Giornale delle giudicarie giugno

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Attualità

GIUGNO 2014

Quello dell’urbanistica è uno dei settori della normativa amministrativa più complessi e dove i ricorsi e le contese giudiziarie sono più diffuse. In particolare l’iter di approvazione e di modifica dei Piani regolatori generali (Prg) ha subito nel tempo appesantimenti ed ostacoli fino a richiedere tempi biblici per arrivare al termine della procedura. In questi ultimi anni la crisi economica ha interessato pesantemente tutto il settore dell’edilizia e delle costruzioni, rendendo non più tollerabili i ritardi e le lungaggini nell’approvazione dei piani e nel rilascio delle concessioni edilizie. Anche quelle poche iniziative che potevano essere avviate dai privati, molte volte rimanevano impantanate nelle procedure di approvazioni delle varianti recando gravi danni all’economia locale. Tempi certi e più brevi è quello che prevede la nuova legge recentemente approvata dal Consiglio provinciale. Il testo prevede inoltre una fase di partecipazione preventiva rispetto all’approvazione delle varianti ai Piani Regolatori, si anticipa così la raccolta di osservazioni e proposte da parte dei cittadini e si rendono più spedite le fasi successive. Vediamo quindi quali sono

Urbanistica, Prg più “veloci”

L’Assessore provinciale Daldoss avvia l’attesa riforma. Non solo Piani regolatori nel testo, ma anche la volontà di sburocratizzare l’intero settore

“U

di Enzo Ballardini

n primo significativo tassello di una più ampia e complessa revisione della legge urbanistica provinciale in corso di elaborazione, secondo quanto previsto dal programma i nuovi termini. Il Comune dopo la prima adozione da parte del Consiglio comunale deve pubblicare il piano per sessanta giorni, e contemporaneamente trasmetterlo agli uffici provinciali. Entro i successivi venti giorni gli interessati possono presentare eventuali osservazioni. Entro i successivi venti giorni il Comune deve pubblicare sul sito internet gli articoli e le cartografie interessate dalle osservazioni. Entro i successivi 20 giorni chiunque sia interessato può presentare ulteriori osservazioni con riferimento a quelle pubblicate. Poi viene tutto inviato alla Provincia, che nei successivi novanta giorni verifica la coerenza delle previsio-

di legislatura”. Così l’Assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss ha definito il provvedimento che ha voluto proporre con una celerità non abituale.

L’assessore Daldoss

ni con il Piano Urbanistico Provinciale ed indice una conferenza dei Servizi per avere il parere di tutti i Servizi provinciali competenti e comunica il parere al Comune. Entro i successivi cento-

venti giorni il Comune deve procedere all’adozione definitiva del Piano motivando rispetto alle osservazioni pervenute. Poi trasmette il Piano alla Giunta provinciale per la definitiva adozione entro i successivi

sessanta giorni Sommando tutti questi periodi arriviamo ad un anno, un tempo di molto inferiore alle attuali procedure che si aggirano mediamente sui 2/4 anni. La proposta presentata dall’Assessore Daldoss ha ricevuto un vasto apprezzamento da parte dei Consiglieri provinciali ed è stata approvata con una larga maggioranza. Importante anche il lavoro del Consigliere provinciale Mario Tonina in qualità di Presidente della Terza Commissione che ha favorito il dialogo tra le forze politiche e la convergenza sulla proposta di legge permettendo la successiva e rapida approvazione da parte del Consiglio provinciale. “Un

primo passo a favore della semplificazione e per rilanciare il settore dell’edilizia” ha precisato Tonina “questa norma non risolverà tutti i problemi urbanistici, ma rappresenta un segnale importante, all’inizio di una nuova legislatura, di quali siano gli obiettivi che la maggioranza provinciale intende perseguire”. La strada non sarà né semplice né breve perché la giungla normativa in campo urbanistico è diventata oramai inestricabile, ma se la volontà politica sarà determinata verranno sicuramente compiuti passi in avanti in questo senso. E’ un obbiettivo che la Provincia dovrà raggiungere in quanto la crisi economica con le sue pesanti ricadute negative rende indispensabile una straordinaria riforma del settore per favorire nuovi investimenti da parte di coloro che hanno idee e progetti validi e realizzabili.


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