Quotidiano Meeting | 22 agosto 2022

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UNA CIVILTÀ NON CRESCE SENZA CULTURA SOSTIENI IL MEETING DIALOGO E BELLEZZA NE SONO LA LINFA VITALE COSTRUIAMO INSIEME QUESTA GRANDE STORIA 22 ANNO 43 N° 3 IT’S A MATTER OF ENERGY Il segretario della Lega Musulmana Mondiale a confronto con il Senso religioso di don Giussani IL CARDINALE ZUPPI AVOLONTARITUTTOSOCIALLEVIDEOINTERVISTE La possibile convivenza A pagina 2 A pagina 5 A pagina 9 www.meetingrimini.org/media-room «La paura si insieme»vince loDestarestupore compagniaperGratitudinequesta fi er daanchecasaUn appello all’umanità di ciascuno, con uno sguardo di fede valorizzatore della capacità della ragione e dell’esperienza personale, per collaborare tutti nella ricerca quotidiana del senso ultimo delle cose e della vita e costruire così un’esistenza densa di significato per una convivenza realmente pacifica tra popoli e reliLogioni.ha rivolto ieri Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, al Meeting in occasione del dialogo a tre voci sul Senso religioso di don Giussani con don Stefano Alberto, di Andrea Simoncini Quando qualcuno scriverà la storia del Meeting occorrerà dedicare un capitolo ai titoli. Titoli spesso ellittici, non immediati, fatti apposta per suscitare domande, polemiche, dibattiti. Quest’anno, grazie all’anniversario di don Giussani, è stato scelto un grande titolo, diretto e affermativo: una passione per l’uomo. Eppure, anche un titolo così immediato e intuitivamente chiaro nel suo contenuto, non si sottrae al “metodo” Meeting: ovvero, per capire fino in fondo occorre fare esperienza. E’ quanto è accaduto a chi ha avuto modo di assistere al dialogo avvenuto tra Bernard Scholz, presidente del Meeting, e il cardinale Matteo Zuppi, presidente dei vescovi italiani. Un dialogo incentrato proprio su questa “passione per l’uomo”. Ebbene, lì è accaduto che quello che sembrava chiaro, forse scontato, d’un tratto è diventato una novità. E come tutte le novità, travolge, perturba, cambia. Perché si potrebbe parlare per ore di passione per l’uomo senza suscitare neanche un brivido, senza muovere nessuna energia. È il paradosso della passione “triste” - così l’ha chiamata il cardinale - una passione figlia dell’individualismo. Che nasce dal prefiggersi obiettivi da realizzare a tutti i costi, anche a patto di creare attorno a sé un deserto spirituale. La passione per l’uomo di cui si parla al Meeting ha tutt’altra origine. Nasce da un incontro. Dall’imbattersi in qualcuno la cui umanità è talmente vibrante e viva da suscitare quantomeno il desiderio, la domanda, che è l’inizio del cambiamento «Questo è stato Don Giussani» ha detto monsignor Zuppi, uno che «quando parlava di passione per l’uomo era credibile» ma nel dire questo è riecheggiata davanti a tutti la vita stessa e la vocazione di don Matteo Zuppi, per tanto tempo parroco nelle periferie di Roma, a sua volta, testimone credibile della passione di Gesù per l’uomo. La passione per l’uomo non è, dunque, un attributo “di serie” degli esseri umani, qualcosa che abbiamo di default per il fatto stesso di vivere. EDITORIALE docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e ael Farouq, professore di Lingua e letteratura araba nel medesimo ateneo, durante la sua terza partecipazione all’evento riminese. Un nuovo capitolo di un’amicizia che continua e che nella lettura del testo di riferimento dell’opera e del pensiero del fondatore di Comunione e liberazione ha trovato un ulteriore spunto per la ri essione comune sulle sfide della contemporaneità, contro ogni forma di ideologia, nichilismo o discorso d’odio. A pagina 3 A apertomicrofono continua a pagina 12

Mercoledi 24|h14.00 Crisi climatica e sicurezza alimentare: il ruolo dell’imprenditoriatecnologicadell’innovazionee Gianpiero Menza Senior Partnerships & Innovative Finance Officer, Alliance/CGIAR Gladys Morales Senior Innovation Adviser, Change Delivery and Innovation Unit (CDI) United Nations International Fund for Agricultural Development (IFAD) Celeste Righi Ricco Researcher at Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) and co-founder at Change For Planet modera Claudia Zaccari Junior Analyst, Alliance/CGIAR Mercoledi 24|h16.00 Centro e periferia. Al cuore dello sviluppo territoriale sostenibile

LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO2 PRIMO PIANO Il presidente della Cei è intervenuto sul tema del Meeting ricordando episodi della vita di don Giussani

Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto Habib Dhaouadi Sindaco di Gabes Carmelo Troccoli (Farmer World Market Organization) modera Enrica Simonetti Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno Giovedì 25 | h 12.00 One Health Alberto MANTOVANI Istituto Superiore di Sanità Simona SERAVESI Organizazione Mondiale della Sanità Marco SIMONELLI Istituto Superiore di Sanità modera Francesca FIORINO Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo

Creare e ricreare con l’economia circolare Enrico Dall’Olio Presidente Agribioenergia Soc. Coop. Agricola Massimiliano Cenacchi Direttore Agricolo COPROB-Italia Zuccheri Mario Pascucci Amministratore Delegato Caffè Pascucci Gaetano Dini Ciacci Direttore dei Servizi Conad. modera Augusto Bianchini Professore Associato Dipartimento di Ingegneria Industriale - Università di Bologna. Martedì 23 | h 18.15 L’acqua, un bene per l’umanità Luca Maestripieri Direttore Agenzia Italiana per Cooperazione allo Sviluppo Biagio Di Terlizz Direttore Aggiunto CIHEAM Bari modera Ambra Franceschetti DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Zuppi: la paura si vince insieme

er contrastare la dis manità dell’algoritmo ci attende na grande sfida riaccendere la passione di Stefano Andrini «L’individualismo spesso diventa anche nazionalismo: un grande “io” insieme a tanti grandi “io” che rischia di vedere l’altro solo come avversario». Lo ha affermato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, intervistato da Bernhard Scholz sul tema del Meeting. Nella sua conversazione il cardinale è partito da un ricordo di don Giussani «sempre alla ricerca del vero dentro l’esperienza. Ho in mente due cose in particolare: in don Giussani la passione per l’uomo era credibile perché era la ragione della sua vita. Il desiderio dell’incontro con l’altro, inoltre, era qualcosa di irriducibile. Mai ripetitivo: un avvenimento creativo che generava altro. Nel 1981 a Sant’Egidio Giussani partecipò a un incontro con il cardinale Martini e altri. Mi fu chiaro allora come la sua passione avesse le radici nella concretezza della vita reale».

C’È UN’ITALIA CHE COOPERA Sabato 20 |h 14.00 sostenibileformeistituzionale:Comunicazionenuovemediaesviluppo Dante Brandi Capo Unità di Coordinamento della Comunicazione, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Chiara Piotto Giornalista Torcha modera Samuele Cofano DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Domenica 21 |h14.00 Incontro con il cardinale Nzapalainga sulle sfide,principalidell’Africa Sub Sahariana. Card. Nzapalainga Arcivescovo di Bangui, Centrafrica Marina Sereni Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lunedi 22 | h 14.00 Enti locali e diplomazia alimentare: il Milan Urban Food Policy Pact Anna Scavuzzo Vicesindaca di Milano Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. modera Pietro Pipi Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo/AICS Lunedi 22 | h 16.00

scoperto allora che non era un gesto lontano, perché era qualcosa che incontravo io. Successivamente è seguita la scoperta delle periferie esistenziali di Roma e l’esperienza di un Vangelo vivo». Sulle paure del tempo presente il presidente della Cei ha ricordato che nascono da un individualismo che sembrerebbe darci forza e invece ci lascia più fragili. La lezione delle pandemie va invece in tutt’altra direzione. «La paura si vince insieme e questo genera la Comefratellanza».puòpassare l’uomo dalla cultura alfabetica a quella digitale mantenendo il proprio io? «Se non abbiamo una passione per l’uomo, l’algoritmo è più forte, decide per noi e questo è quanto di più disumano ci possa essere. Quella che abbiamo di fronte è una grande sfida ha concluso il presidente della Cei -riaccendere la passione. In questo i giovani hanno bisogno di testimoni e di anziani capaci di sognare».

Diplomazia alimentare italiana: un impegno per il mediterraneo Fabio Cassese Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelo Riccaboni Presidente PRIMA e SANTA CHIARA LAB/ Università di Siena Dr. Samer Jarrar Direttore Generale del Centro Nazionale di Ricerca Agricola, Ministero dell’Agricoltura dell’Autorità Nazionale Palestinese modera Marinella Giannelli CIHEAM Bari. Martedì 23 | h 14.30 La crisi globale:alimentarelapersona al centro Luigi Di Maio Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Maurizio Martina Vicedirettore Generale FAO Ettore Prandini Presidente Coldiretti Stefano Zamagni Presidente Accademia Pontificia per le scienze Introducesociali. Bernhard Scholz Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra popoli ETS. Modera Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Martedì 23 | h 17.00

AREA INTERNAZIONALE PADMEDIAC3-C4PARTNER

Di questa passione c’è ancora bisogno? Zuppi non ha dubbi. «Si dice – ha ricordato – che la nostra sia una generazione triste. Le passioni tristi sono quelle bulimiche dell’io e dell’individualismo. Non abbiamo bisogno di una passione da laboratorio ma di una strada che mi faccia trovare me stesso perché incontro altri. Mi colpiva come Giussani parlava di Pasolini (negli anni ’60 non era certo ben visto dal mondo cattolico). Eppure per il fondatore di Cl c’era nello scrittore e regista una profonda ricerca dell’uomo. Se avesse incontrato qualcuno del movimento lo avrebbe capito, era solito dire. Senza alcuna preghieramiSant’Egidio.le,naleglifacevaSemplicementestrumentalizzazione.lasuapassionegliriconoscereanchequellade-altri».Aquestopropositoilcardi-hacitatounesempiopersona-ilsuoincontroconlaComunitàdi«Tuttoèiniziatoquandohannoinvitatoaunmomentodiprimadellascuola.Ho

«La porta stretta via necessaria per scoprire l’amore di Dio» «Sforzatevi di entrare per la porta stretta». Le parole di Gesù dal Vangelo di Luca sono state al centro dell’omelia del Cardinale Matteo Zuppi, che ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nella domenica del Meeting. Accolto all’inizio del rito dal saluto fraterno del Vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, Zuppi si è rivolto al popolo del Meeting dicendo che non bisogna avere paura di passare dalla porta stretta, perché è il passaggio che ci è chiesto «per scoprire la libertà dell’amore». La strettoia, ha aggiunto, «non è Quella della perfezione: non amiamo perché siamo perfetti, ma siamo perfetti perché amiamo». «La gloria di Dio - ha detto ancora Zuppi- è così umana che è per tutti e si rivela nelle fragilità», non quindi nel successo ottenuto per esempio a suon di follower e basato sull’apparenza. Citando più volte parole e scritti di don Giussani, il Cardinale ha concluso la Messa con l’augurio, ripreso da uno dei canti, di «essere come bambini». La preghiera dei fedeli, letta in più lingue, non ha dimenticato la tragedia dell’Ucraina, con un’invocazione alla pace.

PRIMO PIANO Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa a colloquio con don Stefano Alberto e Wael Farouq sul pensiero di don Giussani

ziano, musulmano, cresciuto come tanti con il riferimento di due culture, araba islamica e occidentale, ha dovuto fare i conti, come la maggior parte dei ragazzi della sua generazione, con «un mondo che stava crollando, dopo il crollo del muro di Berlino e del comunismo». E poi ancora, negli anni ’90, con la prima guerra del Golfo «un’altra caduta, quella del nazionalismo arabo. Ho vissuto fisicamente la caduta delle grandi narrazioni, l’inferno della guerra e della distruzione». Esperienze che oggi non sono lontane nemmeno in Europa. Il risveglio descritto da Farouq, in fondo, è l’esperienza personale a cui ha invitato Al-Issa, anch’egli muovendo, nel suo intervento, proprio come Giussani, da uno sguardo di fede, seppur diversa da quella del sacerdote brianzolo, ma sorprendendo una corrispondenza nella lettura dell’io come creato da Dio: «Dobbiamo tornare a sentire il valore e l’importanza della nostra esistenza – ha detto chiederci qual è il suo signifi cato e perché siamo diversi? Qual è il valore della differenza?». Sono queste, ha aggiunto, le «domande che svegliano la ragione in modo sano contro l’interpretazione nichilista». L’alternativa? Lasciare che «nel dibattito infinito svanisca anche il valore della verità». Universalmente riconosciuto come convinto promotore di partnership tra comunità, fedi e nazioni diverse (e lo ha documentato un video mandato in onda in apertura dell’incontro), Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa è stato elogiato dalla comunità internazionale per la sua guida nella lotta contro l’antisemitismo, l’islamofobia e anche l’incitamento all’odio. Già ministro della Giustizia e segretario generale della Lega musulmana mondiale dall’agosto 2016, si è recato in Vaticano nel settembre 2017 per incontrare papa Francesco e con lui il cardinale Jean-Louis Tauran, allora presidente del Pontifi cio consiglio per il dialogo interreligioso. Nel 2019 ha guidato la conferenza culminata con l’approvazione, da parte di milleduecento personalità, della Carta della Mecca, uno dei documenti più importanti della storia islamica moderna nel solco della Carta di Medina redatta dal profeta Maometto.

SANTA MESSA

3 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO

Terza presenza al Meeting del segretario della Lega Musulmana Mondiale: un nuovo capitolo di un’amicizia che continua di Matteo Rigamonti «Il primo passo per realizzare una convivenza più pacifi ca comincia dalla percezione del senso religioso, il senso della fede». Lo ha detto Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, intervenendo ieri al Meeting sul “Senso religioso”, il libro di riferimento dell’opera educativa e del pensiero del fondatore di Comunione e libeConrazione.la guida dell’organizzazione non governativa che ha sede a La Mecca, in Arabia Saudita, e che rappresenta gli aderenti alla fede islamica di oltre cinquanta paesi in tutto il mondo, durante la sua terza partecipazione all’evento riminese, sul palco c’erano don Stefano Alberto, docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Wael Farouq, professore di Lingua e letteratura araba nel medesimo «Grazie»ateneo. è la prima parola che ha rivolto Al-Issa al popolo riunito in fi era per ascoltarlo: «Sono felice – ha detto – di incontrarvi questa sera al Meeting per l’amicizia tra i popoli, un forum internazionale così importante e dove si costruiscono ponti e si promuove la consapevolezza dell’importanza di avvicinare le nazioni, affinch si costruisca la fratellanza umana, il bene. Superando i pensieri e i problemi dell’anima che tutti dobbiamo cercare di Primorisolvere».problema che ferisce l’umanità e che oggi sempre più accomuna gli uomini e i popoli di ogni credo e nazione, ha ricordato don Stefano Alberto citando Giussani, è il «rischio» della «trascuratezza dell’io», quello di «ridurre e soffocare l’ampiezza della ragione e della libertà». Per questo «il tema dell’educazione al senso religioso diviene centrale nella preoccupazione, sempre più viva, della possibilità di una convivenza, di una fratellanza, di una amicizia reale, che non censuri le diversità, ma sappia cogliere ciò che è comune all’umano». E ha precisato: «Non un ideale astratto, ma un cammino, un percorso, passo dopo passo». A condividere i suoi primi passi nel paragone con il pensiero del fondatore di Comunione e liberazione è stato Farouq, ricordando quando, negli anni ’80, sedicenne arabo egi-

«Cerchiamo insieme il senso della vita»

Gnocco fritto e nuovi don Camillo «Opere di straordinaria carità. Come la casa per disabili mentali di don Giancarlo, solido teologo e parroco buongustaio»

di Maurizio Vitali Il Cristo di don Camillo – leggendario protagonista con il sindaco comunista Peppone dei racconti di Guareschi e dei film di Fernandel e Gino Cervi non è sepolto con il ruvido e sanguigno parroco di Brescello. È vivo. Incontrabile, magari pedalando lungo la via Emilia, un po’ come fece il grande scrittore del Mondo Piccolo. Lo ha fatto, per così dire, con geniale intuizione, Egidio Bandini, che ha portato al Meeting cinque don Camillo di oggi, con il loro Cristo. Proponendo esperienze che tra l’altro ci fanno riscoprire un don Camillo, e un Cristo stesso, non riducibili a un certo cliché che ci è entrato in testa.

Coldiretti è presente al Meeting di Rimini 2022 con Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e la World Farmers Markets Coalition, Coalizione supportata dalla FAO come progetto di Food Coalition, per promuovere un modello produttivo sostenibile in termini sociali, ambientali ed economici e con progetti concreti. Un concetto di food system basato sul principio della distintività, della biodiversità e dell’equità dei rapporti di filiera. L’esperienza di uno dei cinque sacerdoti all’incontro organizzato dal Gruppo Amici di Giovannino Guareschi

IL GIÀ SAPUTO Per esempio. Il mio amico don Giancarlo, uno dei cinque, non è difficile vederlo come un novello don Camillo “secondo cliché”: robusta costituzione, origini e parlata emiliane, profonda immanenza al vivere e al sentire della sua gente. E poi religiosa devozione per la coppa, lo gnocco fritto, il rubicondo Gutturnio in compagnia. La stessa con cui don Camillo, lui solitariamente deciso al digiuno, accarezza un culatello e si annusa la mano come fosse coppa di ambrosia. Gaudenti virtù gastronomiche e solida certezza cristiana al servizio della missione, senza sdolcinatezze e moine clericali. LA SORPRESA Chiamato a parlare del “suo Cristo”, non ha parlato di sé, ma di un altro: don Angelo, suo amico d’infanzia, creatore del Centro Manfredini di Piacenza che è una struttura residenziale per disabili mentali, di cui ora don Giancarlo (Plessi il suo cognome, a Cortemaggiore e Besenzone le sue parrocchie) è divenuto «Certipresidente.incontri– ha detto – sono pura Grazia. Da ragazzini eravamo già innamorati di Cristo. Angelo volle condurmi con lui alla Casa di riposo, ci andai senza voglia, solo per amicizia. Vidi che quello era il luogo dove si trovava meglio. Per tutta l’adolescenza fu la sua missione. Divenuto sacerdote, fu inviato dal vescovo Manfredini a guidare il centro di accoglienza. Un lavoro immenso, non mi capacitavo di come potesse far fronte a tutto, senza perdere la bussola, poi: “Se ci fosse qui Cristo al mio posto, cosa farebbe?”. Ecco quindi il criterio: riconoscere e ringraziare il Signore con l’offerta della propria vita. Niente, ora, andrà perduto di tutto ciò che la Grazia divina ha permesso che accadesse”.

LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO4 PRIMO PIANO

Si intitola “Dalla mia vita alla vostra” l’incontro in programma oggi alle 15 in Auditorium Intesa Sanpaolo (D3) in occasione della pubblicazione del volume antologico “Alle radici di una storia”, omaggio di Rizzoli a don Luigi Giussani, suo autore, nel centenario della nascita. «È stato il più grande educatore del Novecento, ogni suo brano arriva al cuore di noi lettori – spiega una nota dell’editore –, scardina i modi di pensare abituali e innesca una scintilla nuova di conoscenza». A dialogare sull’attualità della proposta educativa di Giussani intervengono: Luigi Maria Epicoco, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’Osservatore Romano, Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Massimo Turchetta, direttore generale e publisher Rizzoli. Introduce Alberto Savorana, responsabile attività editoriali di Cl. Alla figura e all’opera educativa del fondatore di Cl è dedicato anche “Giussani 100”, l’incontro, oggi alle 21 in Auditorium Intesa Sanpaolo (D3), con Guzman Carriquir , vicepresidente emerito della Pontificia commissione per l’America Latina (Cal), lo scrittore e filosofo Fabrice Hadjadj, Maria Francesca Righi, badessa del Monastero Cistercense di Valserena, e Joseph Weiler, professore alla Nyu Law School e senior fellow del Center for European studies di Harvard. Introduce, quello che vuole essere un ritratto a più voci originale e profondo, Roberto Fontolan, direttore del Centro internazionale di Comunione e Liberazione. M.R. GIUSSANI, DOPPIO INCONTRO

5 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO I VOLONTARI L’intervento del presidente della Fraternità di Comunione e liberazione oi ri esso l i oso ell’ e le oce c e rl l c ore

Ci c e st pisce i tanti c e entrano in fiera siete oi l segreto La gratit dine per esta nostra compagnia di Davide Prosperi La prima cosa che stupisce in tanti che entrano nella fiera di Rimini siete voi, i volontari del Meeting. Perché? La risposta nella sua semplicità è disarmante. E cioè non c’è una risposta. Voglio dire che non c’è una risposta che aderisca alle categorie solite, c’è qualcosa di eccezionale. Perché passare le giornate ad accogliere le persone, a portare in giro gli ospiti, a fare da guida alle mostre, a sistemare le sale degli incontri, a servire ai ristoranti, a vendere i biglietti della lotteria, a pulire dove io Masporco...soprattutto, perché fare tutte queste cose con il sorriso? Peraltro nessuno vi paga per questo, anzi pagate voi! Eppure, ogni anno i volontari non mancano mai. Allora per capire bisogna entrare in una storia fatta di volti e di gente di ogni età. Una storia che certamente si narra anche attraverso le personalità che vengono a incontrare questa gente, gli eventi e le mostre che testimoniano di vicende umane e fenomeni della natura dove si intuisce l’esistenza di un Oltre. Ma si comincia a comprendere che tutto questo è tenuto insieme da un collante che fa sì che tutte queste cose possono avvenire e sorprendere chi vi partecipa, ogni anno come una cosa nuova. Questo collante è l’Ideale. Tutto questo non avrebbe senso se non fosse vissuto per un Ideale. Ecco, voi siete il riesso più luminoso di questo Ideale che regge tutta questa baracca. È per questo che diciamo sempre che senza i volontari il Meeting non esisterebbe. Cosa rende possibile tutto questo? In un brano dell’ultimo libro della Rizzoli, che raccoglie un’antologia di testi del fondatore di CL, don Giussani commenta così le ragioni dell’impegno di chi contribuisce a costruire un’opera, cioè voi: «nessuno di voi ha seguito la regola del proprio comodo per poter creare un’opera; qualsiasi tipo di opera abbiate creato non siete annegati nella ricerca del comodo. A che cosa avete dato spazio, voce, forma di azione? La parola che dobbiamo ripeterci sempre, la parola che definisce la grandezza dell’uomo rispetto a tutta la realtà – per quanto piccolo e inerme possa sembrare, o sia, di fronte a tutti i fenomeni che caratterizzano la realtà che ci circonda – è la parola libertà. Avete dato spazio e avete dato iniziativa alla vostra libertà». E prosegue più avanti: «La libertà è esigenza, desiderio, tensione all’infinito. Ma l’infinito, questo destino infinito che abbiamo, si realizza attraverso i bisogni quotidiani in cui la propria sete si articola e si concreta. […] Ma come non si può nascere da soli e come non si può vivere da soli, così non si può rispondere al proprio bisogno –qualunque esso sia, anche quello che sembra più singolare possibile – se non in una compagnia, se non con l’aiuto di una compagnia». E allora qual è il segreto di voi volontari? È la gratitudine per questa nostra compagnia, la gratitudine per nostra amicizia! Un bene grandissimo di cui siamo grati e che ci sottrae continuamente a un’esistenza frenetica e senza Lascopo.ragione profonda, la natura vera di questo Ideale è la stessa che ha mosso e muove tutti i grandi santi nella storia della Chiesa. Si chiama carità. Questa parola non si può capire veramente se non se ne è mai stati oggetto, e tantomeno la si può spiegare. Però sicuramente si può vedere e, quando si vede, il cuore risuona di una vibrazione sconosciuta che emerge dal profondo di noi stessi. Si racconta che lo scrittore e viaggiatore britannico Bruce Chatwin volle seguire Madre Teresa in uno dei suoi giri. Un giorno avevano trovato un lebbroso abbandonato nella spazzatura di Calcutta; Madre Teresa con le sue suore aveva cominciato a curarlo. Chatwin esclamò “Non lo farei per un milione di dollari”. “Nemmeno io”, rispose lei. Lo faceva perché quel lebbroso per lei era il Cristo che lei aveva giurato di servire. Un gruppo di novizie si sentì dire dalla Madre: «Se siete venute qui per Gesù, bene. Se siete qui per far del bene ai poveri o per qualunque altro motivo fate le valigie e andate via oggi stesso». Magari quelle novizie non avevano affatto chiaro cosa la Madre intendesse con quelle parole, ma sono rimaste per scoprirlo, vivendo fino in fondo la concretezza del compito che veniva loro affidato. In questi giorni di lavoro a voi è chiesta la stessa cosa. Grazie per quello che fate! (Stralci dell’incontro con i volontari del Meeting 2022)

I SERVIZI DEL SISTEMA CAMERALE PER LA DELLEDIGITALIZZAZIONEPMI scan me LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO6 IN FIERA Viaggio tra i fast food e le identità culinarie regionali dove potersi rifocillare tra un convegno e una mostra La gratuità è servita al tavolo

È per la sovrabbondanza di un’esperienza che volontari e ristoratori si mettono in gioco in prima persona. E ogni anno ritornano di Giuseppe Bianchini Rimini, “capitale” della Romagna, è terra di vacanza e allegria, dove il buon cibo e il buon vino non mancano mai. Anche in fiera uesta forma di celebrazione della vita e della bellezza di casa. E per chi vi passa, anche un solo giorno, difficile rinunciare a un aperitivo, un pranzo o una cena con amici. Momenti di condivisione che fanno parte della cultura del popolo del Meeting. In fila nel padiglione ast ood B si attende nemmeno troppo in realtà gra zie ai bravissimi volontari alle casse componendo mentalmente il proprio men , mentre si conosce il compagno di destino al proprio fianco. Immersi in uesta magnifica gazzara si sco pre l’impegno di tanti dietro ai banconi e ai fornelli. on solo un pasto, ma un’esperienza multisensoriale, in una magnifica aria da sagra. Diversi ristoratori sono legati a precise identità regionali. Come ir o, titolare di una pizzeria ad Ascoli Piceno, che diventato amico del eeting. Collabo ratore alle cene di gala, lo scorso anno era presente con le sue pizze d’autore e ora ha portato a Rimini il miracolo del la tradizione culinaria ascolana l’oliva fritta. engo al eeting perch mi pia ce dice , perch bello ascoltare i dibattiti, incontrare le persone e perch ui ho l’occasione di apprendere molto dall’esperienza degli altri . E continua el tempo ho capito di poter portare ualcosa anche io, come contributo. i piace pensare che uello che faccio costruisce la storia del eeting . Crescono di anno in anno gli amici del Bar Alcamo, sempre presenti per una storia comune alla uale partecipia mo anche noi spiegano all’inizio stata una provocazione, la proposta di iniziare a produrre vino; poi stato proprio il eeting ad amplificare il no stro desiderio di esserci, di offrire otti mi prodotti e incontrare le persone . La passione per l’altro muove gli amici si ciliani e, nonostante si tratti di un lavo ro duro, i volontari chiedono di tornare ogni anno a collaborare con loro. Lo stesso riferiscono i gestori dello stand astri birrai umbri, tradizione di lavoro nella ristorazione da oltre uarant’anni I volontari chiedono di tornare da noi perch lavoriamo in un contesto familiare frutto di una co mune storia con la vita del eeting . E aggiunge la titolare acciamo una ristorazione orientata ai giovani, che ci scelgono per l’aperitivo, con prodotti di ualità, nostri o selezionati da noi . icola, del istorante pugliese, conclu de ui curiamo principalmente il bel lo, che anche buono, perch come ci hanno insegnato, niente educa come una cosa bella. Per uesto sacrifichia mo ferie e spendiamo del nostro. Cos che chi viene da noi a mangiare un’o recchietta pu fare esperienza di ue sta bellezza . Cos’altro aggiungere Buon appetito

Il padiglione che c’è ma non si vede Grazie al lavoro della comunicazione digitale il Meeting diventa sempre più social per raggiungere anche chi lo segue da casa di Alessandra Montagnoli “Che allegria c’è? Cos’hanno di bello tutti costoro?”, si domandava l’Innominato di Manzoni. La stessa domanda sorge guardando i volontari del Meeting. Molti si notano passeggiando tra i padiglioni, le mostre e gli incontri, altri sono meno visibili ma non meno impegnati. Come chi opera nella comunicazione digitale occupandosi dei social media. Dinamicità è un concetto chiave per chi lavora nel social media team: bisogna essere sempre “sul pezzo” e al passo coi tempi, anzi meglio anticipare le tendenze, con format e contenuti per “catturare” gli utenti. Al Meeting, però, non è soltanto questo il cuore del lavoro social. Il compito di questi giorni è che questi strumenti “formato smartphone” vadano al cuore dei temi proposti, nelle varie modalità, dai talk alle mostre, dagli spettacoli ai concerti. Non basta essere precisi e informare ma, come raccontano i due responsabili del team, Carlo e Barbara, il desiderio è essere come un padiglione in più, una piazza ulteriore per raccontare le giornate del Meeting, accompagnando chi è in fiera e chi partecipa non in presenza. I primi a essere affascinati da questa sfida, e per uesto desiderosi di essere a loro volta presenti, sono proprio i volontari del team social. Quale che sia la ragione per cui ciascuno si è coinvolto quest’anno – in un numero doppio ri-

7 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO IN FIERA Una giornata in compagnia del media team dove si sperimentano ogni giorno nuove modalità di presenza online

© Press

LA FOTO DEL GIORNO spetto alla scorsa edizione – il punto di partenza è l’interesse per una modalità unica di guardare ai fatti, alle esperienze e alle persone, tratto caratteristico del Meeting. E che, attraverso i social, pu essere amplificato e condiviso in finitamente. uesta la posizione che dà ritmo al lavoro, dal pre-meeting alla uotidianità dei giorni in fiera, e si perce pisce nella densità e creatività che comunicano le sempre più ricche pagine social. Scorrendo le gallery di immagini, seguendo i reel di approfondimento, le storie e i nuovi brevi focus sui temi caldi del giorno, piano piano, si costruisce il racconto della vita in fiera. Una vita che, seguendo la natura interattiva e coinvolgente dei social, implica tutti, oltrepassando le pareti della postazione del team. Tra le novità c’è la partecipazione del Villaggio ragazzi, con un piccolo laboratorio social dove sono i più giovani a produrre contenuti attraverso semplici format. Perché così la bellezza di questi giorni possa arrivare tramite la passione di tutti a chiunque, ovunque si sia. Meeting

LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO8 IN MOSTRA La storia della co-fondatrice dell’Università Cattolica e di molte altre opere religiose e associative Protagonista della storia italiana

Un “attivismo obbediente” ha caratterizzato l’esistenza di Armida Barelli, che diceva:«Non sono più io a decidere per me stessa» Il 2 luglio 1937 il delegato apostolico monsignor Zanin in visita a Sian-fu con una cinquantina di Suore Postulanti e Aspiranti della Casa Madre “Istituto Benedetto XV”, fondata da Armida Barelli, come raccontato nella mostra. di Paolo Costa Un vulcano sempre in attività, una cristiana “mai tranquilla” (diremmo mutuando un’espressione giussaniana), una storia da approfondire e ora opportunamente riproposta nella mostra promossa dall’Università Cattolica. Per raccontare Armida “Ida” Barelli, proclamata Beata lo scorso 30 aprile, non bastano n la definizione di co-fondatrice della Cattolica né le poche righe di un articolo. La complessità delle sue opere ha infatti lasciato tracce indelebili nelle vicende della società italiana nel corso di tutto il . Nata in una ricca famiglia della borghesia milanese, dopo l’incontro con Padre Agostino Gemelli la Barelli abbraccia molto giovane la vita religiosa diventando terziaria francescana. Per farlo deve però vincere la contrarietà dei suoi genitori, che non frequentano la Chiesa e sono convintamente laici nonché seguaci degli ideali risorgimentali. Mossa da una fede indomita, le difficoltà non sono mai per lei un ostacolo insormontabile. E la cifra della sua esistenza diventa la fedeltà nel seguire quanto la realtà le suggerisce. «Ho la strana impressione di non essere più io a decidere per me stessa -dice- ma sono disposta a tutto». Inaspettatamente si trova così a fondare opere importantissime per la Chiesa italiana, semplicemente rispondendo alle proposte che le arrivavano dal mondo ecclesiale, dall’arcivescovo di Milano e persino dal Papa. L’Università Cattolica nac ue nel , dopo che due anni prima, insieme a Padre Gemelli, Francesco Olgiati e Ludovico Necchi, la Barelli aveva accolto l’invito di Giuseppe Toniolo a dare vita a «una università dei cattolici italiani». Successivamente, vincendo la sua titubanza diceva di non sentirsi ade guata), avrebbe fondato la Gioventù emminile Cattolica, un’associazione che si proponeva di promuovere e difendere i diritti delle donne in un contesto come quello fascista in cui certi discorsi non si potevano fare, tanto meno da parte di strutture organizza te. Insieme a Padre Gemelli diede vita anche alle Missionarie della Regalità del Nostro Signore Gesù Cristo (congregazione che suscit nuove voca zioni e opere di assistenza e in Cina settentrionale all’istituto Benedetto XV. Terminata la guerra, si battè a favore del voto alle donne proseguendo instancabile nelle sue molteplici attività. La sua esistenza, caratterizzata da “attivismo obbediente”, ricorda la domanda che Charles Peguy mise in bocca a Violaine nell’Annuncio a Maria: “Perchè affannarsi tanto, quando è così semplice obbedire?”. Al Meeting la mostra “Nulla sarebbe e stato possibile senza di lei stata presentata da Aldo Carera (direttore dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia , Letizia Caccavale presi dente del Consiglio Pari Opportunità Lombardia) e da don Stefano Alberto.

ore 12.00 Maria Sanvito Presidente di Fattormia Lucia Taglioretti e Alessandra Miolo Rappresentatnti Istituto Bruni, Padova ore 14.30 Laboratori didattici a cura di FATTORMIA per i bambini 6/11 anni ore 15.45 Visita guidata all’esposizione dei biomateriali a cura di MAGICACOMPAGNIA ore 17.00 Giulio Lo Jacono Coordinatore operativo ASVIS è stato invitato Fabrizio Sala Assessore Università,all’Istruzione,Ricerca,Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia Fabio Minoli Direttore comunicazione rapporti istituzionali e sostenibilità BAYER ITALIA Silvia Paparella e Cinzia Rossi Progetto “Nostra Madre Terra” ore 18.15 Visita guidata all’esposizione dei biomateriali a cura di MAGICACOMPAGNIA ore 19.30 La sorpresa del vivente, l’attenzione del poeta musica e versi con Accademia Ambrosiana – riferimento Fabrizio Milano Letture da Giacomo Leopardi Compagnia del Tarlo Lunedì, 22 agosto Oggi parliamo di Sviluppo Sostenibile con L’AMBIENTE TRA SCIENZA, ISTITUZIONI E IMPRESE: GLI INCONTRI

9 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO IN MOSTRA Una piazza per sei protagonisti del Novecento leRespirareopered’arte

Sentire l’odore del legno e della tela, ammirare le geometrie, vedere i ripensamenti e le correzioni: una esperienza unica di Giancarlo Cervino Chi è solito immaginare un’esposizio ne di opere d’arte come una stanza con quadri appesi alle pareti e statue negli angoli protette da vetri, barriere, cordoni, sensori di allarme, architet ture improponibili e custodi talvolta annoiati oppure molto zelanti, resterà sicuramente sorpreso, se non sbalor dito, dalla mostra “Da Martini a Guttu so” nel Padiglione B2. È infatti quasi impossibile in un museo e finanche in una galleria d’arte anche molto all’avanguardia, avere la possibilità di vedere il negativo di un quadro di grandi dimensioni come lo “Spes con tra Spem” di Renato Guttuso - quadro dipinto del 1982 ed esposto già l’anno dopo nel 1983 al Meeting di Rimini in sieme ad alcuni disegni preparatori. Al Meeting è invece possibile ammira re a distanza ravvicinata ed illuminate retrospettivamente, i volti dei protago nisti del quadro carichi di pathos, in ne gativo, cioè nella trasparenza della tela vista dalla parte posteriore. E si può anche ammirare la trama della tela, il legno che la sostiene con le etichette delle gallerie e dei musei che l’hanno ospitato e financo il documento di tra sporto dello stesso malamente appic cicato. Elementi che costituiscono la storia del quadro, i suoi viaggi, la sua esibizione. Si può “respirare” il quadro. Sentire l’odore del legno e della tela, «Ai miei amici ospiti». Con questa espressione, si rivolgeva Arturo Benvenuto Ottolenghi, pronipote di Jona Ottolenghi, negli anni ’30 agli ospiti dell’allora “Ricovero Ottolen ghi in Acqui”, oggi divenuto casa di riposo “Jona Ottolenghi”, che ospi ta la monumentale realizzazione di Arturo artini, Il figliol prodigo , del 1929, esposta al Meeting. Bar bara Gandolfi, attuale presidente del consiglio d’amministrazione della casa di riposo Ottolenghi, ha portato una testimonianza dell’im portanza dell’esposizione dell’opera nella «piazza virtuale» del Meeting per permettere la sopravvivenza nell’era post Covid-19 di un’istituzio ne che non è solo un luogo di acco glienza fondamentale per i bisogno si della cittadina piemontese, ma anche un meraviglioso edificio del quattordicesimo secolo interamen te ristrutturato negli anni Trenta dal genio dell’architettura razionalista italiana Marcello Piacentini, che ospita un grande numero di opere d’arte del ‘900 italiano e in cui la rea Barbara Gandolfo ha prestato la scultura di Martini ammirare le geometrie e le asimme trie, vedere i ripensamenti e le corre zioni dell’artista. Le sculture sono fruibili a 360 gradi e si possono ammirare dettagli e parti colari invisibili anche nelle fotografie dei migliori cataloghi. È possibile “en trare” nell’ambientazione della statua e partecipare all’azione. Nel “Miraco lo” di Marino Marini si può osservare la cura ed il dettaglio del volto e della bocca del cavaliere disarcionato, inci se nel bronzo fuso dallo scultore e che sfuggono alla fotografia a causa della luce che vi scivola sopra coprendole. e Il figliol prodigo di Arturo arti ni si può osservare di fronte “il grido muto del padre alla vista del figlio in quell’attimo decisivo prima di abbrac ciarlo ed accettare la sua richiesta di Ilperdono.tuttoimmerso in un’ambientazione di grande respiro in cui coesistono an che degli elementi naturali, costituiti da piccoli alberi veri, accanto alle ope re d’arte, quasi a comparare la potenza dell’arte della natura con quella uma na. Possiamo focalizzare i dettagli in una coreografia espositiva di notevole impatto emozionale. Una mostra fuori dagli schemi in cui ci si “immerge” nell’opera d’arte circon data da un’illuminazione avvolgente che risalta su una moquette verde e blu che aumenta la luminosità ed il ca lore dell’ambiente. Una carrellata significativa di sei opere di alcuni fra i più rappresentativi pro tagonisti dell’arte italiana del ‘900 che, molto probabilmente a torto, è stata molto spesso considerata come una Cenerentola, perché ha sofferto dello spostamento dell’asse dei centri di diffusione dell’arte da Roma, Firenze e Venezia, prima a Parigi, sull’onda dell’Impressionismo e poi, durante e soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti, che sono diventati la nuova mecca sia degli ar tisti che dei protagonisti del mercato dell’arte. Cinque uomini e una donna che solo recentemente cominciano ad essere apprezzati anche a livello internazionale per il loro valore di te stimonianza di una tradizione artistica senza pari nel mondo. Una mostra che emoziona e stupisce prima ancora di istruire. Vale una visita molto lenta ed appassionata. «Il nostro Figliol prodigo» lizzazione di Martini «trova pace» in una collocazione naturale in cui può esprimere tutto il suo pathos nel messaggio evangelico di accoglien za. Arturo Martini affermava che le sue opere erano «precise in testa» e cioè nascevano già con una missio ne ben definita nella sua testa. Il fi gliol prodigo” nasce come un gesso e divenne una scultura in bronzo per idea di Iso Peruzzi che la vide per la prima volta al lume di una candela dello studio di Vado di Martini che era privo di corrente elettrica. Una storia affascinante dell’opera di ac quisto e ristrutturazione del com plesso residenziale da parte di Ar turo Benvenuto artini, filantropo, e di sua moglie Herta Ottolenghi de Wedekind, la quale desiderava of frire «sollievo, cultura e bellezza ad un mondo triste, cupo, buio e privo di felicità» quale era l’Europa appe na uscita dal dramma della Grande Guerra. Una testimonianza di amore per l’uomo e l’arte di sconvolgente attualità anche ai giorni nostri. G.C.

La Cattolica racconta l’impegno dell’ateneo nella formazione della persona di fronte alle sfide della contemporaneità di Michele Nardi La storia della co-fondatrice dell’ateneo, una kit room per studenti di ieri, oggi e domani, docenti coinvolti in convegni e tavole rotonde. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è presente all’edizio ne 2022 del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini. Il titolo della kermesse, “Una passione per l’Uomo”, pone l’ac cento sull’essere umano e le sfide che deve affrontare nella realtà complessa del nostro secolo. Un’attenzione che l’Università Cattolica fa propria nella sua missione educativa e di ricerca. Tra le novità di quest’anno la presenza della casa editrice di ateneo, Vita e Pensiero, nelle librerie del Meeting, con sedici li bri e due dei suoi autori di punta: Josep María Esquirol e Miguel Benasayag. Per illustrare le attività e l’offerta forma tiva, l’ateneo ha uno stand nella hall sud della fiera. ui ogni studente, alumno o futura matricola può raccontare il suo legame con la Cattolica grazie a una kit room dove è possibile realizzare brevi video per i canali social. Menzionando unicatt e aggiungendo l’hastag rac contalacattolica i contenuti potranno poi essere ripresi dai profili dell’ateneo. Un’esperienza immersiva che com pletata dalle panche che ripropongono uelle dei chiostri bramanteschi del campus milanese dell’Ateneo dove è possibile anche ricaricare il proprio Asmartphone.fiancodello stand stata allestita la mostra, curata dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, su Armida Barelli, la co-fondatrice della Cattolica proclamata beata il 30 aprile 2022 in Duomo a Milano. Diversi i docenti dell’ateneo protagoni sti nel ricco programma di incontri al Meeting. Domani alle 13 in Sala Neri Generali il direttore del master in In ternational screenwriting e production della Cattolica Armando Fumagalli dialogherà con lo sceneggiatore, pro duttore e regista americano Neil Lan dau in “Eroi fragili. Noi, le storie e il fa scino delle serie tv”.

LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO10 IN FIERA Nello stand dell’ateneo, tra incontri, libri e una stanza dove gli studenti testimoniano la propria esperienza Crescere in università. Oggi come ieri

PORTOFRANCO

Condividere il bisogno E fiorisce l’io

unica gra ca dal 20 al 25/08/22 di Gianni Mereghetti Portofranco Italia è presente al Meeting nel Padiglione A3, all’interno dello spazio di Cdo Opere sociali e nella settimana del Meeting farà conoscere l’esperienza dei centri (quaranta in Italia) che condividono il bisogno di ragazzi e ragazze. L’esperienza di Portofranco è di una semplicità estrema: inizia dal bisogno di tanti studenti, che incontra la gratuità dei volontari: questo genera un cammino di condivisione che diventa spesso un’amicizia. Come ha detto il cardinale Zuppi il 21 giugno nell’Assemblea conclusiva di Portofranco «per certi versi Portofranco è un po’ vivere la realtà di Fratelli tutti… una apertura a tutti». In questo senso Portofranco rappresenta un contributo significativo alla scuola, in quanto testimonia che educare è possibile. Al Meeting ogni giorno alle ore 16 Portofranco propone esperienze e tentativi dei diversi centri presenti in Italia. Ha iniziato sabato 20 agosto, la realtà di Portofranco presente a Bologna con il nome di Scholè: Licia Morra di Scholè ha raccontato la storia della loro realtà bolognese impostata sul metodo del rapporto uno ad uno, Perla Scicolone di Penny Wirton Bologna ha parlato del metodo di insegnamento della lingua italiana che loro usano e una ragazza pakistana di nome Miral ha testimoniato l’efficacia di questo metodo. Ieri Alberto Bonfanti (Presidente PF Italia) e Don Claudio Burgio (Associazione Kayròs) partendo dalla loro esperienza si sono confrontati sulla domanda di come dal bisogno dello studio inizi un cammino di riscatto. Oggi verrà messo a tema lo sguardo umano che si incontra a Portofranco e a testimoniarlo interverranno Giuseppe Meli (Pf Palermo), Francesca Briani (già assessore all’istruzione del Comune di Verona), Maria Sorpresa (Pf Verona). Nello stesso incontro Martino Diez (direttore di Oasis e docente all’Università Cattolica di Milano) racconterà dell’iniziativa “Sulla stessa barca” che l’ fficio nazionale della Chiesa Cattolica per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso ha promosso organizzando un viaggio a Lampedusa in cui per tre giorni cattolici e musulmani hanno dialogato sul tema della cittadinanza attiva. Domani, martedì 23 agosto, sarà protagonista la realtà di Rimini e della Romagna. A testimoniare l’importanza del sostegno nello studio interverranno Valerio Tomaselli (presidente della cooperativa sociale Amici di Gigi), Emma Tadei (presidente della fondazione Gigi Tadei) e Gabriella Giavolucci (Pf Rimini). Mercoledì 24 agosto sarà la volta delle realtà di Portofranco presenti in Lombardia che racconteranno gli incontri e i rapporti che si sono generati a partire dall’esperienza quotidiana di condivisione del bisogno dello studio. Interverranno Mario Ballantini (già direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze di Sondrio), Anna Negri (associazione Bottega dell’orefice, sezione Lombarda), Francesco Tanzilli (Pf Desio – Fronte del Porto). Infine giovedì 25 agosto saranno presenti Valerio Capasa (docente all’Università di Bari) e Aldo Capotorto (Pf Taranto) che testimonieranno come la gratuità generi libertà. «Essere presenti quest’anno al Meeting – ha sottolineato il presidente nazionale di Portofranco, Alberto Bonfanti – valorizza ciò che viviamo. Portofranco è una espressione affascinante della passione per l’uomo che ci ha insegnato don Giussani, i ragazzi e le ragazze che incontriamo ritrovano se stessi nella gratuità di uno sguardo umano». Ogni giorno un appuntamento nel Padiglione A3

Il racconto di incontri vissuti partendo dalla necessità di aiuto nello studio

CARTA 11 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO

EDITORIALE

«Tutto il mondo ha bisogno di questo sguardo, si deve sostenere questa esperienza perché arrivi a tutti» di Gianni Mereghetti Pilar è una ragazza argentina al terzo anno di economia, ha incontrato il Meeting nel 2015 e ha fatto la volontaria nel 2018. Negli anni di pandemia lei ha fatto la volontaria a Buenos Aires, dove è stata organizzata una piazza virtuale e sono stati trasmessi diversi incontri del Meeting via radio. Durante l’anno ha fatto molte traduzioni in spagnolo degli incontri del Meeting. Pilar è una ragazza entusiasta del Meeting, per lei è importante sostenerlo, grazie al Meeting ha avuto tanta ricchezza umana in più nella sua vita. «Per me – dice Pilar – il Meeting è proprio ciò che dice il titolo, è la possibilità di vivere una passione per tutto fino ad arrivare alla mia vita. Il Meeting e quello che qui accade mi allarga lo sguardo». Pilar nel dire questo ricorda quello che le è successo nel 2015, quando è venuta per la prima volta al Meeting dove ha incontrato nelle persone una vita che desiderava. Pilar con un tono commosso dice di aver bisogno dello sguardo pieno di passione per la vita che trova al Meeting, e aggiunge con un grande sorriso «tutto il mondo ha bisogno di questo sguardo, bisogna sostenere il Meeting perchè questo sguardo arrivi a tutti». Pilar racconta come questa apertura a tutto e a tutti è accaduta nella sua vita: «Ho pubblicato su Instagram un articolo sul Meeting, una ragazza che era mia amica ma non vedevo da tempo mi ha cercato, ha voluto sapere i dettagli, così è ripreso un rapporto. A un’altra mia amica appassionata di Formula 1 ho detto che al Meeting vi era un incontro e lei si è collegata da Buenos Aires». Ciò che Pilar racconta ha un filo rosso che lei evidenzia «questa condivisione mi fa rendere conto di ciò che per me è il Meeting, uno sguardo umano a me».

Scopri come a #MilanoSesto al padiglione A1 Abbiamo bisogno di riconnettere le persone per definire un nuovo equilibrio di vita. Costruire luoghi in comune, progettare esperienze personali e sociali, allargare lo spazio privato in spazio sociale, ci fa sentire parte di una relazione: con noi stessi, con gli altri, con il luogo che abitiamo. MilanoSesto ridefinisce il futuro delle e aree Falc a Sesto San Giovanni: riconnettere le persone per rigenerare le comunità. A project by (Segue da pag. 1) Amare gli uomini e aver passione – cioè, letteralmente, patire – per loro, tante volte non viene per niente naturale. Tanto ognuno di noi è diverso, limitato, ottuso. Come ha ricordato Bernard Scholz, citando il grande Linus, “Amo l’umanità. È solo la gente che non sopporto”. Per amare liberamente occorre non possedere chi si ama; ma per poter essere così liberi, occorre essere certi di essere amati. È il grande racconto di don Giussani con cui ha chiuso monsignor Zuppi. Il missionario in Amazzonia che dopo un lungo viaggio in auto, mette le galosce e fa otto ore a piedi nel fango fino all’anca per andare a trovare una persona. «Ma guarda cos’è il cristianesimo! Quest’uomo che rischia la pelle per uno (uno!) per andare a trovare uno che prima non aveva conosciuto e che magari non avrebbe mai più visto nella vita, per portargli una parola e per segnare un gesto di amicizia». È solo questo stupore – «ma guarda…!» – l’origine della passione per l’uomo. Occorrono uomini e donne in grado di destarlo. Andrea Simoncini FUNDRAISING Pilar traduce gli incontri in spagnolo Il mio Meeting da Buenos Aires

LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO12

naturalaColtivatua

TALK Ministri, manager e docenti ogni sera in dialogo sotto i riflettori del format della Fondazione per la sussidiarietà

Chi sono i relatori e quali realtà rappre sentano? Oltre alla presenza dei ministri ci sono amministratori delegati di multinazio nali, aziende consorziate atenei e ricer ca. Tanto per citare alcuni: Procter& Gamble, Fondazione Gimbe, Ospedale Sacco di Milano, Ferrovie Nord Milano, Politecnico di Milano Engineering, Inal ca, Vivendi; Ferrovie dello Stato Italiane; Milano Bicocca; Nestlé Italia e Malta, Fondazione Cariplo; Orogel, parlamen tari europei, Università Luiss, Intesa Sanpaolo. Il talk, un termometro per misurare la temperatura della società? Occorre dare risposte al grido dei citta dini. La sanità, così i trasporti, il lavoro, la digitalizzazione così la pace e la qualità della vita sociale sono beni primari oltre che diritti perché la gente desidera vive re non isolata ma in contesti di comu nità. Lo sviluppo economico e sociale ha bisogno di infrastrutture, di servizi efficienti ma anche di dialogo, di colla borazione reciproca.

face with their friends and classmates. By using our method to enhance kids ho ma face a bit more difficulties in the classroom but keeping them face to face with kids who may have fewer difficulties, either motor or emotional is sues, they are still able to work together as classmates”. Vioglio goes on to say, ’Hands in the Dough: Getting Stuck In’ is a project in which kids are given the ability to work together, feel useful, and to feel autonomous. Students are given the chance to contribute independently and as a team. She states, “All the kids in school that have their own gifts and abilities, some showing in different de grees, feel confronted by this strong prevalence of self-worth, of wanting to inspire and collaborate. By creating this space to increase selfworth we are allowing children to grow and express their gifts, abilities and skills because it is important to give all kids the awa reness of their value. Alberto Raffaelli wraps up the discussion by stating, “The innovation of education is ba sed on t o things. he first is or ing amongst colleagues. It is not the effort of just one single individual who brings the results home, but it is the common effort of all the teachers together”.

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FIRST SIGHT di Giorgio Garrone Il talk "Il cambiamento è possibile", tutti i giorni alle ore 19 in sala Neri, è un fuo co incrociato con autorevoli esponenti della politica nazionale, amministratori delegati di multinazionali, docenti di università italiane ed europee sui temi caldi del piano nazionale di ripresa e resilienza: sanità, trasporti, innova zione, ricerca, lavoro, digitalizzazione nello scenario europeo. Sotto i ri etto ri del format numerosi esponenti del governo italiano: da Roberto Speranza, ministro della salute, a Maria Cristina Messa, università, da Elena Bonetti, pari opportunità e famiglia a Vittorio Colao (in video collegamento) ministro per l'innovazione e la transizione digitale e, ancora, Alessandro Morelli, viceministro delle infrastrutture. Un bilancio conclu sivo delle azioni intraprese nei mesi dal governo Draghi. A condurre gli incontri Enrico Castelli e Irene Elisei. Castelli, per il terzo anno è alla condu zione del talk. Anche per questa edizio by Jessica Ross As a teacher and educator, I had been looking forward to attending the con ference titled Schools as places of reception and inclusion. In a room full of parents, youth, fellow educators, and professionals, the discussion was led by three teachers from different re gions throughout Italy. Alberto Raffaelli, who led the conversation, introduced that the theme of the discussion would focus on how important it is for chil dren to feel welcomed and included in schools no matter their religion, culture, gender, and abilities or disabilities. He stated, “The theme of welcome and in clusion is not relative to the modern po litical context rather it covers truly every facet of schools in the education sy stem. We all have to recognize that we are something and we have value”. This important conversation included tea chers who are experiencing classroom life and who have tried experimenting with new methods while being respon sive to the needs of their students. Ro berta Vioglio uses more of an inclusive hands-on practical approach which she goes on to describe as workshop tea ching. “We want students to be face to ne del Meeting avete chiamato relatori importanti. Abbiamo cercato di fare il nostro me glio, vedremo alla fine. Intanto abbiamo migliorato il format degli incontri cali brandoli sui temi caratterizzanti il Pnrr, anche alla luce di precedenti e nuove emergenze sociali. Inoltre abbiamo chiesto ad autorevoli relatori di rac contare la loro prospettiva all'interno di aziende, università, società civile senza dimenticare il ruolo fondamentale della politica. Decisori insomma nel panora ma internazionale. Infine per ogni incon tro abbiamo raccolto interviste, filmati, dati sulla situazione del paese. Un lavoro di tessitura paziente nello stile del Meeting? Sì proprio così, tentativi di fare dialoga re esponenti di varia estrazione, a volte con pareri divergenti, per concludere ogni incontro con suggerimenti e spunti di ri essione sulle decisioni da prendere nei mesi difficili che ci attendono. Quin di non facili ricette o soluzioni immedia te, ma spunti concreti ed operativi.

Rispondere al grido dei cittadini

Teaching together Il conduttore Castelli: «Sanità, trasporti, lavoro, digitalizzazione, pace e qualità della vita sociale sono beni primari»

Lo davantistuporeaimaestri

IT’S A MATTER OF ENERGY TI ALLAASPETTIAMO ROTONDA HALL SUD DAL 20 AL 25 AGOSTO. Al Meeting di Rimini Eni racconterà nuove soluzioni con l’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050 Prodotti e servizi pensati per la vita quotidiana delle persone in casa, nella sosta e nella mobilità elettrica. LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO14

Il Meeting music contest corre veloce. Dopo la prima eliminato ria stasera alle 21.30 altri quattro semifinalisti (Mattia, Siriana, La Cherie e Vima) si sfideranno sul Palco spettacoli delle Piscine Ovest Illumia. La scelta degli ul timi due finalisti toccherà a una giuria composta tra gli altri dalla cantautrice Grazia Di Michele e da Hu, artista legata alla musica elettronica, e dai coordinatori dell’evento Giordano Sangiorgi del Mei e Otello Cenci direttore artistico del Meeting. Alle 20.30 alla Corte degli Agostiniani un film importante. Si intitola “La sorpresa” e racconta la storia di padre Olinto Marella prodotto dall’Arcidiocesi petroniana in oc casione della beatificazione del sacerdote che è stato definito da sempre come la coscienza di Bologna. La regia è di Otello Cenci. Stefano Abbati è il prota gonista del docu-film. S.A. Music contest atto secondo E agli Agostiniani la “sorpresa” Marella SPETTACOLI Leonardo e Michelangelo al teatro Galli

Mercadini: «Desidero che il pubblico torni a casa avendo scoperto cose nuove su argomenti vecchissimi» di Davide Amata «Ho studiato Leonardo e Michelangelo per un libro che ho scritto. Entrambi sono amanti dell’essere umano. Di Leonardo colpisce l’umiltà con cui è riuscito a trarre ispirazione anche dai pastori e dai sor domuti, Michelangelo invece ha visto nel corpo umano la creazione più alta di Dio». Così Roberto Mercadini presenta la sua conferenza spettacolo “Leonardo e Michelangelo, due passioni per l’uo mo” che va in scena alle 21.30 al teatro Galli di Rimini. Della coppia di massimi artisti toscani del Rinascimento ita liano il pittore Giorgio Vasari scrisse efficacemente nelle Vite: «Dovunque l’animo volse nelle cose difficili, con facilità le rendeva assolute», mentre di Michelangelo «Et in ogne professione fusse abile, […] nella pittura, nel giudizio della scultura e nella invenzione della veramente garbata architettura». Roberto Mercadini, classe 1978, non si misura ora per la prima volta con il gran de artista di Vinci, di cui ha rappresenta to nel corso del 2019 “Vita di Leonardo. L’avventura di vedere davvero” con la re gia di Alessandro Maggi. Lo spettacolo è incentrato sul diverso sguardo attra verso il quale i due artisti declinarono la loro passione per l’uomo, mediante le loro inesauribili ricerche nel campo del disegno, della pittura e della scul tura. Michelangelo nato nel 1475 si era formato alla bottega di Domenico Ghir landaio, Leonardo del 1452, iniziò l’ap prendistato presso lo scultore Andrea del Verrocchio. Nonostante le notevoli differenze, entrambi respirarono piena mente il clima di rinnovamento artistico presente a Firenze degli ultimi decenni del Quattrocento, che li portò anche a confrontarsi apertamente nella rappre sentazione della Battaglia di Anghiari e di Cascina nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze tra il 1503 e il 1506. Roberto Mercadini: «Deside ro che il pubblico torni a casa avendo scoperto cose nuove su argomenti vec chissimi, rivisti sotto una luce inedita».

LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA DIDATTICA ore Sala13:00Open Fiber A2 Andrea Ferraresso, Docente Liceo Romano Bru ni, Padova; Francesca Maganzi, Dirigente Sco lastico Liceo Scientifico E. Torricelli, Bolzano; Stefania Nicolli, Dirigente Scolastico Fondazio ne Giovanni Paolo I, Mira, Venezia; Giovanna Ta rantino, Dirigente Scolastico Istituto Istruzione Superiore Enrico Fermi, Policoro; Sara Terzoni, Docente Liceo Scientifico E. Torricelli, Bolzano. Introduce, Margherita Rabaglia, Dirigente Scola stico Istituto Istruzione Superiore Gadda, Forno vo di Taro, Parma.

TALK “IL CAMBIAMENTO POSSIBILE”. RICERCA: LA SFIDA DELLA CONOSCENZA ore Sala19:00Neri Generali A cura di Fondazione per la Sussidiarietà In collaborazione con Centromarca. Sponsor tecnico FrancescoBayerCupertino, Rettore Politecnico di Bari; Maximo Ibarra, Amministratore Delegato Engi neering; Maria Cristina Messa, Ministro dell’U niversità e della Ricerca; Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato Inalca. Conducono Enrico Castelli e Irene Elisei

“LASPETTACOLISORPRESA

– L’ECCEZIONALE STORIA DI PADRE MARELLA” ore Corte20:30degli Agostiniani Regia di Otello Cenci. Con Stefano Abbati Car lotta Miti, Marco Francisconi e la straordinaria partecipazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi SPIRTO GENTIL – ARIE D’OPERA ore Sala21:00Ferrovie dello Stato B2 “Arie d’opera” è il primo appuntamento di guida all’ascolto sul programma musicale della colla na Spirto Gentil, fondata da don Luigi Giussani

SOUTH WORKING PER LO SVILUPPO RESPONSABILE E SOSTENIBILE DEL PAESE ore Sala17:00Open Fiber A2 Presentazione della ricerca a cura di Randstad e Fondazione per la Sussidiarietà Marco Ceresa, Group Chief Executive Officer Randstad Italia; Mario Mezzanzanica, Professo re di Computer Science and Engineering, Univer sità Milano Bicocca; Elena Militello, Presidente Associazione Southworking; Gilberto Pichetto Fratin, Viceministro dello sviluppo economico. Introduce Giorgio Vittadini, Presidente Fonda zione per la Sussidiarietà.

ROBERTO MERCADINI – “LEONARDO E MI CHELANGELO, DUE PASSIONI PER L’UOMO” ore RobertoTeatro21:30GalliMercadini, in questa lezione/spettaco lo, ci guida alla scoperta di due uomini straordi nari ma, soprattutto, di due straordinari modi di amare gli esseri umani

FAVORIRE LA CRESCITA E SOSTENERE I PIÙ DEBOLI ore Sala13:00Ferrovie dello Stato B2 Simone Bemporad, Deputy Chairman The Hu man Safety Net e Chief Communication and Pu blic Affairs Officer del Gruppo Generali; Roberto Garofoli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Francesco Mutti, Presidente Centromarca; Francesco Starace, Amministratore Delegato Enel. Introduce Emmanuele Forlani Direttore Fonda zione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

DEMOCRAZIAINCONTRI E VERITÀ ore Auditorium12:00 Intesa Sanpaolo D3 Giuliano Amato, Presidente della Corte Costitu Introducezionale. Giorgio Vittadini, Presidente Fonda zione per la Sussidiarietà. LA FATICA DI ESSERE GIOVANI ore Sala13:00Neri Generali Alberto Bonfanti, Presidente Portofranco; Clau dio Burgio, Cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano; Daniela Lucangeli Profes soressa di Psicologia dello Sviluppo e dell’Edu cazione, Università degli Studi di Padova; Dario Odifreddi Presidente Piazza dei Mestieri e Presi dente Consorzio Scuole Lavoro. Introduce Stefano Gheno, Presidente Cdo Opere ModeraSociali. Elisabetta Soglio, Giornalista del Corrie re della Sera. In occasione dell’incontro interven to di saluto di Stefano Bolognini, Assessore allo sviluppo città Metropolitana, Giovani e Comuni cazione della Regione Lombardia.

15 LUNEDÌ 22 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’

WEBINAR – FRA “PASSIONE PER L’UOMO” E “CULTURA DELLO SCARTO” – FINE VITA: DIALOGO ALLA LUCE DEL DDL2553 SENATO ore DomenicoWEBINAR18:00

OGGI IN FIERA

ILARENEPLASMA SOCIALE. DIALOGO CON…UN FO ArenaoreTOGRAFO12:30Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Gus Powell, fotografo. Modera Samir Suweis, fisico, Università degli Studi di Padova. ENTI LOCALI E DIPLOMAZIA ALIMENTARE: IL MILAN URBAN FOOD POLICY PACT ore Arena14:00Internazionale Pad. C3 Anna Scavuzzo, Vicesindaco di Milano; Stefano Gatti, Inviato Speciale Sicurezza Alimentare - Mi nistero degli Affari Esteri e della Cooperazione ModeraInternazionale. Pietro Pipi, Agenzia Italiana Cooperazio ne allo Sviluppo/AICS. DIPLOMAZIA ALIMENTARE ITALIANA: UN IMPEGNO PER IL MEDITERRANEO ore Arena16:00Internazionale Pad. C3 Fabio Cassese, Direttore Generale per la Coo perazione allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; An gelo Riccaboni, Presidente PRIMA e SANTA CHIARA LAB/Università di Siena; Dr. Samer Jarrar, Direttore Generale del Centro Nazionale di Ricerca Agricola, Ministero dell’Agricoltura dell’Autorità Nazionale Palestinese. Modera Marinella Giannelli, CIHEAM Bari. VEDERE IN MATEMATICA, VEDERE LA MATEMATICA ore Arena18:30Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Alberto Saracco, matematico, Università di Parma. Modera Lucia Mambretti, studentessa di mate matica, Università degli Studi di Milano.

Intesa Sanpaolo D3 Luigi Maria Epicoco, Sacerdote, teologo e scrit tore, Assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’Osserva tore Romano; Davide Prosperi, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione; Massimo Turchetta, Direttore Generale e Publisher Rizzoli. Introduce Alberto Savorana Responsabile attivi tà editoriali di Comunione e Liberazione. IL PNRR: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO. INCONTRO CON I PRESIDENTI DI AuditoriumoreREGIONE17:00

Intesa Sanpaolo D3 Francesco Acquaroli, Presidente Regione Mar che; Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna; Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Maurizio Fugatti, Presiden te Provincia Autonoma di Trento; Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana; Nello Musumeci, Presidente Regione Siciliana; Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria; Giovanni Toti, Presi dente Regione Liguria. Introduce Andrea Simoncini, Vice Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS. Modera Roberto Inciocchi, Giornalista di SkyTg24. DALLA PARTE DELL’UOMO. UNA PATERNITÀ CHE CURA ore Sala17:00Neri Generali Grégoire Ahongbonon, Fondatore Associazione San Camillo de Lellis, dedicata alla cura delle persone con disturbo mentale in Africa; Cesare Maria Cornaggia, Psichiatra, Professore Asso ciato Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Introduce Marco Bertoli, Direttore Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Cen trale.

MARE NOSTRUM: IL MEDITERRANEO, NUOVO NODO DI CONNESSIONI ore Sala17:00Ferrovie dello Stato B2 Andrea Agostinelli, Presidente Autorità di Siste ma Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio; Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Luigi Lucà, Ammini stratore Delegato Toyota Motor Italia; Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato Merci talia; Alberto Viano, Amministratore Delegato IntroduceLEASEPLAN.Marco Piuri, Direttore Generale FNM e Amministratore Delegato Trenord.

Editore Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Fondazione costituita in data 31 marzo 2008 con atto a ministero del Notaio del Plescia di Rimini (rep. n. 47.236/7949, registrato all’Agenzia delle Entrate di Rimini il 10 aprile 2008 al n. 4.919/I) sede: via Flaminia 18/20, c.p. 1106, 47900 Rimini Tel. 0541-783100 | Fax 0541-786422 Direttore Gianfranco Giuliani Direttore responsabile Cesare Trevisani Progetto grafico Bruno Monaco Impaginazione Caterina Ghio Marco AngelaSabrinaPrevidiScalescianiSpano Immagini Foto Meeting Fotolito e stampa ViaCEDdell’Industria, 52 Erbusco (BS) Registrazione Tribunale di Rimini n. 16/91 del 15/07/1991

GIUSSANI 100 ore Auditorium21:00 Intesa Sanpaolo D3 Guzman Carriquiry, Vicepresidente emerito del la Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal); Fabrice Hadjadj, Scrittore e filosofo; Maria Francesca Righi, Badessa del Monastero Cister cense di Valserena; Joseph Weiler, University Professor at NYU Law School and Senior Fellow at the Center for European studies at Harvard. Introduce Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.

MEETING MUSIC CONTEST SEMIFINALE II PalcooreEDIZIONE21:30Spettacoli Piscine Ovest Illumia Semifinali della II edizione del Meeting Music Contest: concorso musicale dedicato alla Can zone d’Autore. UOMO

Airoma Procuratore delle Repubblica di Avellino; Mons. Piero Gallo, Addetto alla Segre teria di 1° classe, Segreteria di Stato, Città del Va ticano; Marco Maltoni, Direttore Unità Cure Pallia tive Romagna, Forlì; Andrea Manazza, Oncologo Palliativista ASL Torino 4; Domenico Menorello, Network Pubblica Agenda “Ditelo sui tetti”. Introduce e modera Lorenza Violini, Professo ressa di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Milano. L’IRRIDUCIBILITÀ DELL’UOMO ore Auditorium19:00

Intesa Sanpaolo D3 Daniele Mencarelli, Scrittore e Poeta; Éric-Emm anuel Schmitt Drammaturgo, Scrittore, Regista e Sceneggiatore. Introduce Alessandro Banfi, Giornalista. Letture a cura di Giampiero Bartoli ni, attore e Matteo Bonanni, attore.

DALLA MIA VITA ALLA VOSTRA ore Auditorium15:00

HOMO LUDENS. HOMO VIDEOLUDENS ore Sala19:00Open Fiber A2 Enrico Gentina, Ideatore Good game Italia e for matore; Serena Mancini, Formatrice; Michele Marmo, Formatore, animatore sociale culturale. Introduce Alessandra Contin, Giornalista, scrit trice e videogiocatrice.

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