Marilena Verri - Ci ho preso... gusto

MARILENA VERRI

“CI HO PRESO... GUSTO” Ci ho preso... gusto e... di gusto scrivo il mio secondo ricettario in poesia e... in allegria!

Ci scambiamo qualche ricetta?

Capperi che faccia tosta!

BREVE PRESENTAZIONE DI MARILENA VERRI Ho cominciato ad appassionarmi a scrivere versi quando ho capito che mi divertivo a farlo giocando con metrica e rime senza ricorrere a riflessioni troppo concettuali. Amo infatti scherzare tra le righe e senza mai prendermi sul serio ironizzo su fatti ed idee che mi arrivano rapidamente e mi sfuggono se non mi affretto a fermarle sulla carta.

Così una mattina, ho cominciato a scrivere ricette snocciolandole una dopo l’altra come fossero ciliege. Chiedendomi poi cosa ne avrei fatto, decisi di stamparle in un libretto: Poesie... da mangiare e da bere – tutte ricette in poesia, con qualche rima ma soprattutto sempre con un risvolto umoristico. La soddisfazione ricevuta dai divertiti lettori (e mangiatori!) mi ha dato lo stimolo per scriverne un’altra serie ed eccomi qui a presentare queste pagine che mi auguro porteranno ancora un po’ di piacere a chi le legge e magari, poi, le cucinerà: Ci ho preso... gusto!

Ho scritto anche un libro serio serio, autobiografico: LA VITA E’ UN QUADRO APPESO AGLI OCCHI, che racconta la mia storia d’amore e di vita con un marito scomparso a soli 60 anni. Era un grande scrittore, poeta e compositore che nonostante pregevolissime qualità non ha avuto i meritati successi in vita, ma solo premi postumi attribuiti ai suoi innumerevoli lavori (poesie, commedie, canzoni e concerti) e conseguiti in tutto il mondo. Questo è il lato importante della mia vita ed io che ho ereditato un grande patrimonio cerco di farlo conoscere ed apprezzare in tutti i modi possibili. Questo mio amato artista sapeva fare anche dei disegni interessanti ed in particolare bei volti di donne, di uomini e molte caricature che in genere eseguiva rispondendo al telefono. Ecco che anche in questo libro utilizzo alcune di queste opere in modo che possano valorizzare il mio modesto lavoro e mi diano la piacevole sensazione di sentire che in qualche modo, il pugliese Vincenzo Di Lalla fa, ancora e sempre, parte della mia vita.

SAZIAMOCI DI ARTE Una poesia fa più di una medicina: nutre, appaga, è un mulinello che dà vita e vigore al cervello.

Distende, appiana e la mente si appropria di quei versi, li gira su sé stessa, ne spiega le emozioni, le manda al cuore, al pensiero e ne è felice.

Pensiamo... versi mangiamo... versi nuotiamo in un mare di... versi e respiriamo!

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BANDIERA ITALIANA Se avrai degli invitati, darai loro il benvenuto perché in tavola offrirai la bandiera di spiedini: infilzàti allo stecchino tu comincia con l’oliva, poi un po’ di mozzarella ed ancor pomodorino.

In un vaso ci saranno non dei fiori ma stecchini.

Non sapranno sventolare ma mostrando il tricolore ti daran soddisfazione.

E vedrai che festa avrai da chi arriva un po’ affamato e si gusta quei colori che ci danno vanto e onori!

Evviva!!!

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UN TOCCO IN PIU’ Un piattino goloso un po’ straniero e un po’ no: Wurstel piccoli piccoli (già cotti e in vasetto), pezzettini di grana e olive diverse, piccole o grosse ma sempre “divine”.

Che piattino attraente che attrazione “fatale”.

Poi il pranzo prosegue e buon appetito!

UNO SPIZZICHINO BIRICHINO: eccolo Sulla retìna, poggiata alla fiamma faccio bruciare dei bei peperoni sia rossi sia gialli che dolci saranno.

Giràti e rigiràti andranno lavati sotto il getto dell’acqua e poi in recipiente spellati a dovere.

Li taglio a listerelle, poi prendo i grissini, arrotolo intorno peperoni e prosciutto e vedrai che successo davvero speciale.

MOZZARELLINE A PEZZETTINI Preparo a fettine la mia mozzarella, la metto su fette di pane dei tosti, ci spruzzo dell’olio, origano e sale poi metto sul fuoco a fare tostare.

Semplicemente divine: veloci, fresche (ma calde!) delicate e croccanti.

Che pizze e che bello giocare in cucina: la cuoca s’impegna (non troppo) e chi mangia ringrazia e mangia... poi mangia... e ringrazia!

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SPECIALE LA PASTA NORMALE! Quando l’acqua col sale raggiunge il bollore aggiungo patate tagliate a dadini.

Appena ribolle ci butto la pasta POMODORI SPECIALI CON (ditalini o ditaloni) INGREDIENTI e quando è tutto cotto NORMALI la scolo per bene.

Taglio a metà i pomodori maturi, Nella terrina ho già pronto li copro con pane grattato, basilico fresco di olio bagnato poi condisco la pasta con prezzemolo e aglio mischiato. versata lì dentro Un pizzico basta di sale con olio di oliva se è fino e poi a fiamma bassa (davvero speciale!) li faccio stufare. extra-extra vergine Pian piano diventano piccoli e bassi. di quello italiano.

A parte preparo le mie uova sode.

Se voglio cambiare Le pelo, le taglio, le metto nel piatto un’altra volta qualcosa e uso il sughino dei miei pomodori. ci metto la rucola Finalmente mi mangio in quella terrina quel dolce piattino e sarà sempre ed ancora che ha un gusto per me un piatto normale di sapor sopraffino. ma davvero “speciale!”

Costa poco ed è fatto di niente, ma è tanto per mostrar della cuoca il lato migliore.

Con caviale e aragosta è facile farlo ma noi siam “speciali” con cose normali!

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INSALATA DI POLLO? <SI’, GRAZIE> Se m’avanza va bene, altrimenti fò lessare un petto di pollo.

Poi taglio a fettine, ci metto prosciutto e formaggio a pezzetti.

Aggiungo del sedano bianco a tocchetti, condisco con olio, (che sia quello buono) e se avrò “licenza” di dieta perenne, in questa insalata maionese vi aggiungo, facendo dei cerchi.

Così presentando un piatto “disegnato!”

Farò bella impressione e sarà buono per tutti.

Intorno, nel piatto, ci aggiungo le olive, dei capperi lavati del sale nocivo e magari “acetini” che sono... carini!

Guardate soltanto che non mangino il piatto perché se è troppo buono (mi dicono) non è facile da digerire!

Ma il cibo, quello sì, è davvero speciale!

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CHE ZUPPA!

Del pane arrostito Il verde pisello meglio ancora se fritto è una tinta un po’ smunta ma il pisello verde sul fondo del piatto che è stato seccato e sopra poi la minestra. è già un’altra cosa Che zuppa superba se a bagno lo lasci e che cuoca preziosa: per tutta la notte. la spesa è limitata

ma il risultato L’indomani mattina è speciale. lo metti a bollire con acqua, con dado E pensa che bello: con olio d’oliva è già pronta la cena e una intera cipolla, e anche forse, domani, in pentola a pressione qualcun chiederà per circa mezzora; quella zuppa “speciale!” senti un bel profumino Urràh, urràh! di qualcosa di buono.

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VARIANTE: BIANCHI FAGIOLI Hai presente quei fagioli grandi grandi più di tutti, quelli bianchi con la scorza un po’ dura da mangiare?

Metti a bagno tutta notte quelle belle bacche chiare e al risveglio troverai quelle bucce un po’ staccate.

Con pazienaza ad una ad una te le peli piano piano poi le metti in pentolone sempre quello con “pressione” con un dado, con dell’acqua con un goccio di olio buono; Poi prepara la fondina lascia dentro una cipolla con del pane un po’ tostato tutta intera che fa scena. o se piace fritto un po’.

Versa sopra e che delizia: Cuoci il tutto per mezz’ora, dolce, calda e delicata sentirai che profumino. è un spuma di fagioli; Quando apri tu vedrai son di Spagna o Portogallo una crema di fagioli.

Mischia un po’ e fanne cremina. io so sol che son speciali!

Puoi provare e poi saprai se sei brava a cucinare quelle zuppe un po’ diverse che ti fanno anche elogiare.

Chi è solo o in compagnia si darà del bravo cuoco ed i complimenti avrà di sicuro qua e là.

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POCO CAPRICCIOSA Ho inventato stamattina una bella ricettina, svelta e poco capricciosa ma ai sapori di mimosa.

Ecco pronto un po’ di riso cotto al dente e non stracotto.

In un recipiente metto olio e senape mischiati pomodori piccolini, tre zucchine già bollite poi un wurstel arrostito e dei capperi lavati (il sale fa male).

Trito tutto, mischio bene poi ci verso quel bel riso e alla fine aggiungo fresche del basilico fogliette (ho la pianta nel terrazzo).

Poi o calda o raffreddata me la mangio d’un sol fiato.

Che pranzetto originale: ed a quello che ho avanzato per la cena aggiungo il tonno.

Mica male, non vi pare l’invenzion della mattina: spendo poco, mangio sano e so anche rispiarmare!

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MOZZARELLA... IN CARROZZELLA Una bella mozzarella taglio a fette e poi preparo pan cassetta, latte e sale e del pane grattugiato.

Posso aggiungere anche un uovo ma non è proprio importante.

Dentro e fuori dal mio latte una fetta passerò, all’interno mozzarella, chiudo ancora con il pane sempre intinto nel buon latte: passo all’uovo se l’ho messo o nel pane grattugiato.

Metto d’olio un sol goccino e a freddo metto il tutto.

Rosolato da una parte, giro poi da sotto a sopra e or nel piatto calda e bella mozzarella... in carrozzella!

Semplicissima davvero soavissima... bontà!

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UN CONSIGLIO SPASSIONATO Cari amici ora vi spiego come faccio ad impanare.

Non mi serve usare un uovo basta solo il pangrattato.

Quindi passo cotoletta, pesce oppure mozzarella.

Poi su olio freddo aggiungo questo cibo che cucino (niente fritto per favore) finché tutto viene cotto sopra, sotto e rosolato.

Calorie ce ne son meno perché è solo un po’ di pane.

Ma vedrete com’è buono tutto ciò che preparate e che gran soddisfazione quando tenero e fragrante sarà il cibo presentato.

Auguroni allora a tutti e una buona impanatura ben sapendo che ogni giorno c’è qualcosa da imparare meglio ancora: da impanare!

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CALDA POESIA... o POESIA CALDA Ho provato a mettere al forno una poesia: non è mica male sapete?!

L’ho vista lievitare piano piano, s’è ingrandita, rosolata, colorata ed alla fine s’è caramellata.

Poi ho aggiunto della frutta ben tagliata, ho zuccherato il tutto e poi me la sono rimirata.

Ma il gusto non l’ho ancora ben capito ed ora sono qui che mi domando: ma questa poesia andava messa al forno oppur nel frigo?...

Forse ho capito male... e queste quattro righe si servono a temperatura ambiente e senza tante storie...

Se a qualcuno piace, meglio così ma chi vorrà soltanto criticare provi a scaldar nel microonde “il mare” e poi vediam se ne sarà capace.

Per ora attendo risposta e me la godo e se volete ridete pure dei miei versetti.

Fate come vi aggrada e... buona notte: sognate, ma seriamente.

Ma intanto mi domando: ma i sogni vanno serviti caldi, freddi... o surgelati?...

Mah.......

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PAROLE FRITTE Parole fritte nel vento meno attraenti e più evanescenti.

Non croccanti e gustose ma insapori e meno appetitose.

Magri ed obesi possono mangiarle ma cosa posson fare i sognatori?

Se le cucinano a dovere sperando in un domani scoppiettante.

Senza capire cosa cerca il malcapitato sgranocchia il niente e ci rimane male.

L’importante è adoprare sol la testa perché l’olio da usare vien dal cervello e chi ci guadagna è solo il fruitore che vive di aria fritta e non lo sa!

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CHE BUONE RIME! Tutto quello che è vietato fa impazzire noi umani soprattutto se è velluto ma di scuro cioccolato!

Lo rimiri e poi lo mangi coi tuoi occhi avidamente, poi sorseggi, mangi e ridi e già pensi a fare il bis.

Ma ben venga questa volta un peccato sol di gola, sarà certo più scusato di ogni altra debolezza.

Tu più forte resterai e davvero ritemprato.

Cioccolato, coccolato, appagato... che belle rime!... pardon: che “buone” rime!

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Chi avrà avuto il gusto (buono o cattivo) di leggere questo libro potrà provare qualche piatto e saprà se è “ gustoso! ” De gustibus! dicevano i latini ed io:

“Tutti i gusti, son gusti!”

Realizzazione grafica: Dario Pericolosi - 2015

Ciao

marilenaverri@alice.it