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Maurizio Cavalli

Viaggi, Vigne, Emozioni

2025

Parma, settembre 2001

DI VINI DI TERRE

DI UOMINI

è sufficiente imbattersi in un sor so di tutto questo per rest arne coinvolti

Non bast a una vita per poter dire di averlo davvero compreso

Di Vini sono quelli che portiamo con noi, mobili nel bicchiere, ma ben fermi in testa e in base ai quali confrontiamo gli altri…. ……i Barbaresco di Bruno Giacosa, lo Sfursat di Rainoldi, i "vecchi" bianchi di Terlano, il Merlot di Miani, il Sangiovese di Valdicava a Montalcino e di De Marchi nel Chianti Classico, il Verdicchio di Garofoli dopo qualche anno, il Sagrantino di Bea non sovraestratto, i Taurasi di Mastroberardino "maggiorenni", il Negroamaro, Patriglione e Taurino, il Nero d'Avola secondo Feudo Montoni e lo Zibibbo di Murana

….ma anche Krug quando millesima, Domaine Gros perché "vola" in Borgogna, Caymus e la forza della California, la setosità di Valandraud a Bordeaux e l'esplosiva fruttosità di Vall-Llach nel Priorato…..

Di Terre…. le ritroviamo come fotografie nei "liquidi salati" che ci fanno viaggiare anche in luoghi dove non siamo mai stati, fortemente espressive come sono delle origini…. ….Serralunga a Barolo, la Val di Mezzane e di Illasi in Valpolicella, il Collio a San Floriano, a Dolegna e sul versante sloveno, il Monte Gemola sugli Euganei, la conca di Panzano in Chianti, le terrazze delle Cinque Terre, i suoli vulcanici delle vigne ai piedi del Vesuvio e sulle pendici dell'Etna

….e poi le marne della Marna, il Silicio a Pouilly s/Loire, l'effetto di Rangen de Thann sul Riesling, la Llicorella a Gratallops in Catalogna….

D Di Uomini…. indissolubilmente legati alla vigna che ci comunicano il loro sentire attraverso il frutto del loro lavoro…. ….maniacale e consapevole come Roberto Voerzio, paziente come Bepi Quintarelli, esperto e minimalista come Josko Gravner, attuale come Fabio Chiarelotto di Montepeloso, di respiro internazionale, eppure contadino, come Annamaria Toni, poliedrico e trasparente come Kurt Wachter di Buranco, umile conoscitore della vite come Luigi Moio…. ….come una foto dal satellite sulla Borgogna è il talentuoso Sylvain Pitiot di Clos de Tart, raffinate e accessibili le creature alsaziane di Madame Faller e le sue figlie, solide e di sostanza le bollicine di Anselme Selosse e Marie-Noëlle Ledru, e, ancora, Javier Ajenjo irriverente e futurista con la sua banda del Conde… ….(continua)….

Parma, Giugno 2025

Champagne Legrand-Latour La Cave aux Coquillages

INDICE

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CONTENUTO:

1 Coquillages

2-3 Indice

4-11

Terroirs de Champagne

13 Grimée, Ledru, Tassin, Lurquin

14-15 Alain Mercier

16-17 J. Charpentier

18-19 Cazé-Thibaut

20 Legrand-Latour

21 Le Guédard

22 Gatinois

23 Wirth-Michel

24-25 Laherte Frères

26-27 J-M Sélèque

28-29 Alexandre Chaillon

30 Guillaume Sergent

31 Ponson

32-33 Frédéric Savart

34 Emmanuel Brochet

35 Émilien Feneuil

36-37 Bérêche et Fils

38-39 Domaine Les Monts Fournois

40-41 Mouzon-Leroux

42-43 Sadi Malot

44-45 Jean Vesselle

46-47 Lamiable

48-49 Vazart-Coquart

50 Lancelot-Pienne

51 Étienne Calsac

52-53 Waris-Larmandier

54-55

J.L. Vergnon

56 Stéphane Regnault

57 Bonnet-Gilmert

58-59 Marie Copinet

60 Pierre Brigandat

61 Vincent Couche

62 Émile Grados

63 Nathalie Falmet

64 -65 Jérôme Coessens + Petit Camusat

Les Spiritueux

66-67 Benjamin Kuentz

68-69 Fanny Fougerat

70-72 Francis Darroze NOVITÀ

73 Guillotine NOVITÀ

CONTENUTO:

74 Introduzione al Crémant

75 I Crémants & Altre Bolle

76-77

78-79

80-81

82-83

84-85

Terroirs d’Alsace

Allimant-Laugner

Domaine Bott-Geyl

Domaine Meyer-Fonné

Domaine Barmès-Buecher

86 Terrois de Lorraine

87 Maison Lelièvre

88-89

90-91

Terroirs du Jura, Bugey et Savoie

Domaine Pignier

92 Renardat-Fache

93 A. & M. Quénard

94-95 Domaine Saint-Germain

96-97 Domaine Gilles Berlioz Partagé

98

Terroirs du Chablis et Auxerrois

99 Domaine d'Elise

100 Domaine Dupré

101 Domaine Yvon & Laurent Vocoret 102-103 Guilhem et Jean-Hugues Goisot 104-105 Couche Vins de Bourgogne

106-107 Terroirs de Bourgogne

108-109

Domaine Pillot-Henry

110-112 Mark Haisma

113 Domaine Camp-Atthalin

114-115 Domaine Albert Morot

116-118 Clos du Moulin aux Moines

119 Domaine Piguet-Girardin

120-121 Domaine Jean-Michel Gaunoux 122-123 Domaine Theulot-Juillot 124-125 Domaine des Gandines

126 Terroirs du Beaujolais

128-129 Paul Janin et Fils

130-131 Luis-Claude Desvignes 132-133 Domaine Chermette

134-137

Terroirs de la Vallée de la Loire

138 Les Vins de la Madone

139 Vincent Giraudon et Romain Paire 140-141 Domaine de Bérioles

INDICE

PAG.: PAG.:

CONTENUTO:

142 Domaines Tatin

143 Domaine Florian Roblin

144-145 Domaine Pellé

146-147 Vincent Pinard

148 Bouchié-Chatellier

149 Clos Saint-Fiacre

150-151 Julien Thurel

152-153 Domaine des Huards

154 Domaine des Corbillières

155 Bois Vaudons

156-157 Patrice Colin

158-159 Domaine de Bellivière

160-161 François Chidaine

162 Domaine Carême

163 Domaine de la Chevalerie

164 Bernard Baudry

165 Domaine de la Cotelleraie

166 Château Yvonne

167 Domaine des Sablonnieres

168-169 Château Bois-Brinçon

170 Domaine Drost

171 Domaine de Closel

172-173 Domaine de la Bergerie

174 Château de Bellevue

175 Vignobles Günther-Chereau

176 L’Orée du Sabia

177 Terrois de Corse et Provence

178 Domaine de Trévallon

179 I Rosati di Provenza

180 Château Révelette

181 Château Henri Bonnaud

182 Château Barbanau

183 Domaine de la Bégude

184-185 Domaine Comte Abbatucci

186-187 Terroirs du Vallée du Rhône

188-189 Pierre-Jean Villa

190 Hugo et Pauline Villa

191 Benjamin et David Duclaux

192 Monge Granon et Les Sept Pierres

193 Chaume-Arnaud

194 Château d’Aqueria

195 Domaine la Réméjeanne

196-197 Domaine de l’Oratoire Saint-Martin

198-199 Camille Cayran

200-201 Clos Mont-Olivet

CONTENUTO:

202 Terroirs de Languedoc et Roussillon

203 Clos Marie

204 Mas des Brousses

205 Domaine Alain Chabanon

206-207 Mas Jullien

208 Domaine des Homs

209 Domaine des Deux Clés

210-211 Domaine J. Laurens

212 Domaine Gardiés

213 Domaine Laguerre

214-215 Terroirs du Sud-Ouest

216-217 Domaine de Plageoles

218 Château Plaisance

219 Domaine Cosse & Maisonneuve

220 Domaine Labranche-Laffont

221 Camin Larredya

222 Domaine Bordaxuria

223 Domaine Matha

224 Dominique Andiran

225 Château Moulin Caresse

226 Domaine Mouthes Le Bihan

227 Domaine l’Ancienne Cure

228-229 Albert De Conti

230 Terroirs de Bordeaux

232 Château Clarisse

233 Château Leydet

234 Marius Bielle NOVITÀ

235 Château Gombaude-Guillot

236 Château de Piote

237 Château Rioublanc

238 Château Picoron

239 Château Moutte Blanc

240 Château Tire Pé

241 Clos 19Bis

242 Maison Advinam

243 Il Viaggio Continua

244-245 Una Bella Serata: le nostre casse tematiche

Qualcosa di Italia:

246-247 Tenute Fidora

248 Tenuta La Piccola

Tutto quello che avreste voluto conoscere sullo

Champagne

Champagne: un nome che evoca tutto il fascino e il piacere del più conosciuto e rinomato vino con le bollicine del mondo. Un mito che ha attraversato secoli di storia connotando, con la propria allure, non solo eventi di levatura straordinaria ma anche piccoli istanti di gioia familiare.

La danza del suo fine perlage che nobilita le tinte del giallo oppure del rosa, gli eleganti profumi, la struttura avvolgente e screziata, la freschezza e la longevità, sono solo alcuni degli aspetti che rendono davvero unico e inimitabile questo vino.

Champagne è una regione, un lembo di Francia dove da cinquecento anni si producono, appunto, i più prestigiosi vini con le bollicine del mondo.

Champagne è anche un luogo dove la terra, le pietre, le colline hanno una composizione unica e irripetibile; il gesso e le fossilizzazioni marine sono la dimora su cui si appoggiano e crescono splendide vigne.

In questa area geografica c’era un mare. Un mare che, presumibilmente settanta milioni di anni fa, ritirandosi, regalò al suolo stratificazioni gessose alte anche più di duecento metri (chiamate craie). In seguito a un terremoto poi, circa quindici milioni di anni fa, si aprirono falde enormi tra i gessi che si mescolarono con la terra e con molti minerali. Un’area del tutto peculiare che connota fortemente l’uva e il vino. Il gesso del sottosuolo assorbe il calore dei raggi solari durante il giorno, la notte lo rilascia lentamente e regola inoltre assai bene il flusso delle acque, trattenendo quelle in eccesso per poi rilasciarle in caso di siccità. La terra sa anche assecondare i fattori atmosferici e climatici: l’area della Champagne si trova, infatti, nel nord della Francia e il sole non è così forte come in altre aree vocate alla viticoltura. Alcune zone sono collinari e boschive, l’aria dell’Oceano non fatica, però, ad arrivare. Questo è un perfetto microequilibrio territoriale che concorre a determinare la finezza delle uve, l’importante acidità che permette una lunga conservazione del vino e l’eleganza dei suoi profumi.

LE AREE TERRITORIALI

Attualmente nella regione della Champagne la vigna coltivata è innestata su ceppi di vite americana, necessità imposta dal flagello della filossera che ha distrutto tutti i vigneti europei tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. In Champagne questa calamità appare attorno al 1890 e raggiunge il suo apice nel 1911, quando si inizia decisamente a ripiantare con viti innestate. Oggi esistono, nella regione, solo due piccoli appezzamenti di mezzo ettaro ciascuno con viti su piede originario: si trovano ad Aÿ e sono di proprietà della Maison Bollinger che vi ricava 2000 bottiglie all’anno di Champagne “Vieilles Vignes Françaises”

Come ormai tutti sanno le uve quasi per intero coltivate sono tre: Lo Chardonnay (uva a bacca bianca) che apporta freschezza, finezza e nerbo agli assemblaggi. Se vinificato in purezza (viene chiamato Blanc de Blancs) origina vini leggeri, adatti da aperitivo o apertura pasto.

Il Pinot Noir (a bacca rossa) conferisce corpo e spessore agli uvaggi anche se risente in modo particolare degli andamenti climatici. Vinificato da solo o con il Pinot Meunier dà origine al “Blanc de Noirs”. (a bacca rossa) dona ai vini fruttuosità e immediatezza grazie anche a una acidità contenuta. Serve spesso a legare i due caratteri, solitamente inconciliabili, di Chardonnay e Pinot Noir. Prima di parlare, nello specifico, della aree di produzione è necessario introdurre il concetto di Cru, che non significa solo vigneto ma è vocabolo a cui è stata attribuita, nel tempo, una valenza molto complessa e difficilmente traducibile con una sola parola. Il termine indica insieme i concetti di notorietà, originalità e qualità di un vigneto, quindi esprime le caratteristiche “superiori” di un particolare terreno, dei vitigni che vi sono coltivati e delle uve che vi vengono raccolte. In Champagne la scala dei Cru sta ad indicare la classificazione dei vigneti su tassi percentuali qualitativi rispetto al migliore a cui si attribuisce il 100%. Esistono

17 cru al 100% (Grand Crus) che sono: Ambonnay, Avize, Aÿ, Beaumont-sur-Vesle, Chouilly, Cramant, Bouzy, Louvois, Mailly, Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Oiry, Sillery, Puisieulx, Tours-sur-Marne, Verzenay e Verzy. Come dicevamo, la natura del sottosuolo e l’esposizione degli appezzamenti hanno determinato la distribuzione dei vitigni della Champagne nei diversi territori.

La Côte des Blancs, la Côte de Sézanne e Vitry-le-Francois poggiano su terreni gessosi affioranti esposti a est. Qui si coltiva in prevalenza lo Chardonnay, che richiede un regime idrico regolare. Esposta a mezzogiorno, con gli strati gessosi sepolti a profondità maggiori, la Montagne de Reims è soprattutto coltivata a Pinot Noir.

La Vallée del la Marne, con le piccole vallate e i massicci che circondano Reims (Massiccio di St-Thierry, Vallata dell’Ardre, Montagna occidentale) sono tendenzialmente marnosi, argillosi o sabbiosi, con esposizione variabile tra sud, est e nord. I terroir locali sono coltivati per lo più a Pinot Meunier.

Nella Côte des Bar, costituita in ampia misura da marne, i vigneti più comuni sono di Pinot Noir. Agli inizi del secolo scorso, i vigneti contavano un gran numero di vitigni differenti.

La selezione qualitativa dei vitigni è uno dei fattori alla base della qualità dei vini della Champagne e ha progressivamente condotto gli esperti, come in precedenza riferito, a raccomandare l’impiego di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, seppure siano ancora presenti e permessi dal Disciplinare AOC-Champagne (oggi riscoperti e rilanciati) altri 4 vitigni. Si tratta del Pinot Blanc, dell’Arbanne, del Petit Meslier (tutti a bacca bianca) e del Fromentau (a bacca grigio-ramata, parente diretto del Pinot Gris). Per la sensibilità di alcuni produttori in alcuni vigneti queste 4 insolite uve sono state protette e tramandate e da esse vengono realizzati interessantissimi Champagne.

Le ricerche sugli esemplari di più elevata qualità hanno condotto alla selezione di questi tre vitigni, in virtù delle loro caratteristiche ottimali: equilibrio particolare tra zuccheri e acidità, armonizzato con l’effervescenza; ricchezza e delicatezza di gusto, propensione alla presa di spuma.

Benché la AOC abbia confermato la scelta di questi tre grandi vitigni, che occupano oggi la quasi totalità della superficie a vigneto, la loro selezione è oggetto di attenzione costante.

Per questa ragione si parla di selezione massale.

In generale, ogni vignaiolo tenta di selezionare le piante da vite “ideali”. La vite ideale deve essere innanzitutto in grado di dare piena soddisfazione sotto il profilo della salute delle uve, che devono essere belle e integre.

In secondo luogo, deve regalare grande piacere al palato. L’espressione consacrata dall’uso per descrivere questa operazione, quella appunto di “selezione massale”, sottende la ricerca dei piedi di vite che producono le uve migliori al fine di moltiplicarli. La selezione clonale invece serve a individuare una serie di ceppi sani e di soddisfacente qualità e si attua grazie all’analisi scientifica e costante dell’evoluzione delle migliaia di campioni prelevati in vigneto e reimpiantati a fini di ricerca.

IL CLIMA

Il terroir della Champagne si distingue dagli altri per la collocazione geografica a latitudini settentrionali e per la duplice influenza climatica, oceanica e continentale, a cui è sottoposto.

La vite esige condizioni climatiche particolari. Nell’emisfero boreale, è difficile ottenere uve di qualità a nord del 50° parallelo e a sud del 30°. La particolarità del territorio della Champagne è di trovarsi al limite settentrionale della coltivazione della vite (Reims è 49,5° latitudine nord, Épernay a 49°), dove la temperatura media annua, l’isoterma, è di 10°C e il clima è quindi severo per la viticoltura.

Il clima oceanico apporta al terroir acqua in quantità regolari e con sbalzi termici poco significativi tra stagione e stagione.

Il clima continentale è invece responsabile di gelate talvolta devastanti in inverno, ma anche di preziose giornate soleggiate d’estate.

L’irraggiamento dei vigneti in Champagne è pari a 1650 ore in media, contro le 2069 ore nel Bordolese e le 1910 ore in Borgogna. Di conseguenza, crescita e sviluppo della vite sono limitati, mentre la maturazione delle uve è consona alla freschezza e alla finezza propria dei vini della Champagne.

Dell’influsso continentale, la vite teme le terribili gelate primaverili e invernali.

Le gelate primaverili si verificano al momento del germogliamento, ossia nel momento in cui erompono le gemme, che possono andare distrutte.

Le gelate invernali (in media 3,8 giorni a temperature inferiori a -10°C) possono colpire le gemme, ma anche i ceppi della vite.

La duplicità del clima (lo ribadiamo ancora una volta, oceanico e continentale) assicura al territorio della Champagne una piovosità regolare (influsso oceanico) e moderata (influsso continentale) e favorisce un apporto idrico ideale, essenziale per la qualità delle uve.

I rilievi del terroir champenois sono sufficientemente inclinati e interrotti da valli da consentire l’adeguato irraggiamento solare delle viti. L’inclinazione media dei pendii, del 12%, con punte fino al 59%, facilita inoltre l’eliminazione dei ristagni d’acqua.

I vigneti sono tipicamente impiantati sui versanti, esposti per lo più a sud, sud-est e est. Questa dislocazione spiega l’immagine tipica delle colline della Champagne, con sommità boscose che dominano ampi dorsi coltivati a vigneto, tanto che, nel Seicento, lo Champagne era anche noto con il nome di “vino di collina”.

LA VENDEMMIA

Ogni anno, il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (C.I.V.C.) fissa la data di inizio delle vendemmie per ogni comune viticolo in funzione del grado di maturità delle uve. Stabilisce anche, in accordo con l’Institut National des Appellations d’Origine (I.N.A.O.), la quantità di uva per ettaro che avrà diritto alla denominazione Champagne. La regolamentazione, in particolare quella relativa alla potatura, alla densità di piantagione e alla limitazione della resa, garantisce un livello minimo di maturità. Tuttavia, la determinazione della data ottimale per la vendemmia è sempre un’operazione delicata. La legislazione impone la torchiatura dell’uva intera. Per questo motivo, la vendemmiatrice, allo stato attuale delle tecniche, è rigorosamente vietata. L’uva viene raccolta in casse di plastica traforate. Per evitare che si schiacci, le casse ne contengono soltanto 45-50 chilogrammi.

Come nasce lo Champagne - Il metodo Champenois

LA PRESSATURA

Una caratteristica della vinificazione in Champagne è la produzione di un vino bianco, per i due terzi a partire da uve con buccia nera.

Per questo motivo, vengono imposte regole di torchiatura molto severe: torchiatura di uva intera per evitare la macerazione; bassa resa di pressatura: 160 kg di uva per 102 litri di mosto; frazionamento dei mosti.

A partire da un “marc” di 4.000 chilogrammi di vinaccia, l’unità tradizionale di torchiatura, si estraggono 20,50 hl di cuvée (mosto fiore) e 5 hl di taille, in due spremiture, chiamate “serrage” o “serre”.

Nel caso di un torchio tradizionale, tra una spremitura e l’altra, l’uva situata alla periferia del torchio che è stata sottoposta a una pressione più debole ed è quindi meno ben pressata, viene riportata verso il centro. Le norme specifiche di pressatura permettono di ottenere mosti con caratteristiche analitiche ben specifiche. Nello stesso modo il frazionamento ha un’importanza considerevole ai fini della qualità dei vini ottenuti. I vini prodotti con la cuvée hanno in effetti una maggior finezza e freschezza e una miglior tenuta nel tempo rispetto a quelli ottenuti con la taille

Parallelamente i torchi sono stati adattati per ottenere una qualità di mosto ottimale. Sono caratterizzati da un rapporto superficie di spremitura-volume molto importante, che porta all’estrazione dei mosti a pressioni molto ridotte.

LA DECANTAZIONE

La chiarificazione dei mosti si limita il più delle volte a un illimpidimento statico di 12-15 ore, praticato sul luogo di pressatura in tini riservati a quest’uso, che prendono il nome di “belons”.

La decantazione permette di eliminare dopo sedimentazione l’insieme dei depositi contenuti nei mosti.

Dopo la decantazione, i mosti travasati vengono trasportati nelle sale di vinificazione dove vengono messi a fermentare senza stoccaggio preliminare.

LA LAVORAZIONE DEL VINO BASE

La fermentazione alcolica

Dal momento del ricevimento, i mosti schiumati sono sottoposti a zuccheraggio, se necessario (per ottenere 11% di alcool).

Per molto tempo, la fermentazione alcolica è stata effettuata in fusti di legno da 250 litri. Attualmente la vinificazione si svolge il più delle volte in tini di acciaio inossidabile con un volume che varia da 50 a 100

hl. Anche se in questi ultimi anni si assiste a un ritorno della vinificazione in legno.

La regolazione della temperatura permette di mantenere una temperatura di 16-20°C, nel corso della fermentazione. In Champagne si fa largo uso dell’inoculo di lieviti secchi attivi. Questi preparati sono aggiunti direttamente, con un dosaggio di circa 10 g-h, dopo reidratazione nel mosto.

L’impiego di ceppi di lieviti selezionati permette un miglior controllo del processo di fermentazione, in particolare con: ridotta formazione di schiuma nel corso della fermentazione; assenza di zuccheri residui; tenore ridotto di acidità volatile del vino (inferiore a 0,4 g-l di acido solforico);

nessun aumento del tenore di anidride solforosa.

La fermentazione malolattica

La fermentazione malolattica, che si svolge al termine della fermentazione alcolica, trasforma l’acido malico in acido lattico. Come qualsiasi fermentazione, essa comporta l’evoluzione degli aromi del vino. La fermentazione malolattica non è obbligatoria, tanto che alcuni produttori della Champagne preferiscono evitarla per conservare la freschezza e gli aromi floreali e fruttati delle uve. I più, tuttavia, preferiscono indurla al fine di ottenere un bouquet più morbido, maturo e leggermente lattico.

L’ASSEMBLAGGIO O CUVÉE

L’assemblaggio, frutto dell’esperienza di maestri di cantina ed enologi, permette di conferire al vino la personalità che sarà la firma del vinificatore e che potrà ess ere ricostruita nel corso degli anni.

L’elaborazione dell’assemblaggio o “cuvée” viene effettuata a partire da vini di diversi vitigni, di diversi Cru, provenienti dall’ultima vendemmia, ma anche con vini di riserva di altri anni, a eccezione dei millesimati che sono l’espressione di una sola annata.

Le caratteristiche di ogni cuvée sono strettamente collegate al terroir di origine dei vini e alla percentuale di vitigni diversi che la compongono.

Come abbiamo già ricordato in precedenza, lo Chardonnay apporta finezza ed eleganza; il Pinot Noir struttura e corposità e il meunier aggiunge aroma fruttato e rotondità.

I criteri di valutazione delle cuvée rimangono quindi essenzialmente collegati all’analisi sensoriale. Tuttavia, un certo numero di criteri analitici, in particolare l’acidità totale e il PH, possono fornire indicazioni sulla qualità delle cuvée e, più particolarmente, sulla loro predisposizione all’invecchiamento

L’IMBOTTIGLIAMENTO

(tirage) E LA PRESA DI SPUMA (prise de mousse)

La seconda fermentazione in bottiglia, tipica del metodo champenois, è destinata a rendere effervescente il vino. Il metodo, almeno nel principio di base, non ha subito molti cambiamenti da quando è stato messo a punto nel XVII secolo.

La prima operazione è l’imbottigliamento, che non può avvenire prima del 1° gennaio successivo alla vendemmia. I vini destinati all’imbottigliamento hanno un tenore in zuccheri inferiore a 1 g-l e sono filtrati. Per garantire la seconda fermentazione, è necessario aggiungere il cosiddetto “liqueur de tirage” con concentrazione variabile da 500 a 750 g-l, uno sciroppo a base di zucchero di barbabietola o di canna sciolto in vino e lieviti. Questi lieviti (Saccharomyces cerevisiae) sono incorporati sotto forma di coltura liquida preparata in vino zuccherato.

Le bottiglie vengono poi chiuse ermeticamente con l’aiuto di una capsula metallica, munita di otturatore in plastica chiamato comunemente “bidule”, e quindi portate in cantina a una temperatura di 10-12°C.

La fermentazione dello zucchero ad opera dei lieviti permette di ottenere una pressione di CO2 vicina a 6 atmosfere. La crescita dei lieviti (2-3 generazioni) è all’origine del deposito che si forma sul fondo della bottiglia.

La presa di spuma dura da sei settimane a due mesi. Le bottiglie sono disposte in cataste (sur lattes) per tutto il periodo di invecchiamento.

La legislazione impone un tempo di permanenza in cantina di 15 mesi per i vini non millesimati e di tre anni per i millesimati, con decorrenza dalla data di imbottigliamento.

A questo punto l’I.N.A.O. procede all’analisi e alla degustazione obbligatoria previste dalla legislazione per poter rivendicare la denominazione di origine controllata Champagne.

L’INVECCHIAMENTO SULLE FECCE

Nel corso dell’invecchiamento il vino beneficia del contatto prolungato con i lieviti. Durante questo periodo, i lieviti liberano nel vino alcuni loro componenti, poi muoiono con un processo di autolisi. Questi fenomeni complessi permettono l’evoluzione di un certo numero di composti, in particolare amminoacidi, precursori degli aromi di invecchiamento caratteristici dei vini effervescenti ottenuti con il metodo champenois. Questi aromi terziari o di invecchiamento sono estremamente raffinati e hanno bisogno, per esprimersi al meglio, di un vino di base con buone caratteristiche organolettiche. Il metodo champenois costituisce per questo una soluzione ideale per realizzare un invecchiamento dei vini su fecce di vari anni, il che è materialmente impossibile per il metodo in autoclave.

IL REMUAGE

Dopo l’invecchiamento, si procede all’operazione di remuage . Tradizionalmente, il remuage viene effettuato sui cosiddetti “pupitres”, cavalletti di legno. Una volta al giorno, mediante rotazioni e sollevamenti successivi, l’operatore fa scivolare il sedimento fino al collo della bottiglia, lasciando il vino perfettamente limpido. Un buon remueur è normalmente in grado di trattare 40.000 bottiglie al giorno. L’insieme dell’operazione, ossia allestimento dei locali, caricamento dei pupitres , remuage , dépointage (operazione che consiste nell’impilare le bottiglie con il tappo verso il basso), dura almeno sei settimane.

La meccanizzazione delle operazioni di remuage, grazie ad apparecchi (gyropalette) che permettono in particolare la rotazione di intere gabbie, consente un notevole risparmio di spazio e di tempo poiché le macchine computerizzate funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e la durata del remuage può essere ridotta a una quindicina di giorni. Molti test effettuati hanno dimostrato che il passaggio al remuage meccanico non modifica in alcun modo la qualità del prodotto.

LA SBOCCATURA (DÉGORGEMENT)

È l’operazione che consiste nell’eliminare il deposito che il remuage ha concentrato nel collo. Un tempo, questa operazione veniva effettuata a mano, “a la volée”. E come sapete è ciò che ancora e da sempre ha scelto di fare Marie Noëlle Ledru: ad una, ad una tutte le bottiglie vengono degorgiate da lei… Oggi, pressoché tutti i produttori, grandi e piccoli hanno automatizzato la sboccatura con l’impiego del freddo artificiale. Le bottiglie, sempre con la punta in basso, circolano su una piattaforma mobile e il collo è immerso in un bagno refrigerante, che racchiude una salamoia a -20-22°C. Il deposito rimane così intrappolato in un cilindro di ghiaccio alto circa 4 cm, che può quindi essere facilmente espulso. La meccanizzazione delle operazioni di remuage, grazie ad apparecchi (gyropalette) che permettono in particolare la rotazione di intere gabbie, consente un notevole risparmio di spazio e di tempo poiché le macchine computerizzate funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e la durata del remuage può essere ridotta a una quindicina di giorni. Molti test effettuati hanno dimostrato che il passaggio al remuage meccanico non modifica in alcun modo la qualità del prodotto.

DOSAGGIO (DOSAGE) E TAPPATURA

Appena dopo la sboccatura, si svolge il “dosaggio”. Si tratta dell’aggiunta del cosiddetto “liqueur d’expédition” (sciroppo di dosaggio), concentrato preparato con zucchero di canna (600-700 g-l) e vini invecchiati, che permetterà di ottenere vini corrispondenti alle diverse qualità dei vini effervescenti definiti dalla legislazione:

- Demi-Sec tra 33 e 50 grammi

- Sec tra 17 e 35 grammi

- Extra Dry tra 12 e 20 grammi

- Brut meno di 12 grammi

- Extra Brut tra 0 e 6 grammi

- per un tenore inferiore a 3 grammi, si possono anche utilizzare le diciture Nature, Pas Dosé” (non dosato) o Dosage Zéro (dosaggio zero).

Dopo il dosaggio, le bottiglie vengono tappate. I tappi impiegati sono di sughero agglomerato e hanno generalmente un’altezza di 48 mm e un diametro di 31 mm.

I tappi sono applicati mediante compressione (riduzione del diametro a circa 17 mm), infilati a forza nel collo della bottiglia per circa la metà della lunghezza, poi schiacciati a forma di fungo e sormontati da una gabbietta metallica tenuta ferma da una capsula. L’ermeticità della tappatura è fondamentale e il sughero utilizzato deve essere di prima qualità. Dopo un’altra permanenza in cantina per permettere una perfetta omogeneità del contenuto, la bottiglia viene “vestita” con un collare e con una capsula (che nascondono tappo e gabbietta) e infine viene applicata l’etichetta.

I TAPPI (BOUCHONS), LE SCELTE DEI “NOSTRI” PRODUTTORI

Il sughero è un materiale elastico ricavato dalla corteccia dell’albero da sughero, un sempreverde con corteccia molto grossa e porosa con piccole foglie ovali. Le principali aree di diffusione della quercia da sughero, tutte localizzate nel Mediterraneo occidentale, sono il Portogallo, la Spagna, la Sardegna, la Sicilia, la Maremma grossetana, la Corsica, il sud della Francia e il Nord Africa. L’estrazione avviene solo nel periodo che va dai primi di maggio a fine agosto, quando il sughero si distacca più facilmente senza causare danni alla pianta. La prima decortica di una giovane quercia, la “demaschiatura”, si effettua quando la pianta ha circa 25-30 anni e una circonferenza non inferiore ai 60 cm. Le successive estrazioni avvengono a intervalli di almeno dieci anni, come previsto dalle normative.

Ad ogni vino il suo tappo

Un tappo viene scelto in base alla tipologia di vino, alla pressione che esso esercita e al diametro del collo della bottiglia. L’esercizio della pressione è evidente nel tappo a fungo, tipico degli Champagne e degli Spumanti in genere, in cui la metà che sporge assume la classica forma a causa della pressione esercitata all’interno della bottiglia. Il tappo determina la conservazione del vino perché impedisce l’entrata di aria. Tappo agglomerato

Il tappo agglomerato è ottenuto interamente da un agglomerato di sughero e collante. Questa tipologia di tappo in sughero è usata principalmente per vini fermi, frizzanti e spumanti.

Tappo agglomerato con rondelle

Questa tipologia è detta anche Twintop o birondellato o 1+1, 0+1, 0+2. Il tappo agglomerato è composto nella parte centrale da sughero triturato e alle estremità da una o due rondelle di sughero naturale. A seconda del numero di rondelle e della loro posizione si dice: 1+1 se una rondella è posta ad una estremità e l’altra rondella all’altra estremità, 0+1 se una sola rondella è posta ad una sola estremità, 0+2 se due rondelle sono poste in coppia ad una stessa estremità. Il tappo agglomerato con rondelle 0+1 e 1+1 è usato per tappare i vini fermi, lo 0+2 è utilizzato per vini frizzanti e spumanti.

Tappo agglomerato di nuova generazione

Il tappo di sughero di nuova generazione è composto in prevalenza da micro-granina e legante alimentare. Questo sughero unisce tradizione e innovazione, infatti può essere efficacemente sterilizzato in modo ripetibile in modo da eliminare quasi totalmente la molecola di TCA (tricloroanisolo), principale responsabile dell’odore di tappo.

I nostri produttori

Quasi la totalità dei nostri produttori di Champagne utilizza bouchons in sughero naturale con due rondelle, di altissima qualità. Mai come ora si è investito in questo delicato e determinante “strumento”. Pensate a quanto sia rilevante la funzione del tappo tra i produttori che realizzano Cuvée Bouchon liège. Qualche esempio.

Sébastien Mouzon richiede solo qualità EXTRA ma anche con una certificazione FSC, cioè prodotti provenienti da foreste lavorate senza l’utilizzo dei pesticidi.

Frédéric Savart ha scelto Amorim NDtech, una nuovissima e costosissima selezione di screening per il controllo di qualità individuale dei tappi di sughero naturale monopezzo, in grado di garantire il primo tappo al mondo con TCA non rilevabile. Al momento in Champagne solamente Dom Perignon, Bollinger, Savart e Bérêche possono contare su questa gamma.

Raphaël Bérêche aggiunge che: -“ i nostri tappi sono della migliore qualità esistente; l’intera gamma prodotta sta per passare a un sughero naturale senza gusto di tappo con 3 rondelle (al posto di 2). Tutti i nostri tappi sono ordinati un anno prima del loro utilizzo, massima qualità.

Per contro, Marie Noëlle Ledru da sempre lavora con tappi tecnici di nuova generazione in DIAM che sfrutta le proprietà della CO2 supercritica per estrarre le componenti volatili del sughero e quindi eliminare le molecole che possono dare un sapore al vino, in particolare il rischio di “gusto di tappo”, un prodotto di sughero che concilia scienza e natura incorporando un’emulsione di cera d’api e un legante composto di polioli al 100% vegetali.

Anche Aurélien Laherte utilizza il DIAM: “da oltre 15 anni utilizziamo i tappi Diam. sughero naturale con trattamento per rimuovere la molecola di TCA. Il grado di permeabilità del tappo è sempre lo stesso rispetto a un tappo convenzionale. Ecco perché i nostri vini sono freschi e mantengono sensazioni fruttate e vinosità per molto tempo. E tutte le bottiglie sono identiche. Da diversi anni esiste un altro tappo DIAM che consente una maggiore permeabilità al vino. Abbiamo fatto 2 anni di test e oggi le cuvée Ultradition e Bdb Nature utilizzano questo tipo di materiale. Essendo vini a rotazione più rapida e un poco più giovani dei Millesimati, ciò consente di portare una generosità e un aroma più interessante, forse regalano più morbidezza, vinosità a metà palato, ma senza perdere tensione alla fine. Certo, è sempre il lavoro in vigna e la vinificazione che ci permettono di fare grandi vini, ma la scelta del sughero, come la scelta del dosaggio, rende possibile evidenziare davvero tutto il lavoro da noi svolto.

IL LEGNO: BARRIQUES, TONNEAUX, FÛTS, FOUDRES

Fino a una decina di anni fa, pressoché la totalità dei produttori di Champagne fermentava e affinava le proprie basi in acciaio termocondizionato. La fermentazione in legno era cosa antica, da vecchia cantina dei nonni che, non avendo possibilità per l’acquisto di contenitori di nuova generazione, si adattava a fare il vino base in botti vecchissime, spesso sporche e completamente esauste. Sull’onda di alcuni esempi storici, da Bollinger a Jacquesson, solo per citare i più noti, molti vignérons hanno riletto in chiave contemporanea la fermentazione e-o l’affinamento in legno (totale o parziale), forse strizzando un poco l’occhio allo stile della vicina Borgogna.

Oggi è un fatto acclarato: moltissimi produttori scelgono il legno come principale materiale di fermentazione, tra i nostri, a vario titolo e con metodologie anche molto differenti tra loro, Fabien Cazé, Emmanuel Brochet, Frédéric Savart, Raphaël Bérêche, Mouzon Leroux, Stéphane Regnault, Étienne Clasac, Jean-Marc Sélèque, Aurélien Laherte, Jérôme Coessens utilizzano barriques, tonneaux, fûts. Molto interessanti le parole di Raphaël Bérêche a riguardo: “I legni. Noi non acquistiamo più botti usate da 3 anni (fatta eccezione per le botti vuote del rosso della Romanée Conti). Oggi compriamo solo nuovi legni identitari della Champagne, in questo modo abbiamo le nostre sfumature per il legno e non le caratteristiche della Borgogna, perché non è lo stesso terroir, evidentemente... Utilizziamo le botti il primo anno con le seconde spremiture dello Chardonnay per avvinarle e solo dal secondo anno, usiamo poi i legni per le nostre cuvée. Per noi questo è centrale: rispettare l’origine dello champagne. Non è coerente utilizzare botti di Sancerre, Borgogna o Jura in Champagne perché le sfumature non sono le stesse. Lavoriamo solo con tonneaux da 350 litri, per noi offrono un migliore equilibrio e un migliore rispetto per il vino. Niente barriques e solo legni nobili, Allier e Tronçais da quattro diversi fornitori… un’unica regola solo la prima qualità.”

Sébastien Mouzon utilizza solo legni usati che abbiano 4 o 5 passaggi perché non vuole che il contenitore sia un elemento coprente rispetto alla finezza dei vini di Verzy. Per Séb il legno serve solamente per una naturale micro ossigenazione delle basi che in esso fermentano e affinano. Cerca di acquistare legni che provengano dal Domaine Leflaive in Borgogna (per la scelta comune della biodinamica) oppure dalla Tonnellerie Cadus.

Frédéric Savart cerca solo il meglio tra le tonnellerie francesi e solo da 350 litri e 500 litri, perché ritiene sia la misura idonea per i propri Champagne.

Aurélien Laherte “… il legno e Laherte, è una storia lunga oltre 30 anni. Oggi abbiamo 350 fûts, 5 cuves troncoconiche e 3 foudres. Circa il 75% dei vini dell’azienda è fermentato e affinato in legno. Per quanto riguarda le scelte: barriques, solo da 228 litri. Diversi fornitori, ma la maggioranza proviene da Tonnellerie François Frères. Tostatura generalmente leggera da foreste del Tronçais o Vosges. Desideriamo avere una grande diversità di legni per poter affinare ogni vino nel miglior contenitore. Sta a noi assaggiare i mosti e quindi scegliere le botti. Le botti da 54 ettolitri sono adatti a grandi appezzamenti di Meunier o Chardonnay, proprio per lavorare di più la vinosità e il frutto, come per l’Ultradition e il BdB Nature. I troncoconici da 30 a 50 ettolitri che hanno dai 2 agli 8 anni di vita anni, offrono un maggiore contatto con le fecce fini perché c’è più larghezza nella parte inferiore della botte e sono molto interessanti per la materia, lo sviluppo aromatico e l’equilibrio di volume-freschezza. Lavoriamo generalmente con due bottai: Rousseau e Allary, dalle foreste dei Vosgi, grana fine. Abbiamo una grande diversità nei vigneti e vogliamo avere la stessa diversità in cantina. Il rapporto legno-vino è molto importante perché determina la naturale evoluzione dei nostri mosti portando complessità insieme alla freschezza del frutto. Non cerchiamo mai note di legno che coprirebbero il “terroir”. Attraverso i legni cerchiamo invece uno scambio e un processo di riduzione dell’ossidazione. È così che possiamo utilizzare poca solforosa, gli Champagne hanno una bellissima energia che deriva dal lavoro in vigna e che la vinificazione in legno ha permesso di mantenere”.

OEIL DE PERDRIX, UN (NON) ROSÉ DI SUCCESSO

Da qualche anno non si può più chiamare Rosé Oeil de Perdrix. Si chiama solo Occhio di Pernice, ma questo Champagne dal delicato ed elegante colore è diventato un successo. Nasce da un soffice, quanto attento contatto diretto (pressurage) di alcune ore (in genere mai più di tre) con le bucce del solo Pinot Noir da cui è prodotto. Creato alla fine del 1700 quando, per ragioni tecniche e di conoscenza, non sempre si riusciva a decolorare perfettamente la massa vino delle uve nere da spumantizzare: l’obiettivo sarebbe stato dunque quello di fare un Blanc de Noirs ma occasionalmente capitava di ottenere uno Champagne dal colore ramato, salmone tenue, simile in tutto e per tutto all’occhio della pernice. Un prodotto antico e molto radicato, in particolare nelle vocatissime zone della Montagne de Reims dove impera il Pinot Noir. Oggi si contano sulle dita di una mano i Vignérons che portano avanti la tradizione di questa cuvée tanto rara quanto difficile da realizzare, proprio perché necessità di estrema attenzione e sensibilità al momento del contatto con le bucce: bastano solo alcuni minuti di differenza per estrarre troppo colore (e di conseguenza materia e profumi) o troppo poco (e si ricadrebbe in un Blanc de Noirs classico). Delphine Vesselle, alla guida della sua Maison familiare dal 1993 ha sempre fortemente creduto nell’Occhio di Pernice e nella sua estrema versatilità: dall’aperitivo al pasto, dal fuori pasto alla fine di tutto, è un calice di assoluta piacevolezza. Il Rosé de Saignée, intensità, colore e gusto.

Nel variegato mondo degli Champagne Rosé, due sono le grandi famiglie che distinguono nettamente i prodotti ottenuti da metodi di vinificazione molto diversi tra loro. Il primo, quello più diffuso e più facile da ottenere (usato dalla stragrande maggioranza dei produttori, in primis dalla grandi Maisons), è quello chiamato per Assemblaggio. Si realizza partendo da un vino base bianco, poco importa se da sole uve bianche, da sole uve nere o da uve bianche e uve nere, a cui al momento dell’assemblaggio, appunto, si aggiunge vino rosso, ottenendo così una base rosata.

Il rosé per macerazione carbonica sulle bucce, chiamato Saignée, prevede passaggi più difficili e una maggiore attenzione. Saignée letteralmente significa sanguinamento ma, nel lessico enologico, si riferisce all’estrazione del colore attraverso il contatto del mosto con le bucce. Dunque per fare uno Champagne Rosé de Saignée si parte da una base vino rosata, ottenuto da uve nere, generalmente Pinot Noir (ma ci sono anche casi di Pinot Meunier), vinificate in rosato. Il Metodo Saignée consente di estrarre il colore in poche ore di contatto del mosto con le bucce, generalmente dalle 8 alle 12. Questa breve unione tra sostanze liquide e solide consente di estrarre molto colore (gli antociani), senza estrarre tannini (l’estrazione dei tannini richiede tempi più lunghi). Gli Champagne Rosé de Saignée sono ideali compagni della tavola: molto vinosi, si prestano particolarmente ai più svariati abbinamenti gastronomici.

Legenda

I Vignérons oggi alla moda, richiesti in tutto il mondo, sono quelli che interpretano profondamente il concetto di contemporaneità. In cantina conoscenze approfondite di vinificazione, barriques e tonneaux di vario uso e provenienza. Le cuvée sono parcellari e identitarie, si ama bloccare la malolattica, prediligendo l’acidità e la sapidità, la tensione e i dosaggi al minimo.

Poi c’è chi lavora sodo in maniera tradizionale, chi sa e conosce ciò che la propria terra può dare e si impegna a rispettare gli assunti del passaggio generazionale da padre a figlio. Sono, questi, produttori per lo più di aree classiche, il proprio village e la storia sono le basi fondamentali del loro modo di pensare.

Per questa categoria di produttori il centro di tutto è la vigna, intesa come unico luogo di espressione dei propri Champagne, senza chimica, all’insegna di una condotta “supernatural” anche nei lavori in cantina.

cl. 75 cl.150

EVIDENZIATO IL VINO BANDIERA PER OGNI PRODUTTORE

Nella conta degli ettari e delle varietà coltivate consideriamo soltanto i prodotti da noi distribuiti

Astucci Consorzio Champagne

Le ultime perle dal buen retiro e piccoli raccolti

Alexandre

Per questi produttori quantità minimali, disponibilità saltuaria e poco garantita. Consultare il Virgilio settimanale.

Marie-Noëlle
Thibaut et Alizée Tassin

Alain Mercier

Aisne

Passy-sur-Marne

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 80.000

Champagne Mercier, una fotografia della tradizione nell’Aisne più profonda. Una famiglia, una casa dove predomina il colore viola di lillà, un’inclinazione per lo Chardonnay anche se ci troviamo a ovest della Vallée, luogo in cui è il Pinot Meunier l’uva principale. Per chi ama bollicine fresche e croccanti, immediate, da bere in ogni occasione

di disimpegno. Da qualche anno ormai il passaggio generazionale è avvenuto per intero. Il figlio Romain, pur sempre coadiuvato dal padre, ha preso in mano le redini della cantina, inaugurando nuovi lavori strutturali e di immagine, nel solco della tradizione di famiglia. Gli Champagne sono affidabili e i prezzi super concorrenziali.

Romain Mercier

Champagne

Sagacité Brut s.a.

40% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir

20% Chardonnay (base 2020) cl.75

Lo Champagne della tradizione, giocato su freschezza e soavità, nella frutta rossa che domina come richiamo. Ideale come aperitivo tradizionale, morbido e cremoso ma anche come intermezzo. Negli anni il produttore ha attenuato il residuo zuccherino per renderlo più snello e dinamico.

Champagne Blanc de Blancs

Holo Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021) cl.75

Lo Chardonnay in solo di casa Mercier è l’archetipo di quest’uva quando coltivata nella Valle della Marna: morbido, elegante e soave, senza le note sapide e minerali della Côte. Uno Champagne per accompagnare pesci grassi e salsati, ma anche antipasti con creme di formaggi freschi.

Champagne Blanc de Noirs

Neon Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2022) cl.75

È il vino di punta di casa Mercier, quello che noi consideriamo il biglietto da visita più efficace per raccontarne lo stile e il luogo. Un Blanc de Noirs soffice, soffice, di un bel colore oro intenso, su toni fruttati e fini che stimola e aiuta il palato ad avvicinarsi al cibo, accompagnandolo.

Champagne Blanc de Noirs

Blck Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2021)

cl.75

Un’altra cuvée monovitigno, in questo caso di Pinot Noir. in casa Mercier, si muove su toni di albicocca, pesca e mela cotogna. Champagne ideale per la tavola, sui primi e secondi piatti anche ricchi e saporiti. Tutto giocato sui volumi e sull’armonia.

Champagne

Cuvée Duramen Brut s.a.

80% Chardonnay - 20% Pinot Meunier (base 2019)

cl.75

Lunga sosta sui lieviti, affinamento altrettanto lungo in botti di legno tradizionali per uno Champagne ampio, ricco, avvolgente, tutto giocato sulla maturità, nei toni di pasticceria all’uovo, glassa, mandorla. Perfetto in abbinamento ai cibi generosi, sui formaggi e per un fine pasto da divano.

Champagne

Simplexité Rosé Brut

50& Chardonnay - 50% Pinot Noir (base 2020)

cl.75

Rosé d’assemblaggio dai riflessi salmonati, naso intenso ed espressivo di fragoline e ribes. Rotondo e morbido al palato, chiude con un tocco di freschezza leggermente mentolata che invita al nuovo sorso. Da accompagnare con un classico cocktail di gamberi in salsa rosa.

Champagne

Cuvée Louis Hurtebisse

Brut s.a.

40% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier

20% Chardonnay (base 2021) cl.75

Cuvée tradizionale dalle tre uve in assemblaggio sinergico: bollicine fini, dal tono fruttato di pesca e albicocca, buono, piacevolissimo e non impegnativo. Sta su tutto e accompagna quasi tutto. Fermentazione malolattica completata.

J. Charpentier

Vallée de la Marne

Villers-sous-Chatillon

Pinot Meunier - Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 17 ettari

Jean-Marc Charpentier

L a Vallée de la Marne più tradizionale, ci troviamo sulla riva destra del fiume, dove gli Champagne si producono ancora come una volta: il Pinot Meunier a farla da padrone, con quei suoi toni fruttati e freschi, in uno stile classico e piacevolmente facile. Oggi a guidare la casa è Jean-Marc Charpentier: savoir-faire spigliato e quell’attitudine alla politica e alle pubbliche relazioni anch’essa ereditata dal padre, Jacky, presente tutt’ora in azienda con i suoi consigli e l’esperienza famigliare acquisita prima e tramandata ora. Si è affiancata recentemente alla guida anche la giovane sorella di JeanMarc, portando una ventata di entusiasmo e volontà di fare.

Bottiglie: 170.000

Champagne Tradition Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2022)

cl.75

Champagne d’ingresso della gamma, esempio chiaro di ciò che è il Pinot Meunier a casa Charpentier. È il figlio più giovane della famiglia e la sua freschezza fa sì che si possa bere in tutte le occasioni e in svariati abbinamenti gastronomici.

Champagne Réserve Brut s.a.

80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (base 2021)

cl.37,5 | cl.75

cl.150 | cl.300

Difficile trovare questa piacevolezza e fragranza, abbinati a una precisione nel fare il vino assoluta, segno di forte identità del luogo. Questo è il campione di casa: immediato, fragrante e soffice, lo si può usare sempre, dall’aperitivo alla tavola.

Champagne Rosé

Réserve Brut s.a.

80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (base 2022 + 8% di Vin Rouge)

cl.37,5 | cl.75 cl.150

Stessa cuvée del Réserve per uve e millesimo di riferimento della base, anche nella versione Rosé, sorella gemella per stile e concetti, con la sola aggiunta in più dell’8% di vin rouge. Perfetto sull’antipasto mediterraneo.

Champagne Origine

Nature s.a.

45% Pinot Meunier - 55% Pinot Noir (base 2020 + Vins de Réserve) cl.75

Cuvée giocata sulle due uve rosse in versione completamente secca a dare corpo e sostanza alla bevuta. Svolge per intero la malolattica. Chiude sapido e profondo, dall’aperitivo in avanti, ma soprattutto a tavola, per i suoi volumi ben definiti e armonici.

Champagne Blanc de Blancs

Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2022)

cl.75

Da 30 a 36 mesi sui lieviti. Un insolito quanto piacevole monovitigno bianco nella Marna. Qui lo Chardonnay é suadente e fruttato. Accompagnerà perfettamente i vostri aperitivi ma anche qualche piatto di pesce fresco e leggero, fino a sconfinare in un fine pasto morbido e rinfrescante.

Champagne Prestige Brut s.a.

60% Pinot Noir - 20% Chardonnay 20% Pinot Meunier (base 2019) cl.75

È di grande fascino il colore di questo Champagne: quel giallo paglierino dai riflessi intensi composto dai toni screziati del Pinot Noir. Assaggiandolo, emerge una bocca complessa, dalle forme rotonde, fruttate e sensuali. Bottiglia liberty in stile “Belle Epoque”: ideale per cadeaux speciali.

Champagne Rosé Prestige

Brut s.a.

60% Pinot Noir - 20% Chardonnay 20% Pinot Meunier (base 2019) cl.75

Anche qui, come per il Réserve, c’è il fratello rosa, stessa Cuvée più vino rosso, stesso stile, maggiore espressione fruttata fragrante e intensa. Sempre minimo 3 anni di affinamento sui lieviti. Per gli amanti del classico abbinamento Champagne rosè e crostacei pregiati.

Champagne Millésime

Extra Brut 2018

55% Chardonnay - 45% Pinot Noir cl.75

Lo stile dei Millesimi chez Charpentier è fedele e trasparente alla tradizione: è l’anno a parlare, nelle sue caratteristiche. Ecco allora il 2018, in cuvée sulle due uve, ampio, fruttato, ma anche molto profondo e salino per chi cerca uno Champagne pronto subito, dal basso dosaggio zuccherino. Per accompagnare tutta la tavola, in particolare con carni bianche.

Champagne Cuvée

Pierre-Henri Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2014 - 2015) cl.75

Dalle vigne più vecchie (50 anni e oltre) si ottiene un mosto ramato che fermenta in barrique. È l’unico Champagne della gamma a non svolgere la malolattica. L’affinamento sui lieviti dura almeno 5 anni, ma attenzione, con un sapiente controllo della vinificazione, risulta fresco e scattante.

Veuve Clesse

Champagne Black Label

Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2022) cl.75

Da utilizzare alla mescita, rivelerà tutto il suo easy drinking, in quei richiami alla frutta rossa, ai fiori di pesco. Gradevolissima la bollicina, fine e suadente. Un primo prezzo dall’eleganza e bevibilità senza rivali.

*ordine minimo 60 pezzi

Cazé-Thibaut

Vallée de la Marne

Châtillon-sur-Marne

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir

Proprietà: 2,6 ettari

Bottiglie: 25.000

Ci troviamo sulla riva destra della Marne, a Châtillon, dove una famiglia di Vignérons alla decima generazione lavora queste vigne con la dedizione e la cura tramandatasi nei secoli. Oggi alla guida della casa c’è Fabien, produttore con idee e conoscenze contemporanee: assoluta naturalità in vigna,

no a insetticidi ed erbicidi, esclusivo lavoro manuale, dalle potature alla vendemmia. In cantina, scavata di recente nel gesso e sempre in continua espansione, i vini sostano un lungo periodo sur lie (dai 24 ai 72 mesi) per complessarsi e armonizzarsi al meglio.

Fabien Cazé

Champagne

Naturellement Nature s.a.

100% Pinot Meunier (base 2022) cl.75

Il monovarietale Meunier interpretato in stile contemporaneo: lieviti indigeni, 100% fermentazione in legno, malolattica parzialmente effettuata, no a filtrazioni e stabilizzazioni a freddo, per uno Champagne davvero intenso e pulsante, di uva e di profondità. Non si usano liqueurs di alcun genere.

Champagne Blanc de Blancs

Les Fourches Extra Brut 2020

100% Chardonnay cl.75

Parcella vocata per lo Chardonnay sulla riva destra della Marne, su suoli argillo-sabbiosi e gessi. Prodotto di una sola annata, fermentazione spontanea in legno, senza collazione né filtrazione. Grande espressione di Blanc de Blancs rotondo e sapido, di crema soffice e burro salato.

ESAURITO

Champagne

Grand Cru

Blanc de Blancs

Cramant Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75

Da una micro parcella del prestigioso villaggio omonimo della Côtes des Blancs nasce questa couvée con il classico affinamento in legno effettuato da Fabien nela sua cantina sotterranea naturalmente fresca. E’ consigliato lasciare respirare un po’ la bottiglia prima del servizio.

Champagne

Les Leriens Extra Brut 2020

45% Pinot Meunier - 45% Chardonnay 10% Pinot Noir Complantées cl.75

Complantation: ovvero la capacità di condurre insieme differenti varietà mescolate in un’unica parcella di vigna. Champagne che guarda al passato per vivere la contemporaneità, sapido, avvolgente, dinamico. Una prova da fuoriclasse per il giovane Fabien. Senza solfiti aggiunti.

Champagne

Millesimé Extra Brut 2019

100% Pinot Meunier cl.150

Eccoci alla prova del Millesimato, dal timbro più convenzionale e generoso, seppure vinificato come le altre referenze, fermentazione in legno, lieviti indigeni, no filtrazione. Di stampo naturale, di cesello enologico da fuori classe. Sorprende per lo strano colore: autentica sorpresa.

Champagne

Les Jossias Extra Brut 2020

100% Pinot Noir cl.75

Dalla parcella Vandières, con esposizione a sud-est, su suoli di argille e calcari. Anche in questo caso fermentazione esclusivamente con lieviti indigeni, affinamento in fût de chêne nella profonda cantina scavata nel gesso di Fabien. Nessun dosaggio alla sboccatura.

Champagne

Chemin de Plants Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75

Chardonnay in purezza proveniente dall’omonima parcella situata sulla rive droite. Fermentazione in legno come per tutte le altre cuvée del produttore. Dosaggio minmale per le neanche duemila bottigllie prodotte.

Champagne

Mont Bernard Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75

Parcella di chardonnay situata nella Vallée de la Marne di vecchie vigne. Al naso note floreali e agrumate che ritroviamo anche in bocca. Finale minerale, fresco e profondo che sosterrà anche gli abbinamenti più audaci.

Legrand-Latour

Vallée de la Marne

Fleury-la Rivière

Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier

Proprietà: 4,5 ettari

Thibaut Legrand

Thibaut Legrand, trent’anni, capelli lunghi legati a coda, tra i tunnel scavati dal padre portando alla luce reperti fossili del Cretaceo e del Paleocene. Lunghissimi cunicoli, intere pareti ricoperte di conchiglie di ogni forma e misura, una disposizione come il più accurato museo geologico sotterraneo. Da sempre proprietaria di vigna, la famiglia Legrand conferiva le uve alla cantina sociale del paese, fino al nuovo progetto di Thibaut: fare Champagne per fascia geologica su cui insistono le proprie vigne. Parte agronomica in bio, affinamento e sboccatura nelle viscere della terra, la sua terra, al fianco dei fossili, con un equilibrio climatico stabile durante tutto l’anno. Così le ere geologiche diventano i nomi degli Champagne.

Bottiglie: 5.000

Champagne

Yprésien Nature s.a.

80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Un Blanc de Noirs di soffice estrazione, giocato sulle increspature sottili delle due varietà che qui si esprimono sulla verticale sapida e sullo scheletro marino del suolo. La voce della terra, non l’estrazione fruttata rossa che ci si aspetta nella Marne. Non ci sono corrispettivi o paragoni.

ESAURITO

Champagne

Éocéne Nature s.a.

50% Pinot Meunier - 50% Chardonnay (base 2020) cl.75

Su suoli di sabbie, argille e limo, fermentazione e affinamento in legno per 20 mesi, sempre più di 24 mesi in bottiglia a raccontare attraverso l’eleganza della vinificazione, un’identità territoriale unica e non replicabile altrove. Questo è il senso più vero del lavoro di Thibaut.

Champagne

Lutétien Nature s.a.

50% Pinot Meunier - 50% Chardonnay (base 2020) cl.75

Lo Chardonnay e il Meunier, da suoli di sabbie calcaree, ricordo di un antico mare tropicale di 45 milioni di anni. Affinamento di 12 mesi in fûts de chêne. Champagne da attendere nel calice, saprà aprirsi col tempo e donare un’intero spettro di sensazioni gusto-olfattive.

ESAURITO

Le Guédard

Grande Vallée de la Marne Cumières

Pinot Noir - Pinot Meunier - Chardonnay

Proprietà: 5,5 ettari

Sébastien Sanchez

Champagne Le Guédard è la storia di una famiglia: casa fondata nel 1950 a Cumières, nel tempo, attraverso il lavoro del nonno prima e del padre poi, riesce ad acquistare l’equivalente di quasi sei ettari di vigna su 4 differenti villages. La cantina è oggi guidata da Sébastien che, a partire dalla metà dei 2000, ha convertito l’intera proprietà al bio. Gli Champagne prodotti hanno una visione tradizionale, si lavora con torchio in legno, affinamento in legno sul 30% delle basi, rigoroso remuage manuale e, prima, vendemmia a maturità fenolica piena (spesso anche una settimana dopo i vicini di vigna), rincorrendo quell’idea classica, tuttavia da queste parti sempre idonea, di Champagne complessi, maturi, vinosi.

Bottiglie: 35.000

Champagne Blanc de Noirs

Les Vignes de Mon Grand-Pére

Nature s.a.

60% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier (base 2019)

cl.75

Cuvée proveniente da uve della vigna di Damery. La sua verticalità trova un perfetto contrappunto nella pienezza espressiva del suo corpo: frutta matura, accenti d’agrume, palato iodato e appena speziato.

Champagne

Mes Trois Terroirs Nature s.a.

60% Pinot Noir - 20% Pinot Meunier 20% Chardonnay (base 2019)

cl.75

Champagne proveniente da tre differenti villages: Damery, Cumières e Oger. Le uve rosse su suoli di argillo-calcare donano mineralità e freschezza, il gesso di Oger, la salinità. Al palato toni di frutta rossa fragrante ed uno scheletro nervoso.

Champagne Special Club

Clos Saint Hélène Brut 2016

100% Pinot Noir

cl.75

Parcellare proveniente dal villaggio di Cumieres. Uno Champagne di spalla larga, forza e potenza. Mimino 5 anni di affinamento in punta, seguito poi dal classico remuage manuale sulle pupitre. Il giusto dosaggio ne facilita grandemente l’abbinamento su tutta la tavola.

Champagne

Mon Rosé de Saignée Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2019) cl.75

Il Rosé di casa trova la sua coerente visione dal Pinot Noir di Damery, diraspato, non a grappolo intero. Si cerca intensità, compattezza e toni fruttati, nei richiami ai piccoli frutti rossi croccanti. Molto versatile: dall’aragosta, alle capesante, dalle carni salsate alle insalate di frutta.

Gatinois Grande Vallée de la Marne Aÿ

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 7 ettari

Louis Cheval

Ci troviamo ad Aÿ, un Grand Cru, unico e diverso per le peculiari conformazioni del suolo. Ci pensa il clima e l’esposizione a fare il resto, e voilà il Pinot Noir più dinamico, fragrante e poivré dell’intera regione. Anche in casa Gatinois le giovani leve crescono in fretta e oggi, dopo la scomparsa di Pierre Cheval, c’è il figlio Louis a gestire interamente la Maison. Tutte le cuvée sono improntate al rigore enologico e alla giusta tensione gusto-olfattiva, anche perché da queste parti affinamenti un poco più lunghi sono ideali all’equilibrio e alla eleganza dei prodotti. Non si fa uso di botti di legno a eccezione del vino rosso utilizzato per dare colore e sostanza al Rosé.

Bottiglie: 50.000

Champagne Grand Cru

Tradition d’Aÿ Brut s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2021) cl.75

È la cuvée base in cui la personalità del pinot nero di Aÿ reso più elegante da un tocco di Chardonnay si esprime con nitidezza, senza fronzoli. Accenni rosati all’aspetto lasciano il posto a profumi vinosi e bocca tesa e croccante.

Champagne Grand Cru

Réserve d’Aÿ Brut s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2020) cl.75

Proviene da una selezione più accurata con presa di spuma minima trentasei mesi e conseguente profondità. Qualche istante di macerazione lo porta ad essere quasi un occhio di pernice non dichiarato. Salinità e spessore lo rendono paradigmatico di questo terroir benedetto.

Champagne Grand Cru

Millesimé d’Aÿ Brut 2014

90% Pinot Noir - 10% Chardonnay cl.75

Da anni ripetiamo questo mantra: ”Signori questo è un Grand Cru!”. E non ci stancheremo mai di ripeterlo. Burroso e nocciolato, contemporaneamente generoso e prospettico.

Champagne Grand Cru Rosé d’Aÿ Brut s.a.

90% Pinot Noir - 10% Chardonnay (con 8% di Vin Rouge base 2021) cl.75

È un rosé gustoso e croccante con base

Pinot Noir vinificato in bianco a cui viene aggiunto del Rosso d’Aÿ ottenuto da vigne di cinquanta anni e maturato in botti di rovere, unica presenza di legno nella sua cantina. Stile vinoso intenso da esibire sulle grandi tavole.

Wirth-Michel

Coteaux Sud d’Epernay

Moussy

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir

Proprietà: 4 ettari

Antonin Michel

Antonin Michel, nipote di José Michel con cui abbiamo lavorato lungo tempo in passato, è un giovanissimo vignéron cresciuto in due famiglie di produttori, la Wirth, per parte di madre, e la Michel per parte di padre. Dopo un corso in amministrazione d’impresa in Messico nel 2014, rientra in Francia per un Master in commercio internazionale di vino e liquori a Digione. Nel 2018, a Saint-Aubin, sempre in Borgogna, lavora con quello che considera il suo mentore, Olivier Lamy del Domaine Hubert Lamy, da cui apprende il rigore del lavoro in vigna e in cantina. Oggi le sue vigne sono per lo più da selezione massale, condotte senza l’uso di erbicidi e insetticidi. I vini hanno solfitazioni bassissime, malolattiche non cercate, lunghi affinamenti.

Bottiglie: 5.000

Champagne

Cuvée Origines Extra Brut s.a.

70% Chardonnay - 30% Pinot Meunier (base 2021) cl.75

Affinamento in legni di 600 litri maturi, vino di riserva in acciaio, no malolattica. I volumi della frutta trovano la sapidità di uno scheletro agrumato e fragrante. Champagne di nuova generazione che legge il passato con rispetto.

Champagne

Nuances de Blanc Extra Brut s.a.

100% v Chardonnay (base 2020) cl.75

Dai vigneti di Vinay e Moussy su tre differenti parcelle, questo Blanc de Blancs di grande finezza e profondità. No malolattica, sì fermentazione in legno (sempre in tonneaux da 600 litri). Dosaggio minimale per un aperitivo super rinfrescante nelle calde giornate estive.

Champagne

Les Rigoblins Extra Brut s.a.

50% Chardonnay - 33% Pinot Meunier 17% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Cuvée di due singoli vigneti: Le Rigoblins di solo Meunier, impiantato nel 2000 e Sur Le Rigoblin di Meunier, Chardonnay e Pinot Noir, impiantati nel 1957 e 2001. Assemblaggio di grande fascino, giocato su elementi molto freschi ma anche avvolgenti e ricchi.

Champagne Les Meuniers de Raoul Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2021) cl.75

100% Meunier di Moussy, su cinque differenti parcelle: lettura trasversale di un luogo, di una varietà, di un microclimat, di una fermentazione in legno su tonneaux da 600 litri senza malolattica. Fotografia di un’idea d’identità moderna della valle della Marne.

Laherte Frères

Coteaux Sud d’Epernay

Chavot

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir - Pinot Blanc - Arbanne - Petit Meslier - Fromentau

Proprietà: 11 + in affitto ettari

Aurélien Laherte

Aurélien Laherte, è uno dei produttori ormai affermati e di successo nel segmento Bio della Champagne. Ha saputo, nel tempo, convincere il padre, la cui visione è sempre stata improntata al classico, alla pratica della biodinamica. L’azienda ha una storia ultrasecolare: produce, infatti, dal 1889. Le vigne sono situate in una decina di villaggi lungo la Marne, a sud di Epernay e nella Côte des Blancs. E lentamente sono state convertite a una conduzione del tutto naturale. In cantina si fa ampio uso di botti e batonnage per esaltare gli aromi dell’uva e raggiungere l’equilibrio fra zuccheri e acidità. Alcune vigne sono in affitto ma, comunque, sempre seguite direttamente da Aurélien.

Bottiglie: 200.000

Champagne Ultradition

Extra Brut s.a.

60% Pinot Meunier - 30% Chardonnay 10% Pinot Noir (base 2022) cl. 75 cl.150

Con le medesime connotazioni che aveva l’Ultradition Brut, ecco la versione super secca che ne ha preso definitivamente il posto, il cui gusto nudo mette ancor più in risalto il lavoro di Aurélien sui vini di riserva in legno.

Champagne

Blanc de Blancs Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2022)

cl. 75 | cl.150

cl.300

Un Blanc de Blancs puro e crudo, in versione Nature, dove l’anima del suolo e il respiro delle vigne sono i costituenti principali, elementi che lo rendono tanto peculiare. Il carattere che rivela è tagliente, molto sapido, giocato sui toni del gesso.

Champagne Les Rouges

Maisons Extra Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2022) cl.75

Da una parcella di Chavot, impiantata nel 1983 su argille e scisti con un profondo substrato gessoso. Lungo affinamento di 18 mesi in barriques, prima dell’imbottigliamento. Malolattica svolta interamente e dosaggio minimale per questo Pinot Noir di spalla larga e corpo.

Champagne

Premier Cru

Nature de Craie Dosage Zero s.a.

100% Chardonnay (base 2022)

cl.75

Da vecchie vigne piantate tra il 1960 e il 1987 a Vertus e Voipreux nasce lo Chardonnay selezionato per creare questa prova di vinificazione di Aurelién. Solo il miglior mosto è raccolto in barriques per la fermentazione e l’affinamento, senza alcuna aggiunta di solfiti.

Champagne Blanc de Noirs

Nature s.a.

50% Pinot Noir - 50% Pinot Meunier (base 2022) cl.75

Uve rosse provenienti dalla Coteaux sud d’Epernay per il Pinot Noir e dalla Vallée per il Meunier. L’affinamento avviene sempre in barriques e l’aggiunta di solfiti è minimale. L’assemblaggio è studiato per metà da vini di riserva degli anni precedenti, che danno vinosità e profondità alla cuvée.

Champagne Les Empreintes

Extra Brut 2018

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75

Assemblaggio di due parcelle tra le più espressive della proprietà. Lo Chardonnay da Les Chemins d’Epernay da vigne impiantate negli anni cinquanta, il Pinot Noir: Les Rouges Maisons, da suoli ricchi e argillosi a mezza collina. Fermenta spontaneamente in barriques e non svolge la malolattica.

Champagne Les Vignes

d’Autrefois Extra Brut 2020

100% Pinot Meunier cl.75

Uve provenienti da due parcelle impiantate su suoli calcarei nel 1947 e 1964 a Chavot e Mancy. Servono poi 36 mesi di riposo sui lieviti per delinearne la purezza espressiva. Al termine, non è nemmeno necessario esagerare con la liqueur. Un Meunier in purezza di taglio fragrante e verticale.

Champagne

Les Grandes Crayères

Extra Brut 2020

100% Chardonnay cl.75

Da una nuova parcella acquistata da poco, ma già lavorata in affitto, dal cui nome si evince la connotazione gessosa del suolo, ecco questo straordinario Blanc de Blancs in legno, profondissimo e minerale, lungo e avvolgente in quei tocchi di burro salato agli agrumi.

Champagne Petit Meslier

Extra Brut s.a.

100% Petit Meslier (base 2020 - 2021)

cl.75

Da una antica varietà tra le sette consentite dal disciplinare, un rarissimo

Petit Meslier in purezza, vero e proprio pallino di Aurélien. Si muove su nuance tropicali, mango e ananas, e un contrappunto freschissimo di kumquat e pompelmo rosa. In aperitivo ma anche sul sushi.

Champagne Les Septs

Solera Extra Brut s.a.

Pinot Meunier, Pinot Noir, Chardonnay, Arbanne, Petit Meslier, Pinot Blanc, Fromenteau

cl.75

Tutte e 7 le varietà del disciplinare, anche le meno usate, compongono la base, vigne vecchie e in parte ripiantate. Basi di sette diverse annate senza malolattica e realizzato con il Méthode Perpétuelle.

Champagne Rosé de Meunier

Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2021)

cl.75

Il rosé d’assemblaggio di casa Laherte: il 30% del Meunier in macerazione, il 10% come vino rosso e il 60% con vinificazione in bianco. Vengono utilizzate solo vecchie vigne di Meunier, vinificazione in legni di diversa misura, per dare quel giusto equilibrio da fragranza e profondità.

Champagne Rosé de Saignée

Les Beaudiers Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2019) cl.75

Da tre parcelle a Chavot piantate nel 1953,1958 e 1965. L’unione delle stesse porta ad un perfetto equilibrio tra suoli di argille, scisti e silici e sottosuolo gessoso. Severissima selezione degli acini diraspati, per una macerazione di 12-14 ore. Nessuna malolattica svolta.

J-M Sélèque

Coteaux Sud d’Epernay

Pierry

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir Proprietà: 11 ettari Bottiglie: 100.000

Èil 1965 quando Henri Sélèque pianta le prime vigne. Nel 1974 il figlio Richard, dopo essersi diplomato in enologia, torna a casa e inizia a vinificare le proprie uve, la prima annata di casa. Gli anni passano e crescono proporzionalmente gli investimenti in vigna e in attrezzature di cantina, fino al 2008 quando Jean-Marc, nipote del fondatore Henri, dopo

COMPLETANO IL QUADRO:

Rosé

avere portato a termine gli studi di agronomia ed enologia e avere viaggiato il mondo, prende in mano l’azienda, innervando la propria visione della Champagne con uno stile molto personale, nell’elaborazione dei vini. Un nuovo modello che impara dal passato per interpretare il contemporaneo.

Champagne Cuvée

Solessence Extra Brut s.a.

50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier

10% Pinot Noir (base 2022) cl.75 cl.150

cl.300

Ecco il biglietto da visita di Jean-Marc Sélèque: vinificazione delle basi 2/3 in acciaio e 1/3 in legno, struttura e freschezza si contrappongo creando una piacevolissima armonia al palato. Champagne passepartout, dall’aperitivo al tutto pasto.

Champagne

Cuvée Solessence Nature s.a.

50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier10% Pinot Noir (base 2019) cl.75

Tre parcelle Premier Cru di Pierry, Dizy e Vertus, a comporre questa cuvée che sosta lungamente sui lieviti. Dagli aromi molto fruttati al naso e maturi al palato. Ideale accompagnamento per piatti anche di sostanza, trova un connubio felice con la cucina fusion anche su nuance piccanti.

Champagne Cuvée

Solessence Rosé Extra Brut s.a.

45% Chardonnay - 40% Pinot Meunier15% Pinot Noir (base 2022) cl.75

cl.150

Ecco il rosé di casa, di assemblaggio, con maquillage di Pinot Noir di Pierry della parcella Les Tartières. Molta freschezza e molta sostanza fruttata, per una bevuta non impegnativa, di facile interpretazione sia in aperitivo che in chiave gourmand.

Champagne Blanc de Blancs

Quintette 5 Terroris Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

Cuvée delle più belle parcelle di Chardonnay nei territori di Pierry, Vertus e Dizy da vigne di oltre 45 anni. Fermentazione alcolica 50% in acciaio e 50% in legno, 30 mesi di affinamento sui lieviti. Un Blanc de Blancs di carattere e spessore. Ideale per le carni bianche e il pesce nobile.

Champagne Premier Cru

Soliste Les Gouttes d’Or

Extra Brut 2019

100% Pinot Meunier

cl.75

cl.150

Pinot Meunier mono parcellare, realizzata sull’estrazione fresca e fragrante della frutta. Champagne contemporaneo che si invera perdendo le classiche connotazioni di provenienza (Marne) e gioca al servizio di una vinificazione tutta incentrata sull’estrazione leggera della materia.

Champagne Premier Cru Soliste Les Gayères

Extra Brut 2019

100% Pinot Noir

cl.75

Pinot Noir di nuova generazione, tutto giocato sulla tensione e su una dinamica snella, tesa e prospettica. Poca materia, molta profondità. La capacità di leggere i legni e l’utilizzo del bouchon-liège offrono un differente approccio all’uva rossa. Sono questi i vini che vanno di moda a Manhattan..

Champagne Premier Cru

Soliste Le Tartières

Extra Brut 2018

100% Chardonnay

cl.75

cl.150

Lo Chardonnay da due parcelle impiantate nel 1990 e nel 1985. Da suoli di argille profonde con inclusioni calcidiche e silicee, oltre a un impasto di gessi. Vino di struttura e rigore enologico, complesso, teso, perfetto davanti a tutto.

Champagne

Cuvée Partition Extra Brut 2018

72% Chardonnay - 14% Pinot Noir

14% Pinot Meunier

cl.75

cl.150

Lo spartito di 7 territori vocatissimi. Fermentazione lenta in legno, dosaggio minimal per uno Champagne che guarda all’antico ma è tutto contemporaneo, dove le note divergenti di freschezza, spessore, lievi ossidazioni trovano un suono, un’armonia, una musica. Spettacolare con i crostacei.

Alexandre Chaillon

Coteaux Sud d’Epernay

Brugny

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir

Proprietà: 3 ettari

Bottiglie: 8.000

Alexandre Chaillon, ingegnere di formazione, nel 2017 decide di tornare in Champagne, rilevando i vigneti della madre, ramo della famiglia Vollereaux, piuttosto celebre in Champagne. I vigneti si trovano sull’appendice meridionale di Epernay: a Pierry e Brugny. È stato necessario ricostituire una vera azienda agricola, e, da subito, Alexandre

ha avviato la conversione all’agricoltura biologica. In vinificazione, la fermentazione e l’affinamento dei vini avviene in botti da 228 e 300 litri e in 4 uova di gres. Gli Champagnes di Alexandre offrono un profilo sensoriale molto gourmand, innervato su uno scheletro sapido e fresco, alla ricerca di quell’equilibrio tanto sottile, quanto emozionante nell’espressione.

Alexandre Chaillon

Champagne Vitrail

Extra Brut 2021

50% Pinot Noir - 40% Chardonnay

10% Pinot Meunier cl.75

Da suoli di gessi, marne e argille dei periodi Campanien e Yprésien, uno Champagne di luce e purezza su accenti di fiori bianchi. Uve provenienti da Brugny e, in parte per le rosse, da Pierry. Lungo affinamento in tonneaux da 228 e 300 litri, per le circa 2300 bottiglie prodotte.

Champagne Diplodocus

Extra Brut s.a.

50% Pinot Noir - 40% Chardonnay

10% Pinot Meunier (base 2023) cl.75

Assemblaggio delle parcelle “Terres de Breux” di Brugny e “Les Renards” a Pierry come per il Vitrail, ma vinificazione ed affinamento un uova di grès. Da qui il simpatico nome coniato dai figli di Alexandre alla vista della novità in cantina.

Champagne

Stellaire de Breux Extra Brut 2020

100% Chardonnay cl.75

Stellaire de Breux in versione mono cépage per il millesimo 2020. Attacco fresco di fiori bianchi, arrotondato dallo splendido legno selezionato da Alexandre. Il finale è lungo e profondo e richiama la frutta secca e un accenno di frutta gialla tropicale. Bottiglia in stile funky!

Champagne Solo

Extra Brut 2020

85% Pinot Noir - 15% Pinot Meunier cl.75

Dal Lieu-dit Terre de Breux, un solo tonneau da 228 litri, 12 mesi sulle fecce fini. I due Pinot esprimono materia e volume senza mai cedere in grassezza e opulenza. Lo scheletro del vino è sapido e dritto, le increspature al naso fini ed eleganti. Circa 300 bottiglie prodotte.

Guillaume Sergent

La Petite Montagne de Reims

Vrigny

Pinot Meunier - Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 2 ettari

Guillaume Sergent

Per Guillaume Sergent la vigna è il centro di tutto, si tratta quasi di un attaccamento morboso. Le vigne dei poco meno di due ettari di proprietà le lavora solo lui, le pota solo lui e le vendemmia solo lui. Le parcelle sono nella Petite Montagne, nei villages di Vrigny e Coulommes, su suoli di sabbie fini. Les Prés è esposto a nord-est a Vrigny. Les Vignes Dieu è in pieno sud a Coulommes. Dalla sinergia delle due parcelle, Guillaume produce uno Chardonnay di assoluta eleganza e bevibilità. A Vrigny, due altri vigneti: Le Grand Chemin, est, nord-est di Pinot Noir, e Les Chappes ovestest di Pinot Meunier. In cantina la vinificazione è in tonneaux, senza utilizzo del freddo, senza collazioni e filtrazioni di sorta.

Bottiglie: 6.000

Champagne Premier Cru

Les Prés Dieu Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2023) cl.75

In questa parte della Montagne a fare la differenza è il suolo, completamente di sabbie fini da sedimenti di conchiglie marine su estrusioni calcaree. Gli Chardonnay hanno toni suadenti ed elegantissimi. L’attenzione e la cura di Guillaume fanno il resto, ricercando verticalità e acidità.

Champagne Premier Cru

Blanc de Noirs

Bossa Nova Extra Brut s.a.

Pinot Meunier - Pinot Noir (base 2023)

cl.75

In questi millesimi estremamente difficili per quanto riguarda le quantità, non è stato possibile ricreare il classico Chemin de Chappes. Nasce così questa cuvée dal nome festaiolo. Uno Champagne dall’aperitivo al fuori pasto, sulle conchiglie e sui crostacei nobili e sulla cucina etnica.

Champagne Premier Cru

Pataphysique Nature 2019

100% Pinot Meunier cl.75

Per lo scrittore francese Alfred Jarry, nel libro Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisica è una locuzione che indica una logica dell’assurdo, qualcosa di metafisicamente eccentrico. Ecco allora questo, insolito per il produttore, Champagne 100% Meunier.

COMPLETA IL QUADRO:

Champagne Rosé

Premier Cru Olga Extra Brut s.a. cl.75

Ponson

La Petite Montagne de Reims

Coulommes-la-Montagne

Pinot Noir - Pinot Meunier - Chardonnay

Proprietà: 13 ettari

Maxime Ponson

Maxime Ponson ha grinta da vendere e determinazione. A vent’anni ha iniziato a lavorare una piccola porzione della vigna del padre, Pascal Ponson, chiedendogli che quella fosse una sorta di sua eredità in anticipo, si parla di un ettaro e tre, ossia la Cuvée Petite Montagne. Nel 2019 Pascal muore improvvisamente e Maxime si ritrova assieme al fratello a gestire tutta la Maison. Si cambia: niente più prodotti sistemici, niente più chimica, si avvia il percorso biodinamico e l’unico riferimento diventa la natura. Oggi si colgono i primi frutti di questo processo che porterà questa cantina a primeggiare nel settore.

Bottiglie: 100.000

Champagne Premier Cru

Cuvée Extra Brut s.a.

70% Pinot Meunier - 15% Pinot Noir 15% Chardonnay (base 2022) cl.75

Champagne ancora appartenente all’epoca paterna ma indicatore di tutto il potenziale che può esprimere non appena saranno fatti propri i cambiamenti che sta apportando Maxime. Per adesso ci gustiamo il prezzo e la finezza e avvolgenza derivata dalle sabbie della Petite Montagne.

Champagne Premier Cru

La Petite Montagne Extra Brut s.a.

35% Pinot Meunier - 40% Chardonnay 25% Pinot Noir (base 2021) cl.75

cl.150

Il giochino perfetto, anticipatorio e rivelatore del potenziale di questa cantina. Nel 2012 l’inizio, con vinificazione naturale, senza filtrazioni, né passaggi termocondizionati né stabilizzazioni a freddo. Fragranza, bevibilità assoluta, leggerezza.

Champagne Premier Cru

Montmiret Nature 2020

100% Chardonnay cl.75

Dalla Parcella omonima situata nel comune di Sacy, sempre nella Petit Montagne de Reims. Vigne in conversione bio, produzione confidenziale di sole 1500 bottiglie, nessuna aggiunta di solfiti.

Champagne Premier Cru

Barbaries Nature 2018

100% Chardonnay cl.75 (cassetta legno 3 bott.) Monoclimat di Ville-Dommange, villaggio ancora troppo sottovalutato. Chardonnay dal naso agrumato che devolve in una bocca fine, precisa e viva con il lato interessante dal basso dosaggio che gli garantisce una deliziosa bevibilità all’aperitivo. Viene presentato solo in cofanetto da 3 bottiglie, con i differenti affinamenti: in acciaio, in legno ed in porcellana.

Frédéric Savart

La Petite Montagne de Reims Écueil

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 4 ettari

Frédéric Savart

Frédéric Savart, talento e tecnica, carattere guascone e modi da istrione, compagno perfetto di serate in qualche bar à vin a bere cose buone; e non solo Champagne, ma anche Borgogna e Piemonte, le sue passioni. Noi riflettiamo, e non poco, sul modello Vignéron che abbiamo sempre conosciuto e che nel tempo si è arricchito di questa diversa forma: una sorta di nouvelle vague dei produttori di Champagne: nuove idee, nuove modalità, nuovi stili. La lettura del passato è vista come bagaglio per il presente ma anche come limite e zavorra per esprimere appieno la propria personalità e le proprie ambizioni. Il futuro non è contadino, sembra essere questo il messaggio che si respira. Ben vengano tocchi glamour e feste alla moda, possibilmente con belle donne. Prendere o lasciare, lui è così, esuberante, espansivo, curioso e immediato, geniale.

Bottiglie: 58.000

Champagne Premier Cru

L’Ouverture Extra Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2023) cl.75 | cl.150

La base 2021 ha dato un Pinot Noir ricco e profondo, con un tocco di colore in più, quasi un Oeil de Perdrix. Quest’anno sono confluite in questa cuvée alcune parcelle che hanno prodotto troppo poco per essere vinificate singolarmente. Sosterrà ogni vostro piatto e ogni vostro brindisi.

Champagne Premier Cru

L’Accomplie Extra Brut s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2022) cl.75

Stile easy ma con una maggiore sosta sui lieviti, con quel tocco di Chardonnay che gli offre maggiore freschezza e crema. C’è chi lo vede solo per l’aperitivo, c’è chi lo abbina sui risotti con il pesce. Noi lo consigliamo con qualcosa di buono… farà la sua parte.

Champagne Premier Cru

Mont des Chretiens

Extra Brut 2019

100% Chardonnay cl.150

Ampio e ricco, cremoso e avvolgente. L’affinamento in legno e la lunga sosta sui lieviti fanno il resto, per cesellare perfettamente questo parcellare. Chi ama la struttura gastronomica coniugata a un’invitante frutta fresca e fragrante ha trovato il suo Champagne.

Champagne

Grand Cru Verzenay

Les Voiettes Extra Brut 2020

100% Pinot Noir cl.75

Parcellare alla sua prima apparizione Chez Savart. Pinot Noir di straordinaria profondità. I richiami floreali e di piccoli frutti rossi si abbinano alla incredibile mineralità del terroir di provenienza. La sempre magistrale scelta dei legni di Fred apporta l’ultimo tocco di struttura. ESAURITO

Champagne Premier Cru

Les Noues Extra Brut 2021

100% Pinot Noir cl.75

Solo Pinot Noir, fermentazione ed elevage in tonneaux, bouchon-liège. Le capacità, le conoscenze, la sensibilità nella vinificazione in legno sono la cartina di tornasole di un nuovo modo di pensare lo Champagne. Questo è lo stile Savart e si sta diffondendo in tutto il mondo.

Champagne Grand Cru Haute

Couture Extra Brut 2020

100% Chardonnay cl.75

Dalla culla dei migliori Chardonnay della regione, ecco alcune delle parcelle più vocate della Côte de Blancs. Un Grand Cru di gesso e profondità, sempre sapientemente affinato da Frédéric con i migliori legni borgognoni in circolazione. Anche alla prova dell’uva bianca, non sbaglia un colpo.

ESAURITO

Champagne Premier Cru

Trépail Extra Brut s.a.

100% Chardonnay cl.75

Da vigne di Chardonnay dei due villaggi Premier Cru, nasce, probabilmente solo per quest’anno, questa cuvée giocata sulla cremosità e la freschezza. L’annata 2021 ha decimato molte delle vigne di proprietà e per questa cuvée sono state acquistate delle uve da conferitori di fiducia.

Champagne

Premier Cru Rosè Bulles de Rose Extra Brut s.a.

70% Pinot Noir - 22% Chardonnay

8% Vin Rouge cl.75

Champagne Rosé che difficilmente trova modelli di comparazione: qui c’è il Savart Style, intuizioni e vinificazioni diverse, una parte in legno, il resto in acciaio. Il legno traccia le curve ma mai in maniera marcata, amplificando i toni già pronti e delicatamente aggraziati della frutta rossa.

Champagne Premier Cru

Les Gillis Extra Brut 2018

100% Pinot Noir cl.150

Una delle migliori parcelle di vecchie vigne da selezione massale di Pinot Noir di Ecueil dà vita a questa rarità. Lunghissima sosta sui lieviti, imbottigliati solo 400 magnum, per dare la massima espressione possibile alle migliori uve del villaggio della Petit Montagne dove è di casa Savart.

Champagne Drémont

Champagne Drémont Premier Cru Éphémère 026

Nature 2019

100% Chardonnay cl.75

Un Blanc de Blancs proveniente da una bella parcella nella Coteaux Sud d’Epernay su suoli di gesso affiorante. Vinificazione in acciaio poco interventista. Dosaggio bassissimo che aiuta a far esprimere al meglio i sentori di mela verde, zest di limone e piccoli fiori bianchi. Bel finale salino e minerale.

Emmanuel Brochet

La Petite Montagne de Reims

Villers-aux-Noeuds

Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier

Proprietà: 2,5 ettari

Emmanuel Brochet

All’ingresso di una casa privata nel villaggio di Villers-aux-Noeuds, nella Montagne de Reims, un uomo alto e quieto, con il sorriso intelligente: Emmanuel Brochet. La sua è una cantina accogliente, piacevole, appassionata. Mobili di recupero, quadri, elementi di arredo insolitamente accostati, cantautori francesi in sottofondo. Emmanuel Brochet produce circa 15.000 bottiglie l’anno da due ettari e mezzo. Innovazioni stilistiche, in particolare in vinificazione, certo, ma anche un sentito e fortissimo legame con la tradizione. Tutte le sue cuvée nascono e maturano nel legno per oltre un anno, ma il timbro boisé non è mai troppo evidente e si lega a doppio filo a una verve acido-citrica di incredibile equilibrio.

Bottiglie: 15.000

Champagne Premier Cru

Le Mont Benoit Extra Brut s.a.

35% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir 25% Chardonnay (base 2021) cl.75

Esempio perfetto di tecnica nella vinificazione in legno, di conoscenza della materia, di idee chiare e ben realizzate: naso ricco e fine, fresco e ampio, toni floreali, fruttati, speziati, liquidi e solidi, poi nuances di eleganza e raffinatezza, come riflessi di diverso colore. ESAURITO

Champagne Premier Cru

Les Hautes Vignes

Extra Brut 2017

50% Pinot Meunier - 50% Chardonnay cl.75

Da vigne in selezione massale piantate nel 1962, nella parcella più alta del Mont Benoit. La nuova cuvée all’esordio quest’anno, che assembla i due uvaggi storicamente imbottigliati separatamente. ESAURITO

Champagne Rosé

d’Assemblage Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2022) cl.75

Da uve di proprietà della sorella, una vigna del 1965 nel lieu-dit “La Motelle”, sempre a Viller-aux-Noeuds, esposizione sud-ovest, questo rosé è realizzato da macerazione di 24 ore, vinificazione di 11 mesi in legno, bassissimo solfitaggio. Naso di agrumi e frutta rossa, sapido e avvolgente.

Émilien Feneuil

La Petite Montagne de Reims

Sermiers

Pinot Meunier - Chardonnay - Pinot Noir - Petit Meslier

Proprietà: 2,4 ettari

ÈEmilien Feneuil

una storia di un uomo quella che raccontiamo, perché è la sua visione identitaria a dirci ciò che fa, ciò che sceglie, come lavora e quali vini ritiene di realizzare. Ci troviamo a Sermiers, un piccolo villaggio, poche case, dove il tempo sembra non scorrere come altrove. Tutte attorno le vigne a est, ovest e nord, quasi a mezza strada tra Reims ed Epernay, su suoli frammisti di sabbie, marne, argille e calcari; ovvero la salinità. È qui che lavora Emilien, lui che è innanzitutto e prima di tutto uno straordinario lavoratore di vigna. Perché qui partono le scelte: lasciare esprimere al suo massimo volume il suono di questi luoghi, le sue parcelle, favorendo le diversità sottili, le increspature e poi seguendo le intuizioni.

Disponibili anche i Coteaux Champenois di tutte le cuvée allo stesso prezzo degli Champagne.

Bottiglie: 3.500

Champagne Premier Cru

Les Puits & La Pucelle Nature 2020

100% Pinot Noir cl.75 cl.150

Questo Blanc de Noirs millesimato, profondo e sfaccettato, segue tutte le rigide fasi di vinificazione adottate da Émilien: utilizzo di soli lieviti indigeni, sosta in legno per circa un anno, bassissima solfitazione, nessun dosaggio. Tutto questo, unito alla cura maniacale dei vigneti di provenienza, dà vita ad un vino fuori dagli schemi.

Champagne Premier Cru

Les Ruisseaux Nature 2020

100% Pinot Meunier cl.150

Fermentazione in legno, tonneaux usati, su lieviti indigeni, senza filtrazioni, collazioni e utilizzo del freddo. Il vino che nasce e cresce fino a diventare Champagne elegante e profondo. Tutta l’essenza di questo villaggio con un Meunier di tanti tanti anni fa.

FORMATO CL.75 ESAURITO

Champagne Premier Cru

Le Caqueray Nature 2020

100% Chardonnay cl.75 cl.150

Parcella di Solo Chardonnay a Sermiers, profondo e complesso. I Classici descrittori del vitigno, fra fiori bianchi e frutta a polpa gialla, si intrecciano perfettamente con i sentori apportati dal legno di nocciola e tocchi di vaniglia. Uno Champagne da attendere il giusto tempo nel calice, dopo l’apertura.

Champagne Premier Cru

Rosé de Saignée Les Goulats

Nature 2020

100% Pinot Noir cl.75 cl.150

Il dono della frutta croccante, la fragranza e la passione. Il rosé da macerazione mette alla prova la sensibilità di Emilien, che anche in questa referenza trova la strada nell’estrema conoscenza della materia in trasformazione. Per l’utilizzo, vedi avvertenze della scheda precedente.

Il produttore è certificato Agriculture Biologique

Bérêche et Fils

Montagne de Reims

Le Craon de Ludes

Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier

Proprietà: 11,5 ettari

Bottiglie: 100.000

Raphaël Bérêche, talento puro, grande visione e quella intraprendenza e volitività che lo fanno primeggiare tra i Vignerons di nuova generazione, che hanno ereditato l’azienda dai genitori e l’hanno trasformata, contestualizzandola al “contemporaneo”. Paradigma di un modello che sta primeggiando in Champagne, natural style alla moda: in vigna sono banditi i trattamenti sistemici e gli erbicidi mentre in cantina si dà ampio spazio alle fermentazioni spontanee e all’uso delle botti di rovere di varia provenienza e capacità, sia per le vinificazioni

che per l’affinamento. Cesello obbligato, poi, sono i tirage effettuati con tappi di sughero (bouchon-liège) per maturare le cuvée in “ossidazione controllata”. La conoscenza delle tecniche di vinificazione del passato, quella dei nonni, è ricontestualizzata con sensibilità, consapevolezza e ambizioni, aggiungiamo noi, contemporanee. Non troverete Cramant, Ambonnay e Beaux Regards in quanto già esauriti o non disponibili per quest’anno (la terribile annata 2021!).

Vincent, il team e Raphaël Bérêche

Champagne Réserve Brut s.a.

30% Pinot Noir - 35% Chardonnay

35% Pinot Meunier (base 2022)

cl.75

cl.150

cl.300

La complessità dei terroirs offre una composizione ricca e saporita. I tre cepages, in parti uguali col 35% di vini di riserva, esaltano il messaggio dei suoli apportando vinosità e persistenza aromatica. Una bolla cremosa dove il gesso, ben presente nel finale, consente una bocca lunga e sapida.

Champagne

Rive Gauche Extra Brut 2021

100% Pinot Meunier

cl.75

A Mareuil le Port, scrigno dei grandi meuniers della Marne, coi suoi suoli argillo-marnosi, questa vigna piantata su una parcella del 1969 completata da un’altra in forte pendenza, offre una cuvée gourmand e piacevole, dal finale salino che gioca sugli amari dissetanti.

Champagne Grand Cru

Mailly Extra Brut 2019

100% Pinot Noir

cl.75

Parcella di vigne con più di 50 anni situata proprio al confine con il comune di Verzenay, con esposizione nord. La produzione è scarsa, con piccoli grappoli molto concentrati. Crea un vino di grande complessità in grado di abbinarsi ai più svariati piatti su tutta la tavola.

Champagne

Une Champagne Extra Brut 2015

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75

Ecco qui l’assemblaggio delle più importanti parcelle di proprietà: Avize, Cramant, Aÿ, Ambonnay, Mailly, Le Cran, Beaux Regards. 8 anni sui lieviti, di cui 3 in punta, per ricercare una protezione naturale per il vino che gli permetta di resistere splendidamente all’usura del tempo.

Champagne Grand Cru

Aÿ Extra Brut 2017

100% Pinot Noir cl.75

cl.150

Parcelle “Froide Terre”e “Brise Pot” da vigne, belle e vigorose, con più di mezzo secolo, esposizione a sud e in altitudine. Fantastica espressione intensa e raffinata con passaggio in legno che esalta i sapori. Potenza vinosa ed elegante per questo cavallo di razza che sfiderà il tempo.

Champagne

Reflet d’Antan Extra Brut s.a.

30% Chardonnay - 35% Pinot Noir 35% Pinot Meunier

cl.150

Réserve perpétuelle iniziata da Jean-Pierre Bérêche nel 1990 e ormai prodotto solo in formato magnum. Aromi maturi e complessi di frutta candita, nocciola e pan di Spagna. Ma anche terziari di sottobosco e spezie. La bocca è vellutata, quasi calda con finale di gesso e sale.

Champagne Premier Cru

Le Cran Extra Brut 2018

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75

cl.150

Parcella impiantata dal nonno dei fratelli Bérêche con il Pinot che insiste nella parte più bassa della collina con esposizione est verso Mailly e lo Chardonnay nella parte alta che gode del sole pomeridiano. Perfetto equilibrio fra le note precise di spezie e mandorle e tocchi freschi di sanguinella e camomilla.

ESAURITO

Champagne Campania

Remensis Extra Brut 2021

65% Pinot Noir - 25% Chardonnay 5% Pinot Meunier - 5% Coteaux Champenois

cl.75

cl.150

Campania Remensis è la prima denominazione data dai Romani ai territori intorno a Reims. Rosato non dichiarato in etichetta vanta un 75% di Pinots e il restante Chardonnay. La parcella “Les Ormes” su suoli leggeri e sabbiosi permette un prodotto fine, vibrante, con quel bel finale di ciliegia.

Domaine Les Monts Fournois

Montagne de Reims

Ludes

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 1 ettari

Bottiglie: 10.000

N ata in Champagne da una famiglia di Récoltants, Juliette Alips ha trovato rapidamente la sua ragione di vita. Con la guida dei suoi cugini stretti, Raphaël e Vincent Bérêche, ha scoperto e imparato tutti i dettagli della produzione dello Champagne. Con l’aiuto dei due consanguinei, inizia questa nuova avventura con il Domaine Les Monts Fournois. Situato nella parte nord della Montagne de Reims, con suoli e microclima di prima categoria, debutta con la sua prima

juliette Alips

vendemmia nel 2022 con l’intenzione di uscire in commercio soltanto dopo 5 anni, nel 2027. Nel frattempo abbiamo già i due Coteaux Champenois disponibili e per finanziare la liquidità del Domaine, viene riproposto lo stesso schema utilizzato in passato dai fratelli Bérêche, con la linea Côte, Vallée e Montagne, ossia vins de négoce di altissimo spessore: solo i più vocati tra i Grand Cru e i Premier Cru.

Champagne Grand Cru

Côte Chouilly Extra Brut s.a.

100% Chardonnay cl.75

Proveniente da una parcella di Chouilly Grand Cru con esposizione sud-est, il millesimo dominante è il 2019. Armonia ed equilibrio quasi perfetti, florealità e cremosità archetipo del villaggio di provenienza. La chiusura è caratterizzata dalla classica nota gessosa degli Chardonnay della Côte.

Champagne Premier Cru

Côte Vertus Extra Brut 2010

100% Chardonnay cl.75

Un naso fresco ed elegante che testimonia l’equilibrio dell’annata 2010. Il palato è franco, caratterizzato da notevole purezza. Cremoso e morbido, la dolcezza è la firma di questo terroir a sud della Côte des Blancs. Alcune note piccanti si mescolano agli aromi di frutti bianchi. Questo Chardonnay unisce freschezza e salinità. La bollicina è cremosa e morbida.

Champagne Grand Cru

Montagne Bouzy Extra Brut

2013

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75

Vigne impiantate con esposizione pieno sud, assemblaggio paritario fra Pinot Noir e Chardonnay per un perfetto equilibrio fra potenza e freschezza. Il calice è multidimensionale, fra accenni di frutta secca e note esotiche. Il finale rivela il terroir argilloso-calcareo di provenienza.

Champagne Grand Cru

Montagne Verzy Extra Brut 2014

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75

Champagne che è nel suo momento di piena maturità: naso pieno e di ricchezza fruttata, bocca elegante e raffinata. Il finale di bocca rivela tutte le note sapide e gessose tipiche del terroir di Verzy di provenienza. Un eccezionale, lungo e tipico millesimo 2014.

Champagne Grand Cru

Vallée Aÿ Extra Brut 2014

100% Pinot Noir cl.75

Il Pinot Noir è perfettamente rappresentato con finezza e armonia, accompagnato da note rocciose. La presa di spuma sous liège consente una complessità aromatica senza eguali, fondendo frutta gialla e spezie dolci. Il finale è lungo e calcareo, lo splendore del terroir di Aÿ in questa annata 2014 è notevole.

Coteaux Champenois Blanc

Les Monts Fournois 2022

100% Chardonnay cl.75

Vigna impiantata nel 1961 con esposizione pieno sud. Ecco il primo bianco della nuova gestione di Juliette: vigna trattata come un giardino e sapienti consigli della famiglia, tra cui il sempre eccezionale utilizzo dei legni, hanno dato vita a questo bianco in stile Borgogna di grande profondità.

Coteaux Champenois Rouge

Les Monts Fournois 2022

100% Pinot Noir cl.75

Vecchie vigne con esposizione sud impiantate su gessi affioranti. Rosso rubino profondo e sfaccettato, richiami di piccoli frutti rossi su uno scheletro austero che ne prolunga il finale. Sosterrà abbinamenti su i più vari piatti di carni nobili e sull’alta cucina.

Domaine

Pauline Collin Bérêche: Champagne Premier Cru Ludes

Vieilles Vignes Extra Brut 2019

60% Pinot Noir - 35% Chardonnay

5% Petiti Meslier cl.75

Da una parcella di Pauline, moglie di Raphaël, nasce questo millesimato di profondità ed eleganza. Per comodità di vendemmia, l’uva viene pressata presso la cantina sociale di Ludes, ma poi la vinificazione e l’affinamento proseguono Chez Bérêche. Il tocco di Petit Meslier apporta una nota agrumata che prolunga bene il finale.

Mouzon-Leroux

Montagne de Reims

Verzy

Pinot Noir - Chardonnay - Arbanne - Fromenteau - Pinot Blanc - Pinot Meunier - Petit Meslier

Proprietà: 8 ettari

Bottiglie: 60.000

Mouzon Leroux, ovvero la biodinamica rigorosa e l’espressione più profonda del terroir. Ci troviamo a Verzy, al timone del Domaine c’è oggi Sébastien, idee concrete e una visione larga della biodinamica, intesa come massima espressione del vigneto e dei cépage: sono infatti presenti e utilizzati ancora vecchie piante di Arbanne, Petit Meslier, Pinot Gris, Pinot Blanc, oltre ai 3 classici. Una filosofia, un modo di pensare l’agricoltura e il vino: non una moda. Anche l’utilizzo del cavallo in vigna non serve per le fotografie e

i dépliants ma per evitare la compattazione dei suoli. Le vinificazioni mantengono gli stessi assunti: fermentazione solo con lieviti indigeni, affinamento sia in legno che in acciaio per rendere le cuvée complesse. Il lavoro di Sébastien è questo: produrre Champagne di intensità e vigore che rappresentino le delicate sfumature delle vigne di Verzy. Save the planet col proprio piccolo contributo.

Sébastien Mouzon

Champagne Grand Cru

L’Atavique Nature s.a.

65% Pinot Noir

35% Chardonnay (base 2021) cl.75

cl.150

Fermentazione alcolica naturale in legno e piccole cuves d’acciaio con lieviti indigeni senza filtrazioni, stabilizzazioni e collaggi. Al naso frutti bianchi, ma anche vaniglia e spezie delicate. In bocca delicatezza e voglia di proseguire senza indugi. Da non servire troppo freddo.

Champagne Grand Cru

L’Ascendant Solera Nature s.a.

60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (Solera dal 2014 al 2019)

cl.75

Partire dall’Atavique per creare questo Solera dal naso possente, generoso sui frutti bianchi con un tocco di zenzero. In bocca è opulento e cremoso. Adatto per la tavola o per quei bei dibattiti sui massimi sistemi. “Talking about” del bel lavoro di Sébastien e per come si vorrebbe il mondo.

Champagne

Grand Cru

L’Angelique Nature 2018

100% Chardonnay cl.75

: Il Blanc de Blancs di Verzy col suo carattere nobile e preponderante e quasi sessanta mesi di lieviti indigeni. Naso solare fresco e fruttato evocante la pesca bianca, il kumquat, il quetsche, bocca ricca dalla trama brioché e finale profondo e salino.

Champagne Grand Cru

L’Ineffable Nature 2017

100% Pinot Noir cl.75

Il Pinot Nero di Verzy rivisitato secondo i suoi dettami filosofici. Rimane quel tono, come dire, metallico rappresentativo della zona. Ma qui non è difetto ma segno distintivo con la sua generosità, potenza e cremosità. L’affinamento è in legno, ma impercettibile.

Champagne Grand Cru 7 Cépages Les Fervins

Extra Brut 2018

cl.75

Pinot Noir/Chardonnay/Pinot Meunier/Arbanne/Pinot Blanc/ Fromentin/Petit Meslier: sono 7, i 7 cepages ufficiali della denominazione. In parti uguali, con solforosa sotto i 20 mg e il gesso a far da colonna sonora a un metro di profondità. Fine, lungo, aereo.

Champagne Grand Cru

L’Opiniâtre Nature 2016

100% Chardonnay cl.75

Ecco l’altro gioiello a bacca bianca in versione extreme con la totale mancanza di solfiti, la vinificazione e l’affinamento in legno e una lunga permanenza sui lieviti. C’è tensione, rigore, dinamicità. Consigliato lo scaraffamento con aerazione lunghetta e temperatura intorno ai 10 gradi.

Champagne Rosé de Saignée

Grand Cru L’Incandescent

Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2021) cl.75

Il rosé da macerazione con le sue 25 ore di contatto sulle bucce e la consueta vinificazione sous bois. Inutile specificare che parliamo del glorioso Pinot di questo lembo verzyniano. Frutta rossa intensa e fragrante con bocca generosa e gourmet. A tavola sicuramente il suo momento di gloria.

Coteaux Champenois Blanc 7 Cépages Les Fervins 2020

cl.75

Leggere paragrafo dedicato a Les Fervins. Questa è la versione Coteaux con gli stessi vitigni in parti uguali. L’annata 2020 e una sbalorditiva e spiazzante sorpresa nel bicchiere. Le avvertenze sulla controetichetta annunciano l’arrivo di benessere e felicità.

Sadi Malot

Montagne de Reims

Villers-Marmery

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 9,2 ettari

Famiglia Malot

Un’enclave di uva bianca, nella rossa

Montagne di Reims: Villers-Marmery e Trépail sono i due village che smentiscono il dominio del Pinot Noir, a favore dello Chardonnay. La gamma di famiglia è ampia e ricca di cuvée, ma che si tratti di prodotti più semplici, oppure di millesimati, lo stile è sempre quello di concretezza e sostanza prima di ogni altra cosa. Il classico come dovrebbe sempre essere, alla ricerca della bevibilità e della fragranza. A partire dalla primavera del 2020 la famiglia, grazie all’apporto della figlia Cindy e del marito, ha deciso di passare ad una conduzione sempre più naturale delle vigne, ammodernando costantemente anche lo stile in cantina e rivisitando graficamente le etichette con nuovi nomi per le cuvée.

Bottiglie: 95.000

Champagne Grand Cru

L’Equilibre Extra Brut s.a.

50% Chardonnay - 50% Pinot Noir (base 2021)

cl.75

Super prezzo per questo cinquanta e cinquanta, un modello per l’intera Champagne: andrebbe fatto assaggiare, nell’ora di didattica, a certi ambiziosi vignerons o a certe pretenziose Maisons. Fresco, suadente, morbido e dinamico al palato. Adesso è pure Grand Cru!

Champagne Premier Cru

Terre d’Origine Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021)

cl.75

Blanc de Blancs, soffice, elegante, affidabile e performante, cartina di tornasole dello Chardonnay di VillersMarmery. Bell’attacco, delicato, cremoso e ampio, poi citrino in bocca. Per chi ha molta sete e deve dissetarsi. Da usare anche al posto del the alle 5 del pomeriggio.

Champagne Premier Cru

Brut Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2021)

cl.75

La versione Blanc de Blancs senza zucchero amplifica il frutto agrumato della base, i vini di riserva ne strutturano il volume, grazie anche a una maggiore permanenza sui lieviti. Gusto molto secco e verticale per sposare le piccole conchiglie dell’”aperò” alla francese ma non solo.

Champagne Premier Cru

Les Crêtes Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2020)

cl.37,5 | cl.75 cl.150 | cl.300 cl.600

Ci piace molto questa cuvée affinata in botte grande da 20 hl con la giusta sensibilità. Qui troviamo le migliori connotazioni dello Chardonnay di VillersMarmery, dove le vigne più vecchie conferiscono una maggiore profondità. Almeno 36 mesi sui lieviti.

Champagne Premier Cru

Vintage Brut 2014

100% Chardonnay

cl.75

Il millesimé di casa Sadi Malot, da sole uve Chardonnay, effettua sempre una lunghissima sosta sui lieviti. Svolge per intero la malolattica. Fine, setoso, su toni di miele d’acacia, apre e accompagna il pasto con un’eleganza forse poco alla moda ma molto classica.

Champagne Premier Cru

Bulles de Rosé Brut s.a.

84% Chardonnay - 16% Pinot Noir in Coteaux Champenois (base 2020) cl.75

Rosé ottenuto per aggiunta di vin rouge su una base bianca: fine, fragrante, ideale in aperitivo, oppure sulla tavola, sa recitare la sua parte in diverse situazioni, sia ittiche che di terra, con la sua fresca vinosità e quell’accenno acido e salino che lo rende intrigante.

Coteaux

Champenois

Rouge 2020

100% Pinot Noir cl.75

Rosso fermo 100% Grand Cru di Verzy, vinificato in stile borgognone e affinato per almeno due anni il legno. Fine e sottile, è perfetto sulle carni bianche o sulle grigliate.

I Parcellari

Champagne Premier Cru

Les Alouettes Extra Brut 2017

100% Chardonnay cl.75

Vinificazione in legno, di una parcella di vecchie vigne di proprietà a Villers-Marmery: un nuovo modo di interpretare il Terroir. Almeno 5 anni di bottiglia, bassissimo dosaggio e ricerca dell’acidità differenziano questa cuvée dall’altra storica della cantina con affinamento in legno: Les Cretes.

Champagne Grand Cru

Les Goisses Extra Brut 2020

100% Pinot Noir cl.75

Il nuovo corso della cantina prevede la vinificazione in uovo di cemento da 950 litri, per valorizzare al meglio l’identità territoriale della parcella di Pinot Noir Grand Cru di proprietà, nel comune di Verzy. Seguono sempre almeno 48 mesi di affinamento in bottiglia.

Champagne Grand Cru

Les Suzaines Extra Brut 2020

100% Chardonnay cl.75

Fermentazione e affinamento in uovo di cemento da 950 litri, su una bellissima parcella di Verzy Gran Cru. Uno Chardonnay identitario di questo enclave Chardonnay nella rossa Montagne de Reims. Inseguendo la mineralità e l’acidità da suoli più morbidi ed assolati rispetto alla Côte.

Champagne Grand Cru Rosé de Saignée Nature 2020

100% Pinot Noir cl.75

Le uve per realizzare questo intenso, fragrante ed elegante Rosé da macerazione provengono dal comune di Verzy, dove il Pinot Noir trova, nei suoli di silicio, tensione e freschezza. Vinificazione in acciaio dopo 24 ore di macerazione, poi i soliti 48 mesi di sosta sui lieviti.

Jean Vesselle

Montagne de Reims

Bouzy

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 16,9 ettari

Bottiglie: 150.000

DDelphine Vesselle e David Lemaire-Vesselle

elphine Vesselle ha saputo costruire lentamente e pazientemente una vera e propria Maison, pur rimanendo fedele alla visione e agli insegnamenti del padre scomparso prematuramente molti anni fa. Insieme al marito, con tenacia, lavoro, garbo e savoir-faire, è riuscita a creare un forte marchio e una identità di gamma davvero convincente. Nel tempo, ha esteso la superficie dei vigneti di proprietà con l’acquisizione di nuove parcelle nella Côte des Bar, portandola complessivamente a 15

ettari, quasi tutti a Pinot Noir. In cantina ha saputo ammodernare gli impianti e trovare una linea espressiva di alto valore enologico: la conseguenza è evidente nella definizione di tutti gli Champagne prodotti. La gamma delle bollicine è piuttosto estesa, con Cuvée e Millesimati, Grands Crus e non, dosaggi minimali e generosi, insomma ce n’è per tutti i palati.

Champagne Réserve Brut s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2022)

cl.37,5

cl.75

cl.150

Un Brut classico piuttosto dosato e beverino, comodo come due calde pantofole la sera. Lo stile enologico si è molto raffinato e alquanto cesellato nel corso degli ultimi anni. Bevuta generosa, di frutta ben matura, cremoso, molto cremoso e vellutato.

Anche in versione Demi-Sec.

Champagne Extra Brut s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2022)

cl.37,5

cl.75

cl.150

Andiamo matti per questa cuvée quasi sugar free, dove il carattere del Pinot Noir, appena ingentilito dallo Chardonnay, dona al palato una verticale piacevolezza, fruttata e fragrante. È ideale per gli appassionati del molto secco ma può invitare a nuove esperienze un pubblico più allargato.

Champagne

L’Expression Nature s.a.

80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2021)

cl.75

La versione senza zucchero ci convince per i volumi e la struttura. Le basi piuttosto mature lo rendono idoneo a un utilizzo gastronomico, ma la sua carica citrica può anche affiancare macedonie di frutta o semplicemente togliere la sete.

Champagne Grand Cru Prestige Brut 2012

70% Pinot Noir - 30% Chardonnay cl.75

Un millesimato di ampiezza e grande struttura. La base ricca e armonica si rivela sontuosa e progressiva. Lenta l’evoluzione sui lieviti (oltre 10 anni), molto sfaccettato il risultato. Chiama cibi di classe. È lo Champagne Maison-style per eccellenza di questa cantina.

Champagne Grand Cru

Le Petit Clos Brut 2011

100% Pinot Noir

cl.75

cl.150 (2001)

Le Petit Clos è una micro-vignagioiello di 0,08 ettari a cui si accede dal cortile aziendale. L’età media dei ceppi è attorno ai 70 anni. Il vino base matura in barrique bourguignonne per circa 4 mesi. Dopo il tiraggio sosta sui lieviti per circa 14 anni. Circa 700 le bottiglie prodotte.

Champagne Grand Cru

Prestige Brut s.a.

70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2018)

cl.75

Questa Cuvée sosta per quasi 6 anni sui lieviti, complessando le ricche sostanze aromatiche del Pinot Noir di Bouzy: frutti rossi, funghi e sottobosco, in bollicine dal tocco setoso e complesso. La base monoannata gli dona ulteriore precisione e raffinatezza.

Champagne

Oeil de Perdrix Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2023)

cl.37,5

cl.75

cl.150

«Occhio di pernice» è tinta appena accennata e si ottiene con una breve macerazione diretta del Pinot Noir. Tecnica ed esperienza per non portare sgradevoli toni amari nel vino. Questo metodo offre una grande piacevolezza di bevuta proprio per la sua purezza.

Champagne

Rosé de Saignée Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2020)

cl.37,5

cl.75

cl.150

Bisogna raccogliere uve sane e ben mature per macerare a lungo senza estrarre tannini amari. Se va tutto bene si fa un Saignée pieno, da pasto, rosso come il sangue e carico di aromi. Si abbina con diverse portate: dal salame, al maialino al forno, ai lamponi al naturale. Anche in versione Demi-Sec.

Lamiable Montagne de Reims

Tours-sur-Marne

Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier

Proprietà: 6 ettari Bottiglie: 60.000

Tours-sur-Marne, un village tagliato dal fiume, anello di congiunzione fra la Vallée de la Marne e la Montagne de Reims (pur appartenendo geograficamente a quest’ultima), dove la famiglia Lamiable produce Champagne da oltre sessant’anni. Siamo oggi a una nuova generazione, l’impronta paterna rimane come modello a cui rifarsi, e rimangono i consigli nel suo profilo severo. Spetta ora alla figlia Ophélie portare avanti il lavoro della famiglia. In

questo comune classificato Grand Cru ci si dedica maggiormente al Pinot Noir e i Lamiable possiedono un vigneto dal 1955 davvero unico: Les Meslaines da cui oggi viene prodotta una preziosissima selezione monoparcellare. Ophélie, come leggerete nelle schede, ha deciso di cambiare ulteriormente lo stile Maison con dosaggi più consoni al gusto moderno e un lavoro in vigna decisamente più green. Ophélie Lamiable

Champagne

Grand Cru

Terre d’Étoiles Brut s.a.

60% Pinot Nero - 40% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

cl.300

In questo assemblaggio il carattere del Pinot Noir è ben delineato, quasi esuberante, addirittura esaltato dallo Chardonnay, utilissimo elemento di contrasto per ammorbidirne l’austerità. Il dosaggio abbastanza generoso lo rende perfetto per accompagnare tutto il pasto.

Champagne Grand Cru

Souffle d’Étoiles Extra Brut s.a.

60% Pinot Nero - 40% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

La stessa composizione anche per questa cuvée, forse l’ideale per esprimere al meglio questo luogo: il carattere è ancora più asciutto, per chi ama la risolutezza, bollicina di attacco austero, ideale in aperitivo e su piatti non salsati dai gusti nudi, anche sulle carni crude.

Champagne Grand Cru

Graine d’Étoiles Nature

s.a.

60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (base 2019)

cl.75

cl.150

L’anima di Tours-sur-Marne in versione non dosé. Perfetto in aperitivo, oppure per chi voglia un vino puro, nelle due diverse costituenti di Pinot Noir e Chardonnay. Accompagna comunque, per contrasto, pietanze salsate.

Champagne Grand Cru Cuvée Phéérie Extra Brut 2017

100% Chardonnay

cl.75

Dopo qualche anno di oblio, abbiamo ridegustato la cuvée Phéérie e ci ha davvero convinto. Chardonnay di eleganza e avvolgenza. Ricco e profondo, si esprime su toni di frutta gialla croccante e matura, chiude sugli agrumi. Da tavola. Solo 1500 bottiglie prodotte.

Champagne Grand Cru Cuvée Les Meslaines

Extra Brut 2015

100% Pinot Noir

cl.75

Les Meslaines è una piccola vigna di 60 anni interamente coltivata a Pinot Noir che nelle migliori annate dà origine a questo fragrante e strutturato Blanc de Noirs. Bellissima tensione e ottime prospettive gastronomiche, nei più svariati abbinamenti. Sono 3.200 le bottiglie prodotte.

Champagne Grand Cru Cuvée

Heliades Extra Brut 2014

80% Chardonnay - 20% Pinot Noir cl.75

Un profondo e multidimensionale Mono Cru da tre parcelle impiantate a metà degli anni 50. Vinificato e affinato in legno, sosta di almeno 7 anni in bottiglia prima della sboccatura. Champagne per la tavola, su accenti di agrume, tropicali e una bella chiusa rotonda sulla vaniglia.

Champagne Grand Cru Éclat d’Étoiles Rosé Brut s.a.

70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2023)

cl.75

cl.150

Le percentuali di uve in cuvée sono ricorrenti chez Lamiable e la bevibilità è garantita anche in versione rosa. Champagne molto piacevole in quella lunga sensazione fresca sul palato, sapida e fragrante. Un Rosé gastronomico ma non solo.

Champagne

Lapie-Lamiable Brut s.a.

30% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier

30% Chardonnay (base 2021)

cl.75

Dalle vigne di proprietà della famiglia del marito di Ophélie, una cuvée primo prezzo realizzata dalla nostra produttrice, all’insegna della facilità di beva. Uno Champagne versatile, classico, dall’aperitivo al cibo.

Vazart-Coquart

Côte des Blancs

Chouilly

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 11 ettari

Bottiglie: 80.000

Jean-Pierre Vazart è un omone gioviale alto quasi due metri. I suoi Champagne Blanc de Blancs ci raccontano tanto del suo village Grand Cru, Chouilly. Siamo all’inizio della Côte des Blancs, vicinissimo ad Epernay, casa ideale per lo Chardonnay di frutta e crema. Solo su questo vitigno, naturalmente, l’azienda nel tempo sta progredendo verso il Bio (a breve le prime cuvée certificate) e, a partire

dalla vendemmia 2022, interamente con lieviti propri. L’intera gamma si esprime nei toni più classici della tipologia, con una beva sempre comprensibile e sboccature regolari, affidabili. Un particolare non trascurabile: i prezzi sono decisamente competitivi in area Grand Cru. Sono disponibili vecchi millesimi in versione R.D. L’elenco completo sul listino settimanale.

Jean-Pierre Vazart

Champagne Grand Cru

Réserve Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2022) cl.37,5 cl.75

cl.150

La freschezza delle nuove basi viene integrata dal 50% di Vins de Réserve delle tre precedenti annate. È il vino migliore per approcciare lo stile di casa: freschezza, armonia, cremosità. Su tutto ciò che è morbido ma in particolare come aperitivo. I dosaggi si stanno sempre più abbassando.

Champagne Grand Cru

Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75

Ovvero quando uno Chardonnay fruttato e fragrante trova una veste più asciutta e minimal. Concepito come il Réserve Brut, ma meno dosato, sa valorizzare le note sapide e minerali, evidenziando tocchi citrini molto piacevoli e rinfrescanti. Con le ostriche, soprattutto, ma non solo.

Champagne Grand Cru

Spécial Club Extra Brut 2017

100% Chardonnay cl.75

cl.150

Lo Chardonnay come è qui: non gli si chieda l’anima gessosa di Les Mesnil, piuttosto quella fragranza croccante e armonia che lo rende piacevole a tutti. Lo Spécial Club è frutto di un’accurata selezione effettuata nelle parcelle più vocate del circondario, con affinamento bouchon-liége.

Champagne Grand Cru Zéro s.a.

100% Chardonnay (base 2018) cl.75

Lungo affinamento in cantina, di almeno 6 anni, che conferisce complessità e struttura al vino e ci permette di apprezzarlo in versione nature, puro e generoso come i grandi Chardonnay di Chouilly.

Champagne Grand Cru

Grand Bouquet Extra Brut 2018

100% Chardonnay cl.75

Il Grand Bouquet è davvero buono, sia nelle annate grandi più ampie e potenti, sia in quelle piccole, dove si scopre l’anima più vera del village. La costante stilistica è qui data dalla bevibilità fresca e grassa, insieme: tocchi di pasticceria fine, miele d’acacia e sottile vaniglia polinesiana.

Champagne Grand Cru

Rosée de Saignée

Special Club Extra Brut 2020

100% Pinot Noir

cl.75

Da una rarissima parcella di Pinot Noir impiantato nella Côte: Le Revers de Plumecoq. Vinificazione in acciaio termoregolato, poi affinamento in bottiglia con blocco della malolattica. Dosaggio di soli 3 gr/l. Il tutto per mantenere il più possibile inalterata la fragranza pura del frutto rosso. ESAURITO

Champagne Grand Cru

TC (Terre Cuite) Extra Brut 2017

100% Chardonnay

cl.75

Il lavoro di sperimentazione di Jean-Pierre si esplicita in prove di vinificazioni diverse di una singola parcella: ecco la Terra cotta toscana ma termocondizionata, per mantenere la freschezza e l’integrità del vino sulle fecce fini. Il risultato è straordinario: profondo e di materia.

Champagne Grand Cru

Cuvée 82/17 Solera Nature s.a.

100% Chardonnay

cl.75

Un grandissimo Champagne gastronomico, ricco e avvolgente, prodotto secondo il Metodo Solera, ma sempre in acciaio termoregolato, con tutte le annate dal 1982 al 2017. La cuvée è rinnovata ogni anno con il 40% del nuovo millesimo. Straordinaria espressione di maturità e complessità

Lancelot Pienne

Côte des Blancs Cramant

Chardonnay - Pinot Meunier - Pinot Noir

Proprietà: 9 ettari

Gilles Lancelot

Cramant è uno dei village Grand Cru più celebri e rinomati della Champagne. Ci troviamo su colline appena accennate con una magnifica esposizione al sole di sud, sud-ovest. Un luogo noto in particolare grazie a Mumm che qui, prima fra tutti, decise di produrre il primo Blanc de Blancs mono-cru prodotto con un tenore di anidride carbonica più gentile e tenue, uno stile che ha fatto scuola. Gilles Lancelot, alla quarta generazione di proprietà, ha imparato bene le sfumature di questo village: gestisce infatti l’azienda di famiglia dal 1995, dopo avere terminato gli studi di enologia a Reims. Questo è Cramant e questi sono Champagne unici per morbidezza, rotondità e cremosità.

Bottiglie: 70.000

Champagne Cuvée

Accord Majeur Brut s.a.

80% Pinot Meunier - 10% Pinot Noir 10% Chardonnay (base 2019) cl.75

Abbiamo deciso di puntare anche su questa cuvée seppure le uve non provengano per intero dalla Côte. Ci è piaciuta la fragranza e la facilità di approccio per uno Champagne che fa della versatilità il proprio punto di forza: ideale per la mescita, ma anche in abbinamento a piatti grassi.

Champagne Cuvée

La Dame du Lac Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021) cl.75

Questa cuvée è realizzata assemblando uve provenienti da diverse parcelle del Coteaux Sud d’Epernay (Monthelon e Mancy). Modello di Blanc de Blancs dal perimetro enologico super studiato, sapido e fresco, dalla cremosità accattivante. Evoca la leggerezza di un bouquet di fiori.

Champagne Grand Cru Cuvée

Table Ronde Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75

Champagne di grande fascino, aggraziato, solare e mediterraneo nei profumi di fiori d’arancio amari, fine e fresco nel palato tenue, morbido e fruttato. La provenienza delle uve è di tutto riguardo: Cramant, Avize e Chouilly. Vinificazione in acciaio termoregolato.

Champagne Grand Cru Cuvée

Marie Lancelot Extra Brut 2018

100% Chardonnay cl.75

Solo le migliori uve Chardonnay raccolte dalle vigne Grand Cru di Cramant vanno a comporre questa cuvée armonica, ricca, avvolgente e, ancora, straordinariamente raffinata. Qui le caratteristiche del village sono davvero evidenti, rivelando tutta l’armonia e la solarità di questa valle aperta.

Étienne Calsac

Côte des Blancs

Avize

Chardonnay - Arbanne - Pinot Blanc - Petit Meslier

Proprietà: 3 ettari

ÉÉtienne Calsac

tienne Calsac appartiene alle nuove leve dei Vignérons: idee chiare, dedizione assoluta al lavoro in vigna ed enorme rispetto per l’ecosistema, in modo che i differenti suoli possano esprimersi nelle loro diversità. Come la terra anche il vino è un elemento vivo. È anche per questo che Étienne vinifica quasi esclusivamente per parcelle: proprio per sottolineare le differenze tra i diversi Cru. I suoi Champagne provengono principalmente da 3 differenti Villages: Avize e Grauves nella Côte des Blancs e Bisseuil nella Grand Vallée de la Marne, a pochi minuti dalla Côte. Tutti i suoi Champagne svolgono la fermentazione malolattica. Completano il quadro uve di alcune vecchie varietà lavorate direttamente da Étienne nella Côte de Sézanne, a Montgenost.

Bottiglie: 27.000

Champagne Premier Cru L’Échappée Belle Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2022)

cl.75

Da suoli di argille e calcari su bellissime esposizioni est, nord-est questo Blanc de Blancs gioca con la profondità del sale e l’armonia gentile di Chardonnay da malolattica svolta. È un piacevolissimo aperitivo che trova anche altre strade per esprimersi al meglio, accessibile a tutti.

Champagne Premier Cru

Les Rocheforts Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

Eccoci nella parcella Les Rocheforts nel comune Premier Cru di Bisseuil, su suoli di calcare e gessi affioranti, esposizione sud. 50% fermentazione in acciaio, 50% in legno. Dosaggio minimale, per donare uno Champagne fine e sapido, avvolgente e profondo.

Champagne

Les Revenants Extra Brut s.a.

50% Pinot Blanc - 43% Petit Meslier

7% Arbanne (base 2022)

cl.75

Sulla parcella di Montgenost Étienne ha ereditato dalla nonna uve di antiche varietà, Pinot Blanc, Arbanne e Petit Meslier. Su suoli caldi di sabbie e argille. Vinificazione in botte da 600 litri, tirato bouchon-liège, come vuole la tradizione, oggi rivisitata.

Champagne

Grand Cru

Clos des Maladries

Extra Brut 2021

100% Chardonnay

cl.75

Il Clos di Étienne Calsac: Grand Cru di Avize, esposizione pieno sud, su calcari e gessi, vigna lavorata solo con il cavallo, vinificazione e affinamento in legno. Profondo e articolato, dalla lunghissima persistenza.

Waris-Larmandier

Côte des Blancs

Avize

Chardonnay - Pinot Noir - Pinot Meunier

Proprietà: 6 ettari

Pierre-Louis Waris

F igli che interpretano, cambiandolo radicalmente, il lavoro dei genitori. È questo il caso della cantina Waris-Larmandier: ci troviamo ad Avize, in un Domaine fondato nel 1989 da Marie-Hélène e Vincent Waris. Dal 2000, con la prematura scomparsa del marito, è MarieHélène a trasferire l’amore per la terra e per il vino ai tre figli: Jean-Philippe, Pierre-Louis e Inès, la sesta generazione di viticultori di casa. Nuove generazioni e nuove pratiche: così si è passati alla biodinamica, un modo di sentire e custodire la vigna che viene prima delle tecniche di produzione e delle scelte di cantina. Gli Champagne definiscono profondamente il concetto di luogo e natura, in quell’intreccio di storia, tradizione e riscoperta che delineano uno stile produttivo fortemente identitario. E Avize è un Grand Cru davvero straordinario.

Bottiglie: 35.000

Champagne Cuvée

Racines de Trois Brut s.a.

60% Chardonnay - 30% Pinot Noir 10% Pinot Meunier cl.75

Da vigneti di più di cinquant’anni situati nella Côte des Blancs, nella Côte des Bar e nella Montagne, una cuvée che fermenta in parte in acciaio e in parte in legno grande, malolattica parzialmente svolta. Champagne trasversale e versatile.

Champagne Grand Cru

Particules Crayeuses

Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2018) cl. 75 cl.150

Ecco lo Champagne che più degli altri racconta l’anima di questa Maison, nella cuvée della Côte des Blancs, presentata in versione super secca, con affinamento il legno. Toni iodati, lemonglass e gesso.

Champagne Grand Cru

Les Regards d’Avize

Nature 2015

100% Chardonnay cl.75

Da una parcella del 1963, esposizione est-ovest, su gessi affioranti, vinificato in legno, sosta di almeno 5 anni sui lieviti, racconta di come la geologia di Avize sia autorevole e di come nelle annate calde trovi la sua massima espressione nella crema agli agrumi. Straordinario.

Champagne Grand Cru

Cramant Les Bauves

Nature 2012

100% Chardonnay cl.75

Da una parcella di vigne impiantate nel 1962, 1986 e 1998, in quest’ultimo anno proprio dal padre dei fratelli Waris, poco prima della sua prematura scomparsa, nasce questo splendido vino minerale e carnoso. La finezza del millesimo freddo viene amplificata dai gessi affioranti.

Champagne Grand Cru

Chouilly Les Aventures

Nature 2016

100% Chardonnay cl.75

Champagne proveniente da una parcella di Chouilly impiantata su gessi affioranti che conferiscono grande mineralità. La lunghissima rifermentazione in bottiglia, dopo la fermentazione in botte, fa emergere leggere note ossidative, che si affiancano ai sentori di fiori bianchi e frutta gialla matura.

Champagne

Grand Cru

Cramant Le Gros Mont

Nature 2016

100% Chardonnay cl.75

Proveniente dall’omonima parcella situata a Cramant, con vigne di circa quarant’anni. Le note cremose e di pasticceria si intrecciano con un bel finale lungo e minerale. Champagne riflessivo e profondo, si accosterà perfettamente sulla tavola a grandi piatti di pesce.

Champagne Grand Cru

Mesnil-sur-Oger

Chétillon de Haut Nature 2015

100% Chardonnay cl.75

Parcellare di vecchissime vigne che arrivano a 70 anni di età, sulla craie afflorante con esposizione est-ovest. Vinificazione in legno con lieviti indigeni ed affinamento in bottiglia con tappo di sughero. Si consiglia l’apertura della bottiglia anche un’ora prima per lasciarla esprimere al meglio.

Champagne Premier Cru

Cuvée Haute Volèe

Extra Brut s.a.

60% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier cl.75

Da parcelle al confine fra la Montagne e la Vallée, viene assemblato questo Blanc de Noirs dalle note delicate e soavi. I terroirs sono principalmente argillo-calcarei, frammisti a gessi e silici. Accompagnerà entratine ed antipasti, carni bianche e brindisi gioviali.

Champagne

Cuvée L’Instant du Passion Rosé Extra Brut s.a.

80% Chardonnay - 20% Pinot Noir cl.75

Di un bel colore rosa salmonato brillante, al naso ci porta verso frutta gialla (pesca, albicocca), su tocchi di lampone e mentolati. Al palato si segue una dorsale salina e gessosa che lo rende profondo ed elegante, chiudendo su tocchi tropicali. Per la tavola.

Completano il quadro:

▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2007

100% Chardonnay - cl 150

▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2010

100% Chardonnay - cl 150

▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2011

100% Chardonnay - cl 150

J.L.Vergnon

Côte des Blancs

Le Mesnil-sur-Oger

Chardonnay

Proprietà: 5,5 ettari

Bottiglie: 65.000

Clément Vergnon

Questo è il Luogo; il più autorevole ma anche austero suolo della Côte des Blancs, dove il gesso e gli altri minerali connotano fortemente le uve: Le Mesnil-surOger. La casa è oggi guidata da Clément e Didier Vergnon, con il gradito ritorno di Christophe Constant, il precedente enologo e gerente, come consulente tecnico.

Chez Vergnon non cambiano gli assunti interpretativi: leggere con grandi capacità tecniche ma anche con dinamica vivacità commerciale, i Blanc de Blancs che rivelano l’anima più vera del famosissimo village. Lo consigliamo vivamente a chi cerca Champagne da attendere, verticali e lenti a rivelarsi, minerali e salini.

Champagne Premier Cru

Murmure Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

Pochissimi mesi sui lieviti da parcelle di proprietà a Vertus e Villeneuve. Champagne furbo e alla moda, a cominciare dall’etichetta total white: un po’ limone, un po’ boisé (per il 50% della base), e la ricetta è presto fatta: freschissimo, da bere in ogni momento.

Champagne Grand Cru

Conversation Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2019) cl.75

cl.150

Uve di 3 vocatissimi villaggi: Le Mesnil, Oger, Avize, vinificazione in acciaio e 3 anni minimo sui lieviti per uno Champagne fragrante, di volume, tutto giocato sulla freschezza: un po’ di zucchero lo aiuta a esprimersi, con il tono della conversazione, come riporta il nome.

Champagne Grand Cru

Eloquence Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2019) cl.75

cl.150

Extra Brut, pochissimi fronzoli alla scoperta delle sensazioni acidominerali. Molto asciutto, vigoroso e austero, perfetto paradigma del suo autorevole terroir. In aperitivo con le conchiglie e le ostriche. Ma compenserà assai bene anche prodotti grassi come il Parmigiano Reggiano.

Champagne

Grand Cru

Msnl Extra Brut 2014

100% Chardonnay cl.75

Più materia e più ampia fragranza, con il solo affinamento in acciaio. Annata bella, per un Blanc de Blancs anche e soprattutto gastronomico. Il naso può tardare qualche istante, ma poi si manifesta in tutta la sua ampiezza con toni confit e tostati. Sta bene con piatti di sostanza.

Champagne Grand Cru

O.G. Nature 2015

100% Chardonnay cl.75

Cuvée parcellare di Oger “Chemin de Flavigny”, vinificato solo in acciaio, almeno cinque anni di affinamento in bottiglia e nessun dosaggio alla sboccatura. DI freschezza e rotondità al palato, spazia dai tocchi di pasticceria, allo zest d’arancia, ai frutti bianchi, alle note tostate.

Champagne Grand Cru

Hautes-Mottes Nature 2014

100% Chardonnay cl.75

cl.150 (2013)

La parcella Les Hautes-Mottes in un grandissimo millesimo: il modo migliore per dare risonanza al gesso e all’esposizione sud, sud-est. L’espressione più vera del terroir di Le Mesnil. Forza, tensione, sale. nella vinificazione in legno, trova il giusto equilibrio.

Stéphane Regnault

Côte des Blancs

Le Mesnil-sur-Oger

Chardonnay

Proprietà: 3,5 ettari

Stéphane Regnault

Stéphane Regnault rivela idee chiare, sensibilità ed enormi conoscenze di vinificazione. Dopo alcune diverse esperienze professionali, come sommelier a Londra e in uno studio di ingegneria aerospaziale a Parigi, nel 2007 torna a casa, dove comincia a lavorare le vigne del padre. Fin da subito interrompe l’utilizzo di erbicidi e pesticidi e nel 2017 parte con le pratiche di certificazione bio (lo sarà quindi dal 2020). Il suo lavoro è su tre parcelle, due nel comune di Oger, Les Chemin de Flavigny e Le Moulin, e una su Le Mesnil-sur-Oger, Les HautesMottes. Nella costruzione degli Champagne l’idea portante è di utilizzare una parte di riserva perpetuale per ogni referenza: come a complessare con il tempo l’immediatezza di un istante. Dal 2019, con il Chromatique, si completa il quadro con il resto delle vigne paterne.

Bottiglie: 20.000

Champagne Grand Cru

Lydien n°99 Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base dal 2014 al 2019)

cl.75

La parcella di questo Champagne è Le Chemin de Flavigny, pieno sud, calda ed espressiva su gessi piuttosto compatti, lieviti autoctoni, 70% vinificazione inox, 30% barrique, malolattica completa per le basi. Champagne, di profondità salina ma ampio e generoso, caldo e gioioso.

Champagne Grand Cru

Mixolydien n°99 Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base dal 2014 al 2019)

cl.75

Ci troviamo sulla parcella Le Moulin a Oger, esposizione est, su suoli di gesso in impasti frammisti e inerbimento in vigna. Vinificato con lieviti indigeni per il 40% in barrique no malolattica, 60% in inox sì malolattica. Champagne di equilibrio, finezza, profondità.

Champagne Grand Cru

Dorien n°80 Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base dal 2014 al 2018)

cl.75

Siamo a Le Mesnil-sur-Oger, alla parcella “Les Hautes-Mottes”. Esposizione sud, su suoli fini e strutturati, completamente inerbiti. Sottosuolo di gesso estremamente puro. Si sono usati come di abitudine lieviti indigeni, per una vinificazione il 40% in legno e il 60% in acciaio.

Champagne Grand Cru

Chromatique Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2022) cl.75 cl.150

Assemblaggio delle differenti parcelle della proprietà, in particolare su LesMesnil-sur-Oger, di pianura, molto gessose e ricche. Nessun trattamento sistemico in vigna come di consueto: fermentazione a metà tra legno e acciaio, malolattica completata. La gioia e la passione per lo Chardonnay!

Bonnet-Gilmert

Côte des Blancs Oger

Chardonnay

Proprietà: 7 ettari

AAude Vauban-Menuel e Carla Bonnet

ude Vauban-Menuel, dopo la scomparsa di Denis Bonnet, sta gestendo la cantina con attenzione e sensibilità, permettendo inoltre un ingresso morbido in azienda alla figlia di Denis, Carla. La traccia da seguire è lineare: senza errori tecnici in cantina, concentrando l’attenzione sulle espressioni delle differenti vigne di proprietà lavorate con passione e dedizione. La tenuta può contare, infatti, su vigne in luoghi privilegiati: stiamo parlando di Oger, Avize, Le-Mesnil-surOger e Villeneuve. Nelle cuvée di casa BonnetGilmert si è sempre andati oltre la matrice del solo terroir, le uve, sono come una parte del piano, ciò che dà al taglio; il resto proviene dalla vinificazione, in parte svolta in legni di differente provenienza.

Bottiglie: 40.000

Champagne Grand Cru

Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2019)

cl.75

cl.150

Didattico esempio di quello che può essere un Blanc de Blancs Grand Cru senza la voglia di stupire il mondo all’insegna del “famolo strano”. Ottimo riferimento varietale si delinea nella sua fragranza e cremosità per di diventare un primo step di lusso per tutte le occasioni.

Champagne Grand Cru

Cuvée de Réserve Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2022)

cl.37,5

cl.75

cl.150

cl.150

In questa versione arriva il vento del cambiamento di gusto secondo moda o stile di vita odierno. Si allungano i tempi di permanenza sulle pupitre, si abbassano i dosaggi e la bevuta diventa più rigida e asciutta. L’utilizzo all’aperitivo diventa così obbligatorio.

Champagne Grand Cru

Millesimé Extra Brut 2015

100% Chardonnay cl.75

Millesimato con dosaggio che si abbassa di anno in anno, tutto uva, con affinamento in acciaio e nove anni di permanenza sui lieviti. Parliamo dei migliori grappoli del millesimo colti sulle vigne più vecchie per offrire ampiezza e spessore da malolattica svolta.

Marie Copinet

Côte de Sézanne Villenauxe

Chardonnay - Pinot Noir - Pinot Meunier

Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 60.000

Marie-Laure Copinet

Marie-Laure, figlia del produttore Jacques Copinet, oggi ritiratosi definitivamente a vita privata, ha preso, insieme al marito Alexandre, la conduzione di questa bella realtà, in un luogo piuttosto defilato della regione: ci troviamo nella Côte de Sézanne, una diramazione a sud ovest della Côte des Blancs.

La varietà principale dei vigneti è naturalmente lo Chardonnay che qui viene interpretato su basi molto fresche e dinamiche, che vanno a delineare Champagne di grande fragranza e piacere. L’insolita provenienza e uno stile di vinificazione facile e gradevole hanno garantito a Marie-Laure Copinet di portare avanti un’idea di vino contemporanea, giocata su toni fruttati primari, freschezza, bevibilità.

Champagne

Blanc de Blancs Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2020) cl.75 | cl.150 Il nostro talismano, il primo Champagne Vigneronesco da noi importato nel 1996. Melange di tre annate monovarietali di Chardonnay dove la base più giovane si coniuga con quelle più mature e affinate. Trama convincente, piacevole e dal gusto facile ma non banale.

Champagne

Cuvée Victorie Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2016) cl.75

Lo stesso giochino del piano di sopra con tre millesimi datati qualche anno in più. Su suoli di argille frammiste a gessi leggeri mantenendo l’identità di luogo, in questo caso il Sézannaise. All’inizio si chiamava Marie Eugene, poi Alexandrine, a fine anno cambierà ancora nome?

Champagne

Cuvée Leonard Extra Brut 2016

100% Chardonnay cl.75

La mitica Marie-Étienne, nostra portabandiera nella seconda metà degli anni novanta. Cambierà nome ancora pure lei? Venendo allo specifico parliamo dei grandi millesimi di Montgenost dove è obbligatorio predisporre un affinamento almeno decennale. Grasso, rotondo, energetico.

Champagne

Rupture Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Da una parcella nella Marne, già convertita da tempo al Bio, un monovarietale proveniente da una sola annata. Vinificazione in acciaio con solo lieviti indigeni e bassissimi solfiti aggiunti. La mancanza totale di liqueur preserva la purezza scheletrica, verticale, acida e tagliente della cuvée.

Champagne

La Croix du Balai Extra Brut s.a.

100% Pinot Meunier (base 2021)

cl.75

Ci spostiamo a Cuchery, Rive Droite de la Marne, luogo natale di Alexandre, marito di Marie-Laure. Cambia il mondo Copinet, cambia il vitigno che diventa il Pinot Meunier, sovrano di queste contrade. La versione in oggetto è contemporanea, meno rotondo e fruttato e più diritto.

Champagne

La

Ruelle des Loups

Extra Brut s.a.

60% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir (base 2021)

cl.75

Blanc de noirs col Meunier maggioritario. Siamo a Montigny-sous-Chatillon sempre nella Marne con la caratteristica dei terreni sabbiosi. Bouchon liege in affinamento, dosaggio minimale, colore dorato brillante esprime personalità nella sua ricerca interpretativa del luogo.

Champagne

Au Detour de Sézannais

Extra Brut s.a.

100% Chardonnay (base 2021) cl.75

Proveniente da un vigneto di proprietà a Villenauxe, questo vino svolge la prima fermentazione in barriques da 300 litri e successivamente la seconda sous liège. Ne nasce così un’espressione di questo territorio poco conosciuto rigida e verticale, senza alcuna indulgenza alla piacioneria.

I Parcellari

Champagne

Nos Pas Dans la Craie

Nature s.a.

100% Chardonnay (base 2019) cl.75

Ovvero il gesso, ovvero Montgenost, ovvero il villaggio dove nel 1975

Monsieur Jacques Copinet ha dato il via a questa avventura. In questa linea tutti i prodotti sono nature. E cosa vuoi aspettarti da uno con questo nome?

Asciutto, minerale, verticale.

Champagne

Nos Pas Dans l’Argile

Nature s.a

100% Pinot Meunier (base 2020) cl.75

Ritorno a Cuchery dove si ripresenta una versione di Meunier tratta da suoli più ricchi e grassi e con la volontà di andare oltre la contemporaneità. Ci sono volumi, è vero, ma anche quelle sfumature e sfaccettature che spiazzano il degustatore abituato alla tradizione.

Champagne

Nos Pas Dans la Pierre

Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Verpillières-sur-Ource nel

Barséquennaise, ovvero nell’Aube, dove il Pinot Nero ha una maggioranza bulgara. E anche in questo caso la volontà di esprimere un trait-d’union con gli altri Champagnes di questa linea porta alla scelta di amplificare forza, vigore e luminosità.

Champagne

Nos Pas Dans la Terre

Complanté Nature s.a.

Pinot Meunier e Pinot Noir (base 2020) cl.75

E vai con le lame affilate. Piccolo appezzamento a Brouillet nella valle dell’Ardre a nord ovest di Reims dove le temperature sono di media le più rigide della regione. E’un complantée tra Pinot Noir e Pinot Meunier su terreni argillo sabbiosi. Rigorosamente da aperitivo.

Pierre Brigandat Aube Barséquanais Channes

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 8,4 ettari

Bertrand Brigandat

Bertrand Brigandat, dopo la recente scomparsa del padre Pierre, vigneron autentico, ha ereditato i consigli e la visione di famiglia. Ci troviamo a Channes, un luogo davvero periferico rispetto alle strade classiche della regione, il Domaine sorge in una foresta, tra fauna selvatica e varietà boschive di interesse botanico. Non è certo l’Aube battuta dai turisti parigini in cerca di natura e bollicine a basso costo, ma piuttosto una sorta di Grand Cru del Barséquanais dove l’espressione di vini contadini, è un valore, una diversità e un modo di pensare e produrre Champagne diversi. Questo è lo stimolo, questa è la curiosità, senza altri riferimenti e senza preconcetti.

Bottiglie: 60.000

Champagne Blanc de Noirs

Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2021)

cl.37,5

cl.75

cl.150

Eccolo il paradigma di Channes e della famiglia Brigandat, la bottiglia da avere comunque nel frigorifero, per tutte le occasioni. Solo Pinot Noir vinificato in bianco, estrazione della frutta polposa e fine, bella sostanza, armonia tra toni freschi e appena maturi. Champagne di grande flessibilità.

Champagne Pinot Noir de Channes Nature

s.a.

100% Pinot Noir (base 2020)

cl.75

Siete alla ricerca di un Pinot Noir fragrante, fresco e versatile? Lo avete trovato. Perfetto al momento dell’aperitivo, servitelo ghiacciato per ristorarvi con uno sferzante effluvio di sensazioni agrumate e iodate. Prezzo angelico, tanta tanta richiesta.

Champagne Rosé de Saignée

Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2022)

cl.75

Champagne ottenuto per macerazione diretta (rosé de saignée) ricalca in tutto e per tutto lo stile di famiglia. Fresco, fragrante nei richiami al lampone e alla prugna, è un rosé di facile collocazione e consumo, con gamberi crudi per esempio, ma anche fuori pasto con i lamponi.

Vincent Couche Aube Barséquanais

Buxeuil

Pinot Noir - Chardonnay

Proprietà: 15 ettari

Vincent Couche

Vincent Couche porta avanti l’azienda famigliare con attenzione e sensibilità avendo da tempo intrapreso la strada degli Champagne Bio. Dal 2008, infatti, ha impresso un radicale cambiamento di rotta alla cantina paterna, scegliendo di convertire tutti i vigneti alle pratiche biodinamiche. I Couche possiedono il vigneto più grande piantato a Pinot Noir nel 1973 a Buxeuil e uno più piccolo a Montgueux, con Chardonnay dal 1985. Il clima è mediamente più caldo rispetto alla zona classica, ma la presenza della Senna nel fondovalle garantisce un apporto prezioso di umidità. In cantina quasi tutte le basi maturano in botti di rovere e si dà ampio spazio all’utilizzo dei vins de réserve.

Bottiglie: 80.000

Champagne Zero Dosage s.a.

85% Pinot Noir - 15% Chardonnay (base 2021)

cl.75

cl.150

Il suo biglietto da visita. Un po’ scolorito dato che questa cuvée la vendevamo già 15 anni fa con tutto il suo bel pedigree Bio in attesa di essere anche biodinamico. Vini di riserva anche stagionati per garantire il mix frutto/complessità senza bisogno di aggiunte di zuccheri di vario tipo.

Champagne Chloé Nature s.a.

65% Pinot Noir - 35% Chardonnay cl.75

Un bel concerto di prugna sciroppata, mandorla amara, verbena ma anche pompelmo rosa e cioccolato al latte. E’un solera e le note di rancio mixate con la freschezza iodata apportano una piacevolezza gourmand senza limiti. Senza dimenticare che qua non abitano solfiti.

Champagne

Millesimé Nature 2015

63% Pinot Noir - 37% Chardonnay cl.75

I suoli argillo calcari e marne di Buxeuil che incontrano i gessi e i silicati di Montgueux. Naso mielato con accenni di quel pain d’epices borgognone con la confettura d’albicocca che poi vira sui fiori bianchi e zenzero. Bocca tonica e sapida con finale agrumato.

Champagne Rosé

Désir Nature s.a

90% Pinot Noir - 10% Chardonnay (base 2020) cl.75

La frutta rossa, compatta e fragrante, è screziata, dai delicati tocchi di agrume. Nuances fini e persistenti per uno Champagne versatile che sottolinea il volume del cibo, senza appesantirlo. A tutta tavola, ma anche prima e dopo.

Émile Grados

Aube Barséquanais

Les Riceys

100% Pinot Noir

Proprietà: 1 ettaro

Florent Grados

Soazick e Florent Grados hanno deciso di lavorare la terra ritornando alle origini familiari nel solco di quel buon senso contadino, fatto di amore e osservazione per le pratiche viticole. Fratello e sorella, dunque, differenti caratteri e visioni che trovano la strada comune nel fare vino. Ci troviamo a Les Riceys, nelle parcelle di Tronchois e Val du Clos. L’osservazione della natura senza preconcetti li ha portati, nel 2019, alla loro prima vendemmia bio. La vigna vive e la vigna si confronta con un ecosistema ricco: in questo senso la riforestazione intrapresa dalla proprietà protegge e compendia la forza delle piante e le loro sfumature.

Bottiglie: 6.000

Champagne Cuvée Petalite

Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2020) cl.75

La purezza del Pinot Noir: senza zucchero aggiunto (esiste solo lo zucchero naturale residuo) e senza liqueur, l’espressione più vera di un vitigno e di un luogo. Servitelo sui frutti di mare e anche sul sushi. Occhio di Pernice senza che sia indicato in etichetta.

Champagne Cuvée Rubelite

Extra Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Il Pinot Noir de Les Riceys si esprime in modo identitario sui volumi e sulla freschezza, di tocchi floreali e frutta gialla matura. Versatile e dinamico. Chiuso in gioventù, d’altra parte i suoli ed il clima non ispirano certo gentilezze tra questi boschi dell’Aube.

Nathalie Falmet

Côte des Bar

Rouvres-les-Vignes

Pinot Noir - Pinot Meunier - Chardonnay

Proprietà: 3,5 ettari

ANathalie Falmet

ncora un bel racconto da zone peculiari, siamo a Rouvres-les-Vignes, zona Bar-surAube e Nathalie Falmet, vigneronne-oenologue, elegante e raffinata, più tailleurino e tacchi a spillo che divise da lavoro, dopo alcuni anni passati in grandi Maisons con ruoli tecnici, ritorna a casa, riprende le vigne dei genitori e apre un laboratorio d’analisi. Vigneto curato come un giardino, agricoltura in regime di lotta integrata, in cantina spazio a vinificazioni precise e coerenti, dal puntiglioso perimetro enologico. Gli Champagne prodotti sono puri e cristallini, aerei e piacevolissimi. Nathalie sa presentarsi a livello mediatico, fioccano i riconoscimenti e le disponibilità si assottigliano.

Bottiglie: 35.000

Champagne Cuvée Brut s.a.

70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2022)

cl.75

Ovvero la struttura e la vinosità contrassegnate da frutti maturi che sfociano in un finale lungo, lungo. Benvenuti nella Côte des Bar, benvenuti da Nathalie Falmet. Bourgogne? Champagne? É lecito porsi alcune domande su questa zona di frontiera.

Champagne Cuvée

Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2021) cl.75

Essenza di un Blanc de Noirs nuovo, senza concessione al barocco, lontano da troppa muscolarità e potenza, alla ricerca dell’equilibrio tra persistenza e freschezza. L’assenza del dosaggio apporta a questa cuvée una bocca ampia e nervosa con una freschezza inconfondibile.

Champagne

Le Val Cornet Brut s.a

50% Pinot Noir - 50% Pinot Meunier (base 2017)

cl.75

Champagne con un boisé elegante e sottilmente speziato, risultato evidente della vinificazione di una parte dei vini di base in botti di quercia. Denso e minerale, il bel terroir della parcella di Val Cornet gioca sulla prugna e i frutti rossi. L’est side della Côte de Bar.

Champagne

Oeil de Perdrix Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2021) cl.75

L’occhio di Pernice di Nathalie è fine, sottile, elegante: il breve contatto con le bucce conferisce alla cuvée un luminoso colore rosa pastello. Trova la sua migliore espressione in aperitivo con salumi nobili, ma anche solo come intermezzo.

Jérôme Coessens

Aube Barséquanais

Ville-sur-Arce

Pinot Noir

Proprietà: 2 ettari

Bottiglie: 20.000

La collezione di luoghi diversi e poco battuti si arricchisce di una nuova realtà: da cinque generazioni la famiglia Coessens possedeva vigneti qui a Ville-sur-Arce. Nel 2006, dopo avere lavorato per anni in un grande gruppo champenois, Jérôme ha deciso di fondare la propria Maison. La sua idea ruota attorno al lavoro in vigna, con una conduzione agronomica a regime di lotta integrata e

l’inerbimento dei suoli per permettere alle uve di esprimere l’essenza più vera di un territorio (argilla e calcare) come valore unico e autentico della propria produzione. Ci troviamo nella Côte des Bar, su un solo cru Ville-sur-Arce, su una sola parcella di cui la famiglia Coessens detiene il monopolio, chiamata Largillier, e con un’unica varietà coltivata: il Pinot Noir.

Jerôme Coessens

Champagne Blanc de Noirs

Largillier Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2020) cl.75

Qui i Pinot Noir sono così: hanno volume, frutta, polpa e qualche morbidezza in più di quelli della Montagne. Mantengono inoltre un nervo acido che li sostiene. Un Monocru tutto frutta rossa molto carnosa, ribes e fragola. Attacco al palato verticale e rinfrescante.

Champagne Blanc de Noirs

Largillier Nature s.a.

100% Pinot Noir (base 2019) cl.75

Profumi ricchi e caldi si alternano a sensazioni vinose e croccanti e offrono una piacevole bevibilità, accentuata dai tocchi rinfrescanti che richiamano lo zenzero. Per un aperitivo di carattere ma anche per una frittura di gamberi o una tempura di verdure.

Champagne Blanc de Noirs

Largillier Brut 2018

100% Pinot Noir cl.75

Il millesimato di casa Coessens. Fotografia di un anno, di un luogo, di una singola vigna, di un microclimat unico. Stupenda la sua possanza a tavola. Prodotto solo in annate dove Jerôme intravede il suo personale rayon vert (cit. movie Eric Rohmer).

Petit-Camusat

Côte des Bar

Noé-les-Mallets

Pinot Blanc

Proprietà: 1,2 ettari Bottiglie: 10.000

UChampagne Blanc de Noirs

Largillier Rosé Brut s.a.

100% Pinot Noir (base 2022) cl.75

Chi ama mangiare il salmone grigliato, le aragoste o le capesante ha trovato il suo perfetto connubio. L’intensità e la materia di questo Rosé de Saignée, ottenuto per macerazione pellicolare, ci offrono un palato croccante e sapido, di polpa molto intensa nei toni rossi di amarena e ciliegia nera.

Evelyne Petit-Camusat

na piccola chicca enologica, questo Champagne prodotto da sole uve Pinot Blanc, la settima consentita del disciplinare AOC (Pinot Meunier, Pinot Noir, Chardonnay Arbanne, Petit Meslier, Fromenteau e appunto il Pinot Blanc). Frédéric e Evelyne Petit-Camusat, marito e moglie che per passatempo producono un’unica cuvée in circa diecimila bottiglie l’anno, abitano in un piccolissimo village dell’Aube. Sfidate pure il navigatore più aggiornato di Francia a trovarlo… e, una volta individuata la loro abitazione, fate attenzione al portone, è strettissimo e non ci passa una macchina… Il Pinot Noir coltivato è interamente venduto.

Champagne

Blanc de Blancs Brut s.a.

100% Pinot Blanc (base 2020+Vins de Réserve) cl.75

Un luogo lontanissimo dalla modernità, nel tempo e nello spazio, una casa, un caminetto, la testa di un grande cervo e una elegante signora che serve su un vassoio il proprio Champagne. Unica cuvée prodotta da uve Pinot Blanc. Vecchie vigne di oltre cinquant’anni e un’idea di Champagne giocato sull’eleganza e sulla raffinatezza, con quel tocco gentile di una varietà tanto insolita quanto affascinante. Il perfetto aperitivo che sconfina sulla tavola.

Benjamin Kuentz

Whisky

Bottiglie: 14.000

Con il desiderio di far conoscere a quante più persone possibile la ricchezza dei terroir francesi e le insospettate sensazioni gustative dietro la denominazione del whisky, alla ricerca dei migliori artigiani, Benjamin Kuentz esplora i quattro angoli della Francia e incontra uomini e donne, coltivatori di grano e distillatori, che lavorano con passione ed etica. Al termine di questi incontri, li invita ad esprimere la loro sensibilità per creare whisky francesi contemporanei, veri ed eleganti, tutti con una personalità unica e forte. Un approccio innovativo guidato dal desiderio di sconvolgere i codici, l’approccio e i sapori

specifici del mondo del whisky, preservando il meglio che la tradizione ha portato. Viene quindi scritta un’epopea, quella di un whisky decisamente francese, disinibito da ogni tradizione e sempre portatore di delicata fantasia. Ma per raccontarla a quante più persone possibile, una grande storia ha bisogno di un editore: Benjamin Kuentz. Editore, è anche autore dei suoi whisky, il cui punto di partenza è la scrittura di una ricetta per riflettere sensazioni o ricordi olfattivi, incontri profondi, autentici e sorprendenti.

Benjamin Kuentz

Whisky (D’un) Verre Printanier 46°

100% Malt de Lorraine cl.70

Single malt originario della Lorena, sorprende per la sua morbidezza e freschezza. Questo single malt del paese delle Mirabelles, si distingue per un gusto ben definito tra l’aroma grezzo e la fragranza. La dominante è fruttata, giocando fra note di frutta bianca e di cereale fresco, sfociando in un finale piccante e di graziosa morbidezza. Una passeggiata olfattiva a cielo aperto, fuori dai sentieri battuti del whisky. Invecchiato tra 5 e 7 anni, in ex botti di Cognac e di Bourbon.

Whisky Fin de Partie 46°

100% Malt de Lorraine cl.70

Single malt originario della Lorena, goloso, fruttato e speziato. Invecchiato tra 6 e 9 anni in ex botti di Cognac ed ex botti di Bourbon, botti nuove, ex botti di Oloroso ed ex botti di Pedro Ximenez. Generoso, intenso, strutturato, di bella eleganza. Al naso un bouquet di legno e cioccolato. Al palato frutta secca e un tocco di crema pasticcera. Nel finale emergono note di prugne, spezie e pepe.

Whisky

Vegetal Musette 45°

100% Malt de Charente cl.70

Single malt originario della Charente, affinato in ex botti di Cognac. Ha la freschezza di un giardino estivo riparato dalla calura. Un festival di note floreali e di cereali, è un whisky di gioventù pazza e vivacità, libero di flirtare con l’acqua frizzante. Al naso uno swing di profumi di malto, erba bagnata, Granny Smith, pera croccante e vaniglia tropicale. Bocca, untuosa e leggera, su note di eucalipto, limone e pepe verde. Finale tra miele e malto essiccato.

Whisky Spicy Nouba 45°

100% Malt de Charente cl.70

Single cask, single malt, distillato in Charentes. Tra spezie e frutta matura. Whisky vellutato, generoso, ritmico, delicato, vivace, affumicato, fruttato e leggermente torboso. Naso vivace, note di legno e cereali, ricche di essenza di vaniglia e scorze di arancia candita. In bocca un lungo momento di suavidad. Dolcezza e morbidezza, vaniglia sempre mescolata con spezie sensuali, curcuma e paprika dolce, sono scosse da un pizzico di amaricante.

Whisky Un Fût à Part 50°

100% Malt de Bretagne cl.50

Potente, fruttato e dalle note di torrefazione, viene distillato in Bretagna. Raggruppa due botti provenienti da due distillerie bretoni: un single malt dalla Distillerie Armorik, affinato almeno 4 anni in botti borgognone, e un Whisky di grano nero prodotto dalla Distillerie des Menhirs. Aromi forti e strutturati, note di grano nero a ricordare le sue origini. Il naso spazia dalla frutta a guscio al grano saraceno tostato, finale mentolato e rinfrescante, che trova corrispondenza in bocca.

Whisky Uisce de Profundis 40°

100% Malt de Lorraine cl.70

Single malt originario della Lorena, viene terminato l’affinamento nelle profondità del mare d’Iroise, il tratto più pericoloso all’estremo ovest della Bretagna, su cui si affaccia la città di Brest. Perfetta alchimia tra terra e mare, questo originale Lorraine single malt è stato immerso un anno a 20 metri di profondità. Di un’elegante sottigliezza che ricorda note di frutti gialli e cereali. In bocca ritroviamo il tocco tipico dell’acqua di mare, prima che il malto riprenda il sopravvento. Il finale dura lunghi minuti, lasciando sulla punta delle labbra lo iodio asciugante del mare.

Fanny Fougerat Cognac

Burie

Ugni Blanc

Bottiglie: 30.000

Fanny, donna decisa e dinamica, alla quarta generazione di produttori di acquavite, ha deciso di creare il suo marchio. Fino al 2013, infatti, i suoi avi procedevano a distillare il vino ottenuto dagli ettari di proprietà e rivenderlo ai grandi produttori di Cognac della regione. Una strada nuova quindi, che Fanny ha intrapreso con decisione e voglia di mettersi in gioco. Gli ettari vitati sono gestiti dal marito, che si occupa di tutta la parte agronomica. A Fanny ed al suo team spetta

la delicata doppia distillazione nei due grandi alambicchi di proprietà. Ogni appezzamento di vigna viene prima vinifi cato e poi distillato separatamente, in modo da creare dei prodotti veramente identitari. La scelta dei legni e del tempo di affinamento è altrettanto importante e quindi, al momento giusto, vengono imbottigliati senza alcuna aggiunta di zuccheri, né caramello, né filtrazione alcuna.

Fanny Fougerat

Cognac Fins Bois

Petite Cigüe V.s.o.p. 40°

100% Ugni Blanc cl.70

Dal vino della sola vendemmia 2014, alla distillazione viene lasciata una parte di lieviti, per aumentare la carica aromatica. Invecchiamento di un anno in fûts de Chêne nuovi, quindi in botti usate meno marcanti. Fresco e facile, perfetto in aperitivo con ghiaccio. Su note di agrume, mandarino, e un tocco di zenzero.

Cognac Borderies

Iris Poivré Extra Old 40°

100% Ugni Blanc cl.70

Distillazione del vino prodotto nel 2006, dalla parcella di proprietà nel piccolo cru Borderie. Doppia distillazione senza lieviti residui. Invecchiamento in fûts di cui il 15% nuove. Minerale e armonioso, al naso tè e fiori bianchi, poi panpepato e torrone. In bocca chiude con un tocco di noce e leggera speziatura.

Cognac Petite Champagne

Le Laurier d’Apollon 2011 42,2°

100% Ugni Blanc cl.70

Distillato con la maggior parte dei lieviti ancora presenti, viene poi affinato per i primi 14 mesi in legni nuovi. Solo 5 botti prodotte, cioè 2460 bottiglie. Il naso apre sulla frutta matura, poi esotica, chiudendo su note mentolate. La bocca ricca, ampia e potente, offre accenti di cacao e cuoio sul finale.

Cognac Fins Bois

Cèdre Blanc Extra Old 44°

100% Ugni Blanc cl.70

Dalla vendemmia 2000, gestita dai parenti di Fanny. Lunghissimo affinamento in sole botti usate. Gioca sull’arancia candita, la noce moscata, accenni di mango e meringa. In bocca spazia dal tabacco, all’albicocca, agli agrumi, con una texture complessa, avvolgente e flessibile allo stesso tempo.

Cognac Petite Champagne

Sir Type 72 47,8° 100% Ugni Blanc cl.70

Da un solo barile acquistato da Fanny, risalente alla vendemmia 1972. Imbottigliate solo 768 esemplari di quello che è il Cognac più classico e paradigmatico della denominazione, in casa Fougerat. Nonostante l’alta gradazione, risulta morbido, lungo ed avvolgente, su tocchi di cuoio e torrefazione. Un vero “fuori serie”.

Francis Darroze

Bas Armagnac Roquefort

Ugni Blanc - Baco - Folle Blanche - Colombard

Bottiglie: 60.000

©Mathieu Anglada

L a storia di questa straordinaria Maison nasce con Jean Darroze, che, nel suo prestigioso ristorante guascone introduce il figlio Francis al mondo dei distillati locali. Dalla fine degli anni ’60 Francis intensifica le sue visite ai produttori e distillatori locali, iniziando a selezionare, affinare ed imbottigliare le cose da lui selezionate. Con grande sensibilità e capacità ha infine selezionato una trentina di Domaine che contribuiscono all’attuale collezione degli Armagnac Darroze. Nell’ultima ventina danni è Marc, il figlio di Francis, ad aver definitivamente preso in mano la selezione e la gestione completa della Maison, con grande voglia di proseguire nella straordinaria scia del padre, applicando le straordinarie capacità apprese in famiglia, abbinate al suo personale rigore e professionalità.

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

8 ans 43°

65% Ugni Blanc - 35% Baco cl.70

Assemblaggio poco Boisé che lascia esprimere gli aromi fruttati di prugna, scorza d’arancia e mela cotogna. Nervoso, scalpitante, ma anche soave ed avvolgente. Ottimo da gustare anche in aperitivi estivi col ghiaccio.

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

12 ans 43°

65% Ugni Blanc - 35% Baco cl.70

Invecchiamento in legni da 400 l compreso fra i 12 ed i 16 anni. Aromi fruttati ancora ben presenti, ma già accompagnati da spezie dolci, liquirizia e cannella. Armagnac ancora impetuoso, gioverà di una buona areazione nel calice.

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

20 ans 43°

60% Baco - 40% Ugni Blanc cl.70

minimo 20, ma fino a 28 anni di affinamento in legni guasconi, per questo assemblaggio. L’alcool inizia ad ammorbidirsi, gli aromi si complessano. Il più bella età per gli amanti dei distillati che ricercano passione e maturità.

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

30 ans 43°

80% Baco - 20% Ugni Blanc cl.70

Invecchiamento fra i 30 ed i 39 anni. La frutta fresca si trasforma in frutta secca, e confit. Le spezie si affermano e compaiono i primi sentori di “rancio”: aromi riconducibili agli olii di noce e nocciola. Di grande equilibrio.

Marc Darroze

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

40 ans 43°

90% Baco - 10% Ugni Blanc

cl.70

Dopo 40 anni di attesa l’alcool scende naturalmente al 43%, grazie alla naturale lenta evaporazione. La scelta di legni di altissima qualità è fondamentale per apportare grande finezza e complessità aromatica.

Bas-Armagnac

Les Grandes Assemblages

50 ans 42°

100% Baco

cl.70

Normalmente dopo 50 anni è tempo di terminare la sosta del distillato in barrique, ma è ancora possibile utilizzare legni ormai lavati completamente da tutti i loro tannini. Qui gli aromi terziari dominano incontrastati, dal “rancio”, alla torrefazione, dal cioccolato al cuoio.

Bas-Armagnac

Domaine de Cantau 2008

50°

100% folle blanche

cl.70

Bel colore dorato dai riflessi bruni.

Aromi di spezie, pane tostato, pan di zenzero, albicocca confit. Poi ancora pan brioche e mela cotogna. In bocca tannini fini, note vanigliate, sentori di rancio, crème caramel, fiori di sambuco.

Bas-Armagnac

Domaine de Hourtica 2005

47,5°

100% Baco

cl.70

Al naso confettura di melone, albiccocca secca e prugna, con tocchi leggermente speziati. Ritroviamo in bocca gli stessi descrittori, accompagnati da tannini fini ed elganti, più un tocco di zest d’arancia e mandarino. Di grande lunghezza e freschezza.

COMPLETANO IL QUADRO

Bas-Armagnac

Domaine de Rieston 2004 49° cl.70

Bas-Armagnac

Domaine de Martin 2001 49° cl.70

Bas-Armagnac

Domaine de Rieston 1996

49,5°

100% Baco

cl.70

Naso complesso, fra la confettura di prugne, i fichi secchi, garofano e pan di zenzero, con tocchi di caramello e burro alle nocciole. Bocca equilibratissima, fra albicocche secche e menta al cioccolato, con tannini rotondi. Finale lunghissimo.

Armagnac-Ténarèze

Domaine de la Boubée 1995

46,5°

70% Baco - 30% Ugni Blanc

cl.70

Distillato di grande equilibrio, fra note di tabacco, liquirizia e chiodi di garofano, che anticipano una bocca evoluta che richiama la confettura di fichi, con tannini rotondi e richiami di spezie orientali. Finale balsamico di grande lunghezza.

Bas-Armagnac

Domaine de Lamarquette 1988

50°

100% Baco

cl.75

Bel colore oro dai riflessi rossi. Naso di pasticceria: pan brioche, tarte tatin, pasta di mandorle e miele. In bocca note più speziate, fra la noce moscata, la liquirizia ed il pepe nero. Chiusura lunga e fruttata.

Bas-Armagnac

Domaine de Lahitte 1986

46,5°

67% Ugni Blanc - 33% Colombard cl.70

Armagnac dai toni tipici di invecchiamento: cuoio, cannella, chiodi di garofano, pan pepato, frutta confit, liquirizia. Perfetto equilibrio fra alcool, tannini ed aromi. Finale di bocca lunghissimo che non finisce mai.

Bas-Armagnac

Domaine de Cantau 1992 49° cl.70

Bas-Armagnac

Domaine de Bellair 1989 50° cl.70

Bas-Armagnac

Domaine de Sarrade 1978 48°

100% Baco

cl.70

Di una freschezza straordinariamente rimarchevole, naso e bocca si accordano su toni di acquavite di pesche e prugne, accenni di vaniglia, liquirizia e garofano. Di grande intensità e lunghezza.

Bas-Armagnac

Domaine de Bellair 1976 45°

60% Baco - 40% Ugni Blanc

cl.70

Il lunghissimo invecchiamento in botte di quasi 50 anni dona un carattere unico di frutta secca, spezie fini e note mielate. La bocca è coerente al naso, dove in più ritroviamo tannini sottili e soavi. Di magnifica lunghezza.

Bas-Armagnac

Château de Gaube 1972 43°

100% Baco

cl.70

Per gli appassionati di cose d’altri tempi: il perfetto affinamento per più di mezzo secolo ha portato un profondo color oro con riflessi mogano. Gli aromi al naso e bocca si susseguono senza sosta: fichi secchi, noci, rancho, cuoio, cioccolato, prugne.

Bas-Armagnac Darroze Bio

7 Ans 48°

Baco - Colombard - Ugni Blanc

cl.70

Assemblaggio da produzione certificata Bio. Già presente buona complessità aromatica fra aromi tostati di pane e noci, speziati di pepe, garofano, liquirizia. Chiusura di frutta secca e pan di zenzero.

Bas-Armagnac

Une Larme d’Armagnac 42°

Baco - Colombard - Ugni Blanc

cl.70

La massima espressione di assemblaggio del produttore che ha selezionato diversi Armagnacs con più di 50 anni di affinamento per la loro complementarietà. Il risulatato è un distillato unico e di grande complessità, imbottigliato i una caraffa soffiata artigianalmente a forma di lacrima.

Bas-Armagnac

Le Lux Gascon 1942 43,5°

cl.70

65 anni di affinamento in legno, prima della messa in bottiglia nel 2007, apportano grande profondità e complessità, fra le spezie orientali, Rancho, cacao, cuoio, pane tostato. Nonostante ciò è ancora ben presente una incrollabile energia vitale. 210 bottiglie prodotte.

Bas-Armagnac

Le Luxe Gascon 1929 43,5°

cl.70

Imbottigliato nel marzo 1999, questo distillato ha passato 70 anni in legno. Colore ambrato dai riflessi dorati, naso di frutta confit, cioccolato al latte e marrons glacé. Soavi note speziate che ricordano la vaniglia e la cannella anticipano un lunghissimo e vibrante finale di bocca.

Bas-Armagnac

Le Luxe Gascon 1924 41,5°

cl.70

Imbottigliato nel maggio 1989 dopo 65 anni di affinamento. Un Armagnac di complessità infinita, fra la brioche, il cioccolato, le noci, i fichi secchi, il legno di acacia e la liquirizia. Ancora di vibrante freschezza, stupirà il palato dei pochissimi eletti che potranno degustarlo. Solo 83 bottiglie prodotte.

Guillotine

Vodka Aÿ

Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier

Bottiglie: 15.000

Paul Berkmann

Da una visione rivoluzionaria del giovane fondatore Paul Berkmann nasce questo progetto più unico che raro di distillazione di una Vodka 100% francese ottenuta esclusivamente dalla distillazione di vinacce provenienti dalla Champagne, direttamente nello storico villaggio di Aÿ. Nulla è aggiunto al processo produttivo, nessun colorante, aroma artificiale, acido citrico, o glicerolo. Paul, grande appassionato di vini e distillati, dopo aver studiato alla prestigiosa Scuola Internazionale di Distillazione di Segonzac -Cognac-, decide nel 2016 di voler creare la prima Vodka prodotta totalmente in Francia, dagli ingredienti, alle bottiglie ed alle etichette studiate il loco. Il risultato è un prodotto unico, che non ha nulla da invidiare agli altri storici e prestigiosi distillati francesi.

Vodka Originale 40°

cl.70

Ecco la Vodka bianca, dal naso vivo e fresco, con note citronnée di agrumi. La bocca è verticale e pulita, con un tocco di morbidezza che avvolge il palato, seguito sempre da note citriche e un tocco di amaro e salino che ne favoriscono gli abbinamenti al caviale e dal pesce affumicato. Perfetta anche con ghiaccio ed in generale per l’alta cocktailerie.

Vodka Heritage Ambrée 45°

cl.70

Unica Vodka invecchiata in fût de chêne che gli conferisce un inconfondibile color ambrato con riflessi oro intenso. Al naso le fini note boisée si accompagnano a spezie, tabacoc da sigaro, vaniglia e cannella. La bocca è morbida ed avvolgente, con pizzichi di liquirizia e pepe di Sichuan. Una bella nota umami ne prolunga il finale.

Vodka Ossetra Caviar 40°

cl.70

Ed eccoci alla curiosità per eccellenza: dopo anni di sperimentazione è nata la collaborazione fra Guillotine Vodka e Caviar Petrossian, che ha permesso di sviluppare il metodo di distillazione di caviale in Vodka: 20 grammi ogni litro di distillato. Note iodate e quasi affumicate al naso, accompagnate dalla freschezza citrina tipica della Vodka Guillotine. Il caviale rimane ben presente ma mai troppo invasivo. Da provare.

Il Crémant

In Francia esistono anche delle ottime alternative allo Champagne: i Crémants.

Con questo termine fino al 31 agosto 1994 venivano indicati gli Champagnes elaborati in modo da sviluppare meno anidride carbonica quindi con una spuma più delicata di quelli tradizionali. La pressione nelle bottiglie risultava di circa 3 atmosfere, invece delle 4 e mezzo degli Champagnes tradizionali. (es. Mumm de Cramant)

Oggi la definizione Crémant viene riservata esclusivamente:

• Ai vini elaborati in Francia o nel Lussemburgo.

• Ai vini che rispettano le norme particolari emanate dallo stato membro per regolarne l’elaborazione (vale a dire che un decreto o una legge devono stabilire le regole che si applicano a tutti i vini che verranno denominati “Crémant”).

Il nome Crémant viene riservato ai soli vini a denominazione (i produttori di Champagne hanno, però, progressivamente abbandonato la definizione).

VITIGNI UTILIZZATI IN MANIERA PREVALENTE

Crémant d’Alsace (Pinot Blanc, Pinot Gris, Riesling, Chardonnay, Pinot Noir)

Crémant de Bourgogne (Chardonnay, Aligoté, Pinot Noir)

Crémant de Loire (Chenin Blanc, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc)

Crémant de Bordeaux (Sémillon, Chardonnay, Sauvignon, Ugni Blanc, Cabernet Sauvignon, Merlot)

Crémant de Limoux (Mauzac, Chardonnay, Chenin Blanc, Pinot Noir)

Crémant de Die (Clairette)

Crémant du Jura (Savagnin, Chardonnay, Poulsard, Pinot Noir, Pinot Gris, Trousseau)

Crémant de Luxembourg (Pinot Blanc, Pinot Gris, Riesling, Chardonnay, Pinot Noir)

Crémant de Savoie (Jacquère, Altesse, Chardonnay, Aligoté, Mondeuse, Chasselas, Molette)

CRÉMANTS D’ALSACE

I CRÉMANTS E LE ALTRE BOLLE DI FRANCIA

Domaine Allimant-Laugner (Orschwiller)

Crémant d’Alsace Brut s.a. cl.75

Crémant d’Alsace Brut s.a. cl.150

Crémant d’Alsace Brut s.a. cl.300

Crémant d’Alsace Platine Extra Brut 2020 cl.75

Crémant d’Alsace Rosé Brut s.a. cl.75

Crémant d’Alsace Rosé Brut s.a. cl.150

Crémant d’Alsace Rosé Brut s.a. cl.300

Domaine Meyer-Fonné (Katzenthal)

Crémant d’Alsace Extra Brut s.a. cl.75 BIO

Domaine Barmes-Buecher (Wettolsheim)

Crémant Zero Dosage 2022 cl.75 BIODINAMICO

Domaine Bott-Geyl (Beblenheim)

Crémant d’Alsace Paul-Ed. Extra Brut s.a. cl.75 BIO

Crémant d’Alsace Absolu Extra Brut s.a. cl.75 BIO

CRÉMANTS DE BOURGOGNE

Domaine Theulot-Juillot (Mercurey)

Crémant de Bourgogne Blanc de Noirs Brut s.a. cl.75

Pierre-Marie Chermette (Saint Verand)

Crémant de Bourgogne B.d.B. Brut s.a. cl.75

Crémant de Bourgogne B.d.B. Nature s.a. cl.75

Crémant de Bourgogne B.d.B. Nature s.a. cl.150

CRÉMANTS DU JURA

Domaine Pignier (Montaigu)

Crémant du Jura Nature s.a. cl.75 BIODINAMICO

Crémant du Jura L’Autre Naure s.a. cl.75 BIODINAMICO

CRÉMANTS DE SAVOIE

André et Michel Quenard (Tormery-Chignin)

Crémant de Savoie Extra Brut s.a. cl.75

Domaine Saint-Germain (Saint-Pierre d’Albigny)

Crémant de Savoie Bulles d’Hortense Nature s.a. cl.75

CRÉMANTS DE LIMOUX

Domaine J. Laurens (La Digne d’Aval)

Crémant de Limoux Les Graimenous Brut 2023 cl.75

Crémant de Limoux Clos Demoiselles Brut 2022 cl.75

Crémant de Limoux Clos Demoiselles Brut 2022 cl.150

Crémant de Limoux La Rose N° 7 Rosé Brut s.a. cl.75

Blanquette de Limoux Le Moulin Brut s.a. cl.75

CRÉMANTS DE LOIRE

Domaine des Huards (Cour-Cheverny)

Crémant de Loire Initia Brut s.a. cl.75 BIODINAMICO

Crémant de Loire Amiral Extra Brut s.a. cl.75 BIODINAMICO

Château Bois Brinçon (Blaison-Saint-Sulpice)

Crémant de Loire Nature 2022 cl.75 BIODINAMICO

Crémant de Loire Nature 2018 cl.75 BIODINAMICO

Vdf Pét-Nat Rosé Opaline 2021 cl.75 BIODINAMICO

Château de Bellevue (Saint-Aubin de Luigne)

Crémant de Loire Brut s.a. cl.75

Crémant de Loire Nature s.a. cl.75

Domaine de La Bergerie (Champ-sur-Layon)

Crémant de Loire Nature s.a. cl.75 BIO

Crémant de Loire Rosè Préambule Nature s.a. cl.75 BIO

Domaine Les Sablonnières (Doue-la-Fontaine)

Crémant de Loire Brut s.a. cl.75 BIO

Saumur Blanc Brut s.a. cl.75 BIO

CRÉMANTS DE DIE

Monge Granon (Vercheny)

Crémant de Die Brut s.a. cl.75

Clairette de Die Cuvée Origine Doux s.a. cl.75 BIODINAMICO

CRÉMANTS DE BORDEAUX

Château Rioublanc (Saint-Ciers-d’Abzac)

Crémant de Bordeaux Nature s.a. cl.75 BIO

Crémant de Bordeaux Rosé Nature s.a. cl.75 BIO

Château de Piote (Val de Virvee)

Crémant de Bordeaux Blanc Nature s.a. cl.75 BIODINAMICO

Crémant de Bordeaux Rosé Nature 2021 cl.75 BIODINAMICO

Renardat-Fache (Merignat)

Vdf En Blanc Aussi Nature 2023 cl.75 BIO

Bugey Cerdon Ancestrale Demi-Sec 2022 cl.75 BIO

Vdf Au Commencement Nature 2023 cl.75 BIO

Lelièvre (Lucey)

Leucquois Blanc de Noirs Extra Brut s.a. cl.75 BIO

Leucquois Brut Rosé s.a. cl.75 BIO

BOURGOGNE

Vincent Couche (Molesme)

Vdf Bulle Voulez-Vous Couche Avec Moi? Nature s.a. cl.75

Vdf Bulle Rosé Voulez-Vous Couche avec Moi? Nat. s.a. cl.75

LOIRE

Les Vins de la Madone

Pétillant Bulle Rouge 2024 cl.75 BIODINAMICO

Domaine des Bérioles (Cesset)

Tressallier Nature 2022 cl.75 BIO

Gamay Mousseaux Rosé Brut 2023 cl.75 BIO

Patrice Colin (Thore-la-Rochette)

Pétillant Perles Rouges Brut s.a. cl.75 BIO

Pétillant Perles Grises Brut s.a. cl.75 BIO

Bois Vaudons (St-Julien-de-Chedon)

J’Ose! Les Fines Bulles Brut 2019 cl.75

Domaine de Belliviere (Lhomme)

Le P’tit Velo à Pignon Fixe Chenin Blanc Nature s.a. cl.75

Le P’tit Velo en Tandem Nature s.a. cl.75 BIODINAMICO

Francois Chidaine (Montlouis-sur-Loire)

Montlouis-sur Loire Nature 2021 cl.75 BIO

Montlouis-sur Loire Tradition Brut (Negoce) 2023 cl.75

Domaine Vincent Carême (Vouvray)

Vouvray Nature 2022 cl.75 BIO

Vouvray Plaisir Ancestrale 2022 cl.75 BIO

LE MIDI

Domaine Comte Abbatucci (Casalabriva)

Meth. Trad. Empire Blanc Extra Brut 2021 cl.75 BIODINAMICO

Domaine Plageoles (Cahuzac-sur-Vere)

Mauzac Ancestrale 2022 cl.75 BIODINAMICO

Albert de Conti (Saint-Julien d’Eymet)

Pét-Nat Blanc 2023 cl.75 BIO

Château Picoron (Sainte-Colombe)

Vdf Pét-Nat Rosé I Did, Did I!? 2023 cl.75 VEGAN

Maison Advinam (Saint-Morillon)

Petillant Naturel Gazelle 23 s.a. cl.75 BIO

Alsace

Cento chilometri di vigna che si estendono per 13 mila ettari nel nord-est della Francia, fino alle porte di Strasburgo.

Il clima è semicontinentale, molto soleggiato e secco, protetto a ovest dalla catena montuosa dei Vosgi che frena le correnti atlantiche. La scarsa piovosità consente un ciclo vegetativo piuttosto lungo che determina la possibilità di raccolte tardive.

Tutto ciò porta allo sviluppo di aromi particolarmente fini e di grande persistenza. In più l’estrema variabilità nella composizione del suolo (granito, calcare, gres, scisti) conferisce diverse personalità ai vitigni coltivati.

Le principali varietà di uva sono a bacca bianca: Sylvaner, Pinot blanc, Riesling, Muscat, Tokay, Pinot Gris Gewurztraminer, ma esiste anche una piccola percentuale di Pinot Noir.

Il Sylvaner, piuttosto precoce, dà origine a vini leggeri, secchi, delicatamente fruttati e versatili da consumare giovani.

Il Pinot Blanc unisce freschezza, morbidezza e un moderato tenore di aromaticità. Viene utilizzato anche come base spumante per il Crémant d’Alsace.

Il Riesling è il vino che più manifesta le caratteristiche del suolo su cui è coltivato. Generalmente acido e nervoso in gioventù, sviluppa grande complessità in evoluzione dimostrando forza ed eleganza, persistenza e mineralità.

Il Muscat ha sensazioni di frutto primarie molto vive senza, però, la caratteristica dolce degli altri moscati. È un piacevole aperitivo e accompagna degnamente piatti a base di asparagi.

Il Pinot Gris dona vini grassi ma altrettanto freschi se adeguatamente coltivato. Si presta anche a essere raccolto tardivamente, talvolta intaccato da muffe nobili. Può incontrare piatti a base di carni bianche, foie gras e arrosti.

Il Gewurztraminer manifesta l’aromaticità più spiccata fra i vini della regione.

La versione secca accompagna gli aperitivi, i formaggi freschi e i piatti della cucina esotica.

Vendemmie tardive e selezione acini nobili sono grandi vini da foie gras, da formaggi erborinati e da meditazione. Il Pinot Noir, originario della Borgogna trova qui diverse condizioni climatiche, dando sostanza a vini di medio corpo da consumarsi in gioventù; se ben vinificato diventa un affidabile “tutto pasto” a prezzi competitivi. Uno dei problemi principali dei vini alsaziani che è difficile sapere cosa si ci aspetta allorché si apre una bottiglia che non si è mai assaggiata in altre occasioni. L’estrema diversità del vigneto e dei Vignerons ha spinto il Domaine Zind-Humbrecht a partire dal millesimo 2001 (subito imitato dai produttori più attenti) a creare una scala di note da 1 a 5 in funzione della percezione gustativa degli zuccheri residui. In effetti, non si può semplicemente stabilire criteri qualitativi in funzione di un’analisi di laboratorio. Per esempio può capitare che vini estremamente dolci possano sembrare più leggeri di vini secchi massicci e pesanti. La scala si basa sulla percezione ed è legata a un approccio globale del vino, al suo equilibrio in generale, alla sua materia (zuccheri residui e alcool), alla sua concentrazione, alla sua acidità e alla sua morbidezza.

I cinque livelli:

1. Vino tecnicamente secco (< 2 a 6 g-l)

2. Non tecnicamente secco, ma gli zuccheri non sono così evidenti al palato. Alcuni degustatori possono trovare in bocca una leggera rotondità nel finale.

3. Zuccherosità media, importante nella gioventù del vino, ma che si smorzerà progressivamente con l’età.

4. Vin moelleux (traduzione maccheronica: morbidone)

5. Vin doux, quasi una vendemmia tardiva.

Le Denominazioni

Alsace:

è generalmente accompagnata dall’indicazione del vitigno ad esempio: Riesling Alsace A.o.c.

Alsace Grand Cru:

(solo per Muscat, Riesling, Gewurztraminer, Pinot Gris) contraddistingue vini provenienti da zone strettamente limitate (circa 50) che vengono indicate in etichetta insieme al vitigno e all’annata. Le rese più basse determinano vini più riccamente espressivi.

Un esempio: Riesling “Schlossberg” Alsace Grand Cru 2000

Alsace Vendanges Tardives e Sélection de Grains Nobles: provengono dagli stessi vitigni dei Grand Cru raccolti in stagione avanzata in cui la parziale disidratazione dell’acino concentra i succhi, determinando maggiore forza espressiva e dolcezza.

Sono adatti con foie gras, alcuni desserts o anche da soli.

I Sélection de Grains Nobles si ottengono da uve colpite da muffa nobile (Botrytis Cinerea) che caratterizza il raccolto donando sentori caratteristici (simili ai Sauternes).

Se adeguatamente conservati possono affinarsi per decenni.

Infine i Crémant d’Alsace: si ottengono dalla spumantizzazione con il metodo classico (rifermentazione in bottiglia) di vini a base Pinot (bianco, grigio, nero) oltre allo Chardonnay.

Sono adatti sia per aprire che per accompagnare il pasto.

Domaine Allimant-Laugner

Alsace - Alsace Grand Cru

Orschwiller

Pinot Blanc - Pinot Gris - Riesling - Gewurztraminer - Sylvaner - Muscat - Pinot Noir Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 250.000

Una storia di successo, nel cuore dell’Alsazia: questa, in estrema sintesi, la fotografia del Domaine. Vini di assoluta bevibilità, informali e super competitivi nel prezzo, il che non guasta. Non aspettatevi i palestrati, opulenti, grassi, minerali, tipici di queste zone, ma una serie di prodotti non impegnativi ed estremamente

gustosi. I suoi Crémants, in modo particolare il Rosé, sono da noi proposti con spettacolari risultati di vendita da molti anni (era il 1999). Sempre un evergreen, accanto ad altri campioni che lo stanno diventando…

IN CONVERSIONE BIO

Nicolas Laugner

Crémant d’Alsace Brut s.a.

70% Pinot Blanc - 20% Riesling 10% Pinot Gris

cl.75

cl.150

cl.300

Cuvée di differenti varietà alsaziane: Il Pinot Bianco apporta delicatezza ed equilibrio, il Riesling aromaticità e mineralità, mentre il Pinot Grigio conferisce grasso e rotondità. Sono tra i 12 e i 18 i mesi di affinamento sui lieviti. Bolle fini per un elegante aperitivo a garganella. Disponibile anche la Cuvée Platine 2020

Crémant d’Alsace Rosé Brut s.a.

100% Pinot Noir di Orschwiller

cl.75

cl.150

cl.300

Freschezza e gioventù, aromi di fragola con sorprendente mineralità. Per tutte le occasioni. Bello il colore, bello il perlage, bello il gusto e imbattibile il rapporto qualità/prezzo, per questa cuvée che rappresenta quasi la metà della produzione complessiva della famiglia.

Alsace Gewurztraminer 2022

100% Gewurztraminer

cl.75

La più aromatica tra le uve alsaziane, riesce in questa interpretazione a non sbordare su toni eccessivamente intensi e stucchevoli, mantenendo tutto il bello del suo corredo: speziato, aromatico, morbido e grasso. Da aperitivo, foie gras e formaggi della regione.

Alsace Pinot Gris 2023

100% Pinot Gris cl.75

Bel colore giallo dorato con una grande complessità al naso di frutta candita, albicocca e miele delicato. Perfetto con il Foie Gras, con i formaggi della Regione, ma adattabile anche sulle carni bianche e sui pesci grassi. Morbido ed avvolgente.

Alsace Riesling 2023

100% Riesling cl.75

Un Riesling fresco, aromatico, fine, giocato su toni morbidi e seducenti, classici del vitigno, su suoli bene esposti al sole. Da aperitivo o da pesci grassi e salsati. Rapporto prezzo/qualità imbattibile tra quelli prodotti fra il Reno e la Mosella.

Alsace Riesling Grand Cru Praelatenberg 2022

100% Riesling cl.75

Da una vecchia parcella su suoli ricchi di graniti e porfidi quarziferi, già coltivata nell’823 dai Monaci di Ebersmunster ecco un perfetto vino da gastronomia, morbido, soffice, gustoso, con una gradevole mineralità e un’intrigante complessità con lieve zucchero residuale.

Alsace Gewurztraminer

Grand Cru Praelatenberg 2021

100% Gewurztraminer cl.75

Lo storico Grand Cru Praelatenberg, che veniva coltivato già nel nono secolo, permette l’espressione di note pepate, di mela cotogna e di uvetta, che si vanno a sommare ai classici descrittori del Gewurztraminer. Per un aperitivo morbido e suadente, per un dessert leggero, ma anche per un secondo esotico e speziato.

Alsace Pinot Noir 2023

100% Pinot Noir cl.75

Da belle vigne di Pinot noir reintrodotte in Alsazia dopo tanto tempo, si ottiene questo rosso di facile beva. Una settimana di macerazione è necessaria per donare note di frutti rossi a bacca nera ed un finale con buona tannicità. Vigne in conversione Bio.

Nella gamma sono compresi anche: Alsace Sylvaner 2023 Alsace Muscat 2022

Domaine Bott-Geyl

Alsace - Alsace Grand Cru

Beblenheim

Riesling - Pinot Gris - Gewurztraminer - Muscat - Pinot Noir

Proprietà: 14,5 ettari

Jean-Christophe Bott

Testimone familiare del Domaine nato nel 1953 con quattro ettari, ma con una tradizione genealogica che risale al 1795, Jean-Christophe Bott fa parte della nouvelle vague di vignerons appassionati, che vedono la vigna come nucleo fondante del fare vino. Fedele alfiere dell’agricoltura biodinamica, dal 1993 lavora su 14 ettari, ripartiti in sette comuni alsaziani tra i più belli e i più vocati, su sei Grands Crus e 4 LieuxDits. I vini prodotti sono ampi e soavi, piuttosto tesi, con una piacevole progressione in bocca.

Bottiglie: 85.000

Crémant d’Alsace

Paul-Edouard Extra Brut s.a.

Pinot Blanc - Chardonnay - Pinot Noir cl.75

Ventiquattro mesi sui lieviti, naso elegante con tocchi floreali bianchi e di agrume, di marzapane e brioche. Molto asciutto al palato, è perfetto in tutte le declinazioni dell’aperitivo e per i fuoripasto, quando sopraggiunge la sete. Produzione in crescita, domanda sempre più alta.

Crémant d’Alsace

Absolu Cuvée Extra Brut s.a.

50% Chardonnay - 30% Pinot Blanc

20% Pinot Noir cl.75

Un Metodo Classico in versione riserva, con base del 2014, più vini di riserva 2013 e 2012. Più di 80 mesi sui lieviti. Nessuna aggiunta zuccherina, solo un leggerissimo residuo di 1 gr/l. Avvolgente e cremoso. Dall’aperitivo, sconfina al pasto. Il vanto di Jean-Christophe.

Alsace Métiss 2022

Pinot Blanc - Riesling - Muscat cl.75

Vino fresco, giovane e fruttato, per apprezzare ogni sfumatura del vigneto alsaziano in cuvée, al giusto prezzo. Un vino da tavola e per la tavola, dall’aperitivo in giù. È l’equivalente del Gentil d’Alsace: assemblaggio di uve non selezionate per i Grand Cru o i Lieudit.

Alsace Muscat

Les Eléments 2019

100% Muscat cl.75

Da vigne nei comuni di Riquewihr e Beblenheim nasce un vino tutto giocato su aromaticità, rotondità e sapidità. Per aperitivi con un tocco di morbidezza, ma non solo e non dimentichiamo che i sacri testi della sommelerie lo maritano con gli asparagi.

Alsace Pinot Gris

Les Eléments

2019

100% Pinot Gris

cl.75

Intensa e vibrante versione di Pinot Gris, di suolo e di espressione minerale. Sono suadenti le note appena fumé che richiamano spezie d’oriente, tabacco, tè in infusione. Il palato chiude verso la frutta matura confit. Con la cucina fusion.

Alsace Riesling Les Eléments 2023

100% Riesling

cl.75

Riesling fresco dal tocco florealevegetale, perfetto per l’aperitivo e per tutte le occasioni di consumo non impegnative, come con la tempura, i frutti di mare e i crostacei. Non è Mosella, Non è Pfalz, non è Wachau: è semplicemente Alsazia.

Alsace Riesling Gand Cru Schlossberg 2020

100% Riesling cl.75

Il livello di armonia che raggiunge l’uva di questa selezione è straordinario. Sono necessari più passaggi in vigna per raccogliere solo i grappoli più sani, al miglior punto di maturazione. Consigliamo di degustarlo su pesci salsati o carni bianche.

Alsace Riesling Kronenbourg de Zellenberg 2020

100% Riesling

cl.75

Il Kronenbourg, luogo vocato come prolungamento del Grand Cru Schoenenbourg è esposto a sud-est su suoli di marne brune, calcari e quarzi, condizioni perfette, queste, per il Riesling che trova un carattere puro. Fini note di agrumi preludono a un finale minerale e sapido.

Alsace Riesling Grand Cru

Schoenenbourg 2018

100% Riesling

cl.75

Uno dei Grand Cru più celebri d’Alsazia: il Schoenenbourg, in forte pendenza su marni e gres e molti elementi minerali. I Riesling qui prodotti rivelano austerità ma anche una fine acidità e un’elegante complessità aromatica.

Alsace Alsace Gewurztraminer

Les Eléments 2019

100% Gewurztraminer cl.75

Ovvero, alla scoperta del varietale nella sua espressione giovanile, in versione secca. Sentori di rosa canina, chiodi di garofano e spezie. Per gli amanti dell’aromaticità, dall’aperitivo al fuori pasto. Il bicchiere giusto per far felici tante belle donne durante le movide o similarie.

Alsace Gewurztraminer

Grand Cru Sonnenglanz 2015

100% Gewurztraminer

cl.75

Grazie a un climat caldo e solare e molto secco, sul Sonnenglanz nascono Gewurztraminer dal tocco tropicale intenso, complesso e ricco. Le sfumature aromatiche non perdono freschezza e delicata suadenza di pompelmo rosa, ananas e fiori gialli. Un vino, questo, adatto ai formaggi cremosi muffati.

Domaine Meyer-Fonné

Alsace - Alsace Grand Cru

Katzenthal

Pinot Auxerrois - Gewurztraminer - Pinot Gris - Riesling - Pinot Blanc - Pinot Noir

Proprietà: 12 ettari

Aura e Félix Meyer

I n pochi anni Félix Meyer si è forgiato una solida reputazione. E questo non per caso. È un viticultore attento e preciso, vinifica in botti grandi seguendo il metodo di Leonard e Olivier Humbrecht. Il terroir granitico di Katzenthal, anche se già rinomato, ne ha tratto un’ulteriore nobilitazione perché, fino a ora, in quest’area mancavano grandi produttori. Dopo il periodo di conversione, a partire dal millesimo 2023, i vini sono certificati Bio.

Disponibili anche:

Alsace Riesling Grand Cru Wineck-Schlossberg 2022 cl.75

Alsace Gewurztraminer Grand Cru Kaefferkopf Sélection Grains Nobles 2017 cl.50

Bottiglie: 120.000

Crémant d’Alsace

Extra Brut s.a.

60% Pinot Auxerrois - 20% Chardonnay 15% Pinot Blanc - 5% Pinot Noir cl.75

Questo Crémant si distingue per la sua finezza aromatica su toni floreali, accenti vegetali e una croccante e delicata verve fruttata. Il poco dosaggio gli conferisce una bevuta poco piaciona ma intrigante. Ottimo come aperitivo o con pasti leggeri.

Alsace Gentil 2023

Gewurztraminer - Riesling - Pinot Blanc cl.75

Inseguendo l’aromaticità, tocco leggero e fragranza di frutta gialla tropicale, appena muschiata. Dall’aperitivo, anche accompagnato da formaggi freschi e vol-au-vent, a tutto il pasto. Vedi paragrafo dedicato al Métiss di Bott-Geyl.

Alsace Pinot Blanc

Vieilles Vignes 2023

100% Pinot Blanc cl.75

Adoriamo i Pinot bianchi espressivi e dinamici, dove il luogo incontra la varietà. Ricchezza nella solarità alsaziana, finezza ed eleganza nel più nobile dei vitigni a bacca bianca. Per piatti di verdure, fini, delicati, eleganti e dalle note soavi.

Alsace Riesling Réserve 2023

100% Riesling cl.75

Naso di purezza luminosa di minerali e lime. Secco, asciutto e profondo è il biglietto da visita della Maison Meyer Fonné, sulla tavola con le proposte della cucina alsaziana e pesci di fiume ben salsati.

Alsace Pinot Gris Réserve 2022

100% Pinot Gris

cl.75

Alcune parcelle per realizzare questo vino insistono sul Grand Cru Kaefferkopf: ecco il profumo di spezie, appena fumé. Il più degno compagno di abbinamento per le carni bianche e le terrine francesi. La morbidezza che lo contraddistingue facilita l’incontro con i bei formaggioni di queste parti.

Alsace Gewurztraminer

Réserve 2022

100% Gewurztraminer

cl.75

Il côté aromatico su toni di rosa, spezie e frutto esotico è morbido e rotondo al palato (repetita iuvant). Sempre in aperitivo e sempre con quelle belle ragazze di cui parlavamo prima.

Alsace Riesling Pfoeller 2023

100% Riesling

cl.75

I suoli calcarei del Terroir di Pfoeller garantiscono un naso molto identitario su note di limone e pietra. Attacco fine al palato, con sostegno acido e spalla salina. Per gli amanti della mineralità, per coloro che non apprezzano le sfumature ma filano dritti al dunque.

Alsace Riesling Grand Cru

Kaefferkopf 2020

100% Riesling

cl.75

Una così lunga e duratura reputazione per uno dei Grand Cru più ammirati della regione (se ne parla già a partire dal 1328) non può che farci riflettere sul valore della storia nel vino. Purezza minerale assoluta. Bella la scritta stile Hollywood che ìmpera sulle vigne.

Alsace Pinot Gris Grand Cru Kaefferkopf 2020

100% Pinot Gris cl.75

Anche il Pinot Gris abita qui e si esprime su toni rotondi e armonici nel centro bocca, per poi insediarsi in profondità sulle pietre blu della collina. Non è il Riesling, ma il suolo, questo sconosciuto, gli ricorda che comunque qui siamo sul Kaefferkopf.

Alsace Gewurztraminer

Grand Cru Furstentum 2019

100% Gewurztraminer cl.75

Altro nome celeberrimo tra i Grand Cru. Autorevole è la parola che descrive al meglio le potenzialità di un luogo che trova nella varietà il suo attore protagonista. Vino per la tavola, con utilizzo abbondante di salse alla francese.

Domaine Barmès-Buecher

Alsace - Alsace Grand Cru

Wettolsheim

Gewurztraminer - Pinot Gris - Riesling - Pinot Blanc - Sylvaner - Muscat - Pinot Noir

Proprietà: 16 ettari

Maxime Barmes

Una famiglia di vignérons appassionati, a raccontarci un angolo bellissimo d’Alsazia. Il lavoro di François Barmès, iniziato nel 1985 è oggi portato avanti dalla moglie Geneviève e dai figli Sophie e Maxime. La prematura scomparsa del padre ha responsabilizzato il figlio, allora ventunenne verso una continuità di idee e concetti che toccano la biodinamica e la viticoltura naturale. Sono sedici gli ettari di vigna lavorati, tutti molto bene posizionati nei pressi di Wettolsheim. In cantina Maxime ha ridotto drasticamente l’utilizzo dei legni nuovi sui rossi e ha sperimentato alcuni delicati passaggi sui bianchi, intesi come tocchi di stile. Per il resto, massima espressione dei vitigni classici d’Alsazia, letti sempre come cartina di tornasole del millesimo.

Bottiglie: 100.000

Crémant d’Alsace

Zéro Dosage 2022

Chardonnay - Pinot Gris - Pinot Auxerrois cl.75

Freschissimo, fragrante Champenoise dalla bollicina fine, in versione sugar free. Ideale in aperitivo con tocchi di agrume e fiore bianco gradevoli e sottili, ma anche con qualche piatto di entrata. Nessun dosaggio, solfiti minimali, Biodinamica al potere.

Alsace Muscat Ottonel 2024

100% Muscat Ottonel cl.75

Vino senza artifici, offre tutta la sua tavolozza aromatica per un piacere immediato. Ideale in aperitivo nelle calde serate estive con una fresca insalata oppure abbinato con la leggera amarezza vegetale degli asparagi.

Alsace Pinot Blanc

Rosenberg 2022

100% Pinot Blanc cl.75

Dalla calda vigna Rosenberg, esposta a est, nord-est, il Pinot Blanc raggiunge una piena maturazione. Mantiene una buona verticalità, abbinata a una giusta possanza, che lo rende in grado di abbinarsi perfettamente alle quiches, ai piatti a base di uova o con una componente cremosa e vegetale.

Alsace Pinot Gris

Rosenberg 2022

100% Pinot Gris cl.75

Dal Lieu-dit nel comune di Wettolsheim, questa vigna giova dell’esposizione est, nord-est, da suoli con infiltrazioni di arenaria su un coteau argillo-calcareo. Il Pinot Gris raggiunge la piena maturità, con una buona grassezza, eleganza e personalità marcata.

Alsace Riesling 2023

100% Riesling

cl.75

Il Riesling più giovane e fresco tra la produzione del Domaine va a ricercare l’immediatezza e la facilità di bevuta. Con ostriche e frutti di mare in aperitivo. Per rinfrescare le belle serate in compagnia. Per togliersi la sete e ripetere come un mantra “com’è minerale..”

Alsace Riesling Rosenberg 2022

100% Riesling

cl.75

Il “lieu-dit” Rosenberg trova nel Riesling la sua perfetta espressione. Corpo, mineralità, eleganza che, anche e soprattutto nella versione secca, dona una inconfondibile cifra stilistica a qualsiasi tipo di abbinamento.

Alsace Riesling Leimental 2021

100% Riesling

cl.75

Il vigneto Leimental si trova su un piccolo altopiano appena fuori Wettolsheim. È rivolto a est e copre appena 24 acri di suolo in cui le radici delle vigne di 40 anni serpeggiano attraverso strati e strati di calcare in un terreno ricco di argilla. Nasce così un Riesling purosangue e maturo.

Alsace Riesling Grand Cru

Hengst 2023

100% Riesling

cl.75

Maestoso e ricco: aromi di frutta gialla matura confit, in quel riverbero profondamente minerale e sapido che rimane al palato. Un vino da dimenticare in cantina e attendere nel tempo, figlio di una grande annata, che ci riserverà belle sorprese. Con risotti alle verdure.

Disponibili anche:

Alsace Sylvaner Rosenberg 2022 cl.75

Alsace Filigrane 2022 cl.75

Alsace Riesling Grand Cru

Steingrubler 2021

100% Riesling

cl.75

Proprio ad ovest di Wettolsheim insiste questo Grand Cru con esposizione pieno est, su ripidi pendii. Dona un Riesling pieno, profondo, complesso, dalle note agrumate, di frutta secca e con un tocco di affumicato. Il leggero residuo zuccherino e la grassezza sono bilanciati da una delicata acidità.

Alsace Gewurztraminer

Gewurz 2022

100% Gewurztraminer

cl.75

Un Gewurz delicato e giovane, dal carattere e dai profumi decisi, tra le rose morbide ed una buona tensione. In bocca è come una coperta di velluto, di carattere, amerà i contrasti. Perfetto con la cucina Thailandese, le tajine, i contrasti agro-dolci.

Alsace Gewurztraminer

4 Grands Terroirs 2017

100% Gewurztraminer cl.75

Gewurtraminer proveniente da 4 vigne fra le più vocate: Rosemberg, per le note gourmand, Hengst, per i tocchi speziati, Steingrubler per la mineralità, Pfersigberg per luminosità e raffinatezza. Con le tapas e i formaggi leggeri, ma meglio ancora da solo, per apprezzarne appieno le sfaccettature. ESAURITO

Alsace Pinot Noir Réserve 2022

100% Pinot Noir cl.75

Ottenuto da l’assemblaggio di alcune microparcelle con esposizioni diverse. Non aspettatevi la suadenza o la profondità della Borgogna, piuttosto un accattivante vino appena speziato, dal colore denso, fresco e fragrante, con tannini ben presenti ma setosi, affinato in legni di ottima qualità.

Alsace Pinot Noir Coteaux Calcaires 2023 cl.75

Alsace Pinot Noir Grand Cru Hengst 2023 cl.75

Lorraine

Nel nord-est della Francia, confinante con Belgio, Lussemburgo e Germania, si trova la Lorena. Ad est il confine è delimitato dal massiccio del Vosgi che degrada lentamente verso ovest, ricoperto di foreste di conifere sulle alture e campi coltivati a bassa quota.

La popolazione vive in genere dispersa in piccoli villaggi e in case isolate. Man mano che si procede verso ovest, le rocce arcaiche del Vosgi vengono coperte da terreni permici prima, triassici e giurassici poi, che costituiscono l’altipiano lorenese.

Ad ovest dell’altipiano inizia la caratteristica regione delle côtes o coteaux, formata da una serie di colline dalla conformazione geologica particolare: pendii ripidi verso est e pendii che degradano dolcemente verso ovest.

Molti corsi d’acqua attraversano la regione: i principali sono la Mosella e la Mosa.

I vini della Lorena, chiamati a volte Vins de l’est, riuniscono tre indicazioni geografiche tipiche: IGP Côtes de Meuse, AOC Côtes-de-Toul e AOC Moselle, per un’estensione totale di soli 145 ettari vitati.

La maggior parte di questi viene consumata nella stessa Lorena, solo una piccola parte di essi raggiunge il resto della Francia e i vicini mercati esteri, proprio per questo è una denominazione ancora tutta da scoprire.

Il Côtes-de-Toul esiste come vino bianco, rosso e rosato, quest’ultimo con la denominazione Vin Gris . Il Vin Gris a predominanza di Gamay è il vino più comune, seguito da vini bianchi a base di Auxerrois Blanc e vini rossi relativamente da Pinot Noir.

Il vin Gris, letteralmente “vino grigio”, viene prodotto da uve rosse, Gamay e Pinot Noir, con gli stessi processi di vinificazione dei vini bianchi. Nessuna macerazione, quindi, se non per il brevissimo contatto del mosto con le bucce in pressa. Nasce così un vino dall’affascinante color buccia di cipolla, quasi “grigio luminoso”, appunto. Mantiene tutti i caratteristici profumi delle uve di provenienza, uniti alla finezza ed eleganza di un bianco giovane e fresco.

L’IGP Côtes de Meuse è prodotto in una piccola parte del dipartimento della Mosa di soli 15 comuni, che attualmente coprono quasi 40 ettari di vigneti. I vini si caratterizzano per la loro finezza ed eleganza aromatica. I bianchi sono freschi e generosi. I Vin Gris sono leggeri e sviluppano un naso fresco ed espressivo che evoca aromi di piccoli frutti rossi e agrumi. I vini rossi sono caratterizzati da aromi di frutti rossi, ai quali durante l’invecchiamento si aggiungono aromi finemente speziati. AOC Moselle, la più settentrionale di Francia, si estende lungo la riva della Mosella occidentale, comprendendo 18 comuni. I vini bianchi della denominazione Moselle sono vini fermi secchi, prodotti principalmente a partire da Auxerrois e Pinot Gris, anche se sono permessi dal disciplinare anche Müller-Thurgau, Pinot Blanc, Gewurztraminer e Riesling. I Vin Gris sono ottenuti da Pinot Noir come vitigno principale e Gamay come uva accessoria. I vini rossi sono a base di Pinot Noir.

Maison Lelièvre

Cotês de Toul

Lucey

Pinot Auxerrois - Pinot Gris - Gamay - Pinot Noir

Proprietà: 17 ettari

La famiglia Lelièvre

La denominazione Côtes-de-Toul racchiude in sé tutte le caratteristiche di un grande terroir: terreni calcarei posti ai contrafforti del bacino parigino, un clima a tratti brutale, precipitazioni ben drenate dai rilievi che offrono una bella diversità di esposizioni al sole. Vincent Lelièvre è responsabile della produzione, David della gestione della cantina. Convinti delle potenzialità di questo terroir, riprendono la tradizione vitivinicola di famiglia. Insieme si assicurano di preservare e sviluppare l’ambiente che gli è stato affidato. Maison Lelièvre conta oggi quasi 20 ettari di 4 vitigni coltivati in Bio: Gamay, Pinot Noir, Auxerrois e Pinot Gris, distribuiti in quattro degli otto comuni dell’AOC Côtes-de-Toul.

Bottiglie: 100.000

Leucquois Blanc de Noirs

Extra Brut s.a.

100% Gamay cl.75

Una bella bollicina di Gamay Extra Brut, vinifi cato in bianco. Rifermentazione in bottiglia per almeno 12 mesi, alla sboccatura un dosaggio minimale, per esaltare le note fresche e fruttate del Gamay. Perfetto con un aperitivo informale.

Leucquois Rosé Brut s.a.

100% Gamay cl.75

Una breve macerazione del Gamay è sufficiente per estrarre un bel colore rosato vivo e intenso. Dona aromi di lampone e ribes candito. Bocca ampia e ricca, bolla fine e persistente. In aperitivo ed antipasto, con un bel tagliere di salumi. Sconfina facilmente sui primi piatti estivi, magari con i frutti rossi.

Côtes-de-Toul Pinot Auxerrois

Lelièvre 2024

100% Pinot Auxerrois cl.75

Il Pinot Auxerrois è il vitigno a bacca bianca che meglio si adatta ai climi settentrionali. Impiantato in Lorena su terreni collinari argillo-calcarei ben drenati, esposti ad est e protetti dai venti umidi da ovest. Fermentazione ed affinamento in acciaio a temperatura controllata.

Côtes-de-Toul Gris de Toul

Lelièvre 2024

80% Gamay - 20% Pinot Noir cl.75

Dopo la raccolta manuale delle uve, si passa direttamente alla spremitura diretta senza macerazione. Fermentazione ed affinamento in acciaio termoregolato. Questo Vin Gris unisce gli aromi di un rosato alla freschezza e facilità di abbinamento di un bianco giovane.

Jura

Il Jura è una piccola regione vinicola della Francia posta ad Est, dove lo stile tradizionale si abbina a note peculiari. Questa regione, equidistante (56 Km) dalla Borgogna a ovest e dalla Svizzera a est è caratterizzata da un meraviglioso paesaggio boschivo e dalla sinuosità della catena montuosa del Jura. La parte coltivata a vigneto copre appena 1850 ettari, formando una stretta lingua di terra che misura circa 80 Km da nord a sud. La superficie totale in acri si sta sviluppando stabilmente ma rappresenta ancora meno di un decimo dell’area coltivata a vigneto che esisteva due secoli fa, prima che la filossera decimasse le vigne della regione. I vini del Jura sono venduti sotto cinque denominazioni, le più importanti delle quali, in termini di quantità, sono Arbois e Côtes-du-Jura Sono utilizzate cinque principali varietà di uve nella cultura dei vigneti della regione: tre tradizionali e due più moderne d’importazione. La prima delle varietà locali è il Poulsard, uve rosse che coprono almeno un quinto della coltivazione regionale. Il Poulsard è usato per la maggior parte per vini rossi secchi, ma anche per vini rosati frizzanti. Il Trousseau, l’altra varietà di rosso locale, richiede esposizioni molto soleggiate per maturare adeguatamente e copre solo il 5% del Jura nella sua parte più temperata e calda. Cresce per lo più intorno ad Arbois dove vengono prodotti vini varietali in piccole quantità. Il bianco Savagnin (conosciuto anche come Naturé) è utilizzato in tutte le denominazioni della regione ed è responsabile per i peculiari Vins Jaunes (vini gialli letteralmente). Meglio conosciuti come i vini principali dei vigneti della Borgogna, il Pinot Noir e lo Chardonnay sono le due varietà di uve internazionali che si usano qui. Nonostante il relativo isolamento della Regione del Jura, anche qui lo Chardonnay ha avuto un impatto molto imponente così come si è verificato in altre regioni vinicole francesi. Localmente è conosciuto come Melon d’Arbois o Gamay Blanc e viene ormai coltivato nella metà dei vigneti ed è usato per produrre vini con stile più moderno, fresco e fruttato. Insieme al suo straordinario e unico Vin Jaune, il Jura è tradizionalemte rinomato per i suoi vini dolci Vins de paille. Non hanno una vera e propria denominazione, ma possono essere prodotti con l’appéllation Arbois, l’Étoile e Côtes-du-Jura. Anche i Vins Jaunes possono avere queste denominazioni, ma la denominazione più pregiata e importante è l’esclusiva Château Chalon. A partire dal 18° secolo si sono prodotti anche vini frizzanti. La loro produzione tocca almeno 210 ettari di vigne che dal 1995 hanno Appellation Crémant du Jura. Non dovrebbe risultare inatteso che il tipico suolo del posto sia formato da pietre calcaree o dalla marna del periodo giurassico. Il clima del Jura non è dissimile da quello della Côte d’Or o persino dell’Alsazia del Sud con estati calde, relativamente secche e inverni freddi. Le variazioni climatiche fra le zone a valle e le zone collinari sono qui abbastanza evidenti a causa della maggiore altitudine. Mentre le aree montagnose del Jura che si protendono ad Est raggiungono altezze fino ai 1370 m, la cintura principale ove sorgono i vigneti è ristretta nelle terre più a ovest che raggiungono un’altezza massima di 305 m. La maggioranza dei vigneti qui sono piantati su pendii affacciati a sud per meglio sfruttare i raggi solari in questo clima freddo.

Ci troviamo in una zona cuscinetto tra Jura e Savoia. Nel Medioevo l’area era appannaggio della Borgogna, gestita e normata dagli ordini monastici cattolici (cistercensi e non). Oggi l’estensione della vigna si estende per circa 430 ettari in 65 comuni. La denominazione comprende rossi, rosati e bianchi e, come dicevamo, insiste nella parte occidentale del Paese. L’ex area VDQS si chiamava Vin du Bugey fino al 1989 ed è stata classificata come AOP nel 2009. Per i vini bianchi sono consentite le varietà Chardonnay, Roussette (Altesse), Aligoté, Mondeuse

Guide des meilleurs vins de FranceRevue du vin de France

Blanche, Jacquère, Pinot Gris, Molette. Per i rosati e i rossi, Gamay, Pinot Noir, Poulsarde Mondeuse Noir e un massimo del 20% di Chardonnay, Roussette, Aligoté, Mondeuse Blanche, Jacquère, Pinot Gris e Molette. Per certo di grande interesse la produzione di bollicine: l’AOP Bugey Mousseux è dedicata ai vini spumanti fermentati in bottiglia, mentre l’AOP Bugey Pétillant ai Pét-Nat.

La zona AOP Roussette du Bugey, geograficamente afferente, è invece per vini bianchi con uve Altesse e Chardonnay. Oltre al semplice AOP Bugey, ci sono tre zone a maggiore vocazione, con discipliari più rigidi e stringenti (per resa massima e peso del mosto):

Bugey Manicle (per vini fermi): nei comuni Cheignieu-la-Balme e Pugieu.

Bugey Montagnieu (per vini fermi e spumanti): nei comuni di Briord, Montagnieu e Seillonnaz.

Bugey Cerdon (per vini spumanti ralizzati da Metodo Ancestrale: nei comuni di Abergement-deVarey, Bohas-Meyriat-Rignat, Boyeux-Saint-Jérôme, Cerdon, Jujurieux, Mérignat, Poncin, SaintAlban, Saint-Jean-le-Vieux e Saint-Martin-du-Mont.

Savoie

Situati fra laghi e montagne, i vigneti di Savoia hanno una superficie di circa 2.200 ettari e si estendono su vari dipartimenti: principalmente la Savoia, ma anche l’Alta Savoia, l’Isère e l’Ain. I vigneti della Savoia sono organizzati in quattro denominazioni d’origine (Aoc): Vin de Savoie, Crépy, Seysel e Roussette de Savoie, che determinano inoltre 22 Cru. Il vino fu introdotto in queste zone attorno al primo secolo a.C. dai Romani, che piantarono le vigne nelle valli formatesi nel corso dell’ultima glaciazione attorno al massiccio del Monte Bianco, ma quest’attività agricola ebbe una forte espansione solo tra il XVII e il XVIII secolo, prima dell’avvento della fillossera, che nel 1878 debellò la maggior parte dei vigneti. Nell’Alta Savoia, situata a ridosso del lago di Ginevra, vi è un forte influsso di correnti oceaniche che rendono il territorio più freddo rispetto alla zona a sud, dove l’influenza mediterranea si manifesta con inverni temperati e un irraggiamento solare più perpendicolare, che aumenta le temperature medie annue anche di 2 gradi. Tali diversità climatiche, contraddistinte dalla presenza di numerosi laghi glaciali, dall’esposizione e dalle diverse altitudini di giacitura, comprese tra i 220 e i 550 metri, hanno indirizzato la produzione verso vini più freschi, soprattutto vitigni bianchi precoci, a nord e vini prevalentemente rossi nella Savoia meridionale.

I due dipartimenti sono a loro volta suddivisi in nove sotto-regioni al cui interno si trovano i cru, che possono essere indicati in etichetta omettendo il nome del vitigno.

I vitigni tradizionali sono: Jacquère: è il più esteso e occupa il 50% dei vigneti di Savoia. Produce vini di colore chiaro e per lo più freschi; si declinano su note minerali e di fiori bianchi. Con quest’uva vengono prodotti questi Cru: Apremont, Chignin, Saint Jeorie Prieuré, Abymes, Jongieux, Cruet. Altesse: occupa il 10% dei vigneti, ma è in fase di grande crescita. Permette di realizzare vini complessi, floreali e fruttati che combinano ricchezza e freschezza. Cru: Marestel, Monthoux, Monterminod, Frangy, Seyssel. Roussanne: rappresenta solo il 4% dei vigneti. Produce il famoso Chignin-Bergeron (monovitigno), vino spesso dagli aromi di frutta e miele.

Chasselas: rappresenta il 5% dei vitigni. Produce vini dagli aromi di burro fresco, di pane tostato e di frutti secchi. Cru: Crépy, Marignan, Marin, Ripaille

Domaine Pignier

Côtes-du-Jura Montaigu

Chardonnay - Savagnin - Trousseau - Poulsard - Pinot Noir

Proprietà: 15 ettari

Bottiglie: 60.000

Sono tre i fratelli alla guida di questa casa storica del Jura risalente al XVIII secolo, Jean-Étienne, Antoine e Marie-Florence, dove si pratica la biodinamica in vigna dalla fine degli anni 90 su impianti di vecchie vigne, in particolare delle varietà tradizionali, Pulsard, Trousseau e Savagnin. Le cantine del Domaine

I Fratelli Pignier

risalgono al XIII secolo e furono fatte scavare dai monaci Certosini. Oggi contengono botti grandi, barriques e cuvée ovoidali in cemento. I vini rivelano una forte personalità, in uno stile enologico preciso e puntuale che affonda le proprie radici nella tradizione senza, però, perdere mai di vista la bevibilità.

Crémant du Jura Nature s.a.

85% Chardonnay - 15% Pinot Noir cl.75

Bollicina in stile tradizionale, cremosa e avvolgente, dalla verve acidula, dinamica nel suo svolgersi al palato: tocchi di mela renetta si alternano a nuance floreali e agrumate. Ideale in accompagnamento a insalate e stuzzichini con verdure. Zero zucchero aggiunto.

Côtes-du-Jura Blanc d’Antan Gps 2023

40% Gamay Blanc - 40% Poulsard

20% Savagnin

cl.75

Bianco ricco e fruttato all’insegna della tradizione nella cuvée delle uve bianche locali. Per la tavola, dalle carni bianche anche salsate, con un particolare suggerimento per formaggi a latte vaccino, giovani o di media stagionatura.

Côtes-du-Jura Chardonnay

Ouillé de la Reculée 2022

100% Chardonnay cl.75

Suoli di marna calcarea dove lo Chardonnay si rivela ampio e vigoroso con chiusa retrogustativa minerale, tipica del “vignoble” giurassico. Elegante e profondo, non è un vino in stile ossidativo. Con primi piatti e carni bianche. La Borgogna non è poi così lontana.

Côtes-du-Jura

Savagnin sous Voile 2018

100% Savagnin

cl.75

Fermentazione e affinamento in botti di rovere per almeno 36 mesi “sous voile”. Si ritrova il caratteristico timbro del luogo e del vitigno: vivo e robusto, ampio e armonico. Un più giovane Vin Jaune, ma che manterrà le stesse caratteristiche.

Côtes-du-Jura Blanc

Sauvageon 2022

100% Savagnin

cl.75

Ecco il nome accordato da queste parti al Savagnin Ouillé. La famiglia Pignier lo vinifica in uovo di cemento. Tradizionale e tipica espressione di questa antica varietà locale.

Côtes-du-Jura Rouge

Trousseau 2023

100% Trousseau

cl.75

Un vino classico dal colore tenue e dalle sensazioni fruttate di bosco, delicate ma intense e persistenti. Accompagnerà i piatti con personalità, nel piacere accordato alle gradazioni contenute, su tocchi delicatamente speziati. Si esprime al meglio se servito fresco.

Côtes-du-Jura

Vin de Paille 2015

Chardonnay - Savagnin - Poulsard

cl.37,5

Vino prodotto dai migliori grappoli lasciati appassire in cassette di frutta nei solai della cantina. La tradizione locale lo vuole servito in aperitivo, noi lo preferiamo con dolci al cioccolato, oppure con biscotteria secca.

Disponibile anche:

Côtes-du-Jura Gamay Blanc en Tappe 2022 cl.75

Côtes-du-Jura Vin Jaune 2016

100% Savagnin cl.62

Sette anni di attesa nei legni conservati nella cantina de XIII secolo. Caldo e avvolgente sui toni di mandorla e uva sultanina è ricco e persistente. Bottiglia formato speciale, in quanto contiene il rimanente di 1 litro di vino all’inizio dell’affinamento. Trova la sua migliore collocazione con il formaggio Comté

Renardat-Fache

Bugey Cerdon Mérignat

Chardonnay - Gamay - Poulsard

Proprietà: 12,5 ettari

MChristelle Renardat-Fache

érignat, piccolo villaggio di impianto medievale, si trova sui contrafforti del massiccio giurassico, tra Lione e Ginevra. È qui che la famiglia Renardat-Fache, da otto generazioni, vive e lavora, dapprima come frutticultori (mele, noci, ciliegie e fragole), poi come produttori di vino. Ci troviamo nel cuore dell’area produttiva Bugey, nel cru Cerdon, da cui proviene l’omonimo petillant rosé a basso grado alcolico (8 gradi), ottenuto dalle uve Gamay e Pulsard, secondo il metodo ancestrale. Nelle vigne di proprietà (su suoli di argillo-calcare) dal 2008 si pratica l’agricoltura biologica (certificata poi definitivamente nel 2012 da Ecocert).

Bottiglie: 90.000

Vdf En Blanc Aussi

Ancestrale Nature 2023

100% Chardonnay cl.75

Chardonnay in purezza vinificato con metodo ancestrale, imbottigliando il mosto ancora in fermentazione. Gli zuccheri residuali sono svolti quasi completamente, dando vita a questa bollicina molto secca, fine e dalla buona acidità, perfetta per rinfrescare i vostri aperitivi.

Vdf Au Commencement

Brut Nature 2023

95% Gamay - 5% Poulsard cl.75

Metodo ancestrale, come vuole la tradizione di Bugey. Assemblaggio di due uve, per questo non rientra nella denominazione, che svolgono quasi per intero la fermentazione degli zuccheri residui. Nasce una bollicina fine, vivace ed adatta agli aperitivi estivi per accompagnare le tartine o le tapas.

Bugey Cerdon

Ancestrale Demi Sec 2022

60% Gamay - 40% Poulsard cl.75

Da un vigneto situato a Mérignat, ai piedi del massiccio del Jura meridionale. Il Cerdon in ogni annata rivela la sua anima e la sua espressione più vera. Nel 2021 la percentuale di Poulsard è molto più generosa. Provatelo sulla cucina orientale speziata, vi stupirà!

Bugey Rouge 2023

100% Gamay cl.75

Gamay completamente diraspato e vinificato solo con lieviti indigeni. Rosso brillante, di montagna. Da bere anche rinfrescato in aperitivo, magari con un bel piatto di salumi.

Domaine André & Michel Quenard

Savoie et Coteau-de-Torméry

Tormery-Chignin

Altesse - Jacquère - Roussanne - Mondeuse Noir

Proprietà: 26 ettari

Guillaume Quenard

L a famiglia Quenard non ha scelto di fare le cose facili. Coltivano infatti su vigneti terrazzati, per le forti pendenze del Coteaux de Torméry, le varietà del luogo più conosciute. Le vigne sono per lo più esposte a pieno sud, in modo da catturare al massimo l’irradiazione solare e si trovano tra i 450 e i 300 metri di altitudine. Le scelte sono quelle di lavorare secondo la tradizione: vini in tutto e per tutto savoiardi con il massimo rispetto dell’espressione delle uve locali. I bianchi sono piuttosto generosi e ricchi in toni fruttati, i rossi eleganti e ben connotati da una buona conoscenza enologica.

Bottiglie: 215.000

Crémant de Savoie

Nature s.a.

100% Jacquère cl.75

A partire dalla raccolta 2014 la Savoia ha raggiunto la famiglia dei grandi Crémants di Francia, come ottava zona ammessa da disciplinare. Jacquère in purezza, rese molto basse, freschezza e curve gourmands per questa bellissima, insolita bollicina.

Roussette de Savoie Blanc

Les Craies 2024

100% Altesse cl.75

Vino fine da aperitivo, appena morbido e suadente su profumi di nocciola, miele e frutta a polpa gialla. Troverà il suo matrimonio d’amore con formaggi di montagna giovani a latte crudo vaccino.

Chignin de Savoie

Vieilles Vignes 2024

100% Jacquère cl.75

Qualcosa di molto semplice e molto buono per capire la Savoia in bianco. Freschezza sì, ma anche volume e armonia. Non solo acidità e toni verdi. Dall’aperitivo ai primi piatti, ma anche e soprattutto con pesci di fiume salsati.

Arbin

Mondeuse Rouge de Savoie

Terres Brunes 2023

100% Mondeuse Noir cl.75

Che bellezza questo rosso screziato, a cui non manca né il volume, né la densità, pur mantenendosi fine, profondo e lungo, nel solco della varietà di montagna. Perfetto sui volatili, con anatre, faraone ma anche con i formaggi savoiardi.

Domaine Saint-Germain

Savoie et Allobroges

Saint-Pierre d’Albigny

Jacquère - Altesse - Chardonnay - Roussanne - Petite Arvine

Mondeuse Blanc - Mondeuse Noir - Persan - Gamay - Pinot Noir

Proprietà: 14 ettari

Bottiglie: 70.000

Raphaël e Étienne Saint-Germain portano avanti la tradizione ereditata dai loro padri e zii in una tenuta che, negli ultimi anni, ha raggiunto i 10 ettari di estensione vitata, tutti su suoli argillocalcarei e situata nel cuore della Savoia e precisamente nel Parco Naturale Regionale dei Bauges. L’azienda è certifi cata Bio e coltiva numerosi vitigni fra cui quelli tradizionali savoiardi, come la Jacquère, l’Altesse, la Mondeuse e il Persan, ma non mancano lo Chardonnay e il Gamay. È in corso un progetto di ampliamento per

Raphaël Saint-Germain

far rivivere il castello di Menjoud, un luogo storico di Saint-Pierre d’Albigny, che è stato condannato per molti anni a una certa trascuratezza. Attualmente è stato salvato dall’abbandono dai nuovi proprietari, Sandra e Pierre Maréchal, che, in comune accordo con il Domaine, hanno loro affi dato in gestione l’ettaro e mezzo di vigneto che lo circonda, col progetto futuro di installare la cantina in questo luogo magico.

Crémant De Savoie Les Bulles

d’Hortense Brut Nature s.a. Altesse - Jacquére cl.75

Crèmant proveniente dalla sola annata 2018, da vigne in conversione Bio. Lungo affinamento di 3 anni del vino base in cantina, prima della presa di spuma in bottiglia per almeno 2 anni. Naso fresco e raffinato, bollicina fine, con finale salino e gessoso. Perfetto in aperitivo e con le crudità di pesce.

Roussette de Savoie Altesse

La Pierre Marguée 2024

100% Altesse cl.75

Vino equilibrato e fresco, spazia dalla pera al rabarbaro, dal pan di zenzero al tè verde. Chiude con una bella nota salina. Perfetto per aperitivo ma in grado di accompagnare tutti i classici della gastronomia savoiarda, ad esempio il pesce di lago.

Savoie La Mondeuse Blanche Les Épeires 2024

100% Mondeuse Blanche cl.75

Non è solo una rarità ampelografica! Questo Mondeuse Blanche afferma la sua originalità attraverso note di erbe di campo, una bocca strutturata e un’acidità meravigliosamente tagliente.

Savoie Pinot Noir

Sous le Roc des Pères 2023

100% Pinot Noir cl.75

Buona macerazione di 10 giorni. Affinamento in acciaio inox. Naso rinfrescante di frutti rossi e neri: mirtilli, ribes nero, ma anche violette e rose. Bocca ampia e fine, elegante e raffinata.

Savoie Mondeuse Noir

Le Pied de la Barme 2022

100% Mondeuse Noir cl.75

Macerazione in legno per 12 giorni con 50% uva a grappolo intero e 50% uva diraspata, senza aggiunta di solfiti. Pressatura pneumatica delicata. Al naso una gradevole melange di frutti di bosco e spezie che termina con un tocco piccante. Un Mondeuse elegante e tipico.

Savoie Persan Princens 2023

100% Persan cl.75

Antico vitigno tipico quasi scomparso da decenni, a tutt’oggi sono coltivati meno di 15 ettari. Le uve intere sono macerate in legno per 10 giorni senza solfi ti. Naso fresco di mirtillo, ribes nero, iris, viola e rosa. Un attacco intenso e fruttato seguito da un centro palato ampio e di buona rotondità.

Chignin-Bergeron

Sous le Grand Banc 2023

100% Roussanne cl.75

Da vigne con esposizione ad est, colore dorato acceso, naso esuberante di albicocca e arancia candita. Bella maturità di frutto al palato, fresco e delizioso, cremoso e corroborante. Dall’aperitivo, al pesce di lago, alle carni bianche. Gli abbinamenti possibili sono veramente tanti.

Vin des Allobroges Blanc

Par Delà les Versants 2023

60% Petite Arvine - 30% Roussanne 5% Altesse - 5% Viognier cl.75

Un giocoso mosaico di vitigni di notevole complessità: cera, miele, pera, citronella al naso. Il palato, ampio e delicato, offre una magnifi ca armonia tra sostanza, sapidità e salinità. Fermentazione e affinamento in botte per 13 mesi quindi affinamento in cantina per 14 mesi. Perfetto con capesante al curry o pollo mantecato.

Domaine Partagé Gilles Berlioz

Savoie

Chignin

Altesse - Jacquère - Roussanne - Mondeuse Noir - Gamay

Proprietà: 6 ettari

Bottiglie: 25.000

N el 1990 Gilles Berlioz, un tempo giardiniere, e sua moglie Christine, iniziano a scrivere con passione e convinzione una delle storie più originali della viticoltura francese. Con grande passione e curiosità, decide di diventare viticoltore dopo aver ereditato una piccola porzione di terreno a Chignin, sul versante Sud delle pendici scoscese del massiccio dei Bauges. La certificazione Bio è arrivata nel 1999 e, in breve tempo, la coppia si è avvicinata alla Biodinamica. I vigneti sono coltivati esclusivamente a mano

e con l’ausilio dei cavalli. In cantina le uve sono pigiate dolcemente e a lungo, poi sistemate in differenti contenitori, soprattutto in œufs béton. Nel 2016, Christine e Gilles hanno modificato il nome del loro Domaine in “Domaine Partagé”, richiamando la condivisione, l’aiuto reciproco e l’amicizia che si orientano verso un lavoro il più possibile vicino alla natura per un’agricoltura vivace, durevole e solidale.

Gilles E Christine Berlioz

Savoie Chignin Cricri 2023

100% Jacquère cl.75

Vecchie vigne di più di 50 anni impiantate su suoli argillo-calcarei con esposizione sud-ovest. Naso empireumatico con leggerissime note ossidative. Fra scorza di agrumi, silice e caramello. In bocca troviamo un’espressione coerente al naso, con tocchi soavi di mineralità ed aromatica leggerezza.

Chignin-Bergeron

Les Fripons 2024

100% Roussanne

cl.75

Vigne di 30 anni su roccia madre calcacarea. Una nota ossidativa è solo il preludio ad un bouquet aromatico che spazia fra l’intensità balsamica e le note confit: burro alla nocciola, albicocche secche, rabarbaro, miele e cardamomo. Solfitazione quasi inesistente.

Roussette de Savoie

Suzie 2024

100% Altesse cl.75

Di colore oro chiaro e naso dalle note balsamiche che saltano dal muschio e biancospino allo zenzero, dalle mandorle tostate, alla pera, al tè verde. Al palato si rivela una nota burrosa che accorda l’aromaticità soave, la freschezza e la trama salina di questo bianco energico e vitale.

Savoie Rouge Bibi 2023

50% Gamay - 50% Mondeuse Noir cl.75

Rosso di freschezza e vitalità, fra le spezie delicate e i frutti rossi. Il colore è un rosso intenso dai riflessi violacei. La bocca è fresca e fragrante: fragoline e amarene, pepe rosa e paprika. Saprà destreggiarsi benissimo sia su un antipasto di salumi misti sia su piatti ben più complessi.

Chignin-Bergeron

Les Filles 2024

100% Roussanne cl.75

Vino di grande equilibrio gustoolfattivo. La parte grassa ed aromatica di frutta gialla esotica apportata dal vitigno si abbina perfettamente alle note sapide e saline provenienti dai suoli savoiardi. Di grande persistenza saprà abbinarsi ai più svariati piatti, su tutta la tavola.

Mondeuse de Savoie Rouge

La… Deuse 2024

100% Mondeuse Noir cl.75

Proveniente dalle vigne più giovani impiantate una ventina di anni fa su suolo limonoso-calcareo. Rosso intenso dai riflessi violacei. Sprigiona note di pepe verde, humus, rosa canina, cicoria e cassis. La chiusura fresca ed aromatica riporta alla materia carnosa e croccante della struttura.

Chablis et Auxerrois

Eccoci attorno alla cittadina di Chablis , a metà strada (dista da entrambi circa 160 Km) tra Beaune e Parigi, capoluogo della regione viticola costituita da circa 20 villages, tra colline, piccole vallate e vigneti che corrono lungo il corso del fiume S erein. Ci troviamo nella parte più a nord della Borgogna, su vigne quasi esclusivamente di Chardonnay che generano vini bianchi secchi rinomati per purezza e mineralità. Il clima più freddo rispetto alla Borgogna classica produce vini con più acidità e sapori meno fruttati rispetto agli Chardonnay della Côte d’Or, con quelle note di pierre à fusil , e appena metalliche, che li rendono tanto riconoscibili quanto piacevoli. Rispetto ai vini bianchi del cuore della Borgogna, Chablis è quasi mai vinificato e affinato in legno. Si preferisce l’acciaio in vinificazione e la scelta dell’affinamento parzialmente o completamente in legno è accordata al singolo produttore.

L’AOC Chablis dal 1938 non prevedeva il Petit Chablis , entrato poi nel gennaio 1944. Tutti i vigneti Chablis rientrano in quattro denominazioni con diversi livelli di classificazione: sono solo 7 i Grand Cru e tutti situati su una singola collina vicino alla cittadina di Chablis.

Auxerre è il capoluogo del dipartimento di Yonne . Situata sui fianchi e sulla sommità di una collina che sorge sulla riva sinistra del fiume Yonne, appunto, ed è contornata da vigne di una macro area molto estesa che copre una moltitudine di sottozone chiamate, tutte insieme Grand Auxerrois: Bourgogne Chitry, Bourgogne Côte Saint-Jacques, Bourgogne Côtes d’Auxerre, Bourgogne Coulangesla-Vineuse, Bourgogne Epineuil, Bourgogne Tonnerre, Bourgogne Vézelay . Le zone che più ci interessano, però, tra le Appellations Régionales Villages della Yonne, sono Irancy e Saint-Bris Irancy è nota per il suo Pinot Noir da cui si ricava un Borgogna leggero ma fragrante.

Il Sauvignon Blanc che cresce intorno a Saint-Bris-le-Vineux, insolito in questa parte della Francia, ha la sua appellation dal 2001, appunto, SaintBris.

Curioso il fatto che sempre in questa area, però, i vini prodotti da Chardonnay e Pinot Noir vengano commercializzati sotto un’altra denominazione: Bourgogne Côte-d’Auxerre (fatta eccezione per quello prodotto a Chitry che esce come Bourgogne Chitry ).

Domaine d’Elise

Chablis Milly

Chardonnay

Proprietà: 15 ettari

Frédéric Prain

Frédéric Prain ha creato un’azienda di successo mondiale: oggi, in particolare all’estero, tutti conoscono Domaine d’Elise. E lui, l’eclettico ingegnere parigino, innamorato della sua magione in mezzo al bosco che domina la vallata, ha fatto fortuna a Chablis. Niente Grands Crus, ma, nonostante ciò, ha cercato, nel tempo, di ottimizzare al meglio le sue selezioni.

Bottiglie: 100.000

Petit Chablis 2023

100% Chardonnay cl.75

Fratellino minore del vino di casa, fragrante, citronné, ideale per la sete e l’aperitivo. Prezzo, qualità e nessun rimpianto. Ancora non siamo riusciti a trovare un altro produttore con tutte queste, ormai uniche, caratteristiche.

Chablis 2023

100% Chardonnay cl.75

Fresco, preciso, finemente gessoso e invitante, richiama profumi di fiori bianchi con leggeri tocchi vegetali. Al palato è polposo nella frutta gialla con un finale armonico e minerale. Perfetto per una cena di pesce o un piatto di molluschi.

Chablis Premier Cru

Côte de Léchet 2023

100% Chardonnay cl.75

Chablis elegante e raffinato, dalle note minerali gessose su un tessuto fresco di frutta a polpa bianca, accenti di agrume nella scorza di limone e arancia, chiude con quel tocco boisé di grande classe. Perfetto sulla cucina di pesce, in particolare con filetto di ombrina alle olive taggiasche.

Domaine Dupré

Chablis Milly

Chardonnay

Proprietà: 16,3 ettari

NValentin et Amandine Dupré

ella genealogia della famiglia si possono trovare solo generazioni di viticoltori. Nessuno era quindi sorpreso quando Valentin e Amandine, la giovane generazione di Duprè, hanno deciso di unirsi all’avventura e di prendersi cura delle vigne di famiglia che hanno visto crescere. I vigneti si estendono su più di 16 ettari a Courgis, un piccolo villaggio a pochi km da Chablis. Dopo aver conferito la propria produzione alla cooperativa per molti anni, nel 2019 hanno iniziato a produrre in proprio. Con Valentin capofila, tutta la famiglia ha sostenuto il progetto. Dal 2019 il Domaine è certificato HEV e da molti anni la pratica agricola esclude pesticidi, erbicidi, eccetera. Una scommessa per il futuro.

Bottiglie: 110.000

Chablis 2021

100% Chardonnay cl.75

Di colore giallo paglierino e ottima mineralità, con note di selce e agrumi. In bocca risulta dritto e preciso, con il classico finale salino e citronnée tipico della denominazione. Solo lieviti indigeni per la fermentazione ed affinamento di dodici mesi in acciaio.

Chablis Vieilles Vignes 2021

100% Chardonnay cl.75

Da una singola vigna di poco più di un ettaro, con piante di età compresa fra i 50 e i 70 anni. Solo lieviti indigeni e uso dell’acciaio, per conservare al massimo le caratteristiche dell’uva: naso di frutta bianca, toni di gesso e calcare, un finale lungo e persistente.

Chablis Premier Cru

Butteaux 2022

100% Chardonnay cl.75

Solo mezzo ettaro di vigna per questo Premier Cru su suoli del kimmeridgiano argillo-calcarei. Età media delle vigne 40 anni. Il risultato è un vino austero, di maggiore potenza rispetto ai fratelli minori. Vinificazione solo con lieviti indigeni in acciaio. Ottimo potenziale di invecchiamento.

Domaine Yvon & Laurent Vocoret

Chablis Maligny

Chardonnay

Proprietà: 26 ettari

ÈLaurent Vocoret

una storia che parte da lontano, dal 1713. Attraverso vari passaggi, evitando di raccontare tutto quanto fatto durante il corso dell’albero genealogico, arriviamo ai nostri giorni con Huguette, Christine, Clémentine, Yvonne e Laurent, hanno sempre la stessa motivazione per questo appassionante mestiere. Riconoscenti e rispettosi, continuano a scrivere il romanzo di una famiglia di vignerons umili ma determinati affinchè la nobiltà dei loro vini possa tramandarsi tra i clienti di tutto il mondo. Lotta ragionata, belle parcelle in Premier Cru a Fourchaume e Homme Mort di grande rilievo. Età media delle vigne 45 anni, quasi 18 ettari, ovviamente di solo Chardonnay, su suoli prevalentemente di argillocalcarei.

Bottiglie: 200.000

Petit Chablis 2023

100% Chardonnay cl.75

Da vigne con età media 30 anni, nasce questo vino semplice, fine e beverino. Dieci mesi di affinamento in acciaio. Con i crostacei, i frutti di mare, soprattutto quelli crudi. Tipologia un po’ troppo sottovalutata: Chablis è anche il Petit.

Chablis 2023

100% Chardonnay cl.75

Dai suoli argillo-calcarei della regione, con buon apporto di calcari e piccoli ciottoli, nasce questo Chablis paradigmatico. Fermentazione ed affinamento in piccoli contenitori d’acciaio per vinificare separatamente le parcelle e poi assemblarle al meglio per esprimere al massimo ogni millesimo. DISPONIBILE ANCHE IL VIEILLES VIGNES 2023

Chablis Premier Cru Fourchaume 2023

100% Chardonnay cl.75

Suoli ricchi di pietre e calcari su marne del Kimmeridgiano. Uno Chablis più profondo e strutturato, ampio in bocca. Uno dei Premier Cru più estesi e ricorrenti quando si parla di belle riuscite. Per le capesante, le triglie, i pesci grassi e salsati.

Chablis Premier Cru Homme Mort 2023

100% Chardonnay cl.75

Il Premier Cru più a nord della denominazione, vicino a quello di Fourchaume. Gode di un’esposizione a sud-ovest, che permette una perfetta maturità fenolica, mantenendo un’ottima mineralità. Un vino che merita di essere conservato in cantina per qualche tempo. DISPONIBILE ANCHE IL VIEILLES VIGNES 2022

Guilhem et Jean-Hugues Goisot

Bourgogne - Côtes d’Auxerre - Irancy - Chablis

Saint-Bris-le-Vineux

Sauvignon - Chardonnay - Aligoté - Pinot Noir - Cesar

Proprietà: 29 ettari

Ci troviamo nell’estremità nord della Borgogna, vicino a Chablis, più precisamente nella zona dell’Auxerrois, all’interno dell’appélation Saint Bris. Per Guilhem e JeanHugues Goisot la qualità di un vino comincia in vigna. I loro bellissimi vigneti insistono su suoli calcarei (siamo davvero vicini a Chablis), ricchi di minerali che offrono ai vini sensazioni raffinatamente aromatiche. La tutela della terra si dichiara subito: no a trattamenti sistemici, no alla chimica di sintesi, no a insetticidi e diserbanti. La pratica dell’agricoltura biodinamica certificata è qui un assunto fondamentale

Bottiglie: 150.000

Bourgogne Aligoté 2024

100% Aligoté cl.75

Paradigma della Borgogna quotidiana,l’uva Aligoté, fine, screziata e acida, trova nel legno una curva di avvolgenza per rivelare la sua sapida mineralità. In aperitivo, con o senza Cassis per il Kyr. Ma le potenzialità di quest’uva borgognona quasi dimenticata sono ancora tutte da riscoprire. DA OTTOBRE

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Blanc 2023

100% Chardonnay cl.75

Il vino d’ingresso della denominazione è fragrante e succoso. L’annata ne amplifica il tocco ricco e fruttato. Il più breve affinamento in legno rispetto alla cuvée “Corps de Garde” lo rende più adatto ad un uso in aperitivo o con crudità di pesce e verdure.

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Blanc Corps de Garde 2022

100% Chardonnay cl.75

Bellissimo bianco d’ingresso a denominazione Bourgogne. Fragrante e facile, accompagna bene le vostre pietanze di pesce, primi piatti, anche saporiti. Ma è perfetto anche per un calice rigenerante.

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Blanc Gueules de Loup 2021

100% Chardonnay cl.75

Proveniente da suoli minerali, bilancia una armonica e piacevole cremosità con una verve acido/agrumata che gli conferisce freschezza e bevibilità.

Guilhem Goisot

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Blanc Gondonne 2021

100% Chardonnay

cl.75

Suoli di marne e calcari, note minerali molto fini al naso, più persistenti al palato, frutta a polpa bianca, accenti floreali e, ancora, quella nota tanto avvincente di spezie accennate, pepe bianco e vaniglia polinesiana. Su filetti di pesce in salsa, volatili, oppure carni bianche.

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Blanc La Court Vit 2021

100% Chardonnay

cl.75

Su suoli più ricchi di ferro, uno Chardonnay ancor più verticale. Un tocco sempre oculato degli ottimi legni usati in cantina dona un calice da sbicchierare in aperitivo, da solo o con piccole stuzzicherie.

Bourgogne Cotes d’Auxerre

Rouge

La Court Vit 2022

100% Pinot Noir cl.75

Una parcella su suoli a inclusione ferrosa. Vibrante e intenso. Su carni appena al sangue, magari una costata alla griglia, troverà il suo abbinamento più azzeccato.

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Rouge La Ronce 2022

100% Pinot Noir cl.75

Leggero e fragrante rivela una sorprendente mineralità in un tessuto di frutti rossi ben maturi, donati da suoli ricchi di calcari e lavorati in Biodinamica da lungo tempo. In abbinamento ad antipasti od a primi piatti con ragù di carne.

Bourgogne Côtes d’Auxerre Rouge 2024

100% Pinot Noir

cl.75

Croccante e fresco, il Pinot Noir giovane di casa, scalpita sui toni fruttati di lampone e fragolina di bosco. Perfetto un po’ rinfrescato per gli aperitivi estivi, in antipasto con i salumi, con una carne rossa appena scottata.

DA OTTOBRE

Bourgogne Côtes d’Auxerre

Rouge Corps de Garde 2022

100% Pinot Noir cl.75

Rosso rubino con riflessi violetti, ha naso intenso e penetrante nei toni di frutta nera: mirtillo, mora e ribes. Tocchi speziati si amplificano al palato, lasciando spazio a sensazioni di cacao e di torrefazione. Tannini molto fini, chiusa di liquirizia.

Disponibile anche:

Chablis Faucertaine 2022 cl.75

Irancy Les Mazelots 2022

90% Pinot Noir - 10% Cesar cl.75

Profumi intriganti e compositi che dal floreale di viola vanno al frutto rosso, lampone e ciliegia si spostano verso il nero, mirtillo e mora di gelso. Palato ricco, vinoso, speziato, pepato, con toni di cioccolato dark e caffè.

Irancy La Voie de Cravant 2022

90% Pinot Noir - 10% Cesar cl.75

Un parcellare ad Irancy, più polposo e rustico rispetto ai rossi prodotti nella Côtes d’Auxerres. Un bel tocco tannico sul finale ne sostiene perfettamente la lunghezza e la bevibilità. Vi soddisferà appieno con le carni alla griglia, o in generale con quelle poco cotte.

Vincent Couche

Bourgogne - Terre de Molesme - Chablis

Buxeuil

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 30 ettari

Bottiglie: 60.000

Già da qualche anno, il dinamico Vincent ha iniziato ad allungare l’occhio oltre confine: a soli 20 km dalla sua cantina nell’Aube si estende un vasto terroir ancora quasi inesplorato, con suoli ricchi ed importanti, a metà strada fra la Champagne e Chablis. IL fulcro di tutto è una neo denominazione chiamata Molesme, nome di un piccolissimo villaggio di confine che formalmente rientra in Bourgogne. Vincent acquista dapprima alcuni appezzamenti già vitati, con cui parte nel 2022 a vinificare e,

siccome i risultati sono più che promettenti, decide di investire arrivando ad annettere un totale di 15 ettari fra vigneti e nuovi impianti, suddivisi in diverse parcelle che si protraggono fino a Chablis. L’amore per la seconda fermentazione non lo abbandona, ma anzi lo sprona a sperimentare, fuori denominazione, una serie di assemblaggi di diversi uvaggi, millesimi e contenitori differenti per creare qualcosa di nuovo. E i risultati, a nostro avviso sono veramente avvincenti.

Vincent Couche

Vdf Bulle Voulez-Vous Couche

Avec Moi? Nature s.a.

69% Pinot Noir - 31% Chardonnay cl.75

Assemblaggio delle due uve paradigmatiche della Bourgogne, senza contatto con le bucce. Multivintage dal 2018 al 2022, per un quarto affinato in fût de chêne e nessun dosaggio, per dare la giusta struttura ad una bollicina che rimane comunque fresca e fragrante.

Vdf Bulles Rosées Voulez-Vous

Couche Avec Moi? Nature s.a.

100% Pinot Noir cl.75

Stesso concetto solera della versione bianca, dal 2018 al 2023, ma con un 15% da macerazione diretta sulle bucce. La più alta percentuale di Pinot Noir contribuisce ad una più ampia struttura e profondità che ne permette un largo uso, dall’aperitivo a tutto il pasto.

Bourgogne Blanc

Terre de Molesme 2023

100% Chardonnay cl.75

Dall’omonima parcella su suoli argillo-calcarei. Vincent ha atteso che il vino fosse alla sua massima espressione prima dell’imbottigliamento, facendolo affinare 2 anni in anfora per il 30% e in legni di medie dimensioni per il restante 70%. Perfetto con i piatti di verdure, soprattutto asparagi.

Vdf Voulez-Vous Couche

Avec Moi? s.a.

65% Pinot Noir - 35% Chardonnay cl.75

Anche per la versione ferma dei nuovi Vin de France viene riproposto l’assemblaggio delle due uve con affinamento in parte in anfora e in parte in fût de chêne, per almeno 2 anni. Anche in questo caso si tratta di un assemblaggio di tutte le annate prodotte dal 2018 al 2022.

Chablis Terre de Courgis 2023

100% Chardonnay cl.75

Prodotto da due microparcelle di proprietà di Chloé, moglie di Vincent, situate nel villaggio di Courgis, impiantate dal suo bisnonno su suoli argillocalcarei. Invecchiamento in parte in anfora ed in parte in legno, assemblaggio studiato e perfezionato da Vincent, che si adatta perfettamente all’alta Borgogna.

Bourgogne

Siamo sempre alla ricerca di una Borgogna diversa, anche e soprattutto nello stile dei vini, nell’approccio alla parte agronomica, nell’ossessivo rimando alle enormi variabilità geologiche che questo affascinante lembo di Francia porta con se da dieci secoli, una lingua di terra verticale, un poco irregolare, che accompagna il dolce inizio delle colline esposte al nascere del sole, nella celeberrima Côte-d’Or, che parte da Dijon e arriva Dezize-les-Maranges. È la regione mondiale che più delle altre invita a riflettere sulle sfumature: diversità e variabilità. Lo sviluppo pedologico di queste terre, frammentato attraverso la formazione di faglie, determina significative differenze anche a pochi metri di distanza una dall’altra. Una spaccatura del terreno può rappresentare una discrepanza geologica di milioni di anni e conseguenti, differenti sfumature significative nei vini. Il vigneto del Mâconnais si estende dal Tournugeois fino alle porte del Beaujolais passando per l’Alto Mâconnais (villaggi viticoli vicini a Lugny e al Mâconnais vero e proprio), è il più meridionale e il più vasto dei vigneti della Borgogna, con quasi 7000 ettari di vigne. L’area di pendii su cui insistono i famosi vigneti del Mâconnais sono un’area caratterizzata da una successione di catene calcaree – i monti del Mâconnais – separate da valli longitudinali, lunga 50 chilometri e larga 15. La denominazione Mâcon-Villages copre 1.400 ettari di vigne. I cinque comuni di Pouilly-Fuissé, Pouilly-Loché, PouillyVinzelles, Saint-Véran e Viré-Clessé sono classificati come denominazioni indipendenti. Si è soliti suddividere l’area più a nord in due grandi zone, la Côte de Beaune e la Côte de Nuits. Entrambi i due magici luoghi, appunto, sono esposti a sud, sud-est. I suoli sono la vera, straordinaria ricchezza su cui poggiano queste vigne e si sono formati da una serie differente di eventi geologici che hanno stratificato fossili, calcari, sabbie, argille, gessi, marne. I Grand Cru sono per lo più in alto alle colline dove i pendii sono più ripidi e i suoli calcarei, duri, di grande profondità. Più nello specifico, in Côte de Beaune troviamo:

Aloxe-Corton, uno dei tre villages alle pendici della Montagne di Corton, all’estremo nord della Côte. Qui le aree migliori si trovano negli ondulati pendii su suoli di marne e calcari. Pernand-Vergelesses: area geografica alla congiunzione di due vallate distinte, dove si producono vini molto fini, magri, secchi e tannici ma anche molto potenti. Corton-Charlemagne: signore e signori, eccoci in uno dei Cru più assoluti e vocati per l’uva Chardonnay. La storia vuole che Carlo Magno in persona si facesse produrre qui vini bianchi per non avere la barba insozzata dai rossi, bevendo egli smodatamente e in modo rozzo. Oltre al mito, qui il potenziale di invecchiamento dei più celebri bianchi del mondo è davvero straordinario. Pommard è zona molto conosciuta, su terreni di calcare friabile e idoneo alla coltura del Pinot Noir. I vini qui prodotti sono molto colorati, tannici, piuttosto austeri. Volnay: la finezza screziata dei vini di Volnay, eleganti, su frutti rossi e viola, è celebre in tutto

Vigneto sul comune di Meursault

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vins de FranceRevue du vin de France

Guide des meilleurs

il mondo. Scendendo da nord, troviamo tre villages di Pinot Noir: Saint-Romain, AuxeyDuresses e Monthelie, per poi sfociare nel comune di Meursault, l’appéllation che produce più Chardonnay della regione. Qui non troviamo Grand Cru ma tre famosissimi Premier Cru: Les Perrières, Les Genevrières, e Les Charmes, pazzeschi, non c’è che dire. Ma il viaggio in Borgogna deve necessariamente fare tappa a PulignyMontrachet, e alzi la mano chi non lo ha mai sentito nominare. Il luogo dello Chardonnay per antonomasia (la cui superficie non arriva alla metà di Meursault), vini da invecchiamento scoccati da magiche vigne dei Grand Cru: Montrachet, Bâtard-Montrchet, BienvenuesBâtard-Montrachet, Chevalier-Montrachet, sopra tutti. La vinificazione in legno si combina straordinariamente con la qualità dell’uva che trae sostanza dai minerali del suolo, creando la magia.

E poi Chassagne-Montrachet, delinea il confine a sud della Côte de Beaune per i bianchi, tra i comuni di Puligny-Montrachet e Santenay. Qui i bianchi sono solitamente molto floreali e asciutti. Nella Côte de Nuits, Nuits SaintGeorges, percorrendo la statale 74 in direzione nord, è il più grande comune da cui prende appunto il nome. La sua fama è mondiale e sebbene nelle sue vigne non sia presente nessun Grand Cru, si trovano alcuni Premier Cru come Saint Georges, aux Boudots e Les Pruliers davvero avvincenti. Solo tre chilometri ci separano da Vosne-Romanée, il più celebrato paese del mondo del vino. Innumerevoli visitatori ogni anno si avvicinano alla croce del più unico e straordinario vigneto esistente con un religioso silenzio. Un museo a cielo aperto, in cui trovano spazio architettura, artigianalità e cultura ma anche studio, lavoro e tradizione. Romanée-Conti non è certo solo un ettaro abbondante di vigna, ma il frutto di una evoluzione sinergica tra uomo e vite che in questo sito ha trovato un irraggiungibile picco celestiale. I vini sono tra i più austeri e longevi della regione, necessitano di tempo e di spirito di osservazione. Tra i Grand Cru, oltre all’inaccessibile Romanée-Conti, memorabili La Tâche, Romanée-Saint-Vivant, Richebourg, Grands-Echézeaux ed Echézeaux. Rari ma emozionanti i Premier Cru Malconsorts e aux Brulées. Discorso a parte per il più frazionato vigneto del mondo, il Clos Vougeot dove le differenze di interpretazione possono regalare sorprese entusiasmanti ma anche cocenti delusioni. Ancora tremila metri e troviamo Chambolle-Musigny, 300 abitanti praticamente tutti coinvolti nel mondo del vino. Il villaggio ideale, verrebbe da pensare, un Grand Cru sublime, Musigny, uno condiviso con Morey-Saint-Denis, il Bonnes-Mares e un Premier Cru folle e meraviglioso, Les Amoureuses. Esiste qui anche una piccola parcella di Musigny Blanc, l’unico Grand Cru bianco della Côte de Nuits. Morey-Saint-Denis è un centro diverso, è il villaggio delle vigne recintate, dei Clos, come avviene nelle più interessanti parcelle della Champagne: Clos de Lambrays, Clos de Tart, Clos Saint-Denis e Clos de la Roche. Alcuni di questi sono effettivamente o praticamente dei Monopole (Grand Cru tutto appartenente a un’unica cantina). Pochi minuti ci separano da Gevrey-Chambertin, altro inimitabile paese di Borgogna. I suoi più celebri Grand Cru, semplicemente Chambertin o Chambertin-Clos de Béze brillano come stelle incontrastate nell’olimpo dei vini più fini e complessi del mondo.

Domaine Pillot-Henry

Côte de Nuits

Comblanchien

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 10 ettari

Bottiglie: 50.000

Un borgognone simpatico, merce rara. Gentile, allegro, baracchiero e poco incline ai prezzi speculative. È vero che non siamo al Domaine de la Romanée-Conti, ma poter offrire una bella gamma senza sbavature, di territorio a questi prezzi nel momento attuale, merita uno sperticato elogio. La maggior parte delle vigne sono

situate nel misconosciuto comune di Ladoix, ma non mancano appezzamenti sulle Hautes Côtes oltre al vicino Nuits-Saint-Georges e l’onnipresente in tutti i portafogli: Pommard. Il 2023 è stata un’annata generosa e almeno per quest’anno, in attesa del misero 2024, la disponibilità è più che buona.

Thomas Henry

Bourgogne Chardonnay

Les Riaux Blanc 2023

100% Chardonnay cl.75

Da vigne situate nella parcella Corpeau, poche centinaia di metri ad est di Chassagne Montrachet. Selezione manuale dei migliori grappoli alla raccolta, affinamento di almeno dieci mesi in barrique di secondo e terzo passaggio. Grande espressione aromatica e minerale per questo vino d’ingresso.

Bourgogne

Hautes-Côtes-de-Beaune

Blanc 2023

100% Chardonnay cl.75

Vigna impiantata nel 1990 a Echevronne, proprio al confine con Pernand-Vergelesses su suoli argillocalcarei. Invecchiamento in barriques di plurimi passaggi per 10 mesi. Piacevole naso agrumato con tocchi di miele. In bocca buona struttura, legno presente ma non invasivo, mineralità e freschezza nel finale.

Ladoix Blanc 2023

100% Chardonnay cl.75

Di colore oro pallido dai riflessi verdolini, questo Chardonnay insiste su piacevoli note di fiori bianchi, agrumi, soprattutto limone ed accenni di note tostate. La bocca è di buona struttura, con tocchi di mandorla, pera e pesca bianca, che ne rinfrescano la grassezza, insieme alla buona acidità sul finale.

Ladoix

Rouge 2023

100% Pinot Noir cl.75

Assemblaggio di tre parcelle di Ladoix, da vigne di 40 anni. L’affinamento di almeno dodici mesi in barrique, di cui il 20% nuove, crea un vino elegante e bilanciato, ricco e vellutato, intenso e carnoso, con un finale sottile e raffinato.

Bourgogne Rouge 2023

100% Pinot Noir cl.75

Colore rosso vivo, classico naso di piccoli frutti rossi. I tannini sono presenti ma moderati e perfettamente integrati e giocano con i tocchi di cuoio e fragoline che troviamo nel finale. Con gli anni emergeranno note di frutta confit nel finale sempre rinfrescante. Da attendere anche 5 o 6 anni.

Côte-de-Nuits-Village Rouge 2023

100% Pinot Noir cl.75

Dai villaggi di Corgoloin e Comblanchien, questo Pinot Noir impiantato su dolci pendii fra gli anni ’70 ed ’80. Vendemmia esclusivamente manuale, selezionando solo i migliori grappoli e poi 12-14 mesi di affinamento in barriques, delle quali almeno la metà nuove. Da ottobre il 2022.

Nuits-Saint-Georges Rouge 2023

100% Pinot Noir cl.75

Anche in questo caso da vigne di almeno 40 anni, nasce la punta di diamante del domaine. Affinamento di almeno 14 mesi di barriques di cui il 50% nuove, per esprimere al naso e coerentemente alla bocca tutte le note vellutate e marcate che vanno dalla moka, alla ciliegia e ai tocchi di spezie.

Pommard Premier Cru

Les Charmots 2023

100% Pinot Noir cl.75

Grande vino dal colore rosso granato profondo. Intenso bouquet al naso che comprende note di muschio e cannella. In bocca buona astringenza che accompagnerà con l’evoluzione il connubio fra acidità e morbidezza. Come tutti i grandi Pommard, il potenziale di invecchiamento è lunghissimo, anche più di 20 anni.

Mark Haisma

Côte de Nuits

Gevrey-Chambertin

Chardonnay - Pinot Noir - Syrah - Gamay

Proprietà: 2 ettari + 5 di acquisto uve

Mark Haisma

Mark Haisma è un australiano nato da madre francese e padre olandese che, a un certo punto della sua vita, dopo aver lavorato in patria per 10 anni nella cantina Yarra Yerring, ha puntato a ovest ed è arrivato in Borgogna. Ha iniziato, come fanno in molti qui, una attività di négoce che lo ha portato, nel tempo, a conoscere bene le delicate sfumature dei migliori Cru. Oggi vinifica in proprio uve acquistate da fidati agricoltori (per lo più in bio), con mano di assoluta eleganza su un perimetro enologico preciso e fermo. I suoi sono vini di grande scheletro e profondità, il legno non è che un elemento tra i tanti, ma è più giù, nelle faglie di sali e minerali che Mark ricerca la strada e l’espressione delle proprie cuvée. Nel 2017, sogno di una vita e debiti per una vita (così ci ha raccontato…) ha acquistato alcune parcelle a Gevrey-Chambertin.

Bottiglie: 34.000

Bourgogne Aligoté 2023

100% Aligoté cl.75

Vino di finezza, freschezza ed eleganza, toni minerali e citronnée. Non un semplice Aligotè, ma un’espressione vera di territorio coniugata attraverso un’uva insolita e sputtanata nella grande Borgogna. Il lavoro in vigna ed in cantina non è da meno rispetto agli altri grandi bianchi di casa Haisma.

Mâcon-Villages Blanc 2023

100% Chardonnay cl.75

Da una delle propaggini più a sud della Borgogna nasce questo bianco avvolgente e profondo. Già pronto per essere degustato può attendere tranquillamente in bottiglia per qualche anno. Ne guadagnerà in complessità e lunghezza. Da abbinare a pesci nobili.

Chassagne-Montrachet 2023

100% Chardonnay cl.75

Eccoci in uno degli areali più affascinanti di tutta la Côte de Beaune, in cui Mark ha la fortuna di trovare degli ottimi conferitori. Un bianco di schiena verticale acida ed impostazione severa, saprà lasciarsi scoprire lentamente concedendogli il giusto tempo.

Chassagne-Montrachet

Premier Cru Maltroie 2023

100% Chardonnay cl.75

Vigneto caratterizzato da grande presenza di calcare che favorisce un’ottima mineralità ed una chiusura acida a questo Chardonnay. Il sapiente uso dei legni in casa Haisma permette di poter apprezzare già in gioventù tutte le caratteristiche uniche di questo Premier Cru.

Meursault Sous La Velle 2023

100% Chardonnay cl.75

Situato nella parte bassa della collina di Meursault, questo Cru produce vini di buon corpo e spalla larga. Un grande bianco di Borgogna che non teme abbinamenti con piatti saporiti e dalle lunghe cotture. Il potenziale di invecchiamento è altissimo.

Saint-Romain Blanc

Le

Jarron 2022

100% Chardonnay cl.75

Di finezza e sapida armonia. Avevamo ricordi differenti di questo Village, in passato un poco snobbato, ma continui rialzi dei prezzi borgognoni lo fa addirittura diventare appetibile. Le uve di Saint-Romain si esprimono in delicate sfaccettature agrumate e saline.

Pernard-Vergelesses

Premier Cru en Caradeux 2022

100% Chardonnay cl.75

Da una parcella certificata Bio, un vino che gioca fra la scorza di agrumi, l’albicocca, leggere note tropicali, perfettamente bilanciate dai tocchi rotondi di ricordi di miele ed una delicata grassezza sul finale.

Coteaux Bourguignons

Bogan in Bogandy 2023

Pinot Noir - Gamay cl.75

Dai riflessi viola brillanti, profumi di frutti di bosco freschi e succosi che ritroviamo in bocca. Un pizzico di pepato nel finale. Dinamico e beverino, sarà perfetto leggermente rinfrescato ad accompagnare un fresco pasto estivo.

Bourgogne Pinot Noir 2023

100% Pinot Noir cl.75

Dalle vigne acquistate da Mark al confine fra Gevrey-Chambertin ed il comune poco più a nord di Brochon. I classici descrittori del Pinot Noir sono magnificamente rappresentati, il vino risulta succoso e polposo, fresco e scalpitante.

Gevrey-Chambertin 2023

100% Pinot Noir cl.75

Ne avevamo intuito le potenzialità degustandolo ancora in barrique. Finalmente pronto, ancora giocato sull’estrazione succosa e l’avvolgenza del legno. Annata complicata, ma il vero talento si manifesta soprattutto in queste occasioni.

Gevrey-Chambertin Premier Cru Fonteny 2022

100% Pinot Noir cl.75

Proveniente da filari di vecchie vigne con rese bassissime. Rosso di ottima concentrazione e lunghezza. L’espressivo naso di frutti rossi, soprattutto lamponi, è solo il preludio all’ottima struttura che si rivela al palato, con un finale soavemente speziato.

Chambolle-Musigny 2023

100% Pinot Noir cl.75

Spezie leggere e tannini setosi per questo rosso giocato sulla freschezza dei piccoli frutti rossi con richiami di violetta. Per antipasti eleganti, con tartare, roast beef o comunque carni noibili appena scottate. Saprà farsi riconoscere ed apprezzare anche dopo diversi anni.

Morey-Saint-Denis Premier Cru

Les Chaffots 2022

100% Pinot Noir cl.75

Dal vigneto che insiste sulla parte più alta della collina, adiacente al Clos de la Roche, caratterizzato dalla grande presenza di pietre. Ottima acidità che ne espande la profonda eleganza. Rosso chiaro dai riflessi rubini, già così sfaccettato in gioventù. La già straordinaria complessità potrà mantenersi per chissà quanti anni.

Clos de Vougeot

Grand Cru 2023

100% Pinot Noir cl.75

Da filari di vecchie vigne nella parte alta del Clos. Uve diraspate per il 50% e botti di secondo passaggio per il giusto affinamento. Un vino severo e deciso che saprà stupire dopo che si sarà preso tutto il tempo necessario.

Pernand-Vergelesses

Rouge Les Pins 2022

100% Pinot Noir cl.75

Rosso di corpo leggero e delicato, bel colore granato con tocchi di amarena al naso, splendidamente riproposte al palato. Emergono poi note sapide e saline che chiamano un sorso dopo l’altro. Gli abbinamenti sono infiniti, da un risotto ai porcini, o leggermente rinfrescato con un culatello ben stagionato.

Volnay La Cave 2023

100% Pinot Noir cl.75

I nostri parametri su Volnay ci dicevano: vino austero e rigido. E invece ancora, come per i bianchi, qui si legge una interpretazione personale sempre verso l’equilibrio, naso elegante di frutti rossi, corpo snello e dinamico. Versatile e super soave.

Pommard Premier Cru Clos des Arvelets 2022

100% Pinot Noir cl.75

E che dire di Pommard? Il succo spremuto da un terroir ricco in minerali e oligoelementi, sul volume, dalle curve sinuose, tocchi di frutta nera del bosco, il cacao in polvere. Un riassunto assoluto di eleganza e materia.

Vdf Shiraz Gamay 2022

Syrah - Gamay cl.75

Uno dei giochi preferiti di Mark: sperimentare abbinamenti con il suo amato Shiraz. Qui troviamo un simpatico contrappunto fra la speziatura decisa della prima uva con il bel frutto rosso succoso della seconda. Per stupire gli amici con qualcosa di veramente insolito.

Vdf Shiraz 2023

100% Syrah cl.75

Syrah da vigne giovani, scalpitante e dal carattere un po’ ribelle, come il suo creatore. Rimane però sempre un rosso fine e straordinariamente leggero. L’intelligenza e l’arguzia del vignaiolo si ritrovano benissimo in questo calice.

Cornas 2023

100% Syrah cl.75

Mark, da vero australiano, doveva coltivare qualcosa anche nella culla storica del suo Shiraz. Ha quindi preso in gestione una bella parcella nell’Alto Rodano dove produce questo rosso di spezia e frutta nera. Giocato sull’eleganza e la soavità, senza eccedere mai con la struttura.

Domaine Camp-Atthalin

Côte de Beaune

Savigny-lès-Beaune

Chardonnay - Pinot Blanc - Pinot Noir

Proprietà: 7 ettari

Jean-Philippe e Jean-Edouard Camp

I l Domaine Camp-Atthalin si trova a Savignylès-Beaune, con una superficie vitata ad oggi di circa 7 ettari, lavorati in talebana coltivazione biologica certificata e biodinamica. Le radici del Domaine risalgono al XVII secolo, ma è solo dal 2017 che i fratelli Jean-Philippe e Jean-Edouard rilevano insieme i vigneti e iniziano la loro avventura. Il nome della tenuta Camp-Atthalin deriva dalla giustapposizione dei nomi dei loro genitori Jean-Louis Camp e Isabelle LaurentAtthalin. Due viticoltori molto competenti la cui filosofia si basa sull’idea che la coltivazione della vite richieda obbligatoriamente il rispetto del suolo, delle piante, degli uomini che vi lavorano e di coloro che consumano il prodotto.

Disponibili anche:

Savigny-lès-Beaune Rouge

Les Planchots 2022 cl.75

Savigny-lès-Beaune Rouge

Aux Champ des Pruniers 2022 cl.75

Bottiglie: 30.000

Savigny-lès-Beaune Blanc

Dessus de Vermots 2022

60% Chardonnay - 40% Pinot Blanc cl.75

Un assemblaggio veramente insolito per un bianco borgognone. Proveniente da un piccolo appezzamento a 320 metri d’altitudine, suoli di calcare e rocce affioranti. 10 mesi di affinamento in botti, per il 25% nuove, apportano la giusta grassezza che equilibra le note di frutti bianchi e gialli, vivaci e pronunciate.

Hautes-Côtes-de-Beaune

Rouge Les Chevrières 2022

100% Pinot Noir cl.75

Proveniente da una parcella di solo mezzo ettaro, con esposizione pieno sud a 380 metri d’altitudine. Nasce così un rosso profondo ed elegante che accompagnerà i migliori piatti di selvaggina nobile.

Savigny-lès-Beaune Rouge

Les Petitis Picotins 2022

100% Pinot Noir cl.75

Da una parcella di 0,6 ettari, esposta a est, caratterizzata da suoli calcarei con inclusioni di marne brune, con vigne di 45 anni. Macerazione relativamente breve e pressatura soffice per mantenere finezza ed eleganza. Il naso gioca sui piccoli frutti rossi, la bocca è setosa con un buon volume.

Savigny-lès-Beaune Rouge

Premier Cru Les Peuillets 2022

100% Pinot Noir cl.75

Vino di punta del Domaine, impiantato su un terroir con un profondo sottosuolo calcareo Calloviano, di era mediogiurassica. Viti di più di sessant’anni generano un vino profondo e potente, ricco e caldo, col giusto tannino bilanciato da una bella acidità che ne sostiene il sorso e garantisce la possibilità di un grande invecchiamento.

Il produttore è certificato Ecocert e Demeter

Domaine Albert Morot

Côte de Beaune

Beaune

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 8 ettari

Bottiglie: 38.000

Fondato nel 1820 da Albert Morot, il Domaine omonimo insiste sullo Château de la Creusette a Beaune a partire dal 1880, quando Berthe Morot, la nipote di Albert, acquista il parco della Creusotte. Vi costruisce il castello e le cantine dove la tenuta è ancora oggi installata. A partire dalla fine del 2023 viene scritta una nuova pagina del Domaine: l’intera proprietà viene ceduta a Sophie e Guillaume Poitrinal, famiglia che ha fondato una delle più grandi società di sviluppo e gestione immobiliare sostenibile di

tutta Europa, desiderosi di investire in un bel Domaine borgognone. La gestione delle vigne e della cantina è stata affidata nientemeno che a Pierre-Jean Villa, celebre produttore dell’Alto Rodano, che aveva iniziato la sua attività professionale proprio in Borgogna e ne è sempre stato grande appassionato. Una ventata di novità in arrivo quindi, che toccherà tutta la produzione dalla vigna alla cantina.

Pierre-Jean Villa

Savigny-lès-Beaune Rouge

Premier Cru La Bataillere

Monopole 2020

100% Pinot Noir cl.75

Pinot Noir su suolo calcareo sabbioso ed esposizione sud/sudest. Praticamente il Grand Cru non dichiarato della denominazione. Rosso dal naso delicato e buona ricchezza, accompagna i volatili e piatti a base di funghi.

Beaune Premier Cru

Les Greves 2021

100% Pinot Noir cl.75

Piccolissima vigna di proprietà di appena 12 are. Ottima finezza sia al naso che in bocca, con i suoi piccoli frutti rossi e neri. Da accompagnamento ai funghi, i formaggi da media stagionatura, le carni al sangue.

Beaune Premier Cru

Les Bressandes 2022

100% Pinot Noir cl.75

In esposizione sud-est questa parcella è chiamata Les Bressandes: forse in onore di un canonico del XIII secolo, Johannis Bressand, oppure per il climat di Bressandes ad AloxeCorton che sarebbe appartenuto a tre zitelle di Bresse… Qui troviamo grandissima finezza, di dolce voluttà.

Beaune Premier Cru

Les Marconnets 2022

100% Pinot Noir cl.75

Vigneto di 67 are in cima alla collina con esposizione sud-est. Beneficia di terreno calcareo misto a limo, sabbia e argilla. Rosso di buon corpo, potenza e complessità aromatica. Sulle carni salsate, la selvaggina da penna, o i tipici formaggi a media stagionatura francesi.

Beaune Premier Cru

Les Teurons 2022

100% Pinot Noir cl.75

Situato al centro di una collina con esposizione Sud-Est, questo appezzamento di un ettaro presenta terreno prevalentemente calcareo integrato da un buon equilibrio tra limo, sabbia e argilla. Dal colore intenso, complessi e potenti al palato. Ma sempre in equilibrio fra ricchezza e profondità.

Beaune Premier Cru Les Aigrots 2022

100% Pinot Noir cl.75

Climat che prende il nome dalla massiccia presenza di agrifogli presenti qui in epoca latina, prima della sua piantumazione. Suolo sassoso e ricco di limo e argilla, esposto ad est. Qui si crea un rosso corposo e generoso, per le carni rosse alla griglia.

Beaune Premier Cru Les Cent Vignes 2022

100% Pinot Noir cl.75

Vigneto alla base della collina, su argille e limo. Nasce un rosso più fine, più chiaro dei fratelli dall’alta collina, che gioca sulla delicatezza e un tocco di dolcezza. Su Carni nobili, rosse e bianche, o sui formaggi Cîteaux e Brillat-Savarin.

Domaine Lucienne Perrinot

Alizée Tassin, dell’omonimo Domaine nell’Aube, è originaria di Beaune, et voilà. Fresco fresco da vigneti di famiglia il:

Beaune Les Prévoles 2021

100% Pinot Noir cl.75

Beaune Les Prévoles 2021

100% Pinot Noir cl.150

Clos Du Moulin Aux Moines

Côte de Beaune

Auxey-Duresses

Chardonnay - Aligoté - Pinot Noir

Proprietà: 15,5 ettari

Willy Roulendes

L a rinascita di questo affascinante luogo parte dal 2009 quando Willy Roulendes, precedente lavoro al Domaine de Montille, arriva qui al mulino e inizia con la conversione dei vigneti in bio fino ad arrivare alla biodinamica. Il suo lavoro si esplicita poi con fermentazioni in cemento su lieviti indigeni, lunghe macerazioni (anche fino a 20 giorni) uso ridotto di barrique nuove, basso utilizzo di solfiti e nessuna filtrazione. Ma è il luogo che è magico: il Moulin è stato, per oltre mille anni, sotto l’egida dei monaci dell’abbazia di Cluny e di quelli di Citeaux che, dal 960, lavorarono queste terre per circa seicento anni. Entro le mura c’è una stupenda cappella benedettina del 1650, una colombaia, e una casa nobiliare circondata da Clos che cingono i vigneti, proprio al confine tra i comuni di Auxey-Duresses e Meursault.

Bottiglie: 55.000

Bourgogne Aligoté 2022

100% Aligoté cl.75

Antica varietà trattata con la massima cura ed attenzione, Vigne condotte solo in biodinamica, uve raccolte a maturità ottimale, permanenza di 10 mesi in acciaio, ed una piccola parte in legno. Nessuna aggiunta di solforosa, tappo in vetro, fine e slanciato per aperitivi e pietanze leggere.

Bourgogne Blanc

Clos de la Perrière

Monopole 2023

100% Chardonnay cl.75

Un Clos interamente di proprietà proprio al confine fra Puligny e ChassagneMontrachet. Lenta fermentazione in legno con lieviti indigeni, poi 10 mesi di affinamento, sempre in legno. Nessun rimontaggio, né filtrazione, né chiarifica.

Beaune Blanc Premier Cru

Les Montrevenots 2022

100% Chardonnay cl.75

Chardonnay proveniente da un vigneto giovane, uve fermentate in giare di terracotta da 5 ettolitri, quindi affinamento in barriques per 15 mesi. Bianco di buon corpo e struttura. Di pronta beva, ma potrà essere conservato anche per qualche anno.

Monthélie Blanc

Sous le Cellier 2021

100% Chardonnay cl.75

Che fragranza e che sapida mineralità (la selce emerge in tutta la sua tensione) a fare da contraltare alla rotondità della frutta nei richiami agli agrumi. Villaggio ancora poco considerato, ma di grandi prospettive grazie anche ai cambiamenti climatici.

Auxey-Duresses Blanc

Monopole 2023

100% Chardonnay cl.75

Eccoci al Monopole che si trova proprio di fronte alla tenuta nel comune di Auxey-Duresses, al confine con Meursault. Identità sui volumi, centro bocca di frutta tropicale. Boisè il giusto, fotografia didattica del luogo.

Pernand-Vergelesses Blanc

Les Combottes 2020

100% Chardonnay cl.75

Altra bella denominazione della Côte, su suoli geologicamente eterogenei, che donano vini un poco più grassi e aperti. L’unico scoglio è la difficoltà nel pronunciare bene questo nome. Bianco per la grande tavola di pesce.

Puligny-Montrachet Premier Cru

Les Folatières 2022

100% Chardonnay cl.75

Dalla parte alta del comune di Puligny, vigne in conversione Biodinamica. Lenta e graduale pressatura, poi vinificazione ed affinamento in botti da 400 litri con soli lieviti indigeni. Di ottima lunghezza e profondità, si abbinerà con una moltitudine di piatti sulla tavola.

Meursault Blanc

Le Pré

de Manche 2023

100% Chardonnay cl.75

Uno degli ultimi appezzamenti acquistati dal Domaine, sarà certificato Bio a partire dal 2025. Climat sulla sommità della collina di Meursault, caratterizzato da rocce affioranti. Fermentazione in botti da 400 litri e susseguente affinamento nelle stesse per almeno 12 mesi.

Saint-Romain Blanc

Combe Bazin 2021

100% Chardonnay cl.75

Vecchie viti impiantate su un terreno ricco di calcare, ideale per lo Chardonnay, denominato Combe Bazin, proprio sotto la parte alta del villaggio di Saint-Romain. Fermentazione in botti grandi, come sempre solo con lieviti indigeni. Espressivo e profondo.

Meursault Blanc Premier Cru

Les Charmes 2023

100% Chardonnay cl.75

Da alcuni filari di proprietà all’interno di questo espressivo Premier Cru su suoli limonosi e calcarei con esposizione sudest. Vigne impiantate nel 1950. Almeno un anno di permanenza in botti da 400 litri senza alcun rimontaggio né travaso.

Puligny-Montrachet

Au Paupillot 2023

100% Chardonnay cl.75

Vigna acquistata ad inizio 2022 dal Domaine, ma con viti impiantate nel 1954, con esposizione est, poco a nord del paese di Puligny. Attualmente in conversione Biodinamica. Fermentazione in legni da 400 litri con lieviti indigeni.

Vdf Pinot Noir 2022

100% Pinot Noir cl.75

Con il tappo in vetro, rosso per la tavola in stile naturale, biodinamica certificata. Nessuna aggiunta di solforosa. Di intensità di frutta e dolcezza. Giovane e irruento. Da bere a secchiate. Belle le etichette di Durrbach.

Bourgogne Rouge

Aux

Seurrets 2022

100% Pinot Noir

cl.75

Un rosso a denominazione regionale ma proveniente solo da appezzamenti di grande valore. Fine e armonioso, gioca sui richiami alla ciliegia e al cacao. Lo step giusto per chi vuole intraprendere il viaggio nell’universo borgognone, viaggiando in seconda classe.

Bourgogne Rouge

Clos de la Perrière

Monopole

2022

100% Pinot Noir

cl.75

Dallo stesso Clos in cui si produce anche lo Chardonnay. Diraspatura parziale, macerazione in cemento per 15-20 giorni, con lieviti indigeni. Poi affinamento in botti di rovere per 12 mesi, di cui solo il 10% nuove. Bel rosso acceso che corre sulla dorsale verticale, di sale e tocchi speziati.

Auxey-Duresses Rouge Vieilles Vignes Monopole 2022

100% Pinot Noir

cl.75

Da suoli di marne, argille e calcari, vecchie vigne piantate nel 1952; resa bassissima, intorno ai 30 hl/ettaro, e circa diciotto mesi in barrique. Stupendo, paradigmatico rosso. Meno noto del bianco, sa farsi rispettare ad apprezzare.

Chorey-lès-Beaune Rouge

Les Beaumonts 2021

100% Pinot Noir cl.75

Parcella a nord di Beaune, fra AloxeCorton e Savigny-lès-Beaune. Doppia cernita dei grappoli prima della macerazione in acciaio per quasi 20 giorni. Poi affinamento in botti di rovere mai nuove, per un anno.

Saint-Romain Rouge

Sous Roches

2022

100% Pinot Noir cl.75

La cifra connotante del luogo è lo scheletro salino che si allunga nel finale, dopo avere donato frutta e rossa e tocchi di cacao e torrefazione. Un profondo Pinot Noir. I prezzi vertiginosi spingono sempre di più verso questi lidi i produttori d’eccellenza.

Volnay Les Famines 2021

100% Pinot Noir cl.75

Meticolosa selezione dei migliori grappoli, diraspatura per il 50-70% degli stessi. Lenta vinificazione di 20 giorni con soli lieviti indigeni in legno. L’affinaento è fatto in botti di diversi passaggi per almeno un anno. Bassissimi solfiti aggiunti.

Domaine Piguet-Girardin

Côte de Beaune

Auxey-Duresses

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 12 ettari

EDamien Piguet-Girardin

t voilà l’ingegnere. 35 anni, ma ne dimostra almeno 10 di meno, quel briciolino professorale di chi ha fatto la solita banale scelta di vita abbandonando studi di progettazione ben avviati per affrontare il più duro e bel mestiere del mondo: il vigneron borgognone. E così, tra un’annata persa per la grandine, un’altra per la gelata, un’altra dimezzata, prova a raccogliere i cocci di una produzione infinitesimale e a presentarci quel poco di questo disgraziato millesimo: il 2021, arricchito dall’invece più generoso 2022. Ci ha convinto il fatto che, nonostante le avversità, la tempra sia bella tosta e quando girerà la ruota delle contrarietà, saprà esprimere il meglio dai suoi terroirs. Vigneto variegato in tante parcelle soprattutto nei nobili Meursault e Chassagne-Montrachet.

Bottiglie: 70.000

Auxey-Duresses Blanc 2022

100% Chardonnay cl.75

Da vigneti degli anni ’60 e ‘70 sull’altopiano che domina AuxeyDuresses. Suoli leggeri di natura marnoso-calcarea, sempre ben drenati con leggera pendenza. Si raggiungono maturità sempre molto buone. Affinamenti in legno di 12 mesi, di cui il 30% legni nuovi.

Meursault Village 2022

100% Chardonnay cl.75

Il Meursault Village proviene da 3 arcelle: Limozin, Gruyaches e Vireuils. Queste ultime due si trovano ai margini dei Premier Cru Les Charmes e Les Genevrières che portano il lato fruttato profondo, grasso e goloso e la terza porta il lato minerale, di nocciola/ mandorla con una bella tensione.

Meursault Premier Cru

Les Charmes 2021

100% Chardonnay cl.75

Nasce da un unico appezzamento, situato proprio nel mezzo della collina, su duri calcari giurassici e calcari marnosi che danno uve molto concentrate, intense. Queste uve daranno al vino un eccezionale potenziale di invecchiamento.

Chassagne-Montrachet Rouge

Premier Cru Morgeot 2022

100% Pinot Noir cl.75

Da una sola parcella piantata sia a Chardonnay che a Pinot Noir, un rosso di leganza dai riflessi granati, naso intenso sui frutti rossi, anche canditi. Bocca di materia, polposa, leggermente pepata e sostenuta da un buon tannino.

Domaine Jean-Michel Gaunoux

Côte de Beaune

Meursault

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 7 ettari

LJean-Michel Gaunoux

e migliori vigne nel comune di Meursault e una visione tradizionale e molto rispettosa, questo in estrema sintesi la fotografia del Domaine di Jean-Michel Gaunoux che ha ereditato dalla madre (acquistata nel 1978) questa straordinaria piccola cantina. In vigna si pratica la lotta integrata, non si usano pesticidi, erbicidi e altri prodotti di chimica di sintesi e si prevede un ricco inerbimento. In cantina è la storia del luogo a dettare il ritmo delle fermentazioni: i legni nuovi solo per un 15-20%, affinamento di 15-20 mesi, no filtrazioni e stabilizzazioni forzate. Il Domaine possiede inoltre alcune parcelle anche a Puligny, Volnay e Pommard.

Bottiglie: 40.000

Bourgogne Blanc

Côte d’Or 2023

100% Chardonnay cl.75

Da un piccolo appezzamento appena sopra il Premier Cru Perrieres a Meursault. Vigne di più di 40 anni donano uno Chardonnay ricco e avvolgente, in cui il legno ben presente si integra bene grazie ad una eccezionale intensità minerale.

Meursault Village 2023

100% Chardonnay cl.75

Bianco di eleganza e avvolgenza. Il luogo è l’attore protagonista ma il produttore sa leggere le sfumature del millesimo caldo e vibrante, sui toni di frutta gialla tropicale e bucce di mandarino.

Meursalut Premier Cru

Les Perrières 2022

100% Chardonnay cl.75

Classificato Premier Cru dal 1861, ma meriterebbe ampiamente l’attribuzione Grand Cru, Perrières è uno dei più assoluti vigneti del mondo. Profondissimo, minerale e salino. Disponibile qualche bottiglia di 2020.

Meursault Premier Cru

Les Gouttes d’Or 2023

100% Chardonnay cl.75

Altro Premier Cru di altissimo livello “geologico”. La più piccola delle parcelle di proprietà, su suoli a inclusione ferrosa, rivela una armoniosa rotondità senza perdere la tensione.

Meursault Premier Cru

Les Charmes 2022

100% Chardonnay cl.75

Un altro grandissimo Premier Cru celebrato per l’eleganza e l’avvolgenza della frutta gialla matura e salina. Il 5% sopravvissuto del 2021 arricchisce il Meursault Village.

Meursault Rouge

Les Criots 2022

100% Pinot Noir cl.75

Un vino rosso che assomiglia a un bianco per eleganza e sfaccettature. Luminoso e dinamico, dal naso sottile e dal corpo di seta. Sono poche le vigne in rosso, tra l’altro poco considerate, ma in questo caso naturale il balzo sulla sedia.

Meursault Premier Cru

Les Genevrières 2022

100% Chardonnay cl.75

Cru esposto a est, in basso, tra i 240-280 metri di altitudine, riesce a esprimersi con eleganza, su tocchi di limone e delicate spezie esotiche, accompagnate da quella curva morbida ed elegante del lungo affinamento in legni di Borgogna per almeno 15 mesi.

Pernand-Vergelesses

Les Belles Filles 2022

100% Chardonnay cl.75

Vigneto caratterizzato da un’elevata pendenza, coltivata sempre in maniera tradizionale dalle sapienti mani di JeanMichel. Grande ricchezza aromatica accompagnata da una alta acidità rinfrescante. Vino giocato tra finezza e complessità.

Puligny-Montrachet

Premier Cru Les Folatieres 2022

100% Chardonnay cl.75

Non solo Meursault, dunque, ma anche una delle più belle espressioni di Puligny… che dire… Il luogo è attore protagonista nelle mani di un grande produttore. Anche qui qualcosina nel 2021 è stato salvato e ve lo sottoponiamo con il giusto pudore.

Pommard Les Perrières 2022

100% Pinot Noir cl.75

Una volta si diceva dei vini Pommard che bisogna essere pazienti e concedere un tempo idoneo affinché esprimano tutto il loro potenziale. Non è più così…qui si trova freschezza, oltre la struttura, ma aspettarlo un po’ non è poi un grande peccato.

Volnay Premier Cru Clos des Chênes 2021

100% Pinot Noir cl.75

Un Clos in grado di esprimere alla perfezione le caratteristiche tipiche di Volnay. I piccoli frutti rossi maturi si abbinano ad una nota affumicata, un tocco di fi ori secchi. La rigidità tipica della denominazione verrà affinata ed armonizzata da qualche anno di affinamento in bottiglia.

Volnay Premier Cru

Les Brouillards 2018

100% Pinot Noir cl.75

Attorno al 1885 Dom Bavard, curato di Volnay scriveva: “I vini di Volnay sono lo specchio complessivo del suo Terroir, un suolo leggero, di argilla, pietre calcaree e silex. E qui si producono vini delicati e leggerissimi”. Ecco, queste parole valgono ancora!

Domaine Theulot-Juillot

Côte Chalonnaise - Mercurey Mercurey

Chardonnay - Pinot Noir

Proprietà: 12 ettari

CFamiglia Theulot-Juillot

reato all’inizio del secolo da Marguerite e Émile Juillot, il Domaine, oggi nelle mani di Nathalie Theulot e del marito, si estende oggi su 12 ettari. Da sempre di proprietà familiare, tramandato da madre in figlia, l’azienda è presente solo nel comune di Mercurey ed ha a disposizione una tavolozza di sei Premier Cru, accanto a un bell’insediamento nel Mercurey Village, in rosso come in bianco. Per quanto semplicistico possa sembrare, dopo tanti anni, l’unica constatazione è stata che è più facile fare buoni vini con belle uve. La cantina ha quindi da lungo tempo imboccato la strada del controllo delle rese, dei tagli moderati dei ceppi, soppressione degli erbicidi e vinificazioni naturali.

Bottiglie: 70.000

Crémant de Bourgogne

Brut s.a.

100% Pinot Noir cl.75

Il Blanc de Noirs da uve raccolte a Mercurey da una sola parcella di uve rosse. Bollicina di bel volume e di nuance sui frutti rossi. Farà la sua parte accompagnando ed esaltando la tavola, soprattutto sui piatti saporiti, ricchi e avvolgenti.

Bourgogne Blanc

Côte Chalonnaise 2022

100% Chardonnay cl.75

Da una vigna ancora abbastanza giovane, impiantata nel 1993. Affinamento per 3/4 in legno e 1/3 in acciaio. Bianco leggero da aperitivo o piatti fini e delicati.

Mercurey Blanc Premier Cru

Les Chenaults 2022

100% Chardonnay cl.75

Pressatura a grappolo intero, Vinificazione con soli lieviti indigeni, affinamento solo per 1/4 in legno, per mantenere la tipicità del terroir calcareo di provenienza. Dorsale salina e frutta tropicale fragrante. Su preparazioni a base di verdura.

Mercurey Blanc Premier Cru

La Cailloute Monopole 2022

100% Chardonnay cl.75

Terreni di marne beige, con importanti affi oramenti di rocce calcaree, beneficia di un soleggiamento ottimale e raggiunge sempre una piena maturità. Vinificazione e affinamento in botti di cui il 30% nuove per 11 mesi.

Mercurey Blanc Premier Cru

Les Saumonts 2022

100% Chardonnay

cl.75

Parcella a circa 300m d’altitudine, terreno argillo-calcareo di colore arancio ed esposizione a sud-sud ovest. Affinamento in botti per un per un terzo nuove e per due terzi di primo e secondo passaggio. Di grande aromaticità agrumata e floreale, con un pizzico di mineralità.

Mercurey Rouge Vieilles Vignes 2022

100% Pinot Noir

cl.75

Assemblaggio di tre parcelle, appunto, di vecchie vigne, situate una nella parte alta della collina di Mercurey, da cui si producono al massimo 40 hl\ha, una a mezza altezza e la terza nella parte bassa, per bilanciare la freschezza, la complessità e la maturità delle uve.

Mercurey Rouge Premier Cru

La Cailloute Monopole 2022

100% Pinot Noir

cl.75

È uno dei Premier Cru più emblematici di Mercurey, su suoli di calcari giurassici di colore rosso. Sono due le selezioni parcellari di Pinot Noir presenti in questa cuvée, impiantate nel 79 e nell’80. La foto di questa collina è emblematica di come i francesi abbiano nel tempo imparato a classificare.

Mercurey Rouge Premier Cru

Les Croichots 2023

100% Pinot Noir

cl.75

Les Croichots è formato da 4 differenti parcelle che conferiscono eterogeneità di piante d’origine ed età differenti al quadro generale del vino. Pinot nero classico paradigmatico della Côte Chalonnaise, si esprime dando il meglio con quello che, ormai, sulle tavole francesi si chiama “volaille”.

Mercurey Rouge Premier Cru Les Combins 2022

100% Pinot Noir cl.75

Pinot Noir da selezione massale su marne chiare beiges del periodo oxfordiano, esposizione a mezza costa in pieno sud, 275 metri di altitudine: vino ricco e caldo, more mirtilli, ricchezza, volume ma tannini vellutati.

Mercurey Rouge Premier Cru

Les Champs Martins 2022

100% Pinot Noir cl.75

Da due differenti parcelle, su vigne di 30\40 anni, esposizione sud, sudovest, qui il Pinot Noir esprime sottile e profonda mineralità, precisione aromatica, purezza ed equilibrio su finale salino.

Mercurey Rouge Château Mipont 2022

100% Pinot Noir cl.75

Esposizione pieno sud, soleggiamento eccezionale, vigna del 1963, Pinot Noir à petit grains, macerazione prefermentativa a freddo per 5-6 giorni, poi fermentazione e sosta in legno (20% di barriques nuove), per un anno.

Domaine des Gandines

Mâconnais

Clessé

Chardonnay

Proprietà: 16 ettari

Bottiglie: 110.000

Il vigneto Gandines è una tenuta familiare gestita dalla famiglia Dananchet, specializzata nella produzione di grandi vini bianchi del Mâconnais. Il Domaine è stato fondato da Joseph Dananchet nel 1925, che ha iniziato con l’eccezionale climat “Les Gandines”. In seguito si sono susseguite 4 generazioni che hanno portato la tenuta ai quindici ettari attuali. Con l’arrivo di Benjamin, nel 2005, si passa prima al biologico, per poi evolvere, dal 2012, verso la biodinamica. Nel

2015 arriva anche Florent e il cerchio familiare si completa. Oggi il lavoro è svolto con la stessa passione e una fi losofi a semplice, quella di produrre grandi Chardonnay nel rispetto del terroir e dell’ambiente. Ogni appezzamento viene vinificato separatamente per esaltare il più possibile la diversità dei climat. Le fermentazioni sono lente e naturali in tini di acciaio inox, vecchie botti da circa 5000 litri, in fûts de Bourgogne (botti di rovere da 228 litri) o in demi-muid (500 litri).

Benjamin Dananchet

Mâcon-Villages Blanc 2024

100% Chardonnay cl.75

Il Mâcon-Villages proviene da vigne giovani piantate sugli ultimi pendii che dominano la pianura della Saône. Affinamento di circa 9 mesi per questo bianco giocato su note di agrumi verdi, tocchi floreali e di nocciole. Per l’aperitivo con le ostriche.

Mâcon Blanc Péronne 2022

100% Chardonnay cl.75

Vinificato e affinato sulle fecce fini in legno per 6 mesi, per ottenere un vino fresco e fruttato, dai riflessi giallo paglierini con tocchi verdi brillanti. Al naso aromi di agrumi e lime con note leggermente salate e iodate. Al palato bellissimo equilibrio e buona acidità. Con frutti di mare e carni bianche.

Viré Clessé

Terroir de Clessé 2023

100% Chardonnay cl.75

Una miscela di 6 appezzamenti di vecchie vigne piantate su terroir diversi. Ognuno raccolto a mano, poi vinificato e affinato separatamente in acciaio. Al palato rotondo e potente, fresco e fruttato, con un notevole equilibrio acido. Da provare soprattutto con la cucina orientale, le lumache e i formaggi di capra.

Mâcon Blanc

Les Pépettes 2022

100% Chardonnay cl.75

Les Pépettes proviene da vitigni situati a Clessé, vinificato e affinato per 12 mesi in demi-muid, né filtrato né chiarificato. Dai riflessi dorati e brillanti rivela un naso fine, di aromi floreali e agrumi. Al palato ritroviamo note di agrumi e frutta matura. Per tartare di pesce o capesante.

Viré Clessé Climat

Les Gandines 2022

100% Chardonnay cl.75

Da una sola parcella denominata appunto “Les Gandines”, impiantata in parte dal bisnonno, nel 1925. Fermentazione alcolica e affinamento in botti di rovere per 12 mesi. Naso fresco ed elegante di agrumi con note mentolate e frutta esotica. Palato ben equilibrato, potente, lungo, fra l’eucalipto e la pietra focaia.

Viré Clessé Loris 2022

100% Chardonnay cl.75

La cuvée Loris proviene da viti di 80 anni piantate su magnifici terroir di calcare bianco adiacenti alla città di Clessé. Un vino complesso, potente e schietto, di eccezionale lunghezza e grande potenziale di invecchiamento. Vira da note speziate e agrumate ad una sublime mineralità.

Beaujolais

Quale rabbia si prova assistendo al progressivo “sputtanamento” del nome

Beaujolais , una delle aree viticole di maggiore interesse per suoli, climi e vitigni che si estende dall’estremo sud della Borgogna, sotto Macon, coprendo una zona collinosa fino al nord di Lione, tra la valle della Saona a est e la valle della Loira a ovest. Qui è il vitigno Gamay che prospera come in nessun altro luogo.

Attecchisce straordinariamente in un terreno granitico, dando origine a vini fruttati, freschissimi e straordinariamente beverini. Oltre al popolarissimo e quanto mai avvilito da scellerate scelte di marketing, Beaujolais Nouveau, possiamo annoverare altre 11 appellations: Beaujolais , Brouilly , Chénas , Chiroubles , Côte-de-Brouilly , Fleurie , Juliénas , Morgon , Moulin-à-Vent , Régnié e Saint-Amour . Le vigne e le colline racchiudono paesini di grande suggestione: Beaujolais Villages occupa sostanzialmente la parte centrale del vigneto e disegna a nord un arco attorno ai 10 cru settentrionali, la maggior parte dei quali è concentrata attorno a un paese che ne porta il nome.

Il più meridionale e vasto dei cru del Beaujolais è il celebre Brouilly, vino considerato ricco, completo, con sapori molto fruttati di mora e ciliegia nera, di terra. Il cru (distinto) Côte de Brouilly, è noto per il colore molto intenso e profondo, polpa e materia nei vini. Ci spostiamo in direzione Morgon, la cui area di appellation è, dopo Brouilly, la più estesa del Beaujolais, e si contraddistingue per la presenza di vini forti e fruttati (aromi di amarena). A Chiroubles, il più alto dei cru del Beaujolais, si ammira un vasto panorama davanti a uno “chalet des crus” che propone una ricca gamma di chirouble di diverse tenute. I vini di Chiroubles, molto intensi nel colore, sono tra i più raffinati e fruttati del Beaujolais.

Più lontano, Chénas , la più piccola appellation del Beaujolais, vanta una reputazione d’eccellenza. Saint-Amour, dove si danno appuntamento gli innamorati, è l’ultima tappa di questo ipotetico viaggio del gusto.

Quintessenza della sensualità, i suoi vini possono maturare a lungo, anche oltre i dieci anni, e svelano aromi fruttati, di viola, kirsch, cassis e frutti rossi.

A ovest del territorio, un nuovo scenario: la vigna lascia il posto agli abeti. Per monti (fino a 1.000 m di altezza) e vallate, il Beaujolais verde offre anch’esso dei piaceri gustativi sorprendenti, fra cui formaggi, varietà di miele e salumi.

Paul Janin et Fils

Beaujolais - Moulin-à-Vent

Romaneche-Thorins

Chardonnay - Gamay

Proprietà: 8 ettari

Bottiglie: 40.000

Eric Janin ha realizzato la sua prima vendemmia nel 1983: guida con sensibilità questa tenuta familiare, su otto ettari di vigna. Il padre, in pensione dal 2008, osserva il lavoro del figlio, dando buoni consigli. Le parcelle di proprietà insistono su diversi Cru: alcune sono centenarie come Les Greneriers, impiantata

Eric e Perrine Janin

nel 1914 nel celebre Moulin-à-Vent; altre hanno circa 80 anni, come quelle del Clos de Tremblay sul terroir di Burdelines. Lo stile di casa ci porta ai richiami del passato: vini poco estratti, sempre giocati sulla finezza e su una materia delicata e pulsante.

Beaujolais-Villages Blanc

Argiles 2023

100% Chardonnay cl.75

Vigneto impiantato una ventina d’anni fa su suoli argillo-limonosi, con rendimenti sempre sotto i 40 ettolitri ad ettaro. Metodica selezione dei migliori grappoli prima della fermentazione in legni di multipli passaggi. Anche l’affinamento avviene in legno per quasi un anno. Di ricchezza e mineralità.

Beaujolais-Villages Rouge

Piémont 2023

100% Gamay cl.75

Assemblaggio di diverse parcelle di vigne fra i 30 e i 60 anni di età, con rese molto basse, dal lieuxdits Les Peloux. Diraspatura per l’80% dei grappoli, macerazione di 14 giorni. Ogni parcella viene vinificata separatamente e solo successivamente assemblate. Di frutto e struttura.

Moulin-à-Vent Empreinte 2022

100% Gamay cl.75

Cuvée di tre parcelle con vigne di circa 30 anni, su suoli di graniti e vecchi depositi alluvionali. Il maniacale lavoro in vigna e selezione dei grappoli porta ad una raccolta di soli 20 Hl/Ha. Una fotografia del savoir-faire di casa, tramandato da più di 100 anni, per un vino vellutato e carnoso.

Moulin-à Vent Héritage 2023

100% Gamay cl.75

Ecco l’eredità della famiglia: le vecchie vigne, tra gli 80 e i 100 anni, che insistono sul più bello tra i Cru dei graniti, il Moulin-à-Vent. Un frutto superbo, ben maturo, su note di ciliegia e prugna, di trama carnosa e volume al palato setoso.

Moulin-à-Vent

Les Grenieres 2022

100% Gamay cl.75

Parcella impiantata già prima del 1914, rese bassissime, sotto i 20 ettolitri. Vinificazione per l’80% a grappolo intero, 15 giorni di contatto con le bucce. Lunghissima maturazione in vasca per 18 mesi sulle fecce fini. Un vino di forza ed intensità.

Moulin-à-Vent

Les Vignes du Tremblay 2022

100% Gamay cl.75

Il Cru per eccellenza: suoli di granito bianco e rosa da antichi depositi alluvionali, vecchie vigne, dai 40 ai 70 anni, rese molto basse (vale a dire 24 ettolitri prodotti per ogni ettaro). Un Gamay di grande eleganza e tessitura fine, armonica ma persistente e pulsante.

Domaine Louis-Claude Desvignes

Beaujolais-Morgon

Morgon

Chardonnay - Gamay

Proprietà: 11 ettari

Bottiglie: 50.000

UEmmanuelle e Luis-Bénoît Desvignes

n fratello e una sorella al timone di questo storico Domaine familiare. Siamo all’ottava genrazione che si succede in cantina. E sono loro a raccontarci di come i loro vini, nel solco della tradizione, ricordino le pietre delle loro vigne, robuste, usurate ma ben attaccate al suolo. Gamay che non temono il tempo, anzi, lo accompagnano. I Cru di Morgon sono preziosi; formatisi dalla disgregazione di rocce cristalline friabili, ricche in ossido di ferro e attraversati da venature di manganese, scisto e depositi eruttivi.

Beaujolais Blanc

Sans Bois ni Loi 2023

100% Chardonnay cl.75

Chardonnay In versione base. Un fragrante e minerale Beaujolais per l’aperitivo o un divertimento informale, stile bar à vin.

Affinamento di sette mesi in uovo di cemento, buona acidità, scheletro minerale, sui fiori bianchi, tutto giocato su finezza e freschezza. Per il 2024 raccolto interamente perduto.

Beaujolais Rouge

l’Aube à Javernières 2023

100% Gamay cl.75

Come per il bianco, anche questo rosso d’ingresso è proveniente dalle giovani vigne al confine tra la denominazione Beaujolias e Morgon Côte du py. 20% di uve diraspate prima della pressatura ed affinamento di sette mesi in uovo di cemento, per un rosso fresco a tutta frutta rossa.

Morgon

La Voûte Saint-Vincent 2023

100% Gamay cl.75

Vigne di 45 anni, convertite al Bio, il 50% dei grappoli diraspati, 8 mesi di affinamento in cemento. Ricco e scuro, nei richiami alla mora, al ribes e all’amarena, ha una trama tannica vellutata e gentile. La pulsante freschezza è la sua migliore connotazione per abbinamenti con carni al sangue.

Morgon

Château Gaillard 2023

100% Gamay cl.75

Da una singola parcella con vigne di 80 anni, su sabbie e graniti, in conversione Bio. Sempre solo affinamento in cemento per sette mesi. L’anima più vera di Morgon, in questa parcella. Descrittori di frutta nera, sapidità e profondità, una lunghissima persistenza.

Morgon Corcelette 2024

100% Gamay cl.75

Da una parcella nell’area ovest di Morgon, vigne di 50 anni su graniti rosa polverizzati con esposizione sud. Che bel rosso succoso e fresco, tanto piacevole quanto versatile nei molteplici abbinamenti gastronomici. In estate servitelo tra i 12 e i 14 gradi.

Morgon Montpelain 2023

100% Gamay cl.75

Nuova cuvée parcellare disponibile a catalogo che racconta da un altro punto di vista questa denominazione, vigne di 80 anni su sabbie e argille esposte ad est. Naso di more selvatiche e grafite, palato strutturato e succoso, ottima lunghezza. Di eleganza e bevibilità.

Morgon

Côte du Py Javernières 2023

100% Gamay cl.75

Da suoli di profonde argille impregnate di ossidi di ferro, vigne di almeno 40 anni lavorate esclusimante a mano. Nove mesi di affinamento in cemento. Si sente davvero l’uva matura e pura, di frutta fragrante, l’armonia e la struttura raffinata e concentrata.

Morgon Côte du Py 2024

100% Gamay cl.75

Il più celebre tra i Cru di Morgon. Su scisti e rocce eruttive disgregate, vigne di 70 anni esposte a sud-est. Frutta compatta, intensa su nuance lievemente speziate e sensazioni sapide e minerali. Un vino di grande classe, da conservare in cantina, anche per diversi anni.

Domaine Chermette

Beaujolais-Fleurie-Brouilly-Saint-Amour-Moulin à Vent St. Verand

Chardonnay - Gamay

Proprietà: 35 ettari

Bottiglie: 200.000

Martine e Pierre-Marie Chermette sono i produttori di un nostro cavallo di battaglia tra le bollicine non Champagne. Il loro Crémant de Bourgogne Blanc de Blancs tutto da uve Chardonnay coltivate su un terreno argillo calcareo è da tempo uno tra i vini più apprezzati e venduti del nostro catalogo. La qualità del vino è cartina di tornasole della costante attenzione messa dalla famiglia Chermette alla selezione delle uve: gli acini sono raccolti a mano e posti

Pierre e Jean Éienne Chermette

in cassette aerate che lasciano colare il succo, evitando così l’ossidazione. In cantina poi, scelta stilistica che condividiamo, l’assemblaggio di tre millesimi, elaborati secondo il metodo tradizionale, a garantire equilibrio e armonia nelle cuvée. Uno splendido, per chi ama la tipologia, Nouveau in uscita alla mezzanotte del terzo giovedì di novembre e una vasta selezione di Cru completano il quadro.

Crémant de Bourgogne

Blanc de Blancs Brut s.a.

100% Chardonnay

cl.75

Eleganza, finezza, piacevole sottile effervescenza per un crémant davvero ben realizzato. Aromi di fiori bianchi freschi, fruta a polpa bianca, volumi ben delineati in un palato sempre rinfrescato da una verve agrumata. L’aperitivo non è che il preludio diu un utilizzo più ampio.

Crémant de Bourgogne

Blanc de Blancs Nature s.a.

100% Chardonnay cl.75

cl.150

Quanto detto qui sopra con un tenore zuccherino minore, per garantire maggior tensione e sapidità alla cuvée. Incontrando le conchiglie dell’atlantico, sarà un matrimonio d’amore, con tortini di verdura per un rapporto solido e duraturo.

Beaujolais Blanc

Chardonnay Collanges 2023

100% Chardonnay

cl.75

Che succo fresco e agrumato, di avvolgenza, ricco e grasso, questo bianco di casa Chermette. Vinificato in acciaio e per il 10% in barriques, pochissimi solfiti aggiunti per una lenta fermentazione a temperatura controllata. Perfetto in aperitivo, sconfina su pietanze a base di verdura.

Beaujolais Rouge

Vieilles Vignes 2024

100% Gamay

cl.75

Vigne di età compresa fra i 35 e i 100 anni che insistono su terreni di granito scuro nel comune di Saint Vérand. Vinificazione tradizionale semi-carbonica, macerazione di 6 giorni in cemento ed acciaio. Per tutti i volatili nobili, i salumi ed anche il comté.

Brouilly Les Pierreux 2023

100% Gamay cl.75

Dal più meridionale dei Crus di Beaujolais, questa bellissima e assolata parcella di Gamay da vecchie vigne (60 anni) ai piedi del monte Brouilly. Caldo, profondo, da servire leggermente fresco, soprattutto nelle giornate estive.

Fleurie Les Garants 2023

100% Gamay cl.75

Il “Grand Cru” del Beaujolais, fruttato, armonico e di facile beva. Macerazione in contenitori di cemento per 12 giorni, pochissimi solfiti aggiunti. La densità e persistenza suggeriscono un buon potenziale d’invecchiamento.

Moulin-a-Vent

Les Trois Roches 2023

100% Gamay cl.75

Tre diverse parcelle da suoli di granito e manganese, con esposizioni sud-est. Vendemmia esclusivamente manuale a piena maturità. Vinificazione semicarbonica e macerazione di 10-12 giorni. Potenziale di invecchiamento straordinario.

Saint-Amour

Les Champs-Grillés 2023

100% Gamay cl.75

Saint-Amour è il Cru più settentrionale del Beaujolais (si trova solo a 12 km più a sud di Macon) e uno tra i più reputati per qualità dei suoli: sono nobilissimi infatti i graniti di quest’area esposta a sud, sud-est. Profumi floreali, di eleganza. Palato sottile e armonico per la serata di San Valentino.

Vallée de la Loire

Nel Nord della Francia, lungo il corso di questo fiume, per più di mille chilometri si susseguono le vigne che danno origine a una molteplicità di vini: un fronte molto esteso da est verso ovest con climi, terreni e varietà eterogenei.

Il clima è un fattore fortemente condizionante per la qualità: in tutte le zone situate verso il NordEuropa la diversità fra le annate è molto accentuata. Nelle annate più miti, qualora si possa prolungare il tempo della vendemmia, si ottengono bianchi di grande espressività e rossi di struttura. Se, invece, le temperature e le piogge anticipano la stagione, i vini prodotti potranno risultare troppo duri o troppo semplici.

Sicuramente i vitigni a bacca bianca trovano in queste condizioni il loro ambiente ideale. Le uve rosse, invece, raggiungono livelli di interesse solo in alcune zone e a condizioni climatiche favorevoli. Lo Chenin Blanc dà origine a quattro stili di vino del tutto distinti: secco, amabile, dolce e spumante grazie all’acidità naturale che lo contraddistingue.

Il Cabernet Franc è di origine bordolese ma è presente da secoli in varie parti della Loira. Qui si esprime secondo latitudine e clima donando quindi vini più magri e più nervosi che a Bordeaux. I sentori erbacei che lo identificano sono comunque sempre presenti.

Grolleau, Gamay, Malbec (localmente Côt), Pinot Noir sono gli altri vitigni a bacca rossa che prendono parte da soli o più spesso in uvaggio alle appellations: Anjou, Touraine e Sancerre.

Il Muscadet (Melon de Bourgogne) solo mezzo secolo fa originava dei Vin de Pays. Oggi è un vino di successo, prodotto nei Pays Nantais verso la foce della Loira. La struttura piuttosto semplice lo rende di facile approccio. Generalmente viene utilizzato come aperitivo o con i frutti di mare crudi della costa nord atlantica.

La messa in bottiglie sur-lie è una tecnica tradizionale regolamentata della regione nantese. Per beneficiare di questa menzione i vini devono passare l’inverno in acciaio o in legno e devono trovarsi ancora sui loro lieviti o dentro il loro ambiente di vinificazione al momento della messa in bottiglia. La commercializzazione può essere effettuata soltanto a partire dal 1° giovedì di marzo. Questo procedimento permette di accentuare la freschezza, la finezza e il bouquet dei vini. I magnifici pendii marno-calcarei di Sancerre, Morogues e di Pouilly-sur-Loire sono vocati a Sauvignon di finezza estrema.

Il terreno magro e siliceo e un clima soggetto a sbalzi di temperatura sviluppa vini nervosi ed eleganti, con aromi caratteristici ed ineguagliabili.

Conosciamo meglio le zone di produzione:

Sancerre (2815 ettari complessivi)

Sancerre si trova sulla costa occidentale del fiume Loira. In questa zona si trovano ottimi vigneti, con terreni composti da sedimenti di gesso e silicio, e fra questi i migliori sono Le Grand Chemarin, Chêne Marchand e Clos de la Poussie. I magnifici pendii marno-calcarei di Sancerre, Morogues e di Pouillysur-Loire sono coltivati a Sauvignon.

Menetou-Salon (487 ettari complessivi)

Parente minore del Sancerre con cui condivide il Sauvignon Blanc e il Pinot Noir. Senza avere la stessa capacità di invecchiamento, ma di rimando una maggior bevibilità in gioventù.

Quincy (240 ettari complessivi)

Si distingue per la sua rusticità che vede la presenza solo di vini bianchi.

Reuilly (196 ettari complessivi)

Oltre al Sauvignon che produce bianchi secchi e fruttati, ma con le spalle larghe, è da ricordare un Pinot Grigio che fornisce un Rosé morbido e delicato ormai in estinzione sostituito dal più massiccio Pinot Nero.

Pouilly-Fumé (1200 ettari complessivi)

Sulla costa orientale del fiume Loira si trova invece la città di Pouilly-sur-Loire, celebre per la produzione del Pouilly-Fumé. I terreni di quest’area sono più ricchi di calcare, una caratteristica ritenuta responsabile per il pronunciato aroma di affumicato dei vini che qui si producono. Le tecniche enologiche utilizzate in questa regione tendono a conservare il carattere fresco dei vini, pertanto il metodo tradizionale prevede la vinificazione in contenitori inerti, come il cemento e l’acciaio. Negli anni 80 alcuni produttori introdussero l’uso di barrique con lo scopo di aumentare la complessità e il corpo dei vini, ottenendo risultati apprezzati da molti ma anche contestati da altri poiché molto distanti da ciò che è considerato il modello classico della Valle della Loira.

Nella Touraine si distinguono:

Coteaux-du-Loir (75 ettari complessivi)

Con il Jasnières è il solo vigneto della Sarthe. É rinato dopo essere praticamente scomparso negli anni ‘70. I vigneti sono piantati sull’argilla silicea che copre il tufo. Il Pineau d’Aunis in blend con il Cabernet, il Gamay e il Côt ( Malbec) dà dei rossi leggeri e fruttati.

Jasnières (65 ettari complessivi)

É il Cru del Coteaux du Loir, ben delimitato su un unico versante esposto a Sud su 4 chilometri di lunghezza. É l’accompagnamento ideale per la “marmite sarthoise” specialità locale con pollame vario, coniglio, tagliati a fette sottili e legumi cotti a vapore.

Coteaux-du-Vendômois (153 ettari complessivi)

Qui irrompe il Pineau d’Aunis con il quale si producono dei Vin Gris originali, dagli aromi pepati. In rosso a volte viene vinificato in purezza ma, quasi sempre, si mescola con la finezza del Pinot Nero, i tannini del Cabernet Franc e il fruttato del Gamay. Per il bianco solo lo Chenin.

Touraine-Mesland (80 ettari complessivi)

Bianchi in Chenin completati da un po’ di Chardonnay e Sauvignon e rossi con il Gamay più Cabernet e Côt.

Vouvray (2175 ettari complessivi)

Praticamente di fronte a Tours. I vini tranquilli sono di gran razza: possono recare la dicitura sec, sec tendre, demi sec, doux. Le tipologie si alternano a seconda delle annate, comunque mantenendo

l’idoneità ad un lungo invecchiamento capace di valorizzare al meglio la loro complessità. I pétillants elaborati secondo il metodo tradizionale sono bevuti giovani. Pesci e formaggi di capra andranno bene coi primi, mentre i piatti delicati, senza dimenticare l’aperitivo, con gli altri vini.

Montlouis (385 ettari complessivi)

La Loira a Nord, la Foresta di Amboise a Est e il Cher a sud. Di fronte a Vouvray, con il quale condivide le caratteristiche senza averne la profondità sul lungo periodo. I suoli di argilla silicea localmente ricoperti di sabbia lo rendono più leggero e adatto alla spumantizzazione.

Touraine (4475 ettari). É una denominazione regionale. È situata da Montsoreau ovest fino a Blois e Selles-sur-Cher a est.

Il tufo affiora raramente, l’argilla silicea è dominante. In Rosso predomina il Gamay (usatissimo anche per i vini novelli), spesso e volentieri accompagnato dal Cabernet e dal Côt. I bianchi, prevalentemente a base Sauvignon sono vinificati secchi. Si devono comunque menzionare le sottozone:

Touraine-Noble-Joué (28 ettari complessivi), Vin Gris.

Touraine-Amboise (167 ettari complessivi) Rosé e rossi da Gamay e Cabernet.

Touraine-Azay-le-Rideau (54 ettari complessivi) bianchi in Chenin e rosati composti dal Grolleau (60% minimo dell’asemblaggio) Gamay, Côt e Cabernet. Completano il quadro Cheverny (525 ettari), Cour-Cheverny (51 ettari), Orléans (83 ettari), Orléans-Cléry (28 ettari) e Valençais (139 ettari). Bourgueil (1407 ettari complessivi)

Denominazione in rosso e talvolta rosato con l’uso esclusivo del Cabernet Franc (qui detto Breton). Se provengono da suoli con il tufo hanno una buona attitudine all’invecchiamento nei buoni millesimi. Se invece la provenienza sono i terrazzamenti dal suolo ghiaiosi e sabbiosi sono più fruttati.

St Nicolas-de-Bourgueil (1073 ettari complessivi)

Con caratteristiche simili a quelle del vicino Bourgueil hanno una riconoscibilità dovuta alla maggior freschezza e leggerezza.

Chinon (2350 ettari complessivi)

Attorno alla vecchia città medievale, nella terra di Gargantua e Pantagruel, è prodotto sui terrazzamenti ghiaiosi di Véron, su quelli sabbiosi della vallata di Vienne e sui pendii della Valle di Sazilly. A parte un 1% bianco tratto dallo Chenin, il resto è rosso o rosato a base di Cabernet Franc. Saumur (3100 ettari complessivi)

Denominazione a dominanza spumanti (60%), soprattutto di grandi numeri. Completano il quadro le altre uve tipiche di tutta la regione.

Si devono ricordare inoltre le altre micro appéllations: Cabernet de Saumur (87 ettari) e Coteaux-deSaumur (11,5 ettari).

Saumur-Champigny (1585 ettari complessivi)

Il Cabernet Franc, completato a volte dal Cabernet Sauvignon è qui presentato nella sua versione più fruttata e morbida.

Anjou (4693 ettari complessivi).

200 comuni per alcuni dei vini dolci o “moelleux” più particolari del Mondo. Chiaramente domina lo Chenin Blanc. Completano il quadro un po’ di Chardonnay o Sauvignon (consentiti fino a un limite massimale del 20%). Il Rosso parla Cabernet.

Ci sono anche: Anjou-Gamay (157 ettari), Anjou-Village-Brissac (87 ettari), Rosé d’Anjou (1880 ettari), Cabernet d’Anjou (4335 ettari), Anjou Coteaux-de-la-Loire (28 ettari).

Coteaux-de-Layon (1645 ettari complessivi)

Demi Secs, moelleux o liquorosi dal solo Chenin sui Coteaux coltivati sulla riva sinistra della Loira ai bordi di Layon, da Noueille a Chalonnes. Dal 2002 hanno diritto alla menzione “sélection de grains nobles” allorché la ricchezza naturale minimale della vendemmia è di 234 gr.-l. o 17,5°C senza nessun arricchimento. Non possono essere commercializzati prima dei 18 mesi dal raccolto.

Chaume (51 ettari complessivi)

Altra piccola enclave della zona. Gli zuccheri residuali non possono essere inferiori a 68 g-l o 16°C.

Bonnezeaux (67 ettari complessivi)

Inimitabile vino da dessert è, oggi, parecchio apprezzato anche all’aperitivo. Profumatissimo, da invecchiamento. Deve tutte le sue qualità al terroir eccezionale situato nei pressi del villaggio di Thouarcé.

Quarts-de-Chaume (28 ettari complessivi)

Praticamente la zona migliore della Vallata del Layon. Nell’antichità il “Signorotto” si riservava il quarto della produzione e da qui l’origine del nome.

Coteaux de l’Aubance (179 ettari complessivi)

Piccolo affluente della Riva Sinistra della Loira, esattamente come il Layon che sfocia un po’ più a Ovest, l’Aubance è circondato da rocce di scisto su cui dimorano vecchie vigne di Chenin, dai rendimenti ristrettissimi, ideale per un bianco dolce da lungo invecchiamento.

Savennières (120 ettari complessivi)

Situato sulla riva destra della Loira, a una quindicina di chilometri da Angers questo vigneto si distingue per la sua produzione di bianchi secchi unica in tutto il dipartimento. Invecchiano a meraviglia e sono perfetti per preparazioni di pesce.

Naturalmente citiamo: Roches-aux-Moines (19 ettari) e Coulée-de-Serrant (7 ettari) per la loro fama secolare.

Infine, vicino alla foce atlantica ecco Muscadet Sévre et Maine (8365 ettari complessivi), Muscadet Côtes

Plantes du Pays Nantais

Les Vins de la Madone

Côtes du Forez Champdieu

Sauvignon Blanc - Sauvignon Gris - Roussanne - Gamay

Proprietà: 10,5 ettari

Gilles Bonnefoy

Il Domaine si trova tra Saint-Étienne e ClérmontFerrand e in nostro interesse è scaturito, in questo caso, per la geologia. Le Côtes du Forez, presentano una duplice matrice di grande diversità, su una faglia che risale all’era terziaria, quella cioè della formazione delle Alpi. I due plateau sono: uno di formazione basaltica, quindi vulcanica e l’altro di graniti. Gilles Bonnefoy ha da subito intuito il potenziale della tenuta, tutte le parcelle di proprietà sono vendemmiate a mano e vinificate separatamente le une dalle altre. In cantina si utilizzano lieviti propri, a partire dal 2005. Tra le due aree geologiche abbiamo scelto i vini prodotti su suoli vulcanici, come a dire, con un poco di ironia: vini della Madonna sul vulcano.

L’Urfé Sauvignon Blanc et Gris 2024

Côtes-du-Forez Diorite 2024

Côtes-du-Forez Migmatite sur Granit 2023

Bottiglie: 60.000

Bulles Rouge de Madone

Brut 2024

100% Gamay cl.75

Un metodo ancestrale di solo Gamay, con un leggero residuo zuccherino, mantiene perfettamente la freschezza per le insalate di frutta e i dessert alla crema ma anche per una merenda estiva con i crostini al formaggio caprino e sui salumi grassi.

Urfé Roussanne de Madone

2023

100% Roussanne cl.75

Che straordinario bianco, grasso per la varietà, minerale per i suoli, avvolgente e fine, persistente e dinamico. L’affinamento in legno dona struttura ed eleganza, chiudendo comunque dritto, su tocchi di agrume del mediterraneo.

Côtes-du-Forez

Gamay sur Vulcan 2024

100% Gamay cl.75

Come ci dice l’etichetta, Gamay sul vulcano: suoli sia vulcanici che argillogranitici. Basso rendimento in vigna, solo lieviti indigeni, bassissimo solfitaggio. Rosso da servire fresco, ottimo sui salumi e sugli antipasti saporiti.

Côtes-du-Forez Vieilles Vignes

Memoire de Madone

(en Amphore) 2023

100% Gamay cl.75

I basalti più autorevoli: rocce vulcaniche che permettono alla pianta di nutrirsi di sali minerali, vecchie vigne di cinquant’anni, basse rese, lieviti indigeni. Vino minerale e fresco ma anche molto profondo. Super buono con i formaggi ma anche con le carni di maiale.

Vincent Giraudon et Romain Paire

Côte-Roannaise Villemontais

Aligoté - Gamay

Proprietà: 5 ettari

Vincent Giraudon e Romain Paire

Vincent Giraudon parte con una vigna di mezzo ettaro solamente, vendendo il suo vino nel ristorante di famiglia, oggi è alla guida di un Domaine di 4 ettari convertito al Bio nel 2015. È stato il nonno, sommelier in importanti ristoranti a educarlo al vino. In seguito, il sodalizio con il suo amico Romain Paire, altro viticultore di grande talento al Domaine des Pothiers. Oggi i due sono soci in quest’avventura sui contrafforti del Massiccio Centrale: Vincent in vigna e Romain alla vinificazione. Ci troviamo in un’area di graniti dove si coltiva per lo più il Gamay e l’Aligoté. Il tratto dei vini? Inseguendo la mineralità e il sale…

Bottiglie: 30.000

Vdf Aligoté Primavera 2023

100% Aligoté

cl.75

Nei quasi 5 ettari di vigna di proprietà solo mezzo ettaro è coltivato ad Aligoté. Fermentato in acciaio, sulle fecce fini per circa 10 mesi, ha toni suadenti di limone e pera, giocando tra freschezza e sapidità. Per rinfrescarsi nelle accaldate giornate di tarda primavera.

Urfé Aligoté en Amphore

La Côte 2020

100% Aligoté

cl.75

La vinificazione in anfora conferisce all’Aligoté maggiore sostanza e una dinamica di bocca più sfaccettata e ampia, amplificando la matrice sapida. Si aprono anche nuovi abbinamenti con il cibo, dai formaggi a pasta molle alle alici marinate.

Côte-Roannaise Rouge

Tentation 2022

100% Gamay

cl.75

Il Gamay qui trova nuove espressioni: dall’antica varietà Gamay St. Romain, di buccia grossa e molto succo. Parziale macerazione carbonica, fermentazione in acciaio da 6 a 10 mesi, solforosa totale a 30 milligrammi litro. Profumi di violetta e frutti neri.

Côte-Roannaise Rouge

Vignevaques en Amphore 2020

100% Gamay cl.75

L’anfora e il Gamay: nuove visioni non ortodosse. In totale 15 mesi di permanenza in anfora fra vinificazione ed affinamento. Freschezza, ampiezza, sapidità nella dorsale minerale dello scheletro. Un “famolo strano” per gli amanti delle cose insolite.

Domaine des Bérioles

Saint-Pourçain Cesset

Chardonnay - Tressallier - Gamay - Pinot Noir

Proprietà: 16,5 ettari

Bottiglie: 100.000

N el 1989 Odile e Olivier Teissèdre divennero proprietari del “Clos des Bérioles” e piantarono i primi 9.000 ceppi di vite nel climat des Bérioles. Nel corso dei successivi 22 anni la famiglia Teissèdre sviluppò la viticoltura fino a raggiungere e sfruttare una superficie di 8 ettari vitati. È nel 2011 che il figlio Jean Teissèdre decide di unirsi all’azienda di famiglia, forte della sua esperienza nei vigneti della Borgogna e della Valle della Loira. Giovane appassionato di viticoltura ha creato, in un antico edificio del Bourbonnais, la cantina del Domaine des

Famiglia Teissèndre

Bérioles. Questo è l’inizio della vinificazione e della commercializzazione in bottiglia presso la proprietà. Quattro annate più tardi, Sophie e Jérôme Roux, sorella e cognato di Jean, si uniscono a lui per condividere questa avventura familiare. Insieme hanno deciso di richiedere la certificazione in agricoltura biologica per questa tenuta, i cui 15 ettari di vigneto si estendono nei comuni di Cesset e Saulcet e sono così vitati: Chardonnay 30%, Tressallier 23%, Gamay 14% Pinot Noir 33%.

Tressallier Brut Nature 2022

100% Tressallier cl.75

Metodo classico con almeno 24 mesi di affinamento sur lattes, questo Nature Tressallier è uno spumante secco, con bollicine fini, un naso delicato, che mescola sottili tocchi di agrumi e note iodate. Bella lunghezza salina sul finale. Perfetto in aperitivo, magari con le ostriche.

Saint-Pourçain Rouge

Grandes Brières 2022

Gamay - Pinot Noir cl.75

Rosso parcellare giocato su rotondità e tannini setosi. Macerazione di 24-26 giorni sulle bucce, con un 25% di grappoli interi. Affinamento di 12 mesi in legni troncoconici da 30 ettolitri. Al palato i classici descrittori del Gamay, bacche rosse e nere, si intrecciano con un bel finale lungo e speziato.

Saint-Pourçain Blanc

Aurence 2023

70% Chardonnay - 30% Tressallier cl.75

Da suoli argillo-calcarei con esposizione sud-est. Vinificazione solo con lieviti indigeni a temperatura controllata, affinamento fra 4 e 6 mesi in cemento. Un vino giocato sui profumi di pere, mele e fiori bianchi. Perfetto in antipasto con pesci alla griglia o formaggi a media stagionatura. ESAURITO

Val de Loire Blanc

Tressaille 2023

100% Tressallier cl.75

Da uve raccolte a mano, poi pressatura soffice, vinificazione ed affinamento in acciaio a temperatura controllata per mantenere tutto l’equilibrio aromatico del vitigno emblematico di Saint-Pourçain. Perfetto in antipasto, con ostriche e crostacei, col sushi o il ceviche, con i formaggi di capra giovani.

Val de Loire Blanc

Autochtone 2021

100% Tressallier cl.75

Da una parcella a Cesset, su suoli granitici ed esposizione Sud-Est. Vinificazione e affinamento di almeno 12 mesi in botti di Rovere di Allier da 500 litri. Attacco ampio ed agrumato, fra la scorza di limone e lo yuzu, chiude con una vivacità minerale e salina. Sulle crudità di pesce e la cucina fusion giapponese.

Val de Loire Rouge

La Chabanne 2022

100% Pinot Noir cl.75

Anche qui una sola parcella su suolo argillo-calcareo con esposizione pieno sud. Anche in questo caso abbiamo una macerazione di 24-26 giorni, con seguente affinamento in legni troncoconici. Gioca fra note speziate e tostate, una buona concentrazione di frutto che mantiene eleganza e freschezza. Perfetto sulle carni poco cotte.

Gamay Mousseaux Rouge Nature s.a.

cl.75

Saint-Pourçain, ovvero il Tressallier:

Oggi la denominazione Saint-Pourçain conta 640 ettari di cui solo 100 dedicati al Tressalier. È usato nella produzione dei bianchi in percentuale compresa tra il 20% e il 40%, secondo le regole fi ssate dalla denominazione. Maggioritario è lo Chardonnay che deve avere una presenza minima obbligatoria del 50%.

Ma, nonostante ciò, rimane l’ultimo vitigno storico radicato nel dipartimento dell’Allier, habitat che gli ha permesso di sviluppare caratteristiche particolari e tipiche che possono essere una risorsa per rendere dinamica una denominazione piuttosto marginale tra le zone di produzione dell’esagono. Caratterizzato da fi nezza, vivacità e freschezza, offre buone possibilità di assemblaggio, equilibrato e originale, con lo Chardonnay, sprigionando aromi di mela Granny e caprifoglio e mantenendo una bella rotondità.

Domaines Tatin

Reuilly-Quincy Brinay

Sauvignon Blanc

Proprietà: 24,5 ettari

Jean e Maroussia Tatin

T re Domaines di un’unica proprietà a darci una fotografia d’insieme dell’appéllation QuincyReuilly. Creati dalla passione di una coppia Chantal Wilk e Jean Tatin, entrambi ingegneri con specializzazione in agronomia, sono aiutati oggi dalla giovane figlia Maroussia che conduce con energia e determinazione le tenute.

Bottiglie: 135.000

Reuilly Blanc

Les Demoiselles Tatin 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Da selezioni massali di Sauvignon provenienti da tre sole parcelle e vinificato solo con lieviti indigeni, nasce questo Reuilly dall’ottima mineralità. Perfetto in accompagnamento a crostini di formaggi freschi e frutta a polpa bianca.

Quincy Cuvée Vin Noble

Domaine Tremblay 2024

100% Sauvignon Blanc cl.75

Annata minerale e di grande eleganza, valorizza i profumi primari di fiori e frutta bianca. Il Sauvignon riesce a esprimersi in lunghezza accentuando i caratteri verticali della sua spiccata mineralità. Con frutti di mare e ostriche, ma anche su formaggi erborinati.

Quincy Cuvée Vieilles Vignes

Domaine Tremblay 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Da vigne di almeno 45 anni nasce questo vino ampio e armonico di frutta a polpa gialla e sottili tocchi vegetali; è la sua straordinaria mineralità a renderlo tanto elegante, quanto bevibile. Con il fois gras, ma anche con le conchiglie Saint-Jacques.

Domaine Florian Roblin

Coteaux-du-Giennois

Beaulieu-sur-Loire

Sauvignon Blanc - Pinot Noir - Gamay

Proprietà: 3 ettari

Florian Roblin

Siamo nella denominazione Coteaux-duGiennois, piccola quanto un francobollo sul bordo orientale della Loira, 20 km a nord di Sancerre. La miscela del sottosuolo composto da argilla e pietra focaia su base gessosa fa sì che i vini prendano una connotazione minerale. Florian Roblin, ha iniziato a produrre vino nel 2008 su un piccolo appezzamento, Champ Gibault, un tempo coltivato dal nonno. Ora gestisce una minuscola area di 3 ettari completamente in biologico.

Bottiglie: 20.000

Coteaux-du-Giennois Blanc

Champ Gibault 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Bianco di leggera estrazione, affina sur lie per circa 7 mesi in acciaio. Di facile approccio su tocchi minerali e frutta gialla croccante. Perfetto in aperitivo. Il sauvignon dall’altra parte del fiume rispetto alle denominazioni storiche.

Coteaux-du-Giennois Blanc Coulée des Moulins 2022

100% Sauvignon Blanc cl.75

Avvolgente e sinuoso, seppure mantenga uno scheletro minerale di profondità e sale, quasi un piccolo Sancerre, più beverino e versatile. La gelata del 2021 ha grandemente ridotto le quantità. Dal millesimo 2022 si tornerà alla normalità.

Coteaux-du-Gennois Rouge

Champ Gibault 2023

80% Pinot Noir - 20% Gamay cl.75

Argilla e gesso su base in selce. Diraspato al 100%, fermentato in vasche di cemento per circa 25 giorni e poi invecchiato per 10 mesi in botti di Borgogna da 3 a 5 anni di età. Un rosso succoso e di medio corpo, dalla struttura morbida. Il Gamay porta spezie e piacevolezza.

Domaine Pellé

Menetou-Salon Morogues

Sauvignon Blanc - Pinot Noir

Proprietà: 40 ettari

Bottiglie: 350.000

Il giovane Paul-Henry Pellé, con il suo lavoro, è il portabandiera più autorevole della piccola denominazione Menetou-Salon, con estensioni nel più nobile vicinato (Sancerre e Pouilly-Fumé). Idee, sensibilità e grande rispetto per la tradizione familiare sono i caratteri guida di questo produttore, pochi fronzoli e molto lavoro, sia in vigna che in cantina. Da

quattro generazioni, del resto, in famiglia si ascoltano i padri. Ha iniziato Paul Pellé agli inizi del 1900, poi il figlio Ernest, poi Henry che negli anni 70 ha dato al Domaine un impulso decisivo, con una visione qualitativa del vino: oggi, appunto, tocca a Paul-Henry raccogliere un’eredità fatta propria e arricchita di spunti quanto mai stimolanti e dinamici.

Paul-Henry Pellé

Menetou-Salon Blanc

Les Bornés 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Fresca, aromatica espressione del Sauvignon, da suoli argillosi rivela una polpa molto concentrata e fragrante nei toni gialli e tropicali. Il richiamo vegetale di foglia di pomodoro e peperone non è che una citazione lontana, affascinante.

Menetou-Salon Blanc

Morogues 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

È questo un assemblage di 7 diverse parcelle tra le zone più alte della denominazione Menetou-Salon. Suoli marnosi, clima più freddo rispetto al fondo valle, maggiori escursioni termiche. Perfettamente didattico per la comprensione di quest’angolo della Loira centrale.

Menetou-Salon Blanc Le Carroir 2022

100% Sauvignon Blanc cl.75

Continua la zonazione delle migliori aree dell’appéllation. Le Carroir: un ettaro e due, suolo di silex, sosta sur lie in legno. Eleganza, profondità e nitore, peccato, peccato ancora, che nel 2021 sia andato completamente perso tutto il raccolto.

Menetou-Salon Blanc

Les Blanchais 2021

100% Sauvignon Blanc cl.75

Intrigante e voluttuoso Sauvignon nei toni di agrumi succosi ha un palato armonico e vibrante. Il più sancerrois della denominazione coi varietali che inducono il degustatore avveduto alla distinzione senza mai essere sicuro di cosa stia bevendo fra le due.

Sancerre Blanc

La Croix au Garde 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Dal 1982 il Domaine coltiva 4 ettari a Sancerre, nel comune di Montigny. Siamo poco più ad est di morogues, ma i suoli cambiano drasticamente: argille e calcari. Nasce così questo vino emblematico, un primo prezzo per un Sancerre.

Menetou-Salon Rouge

Les Cris 2021

100%Pinot Noir cl.75

Su suoli kimmeridgiani, questo rosso da invecchiamento rivela la versatilità di questo vitigno. Stupendo l’affinamento in legno che conferisce curve eleganti alla centralità della frutta a bacca rossa e nera.

Menetou-Salon Blanc

Morogues Vignes de Ratier 2022

100% Sauvignon Blanc cl.75

Ampio e armonico negli accenti di frutti a polpa bianca, è minerale e delicatamente speziato. Cifra stilistica di un terroir solare e ricco. Il 2022 esce in anticipo, un po’ per le caratteristiche vendemmiali, un po’ per sopperire ai vuoti sugli scaffali.

Sancerre Rouge

La Croix au Garde 2022

100% Pinot Noir cl.75

Da un ettaro di vigna impiantato nel 1987, su terreno ricco di ciottoli. Si procede ad una macerazione di circa 25 giorni in legno. Utilizzo di soli lieviti autoctoni. Rosso fragrante e brillante, da bere leggermente fresco con una fiorentina assai poco cotta.

Vincent Pinard

Sancerre

Sauvignon Blanc - Pinot Noir

Proprietà: 15 ettari

Bottiglie: 100.000

In Francia si parla, e parecchio bene da molto tempo, di questa maison familiare con molti secoli di storia alle spalle. Guidata oggi dai fratelli Florent e Clément Pinard è da considerarsi una delle migliori del Sancerrois. Idee e lavoro in vigna di stampo naturale, vini freschi e super bevibili; oltre alla gamma superlativa di Sauvignon in tutte le sfumature possibili. Il loro lavoro si svolge per il 90% in

vigna e solo per il 10% in cantina. La grande fatica e il sistemico controllo capillare della parte vegetativa permettono di alleggerire grandemente il lavoro post vendemmiale con interventi minimi. La proprietà include anche delle belle parcelle di Pinot Noir, con produzioni sempre contingentate. Sancerre informali e di grandissimo livello qualitativo, per chi ama la varietà, non teme rivali.

Florent e Clément Pinard

Sancerre Blanc Florès 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Verve vegetale-floreale su toni verdi e bianchi di grande pulsazione, note fragranti di frutta a polpa bianca, sensazioni minerali e sapide. Con un risotto agli asparagi è la morte sua. Se volete capire cosa è Sancerre, eccovi il prototipo. Disponibile anche il Sancerre Blanc Nuance 2023

Sancerre Blanc

Le Château 2022

100% Sauvignon Blanc cl.75

Parcella con terreno ciottoloso su un fondo calcareo risalente al kimmeridgiano inferiore. Vigneto di oltre 50 anni, vinificazione con soli lieviti indigeni. Nessun collaggio né filtrazione. Cuvée di altissimo lignaggio: sapida, profonda e pulsante.

Sancerre Blanc

Petit Chemarin 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Ricco, opulento, cremoso e avvolgente ma mai stucchevole, giocato su quella precisione enologica, perimetro netto e meticoloso, che Vincent sa sempre mantenere. Frutta turgida e quasi confit, riflessi di una vegetazione abbondante, accenti minerali e iodati, fino alle spezie fini d’oriente.

Sancerre Blanc

Grand Chemarin 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Tensione verticale nelle note minerali, struttura, ricchezza olfattiva, opulenza mai eccessiva in quella sottile linea di demarcazione che rivela una condizione agronomica rigorosissima e una indiscussa capacità enologica. Non può che esserne questo il risultato, questo è Sancerre, questo è Pinard.

Sancerre Blanc

Chêne Marchand 2022

100% Sauvignon Blanc cl.75

Selezione parcellare di una vecchia vigna da cui prende il nome, esempio nitido del suolo minerale-calcareo del Sancerrois. Sono piacevoli e fragranti gli accenti agrumati che si fondono nella materia fruttata matura del tropicale, frutto della passione, pesca gialla e melone.

Sancerre Rouge

Pinot Noir 2022

100% Pinot Noir cl.75

Da un vigneto di 35 anni con base argillo-calcarea ed un’altitudine di 260 metri. Da sempre coltivata in Bio, ma solo ora in corso di certificazione. Vendemmia manuale, diraspatura totale, macerazione e affinamento in botti di legno, mai nuove, per circa 15 mesi, solo con lieviti indigeni.

Sancerre Rouge Charlouise 2020

100% Pinot Noir cl.75

Da una parcella di un ettaro e mezzo, su suoli di argillo-calcare, ecco questo vino rosso di assoluta bevibilità ed eleganza. Sono lecite domande di vario tipo sulla varietà e adattabilità in Loira e sulle capacità del produttore.

Sancerre Rouge Vendanges Entières 2022

100% Pinot Noir cl.75

Pinot Noir di corpo e materia dal naso fragrante di frutti rossi e dal palato asciutto con accenti di grafite e cacao. È un vino gastronomico, di grande bevibilità. Sarebbe riduttivo fare paragoni con la Borgogna, dato che vive di luce propria.

Domaine Bouchié-Chatellier

Pouilly-Fumé

Saint - Andelain

Sauvignon Blanc Fumé

Proprietà: 22 ettari

Arnaud Bouchié

Stile moderno, atipico nel genere, tutto basato sull’export, eppure rigorosissimo nei vini, senza concessioni ai gusti internazionali. Il fascino è tutto lì, tra le vigne: Pouilly è dolce collina della riva orientale, è tratteggio del segno, è quadro impressionista ma è forza nel vino: ardesia, selce riscaldata dal sole, argilla, conchiglie fossili, iodio, pietre e sali minerali che saturano l’uva di aromi inconfondibili. Il Sauvignon Blanc in questa sponda del fiume trova la sua migliore veste; non esistono altri luoghi in grado di condizionare tanto fortemente la varietà dell’uva. Cantina esistente dal 1930, al timone è il turno di Arnaud Bouchié che, nei suoi vini, predilige la freschezza e l’armonia in un giusto rapporto con il prezzo

Bottiglie: 100.000

Pouilly-Fumé Renardière 2023

100% Sauvignon Blanc Fumé cl.75

L’inconfondibile cifra stilistica fumé della pierre à fusil si intreccia in una freschissima polposa frutta gialla tropicale su accenti vegetali; note sapide, minerali e di buccia d’agrume come il cedro e il mandarino, rendono invitantissima la bevuta.

Pouilly-Fumé

Argile à Silex 2023

100% Sauvignon Blanc Fumé cl.75

Vino di assoluta eleganza, fine e gentile, nonostante la cifra fumé, comunque sottile e armonicamente espressa. Aromi eleganti di frutta nella polpa bianca e gialla. Bellissimo attacco acido al palato, sempre ben bilanciato, nei toni di cedro e lime. Lunga e piacevole persistenza retrogustativa.

Pouilly-Fumé

Premier Millésimé 2022

100 % Sauvignon Blanc Fumè cl.75

Un Pouilly di grande portata, volume e struttura, pur non mancando mai una linea armonica ed elegante. Pietra focaia, tocchi minerali e speziati, zenzero, scorza di limone, impreziosiscono il tessuto di frutta gialla ben matura. Su piatti importanti di pesce e carni bianche, anche su volatili.

Clos Saint-Fiacre

Orléans

Mareau-aux-Prés

Chardonnay - Pinot Noir - Pinot Meunier

Proprietà: 17 ettari

Bénédicte e Hubert Piel

L a famiglia Montigny-Piel coltiva con passione e dedizione la vite nella regione di Orléans dal 1635. Bénédicte e Hubert Piel, a partire dal 2001 a capo del Clos Saint-Fiacre, sono vignaioli indipendenti e appassionati, lavorano in vigna e in cantina, rispettosi del terroir e dell’ambiente con una viticultura ragionata e molto tradizionale. Le vigne situate a sud del fiume Loire, insistono su tre diverse tipologie di suoli: sabbioso, ciottoloso con substrati di calcare, solo sabbio-argilloso o anche di argille calcare. Per questo i vini di Clos Saint-Fiacre offorno sfumature differenti, rispetto alle varetà coltivate, come a dire che la geologia ha una forte influenza sulle varietà.

Bottiglie: 80.000

Orléans Blanc

Clos Saint-Fiacre 2024

100% Chardonnay cl.75

Monovitigno classico giocato sulla finezza di fiori bianchi, frutti gialli e scorzette di mandarino e arancio. Vivace all’inizio, il palato diventa poi caldo e cremoso con un finale salino. Si abbinerà perfettamente ad aperitivi e piatti iodati.

Orléans Rouge

Clos Saint-Fiacre 2023

Pinot Noir - Pinot Meunier cl.75

Vino che nasce dall’assemblaggio inconsueto (per questi luoghi) di Pinot Noir e Pinot Meunier. Dona toni di frutta rossa matura, tocchi speziati, finezza aromatica. Succoso e tonificante, perfetto per accompagnare carni bianche, ma anche pesce alla griglia.

Julien Thurel

Cidre et Poiré

Loury

Mele e Pere di varietà locali

Proprietà: 19 ettari Bottiglie: 80.000

Julien Thurel, boscaiolo e ornitologo, produce dal 2012 sidro di pere e mele coltivate ai margini della foresta di Orléans, sulla riva destra del fiume Loire. Tutte le varietà, con un’unica eccezione, sono locali del Pays Gâtinais e del Sancerrois. Julien ha innestato e piantato lui stesso parte del suo frutteto e mentre le piante più giovani maturano, continua a raccogliere frutti dai siti che studia da anni. Tutta la frutta viene coltivata senza prodotti chimici e raccolta a mano in 4-5 passaggi successivi per albero, per poi venire conservata in casse di legno dove surmatura

da 10 giorni a un mese, a seconda della varietà e dell’annata. Ogni varietà viene pressata e fatta fermentare separatamente con lieviti autoctoni in acciaio inox termoregolato o in botti di diversi passaggi. Nessuna solforosa fino all’imbottigliamento in primavera, dove viene aggiunto un massimo di 15-20 mg/l. Le bottiglie millesimate affinano in media da 1 a 2 anni per la rifermentazione, prima di essere remuate e poi sboccate come avviene per il metodo classico del vino.

Julien Thurel

Cidre

Champêtre

Brut Médium 2021

Miscela di 4 varietà di mele acidule cl.75

Fermentazione con soli lieviti indigeni in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Brut Médium: un po’ più morbido di un Brut, nessuna solforosa aggiunta. Al naso uno spiccato fruttato, aromi sottili e lunghi al palato con una grande vivacità.

Poiré

Cru des Loges Brut 2020

Monovarietale di pere acidule da vecchissime piante di più di 200 anni cl.75

Fermentazione con lieviti indigeni in acciaio termoregolato. Poi 12 mesi di affinamento in bottiglia. Aromi primari di pera poco marcati al palato, più al naso, che lasciano il posto a profumi secondari di pompelmo rosa, more di bosco e acquavite di pera. Bella mineralità e grande delicatezza al palato.

Cidre Solstice Extra Brut 2021

50% di miscela di 4 o 5 varietà Sébins e 50% Petites Saulettes Grises cl.75

Affinamento in Demi Muids di 10-12 anni, provenienti dalla produzione di Pinot Noir a Sancerre. Seguono minimo 12 mesi di bottiglia, senza utilizzo di Liqueur alla sboccatura. La varietà Petit Saulette Gris apporta astringenza e tannini equilibrati. Dal palato fine e netto, chiude corposo e persistente.

Cidre Blanc Alchimie Brut 2021

Mele acidule, monovarietale cl.75

Fermentato in legni di medie e grandi dimensioni, di primo, secondo e terzo passaggio, questo sidro viene imbottigliato a fine primavera. Dopo 12-24 mesi di affinamento, le bottiglie vengono sboccate alla volée senza aggiunta di liqueur.

Cidre Equinoxe

Demi-Sec 2020

Miscela della varietà agrodolce Douce Moens e di varietà acidula cl.75

Fermentazione in legno con lieviti indigeni. Nessuna solforosa aggiunta. Almeno 12 mesi di affinamento in bottiglia e nessuna liqueur. Piacevole consistenza al palato, tannini rotondi e potenti che conferiscono lunghezza e complessità aromatica.

Poiré Athéna Brut 2020

Da miscela di pere agrodolci cl.75

Fermentazione in acciaio termoregolato. Affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi, come sempre senza nessuna liqueur aggiunta alla sboccatura e pochissimi solfiti. Spiccati aromi primari di pere, supportati da alcune note di sambuco. Chiude con una elegante freschezza. La seconda fermentazione sviluppa una bollicina viva e ricca.

Poiré Hirondelle Brut 2022

Pere di antiche varietà cl.75

Poirée creato da antichissime varietà di pere bretoni ormai quasi completamente scomparse. Dopo almeno un anno di rifermentazione in bottiglia seguita da sboccatura senza alcun dosaggio troviamo una bollicina fine e dissetante con pochi zuccheri residui. Perfetto Su formaggi a media stagionatura o antipasti di mare.

Poiré Cuvée Courlis

Demi-Sec 2022

Assemblaggio di pere da peri vecchi e peri più giovani cl.75

Assemblaggio di pere provenienti da piante secolari e da piante più giovani, di varietà endemiche bretoni. Oltre alla fermentazione, anche la presa di spuma avviene direttamente in legni di medie e grandi dimensioni. Di buon tenore dolce e sapido, spiccano le note di pera candita su un finale fragrante e rinfrescante.

Domaine des Huards

Cheverny-Cour-Cheverny

Cour-Cheverny

Romorantin - Chardonnay - Sauvignon Blanc - Pinot Noir - Gamay - Cabernet Franc

Proprietà: 34 ettari

Bottiglie: 180.000

La famiglia Gendrier lavora queste terre e queste vigne dal 1846. Ci troviamo nel comune di Cour-Cheverny, a soli quattro chilometri dal castello di Cheverny e a 15 da quello di Chambord. Un’area che respira la storia e dove la storia ha salvato e tramandato una varietà antica, la Romorantin, che qui, e solo qui, esiste. Sono oggi Michel Gendrier e sua moglie Jocelyne a condurre il Domaine

su trentacinque ettari, alfieri di una viticultura artigianale di alta qualità, certificata bio che punta tutto su vini identitari, fortemente connotati dal luogo e dalle tradizioni in cui nascono. Ma è con l’avvento del figlio Alexandre che la cantina ha avuto un forte impatto di comunicazione sul mercato francese e internazionale.

Alexandre et Michel Gendrier

Crémant de Loire

Initia Brut s.a.

85% Chardonnay - 15% Pinot Noir cl.75

Una bolla freschissima e fine, su un tessuto elegante che gioca tra frutta bianca e agrumi. Dissetante, sapido, profondo. La Biodinamica che viene da lontano e consente, in una zona poco vocata per le bolle, l’elaborazione di un prodotto originale e senza paragoni.

Crémant de Loire

Amiral Nature s.a.

85% Chardonnay - 15% Pinot Noir cl.75

Cuvée non dosata di maggiore struttura e complessità, da lungo affinamento sui lieviti, almeno 36 mesi, poi lunga sosta in cantina di 24 mesi dopo la sboccatura. Uve mature che ne permettono un utilizzo anche gastronomico, in particolare su carni bianche.

Cheverny Blanc Pure Sec 2021

65% Sauvignon Blanc - 35% Chardonnay cl.75

Dagli aromi freschi, precisi, netti di agrumi: cedro, arancio, mandarino e lime preludono a un timbro di frutta gialla di pesca. Bocca diretta e verticale, un martello pneumatico di freschezza, perfetto con i frutti di mare, i pesci alla griglia o il sushi.

Cour-Cherverny

Romo Sec 2020

100% Romorantin cl.75

Vino multisfaccettato, dal naso franco ed equilibrato dal tocco minerale, di agrumi (il mandarino è in evidenza) e un ricordo di miele. In bocca armonia fra una potenza vigorosa ed una morbidezza tattile. Persistenza molto lunga, ricca di freschezza.

Cour-Cheverny

Cuvée François 1er

Vieilles Vignes Sec 2020

100% Romorantin cl.75

Da vecchie vigne di almeno 75 anni, un Romorantin elegante. Molto ampio in bocca nei richiami di pesca Bianca e albicocca, svela equilibrio, lunga persistenza aromatica e un coté minerale e sapido. Perfetto con le capesante spadellate, gli asparagi, le carni bianche salsate.

Cheverny Rosé Prose Sec 2021

70% Pinot Noir - 30% Gamay cl.75

Il sapiente incontro fra il Pinot Noir e il Gamay con una sapiente leggerissima macerazione, crea un vino fresco, luminoso di bella finezza e con una buona struttura. Per accompagnare le insalate estive, le verdure alla griglia e rinfrancar lo spirito.

Cheverny Rouge Envol 2022

40% Pinot Noir - 30% Gamay 30% Cabernet Franc cl.75

Rosso giovane, fresco e fruttato. Toni di ciliegia, di prugna, accenti di sottobosco, sensazioni di terra, giocano in contrappunto sul palato regalando un’armonica e ricca persistenza. Vino per la tavola, con carni rosee, grigliate e salumi.

Domaine des Corbillières

Touraine-Oisly Oisly

Sauvignon Blanc

Proprietà: 26 ettari

Dominique Barbou

Ci troviamo in un piccolo paese della Loira, Oisly, nell’area della Touraine. Il Domaine, al cui timone siede Dominique Barbou, è conosciuto per i suoi Sauvignon. Vigna lavorata secondo i dettami della lotta integrata, basse rese e vinificazioni poco interventiste sono la cartina di tornasole per leggere questi interessanti prodotti. Noi ci siamo concentrati sui vini bianchi, seppure la tenuta produca anche buoni e tipici rossi nell’appellation Touraine Rouge. I Sauvignon di quest’area rivelano un’avvolgenza ricca, vellutata, gastronomica, su toni di frutta bianca e tropicale, piuttosto floreali al naso e non vegetali. I suoli qui sono poco profondi, di argille, grassi e ricchi, e i vini assorbono questa espressione ideale per la tavola.

Bottiglie: 170.000

Touraine Blanc

Sauvignon 2024

100% Sauvignon Blanc cl.75

Per le torte di verdura, quiche, stuzzichini. Guardate il prezzo, difficile trovare di meglio in Italia, in Loira o altrove: la freschezza e la fragranza di un Sauvignon blanc senza note piraziniche. Va giù senza ritegno, dove si trovano altri vini così piacevoli con questa beva?

Touraine-Oisly Sauvignon Vielles Vignes

Fabel Barbou 2023

100% Sauvignon Blanc cl.75

Ecco, secondo noi, il campione di casa. Da vigne mature ed espressive, dai 40 ai 55 anni, questo elegante e avvolgente Sauvignon per la tavola, che noi immaginiamo soprattutto in accompagnamento a pesci salsati. Troverà anche un giusto connubio con caprini freschi e torte di verdura e ricotta.

Bois Vaudons

Touraine

Saint-Julien-de-Chèdon

Menu Pineau - Sauvignon - Chenin Blanc - Chardonnay - Gamay - Côt

Proprietà: 32 ettari

IJean François Mérieau

l profilo di un uomo, sorridente, aperto e guascone nei modi, Jean-François Mérieau, alla guida del Domaine di proprietà della famiglia da più di tre generazioni, posizionato su un terroir ricco e complesso che permette la produzione di una vasta gamma di vini provenienti sia da vigne recenti che da vigne più vecchie, alcune di Pineau d’Aunis hanno più di 100 anni. Qui si lavora con basse rese, vendemmie per lo più manuali e un approccio tradizionale e naturale. Parla il terroir, parlano le uve.

Bottiglie: 90.000

Touraine Méthode

Traditionnelle J’Ose Brut 2019

60% Menu Pineau - 30% Chardonnay 10% Chenin Blanc cl.75

Il colore è giallo pallido con riflessi dorati. Piacevole al naso con note di frutta bianca, le bolle fini delizieranno il vostro palato sia in aperitivo che con primi piatti leggeri, ma anche, perché no, sulla cucina fusion a tutto pasto.

Touraine Sauvignon Blanc

L’Arpent des Vaudons 2024

100% Sauvignon Blanc cl.75

Si presenta con un bel colore oro pallido con riflessi argentati. Da subito deciso e prorompente ma svelerà tutta la sua rotondità e finezza in un finale lungo e persistente. Ottimo da aperitivo o su antipasti di crostacei.

Touraine Gamay

Le Bois Jacou 2022

100% Gamay cl.75

Di colore rosso rubino intenso è un vino fruttato e gradevole sugli aromi di frutta rossa. Vinificato in parte con macerazione carbonica ed in parte tradizionale. Da consumare giovane, servendolo fresco, su carni alla griglia o formaggi morbidi.

Touraine Côt

Cent Visages 2022

100% Côt (Malbec) cl.75

Sono gradevolissimi i profumi di frutta matura (more e bacche rosse) uniti a note di prugna e violetta. Il colore è un bel rosso granata. Vino rustico che svelerà la sua piacevolezza con il tempo.

Patrice Colin

Coteaux-du-Vendômois

Thoré-la-Rochette

Chenin Blanc - Gamay - Pineau d’Aunis - Cabernet Franc - Pinot Noir Proprietà: 24 ettari Bottiglie: 75.000

Patrice Colin, un nome da annotarsi e ricordare per diversi motivi: portabandiera di un’appéllation minore, di un vitigno quasi scomparso e tenacemente riportato in auge, il Pineau d’Aunis, e di un modo di fare vino arcaico e ancestrale. In questa direzione si legge tutto il lavoro di Patrice: alfiere dell’agricoltura bio certificata (AB), un’indipendenza sbandierata sia per il lavoro, sia per le vendite e, quel che più conta, idee solide e concrete; territorio,

territorio e ancora territorio. Quasi venticinque ettari (non sono pochi) per cinque varietà coltivate, Gamay, Pineau d’Aunis, Chenin, Cabernet Franc e Pinot Noir, alcune vecchie vigne molto espressive (in particolare quella di Pineau d’Aunis risalente al 1890 circa e quella di Chenin che ha oltre ottant’anni) tecnica sopraffina, grande piacevolezza nel bere le sue referenze, in particolare le sue rifermentazioni in bottiglia.

Patrice Colin

Pétillant Perles Grises Brut s.a.

100% Pineau d’Aunis cl.75

Rifermentazione in bottiglia, metodo ancestrale, e quindi non sboccato e dosato, rivela un sottile, fine e delicato perlage. Di colore buccia di cipolla-occhio di pernice (a seconda delle annate) è fresco, fragrante, floreale con accenti di geranio e pepe. Dall’aperitivo al tutto pasto.

Pétillant Perles Rouges Brut s.a.

100% Gamay cl.75

Fermentazione naturale in bottiglia del Gamay del Domaine, dopo 24 ore di macerazione sulle bucce. Bollicina pétillant, fragranza ed estrazioni di polpa di frutta, accenti di zenzero, pepe, cumino. Perfetto su piatti della cucina fusion orientale anche piccanti.

Coteaux-du-Vendômois

Pierre à Feu Sec 2024

100% Chenin Blanc cl.75

Da vigne di 25 anni impiantate su terroir di silici. Questo vino ci dona un bel côté fumé al naso, in bocca una nota appena morbida, segno di una buona maturità, seguita da un finale fresco e cristallino. Per gli antipasti di pesce e soprattutto i crostacei.

Coteaux-du-Vendômois

Vieilles Vignes Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Rese bassissime di appena 35 hl/ha, per le vecchie vigne tra i 60 e i 90 anni. Sei mesi di affinamento in fûts donano un naso ricco che ricorda la mela candita e la mineralità. Al palato ritroviamo ugualmente la frutta matura e tocchi di spezie. Per i formaggi a media/lunga stagionatura.

Coteaux-du-Vendômois

Pente des Coutis Tendre 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Da suoli calcarei e argillo-silicei esposti pieno sud. Uve raccolte a piena maturità e vino affinato in parte in barriques in parte in cemento. Chenin da pasto, dai primi burrosi, ai secondi salsati, fino ai formaggi francesi o i dessert, magari di frutta cotta.

Coteaux-du-Vendômois

Rouge Vieilles Vignes 2022

Pineau d’Aunis - Pinot Noir Cabernet Franc cl.75

Tre varietà vinificate separatamente e poi assemblate ci offrono questa cuvée di impatto gustativo; il legno supporta un tessuto fruttato rosso e nero, prugna, ciliegia, mora di gelso, con tocchi di pepe rosa, nero, cardamomo e cumino. Invitante la chiusa con richiamo al cacao.

COMPLETANO IL QUADRO:

Coteaux-du-Vendômois Gris Bodin 2024

Coteaux-du-Vendômois Rouge Pierre François 2023

Coteaux-du-Vendômois

Émilien Colin 2023

100% Pineau d’Aunis cl.75

Sono queste alcune vecchissime vigne piantate dal bisnonno di Patrice nel 1890. Uve vendemmiate a metà ottobre, macerazione di più di un mese: vino di struttura e carattere, dal tannino fine. Note di prugna, amarena, contrappunto decisamente speziato, rotondo, armonico molto persistente.

Coteaux-du-Vendômois

L’Intuition 2022

100% Pineau d’Aunis cl.75

L’amore di Colin per la varietà Pineau d’Aunis si rivela in questa cuvée selezionata dalle più vecchie vigne risalenti al 1890. Macerazione ed affinamento di almeno 1 anno in legno ed in anfora. Matura, speziata e leggera insieme, aerea e volubile come alcuni cieli di Loira. Un grande vino.

Domaine de Bellivière

Jasnières et Coteaux-du-Loir Lhomme

Chenin Blanc - Pineau d’Aunis

Proprietà: 13,5 ettari

Bottiglie: 42.000

Signore e signori, ecco dove troverete alcuni tra i più buoni vini della Loira. Eric e Christine Nicolas, sono i portabandiera della Sarthe, superbi interpreti dei grandi Chenin Blanc compatti, raffinati e dalla mineralità esibita come bandiera. Produttori legati a doppio filo al rispetto della natura, hanno convertito l’intera proprietà delle loro vigne all’agricoltura biodinamica, nel 2008. Una scelta radicata

Clément e Laure-Anne Nicolas

che gli permette di cogliere con maggiore trasparenza le diverse sfumature delle parcelle di cinque diversi comuni (Lhomme, Ruillé sur Loir, Chahaignes, Marçon e Dissay sous Courcillon). Bicicletta a scatto fisso in strada libera. Ora si aggiunge anche il tandem oltre al pieno ingresso in azienda del figlio Clément della moglie Laure-Anne.

Methode Traditionelle Les P’Tits

Vélos à Pignon Fixe Nature s.a.

100% Chenin Blanc cl.75

Una bollicina sottile e divertente, fragrante e agrumata che porta il buonumore, anche in versione morbida-dolce nella suggestione della bicicletta a scatto fisso in strada libera. Cosa voglia dire questa cosa della bicicletta lo sanno solo loro.

Méthode Traditionelle Les P’Tits

Vélos en Tandem Nature 2022

60% Pineau d’Aunis - 40% Chenin Blanc cl.75

Quasi un anno di affinamento sulle fecce fini in botte da 620 l, seguito da un anno di sosta sui lieviti. La presa di spuma avviene sempre e solo con lieviti indigeni e mosti non fermentati dello stesso vino. IL carattere speziato del Pineau si abbina benissimo alla rotondità ed acidità dello Chenin.

Jasnières Les Rosiers

Sec Tendre 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Se questa è l’entry level della gamma… siamo a posto: affascinanti profumi di agrumi, in particolare di pompelmo rosa, si intrecciano a toni bianchi di fiori e frutta. Palato slanciato, di bella acidità, con un tocco di zucchero residuo per questa annata.

Coteaux-du-Loir Blanc

Prémices Sec Tendre 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Dalle vigne più giovani di proprietà. Vinificato solo con lieviti indigeni e poi 12 mesi in legno. Affascinanti profumi di agrumi, in particolare di pompelmo rosa, si intrecciano a toni bianchi di fi ori e frutta. Leggero residuo zuccherino di circa 10 g/l bilanciato dall’ottima acidità.

Coteaux-du-Loir Blanc

L’Effraie Sec Tendre 2021

100% Chenin Blanc cl.75

Gli aromi complessi che donano tocchi di fiori, frutta e spezie, fanno da preludio a un palato ricco e armonico, soave e piacevole molto lungo e persistente. Perfetto con pesci grigliati.

Coteaux-du-Loir Blanc Vieilles Vignes Éparses

Sec Tendre 2020

100% Chenin Blanc cl.75

Vino secco con chiusa appena morbida. Tutto si gioca su equilibri di frutto e mineralità. Fine e delicato in bocca. Accompagna bene gli aperitivi, gli asparagi, il pollo arrosto, il luccio in salsa di burro.

Coteaux-du-Loir Rouge

Gorge 2022

100% Pineau d’Aunis cl.75

Di colore rosso tendente al granata, esprime un naso sottile ed intenso di frutti rossi maturi, tè nero Assam e spezie fini. Lo consigliamo con l’agnello e i formaggi a media stagionatura.

Coteaux-du-Loir Rouge Hommage à Louis Derré 2021

100% Pineau d’Aunis cl.75

La cuvée in rosso più importante di casa Nicholas: da vigne tra gli 80 e i 100 anni. Espressione fine, compiuta e cesellata di Pineau d’Aunis generata dall’età delle vigne. Elogio della raffinata spezia.

COMPLETANO IL QUADRO:

Jasnières Discours de Tuf Moelleux 2020 (100% Chenin Blanc) cl.75

Jasnières Calligramme quest’anno non disponibile.

François Chidaine

Montlouis-sur-Loire

Montlouis-sur-Loire

Chenin Blanc

Proprietà: 37 ettari

Bottiglie: 150.000

Produttore capofila e modello per l’intera denominazione, ha iniziato nel 1989 a Montlouis con qualche ettaro di vigna e una idea in testa: fare grandi Chenin. Di strada ne ha fatta, François, e oggi nei suoi vini si leggono le sfumature sottili, le increspature, le tinte: ogni parcella lavorata esprime sapori diversi legati alla natura del suolo, al contesto geografico (esposizione, clima, microclima) e all’età del vigneto. Così nascono le sue cuvée, seguendo l’anima più autentica di ciascuna vigna. Convinto assertore del bio, è passato

interamente all’agricoltura biodinamica nel 1999. I suoi Montlouis, interpretati secchi, amabili o liquorosi, hanno una precisione fuori dal comune.

COMPLETANO IL QUADRO

Vdf Chenin d’Ici 2023

Touraine Sauvignon 2024

Touraine Rouge 2022

François Chidaine

Montlouis-sur-Loire

Tradition Brut 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Uve provenienti da un giovane Vignéron a Montlouis, attualmente in conversione Bio. Fermentazione con lieviti indigeni, affinamento in botti grandi non di primo passaggio. Nessun dosaggio alla sboccatura, solo un leggero residuo dalla vinificazione.

Montlouis-sur-Loire

Clos de Breuil Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Affinamento di 6 mesi sulle fecce fini in legni da 600 litri. Affilato, teso eppure anche ricco e rotondo. Uno Chenin in versione secchissima per un aperitivo di enorme suggestione, che sconfina facilmente in un pasto fresco ed appagante.

Montlouis-sur-Loire

Nature 2021

100% Chenin Blanc cl.75

Vigna condotta in biodinamica, massima attenzione al valore qualitativo delle uve, in relazione al suolo. Metodo Classico con residuo zuccherino minimale, tutto giocato su note di fiori bianchi eleganti, sensazioni agrumate (limone, cedro, arancia) innervate su una colonna portante di matrice minerale.

Vdf Les Argiles Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Da una parcella di Vouvray dall’altra parte del fiume rispetto alla cantina. Precisione enologica assoluta, freschezza, sapidità ed eleganza. Non ci sarà scritto Vouvray in etichetta, ma ben pochi vini di questa denominazione possono tenergli testa.

Montlouis-sur-Loire

Les Choisilles Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Un bellissimo Chenin di ampiezza e rotondità, tutto giocato sulla freschezza dell’agrume, cedro e limone e su una composita mineralità/acidità fatta di richiami leggeri al silex, insieme a sensazioni saline. In abbinamento a pesce salsato ma soprattutto con formaggio di capra a pasta molle.

Montlouis-sur-Loire

Les Bournais Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Rara espressione di eleganza e raffinatezza per questo Chenin profondo e minerale, sapido e armonico nei toni di scorza di agrume e frutta a polpa gialla. Per le grandi occasioni sulla cucina di pesce.

Vdf Baudoin Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Anche in questo caso un Vin de France, ma da vigne esclusivamente a Vouvray. Solo lieviti indigeni per la fermentazione, affinamento in botti da 620 litri per 6-8 mesi. Leggerissimo residuo zuccherino inferiore a 1,5 g/l. Sui fiori bianchi, la mimosa ed i tocchi di miele d’acacia.

Montlouis-sur-Loire

Les Tuffeaux Tendre 2019

100% Chenin Blanc cl.75

Dall’invitante e luminoso giallo oro, regala profumi di mela e pera decana. Il moderato residuo zuccherino lo rende fragrante e beverino. Sia in aperitivo, che con formaggi di capra cremosi.

Domaine Carême

Vouvray

Vouvray

Chenin Blanc

Proprietà: 14 ettari

Vincent Carême

Vincent Carême rappresenta compiutamente, oggi, la nuova immagine di Vouvray: forte legame con la tradizione rurale, interprete naturalista di questo terroir, ha scelto l’agricoltura bio (è infatti certificato AB) come di filosofia di pensiero e metodo di conduzione agronomica. Per fortuna sono superati gli anni 90 e quel percepito di vino facile e a basso costo da vendere ai turisti e da svendere all’export. Vincent ha una ferma volontà: rappresentare Vouvray, non solo come luogo da sempre reputato, ma anche come cartina di tornasole di un vitigno, lo Chenin, e di valori esperienziali che si tramandano di generazione in generazione. I Pétillant rappresentano, proprio in questa direzione, una perfetta sintesi del suo lavoro.

Bottiglie: 61.000

Vouvray Brut 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Metodo Classico dalla verve mineraleagrumata. Sono sottili i profumi di frutta bianca e gialla, con riverberi floreali delicati. Al palato la carbonica accentua la sapidità minerale. Bollicina fresca e corroborante. In aperitivo e su primi piatti di verdura.

Vouvray Plaisir Ancestral

Nature 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Grande interpretazione di Chenin Blanc a rifermentazione in bottiglia, corre sul filo dell’eleganza, sempre in equilibrio tra accenti freschi e complessi, quest’anno molto secco. La frutta a polpa gialla, incontra il floreale, il minerale incontra la scorza d’agrume. Piacevolissimo e seducente.

Vouvray Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Di grande impatto olfattivo, così fine e persistente, appena acidulo e agrumato. Si appoggia al palato con delicatezza nei richiami alla frutta a polpa gialla, ai fiori bianchi e a quella piacevole estrazione aromatica che porta con sé fragranti accenti di pompelmo rosa. Finale minerale.

Vouvray Le Peu Morier

Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

L’essenza delle vecchie vigne di Vouvray. Vinificato e affinato in barrique per 12 mesi, questo Chenin esprime la finezza e la mineralità del suo suolo calcareo. Con la sua rotondità, eleganza e grassezza controbilanciata dall’acidità, accompagna frutti di mare e primi piatti di pesce.

Domaine de la Chevalerie Bourgueil

Restigné

Cabernet Franc

Proprietà: 38 ettari

Emmanuel Caslot

L a Chevalerie, ovvero del Cabernet Franc. Questa è una lunga storia di famiglia iniziata oltre 400 anni fa e che vede oggi al comando Emmanuel Caslot, dopo l’improvvisa morte della giovane sorella Stéphanie nel febbraio 2021. Il Cabernet Franc è qui vinificato con reale morbidezza per esprimere al meglio i terreni di sabbie, di argille e calcari. Ogni etichetta rappresenta giudiziosamente l’intensità e la complessità del vino, dal rosso vivo del Peu Muleau al violetto profondo per il Grand Mont (quest’anno non disponibile).

Disponibile anche:

Bottiglie: 200.000

Bourgueil Franco du Porc 2020

100% Cabernet Franc cl.75

Da terrazze alluvionali, fermentato in acciaio, con belle note di frutti neri ed erbe essiccate gioca con i suoi tannini invitanti per aumentare la bevibilità. Scrivono sul loro sito che può accompagnare il maiale all’orientale del macellaio del loro paese.

Bourgueil Noms d’Oiseaux 2019

100% Cabernet Franc cl.75

Proveniente dai due coteax alle estremità del domaine, con vista sul fiume, fermentato sempre in acciaio, rivela la sua gourmandise con una rotondità, morbidezza e avvolgenza. Non mancano richiami ad aromi floreali e ai frutti rossi.

Bourgueil Peu Muleau 2018

100% Cabernet Franc cl.75

Posizionato sulle alture del coteax, millesimo dopo millesimo, si rivela con uno stile morbido e charmant. Tutto giocato sulla dolcezza del frutto, può invecchiare tranquillamente ed è l’ideale per i secondi piatti di carni leggere con accompagnamento di verdure.

Bourgueil Les Galichets 2017

100% Cabernet Franc cl.75

Da suoli argillo/sabbiosi con affinamento in acciaio e in legno. Presenta una bella intensità aromatica e persistenza fruttata. Non mancano accenti di ciliegia e prugna, sensazioni erbacee fini. Calore espresso in tannini eleganti e gentili, accenti poivrées.

Bourgueil Chevalerie 2018

Bernard Baudry

Chinon

Cravant-les-Côteaux

Chenin Blanc - Cabernet Franc

Proprietà: 30 ettari

CMatthieu e Bernard Baudry

resciuto in una famiglia di vignérons originari di Cravant-les-Coteaux, Bernard Baudry, è cresciuto professionalmente come consigliere viticolo presso il Laboratorio di Tours, al fianco di Jacques Puisais, dopo avere compiuto i suoi studi di enologia a Beaune. Nel 1975 fonda il suo Domaine (all’epoca di soli due ettari). Da allora le cose sono cambiate, ma non lo spirito e l’idea: Chinon, compatti e fragranti. Dal 2000 il figlio Matthieu lavora a fianco del padre, nel solco della tradizione. Oggi la proprietà lavora su 30 ettari su suoli di diversa formazione: sassosi-ciottolosi in pianura, argille e calcari sulle coste e calcari sabbiosi più in alto. Questa estrema differenziazione permette di lavorare su vinificazioni parcellari.

Bottiglie: 140.000

Chinon Blanc

Le Domaine Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Da parcelle diverse argillo/calcaree con vigne di 12/13 anni, fermentazione lenta in tonneau di 500 litri, si ottiene un vino di charme, con le sue note di frutti bianchi e agrumi, secco, ma con una rotondità che permette di apprezzarlo nella sua giovinezza.

Chinon Rouge

Le Domaine 2023

100% Cabernet Franc cl.75

Da parcelle su suoli calcarei e ghiaiosi, da vigne trentennali, con un affinamento in contenitori di cemento, legno e poi ancora cemento, si ricava un vino strutturato con una bella freschezza e tannini fini. Per la tavola, per l’aperitivo, per la compagnia.

Chinon Rouge

Les Grézeaux 2021

100% Cabernet Franc cl.75

Da terreni sassosi con fermentazione e affinamento in cemento, les Grezeaux è un vino concentrato con una materia densa ma sempre setosa dovuta all’influenza dei graviers (ghiaini) presenti in quantità nel terreno. Perfetto con la selvaggina da pelo.

Chinon Rouge

Le Clos Guillot 2021

100% Cabarnet Franc cl.75

Da un mix di coteaux calcare/argilloso su vigne piantate tra il 1993 e il 2000 fermentato in legno e in cemento per poi passare 12 mesi in barrique e completare in cemento non rivestito. Vino raffinato con aromi di amarena griottina e frutti neri.

Domaine de la Cotelleraie

Saint-Nicolas-de-Bourgueil

Saint-Nicolas-de-Bourgueil

Cabernet Franc

Proprietà: 26 ettari

Gérald Vallée

Gérald Vallée è il fratello di Mathieu.

Nell’eredità paterna a lui è toccato la proprietà di di Saint Nicolas de Bourgueil. Il Domaine è incantevole e risale al 1800. Dal 2009 Gérald Vallée ha intrapreso il percorso di conversione al biologico, cercando di fare vini fedeli a questo terroir molto variegato che, a seconda delle zone, produce vini con tipicità organolettiche molto differenti tra loro.

Bottiglie: 70.000

Saint-Nicolas-de-Bourgueil

La Croisée 2023

100% Cabernet Franc cl.75

Vellutato e intenso nei richiami di frutta rossa, respiro del sottobosco, palato carnoso e denso. Avvincente davvero la struttura e l’integrità di questo vino fresco e armonico insieme. Spalle larghe, frutta matura, note ricche, accenti di spezie, caldo e vellutato al palato con tocchi boisé.

Saint-Nicolas-de-Bourgueil

Pigeur Fou 2022

100% Cabernet Franc cl.75

Il legno tradizionale e l’uva spremuta. Un vino da tavola, per la tavola, nelle sfumature del colore bordeaux, di frutta succosa e intensità nei profumi primari, molto avvolgente al palato.

Saint-Nicolas-de-Bourgueil

L’Envolée 2020

100% Cabernet Franc cl.75

Da vecchie vigne di 60 anni, rese bassissime, selezione acino per acino dopo la diraspatura completa. Segue macerazione di 15-20 giorni e poi affinamento in botti nuove e fermentazione solo con lieviti indigeni. Ricco, complesso, vellutato, per i piatti speziati, o carni da lunghe cotture.

Château Yvonne

Saumur-Champigny Parnay

Chenin Blanc - Cabernet Franc

Proprietà: 5 ettari

Mathieu Vallée

Mathieu Vallée è proprio simpatico. Indossa sempre, anche in estate, una sciarpa alla francese, un poco bohémien e parla buffamente qualche parola di italiano, ridendosela di gusto. La sua è una piccola proprietà fra i comuni di Parnay e Montsoreau. Qui lo Chenin è il re, seppure il nostro Mathieu se la cavi, e assai bene, in particolare con i rossi da uve Cabernet Franc. Il lavoro in vigna è legato a una visione antica: tecniche tradizionali, preparazione del terreno, trattamenti minimi e sempre biologici, per ottenere le giuste rese. Questa esigenza di rigore si unisce al lavoro nella cantina pluricentenaria di famiglia: vinificazione e affinamento in barrique, senza lieviti esogeni, senza filtrazioni e collage.

Bottiglie: 25.000

Saumur Blanc

Château Yvonne Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Elegantissimo Chenin negli accenti di pesca gialla e agrumi. Il sapiente ed oculato uso di legni di altissimo livello apporta eleganza che si riverbera in quella delicata nota di mandarino, sottile e fragrante. Per una raffinata cucina di pesce.

Saumur Blanc

Le Gory Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Da una micro parcella di sole 15 are impiantata a 200 metri dal fiume su suoli di argille e calcari del Cretaceo. Fermentazione con lieviti indigeni e sei mesi di affinamento in barriques prima di sostare un anno e mezzo in bottiglia. Per i pesci nobili, scampi grigliati o un Comté ben stagionato.

Saumur-Champigny

La Folie 2023

100% Cabernet Franc cl.75

Ecco il Cabernet Franc nella sua veste setosa e gourmand. Facile all’approccio, ma non banale. Da bere nel medio periodo senza dimenticare la possibilità di un invecchiamento più consistente.

Saumur-Champigny

Château Yvonne 2022

100% Cabernet Franc cl.75

Intenso e vibrante, questo Saumur Champigny si amplifica al palato su aromi di frutti neri e spezie, con tannini morbidi. Vino fine ed elegante, paradigmatico della denominazione.

Domaine des Sablonnières

Saumur et Anjou

Doué-la-Fontaine

Chenin Blanc - Chardonnay - Cabernet Franc

Proprietà: 18 ettari

Tony Raboin

Una storia da raccontare nel cuore dell’Anjou. Il Domaine fondato all’inizio degli anni ’90 insiste sulla faglia geologica di confine fra il bacino parigino e il massiccio armoricano. Tony Raboin e Pascal Busson sono i due soci e gerenti del Domaine, entrati rispettivamente in azienda nel 2003 e nel 2014 dopo aver seguito un percorso esperienziale nel mondo del vino francese ed internazionale. Qui si crede fortemente nell’agricoltura Bio e la si pratica con passione e dedizione. A noi hanno colpito in particolare le bollicine: vini veri, non artificiali, frutto di una trasformazione dell’uva attenta e rigorosa, senza fronzoli.

Bottiglie: 45.000

Crémant de Loire Brut s.a.

100% Chardonnay cl.75

Sottile la bollicina su toni d’agrume e fiori bianchi al naso. Fermentazione in legno e poi 24 mesi sui lieviti in bottiglia. Tutto giocato in freschezza ed acidità. L’impronta dello Chardonnay funziona bene anche a queste latitudini.

Saumur Blanc Brut s.a.

100% Chenin Blanc cl.75

Su suoli di argille e calcari, ecco il vino di casa: gioca anch’esso su leggerezza e freschezza, con maggiore tensione e sapidità, un classico per lo Chenin Blanc, arrotondato da un oculato dosaggio al degorgement. Diciotto i mesi sui lieviti.

Val de Loire Chardonnay 2024

100% Chardonnay cl.75

Un vino da sbicchierare: di bella finezza aromatica su fiori bianchi, agrumi e frutta a polpa bianca. Leggero e fine, va servito freddo e usato in aperitivo o su frutti di mare. Darà soddisfazione e rinfrescherà il palato.

Saumur Rouge 2023

100% Cabernet Franc cl.75

Rosso giovane e fruttato come servizio al ministero della tavola e su pietanze differenti. Il senso del vino sta nella freschezza e nella dinamica di bocca. Prezzo d’altri tempi, un buon approccio popolare per la conoscenza di questa varietà.

Château de Bois-Brinçon

Anjou

Blaison-Saint-Sulpice

Chenin Blanc - Cabernet Franc - Gamay - Pineau d’Aunis

Proprietà: 10 ettari

Bottiglie: 70.000

Géraldine et Xavier Cailleau sono alla guida dello Château de Bois-Brinçon dal 1991. La storia viticola inizia nel 1219 e continua con alterne fortune, anche arricchendo la produzione di uva con quella di mele. Nel 1990 Bois- Brinçon aveva 23 ettari di meleti e 22 ettari di vigna. All’arrivo di Xavier cambia tutto: inizia a lavorare su 8 ettari e parte con un inerbimento complessivo del vigneto, dismettendo pratiche agronomiche

la famiglia Cailleau

impattanti. La biodiversità forestale e la presenza di animali in vigna (mucche Higland Cattle) completano il quadro nell’equilibrio e nell’armonia della natura La scelta di vinificare per parcelle segnala la ricerca di una profonda identità nei vini che si producono, cartina di tornasole di un luogo, l’Anjou, ancora da scoprire appieno nelle differenti sfumature che presenta.

Crémant de Loire Nature 2022

85% Chenin Blanc, 15% Cabernet Franc cl.75

Un Crémant, questo, pensato e prodotto da una sola parcella dedicata, dove il gres trova substrati di gesso e tufo. Prima fermentazione in acciaio, seconda fermentazione solo con zuccheri dell’uva.. Sosta sui lieviti tra i 15 e i 24 mesi. Dorsale sapida ma anche bella vinosità. Disponibile anche il 2018 in versione R.D.

Vdf Pét’Nat Rosé Opaline 2021

80% Gamay - 20% Pineau d’Aunis cl.75

C’è del fondo e i profumi non sono proprio quelli di una signora che partecipa alla notte degli Oscar, eppure i vini del genere stanno spopolando in tutti i bar-à-vin parisién. Scherzi a parte, pet-nat di successo, un po’ sperimentale che vi ammalierà con il suo colore occhio di pernice.

Anjou Blanc

Terre de Grès

Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Da una parcella di un ettaro e mezzo su suoli di Gres su inclusioni di gesso e tufo, questo Chenin dalla resa per ettaro molto bassa (40 ettolitri per ettaro), fa fermentazione e affinamento in barrique mai nuove. Mineralità, freschezza e complessità.

Anjou Rouge

La Seigneurie Chemellier 2020

100% Cabernet Franc cl.75

Cabernet Franc da vigne di almeno 45 anni, diraspato e macerato fino a 15 giorni in acciaio. Segue poi la fermentazione in parte in acciaio in parte in legni troncoconici. Nasce così un vino fine, dai tannini delicati e i richiami ai frutti neri.

Anjou Villages Rouge

Le Clos des Cosses Gohier 2020

100% Cabernet Franc cl.75

Su suoli di marne e gusci di ostrica, da vigne giovani (del 1999), un vino rosso pulsante e succoso, dal naso super fragrante e netto: macerazione da 25 a 28 giorni, affina poi 20 mesi in vasi vinari di cemento interrato. Perfetto su filetto di manzo appena al sangue.

Anjou Blanc Le Clos des Cosses

Monopole Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Una magnifica estrusione geologica di marne e gusci di ostrica, nel comune di Gohier. Vinificazione in legno troncoconico. Di struttura, ma sempre di taglio minerale e grandissimo succo agrumato. Su pesci salsati.

Vdf Pineau d’Aunis

Garance 2021

100% Pineau d’Aunis cl.75

Su suoli di gres e gessi tufacei, da vigne di 80 anni, la varietà Pineau d’Aunis si esprime su toni di pepe Sichuan e violetta. Elegantissimo vino, gentile e speziato, da servire fresco (11-12 gradi) anche sul pesce.

Coteaux du Layon Moelleux Faye d’Anjou

Les Varennes 2020

100% Chenin Blanc cl.75

Eccoci nella tipologia Moelleux, soavemente dolce ma su scheletro salino. Fermentazione lunga in barrique. Accenti di pera e miele d’acacia, per l’aperò alla francese, sui toast, oppure, per noi, su tortini di robiola, formaggi caprini e dolci al cucchiaio (mascarpone).

Domaine Drost

Anjou

Saint-Aubin-de-Luigné

Chenin Blanc

Proprietà: 11 ettari

COmbretta e Nils Drost

atherine e Philippe Delesvaux nel 1978 hanno deciso di investire su un futuro diverso, creando un Domaine coerente con lo stile di vita che seguivano e che continuano a professare: il rispetto della terra e della vigna, dei ritmi vitali e del tempo necessario per la corretta maturazione dei vini. La proprietà si estende oggi su 11 ettari, di cui 9,5 in un’unica parcella circondata da mura e siepi: situata nella parte alta di un plateau, gode di condizioni ottimali per preservare la biodiversità e per favorire lo sviluppo della botrite. Dopo 40 vendemmie alle spalle, nel 2021 la tenuta è stata consegnata all’ambiziosa giovane coppia Ombretta e Nils

Drost. Determinati a proseguire la storia di questo storico Domaine, sono alle loro prime annate, per il momento esclusivamente con bianchi senza residui zuccherini.

Bottiglie: 12.000

Vdf Le Pavillon Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Le Pavillon, lo storico recinto nel cuore del vigneto, dove le farfalle vengono ad approfi ttare degli interstizi per rifugiarsi. Bianco secco, ottenuto da viti di 3040 anni, impiantate su pendii esposti a nordest, caratterizzato da aromi di frutta gialla e fi ori bianchi, con un’ottima concentrazione.

Anjou Blanc

La Haie Longue Sec 2021

100% Chenin Blanc cl.75

Su suoli di scisti carboniferi, che conferiscono al vino note affumicate e tostate che arrivano fino alla liquirizia. Affinato per più di un anno in uova di cemento, ed anfore di arenaria, esprime la quintessenza del loro approccio biodinamico, con bassissima aggiunta di solfi ti e assenza di filtrazione.

Anjou Blanc

Franc de Pied Sec 2021

100% Chenin Blanc cl.75

Da viti franche impiantate nel 2000. I pendii sabbiosi alluvionali caratteristici dell’intensa erosione dell’antico suolo montuoso, proteggono le radici dalla fillossera. Un’annata di notevole freschezza ed equilibrio tra note vegetali profonde, una bella purezza e reale finezza.

Domaine de Closel

Savennières

Savennières

Chenin Blanc

Proprietà: 16 ettari

AEvelyne de Pontbriand

volte ritornano… avevamo già lavorato con Madame de Pontbriand, in passato: in effetti ci piacciono i suoi vini, fortemente identitari, di eleganza e luce, cartina di tornasole degli Chenin atlantici. Siamo nel cuore del Côteaux de Savennières, sulla riva destra della Loira, ad una quindicina di chilometri da Angers, classificato patrimonio mondiale dell’umanità, dove dimora uno dei Domaine viticoli più prestigiosi dell’intera vallata, guidato con eleganza da Madame Evelyne de Pontbriand. Per intenderci siamo in luoghi viticoli celeberrimi: da Roches-aux-Moines a Coulée-de-Serrant, vigne di fama secolare. I vini, coltivati in biodinamica da parecchio tempo, sono naturale espressione di questo incantevole terroir.

Bottiglie: 45.000

Savennières La Jalousie 2020

100% Chenin Blanc cl.75

Vinificazione dei primi grappoli vendemmiati, da vigne giovani. Buon affinamento in acciaio sulle fecce fini, al riparo da qualsiasi contatto con l’ossigeno. La 2020 è stata una annata calda e il vino è insolitamente pronto e facile da bere anche da giovane, contrariamente alle abitudini di questa denominazione.

Savennières

Les Caillardières 2021

100% Chenin Blanc cl.75

Questa parcella viene vendemmiata a piena maturità delle uve, mai per prima. Questo, oltre alla vinificazione in barriques, dona a questo vino tocchi di frutta esotica, mandorle tostate, fino ad arrivare ad accenni di mele cotte. Un gradevolisssimo, elegante Savennières, ideale per tutti i grandi piatti di pesce della cucina francese, con gli asparagi ed i carciofi, ma sconfinerà facilmente sulla cucina fusion, anche su piatti agrodolci.

Savennières

Le Clos du Papillon 2021

100% Chenin Blanc cl.75

La finezza e la complessità sono il fil rouge di questo Savennières classico e tradizionale, fatto di accenti erbacei eleganti, ortica, felce e salvia e toni fruttati di compattezza croccante, albicocca e noce-pesca. Perfetto su primi piatti di pesce con verdure. Millesimo che spinge molto sull’acidità che dovrà fondersi con la ricca materia apportata da questo vitigno.

Domaine de la Bergerie

Anjou, Savennières et Chaume

Champ-sur-Layon

Chenin Blanc - Chardonnay - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon - Grolleau

Proprietà: 36 ettari

Bottiglie: 150.000

Ubicato all’estremità orientale del massiccio armoricano, si trova il Domaine de la Bergerie della famiglia Guegniard. Sul basamento scistoso dell’Anjou nero, i loro 36 ettari vitati godono di suoli variegati e di una freschezza di influenza oceanica che permette di esplorare tutte le sfaccettature dello Chenin, del Cabernet e del Grolleau. Dal 2018, le due sorelle Anne e Marie prendono in mano le redini della cantina di famiglia. Arrivate all’ottava generazione, la passione e la tradizione familiare sono radicate a fondo

La famiglia Guegniard

nell’anima delle due giovani vigneronnes, che non mancano di portare interrogativi e idee innovative ad arricchire il savoirfaire dei genitori Yves e Marie Annick. Fra i vigneti, lo Chenin si snoda nelle denominazioni d’Anjou e Savenniéres per i vini secchi e fra Coteaux du Layon e Quarts de Chaume per le versioni botritizzate. Il Cabernet e il Grolleau concorrono alla produzione di rossi non impegnativi e del Crémant Rosè.

Crémant de Loire Nature s.a.

80% Chenin Blanc - 20% Chardonnay cl.75

Terroir argillo-scistoso e ghiaioso con esposizione est, in località Champ-sur-Layon. Pressatura lenta, eliminazione dei primi mosti. Metodo classico con prima fermentazione in acciaio. Affinamento sur lattes per almeno 12 mesi.

Crémant de Loire Rosé

Préambule Nature s.a.

Cabernet Franc - Grolleau cl.75

Terroir argillo-scistoso con esposizione Sud, sud-est, in località Champ-sur-Layon. Pressatura lenta, eliminazione dei primi mosti. Metodo classico con prima fermentazione in acciaio, che viene interrotta a 24 g/l di zucchero residuale. Affinamento sur lattes fra 12 e 24 mesi solo dagli zuccheri residui.

Anjou Blanc

Sous La Tonnelle Sec 2023

100% Chenin Blanc cl.75

Unico vino frutto dell’assemblaggio di due diverse parcelle: “La Bergerie” e “La Girardière”. Vinificazione con leiviti indigeni e sei mesi di affinamento prima della messa in bottiglia. Uno Chenin sui frutti gialli, leggero e franco. Per gli aperitivi estivi.

Anjou Blanc

Les Pierres Girard Sec 2020

100% Chenin Blanc cl.75

Terroir argilloso con inclusioni di scisti con esposizione sud-est, in località Champ-sur-Layon. Pressatura lenta per estrarre tutto il potenziale aromatico dell’uva. Leggera decantazione, fermentazione e affinamento in barriques da 400L per un anno su fecce fini (barriques dal secondo al quinto passaggio).

Savennières

La Croix Picot 2019

100% Chenin Blanc cl.75

Terroir di scisti, arenaria e sabbie, con esposizione sud-est, in località La Pointe, comune poco a nord di Savénnieres. Fermentazione ed affinamento di 18 mesi in acciaio. Note di frutta bianca e agrumi, soprattutto cedro e pompelmo. Chiude ampio e generoso, con una nota lunga e minerale.

Savennières

Clos Le Grand Beaupréau 2019

100% Chenin Blanc cl.75

Fermentazione ed affinamento in barriques da 400 l, di cui un quarto nuove, per almeno 12 mesi, donano una perfetta corrispondenza nasobocca. Una struttura potente e ampia, intensa e complessa. Lunghissima persistenza sulle note di vaniglia e mineralità.

Coteaux du Layon Chaume

1er Cru Moelleux 2017

100% Chenin Blanc cl.75

Raccolta manuale con cernita dei grappoli ripetuta da 3 a 5 volte per selezionare quelli con la più alta concentrazione di muffa nobile. Fermentazione e affinamento per 18 mesi in botti da 400 l. Bocca ampia e vellutata che spazia da pesche e albicocche alle mele cotogne, per un finale lungo e persistente.

Quarts de Chaume Grand Cru

Moelleux 2017

100% Chenin Blanc cl.50

Su scisti carboniferi e arenaria, esposizione su pendio a sud-est. Cernita rigorosa per ricercare muffa nobile e segni di appassimento. Quindi fermentazione ed affinamento in botti da 400 l per 18-24 mesi. Note di frutta candita, albicocche secche, ananas scottato. Di massima ampiezza, volume e ricchezza.

COMPLETA IL QUADRO:

Anjou Blanc Zerzilles Sec 2020 (100% Chenin Blanc) cl.75

Château de Bellevue

Anjou

Saint-Aubin-de-Luigné

Chenin Blanc - Chardonnay

Proprietà: 35 ettari

Anne e Hervé Tijou

Lo Château è di proprietà della famiglia Tijou da ormai 5 generazioni: venne acquisito dal trisavolo Hippolyte nel 1894. Anne e Hervé Tijou, oggi, portano avanti il lavoro gestendo i vigneti che attualmente hanno raggiunto l’estensione di 35 ettari, incastonati in cima ai pendii che dominano sia il grande fi ume Loire che il Layon. L’unicità dei vini dello Château de Bellevue risiede nella straordinaria diversità dei suoi terreni, in combinazione con i vitigni locali. La cantina ha uno stile classico e tradizionale, abbiamo trovato un gran bel rapporto prezzo-qualità per le loro bollicine, che siamo contenti di trattare per completare la nostra gamma di Crémants de Loire, su cui riscontriamo spesso carenza di prodotto durante l’anno.

Bottiglie: 20.000

Crémant de Loire Brut s.a.

60% Chenin Blanc - 40% Chardonnay cl.75

Crémant da assemblaggio che va ad unire le note fresche, nitide e con un tocco di florealità dello Chardonnay a quelle più ampie, avvolgenti e sapide dello Chenin. Tocchi di fi ori bianchi e citronella, poi i frutti gialli, soprattutto l’albicocca. Chiude con un tocco morbido dato dal giusto dosaggio, e una buona acidità. Saprà accompagnare tutto il pasto, soprattutto i primi e secondi di pesce.

Crémant de Loire Éclat Brut Nature s.a.

60% Chenin Blanc - 40% Chardonnay cl.75

Da parcelle di solito destinate a produrre Coteaux du Layon, vengono selezionate a mano prima in pianta e poi in cantina le uve più sane e mature. Segue pressatura soffi ce e vinificazione a temperatura controllata. Buona permanenza sui lieviti e nessuna aggiunta di liqueur. Nasce così una bollicina fine, sui fiori e frutti bianchi. Presenta una bella rotondità che controbilancia perfettamente l’assenza totale di zuccheri aggiunti.

Vignobles Günther-Chereau

Muscadet Sèvre et Maine

Saint-Fiacre-sur-Maine

Melon de Bourgogne

Proprietà: 65 ettari

Véronique e Aurore Günther-Chereau

Tre cantine sotto il comando di Madame Véronique Günther-Chereau, nobilissime origini e un fare spigliato e determinato. Molto diversi fra loro i Domaines per i differenti tipi di terroir. La Gravelle situata a Gorges garantisce vini più freschi e minerali. Lo Château du Coing, situato sulle pendici del Massiccio Armoricano, esposto a sud, si affaccia sull’Oceano, mantiene uno stile più classico. La Cormeraie è più rustico e qui si producono vini dalla forte personalità e struttura. In azienda oggi c’è anche la figlia Aurore. Prezzo/qualità insetimabile.

Bottiglie: 430.000

Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine

Coing 2023

100% Melon de Bourgogne cl.75

Vino fruttato con profumi di mela verde e frutti esotici, ha note floreali di gelsomino e fiore d’arancio. Da bere giovane insieme a frutti di mare e pesce alla griglia. L’Ispettore Maigret primo sponsor.

Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine

St. Hubert Coing 2022

100% Melon de Bourgogne cl.75

Parcella di vigne centenarie impiantate con esposizione pieno sud su pendenze del 15% proprio alla confluenza fra la Sèvre e la Maine. Lo scarso terreno in superficie insiste su rocce metamorfiche di gneiss. Breve macerazione pellicolare, sosta sulle fecce fini per 14 mesi in vasche sotterranee di vetro, tipiche dei Pays Nantais.

Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine

Château Gravelle 2023

100% Melon de Bourgogne cl.75

Straordinariamente elegante con buon affinamento sur lie, oltre al tradizionale plateau di frutti di mare può accompagnare la tagliata di Capesante aromatizzata al tartufo. A parte questo abbinamento per i palati più raffinati torniamo alle più banali ostriche della vostra pescheria.

Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine

Gorges Château Gravelle 2018

100% Melon de Bourgogne cl.75

Da un impianto su un falsopiano lungo la Sèvre con un insolito sottosuolo di roccia vulcanica. Vigne di 60 anni e almeno 2 anni di permanenza sulle fecce. La particolare conformazione geologica apporta al vino una morbidezza e burrosità che controbilancia la classica mineralità del Muscadet.

L’Orée du Sabia

Vendée

Brem-sur-Mer

Chenin Blanc - Chardonnay - Gamay - Pinot Noir - Négrette

Proprietà: 9 ettari

Bastien Mousset

Ivigneti di Orée du Sabia insistono su terreni ricchi di quarzo, scisto e granito. Négrette, Pinot Noir, Chenin, e Chardonnay, sono i vitigni coltivati in bio e biodinamica, permettendo così ai vini di esprimere appieno le sfumature del proprio terroir. Aiutato dal padre, Alain Mousset, ha dato vita al suo progetto vinicolo. Il luogo è il vero e proprio patrimonio da valorizzare, attraverso i vini.

COMPLETANO IL QUADRO:

Val de Loire Vendée Les Barrellières 2021 (Négrette)

Val de Loire Rouge Fiefs de la Gite 2021 (Pinot Noir)

Bottiglie: 45.000

Val de Loire Blanc

Vendée à L’Orée 2024

50% Chardonnay - 50% Chenin Blanc cl.75

Fermentazione in acciaio, freschezza iodata, tocchi di agrume. Assemblaggio di Chadonnay e Chenin, per un perfetto equilibrio fra freschezza e acidità. Darà il massimo in aperitivo, con stuzzicherie salate chiamerà un calice dietro l’altro, di fronte ad un tramonto atlantico.

Val de Loire Vendée Blanc

Altérites 2023

100% Chardonnay cl.75

Su suoli di quarzi e scisti, questo Chardonnay che affina per 18 mesi in cemento e in barriques, trova un’espressione ricca e generosa, mantenendo la schiena dritta del sale oceanico. Perfetto fra gli antipasti, sconfinerà egregiamente sui primi e secondi piatti di pesce.

Val de Loire Vendée Blanc

Les Clos Sec 2022

100% Chenin Blanc cl.75

Da una parcella impiantata su graniti e riolite che domina Brem-sur-Mer. Vengono seguiti tutti i dettami della biodinamica, rigorosa cernita dei grappoli, vinificazione in barriques da 228 e 400 litri, con lieviti indigeni. Malolattica non ricercata. Su un pesce San Pietro allo yuzu.

Fiefs Vendéens-Brem

Rouge à l’Orée 2023

50% Pinot Noir - 50% Négrette cl.75

Solo le migliori uve selezionate manualmente, diraspatura tutale e poi macerazione per 7-14 giorni. Solo lieviti indigeni per la fermentazione e 6 mesi di affinamento in acciaio, per preservare al massimo il frutto, la delicatezza e la fragranza donata dai suoli oceanici.

Corse

La Corsica è una tra le regioni viticole più antiche e tradizionali del mondo. Molto più Italia che Francia, deve al clima e alle condizioni del terreno la sua fortuna e il suo fascino un poco selvaggio. Attorno agli anni sessanta del secolo scorso, anche grazie ai francesi fuggiti dall’Algeria e stabilitisi in Corsica, riprende forte la produzione di vino che arriva, oggi, a livelli soddisfacenti. Cresce una nuova generazione di produttori che ha decisamente elevato gli standard qualitativi sia delle strutture che delle tecniche di coltura e vinificazione, pur rimanendo fedelmente ancorati alla propria terra di origine, alle uve e agli stili. Coteaux d'Ajaccio - Qui si produce in particolare un vino rosso, profumato e aromatico nei richiami alle erbe selvatiche del maquis e ai pepi, bianco e rosa: lo Sciacarello.

Patrimonio - Patrimonio è l’appéllation più vecchia dell’isola: risale infatti al 1968. Le peculiarità di quest’area sono da ricercarsi in particolare nel clima di una regione ben protetta dai venti grazie alle montagne circostanti e nelle terre calcaree mescolate all'argilla. I vitigni qui coltivati sono il Nielluccio, rosso, e il Vermentino, bianco.

Cape Corse - L'estremità nord dell'Isola, «une péninsule, que dis-je, un cap »... ha bellissime coltivazioni di Muscats, del curioso Rappu e di uve tradizionalmente italiane come l'Aleatico e il Codivarta. Sono ricorrenti le tecniche di appassimento delle uve al sole ched regalano ottimi vini da dessert.

Calvi - Vin de Corse-Calvi, nome famoso per la cittadina in cui l'ammiraglio Nelson perse un occhio, più che per le vigne, molto più presenti attorno a Balagne, la Toscana della Corsica, decantata dallo scrittore latino Seneca e area per ottimi vini rossi.

Sartenais - Dove termina l’appellation di Ajaccio il cui limite sud è tracciato dalle coste del fiume Taravo, inizia l'AOC Vin de Corse-Sartène, patria di rossi che profumano di frutti di bosco e macchia mediterranea e di bianchi sottili e aromatici.

Figari - Qui crescono le vigne più a sud della Corsica. Il vento si riversa sul golfo di Figari e soffia sulla piana semi-alluvionale, con suoli di granito; un’area secca e calda, molto adatta alla produzione di rossi potenti e un poco rustici.

Porto-Vecchio - Zona piuttosto isolata e difficile per la coltivazione dell’uva, anche se con ricche varietà territoriali, ideale per la produzione di vini rossi da invecchiamento, bianchi di grande struttura e, ultimamente, anche gradevoli rosé.

Costa Orientale - Una lunga piana che si estende dal sud di Bastia a Solenzara per quasi 80 km dà spazio a colture piuttosto meccanizzate dove spesso, però, i vini mancano di personalità, varietà e carattere a favore del numero e della serialità di etichette da tavola spesso generiche.

Provence

Il paesaggio viticolo della Provenza è composto da nove denominazioni ben diverse fra loro. La zona si estende dalle pendici delle Alpi nizzarde, fino a Les Baux con les Alpilles che delimitano il nord e il Mediterraneo il sud. Le differenze di terroirs, i capricci del clima con le sue improvvise precipitazioni e i suoi venti spesso violenti ci offrono vini dallo stile molto diverso fra loro.

• Côtes-de-Provence zona che si estende da Aix-en-Provence fino al Fréjus e rappresenta più di tre quarti della produzione della Provenza. È rinomata per i suoi rosé che costituiscono il 75% della produzione. Questa denominazione, per le differenze dei terroirs, si esprime in una vasta gamma di vini con caratteristiche proprie.

• Coteaux-d’Aix-en-Provence vigneto molto esteso fra 47 comuni del dipartimento di Bouches du-Rhône e 2 di Var produce vini rossi, rosati e bianchi molto interessanti.

• Coteaux-des-Baux-de-Provence questa denominazione produce i vini della zona delle Alpilles.

• Coteaux-Varois-en-Provence si trova fra il massiccio roccioso di Sainte-Baume e Bessillons.

• Pierrevert piccolo vigneto situato nel dipartimento Alpes-de-Haute-Provence, la frontiera di Vaucluse delle Bouches-du Rhone e di Var. I comuni che lo compongono si trovano ripartiti fra le rive della Durance che attraversa il vigneto da nord a sud.

• Bandol vigneto storico coltivato in otto comuni del dipartimento di Var dove si producono dei vini rossi molto rinomati, così come degli ottimi vini bianchi e rosati.

• Bellet si situa su un territorio delimitato di 650 ettari nella città di Nizza. In questo contesto molto urbanizzato la superficie utilizzata a vigneto si è ridotta ormai a soli 50 ettari.

• Cassis vigneto storico, ora protetto, che possiede un magnifico terroir che deve essere ogni giorno preservato dall’avanzare continuo dell’urbanizzazione e del turismo.

• Palette fra i comuni di Meyreuil, Tholonet e per una minima parte Aix-en-Provence. È una delle denominazioni più antiche e piccole della Provenza.

Domaine de Trévallon

Alpilles

Saint-Étienne-du-Grés

Marsanne - Roussanne - Chardonnay - Grenache Blanc - Cabernet Sauvignon - Syrah

Proprietà: 17 ettari

Famiglia Dürrach

Come tutti sanno, Trévallon è uno dei nomi enologici più cool di Francia. René Dürrbach, pittore e scultore amico di Léger, di Delaunay e di Picasso si installa a Trévallon nel 1955 e inizia la sua avventura nel vino, con scambi a volte sereni, a volte tormentati, con il figlio Eloi. Il 12 novembre 2021, all’età di 71 anni, Eloi Dürrbach è mancato improvvisamente. Lo ricordiamo come uno dei viticoltori più famosi al mondo, attraverso il suo lavoro, ha saputo creare un fenomeno di successo mondiale. Trévallon cambia etichetta ogni anno come ultimo testamento artistico di René e, ancor più ora, di Eloi. Ce ne sono una cinquantina appartate che verranno usate in futuro a seconda delle caratteristiche del vino.

Alpilles Blanc 2024

Marsanne - Roussanne - Chardonnay - Grenache Blanc cl.75 DA GENNAIO 2026

Bottiglie: 65.000

Alpilles Rouge 2023

Cabernet Sauvignon - Syrah cl.75

Un rosso di grande portata nell’intreccio di due vitigni sinergici, che trovano il loro perfetto punto di incontro grazie a suoli e climi favorevoli. Note di frutto rosso maturo, accenti speziati e pepati, pepe nero e pepe rosa, tocchi iodati, elegante la concentrazione aromatica.

DA GENNAIO 2026

Alpilles Rouge 2016

Cabernet Sauvignon - Syrah cl.75

Trevallon, saltuariamente regala splendide annate, custodite in cantina in quantità limitate. Annata molto calda e asciutta, giova fortemente del lunghissimo affinamento. L’avvolgenza è sul centro bocca fruttato, con nuance mediterranee, di mirto, ginepro, vegetazione ricca ed elegante.

DA GENNAIO 2026

Rosé de Provence

Un successo di immagine e comunicazione, oppure un vero e proprio legame tra varietà e territorio, è la domanda che ci si pone nei confronti dei Rosé di Provenza. In effetti, negli ultimi trent’anni, la regione è passata dal produrre vini piuttosto rustici, utilizzati per lo più entro i confini locali, a fenomeno di moda che coinvolge un export fortemente capillare in tutto il mondo. Certo, l’anticipo vendemmiale e la tecnologia hanno aiutato in maniera significativa il processo di innalzamento qualitativo dell’intero comparto se è vero come è vero che, attorno al 1988, un poco ovunque, anche in cantine di piccoli produttori, si inizia a vinificare con il controllo della temperatura e contestualmente si fa il pressurage, con macerazione diretta durante la pressatura, appunto. Fatto, questo, che ha permesso di avere vini luminosi, dal colore screziato e poco intenso ma, soprattutto, profumi fruttati e fini, oltre a una grande freschezza al palato. Ma andiamo con ordine: come si ottiene un vino rosato? I rosati posso essere:

Da pressatura diretta o macerazione molto breve (durata meno di due ore): questa tecnica consiste nel pressare direttamente i grappoli interi o diraspati subito dopo la vendemmia con una macerazione pellicolare piuttosto breve, fino a ottenere il tono rosato chiaro desiderato. Il succo, separato dalle bucce, viene quindi messo in contenitori di vario genere (per lo più acciaio) in cui inizia il processo di fermentazione.

Rosato da macerazione pellicolare (durata superiore a due ore): questo tipo di vino rosato viene normalmente elaborato a partire da uve rosse immesse direttamente nei vasi vinari (acciaio per lo più) con una macerazione più o meno lunga prima della fermentazione alcolica, al fine di liberare i costituenti della buccia e della polpa per ottenere un tono rosato, più o meno scuro. Il succo, separato dalle bucce con o senza pressatura, viene quindi passato nei contenitori in cui inizia il processo di fermentazione.

Rosato da salasso: questo tipo di vino rosato viene normalmente elaborato a partire da uve rosse immesse direttamente nei serbatoi con una macerazione più o meno lunga prima della fermentazione alcolica, per fare sviluppare i componenti della buccia e della polpa fino a ottenere il tono rosato desiderato. Una parte del succo viene separata e trasferita in un altro contenitore per l'elaborazione del vino rosato, mentre il resto del raccolto continua la macerazione e la fermentazione per l'elaborazione del vino rosso. Miscela di mosti o di vini bianchi e rossi (chiamati taglio): questa pratica è regolamentata in modo differente in base ai Paesi. Sebbene all'interno dell’UE sia stata esclusa per i vini senza indicazione geografica, è prevista (oppure no) dai disciplinari dei vini con indicazione geografica ed è autorizzata per l'elaborazione dei vini spumanti, sebbene sia utilizzata più correntemente nel resto del mondo. È inoltre possibile arricchire i vini bianchi con dei mosti colorati concentrati e ottenere così vini rosati. La pratica enologica che definisce l'arricchimento con mosti, e mosti concentrati, non specifica l'obbligatorietà dell'uso di un mosto concentrato di colore simile a quello del mosto che riceve l'arricchimento. Sono i primi anni 2000, dunque, quando si inizia a parlare di rosati provenzali un poco ovunque, sia per un grande ritorno di richiesta in Francia, sia all’estero.

Nel 2001 i produttori delle aree vinicole maggiori, Côtes de Provence, Coteaux Varois e Coteaux d’Aix-en-Provence decidono di unire le proprie forze, iniziando a etichettare i vini con la dicitura: Vins de Provence. Da vent’anni, per contro, alcuni vignérons hanno intrapreso una strada differente da quella della moda, lavorando fortemente all’idea di un rosé di luogo, di terroir. Anche per questo sono state riconosciute alcune piccole denominazioni, come Sainte Victoire (2.000 ettari a est di Aix-enProvence), Fréjus (8 comuni del Var), La Londe (1.800 ettari 4 comuni a est di Toulon), Pierrefeu e Notre Dames des Anges. Oggi il sistema Provenza ci dice che pressoché il 90% dei vini prodotti in regione sono rosati, sulle principali Aoc: Côtes de Provence, Coteaux d'Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence, Les Baux-de-Provence, Palette, Cassis, Bandol e Bellet

Per capire i vini, bisogna conoscere i luoghi: sono oltre 200 km di area che si dipana tra le Alpi Marittime e il Mediterraneo. La luce è immensa, il vento Mistral lambisce la costa, a volte dolcemente, a volte impetuosamente, ed è il vento che determina il successo o l’insuccesso di un’annata, preservando l’uva dall’umidità e dalle malattie, oppure, con il calore a rinsecchire i grappoli. È sempre il vento a toccare i vini di salinità e di garrigue (macchia mediterranea che solo qui è così).

Le varietà utilizzate sono solitamente le Grénache, le Mourvèdre e le Cinsault, in alcuni casi modulate con le Syrah, le Tibouren (un parente stretto della Rossese) e le Cabernet Sauvignon. Seguite, come viaggiando, il nostro catalogo e scoprirete molti angoli di Provenza davvero affascinanti.

Château Révelette

Coteaux d’Aix-en-Provence Jouques

Rolle - Ugni Blanc - Sauvignon Blanc - Carignan Blanc - Mourvèdre - Grenache - Cinsault - Carignan - Syrah Proprietà: 30 ettari Bottiglie: 100.000

Peter Fischer

Un angolo di bellezza, nel cuore della Provenza, 30 chilometri a nord di Aix-enProvence, nella città di Jouques. Révelette è un luogo rimasto vergine, intatto, selvaggio e misterioso, quasi come fuori dal tempo. Al riparo dal monte Sainte-Victoire, c’è la tenuta e i vigneti, tutt’attorno: 30 ettari di vigneto, 17 parcelle situate tra i 330 e i 400 metri sul livello del mare, 11 varietà coltivate. Poi c’è il lavoro: coltivazione biologica, aratura dopo la raccolta e in primavera. Manto erboso naturale durante l’inverno. Letame di pecora per concime secondo necessità. Trattamenti con bassissime dosi di rame, oligoelementi, compost di ortica ed equiseto, succo di alghe, zolfo. E poi ci sono i vini: ma i vini parlano da soli.

Coteaux d’Aix-en-Provence

Blanc Château 2023

50% Rolle - 30% Ugni Blanc

20% Sauvignon Blanc cl.75

Vendemmia manuale, delle varietà separate, pressa dopo 6 ore di macerazione, fermentazione su lieviti indigeni e malolattica svolta. Freschezza e dinamica di bocca elegante e rotonda.

Méditerranée

Le Grand Blanc 2022

75% Chardonnay - 12% Ugni Blanc 11% Sauvignon Blanc - 2% Rolle cl.75

30% vinificato in acciaio, il 40% in barriques nuove, di secondo, terzo, quarto passaggio e il 30% in legno da 25 ettolitri, il tutto su lieviti indigeni. Grande bianco per la bouillabaisse, per le carni bianche o sul formaggio Munster.

Coteaux d’Aix-en-Provence

Rosé Château 2024

65% Grenache - 15% Cabernet Sauvignon

10% Cinsault - 5% Carignan

5% Ugni Blanc cl.75

Che splendido rosato di agrumi e fiori bianchi: elegante ma avvolgente.

Le varietà, separate, fanno una macerazione pellicolare di 15 ore, poi decantazione, parziale malolattica e affinamento in acciaio.

Coteaux d’Aix-en-Provence

Rouge Château 2022

40% Syrah - 30% Cabernet Sauvignon

15% Grenache - 10% Carignan

5% Counoise cl.75

Vinificazione tradizionale per il 40% delle basi tra i 20 e i 25 giorni di macerazione e il 60% a grappoli interi. Rosso sui volumi, frutta intensa e bacche mediterranee.

Sulla tavola, con versatilità.

Château Henri Bonnaud

Palette et Côtes de Provence Le Tholonet

Mourvèdre -Grenache - Cinsault - Syrah

Proprietà: 5 ettari

Stéhane Spitzglaus

Stéphane Spitzglaus, rappresenta la terza generazione di contadini nati nel Domaine. È stato allevato dal nonno Henri Bonnaud che gli ha trasmesso la passione per la vigna e per il vino. La denominazione, Palette, è una delle più piccole e antiche della Provenza. Il Domaine è situato in una posizione privilegiata dentro un anfiteatro naturale che lo protegge dalla forza del vento Mistral e da dove si può ammirare la Montagne Saint-Victoire. Quasi un riassunto di bellezza e suggestione. E i vini non sono da meno.

Bottiglie: 50.000

Méditerranée Rosé Steff 2024

85% Grenache - 15% Syrah cl.75

Macerazione di 6/8 ore in acciaio termoregolato prima della fermentazione in acciaio. Dal bel colore pesca con riflessi argentei. Naso e bocca sono concordi su aromi di piccoli frutti rossi, una dolce mineralità e una sottile nota speziata sul finale. Per dissetarsi in compagnia ad un brunch o un aperitivo estivo.

Côtes de Provence Rosé Terre Promise 2024

Grenache - Mourvèdre - Cinsault cl.75

Rosé fresco e fragrante per accompagnare le vostre pietanze estive. Con le insalate e con il pesce, sotto il solleone. In Francia, al ristorante, un terzo dei consumi è dato da rosati di questo genere, anche se, spesso e volentieri, questa qualità se la sognano.

Palette Rosé 2024

Grenache - Mourvèdre - Cinsault cl.75

Vino aromatico che si esprime con finezza ed eleganza. Ha note floreali di rosa che si contrappongono mirabilmente a una punta di mineralità. Colore rosa scarico che prelude ad una bevuta gourmand e persistente.

Palette Quintessence

Rosé 2023

Mourvèdre - Grenache - Cinsault - Syrah cl.75

Cuvée di punta della Maison. I grappoli sono selezionati a uno a uno, con una attenta selezione degli acini. Fermentazione e l’affinamento per 8 mesi in barrique. Rosa fresco, fragrante e fruttato, su toni di pesca gialla, spezie delicate, morbido e suadente, ideale per la cucina mediterranea estiva

Château Barbanau

Cassis et Côtes de Provence

Roquefort-la-Bedoule

Sauvignon Blanc - Ugni Blanc - Clairette - Marsanne - Grenache - Cinsault - Syrah

Proprietà: 5 ettari

Romain Tchénio

Sono due diverse tenute della medesima proprietà ora lavorate dalla famiglia Tchénio. La prima e storica Clos Val Bruyère ha oltre 100 anni di storia e si trova nell’AOC Cassis, la seconda, Château Barbanau, riportata alla luce nel 1989, nell’AOC Côtes de Provence. Luoghi incantevoli, vecchie vigne condotte in agricoltura biologica e massima attenzione allo stile pulito e solare dei vini. La coppia CercielloSimonini ha ceduto la tenuta nel 2022 per dedicarsi agli amati safari fotografici nel Kalahari et similaria.

Bottiglie: 50.000

Cassis Clos Val Bruyère 2023

30% Ugni Blanc - 30% Clairette

30% Marsanne - 10% Sauvignon Blanc cl.75

Bianco ampio e generoso, caldo e aromatico, nei toni di frutta gialla e tropicale, su piacevolissimi tocchi minerali e di scorza d’agrume che lo rinfrescano. Grasso ma non molle, è ideale con pesci salsati e carni bianche.

Cassis Cuvée Kalahari 2021

30% Clairette - 30% Marsanne

30% Sauvignon Blanc - 10% d’Ugni cl.75

La cuvée di punta del Domaine. Rese bassissime, 12 mesi di affinamento in barriques provenienti dalle migliori tonnellerie borgognone, al massimo 5000 bottiglie prodotte ogni anno.

Naso profondo su note di pere, pesche bianche e pepe bianco. Bocca potente e ricca, di materia.

Côtes de Provence Rosé

L’Instant 2024

50% Cinsault - 30% Syrah - 20% Grenache cl.75

Il colore è una bellezza: petalo di rosa nelle nuance più vivaci. Ottenuto da macerazione sulle bucce di Grenache, Syrah e Cinsault, con controllo della temperatura che ne preserva i toni freschi, ha naso delicato e intrigante di pompelmo rosa, fiori d’agrumi, pesca bianca.

Côtes de Provence Rosé

Et Cae Terra 2024

90% Grenache - 10% Syrah cl.75

Macerazione pellicolare, pressatura soffice. Rosé di grande impatto olfattivo e gustativo. Naso elegante negli accenti di fiori bianchi, pesca di vigna, piccoli frutti rossi. Palato armonioso, delicato e persistente. Da bere con carni bianche, oppure in aperitivo e sulle insalatone estive.

Domaine de la Bégude

Bandol

Ugni Blanc - Rolle - Clairette - Mourvèdre - Grenache - Cinsault - Syrah

Proprietà: 17 ettari

Christian Roulleau e Laurent Fortin

Eccoci alla Begude, signori, in uno degli angoli più belli di Francia, dove la luce è immensa e il clima sempre mite. La proprietà, detenuta dalla famiglia Tari dal 1996, ha cambiato gestione passando nelle mani di Christian Roulleau. La tenuta si trova in un vasto territorio di 500 ettari, di cui solo 17 impiantati a vigna, con più di 2000 ulivi nel mezzo della pietraia assolata, spazzata dal mistral che si affaccia sul Grand Bleu da un’altitudine di 400 metri. Il vitigno Mourvèdre qui regna sovrano da sempre e i vini prodotti gli assomigliano: potenti e focosi in gioventù, si temperano dopo 5 anni, esprimendo tutta la loro eleganza.

Bottiglie: 20.000

Méditerranée Rosé

Cadet de la Bégude 2024

45% Grenache - 35% Cinsault - 15% Rolle 5% Syrah cl.75

Il rosé cadetto, vale a dire da viti giovani, rivela un super fragrante profumo di amarene e di macchia mediterranea. Fruttato al palato è un vino per le insalate estive, soprattutto quelle di pesce. Sempre più alta la domanda per queste tipologie di vino.

Bandol Rosé 2022

80% Mourvedre - 10% Grenache 10% Cinsault cl.75

Rosa corallo è il suo colore, profumi che ricordano i frutti rossi, lampone, ribes nero, su note agrumate, e sentori di violetta, rosa e giacinto. Al palato ritroviamo le stesse caratteristiche, con note di spezie oltre a una bocca sapida e succosa, lunga, equilibrata con un’acidità rinfrescante.

Bandol Rosé l’Irreductible 2020

65% Mourvedre - 35% Grenache cl.75

Dal colore lampone, intensamente brillante. Profumi di frutti rossi si fondono con spezie e sentori di garrigue. In bocca i frutti rossi incontrano note di scorza d’agrume, spezie e timo. Un finale leggermente iodato, sapido e rinfrescante. Per le triglie, i crostacei, i piatti mediterranei.

Bandol Rouge 2020

90% Mourvedre - 10% Grenache cl.75

Affinato almeno 18 mesi in barriques, macchia mediterranea e vento dal mare: annata soleggiata con note di frutti rossi e neri. La finezza aerea è negli aromi di menta piperita, violetta e fiori di ribes nero. Al palato rivela note di frutti rossi, spezie e un finale molto seducente.

Domaine Comte Abbatucci

Corse

Casalabriva

Vermentino - Nielluccio - Sciacarello - Minustello - Morescola - Montanaccia + Cépages du Pays

Proprietà: 20 ettari

Bottiglie: 100.000

Il Domaine si trova nella parte sud dell’isola, proprio nel cuore della valle del Taravo, a un’altitudine media di 100 metri sul livello del mare e qui si coltivano vecchie vigne di varietà tradizionali del luogo, un vero patrimonio viticolo di grande valore. Per le uve bianche ricordiamo il Bianco Gentile, il Barbarossa, il Biancone, il Brustiano, il Carcajolo Bianco, il Genovese, il Pagadebit, il Rossola

Brandinca, il Rossola Bianca e il Riminese, oltre naturalmente al Vermentino che la fa da padrone. Per le uve rosse: il Nielluccio e lo Sciacarello e poi Aleatico, Carcajolo Nero, Minustello, Morescola, Morescono, Montanaccia. L’agricoltura è biodinamica, le vendemmie sono manuali e la vinificazione solo su lieviti indigeni. I vini, neanche a dirlo, i migliori dell’isola.

Faustine e Jean-Charles Abbatucci

Vdf Faustine Blanc 2024

100% Vermentino cl.75

Su arenarie granitiche con inclusioni sabbiose, ecco il Vermentino, tutto giocato su finezza e sapidità. Buona aromaticità ma mai stucchevole. Il sogno di una notte di mezza estate con la cucina mediterranea in un bel posto di mare.

Vdf Blanc General 2022

Vermentino - Carcajolo Bianco - Rosso Brandinca - Riminese - BianconePagadebit cl.75

Da una singola parcella “complantée” con tutte le uve bianche locali, pressate insieme, scegliendo gappolo per grappolo se dirasparlo oppure no. Vinificazione ed affinamento in legno per almeno 9 mesi. Malolattica bloccata. Aprire almeno 1 ora prima e scaraffare per apprezzarlo al meglio.

Vdf Blanc Diplomate 2023

Vermentino - Brustiano - Bianco GentileGenovese - Rossola Bianca cl.75

Assemblaggio di diverse parcelle, in parte unite in pressa, in parte dopo l’affinamento, quindi 9 mesi in demi muids e poi ancora 6 mesi in acciao per l’assemblaggio. Sui fiori bianchi e gialli, dalla camomilla ei fiori di limone. Poi frutta gialla, solare e ben matura, su un finale speziato.

Vdf Blanc Alte Rosso 2023

100% Barbarossa cl.75

Affinamento in legni grandi da 12 ettolitri per almeno un anno, fermentazione malolattica bloccata. Naso empireumatico con note tostate, appena torbate e floreali. La bocca spazia dai frutti bianchi, soprattutto la pesca, all’albicocca. Finale di bocca vivo, salato e torbato, sulle bucce d’agrumi.

Vdf Faustine Rosé 2024

100% Sciacarello cl.75

Pressa diretta in vendemmia, decantazione di 1 o 2 giorni, poi fermentazione in acciaio termoregolato. Asciutto, fine, aromatico. Rosé che non teme abbinamenti con piatti fusion e saporiti.

Vdf Faustine Rouge 2024

70% Sciacarello - 30% Nielluccio cl.75

Uve diraspate per una macerazione pellicolare in contenitori di cemento di circa un mese. Fermentazioni spontanee e poi affinamento in acciaio per almeno sei mesi. Sui profumi di ciliegia, frutti rossi e bacche selvatiche, dai riflessi rubini. Chiude splendidamente su note speziate.

Vdf Rouge Monte Bianco 2023

100% Sciacarello cl.75

Su graniti, esposizione nord. Macerazione in legni troncoconici termoregolati, poi pressatura ed affinamento in demi-muid per un anno, e poi altri sei mesi in acciaio dopo l’assemblaggio. Coniuga spessore e volume con una chiusa di invidiabile freschezza e dinamismo.

Vdf Rouge Ministre Impérial 2023

Morescola - Morescono - Aleatico Carcajolo Nero - Montanaccia Sciacarello - Nielluccio cl.75

Ecco lo straordinario rosso di casa Abbatucci. Cuvée di 8 diverse varietà locali: per dinamica e elegantissima bevibilità. Anche in questo caso utilizzo sapientissimo dei legni di diverse capacità per cesellare al meglio il vino. Il paragone con lo stile Bruno Giacosa è quasi possibile..

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Mèthode

Rhône Nord

Vallée du Rhône

Partendo da sud di Lione fino ad Avignone, la Vallée du Rhône rivela un’infinità di sfumature, dall’estrema diversità dei vitigni coltivati, agli stili di vinificazione nelle caratteristiche peculiari dei suoli: un’identità geografica che non corrisponde a un’identità di luogo. Syrah, Grenache, Mourvèdre, Cinsault, Marsanne, Roussanne, Viognier, solo per fare qualche nome, sono gli attori principali della regione.

Questo importante, maestoso, eterogeneo vigneto, situato nel sud della Francia, è spesso identificato come Côtes-du-Rhône ed è composto da due settori geografici molto distinti fra loro. Il Vigneto settentrionale si estende su una superfice di circa 3.300 ettari coltivati, con le appéllations CôteRôtie, Condrieu, Château-Grillet, Saint Joseph, Cornas, Saint-Péray, Hermitage, Crozes-Hermitage e Diois.

Côte-Rôtie, ovvero della Syrah, varietà per lo più coltivata sulla riva destra del Rodano. Lo stile di vinificazione qui è fine ma intenso, cifra caratterizzante il vitigno, spesso riconoscibile proprio per quei suoi fragranti richiami alla violetta.

Condrieu, luogo dedicato in particolare al Viognier, uva di grande aromaticità che genera vini grassi e freschi, apprezzati per i loro tocchi fruttati-gourmands in gioventù, oppure nuance minerali e da idrocarburi se affinati anche oltre i dieci anni.

Château-Grillet, denominazione interamente dedicata alla varietà Viognier, per lo più fatta maturare nel tempo e messa in commercio più tardi rispetto alla vicina Condrieu, per rivelare le potenzialità di un grande vitigno identitario.

Saint-Joseph, una lunga e stretta fascia si terra (si estende infatti per circa 80 km) sulla riva destra del Rodano da cui provengono Syrah asciutti, di corpo e di grande vigore e bianchi piuttosto grassi da uve Marsanne (qualche volta in assemblaggio con la Roussanne).

Crozes-Hermitage, è la più grande tra le appéllations del nord e l’unica, insieme a Hermitage, sulla riva sinistra del fiume: i rossi qui sono da bere per lo più giovani, alla ricerca della fragranza. Che dire poi di uno dei più eccezionali Cru di Francia? L’Hermitage, ovvero il Syrah per antonomasia, accordato alle mani di grandi produttori, rivela il suo eccezionale valore nel lungo e lunghissimo periodo di affinamento. Ma anche tra i vini bianchi il concetto è lo stesso: maturazione in cantina per una compiuta e complessa pienezza aromatica.

Rhône Sud

L’area meridionale del Rodano rivela un’unità geografica più marcata rispetto a quella settentrionale, si estende per quasi 75.000 ettari vitati su terroirs variegati e complessi, nati dalla convergenza dei depositi alluvionali del fiume Rodano e dei suoi affluenti alpini. A differenza del vigneto settentrionale, che si dipana in una stretta fascia verticale lungo il fiume, quello meridionale forma una sorta di cerchio attorno alla città di Orange. L’assortimento varietale di quest’ultimo è il più complesso di Francia. Per la maggioranza i rossi e i rosé sono composti con Grenache Noir cultivar di corpo e calore, dallo Syrah al Mourvèdre che rinforzano l’acidità e

il colore, così come dal Cinsaut ideale per i rosé e il Carignan si producono per lo più cuvée d’assemblaggio, di personalità e di grande volume. Per i vini bianchi, spesso ampi e avvolgenti si utilizzano la Clairette, la Grenache Blanc, la Bourboulenc, la Marsanne e la Roussanne.

Il Rodano Sud ha addirittura 15 appéllations: oltre alle due generiche regionali che qui insistono, Côtes-du-Rhône e Côtesdu-Rhône Villages, cinque sono le più importanti: Châteauneuf-du-Pape, Gigondas, Vacqueyras, Lirac e Tavel. Tavel si trova sul confine tra Rodano e Languedoc, è l’unica denominazione interamente dedicata a un vino rosato. Quasi sempre ricco e complesso, è di utilizzo gastronomico ed è da annoverare tra i più grandi vini di Francia. Lirac, denominazione situata nel dipartimento di Gard, produce per lo più vini bianchi, floreali e fruttati con una bella persistenza in bocca e interessanti rossi di corpo e tessitura che possono essere lasciati invecchiare. Gigondas, situata ai piedi delle Dentelles di Montmirail, ci regala vini rossi potenti e corposi, ricchi e speziati molto interessanti anche se meno famosi di quelli della vicina Châteauneuf-du-Pape, fiore all’occhiello del patrimonio viticolo del Rodano meridionale, e dei più grandi terroirs francesi. Vacqueyras, invece, si dipana lungo le rive del fiume Ouvèze. Qui si producono principalmente vini rossi rustici e tradizionali. Ritornando a Châteauneuf-du-Pape, ricordiamo che Avignone fu residenza pontificia a partire dal papato di Giovanni XXII, figura decisiva per i vini di questa zona perché fece recuperare appezzamenti di terra di precedente proprietà dei templari, trasformandoli in vigna, grazie a contadini del luogo, dando così impulso allo sviluppo del vigneto di Châteauneuf-du-Pape. Ci riferiamo a quel periodo storico, partendo dal 1378, detto Grande Scisma d’Occidente, con la contrapposizione delle gerarchie ecclesiastiche e lo svilupparsi della Cattività Avignonese. Il vino così come lo “vediamo” ora, nasce nel 1937 con uno scudo impresso a simboleggiare una tiara papale posta sopra le chiavi di San Pietro. A incorniciare questo emblema vi è poi la scritta: Châteauneuf-duPape in lettere gotiche. Il fascino di questo vino, oltre al nome, risiede nella sua composizione geologica: suoli sassosi a sedimenti e terrazze, sabbiosi e di arenaria e ciottolosi su substrato calcareo. E poi il clima, di influenza mediterranea, caldo, secco, arido e ventoso, mitigato dal soffio del Mistral che, oltre a moderare le temperature, contribuisce ad assicurare una perfetta sanità delle uve.

Pierre-Jean Villa

Condrieu - Saint-Joseph - Côte-Rôtie - Crozes-Hermitage Chavanay

Viognier - Roussanne - Syrah

Proprietà: 17 ettari

Pierre-Jean Villa

Apartire dalla giovinezza Pierre-Jean, con smodata curiosità, visita cantine e degusta vini con un solo sogno che si realizza nel 2009, quello cioè di creare il proprio Domaine nel cuore del Rodano settentrionale. 17 ettari, distribuiti sulla sponda destra e sinistra del fiume: Côte- Rôtie, Condrieu, Saint-Joseph, Crozes, eremo sulle pendici del Seyssuel. In breve, si attiene a una ferrea etica del lavoro e alla produzione di vini fedeli al proprio terroir, con una politica di cantina minimamente interventista: lieviti indigeni, rispetto del calendario lunare per i lavori di svinatura e imbottigliamento. È così che ha ottenuto risultati straordinari con vini molto riconoscibili che lo affermano tra i migliori produttori del luogo.

Bottiglie: 60.000

Collines Rhodaniennes Blanc

Primavera 2022

100% Viognier cl.75

Da differenti cru su suoli di sabbie granitiche (discioglimenti di gneiss e scisti), a esposizione sud, sud-est, un vino che profuma di primavera, di fiori bianchi, su tocchi vegetali, dalla polpa carnosa e sensuale.

Collines Rhodaniennes Blanc Esprit d’Antan 2022

100% Viognier

cl.75

Attorno alla città di Vienne, già nel II secolo Plinio il Vecchio cita il vigneto allora chiamato “vitis allobrogica”. Suoli di scisti e quarzi ricoperti di argille. Vendemmia a grappoli interi, contatto con le bucce a temperatura controllata per 24 ore, vinificazioni in legno, grès e giare.

Saint-Joseph Blanc

Saut de l’Ange 2022

100% Roussanne cl.75

Carlo Magno apprezzava i vini qui prodotti, chiamati: “vins des Mauves”. Siamo sulla riva destra del Rodano su suoli di scisti, gneiss e graniti, l’uva Roussanne offre un centro bocca di pesca e albicocca, armonia e rotondità ma anche uno scheletro minerale davvero profondo. Super vino.

Condrieu

Jardin Suspendu 2022

100% Viognier cl.75

Su suoli di sabbie poco profonde, ciottoli e graniti e un clima continentale, molto caldo e siccitoso d’estate ma con piogge regolari negli altri periodi, sono il quadro in cui cresce l’uva Viognier di questa cuvée fermentata in legno e giara in grès. Bianco avvolgente, per una cucina di sapore.

VDF Rouge Gamine 2021

100% Syrah

cl.75

Dall’assemblaggio di due giovani vigne a Saint-joseph ed a Côte Rôtie, nasce questo rosso giovane e leggero, fragrante e vellutato, fermentazione in acciaio e affinamento in legno grande. Succo e armonia per la cucina.

Crozes-Hermitage Rouge Accroche-Coeur 2023

100% Syrah

cl.75

Super denominazione che esiste dal 1937, sulla riva sinistra del fiume. Su suoli di ciottoli e loess, vigneto giovane per questo rosso esplosivo da uve diraspate, macerate per quindici giorni. Nella frutta rossa croccante, di ciliegia e prugna.

Saint-Joseph Rouge Préface 2022

100% Syrah

cl.75

Quanto succo in questo rosso fragrante, uve diraspate parzialmente, da macerazione fine di 20 giorni circa e affinamento di 14 mesi in legno da 500 litri che plasma la materia dando sinuosità e dinamica alla bevuta.

Saint-Joseph Rouge Tildé 2021

100% Syrah cl.75

Una referenza che racconta la visione del produttore, del suo lavoro, su vigne di almeno 40 anni: 24 mesi di affinamento in legno da 500 litri alla ricerca di una sottile identità di luogo e di vitigno, nella sottolineatura alle sue origini spagnole.

Côte-Rôtie Carmina 2021

100% Syrah cl.75

I Carmina Burana raccolti da Carl Orff sono la fonte di ispirazione per questa cuvée. Uve solo parzialmente diraspate, poi macerate per 20 giorni; 2 anni di sosta in legni troncoconici. Passione e forza, purezza e sensualità, lo racconta Pierre-Jean, così il vino, uno Syrah di assoluta grandezza.

Côte-Rôtie Fongeant 2021

100% Syrah cl.75

Il lieu-dit Fongeant è uno dei più begli appezzamenti di vigna della Côte su terrazze di graniti ricoperti di gneiss, argilla e ossidi di ferro. Una straordinaria composizione che genera vini dalla tessitura ricca e tersa, profonda e avvolgente, vellutata ed elegante. Grandissimo Syrah.

Hugo et Pauline Villa

Condrieu - Saint-Joseph- Crozes-Hermitage Chavanay

Viognier - Roussanne - Marsanne - Syrah

Proprietà: 17 ettari

Hugo e Pauline Villa

Nella famiglia Villa ereditare non è solo una questione di cose materiali, ma anche di immagini e sensazioni, quelle date dal colore delle pietre e delle foglie in una mattina d’autunno, o da una folata d’aria fresca portata dal fiume in estate. Questa memoria sensibile si ritrova nei vini di Hugo e Pauline, fratello e sorella, che da bambini ascoltavano il padre Pier-Jean raccontare loro storie di viticoltori e del loro territorio. Così, Hugo e Pauline hanno una visione chiara dei vini che vogliono produrre: ispirati dal lavoro del padre, di cui conservano il rigore, la sincerità e l’anima vitivinicola, si sforzano di esplorare un nuovo percorso, più libero e in accordo con la loro generazione.

Bottiglie: 60.000

Collines Rhodaniennes Blanc

Nuances de l’Aube 2022

100% Marsanne cl.75

Affinato in vasche di cemento, ha riflessi dorati e leggermente aranciati. Dal carattere fruttato, puro e cristallino. La grassezza della Marsanne è perfetta per accompagnare tutto il pasto, dagli antipasti ai primi e secondi di pesce, magari morbidi e salsati.

Collines Rhodaniennes Rouge

Histoire de Gosses 2024

100% Syrah cl.75

Un naso floreale con note speziate, una bocca fresca con aromi di frutta matura, un finale lungo e persistente, questo è un tipico Syrah del Rodano settentrionale da suoli di leptinite (gneiss) su substrato marnoso calcareo. Diraspatura totale e affinamento di 12 mesi in demi-muid.

Crozes-Hermitage Rouge 2023

100% Syrah cl.75

Su suoli di alluvioni fluvioglaciali con i ciottoli del Rodano e loess. Diraspatura totale, 15 giorni di macerazione e 12 mesi di affinamento in legni troncoconici. Palato fresco e fruttato che rivelerà tutto il loro splendore entro i prossimi cinque anni.

Completano il quadro:

▪ Vdf Blanc Question d’Equilibre 2022 cl.75

▪ Condrieu 2023 cl.75

▪ Vdf Rouge Chemin de la Croisette 2022 cl.75

▪ Saint-Joseph Rouge 2022 cl.75

Benjamin et David Duclaux

Condrieu - Côte-Rôtie Tupin et Semons

Viognier - Syrah

Proprietà: 5,8 ettari

CBenjamin et David Duclaux

i troviamo in un angolo di Francia di una bellezza austera e suggestiva. Luoghi di profondo richiamo storico, questi. I primi terrazzamenti della Côte-Rôtie furono, infatti, costruiti al tempo dei romani. Da quando il bisnonno ha acquistato la tenuta nel 1928, i Duclaux sono alla quarta generazione di viticultori. Benjamin e David, due fratelli che, con costanza e dedizione, continuano a mantenere e a restaurare i muri di pietra a sostegno dei ripidi terrazzamenti su cui insistono le loro parcelle, 5,8 ettari incredibili, in assurda pendenza sulla riva destra del Rodano, situati a Tupin e Semons nel settore meridionale della Côte-Rôtie, che danno vini identitari e dal forte carattere, nella matrice che l’uva Syrah sa regalare.

Bottiglie: 35.000

Condrieu Les Caillets 2023

100% Viognier

cl.75

Il vino dedicato al bisnonno, fondatore della casa, Frédéric Caillet. Su suoli di granito, questo fantastico Viognier, dal potenziale di invecchiamento quasi infinito, vinificato e affinato in barrique, lo consigliamo vivamente in abbinamento alle capesante.

Côte-Rôtie La Chana 2022

93% Syrah - 7% Viognier

cl.75

Un piccolo apporto di uva bianca, come storicamente qui si faceva, a dare un tocco di frutta gialla a questo elegantissimo e fragrante Côte-Rôtie che sosta almeno 20 mesi in barriques mai nuove, prima di uscire sul mercato. Pronto e succoso per la vostra tagliata leggermente al sangue.

Côte-Rôtie La Germine 2022

97% Syrah - 3% Viognier

cl.75

Il nome deriva da un lieu-dit molto reputato nel comune di Tupin. I vigneti di questa cuvée insistono sulle terrazze in forte pendenza dai suoli di Gneiss. Macerazione sulle bucce di tre settimane con il controllo della temperatura. Legni elegantissimi dalla grana morbida. Su un barbecue gigante.

Côte-Rôtie Maison Rouge 2022

100% Syrah cl.75

Da un lieu-dit di rocce madri di Gneiss. Vecchie vigne di Syrah con rendimenti da 40 hl/ha, affinamento di 18 mesi in barriques di cui il 40% nuove, straordinario passo, al palato, succo, tocchi di cacao in polvere e torrefazione su texture di ciliegia e amarene a trama fitta e setosa.

Die

Monge Granon

Les Sept Pierres

François Tissot

Clairette - Aligotè - Muscat

Proprietà: 37 ettari

Bottiglie: 30.000

Crémant de Die Brut s.a

83% Clairette - 15% Aligotè - 2% Muscat cl.75

Metodo Classico fine ed elegante, giocato sui toni di fiori bianchi. Una lunga permanenza sui lieviti di circa 30/40 mesi offre alla cuvée una buona struttura. Da aperitivo, solo con il Cassis, che sia sciroppo o liquore. Da queste parti, più che di viticoltura, si parla di rafting.

Clairette de Die Origine Doux s.a.

85% Muscat - 15% Clairette cl.75

Eccoci al Metodo “Dioise Ancestrale” dalla lunga fermentazione parziale a basse temperature, che viene poi messo in bottiglia dove gli zuccheri naturali portano circa a 8° l’alcol, e non viene effettuata alcuna sboccatura. In aperitivo, con la frutta, oppure su dolci morbidi e cremosi.

Coteaux-de-l’Ardeche Vercheny

Rosières

Viognier - Chardonnay - Grenache - Syrah

Proprietà: 4 ettari

Bottiglie: 30.000

Coteaux-de-l’Ardeche

Rouge 2023

90% Syrah - 10% Grenache cl.75

Un sottile velluto di frutta. L’espressione più vera dell’Ardèche, su suolo di scisto e lastre di ardesia. Chiude gradevolmente con richiami di torrefazione e spezie. Con carni poco cotte.

Côtes-du-Vivarais Rouge 2020

Syrah - Grenache cl.75

Da suoli alluvionali, questo assemblaggio classico del Rodano. Vinificazione ed affinamento in cemento per mantenere l’eleganza e la freschezza semplici e apprezzabili su piatti speziati e leggeri.

DISPONIBILE ANCHE:

Condrieu 2022

Cornas 2022

Chaume-Arnaud

Vinsobres et Côtes-du-Rhone St.Maurice

Vinsobres

Viognier - Marsanne - Roussanne - Merlot - Mourvèdre - Grenache - Syrah - Cinsault

Proprietà: 38 ettari

CThibaut Chaume-Arnaud

i racconta il produttore che, fino al 1956, c’erano più ulivi che viti nei comuni di Vinsobres e St Maurice, ma una notte di febbraio tutti gli ulivi morirono in seguito a una tremenda gelata. All’epoca le coltivazioni erano sapientemente suddivise tra alberi di albicocco, cereali, lavanda, ulivi e vite. C’era, inoltre, sempre un gregge di pecore; un modello agricolo che è andato via via perduto ma che oggi è tornato a sembrare logico. Dal 2003 l’intera azienda agricola è condotta secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica. Dalla vigna ai vini, perché i concetti di Philippe e Valérie sono gli stessi.

Bottiglie: 150.000

Côtes du Rhône Blanc 2024

Marsanne - Roussanne - Viognier cl.75

Un bianco caldo e avvolgente del sud, nei profumi di frutta gialla matura, albicocca e pesca nettarina, su contrappunto balsamico. Rotondo e morbido, per la cucina generosa di pesce salsato o carni bianche.

Côtes-du-Rhône

Rouge 2022

Grenache - Syrah - Cinsault cl.75

Da vigne giovani di meno di vent’anni, nelle pianure precollinari di Vinsobres ecco il rosso da tavola per la condivisione con gli amici: fruttato e caldo, da sbicchierare sempre, ha struttura e freschezza.

Côtes-du-Rhône

St. Maurice Rouge 2022

Grenache - Syrah - Mourvèdre cl.75

La più meridionale delle cuvée prodotte da Chaume-Arnaud: come una notte d’estate, mentre soffia il Mistral… Elegante espressione del Mediterraneo nel contrappunto di frutta nera e bacche intense.

Vinsobres Rouge 2020

Grenache - Syrah - Mourvèdre - Cinsault Counoise cl.75

Eccoci alla cuvée più rappresentativa del Domaine, che significa, peraltro, il 50% della produzione complessiva. È la denominazione Vinsobres su un plateau dal terreno argilloso-calcareo e ciottoloso con belle esposizioni sud, proprio di fronte al Mont Ventoux. Di grande struttura e calore.

Château d’Aqueria

Tavel et Lirac

Tavel

Picpoul - Bourboulenc - Clairette - Grenache Blanc et Noir - Syrah - Mourvèdre - Cinsault

Proprietà: 66 ettari

Bruno De Bez

Ci troviamo in un luogo di grande suggestione: 98 ettari di proprietà, di cui 66 coltivati a vigneto, tra cui spicca Tavel, l’unica denominazione in rosa della zona, e poi sole, luce, caldo, uve che maturano in vigna in un ecosistema di grande fascino. Siamo allo Château d’Aqueria che dopo la scomparsa di Vincent De Bez è stata rilevata dalla celeberrima Maison Guigal. La proprietà si estende inoltre nell’appéllation Lirac, in cui si realizzano rossi di stoffa e corpo, ma anche bianchi avvolgenti.

Bottiglie: 380.000

Lirac Blanc 2022

50% Grenache Blanc - 25% Clairette 15% Roussanne - 10% Viognier cl.75

Vigne impiantate su ghiaioni calcarei per quest’assemblaggio classico della Valle del Rodano. Grande complessità aromatica accompagnata da freschezza e mineralità. La bocca gioca fra note di frutti gialli e fiori bianchi, acacia in particolare. Su una Cesar salad o un carpaccio di capesante.

Tavel 2024

45% Grenache Noir - 15% Cinsault

20% Clairette - 6% Syrah - 8% Mourvèdre

4% Bourboulenc - 2% Picpoul cl.75

Di un bellissimo colore rosa acceso, bouquet complesso di fragole, lamponi, ciliegie e un contrappunto di menta e anice. Elegante e armonioso, con una bella freschezza e intensità aromatica. Perfetto per la cucina orientale, la zuppa di pesce e la paella.

Tavel Héritage d’Aqueria 2023

45% Grenache Noir- 15% Cinsault 20% Clairette - 6% Syrah - 8% Mourvèdre 4% Bourboulenc - 2% Picpoul cl.75

La Cuvée Héritage viene prodotta solo in occasione delle grandissime annate, quando le uve provenienti dai più vecchi ceppi di più di 70 anni donano dei mosti perfetti, adatti ad estrarre i più sfaccettati aromi durante la macerazione di 24 ore. Per un filetto di rana pescatrice o un carré d’agnello alla provenzale.

Lirac Rouge 2023

50% Grenache Noir - 25% Syrah 20% Mourvèdre - 5% Cinsault cl.75

Colore rosso profondo, intenso, con brillanti riflessi violacei. Naso di fiori e frutti rossi, con un tocco di spezie. Solo il 30% dei mosti viene affinato in legni non di primo passaggio per circa 8 mesi. Su una tajine, un petto d’anatra ai funghi, un’entrecôte.

Domaine La Réméjeanne

Côtes-du-Rhône Sabran

Clairette - Roussanne - Grenache Blanc - Viognier - Marsanne - Syrah - Grenache Noir

Proprietà: 25 ettari

OOlivier Klein e Juliette

livier Klein e la sua compagna Juliette, terza generazione di viticoltori di Réméjeanne. Olivier, come suo padre Rémy, abbraccia i valori dei viticoltori contadini: autenticità, rispetto per la terra e la vita, amore per il gusto. Circondate da boschi e senza altri viticoltori vicini, le viti sono lavorate manualmente e senza pesticidi per favorire l’espressione di questo terroir di loess, sabbia e calcare, che apportano freschezza e tensione. Solo vendemmie manuali e vinificazioni con lieviti indigeni per il minor interventismo possibile. Nel rispetto della tradizione dell’agricoltura mista praticata sui terrazzamenti, Juliette, Olivier e Rémy coltivano, oltre alla vite, l’olivo e il fico: ricostituendo la triade delle piante considerate sacre già nell’antica Roma.

Bottiglie: 100.000

Côtes-du-Rhône Blanc

Les Chèvrefeuilles 2024

50% Clairette - 25% Roussanne

25% Grenache Blanc cl.75

Un bianco energico con note fresche di pomelo, biancospino e frutti bianchi, affinato 6 mesi in cemento. Colore chiaro e limpido, naso molto minerale e di limone, poi delicati aromi di frutta a polpa bianca. Al palato, attacco salino e note gourmandes. Con crostacei, ceviche o piatti tailandesi.

Côtes-du-Rhône Blanc

Les Arbousiers 2023

30% Clairette - 30% Roussanne

20% Bourboulenc - 10% Viognier

10% Marsanne cl.75

Roussanne vinificata in legni grandi, le restanti uve in cemento. Malolattica bloccata. Profumi eleganti di albicocca e pesca, note di erbe selvatiche. In bocca volume e rotondità supportate da una tensione agrumata. In aperitivo con ricci di mare o pesci di scoglio.

Côtes-du-Rhône Rouge

Les Chèvrefeuilles 2022

50% Syrah - 30% Grenache Noir 10% Cinsault - 10% Mourvèdre cl.75

Diraspatura totale e macerazione di 8 giorni, poi affinamento in cemento per 12 mesi. Naso aperto su note di ibisco e spezie. Il palato gioca fra il fruttato, il floreale e il pepe bianco. Con carpaccio di manzo, paté in crosta, piatti orientali, asiatici o dolce/salati.

Côtes-du-Rhône Rouge

Les Arbousiers 2022

70% Grenache - 30% Syrah cl.75

Macerazione di 15 giorni, con la Grenache a grappolo intero ed il Syrah diraspato. Affinamento in cemento per quest’ultimo e in legni grandi per la Grenache. Naso di piccoli frutti rossi, bouquet di fiori secchi e spezie dolci. Palato elegante, note di citronella e frutti rossi. Tannini presenti ma delicati.

Domaine de L’Oratoire

Saint-Martin

Côte-du-Rhône et Cairanne

Cairanne

Grenache Blanc - Clairette - Marsanne - Roussanne - Grenache Noir - Mourvèdre - Syrah

Proprietà: 25 ettari

Bottiglie: 100.000

Oltre trecento anni di storia, dieci generazioni della stessa famiglia si sono succedute al timone del Domaine e alla coltivazione di queste meravigliose vigne. Dal 1984 la famiglia Alary ha delineato una cantina di altissima qualità, conosciuta e stimata in Francia come una tra le migliori dell’appélation Côtes-du- Rhône Villages. Oggi il Domaine ha cambiato proprietà,

essendo stato acquisito da Château MontRedon, importante realtà produttiva di Châteauneuf-du Pape. La nuova proprietà si impegna a mantenere i medesimi assunti: agricoltura bio su bassissime rese per ettaro. Dopo avere sperimentato vari tipi di affinamento, si è ritornati alle vecchie, carissime botti grandi: elemento che oggi connota tutta la produzione.

Pierre Fabre

Côtes-du-Rhône Blanc

Le P’Tit Gars 2024

Marsanne - Roussanne - Grenache Blanc cl.75

Bianco fresco e fragrante che gioca sui volumi delle uve e l’avvolgenza della frutta. Perfetto primi piatti e pesce, ma da sbicchierare sempre, quando si ha voglia della giusta compagnia accompagnata dal giusto calice.

Cairanne Blanc

Réserve des Seigneurs 2022

30% Roussanne - 30% Clairette

30% Grenache Blanc - 10% Marsanne cl.75

Da vigne di cinquant’anni che vengono fatte esprimere in modo classico e originale, sulla rotondità e sull’armonia. Vinificazione in cemento solo con lieviti indigeni. Affinamento nello stesso contenitore per 6 mesi e poi imbottigliamento prima che venga svolta la malolattica.

Cairanne Blanc

Haut-Coustias 2021

50% Marsanne - 30% Roussanne

20% Grenache Blanc cl.75

Assemblaggio di tre tipologie diverse di vinificazione: in cemento, in legni di medie dimensioni e in uovo di Grés, sempre e solo con lieviti indigeni. Si procede poi all’assemblaggio dopo almeno 9 mesi sulle fecce fini. Bianco grasso e avvolgente, rotondo e sapido. Ideale su una cucina di sostanza.

Côtes-du-Rhône Rouge

Le P’Tit Gars 2024

Grenache Noir - Cinsault cl.75

I frutti rossi emergono fragranti e ricchi, tra tutti la ciliegia e il cassis. Accenti leggermente speziati arricchiscono il tono di confettura di fragola, al palato. In accompagnamento a salumi e formaggi. Gli gioverà essere un po’ rinfrescato prima di essere servito.

Cairanne Rouge

Réserve des Seigneurs 2021

Grenache Noir - Mourvèdre - Syrah cl.75

Il profumo di questa cuvée ci racconta di toni profondi e terrosi, di frutti rossi, cuoio e tabacco. Al palato accenti di pepe e spezie orientali garantiscono una ricca trama tannica. Per piatti robusti.

Cairanne Rouge

Les Douyes 2020

Grenache Noir - Mourvèdre cl.75

Le vigne centenarie di questa parcella offrono un attacco salino che si interseca a nuance di frutta di bosco matura e sensazioni di muschio, spezie, pepe e liquirizia. Ideale con formaggi di media stagionatura.

Cairanne Rouge

Haut Coustias 2019

45% Mourvèdre - 45% Grenache Noir 10% Syrah cl.75

Vigneti impiantati nella parte alta del coteaux di Cairanne più di 70 anni fa. Doppia selezione dei migliori grappoli, prima in vigna e poi in cantina. Vinificazione con soli lieviti indigeni, affinamento in legno per più di un anno. Note di frutti neri, violette e spezie con una bella nota pepata nel finale.

Camille Cayran

Côtes-du-Rhône

- Rasteau - Gigondas - Cairanne - Vacqueyras

Cairanne

Grenache Blanc - Roussanne - Marsanne - Grenache Noir - Syrah - Mourvedre - Carignan

Proprietà: 330 ettari

Bottiglie: 170.000

Una premessa: di questa cantina tratteremo solo la linea Bio Camille Cayran. Fondata nel 1929, la Cave de Cairanne si trova nel cuore dei Crus della Valle del Rodano meridionale, nel dipartimento di Vaucluse, sulla riva sinistra del grande fi ume. I 65 viticoltori conferitori della Cantina si tramandano di generazione in generazione la loro passione per la terra e lavorano circa 550 ettari di vigneto per produrre vini di qualità. Ma rimane straordinariamente una cantina a misura d’uomo: una dozzina di viticoltori

producono l’80% dei vini. I vitigni sono dominati da varietà di uve nere, in particolare Grenache e Syrah, garanti della tipicità dei vini della valle del Rodano meridionale. Tuttavia ne vengono utilizzati anche altri: Mourvèdre, Carignan e Cinsault. Cairanne ha la particolarità di aver saputo conservare una parte signifi cativa di Carignan, dalle basse rese e ottima maturità, quest’uva contribuisce all’originalità di alcuni dei suoi assemblaggi.

Côtes-du-Rhône Blanc

L’Insouciante 2024

50% Grenache Blanc - 30% Roussane

20% Marsanne

cl.75

Da viti impiantate su pendii calcarei ghiaiosi, ben esposti al sole, posti tutto intorno al comune di Cairanne che si affacciano sulle merlature naturali del Montmirail e del Mont Ventoux. Bianco ricco e avvolgente, per le vostre paste al ragù bianco, o sui pesci grassi.

Rasteau Rouge 2022

60% Grenache Noir - 25% Syrah

15% Mourvèdre

cl.75

Uve raccolte esclusivamente a mano e l’80% viene diraspata. Dopo 9 giorni di macerazione sulle sue vinacce a temperatura di 30°C, l’enologo procede con l’assemblaggio delle diverse uve. Un 20% delle stesse effettua una macerazione carbonica per estrarre la massima quantità di frutto.

Côtes-du-Rhône Villages Métamorphose 2022

50% Grenache Noir - 30% Syrah

20% Mourvèdre

cl.75

Metamorphose proviene dai vigneti argillo-pietrosi vicino a Cairanne. Macerazione a temperatura controllata di 12°, pressatura soffi ce e affinamento in cemento, senza aggiunta di solfiti fino all’imbottigliamento. Per le carni grigliate, piatti di legumi e verdure ripiene, anche con salse agrodolci.

Côtes-du-Rhône Villages Plan de Dieu Bête à Bon Dieu 2022

60% Grenache Noir - 20% Carignan

20% Syrah

cl.75

Lunga macerazione di 21 giorni e permanenza in cuves per dare tempo ai giusti tannini di rivelarsi. Dai riflessi rubini e violetti, spazia dal ribes alla ciliegia, dalla viola, ai profumi della macchia mediterranea. Con la ratatouille, la tajine, piatti salsati, o una costata di manzo.

Cairanne L’Elegante 2023

40% Grenache Noir - 20% Syrah 20% Carignan - 20% Mourvèdre cl.75

Composto dai quattro diversi vitigni rossi, tipici della valle del Rodano. Gioca fra frutti rossi e tannini ben presenti. Di struttura e profondità, potrà essere conservato anche per diversi anni, per esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Sulle carni dalle lunghe cotture, spezzatini e arrosti.

Cairanne

Sans Soufre Ajouté 2024

Grenache Noir - Syrah - Mourvèdre cl.75

Viene effettuata una vendemmia notturna per evitare ossidazioni, mantenere la freschezza e proteggerne gli aromi. Le fermentazioni sono fatte con lieviti indigeni a temperatura controllata. Affinamento in barrique per 6 mesi. Nessuna aggiunta di solfiti. Tannini fini e avvolgenti.

Vacqueyras 2021

70% Grenache Noir 30% Syrah + Mourvèdre cl.75

Comune di Vacqueyras, a sud dei vigneti di Gigondas. Su terrazzamenti alluvionali generati dalla glaciazione Riss, sempre baciati dal sole. Lunga macerazione di 21 giorni. Gioca fra le note di mora, ribes, ciliegie nere, poi mirtilli e prugne. Chiude su note speziate e finemente tanniche.

Gigondas 2022

80% Grenache Noir 20% Syrah + Mourvèdre cl.75

Diraspatura totale dei grappoli, seguita da una prefermentazione a freddo e poi una lunga fermentazione di circa 21 giorni. Dopo la pressatura segue un lungo affinamento in legno. Attacco morbido sui frutti rossi e neri, fino ad arrivare a note di liquirizia, olive nere e ciliegie sotto spirito.

Clos Mont-Olivet

Côtes-du-Rhône - Lirac - Châteauneuf-du-Pape

Châteauneuf-du-Pape

Grenache Blanc - Roussanne - Bourbulenc - Clairette - Grenache Noir - Syrah - Carignan etc

Proprietà: 46,5 ettari

Bottiglie: 180.000

Un atto notarile del 1547 fa riferimento alla vendita di una parcella di vigna chiamata: “ad montem oliveti”. È probabile quindi che la storia di questa tenuta abbia come minimo 600 anni. Ma è dagli inizi del 1900 che la famiglia Sabon vive e lavora in questi luoghi altamente vocati alla produzione di uve

rosse. Il Domaine è stato creato nel 1932, oggi condotto con grande sensibilità e attenzione da Céline, David e Thierry Sabon. Lo stile aziendale è tradizionale. Questi Châteauneuf si esprimono al meglio dopo circa 10 anni, e noi avremo la pazienza di attenderli…

Famiglia Sabon

Côtes-du-Rhône Blanc 2023

95% Grenache Blanc - 5% Ugni Blanc cl.75

Bianco di struttura e avvolgenza, ricco nei toni di frutta gialla matura, idoneo in abbinamento a carni bianche o pesci nobili salsati. C’è una ricchezza ed una solarità da bevute antiche, di quelle dei lunghi ed interminabili pranzi di mezzogiorno della domenica.

Châteauneuf-du-Pape

Blanc 2023

42% Clairette - 30% Roussanne

14% Bourboulec - 10% Grenache Blanc

2% Picardan - 1% Picpoul

1% Grenache Gris cl.75

Un vino di profondità, sale, eleganza e incredibilmente pronto per essere di struttura così importante e avvolgente. Vinificato per l’85% in acciaio, per l’11% in barriques nuove e per il 4% in barriques di più passaggi, da bere su carni bianche, volatili nobili e su pesci piuttosto grassi.

Gard Rouge Rive Droite 2022

40% Carignan - 35% Grenache Noir 15% Syrah - 10% Merlot cl.75

Su suoli di sabbie fini molto ricche di quarzi si ottengono uve soffici per vini di facile approccio e di pronta beva. Il lavoro in cantina è all’insegna della tradizione, con vinificazione in cemento e affinamento in legno. Servitelo fresco, sarà un degno compagno sulla tavola.

Gard Rouge Confluence 2022

90% Carignan - 10% Grenache Noir cl.75

Da un vigneto complantato, con la stragrande maggioranza delle vigne di vecchissimo Carignan di più di 120 anni. Severissima cernita degli acini, vinificazione in cemento e affinamento in contenitori di diversi materiali: legni di piccole e medie dimensioni, vasche smaltate, anfore di terracotta.

Côtes-du-Rhône Rouge Vieilles Vignes 2023

80% Grenache Noir - 10% Carignan

10% Syrah cl.75

Che rosso bellissimo! Gradevole, pieno e rotondo, dal tannino vellutato, nei toni della frutta rossa croccante e matura. Perfetto in abbinamento a carni rosse, la grigliata mista sarà un ottimo banco di prova.

Lirac Rouge 2022

60% Grenache Noir - 20% Syrah 20% Cinsault cl.75

I terreni, ricchi di sabbie plioceniche e, su alcuni appezzamenti, la silice rossa mista a pochi ciottoli sparsi, conferiscono profondità e freschezza ai vini. Fermentazione in cemento per questo rosso di grande volume, giocato su compattezza della frutta: erbe officinali, tabacco, frutta nera.

Châteauneuf-du-Pape Rouge 2023

80% Grenache Noir - 10% Syrah

6% Mourvèdre - 4% Cinsault cl.75

Uno dei migliori rapporti prezzo/ qualità di tutto il Rodano. Di stampo tradizionale senza perdere di vista la contemporaneità. Bevuta calda ma fresca e pulsante di frutta come un soffio di Mistral. Per gli aspiranti sommelier, ricordiamo di mandare a memoria la composizione ed il nome delle uve.

Châteauneuf-du-Pape Rouge La Cuvée du Papet 2023

80% Grenache Noir - 10% Syrah

6% Mourvèdre - 4% Cinsault cl.75

Prodotto solamente nelle grandi annate, è denso e carnoso ma con note floreali a ingentilire il corredo aromatico. Una complessità unica, una lunghissima capacità di invecchiamento. Per cacciagione e piatti di carne da lunga cottura.

Languedoc - Roussillon

È la regione viticola con la più vasta estensione di vigneti al mondo, eppure risulta ancora essere spesso marginale e poco considerata per un recente passato fatto di anonime produzioni di vins ordinaires, ottenuto da vigne esaurite da coltivazioni intense.

Ci troviamo in quell’arco di terra che incontra il mare tra le città di Nîmes, Montpellier e Pérpignan, di fianco ai Pirenei Orientali. Mare, vento, sole e terra fino a perdita d’occhio, luoghi di suggestione tanto che la produzione di vino qui è attestata dall’epoca della colonizzazione Romana. Come dicevamo, fino a un decennio fa la regione si distingueva per una massiva produzione seriale; solo a partire dagli inizi del 2000, non solo grazie a qualche produttore illuminato ma anche con aiuti istituzionali da parte dello stato francese e dell’Unione Europea, si è tentato di colmare una enorme lacuna giuridica visto che i vigneti Languedoc non sono qualificati per l’AC. Sussiste ancora oggi, per la stragrande maggioranza di agricoltori, l’abitudine di appoggiarsi alle cantine sociali (ve ne sono, ancora oggi, oltre 200), fatto questo che non stimola certo produzioni di qualità e una conseguente richiesta da parte del mercato. I portabandiera di una viticultura di qualità, originale e significativa, come cartina di tornasole di un territorio tanto bello quanto climaticamente ricco, sono ancora pochi, ma stanno crescendo, in uno con l’interesse che lentamente si sta svelando, anche grazie all’esempio di quell’Aimé

Guibert di Mas de Daumas Gassac cha ha saputo farsi conoscere anche fuori dai confini regionali. La strada è tracciata: oggi tocca ai vari Goumard, Chabanon e Peyrus procedere a passo spedito su quella strada. Buon viaggio!

Clos Marie

Coteaux du Languedoc et Pic St-Loup

Lauret

Maccabeu - Roussanne - Clairette - - Grenache Blanc et Noir - Mourvrèdre - Syrah - Carignan

Proprietà: 22 ettari

Simon Peyrus

Signore e signori ecco a voi i vini di Christophe Peyrus, considerato a buon diritto uno dei migliori Vigneron natural bio di Francia. Ve lo garantiamo: è davvero difficile poter arrivare a vendere le sue produzioni, spesso assegnate solo en primeur. Clos Marie è certamente il faro della piccola appéllation Pic Saint-Loup, attiva dai primi anni ’90, ha da subito optato per l’agricoltura biodinamica. In questo caso, come in pochi altri, servono a poco le parole: lasciate spazio ai vini, così eleganti, raffinati, fini. Come sapete, qui non riportiamo giudizi di critici e guide: Christophe è ampiamente incensato, con punteggi stratosferici in tutte, anche in quella dell’americano…

COMPLETA IL QUADRO: Pic Saint-Loup Les Glorieuses 2022

Bottiglie: 85.000

Côteaux du Languedoc Blanc

Manon 2023

Maccabeu - Roussanne - Clairette

Grenache Blanc

cl.75

Bianco grasso e avvolgente, affinato in barriques, ma fine ed elegante, grazie a una sublime mano nella vinificazione. Perfetto sulla cucina etnica, i formaggi francesi, ma anche su accenti molto saporiti e piccanti.

Pic Saint-Loup Olivette 2023

48% Syrah - 2% Mourvèdre

50% Grenache

cl.75

Se avete in programma una grigliata nei prossimi giorni, prenotatene due casse. Rosso dai toni fruttati neri, mora e ribes, poi nuances di liquirizia, accenti speziati, note di thé, una bontà. Where the dreams have no end.

Pic Saint-Loup Simon 2022

Grenache - Syrah - Mourvèdre

cl.75

Quattordici mesi di affinamento in legno arrotondano i tannini succosi di questo assemblage tradizionale. Di precisione enologica assoluta, fine e voluminoso assieme. Toni diversi diventano un unico quadro aromatico, con carni ma anche con formaggi di media stagionatura.

Pic Saint-Loup Vieilles Vignes

Métairies du Clos

2022

Grenache - Syrah - Carignan cl.75

Eccoli i toni speziati di pepe e cannella a rendere completa la texture aromatica della frutta rossa croccante e generosa. Fragranza a più non posso, succosità, polpa, lunghezza, surplace. Super vino.

Mas des Brousses

Saint-Guilhelm-le-Desert - Terrasses du Larzac

Puéchabon

Viognier - Chenin Blanc - Chardonnay - Clairette - Mourvèdre - Syrah - Grenache Noir - Cinsault...

Proprietà: 9 ettari

NStéphanie e Frédéric Leydet

el 1997, una coppia legata a doppio filo al terroir di Puéchabon Géraldine

Combes e Xavier Peyraud, hanno intrapreso quest’avventura produttiva in Languedoc. Appassionati e soprattutto convinti del potenziale dei loro luoghi, la coppia ha iniziato, agli albori degli anni 2000, un enorme lavoro di valorizzazione viticola che ha contribuito, agendo da modello, anche alla metamorfosi dei vini languedocien in generale, fino al riconoscimento, nel 2014, dell’AOC Terrasses du Larzac. La tenuta si compone di 9 ettari di vigneti che si estendono prevalentemente su suoli di ghiaia o ciottoli calcarei. I vitigni a bacca rossa rappresentano il 90% sul totale, un terzo di questa superficie è coltivato a Mourvèdre.

Bottiglie: 30.000

Saint-Guilhem-le-Desert

Blanc 2024

Chenin Blanc - Vermentino - Clairette

Viognier - Chardonnay - Sauvignon Roussanne cl.75

Complantation in vigna di una decina di cépage, affinamento in barrique per un bianco avvolgente e ricco, di struttura e trama fruttata fragrante e intensa. Stupendo sul pesce grigliato, e preparazioni con tartufo nero.

Saint-Guilhelm-le-Desert

Rouge Chasseur Brousses 2023

50% Mourvèdre - 50% Merlot cl.75

È il variopinto uccello Gruccione, chiamato anche Cacciatore d’Africa, che sorvola l’appezzamento di Merlot con vigne di età superiore ai 40 anni, che dà il nome a questa cuvée. Fresco e multidimensionale, preannuncia buoni aperitivi con salumi, gourmandies e anche la pizza.

Languedoc Rouge

Cléo des Brousses 2022

20% Mourvèdre - 30% Syrah

50% Grenache Noir cl.75

Ultimo nato, Cléo, Cléopatre, il limone di Provenza, la piccola farfalla giallo limone che annuncia la primavera, definisce questa cuvée caratterizzata da toni super fruttati e da tannini morbidi. Se accendete la griglia, la brace, la carne al sangue… sarà perfetto.

Terrasses du Larzac

Mas des Brousses 2022

50% Mourvèdre - 30% Syrah

20% Grenache Noir cl.75

La cuvée più significativa della tenuta che rivela la finezza, la struttura e l’eleganza delle Terrasses du Larzac. Affina un anno in botti da 400 litri e gioca su accenti di frutta nera, spezie e bacca mediterranea. Sulle carni spazia senza problemi dai tagli magri e al sangue, alle lunghe cotture.

Domaine Alain Chabanon

Terrasses du Larzac - Saint-Guilhelm-le-Desert Lagamas

Mourvèdre - Carignan - Grenache Noir - Syrah - Merlot

Proprietà: 7 ettari

Alain Chabanon

Eccoci chez Alain Chabanon, produttore tanto stimato e premiato in Francia, quanto poco conosciuto in Italia. Fare introverso, modi timidi ma vini eccezionali, e noi scegliamo sempre i vini… Allievo di Alain Brumont a Madiran, debutta con la prima vendemmia nel 1992. Da sempre in agricoltura biologica sotto il controllo ecocert. Le uve sono vendemmiate a mano solo la mattina per evitare la calura pomeridiana, poi deposte in cassette forate. L’eliminazione degli elementi indesiderati si fa al pomeriggio grazie al passaggio su una “table de tri”che permette un’ulteriore selezione. Niente lieviti industriali, ma solamente quelli che vivono naturalmente da mesi sotto la buccia. Assolutamente da provare.

Bottiglie: 45.000

Saint-Guilhelm-le-Desert

Le Petit Merle aux Alouettes 2021

100% Merlot cl.75

Fratello minore del Merlot da lunga sosta in legno, si rivela un vino giovane, fruttato e succoso, abbinamento perfetto per il magret de canard, rivela setosità ed eleganza su note tartufate e sottobosco caldo.

Pays d’Oc

Le Merle aux Alouettes 2019

100% Merlot cl.75

Il grande Merlot come piace a noi, ovvero sull’affinamento in legno. Vino di volume e morbida, suadente eleganza da clima caldo: 36 mesi di affinamento, di cui 24 in barriques. Buonissimo sulla tavola, con le carni al sangue.

Terrasses du Larzac

Campredon 2021

60% Mourvèdre - 30% Syrah 10% Grenache Noir cl.75

Rese di soli 26 hl/ha, cernita manuale degli acini, 5 settimane di macerazione, poi affinamento in acciaio per 10 mesi. I toni della frutta matura si confrontano nel calice con ricordi di tabacco, liquirizia e spezie d’oriente. Grande forza espressiva e complessità. Per la cucina di carne.

Saint-Guilhem-le-Desert

Les Boissières 2020

100% Grenache Noir cl.75

Suolo pietroso di argille e calcari di origine vulcanica, macerazione di 5 settimane, vinificazione tradizionale con lieviti indigeni. Affinamento solo in acciaio di 36 mesi per un vino equilibrato, vellutato e ampio dagli aromi tabaccati, dal finale fresco e piacevole.

Mas Jullien

Terrasses de Larzac Jonquières

Chenin Blanc - Carignan Blanc - Mourvèdre - Carignan - Syrah - Cinsault - Grenache Noir

Proprietà: 20 ettari

Bottiglie: 70.000

Olivier Jullien è un vero fuoriclasse per l’estrema autorevolezza dei suoi vini, per l’esempio tracciato: del resto, sono i produttori di tutta la Languedoc a portarlo come modello e paradigma della rinascita qualitativa della regione. Il suo lavoro si esplicita con grande rigore qualitativo

in vigna, alla ricerca delle espressioni più vere de suoli nelle sfumature che le Terrasses du Larzac rivelano. E poi la visione, immaginare e realizzare cuvée tradizionali ma contemporanee insieme, generose, profonde e intense.

Olivier Jullien

Pays de l’Hérault Blanc 2023

70% Carignan Blanc - 30% Chenin Blanc cl.75

Vino di estremo nitore: dall’anima di bianchi del sud e dal respiro elegante e fine del nord continentale. Di assoluta precisione enologica, sapiente uso dei legni, rivela una versatilità e un’abbinabilità fuori dal comune. Con carni bianche e pesci salsati; anche su tocchi piccanti e etnici.

Languedoc Rosé 2023

40% Mourvèdre - 30% Cinsault 15% Carignan - 15% Grenache cl.75

Un rosé di eleganza straordinaria e profondità multidimensionale. La capacità del produttore di raccogliere uve succose e al pieno punto di maturazione, permette una vinificazione classica in rosato che trova la pienezza espressiva della frutta e il profumo di garrigue Mediterraneo.

Terrasses du Larzac

Autur de Jonquières

2022

40% Mourvèdre - 40% Carignan - 20% Syrah cl.75

cl.150 (2021)

Rotondo e setoso, ampio e generoso, avvolgente e nervoso, quasi all’attacco da tanto è combattivo. Ovvero quando toni differenti, suoni eterogenei, trovano la perfetta armonia, grazie alla sensibilità del produttore. Una meravigliosa espressione da suoli di gres e scisto.

Terrasses du Larzac

Rouge

Lous Rougeos 2022

50% Carignan - 30% Syrah 20% Grenache Noir cl.75

Parcella dominante il paese di SaintPrivat, recuperata dopo l’abbandono negli anni 60. Uve diraspate e macerate separatamente per 15-25 giorni. Fermentazione in cemento e susseguente affinamento in demimuids da 600 litri. Vino spirituale, da attendere nel bicchiere e gustare leggermente rinfrescato.

Terrasses du Larzac Rouge

Carlan 2023

50% Grenache Noir - 30% Carignan

10% Cinsault - 10% Syrah cl.75

Parcella adiacente a Lous Rougeos, con più alta percentuale di Grenache, esposizione pieno est. Pendenze straordinarie, 200 metri di dislivello. Severo, luminoso, semplice ed infinitamente profondo allo stesso tempo. Lo stesso Olivier lo definisce “druidico”!

Terrasses du Larzac Rouge

La Brune 2021

50% Grenache Noir - 50% Cinsault cl.75

24 mesi di affinamento in barriques per questo rosso di estrema eleganza ed equilibrio. Citando le parole dello stesso Olivier: “è una carezza ferma e precisa che insiste sulle parti meno esplorate del nostro palato. È un viaggio che è più importante della destinazione”.

Vdf Rouge

Les Nouveaux États d’Âme 2024

Carignan - Cinsault - Ancienne Cépages cl.75

Un omaggio alla quarantesima vendemmia di Olivier. Vino fatto come si faceva nel 1985: assemblaggio di diversi vitigni locali, macerazione a grappolo intero ed affinamento in giare di grés e legni di medie dimensioni. Di corpo, ma adatto ad essere raffrescato per le cene estive.

Domaine des Homs

Minervois et Pays d’Oc

Rieux Minervois

Viognier - Chardonnay - Grenache Noir - Cinsault - Syrah

Proprietà: 20 ettari

SJean-Marc de Crozals

iamo nel cuore del Minervois, tra Carcassonne e Narbonne, area viticola rinomata fin dal tempo dei Romani, che qui coltivavano, oltre all’olivo, uve bianche e rosse. La proprietà è della famiglia de Crozals da tre generazioni: oggi è condotta con cura da JeanMarc e dalla moglie Anne, entrambi diplomatesi all’Université Internationale du Vin de SuzeLa Rousse. Qui si producono vini di terroir alla ricerca della sua espressione più vera nei vitigni di antica coltivazione ma anche nelle tecniche di vinificazione, molto rispettose della tradizione, seppure con sapori contemporanei.

Bottiglie: 30.000

Pays

d’Oc

Le Chardonnay 2024

100% Chardonnay cl.75

Chardonnay fine e sottile dagli accenti floreali. Una mano sapiente lo ha vinificato cercandone l’ekeganza e non la concentrazione esuberante che può essere trovata nella zona di Minervois. Perfetto su primi di pesce, si presta allo sbicchieramento in qualunque occasione conviviale.

Pays d’Oc Le Viognier 2024

100% Viognier cl.75

Vino bianco elegante e nobile, il Viognier, che da queste parti riesce a dare toni fruttati molto intensie armonici, coadiuvando i tipici descrittori del varietale. Non è il Rodano, ma la calda ed assolata piana di Minervois.

Vdf Rouge Cinsault

L’Amandier 2023

100% Cinsault cl.75

Rosso di estrazione leggera, vinificato come un rosé a temperatura controllata senza solfiti e coni solilieviti indigeni. Con l’aperitivo accompagnato a Tapas, sui salumi giovani, gli antipasti finger-food.

Minervois Clots de Pals 2022

Syrah - Grenache Noir cl.75

Rosso succoso e profondo, nella frutta a polpa matura. Ideale per tutte le questioni da sbrigare a tavola, dai primi piatti ricchi, al salume, dalla carne ai formaggi. Vin de soif, da servire freschino, per chi non vuole rinunciare mai al vino rosso a tavola.

Domaine des Deux Cles

Corbières Fontjoncouse

Grenache Blanc - Vermentino - Maccabeu - Carignan - Grenache Noir - Syrah

Proprietà: 12 ettari

CFlorian e Gaëlle Richter

i troviamo nell’appéllation Corbières una delle più estese della regione e qui, nel villaggio di Fontjoncouse, una giovane coppia, marito tedesco, moglie borgognona, ha acquistato una bella frazione di vigne centenarie e ha iniziato un lungo lavoro di tutela e salvaguardia che si traduce nella pratica biodinamica, concretamente, lontano da ogni forma di esoterismo. Anche in cantina si ragiona sulla naturalità, alla ricerca dell’espressione più vera del luogo: lieviti indigeni in contenitori di cemento, affinamento in legno, guardando a un’idea borgognona ma rispettando profondamente i vitigni autoctoni, Maccabeu, Carignan e tutte le famiglie della Grenache.

Bottiglie: 15.000

Corbières Blanc 2024

80% Maccabeu - 15% Grenache Blanc 5% Vermentino cl.75

Pressatura a grappoli interi, fermentazione a temperatura ambiente su lieviti indigeni, malolattica svolta e affinamento in barriques con successivo travaso in inox. Grande bianco, generoso, ricco, elegante e gastronomico.

Vdf Jeux de Clés Grenache

Noir 2023

100% Grenache Noir cl.75

Rosso, anzi nero, come il colore della Grenache. Di struttura, intensità e vibrazione, nei profumi di bacca mediterranea, mirto, frutti neri ma una chiusa di grande freschezza.

Corbières Rouge 2023

50% Carignan - 25% Grenache Noir 25% Syrah cl.75

Le tre varietà vengono raccolte e lavorate separatamente in fase di pigiatura. Poi insieme in cuvée di cemento per 10 mesi, l’8% della massa in barrique di terzo passaggio. Il rosso fragrante e fruttato con il volume e l’intensità per essere servito su tutto. Servitelo fresco!

Corbières Rouge Réserve

Vallée du Paradis 2021

70% Carignan - 30% Grenache Noir cl.75

Un rosso importante, ricco e generoso, dalla trama fitta e dal volume avvolgente. La mano femminile di chi lo produce e uno stile à la Bourguignonne lo rendono elegante nonostante il tenore da “sud” francese. Perfetto su carni rosse.

Domatine J. Laurens

Limoux La Digne d’Aval

Mauzac - Chardonnay - Chenin Blanc - Pinot Noir Proprietà: 13 ettari Bottiglie: 130.000

Storia di un ingegnere informatico originario della regione che al momento della pensione si reinventa vigneron. L’azienda già impostata, nel tempo, da Michel Dervin, “champagnard” in trasferta, ha tutto per ben figurare nel contesto generoso, ma piuttosto chiuso, del Limoux. Basse rese,

interventi il meno invasivi possibili, cantina tecnologicamente avanzata. Solo bollicine come vuole la secolare tradizione di questo territorio. Fioccano i riconoscimenti, basati, soprattutto, sullo stratosferico rapporto prezzo/ qualità e sulla piacevolissima bevibilità dei suoi prodotti. Bravo Jacques Calvel!

Jacques Calvel

Crémant de Limoux

Les Graimenous Brut 2023

60% Chardonnay - 30% Chenin

5% Mauzac - 5% Pinot Noir

cl.75

Crémant di colore oro pallido, perlage fine, agrumi e frutta secca al naso e una rotondità in bocca con aromi delicati di fiori bianchi e tocchi citrini. Oltre all’aperitivo si presta bene anche con le tapas, le grigliate di pesce, le carni bianche, i formaggi di pecora.

Crémant de Limoux

Clos des Demoiselles Brut 2022

60% Chardonnay - 30% Chenin Blanc

10% Pinot Noir

cl.75

cl.150

Per questa Cuvée è utilizzata solo la prima spremitura dell’uve; la bollicina è fine e leggera, i profumi floreali di biancospino, preludono a un palato armonioso, dalle note agrumate, con nuance di frutta esotica. Ha il suo matrimonio d’amore col cappone e il pollame nobile, ma anche il sushi.

Crémant de Limoux

La Rose N°7 Rosé Brut s.a.

60% Chardonnay - 30% Chenin

10% Pinot Noir

cl.75

Crémant rosé elegante, dagli aromi delicati, dal bel colore rosa, dai profumi freschi e avvolgenti di fragoline di bosco, il suo stile è allo stesso tempo aereo e nervoso, di verve acido-minerale al palato. Dissetante e fragrante.

Blanquette de Limoux

Le Moulin Brut s.a.

90% Mauzac - 5% Chardonnay

5% Chenin

cl.75

Freschezza negli aromi di mela verde, di fiori di acacia e di albicocche. Perfetto all’aperitivo, accompagna infinite varietà di crostini. Ricordate che per questa tipologia le cantine producono milioni di bottiglie. In questo caso potete contare su un prodotto realizzato con cura e attenzione.

Domaine Gardiés

Côtes-du-Roussillon

Espira-de-L’Agly

Grenache Blanc, Gris et Noir - Syrah - Mourvèdre - Roussanne - Macabeu

Proprietà: 35 ettari

CJean e Victor Gardiés

i troviamo in un’area selvaggia e isolata, vicino ai contrafforti dei monti Corbières, su suoli di scisti neri e calcari: luoghi spesso battuti da venti mediterranei forti. Qui lavora Jean Gardiés, assieme al figlio, su parcelle condotte in biologico, alla ricerca dell’espressione più vera del suolo, nelle sue increspature. Le vigne si diramano su suoli di scisti e argille, ripartite su 43 parcelle. I suoi vini potenti e generosi, un tempo segnati dal legno, si sono evoluti verso una maggiore finezza e precisione ed ora fanno parte dell’élite del Roussillon.

Bottiglie: 95.000

Côtes-du-Roussillion Blanc

Clos des Vignes 2021

60% Grenache Blanc - 35% Grenache Gris 5% Macabeu et Roussanne cl.75

Il vigneto di Grenache Blanc che compone questa cuvée ha 70 anni e apporta profondità e sale. Fermentazione ed affinamento in legni pregiati di medie dimensioni. Vino gastronomico, elegante, sottile perfetto sui pesci salsati.

Côtes-du-Roussillion

Tautavel Rouge

Clos des Vignes 2020

70% Grenache Noir - 20% Syrah - 10% Mourvèdre cl.75

Da vecchissime vigne di Grenache e Carignan di più di sessant’anni, su suoli argillo-calcarei del comune di Vingrau, vendemmiate solo a mano. I mosti sono affinati per almeno 12 mesi in barruques di piccole e medie dimensioni.

Côtes-du-Roussillion

Village Rouge La Torre 2020

70% Mourvèdre - 20% Grenache Noir 10% Carignan cl.75

Dopo la macerazione di venti giorni si va in legno per complessare lentamente l’enorme ricchezza di queste uve succose. Il suolo di scisti fa il resto. Per i grandi brasati, o anche solo da meditazione.

Côtes-du-Roussillion

Villages Rouge Tautavel

Les Falaises 2020

50% Carignan - 30% Syrah 20% Grenache Noir cl.75

Il vino più importante di casa Gardiés: di struttura e complessità, avvolgenza e salda mano di chi lo ha prodotto. Rosso che chiede carni al sangue, la bistecca sulla brace sta aspettando un incontro d’amore.

Domaine Laguerre

Côtes du Roussillon

Roussanne - Rolle - Maccabeu - Grenache Blanc et Noir - Carignan - Syrah

Proprietà: 39 ettari

Eric Laguerre

Eric Laguerre ha affinato “le armi” enologiche chez Gerard Gauby. Lo abbiamo scoperto infatti tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 presso il Domaine La Soula a creare uno dei più convincenti bianchi della regione: una pietra liquida e profumata che, sulle terrazze granitiche della regione dei Fenouillèdes, scoccava. Ora Eric ha il suo domaine, proprio lì, su quelle alture. Vigna bio certificata, grande lavoro agronomico alla ricerca della matrice più vera del suolo. Così nascono le sue cuvée, tutte giocate su quel raffinato equilibrio di mineralità e avvolgenza.

Bottiglie: 80.000

Côtes-du-Roussillon Blanc

Eos 2023

65% Grenache Blanc - 35% Maccabeu cl.75

Profumi di timo e fiori bianchi, preludono a un volume intenso e fruttato nei toni di albicocca. Palato ampio e armonico, sempre giocato sulla forte presenza minerale a dare vivacità e nerbo al vino.

Côtes-du-Roussillon Blanc

Le Ciste 2022

20% Marsanne - 20% Roussanne - 25% Rolle

25% Grenache Blanc - 10% Maccabeu cl.75

Vino salino, dal carattere fortemente minerale, dove i riverberi acidi trovano uno svolgimento ampio e armonico nella trama della frutta intensa e pulsante: mango, passion fruit, albicocca, mandarino.

Côtes-du-Roussillion Rouge

Eos 2023

80% Grenache Noir - 20% Syrah cl.75

Fresco e fruttato, solare come può esserlo un rosso giovane in quella zona, con richiami speziati. Poliversatile su tante preparazioni, ideale per essere sbicchierato nei wine-bar. Il Roussillon è la nuova terra promessa per i giovani vignerons con tanta voglia, idee e pochi soldi.

Côtes-du-Roussillion Rouge

Le Ciste 2022

40% Grenache Noir - 35% Syrah 15% Carignan - 10% Mourvèdre cl.75

Ampia struttura e finezza insieme, ancora il suolo minerale a farne da richiamo. La frutta è più compatta e serrata, i tannini si stanno aprendo, i tocchi di grafite e cacao rendono più suadente i toni rossi di bosco. Con carni poco cotte.

Sud-Ouest

Ci troviamo in un angolo di Francia davvero suggestivo, un punto protetto nella complessità della conformazione geografica, insieme alle tradizioni socio culturali e di relazione di origine contadina. Questi luoghi, dentro a un luogo, sono scorci che esprimono la sottile diversità di climi e geologia, quasi una “babele” atemporale di un Terroir unico.

L’intelligenza contadina, la prassi del lavoro, si è quindi stratificata sui differenti profili territoriali dei luoghi, a sottolineare il fascino di una tra le regioni viticole più evocative di Francia. Le diversità, anche sostanziali, di suolo e microclima però non dividono e disperdono gli elementi comuni, anzi li rafforzano, svelando una identità di relazione tra vitigni afferenti in zone viticole vicine tra loro: il Tannat si arrotonda con l’aria sottile del Madirannaise, il Malbec a Cahors si nobilita con il calore secco della valle del Lot, a Gaillac è il vento d’Autan che accarezza il vitigno Ondenc, così come nel Jurançon è il vento che soffia dalla Spagna che concentra i grappoli di Manseng, il clima temperato a Duras e a Bergerac fa maturare i Merlot e i Cabernet, mentre quello oceanico influenza i Gascogne nella freschezza e nell’espressione aromatica delle uve Ugni Blanc e Colombard, così come, infine la Négrette Frontonnaise trova il calore di cui ha bisogno per sviluppare la sua pienezza aromatica sulle terrazze di Tarn.

I vignérons che vi presentiamo in questo catalogo hanno imparato dal tempo, dal clima, dai suoli, dalla storia e dalle tradizioni dei loro padri, e prima dei loro nonni, a fare emergere queste caratteristiche nel modo più vero e più sincero.

I loro vini sono le loro migliori parole…

Un centinaio di chilometri a est di Bordeaux, la città di Bergerac è situata sulle rive della Dordogna che scorre serpeggiando attraverso le valli di roccia calcarea in una vasta pianura alluvionale.

I vigneti di Bergerac, oltre la piana, sono essenzialmente posizionati sulle colline circostanti che

abbracciano una zona per 40 Km da est a ovest e per 30 km nella direzione nord-sud.

A circa 100 chilometri dall’Atlantico, il Bergerac ha un clima oceanico mite e umido con influenze continentali che attenuano gli effetti dovuti all’esposizione.

I molteplici substrati geologici portano ad una grande varietà di suoli. Su questi terroirs si dipanano le diverse appéllations della regione con le loro diversità e tipicità. Monbazillac è la più celebre delle appellazioni della regione, dove si producono vini dolci utilizzando i vitigni di Sémillon.

Il microclima, grazie alle nebbie che si dissipano lentamente, favorisce lo sviluppo delle muffe nobili e un’elevata concentrazione di zuccheri nelle uve. Queste condizioni permettono l’elaborazione di un vino dal colore giallo oro, con un aroma di miele, di frutta candita, pieno e lungo in bocca che per di più può essere conservato a lungo.

Nel Bergerac abbiamo una miriade di “appellazioni” per i vini rossi e rosati, così come per i vini bianchi secchi e abboccati. Contigui ai vigneti di Bordeaux in essi si ritrovano gli uvaggi di questa regione e quindi i vini prodotti sono molto vicini come personalità a quelli bordolesi.

I Bergerac bianchi sono vini nervosi, floreali e fruttati al palato, da consumarsi giovani.

I Bergerac rossi sono principalmente a base Merlot e Cabernet Franc, leggeri, morbidi e fruttati anch’essi da bere giovani.

I Bergerac rosé sono pieni di freschezza, aromatici da bersi nell’anno di produzione.

I vini “Côtes-de-Bergerac” rossi sono ben strutturati, con aromi di frutta candita e prugne, e in grado di invecchiare. La percentuale dei diversi vitigni varia da un produttore all’altro, ma la base è in gran parte il Cabernet Sauvignon, che conferisce una bella struttura.

Tra Albi e Tolosa il vigneto di Gaillac è uno dei più originali di tutta la Francia.

C’è una biodiversità stupefacente, il suolo calcareo è perfetto per rare varietà bianche, mentre la parte ghiaiosa è riservata a quelle rosse.

Il Mauzac è un modello di versatilità: sicuramente il progenitore dello Champagne come dimostrano gli scritti del poeta provenzale Auger Gaillard magnificanti il metodo rurale o “gaillacoise” ben prima dell’avvento di Dom Pérignon.

Oltre che in bolle, può essere vinificato in verde (secchissimo), semidolce, dolce e perfino con l’utilizzo sous voile, come nel Vin Jaune. È delicatamente profumato con sfumature di mele e di pere che sottolineano un retrogusto gessoso. L’altra maggiore varietà è il ” len de l’el” che in occitano significa “lontano dall’occhio”.

Varietà autoctone tra i rossi sono il Duras e il Braucol (detto anche Fer) che di solito vengono abbinati alle varietà bordolesi arrivate abbastanza in forze anche da queste parti.

Il Jurançon prodotto sulle pendici dei puntuti Pirenei è uno dei vini bianchi fra i più eleganti di Francia. Il vigneto è situato nel Bearn in un territorio ben delimitato fra le città di Oloron-Sainte-Marie e Pau e i due corsi d’acqua omonimi.

Il vitigno Gros Manseng è responsabile delle versioni secche con vendemmie precoci, così come il Petit Manseng dai piccoli acini e dalla buccia spessa può restare in vigna fino a novembre e talvolta anche fino a dicembre al fine di appassire così da concentrare gli zuccheri e l’acidità. Questi vini dolci, abboccati sono abbastanza vivaci da essere bevuti con il foie gras locale e hanno uno stile probabilmente più affine a un Vouvray che a un buon Sauternes.

Guide des meilleurs vins de FranceRevue du vin de France

Domaine de Plageoles

Ondenc - Mauzac - Muscadelle - Loin de L’oeil - Sauvignon Blanc - Verdanel - Syrah… Proprietà: 22 ettari Bottiglie: 90.000

Al Domaine de Plageoles sono inossidabili: si continua imperterritamente a difendere i valori territoriali, producendo, al di là delle mode e dei sentieri battuti, vini dalla forte personalità grazie agli autoctoni locali e alle tecniche di vinificazione ancestrale. Il tutto senza perdere di vista la purezza e la linearità, stando alla larga dagli stereotipi.

Myriam e Bernard Plageoles

Gaillac Mauzac Nature 2022

100% Mauzac Rose cl.75

Gradevolissimo questo pétillant, prodotto con l’antico metodo “Gaillacoise”, cioè seconda fermentazione con gli zuccheri residui della prima, senza sboccatura. Rimarrà alla fine un vino péillant con un leggero residuo fra i 5 ed i 10 gr/l.

Gaillac Prémieres Côtes

Vin de Voile 2010

100% Mauzac cl.75

Stesso metodo di produzione

Giurassico del Vin Jaune: minimo 7 anni di affinamento “sous Voile” in botti scolme. Per gli amanti delle ossidazioni, alle quali anche il Mauzac si presta egregiamente. Da gustare così, a fine pasto, o con formaggi francesi da lunghe stagionature.

Vdf Blanc Verdanel Sec 2019

100% Verdanel cl.75

Rendimento di 30 hl/ha, pressatura diretta. Solo lieviti indigeni, nessuna macerazione, nessun affinamento in legno, nessun controllo della temperatura. In breve, vinificazione più “naturale” possibile.

Vdf Terroirists Orange 2022

80% Muscadelle - 20% Mauzac + Ondenc + Verdanel + Loin de l’oeil + Sauvignon cl.75

L’uva Muscadelle viene macerata a grappolo intero ed affinata in demimuids per almeno 9 mesi. Le restanti uve bianche vengono pressate singolarmente ed assemblate a fine invecchiamento. Vengono utilizzati solo lieviti indigeni e la fermentazione malolattica viene svolta per intero.

Gaillac Ondenc Doux 2023

100% Ondenc cl.50

Quindici giorni di appassimento dei grappoli prima della vinificazione solo, sempre, con lieviti indigeni. La freschezza e la dolcezza: toni di frutta confit, note di fico incontrano lo zafferano.

Côtes-du-Tarn Syrah 2022

100% Syrah cl.75

Vinificazione in parte da uve diraspate, in parte intere, solo lieviti indigeni, senza filtrazioni. Vino dall’attacco fresco e dalla bella acidità, concentrato e ricco. Aromi di frutta rossa, che si amplificano su toni speziati e liquirizia.

Gaillac Vin d’Autan Doux 2009

100% Ondenc cl.50

Resa di soli 8 hl/ha. Uve appassite in pianta per 15 giorni e successivo appassimento su graticci. Pressatura diretta e vinificazione in acciaio con lieviti indigeni. Lunghissimo affinamento in cantina per sviluppare una grande concentrazione aromatica e zuccherina, con una bassa gradazione alcolica.

Château Plaisance

Fronton Vacquiers

Négrette - Syrah - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon

Proprietà: 30 ettari

Marc Penavayre

Un luogo di grande suggestione, coltivato da innumerevoli generazioni e ripreso da Marc Penavayre che lo eredita da suo padre Louis nel 1991. Siamo agli inizi del 2000 quando il lavoro in vigna diventa il centro di tutto, prodotti naturali, no al diserbo, no a trattamenti sistemici, vendemmia di uve sane e una vinificazione guidata da un solo concetto portante: fare parlare la terra con il vino. Ecco perché qui si utilizzano solo lieviti indigeni. L’uva maggiormente coltivata è la tradizionale Negrette (60%) ma troviamo anche il Syrah, il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon.

Bottiglie: 100.000

Fronton Rouge

Château Plaisance 2021

54% Négrette - 26% Syrah

10% Cabernet Franc

10% Cabernet Sauvignon cl.75

La tipicità di un territorio in una cuvée la cui uva più utilizzata è la Negrette. Rosso rubino profondo, toni speziati e liquiriziati, vino di volume, ideale sulla tavola con formaggi di media stagionatura e carni anche salsate e piccanti.

Fronton Rouge

Negrette Alabets (Et Alors?) 2020

100% Négrette cl.75

Da uve provenienti da suoli freddi, segnati da un alto tenore di argilla, che permettono una lenta maturazione dei grappoli, rivela la sua anima più vera, quel legame a un luogo tanto forte quanto difficile. Un rosso intenso, dai profumi e dalle sensazioni antiche.

Fronton Rouge

Tot Ço Que Cal 2020

70% Négrette - 30% Syrah cl.75

Rosso dalla struttura generosa e ricca, affinato per 16 mesi in barrique di cui solo il 20% nuove, rivela un’avvolgenza setosa, di fine quanto corposa persistenza. Nuance di liquirizia, tè nero, mora, ribes nero, si rincorrono trovando un giusto equilibrio tra forza, complessità e armonia dei toni.

Domaine Cosse & Maisonneuve

Cahors

La Capelle Maisonneuve

Malbec

Proprietà: 21 ettari

Matthieu Cosse

Matthieu Cosse è un bel personaggio: vigneron per scelta, enologo di formazione, ha un debole per un’uva in particolare, la Malbec. Così, a partire dal 1999 inizia a dedicarsi completamente al vino nero di Cahors. Insieme a Catherine Maisonneuve, lavora oggi una ventina di ettari di vigna in biologico e biodinamico. Matthieu ama le increspature, ecco allora, nei suoi vini emergere le sottili differenze di suolo, sottolineate da una grande precisione enologica. I vini non sono certo i classici Cahors, ricchi di espressioni eterogenee, esprimono pienezza di frutto ma sono anche insolitamente eleganti e rotondi, per niente vicini a quel modo rustico della vecchia scuola enologica che le persone spesso associano ancora ai Malbec di questa area.

Bottiglie: 85.000

Cahors Solis 2021

100% Malbec

cl.75

Cahors con vinificazione in cemento per 2-3 settimane, quindi affinamento in botti di primo, secondo e terzo passaggio per circa un anno e mezzo. Preciso ed elegante, di grande bevibilità, offre richiami di frutti rossi croccanti e succosi, mirtilli e prugne rosse. Un tocco di erbaceo sul finale rinfresca la bevuta ed invoglia un nuovo sorso.

Cahors Le Petit Sid 2020

100% Malbec cl.75

Cahors di stampo moderno. Naso di frutta nera, spezie e pepe, su uno sfondo di cacao e tabacco. La bocca è succosa, di materia intensa e morbida, con una trama tannica presente ma mai eccessiva. La chiusura di bocca è sempre dinamica e rinfrescante, invogliando al nuovo sorso.

Cahors Les Laquets 2021

100% Malbec

cl.75

Uno splendido Malbec: lieviti indigeni, affinamento in barriques nuove dai 18 ai 22 mesi per un rosso, anzi un nero, di spessore ampio e generoso, di tannini vellutati. Scala evolutiva nella concentrazione, rispetto agli altri fin ora descritti.

Cahors La Marguerite 2021

100% Malbec cl.75

Una bomba di finezza setosa, disegnata in un perimetro enologico serio e puntuale. Matthieu ci racconta: da suoli di calcare, per la ricchezza e di argille fini per l’eleganza. Volevo creare qualcosa di eccezionale, spero di esserci riuscito. Noi pensiamo proprio di sì.

Domaine Labranche-Laffont

Madiran et Pacherenc du Vic-Bilh Maumusson

Petit Manseng - Gros Manseng - Tannat - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon

Proprietà: 17 ettari

Christine Dupuy

Una storia al femminile. Nel 1993 Christine Dupuy, terminata la scuola di enologia, riprende i sei ettari di vigna dei genitori e diventa la più giovane viticultrice della sua appellation (Madiran). Il suo progetto è chiaro: combattere contro l’idea imperante in quel tempo dei vini stereotipati, uguali ovunque. Si parte dalla vigna: buone esposizioni, suolo di argilla e ciottoli, basse rese e biodinamica. La vinificazione è in legno. Una particolarità del Domaine è quella di avere un patrimonio di vitigni molto antichi, tra cui uno degli ultimi appezzamenti di Tannat prefillosserico, risalente alla fine dell’800. Nelle grandi annate viene vinificato separatamente e dà vita a un vino complesso, fine, con una lunghezza in bocca eccezionale.

Bottiglie: 100.000

Pacherenc-du-Vic-Bilh

Blanc Sec 2022

70% Gros Manseng - 30% Petit Manseng cl.75

Gradevolissima freschezza nei toni di agrumi e frutta a polpa bianca. Chiude armonioso nei tocchi minerali che lo rendono ideale dall’aperitivo ai primi piatti. Nessuno residuo zuccherino. Fratellino minore ed impertinente del celebrato Jurançon.

Madiran Rouge Tradition 2020

65% Tannat - 20% Cabernet Sauvignon 15% Cabernet Franc cl.75

Aromi di frutti neri, ciliegia, mora, ribes. Ampio e denso, è caratterizzato da una bella freschezza, tannini setosi e spezie. Compagno ideale per aperitivi o cene a base di tapas, insieme ai prodotti iconici del Sud-Ovest. Con carni rosse alla griglia, formaggi o preparazioni a base di cacao.

Madiran Rouge

Les Préphylloxériques 2015

100% Tannat cl.75

Una cosa più unica che rara: una vigna, neanche mezzo ettaro, salvata dalla fillossera più di 130 anni fa. Rese bassissime, cura maniacale di ogni singolo ceppo. Ci viene presentato così un rosso come non si trovano più: sui frutti neri, tannini delicati, finezza e profonda eleganza per un vino dalla lunghezza infinita.

Vdf Tan naT 2024

100% Tannat cl.75

Un rosso super naturale, senza solfiti da bar à vin francese o per tutti quei locali che ne subiscano il fascino… Struttura, potenza, calore, ma anche una invidiabile cura enologica che lo contraddistingue (rispetto a tutti i rossi “naturali” puzzoni senza solfiti che imperano oggi).

Camin Larredya

Jurançon

Jurançon

Petit Manseng - Gros Manseng - Courbu - Petit Courbu

Proprietà: 10 (più 2 in affitto) ettari

IJean-Marc Grussaute

l tratto distintivo è un approccio globale volto alla salute del suolo. In concreto: lavorazione del terreno e inerbimento con cereali o legumi tra i filari, diserbo meccanico sotto filare, eventuali aggiunte di compost e rocce naturali. Il Béarn appartiene, oggi, al dipartimento dei Pirenei Atlantici. Il luogo dove Jean-Marc fa vino è davvero eccezionale, nel senso letterale del termine: l’atmosfera è unica, i colori, i rilievi, il clima, le persone, tutto è diverso e unico. In questo luogo il clima è favorevole, connotato da temperature miti e abbondanti risorse idriche.

DISPONIBILE ANCHE QUESTA RARITÀ:

Vdf J de Joliette Moelleux 2016

Vdf Joliette Moelleux 2013

Vdf Joliette Moelleux 2016

Bottiglie: 45.000

Jurançon Sec

La Part Davant 2024

50% Gros Manseng - 35% Petit Manseng 15% Petit Courbu cl.75

Un ottimo vino per la tavola, ricco in volume e struttura. Avvolgente e vellutato nei toni della frutta fresca, pesca bianca e agrumi in particolare, rivela inoltre un fresco carattere minerale. L’acidità non manca, la longevità neppure.

Jurançon Sec La Virada 2023

33% Courbu - 34% Petit Manseng 33% Petit Courbu cl.75

Bianco secco di rara eleganza che dimostra quanto quest’area considerata minore sappia offrire anche nelle versioni non moelleux. Affinamento in legno, avvolgente e fresco. Fuoriclasse assoluto, ambasciatore di queste varietà pirenaiche.

Jurançon Moelleux

Les Grains des Copains 2022

65% Gros Manseng - 35% Petit Manseng cl.75

La dolcezza e la passione, con le uve degli amici, questo dice l’etichetta. Un poco morbido, con lo zucchero a segnalare la sinuosità della dorsale sapida… e se lo mettete in aperitivo non starà affatto male.

Jurançon Moelleux

Au Capcéu 2022

67% Gros Manseng - 33% Petit Manseng cl.75

Un piacere poter degustare vini di tanta ricchezza e finezza insieme. Note di fico, albicocca secca, ananas, mandarino, buccia di cedro si intrecciano con sensazioni di miele, di tartufo, di zafferano. Anche se nessuno chiede più queste cose, uccidete il diabetologo e provatele.

Domaine Bordaxuria

Irouléguy

Ispoure

Cabernet Franc - Tannat

Proprietà: 10 ettari

DElorri Reca e Brice Robelet

agli anni ‘80, quando la famiglia Reca ha iniziato a lavorare al Domaine, è stata fatta tanta strada. Attualmente la tradizione familiare è portata avanti da Elorri Reca e Brice Robelet. L’azienda agricola si trova di fronte a Saint Jean Pied de Port, abbarbicata sulle ripide pendenze dell’Arradoy. Qui, il terreno composto da limo ed arenaria rossa molto ricca di ferro, gioca un ruolo determinante grazie alla intensa capacità drenante, risultando perfetto per la coltivazione della vite. I vini prodotti, a base Tannat, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon per i rossi e Petit e Gros Manseng e Petit Courbou per i bianchi, si rivelano così essere molto espressivi, con interessantissime tensioni e con dinamiche di bocca esplosive, ma non sono disponibili per quest’anno.

Bottiglie: 30.000

Irouléguy Rouge 2018

Tannat - Cabernet Franc cl.75

Le vigne sono curate maniacalmente e le rese sui ripidi pendii dell’Arradoy sono bassissime, 25 ettolitri per ettaro, un’inezia. 23 giorni di macerazione sulle bucce, poi 12 mesi di affinamento in cemento. Lavoro naturale, tantissimo. Rosso di profondità e succo.

Irouléguy Rouge Kixka 2018

100% Tannat cl.75

Vigneto esposto a pieno sud, in forte pendenza su terrazze, suolo di rocce di gres affioranti, chiamate Lapitza, resa per ettaro di 22 ettolitri. L’affinamento è in legno da 400 litri per lungo tempo. Rosso dai volumi, di profondità. D’altra parte siamo nei Paesi Baschi francesi.

Domaine Matha

Marcillac Bruéjouls

Fer Servadou

Proprietà: 14 ettari

Jean-Luc

Matha

Da 30 anni Jean-Luc Matha lavora i suoi quattordici ettari di vigneto sui pendii terrazzati argillosi-calcarei del piccolo villaggio di Bruéjouls, nell’ area di Marcillac. Jean-Luc Matha, è viticoltore rispettoso della natura e produce vini autentici a base Fer Servadou il vitigno autoctono locale e unico di tutta la denominazione. Il suo Mansois è un pensiero: qualcosa che rimane, traccia per chi non ha dimenticato che il vino è vivo ed è pronto ad ascoltare una storia di circa 250 milioni di anni fatta di rocce morbide, di erosioni, avvallamenti, fatta di fatica e sudore, fatta di mani sporche di terra, questa terra di colore rosso intenso.

Bottiglie: 70.000

Marcillac Rouge Baiser Retrouvé 2020

100% Fer Servadou cl.75

Diraspatura totale delle uve, macerazione di 10 giorni, lieviti autoctoni e leggera filtrazione per decantazione statica senza aggiunta di solfiti.

Equilibrato e vivace, franco e schietto. Paradigma della sua denominazione. Perfetto per essere rinfrescato e gustato in una sera di tarda estate.

Marcillac Rouge Laïris 2016

100% Fer Servadou cl.75

Su suoli di argillo-calcare vino di facilissima beva e grado alcolico molto moderato (11,5°). Esprime freschezza e fragranza. Ama essere servito a 14-16 gradi e incontra piatti leggeri, anche di pesce.

Dominique Andiran

Côtes de Gascogne

Montréal-du-Gers

Colombard - Chardonnay - Sauvignon Rose - Merlot - Tannat

Proprietà: 19 ettari

Dominique Andiran

Dominique Andiran con passione si è avvicinato alle vigne per merito dello zio, a partire dal 1988. Ma è il 2001 il primo millesimo prodotto da solo. Da quell’anno il lavoro è stato impostato sulle conoscenze tradizionali dell’agricoltura naturale, i cicli lunari, il sovescio e tutte le tecniche del biologico. Qui si coltivano una moltitudine di varietà a bacca bianca e rossa, divisi principalmente in tre comuni: Lauraet, Montréal e Vopillon. Ma qui si fa soprattutto sperimentazione sui vini ossidativi, la vera passione di Dominique! E le tipologie di ossidazione vengono studiate tutte: da quelle sous voile a quelle per contatto con la luce in una vasca completamente trasparente…

Bottiglie: 60.000

Vdf Blanc Vain de Rû Sec 1202

100% Colombard cl.75

Bianco natural style, macerazione della varietà Colombard, fatta con tecnica e comprensione dei tempi di contatto sulle bucce. Ne emerge un vino ricco nei toni di frutta gialla, e infusione di erbe, versatile, ampio e generoso. Con primi piatti e non solo.

Vdf Blanc Chut ! Sec 2102

100% Sauvignon Rose cl.75

La rarissima varietà Sauvignon Rose, di un bel colore buccia di cipolla luminoso, trova nel contatto pellicolare, eleganza, morbidezza, avvolgenza. Lieve residuo zuccherino, dato dal fruttosio dell’uva. E, come dice il produttore stesso in etichetta: non ce n’è molto...

Vdf Blanc

Les Pissenlits Sec 9002

100% Chardonnay cl.75

L’ossidazione controllata alla prova del tempo. Il produttore ama le sperimentazioni: fatelo anche voi! Qui siamo altrove: un vino che non ha paragoni o riscontri con nessun’altra tipologia. Estremo? Forse oltre, verso il fetish… più raffinato.

Vdf Rouge Petit Magnus 1202

60% Merlot - 40% Tannat cl.75

Su suoli di argilla e limo esprime la sua freschezza fruttata su note un poco astringenti di vegetazione, ma di grande pulsazione. L’annata 2021 ha dato un mosto leggero e fragrante, portando ad una gradazione alcoolica di soli 12 gradi. Per questo, il cambio di nome per l’annata in corso ma per il millesimo 2022 torna il Magnus solo a base di Merlot

Château Moulin Caresse

Montravel

Saint-Antoine-de-Breuilh

Sémillon - Sauvignon - Muscadelle - Merlot

Proprietà: 42 ettari

La famiglia Deffarge

Et voilà! Una bella famiglia unita. Della stessa proprietà a partire dal 1749, Moulin Caresse si trova a soli 20 km a est di Saint Emilion, alle porte del Périgord e domina la valle della Dordogne. Sono 42 gli ettari di vigneto su suoli argillo-calcarei. Le varietà classiche del Bergerac e un clima mite garantiscono la produzione di vini di grande bevibilità a prezzi super accessibili. Il produttore ha ottenuto le certificazioni Bio a partire dal millesimo 2024.

Bottiglie: 350.000

Montravel Sauvignon Sec 2024

100 % Sauvignon cl.75

Un vigneto piantato con orientamento nord-sud dà vita a questa bella cuvée che si esprime sui toni freschi della frutta tropicale, con accenti di albicocca e agrumi. Con le conchiglie, ma anche con i formaggi di capra.

Bergerac Rouge Merlot 2024

100% Merlot cl.75

Da un plateau con ottima esposizione al sole, un monovarietale fresco, fragrante, fruttato, more e cassis, da bere a tavola con la carne. Gradisce essere rinfrescato prima del servizio, anche fino a 16 gradi.

Côtes de Montravel Sémillon Moelleux 2023

100% Sémillon cl.75

Dopo una macerazione di 48 ore ed una fermentazione entrambe a temperatura controllata, nasce questo vino dolce e fragrante, di facile utilizzo per la sua versatilità, dall’aperitivo alla francese, al fois gras, ai formaggi. Leggete il prezzo…

Haut Montravel

Cent Pour 100 Moelleux 2016

34% Muscadelle - 33% Sémillon

33% Sauvignon cl.50

Lunga sosta in barriques francesi, per buona parte nuove, lunga anche 10 mesi. Profumi di frutta confit, accenti di miele, palato ampio e dolce, toni aciduli di limone, cedro e buccia di pompelmo. Lo consigliamo da solo per il fine pasto, oppure, un azzardo, con il cioccolato fondente nero.

Domaine Mouthes Le Bihan

Côtes-de-Duras

Saint-Jean-de-Duras

Sémillon - Muscadelle - Chenin Blanc - Merlot - Malbec

Proprietà: 24 ettari

Catherine Le Bihan

Catherine e Jean-Marie Le Bihan sono vignérons appassionati: nel 2000 hanno fortemente voluto e creato il loro Domaine, cercando di dedicare la massima attenzione alla vigna, alle espressioni territoriali più forti di questo luogo. Sono stati banditi i trattamenti sistemici in vigna e l’utilizzo di tecnologia in cantina. Vini naturali, dunque, in tutto e per tutto nelle varietà bianche e rosse dove si trovano i classici (per il luogo), Sémillon, Muscadelle e Sauvignon, oltre ai Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbec. Le due Pie Colette rimangono il nostro Coupe de Cœur.

Bottiglie: 80.000

Côtes-de-Duras Blanc

La Pie Colette 2021

50% Sémillon - 35% Sauvignon 15% Chenin Blanc cl.75

Bianco secco di gradevolissimo impatto olfattivo, tutto giocato sulla florealità accesa e una frutta ben matura nei toni dei frutti gialli, delle pere e delle mandorle. Un Bordeaux bianco leggermente fuori zona per introdurre al tema in oggetto.

Côtes-de-Duras Rouge

La Pie Colette 2021

85% Merlot - 15% Malbec cl.75

Ecco a voi un ottimo giovane, fresco, invitante vino per i salumi, di polpa ricca e fruttata, nei toni della fragola, della ciliegia e dell’amarena, bassi tannini, semplicemente beverino. Un Bordeaux rosso, leggermente fuori zona, per introdurre al tema in oggetto.

Domaine L’Ancienne Cure

Monbazillac Colombier

Chenin Blanc - Muscadelle - Sémillon - Ondenc

Proprietà: 47 ettari

Christian Roche

Alla quinta generazione di coltivatori di vigna, Christian Roche eredita una parte della proprietà nel 1984 e cinque anni più tardi decide di iniziare a vinificare in proprio. Dopo anni di sperimentazione e di studio, la scelta decisiva di orientarsi all’agricoltura Bio. Ma nel 2020 ci lascia e la moglie prende in mano l’azienda con l’aiuto di tutto lo staff preesistente. Oggi Domaine l’Ancienne Cure ha 47 ettari di proprietà con una netta prevalenza di uve bianche (32 ettari). L’approccio inizia in vigna con lavorazioni profonde per un migliore radicamento, la scelta nell’impianto dei vitigni così come nelle selezioni massali. Si prosegue con affinamenti in acciaio, barriques o botti grandi. Tutto ciò contribuisce a raggiungere un perfetto equilibrio tra potenza e frutto nel modo più naturale possibile.

Bottiglie: 180.000

Monbazillac Jour de Fruit 2023

90% Sémillon - 10 % Muscadelle cl.37,5

Selezione dei migliori grappoli botritizzati. Decantazione e fermentazione di 20 giorni. Vino elegantissimo, fine e armonico, nei toni di pesca bianca, frutta confit, miele, cedro. Palato ampio e grasso, in quella chiusa affascinante di zafferano.

Monbazillac L’Abbaye 2022

60% Sémillon - 40 % Muscadelle cl.75

Minuziosa selezione degli acini botritizzati, fermentati in barriques nuove a temperatura stabile per 180 giorni. Un piccolo calice di eleganza pura in quel contrasto apparente tra acidità e dolcezza, tra grassezza e freschezza.

Monbazillac L’Extase 2015

80% Muscadelle - 10% Chenin Blanc 10% Ondenc cl.50

Selezione minuziosa dei migliori grappoli adatti alla lunghissima lenta fermentazione in legno a temperatura controllata che dura fino a 180 giorni. Seguono poi 2 anni di affinamento, sempre in legno. Vino che abbina perfettamente concentrazione e freschezza, cremosità e speziatura sul lungo finale.

Albert De Conti

Bergerac - Perigord

Saint-Julien-d’Eymet

Sémillon - Sauvignon Blanc - Muscadelle - Cabernet Sauvignon - Mérille - Abouriou

Proprietà: 31 ettari

Bottiglie: 150.000

Françis de Conti era cooperatore e conferiva le sue uve prima di associarsi in un fermage (fondo rustico in affitto) con suo fratello Luc de Conti a Château la Tour des Gendres. Nel 2001 i figli Guillaume e Paul, accompagnati dal maitre de chai, hanno recuperato, per produrre in proprio sotto il nome Albert de Conti, la proprietà. Ed è subito

bum. Questi tre hanno tanti progetti in testa: ci sono già 30 ettari coltivati in organico, con l’ambizione di aggiungerci i cardini guida della Biodinamica e dell’agroforesteria. La denominazione cardine è chiaramente il Bergerac, ma non si disdegna l’utilizzo dell’IGP Périgorde, che permette di poter utilizzare vitigni non consentiti nell’altro disciplinare.

Paul e Guillaume De Conti

Petillant Naturel Blanc 2024

80% Sauvignon - 20% Semillon cl.75

Dopo la pressa diretta svolge una fermentazione parziale in acciaio prima di essere direttamente imbottigliato a terminare la fermentazione. Nessun filtraggio. Nessun lievito selezionato. Nessun solfito aggiunto. Nessuna sboccatura. Solo una bollicina aromatica con ancora tutta la sua polpa.

Bergerac Blanc Sec Cuvée des Conti 2024

45% Sémillon - 45% Sauvignon 10% Muscadelle cl.75

Tutte le uve diraspate. Macerazione di due giorni per il Sémilon, pressatura diretta per le altre due uve. Fermentazione in acciaio termocondizionato fra i 18 ed i 20 gradi. Poi affinamento di 8-10 mesi. Superba complessità aromatica, al palato unisce rotondità e vivacità.

Bergerac Blanc Sec Conti-Ne Périgourdine 2023

100% Muscadelle cl.75

Muscadelle in purezza da suoli calcarei-sabbiosi, completamente diraspato. Fermentazione ed affinamento in botti grandi per 12 mesi. Una delle uve locali per eccellenza che gioca fra florealità e spezie dolci. Per accompagnare i piatti speziati: Tajine, Jampalaya, ma anche il curry.

Bergerac Rosé Odette 2024

100% Cabernet Sauvignon cl.75

Vino dedicato alla nonna Odette, da grappoli diraspati totalmente si procede ad una breve macerazione a freddo di 3 giorni, per estrarre poco colore e solo le note più fresche e fini del Cabernet. Fermentazione in acciaio termoregolato a 18 gradi. Soavi note di piccoli frutti rossi e uva spina.

Bergerac Rouge La Vigne d’Albert 2023

Mérille - Abouriou - Merlot - Cabernet Franc Cabernet Sauvignon - Côt - Fer Servadou cl.75

Da una vigna con tutti i vitigni complantati. Diraspatura totale dei grappoli, macerazione di 20 giorni con rimontaggi leggeri, affinamento in acciaio per 8 mesi senza nessuna aggiunta di solf ti. Si è voluto riprodurre il vino esattamente come era stato pensato dal nonno Albert, al quale è dedicato.

Côtes-de-Bergerac Rouge

Chez Paul 2019

100% Cabernet Sauvignon cl.75

Cabernet Sauvignon in purezza impiantato su suoli sabbiosi ma su un profondo plateau calcareo affiorante. Diraspatura totale, 30 giorni di macerazione, un anno di affinamento in botti da 30 ettolitri. Nasce così un rosso ricco e profondo, tra i frutti neri, lamponi, violette, tannini fini e lunghi.

Bordeaux

Il viaggio a Bordeaux non è mai banale perché quest’area rappresenta un punto di riferimento, una pietra miliare dell’enologia mondiale. Bordeaux è intelletto, ragione, razionalità e compostezza, eleganza assoluta e armonia. La grandezza enologica della Francia si è basata per dieci secoli quasi unicamente attorno ai vini di questa regione, una storia resa possibile dalle particolari condizioni ambientali e climatiche che hanno consentito sia lo sviluppo di una produzione enologica di qualità, sia un fiorente commercio, in particolare verso la vicina Inghilterra. Qui, come già ricordato, si producono vini tra i più costosi e rinomati del mondo, ed è proprio da qui che si è creato il modello di enologia più imitato, non solo per la produzione di vini rossi, ma anche per vini muffati o botritizzati.

Nonostante i più rinomati di Bordeaux siano celebri in tutto il mondo, questi costituiscono una minima percentuale della produzione totale della regione. La maggior parte dei vini prodotti, circa 650 milioni di bottiglie l'anno, non godono della stessa fama, appunto. Ed è qui che noi abbiamo cercato e continuiamo a cercare, tra vignérons autentici, e ve lo assicuriamo, non sono molti. La regione di Bordeaux si trova nella costa occidentale, sull'oceano Atlantico e le caratteristiche climatiche sono largamente regolate dall'estuario della Gironda e dai due fiumi che scorrono lungo la regione: il Dordogna e il Garonna. Proprio grazie a questi corsi d'acqua si deve il suo sviluppo commerciale: i porti lungo la Gironda consentivano un facile attracco per le navi mercantili che potevano essere rifornite di vino. Dopo il carico le navi partivano verso l'Inghilterra. Le condizioni ambientali sono favorevoli per la coltivazione della vite: il clima temperato dovuto ai due fiumi che scorrono nella regione, unitamente all'influsso dell'oceano Atlantico, assicurano stabilità grazie anche alla presenza di foreste che isolano la regione da un clima altrimenti rigido.

La zona del Médoc è la più famosa di Bordeaux e si trova a nord della regione lungo l'estuario della Gironda. Il Médoc è suddiviso in due parti: la zona a nord porta lo stesso nome della regione (Médoc), mentre la parte più a sud prende il nome di Haut-Médoc, ed è proprio in quest'area che si trovano le zone enologiche più interessanti e famose.

I celebri comuni di St-Estèphe, Pauillac, St-Julien e Margaux sono tutti nell'Haut-Médoc e rimangono, di fatto, le denominazioni più ricercate e prestigiose dell’area: non a caso la maggior parte degli Châteaux più rinomati si trovano proprio in questa zona.

Continuando a visitare idealmente le denominazioni bordolesi, troviamo Les Graves, a sud del Médoc, dove la produzione si può considerare equamente divisa fra vini bianchi e rossi. Quest'area è nota per la sua favorevole composizione del suolo, caratteristica da cui deriva il suo nome (sassi-ciottoli). Qui, proprio nei pressi della città di Bordeaux, si trova la zona di Pessac-Léognan. Scendendo a sud delle Graves, e seguendo il corso del fiume Garonna, troviamo i due comuni più celebri per la produzione di

vini dolci e muffati: Sauternes e Barsac. La produzione di queste due aree riguarda quasi esclusivamente uve attaccate dalla muffa nobile, Botrytis Cinerea. I vini dolci così prodotti sono eleganti e rivelano un incredibile equilibrio, complessità aromatica e gustativa: è classico l’abbinamento con il Foie Gras. I due comuni presentano le perfette condizioni per lo sviluppo della Botrytis, grazie all'influsso umido dei fiumi Garonna e Ciron.

Nella parte orientale della regione, piuttosto lontano dall'estuario della Gironda, si trova Saint-Emilion. Quest'area appartiene al Libournais, lungo il corso del fiume Dordogna e si producono esclusivamente vini rossi. Contrariamente all'area del Médoc, il terroir di St-Emilion è prevalentemente collinare, condizione che marca fortemente lo stile dei vini qui prodotti, utilizzando principalmente o in maniera largamente maggioritaria, il solo Merlot. Sempre nell'area del Libournais, a ovest di St-Emilion, si trova Pomerol, considerata fra le più famose e importanti zone vinicole del mondo. Come nella vicina StEmilion, anche la produzione di Pomerol riguarda esclusivamente vini rossi e le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc. Qui i vini, grazie alle condizioni ambientali e all'uso ancora maggioritario del Merlot, sono vellutati, eleganti e morbidi, straordinari. La regione è infine composta da decine di denominazioni meno rinomate. A est della città di Bordeaux si trova l'ampia area di Entre-Deux-Mers in cui si producono prevalentemente vini bianchi secchi da uve Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle. Più a sud troviamo le aree di Cérons, Loupiac e SainteCroix-du-Mont, zone queste da vini dolci con uve Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle. A nord della città di Bordeaux si trovano le aree di Côtes-de-Bourg e Côtes-de-Blaye, lembi collinari fra i più antichi della regione in cui si producono vini rossi, poco impegnativi e non certo comparabili a quelli del Médoc, principalmente da uve Merlot. A ovest di Pomerol si trovano infine le due denominazioni Fronsac e Canon-Fronsac in cui si producono esclusivamente vini rossi da uve Merlot e Cabernet Franc con piccole aggiunte di Cabernet Sauvignon. Stay tuned…

Le pecorelle, aiutanti della cura delle vigne, di Maison Advinam

Château Clarisse

Puisseguin-Saint-Emilion

Puisseguin-Saint-Emilion

Merlot- Cabernet Franc

Proprietà: 20 ettari

Olivia le Calvez

Nel 2009 il sogno di Olivia e Didier Le Calvez prende la forma di un’autentica proprietà girondina con pietre a vista, azienda vinicola con magnifiche cantine, immersa nel verde paesaggio della riva destra e circondata da un bellissimo vigneto arroccato sull’altopiano di Puisseguin. Solo un piccolo ruscello, il Barbanne, li separa dall’illustre città fortificata. Terroir e clima ideale, combinati con vitigni sani e robusti di Merlot e di Cabernet Franc, conferiscono ai loro vini ricchezza di fragranze e tantissima arguta sottigliezza.

Bottiglie: 50.000

Puisseguin-Saint-Emilion 2019

85% Merlot - 15% Cabernet Franc cl.75

Ecco il rosso paradigmatico dell’altopiano di Saint-Émilion. Assemblaggio storico con Merlot dominante, per generare l’avvolgenza, la potenza ed il frutto che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Ed a che prezzo!

Puisseguin-Saint-Emilion Vieilles Vignes 2018

85% Merlot - 15% Cabernet Franc cl.75

Vecchie vigne, come cita l’etichetta, di più di 70 anni. Rese ridotte, affinamenti più lunghi, fino a 14 mesi in barriques, il 50% nuove. Naso sui frutti neri ben maturi, spezie dolci. Perfetta corrispondenza in bocca: ricco, di frutta matura, vellutato. Finale lunghissimo, boisé e vanigliato.

Vignobles Leydet

Saint-Emilion et Pomerol Libourne

Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon

Proprietà: 16 ettari

NFrédéric et Stéphanie Leydet

ato nel 1862 sulla denominazione Pomerol, la tenuta di Château Leydet, ribattezzato Château de Valois nel 1886, ha attraversato quattro generazioni, tramandate di madre in figli Nel 1996, appena laureato in enologia, Frédéric Leydet affianca il padre nell’azienda di famiglia. Fa parte della proprietà Leydet anche lo Château de Valois, entrambi possedimenti della famiglia. Le aziende vinicole distano meno di 10 km l’una dall’altra e si trovano in una delle zone più reputate dell’intera regione. Qui i suoli sono composti da sabbia, ghiaia fine su inclusioni ferrose. Come Cheval Blanc, anche Valois e Leydet- Valentin hanno un’alta percentuale (quasi il 25%) di Cabernet Franc, varietà che definisce perfettamente i terroir di quest’area.

Bottiglie: 42.000

Pomerol

Château de Valois 2019

75% Merlot - 25% Cabernet Franc cl.75

Al naso è aromatico e rivela freschezza e intensità su note di cassis selvatico e piccoli tocchi di lampone maturo e violetta, sentori molto discreti di tabacco oltre a un sottile effluvio di cardamomo e tè nero. Al palato la frutta si fa croccante, sinuosa nel ricordo di cacao e cioccolato.

Pomerol L’Éclat de Valois 2019

82% Cabernet Franc - 18% Merlot cl.75

Elegantissimo vino dalla corsa lunga, potrà esprimersi tra vent’anni e oltre. Affina per diciotto mesi in barriques nuove. Bouquet di frutta matura, tocchi floreali, una vaniglia plinesiana e legno speziato. Gourmand e delizioso, rotondo e fresco, sostenuto da tannini setosi.

Saint-Emilion Grand Cru

Château Leydet Valentin 2020

63% Merlot - 33% Cabernet Franc 4% Cabernet Sauvignon cl.75

L’eleganza della frutta succosa in vinificazione e affinamento di legni bordolesi, la seta del Merlot che incontra toni lievemente speziati del Cabernet Franc, in una struttura fine ma sinuosa. La qualità di un Grand Cru di altissimo livello a prezzi super concorrenziali.

Saint-Emilion Grand Cru

L’Éclat de Valentin 2019

70% Merlot - 30% Cabernet Franc cl.75

Di quale eleganza e finezza sono capaci i Saint-Emilion? Il Merlot maggioritario esprime la sua morbida rotondità, il Cabernet Franc un contrappunto di spezie e effluvi neri. L’armonia del legno, fa il resto, per un equilibrio straordinario.

Marius Bielle

Lalande-de-Pomerol

Lalande-de-Pomerol

Merlot

Proprietà: 13 ettari

Damien Bielle

Damien, giovane Vignéron laureato alla scuola di enologia di Bordeaux, ha potuto lavorare alcuni anni in alcuni dei più prestigiosi Château bordolesi come Petrus e Cheval Blanc, prima di tornare all’azienda di famiglia fondata da suo nonno Marius. Le straordinarie esperienze intercorse gli hanno fornito una solidissima base su cui ha evoluto la sua personale visione, moderna e protesa al futuro dei grandi vini che si possono produrre tra la Dordogna e la Garonna. Carattere forte, baracchiero il giusto, amante del divertimento, tutte qualità che condivide con il suo amico Olivier di Château Gombaude-Guillot, Damien non ha solo convertito tutte le sue vigne al Bio, le ha anche trasformate in un magnifico orto-giardino, ricco di alberi, fiori, piante da frutto e animali.

Bottiglie: 27.000

Lalande-de-Pomerol

Brut(Es) 2021

100% Merlot cl.75

Da uve raccolte rigorosamente a mano, vinificazione naturale, lenta macerazione per infusione in acciaio, poi nove mesi di affinamento in contenitori di cemento. Solfiti aggiunti pochi o nulli. Il nome dato al vino e l’etichetta sono un omaggio alla passione di Damien per l’MMA.

Lalande-de-Pomerol

100% Merlot 2018 2015 2011 2008 2004

Rigorosissima cernita manuale prima della vinificazione, sempre naturale con lieviti indigeni. 18 mesi minimi di affinamento in cemento prima dell’imbottigliamento. Di medio corpo, emergono, come richiama l’etichetta, note di rosa canina, oltre a violette, piccoli frutti neri, una nota speziata e un tannino vellutato.

Château Gombaude-Guillot

Pomerol

Pomerol

Cabernet Franc - Merlot

Proprietà: 8 ettari

Olivier Techer

l Pomerol Château Gombaude-Guillot sono vini di grande eleganza, prodotti con l’80% di Merlot e 20% di Cabernet Franc, nel cuore del plateau di Pomerol. Hanno l’ambizione di donare una lettura trasparente del terroir ricco di ciottoli e argille. Dal sorso pieno e intenso, di corpo strutturato e complesso, regala al palato piacevoli sensazioni fruttate, che ritornano al naso accompagnate sul finale da ricordi speziati di pepe nero e cannella, grazie al lungo affinamento in legno. Abbiamo scelto una selezione di vecchi millesimi che riteniamo paradigmatici dello straordinario lavoro in vigna e in cantina di questo storico produttore che ha scelto la strada del bio e del biodinamico certificato ormai più di 25 anni fa.

Bottiglie: 35.000

Château Gombaude-Guillot è un’azienda a conduzione familiare nel cuore dell’altopiano di Pomerol, situato sulla sponda destra della Gironda e da sempre vocato per la produzione di indimenticabili vini a base Merlot. Dal 1997 lo Château ha optato per una coltivazione puramente biologica e dal 2006 segue i principi della biodinamica. Qui, dal 1983, i coniugi Claire Laval e Dominique Técher, e dal 2010 con l’aiuto del figlio Olivier, pilotano il loro progetto di agricoltura sostenibile e produzione di Pomerol tradizionali, interpretando a modo loro uno dei più grandi terroir del mondo. Il parco vigne, nel quale il Merlot la fa da padrone, assomma poco più di 8 ettari di estensione, diviso in due parcelle curate come giardini, sulle fini argille rossicce e le sabbie fluviali della Rive Droite: quella attorno allo Château e quella detta “Clos Plince”, un gioiellino di 1,15 ettari. Tutti i vigneti sono inerbiti e l’età media delle viti supera i 40 anni. È la Bordeaux che adoriamo: quella che alla coscienza di un fantastico patrimonio rurale da preservare unisce un savoir-faire antico, privo di narcisismi e smanie mercantili, fatto di talento, di vocazione e di garbo.

Château Gombaude-Guillot 80% di Merlot - 20% di Cabernet Franc

2006 Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Pomerol

Château de Piote

Bordeaux

Val de Virvée

Semillon - Colombard - Merlot - Cabernet Sauvignon - Cabernet Franc - Malbec

Proprietà: 14 ettari

Virginie Aubrion

Entrambi manager parigini, Virginie Aubrion e suo marito, nel 1998 comprano una tenuta a Bordeaux con il desiderio di cambiare vita. Lo Château si trova sulla riva destra della Dordogna, su terreni franco argillosi, caratterizzati dalla presenza di scorie di ferro. Lo Château, che vergeva in stato di abbandono, viene ripreso e restaurato con tanta passione e con l’obiettivo di produrre vini sani, buoni e a prezzi accessibili rispettando sempre la natura e la biodiversità. Il marito di Virginie, farmacista, muore nel 2010 dopo una lunga malattia, da allora lei gestisce da sola la tenuta. A 60 anni, Virginie è ancora alla ricerca di nuovi metodi di vinificazione, sperimentando anfore di terracotta per il vino rosso e di grès per il bianco.

Bottiglie: 60.000

Crémant de Bordeaux

Blanc Brut s.a.

70% Semillon - 30% Colombard cl.75

Uve raccolte a mano, prima fermentazione ed affinamento effettuati in contenitori ovoidali di terracotta. Segue la seconda fermentazione in bottiglia, di almeno 12 mesi. Sentori di frutta a polpa gialla, mela cotta, buona acidità e finale salino. Accompagnerà piatti saporiti, anche speziati.

Crémant de Bordeaux Rosé

Brut 2022

100% Cabernet Franc cl.75

Un Crémant monovarietale insolito, dal colore rosa chiaro, grazie ad una brevissima macerazione. Fermentato in uova di terracotta, solo con lieviti indigeni. Gioca su profumi di lamponi, ribes nero, frutti di bosco, con un finale fresco e di buona acidità.

Vdf Colombard Blanc 2021

100% Colombard cl.75

Monovarietale insolito, vinificazione in uovo di grès con lieviti indigeni, da sbicchierare in ogni occasione. Perfetto in aperitivo con le ostriche, con la raclette o la tartiflette. Di buona acidità e grande espressione aromatica.

Bordeaux Supérieur Rouge

Cuvée des Potes 2019

80% Merlot - 20% Cabernet Sauvignon cl.75

Un classico taglio bordolese, sempre improntato al massimo rispetto per le vigne e la vinificazione. Solo 28 mg/l di solforosa totale. Un rosso per un bel buffet rustico, una salsiccia alla griglia, una bistecca con le patatine fritte.

Château Rioublanc

Bordeaux

Saint-Ciers-d’Abzac

Sauvignon - Semillon - Colombard - Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon

Proprietà: 47 ettari

Philippe Carretero

Lo Château è un domaine familiare guidato da Philippe Carretero dal 1989, si trova su un plateaux di argille e silici, con profonde inclusioni ferrose. L’intero patrimonio viticolo è certificato bio e le uve coltivate sono: Merlot, il Cabernet Sauvignon, un poco di Cabernet Franc per le varietà a bacca rossa; Sauvignon, Sémillon e Colombard, tra le bianche, quest’ultima usata anche per i Crémants che riteniamo davvero interessanti. In arrivo una nuova proprietà.

Bottiglie: 120.000

Crémant de Bordeaux

Brut Nature s.a.

75% Sémillon - 25% Colombard cl.75

Bellissimi profumi per questo Crémant: naso intenso e complesso su toni agrumati: arancio, mandarino, lime e pompelmo, al palato tocchi di burro, frutta esotica, rotondità e sapidità.

Ottimo in aperitivo, sconfina facilmente su antipasti e primi piatti, la sua spalla larga li sosterrà.

Crémant de Bordeaux Rosé

Brut Nature s.a.

34% Merlot - 33% Cabernet Sauvignon

33% Cabernet Franc cl.75

Uve rosse vendemmiate a mano, breve macerazione di 4 ore in pressa pneumatica per questo bel rosé, sui delicati toni fruttati di pera e floreali bianchi, accenti di pasticceria, in un quadro fresco e dinamico.

Bordeaux Blanc 2024

70% Sauvignon - 22% Sémillon

8% Colombard cl.75

Uve raccolte a perfetta maturazione, brevissima macerazione separata delle tre varietà per estrarre i profumi dal Sauvignon, la struttura dal Semillon, la freschezza dal Colombard. Bianco classico per la zona, intenso: su toni di fiori bianchi, pera, pesca, agrumi. Super bevibilità.

Bordeaux Rouge Supérieur 2019

67% Merlot - 33% Cabernet Sauvignon cl.75

Vendemmia manuale con cernita dei grappoli in vigna ed in cantina, interamente diraspati. Solo lieviti indigeni e nessuna aggiunta di solforosa alla fermentazione, portando la So2 totale al di sotto dei 40 mg/l. Ricchezza, complessità e rotondità. Un buon vino per la tavola.

Château Picoron

Castillon Côtes-de-Bordeaux

Sainte-Colombe

Merlot

Proprietà: 4,5 ettari

GGlenda e Frank Kalyk

lenda e Frank, una coppia di australiani che si innamorano del Merlot. Scovano questo piccolo Château con soli 4,5 ettari vitati, sul classico terroir argillo-calcareo adiacente al plateau di Saint-Émilion. Amano il morbido e avvolgente rosso, e scelgono di esplorare e sperimentare tutti gli approcci possibili a questa uva regina della versatilità: vinificazione in bianco, in rosato, rifermentato in bottiglia, macerazione carbonica, oltre che in acciaio ed in legno. Si affidano alla giovane ma esperta mano di Camille, enologa tolosana che si occupa di tutta la parte pratica, dalla vigna alla cantina. L’attenzione all’ambiente e la volontà di preservare il più intatto possibile quello che offre la natura, sono massime e mai dimenticate. In conversione bio.

Bottiglie: 53.000

Vdf Pét-Nat Rosé

I Did, Did I !? s.a.

100% Merlot cl.75

Pét-Nat in metodo ancestrale, la bollicina fine esalta questo succo d’uva, che raggiunge il calice ancora vivo e pulsante. La frutta matura a polpa gialla si accompagna ad un accenno di crostata di lamponi, chiude con una buona acidità e mineralità, senza nessun residuo zuccherino.

Castillon Côtes-de-Bordeaux

Mon Nom 2020

100% Merlot cl.75

Vinificazione solo in acciaio e lenta fermentazione a freddo, per questo Merlot giocato sulla finezza ed eleganza. Da una sola parcella di proprietà denominata “l’Eglise”. In bocca prugna matura e succosa, ciliegia selvatica, con un pizzico di erbe selvatiche essiccate.

Castillon Côtes-de-Bordeaux

Né de L’Eden 2017

100% Merlot cl.75

Dalla parcella “Les Terrasses”, di solo vecchie vigne. Almeno 23 mesi di affinamento in botti di medie dimensioni, di secondo, terzo e quarto passaggio. Nasce così un rosso dalle profonde bacche nere, che spazia dal cuoio al tabacco, con un accenno di vaniglia e tannini setosi che equilibrano il tutto.

Castillon Côtes-de-Bordeaux

Le Bon Nobel 2016

100% Merlot

cl.75

Da un singolo appezzamento particolarmente vocato, un Merlot lungamente affinato in botte piccola, ma di cui solo una minima parte di primo passaggio. Rosso carminio vivace, dalla struttura presente, ma mai invasiva ed un finale elegante e lunghissimo.

Château Moutte Blanc

Bordeaux et Margaux

Macau

Merlot - Cabernet Sauvignon - Petit Verdot

Proprietà: 6,5 ettari

Patrice Bortoli

Moutte Blanc, è proprio il caso di dirlo… quando il caso nella vita gioca un fattore determinante. Nei primi anni ‘80, Guy, disegnatore pubblicitario e Josette, rappresentante farmaceutica, vanno in pensione, decidono di rilevare un terreno di 1 ettaro appartenente alla famiglia di Josette. Restaurano la vigna, ammodernano la cantina,acquistano qualche bella botte e la passione mette radici. Château Moutte Blanc è una piccola proprietà di 5,5 ettari situata a Macau, a 6 km da Margaux, gestita con passione dalla famiglia Bortoli-Déjean. L’emozionante alchimia tra il terroir di Palus, la mano dell’uomo e le antichissime vigne si palesa completamente e profondamente nei loro vini prodotti.

Bottiglie: 28.000

Bordeaux Supérieur 2022

50% Merlot - 25% Cabernet Sauvignon

25% Petit Verdot cl.75

Le uve provengono da vecchie vigne di oltre settant’anni. Affina per 14 mesi in barriques, il 25% delle quali sono nuove (legni di Alliet: Taransaud, Berthomieu, Ermitage e Orion). Elegantissimo vino della tradizione, morbido e avvolgente.

Haut-Medoc Marguerite 2022

70% Cabernet Sauvignon - 30% Merlot cl.75

Questa micro cuvée proviene da alcune parcelle situate ad Arsac e a Macau su suoli di ciottoli e pietre. Affina per 14 mesi in barriques, il 40% delle quali sono nuove (legni di Berthomieu e Orion). Quanta eleganza e profondità in questo vino.

Bordeaux Supérieur

Moisin 2022

100% Petit Verdot cl.75

Da una sola parcella di cento anni di Petit Verdot con il pensiero e il durissimo lavoro nella valorizzazione di questa straordinaria varietà. Vinificata in acciaio, affina diciotto mesi in legno il 70% dei quali sono nuovi. Il profumo della passione per questo vitigno… elegante e scorbutico.

Margaux 2022

100% Merlot cl.75

Signore e signori, Margaux: da una piccola parcella di 0,75 ettari, unicamente a Merlot, su suoli autorevolissimi di Graves Garonnaises, uno pulsante, rotondo, elegante vino che affina per 18 mesi in barriques, al 70% nuove, andando in bottiglia senza filtrazione. Solo 2400 le bottiglie prodotte.

Château Tire Pé

Bordeaux

Gironde-sur-Dropt

Merlot - Cabernet Franc - Malbec - Pineau d’Aunis - Castet - Mancin des Palus

Proprietà: 12 ettari

David Barrault

Arroccato su pendii argillosi-calcarei, questo luogo unico e bucolico ci riporta compiutamente alla contemplazione della natura. Il rispetto per l’uva e la costante ricerca della tipicità da parte di David Barrault, rivelano l’autenticità di questo terroir unico e privilegiato. In biologico dal 2008, la tenuta è certificata (Ecocert) dal 2014. Per la proprietà essere viticoltori significa fare funambolismo sulla corda, alla costante ricerca di un equilibrio tra vigna e cantina, mirando alla più trasparente espressione del luogo, restando sempre sintonizzati sulle proprie intuizioni, interconnessi alla natura che persegue quotidianamente i propri cicli e la propria lenta evoluzione.

Bottiglie: 50.000

Bordeaux Rouge

Tire Pè Diem 2023

100% Merlot cl.75

Da vigne giovani in conversione bio, è il vino quotidiano, affinato in cemento per 6-10 mesi, solforosa totale bassissima (30 mg/litro). Fruttato, facile, semplicemente buono. Per la tavola di tutti i giorni, per essere sbicchierato in ogni occasione, non stancherà mai.

Bordeaux Rouge Tire Pè 2022

Cabernet Franc - Malbec cl.75

Affinamento lunghissimo, fino a 30 mesi in cemento, per questo assemblaggio ottenuto da vigne in selezione massale. Solforosa totale inferiore ai 30 mg/l. Una complessità aromatica senza eguali per questo “semplice Bordeaux”.

Vdf L’Échappée 2019

Castet - Mancin des Palus cl.75

Due varietà antiche e rare: la Castet, scoperta in Gironda verso il 1870 e annientato quasi del tutto dalla fillossera, il secondo, Mancin des Palus, di origine medievale. Il vino affina per 16 mesi in giare di terracotta: liquirizia, fiori bianchi, spezie, bocca carnosa e croccante.

Che scoperta!

Vdf La Nomade 2021

100% Pineau D’Aunis cl.75

Non solo in Loire, dunque, troviamo questa interessante varietà. Anche per questa cuvée affinamento in terracotta per almeno 16 mesi, solforosa totale bassissima (30 mg/litro) e i tanto cari al vitigno tocchi di pepe, spezie, fragola, piccoli frutti rossi. Palato fresco, croccante e delicato.

Clos 19bis

Graves et Sauternes

Pujols-sur-Ciron

Semillon - Sauvignon - Muscadelle - Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon

Proprietà: 2 ettari

Vincent Quirac

Le Clos19bis è costituito da due piccoli appezzamenti “bijoux” coltivati in agricoltura biologica e certificati da Ecocert. Un ettaro nelle Graves, nella città di Illats e un ettaro nella denominazione Sauternes. Vincent Quirac, uomo dalla vita atipica, prima guida turistica in Sahara, Yemen e Uzbekistan e poi impiegato contabile, decide fin dalla sua prima annata, la 2008, di vinificare le sue uve in maniera naturale cioè senza additivi chimici o pratiche tecnologiche (certificato bio a partire dal 2012). Si limita all’aggiunta di zolfo il minimo indispensabile per assicurare un buon sviluppo in bottiglia, il resto è solo moltissimo lavoro manuale.

Bottiglie: 5.000

Graves Rouge 2022

50% Merlot - 30% Cabernet Franc 20% Cabernet Sauvignon cl.75

In questa cuvée parte del Merlot viene vinificata con macerazione semi carbonica, mentre i due Cabernet, congiuntamente, vengono fermentati e vinificati in rosso tradizionale. Pulsante, fruttato, terragno, vitale nella sua espressione più vera. Solfitaggio a soli 25 mg, consigliamo di scaraffarlo.

Sauternes 2023

90% Sémillon - 5% Muscadelle 5% Sauvignon Blanc cl.75

Piccola parcella di soli 0.30 Ha di una vecchissima vigna dalle rese irrisorie, coltivata completamente in naturale. La botrite fa il resto, con uno sviluppo zuccherino attorno ai 125 grammi/litro, ma di una finezza ed eleganza non comuni, sulle scorze d’agrume, l’ananas e la pesca confit.

Maison Advinam Bordeaux

Saint-Morillon (Gironde)

Sémillon - Sauvignon - Muscadelle - Merlot - Cabernet Sauvignon - Syrah - Malbec

Proprietà: 4 ettari

Anne Buiatti

Quando abbiamo conosciuto Anne e Grégoire Buiatti, ci hanno colpito i loro vini… sempre che di vini si possa parlare, perché a noi sembrano più estratti naturali di uva. L’azienda si dipana su 2 ettari nelle Graves di Bordeaux, e 2 ettari a Calce nel Roussillon con conduzione delle vigne iper naturale, con certificazione

Demeter. Un fienile trasformato in cantina a SaintMorillon in Gironda che è diventata la loro casa. Il lavoro in cantina è interamente manuale e del tutto empirico: diraspatura e cernita dell’uva su cesto di vimini, pigiatura con mani e piedi, fermentazioni su lieviti indigeni. I vini sono affinati in anfore di terracotta da 750 litri e botti da 300 litri. Nessuna chiarifica o filtrazione.

Bottiglie: 25.000

Pét-Nat Gazelle 23 s.a.

Sémillon - Muscadelle cl.75

Fermentazione naturale con soli lieviti indigeni in contenitori di cemento terminata poi in bottiglia per dare vita a una bollicina fine e gourmand. Zuccheri svolti quasi completamente. Nessun collaggio, nessuna filtrazione.

Vdf L’Allumée Orange 21 s.a.

Sémillon - Sauvignon cl.75

Macerazione di tre mesi di Sauvignon e Sémillon, in parte diraspati e in parte a grappolo intero, fermentazione su lieviti indigeni in anfore da 750 litri, affinamento di tre mesi in botte da 300 litri e anfora.

Vdf L’Allumée Rouge 22 s.a.

Sémillon - Malbec cl.75

Un metodo Solera in rosso, per andare oltre il senso del millesimo e delle varietà. Grappoli pigiati con i piedi, fermentazione sia in legno che in anfora e affinamento in anfora per tre mesi. Anche qui zero solfiti aggiunti per questo tuttofrutto natural style per le enoteche di moda di oggi.

Vdf Bouffonne Rouge 21 s.a.

Merlot - Cabernet Sauvignon - Syrah cl.75

Merlot su silici, Cabernet Sauvignon sulle argille e un vibrante Syrah, fermentazione in cemento su lieviti indigeni, affinamento in legno e anfora per poi riunirsi in una botte troncoconica per terminare l’élevage. Alla ricerca del velluto.

2025, il viaggio continua...

LE NOSTRE PROPOSTE “UNA BELLA SERATA”

CASSA 1: CHAMPAGNE CHARDONNAY: NUANCES DE BLANC

Sadi Malot, Champagne Les Crêtes Premier Cru Brut s.a.

Vazart-Coquart, Champagne Réserve Grand Cru Brut s.a.

Lancelot-Pienne, Champagne Dame du Lac Extra Brut s.a.

Marie Copinet, Champagne Leonard Extra Brut 2016

J.Charpentier, Champagne Blanc de Blancs Brut s.a.

J.L. Vergnon, Champagne Conversation Grand Cru Brut s.a.

CASSA 2: CHAMPAGNE PINOT NOIR: PHOTO DU CÉPAGE

Alain Mercier, Champagne Cuvée Blck Brut s.a.

Nathalie Falmet, Champagne Nature s.a.

Le Guédard, Champagne Special Club Premier Cru Brut 2016

CASSA 3: CHAMPAGNE AU BON PRIX

Ponson, Champagne Extra Brut Premier Cru s.a.

Marie Copinet, Champagne Blanc de Blancs Extra Brut s.a.

Bonnet-Gilmert, Champagne B.d.B. Réserve Grand Cru Brut s.a.

Lamiable, Champagne Les Meslaines Grand Cru Extra Brut 2015

Marie Copinet, Champagne Nos Pas Dans la Pierre Nature s.a.

Jean Vesselle, Champagne Œil de Perdrix Brut s.a.

Lamiable, Champagne Terre d’Étoiles Grand Cru Brut s.a.

Lancelot-Pienne, Champagne Accord Majeur Brut s.a.

Alain Mercier, Champagne Sagacité Brut s.a.

CASSA 4: CHAMPAGNE DOSAGE ZERO: L’ÂME PURE DU CHAMPAGNE

Lamiable, Champagne Graine d’Étoile Grand Cru Nature s.a.

Le Guédard, Champagne Mes Trois Terroirs Premier Cru Zero Dos. s.a.

Sadi Malot, Champagne Blanc de Blancs Premier Cru Nature s.a.

Vincent Couche, Champagne Zero Dosage s.a.

Jean Vesselle, Champagne L’Expression Nature s.a.

Marie Copinet, Champagne Nos Pas Dans la Terre Nature s.a.

CASSA 5: CHAMPAGNE ROSÉ D’ASSEMBLAGE ET DE SAIGNÉE

Sadi Malot, Champagne Rosé Premier Cru Brut s.a. J.Charpentier, Champagne Rosé Prestige Brut s.a.

Lamiable, Champagne Éclat d’Étoiles Rosé Grand Cru Brut s.a.

CASSA 6: CRÉMANTS DE FRANCE

Domaine Bott-Geyl, Crémant d’Alsace Paul-Edouard Extra Brut s.a.

Domaine Chermette, Crémant de Bourgogne B.d.B. Brut s.a.

Domaine Laurens, Crémant de Limoux Clos des Demoiselles Brut 2022

CASSA 7: VIGNERONS DE BORDEAUX

Château Clarisse, Puisseguin-Saint-Emilion 2019

Marius Bielle, Lalande-de-Pomerol Brut(es) 2021

Château Tire Pé, Vdf Nomade 2019

CASSA 8: RHÔNE, LA VALLÉE

Benjamin et David Duclaux, Côte-Rôtie La Chana 2021

Château d’Aqueria, Tavel 2024

Chume-Arnaud, Vinsobres 2020

CASSA 9: VALLÉE DE LA LOIRE

Vins de la Madone, Côtes-du-Forez Rouge Migmatite Granit 2022

Domaine Bouchié-Chatellier, Pouilly Fumé Premier Millésime 2022

Domaine des Huards, Cheverny Pure 2020

CASSA 10: LA BOURGOGNE

Domaine Vocoret, Chablis 2023

Albert Morot, Savigny-lès-Beaune Rouge La Bataillere 1er Cru 2020

Clos du Moulin aux Moines, Saint-Romain Blanc 2021

Jean Vesselle, Champagne Rosé de Saignée Brut s.a.

Le Guédard, Champagne Mon Rosé de Saignée Premier Cru Brut s.a. Gatinois, Champagne Rosé Grand Cru Brut s.a.

Domaine Bois Brinçon, Crémant de Loire Nature 2022

Château Rioublanc, Crémant de Bordeaux Blanc Nature s.a. A. & M. Quenard, Cremant de Savoie Extra Brut s.a.

Château Moutte Blanc, Haut-Medoc Marguerite 2021

Clos 19bis, Graves Rouge 2022

AdVinam, Vdf L’Allumée Rouge s.a.

Réméjeanne, Côtes-du-Rhône Blanc Chèvrefeuille 2024

Camille Cayran, Gigondas 2022

Clos Mont-Olivet, Châteauneuf-du-Pape Rouge 2023

Bernard Baudry Chinon Rouge 2023

Belliviere, Jasnières Les Rosiers Sec Tendre 2022

François Chidaine, Montlouis-sur-Loire Les Bournais Sec 2022

Domaine Piguet-Girardin, Auxey-Duresses Blanc 2021

Domaine Gaunoux, Meursault 2023

Domaine Perrinot, Beaune Rouge 2021

Il prezzo indicato si riferisce al cartone serigrafato contenente 6 bottiglie e 1 scheda tematica stampata su cartoncino di pregio. La composizione delle casse indicata sul nostro catalogo 2025 può subire variazioni in base alle disponibilità.

CASSA 11: LES BULLES DE FRANCE

Domaine J. Laurens, Blanquette de Limoux Le Moulin Brut s.a.

Château de Bois-Brinçon, Vdf Pét’Nat Rosé Opaline 2021

Patrice Colin, Pétillant Perles Grises Brut s.a.

CASSA 12: VALLÉE DU RHÔNE ET ALENTOURS

Château d’Aqueria, Lirac Blanc 2022

Oratoire St.Martin, Cayranne Blanc Réserve des Seigneurs 2021

Les Sept Pierres, Saint Peray Blanc 2022

CASSA 13: MÉDITERRANÉE EN ROSE

Domaine du Petit Chaumont, Sable de Camargue Nef St Louis 2022

La Begude, Bandol Rosé 2022

Château Barbanau, Côtes-de-Provence Rosé l’Instant 2024

CASSA 14: LANGUEDOC

Mas des Brousses, Saint-Guilhelm-le-Desert Cléo 2023

Clos Marie, Pic Saint-Loup Olivette 2022

Domaine Alain Chabanon, Petit Merle aux Alouettes 2020

CASSA 15: CHENIN BLANC DE LA LOIRE

François Chidaine, Montlouis-sur-Loire Tradition Brut 2023

Patrice Colin, Coteaux-du-Vendômois Pente des Coutis Tendre 2022

Château de Bois-Brinçon, Anjou Blanc Terre de Grès Sec 2023

CASSA 16: SAUVIGNON DE LA LOIRE

Domaines Tatin, Reuilly Blanc 2023

Domaine Pellé, Menetou-Salon Blanc Vigne de Ratier 2022

Vincent Pinard, Sancerre Blanc Florés 2023

Maison Advinam, Pétillant Naturelle Gazelle 23 s.a.

Renardat-Fache, Bugey Cerdon Ancestrale Demi Sec 2022

Domaine de Plageoles, Gaillac Mauzac Nature 2022

Hugo et Pauline Villa,Vdf Rouge Chemin Croisette 2022

Clos Mont-Olivet, Gard Rouge Confluence 2022

Camile Cayran, Vacqueyras 2021

Château Bonnaud, Palette Rosé 2023

Château d’Aqueria, Tavel 2024

Château Révelette, Coteaux d’Aix-en-Provence Rosé Château 2024

Mas Jullien, Languedoc Rosé 2022

Domaine du Petit Chaumont, Mamz’elles Gris 2022

Domaine des Deux Clés, Corbières Blanc 2024

Domaine Careme, Vouvray Le Clos Sec 2021

Domaine de Belliviere, Jasnières Prémices Sec 2021

Domaine Drost, Vdf Pavillon Blanc Sec 2022

Domaine Bouchié-Chatellier, Pouilly-Fumé Renardière 2023

Domaine Florian Roblin, Coteaux-du-Giennois Champ Gibault 2022

Domaine de Corbillieres, Touraine-Oisly V.V.Fabel Barbou 2023

CASSA 17: CABERNET FRANC & PINEAU D’AUNIS DE LA LOIRE

Domaine de la Chevalerie, Bourgueil Franco du Porc 2020

Domaine Cotelleraie, Saint-Nicolas-de-Bourgueil Pigeur Fou 2022

Château Yvonne, Saumur-Champigny L’Ile Quatre Sous 2023

CASSA 18: VOYAGE EN LOIRE

Château du Coing, Muscadet sur Lie Sèvre et Maine 2023

Bernard Baudry, Chinon Rouge Grézeaux 2021

Domaine des Huards, Cour-Cheverny Romo Sec 2020

CASSA 19: ALSACE

Domaine Allimant-Laugner, Crémant d’Alsace Brut s.a.

Domaine Bott-Geyl, Alsace Muscat Les Eléments 2019

Domaine Allimant-Laugner, Alsace Pinot Gris 2023

CASSA 20: BOURGOGNE EN BLANC

Domaine Vocoret, Petit Chablis 2023

Guilhem et Jean-Hugues Goisot, Côtes d’Auxerre Blanc 2023

Clos Du Moulin aux Moines, Bourgogne Clos de la Perriere Mon. 2023

Château de Bois-Brinçon, Vdf Pineau d’Aunis Garance 2020

Patrice Colin, Coteaux-du-Vendômois Emilien Colin 2023

Domaine de Belliviere, Coteaux-du-Loir Rouge Hommage 2021

Domaine Tremblay, Quincy Vieilles Vignes 2023

Vins de la Madone, Côtes-du-Forez Rouge Diorite 2024

Bois Vaudons, Touraine Gamay Le Bois Jacou 2022

Domaine Meyer-Fonné, Alsace Pinot Blanc Vieilles Vignes 2023

Domaine Meyer-Fonné, Alsace Gentil 2023

Domaine Barmès-Buecher, Alsace Riesling Tradition 2022

Domaine Theulot-Juillot, Bourgogne Côte Chalonnaise Blanc 2022

Domaine Gandines, Macon Blanc Les Pepettes 2023

Domaine Chermette, Beaujolais Blanc 2023

Tenute Fidora

Prosecco Doc e Vini della Valpolicella

Cona, San Pietro in Cariano

Glera - Pinot Grigio - Pinot nero - Corvina - Corvinone - Rondinella

Proprietà: 80 ettari

Bottiglie: 250.000

Perché un Prosecco Doc in un catalogo di vini francesi? Perché crediamo al valore di un luogo, all’importanza della Natura, alla scelta radicale della biodinamica, intesa come concetto allargato al mondo botanico, agronomico e agricolo. Incuriositi dall’aver letto che questa tenuta è l’unica nella denominazione Prosecco ad avere

la certificazione Demeter, ci siamo andati. Civranetta è la tenuta storica della famiglia Fidora e si trova nell’entroterra veneziano, qui si coltiva la vite da quasi un secolo. Le altre tenute della famiglia sono Tenuta Fraune e Tenuta Montorio, in Valpolicella, e Tenuta Collagù in Valdobbiadene.

Emilio Fidora

Prosecco Tenuta Civranetta

Brut s.a.

100% Glera

cl.75

Di colore giallo paglierino molto tenue e riflessi verdolini, al naso è fresco nei richiami ai fiori di campo, bianchi, e alla polpa di mela verde. Al palato è persistente e abbastanza marcato. Un Prosecco che vi consigliamo come aperitivo, in accompagnamento a piccole tartine con robiola.

Valpolicella

Tenuta Monte Tabor 2021

65% Corvina - 25% Corvinone

10% Rondinella cl.75

Da vigne impiantate a 250-300 metri d’altezza nella vallata di Illasi. La Rondinella apporta colore, mentre le altre due uve struttura e tannini. Rosso rubino fresco e vivace, Sulle carni bianche, il pollame, oppure I salumi in antipasto. Potrà spaziare anche su un pesce grasso al forno.

Prosecco Tenuta Civranetta

Col Fondo s.a.

100% Glera cl.75

Prosecco a rifermentazione in bottiglia: secondo la tradizione locale del vignaiolo del passato, caratterizzato dal deposito di lieviti, dopo una seconda fermentazione in bottiglia senza sboccatura. Quello che si ottiene è un vino secco, fruttato, fresco e minerale.

Valpolicella

Ripasso

Tenuta Monte Tabor 2019

65% Corvina - 25% Corvinone

10% Rondinella cl.75

Seconda fermentazione sulle vinacce di Amarone per 15-20 giorni, poi affinamento in barriques francesi per quasi 24 mesi, per dare la giusta struttura. Al palato ottimo allure vellutato, rotondo ed equilibrato. Spazia dai profumi di amarena e frutti rossi, con leggere note di appassimento.

Prosecco Tenuta Civranetta

Rosé Nature 2023

90% Glera - 10% Pinot Nero cl.75

La prima fermentazione ha luogo dopo la pigiatura delle uve ed in questa fase Glera e Pinot Noir sono separati. Poi si procede alla cuvée e si dà il via alla fermentazione con metodo Charmat, che dura almeno 10 settimane. Freschezza dinamica su volumi fruttati, anche sulla tavola.

Amarone Classico della Valpolicella

Tenuta Monte Tabor 2015

65% Corvina - 25% Corvinone

10% Rondinella cl.75

Dai più alti vigneti della tenuta su suolo calcareo si selezionano solo i migliori grappoli per l’appassimento che dura fino a 4 mesi. Segue la fermentazione sulle vinacce di circa 30 giorni. Poi lunghissima permanenza in tonneaux di rovere francese per quasi 50 mesi. Per i grandi piatti di carne brasata.

Pinot Grigio Venezia 2024

100% Pinot Grigio cl.75

Dalla tenuta storica della famiglia Fidora nell’entroterra veneziano. Vigne cultivate da 50 anni senza uso di prodotti chimici. Avvolgente, Facile, fresco e versatile, si abbinerà bene con primi piatti di pasta o risotto, preferibilmente accompagnati da pesci di laguna e mar Adriatico.

COMPLETANO IL QUADRO

Valpolicella Classico Superiore Tenuta Fraune 2015 cl.75

Valpolicella Ripasso Classico Superiore Tenuta Fraune 2016 cl.75

Tenuta La Piccola

Lambrusco e Malvasia dell’Emilia

Montecchio Emilia

Lambrusco Varie Cultivar - Malvasia di Candia - Syrah - Malbo Gentile - Petit Manseng

Gros Manseng - Incrocio Manzoni

Proprietà: 25 ettari

GGiuseppe e Daniela Fontana

iuseppe Fontana non è il solito produttore che se la tira, esibendo le foto aziendali con l’iPad che parla di premi, riconoscimenti, profumi secondari, tecniche di vinificazione. È un uomo affabile, gioviale, simpatico, che nell’intercalare utilizza volentieri il suo dialetto. Suo padre, Licinio Fontana, nel 1967 vendeva principalmente vini sfusi. Sono passati cinquant’anni, Licinio non c’è più, ma Giuseppe continua, dal 1999 è al timone della Tenuta La Piccola, agricoltura biologica come unica scelta possibile, non certo per moda. Rese in vigna basse, uva principale la Lambrusco, nelle sue declinazioni migliori: Salamino, Ancellotta, Malbo Gentile e Picol Ross (Il peduncolo rosso).

Bottiglie: 65.000

Vsq JOKE Nature s.a.

Petit Manseng - Gros Manseng - Incrocio Manzoni cl.75

Voler provare, sperimentare e proporre qualcosa di completamente diverso in Emilia, per scherzo, come richiama il nome in etichetta. Assemblaggio di uve assolutamente insolito, per una bollicina metodo classico sugli agrumi, l’ananas, i fiori di tiglio ed un tocco mielato.

Malvasia dell’Emilia

Frizzante 2024

100% Malvasia di Candia cl.75,00

Ci piace lo stile di questa Malvasia, dal colore giallo tenue, dall’ingresso citrico che prelude a chiari sentori di frutta polposa, nei toni dell’albicocca, arancio e fiore di sambuco. Palato molto piacevole e non stanca nemmeno con quel finale assai asciutto. DISPONIBILE ANCHE LA VERSIONE DOLCE.

Lambrusco dell’Emilia

Nero di Cio 2024

Salamino - Maestri - Malbo Gentile cl.75

Di colore rosso rubino molto intenso con riflessi viola, al naso è ricco di frutta polposa: prugna, ciliegia, ribes rosso dopo qualche minuto i profumi diventano confettura fresca con aromi di viola in controluce, ma anche un tono caldo di fieno.

Lambrusco dell’Emilia

Picol Ros 2024

100% Lambrusco Picol Ros cl.75

Eccoci arrivare questo Lambrusco davvero avvolgente, bello, pulito, terso, nelle note accese di viola e frutta a polpa rossa croccante. Freschissimo e fragrante al palato, è un vino da bere sempre, di nerbo, ben saldo. Lo consigliamo con pane di montagna e salame di Felino, duro, ben stagionato.

Condizioni generali di vendita

• I prezzi sono unitari esclusa IVA secondo aliquota vigente.

• Porto franco e minimo di fatturazione € 400,00 (imponibile). Con un minimo di € 250,00 (imponibile) contributo di trasporto € 20,00. Sotto non si spedisce.

• Per Sicilia, Sardegna, Liguria e località disagiate minimo di fatturazione € 600,00(imponibile). Per ordini di importo inferiore è previsto un contributo da € 20,00 ma il minimo non può essere inferiore a € 300,00.

• Isole Minori (Eolie, Egadi, Pantelleria, Lampedusa, Tremiti, Arcipelago toscano, Elba, Ponza, Ischia, Procida, Capri e Laguna veneziana) addebito fisso di € 30 al quintale. Scontabili in caso di ordine adeguato.

• Costiera Amalfitana, Venezia, Cinque Terre, Levanto, località montane impervie: porto franco € 650,00 (imponibile).

• Lo scarico in cantina o ai piani superiori non è contemplato, salvo su espressa domanda del cliente che si accolla l’addebito del costo (da € 10,00 ogni 100 kg di peso/merce per piano). Quantità inferiori hanno comunque lo stesso importo.

In caso di rotture o mancanze è indispensabile la riserva in bolla controfirmata dal trasportatore. La dicitura “Con riserva di controllo” non vale niente.

Le consegne oltre le ore 16:00 possono richiedere un supplemento di € 30 / 40 al quintale.

• Pagamento: l’anticipato si considera tale dopo il ricevimento del bonifico bancario. In caso di pagamento non pervenuto entro 15 gg dall’invio della pro forma, l’ordine viene rimodulato secondo disponibilità o annullato. Non si applica la scontistica in caso di fatture scadute o imponibile sotto il porto franco.

Riba 60 giorni fine mese o Rimessa diretta nel rispetto dell’Art. 62. In caso di insoluti addebito di € 6,00 per le spese bancarie Nuovi clienti non segnalati da agenti: pagamento anticipato.

• Sentori di tappo: devono essere restituite all’agente per la prima verifica le bottiglie colme e il relativo tappo specificando anche il numero di lotto entro e non oltre i 3 giorni dall’avvenimento. Termine massimo per la contestazione: un anno dall’acquisto.

• I cartoni sono normalmente da 6 bottiglie. È possibile la vendita anche singolarmente.

• Validità Prezzi: fino a revoca o per cause indipendenti dalla nostra volontà, salvo variazioni relative a cambi di annata o a impreviste turbolenze economiche.

• In caso di controversie il Foro competente è quello di Parma.

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