Un libro di educazione poetica al vedere con sguardo empatico, non confinante, con cui scoprire è conoscere come riconoscersi nell’abbaglio o nel riflesso di luce e natura.
Trasparenza, innocenza, Somma Essenza, permanenza: il rapporto tra nonno e nipote è archetipo apprendere non possessivo delle cose. Nel tempo della fragilità che si dona a chi persegue nel vivere, l’intimità è naturante affidamento.
Un confidarsi sottovoce nel guardare il riflesso e l’abbaglio: la traccia del sé espressa nel volto dell’altro, mentre la natura si scopre come ritorno nell’acronia.
O nell’armonia?
Intanto, si è insegnato a guardare: nell’altro sarà conseguente riflesso anche l’ombra, e il ‘non più’ non appare invisibile.