25 ANNO 42 N° 6
EDITORIALE
Liberi nelle regole di Maurizio Vitali Libertà. Libertà di parcheggio, per cominciare. Arrivi e: “questa macchina qui la parcheggi di laa”, “con quella tessera lì devi entrare di qua”. “È un diesel?” “È il Covid!”. Respiri libero nel tratto a piedi verso la Fiera. Prossimo alla meta, una ragazza in giallo ciondola il braccio come una paletta della polstrada: “Si entra da qui ma passando di là-a”. Di là: prego esibire QR code inteso come green pass. Esibito. Svetta un pugno alzato: Lotta comunista? No, vuole il polso per provarti la temperatura. Fatto. Cammini mascherato, gli occhi a terra per vedere i percorsi obbligati e i divieti di accesso. Eviti di prendere fiato sulla panchina tappezzata di divieti di seduta. Sei nel salone, seduto a scacchiera accanto a sedie vuote. Il primo umano tuo simile a un bel metro e passa. Presto però impari a muoverti disinvolto, libero e ilare come un Supermario-bros in un video game, e questa ragionevolissima disciplina di percorsi – accessi – distanza non ti pesa per niente. Se non sei già incazzato di tuo con la moglie o con il mondo, ti diverti pure e scopri di starci bene in questo ordine di cui ti senti coautore e non coatto. Che sia anche questo il coraggio di dire io? E quindi di essere un noi? Che l’ordine, il vero ordine, sia un fattore della bellezza? Arrivano illustri ospiti e ammirano la bellezza dell’evento. Ammirano l’evento anche i leader dei partiti. Si compiacciono di partecipare – insieme, tra l’altro! - a questo primo, grande evento pubblico di massa in presenza dell’era Covid. Dove discutono per quasi due ore e mezzo senza vaffa e senza anatemi. [continua a pagina 2
Julián Carrón, Charles Taylor e Rowan Williams dialogano sulle sfide della secolarizzazione
Certi di un’amicizia
I protagonisti della mostra “Vivere senza paura nell’età dell’incertezza” si sono ritrovati al Meeting per fare il punto sulle priorità emerse dal comune percorso. Ne è nato un confronto a tutto tondo, tra Julián Carrón, Charles Taylor e Rowan Williams, su secolarizzazione, fede e libertà. Il presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, il premio Ratzinger 2019 e l’ex arcivescovo di Canterbury, partendo sempre dall’esperienza di ciascuno, si sono interrogati reciprocamente sulle urgenze dell’oggi, così come sulle risposte che, in quanto cristiani, possono offrire nel dialogo con tutti. Scoprendo insieme i segni di un’apertura incredibile nel mondo che abitano. Un viaggio iniziato anni fa e reso possibile anche dalle imprevedibili amicizie strette da alcuni studenti universitari, che poi sono diventati docenti (i curatori della mostra) e che è destinato ad approfondirsi. La mostra, un percorso audio-visivo in tre quadri, ricco di musica, video-interviste, estratti da produzioni cinematografiche e immagini di telegiornale, è visitabile ancora oggi nel padiglione B3 della Fiera e da remoto per tutti quelli che si registrano sul sito del Meeting. [A pagina 3] Democrazia in crisi?
La festa finale
Partiti: fra big Concerto prova inedita formato di confronto famiglia A pagina 5
A pagina 16
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