Quotidiano Meeting | 21 agosto 2022

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di Letizia Paoli Bardazzi Tutta la nostra vita è una continua educazione. Educare non è un verbo riservato all’infanzia e all’adolescenza, ma accompagna il cammino esistenziale di chi ha una vera “passione per l’uomo”. L’educazione però ha bisogno di luoghi, come la casa in cui cresciamo o l’aula scolastica e universitaria in cui diventiamo adulti. Con un po’ più di fatica, possono essere anche luoghi virtuali che ci tengono in contatto, come abbiamo imparato durante i vari lockdown. Il Meeting è questo: un luogo che ci educa. Ogni anno è atteso, preparato e frequentato da migliaia di persone come quell’avvenimento culturale che coinvolge lo scopo, la ragione e il significato della vita di ognuno di noi. Non si tratta solo di intrattenimento, divertimento e scoperte per il ricco palinsesto di temi e proposte: il cuore della proposta del Meeting è quello di essere la modalità attraverso la quale la dignità profonda di un’esperienza umana, quella che nasce dal fatto cristiano, si esprime e si comunica. È particolarmente vero quest’anno, in occasione del centenario della nascita di Luigi Giussani e alla luce del titolo preso da un suo intervento: «Una passione per l’uomo». Ogni scoperta che faremo vivendo questa 43° edizione sarà un approfondirsi dell’origine di ogni atteggiamento di impegno culturale. La cultura è figlia dell’educazione e ha bisogno di luoghi, persone, percorsi per poter leggere la realtà e scoprirne la ricchezza e la trama di Colui a cui tutta la realtà rimanda. Rimini ogni anno offre la possibilità di allenare i sensi e renderli più capaci di cogliere gli indizi che la realtà ci mette a disposizione, usando il metodo che don Giussani ha trasmesso a varie generazioni di ragazze e (Continuaragazzi. a pagina 8) Immaginiamo un Paese africano dove per anni miliziani assoldati camuffati da combattenti per motivi religiosi ammazzano a saccheggiano. E tre leader religiosi, cattolico, protestante e islamico lavorano insieme per la pacificazione, disposti a morire insieme, da veri amici. Racconta tutto il cardinale Diodonné Nzapalainga di Banguii, Repubblica Centrafricana. Immaginiamo uno che si mette in testa di sdoganare la parola perdono, un tabù nel contesto degli annosi conflitti Ciisraelo-palestinesi.provagiornoper giorno il patricarca latino di Gerusalemme. Pierbattista EPizzaballa.addirittura a Gaza c’è chi vive la carità e la letizia, senza rancore: è la piccola comunità cattolica che costruisce fiducia e apertura all’altro soprattutto aiutando concretamente i più bisognosi. Immaginiamo cosa poter dire a un giovane ucraino (o russo) richiamato alle armi per sparare al nemico, inevitabilmente esposto alla possibilità di essere ammazzato o di ammazzare. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, confida un suo drammatico colloquio. L’incontro di questi tre “artigiani della pace” ha aperto questa edizione del Meeting. arcivescovi di Bangui, Gerusalemme e Mosca all’incontro inaugurale

Alla scoperta del ragazziVillaggio EDITORIALE Le testimonianze degli

Guerra e perdono www.meetingrimini.org/media-room LE VIDEO INTERVISTENel padiglione C5 I 40 anni delle Famiglie A microfonoaperto A pagina 7 A pagina 11 A pagina 3 dagliraccontataL’accoglienzaartisti Il cheluogoeduca

DONARE AL MEETING HA TANTI BENEFICI! Da quest’anno UNO IN PIÙ! Il Meeting per l’amicizia fra i popoli ora è Ente del Terzo Settore* * LA TUA DONAZIONE POTRÀ USUFRUIRE DEI BENEFICI FISCALI 21 ANNO 43 N° 2 IT’S A MATTER OF ENERGY

2 di Matteo Rigamonti Un evento che è il frutto gratuito di un’amicizia che prosegue. Lo stupore di chi oggi a Rimini sale sul palco con Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, per dialogare sul senso religioso quale spazio di incontro tra persone alla ricerca del senso ultimo della vita, è tangibile. Ad affrontare il tema del sentimento originale che alimenta il cuore di uomini e donne in ogni angolo del mondo, tanto caro a don Giussani, con il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale ci sono don Stefano Alberto, docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Wael Farouq, professore di Lingua e letteratura araba nel medesimo ateneo. Al-Issa, che in virtù del suo ruolo rappresenta più di cinquanta Paesi musulmani, è stato ospite del Meeting già nel 2018, suo primo intervento pubblico in Italia, e nel 2019, l’anno del quarantennale. Poco prima, a settembre 2017, si era recato in Vaticano per incontrare papa Francesco e il cardinale Jean-Louis Tauran, allora presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Già ministro della Giustizia in Arabia Saudita e secondo molti volto e voce dell’islam moderato, Al-Issa ha guidato, a luglio, la preghiera principale all’annuale pellegrinaggio a La Mecca in occasione del Giorno di Arafa, con oltre 1 milione di fedeli in presenza e 600 milion, in diretta, da tutto il mondo. A Rimini, Al-Issa non ha voluto essere presente semplicemente in qualità di autorevole e stimata guida istituzionale e religiosa, ma ha scelto di partecipare innanzitutto in virtù di un’amicizia, assicurano gli organizzatori dell’incontro.

DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO

Gli uomini veri si incontrano

Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, Wael Farouq e Stefano Alberto riprendono il filo di un dialogo scaturito da un’amicizia Quell’amicizia che l’ha legato dapprima al cardinale Tauran e poi al Meeting. Conferma della libertà e del protagonismo con cui ha colto l’invito ne è il fatto che il suo intervento di oggi non sarà un monologo da leader politico né tantomeno un dialogo formale, bensì il contributo personale di chi ha dato credito a un’eChesperienza.l’argomento intorno al quale ruota il confronto tra i relatori sia il più noto dei libri di don Giussani, “Il senso religioso”, fulcro del suo pensiero e della sua proposta educativa, testimonia ulteriormente come premessa dell’evento, nonché del vero dialogo interreligioso, sia sempre il riconoscimento della fede dell’altro. Convinzione senza dubbio accolta dai tre amici del Meeting che oggi si incontrano nuovamente tra i padiglioni della Fiera. L’appuntamento, per chi vuole assistere, è alle 19 nell’Auditorium Intesa Sanpaolo (D3). L’incontro è realizzato con il sostegno dell’Università Cattolica e di Tracce.

Coldiretti è presente al Meeting di Rimini 2022 con Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e la World Farmers Markets Coalition, Coalizione supportata dalla FAO come progetto di Food Coalition, per promuovere un modello produttivo sostenibile in termini sociali, ambientali ed economici e con progetti concreti. Un concetto di food system basato sul principio della distintività, della biodiversità e dell’equità dei rapporti di filiera.

PRIMO PIANO Il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale interviene sul Senso religioso di don Giussani

La pace: non un sogno, né un’ideologia, ma un’esperienza possibile. Nzapalainga, Pizzaballa e Pezzi lo documentano raccontando fatti di vita nuova, di unità e di buona convivenza tra chi potrebbe odiarsi Il presidente della Cei sul titolo dell’edizione 2022 di Stefano Andrini Sarà Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, il protagonista della giornata. Il cardinale prenderà spunto dalla celebre citazione di Giussani che ha dato il titolo al Meeting 2022. Non è la prima volta di Zuppi a Rimini. Già nel 2016 era sta to applaudito ospite. Ricordando quanto sia importante dire “tu sei un bene per me” in una fase storica in cui tutti restiamo prigionieri dell’io. Aveva sottolineato in quell’occasione che è soltanto nel “tu” che “l’io trova la sua concretezza” e il “bene” lo troviamo “solo guardando gli uomini con gli occhi della misericordia”, la quale è una sorta di “collirio” che aiuta a “vedere la realtà e ci libera dalla dif denza e dalla paura”. Molte “patologie” sociali, aveva aggiunto “nascono proprio dal non saper trovare un tu”. Citando Madeleine Delbrêl, aveva poi ricordato che i cristiani non possono farsi modellare da una “misericordia al ribasso”. Come si vede un tema molto vicino a quello di quest’anno. E che al cardinale Zuppi sta molto a cuore. Nella celebrazione per l’anniversario della morte di don Giussani l’arcivescovo di Bologna aveva ricordato da dove nasceva la passione per l’uomo del fondatore di Comunione e Liberazione. «La passione per Cristo che ha testimoniato don Giussani- ha affermato - era in timamente legata alla passione per l’uomo. Sono i due lati dell’amore di Dio. Guai a separarli! Péguy diceva che noi dobbiamo imitare Cristo, ma che Lui ci insegna ad imitare l’uomo, perché Gesù è la «perfettissima imitazione della miseria mor tale e della condizione dell’uomo». Nella stessa occasione aveva richiamato le parole di don Giussani: «“Tutta la vita chiede l’eternità”. Questa frase tratta da una canzone composta quarant’anni fa da due liceali di Milano documenta il primo impeto da cui sento descritta la mia esperienza: una passione per l’umanità».

Da Mosca a Bangui scintille di perdono

di Maurizio Vitali Diodonné Nzapalainga, cardinale di Ban gui, Centrafrica; Pierbattista Pizzaballa, arcivescovo di Gerusalemme; Paolo Pez zi, arcivescovo di Mosca hanno testimo niato il loro essere davvero artigiani della Davveropace. artigiani della pace: ne hanno of ferto convincente testimonianza. Con il racconto di storie ed episodi, che qui rife riamo; e con profonde rifessioni, che pote te ascoltare sui canali social del Meeting.

CON L’IMAM E IL PASTORE Nella Repubblica Centrafricana, si è ado perato strenuamente per la pacifcazio ne, opponendosi alla strumentalizzazio ne delle religioni. Lo ha fatto scendendo in campo non da solo, ma insieme agli altri due leader religiosi del suo Paese, l’imam islamico e il pastore protestante. «Insieme – ha detto il cardinale – pronti a morire per una causa giusta». «Ogni volta che i ribelli irrompevano in un quartiere – ha raccontato - andavo là, in contro a loro, a mani nude, per convincerli a ritirarsi, o a risparmiare vite innocenti. Ne sono sempre uscito incolume, per grazia di Dio». Una volta emissari dei capi andarono da lui a offrirgli 80mila euro: il cardinale ha replicato che non potevano comprare il suo silenzio. Un’altra volta venne distrutta la casa dell’imam: Nzapa lainga lo ospitò a casa sua a lungo, fnché le acque non si furono calmate. Un’altra volta ancora, fu arrestato il pastore prote stante. Saputolo, il cardinale si precipitò alla prigione: «Il pastore – disse al capo delle guardie – ha proclamato la verità, e io vengo a costituirmi insieme a lui. Mi dichiaro prigioniero», Erano le 18. Nzapa lainga fu lasciato lì, o trattenuto lì, su una sedia, sin dopo la mezzanotte. All’una il pastore è stato liberato. L’uomo che è il più giovane di tutti, fatto cardinale da papa Francesco quando aveva 49 anni (adesso ne ha 56), non ha mai avuto pelli sulla lingua nel denun ciare pubblicamente le violazioni dei di ritti umani, i soprusi e le ingiustizie. Non essendo forse conveniente toglierlo di mezzo, data la sua popolarità e buona fama, hanno cercato di comprare il suo silenzio. Per la più precisione, con l’of ferta 80mila euro, che in Centrafrica non sono esattamente bruscolini. Ma pote vano anche offrirgliene 80 mila milioni, il risultato sarebbe stato lo stesso per quegli emissari del regime: essere messi cortesemente alla porta con i loro soldi ancora in tasca e la coda tra le gambe. Zuppi, viaggio al centro dell’umano

A GAZA SENZA RANCORE Di sentir parlare di pace «non se ne può più tanto più in Medio Oriente dove nes suno più ci crede, visto che i tentativi sono tutti falliti e gli odi si sono accumu lati. Per Pizzaballa «la parola chiave è: perdono. Parola che è quasi un tabù dalle nostre parti, o facilmente intesa come spregevole debolezza. La parola perdono può essere intesa solo se vista realizzata in me. Se prima di tutto ci credo io, e quin di se mi impegno per una logica che non né ribellione né rassegnazione». E dentro il tessuto della società? L’arcivescovo ha raccontato di Gaza, due milioni di Pale stinesi quasi tutti profughi, epicentro dei confitti israelo-palestinesi, dove coman dano Hamas e la miseria nera: «La nostra piccola comunità è viva, attiva, caritate vole e gioiosa. Mai una parola di rancore in un luogo dove tutti si sentono vittime di odi e vendette. Loro compiono gesti, apparentemente banali: regalare un paio di scarpe a chi non se le può permettere, o attrezzare con un frigorifero la baracca di una famiglia di poveretti. E, soprattutto, dare del proprio tempo all’altro, per par larci, ascoltarlo». Il desiderio di libertà e giustizia, così, appare come una scintilla nel buio.

3 DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO PRIMO PIANO La testimonianza di tre arcivescovi sul palco del Meeting all’incontro inaugurale

SOLDATO UCRAINO Per parlare di perdono a Mosca, l’arcive scovo riferisce di incontro fatto da giova ne prete in Siberia: «Confessai una donna molto anziana, di origine tedesca, depor tata lì negli anni ’30, quando comandava Stalin; i suoi due fgli glieli ammazzarono sotto gli occhi. Poi le chiesi cosa pensas se di Stalin. Mi rispose che non ci pensa va affatto, perché lei Stalin da molto tem po l’aveva perdonato, ché se no “come avrei fatto a vivere?”». Una vita nutrita di perdono, poi, Pezzi l’ha vista anni in una zona ad alta densità di lager, dove ora tutti sono fgli o nipoti di deportati o di aguzzini. Piccole comunità parrocchiali testimoniano una letizia e un entusiasmo in tutti i rapporti, che viene dal perdono. Da dove, se Recentissima.no?La sorella di un giovane ucraino richiamato alle armi: «Mio fra tello deve andare a farsi ammazzare?». «Deve andare, non può non farlo, e pren dere il fucile. Potrà uccidere o essere ucciso. Ma se un attimo prima di sparare non avrà perdonato il nemico, si porterà dentro per tutta la vita. E avrà distrutto la possibilità il nemico potesse diventare suo fratello».

DOMENCA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO4 PRIMO PIANO Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella «Difendere la dignità della persona»

TI ALLAASPETTIAMO ROTONDA HALL SUD DAL 20 AL 25 AGOSTO.

Un compito «al centro della sfda dell’uomo contemporaneo». Sottolineato il contributo del Meeting «alla crescita della nostra società» di Paolo Costa «Il Meeting si propone anche quest’an no come preziosa occasione di incon tro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura». Il messaggio di Sergio Mattarella inizia sottolineando l’importanza di «un evento che si rinno va da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della no stra società». Un appuntamento al quale il presidente ha sempre voluto indirizza re messaggi dal contenuto non rituale, a riprova di una stima e di una attenzione particolari. Parole “pesate”, sempre origi nate dal desiderio di suscitare uno scatto di iniziativa positiva. Legate questa volta con un ideale flo diretto all’intervento dello scorso anno, quando Mattarella in tervenne in teleconferenza in quella che sembrava essere la sua ultima parteci pazione da capo dello Stato. «Il titolo scelto per l’edizione 2022 - ha scritto il presidente - è dotato di grande forza, accresciuta, se possibile, dal con testo nel quale viviamo. Più che mai il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfda che si pone all’uomo con temporaneo». L’anno scorso il «deside rio di tutti di ripartire» si scontrava con l’insistenza della pandemia, quest’anno c’è anche «una guerra scellerata, provo cata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina», che «con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a gene rare, scuote l’intera umanità nei suoi va lori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità». Un’Europa, prosegue Matta rella, «risorta dal nazifascismo proprio abituando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica». «La passione per l’uomo, invece - afferma il presidente - ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazio ne tra i popoli, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità. Un’aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità». «Un’im presa -prosegue Mattarella - che sfda tutti noi» sul terreno della «tutela delle persona…a partire da chi è più debole». «La persona è al centro» e perciò «non è tollerabile un aumento di povertà ed emarginazione», mentre occorre dire sì ad azioni di «solidarietà e accoglienza». Il presidente riserva poi una parte signi fcativa del messaggio alla «sfda più grande della contemporaneità: la sal vezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso è responsabile». E nel testo richiama le parole di Papa Fran cesco sul tema dell’ecologia integrale e quindi solidale, prima di rivolgere un in vito a dedicarsi con questo fne anche a «un’azione quotidiana, fno nei gesti più piccoli», nella consapevolezza «di essere partecipi di una storia più grande». Il pre sidente conclude il messaggio con l’au gurio di «giornate fruttuose» destinando un pensiero particolare «alla numerosa comunità dei volontari». A MATTER OF ENERGY Al Meeting di Rimini Eni racconterà nuove soluzioni con l’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050 Prodotti e servizi pensati per la vita quotidiana delle persone in casa, nella sosta e nella mobilità elettrica.

IT’S

L’intervento del commissario Ue per gli Affari economici Gentiloni: non è il momento di essere europei riluttanti

Non basta dellal’ottimismopiùvolontà lottaoccupazioneFormazioneallapovertà

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UNA PASSIONE PER L’UOMO PRIMO PIANO Democrazia e mercato: la ricerca di un compromesso virtuoso Stati uniti d’Europa. È ora Decisivo il protagonismo della società civile e dei territori tramite la sussidiarietà di Giorgio Vittadini La drammatica invasione russa in Ucraina sta ridisegnando la geopolitica del continente europeo. Non esistono più paesi neutrali e la Nato è arrivata ai confini della Russia. Il mondo e l’Europa sono in subbuglio. Non solo per la guerra però. Ha detto l’economista francese Jean Paul Fitoussi, da poco scomparso, l’anno scorso al Meeting: «Il nostro sistema è basato su due principi: quello della democrazia, vale a dire una persona un voto e quello del mercato, un euro un voto. Il primo principio è quello dell’uguaglianza, il secondo è quello della disuguaglianza. Il nostro sistema può sopravvivere se sa trovare compromessi tra questi due principi, se non riesce a farlo è in pericolo, in un modo o in un altro». Crescenti disuguaglianze, tassi di disoccupazione preoccupanti, distruzione di risorse naturali ritenute illimitate e perdita di centralità dell’economia reale, sono solo alcuni dei fenomeni che mettono in discussione l’attuale sistema economico: quello per cui il primato della politica nel produrre e distribuire le risorse lascia il passo alla logica del mercato. Con il piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione ha innanzitutto definito tre obiettivi ambiziosi per il 2030, inerenti il tasso di occupazione, la partecipazione ad attività di formazione e il numero di persone a rischio di povertà o a rischio di esclusione sociale. Con questo progetto, l’Europa vuole riprendere la strada di un’economia sociale di mercato, mettendo in discussione i principi neoliberisti? Lo vedremo. I segnali saranno, ad esempio, la revisione dei parametri di Maastricht e l’introduzione della difesa dell’occupazione tra gli obiettivi della Bce. Insomma, ciò che serve è un progetto di integrazione che porti alla costitudi Paolo Costa «Siamo passati dal ce lo chiede l’Europa al ce lo deve risolvere l’Europa? Bene, va bene. Non dobbiamo essere europei riluttanti e l’Europa deve muoversi da protagonista, non da spettatrice». Paolo Gentiloni fa l’analisi di un’attualità difficile, che tutti conosciamo, ma insiste sull’idea che occorre comunque puntare allo sviluppo («No a un Pnrr rivisto, sì a correzioni minime ma soprattutto acceleriamo l’attuazione», a riforme istituzionali urgenti e necessarie come la fine del principio dell’unanimità, che impedisce politiche comuni per esempio in tema fiscale o su esteri e difesa (e sulle riforme Vittadini rilancia sottolineando l’importanza di un Parlamento europeo che conti di più e che sia realmente la voce del popolo che lo elegge). Ha detto ancora Gentiloni: «I Paesi a debito devono agire con prudenza, ma non devono rinunciare a politiche di investimento». Insomma, il patto di stabilità deve essere rivisto, ma non può tornare ad essere un insieme di vincoli. E, infine, massimo impegno nella sfida per l’ambiente ma attenzione alla dimensione sociale ovvero all’occupazione e alla dignità del lavoro. zione degli Stati Uniti d’Europa (integrazione politica e istituzionale, soprattutto con il superamento del diritto di veto). Troppo spesso nel passato l’europeismo è apparso come ottimismo della volontà da parte delle opinioni pubbliche nazionali, più che come progetto concreto. Un progetto quindi di integrazione, che prevede certo aiuti e solidarietà (con il Next Generation Eu, l’Europa ha già stanziato per l’Italia oltre 210 miliardi di euro). Ma è fondamentale non dimenticare la modalità con cui solidarietà e coesione sociale devono essere attuate: il protagonismo della società civile tramite la sussidiarietà. Le crepe della costruzione europea possono essere rimarginate solo da una consapevole adesione a una serie di prassi che avvicinino le istituzioni alle comunità e ai corpi intermedi. Solo così è possibile pensare concretamente a modelli economici più inclusivi ed Ilequi.Rapporto sulla sussidiarietà 2022 documenta che la sussidiarietà contribuisce al benessere collettivo: partecipare ad attività sociali e di volontariato migliora la qualità della vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio di povertà. Edgar Morin parla di «umanesimo rigenerato», che definisce come il «sentimento di comunità umana». Questo è ciò che io considero il cuore della cultura sussidiaria. Valorizzare energie e iniziative dei territori, grazie alla sussidiarietà, potrebbe apparire contradditorio con la costruzione europea. L’Europa è infatti vista ancora dai più come lontana e nemica dell’interesse nazionale e locale. Eppure, con la crisi finanziaria e quella pandemica abbiamo visto le potenzialità di un’Europa unita. Anche se c’è ancora molto da fare.

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DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO6 EDUCAZIONE L’esperienza dell’associazione Rondine oggi nell’incontro in Sala B2 alle 19 di Leonardo Cavallo «Stiamo attendendo che tra un paio di settimane arrivino tre giovani russi e tre ucraine. Nel gettare le reti abbiamo travato tanti ragazzi che vogliono incontrarsi per creare un futuro senza guerra. Per me è un dolore poterne ospitare solo sei». A dirlo è Franco Vaccari, fondatore e presidente di “Rondine cittadella della pace”, un’organizzazione che da venticinque anni accoglie vicino ad Arezzo studenti provenienti da Paesi in guerra tra di loro. Attraverso un percorso strutturato di due anni, ragazze e ragazzi cresciuti in contesti segnati da propaganda, diffidenza e odio imparano a convivere e a diventare amici. Al centro dell’incontro promosso da DiSAL, Diesse, CdO e “Rischio educativo” che si terrà oggi alle ore 19 nella Sala Ferrovie dello Stato B2 sarà il tema dell’educazione, «che per me non è una parola astratta, ma s’incarna in una relazione educativa – prosegue Vaccari – una miniera di possibilità, ma anche un rischio, con possibilità di degenerazioni». «Ci sono giovani che vengono feriti moralmente dalle guerre e da queste ferite entra in circolo un veleno che si chiama “nemico”. Prendendosi cura della relazione tra persone estranee che si ritengono nemiche, è possibile debellare questo veleno e far fiorire persone nuove. La mia non è una visione irenica o dolciastra: dei contrasti possono sempre presentarsi, ma viene risolta l’idea del nemico, che autorizza a tutto», puntualizza Vaccari. Oltre a persone da vari continenti, da sette anni a Rondine giungono alcuni allievi che frequentano il quarto anno delle scuole superiori italiane, che si scoprono anch’essi alla ricerca di senso e bisognosi di curare le proprie ferite, dal bullismo all’indifferenza. Nel tempo questa esperienza è cresciuta e ha dato vita ad un nuovo approccio alla scuola: «A settembre suoneranno le campanelle dei primi tredici istituti superiori pubblici italiani che hanno adottato il “metodo Rondine”. Anche grazie alla presenza costante in classe di tutor formati in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ci aspettiamo un effetto positivo su inclusione, prevenzione delle sofferenze e dialogo tra le differenze». «Al centro di questo metodo - prosegue Vaccari - c’è il tesoro più prezioso della scuola: la relazione docente-alunno. Al suo interno si gioca una possibilità di crescita anche per l’adulto, che riscopre sia la propria passione educativa, superando la frustrazione di non potersi esprimere al meglio, sia la propria disciplina, rinnovata nel dialogo di questa relazione educativa. Si tratta di un percorso molto realistico, che tiene conto anche delle fatiche, che prevedono i necessari aggiustamenti per poter diventare motori di crescite successive. Capita che per alcuni sia difficile il rientro a casa, perché nel frattempo è cambiato il loro modo di vedere le cose: insieme, anche questo conflitto viene superato e produce il proprio frutto».

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COMPETENZE DIGITALI CON ASSESSMENT

«Nella nostra cittadella i nemici diventano amici» 25 anni vengono accolti giovani di Paesi in guerra che tornano così a sperare nel futuro LE TUE ON LINE DEI PID CAMERE DI COMMERCIO scan me DI

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di Michele Floris Quest’anno il Villaggio ragazzi torna in pompa magna con la collaborazione di Generali per accogliere i più giovani ospiti insieme alle loro famiglie. Il progetto parte dalla centralità del nucleo familiare sottolineata dal presidente della fondazione Meeting Bernhard Scholz, con lo spazio del padiglione C5 messo a disposizione di bambini, adolescenti e dei genitori che li accompagnano, tutto a pochi passi dal Villaggio sport con cui crea un’atmosfera sinergica. A contribuire alla sua realizzazione, assieme ai volontari composti larga parte da madri riminesi che si sono ispirate ai loro figli, è stata Maria Tellarini che ci ha introdotto all’interno dei luoghi da ieri animati dai ragazzi. Sempre lei sottolinea le novità di quest’anno. Tra queste spicca l’”Area famiglie”, dedicata interamente al relax per gli adulti e l’”Enjoy square”, un luogo nuovo dove i ragazzi delle medie possono incontrarsi e dedicarsi ad attività che riguardano argomenti a loro vicini. Totalmente originale è il laboratorio di fotografia previsto ogni giorno. Qui ai partecipanti viene chiesto di avventurarsi tra i padiglioni e fotografare ciò che loro salverebbero da un naufragio alla Robinson Crusoe. Le foto vengono aggiornate ogni giorno ed esposte su degli schermi. L’importanza dell’intrattenimento dei più piccoli è sottolineata dall’ampia gamma di iniziative come i laboratori manuali e “Matematica per tutti attraverso il gioco” che, prima ancora del suo inizio, ha riscosso grande successo con molteplici prenotazioni da parte delle scuole. Cattura senza dubbio l’attenzione il “Villaggio del folletto”, l’unica mostra dove i bambini vengono lasciati in affidamento a una guida che li accompagna in un viaggio alla scoperta del colore del folletto. Il percorso che passa attraverso stanze con scenografie spettacolari, messe in piedi meticolosamente dai volontari, è un’iniziativa formativa e divertente al Passandocontempo. per l’esposizione artistica “L’incontro (in)possibile, una storia dell’arte alla rovescia”, aperta a tutti i membri della famiglia, si può riscoprire il legame che l’arte è capace di stabilire nel tempo. Le stanze che la compongono mostrano come passando dalle pitture rupestri, fino a Giotto e ad artisti più recenti, l’arte muova in noi un sentimento di unione. Centrale è l’aspetto cromatico, che risulta uno dei linguaggi più elementari e immediati, perfetto per ogni età. Nel pomeriggio le famiglie possono intrattenersi presso l’“Arena-teatro”, dove vengono messi in scena esibizioni che coinvolgono i bambini presenti mentre alle 21 uno spettacolo diverso ogni sera rallegra anche i genitori. Per gli adulti che invece vogliono godersi la fiera con più tranquillità c’è a disposizione il “Baby club”, unica attività del villaggio a pagamento, che si prende cura dei loro figli tra giochi e moltissime attività varie. RAGAZZI Nel Padiglione C5 un ampio programma di eventi su misura per le famiglie Sulle orme del folletto spettacoli da scoprire insieme. E un “Baby club” cui afdare i più piccoli L’UOMO | PADMEDIAC3-C4PARTNER UN’ITALIA CHE COOPERA Sabato 20 |h 14.00 sostenibileformeistituzionale:Comunicazionenuovemediaesviluppo Dante Brandi Capo Unità di Coordinamento della Comunicazione, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Chiara Piotto Giornalista Torcha modera Samuele Cofano DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Domenica 21 |h14.00 Incontro con il cardinale Nzapalainga sulle sfide,principalidell’Africa Sub Sahariana. Card. Nzapalainga Arcivescovo di Bangui, Centrafrica Marina Sereni Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lunedi 22 | h 14.00 Enti locali e diplomazia alimentare: il Milan Urban Food Policy Pact Anna Scavuzzo Vicesindaca di Milano Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. modera Pietro Pip Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo/AICS Lunedi 22 | h 16.00 Diplomazia alimentare italiana: un impegno per il mediterraneo Fabio Cassese Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelo Riccaboni Presidente PRIMA e SANTA CHIARA LAB/ Università di Siena Dr. Samer Jarrar Direttore Generale del Centro Nazionale di Ricerca Agricola, Ministero dell’Agricoltura dell’Autorità Nazionale Palestinese modera Marinella Giannelli CIHEAM Bari. Martedì 23 | h 14.30

Martedì 23 | h 17.00 Creare e ricreare con l’economia circolare Enrico Dall’Olio Presidente Agribioenergia Soc. Coop. Agricola Massimiliano Cenacchi Direttore Agricolo COPROB-Italia Zuccheri Mario Pascucci Amministratore Delegato Caffè Pascucci Gaetano Dini Ciacci Direttore dei Servizi Conad. modera Augusto Bianchin Professore Associato Dipartimento di Ingegneria Industriale - Università di Bologna. Martedì 23 | h 18.15 L’acqua, un bene per l’umanità Luca Maestripieri Direttore Agenzia Italiana per Cooperazione allo Sviluppo Biagio Di Terlizz Direttore Aggiunto CIHEAM Bari modera Ambra Franceschetti DGCS/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

La crisi globale:alimentarelapersona al centro Luigi Di Maio Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Maurizio Martina Vicedirettore Generale FAO Ettore Prandini Presidente Coldiretti Stefano Zamagni Presidente Accademia Pontificia per le scienze Introducesociali. Bernhard Scholz Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra popoli ETS. Modera Stefano Gatti Inviato Speciale Sicurezza Alimentare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Mercoledi 24|h14.00 Crisi climatica e sicurezza alimentare: il ruolo dell’imprenditoriatecnologicadell’innovazionee Gianpiero Menza Senior Partnerships & Innovative Finance Officer, Alliance/CGIAR Gladys Morales Senior Innovation Adviser, Change Delivery and Innovation Unit (CDI) United Nations International Fund for Agricultural Development (IFAD) Celeste Righi Ricco Researcher at Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) and co-founder at Change For Planet modera Claudia Zaccari Junior Analyst, Alliance/CGIAR Mercoledi 24|h16.00 Centro e periferia. Al cuore dello sviluppo territoriale sostenibile Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto Habib Dhaouadi Sindaco di Gabes Carmelo Troccoli (Farmer World Market Organization) modera Enrica Simonetti Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno

Giovedì 25 | h 12.00 One Health Alberto MANTOVANI Istituto Superiore di Sanità Simona SERAVESI Organizazione Mondiale della Sanità Marco SIMONELLI Istituto Superiore di Sanità modera Francesca FIORINO Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo

AREA INTERNAZIONALE

Mostra e

VILLAGGIO

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Attraverso le grandi mostre di questa edizione conosceremo persone che hanno segnato la storia con la propria dedizione al bene comu ne come Rosario Livatino, Armida Barelli, Don Emilio di Roja. Ci avvicineremo ai lavori di grandi artisti come Gino Severini, Arturo Martini, Rena to Guttuso, Mario Sironi, alla fotografa di Gus Powell, alla poesia di Pessoa. E saremo educati anche dalla musica, il teatro, la rassegna cine matografca, i tanti temi di attualità che affron teremo negli incontri in programma, dedicati a temi decisivi per il nostro futuro: la sostenibilità, la transizione ecologica, il Pnrr, la ricostruzione e la sanità, la famiglia e la scuola. Ancora una volta, come avviene da oltre quattro decenni, il Meeting si propone quindi come un luogo che ci educa e raggiunge ognuno di noi nel lavoro culturale implicato dalla fede, perché aiuta a far crescere il nesso fra il particolare e il signifcato totale. Il Meeting è quel luogo dove il giudizio della fede sulle cose e sugli avvenimen ti del presente diventa incidente nell’iniziativa e nella creatività umana: nulla può star fuori da questo approccio al reale che spinge a leggerlo in profondità e giudicarlo attraverso un metodo ricevuto dall’educazione. È un lavoro culturale prezioso, talvolta faticoso, ma sempre ricco di promessa. Ed è un lavoro consegnato a ciascu no di noi, nessuno escluso.

Letizia Paoli Bardazzi FUNDRAISING Testimoni da Est: la cultura crea unità Mattoni per costruire di Gianni Mereghetti Giovanna Parravicini è la curatrice della mostra Uomini nonostan te tutto. Storie da memorial, una mostra che racconta le storie di uomini e donne che hanno subi to il dramma della persecuzione del potere sovietico, ma hanno saputo mantenere la loro dignità di esseri umani. «Russia Cristia na - spiega Giovanna Parravicini - è stata presente al Meeting fn dall’inizio e ha testimoniato che la voce dell’Est europeo è sem pre stata signifcativa, tanto più oggi, per rispondere al bisogno dell’uomo moderno». Giovanna Parravicini sottolinea come il Meeting abbia sempre creduto nell’importanza di dare voce alla gente dell’Est europeo e anche la mostra di quest’anno aiuta tut ti a dire un «noi», a riprendere la coscienza di essere popolo in un mondo che è diviso da confitti drammatici e tra questi il primo è quello in Ucraina che mette con tro persone che hanno invece un profondo desiderio di unità. Proprio perché il Meeting possa continuare a dare voce anche ai popoli dell’Est è importante so stenerlo sia testimoniando come la cultura crei unità tra le persone sia dal punto di vista economi co, acquisendo la coscienza che ognuno può contribuire a costrui re un’opera con il suo piccolo ma decisivo mattone. L’aspetto origi nale di questa mostra che Giovan na Parravicini ha curato con un gruppo di studenti è che racconta storie di persone perseguitate da un regime fno ad essere messe a morte come è capitato a molte di loro. Molti sono drammi e di una violenza disumana indicibi le, donne strappate dai loro fgli, uomini privati della loro dignità, tutti colpevoli di essere se stessi, fedeli al loro cuore, colpevoli di aver fatto nulla. La mostra come sottolinea Giovanna Parravici ni, pur documentando in questa grande forza della memoria con clusioni non sempre a lieto fne, testimonia un’ultima positività, è la frase di Evgenja Ginsburg con cui si conclude il percorso e che dice che in tutte queste storie si vede « la manifestazione normale di quel Bene che nonostante tutto regna sul mondo». Questo contri buto che viene dalla gente dell’Est Europa, gente semplice, persegui tata ingiustamente, è decisivo per la cultura europea, perché segna la positività che comunque si può trovare in ogni passo della sto ria. Sono le persone di cui parla la mostra apparentemente scon ftte, fniscono nel Gulag, molte di loro muoiono, ma in realtà ciò che vivono porta ognuna di loro a ritrovare i valori che caratteriz zano l’umano, a trovare la forza di misericordia e di perdono che viene dal cuore. Proprio perchè il Meeting possa superare ogni con fne e portare la sua proposta di amicizia e di pace dovunque urge sostenerlo in una corresponsabi lità è sempre di più in un mondo ferito la dimora dell’uomo. ore 12.00 è stato invitato Enrico Boerci Presidente Brianzacque Paola Iotti Presidente Associazione Proteus ore 14.30 LABORATORI DIDATTICI a cura di FATTORMIA per i bambini 6/11 anni ore 15.45 Visita guidata all’esposizione dei biomateriali a cura di MAGICACOMPAGNIA ore 17.00 è stato invitato Pietro Foroni Assessore Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Alessandro Russo Presidente CAP Holding è stato invitato Enrico Pezzoli Portavoce Water Alliance ore 18.15 Visita guidata all’esposizione dei biomateriali a cura di MAGICACOMPAGNIA ore 19.30 Onde, tempeste e fumi - il ritmo della vita Danza e Poesia con “Attitude centro Danza San Marino” “Compagnia del Tarlo” gruppo teatrale di amici universitari di Bologna - letture Domenica, 21 agosto Oggi parliamo di ACQUA con in collaborazione con L’AMBIENTE TRA SCIENZA, ISTITUZIONI E IMPRESE: GLI INCONTRI

DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO8 EDITORIALE [Segue da pagina 1]

Route 77 tre anni dopo: in bicicletta con Guareschi sulla via Emilia bis. Donne e uomini protagonisti del miracolo economico italiano di Giancarlo Cervino Chi ha in mente i famosi blockbusters sulla mitica Route 66 statunitense che attraversa il continente da Est a Ovest resterà deluso. Route 77 non è un errore di stampa ma la nostra Via Emilia e nello specifco il tratto da Piacenza a Parma, che per Giovannino Guareschi – leggendario creatore delle storie di Peppone e don Camillo per i nativi digitali che non avessero mai letto i suoi libri o visionato gli splendidi flm interpretati magistral mente da Fernandel e Gino Cervi –era un “Piccolo Mondo” insieme al fume Po che scorre talvolta placido e talvolta impetuoso ma in orizzontale, senza quella verticalità che fanno, per esempio, delle cascate del Niagara “un fenomeno da baraccone”. Una terra placida, ricca, “grassa”, serena, ma anche sembra quasi sconosciuta anche a Dio stesso che l’ha creata ma non sa bene dove abbia collocato esattamente il “monterozzo” di Roccapezza, che diede i natali ai due ragazzi del ’99, don Camillo e Peppone, protagonisti di tante storie appassionanti di fatica, sudore, di lotta contro la natura matrigna, che dà molto ma che anche prende. Storie di ricostruzione di un’Italia uscita devastata, sia nel territorio ma anche negli animi dei sopravvissuti, da una guerra mondiale che non aveva risparmiato nulla, ma unita da alcuni valori morali che non hanno un colore politico. I valori della solidarietà, dell’amicizia, della coerenza, della fatica e del duro lavoro per domare un fume – il Po – generoso ma anche distruttivo come durante le alluvioni. In una civiltà ancora profondamente contadina e quindi priva di estremismi, conservatrice nell’anima anche se rivoluzionaria di facciata. Ogni personaggio di Guareschi indossa una maschera attribuita dal tempo, ma resta nel profondo dell’anima e nel silenzio di una Chiesa all’alba solidamente attaccato ad una religiosità e sacralità atavica della vita. Contadini, operai delle nascenti aziende agricole meccanizzate, gli ultimi possidenti che possono ancora permettersi di vivere di rendita grazie al lavoro dei coloni e che si approft tano anche delle donne e soprattutto ancora troppo poco tutelate dalla società, che sono guidati da un prete di campagna che non ha peli sulla lingua ed un sindaco “rosso” che però battezza il proprio fglio in Chiesa come richiede, non la tradizione, ma la sua coscienza. Donne e uomini protagonisti del “miracolo economico italiano”, descritti dalla penna tagliente di Giovannino Guarischi in un viaggio in bicicletta lungo la Route 77, nell’Italia della “bassa” con le loro contraddizioni ma anche una schietta e sincera generosità ed una volontà di ricostruire un paese dilaniato da una Guerra assurdamente distruttiva. E come simbolo troviamo esposta quella bicicletta “Dei” bloccata però da una catena “Made in China”, quasi a volere simboleggiare e profetizzare l’asservimento alla globalizzazione di un’Italia che si è profondamente trasformata anche nella “bassa”.

TALK Mobilità e trasporti: innovare per dare risposte a cittadini e imprese di Giorgio Garrone Talk: il cambiamento è possibile, intanto non sarà un incontro qualsiasi ma un confronto autorevole fra esperti per trovare la bussola per orientarsi nelle grandi sfde che attendono l’uomo come cittadino consapevole. Il leitmotiv sono le linee guida del Pnrr al quale sono destinate consistenti risorse euro pee per il nostro Paese: gli incontri sono in programma tutte le sere, alle 19, in Sala Neri. Dopo la puntata di ieri dedicata al tema della sanità, domani si par lerà di mobilità e trasporti. A curarne la realizzazione, Fondazione per la Sus sidiarietà in collaborazione con Centromarca, Bayer quale sponsor tecnico. Il titolo del talk di domani è Muoversi bene per vivere insieme. I relatori chia mati ad intervenire sono: Pietro D’Arpa, vicep President Supply Chain Europe Procter&Gamble; Andrea Gibelli, presidente di Fnm Group; Alessandro Morel li, viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili; Enrico Pagliari, coordinatore area tecnica Aci; Alessandro Perego, professore ordinario di Lo gistics Management e direttore del Dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano. A condurre sono Enrico Castelli e Irene Elisei. In Italia una ricerca di Fondazione per la Sussidiarietà stima che nel 2019 siano stati percorsi 1000 miliardi di chilometri, oltre il 76 per cento, con auto private. Un dato che fa rifettere e suggerisce un cambio di rotta, sia per ragioni di conte nimento dei costi energetici, sia per motivi di tutela ambientale. Per il nostro paese, in particolare per il Mezzogiorno, il Pnrr ha destinato 62 miliardi di euro. Nel talk di oggi si ragionerà sviluppando quattro percorsi: riequilibrare il tra sporto gomma-ferrovia ancora troppo sbilanciato sul primo, sviluppare la logi stica dei porti per favorire i trasporti marittimi, incentivare i progetti di mobilità in ambito cittadino, coinvolgere i cittadini nella progettazione di infrastrutture per mobilità e trasporti, avendo come faro ultimo la sostenibilità socio econo mica ambientale.

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UNA PASSIONE PER L’UOMO IN MOSTRA Nel Padiglione B2 una lettura originale dell’esperienza del creatore delle storie di don Camillo e Peppone

Pedalando con Giovannino

è sempre presente. «Lui, nei suoi versi, fa delle domande e le fa nascere in me meglio di me e spinge ad esigere una risposta», continua Leonor. La questione è posta ad un livello vertiginoso come è espresso dallo stesso autore: «Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.» (da Poesie inedite, Fernando Pessoa). E’ il cuore il protagonista. Un cuore frammentato come sembrerebbe suggerire nel nostro autore l’uso degli eteronimi. Un cuore non in pace. Il grande cuore di Pessoa e davanti il nostro cuore, piccolo al confronto della sua Continuanogenialità.ledomande, la curiosità è sollecitata dalla umile baldanza di questi ragazzi: «E per te è veramente possibile questo paragone? Tu cosa sai di poesia?» Beatriz: «Io non conoscevo molto Pessoa, mi sono accorto della sua potenza preparando il lavoro della mostra. Non è stato immediato, ho letto molti poemi e ne ho selezionato circa cinquanta ma è stato come scoprire, pur nella distanza del tempo, che lui parla di me, scrive di me.» Ana con grande semplicità afferma: «Io sono farmacista. Quando vengono in farmacia da me a chiedere le medicine io non guardo a loro per le loro malattie ma per il fatto che sono persone e che hanno un bisogno più grande. » Risponde anche Manuel: « Il problema per me non è se capisco o no la poesia o se mi piaccia, ma se è possibile entrare in dialogo con Pessoa. Se cioè quello che ci dice è vero adesso.» Rispondono con la musicalità della loro lingua e già questo sembra poesia.

QUOTID. MEETING 2021-3 inserz.pdf 1 04/08/21 16:05

Informazioni, servizi ed eventi per i giovani in Lombardia Naviga in un mare di www.giovani.regione.lombardia.itopportunità

Voglio l’infinito: il cuore protagonista

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10 di Giuseppe Bianchini C’è una folla di uomini e donne del Meeting, una folla non indifferente e che secondo anche storie personalissime però è alla ricerca di qualcosa. Questa folla viene accolta alla mostra, dal titolo emblematico «Se voglio, voglio l’infinito», dedicata al genio e alla poesia di Fernando Pessoa. La mostra, se vogliamo, risulta semplice nella struttura espositiva, ma si verifica dal primo impatto vastissima e profonda nella narrazione umana che viene svolta. Lì pronto c’è un piccolo gruppo di ragazzi portoghesi. Tutti universitari. Nessuno di essi è accademico o esperto di letteratura. Ci sono Leonor, Ana, Beatriz, Manuel, giusto per citarne alcuni, tra curatori e coloro che la spiegano. Sono amici sin dal liceo e si sono ritrovati insieme all’università a condividere il cammino di fede al Clu (Comunione e Liberazione Università). Leonor fa Medicina, Ana è farmacista, Beatriz studia a Giurisprudenza (ha anche fatto esperienza all’estero) e così anche Manuel sarà un avvocato. Hanno dei bellissimi sorrisi e dei bellissimi occhi, hanno volti giovani e hanno modi cortesi e timidi, a volte, oppure infervorati quando si tratta di rispondere alle domande sulla loro vita e sul perché presentano la figura del poeta lusitano in questi giorni. Ne è nato un dialogo incalzate e simpaticissimo. «Perché siete qui?» Risponde Leonor: «Il nostro amico Davide Perillo ama molto la poesia di Pessoa. Leggendo mi sono accorta che le domande che lui ha avuto sono le stesse mie domande». Il punto centrale della mostra infatti è: ma cosa c’entra un poeta morto novanta anni fa con noi? Perché il rischio delle operazioni intellettuali quando si parla di poesia IN MOSTRA Un gruppo di giovani portoghesi si lascia provocare dalla poesia di Pessoa

Pittori, scultori, musicisti, attori e fotograf raccontano l’esperienza di Famiglie per l’accoglienza dopo averle frequentate da vicino Agli artisti abbiamo chiesto di farsi colpire e immedesimarsi

Corrisposti dentro un dolore

Solo la presenza di una luce schiude orizzonti di bene

VIENI allo stand del TIMONE Pad. C2 (davanti alla libreria) avrai lo “specialeSCONTOMeeting”€35.00 € 45.00 per un annualeABBONAMENTOallaRIVISTA di Giorgio Paolucci Famiglie per l’accoglienza celebra con una mostra al Meeting di Rimini il suo quarantesimo compleanno, rinuncian do all’autocelebrazione e optando per una soluzione originale: farsi descrivere da un osservatore esterno proponendogli di incontrare chi pratica l’ospitalità. E così 14 artisti – pittori, scultori, musicisti, attori, fotograf –raccontano con le loro opere cosa c’è all’origine dell’accoglienza. Il titolo della mostra è “Non come ma quello. La sorpresa della gratuità” (Piazza A3) e prende spunto dalle parole che don Giussani rivolse nel 1993 ad alcuni responsabili di Comunione e liberazione: «Formuliamo l’ipotesi che si riuniscano oggi alcuni che abbiano […] il ricordo impressionante di un avvenimento da cui sono stati colpiti – che ha fatto loro del bene, che ha addirittura qualifcato la loro vita –, vogliono riprenderlo, colmando una “discontinuità” che si è venuta a creare nel corso degli anni. […] Ora, come è possibile per loro riprendere una continuità con l’avvenimento iniziale che li ha investiti? […] Occorre che riaccada […] quello che è accaduto […] in principio: non “come” è accaduto in principio ma “quello” che è accaduto in principio: l’impatto con una diversità umana in cui lo stesso avvenimento […] si rinnova. […] Nel rinnovarsi del primo impatto – e perciò della sorpresa della corrispondenza tra una presenza umana diversa e le esigenze strutturali del cuore – si sente il riverbero dello stesso avvenimento capitato dieci o vent’anni prima». Luca Sommacal, presidente dell’asso ciazione, spiega: «Agli artisti abbiamo proposto di frequentare alcune famiglie e di esprimere con la forma d’arte propria di ciascuno ciò che avrebbero vissuto; il “quello” che avrebbero colto attraverso il loro “come”. E ai visitatori proponiamo lo stesso metodo: farsi colpire dalla realtà che incontreranno e immedesimarsi nell’esperienza che viene raccontata». Su una grande piazza, che rappresenta la realtà dell’associazione, si affacciano le stanze che ospitano le opere come fossero altrettante “case” abitate dalle famiglie che le hanno ispirate. Nel progetto c’è l’impronta dell’espe rienza di Andrea Mazzucotelli, l’architetto che ne è l’autore: «L’impianto della mostra – spiega – è in relazione con la ferita derivata dal non avere fgli dopo anni di matrimonio e con il fatto di avere conosciuto famiglie che vivono il matrimonio come un’apertura a ciò che la realtà propone loro e come una possibilità di accoglienza anzitutto del proprio limite. L’incontro con l’associazione ha permesso a mia moglie e a me di dare un senso alla nostra ferita e di nutrirci di un’amicizia che ci Ciascunaaccompagna».stanza è in rapporto con la piazza attraverso un portale, punto d’incontro con la realtà generatrice di Famiglie per l’accoglienza. Dalla stanza si sviluppa un nesso con lo spazio centrale, che è possibile solo dentro una ferita perché nella fatica di una ferita aperta siamo costretti a chiederci il signifcato di quel dolore. Dentro questa ricerca di senso si viene rilanciati dentro rapporti nuovi, gene rati da un desiderio di andare a fondo della realtà e della fatica che la ferita genera. La ferita, il limite, rimandano a un desiderio di compimento che trova risposta nell’incontro con una fonte di bene, con una luce che rischiara l’esistenza e testimonia che il dolore non è l’ultima parola. Al centro della piazza l’installazione di Matteo Negri, nella sua imponenza e luminosità testimonia la coessenzialità tra l’esperienza della ferita e la presenza di una luce capace di darle senso e di sublimarla in un orizzonte di bene. IN MOSTRA Originale celebrazione per il quarantesimo dell’associazione interrogandosi sulla ferita di chi non può avere fgli

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FIRST SIGHT Gus Powell DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO12 LA FOTO DEL GIORNO by Jessica Ross It’s ofcial, Rimini Meeting at Fiera di Rimini has begun and is open to the public. With this year’s theme being 2‘A Passion for the Person’ I woke up yester day morning fe eling very enthusiastic about the day’s scheduled events and my interactions with people from not only Italy but also other parts of Europe and the world. Amidst the many speeches and conver sations, exhibitions, and experiences on the program, I was very eager to jump right in, walk around, and explore. Not only is this my frst time at Rimini Mee ting, but it was also my frst time being inside the massive structure of Fiera di Rimini. A bit overwhelming at frst, but an incredible layout that was very organized and easy to maneuver through. Divided into four different halls (A-D) and con sisting of 16 different pavilions that are flled with refreshment bars, restaurants, and shops, the center is an attractive en vironment for anyone who visits. To kick off the start of the day and Rimini Mee ting week, I had the special opportunity to meet and have a sit-down interview with fellow American and street photo grapher, Gus Powell. Born in New York City in 1974, Powell attended Oberlin Col lege where he majored in comparative religion. In 2003 he was selected to be in PDNs 30 under 30 issue and also pu blished his frst photography book, The Company of Strangers. He would also go on to publish a second monograph, titled The Lonely Ones in 2015. His work has been exhibited internationally, including a solo exhibition at The Museum of The City of New York and group exhibitions at The Art Institute of Chicago, the Mu seum of Fine Arts Houston and Foam, Amsterdam. His third monograph, Fa mily Car Trouble published in 2017 featu res intimate and personal images of his family; two daughters, Townes and Mau de, wife Arielle, father Peter and his 1993 Volvo-Jimmy, is one of this year’s exhibi tions you can fnd and explore in hall B1 inside Fiera di Rimini. I had the pleasure to speak with him. What is most important to you as a pho tographer? «I think for me as a working photographer communication is very important. A big word that sounds like something you might study at school but to me it is storytelling. I think the way we really learn from each other, and the way we learn in so many different traditions is through telling each other stories. Finding those moments where a story can somehow relate to another person. It’s the great stories that we sha re from books of the past whether they are religious stories or literature and some of them are familiar stories of our lives. What was the inspiration behind Family Car Troubles? My background is in street photography. Capturing pi ctures on the streets of NY or where ver I would fnd myself. I always photo graphed whatever was around me. My camera is always with me». My camera with me

UNA PASSIONE PER L’UOMO MONDO La ricetta della Fao: combattere la denutrizione non è solo questione agroalimentare “Nessuno resti indietro”

L’obiettivo iniziale era (e rimane) combattere la denutrizione e sostenere lo sviluppo agricolo delle aree svantaggiate; ciò che è cambiato, invece, è che le problematiche, nei fatti, oggi coinvolgono l’intero pianeta. Ipotesi di soluzioni ce ne sono tante. Rischiano, però, di restare pie intenzioni senza l’interazione a tutti i livelli, a cominciare da quello internazionale, per proseguire con il sostegno alle iniziative sul territorio e fino al coinvolgimento capillare di ciascuno di noi. Il padiglione curato dalla Fao, nell’area espositiva intitolata “C’è una Italia che coopera”, coordinata dal ministero degli Affari esteri, mostra in maniera lampante che, senza un attivo coinvolgimento della persona, tutti i possibili progetti e soluzioni globali rischiano di non sviluppare il loro intero ed effettivo potenziale, rimanendo inevitabilmente monchi. “Non lasciare indietro nessuno” (tema della prossima Giornata mondiale dell’alimentazione) non significa appena sconfiggere la fame, ma capire che questa può essere più facilmente vinta se si implementa un’istruzione di qualità, se la crescita economica non trascura la dignità del lavoro, se l’energia è sempre più pulita e accessibile rendendo le città più ecocompatibili, se la pace è perseguita sempre e comunque. Ambiente, sistema agroalimentare e uomini crescono e cambiano insieme. Così, Clelia e le sue compagne di etnia karina, in Venezuela, promuovono lo sviluppo della riserva forestale di Imataca, tanto da trovare nuove motivazioni che migliorano il benessere della loro intera comunità; la giovane microbiologa Barkissa, nel Burkina Faso, nell’ambito di un progetto contro la desertificazione, studia come i microbi possono aiutare le piante a diventare refrattarie alla siccità e a crescere in territori aridi; Celia, di El Salvador, pur mantenendo le tradizioni di una famiglia contadina, grazie alla Fao è riuscita a diversificare le coltivazioni ponendo più attenzione all’agroecologia, aprendo così ai suoi prodotti le porte del commercio nei mercati e nella Esempiristorazione.come questi nel padiglione ce ne sono tantissimi. L’errore più grande è di pensare che sia una questione che riguarda solo “gli altri” e non, come si coglie in ogni angolo dell’esposizione, ciascuno di noi, nessuno escluso. Basti pensare alla questione dello spreco alimentare, rispetto alla quale la sensibilizzazione non è mai abbastanza. La sfida è solo cominciata.

Mettere la persona “al centro” come chiave per vincere le sfide della fame e della sostenibilità di Francesco Maria Capitanio Quando il 16 ottobre 1945 fu istituita la Fao, forse nessuno poteva immaginare la portata delle sfide che, dopo quasi ottant’anni, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura avrebbe dovuto affrontare.

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MEETING MUSIC CONTEST Al via oggi le semifnali Gen Z, rivoluzione d’autore di Stefano Andrini «Davanti al bisogno di raggiungere la felicità, rinasce il desiderio di intra prendere un’azione positiva». Ma la passione per l’uomo vale anche per i cantautori? È la sfda della seconda edizione del Meeting music contest. Giordano Sangiorgi, fondatore del Mei – Meeting delle etichette indipenden ti e coordinatore dell’iniziativa insie me al direttore artistico del Meeting Otello Cenci, è soddisfatto. «Nelle pri me due edizioni - racconta - abbiamo registrato oltre duecentocinquanta partecipanti, ragazzi e ragazze under trenta, provenienti da tutta Italia. In comune hanno un approccio alla can zone d’autore che ha una particolare attenzione al testo senza disdegnare l’innovazione musicale». L’obiettivo, prosegue Sangiorgi «è captare i segnali di una nuova gene razione della musica giovanile che non è quella che ci viene proposta dai grandi media, spesso banale e talvolta inconsistente. Tutti i parte cipanti al Meeting music contest non si arrendono alle melodie facili dei tormentoni ma sono legati alla can zone d’autore che ciascuno declina in modo diverso». Otto i semifnalisti: sono Lamarea, Margò, Nartico, Sgrò, Mattia, Siriana, La Cherie e Vima. Si esibiranno oggi e domani in questo ordine sul Palco spettacoli delle Piscine Ovest Illumia. La fnale sarà presentata da Lorenzo Baglioni e si terrà il 24 agosto. A se lezionare il vincitore (che potrà con tare su un premio importante per la promozione del suo talento) sarà una giuria d’onore composta tra gli al tri dalla cantautrice Grazia Di Michele e da Hu, artista di musica elettronica.

Cinquantadue giovani musicisti, dai 14 ai 24 anni, provenienti da contesti famigliari disagiati o minacciati dalla criminalità grazie alla musica vivono una possibilità di riscatto

SPETTACOLI Al teatro Galli il concerto diretto da Carla Delfrate, al violoncello Giuseppe Sollima

DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO14 di Davide Amata «Otello Cenci a gennaio mi ha proposto di portare l’Orchestra nazionale giovanile Giuseppe Sinopoli al Meeting, abbiamo molte cose in comune e possiamo unire le nostre forze». Nelle parole di Claudio Formisano, pre sidente dell’associazione Sistema or chestre e cori giovanili e infantili in Italia, emerge il suo entusiasmo per l’invito ricevuto dall’Orchestra giovanile Giusep pe Sinopoli, che si esibirà questa sera alle 21.30 al teatro Galli nella cornice del la Sagra musicale malatestiana. «I ragazzi sono sempre contenti davanti a queste opportunità, è un giusto ricono scimento che dà soddisfazione per l’im pegno che mettono quotidianamente nello studio. Molti di loro hanno un talen to davvero incredibile». Claudio Formisano prosegue nel suo racconto: «Stiamo creando anche un’or chestra Giuseppe Sinopoli Young per dare vita a un nuovo bacino da cui attin gere, siamo un trampolino di lancio che li sprona a proseguire. La direttrice Carla Delfrate ha inoltre grandi capacità sul piano didattico e umano, il suo non è un compito semplice». Dal suo repertorio l’orchestra porterà di Haydn l’Ouverture in sol minore Hob: XX VIII:9 da “L’isola disabitata”, il Concerto in do maggiore Hob: VIIb:1 per violoncel lo e orchestra di Haydn e la Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 di Mozart. Diretti da Carla Delfrate, docente presso il Conser vatorio di Mantova, ospite d’onore sarà Giovanni Sollima, violoncellista siciliano di fama mondiale, il quale in un’intervista concessa recentemente al Corriere Ro magna ha sottolineato: «Penso anche e soprattutto al pubblico, all’importanza di passargli tutto forte e chiaro, svecchiato, fresco, vitale non museale».

Passione per i ragazzi Suona l’orchestra Sinopoli

Otello Cenci: «Ѐ un’occasione per gode re della bellezza e conoscere un’espe rienza che il Meeting porta per testimoniare cosa signifchi la passione per l’uomo, perfettamente rappresentata da questi giovani».

ORCHESTRA NAZIONALE GIOVANILE GIUSEPPE SINOPOLI. SOLISTA OSPITE: GIOVANNI SOLLIMA ore Teatro21:30Galli L’Orchestra Nazionale Giovanile Giusep pe Sinopoli composta da 52 giovanissimi elementi (dai 14 ai 24 anni) diretti da Carla Delfrate, eseguirà l’Ouverture in sol min Hob: XXVIII:9 da “L’isola disabitata” (1779) di F. J. Haydn, il Concerto in Do magg Hob: VIIb:1 per violoncello e orchestra di F. J. Haydn (1765) e la Sinfonia n. 40 in sol min K 550 (1788) di W.A. Mozart. Ospite della serata: Giovanni Sollima, virtuoso del violoncello e composi tore di fama internazionale.

LA SCUOLA COME AMBITO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE ore Sala13:00Open Fiber A2 Stefano Bozzone, Docente Istituto Istruzione Superiore Gae Aulenti, Valdilana; Alessandra Landini, Dirigente Scolastico Istituto Com prensivo A. Manzoni, Reggio Emilia; Marile na Pelonero, Docente Istituto Comprensivo Martin Luther King, Caltanissetta; Roberta Vioglio, Docente Istituto Istruzione Superiore Gae Aulenti, Valdilana. Introduce Alberto Raffaelli, Preside Associa zione Festival dell’Innovazione Scolastica.

AuditoriumoreSANTAINCONTRIMESSA11:00Intesa

IL CRISTO DELLA VIA EMILIA. DA GUARESCHI AI GIORNI NOSTRI ore Sala17:00Open Fiber A2 Daniele Benecchi, Cappellano militare re gionale della Guardia di Finanza a Bologna; Pierre Laurent Cabantous, Parroco del Duo mo di Cervia e autore del libro “Un don Ca millo a Cervia”; Daniel Cardenas, Rettore del monastero di Santa Maria degli Angeli a Bus seto, Parma; Giancarlo Plessi, Presidente del “Centro Manfredini” di Piacenza; Luigi Valen tini, Fondatore della Comunità “Betania” di Parma. Letture di Guareschi con Egidio Ban dini; Giornalista e Presidente Gruppo Amici di Giovannino Guareschi; Enrico Beruschi, Regista e attore; Gianni Govi, Attore e regista. Musiche di Eugenio Martani, Clarinettista; Corrado Medioli, Fisarmonicista. IL SENSO RELIGIOSO: LO SPAZIO DI UN INCONTRO ore Auditorium19:00 Intesa Sanpaolo D3 Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, Segre tario Generale della Lega Musulmana MonIntroducediale. Stefano Alberto, Docente di Teolo gia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di ModeraMilano. Wael Farouq, Professore di Lingua e Letteratura Araba all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano TALK “IL CAMBIAMENTO POSSIBILE”.

MEETING MUSIC CONTEST SEMIFINALE II

PalcooreEDIZIONE21:30Spettacoli Piscine Ovest Illumia Semifnali della II edizione del Meeting Music Contest. Programma: LAMAREA, MARGÒ, NARTICO, SGRÒ Biglietti gratuiti fno ad esaurimento posti.

Sanpaolo D3 SANTA MESSA (SALA NERI) – IN COLLEGA PresiedeMENTO S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente CEI, Arcivescovo di Bologna. Con celebrano S.Em. Card. Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, Centrafrica; S. Ecc. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini; S.Ecc. Mons. Filippo Santoro, Arcive scovo di Taranto.

TOCKÀ: IL MOMENTO UNICO ore Sala19:00Open Fiber A2 Dialogo tra studenti di scuole Superiori e Universitari Giovanni Bellini, Maria Bernar di, Paolo D’Errico, Stefano D’Errico, Letizia Ercolani, Giulio Fronzoni, Giuseppe Masini, Giuditta Zanotti e Pier Paolo Bellini, Docen te di Sociologia della comunicazione presso l’Università degli studi del Molise. Introduce Emmanuele Forlani, Direttore Fon dazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

E IO CHE SONO? NATURA UMANA E RAPPORTO CON LA NATURA In diretta su Repubblica TV ore Sala13:00Neri Generali A cura di Fondazione Lombardia per l’Am biente Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Cli ma di Regione Lombardia; Davide Rondoni, Scrit tore e poeta; Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Introduce Fabrizio Piccarolo, Direttore Fondazio ne Lombardia per l’Ambiente.

LA FORZA DELLA LIBERTÀ E LA RICONQUISTA DELLA PACE In diretta su Repubblica TV ore Auditorium17:00 Intesa Sanpaolo D3 Aleksandr Archangel’skij, Scrittore, condut tore tv, giornalista; Giovanni Di Lorenzo, Di rettore Die Zeit; Maurizio Molinari, Direttore di Repubblica; Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Inter nazionale. Introduce Bernhard Scholz, Presi dente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

UNA PASSIONE PER L’UOMO In diretta su RaiNews, Quotidiano Nazionale ore Auditorium15:00 Intesa Sanpaolo D3 S. Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente CEI, Arcivescovo di Bologna. Introduce Bernhard Scholz, Presidente Fon dazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

OGGI IN FIERA

UNA SANITÀ DISARMATA CONTRO LE NUOVE MALATTIE? ore Sala17:00Neri Generali Giorgio Benigni, Amministratore Delegato Becton Dickinson Italia; Andrea Costa, Sotto segretario di Stato alla Salute; Marina Panflo, Componente del gruppo di lavoro sull’antimi crobico-resistenza di Farmindustria; Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario Ospedale Gale azzi - Sant’Ambrogio di Milano. Introduce Camillo Rossi, Direttore Sanitario ASST Spedali Civili Brescia. Modera Pasquale Chiarelli, Direttore Genera le Azienda Ospedaliera di Terni.

UN BENE CHE SUPERA I CONFINI ore Auditorium21:00 Intesa Sanpaolo D3 Salem Billan, Primario di Radioterapia al Rambam Hospital di Haifa, Primario di On cologia “Holy Family Hospital” di Nazareth e Senior Consultant Oncology “Augusta Vic toria Hospital” di Gerusalemme est; Azezet Habtezghi Kidane, Missionaria comboniana, Infermiera di professione, Codirettrice di Kuchinate una Ong che si occupa di rifugia te africane a Tel Aviv. Introduce Alessandra Buzzetti, Giornalista TV2000.

DALL’UCRAINA CON AMORE. CULTURA, POESIA, ARTE DI UN PAESE VIVO ore Sala21:00Neri Generali Boris Chersonskij, Poeta, traduttore, profes sore di psicologia clinica di Odessa, oggi bor sista della Fondazione Brodski; Pavel Makov, Artista di Kharkiv, Constantin Sigov, Filosofo ed editore di Kiev. Introduce Luca Fiore, Critico d’arte e giornalista.

DAARENELASCAUX AI BUCHI NERI. L’UOMO E ArenaoreL’IMMAGINE12:30Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Stefano Facchini, astrofsico, Università de gli Studi di Milano e Carmine Di Martino, flo sofo, Università degli Studi di Milano. Modera Nicola Sabatini, Associazione Euresis.

EAPPROVVIGIONAMENTOINDIPENDENZAENERGETICA In diretta su Repubblica TV, Askanews ore Sala17:00Ferrovie dello Stato B2 Massimiliano Atelli, Presidente della Com missione Tecnica e PNRR-PNIEC del MiTE; Gaetano Mazzitelli, Executive Vice President Commercial, Asset Planning & Regulatory Affairs SNAM; Stefano Saglia, Autorità di regolazione energia, reti e ambiente; Roberto Sancinelli, Presidente e Amministratore De legato Montello SpA; Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Introduce Emmanuele Forlani, Direttore Fon dazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.

MUOVERSI BENE PER VIVERE INSIEME In diretta su Corriere Tv, Askanews ore Sala19:00Neri Generali A cura di Fondazione per la Sussidiarietà Pietro D’Arpa, Vice President Supply Chain Europe Procter&Gamble; Andrea Gibelli, Presidente FNM Group; Alessandro Morelli, Viceministro delle Infrastrutture e della Mo bilità Sostenibili; Enrico Pagliari, Coordinato re area tecnica ACI; Alessandro Perego, Pro fessore ordinario di Logistics Management e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. Conducono Enrico Castelli e Irene Elisei EDUCAZIONE ED INNOVAZIONE SCOLA STICA. CANONI FORMATIVI PER TEMPI SalaoreCOMPLESSI19:00Ferrovie dello Stato B2 Simona Favari, Dirigente Scolastico, Istituto Istruzione Superiore Volta, Castel San Gio vanni; Marco Ferrari, Preside Liceo Malpighi di Bologna; Franco Vaccari, Fondatore e Pre sidente di Rondine Cittadella della Pace. Introduce Carlo Di Michele, Presidente Diesse.

INCONTRO TRA IL CARDINALE NZAPA LAINGA E LA VICE MINISTRA DEGLI AFFA RI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTER NAZIONALE, MARINA SERENI ore Arena14:00Internazionale Pad. C3 LE IMMAGINI NON SONO SOLO FIGURE. IL VALORE DELL’INFORMAZIONE NELLE IMMAGINI RADIOLOGICHE ore Arena18:30Scienza Pad. C1 A cura di Associazione Euresis e Camplus Carlo Cavedon fsico medico, Azienda Ospeda liera Universitaria Integrata di Verona, Associa zione Italiana di Fisica Medica. Modera Carlo Camnasio, Associazione Euresis.

“MARILYNSPETTACOLIHA GLI OCCHI NERI” ore Corte20:30degli Agostiniani Regia di Simone Godano. Con Stefano Ac corsi, Miriam Leone… Genere Commedia, Italia, durata 110 minuti. Biglietti disponibili presso la Corte degli Agostiniani la sera della proiezione.

15 DOMENICA 21 AGOSTO UNA PASSIONE PER L’UOMO Editore Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Fondazione costituita in data 31 marzo 2008 con atto a ministero del Notaio del Plescia di Rimini (rep. n. 47.236/7949, registrato all’Agenzia delle Entrate di Rimini il 10 aprile 2008 al n. 4.919/I) sede: via Flaminia 18/20, c.p. 1106, 47900 Rimini Tel. 0541-783100 | Fax 0541-786422 Direttore Gianfranco Giuliani Direttore responsabile Cesare Trevisani Progetto grafco Bruno Monaco Impaginazione Caterina Ghio Marco AngelaSabrinaPrevidiScalescianiSpano Immagini Foto Meeting Fotolito e stampa ViaCEDdell’Industria, 52 Erbusco (BS) Registrazione Tribunale di Rimini n. 16/91 del 15/07/1991

TIM, la forza delle connessioni. CARTA

Le connessioni uniscono le persone, uguali o diverse da noi, vicine o lontanissime. Perché la connessione vera è quella che ci fa superare la distanza e le di erenze. Per questo lavoriamo ogni giorno per rendere le vostre connessioni accessibili, sicure, a dabili.

unica gra ca dal 20 al 25/08/22

Cosa saremmo senza connessioni? Con le connessioni ci informiamo, impariamo, giochiamo, ci riappropriamo di luoghi e tempi preziosi.

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