PLTV - Speciale LFmagazine 2013 - n.2

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Metà pieno o Metà vuoto? Una ripresa del mercato della cessione del V nel 2013 che fa però meditare gli operatori sugli scenari del futuro…

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na prima parte dell’anno caratterizzato da “sentimenti misti”. Il miglior andamento dell’erogato rispetto allo stesso periodo del 2012, che registra una crescita del 13% è però accompagnato da ancora tanta preoccupazione sullo sviluppo del business nel futuro e sulle tante cose operative che devono ancora essere sistemate. Gli operatori non riescono spesso a “brindare al successo” dei volumi erogati perché affaticati e stanchi dopo oltre due anni di lavoro intenso per tenere in piedi la attività di erogazione dopo il credit crunch. L’EMFgroup panel ha registrato volumi erogati intorno a Euro 1.1 mld in incremento del 13-15% sullo stesso periodo del 2012. Tante sono state le società che hanno registrato tassi di crescita molto importanti anche del 50%, mentre alcune hanno subito delle frenate per operazioni volute “di pulizia” della loro rete commerciale. E’ continuato anche nel 2013 il rallentamento delle reti bancarie, che hanno realizzato nei primi tre mesi del 2013 poco meno di Euro 200 milioni, in decremento intorno al 12%. Segnali di rallentamento si sono registrati soprattutto presso le reti bancarie più importanti. Ottimo inizio d’anno invece per le reti agenziali di proprietà che sono veramente il canale prevalente della cessione del V, dopo un paio d’anni in cui si è fatta “pulizia” e risistemato le strutture, gli

agenti captive sono ritornati a crescere in modo importante e a fine marzo il tasso di sviluppo è pari al 35%. Non emergono cambiamenti sostanziali nel business mix dell’erogato per target clienti rispetto al 2012: l’80% è sempre fatto da pensionati e pubblici e il restante 20% dal segmento privati. Altra caratteristica di questi primi mesi del 2013 è che non sembra che ci sia una maggiore concentrazione dei top 10 operatori che rappresentano come nel 2012 circa il 75% del totale panel e crescono intorno al 11% sullo stesso periodo del 2012. Quello che si nota invece è un maggiore peso delle realtà e una maggiore competizione da parte delle società che operano nella cessione del V e fanno parte di gruppi bancari o si stanno integrando in gruppi bancari come ad esempio BPP Sviluppo e Credem. Si valuta infatti il loro peso (con l’esclusione di IBL Banca) intorno al 55% del totale, contro il 44% di fine 2012. Da un punto di vista assicurativo si contano oltre Euro 60 milioni di premi che hanno assicurato i prestiti di cessione del V al primo trimestre. La variazione con il 2012 è positiva intorno al 10%. Rispetto alla fine del 2012 si è assistito ad un incremento dei premi relativi al segmento dei pensionati a scapito dei pubblici. Si mantengono stabili invece i premi emessi relativi al segmento dei privati. fonte: EMFgroup - Business Intelligence Cessione del V

l’opinione di Domenico Guidi, presidente UFI

Come il settore della cessione del V si sta C

on l’apertura degli elenchi per i mediatori e agenti in attività finanziaria si è molto abbassato il numero ufficiale degli operatori. Gli iscritti oggi sono circa 7000 rispetto a un numero di circa 10 volte superiore che risultava prima dell’avvento del D.Lgs. 141, ciò significa che molti operatori hanno deciso di lavorare come semplici collaboratori oppure di smettere l’attività, in ogni caso si è ristretta la catena della distribuzione che prima era un problema molto rilevante e fonte di attenzione per la Banca d’Italia. Questione non ancora risolta è il protrarsi nel tempo dell’emissione di tutti i decreti attuativi: questo fatto da un lato dà la possibilità a tutti gli operatori che vogliono adeguarsi alla nuova normativa di avere più tempo a disposizione per mettere in atto i necessari provvedimenti, ma dall’altro permette a quelli che non hanno intenzione di adeguarsi di continuare ad operare in una situazione ancora non del tutto chiara. La partenza dell’attività ispettiva che l’OAM sta strutturando por-

terà ad un nuovo impulso alla revisione delle varie attività , con particolare riferimento al controllo della rete distributiva in sintonia con quanto previsto dalla legge. Quale sarà il futuro della cessione del V in questo contesto, il settore sarà competitivo con altre forme di credito oppure avrà ancora bisogno di tempo per completare tutti gli adeguamenti a cui ha dovuto far fronte negli ultimi anni? Vedo un futuro positivo per il settore , infatti questa forma di prestito è appetibile per il mercato e anche per gli operatori. Il prodotto sta diventando sempre più interessante per molti operatori bancari di taglia medio piccola. Lo sviluppo ci può essere anche in una congiuntura economica non favorevole soprattutto nei confronti dei dipendenti pubblici in quanto nel comparto dei dipendenti privati è molto difficile operare stante i vincoli posti dagli istituti bancari e dalle compagnie


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