Marzo 2014
Direttore responsabile: Dirigente Felicia Maria Oliveri G i o r n a l e d e l l ’I s t i t u t o C o m p r e n s i v o “ Fo s c o l o” di B ar c el l o n a P o z z o di G o t t o ( M E )
LA SCUOLA CHE SI RINNOVA - ANNO 4°, N. 2 Una Festa delle Donne all’insegna delle violenze All’interno
LA STRAGE SILENZIOSA
DONNE (pag. 2-4) FOIBE (pag. 5)
di Giulia Palella
Molti uomini, anche in Italia, hanno un brutto, anzi orrendo, modo di pensare nei confronti delle donne: sono maschilisti, spesso violenti al punto di arrivare all’omicidio. Questa è una tragedia perché le donne vittime di uomini anche a loro “cari” sono sempre di più - 128 in Italia nel 2013 tra i 15 e gli 89 anni secondo i dati di Telefono Rosa - e gli uomini che scatenano la loro violenza o si suicidano o difficilmente vengono puniti come meritano. Ma questo è solo l’ultimo passo, la punta dell’iceberg… Le donne che subiscono le violenze quotidiane o raptus improvvisi sono centinaia: vengono picchiate, maltrattate, perseguitate, rifiutate e sfruttate senza aver fatto niente di male. Si sente molto spesso parlare di donne massacrate di botte che lottano tra la vita e la morte o che ci hanno già lasciato perché uccise da uomini che scatenano su di loro la propria gelosia, la propria rabbia, e ciò, secondo me, nasce dalle sbagliate convinzioni di superiorità di molti maschi. Essi considerano le donne infe-
ATTUALITA’ (pag. 6-7)
DALLA SCUOLA(pag.8-10) RIFLESSIONI (pag. 11-17)
MUSICA E TV (pag. 18-19) GIOCHI (pag. 20)
CYBERBULLISMO
Le App sono pericolose! di Maria Tindara Elena Mirabile
In questi giorni è molto diffusa la notizia che dichiara che due applicazioni parecchio scaricate sui cellulari sono pericolosissime! “My Talking Angela” e altre app come “My talking Tom” si dice che siano controllate da pedofili o hacker che spiano attraverso l’occhio della gattina, chiedendo notizie personali. Nell’occhietto del gattino, infatti, si può notare un’immagine che ritrae appunto una stanza e, a volte, comprare pure un uomo che dovrebbe essere appunto l’hacker. Pensare che un semplice gioco sia così pericoloso è veramente allarmante! Io prima avevo l’app di “My talking Tom”, ma subito dopo l’ho disinstallata poichè lo trovavo noioso e un po’ inquietante proprio perché, dal nulla, si accendevano le lucine e richiedeva foto. Dopo questa notizia adesso ho paura a scaricare qualsiasi app e consiglio a tutti di stare molto attenti!!
LA REDAZIONE Giunta, Alessia Isgrò, Martina Liuzzo, Luca Marretta, Maria T. Elena Mirabile, Jacopo Paratore, Bouchra Rahbib, Milena Santangelo, Alberto Torre. Tutti gli alunni del Laboratorio Giornalismo delle classi prime guidato dalla Prof.ssa Lara Alesci. Docente Caporedattore: Prof.ssa Michaela
Munafò. Hanno collaborato a questo numero anche gli alunni del corso PON “Foscolonews” sotto la guida del docente esperto Rinaldo Anastasi e delle docenti tutor Michaela Munafò e Maria Triolo. Contributi anche di altri alunni della Scuola secondaria di I grado
Stampato in proprio
Alunni redazione Laboratorio Giornalismo e Repubblica@scuola: Mattia Aliquò, Carmelina Alesci, Fabio Alosi, Renata Aragona, Noemi Benvegna, Erika Biondo, Maria Tindara Biondo, Antonino Calderone, Riccardo Chillemi, Veronica Cosentino, Laura Giorgianni, Katia
riori, il che non è vero perché tutti abbiamo gli stessi diritti e la stessa dignità, e si sentono autorizzati a maltrattarle e a far loro tutto quello che gli pare. Questi uomini sono convinti che le donne non servano a niente e quindi non si meritano tutto quello che hanno. Allora le sfruttano, tanto non servono a niente e non sanno fare niente, così almeno si rendono utili a qualcosa. Secondo me è un modo di pensare orrendo. Ma a che scopo credere che le donne siano inferiori e non servano a niente? Esse valgono molto di più di quello che appaiono a queste persone ignoranti e stupide! In fin dei conti sono loro che fanno i salti mortali per crescere i loro figli, a cui gli uomini possono dare vita solo grazie a loro. Non esisterebbe vita senza l’esistenza di tutte e due gli esseri. I maschilisti, invece, non danno tregua, non hanno pietà e picchiano, uccidono e poi neanche si pentono! Restano sempre convinti che quello che hanno fatto sia stato buono, sia stato giusto, anche se sono ricercati dalla legge. Tutto questo perché? Perché essi non pensano prima di agire, non riflettono che, in fondo, quelle donne non gli hanno mai fatto niente o che, anche se li hanno rifiutati o se ne sono andate per essere finalmente libere, non per questo devono essere punite con la morte. Così quindi non va, non si può continuare! E’ facile pensare: ma sì, dai, maltrattiamole, picchiamole, uccidiamole, tanto non valgono niente, tanto devono pagare per essersi ribellate, non meritano nulla! No, così non è più accettabile! (CONTINUA A PAG.2)