Meeting News maggio 2025

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Speciale Spettacoli Meeting 2025

COSTRUIAMO FUTURO, COSTRUIAMO FUTURO, DOVE SEMBRA DOVE SEMBRA

IMPOSSIBILE IMPOSSIBILE

In luoghi dimenticati o difficili, seminiamo senso e visione.

In luoghi dimenticati o difficili, seminiamo senso e visione.

Perché il futuro si prepara oggi, anche dove non sembra

Perché il futuro si prepara oggi, anche dove non sembra crescere nulla. crescere nulla.

Grazie a ricerca, tecnologia e scienza rendiamo fertili

Grazie a ricerca, tecnologia e scienza rendiamo fertili anche le sfide più dure. anche le sfide più dure.

Vi raccontiamo l’evento del 15 maggio con i protagonisti della prossima edizione

Fare soldi? Sì, per l’utilità di tutti Parla Federica Parigi di ABTGroup

L’avventura del Centro Sportivo Italiano partner di lunga data del Meeting

Dall’auditorium della Fiera alla città ecco il mosaico degli spettacoli 2025

la Rocca diventa The Rock

Al Teatro Galli i testi di Eliot in musica ma anche “Joseph & Bros.” e Preziosi

“La fregatura di avere un’anima” e la Serenata con l’Orchestra Piccinini

Auditorium Poretti e Dvorˇák Lo spazio pop del Meeting

Alle Piscine omaggio a Dalla e i The Sun più la finale del Meeting Music Contest

Meeting diffuso

Teatro Tarkovskij e Corte degli Agostinani tra gli spazi valorizzati dal Meeting

A cura di: Direzione Commerciale e Dipartimento Comunicazione FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI ETS via Flaminia 18/20, 47923 Rimini RN meeting@meetingrimini.org

Progetto Grafico Bruno Monaco comunicazione non convenzionale Rimini

MAGGIO 2025

Questo numero è stato chiuso in redazione il 31/05/2025

Una bellezza da condividere

Vi raccontiamo l’Anteprima Meeting 2025, con i protagonisti della prossima edizione al Teatro Galli di Rimini

Il Meeting 2025 è alle porte!

Con l’evento “Anteprima Meeting” che si è svolto giovedì 15 maggio al Teatro Galli di Rimini, sono state presentate le mostre, gli spettacoli, il Villaggio ragazzi e lo Sport Village dell’edizione 2025, che si svolgerà dal 22 al 27 agosto con il titolo “Nei luo-

ghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”.

All’evento sono intervenuti Alessandro Banfi, giornalista, autore e conduttore televisivo, Letizia Bardazzi, presidente dell’Associazione italiana Centri culturali, Matteo Severgnini, rettore della Scuola “Regina Mundi” di Milano, Moreno Maresi, fondatore e vicepresidente di Rinascita Basket Rimini, Chiara Locatelli, pediatra neonatologa all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e sul lato musicale i cantautori Martino Chieffo e Luca Fol, ma soprattutto il performer interna-

zionale, scrittore, direttore di teatro e produttore Jared McNeill

Tre gli interventi istituzionali: il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e il vescovo di Rimini Nicolò Anselmi. Ha chiuso la serata l’intervento del presidente del Meeting Bernhard Scholz

«Con le mostre, gli spettacoli e il Villaggio Ragazzi di questa nuova edizione del Meeting», ha dichiarato il presidente del Meeting, Bernhard Scholz, «vogliamo rendere presenti,

attraverso l’attrattiva della bellezza e la forza della condivisione, esperienze e iniziative che costruiscono luoghi di incontro, di libertà e di creatività nei “deserti” della solitudine esistenziale, della mancanza di senso e della violenza».

LE MOSTRE

Dal geniale fondatore della Bank of America Amadeo Peter Giannini, a Carlo Acutis, testimone della fede e figlio della generazione digitale; dal sacrificio dei martiri di Tibhirine in Algeria, alla profonda umanità di Vasilij Grossman; dalla forza di contemporaneità di Francesco d’Assisi, riscoperto nel suo Testamento, alle radici della fede cristiana nel Concilio di Nicea, 1700 anni dopo: il percorso delle mostre Meeting 2025 ci fa rivivere storie uniche di costruttività.

Il viaggio delle mostre si aprirà all’arte e all’architettura – con le immagini dei cercatori del sacro nella fotografia contemporanea e con una mostra dedicata al romanico – e alla scienza, con una mostra sui nuovi materiali, “mattoni nuovi” a cui concorrono tanto la natura quanto l’ingegno umano. Altre esposizioni parleranno il linguaggio bruciante dell’attualità con le sfide emergen-

ti dal mondo del lavoro, le storie di speranza di famiglie che affrontano la disabilità (in un dialogo a distanza con un compagno di strada di mille anni fa, il monaco, storico e astronomo Ermanno lo Storpio), le esperienze di riconciliazione sullo sfondo delle guerre e infine decine di testimonianze di speranza dalla “martoriata Ucraina”.

GLI SPETTACOLI

In questo numero di Meeting News trovate un intero speciale dedicato agli spettacoli del Meeting 2025. Intanto vi possiamo anticipare che lo spettacolo inaugurale venerdì 22 agosto al Teatro Galli sarà “The Rock”, ispirato all’opera di T.S. Eliot, tra poesia, musica e performance con il regista teatrale statunitense Jared McNeill e con un interprete straordinario come Sergio Castellitto. In “Joseph & Bros” di Alessandro Berti, domenica 24, tre uomini si ritrovano insieme in una cella, tra identità, fede

e responsabilità, là dove la convivenza diventa specchio del mondo.

Martedì 26 agosto chiuderà la rassegna al Teatro Galli lo spettacolo “Le confessioni di Sant’Agostino” con Alessandro Preziosi, che restituisce con intensità e rigore l’interiorità del grande pensatore cristiano, attraverso un adattamento di Tommaso Mattei articolato in dodici azioni sceniche ispirate alle categorie temporali di Agostino. In un flusso narrativo sospeso tra parola, musica e silenzio, lo spettacolo ripercorre il viaggio interiore del santo – dall’infanzia inquieta alla conversione – con un impianto visivo e sonoro immersivo, che grazie alle musiche elettroniche di Paky De Maio e a un essenziale ma poetico disegno luci, restituisce la tensione spirituale e umana di un instancabile cercatore della Verità.

Grandi spettacoli anche nell’Auditorium della Fiera sabato 23 con Giaco-

mo Poretti, in “La fregatura di avere un’anima”, che esplorerà il mistero dell’essere genitori oggi. L’Orchestra Enzo Piccinini propone lunedì 25 la “Serenata per archi” di Dvorák, un inno all’umano attraverso la musica classica.

Al Teatro Tarkovskij i ragazzi dell’Istituto scolastico Don Gnocchi di Carate Brianza porteranno in scena “La bottega dell’orefice” di Karol Wojtyla, mentre il Gruppo corale e strumentale Ologramma proporrà “Peace Rock: Step Made of Songs” alla Corte degli Agostiniani. La musica dal vivo risuonerà anche nelle Piscine del Meeting: da “Zapotec” di Francesco Picciano, ai

The Sun, band rock con un’anima (e un seguito incredibile). Due eventi ricorderanno Lucio Dalla: la lezione/spettacolo “Se io fossi un angelo” di Cristiano Governa (in sala C2) e la serata “Aspettiamo senza avere paura, domani”, tra racconto e canzone. Infine, un omaggio molto atteso con il concerto-tributo a Claudio Chieffo e la quinta edizione del Meeting Music Contest: in giuria anche Cristiano Godano e Casadilego.

IL VILLAGGIO RAGAZZI

Le due grandi mostre del Villaggio 2025 riguarderanno Antoni Gaudí, il suo sguardo sulla natura e il suo metodo creativo, e Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, dove si racconta di un regno da ricostruire partendo da un ideale comune, in dialogo con il titolo del Meeting. Moltissime le novità: una nuova arena per incontri

rivolti a bambini, ragazzi e adulti, un padiglione teatrale più grande con spettacoli e cineforum, lo spazio letture in libreria, un’area per i piccolissimi (1-3 anni) e una per i giochi di legno antichi. Confermati gli oltre 100 laboratori e l’area dedicata ai giochi da tavolo. Il Villaggio, su una superficie di ben 6.000 mq, quest’anno sarà aperto fino alle 22.00. La prenotazione è richiesta solo per mostre e laboratori.

LO SPORT VILLAGE

Proporrà un vasto programma in collaborazione con CSI e Cdo Sport in un padiglione di 13.000 mq. Grande novità, la presenza della RBR Rinascita Basket Rimini con partite a livello top. E poi proposte per tutte le età: calcetto, volley, RapaTennis, scacchi, lotta e i richiestissimi tornei e camp del Meeting. Spazio infine per esibizioni, giochi e il “Lunedì da Leoni” per ragazzi. Prenotazioni via app.

LE CIFRE DEL MEETING 2025

Sul versante strutturale, logistico e dei servizi sono tante le peculiarità del Meeting 2025. Gli spazi espositivi aumenteranno di oltre 8.000 mq rispetto all’edizione 2024 (comprendendo anche il padiglione A7), i posti a sedere per la ristorazione saranno 5.000, la libreria occuperà 1.000 mq, le aziende partner saranno 150. Il Meeting, che resterà aperto ogni

giorno fino alle 24, si conferma poi l’unica grande manifestazione italiana con ingresso e parcheggi gratuiti; ancor più unica per l’apporto di tremila volontari dall’Italia e dall’estero.

Per tutti i dettagli sul programma culturale, scientifico e artistico, l’appuntamento è al 9 luglio con la presentazione ufficiale a Roma. Nel frattempo, sul sito www.meetingrimini. org sono disponibili aggiornamenti, informazioni pratiche e modalità di partecipazione per espositori, partner e volontari. Il conto alla rovescia è cominciato!

Il denaro?

È per il bene comune

Intervista a Federica Parigi, Managing Director di Alfio Bardolla Training Group

In vista della partecipazione di Alfio Bardolla Training Group (ABTG) al Meeting di Rimini 2025, abbiamo intervistato Federica Parigi, Managing Director dell’azienda leader in Europa nella formazione finanziaria personale. Con uno stand ispirato al titolo dell’edizione, “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” (T.S. Eliot), ABTG si presenta con un messaggio di cambiamento etico e sociale, proponendo la cultura finanziaria come strumento per costruire un futuro responsabile e appagante. In questa intervista, Federica ci racconta la missione dell’azienda, il suo impegno per l’educazione finanziaria e il significato della presenza al Meeting.

Federica, grazie per essere con noi. Partiamo dal cuore della vostra partecipazione al Meeting di Rimini 2025. Come si collega la missione di Alfio Bardolla Training Group al tema “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”?

Grazie per l’opportunità. Il titolo del Meeting di quest’anno ci ha colpiti profondamente, perché rispecchia il nostro approccio alla formazione finanziaria. Spesso, le persone si trovano in “luoghi deserti” nella loro vita: insicurezze economiche, mancanza di strumenti per gestire il denaro o sogni che sembrano irraggiungibili per mancanza di risorse. Noi crediamo che questi deserti possano diventare terreni fertili se si costruisce con i giusti “mattoni nuovi”. Per noi, questi mattoni sono la cultura finanziaria, un’educazione etica al denaro e strategie pratiche per trasformare le proprie aspirazioni in realtà. Al Meeting porteremo proprio questo messaggio: partendo da una visione

conti di più sull’azienda e sulla sua missione?

responsabile del denaro, ognuno può costruire il futuro che desidera per sé e per chi gli sta a cuore.

Alfio Bardolla Training Group è nota come leader in Europa nella formazione finanziaria personale. Ci rac-

Alfio Bardolla Training Group, fondata da Alfio Bardolla, è una società quotata all’Euronext Growth Milan che opera da oltre 20 anni con l’obiettivo di democratizzare l’educazione finanziaria. Abbiamo formato oltre 75.000 persone, collaboriamo con più di 120 professionisti e operiamo principalmente da Milano e Madrid, con un’espansione internazionale in crescita. La nostra missione è chiara: permettere alle persone di realizzare i propri sogni attraverso lo sviluppo della cultura finanziaria. Non si tratta solo di accumulare ricchezza, ma di gestirla in modo consapevole, etico e sostenibile per liberare tempo e risorse da dedicare a ciò che davvero conta nella vita, come la famiglia, le passioni o il contributo alla comunità. Offriamo corsi, seminari e coaching personalizzato in aree come il real estate, il trading, lo sviluppo del bu-

siness e il mindset. Il nostro evento di punta, il Wake Up Call, è il più grande seminario di finanza personale in Europa, con oltre 4.000 partecipanti per edizione. Ma ciò che ci distingue è l’approccio: combiniamo formazione pratica con valori come integrità, responsabilità e crescita personale, perché crediamo che il denaro sia uno strumento, non un fine.

Il tema dell’etica sembra centrale nella vostra visione. Come integrate questi valori nei vostri percorsi formativi?

L’etica è il cuore pulsante del nostro Gruppo. Viviamo in una società in cui il denaro è spesso visto con sospetto o associato a dinamiche egoistiche. Noi vogliamo ribaltare questa narrazione. Nei nostri corsi, promuoviamo un approccio al denaro che sia responsabile e orientato al bene comune. Ad esempio, insegniamo strategie per investire nel real estate in modo etico, come acquistare immobili all’asta per riqualificarli, contribuendo al miglioramento delle comunità locali. Oppure, nel trading, puntiamo sulla gestione del rischio e sulla trasparenza, lontani da promesse di guadagni facili. Inoltre, il nostro metodo educativo, che chiamiamo edutainment, integra formazione e intrattenimento

per rendere l’apprendimento accessibile e coinvolgente. Ma non ci limitiamo alla tecnica: nei nostri percorsi di mindset aiutiamo le persone a superare blocchi psicologici e convinzioni limitanti, incoraggiandole a pensare in grande, ma sempre con un senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri. Alfio Bardolla, il nostro fondatore, è un esempio di questo: oltre a essere un imprenditore di successo, è impegnato in iniziative filantropiche e sostiene diverse associazioni non-profit.

Parliamo dello stand al Meeting. Avete progettato uno spazio di 50 mq con due aree, una delle quali dedicata ai bambini. Ci può raccontare di più?

Siamo entusiasti del nostro stand, che sarà un vero e proprio percorso esperienziale ispirato al tema del Meeting. La prima area, la più ampia, guiderà i visitatori attraverso un viaggio che parte dal “deserto” – le difficoltà finanziarie, le paure, le incertezze – e arriva alla costruzione di un futuro solido, fatto di “mattoni nuovi” come la conoscenza finanziaria, le strategie di investimento e la mentalità imprenditoriale. Sarà uno spazio interattivo, con momenti di confronto con i nostri coach e testimonianze di

persone che hanno trasformato la loro vita grazie ai nostri percorsi. La seconda area, dedicata ai bambini, è per noi particolarmente significativa. Vogliamo coltivare la cultura finanziaria fin dalle nuove generazioni, insegnando loro il valore del denaro in modo semplice e giocoso. Abbiamo progettato un laboratorio dove i bambini potranno partecipare ad attività pratiche, come simulazioni di gestione del budget o piccoli progetti di “imprenditoria creativa”. L’idea è far capire che il denaro non è un tabù, ma un mezzo per costruire qualcosa di bello, se usato con consapevolezza. Questo laboratorio rispecchia il nostro impegno a lungo termine per un’educazione finanziaria inclusiva e responsabile.

La vostra presenza al Meeting sembra anche un’occasione per dialogare con una platea sensibile ai temi della solidarietà e del bene comune. Come si traduce questo nella vostra attività quotidiana?

Il Meeting di Rimini è un contesto unico, perché unisce riflessione, spiritualità e azione concreta, valori che risuonano con la nostra visione. Nel nostro lavoro quotidiano, cerchiamo di tradurre questi principi in azioni tangibili. Ad esempio, attraverso la nostra controllata Vivisalute, offriamo servizi odontoiatrici di alta qualità a prezzi accessibili, rendendo la cura dentale disponibile a chi altrimenti non potrebbe permettersela. Dal 2023, abbiamo 137 strutture affiliate, e tra il 2024 e il 2026 apriremo 18 cliniche dentistiche di proprietà, sempre con l’obiettivo di combinare qualità e accessibilità. Inoltre, la nostra espansione internazionale, come con ABTG España e la partnership con Mindvalley, non è solo una questione di business, ma un modo per portare la nostra missione in contesti diversi, adattandola alle esigenze locali. E

non dimentichiamo l’impatto sociale dei nostri corsi: quando una persona raggiunge la libertà finanziaria, non solo migliora la propria vita, ma spesso diventa un agente di cambiamento nella sua comunità, investendo in progetti locali o aiutando chi è in difficoltà.

Alfio Bardolla è una figura centrale per l’azienda. Come il suo percorso personale influenza la visione di ABTG?

Alfio è il cuore e l’anima di ABTG. La sua storia è quella di un uomo che, partendo da zero, ha costruito un

pegno per l’etica e la trasparenza, e il suo esempio ci ricorda che il successo non è solo finanziario, ma passa attraverso l’impatto positivo che possiamo avere sugli altri. Al Meeting, la sua influenza si vedrà nello spirito dello stand: un invito a osare, a pensare in

patrimonio stimato di circa 40 milioni di dollari, fondando 30 aziende in 20 anni. Ma ciò che lo rende davvero speciale è la sua missione personale: aiutare le persone a vivere appieno la loro vita attraverso una gestione consapevole delle finanze. I suoi libri, come I soldi fanno la felicità e First Class, tradotti in inglese e spagnolo e con oltre 300.000 copie vendute, sono un riflesso di questa visione. Non parla solo di strategie, ma di come il denaro possa essere al servizio dei propri sogni e valori. Alfio porta nel Gruppo un approccio umano e autentico. È lui a guidare il nostro im-

grande, ma sempre con coraggio, determinazione e responsabilità.

Un’ultima domanda: qual è il messaggio che ABTG vuole lasciare ai visitatori del Meeting 2025?

Vogliamo dire a ogni visitatore che il cambiamento è possibile, anche nei “luoghi deserti” della propria vita. La cultura finanziaria non è un lusso per pochi, ma un diritto di tutti, e può essere il “mattone nuovo” con cui costruire un futuro migliore. Al nostro stand, invitiamo le persone a scoprire come un approccio etico al denaro possa non solo migliorare la loro situazione economica, ma anche rafforzare il loro senso di responsabilità verso gli altri. E, soprattutto, vogliamo ispirare: con coraggio, passione e le giuste conoscenze, ognuno può trasformare i propri sogni in realtà, contribuendo a un mondo più giusto e solidale.

Grazie, Federica, per questa conversazione. Vi aspettiamo al Meeting di Rimini 2025!

Grazie a voi! Siamo entusiasti di essere parte di questa edizione e non vediamo l’ora di incontrare i visitatori per condividere il nostro messaggio di speranza e cambiamento.

Human-Centered Multidisciplinary Engineering.

From people, for people.

Ottant’anni di sport per costruire relazioni vere

Parla Marco Guizzardi, coordinatore nazionale dell’Area Servizi al Territorio, Ricerca e Analisi associativa del Centro Sportivo Italiano

Il Centro Sportivo Italiano compie 80 anni. Qual è il significato di questa ricorrenza?

Per noi il 2025 è un anno davvero importante. Il CSI nasce nel 1944 e celebreremo gli 80 anni con un grande evento il prossimo 4 ottobre all’Auditorium Conciliazione di Roma, alla presenza delle massime autorità. Siamo il primo Ente di Promozione sportiva nato in Italia su impulso diretto della Chiesa, anzi direi addirittura del Papa, in un’epoca – il secondo dopoguerra – in cui il Paese, era devastato da macerie materiali, morali. L’Italia usciva da una guerra civile, segnata da profonde divisioni sociali, Pio XII intuì che tra gli strumenti per riunificare la società civile avesse un ruolo fondamentale anche lo sport.

Come nacque allora il CSI?

Alla fine degli anni Venti, il fascismo aveva soppresso tutte le forme di associazionismo, ritenute sediziose. L’unica realtà sopravvissuta era l’Azione Cattolica, alla quale il Papa affidò l’incarico di creare una organizzazione sportiva. L’idea era quella di far nascere aggregazioni nelle parrocchie, dove i giovani potessero ritrovarsi e giocare insieme, riscoprendo valori veri e un agonismo sano. Così, nel 1944, rinasce il CSI, già abolito nel 1927.

Come si è sviluppata questa intuizione in ottant’anni di storia?

Il CSI ha continuato a vivere e crescere in tutte le città e diocesi italiane. Oggi, con oltre 13mila associazioni affiliate e 1,5 milioni di tesserati, è un’organizzazione presente in tutte le province e regioni italiane, e il 60% dei nostri

tesserati sono giovani, ma iniziamo a guardare con spirito di servizio anche alla terza età, vista l’evoluzione demografica del Paese. Il nostro obiettivo resta quello educativo e formativo: creare ambienti sani dove crescere persone migliori, concrete, capaci di competere in modo sano, con valori positivi, su cui costruire la società di domani. Nel tempo, l’associazione ha assunto anche una chiara vocazione di promozione sociale. Oggi, siamo anche riconosciuti come rete associativa del Terzo Settore; un migliaio di queste associazioni affiliate non organizzano solo attività sportive, ma offrono

servizi alla persona, come sostegno a disabili, anziani e soggetti fragili.

Quali attività sportive proponete?

L’elenco è lunghissimo: dal calcio alla pallavolo, dal basket alla ginnastica ritmica, dalle arti marziali all’atletica leggera e il nuoto. A livello territoriale, provinciale, regionale e nazionale

organizziamo campionati e tornei di oltre 50 discipline di squadra e individuali, ma sempre con uno sguardo inclusivo. Molte nostre società infatti aderiscono anche alle federazioni sportive nazionali, ma trovano nel CSI uno spazio pensato per tutti, non

solo per chi eccelle nelle competizioni. La nostra non è una cultura della selezione, ma dello sport come diritto fondamentale per ogni persona: quello sport per tutti di cui la Costituzione riconosce l’alto valore.

Portate avanti anche progetti sociali?

Sì, come Associazione di Promozione Sociale abbiamo tanti progetti di inclusione nelle periferie disagiate, nelle carceri, con gli immigrati, con le persone colpite da disabilità acquisite. Progetti che toccano aspetti educativi, relazionali e di reinserimento, sempre attraverso la leva dello sport.

Com’è nata la collaborazione con il Meeting di Rimini?

Risale a circa vent’anni fa. La Fondazione Meeting ci aveva contattati perché desiderava offrire spazi più strutturati di aggregazione giovanile e sport all’interno della manifestazione. È nata così una collaborazione formalizzata da un accordo: il CSI gestisce il Padiglione Sport, portando a Rimini ogni anno i suoi volontari, già preparati nella gestione delle attività sportive. Sono circa 25 giovani under 35, reclutati tra i nostri 130 comitati territoriali presenti nella

penisola, più 4 dirigenti adulti. Per loro il Meeting inizia già qualche giorno prima, con l’allestimento degli spazi sportivi.

Qual è la vostra proposta sportiva al Meeting?

Le attività sono gratuite, organizzate a turni e comprendono sport come tennis, volley, basket, scacchi e altri. Ci sono camp sportivi con iscrizione gratuita, spazi di didattica sportiva dedicata ai giovani, attività libere, oltre ad appuntamenti organizzati in collaborazione con le società del territorio. I campi sono transennati, pre-

sidiati e controllati 12 ore al giorno per garantire sicurezza, prevenzione e corretta fruizione, viste le circa 7.000 presenze che registriamo nei giorni del Meeting. Infine, gestiamo anche tutta la parte assicurativa legata alla pratica sportiva.

Cosa significa per lei, personalmente, questa esperienza? Sono dieci anni che vivo il Meeting dall’interno, e per me è un’esperienza profondamente formativa. Come dirigente sportivo, sono spesso dietro una scrivania: tornare in pantaloncini corti in un contesto giovane per me è un respiro vitale. Da romagnolo conoscevo il Meeting, ma viverlo da volontario mi ha fatto riscoprire lo spirito della gratuità degli inizi. Ho sempre vissuto il mio impegno nel CSI con spirito di gratuità; poi, negli anni, mi è stato proposto di passare dal volontariato ad un lavoro retribuito, ma al Meeting riscopro quel senso originario di dono e comunità di cui non posso fare a meno.

Speciale Spettacoli Meeting 2025

Teatro Galli: tra poesia, indagine sul cuore umano e fraternità

Dal genio di Eliot a Le confessioni di S. Agostino, passando per il dramma mediterraneo: il cuore teatrale del Meeting batte sul palco storico

Il Teatro Amintore Galli di Rimini, gemma architettonica restituita al suo splendore, si conferma ancora una volta cuore pulsante della proposta teatrale del Meeting 2025. Per la 46ª edizione, il suo palcoscenico ospiterà tre spettacoli di straordinario livello, selezionati per rispecchiare e illuminare il tema “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Si tratta di un trittico che spazia dalla poesia contemporanea al dramma sociale, dalla vertiginosa indagine sul cuore umano agostiniana alle grandi interpretazioni del teatro italiano, proponendo riflessioni profonde sui temi che animano il nostro tempo. Tutti gli spettacoli si svolgeranno alle 21.30 e i biglietti sono già disponibili sul sito di www.Vivaticket.

L’apertura, venerdì 22 agosto, è affidata a “The Rock” -- Cori da “La Rocca”. Questo spettacolo inaugurale si ispira all’opera di T.S. Eliot, da cui è tratto anche il titolo del Meeting 2025. Un intreccio di poesia, musica e performance teatrale, vede la partecipazione straordinaria di Sergio Castellitto, affiancato da un ensemble musicale diretto dall’artista americano Jared McNeill. Jared McNeill, attore e regista teatrale, ha realizzato l’opera in collaborazione con il compositore Claudio Scarabottini. “The Rock” è anche l’album di esordio dello stesso McNeill, con musiche che spaziano tra elettronica pop, gospel, blues e world music. Queste sonorità si fondono con le voci intense degli interpreti, restituendo nuova forza ai versi di Eliot. «L’opera originale di Eliot, composta nel 1934», commenta Otello Cenci, responsabile degli Spettacoli del Meeting, «è una me-

ditazione sulla fede cristiana in un mondo secolarizzato e sulla necessità di costruire una comunità solida, temi che risuonano con straordinaria attualità. McNeill utilizza elementi multimediali e un soundscape eclettico per rendere l’opera attuale». Lo spettacolo si preannuncia come una sinfonia multimediale che mescola lectio poetica, drammaturgia visiva

puntamento è con “Joseph & Bros”. Lo spettacolo, scritto da Alessandro Berti, è un adattamento del testo “Giuseppe e i suoi fratelli” di Ignazio De Francesco, esperto di carcere e Medio Oriente. L’opera mette in scena la storia di tre uomini rinchiusi in una cella di un carcere italiano: un vecchio siciliano ex sicario di mafia (interpretato da Savì Manna), un giovane magrebino incastrato per droga (interpretato da Francesco Maruccia) e un uomo di mezz’età, forse ebreo, misterioso e colto, in galera per un raptus (interpretato da Alessandro Berti). Il testo di De Francesco, adattato da Berti, “spariglia le carte degli stereotipi, squarcia il velo dell’oggi per parlare di antiche fraternità mediorientali, di fedi e identità problematiche, di responsabilità da prendersi, come soggetti, di doveri di verità storica”

e sonorità pop. La scena, minimalista, quasi una cattedrale contemporanea, lascia che la voce di Castellitto si stagli sul tappeto sonoro dei cori. L’evento è realizzato in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana.

Domenica 24 agosto il secondo ap-

La forza dello spettacolo sta nell’utilizzare la costrizione carceraria come “cartina al tornasole della società tutta”, come acceleratore di sentimenti, idee e conflitti. La cella diventa una metafora del Mediterraneo contemporaneo. La produzione è curata da Casavuota, a cura di Gaia Raffiotta.

speciale spettacoli

I tre protagonisti rappresentano tre sponde diverse del Mediterraneo. La messa in scena di Berti è cruda e fisica, concentrata sul racconto frontale, senza sconti. Lo spettacolo gode del sostegno di diverse istituzioni e del patrocinio del Comune di Pianoro. Interroga sulla convivenza forzata, fede, colpa e identità da ricostruire.

Martedì 26 agosto chiuderà la rassegna al Teatro Galli lo spettacolo «Le confessioni di Sant’Agostino» con Alessandro Preziosi (produzione in collaborazione con Khora Teatro). L’attore, noto anche per aver interpretato Agostino in una fortunata fiction Rai, dà corpo e voce a un Agostino immerso nei suoi pensieri più intimi, con un’interpretazione che coniuga rigore e spontaneità. Attraverso l’adattamento di Tommaso Mattei, lo spettacolo attraversa i momenti salienti delle Confessioni, fino alla struggente epifania della conversione, in un flusso ritmico che tiene il pubblico sospeso tra parola e silenzio, tra fede e sentimento.

«Agostino continua ad affascinare laici e credenti di ogni tempo», commenta Otello Cenci, «uomo inquieto, insoddisfatto delle certezze comode e consolanti, instancabile

Le musiche elettroniche originali di Paky De Maio creano un ambiente sonoro immersivo, capace di riflettere l’interiorità del protagonista. Il suono diventa tempo, memoria, visione e attesa, trasformando il palco in uno spazio psichico ed emozionale. Le luci e la parola, in dialogo con la nuova traduzione, costruiscono uno spazio scenico essenziale ma dinamico, che conserva la densità poetica e la spiritualità del testo originale, parlando con forza al pubblico di oggi.

cercatore della Verità, figura poliedrica di filosofo, teologo, mistico, poeta e pastore. La sua vita è stata una continua ricerca della Verità e una continua lotta contro l’errore». La struttura del recital – che si articola in dodici azioni sceniche – segue le celebri categorie temporali espresse dal Santo: il presente del passato (la memoria), il presente del presente (la visione), e il presente del futuro (l’attesa). Così si snoda il viaggio interiore di Agostino: dall’infanzia e la giovinezza dissoluta, alla crisi e al confronto con la verità, fino al desiderio di una vita trasformata.

«I tre spettacoli programmati al Teatro Galli», conclude Cenci, «rappresentano lo spirito del Meeting: un teatro che diventa occasione di riflessione profonda sui grandi temi del nostro tempo. Dalla poesia di Eliot che ispira il titolo dell’edizione 2025, alla genialità agostiniana che esplora i territori dell’anima, fino al dramma sociale di “Joseph & Bros” che interroga sulla convivenza e l’integrazione in un mondo complesso».

In Auditorium i dialoghi tra anima e armonie classiche

Da Poretti che esplora la genitorialità alla Serenata di Dvorˇák: due serate che toccano il cuore e la mente nel grande spazio della Fiera

L’Auditorium della Fiera di Rimini si conferma uno spazio privilegiato per eventi di particolare intensità emotiva e intellettuale. Per il Meeting 2025, questo “polmone pop” del quartiere fieristico ospiterà due appuntamenti di grande rilievo che rappresentano perfettamente la varietà e la qualità della proposta culturale, spaziando dalla riflessio-

monologo di grande intensità e profondità. Il titolo stesso allude al “fastidio” di confrontarsi con la parola “anima”.

Il viaggio teatrale inizia da un “inciampo”, una “terribile collisione” avvenuta quando una neomamma e un neopapà vengono messi di fronte a una sfida insuperabile: «Avete fatto

ne esistenziale contemporanea alla grande tradizione musicale classica. Entrambi gli eventi si terranno alle 21.30, i biglietti sono a disposizione su vivaticket.it

Sabato 23 agosto, l’Auditorium accoglie Giacomo Poretti con il suo spettacolo “La fregatura di avere un’anima - Il viaggio di un padre davanti alla sfida della libertà”. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Poretti, con la regia di Andrea Chiodi, rappresenta l’ultima fatica artistica del celebre componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che qui si cimenta in un

un corpo, ora dovete fare l’anima». Poretti affronta con ironia e profondità uno dei temi più complessi della genitorialità contemporanea. Nel 2025, i genitori hanno a disposizione la tecnologia che li aiuta in tutto, rendendo superfluo pensare all’anima del figlio. Ma questa parola, “anima”, una volta entrata nelle sinapsi, è difficile dimenticarla.

«Il monologo esplora il confronto tra diverse visioni educative», commenta Otello Cenci, responsabile Spettacoli del Meeting, «mettendo in scena il bivio attuale: preparare il figlio a un avvenire di successo mondano (influencer, chef, archistar, ecc.) o aiutarlo ad accogliere la bellezza di una realtà donata, riscoprendo la meraviglia di avere un’anima». Poretti utilizza la sua consueta verve tragicomica, alleggerendo momenti di peso esistenziale. La regia di Chiodi bilancia magistralmente il comico con il poetico, permettendo al pubblico di ridere e riflettere simultaneamente.

speciale spettacoli

Lo spettacolo è un “viaggio-combattimento, scomodo, urticante, persino doloroso”, ma si rivela una riflessione necessaria sulla genitorialità e la responsabilità educativa. È uno spettacolo molto comico, con tratti poetici e provocatori. La produzio-

zione di Dvorˇák, fondendo l’eredità classica con le melodie e i ritmi della tradizione popolare boema.

L’Orchestra Enzo Piccinini è nata nell’agosto 2024 con l’obiettivo ambizioso e significativo di riscoprire il

caratteristiche della composizione.

«I due eventi programmati all’Auditorium», conclude Otello Cenci, responsabile Spettacoli del Meeting, «rappresentano due modalità diverse di affrontare i grandi temi

ne è del Teatro de Gli Incamminati, in collaborazione con Tracce nel 50° anniversario della rivista. Lo spettacolo ha già debuttato con successo a Milano.

Lunedì 25 agosto, l’Auditorium cambia completamente registro ospitando l’Orchestra Enzo Piccinini per l’esecuzione della Serenata per archi di A. Dvorˇák op. 22. L’evento, in collaborazione con Spirto Gentil e la Sagra Musicale Malatestiana, rappresenta un omaggio a uno dei capolavori più iconici della letteratura orchestrale.

L’Orchestra, diretta da Emmanuele Lo Russo, eseguirà la celebre composizione a centocinquant’anni dalla sua creazione nel 1875. La Serenata è considerata una delle composizioni orchestrali più iconiche dell’autore boemo. Rappresenta uno dei momenti più felici e ispirati della produ-

legame profondo tra la musica classica e la vita quotidiana, offrendo un’occasione di ascolto che metta in luce il “significato umano” racchiuso nella musica. È intitolata a Enzo Piccinini, medico e figura carismatica, che vedeva l’arte come via al significato. Questa missione si sposa perfettamente con lo spirito del Meeting, dove arte e cultura diventano strumenti di incontro e riflessione sulla condizione umana. L’esecuzione sarà preceduta da una breve introduzione per apprezzare meglio le

dell’esistenza: la parola, l’ironia e la riflessione diretta con Poretti, e l’esperienza di bellezza pura attraverso la musica con l’Orchestra Piccinini. Entrambi condividono la ricerca di un significato profondo dell’esperienza umana. L’Auditorium si conferma lo spazio ideale per eventi che aspirano a toccare le corde più profonde dell’animo umano».

Musica, storie e comunità Gli spettacoli delle Piscine

Sei serate vibranti: dall’omaggio a Dalla al rock dei The Sun, fino alla scoperta di nuovi talenti nel Meeting Music Contest

L’area Piscine Ovest della Fiera di Rimini, trasformata in un vibrante “prato sonoro”, si conferma anche per l’edizione 2025 il palcoscenico più effervescente e popolare del Meeting, offrendo un ricco e variegato programma di concerti e appuntamenti rigorosamente a ingresso libero. Questo spazio, da sempre sinonimo di incontro e di festa, si conferma il luogo ideale dove la musica diventa linguaggio universale. Dal 22 al 27 agosto, cinque live a ingresso gratuito più una gara per talenti emergenti compongono una line-up capace di parlare a generazioni diverse.

Si parte venerdì 22 agosto con “Aspettiamo senza avere paura, domani - Canzoni e disquisizioni su Lucio Dalla”. Lo spettacolo, di e con Sasà Calabrese, Dario De Luca e Daniele Moraca, nasce dall’idea di unire la forma canzone con la parola, teatralizzando i testi di Dalla, che lui stesso definiva “piccoli racconti, ipotesi di sceneggiature”. Le canzoni vengono cantate e recitate, arricchite da riflessioni e aneddoti. L’idea nasce durante

che esplora le emozioni intime legate ai ricordi. Con il suo suono originale e la sua scrittura sincera, il disco non ha paura di scavare a fondo per svelare chi siamo davvero, al di là delle apparenze. Il concerto è un invito a vivere la propria verità, a raccontarsi senza filtri. Sarà presentato in formazione full band con Francesco Picciano alla voce, Max Corona alle chitarre, Veronica Conti al violoncello, Michele Tani alle tastiere, Tommy Graziani alla batteria e Cristian Bonato alla regia audio.

Molto atteso l’evento di domenica 24, che vedrà protagonisti i The Sun con “Ogni benedetto giorno”. La rock

i mesi della pandemia “per esorcizzare la paura, per sentirci uniti anche a distanza”. Un clima di leggerezza e ironia caratterizza lo spettacolo, con il coinvolgimento del pubblico. Sabato 23 agosto il palco accoglie “Zapotec” -- Francesco Picciano & band in concerto. “Zapotec” è il nome del primo album di Francesco Picciano, un progetto musicale che nasce dalla profonda ricerca della verità di sé, un cammino personale e artistico

band formatasi nel 1997 propone un intenso spettacolo che alterna le sue canzoni più amate a monologhi, storie di vita e toccanti testimonianze. Nel 2004 sono stati premiati come “Miglior punk rock band italiana nel mondo”. La svolta decisiva avviene nel 2008 attraverso un cammino di fede e avvicinamento al cristianesimo, con la scelta di comporre in italiano e usare la musica per trasmettere valori universali. Lo show mira a “toc-

speciale spettacoli

care i cuori e accendere le coscienze”. Hanno condiviso il palco con artisti internazionali, vantando oltre 1000 concerti in 20 stati. Nel 2016 il leader Francesco Lorenzi è stato premiato da Papa Francesco per il suo contributo all’umanesimo cristiano. Oltre alla musica, promuovono iniziative di solidarietà, pellegrinaggi e volontariato.

Lunedì 25 agosto toccherà a I Rotattada con il concerto intitolato “Dove si accende la vita?”. La band nasce da una forte amicizia all’interno dei chiostri dell’Università di Bologna. Portano la loro passione negli eventi universitari e salgono per la prima volta sul palco del Meeting, con il desiderio di condividere la bellezza che vivono nel contesto universitario. La serata sarà una festa con un repertorio pensato sul tema del campus. La band si esibisce in formazione completa, con Mattia Casadei e Francesco Guizzardi alle chitarre, Bernardo Cortesi alla batteria, Lorenzo Corna alla tastiera, Giuseppe Rosetti al basso, e Giovanni Biagi, Anna Goricchi, Agata Burgio e Stefano d’Errico alle voci.

Ormai tradizionale l’appuntamento di martedì 26 agosto: il Meeting Music Contest, giunto alla sua V edizio-

ne. Competizione musicale nata dalla sinergia con il MEI di Faenza, è realizzata con il sostegno della Regione

Emilia-Romagna. Nella giuria d’onore saranno presenti anche Cristiano Godano (voce e leader dei Marlene Kuntz) e Casadilego (vincitrice di X Factor 2020). Insieme agli esperti e ai coordinatori Giordano Sangiorgi (Mei) e Otello Cenci (Meeting), la giuria valuterà le performance dei 5 finalisti e decreterà il vincitore.

Gran finale mercoledì 27 agosto con il Chieffo Tribute. In occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Claudio Chieffo, i figli Martino e Benedetto, accompagnati da una band di amici musicisti (Paolo Forlani

alle chitarre, Stefano Valli alle percussioni, Michele Paolizzi ai fiati, Giovanni Ravaioli alle tastiere, Riccardo Ricci al basso), si riuniscono al Meeting per fare festa. Proporranno i brani più divertenti e ironici del repertorio del cantautore, riproposti con nuovi arrangiamenti. Un concerto per tutti per cantare insieme, ridere ed essere grati, per commuoversi e costruire.

Le Piscine Ovest si confermano lo spazio più inclusivo del Meeting, dove la musica diventa linguaggio universale capace di unire gusti musicali, stili e approcci diversi. Questi eventi gratuiti incarnano la visione del Meeting della musica come ponte tra le persone, offrendo momenti di gioia, coinvolgimento ma anche riflessione e solidarietà.

Il Meeting diffuso Spettacoli in fiera e in città

Dalla memoria di Don Benzi al teatro di Wojtyła, dalla musica di Ologramma alla poetica di Dalla: appuntamenti in sale e luoghi suggestivi di Rimini

Oltre ai grandi palchi della Fiera, il Meeting di Rimini 2025 arricchisce il tessuto culturale della città con eventi più raccolti e intimi, ospitati in location suggestive e diversificate. Questi appuntamenti rappresentano il volto più riflessivo della manifestazione, offrendo occasioni di approfondimento su temi educativi, sociali

e artistici. Tutti questi eventi sono a ingresso libero su prenotazione, favorendo un ascolto più concentrato.

La Sala Neri della Fiera, nella serata di martedì 26 agosto alle 21.00, accoglierà la proiezione de “Il pazzo di Dio -- La strada di don Oreste Benzi”. Questo docu-film diretto da Kristian Gianfreda viene proiettato in occasione del centenario dalla nascita di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Don Oreste Benzi è stato un sacerdote che, sin dagli anni ‘70, scelse di uscire per le strade, di notte, alla ricerca de-

gli “ultimi”, dedicandosi in particolare alle donne vittime di tratta e costrette alla prostituzione, offrendo loro ascolto e la possibilità di una nuova vita. Il film unisce materiale d’archivio e riprese delle unità di strada attuali.

La suggestiva Corte degli Agostiniani, in collaborazione con la Cineteca

tentiche. “Steps Made of Songs”, passi fatti di canzoni, è un viaggio sonoro e umano dove ogni brano diventa occasione per avvicinarsi, conoscersi, riconoscersi. Il repertorio spazia da Dylan ai Beatles, da Vecchioni a Mr. Rain, passando per le voci di chi resta ai margini. Questo concerto è una dichiarazione di fiducia nella pace, nella possibilità di costruire legami reali, nella forza della fragilità accolta. Le voci diverse si uniscono in un’unica armonia che mira a incontrare. Un passo alla volta, verso un mondo possibile.

di Rimini, farà da cornice, sabato 23 agosto alle 21.00, a “Ologramma -Peace Rock: Steps Made of Songs”. Il Gruppo Corale e Strumentale Ologramma propone un concerto che è un cammino condiviso, un percorso fatto di musica, parole e relazioni au-

Il Teatro Tarkovskij, lunedì 25 agosto alle 21.00, vedrà protagonisti gli studenti della scuola di teatro del Liceo Don Gnocchi di Carate Brianza con la rappresentazione de “La bottega dell’orefice” di Karol Wojtyła, per la regia di Andrea Carabelli. In occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di san Giovanni Paolo II,

speciale spettacoli

viene messo in scena questo testo straordinario, una meditazione sul sacramento del matrimonio in forma di teatro rapsodico. Protagoniste sono tre coppie che riflettono sul senso dell’amore in una confidenza intima al pubblico. Non c’è dialogo realistico; i personaggi parlano sempre a noi. Non c’è finzione scenica classica; l’attenzione è rivolta al rapporto. Esiste un luogo di cui tutti parlano, la bottega dell’Orefice: qui ogni coppia ha preso la decisione vitale di sposarsi. È un luogo capace di rispecchiare chi siamo veramente, un “oracolo di verità”. La messa in scena è minima-

come Lucio osservasse con gli occhi di un bambino, si stupisse della vita negli sconosciuti, e ce lo raccontasse con le sue canzoni. Scopriremo il suo “talento per la salvezza”, la sua capacità di salvare l’essere umano semplicemente raccontandolo, di allonta-

nare da ogni vita il sospetto di esser fatta per finire.

Infine, la Sala C2, spazio intimo e raccolto, sabato 23 agosto alle 21.00, sarà teatro di “Se io fossi un angelo” (Per poter riderci sopra... Per continuare a sperare...). Una lezione/ evento a cura di Cristiano Governa, accompagnato da Andrea Campi alla voce e chitarra e Tiziano Guerzoni al violoncello. Partendo dalle parole della poetessa Mary Oliver, “Osserva, stupisciti, raccontalo”, Governa condurrà un breve viaggio nella poetica e nella visione di Lucio Dalla. Esplorerà

Questi “luoghi altri” del Meeting, con le loro proposte diversificate (cinema, coro sociale, teatro-scuola, lezione-concerto), ampliano la geografia della manifestazione, trasformando spazi cittadini in luoghi di dialogo e ispirazione. In ognuno risuona la stessa domanda: dove - e con chi - si può ancora costruire?

lista, senza quinte, con luci tenui e silenzi.

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