Il tempo, lo spazio, la memoria ed il sogno percepiti grazie a momenti diversi, in una rapida successione di immagini fotografiche distanti e differenti tra loro. Queste emozioni, viste non soltanto con gli ochi ma anche con il cuore, sono vissute nel libro con una formula insolita, quella del diario, che richiama i momenti più esaltanti e fotograficamente più significativi dell'atletica amatoriale e non. Le foto sono il veicolo portante del lavoro di raccolta letteraria che ha coinvolto autori come Proust, Pound, Rodari, Hesse, Wilde, Flaubert, Bach, Shakespeare, Goethe, Neruda, D'Annunzio, Leopardi e Napoleone, che mai avrebbero immaginato che le loro riflessioni potessero essere associate alla semplice azione di mettere in rapida successione un piede dopo l'altro.