche, parteciperà alle prove pratiche che si svolgeranno lunedì 13 Marzo. Per chi sarà ammesso, inizierà l’iter formativo a bordo dei mezzi di Croce Gialla per un periodo di circa sei mesi durante i quali gli aspiranti Volontari impareranno l’uso dei presidi di bordo. Il tutto terminerà con l’ultimo test pratico per poter acquisire la qualifica di Volontario Soccorritore o Addetto al Trasporto Sociale. Vi aspettiamo numerosi. Presidente Emanuele Dell’Aquila


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BUON COMPLEANNO

CAVALIER

FRASSON Antonio Frasson, miranese doc, titolare fino a pochi anni fa della ditta “Frasson Trasporti” con sede a Marghera, ha superato quest’anno gli 80 anni di età, un traguardo che ha voluto festeggiare con la stessa “grinta” che ha sempre contraddistinto la sua esistenza e con la quale ha lottato per conseguire i risultati di cui oggi si sente giustamente fiero. «Dai 18 ai 30 anni – ci racconta – ho lavorato con mio padre Aurelio-Gino; poi, nel 1966 mi sono messo in proprio nel settore trasporti, arrivando a percorrere 200mila chilometri all’anno, quando i camion avevano ancora la guida a destra, senza mai essere incorso in alcun incidente, merito anche del mio stile di vita sano ed equilibrato». L’attività del sig. Frasson, come autotrasportatore nella ditta “Pansac”, si è svolta in tutta Italia, isole comprese, con 15 autotreni e 40 padroncini. «Poi, purtroppo – continua – a causa di una gestione quanto mai discutibile, cinque anni fa la Pansac è fallita, per cui, per non dover dichiarare fallita anche la mia azienda, ho dovuto chiudere l’attività vendendo tutto ciò che avevo costruito con tanto impegno e tanti sacrifici, dopo aver fatto un atto di donazione di sei camion ai miei figli Luca e Federico, che ora stanno continuando autonomamente l’attività con sede a Ballò». Mentre parla, sul volto del sig. Frasson traspare tutta l’amarezza di chi è stato costretto a rinunciare a un lavoro cui ha dedicato con passione e abnegazione tutto se stesso, dispiaciuto anche per i suoi ex-dipendenti rimasti senza lavoro. Ma la vita deve continuare e il Cavaliere Antonio, ora in pensione, ha saputo trovare nuovi interessi con cui riempire le sue giornate, come quello di far parte dell’Associazione miranese “Cuore Amico Onlus”, sostenendo anche economicamente il reparto ospedaliero di Cardiologia. La stessa Associazione di Volontariato ha voluto unirsi ai festeggiamenti di Buon Compleanno dedicandogli una targa (riportata in pagina) per ringraziarlo della sua «generosità, altruismo, e forte determinazione a favore della nostra Associazione e della Cardiologia di Mirano». Sottolinea lo stesso Frasson: «Ho subito quattro infarti, ma non è tutto. Soffro di altri malanni, ad esempio alla schiena, per cui ho subito recentemente a Bologna un intervento piuttosto delicato, da cui mi sto lentamente riprendendo». Oltre a questo, il sig. Frasson è attivo nello sponsorizzare diverse manifestazione a carattere sociale, soprattutto quella a ricordo di suo fratello Carlo, scomparso assieme ad altri commilitoni, il 9 novembre 1971 a causa di un incidente di volo su un aereo militare. Di solito, per complimentarsi con chi festeggia il compleanno, si dice che “ha tanti anni, ma non li dimostra”: Antonio Frasson, che ha superato da poco il traguardo degli 80, non solo “non li dimostra”, ma manifesta di possedere una vitalità di carattere da far invidia a chi gli 80 anni li sta guardando da lontano.

Auguri di cuore, Antonio, da tutti i lettori e dalla Redazione di “Mirano Magazine”. Paolo Leandri

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"PIERO IL COMUNISTA" Ho conosciuto Piero agli inizi degli anni settanta quando entrambi militavamo nelle file del PCI sezione di Catene di Chirignago. Bellicosa, politicamente parlando, borgata dell’estrema periferia di Marghera. L’autunno caldo del 1969 iniziava a istituzionalizzarsi, liberandosi delle sue componenti di violenza esasperata, per lasciare spazio ad una più razionale ed ascoltata presenza ideologica nelle fabbriche con elevata concentrazione operaia. Ma per Vianello Piero, poco o nulla era o doveva essere cambiato rispetto a quando bruciava pneumatici sui moli e nelle zone industriali di Porto Marghera, imprecando contro il padronato e l’odiata celere che usava gli idranti, ritto su barricate che per la loro collocazione geografica potevano essere innalzate anche fino a Mirano e oltre. La sua fede comunista era immacolata e mal volentieri accettava l’idea che la rivoluzione proletaria dovesse affidarsi ai portavoce del sindacato e del partito per attendere tempi migliori rispetto a quelli creati dalla rivolta operaia e studentesca, per imporsi sulla società dominata da preti e democristiani. Di professione muratore, portava sempre d’inverno un berretto di lana rossa con una curiosa coda finale, che lo faceva assomigliare a Dante. Accostamento al poeta fiorentino accentuato da quel suo lungo e acquilino nasone, abbinato al mento piuttosto pronunciato, che spesso gli tornava utile per immedesimarsi nel

Venditore di giornali

ruolo di intellettuale che guarda sia ai fatti come alle parole. Si muoveva, senza risparmio di tempo ed energie nel distribuire ed affiggere volantini e manifesti, sempre in bicicletta, avendo cura di fissare con grossi mollettoni la balzana dei pantaloni e, d’inverno, l’ampio risvolto del cappotto, rigorosamente nero, logoro e stantio. Alle feste dell’unità era sempre in prima fila per qualsiasi lavoro di montaggio o smontaggio dei tendoni oltre che impegnato in cucina. E quando la domanda di polenta e salsicce scarseggiava, abbandonava grembiule, forchettone e braci per andare a sostenere le vendite di libri e pubblicazioni marxiste nell’apposito stand. Era uno spasso sentirlo commentare Il Capitale di Marx oppure i Quaderni di Antonio Gramsci o gli scritti di Rosa Luxemburg. Si improvvisava storico e politologo, e infilando una bufala dietro l’altra, commentava vita, opere e contesto sociale di autori che non solo non aveva mai letto ma di cui non aveva neppure sentito parlare. Concludeva sempre il suo tentativo di vendita con l’abituale frase “Compagno, questo libro di Pasolini (o di qualsiasi altro autore) deve essere alloggiato per sempre nella tua abitazione. È più importante della lampadina elettrica”. Il suo approccio con la carta stampata non si esauriva con il tentativo di vendita dei libri. Alla domenica, improvvisato fattorino, distribuiva capillarmente l’Unità, porta a porta in ogni famiglia che conosceva essere simpatizzante per la sinistra. “Mario, l’Unità”; con un tono tanto repentino quanto determinato suonava il campanello di ogni casa entro le 12 del mattino e incassava le 150 lire del giornale senza alcun commento. Quanto da libraio era loquace, tanto da giornalaio era muto. Chiaro. La consegna del partito era quella di potenziare quantitativamente la vendita del giornale più che far propaganda alla causa del partito. Era scrutatore con me durante le elezioni amministrative del 16 giugno 1975 quando il

PCI veneziano, con il 35% dei voti toccò il suo massimo storico di consenso superando la DC scesa dal 39,7% del 1972 al 34,6%. Il partito comunista sarebbe poi entrato nella maggioranza forte del successivo consenso politico ottenute con le elezioni del 20 giugno 1976. Piero era al settimo cielo e festeggiava il sol dell’avvenire con mostruose mangiate e bevute, convinto che la resa dei conti con i democristiani fosse ormai imminente. Da Chirignago a Spinea a Mirano a Santa Maria di Sala tutti sarebbero insorti sventolando falce e martello. Sappiamo poi come la storia si sia evoluta. Anch’io cominciai a diradare gli impegni politici, sempre più coinvolto nelle tematiche ambientali e pacifiste, e pure attento al mio individualismo professionale. E del Piero persi ogni traccia. Ebbi modo di rivederlo a settembre 1998 in occasione della sagra paesana di Mirano: fu lui a riconoscermi per primo approcciandomi subito con un tono brusco che mal dissimulava la gioia di avermi ritrovato dopo oltre vent’anni. Ma evidenziando subito l’imborghesimento che avevo subito dopo essere stato ragguagliato sul mio passaggio dal lavoro operaio a quello impiegatizio. L’essere poi passato in banca, sancta sanctorum del padronato della più bieca ideologia filo padronale, doveva farmi apparire un leccapiedi dei potenti. Insomma, un traditore della classe operaia. Ne seguì una lunghissima discussione politica con cui cercai di difendere le mie scelte personali, citando gli errori spaventosi fatti dalla sinistra che aveva fatto nascere il mito Berlusconi, evocando con passione le prospettive del futuro. Piero non replicò più. Capii che era visibilmente imbarazzato nel controbattere punto per punto le mie argomentazioni. Ed io, forte di una superiorità intellettuale, mi sentivo un miserabile nell’infierire su chi aderiva più alla passione che alla logica. Ma, come nei giorni in cui commentava le poesie mai lette di Pasolini, Piero mi

diede una insolita (per lui) quanto riflessiva risposta. Due anni di governo della sinistra (1996 – 1998) sono troppo pochi per trarre conclusioni, se confrontati con i quaranta del regime democristiano. A più tardi il giudizio. Una simile risposta mi fece estremamente piacere. Salvava una conversazione che si sviluppava sul filo della polemica e, soprattutto, salvava il bellissimo ricordo della nostra giovanile vita di militanti. Non rividi mai più Piero il Comunista. Ma ha lasciato in me un ricordo indelebile: la forza dell’ideologia e quella della coerenza. Ha vissuto per un’idea con dignità e cieca fede, senza quei tentennamenti o cambi di partito o di corrente che avrebbero caratterizzato tanti intellettuali di oggi. Piero non conosceva Gramsci o Togliatti. Ma ha creduto appassionatamente nella forza della classe lavoratrice, passaggio obbligato verso una società più giusta da offrire ai nostri figli. Grazie Piero. Ancora oggi, quando alla domenica mattina sento suonare il campanello di casa, dal più profondo dei miei ricordi emerge una figura alta e allampanata che mi grida Oscar, Mario, l’Unità!. Invece è solo qualcuno che vuole vendermi qualcosa. Ma che Piero avrebbe immediatamente portato al più vicino bar per rifocillarlo.

Oscar De Gaspari - (continua) Nel prossimo numero: algebra galeotta

L'INTERESSE PER LA MESSA IN LATINO Osservazioni sul contenuto di una lettera inviata da un lettore di "Mirano Magazine" Gent.mo Sig. Paolo Trevisanato, Come accennatoLe al telefono, desidero proporle la pubblicazione, sul prossimo numero del periodico “Mirano Magazine”, di un articolo contenente alcune importanti novità riguardanti la celebrazione mensile della Messa in latino nel rito romano tradizionale (o “straordinario”) che ha luogo da alcuni anni nella parrocchia miranese di S. Leopoldo Mandiç e che ha sempre suscitato molto interesse in tutto il nostro comprensorio. Infatti, dallo scorso 13 novembre la Messa non viene più officiata il sabato pomeriggio bensì la domenica mattina. Per la precisione, le celebrazioni hanno ora luogo ogni seconda domenica del mese alle ore 08.15 del mattino. La sede delle celebrazioni continua a essere la chiesa parrocchiale di S. Leopoldo Mandiç, in via Wolf Ferrari n. 39. Inoltre, a officiare il rito non è più Mons. Giuseppe Vardanega, ma è stata incaricata del servizio la Fraternità Sacerdotale di San Pietro, giovane e fiorente congregazione legata in modo esclusivo al rito romano pre-conciliare e da alcuni anni insediata a Venezia presso la chiesa di San Simeon Piccolo. E’ proprio il cappellano di questa chiesa, il quarantenne francese don Jean-Cyrille Sow, a essere stato scelto dalla Curia di Treviso per venire tutti i mesi a Mirano a celebrare la Messa. La liturgia nel rito romano antico è stata liberalizzata formalmente da Benedetto XVI nel 2007 come forma “straordinaria” della Messa e da allora, soprattutto all’estero, sta conoscendo una diffusione e un incremento veramente straordinari. Probabilmente, la sete di sacro, di misticismo e di trascendente interessano un numero sempre maggiore di fedeli cattolici, spesso abituati a liturgie sciatte, fortemente umanizzate e tutte incentrate sul sociale, che di religioso hanno ormai poco o nulla. E’ piuttosto evidente che la secolarizzazione, il relativismo e l’indifferentismo, dopo aver impregnato la società, hanno ormai abbracciato anche ampi settori del clero e del cattolicesimo istituzionale. L’obiettivo del gruppo di cittadini cattolici che da anni cura la celebrazione della Messa in forma straordinaria a Mirano (“Gruppo Fedeli Tridentini della Terraferma Veneziana”) è duplice: 1) da un lato proporre l’incremento delle celebrazioni mensili a San Leopoldo (due è ritenuto il numero ideale di Messe); 2) dall’altro lato, soprattutto se non sarà possibile realizzare il primo punto, esportare la Messa in altre parrocchie dei comuni vicini ove l’ambiente per insediare tali celebrazioni sia particolarmente favorevole e il parroco disponibile. In questo modo, si potrà in futuro

contare su una rete di parrocchie dell’entroterra veneziano dove questa splendida liturgia sia disponibile per tutti. Francesco Boato (Portavoce del “Gruppo Fedeli Tridentini della Terraferma Veneziana”)

ALCUNE PRECISAZIONI Pubblichiamo con piacere la lettera ricevuta dal sig. Boato e ne rispettiamo le convinzioni. Tuttavia ci siano consentite alcune osservazioni soprattutto per quanto riguarda il giudizio espresso sulle messe “normali”, cioè celebrate in italiano, definite dal Portavoce del “Gruppo Fedeli Tridentini della Terraferma Veneziana” «sciatte, fortemente umanizzate e tutte incentrate sul sociale, che di religioso hanno ormai poco o nulla». Questo significa che le problematiche, le sofferenze, le debolezze umane devono essere estromesse dalla liturgia eucaristica, nel timore che, nella loro “sciatteria”, inquinino la celebrazione del “sacro”, collocato in quella trascendenza dogmatica di tipo aristotelico che per secoli ha dominato nella Chiesa, avendo uno dei suoi simboli nel celebrante che dà le spalle ai fedeli? Aggiunge ancora il sig. Francesco: «È piuttosto evidente che la secolarizzazione, il relativismo e l’indifferentismo, dopo aver impregnato la società, hanno ormai abbracciato anche ampi settori del clero e del cattolicesimo istituzionale». Indubbiamente c’è una parte di verità in questo richiamo al relativismo e all’indifferentismo, riconosciuti sia dalla Chiesa (è sufficiente il richiamo agli ultimi tre Papi) che dalla cultura laica come i “mali” nichilistici che stanno affossando l’Occidente in una crisi sempre più profonda. Tra questi “mali” però non credo possa essere fatta rientrare anche la “secolarizzazione”, che, correttamente intesa, è servita invece (come dimostra l’abbondante letteratura odierna al riguardo) a dare nuovi stimoli al vissuto religioso sia del clero che del cattolicesimo istituzionalizzato. Del resto la Chiesa è sempre attenta a cogliere i “segni dei tempi”. (Si veda, ad esempio, l’articolo di Matteo Matzuzzi sul “Foglio Quotidiano” del 26 novembre scorso intitolato “Il profeta Ratzinger”). Fermiamoci qui, perché il discorso ci porterebbe molto lontano. Grazie, comunque, al sig. Boato per il suo contributo e per aver scelto il nostro giornale per condividere le sue osservazioni. Cordialmente. Paolo Leandri (Responsabile della segreteria redazionale)


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UN GIARDINO DELLE FESTE IN PIAZZA Il natale a Mirano all'insegna della magia Ricco programma con mercatini, animazioni, shopping e negozi sempre aperti. Dai Motobabbi al circo, dall’artigianato al gusto. L’8 dicembre accensione delle luminarie Un bosco magico al centro della piazza, nel cuore della città. È solo una, forse la più evidente, tra le novità di questo Natale a Mirano. Grazie a Confcommercio del Miranese e ai negozianti, in questi giorni sta sorgendo in centro un vero e proprio “Giardino delle feste”, che caratterizzerà, con alberi e luci, l’Avvento e i giorni di Natale. L’idea è venuta alla Confcommercio e ai negozianti di Mirano: creare un luogo magico di ritrovo, dove potersi incontrare per le feste e allestire gli intrattenimenti che caratterizzeranno il Natale in città. A realizzarlo è la ditta di Emilio Fusati, che allestisce anche il giardino effimero in piazza in occasione di “Fiori a Mirano”, il 25 aprile, e che qualcosa di simile ha in serbo anche per questo dicembre: sarà un anfiteatro di betulle, ovviamente spoglie, ma magicamente illuminate con le luci di Natale e addobbate a puntino per creare quel clima di festa e calore che solo una piazza come Mirano può offrire. All’interno di questo scenario si svolgeranno tutte le principali animazioni del Natale miranese che caratterizzeranno le prossime domeniche, pensate e organizzate come ogni anno dai commercianti di Mirano. Il programma è ricco come non mai. L’8 dicembre negozi aperti e aperto alle auto sarà anche il centro storico, con parcheggi gratuiti per favorire la più ampia partecipazione: l’appuntamento è con l’accensione ufficiale, all’imbrunire, delle luminarie di Natale, che anche

quest’anno faranno bella mostra di sé per tutto il periodo delle feste, in piazza e lungo le vie adiacenti. Due giorni dopo, sabato 10 dicembre, è di scena la solidarietà, con i Motobabbi: il ritrovo è in viale delle Rimembranze, dietro il municipio, poi alle 14.30 ci sarà la partenza del corteo di Babbi Natale in moto alla volta di Casa Nazareth, a Chirignago, dove l’allegra carovana donerà i regali acquistati con le offerte ai bambini della struttura gestita da suor Licia e dai suoi volontari. Alla sfilata dei centauri parteciperanno anche una rappresentanza dei vigili del fuoco e la polizia locale. Durante la giornata, inoltre, aprirà in Piazza Errera “L’isola bio”, con una selezione di stand dedicati agli amanti del biologico, realizzata grazie all’associazione “Il gradino”. Domenica 11 dicembre, dalle 9 alle 19.30, sarà un’intera giornata di mercatini: in campo le “Fantasie del Natale”, stand di artigianato e articoli natalizi, anche in questo caso in collaborazione con “Il gradino”,

dolci tipi del periodo e specialità enogastronomiche per i più golosi, grazie ad Explicom. I negozi di Mirano torneranno in piazza, per rendersi ancora più visibili e vicini alla gente, realizzando quel grande centro commerciale a cielo aperto che ha fatto la fortuna di Mirano anche negli anni scorsi. Spazio di nuovo a “L’isola bio” in piazza Errera, ma a farla da padrona saranno le animazioni, dedicate in particolare ai più piccoli: ci sarà il “Circo delle meraviglie”, proprio nella splendida cornice del “Giardino delle feste”, con artisti di strada e giocolieri, poi ancora: disegni di manga e sfilata di cosplay, con l’associazione Comix4ever e di nuovo i Motobabbo, con uno stand di raccolta fondi per le prossime iniziative benefiche. Non è finita: mercatini natalizi anche il 18 dicembre, ultima domenica prima di Natale, con le bancarelle di “Shopping italiano” allestite lungo via Barche, mentre in piazza Martiri impazzerà il tradizionale mercatino dell’antiquariato e quello del

volontariato, organizzato dal Comune. «Quest’anno il Natale a Mirano sarà diverso, grazie all’originale idea del “Giardino delle feste”, nata durante un incontro con i commercianti locali e soprattutto grazie alla collaborazione dell’azienda di Emilio Fusati, che ha permesso di realizzare quest’opera inedita. È la dimostrazione che insieme si possono raggiungere obiettivi importanti per valorizzare il centro e il commercio locale», ha detto il direttore di Confcommercio del Miranese, Tiziana Molinari, «ci tengo molto a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per rendere possibile questo ricco programma di festeggiamenti: i commercianti di Mirano, Emilio Fusati, i Motobabbo, le associazioni e il Comune, con l’assessore al Commercio Annamaria Tomaello e la sindaca Maria Rosa Pavanello». Filippo De Gasperi

IL MERCATINO DI NATALE DI SIROR

Il paese di Siror, situato nella Valle di Primiero a ridosso delle Pale di San Martino, a 12 km da San Martino di Castrozza, nelle festività che precedono il Natale propone il suo originale Mercatino. L’ambientazione scenografica particolarmente suggestiva, i giochi di colore creati dalle luci e le particolari decorazioni fanno assaporare agli ospiti e alla popolazione quell’atmosfera natalizia tipica dei Christkindlmarkt frequentemente presenti

nel mondo mitteleuropeo. Lungo le vie del paese, tra fontane, stalle, fienili e affreschi presenti sulle facciate delle case, sono sparse le tipiche casette espositive in legno, addobbate con cura ed eleganza da artigiani, artisti, commercianti che propongono idee, creazioni e prodotti legati alla tradizione del Natale. Il Mercatino di Natale (Christkindlmarkt) di Siror nasce nel lontano 1994 ed è cresciuto negli anni, trovando positivo riscontro sia

da parte dei residenti sia da parte dei numerosi turisti – principalmente dell’area veneta. Quest’anno la 23esima edizione sarà inaugurata domenica 27 novembre. E poi sarà aperta l’8-9-10 dicembre e le domeniche 11 e 18 dicembre con orario dalle 11 alle 18.30. Ad oggi, il Mercatino conta una quarantina di espositori che propongono i loro prodotti nelle caratteristiche casette in legno o in tipici avvolti, fienili o stalle lungo le vie del paese. L’offerta commerciale spazia dai prodotti tipici locali come i salumi e la “carne fumada de Siror”, il “brazedel” e lo zelten tipici dolci natalizi, il miele, i vini e le grappe trentine, le pantofole e i cappelli in feltro, i cioccolatini artigianali, il vin brulè e le frittelle di mele, alle creazioni prettamente natalizie per l’albero, la tavola, il presepe e la decorazione della casa. A contorno del Mercatino vengono poi organizzati vari intrattenimenti: con i fisarmonicisti o gli zampognari, con bande musicali, con i balli dei gruppi folkloristici, con i burattinai, i giocolieri. Di particolare interesse e partecipazione per i più piccoli è l’arrivo di San Nicolò, tradizione molto sentita in valle che coinvolge i bambini più grandi nel suonare i campanelli per avvisare i più piccoli che è ora di andare a letto per-

ché arriva il vescovo buono con la gerla piena di dolciumi. Non manca neanche Babbo Natale che, nella casetta in legno a lui dedicata, accoglie i bambini raccontando loro storie natalizie ed invitandoli a scrivere i loro desideri. I bambini amano poi fare un giretto con l’immancabile troika trainata dai cavalli o in groppa agli asinelli. I ristoratori locali propongono, inoltre, l’allestimento di una tavola addobbata con gusto, stile e maestria dimostrati dalla cura nella scelta dei decori natalizi. Info: www.comitatosiror.it

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NEL SUD DEL MONDO STA CRESCENDO UNA FORESTA Nel 1991 il Cesvitem iniziava la grande avventura del sostegno a distanza, venticinque anni dopo sono diecimila i bambini e i ragazzi che hanno beneficiato di un aiuto. Dal Perù un appello per sostenere due studenti universitari. Secondo un celebre proverbio fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Un detto che descrive in modo perfetto l’immagine, spesso stereotipata, che abbiamo nel Sud del mondo. Se pensiamo a continenti come l’Africa o il Sudamerica, è facile sentire un frastuono continuo di “alberi che cadono”: povertà, guerre, disuguaglianze, diritti negati. Un rumore di fondo che rischia di coprire il sussurro di speranza di tanti piccoli alberi che nel frattempo cercano con tutte le forze di crescere. È con questa immagine che il Cesvitem, l’ong miranese impegnata dal 1987 in progetti di solidarietà internazionale, festeggia le sue “nozze d’argento” con il sostegno a distanza. “Era il 1991 - ricorda il presidente Simone Naletto - quando, assieme a padre Dino Tessari, missionario in Indonesia, ci tuffammo in questa avventura. Il primo passo di un viaggio che ci avrebbe portato molto lontano. A quel primo gruppo di bambini, infatti, se ne sono aggiunti col tempo altri diecimila, dal Perù al Mozambico. Senza contare le migliaia di famiglie italiane che, attraverso questi progetti e al rapporto diretto che creano con i beneficiari, hanno potuto spalancare una finestra sulla realtà del Sud del mondo”. Una vera e propria foresta, insomma, in cui ogni pianta ha ricevuto il massimo delle

cure possibili. “Alcuni bambini sono stati seguiti solo per alcuni anni, nel periodo più delicato del loro sviluppo. Altri sono diventati alberi imponenti e dalle radici profonde: è il caso dei ragazzi che, grazie all’aiuto ricevuto, sono arrivati a tagliare il traguardo della laurea, divenendo risorse importanti per il futuro delle loro comunità”. Proprio a partire da questi ultimi, il Cesvitem rilancia ancora una

volta il suo impegno per un mondo migliore. “Otto dei nostri ragazzi si sono già laureati, coronando un lungo cammino di impegno e solidarietà; altri sedici stanno lottando per raggiungere lo stesso traguardo. Li abbiamo ribattezzati “la nostra meglio gioventù”, perché davvero sono i migliori testimonial possibili della validità del sostegno a distanza. Da un lato dimostrano che il Sad (sostegno a distanza) è davvero la strada giusta, attraverso la quale anche chi è nato nella povertà può riscattarsi e contribuire alla crescita della propria comunità. Dall’altro lato rappresentano un esempio per i bambini e i ragazzi più piccoli coinvolti nei nostri progetti, un modello positivo che spinge a sfruttare al meglio l’aiuto che ricevono”. Per Natale arriva un appello da Trujillo, in Perù, per sostenere gli ultimi due ragazzi entrati nel gruppo degli studenti universitari targati Cesvitem. Si tratta di Fernando Anderson e di Katia Yuleydi. Entrambi diciottenni, stanno muovendo in questi mesi i primi passi della loro carriera universitaria. Fernando, grazie agli ottimi voti conseguiti negli anni della scuola secondaria, ha potuto sfruttare una borsa di studio parziale per iscriversi alla facoltà di Ingegneria elettromeccanica all’Universidad Cesar Vallejo, uno degli atenei privati più prestigiosi della città. Katia ha invece superato la difficilissima selezione per entrare alla Universidad Nacional de Trujillo, la più importante università pubblica del nord del Perù: lo scoro marzo ha ottenuto uno dei 31 posti disponibili presso la facoltà di Farmacia e Biochimica, classificandosi al decimo posto su 131 iscritti. “La strada percorsa

da Fernando e Katia ci riempie di un immenso orgoglio - spiega Attilio Salviato, rappresentante del Cesvitem Perù -. Entrambi sono “figli” dei nostri progetti di sostegno a distanza. Li abbiamo accolti in Pininos ancora bambini (Katia all’epoca aveva appena cinque anni), e ora ci ritroviamo con due ragazzi con un grande potenziale e tanta voglia di impegnarsi duramente per fare strada nella vita. Il nostro aiuto, ora più che mai, può segnare la loro vita”. La sfida, appunto, è proprio a livello economico. Il costo annuale della borsa di studio di Katia è di 1.100 euro, nel caso di Fernando si sale a 1.200. “Non sono cifre indifferenti - sottolinea Naletto -, ma proprio per questo motivo nel 2014 abbiamo lanciato il Fondo Borse Futuro, al fine di raccogliere anche piccole donazioni una tantum per sostenere i nostri studenti. Non occorre per forza arrivare a coprire l’intero costo annuale della borsa, né tantomeno garantire la copertura per tutti i cinque-sei anni di durata dei corsi. Bastano anche piccoli contributi, che sommati alle donazioni di altri sostenitori, ci aiuteranno ad accompagnare gli studi di Fernando e Katia e, speriamo, a festeggiare presto nuovi laureati”. E allora a Natale mettiamoci in ascolto: il rumore impercettibile di una foresta che cresce è il miglior sottofondo possibile per un anno di speranza. La sede del Cesvitem è in via Mariutto 68 a Mirano. Per maggiori informazioni www.cesvitem. org, e-mail info@cesvitem.org, tel. 041 5700843. Eventuali donazioni possono essere effettuate tramite il conto corrente postale 10008308, causale “Fondo Borse Futuro”.

FUORI DI BANCO 2016 scuol&ducazione Si è conclusa positivamente la nostra sesta presenza consecutiva A.Ge.S.C. (Associazione Genitori delle Scuole Cattoliche e della F.P.), dal 10 al 12 novembre 2016, alla manifestazione “Fuori di Banco” offerta formativa, tenutosi presso il Parco Scientifico e Tecnologico (VEGA) di Marghera - Venezia. La partecipazione e l’interesse per l’offerta formativa delle Scuole Paritarie e dei C.F.P., Centri di Formazione Professionale, del Veneto – “dove nessuno è ultimo e dove tutti si sentono primi” - si constata con soddisfazione come nel corso di questi anni sono cresciuti i riscontri positivi da parte degli studenti/allievi, delle famiglie, degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. Le Scuole Paritarie svolgono un importantissimo ruolo nel sistema pubblico scolastico, formando ed educando con qualità e facendo risparmiare molti soldi allo Stato. Tuttavia, nel nostro Paese, a differenza di quanto accade in Europa, la L. 62/2000, che ha riconosciuto la parità scolastica non trova ancora oggi piena attuazione e la libertà di educazione non viene garantita. I C.F.P., che costituiscono uno strumento prezioso per contrastare il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica e della disoccupazione giovanile, favorendo l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, sono presenti attualmente solo in 8 regioni italiane, tra cui la nostra che annovera delle eccellenze nel settore turistico/alberghiero e industriale/ artigianale. Nello spazio espositivo condiviso da A.Ge.S.C. – A.Ge. – C.G.D. del

Fo.P.A.G.S./U.S.R. (Forum Provinciale Associazioni Genitori Scuola/ Ufficio Scolastico Regionale) Uff. I di Mestre VE si sono avvicendate nel corso delle giornate della manifestazione le hostess dell’Istituto Gritti e dell’Istituto Barbarigo. Nella circostanza, il Presidente Giuliano ha consegnato un gagliardetto dell’associazione AGeSC alla direzione della segreteria operativa FUORI di BANCO, e un altro al Dott. Stefano Zane, Responsabile organizzativo della manifestazione, e alla Dirigente Dott.ssa Franca Sallustio, Responsabile del Servizio Istruzione della Città Metropolitana di Venezia, che vediamo (nella foto 5), assieme a Giancarlo Cusin, Presidente A.Ge. (Associazione Genitori).

Ciara Stea Anche quest’anno 2016 il comitato quartiere Aldo Moro di Mirano il 24 Dicembre, con inizio alle ore 18.30 nell’omonima piazza, organizza la CIARA STEA, una secolare tradizione animata da canti natalizi, allietata dal solito vin brulè, fagioli e musetto. La cittadinanza è invitata a partecipare per attendere tutti assieme il grande evento della Nascita di Gesù, per un mondo migliore in pace e solidarietà. A questo riguardo il nostro pensiero va alle decine di migliaia di migranti fuggiti dai loro Paesi in guerra in cerca di pace.


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METTI UNA SERA A TEATRO La Banda della Filarmonica di Mirano stupisce ancora una volta in occasione del Concerto di Santa Cecilia Si è tenuto giovedì 17 novembre presso il Teatro di Mirano il tradizionale “Concerto di Santa Cecilia” della Banda Cittadina. Un appuntamento, quello dei giovedì musicali a teatro, che costituisce oramai un’apprezzata abitudine per i miranesi. La Banda, infatti, si esibisce da parecchi anni in questa bella struttura prestata alla musica nel mese di aprile con il “Concerto di Primavera”, a novembre appunto con il “Concerto di S. Cecilia” e a dicembre con il “Concerto di fine anno”. Un teatro gremito ha accolto con un forte applauso l’entrata dei 65 suonatori diretti dal M° Stefano Corrò. L’esibizione è iniziata con una grande marcia italiana, “Florentiner Marsch”; un brano introduttivo all’apparenza “facile” ma che ha messo subito in evidenza l’equilibrio tra i vari settori strumentali e l’attenzione per la dinamica del suono. La Banda di Mirano dà sempre un’impressione di grande compattezza grazie ad uno “zoccolo duro” oramai consolidato che vanta numerosi anni passati a suonare (e a divertirsi) assieme; l’organico è costituito,

oltre che dai suonatori “storici” anche dagli allievi della scuola di musica che di anno in anno vanno a rinforzare i vari settori e dagli insegnanti della scuola stessa. Il concerto è entrato nel vivo con l’esecuzione di un medley di celebri brani d’opera: “Serata all’opera”; un brano che ha permesso al pubblico di perdersi tra le arie più famose lasciando libera la mente di viaggiare… Le esecuzioni si sono succedute in modo scorrevole, con il solo inserimento degli interventi della presentatrice, Caterina Turcato, che oltre ad annunciare i brani, ne ha spiegato origine e storia citando anche alcune curiosità: un piccolo momento formativo per permettere un ascolto più consapevole. Come d’abitudine il programma musicale vedeva una prima parte dedicata ai generi classici, come “La Semiramide” di Rossini, per palati fini, “March from Jazz Suite n° 2” di Shostakovich e il “Bolero” di Ravel e una seconda parte con generi “più leggeri”. La Banda di Mirano cerca sempre di andare incontro ai gusti di un pubblico eterogeneo per rendere l’esibizione una continua sco-

perta e per misurarsi con brani musicali molto vari, ognuno con proprie suggestioni ma anche peculiari difficoltà. La splendida ”Free world Fantasy “di Jacob De Haan ha fatto da spartiacque tra la prima e la seconda parte. In concerti come questo ci si può divertire ad ascoltare il diverso suono dei vari strumenti, tutti uniti e coesi nell’amalgama del suono, ma allo stesso tempo, con un po’ di allenamento e conoscenza, udibili anche singolarmente. I suonatori, col procedere delle esecuzioni, si sono via via “lasciati andare”, complice anche un programma che si “alleggeriva” e i ritmi che si alzavano come in occasione dei famosi brani tratti dal musical “ West side story” di Bernstein e dal film musicale “An american in Paris” di Gershwin. Il concerto è scivolato via in modo piacevole tanto da creare un po’ di rammarico con l’annuncio dell’ultimo brano e relativi saluti da parte dell’annunciatrice. E infatti, un pubblico entusiasta, con un lungo applauso finale, ha “preteso” un bis che maestro e suonatori hanno volentie-

ri eseguito; sulle note di “Hootenanny” c’è stata anche un’inaspettata incursione dei trombonisti tra il pubblico che hanno terminato l’esecuzione suonando seduti in platea. Una serata particolare, diversa dal solito. Da segnalare la presenza tra il pubblico dell’amministrazione comunale rappresentata dalla sindaca Maria Rosa Pavanello, dal vice sindaco Annamaria Tomaello e dalla delegata alla cultura Renata Cibin; molte anche le rappresentanze di altre formazioni musicali e corali. Un’ottima occasione per i miranesi di ascoltare buona musica “sotto casa”, in una bella e comoda sala, e per la compagine musicale di esibirsi con grande soddisfazione e piacere. Prossimi appuntamenti con la Banda di Mirano: 8/12 Concerto dell’Immacolata - Sala Polivalente di S. Leopoldo Mandic ore 15.30 22/12 Concerto di Natale - Teatro di Mirano ore 20.45 Info: www.filarmonicadimirano.com

IL CORO CRODA ROSSA 2016: ANNO DI PIENA ATTIVITA E’ piacevole, otre che doveroso, affidare al trimestrale “MIRANO” alcune comunicazioni sulla vita del “Croda Rossa”, soffermandosi sui momenti salienti dell’anno in corso. Nato nel lontano 1971, diretto da Gianni Ancilotto, il coro ha compiuto i suoi 45 anni di ininterrotta attività. “Ininterrotta” è parola da sottolineare in tutti i suoi aspetti: è garanzia di continuo valore, affinatosi col passare del tempo, col costante impegno, la continua opera esigente del Direttore e con coristi sempre pronti ad una collaborazione partecipe. La fedeltà ad un repertorio prettamente popolare viene supportata dalla fedeltà del pubblico, non soltanto miranese, ma sottolineata dalla conferma calorosa di ascoltatori di altra regione o paese. Al termine di questo 2016 il Croda Rossa si sarà esibito in 13 tra concerti e rassegne, prestando più volte la sua vocalità alle serate audio-video “La grande Guerra sull’Altopiano”, immagini e parole del prof. Aldo Celeghin,

volte a illustrare i dolorosi fatti avvenuti nel 1916, ma anche a segnalare allo spettatore ogni impegno affinché tanti lutti e tristezze non abbiano più a coinvolgerci. In Dicembre “La Grande Guerra sull’Altopiano” viene presentata a Olmo di Martellago a ricordare il primo centenario dell’evento storico della Prima Guerra Mondiale. L’Associazione Culturale “Agorà” il 4 aprile ha presentato al pubblico miranese nella sala Teatro di Villa Belvedere il secondo lavoro dello stesso autore dal titolo “Emigranti”. Parole, immagini, canti del coro hanno consentito agli spettatori dl rivivere le dolorose esperienze della gente veneta che ha cercato lavoro anche nei Paesi d’Oltreoceano (America Latina in particolare). Il 21 ottobre è stato presentato per la prima volta il terzo audio-video “I volti della montagna” che ha trovato a Noale un folto pubblico attento a scoprire, oltre ai paesaggi, le difficoltà delle persone che vivono in quei

posti dai colori meravigliosi, ma dalle vette sempre così ardue per i coraggiosi esploratori. La 40ª Rassegna “Cori a Mirano” si è svolta sabato 21 maggio nella sala polivalente San Leopoldo Mandiç di via Wolf Ferrari: ospiti due cori, “Voci del Delta” di Ariano Polesine (RO) e “Coro Cjastelir” di Tomba di Mereto (UD), che hanno portato i canti popolari tipici delle loro terre. L’anno si chiude a Dicembre con quattro eventi significativi: - 9 dicembre: nella chiesa parrocchiale di Arino “Concerto di Canti del Natale”; - 11 dicembre, Olmo di Martellago: presentazione dell’audio-video “La Grande Guerra sull’Altopiano”; - 16 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Campocroce: “Concerto di Canti del Natale”. - 17 Dicembre, nel Duomo San Michele Arcangelo di Mirano: 25ª Rassegna di canti del Natale con la presenza del “Coro Maschile Tita Copetti” di Tolmezzo (UD), con forte esperienza e validità dimostrate anche

all’estero in una decina di nazioni europee. Nella nostra sede di via Gramsci, quest’anno il presidente Marco Lavazza Seranto ha continuato la “Guida all’opera lirica”: 4 serate dedicate all’ascolto di “Elisir d’amore” di Donizetti, “Trittico” di Puccini, “Pagliacci” di Leoncavallo e “Don Carlos” di Verdi. L’iniziativa ha sempre riscosso buon successo fra il pubblico miranese e non solo. Quanto descritto, canti, audio-video, opera lirica, evidenzia un sicuro spessore culturale del Croda Rossa. L’Amministrazione Comunale di Mirano l’ha tenuto in positiva considerazione, inserendo tre eventi nel programma “Mirano-Musica 2016”. Intanto nuovi coristi arricchiscono la storia del Coro; la loro adesione è sintomo lieto, volto al futuro. Da ultimo va segnalata l’atmosfera che avvolge il coro durante le prove e le esibizioni: lo stare insieme e il cantare insieme fortunatamente sono ancor oggi fattori importanti e significativi del vivere umano.


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UNA CERIMONIA A RICORDO DEI MILITARI LICORI E FRASSON Il 9 novembre 2016, in Piazzetta Calle Ghirardi, a Mirano, sono stati ricordati, in occasione del 45° anniversario della loro scomparsa, i 2 Paracadutisti: Caporale Maggiore Sandro Licori e Caporale Carlo Frasson di Mirano, precipitati il 9 novembre 1971 con l’aereo nelle acque della Meloria (Livorno) durante una manovra Militare. Erano presenti i famigliari, la Sindaca Maria Rosa Pavanello, la V. Sindaca AnnaMaria Tomaello e una nutrita rappresentanza delle Associazioni Militari: Paracadutisti, Bersaglieri, Carristi e Lagunari. Ha presenziato un Generale dei Paracadutisti, ora in pensione, che ai tempi dell’avvenimento copriva l’incarico di Colonello nello stesso reparto di quella Caserma, ed ha ricordato la storia della tragedia, in cui sono periti 46 Militari Italiani (tutti in servizio militare di leva) e 6 componenti dell’Aviazione Inglese. La Banda Cittadina di Mirano, diretta dal M.o Stefano Corrò, durante la cerimonia ha suonato diversi motivi militari e ha eseguito il “Silenzio fuori ordinanza” durante la deposizione della corona di alloro accanto alla lapide ricordo.

PIETRO E ORNELLA BOLDRIN festeggiano i 50 anni di matrimonio Il giorno 1° ottobre 2016 i coniugi Pietro e Ornella Boldrin hanno festeggiato il loro anniversario di 50 anni di matrimonio. Dopo la celebrazione della Santa Messa nel duomo di Mirano ufficiata da don Artemio Favaro, i coniugi Boldrin hanno intrattenuto i cognati, i consuoceri, i figli e i nipoti al ristorante Belfiore di Salzano. Il giorno 21 novembre gli stessi coniugi Boldrin sono diventati nonni di un bel bambino di nome Nicola. A tutti vanno i migliori auguri da parte di parenti, conoscenti, figli e, in particolare, dai 4 nipotini.

Paolo Trevisanato

I BERSAGLIERI DI MIRANO 57 ANNI DI STORIA Vecchiato è assistito dal Consiglio Direttivo: protagonisti nell’esercitare gli obblighi associativi, alimentano così ulteriormente l’insieme delle attività ricorrenti con la presenza bersaglieresca in tutto il territorio comunale, provinciale, regionale e nazionale. La Sede dell’Associazione Bersaglieri si trova presso la Casa della Musica in via Gramsci a Mirano ed è aperta ogni venerdì sera, ultimo del mese. L’anno sta per terminare e l’Ass. N. Bersaglieri Mirano coglie questo speciale momento per Augurare un BUON NATALE e Felice ANNO NUOVO 2017 Ass. N. B. Mirano

Nel 1959 nasce la Sezione Bersaglieri di Mirano e a tutt’oggi anno la Sezione conta ben 47 iscritti. Il lavoro e l’impegno del Presidente Luigi Vecchiato sono confermati dal risultato delle votazioni di quest’anno che lo hanno confermato nel suo ruolo per la terza volta.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!!


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Punto Medico Mirano Centro di Medicina Polispecialistica e di Riabilitazione

D.S. Dott. Londei Luca

Punto Medico Mirano S.r.l Via Della Vittoria, 88 int. 11 - 30035 Mirano (VE) Tel. +39 041 5701995 - Cell. 334 5866031 - Fax. +39 041 5727651 e-mail: puntomedicomirano@gmail.com

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Buon Natale e Felice Anno Nuovo!!


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Associazione Volare MIRANO SUMMER FESTIVAL 2017

GIA IN MOTO L'ORGANIZZAZIONE DEL MIRANO SUMMER FESTIVAL 2017 Chiesta un'edizione lunga con 29 serate. In arrivo la "Tornado Run" È già in moto la macchina organizzativa del prossimo Mirano Summer Festival. L’Associazione Volare gioca d’anticipo e chiude questo 2016, dopo lo strepitoso successo estivo della decima edizione, mettendo nero su bianco progetti e condizioni. L’obiettivo per il nuovo anno, dopo un decennio di continua crescita, è rinnovarsi e puntare sul coinvolgimento attivo del territorio, dalle attività commerciali ai singoli cittadini e associazioni. Le idee non mancano, alcune già concretizzate. Anzitutto la durata: l’organizzazione sta ragionando su un programma di 29 serate. Torna dunque l’edizione “lunga” e soprattutto senza serate “vuote”, che avevano contraddistinto l’ultima estate, con l’obbligo di “spegnere” i concerti al lunedì e martedì sera per non gravare troppo sulla tranquillità del quartiere. «Il Summer Festival per sopravvivere deve poter essere un contenitore ampio di iniziative», spiega il patron Paolo Favaretto, «possiamo essere d’accordo sulla necessità di non fare musica tutte le sere, ma non possiamo ridurci soltanto a una dozzina di serate organizzate. Giunti a questi livelli, con questo pubblico e queste spese, il prodotto Summer Festival può autosostenersi solo

su una ventina di serate almeno, con grande affluenza. Mettendo in cantiere qualche episodio di maltempo, noi abbiamo fatto richiesta per esserci dall’1 al 29 luglio». Quattro settimane che verosimilmente non potranno che svolgersi nella solita location degli impianti sportivi. «Non abbiamo mai precluso alla possibilità di soluzioni diverse, ovviamente concordate», continua Favaretto, «ma francamente ora non vediamo alternative e il piazzale dei campi sportivi resta l’ideale per una manifestazione di questa portata». Non mancheranno le novità. È già in cantiere, per esempio, un evento sportivo di rilievo, aperto a tutti: una corsa podistica denominata “Tornado Summer Run”, che il 12 luglio coinvolgerà i più forti specialisti della corsa ma anche il grande pubblico del Summer Festival, in un suggestivo percorso che si snoderà tra i luoghi più caratteristici del territorio. Prevista sia la formula competitiva, su una distanza di 10 chilometri, che la classica “family run” a portata di tutti. La serata proseguirà poi con un pasta-party per tutti i partecipanti e dj-set. Ad organizzarla sarà l’Asd Tornado Team e lo staff del Mirano Summer Festival. «Vorremo anche estendere la manifestazione con un pre-Festival, venerdì 9 e sabato 10 giugno direttamente in Piazza Martiri», afferma ancora Favaretto, «per promuovere il festival e allo stesso tempo collaborare e aiutare le attività commerciali del centro storico. La nostra proposta punta indubbiamente in alto, possiamo e vogliamo discuterne, ma nell’ultima edizione, nonostante il successo, la manifestazione ha faticato a far quadrare i bilanci e non possiamo permetterci un altro anno sottotono. Il Mirano Summer Festival si autofinanzia interamente, senza alcun aiuto economico dal Comune ed è possibile grazie alla dedizione dei volontari, non

solo nel periodo della manifestazione, ma durante tutto l’anno. In questi mesi sono entrati a far parte del team nuovi giovani, anche da fuori Mirano, così che il Summer Festival sta assumendo sempre più una dimensione provinciale, anche come coinvolgimento di volontari. Restiamo impegnati ad aiutare le popolazioni colpite dal tornado in Riviera del Brenta, come abbiamo fatto anche a ottobre, organizzando l’inaugurazione della fioreria “Il Parco” a Mira, simbolo del disastro. Continueremo a raccogliere fondi per le famiglie colpite. Quindi se vogliamo garantire divertimento sano e solidarietà insieme, senza, ribadisco, alcun utile, è necessario tornare a un festival che duri un mese e senza troppe limitazioni d’orario: anche quelle sono tutt’altro che un incentivo alla presenza di grandi artisti e, quindi, di un buon pubblico e di maggiori ricavi e solidarietà. Ci rendiamo conto che questo può comportare malumori, ma il Comune deve fare le sue scelte: desideriamo tutti restare a Mirano, come richiesto da oltre tremila firme raccolte in estate e ci auguriamo che anche l’amministrazione comunale abbia questa volontà, considerando le nostre richieste».


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Innovazione La mission Dentalcoop, ispirata alla consapevolezza dell’alto valore della salute orale, è di poter offrire una migliore qualità di vita alle persone, fornendo servizi di eccellenza a prezzi competitivi, mettendo al centro il paziente in quanto persona e prendendosene cura a 360°. La relazione con i pazienti si fonda sull’attenzione, sull’ascolto costante e sulla misurazione della soddisfazione.

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IL "KONRAD LORENZ" DI MIRANO PRESENTE IN CINQUE MOSTRE DEL RADICCHIO In quest’anno scolastico la Sezione Agraria “Konrad Lorenz” dell’Istituto di Istruzione Superiore “8 Marzo – Lorenz” di Mirano partecipa a ben cinque fra le tradizionali Mostre del Radicchio del territorio del Miranese. Due fra queste manifestazioni si sono già svolte: dal 4 al 14 novembre a Rio San Martino con un piccolo stand e domenica 27 novembre a Santa Maria di Sala, dove gli allievi hanno allestito un impianto dimostrativo di coltivazione e di imbianchimento, ed effettuato dimostrazioni di tolettatura. I prossimi tre appuntamenti saranno l’11 dicembre a Salzano, il 3 dicembre a Martellago e il 15 gennaio a Mirano. Queste manifestazioni locali

consentono di dare informazioni sull’offerta formativa dell’Istituto e di esporre il radicchio e altre piante orticole e floricole, coltivate nell’azienda agraria didattica dagli allievi durante le attività pratiche. Tali attività rientrano nell’ambito della programmazione complessiva dell’alternanza scuola lavoro dell’Istituto, che consente agli allievi di acquisire specifiche competenze, rendendo più concreta la loro formazione tecnico – professionale. Va infine ricordato che le varie mostre nel territorio rappresentano per il “Lorenz” un’occasione di stabilire e consolidare le collaborazioni con altri Enti e Soggetti, quali i Comuni, le Pro Loco, il Consorzio di tutela e valorizzazione del Radicchio, la Strada del Radicchio, la Coldiretti e la Confederazione Italiana Agricoltori.

MANHATTAN CHIUDE CON NOSTALGIA Per un quarto di secolo hanno vestito due generazioni di ragazzi del Miranese. Nel 2014 aveva chiuso il negozio di Mirano, a fine gennaio si abbasserà definitivamente la serranda sull’attività di Spinea. Ma stavolta la crisi economica non c’entra nulla: semplicemente Luigi Grondini e Pietro Battaggia sono prossimi alla pensione. La super svendita è già cominciata e quei grandi cartelli affissi sulle vetrine hanno catturato l’attenzione di moltissimi spinetensi. Perché il negozio di via Roma 154 è stato un punto di riferimento soprattutto a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, quelli d’oro. Manhattan si è fatto conoscere e si è conquistato un’ampia fetta di clientela proponendo marchi molto in voga all’epoca come Onyx, Gas e “Gente de Ibiza”, senza dimenticare poi una firma evergreen come Roy Rogers.

Quando è comparsa sul negozio di Spinea la scritta “Svendita totale” molti clienti storici si sono chiesti il perché. Nei giorni scorsi sono stati gli stessi titolari a spiegare il perché: “La crisi non c’entra nulla, semplicemente abbiamo raggiunto l’età giusta per goderci la pensione e il tempo libero. E per ringraziare una clientela che negli anni ci ha regalato moltissime soddisfazioni e moltissimi splendidi rapporti umani, abbiamo già avviato una svendita con sconti fino al 70%. Stiamo ricevendo tanti attestati di stima e di affetto, per noi è questa la soddisfazione più bella”. Il negozio di Spinea aveva aperto il 15 settembre 1990, sull’onda dell’immediato successo i due soci aprirono a Mirano in via Mariutto cinque anni dopo. Quando quella serranda sarà abbassata, per molti sarà sinonimo di nostalgia.

INCONTRO DI CLASSE 1942 Carissimo amico/a 1942-2017: settantacinque anni della nostra vita, un avvenimento che merita d’essere festeggiato nel migliore dei modi, un’occasione per rivederci, per ricordare e sorridere dei nostri piccoli o grandi errori di gioventù e dimenticare così i primi acciacchi. Sono stati anni vissuti da tutti noi con impegno e sacrificio, protagonisti nel costruire il nostro futuro. A parte le inevitabili delusioni o i momenti di sofferenza, siamo quindi orgogliosi della storia o delle storie che abbiamo volontà e dedizione. L’Italia, negli anni della nostra gioventù, ha conosciuto trasformazioni formidabili e noi settantenni, in questa grande storia, siamo sempre stati in prima linea e, nonostante gli anni si aggiungano agli anni, abbiamo ancora una grande vitalità, unita ad un meritato desiderio di serenità e socievoli. Molti di noi hanno raggiunto la meritata pensione, altri non hanno più impegni impellenti di famiglia, per cui desideriamo dar spazio e qualità al nostro tempo libero: perché allora non ritrovarci assieme per rivivere tutto questo? Rivedremo i nostri volti un po’ segnati dagli anni, ma ricchi di tante esperienze che ci anno fatto maturare rispetto a quando ci sembrava di avere il mondo in mano. Ecco allora il motivo di questa festa: ritrovarci per trascorrere insieme una giornata di allegria e di spensieratezza. Quindi, carissimo/a, i tuoi “coetanei” 1942 ti aspettano. Entro il 10 Maggio 2017 ci devi confermare, anche telefonicamente, la tua partecipazione (assieme alla moglie o al marito) alla mega festa che daremo. Nel segnalare la tua presenza, sei pregato di aderire al pranzo contattando: Paolo Trevisanato: Via P. Veronese, 21/1 - 30035 Mirano (VE) - tel. 041.430036 - cell. 348.3431191 Al momento dell’adesione deve essere versato un acconto di € 20,00. Ti saluto caramente Paolo Trevisanato

ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA - GRUPPO “AMICI MICOLOGI MIRANO” Iscriviti e partecipa alle attività del Gruppo “Amici Micologi Mirano” Se ami la natura vieni a conoscerla attraverso la Micologia INIZIO ATTIVITÀ: Lunedì 30 Gennaio 2017 - Apertura Anno Sociale 2017 Lunedì 6 Febbraio - Inizio Corso di Micologia Giovedì 28 Febbraio - Inizio lezioni: “Alla Scoperta di ERBE e PIANTE Selvatiche spontaneee e il loro utilizzo nell’alimentazione, nella cosmesi e in medicina” SEDE SOCIALE: MIRANO (VE) Barchessa di Villa Errera Via Bastia Fuori Tel. 041/430036 Cel. 3483431191

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VETREGO: Da Calimero piccolo e nero e bistrattato a Paese bello, pulito e rispettato (di Giuseppe Vesco) Molti anni fa il piccolo paese di Vetrego veniva paragonato a quel “Calimero piccolo e nero e bistrattato da tutti” della famosa pubblicità della Mira Lanza, per il fatto di essere attraversato dalla Ferrovia Venezia-Milano a 4 binari lato Nord e dall’Autostrada Venezia-Padova a 3 corsie lato Sud. Ma successivamente hanno pensato bene di distruggerlo del tutto, costruendo prima un Casello autostradale lato Est e poi “sventrandolo” con il famoso Passante di Mestre, lato Ovest. Per costruirlo hanno abbattuto oltre 15 case. Ma nel 2011, tre pensionati (Fiume Paolo, Vesco Giuseppe e Vesco Paolo) hanno creato il “Comitato Pensionati Vetrego”, poi diventato “Comitato Pensionati e Casalinghe di Vetrego” e infine COMITATO RINASCITA VETREGO, e da allora le cose hanno cominciato a cambiare in modo straordinario. Il primo risultato è stato quello di far eliminare dal Comune un “pericoloso pacco di Eternit cancerogeno scaricato da ignoti nel parco di Vetrego ovest”, ma poi sono stati ottenuti dei risultati molto più significativi, come ad esempio il Comitato è riuscito a far restaurare il Capitello della Madonna della Salute dalla società Veneto Strade, mezzo sconquassato durante la costruzione del Passante (un Camion lo ha colpito, ma poi ha tirato dritto e nessuno è riuscito a prendere la targa), poi ha fatto installare ben 7 lampioni sulla pericolosissima curva di Via San Silvestro, ora SR15, nella quale di notte avvenivano continui incidenti, non essendoci nemme-

no un lampione. Ma il “fiore all’occhiello” del Comitato” è stato quello di aver fatto eliminare il famigerato Tornello autostradale, grazie ad una Manifestazione di protesta presso la Rotonda di Vetrego est, durata una settimana. Ben 4000 veicoli al giorno uscivano dall’autostrada, facevano il giro della Rotonda e rientravano subito per risparmiare molti Euro, provocando delle code stressanti di oltre quindici minuti ai Vetreghesi Numerosi paesani hanno partecipato attivamente per difendere il proprio paese da questa insostenibile situazione viaria, dimostrando di essere tornato quel popolo coraggioso e tenace di un tempo, quando – per contrastare il progetto dell’ennesima strada che voleva stravolgere ulteriormente il paese - ha “bloccato” l’intera piazza di Mirano, con 500 partecipanti muniti di auto, camion, carri agricoli e trattori. Dal 2011 fino ad oggi 2016 sono oltre un centinaio i risultati ottenuti, che sono elencati nel sito del Comitato www. comitatorinascitavetrego.it, e tali successi sono stati raggiunti esponendo i problemi al Sindaco, agli Assessori ed ai Funzionari comunali, ai Dirigenti di Società pubbliche e private, e - nei casi estremamente gravi e di pericolo - il Comitato si è rivolto alla Polizia Locale, ai Carabinieri, alla Questura, alla Prefettura, a Deputati, a Ministri e addirittura al Presidente della Repubblica. Il Comitato Rinascita Vetrego è composto da un Presidente, un Vicepresidente, un Segretario e 11 Consiglieri. Il suo scopo è quel-

BALLO E LA SUA CHIESA. STORIA E STORIE.

È stato presentato sabato 3 dicembre, alle ore 16.30, presso la chiesa parrocchiale di Ballò, il volume scritto dalla prof.ssa Alda Michieletto Gasparini Ballò e la sua chiesa. Storia e storie (Edizioni Eurooffset - Maerne di Martellago). È intervenuto il prof. Mons. Stefano Chioatto, direttore dell’Archivio Storico della Diocesi di Treviso e docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso e Vittorio Veneto. Il libro,

fortemente voluto dal precedente arciprete don Fiorindo Sergio Busato, viene ad appianare una disparità creatasi tra le frazioni del comune di Mirano, delle quali Ballò era finora l’unica a non disporre di una narrazione storica che la riguardasse. Il testo è costruito su documenti d’archivio inediti, la cui consultazione e comparazione arricchisce di elementi nuovi ed interessanti la storia del nostro comune. Ballò infatti, ai margini del Graticolato romano e al confine, nell’alto medioevo, tra il comitato di Treviso e il distretto padovano, ha visto nei secoli passati la presenza di potenti famiglie, che hanno lasciato in questo paese importanti testimonianze: qui le vicende di personaggi illustri si sono variamente intrecciate con quelle delle persone più umili, che intorno alla loro chiesa – un tempo piccola e povera – hanno costruito la comunità ballodiense. Il volume è corredato da una nutrita bibliografia e da un’appendice documentaria di sicuro interesse, specialmente per gli abitanti di Ballò, soprattutto per la trascrizione degli elenchi delle “anime” redatti dai parroci in epoche diverse; il più antico (che comprende anche i parrocchiani di Vetrego), risale all’anno 1600 e vi si ritrovano cognomi tuttora presenti a Ballò e nei paesi vicini. I nitidi caratteri di stampa, inoltre, ed una cinquantina di illustrazioni a colori rendono più gradevole il volume ed agevole la lettura.

lo di “migliorare la vita a Vetrego e difendere la più piccola Frazione del Comune di Mirano, con i suoi circa 1500 abitanti”. Oltre a difendere il proprio paese, il Comitato ha creato il Giornalino mensile EVVIVA VETREGO, che viene portato alle 450 famiglie che lo sostengono economicamente, informandole dei successi ottenuti ma anche pubblicando i problemi che segnalano gli stessi paesani tramite lettere, e-mail e WhatsApp. Degno di lode: Il Comitato di Vetrego ha accettato la proposta del Comune di “tenere attivi i Profughi”, come richiesto dal Prefetto di Venezia dott. Domenico Cuttaia. Dei Volontari del Comitato si sono assunti l’onere di fare da “tutor” ai profughi africani, pulendo e potando aiuole comunali, piste ciclabili paesane e addirittura pulendo la grande e lunga Pista ciclabile di Via Porara, da Vetrego fino a Mirano. Ma una cosa ancora più lodevole è la creazione di una CASSA per aiutare i paesani che si trovano in difficoltà economiche: dai disoccupati che hanno sempre lavorato nella vita, a coloro che hanno un misero stipendio che non permette di pagare le bollette e infine ai pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese. Ma da dove vengono i soldi per aiutare coloro che sono in difficoltà? Ecco: i paesani che hanno oggetti usati li donano al Comitato, che li vende legalmente tramite Internet. Nei primi due mesi sono stati raccolti più di 300 Euro oltre a dei pacchi di generi alimentari. Se la cosa

prenderà piede, essendo iniziata da poco tempo, gli aiuti potranno aumentare e così sarà possibile dare più aiuti (soldi, alimenti e vestiti) ai paesani che stanno passando il peggiore momento della propria vita. Tutte queste idee e iniziative provengono dalla mente de “el Bepi de Vetrego”, ovvero un personaggio che ha ricevuto i complimenti dalla Nasa (ente spaziale americano) in gioventù e che successivamente ha vinto la medaglia di bronzo alla trasmissione I CERVELLONI. Vi stiamo dicendo queste cose per far capire che – oggigiorno – non bisogna mettersi nelle mani di “certi” Politicanti che guadagnano 20.000 Euro al mese per rovinare l’Italia, ma in quelle di “un matto” che difende il proprio paese gratuitamente. Così va il mondo oggi! E cioè completamente al ROVESCIO! UNICA NOTA NEGATIVA: “El matto de Vetrego” sta dicendo in giro che è già iniziata la “fase di purificazione dell’Umanità, che farà un ripulisti generale, mandando tutti i cattivi all’altro mondo, mentre i “buoni di cuore” resteranno vivi. Ma voi lettori di Mirano-Magazine che siete saggi, non dovete credere a queste sue strampalate teorie, poiché è quasi impossibile che un matto dica cose sagge. Ma allora..... anche alla Nasa ci devono essere dei matti, per avergli scritto nel 1974: “La sua creatività e inventività sono degni di lode”. A questo punto.... chi ci capisce qualcosa è davvero bravo.

BALLO STRAVINCE AL 18^ "ZOGO DE L'OCA", mentre "Rita" si aggiudica il palio in via luneo Tutto come nelle aspettative al 18° “Zogo de l’oca” e alla “Fiera” del pennuto svoltosi in Piazza Martiri a Mirano il 12 e il 13 novembre scorsi: un’affluenza di pubblico pari, se non superiore, al 2015 con la presenza stimata in più di 50mila persone; divertimento assicurato per adulti e bambini, con degustazioni rigorosamente a base d’oca e abbondanti libagioni per i primi e attrazioni con giochi e animazioni per i secondi, molti dei quali vestiti come i loro coetanei dei primi anni del secolo scorso; animatori di piazza, saltimbanchi e giocolieri a ravvivare il clima di festa nei vari punti della Piazza; stand di gastronomia e di esposizione di lavori artigianali che ormai stanno lentamente scomparendo. Giustificata quindi la soddisfazione degli organizzatori della Pro Loco, che hanno visto confermata anche l’intuizione vincente di allestire una sola gradinata a pagamento, lasciando così quasi tutta Piazza Martiri a disposizione del pubblico per assistere al “Zogo” in cui si contendono il traguardo delle 63 caselle le squadre del centro storico e delle frazioni e che quest’anno ha visto come protagonista indiscusso dall’inizio alla fine nel lancio dei dadi il team di Ballò, giunto così alla sua terza vittoria. Altro appuntamento in programma, la 29ª edizione del “Palio dell’oca”, disputata domenica mattina 20 novembre 2016 in via Luneo, tra due ali di folla ad incitare il proprio beniamino. A tagliare per prima il traguardo è stata l’oca Rita, guidata dal suo personal

trainer Alessandro Della Pietà di Veternigo; secondo si è classificato Mosè, condotto dal suo omonimo Mosè Stevanato, mentre terza è giunta Sole, orgoglio della sua padroncina Elisa Piato, vincitrice della passata edizione. Non vanno comunque dimenticate anche altre manifestazioni a ricordare la valenza socio-culturale che questo ormai tradizionale appuntamento del Comprensorio del Miranese ha avuto fin dai secoli scorsi: ne è un esempio la “Cena interreligiosa dell’oca” organizzata in piazza Aldo Moro da Bandera Florida per sottolineare l’importanza del «cibo come occasione di dialogo e condivisione tra le Religioni Ebraica, Musulmana e Cristiana». Mangiare l’oca infatti un tempo era un segno di rispetto nei confronti delle comunità ebraiche presenti nel nostro territorio, in quanto era loro proibita la carne di maiale che, tradizionalmente, veniva macellato dai contadini proprio in questa stagione dell’anno. Paolo Leandri


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ATTACCHI INFORMATICI, LA COLPA NON E SOLO DEGLI HACKERS

potresti c'entrare anche tu! Affrontando a livello professionale, l’argomento sicurezza informatica mi sono chiesto come mai molte persone riuscivano a farsi ingannare più spesso di quanto avrebbero dovuto? Ho approfondito l’argomento associandolo alla “persuasione”, perchè venendo continuamente chiamato per emergenze dovute al recente fenomeno del ransomware o in maniera più generale “virus” dei PC, ho intuito un aspetto trascurato da molti. Raccogliendo le ultime testimonianze, ho capito che c’entrava più la psicologia che non la tecnologia, che quindi si tendeva sempre più a colpire la psiche e le debolezze umane più che gli apparati tecnologici. Mi è sembrato che in tutto questo, da parte degli hackers, ci fosse a monte una analisi comportamentale e che sarebbe stato importante studiarla. Prima di tutto mi dovevo autodifendere, dovevo imparare a proteggermi e ciò mi poneva una serie di domande interesantissime: Dove si nascondono i fattori scatenanti di alcune scelte? Quali sono le modalità che fanno sì che le persone rispondano ad una richiesta in una maniera piuttosto che in un altra? Perchè si risponde positivamente e non negativamente ad una domanda che

compare sul monitor? Molti dei miei clienti, utilizzando il computer, facevano delle scelte, o meglio cliccavano da una parte piuttosto che in un’ altra, accettando o rifiutando, anche se in realtà non avrebbero dovuto o voluto farlo. Perchè? E’ importante che tutti capiscano perchè questo succede. In questo modo ci si potrebbe difendere (anche nella vita), deviando o rifiutando i messaggi e le persone che cercheranno di persuaderci od ingannarci tramite le moderne tecniche di ingegneria sociale. Ti porto la mia esperienza ed alcuni esempi, soltanto quelli ovvi e conosciuti: “Mi è arrivata la notifica dal trasportatore perchè non ho ritirato un pacco a me indirizzato. Che strano sono sempre stato a casa. Forse il campanello non funziona?” Come mai mi è arrivata una notifica di fattura TIM con un importo altissimo? A che gestore sono abbonato? Cos’è questo contratto di assistenza tecnica APPLE al messaggio di posta? Ho solo un PC” Questo studio legale mi ha inviato una diffida? A che proposito? Ma che mail mi sta mandando il mio amico Andrea? E’ anni che non lo vedo” La banca mi ha bloccato il conto? Ma io non ho il conto in quella banca” “Se ti trovi davanti al computer a

porti mentalmente domande di questo tipo, fermati!” Le decisioni ovvie, logiche e sicure (resistenti all’ errore) non richiedono riflessioni complesse. Se più ci pensi e più ti sembra strano o hai più di un motivo per non fare una certa scelta (aprire o meno una e-mail o un file, cliccare o non cliccare su un link, rispondere YES o NO ad una domanda (magari in inglese) ecc. , non farlo! Gli hacker ti stanno manovrando: fanno leva sulle nostre incertezze. Il nostro inconscio risponde automaticamente: “ma cosa sarà mai...non c’è pericolo...” L’ obbiettivo degli ingegneri sociali è falsificare, adulterare o fabbricare di sana pianta messaggi che attivino le nostre risposte automatiche. L’ingegneria sociale bypassa tutte le tecnologie, compresi i firewall e gli antivirus più aggiornati. Prodotti e strumenti non possono sopperire alla capacità di scernimento dell’ essere umano per la quale esiste solo la conoscenza con la “formazione permanente”. Nei mie corsi di formazione si impara ad “immunizzarsi” di fronte a questi subdoli tentativi, individuando gli specifici segnali del potere persuasivo di chi cerca di produrre inganni. Fondamentale è far propria, con la conoscenza, la capacità di distinguere quei segnali pericolosi che ti

faranno dire “NO” in modo che non vengano usati contro di voi. Dietro ad ogni tecnologia c’è sempre una persona che la utilizza! Meglio se preparata. Stefano Benato www.linkedin.com/in/stefanobenato Presidente Veneto Tecnologia e socio Clusit Titolare di Hard Service www.hardservice.it

L'IMPORTANZA DI UN BUON CONTRATTO PER MIGLIORARE L'OPERATIVITA E L'EFFICIENZA AZIENDALE. Prevenire e meglio che curare! Chi non è d’accordo con tale aforisma? Si tratta del cosiddetto “principio di precauzione”, che impone una condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni su questioni che potrebbero diventare controverse. La precauzione deve – o dovrebbe – riguardare ogni aspetto del nostro vivere quotidiano. Non ultime, le attività imprenditoriali e professionali. Infatti, ogni impresa sviluppa diverse relazioni economiche e professionali che vanno tutte regolamentate tenendo presente la frenetica iperattività del Legislatore, che sempre più frequentemente aggiorna o introduce nuovi adempimenti necessari per rimanere “a norma”. Anche se per molte attività non esiste l’obbligo giuridico di stipulare un contratto in forma scritta, ma può essere sufficiente la forma orale o qualsiasi altro atto concludente, il contratto scritto comunque è imprescindibile per definire esattamente diritti e doveri delle parti, aumentare le probabilità di ottenere i servizi o le forniture, così come richieste, e di ricevere in controprestazione l’onorario concordato. Ma allora, quale è il valore che si può attribuire ad un contratto ben scritto, piuttosto che ad un contratto predisposto senza le necessarie competenze? Peggio ancora, quali rischi si possono correre per la mancanza di un contratto scritto? Purtroppo, per avere la risposta molto spesso occorre che sorga un problema. Sino a quando tutto “fila via liscio” può bastare una stretta di mano, o anche un contratto standard predisposto senza l’ausilio di un professionista, magari rigenerato da uno precedente buono per “tutte le stagioni” o scaricato da internet. Diver-

samente, l’esperienza insegna che sempre più frequentemente qualcosa va storto, e che tale evenienza determina ritardi, sospensioni e inefficienze con riflessi negativi a “cascata” sulla reputazione professionale, con mancata ricezione o mancato espletamento di un servizio o di una fornitura. Conseguentemente, genera ritardi negli incassi o mancata fatturazione, con costi espliciti e impliciti per il tempo che le risorse aziendali impiegano per risolvere il problema, dai “giri” di telefonate, e-mail e incontri con la controparte. A tutto questo si sommano successivamente i costi dei consulenti esterni; avvocati, commercialisti, tecnici, ecc. per reperire le soluzioni al problema. Fino alla extrema ratio delle lunghe, costose e incerte cause processuali in Tribunale. I conflitti che possono derivare dai contratti insufficienti o – peggio - evanescenti condizionano enormemente l’operatività e l’efficienza aziendale, andando ad erodere la competitività e i profitti poiché le questioni coinvolgono sempre e comunque il portafoglio, in ultima analisi. A propria tutela l’argomento va affrontato seriamente e in anticipo per arrivare, attraverso un professionista, ad un contratto “su misura” che se, da un lato, non può eliminare ogni rischio, dall’altro lato, può enormemente prevenire conflitti tra le parti e pertanto incidere sull’operatività e sull’efficienza aziendale. La società imprenditore, purtroppo, non ha ancora sviluppato totalmente la cultura dell’investimento nell’assistenza professionale preventiva nella redazione dei contratti (e men che meno nel concetto tout court), e per questo si trova a dover spendere molto

di più, in termini di tempo e denaro, per risolvere in seconda battuta i problemi commerciali, piuttosto che per prevenirli, probabilmente per la mancanza di una percezione diretta e concreta del beneficio che si ottiene da tale investimento. L’argomento “contratti”, comunque, è complesso e articolato e spesso non è sufficiente solo la figura dell’avvocato professionista, ma appare necessario e auspicabile un lavoro di equipe, con consulenti esperti dell’argomento oggetto del contratto. Professionisti tutti, l’avvocato in primis, tenuti per

rispetto delle regole, per correttezza e per deontologia, a informare l’assistito del tipo di attività da espletare, delle iniziative da intraprendere degli onorari ipotizzabili. La teoria è chiara e lapalissiana, ma la prassi è inspiegabilmente un’altra. I contratti scritti e confezionati ad hoc hanno moltissimi e sicuri vantaggi, e assurgono ad elemento caratterizzante dell’azione imprenditoriale costituendone vera e propria tutela. Avv. Giuseppe Favaron


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IL NUOVO COMMERCIO SULLA RETE E GLI ASPETTI VITTIMOLOGICI DEL CYBERCRIMINE Le reti telematiche rispecchiano il mondo che le ha create. Contengono scienza, cultura, opportunità di lavoro, informazione, amore, arte, solidarietà, politica e tutto ciò che è positività e progresso ma anche truffatori, terroristi, pornografia, pedofili e mafiosi come, del resto, presente nel mondo “reale” che si articola fuori del cyberspazio. Il mondo virtuale, così come nella nostra naturale quotidianità, non sfugge al perenne confronto tra il bene e il male, il positivo e il negativo, tra le scelte giuste e quelle sbagliate. Attenzione perciò all’utilizzo di internet, sempre con gli occhi bene aperti qualsiasi attività si stia facendo. Lo sviluppo delle reti telematiche sta modificando radicalmente anche le dinamiche commerciali classiche generando un “mercato globale diffuso” che sconvolge gli storici rapporti tra venditore ed acquirente. L’aumento delle transazioni commerciali che avvengono attraverso le reti sta infatti rivoluzionando la cultura commerciale nel mondo facendo aumentare enormemente le possibilità di vendita e ponendo le basi per lo sgretolamento della “categoria” dei commercianti tradizionali. Chiunque può offrire su internet merci o servizi, con una drastica riduzione dei costi di allestimento e di pubblicità. Si tratta di seguire la dinamicità dell’evoluzione della domanda offerta. Le opportunità offerte dalla rete di comunicare in tema di efficacia e riservatezza già da tempo vengono colte da organizzazioni criminali di varia natura. Tale dinamica costituisce una sfida anche sul piano giuridico essendo molte normative nazionali di difficile applicabilità. Tale

argomento dovrebbe trovare la collaborazione e le sinergie di quanti, organi istituzionali e aziende private, saranno o sono direttamente interessati al fenomeno. Da anni mi interesso dell’argomento e collaboro in sinergia con vari partners per trovare soluzioni proattive, ma spesso devo intervenire per curare le ferite. La consapevolezza è che le situazioni spiacevoli saranno inevitabili e pertanto bisognerà contenere il più possibile i danni facendosi consigliare da esperti per fare il giusto investimento. Il senso è quello di intervenire sul fenomeno tecnologico per tutelare una forma di progresso oramai irrinunciabile, senza criminalizzare il progresso stesso ma cercando di combattere i processi criminali che sono alla base del cybercrime. Questa minoranza di “nuovi cattivi”, sicuramente sfrutta la facilità di comunicazione digitale. Pertanto le istituzioni dovranno colpire duramente coloro che intravedono nel cambiamento commerciale l’opportunità di compiere truffe di vario genere. In questo nuovo contesto il ruolo di chi legifera assumerà un compito fondamentale. In effetti gli aspetti di controllo sull’e-commerce dovrebbero trovare intelligenti ed equilibrate regolamentazioni riguardo il sistema di pagamento, il regime fiscale e le garanzie dei consumatori, vale a dire: sicurezza, affidabilità ed equità, il tutto però senza soffocare l’impulso imprenditoriale, energia della nostra società. Maurizio Foffano Titolare della Tecnosoft www.tecnosoft.it

Buone Feste!


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LUDOPATIA E CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO Nel Consiglio comunale del 22 novembre scorso è stato approvato il regolamento relativo ai giochi e in particolare alle attività connesse al gioco d’azzardo. Anche a Mirano, come in tutto il territorio nazionale, in questo ultimo decennio si è focalizzata l’attenzione sul problema della ludopatia, del gioco d’azzardo patologico (gap) e sulle dipendenze causate dal gioco d’azzardo, riconosciuto malattia sociale, in grado di compromettere la condizione sociale e la salute del singolo individuo e della sua famiglia. Dai dati della Prefettura emerge che nella sola provincia di Venezia sono state 367 le persone assistite per questa patologia nel 2014, e quasi 400 nel 2015 (a Mirano 82 nel 2014 e 105 nel 2015). Secondo i dati dei Monopoli di Stato, si contano nel territorio della prov. di Venezia, 132 punti scommesse e 1286 punti con videolotterie(vlt) e slot machines. A Mirano 2 punti scommesse e circa 35 negozi generalisti secondari con slot (bar, tabaccherie, edicole, ristoranti, stabilimenti, ecc.)

A fronte di questi dati allarmanti sono state stese 12 best practices (buone prassi) per cercare di sensibilizzare sul tema da parte delle Ulss e degli Enti pubblici, per prevenire l’insorgenza di condotte di gioco problematiche nella popolazione in generale e nei soggetti che presentano fattori di rischio, per individuare strategie atte a diminuire i danni gioco-correlati nei soggetti che hanno già sviluppato una dipendenza da gioco (es. eliminare le tessere fedeltà per chi entra nella sala da gioco, limitare l’uso di tabacco e alcool, vietare l’accesso ai minori, coordinare iniziative educative e politiche sul tema del gioco d’azzardo ecc.). Sempre dai dati della Prefettura si rileva che la ludopatia è un problema prevalentemente maschile (4 giocatori su 5 sono maschi); l’età media è quella dei 45/50 anni e raramente il fenomeno colpisce giovani al di sotto dei 20 anni (anche se quasi tutti ammettono di aver giocato almeno una volta). Ad accomunare i giocatori incalliti sono alcune caratteristiche come la bassa scolarità, i

problemi di lavoro, problemi economici, conflittualità famigliare, isolamento sociale progressivo, cronicizzazione della patologia. Quasi la totalità ha sviluppato la dipendenza per slot e vlt. Il regolamento appovato in Consiglio partiva dal Manifesto dei sindaci del 2013 col quale si gettavano le basi per contrastare il gioco d’azzardo, causa di ludopatia. L’altro anno era stato condiviso un protocollo d’intesa tra Enti e Prefettura ed era stato creato un tavolo tecnico in Questura con la collaborazione dei Serd delle Ulss e i servizi sociali dei Comuni; infine si era costituito un gruppo di lavoro che ha prodotto il regolamento poi via via approvato nei vari Comuni. Sono stati disciplinati i luoghi sensibili; in particolare si prevede una distanza di 500 metri per la locazione di slot da luoghi frequentati da giovani, studenti, anziani e persone vulnerabili. Sono stati disciplinati gli orari di apertura delle sale gioco in linea con la normativa regionale,e sono stati limitati gli orari di fruizione; è fatto divieto di installare di-

spositivi di pagamento (Pos)nei luoghi di gioco;gli spazi riservati al gioco sono divisi dal resto dei locali; non vengono concesse nuove autorizzazioni di plateatico a chi detiene slot o vlt;è obbligatorio porre cartelli che indicano il divieto di gioco ai minori; obbligo di esporre avvisi con le probabilità di vincita e le caratteristiche del gioco d’azzardo. Dopo lo stop del Tar del Veneto, in seguito al ricorso degli operatori delle sale da gioco, che contestavano nel merito il provvedimento, sono stati apportati alcuni accorgimenti che vanno nel segno del contrasto al gioco d’azzardo, ma trovano un equilibrio tra le attività economiche sul territorio e le esigenze di sicurezza, tutela dell’ordine pubblico, salute, decoro urbano, viabilità e quiete pubblica. I negozi e le attività autorizzate potranno aprire dalle 8.30 alle 21.30; le slot machines di bar, tabaccai, supermercati ecc. potranno essere in esercizio tra le 9.30 e le 13.00 e tra le 15.00 e le 19.30.


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FILIPPO ZANELLA: I segreti per la migliore grigliata Quali particolarità caratterizzano i barbecue weber? La particolarità più evidente e significativa risale al 1952 e consiste nell’utilizzo del coperchio. I barbecue Weber sono stati i primi ad adottarlo grazie ad un’intuizione del fondatore della Weber. Il signor George Stephen, griller per passione, sperimentò la cottura con un coperchio che permettesse il circolo dell’aria. Da qui la forma arrotondata delle coperture dei barbecue Weber. Un’invenzione geniale, destinata a cambiare per sempre la storia del barbecue grazie ai grandi vantaggi riscontrati, tra cui il controllo delle fiammate improvvise caratteristiche della cottura senza coperchio e il controllo della temperatura di cottura a beneficio della morbidezza delle pietanze. Come scegliere un barbecue di qualità? Nessuno come Weber garantisce fino a 25 anni il proprio prodotto. Weber riesce a fornire queste garanzie grazie ai rigidi controlli di qualità a cui sono sottoposti i singoli elementi in tutte le fasi produttive: scelta delle materie prime per la fabbricazione, montaggio dei componenti, test di massima sicurezza dei sistemi di cottura, verifica del contenuto e della tipologia di imballaggio per la spedizione. E’ un sistema produttivo altamente automatizzato e rigorosamente controllato. Come scegliere tra barbecue a carbone, elettrici e a gas? Weber si caratterizza per l’ampiezza delle gamme e per l’utilità degli accessori proposti. Nasce come barbecue a carbone, e per questo i barbecue a carbone sono l’orgoglio dell’azienda. Sono in acciaio smaltato, hanno griglie di cottura in acciaio, valvole di aerazione e ancora impugnature in nylon rinforzato con fibre di vetro, termometro integrato, ganci per il sostengo del coperchio e una serie di altri accorgimenti atti a migliorare e semplificare la vita del griller. Hanno forme dal design accattivante e colori moda che vanno oltre l’universale black… Chi sceglie il barbecue a carbone ricerca le cose essenziali per quanto più faticose da gestire, ricerca l’esperienza della fiamma e della brace. Il barbecue a carbone di Weber è il moderno caminetto. E’ una filosofia di vita. Richiede il tempo di preparare le braci, di osservare i dettagli, di controllare la temperatura e di godere del processo mentre il cibo cuoce. I barbecue elettrici sono più adatti, invece, per chi ama la velocità. Hanno design originale, sono proposti in vari colori moda e sono facilissimi da usare. Sono facilmente spostabili, dunque perfetti per il terrazzo di casa, per il cortile e per piccoli spazi come il balcone. Sono anche facili da maneggiare, si accendono con un semplice click e si scaldano rapidamente. Consentono l’utilizzo del barbecue anche nei posti in cui non è permesso usare carbone o gas per normative antincendio. Sui barbecue elettrici si possono fare tutte le cose che si fanno sugli altri modelli a gas o a carbone, con un sapore altrettanto delizioso. La pulizia è facile: basta staccarlo dalla corrente, svuotare la vaschetta raccogli succhi e spazzolare la griglia. Il suo uso è facile, immediato e divertente. Ampissima anche la gamma dei barbecue a gas, sempre più richiesta per piccoli e grandi ambienti. Essa spazia dal pratico e maneggevole Go Anywhere Black da 4 coperti all’imponente Summit E670 GBS Black da 18 coperti per volta! Facili da gestire come quelli elettrici, i barbecue a gas sono un’altra pratica alternativa all’elettrico o al carbone. Sono predisposti per funzionare con bombola portatile e ora, per il modello Genesis E-330 black,

anche tramite il gas di casa. Essi offrono affidabilità, sicurezza e durata. Tutti i modelli, esclusi quelli della serie Q a gas, sono dotati dell’esclusivo sistema integrato delle barre Flavorizer, elemento che lascia integro il gusto e il sapore degli alimenti attraverso la vaporizzazione dei succhi di cottura e la conseguente eliminazione dei grassi. Oltre ai barbecue sono numerosissimi gli accessori, studiati e migliorati sulle dirette esperienze dei fruitori: dalle coperture ai carrelli al legni per affumicatura alle salse; e ancora termometri, spazzole, guanti, affumicatoi, piastre e i libri, gli utili e dettagliati ricettari che illustrano con immagini e consigli appropriati come diventare il mago della griglia. Tra le tante possibilità offerte da Weber, merita una particolare menzione il sistema di cottura Gourmet System (GBS), che consiste nell’utilizzo di una speciale griglia (ora in dotazione in gran parte dei barbecue a gas e a carbone) che consente l’interscambiabilità di vari accessori così da consentire la realizzazione di fantasiose e incredibili ricette: pizze, torte, primi e un’infinità di piatti gourmet! Gli accessori Gourmet System includono: la griglia di cottura in acciaio inox specifica per il tipo di barbecue a gas o a carbone, la griglia di rosolatura per perfezionare degli ottimi tranci di carne e pesce, la piastra in ghisa per piatti più delicati, la padella wok per le pietanze tagliate a listarelle, il supporto per cuocere il pollo in verticale, la pietra pizza per la cottura di prodotti da forno, la cocotte per grandiosi stufati, la pentola korean per chi ama la cucina orientale e infine la pentola Ebelskiver, specialità danese per la realizzazione di frittelle dolci e salate. Insomma, non ci sono più limiti alla fantasia per cuocere al barbecue!

di calore, ed è possibile realizzare saporite ricette a fuoco lento. Se si utilizza un barbecue a carbonella, i bricchetti devono essere disposti lateralmente sul braciere, sulla griglia del focolare. Il coperchio chiuso e il sistema di aerazione permettono al calore di salire e di avvolgere in modo omogeneo gli alimenti: ideale per prosciutti, arrosti e cosciotti d’agnello, o ancora pesce e cibi delicati. Con barbecue a gas, basta accendere il bruciatore anteriore e quello posteriore e collocare i cibi al centro della griglia di cottura. Il calore circola come in un forno ventilato e permette di cuocere in modo uniforme gli alimenti. Con il barbecue elettrico, infine, è necessario ridurre al minimo la temperatura del barbecue. Anche in questo caso, il calore circola come in un forno ventilato e permette di cuocere in modo uniforme gli alimenti.

Qual è la differenza tra cottura diretta e indiretta? La cottura diretta consente di cuocere i cibi preservandone tutto il sapore naturale perché carne o pesce vengono cotti utilizzando il loro stesso succo. Si ottengono così cibi teneri e saporiti. Indipendentemente dal tipo di barbecue Weber (a carbonella, a gas o elettrico), la cottura diretta permette di cucinare rapidamente carne e pesce mettendoli direttamente a contatto con il calore. Questo metodo è adatto soprattutto ai cibi il cui tempo di cottura non superi i 25 minuti, come salsicce, gamberetti, costolette o spiedini. Con un barbecue a carbonella i bricchetti di carbonella devono essere ripartiti uniformemente su tutta la griglia del focolare e direttamente sotto gli alimenti. La cottura avviene con il coperchio chiuso, per evitare improvvise fiammate e la disidratazione dei cibi. Questi ultimi devono essere rigirati una volta sola; cuociono così in un calore omogeneo che preserva tutto il sapore naturale. Se si usa, invece, un barbecue a gas, basta semplicemente disporre i cibi sopra la fonte di calore. Quando il succo di cottura cade dagli alimenti e si deposita sulle barre Flavorizer appositamente ideate, evapora e genera un “fumetto” che darà alla grigliata un sapore irresistibile. I grassi pesanti invece vengono evacuati verso il fondo del braciere, in una vaschetta di recupero in alluminio. Nel caso del barbecue elettrico, basta disporre i cibi sopra la fonte di calore e regolare la temperatura in funzione degli alimenti da cuocere. La cottura indiretta, invece, è ideale per per arrostire e cuocere a lungo e ottenere una cottura uniforme. Essa permette di arrostire, come in un forno, cibi come pollame, cacciagione e cibi più delicati, come il pesce, le verdure o i dolci. Grazie a questa cottura, i prodotti non sono mai direttamente in contatto con la fonte

PRODOTTI GREENATURAL

Come viene accolto il barbecue in Italia? L’Italia, lontana dalla cultura del barbecue e forse più propensa a quella del caminetto per esterno, si sta rendendo conto che il barbecue offre molte più possibilità di preparare specialità. Ed è decisamente più pratico! Il barbecue sta a poco a poco diventando protagonista del nostro lifestyle. Perché proprio di lifestyle si tratta, col desidero di vivere all’aperto, di godere della compagnia di amici e di persone care, di mangiare cose sane senza condimenti esagerati. Il barbecue sta diventando una preferenza oltre che un’abitudine consolidata. È questa la forza che spinge Weber a offrire sempre di più, ad ampliare continuamente la propria gamma di barbecue ed accessori, a proporre cose interessanti e a non sentire mai la fatica delle tante attività di promozione e divulgazione di questa cultura. “Coniugare concretamente le esigenze della vita quotidiana con il rispetto dell’ambiente e delle persone per un futuro sostenibile.” Da questa idea nasce Greenproject Italia: progettare, selezionare, sviluppare, produrre e distribuire prodotti naturali, biologici ed ecocompatibili, utili alle persone e che abbiano come comune denominatore la sostenibilità dei consumi, il risparmio energetico ed economico, la riduzione dei rifiuti e dell’immissione di CO2 nell’atmosfera. I prodotti Greenatural si distinguono per efficacia e bontà, grazie alla particolare attenzione posta in ogni aspetto del ciclo produttivo: - materie prime (da fonti rinnovabili, agricoltura biologica); - produzione (nichel tested. continua ricerca e sviluppo per il miglioramento delle formule); - packaging (minor utilizzo di plastica, promozione dei prodotti sfusi per il riutilizzo dell’imballaggio); - diffusione (prodotti a basso impatto per l’uso quotidiano alla portata di tutti); - impatto d’uso (prodotti efficaci, valide alternative per chi soffre di problematiche allergiche o di intolleranza causate da agenti chimici aggressivi); - smaltimento (alta biodegradabilità delle formulazioni garantite da certi Le grandi conquiste sono il risultato di tante piccole azioni. Ognuno di noi può contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo semplicemente scegliendo di utilizzare prodotti eco-bio. Lo possiamo fare per noi stessi, ma anche per cercare di garantire un futuro più sostenibile per i nostri figli.ficazioni volontarie).

Auguri Buon Natale e Felice Anno Nuovo!


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Medaglione di Cappone farcito con Castagne e Fior di Treviso Brasati Pandoro e Panettone con Crema Frutta: Mandarini, Uva e Frutta Secca

Sorbetto Filetto di Branzino alla Mediterranea Frittura di Pesce dell’ Adriatico Panettone e Pandoro con Salse Variegate Frutta Fresca Mandarini e Uva e Frutta Secca

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Crema di Mais con Schie di Laguna Cestino di pasta Filo con Baccalà Mantecato e Capasanta Gratinata su Parmentier di Patate Violetta Gran Piatto dei Molini: Canoce, Gamberetti, Folpetti, Scampetto, Mazzancolla e Piovra Risotto al Dentice e Gamberi Rossi di Sicilia Crespelle al Radicchio con Coda di Mazzancolle

Risotto al Bianco di Radicchio con Squacquerone Millefoglie in Crema di Zucca e Pioppini

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OBIETTIVO SALVEZZA A MIRANO Bukowski si sedeva alla scrivania in piena notte, una bottiglia di vino, la radio impostata su una stazione che trasmetteva solo musica sinfonica, e scriveva tutta la notte… Keith Richard sosteneva che poteva suonare la chitarra anche di primo mattino, subito dopo essersi svegliato… Io sono solo il Presidente di una squadra di calcio a 5, che non resterà nella storia dello sport nazionale, ma che si è ritagliata un posto nel panorama veneto del calcio a 5 e che da tutti viene riconosciuta come una realtà familiare e ben organizzata. Al termine della scorsa annata, in accordo con tutti i dirigenti, abbiamo cercato di creare una rete di collaborazione con altre società miranesi, per poter coinvolgere di più la cittadinanza e per trovare altri appassionati come noi, che ci aiutino a vedere un’altra alba. Il rinnovamento era iniziato con un nuovo staff tecnico composto dal mr Lazzarini e dal vice Salvadego, ai quali sono stati messi a disposizione un gruppo di giovani calciatori, da affiancare ad un gruppetto più esperto, per iniziare un nuovo percorso di crescita e nuovi successi. Purtroppo dopo un inizio ad handicap, già messo in preventivo da tutta la dirigenza, una serie di infortuni e soprattutto la mancanza di punti, ha sfiduciato i nostri atleti e pur combattendo ad ogni incontro,

i risultati sinora ottenuti sono stati pessimi, tanto che la squadra del Mirano Al Pozzo si trova attualmente ultima in classifica nel girone B del campionato di serie C2 Veneto. Ma la voglia di non mollare e la caparbietà

che ci ha sempre contraddistinto in campo e fuori, ci fa già guardare al girone di ritorno, cercando di integrare i ruoli rimasti scoperti, con giocatori motivati, meglio se giovani. Non sarà facile convincere qualche elemento a sposare la nostra causa, ma siamo consapevoli che chi entra nel ‘Pozzo’, poi ne esce a malincuore. Non siamo abituati ad alzare la voce e a redarguire pesantemente chi non si impegna, preferiamo sempre colloquiare faccia a faccia e cercare di capire eventuali motivi

di malessere, che molto spesso vengono dall’ambiente esterno al calcio a 5. Ecco, a Mirano cerchiamo di costruire un ambiente sereno e coinvolgente e se capiamo che non c’è più interesse da ambo le parti, lasciamo liberi di decidere del proprio destino i nostri tesserati. Sembra anacronistico, visto l’ambiente del calcio e del calcio a 5, dove i giocatori tesserati diventano spesso merce di scambio o ostaggi di vincoli federali, ma riteniamo che ci debba essere coerenza nella gestione sia della società che dello staff e dei giocatori. La gestione del gruppo, infatti, è sempre stata la nostra priorità, a discapito anche dei risultati, ma negli ultimi anni non si era ricreata quell’alchimia dei tempi passati, e pur di recuperarla siamo disposti a ricominciare da capo già da questo Dicembre, in modo che le nostre ore di volontariato portino gioia e professionalità in spogliatoio. Si riparte da molte cose buone fatte in questi mesi, ma siamo consapevoli che bisogna cambiare qualcosa, con in testa un motto che ‘le medaglie si vincono in allenamento, si va in gara solo per ritirarle’. Tutti pronti per il 27 Gennaio, giorno di inizio del girone di ritorno, per vedere ancora il Mirano in C2.

Il Presidente Federico Favaretto

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QUALE CUSCINO SCEGLIERE? UNA GUIDA UTILE! Il Miglior Cuscino per Dormire? Trascorriamo un terzo della nostra vita dormendo ed il sonno è molto importante per l’organismo. Spesso un riposo rigenerante lo associamo alla qualità e alle caratteristiche del materasso, mentre difficilmente pensiamo all’importanza che ricopre il cuscino / guanciale. Infatti, per dormire al meglio e svegliarsi riposati, sia la colonna vertebrale sia gli arti e, in particolare modo, il tratto cervicale, è importante che siano ben allineati e sorretti nei punti giusti. Per questi motivi, anche la scelta del cuscino (alto, basso, rigido o soffice) ricopre un aspetto molto importante; al riguardo, è fondamentale tenere conto della posizione che assumiamo principalmente durante il sonno, oltre ad eventuali dolori durante la notte o al risveglio. A chi non è mai capitato di svegliarsi e trovare il cuscino a terra? Il motivo è molto semplice: nel dormire, cerchiamo la posizione che ci è naturalmente più comoda; se allontaniamo il cuscino, è evidente che questo non ci permette di trovare una giusta e naturale postura. Quindi si può dedurre che per ogni dormire c’è un cuscino più adatto. In questo articolo ti darò alcuni consigli su come scegliere il miglior cuscino per dormire bene! Qual è il miglior cuscino per i dolori cervicali? Uno dei dolori più diffusi è quello che colpisce la cervicale. Questa patologia si manifesta inizialmente con dei leggeri fastidi al collo, fino ad arrivare a dolori persistenti. Le cause sono da associare a delle tensioni muscolari, ad una postura scorretta durante la giornata e di notte, oltre ad un cuscino sbagliato. Quando si dorme, la colonna vertebrale dovrebbe assumere una posizione naturale e rilassata, soprattutto a livello cervicale. L’altezza, la consistenza e il materiale del cuscino sono fondamentali per un sonno e una postura ideali. Per esempio, un guanciale troppo basso costringe il collo ad accentuare la sua curva naturale, con conseguente irrigidimento notturno dei muscoli che sostengono la testa e la comparsa di dolori al collo e alle spalle dopo il risveglio. Il cuscino ideale per chi soffre di questi fastidi è disponibile in vari materiali e forme ergonomiche; inoltre ha un’imbottitura extra nella parte inferiore per sostenere il collo. Tra i materiali più utilizzati c’è il lattice, che è molto elastico, indeformabile e adatto a sostenere in

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maniera corretta collo e capo. Poi ci sono quelli realizzati con la schiuma poliuretanica, viscoelastici, di tipo massaggiante. Si adattano perfettamente al collo e ne mantengono costante la temperatura. Come modelli di ultima generazione vi sono i cuscini in Memory Foam. Questo guanciale, vero e proprio cuscino cervicale, si adatta alla forma sia della testa che del collo, favorendo la decontrazione dei muscoli. Questo permette al collo di avere, per ogni posizione, il giusto sostegno strutturale, oltre ad una sensazione di benessere e sollievo. E’ uno dei più apprezzati al mondo. Quale cuscino scegliere per i bambini? Come consigliato dalle nostre nonne, i bambini sarebbe meglio che dormissero con la testa appoggiata direttamente sul materasso; questo anche per rispettare la fisiologica curvatura della loro delicata colonna. In alternativa, si può optare per un cuscino di tipo basso e non particolarmente morbido, in modo che la testa non sprofondi. In caso invece di raffreddori, riniti o influenza, un cuscino di media altezza aiuta sicuramente il piccolo a respirare meglio. Esistono in commercio cuscini naturali e sintetici. A livello di imbottitura, è preferibile scegliere il modello sintetico 100% poliestere. Questo è inodore, privo di allergeni, più durevole e tiene meglio la forma rispetto alle fibre naturali. Sono da evitare i cuscini in lattice, a meno di non arieggiarli ogni mattina: questo materiale, infatti, trattiene l’umidità, creando l’ambiente ideale per il proliferare degli insetti. I cuscini invece di piuma solitamente sono troppo morbidi e pericolosi per i bambini, oltre che possono anche stimolare le allergie. Per la federa, è meglio scegliere il modello in cotone anallergico e anti acaro per evitare possibili reazioni allergiche, specialmente se il piccolo soffre di dermatite atopica (è dimostrato che gli acari peggiorano le allergie cutanee). Quale modello di guanciale è più adatto per l’allattamento? Il cuscino per l’allattamento è generalmente a forma di “U”, imbottito di materiali naturali come la pula di farro, spelta o miglio. Il farro infatti è un materiale assolutamente anti acaro e anallergico, mentre la pula dà al cuscino una giusta consistenza e un adeguato sostegno. Questi materiali contengono fino al 90%

di acido silicico, un antidolorifico naturale riconosciuto per dare sollievo in caso di contrazioni e dolori muscolari, mal di schiena e mal di testa; è anche un ottimo termoregolatore: offre una piacevole sensazione di fresco d’estate e caldo d’inverno, evitando così al piccolo e alla mamma una sudorazione eccessiva. Inoltre la pula di farro e di miglio possono essere trattate a ogni cambio stagione, passando sul cuscino del vapore e facendolo poi asciugare adeguatamente. E’ un accessorio che apparentemente può sembrare ingombrante; una volta usato però diventa insostituibile e utile in moltissime situazioni, soprattutto nella fase di allattamento. Le forme principali sono due: - 1 serpentone: è il modello più usato durante la gravidanza per trovare la giusta posizione per dormire. É flessibile, si può sagomare e, essendo molto lungo, è il più adatto nel caso di gemelli. Si può anche usare come riduttore nella culla o nel lettino. Essendo poco imbottito, sostiene però meno la schiena in posizione seduta e durante l’allattamento. - 2 ciambella: il cuscino da allattamento con questa forma ha un imbottitura molto più sostenuta del precedente; quindi, durante la gravidanza, è particolarmente comodo per appoggiare la schiena da sedute. Durante l’allattamento è perfetto per sostenere il bambino, soprattutto quando si allatta stando su una sedia. É anche perfetto per aiutare il bambino a sostenersi quando diventa più grandicello. Cuscini e posizioni: scopri il cuscino adatto alla tua posizione del sonno 1. Dormi di schiena? Il guanciale è bene che supporti la naturale curvatura della cervicale, fornendo un adeguato supporto alla schiena, al collo e alle spalle. Il cuscino ideale ha un’altezza inferiore rispetto a quello di chi dorme in posizione laterale. 2. Dormi su un fianco? Il guanciale deve sostenere la testa ed il collo in modo che la colonna vertebrale mantenga una linea retta orizzontale e naturale. Un guanciale sagomato sostiene al meglio capo e collo. 3. Dormi a pancia in giù? Il guanciale perfetto è piatto, in quanto il capo deve quasi poggiare direttamente sul materasso per evitare alla testa e al

collo posizioni innaturali in nessuno dei lati. Come orientarsi su forma e altezza? I guanciali orientativamente sono di due forme: • saponetta: è la forma tradizionale dei guanciali; • cervicale: è il modello di cuscino ideale per dare il giusto sostegno al nostro collo. Riguardo l’altezza, ci sono cuscini di diversi modelli Esistono diverse tipologie di cuscini cuscini: alti, bassi medi. Ecco le principali caratteristiche: • bassi: quelli a saponetta hanno un’altezza massima di 10 cm, mentre quelli cervicali 9 cm. Sono particolarmente adatti a chi riposa a pancia in giù; • medi: i guanciali a saponetta sono alti fino a 13 cm, mentre 12 cm i modelli cervicale. Sono quelli solitamente più commercializzati e adatti a chi riposa in ogni posizione; • alti: quelli a saponetta superano i 13 cm, contro 1 12 cm del tipo cervicale. Adatti a coloro che amano dormire su un guanciale consistente, vanno bene sia se si dorme sul fianco che a pancia in su. Poco consigliati invece per chi dorme in posizione prona. Approfitta delle promozioni di Centro del Materasso: hai fino al 40% su una vasta scelta di prodotti studiati per il tuo benessere. Se vuoi continuare a leggere i nostri consigli per dormire bene, scopri gli altri articoli sul blog di www.centromaterasso.net

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Nel 2017 ci sara il rinnovo dell'Amministrazione comunale Siamo quasi al termine del mandato amministrativo e l’impegno elettorale per il rinnovo dell’amministrazione del 2017 è imminente. Mirano dovrà essere in grado di continuare a mettere in atto attraverso tutte le forme possibili il sostegno di chi ha più bisogno, garantendo la valorizzazione delle persone, del paesaggio, la natura e l’agricoltura. Mirano deve saper esprimere il meglio di se stessa mostrandosi educativa e li-

bertaria con momenti culturali e di vita associativa, nelle espressioni di libertà di culto, nelle pari opportunità, con l’applicazione dei diritti di cittadinanza, per fare in modo che i diritti non siano un privilegio ma una condizione di normalità. Mirano dovrà investire sul futuro per assicurare la mobilità sostenibile, utilizzando l’innovazione anche per lo sviluppo delle infrastrutture. Mirano deve continuare ad essere città inclusiva, che pensa ai bisogni della la terza età, delle

persone sole, di coloro che vedono nel nostro Paese la possibilità di vivere meglio. Mirano deve investire sui giovani, senza dimenticatasi della sicurezza dei luoghi e la salute sociale della popolazione. Mirano deve essere amica degli animali. Per rigenerare la città c’è bisogno del contributo di tutti. Se il Comune è “amico”, tutto diventa più semplice e a portata di mano, anche garantendo l’applicazione delle tariffe più basse possibili. Si dovranno proseguire con tenacia le

strade per fare di Mirano una città del mondo nel contesto dell’area metropolitana, lasciando da parte i campanilismi e i pregiudizi. Per rigenerare la città c’è bisogno del contributo di tutti, e se il Comune è “amico”, tutto diventa più semplice e a portata di mano. Giovanni Boldrin Capogruppo in Consiglio Comunale di Mirano Italia dei Valori

DAT Dichiarazioni anticipate di trattamento A seguito dell’iniziativa pubblica promossa il 15/11/2014 su fine vita e testamento biologico, il gruppo consigliare di “Io scelgo Mirano” ha sollecitato più volte, in questi mesi, l’avvio del dibattito all’interno del consiglio comunale, per l’istituzione del Registro delle Dichiarazioni anticipate di trattamento nel comune di Mirano. Finalmente, nel consiglio comunale del 22/11/2016, si è arrivati all’approvazione del regolamento per l’istituzione del servizio di raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento anche per cittadine e i cittadini residenti a Mirano. A breve, i miranesi maggiorenni potranno recarsi nell’ufficio comunale competente e, alla presenza di un notaio, avranno la possibilità di depositare il proprio testamento

biologico, per manifestare e registrare le proprie volontà anticipate riguardo l’accettazione di trattamenti sanitari eventualmente necessari qualora fossero in stato incurabilità e di incoscienza. Il percorso per arrivare ad attivare questo servizio anche a Mirano non è stato semplice come avremmo auspicato e le speculazioni ideologiche non sono mancate. C’è stato chi, confondendo ipocritamente il testamento biologico con l’eutanasia, non voleva sentirne parlare e chi si è permesso di definire la nostra iniziativa come “mancata cultura della vita”; a questi rispondiamo che è proprio il rispetto della vita e dell’individuo che intendiamo tutelare col riconoscimento della responsabilità e del diritto dei cittadini di esprimere le proprie

volontà oltreché nella propria vita, anche di fronte alla propria morte. Altri ritenevano che questi non fossero argomenti da trattare in sede territoriale, perché di competenza parlamentare. Noi, siamo convinti, invece, che localmente si debba discutere e deliberare anche su questioni che riguardano politiche sociali e di diritto di cittadinanza e che i territori possano e debbano essere di stimolo e sollecitazione al governo centrale. Pensiamo, ad esempio, che l’iniziativa di molti comuni per il riconoscimento delle coppie di fatto sia stata determinante per arrivare finalmente, anche in Italia, all’approvazione della legge al riguardo. A suo tempo, anche la nostra iniziativa per sostituire il termine “famiglia” con “fami-

glie”, nello statuto comunale, andava nel senso di sostenere, nel concreto e non solo in termini ideologici, le famiglie tutte e non solo quelle costitute da una coppia uomo/ donna vincolata da matrimonio: perché questa è la realtà dei nostri giorni e riteniamo che il Comune debba tenere conto delle complessità dei fatti, nel rispetto delle legittime scelte di vita di ogni cittadino. Nel momento storico in cui ci troviamo a vivere, dove troppo spesso si specula ideologicamente, riteniamo che mantenere l’iniziativa e la vigilanza su questioni di libertà dei cittadini e laicità dell’iniziativa politica sia di fondamentale importanza per la nostra democrazia. Luisa Conti, capogruppo di “Io scelgo Mirano”

IL FAI NEL MIRANESE

DELEGAZIONE DI VENEZIA

Il Fondo Ambiente Italiano (FAI) è una fondazione nazionale senza scopo di lucro. Dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico più di 35 importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano grazie a una fitta rete di volontari che promuovono una cultura del rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia. La missione del FAI - alla costante ricerca di nuovi volontari- è quindi quella di far conoscere e tutelare un patrimonio che è parte fonda-

mentale delle radici e delle identità territoriali. Durante l’ultimo anno - avvalendosi della preziosa collaborazione di insegnanti e studenti del Liceo Majorana Corner- la Delegazione FAI di Venezia ha organizzato diverse attività nel miranese che hanno destato tanto interesse da prendere in considerazione la possibilità di portare alla formazione di un gruppo di Amici del FAI a Mirano. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione del Comune di

Mirano e della delegata alle Politiche Culturali prof.ssa Renata Cibin che ha sostenuto e continua a sostenere queste attività. La cittadinanza è quindi invitata a conoscere meglio l’Associazione e le specificità dei progetti locali giovedì 15 dicembre alle ore 17.00 in Sala Consiliare. Saranno presenti la vice presidente della Delegazione di Venezia prof.ssa Adriana Arban e la prof.ssa Carla Panfido.

La coordinatrice del gruppo Amici del FAI di Mirano Dina Bortoluzzi


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MAURO GALZIGNATO PREMITATO COME "BEST ITALIAN HAIRDRESSER OF THE YEAR" Lo show : “40 Years of Anarchy - Punk Tribute” Mauro Galzignato - Art Director & Hair Stylist Il 20 e 21 novembre 2016, l’esclusiva location del Pala Alpitour di Torino ha ospitato “You Hair & Beauty Show”, uno degli eventi più attesi nel mondo dell’Hair & Beauty, che ha visto trionfare Mauro Galzignato - Art Director di Kemon e del suo Team Rockandrollhair - come Best Italian Hairdresser of the Year. Galzignato è così il Best Italian Hairdresser of the Year, selezionato su 15.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo, premio che rappresenta il riconoscimento made in Italy più stimato ed ambito del mondo della coiffure, nato con l’intento di celebrare ed incentivare l’eccellenza italiana in fatto di acconciature. Mauro Galzignato riceve così questo prestigioso premio dopo anni di lavoro ed esperienza nel settore della moda e dell’hair beauty, da oltre 20 anni infatti crea i look e cura l’immagine di celebrities e top model del calibro di Gigi Hadid, angelo di Victoria Secrets e si divide tra le Fashion Week di Milano, Parigi e New York dove lavora per i brand più rinomati creando gli hair look da passerella. E’ stato inoltre tra i protagonisti di Project Runway, reality trasmesso sul canale televisivo Fox Life della piattaforma Sky, assieme ad Ildo Damiano, Tomaso Trussardi, Alberto Ferretti e la top model Eva Herzigova, in cui curava gli hair look delle aspiranti modelle. Allo “You Hair & Beauty Show”, Galzignato è stato premiato in qualità di “stilista che ha saputo elevare mag-

giormente l’immagine del settore, diventando un modello di competenza, esperienza, talento e dedizione”. In passerella una performance adrenalinica e graffiante, come il titolo stesso “40 Years of Anarchy - Punk Tribute”, che ha svelato oltre ai trend attuali, le sue magistrali tecniche di taglio e le sue visioni dei capelli per il futuro. Tra gli innumerevoli flash dei fotografi e gli sguardi incantati degli spettatori, Galzignato con le sue abili mani e la sua sfrenata creatività ha disegnato sulla passerella dello “You Hair & Beauty Show 2016”, look punk e monocolore con ciuffi e creste. Lo “You Hair & Beauty Show” è il riconoscimento più alto che si possa ricevere nel mondo dell’Hair & Beauty. Collaudato anche in molti altri paesi, il format è un appuntamento speciale in cui confluiscono energie di settori differenti come moda e innovazione, creatività e formazione, arte ed artigianato, ma anche un’occasione che stimola l’esplorazione di nuove strade di business e permette di allargare i propri orizzonti lasciandosi ispirare dai migliori hairstylist internazionali. Giunto alla sua seconda edizione, “You Hair & Beauty Show”, coinvolge oltre 15.000 tra parrucchieri e operatori del Beauty e della Coiffure e conta oltre 25 pedane realizzate dai migliori hairdresser e dalle migliori accademie del pianeta. Mauro Galzignato vive a Mirano-Venezia, dove in via Castellantico si trova HIDRO il suo main saloon che è anche quartier generale di un progetto che si chiama

RockandRollHair, oltre 14 negozi di hairstyling affiliati in tutta Italia. Quello di Mauro Galzignato è uno spirito imprenditoriale forte e deciso dall’anima cosmopolita, che l’ha reso uno stilista di fama internazionale. Entrato nel mondo dell’hairstyling già da giovanissimo, ha frequentanto l’Accademia Arte Acconciatura di Venezia per poi volare a Londra dove per dieci anni ha lavorato al fianco di grandi professionisti del mondo Beauty e dove ha contribuito allo sviluppo del suo attuale progetto: tornato in italia ha dato vita a RockandRollHair, un network di saloni in cui il concetto di negozio viene totalmente abbandonato lasciando spazio ad una a crew di giovani talenti. Inoltre, nel 2013 è stato Art Director per ghd e dal 2015 è direttore creativo per Kemon Italia, che ha anche rappresentato esibendosi anche alla prima edizione di “You Hair & Beauty Show a Rimini”.


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"Dentro un ring o fuori non c'e niente di male a cadere. E' sbagliato rimanere a terra." (Muhammad Ali) Lunedì 22 Agosto si apre ufficialmente la stagione sportiva 2016-2017 con le Prime Squadre, L’Under 18, l’Under 16 che si ritroveranno per la prima volta, numerose le novità che andiamo ad illustrare. La scorsa stagione si è chiusa con una retrocessione, meritata per quanto mostrato durante il girone di andata, ma assolutamente beffarda dopo una seconda fase in cui i nostri ragazzi hanno veramente dato del filo da torcere anche alle formazioni di alta classifica, purtroppo l’epilogo non è stato al pari del girone di ritorno e nei play out la Virtus Lido si è imposta due volte sul nostro campo ed ha legittimato una meritata salvezza.Grandissimi risultati sono arrivati dal Settore Giovanile: gli Under 20 che hanno partecipato al difficilissimo Campionato Elite si sono classificati a metà classifica, gli Under 18 dopo aver vinto con diversi punti di vantaggio la prima fase sono incappati in una partita storta ed hanno perso il titolo Provinciale, gli Under 16 dopo aver ottenuto sul campo il diritto alla disputa del Campionato Elite hanno perso per differenza canestri l’accesso alle migliori 8 di categoria, bene gli Under 15 che parallelamente si sono laureati vice Campioni Regionali nel Trofeo Csi “Allievi” e gli Under 14 Elite, strabiliante il percorso degli Under 13, vincitori della Prima Fase, sconfitti in Finale Provinciale e poi con un’entusiasmante Fase Regionale si sono garantiti l’accesso alle Final Four Regionali classificandosi secondi in Regione. Sulle loro spalle poggiano grandi speranze e grandi responsabilità, siamo sicuri che i nostri giovani sapranno supportare il gruppo della Prima Squadra, che vedrà per l’anno prossimo al timone il confermato Coach Dino Girotto,

l’Assistente Andrea Baldan, il nuovo Preparatore Fisico ed ex giocatore della Pallacanestro Mirano Simone Tamiello. A tutti costoro un rinnovatissimo Consiglio Direttivo, con 10 nuove entrate, che testimoniano una vitalità dell’Associazione( Baretta Federico, Baso Doriano, Brazzolotto Matteo, Calzavara Giulia, Cazzin Nicola, De Villa Luca, Finotto Ilenia, Gallo Cristian, Nifini Chiara e Zamengo Diego) ha chiesto di affrontare il Campionato di C Silver con il duplice obiettivo di trovare una salvezza tranquilla ed inserire con minutaggi importanti almeno due dei giovani che saranno aggregati alla Prima Squadra. Un saluto ed un ringraziamento a: Stefano Mihalich, Simone, Pietro, Andrea, Jacopo e Stefano Bortoletti. Dopo oltre 30 anni Stefano, esempio di professionalità, dedizione e attaccamento ai colori sociali(non ha mai vestito altra maglia che la 13 biancoroyal della Pallacanestro Mirano, prima Uomo con la U maiuscola che giocatore ha deciso di seguire il cuore e dopo essere convolato a nozze ora sta ampliando la famiglia in quel di Milano…..lo aspettiamo al Palazzolini a tifare per i nostri colori. Ma la Pallacanestro Mirano non è solo Prima Squadra, a testimoniare l’indissolubile filo che lega i grandi al settore giovanile oltre alla scelta di inserire i giocatori under c’è anche l’oculatezza con cui abbiamo condiviso insieme ai vari tecnici tutti i programmi. Questa stagione abbiamo provato ad alzare l’asticella partecipando all’Under 20 in collaborazione con il Basket Salzano e con il Basket Riviera per dare modo ai nostri giovani di potersi misurare oltre che in un Campionato Under anche in uno Senior(entrambe parteciperanno alla Serie «D») e all’Under

18 (1999-2000)che sarà guidata da Matteo Cibin e Marco Novello, gli Under 16 (2001) parteciperanno oltre che al Campionato Fip anche al Torneo Csi(per misurarsi con atleti più vecchi ed incrementare le loro abilità) e saranno allenati da Carlo Squizzato e Gianluca Trevisanato(entrambi ex giocatori del nostro Settore Giovanile). Per le altre squadre giovanili: gli Under 15 Elite(2002) seguiti dal duo della Prima Squadra Dino Girotto ed Andrea Baldan gli Under 14 Elite(2003), le new entry rappresentate da Mauro Optale, allenatore di grandissima esperienza a tutti i livelli che sarà coadiuvato da due assistenti quali Andrea Doria e un graditissimo ritorno Massimiliano Brusò. Michele Laggia e Nicola Valiera seguiranno gli Under 13 (2004). Nel Settore Femminile dopo la splendida cavalcata che ha visto l’outsider “Serie C” arrivare ad un passo dalla Finale, ripartirà dal nucleo dello scorso anno e sarà seguita da Federico Polo dal senior coach Renzo Boato e dal Nuovo Dirigente Responsabile Diego Zamengo, poi un gruppone formato dalle ragazze nate nel 1998-99-2000 e 2001-2002-2003 che parteciperanno ad un Campionato Senior, all’Under 18 e all’Under 16 e saranno seguite da Marialuisa Vanin & Federico Polo e le Under 13 nate nel 2004-2005 dirette da Marialuisa Vanin e Giulia Calzavara. Vero motore della nostra Associazione è stato, è e sarà sempre il Centro Minibasket con i suoi 180 Bambini e Bambine ed a loro andranno sempre le maggiori attenzioni perché crescano non solo come giocatori e giocatrici, ma soprattutto come uomini e donne. L’alto numero di bimbi e bimbe coinvolte nelle attività del Centro è il risultato di un’attività

nelle scuole che ha visto la partecipazione dei nostri Istruttori e delle nostre Istruttrici a più di 400 ore nelle Scuole Primarie del Comune di Mirano; dall’organizzazione interna di Feste e Tornei; dai Centri Estivi che da oramai 25 anni riproponiamo ogni Estate e che vedono una media di 20 bimbi e bimbe che partecipano ogni settimana. A rendere possibile tutto questo in aggiunta agli allenatori ed istruttori ci pensano inoltre i Dirigenti Accompagnatori, uno studio di Fisioterapia. Proprio per tutta la mole di lavoro che ci vedrà impegnati a partire da questa settimana fino alla fine del giugno prossimo, Vi chiediamo come Redazione ed a nome del Consiglio Direttivo, un po’ di comprensione, di pazienza e di collaborazione se in tutti questi mesi di lavoro ci saranno delle dimenticanze, dei problemi da affrontare, o qualsiasi altro imprevisto. La società e tutti i dirigenti preposti assicurano il proprio impegno fino in fondo, ma seguire una società così articolata non è facile! Anzi, se qualcuno di Voi che leggete vuole farsi avanti e darci una mano le porte sono aperte e … ovviamente … Buon Anno Sportivo a tutti !

SHIATSU: UN CORSO PER MIGLIORARE SE STESSI E GLI ALTRI Lo Shiatsu (in lingua giapponese Shi = dito e atsu = pressione) è una tecnica olistica nata in Giappone ed influenzata dalla conoscenza cinese ed occidentale. È basata su principi simili a quelli dell’agopuntura, ma i professionisti shiatsu utilizzano le mani anziché gli aghi. Lo shiatsu agisce in modo da riequilibrare i canali di energia vitale del corpo, per favorire il nostro benessere ed essere d’aiuto per la nostra salute. Si svolge a terra vestiti e, grazie alle pressioni svolte su varie parti del corpo, si potranno ottenere vari risultati: a livello mentale e

psicologico miglioreranno il rilassamento, la concentrazione e la capacità di prendere decisioni adeguate; a livello fisico farà sparire fastidiosi dolori muscolo-articolari e migliorerà le performance fisiche dell’interessato; grazie all’azione svolta sul sistema nervoso parasimpatico andrà a migliorare la funzionalità di vari organi interni risolvendo o riducendo problematiche relative per esempio a digestione, eliminazione e respiro. L’associazione “L’armonia dei Colori” organizza in Riviera e nel Miranese conferenze e corsi secondo il programma della “Scuola Na-

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zionale di Shiatsu Nimà” con lo scopo di far conoscere questa disciplina e dare la possibilità di impararla tramite corsi propedeutici e/o un percorso professionale della durata di 3 anni. Il percorso per diventare professionista Shiatsu dà la possibilità di imparare un nuovo lavoro (La legge 14/2013 lo riconosce come libera professione), ma molte persone lo scelgono come percorso personale di crescita o per far star meglio i propri cari. Quello che pochi sanno è che grazie al lavoro fisico e mentale svolto per impararlo anche lo studente migliora la propria salute.

Il nostro motto è “LO SHIATSU NELLE MANI DI TUTTI”, per questo abbiamo sviluppato un programma semplice e alla portata di tutti, che ci permetta di avere sempre più professionisti e quindi un mondo più rilassato e sano.Le lezioni per l’anno 2016/17 sono iniziate a Novembre ma è ancora possibile unirsi all’anno in corso previo recupero personalizzato. Per maggiori informazioni: 349/6834421 oppure www.nimaweb.it www.miranoshiatsu.com

PICCOLE DONNE CRESCONO CON IL MINIBASKET...ASPETTIAMO ANCHE TE “C’era una volta un piccolo germoglio che, portato dal vento, si posò in un giardino. Tutto solo, era impaurito ma guardandosi attorno vide altri germogli come lui. Questo gli fece coraggio e piano piano, con tempo e impegno, crebbe diventando un bellissimo fiore. E, se l’unione fa la forza, tutti assieme quei fiori crearono un giardino bellissimo”. Potrebbe essere una bella storia, e ogni anno gli istruttori di basket rivivono la stessa magia. Piccole donne si approcciano al basket per la prima volta senza alcuna pretesa.. Sbagliato! Una di sicuro, il divertimento! Magari all’inizio faranno fatica, normale, ma anche il più bel fiore ha bisogno di tempo per crescere. E circondata da altri bellissimi fiori come lei, non potrà che essere una bellissima esperienza che rimarrà nel tempo.

E’ proprio questo che si prefigge la Pallacanestro Mirano, creare un giardino bellissimo. Non solo un occasione di sport, ma anche di tanto divertimento spensierato, dove creare nuove e tante amicizie, e crescere assieme. Già questa per noi sarà una vittoria stessa. Vi aspettiamo per provare con noi... tutti i Lunedì dalle 18.15 alle 19.30 e i Mercoledì dalle 17.00 alle 18.00 presso la Palestra dell’Istituto Superiore Statale “Primo Levi” in via Rosselli a Mirano. Per informazioni ulteriori scrivere a pallacanestromirano@alice.it oppure telefonare a Marialuisa Vanin 338 8648926.


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Dai Laghi Masuri (Polonia) a Vetrego - puntata natalizia -

Questo Natale sarà ricordato come il secondo anno senza la presenza fisica del nostro caro parroco don Pietro Mozzato. Costui tiene a precisare che porta tutti nel cuore, che prega costantemente per tutti i suoi parrocchiani vetreghesi (oltre 40 anni a servizio della piccola frazione di Mirano…). Ora il servizio religioso (come già citato in altro numero di Mirano Magazine) è nelle mani del nuovo parroco di Mirano, don Artemio Favaro a cui tutti i vetreghesi augurano un buon e proficuo lavoro spirituale. E per parlare di “augurio” è bene ricordare che questo termine riporta all’immagine di un personaggio sacrale degli antichi Italici e dei Romani: quello del sacerdote, chiamato appunto “auguro”. Perciò nel fare gli auguri, sia quelli che si formulano nelle occasioni festive, dalle più semplici a quelle più solenni come il Natale e la Pasqua è insita la trepidazione e la speranza di un futuro favorevole e che non riservi cattive sorprese. L’augurio, dunque, oltre che esprimere gioia e felicitazioni incarna anche un atteggiamento di proiezione positiva verso il futuro. Perciò, augurissimi a tutti i vetreghesi! Cogliamo l’occasione di ricordare che il giornalino “Evviva Vetrego” si può trovare nel sito www.miranomagazine.it dove un link consente di accedere a tutti i numeri della rivista vetreghese. Per la cronaca polacca-vetreghese c’è da ricordare la nostra partecipazione al “3° Memorial Mary Ruffato” di Campocroce, un minitorneo a 12 squadre, ottimamente organizzato dal figlio Maurizio. Il Gornik F.C. (vedi foto) è onorato della partecipazione alla manifestazione il cui ricavato è stato devoluto interamente allo I.O.V. (Istituto Oncologico Veneto). E’ stato un avvenimento nel quale hanno vinto la beneficenza e la solidarietà e senz’altro sarà da ripetere in futuro. Altra notizia è che il nostro allenatore Mister Groppello è stato richiamato dalla squadra di calcio del Portomansuè (Eccellenza) per dare una svolta ad un inizio campionato un po’ deludente: auguri! Da citare anche la Maratona di Venezia, alla quale ha partecipato un discreto numero di Gornik, capitanati dal “runner” per antonomasia Fabio (titolare fisso nella squadra). A proposito di maratona, mi preme ricordare la partecipazione di ben 10 atlete accompagnate da due dottoresse alla grande Maratona di New York. Queste atlete sono state curate

Mangiare e bere da Gino...dove (non) occorre il palato sopraffino! Ed eccoci al consueto appuntamento culinario con lo “chef de noantri”. Anche questa volta il buon Gino ci vuole stupire con una delle sue innumerevoli invenzioni gastronomiche. La sua fervida mente questa volta ha “partorito” una ricetta molto semplice che si adatta bene alle feste natalizie e di Capodanno nelle quali si eccede un po’ nello “stare a tavola”. Eh si…perché mangiando non si fa il pieno solo di cibo, ma anche di piacevoli sensazioni, ricordi e desideri. Infatti un’importante parte emotiva nella nostra alimentazione ci guida in un senso piuttosto che nell’altro. Lo “stare a tavola” è infatti un’esperienza molto importante nella nostra vita. Dalla notte dei tempo infatti si celebrano a tavola momenti significativi della nostra esistenza: si pranza nei matrimoni, ci si riunisce a Natale e a Pasqua, sempre a tavola si festeggiano gli amici ritrovati, successi e promozioni scolastiche e lavorative. Giunge perciò propizia questa “ricettina” priva di complicazioni. “SFORMATINO DI CARCIOFI” Ingredienti per 6 persone 5/6 fondi di carciofo 500 gr. di ricotta 4 tuorli d’uovo 100 gr. di Parmigiano 150 gr. di Taleggio

100 gr. di Panna Aglio e prezzemolo Burro Vino bianco Granella di nocciole 6 stampini di alluminio monoporzione Procedimento Tagliare a pezzetti i carciofi e preparare un battuto di aglio e prezzemolo, appassire in padella con olio e tre noci di burro, un bicchiere di vino bianco. Regolare di sale, schiacciare grossolanamente con una forchetta e lasciare raffreddare. In un contenitore unire la ricotta, il parmigiano, i tuorli e il preparato dei carciofi in modo da creare un composto omogeneo. Ungere gli stampini con del burro fuso e favi aderire all’interno la granella di nocciole, riempire lo stampino con il composto e mettere in forno 180° per circa 25 minuti. Nel frattempo in un pentolino, sciogliere il taleggio con la panna e due noci di burro. Togliere dallo stampino lo sformato, porlo al centro di un piatto e versare sopra la crema di taleggio. Guarnire con la granella di nocciole e servire tiepido. Prosit (stolat-stolat) e buon appetito. Buone Feste ed auguri da Gino. Arrivederci alla prossima PORTATA!!! Silvano Bertoldo - Presidente Gornik F.C

e guarite allo I.O.V. e si sono comportate più che bene, vivendo un’esperienza indimenticabile e (forse) da ripetere. La suddetta partecipazione è stata fortemente voluta dal dott. Fernando Bozza, nostro eccellente giocatore e cursore delle fasce laterali del campo da calcio. Per concludere, vadano a tutti i Gornik e ai loro familiari un caldo e sereno “Buon Natale e Capodanno”.

Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

IL CALCIO VETREGO E IL FIORE ALL'OCCHIELLO DEL COMUNE DI MIRANO VETREGO è un piccolo paese che per questo alle volte rischia di essere messo da parte. I suoi cittadini cercano da tanto tempo di costruire una comunità unita,in cui nessuno si senta lasciato solo. Una parte importante della vita del nostro paese è la nostra associazione calcio: il campo è un punto di ritrovo dove vivere momenti di divertimento e di condivisione. é anche e soprattutto un luogo di crescita per tanti giovani che , insieme, possono scoprire l ,importanza e la forza del senso di appartenenza ad una squadra .Attorno all ACD VETREGO si è formata negli anni una comunità di persone che hanno lavorato e fatto sacrifici per far nascere e crescere questa società ,che ora sta vivendo un momento difficile . Da tanti anni l ACD Vetrego ha una prima squadra e juniores che giocano sul campo da calcio di Scaltenigo. Noi contribuiamo alla manutenzione del campo tutto l’anno. Adesso questo “accordo” viene messo in discussione da un altra società .Vetrego sta lottando con tutte le sue forze perchè il diritto di esistere venga rispettato. è facile lasciarsi vincere dalla tentazione di lasciare tutto, di rinunciare . Questo vale per la nostra società di calcio come per tutte le iniziative che sono nate per aiutare le persone in difficoltà (come il comitato e la cassa pro- bisognosi...) l’ACD Vetrego è una realtà importante per il nostro paese e non vogliamo che venga dimenticata. Chiediamo che l’impegno preso venga rispettato, nonostante le difficoltà. Chiediamo che non gli interessi economici e

personali di pochi la facciano da padrone, ma che vengono ricordati ed onorati il lavoro e i sacrifici di tutte le persone che negli anni hanno fatto nascere e crescere l ACD VETREGO . Vetrego è sì la più piccola frazione del Comune di Mirano, ma ha una Società calcistica di cui il Comune ne va fiero, con ben 5 squadre di Calcio: Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e 1a Squadra. Basti pensare che la grande frazione di Ballò ne ha soltanto una, mentre la popolatissima frazione di Scaltenigo non ne ha nemmeno una. L’ACD VETREGO (Associazione Calcistica Dilettantistica VETREGO) è riconosciuta dalla FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) e dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Ha oltre 100 tesserati con 5 squadre, di cui 4 del Settore Giovanile. Molto tempo fa, nel lontano 1953, era nata la prima squadra paesana. A quel tempo – per giocare a calcio – bastava un pallone, un paio di scarpe e un campetto di terra battuta. Oggi però le cose sono cambiate. Infatti oggi, 2016, per giocare a calcio è obbligatorio creare una “Associazione Sportiva Dilettantistica” (A.S.D.), che deve rispettare numerose norme di Legge, legali e assicurative. Ecco che cosa deve fare oggi la Società di calcio per dare la possibilità ad un bambino, ad un ragazzo o ad un maggiorenne di praticare questo salutare sport nel paese di Vetrego: 1) avere un presidente che si assuma la responsabilità legale ed economica della Società; 2) avere un vicepresidente, dei soci e dei consiglieri per la gestione della Società;

3) avere delle persone preparate, dai Direttori sportivi agli allenatori, in grado di educare e motivare i giovani allo sport del calcio; 4) avere delle persone operose per la manutenzione del campo, lavaggio mute, pulizia spogliatoi, trasporto giocatori con il pulmino, servizio bar, vendita dei biglietti alle partite ecc.; 5) avere un segretario sportivo per gestire i rapporti tra la Società e la FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio), come ad esempio tesserare i giocatori, organizzare i campionati, adeguarsi alle normative vigenti ecc.; 6) avere un commercialista, poiché un’Associazione Calcistica ha gli stessi obblighi di una Fabbrica, ovvero emettere fatture, tenere la contabilità, registri, compilare gli F24, il modello Unico, avere un conto corrente bancario, redigere l’Atto Costitutivo e lo Statuto secondo le Norme ecc.; 7) avere un campo da calcio regolamentare e uno di allenamento; 8) pagare di tutto: dal computer ai palloni, dalle divise al tagliaerba, dai riflettori al pulmino, dalle bollette della luce, acqua, gas, telefono all’Assicurazione per il campo, per le tribune spettatori ecc. 9) cercare Sponsor che sono una delle fonti principali di sostentamento di una Società sportiva; 10) organizzare Tornei, Feste e Cene sociali per introitare i denari per pagare di tutto e di più. SCOPO DEL CALCIO: Il calcio è un bellissimo sport se fatto con correttezza e lealtà. Poi ci

vuole tanto impegno e sudore, ma si viene ripagati con la fortificazione del corpo e anche con tanto divertimento, se lo si vede come un gioco. Attraverso il calcio si possono tenere i ragazzi lontani dalle brutte realtà del giorno d’oggi. Far parte di una squadra, si impara a far parte della futura “squadra che è la Comunità in cui si vivrà da grandi”, si impara a fare amicizia, si impara che “l’unione fa la forza” e che è bello vivere in compagnia. SODDISFAZIONE: La soddisfazione che sprona e incita i lodevoli Volonterosi del Calcio Vetrego ad andare avanti con entusiasmo e vedere con quanta gioia questi giovani giocatori danno i “primi” calci al pallone, sentono l’odore dell’erba, quando si abbracciano dopo un goal, quando – prima della partita – urlano negli spogliatoi al punto da far tremare i muri, queste sono le “emozioni forti” che molti dovrebbero provare. Concludiamo questa “illustrazione calcistica”, pubblicando un aneddoto che commuoverà molti lettori nel profondo del cuore, e che è successo proprio nella piccola frazione di Vetrego: ANEDDOTO: “Ad un certo punto della partita, un giovanissimo giocatore della squadra dei Pulcini si è messo a correre verso gli spogliatoi dove c’erano i suoi genitori. L’allenatore, allarmato, gli chiede dove stesse andando, e lui risponde: “Vado a dare un bacino a mia mamma!”. Dopo il bacino, sempre correndo, è ritornato a giocare tutto felice! di Giuseppe Vesco


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RECORD DI PRESENZE ALLA LUSORE RUNNING per divertimento e beneficienza. La terza edizione della Lusore Running, svoltasi domenica 11 settembre a Scaltenigo, ha registrato il record di presenze! Sono stati infatti ben 700 i partecipanti alla manifestazione organizzata in modo dalla ASD Lusore Sport col patrocinio del comune di Mirano, della Provincia di Venezia, dell’ente autostrade di Mestre-Venezia, Consorzio di bonifica Acque Risorgive e Croce Gialla. Tre le distanze a disposizione dei runner: 5, 10 e 21 km su percorsi rivisitati rispetto alle precedenti edizioni con passaggi per le frazioni di Ballò, Vetrego e Campocroce, oltre che ovviamente per il centro di Scaltenigo. In particolare per il percorso più lungo sono state apportate delle modifiche anche seguendo le indicazioni dei partecipanti delle passate edizioni. Viste le favorevoli condizioni, fin dalla prima mattinata podisti provenienti da anche da fuori provincia sono accorsi al Stadio Comunale di Scaltenigo, nuova base operativa della manifestazione e sede di partenza, arrivo e premiazioni finali. Qui sono stati accolti da un nutrito schieramento di volontari per le iscrizioni, l’assistenza e i ristori. Runner seri e preparati, ma anche intere famiglie con bambini e camminatori della domenica hanno colto l’occasione per

rifinire la preparazione in vista di futuri appuntamenti agonistici o semplicemente per vivere una mattinata abbinando l’esercizio fisico al rigenerante contatto con la natura offerto dai paesaggi nella campagna miranese. Come l’anno scorso, da segnalare anche la partecipazione alla corsa sia della Presidentessa del Consiglio Comunale, Renata Cibin, che dell’assessore allo Sport Cristian Zara. L’organizzazione, ogni anno sempre più attenta e alla ricerca del continuo miglioramento, si è potuta avvalere dell’aiuto di numerosi ed entusiasti volontari che fin dai mesi precedenti hanno lavorato incessantemente affinché tutto fosse preparato nel modo migliore. Le strade sono state ben presidiate dal servizio d’ordine e tutto si è svolto in assoluta tranquillità e sicurezza per tutti. Al termine della corsa, nel prato di arrivo, erano ben percepibili la soddisfazione e l’allegria di tutti i partecipanti, oltre che degli organizzatori. Da non scordare che parte del ricavato della manifestazione è stato donato ad associazioni sportive e culturali del Comune di Mirano ad ulteriore riprova degli obiettivi dell’ASD di coniugare il benessere della persona con un’attenzione particolare al sociale e al territorio. Grande soddisfazione, al ter-

mine della giornata, è stata manifestata da Fabio Barbato e Emil Tomaello, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’ASD, che hanno rivolto un ringraziamento particolare alla società sportiva Vetrego Calcio, al GS Scaltenigo Pattinaggio e al Comune di Mirano che hanno concesso una location accogliente ed organizzata. Insieme a loro un grazie gigantesco ai volontari e a tutti coloro che sostengono l’iniziativa dando appuntamento a tutti per il 2017, con la speranza che la Lusore

Running diventi un valore aggiunto per tutto il paese di Scaltenigo…magari con l’ambizioso obiettivo di raggiungere quota mille iscritti… Per chi volesse ulteriori informazioni, volesse vedere le immagini o seguire le iniziative proposte durante l’anno, deve semplicemente cercare l’ASD Lusore Sport nei vari social (facebook, twitter, instagram, google plus) oltre che ovviamente sul sito www.lusoresport.com Alessandro Bertoldo

L'OFFICINA DELLA SCHERMA MIRANO: UN INARRESTABILE CAMMINO DI SUCCESSI L’av vio di stagione per l’Officina della Scherma Mirano è stato nel segno dei suoi atleti della categoria Master e soprattutto di Vittorio Carrara. Il Maestro e presidente della sala di Scaltenigo ha infatti conquistato altri due titoli mondiali nella rassegna iridata disputata sulle pedane tedesche di Stralsund. Ori individuale e a squadre che portano il suo bottino personale a quota sette, stabilendo un record difficilmente superabile nell’universo della categoria Master a livello internazionale. Il successo in terra germanica non era scontato, poiché quest’anno si sono presentati in pedana numerosi atleti più giovani di Carrara e comunque tecnicamente validi. Nonostante questo, il numero uno della Officina ha saputo primeggiare. Nella prova di categoria A ha infatti prevalso sullo statunitense William Becker per 10-6. In precedenza nei gironi di qualifi-

cazione aveva perso un solo assalto e, con l’8° posto nella graduatoria per il tabellone delle dirette, ha affrontato e sconfitto uno dopo l’altro Cheng (Hong Kong) per 10-2, Boer (Francia) per 10-4 e Vico (Spagna) per 10-3. Nel tabellone degli 8 ha incrociato il compagno di sala Paolo Busi, reduce da tre assalti di dirette molto positivi in cui ha battuto il britannico Howes 10-5, lo statunitense Kopylov 10-9 e il russo Volkov 10-5. Tra Carrara e Busi ha vinto il primo per 10-5 per l’ennesima sfida in ‘famiglia’. La semifinale con lo statunitense Stetsiv per il Maestro dell’Officina è stata sofferta. Sotto 4-5 alla pausa, Carrara è riuscito a non perdere terreno, chiudendo poi l’assalto con due stoccate da autentico campione. Carico e concentrato, nella finale per l’oro ha chiuso la porta in faccia a Becker ed è salito sul gradino più alto del podio.

Il giorno seguente Carrara ha bissato la vittoria, conquistando il suo primo oro a squadre nella sciabola iridata Master e portando il totale personale a sette. Assieme a Filippo Carlucci, Enrico Antinoro, Giulio Paroli, Fabrizio Filippi e Francesco Eugenio Negro l’Italia della sciabola ha superato 30-15 la Russia, 30-13 la Francia e 30-26 gli Stati Uniti. In finale la Gran Bretagna si è arresa 30-21 e l’Inno di Mameli è risuonato nuovamente a Stralsund. Numerosi sono stati anche i riconoscimenti per la sala di Scaltenigo alla Festa della Scherma regionale organizzata a Montebelluna. Per i risultati ottenuti nella stagione 2015/16 sono stati infatti premiati Vittorio Carrara, Oliver Emmerich, Paolo Busi, Claudia Bandieri (Master), Giorgia Pavanello e Beatrice Dalla Vecchia (Giovani-Cadetti) e Nicola D’Ambra (paralimpica). E non sono mancati piazzamenti prestigiosi nelle prime due uscite del Circuito Nazionale Master 2016/17. A Lonato (Brescia) Vittorio Carrara ha vinto in categoria 3 mentre Claudia Bandieri ha sconfitto in finale la compagna di sala Rosangela Topatigh tra le donne. A Navacchio (Pisa) è arrivato invece il 3° posto di Carrara e il 2° ancora per Topatigh. Una stagione, quella appena cominciata, in cui Beatrice Dalla Vecchia ha fatto il suo esordio nella categoria Giovani (Under 20) dopo aver chiuso da numero 1 italiana tra i Cadetti (Under 17) nel giugno scorso. Per l’atleta noalese sono arrivate subito le uscite inter-

nazionali con la Coppa del Mondo Under 20 a Plovdiv (Bulgaria) e Sosnowiec (Polonia), mentre ha terminato al 9° posto la prima prova nazionale Giovani disputata al Pala De André di Ravenna. In attesa delle prime uscite anche per Nicola D’Ambra nella sciabola paralimpica, le prove del Gran Premio Giovanissimi hanno già testato i ragazzi più piccoli del settore giovanile dell’Officina nelle gare interregionali. In attesa delle prossime sfide a Vittorio Carrara è stato anche consegnato dal Panathlon di Mestre il ‘Premio Città di Mestre per lo Sport’ giunto alla sua 35^ edizione.


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