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Colpo di Fulmine

di zia Manu

Lui aveva dei capelli a caschetto biondi, con quella frangia disordinata sempre davanti agli occhi, da vero sciupafemmine. Era il più bello del mondo. Il brivido lungo la schiena (no le farfalle no) l’ho sentito per la prima volta quando il suo sguardo, distratto e strafottente, ha incrociato il mio per la prima volta. Diventavo rossa, mi sentivo inadeguata, timida, magra come un chiodo, e con quei capelli ricci impossibili che mortificavano le mie ambizioni di femminilità. Non gli ho mai detto del tumulto che mi provocava la sua presenza, ero perdutamente innamorata ma lui non mi vedeva nemmeno. Credo sia durato un paio di mesi, forse meno. Un amore non corrisposto non merita di sopravvivere troppo a lungo. Di lui però qualcosa è rimasto, da qualche parte in un cassetto: grembiule nero e fiocco blu, foto ricordo della IV Classe alla Scuola Elementare Mario Rapisardi di Catania.

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