Acqua Viva | 1

n. 1

Acqua Viva

mensile dei giovani di Maria Regina Mundi Anno MMXV n. 1 - Parrocchia Maria Regina Mundi Via Pietro Inviti, 1 - Bologna (BO) tel: 051.551780 sito:www.mariareginamundi.it

Mosaico del Corpus Dominia pag. 2

L'angolo del Parroco

di Elena C.

di Don Felice Vinci

Il gruppo del Post-Cresima è andato a visitare il mosaico nel santuario del Corpus Domini, realizzato dall’artista gesuita padre Marko Ivan Rupnik.

Don Felice ci racconta l’inizio della nostra V Decennale Eucaristica e spiega il senso del motto che è stato scelto per questo evento e del logo che ci accompagneranno lungo tutto questo periodo fino alla conclusione della Decennale, nel maggio del 2016.

I corsi d’ acqua

a pag. 3

di Giorgia G. e Teresa C. Alla scoperta della Bologna nascosta, per impare che anche se non si vede c’è sempre qualcosa di inaspettato in quello che conosciamo. Bologna è una città fluviale!

...continua a pagina 4.

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San Vincenzo de'’ Paoli

Mosaico del santuario del Corpus Domini

di Elena C.

Appena varcata la soglia d’ingresso chi entra viene invaso da un’esplosione di colori e riflessi dorati. L’altare della chiesa è quadrato, i suoi vertici sono rivolti verso i punti cardinali e su ogni lato sono rappresentate delle immagini; dietro si vede Gesù sulla croce con sopra una colomba e di fianco Giovanni e Maria mentre ai piedi della croce è posto un teschio con due ossa; di lato si vede il primo sacerdote che ha celebrato l’Eucaristia. Andando ancora verso destra incontriamo una barca con sette persone, sette ceste di pane, con in ognuno sette panini. I sacchetti sono fluttuanti e rappresentano il Pane, cioè Gesù, che raggiunge tutte le persone. Nel lato opposto è rappresentato il momento in cui Giacobbe sacrifica Isacco e viene fermato da Dio; all’estrema sinistra è raffigurato un momento molto importante: Gesù viene riconosciuto dai discepoli di Emmaus nel gesto dello spezzare il pane. In alto troviamo Gesù nella gloria dei Cieli che sembra voglia scendere verso l’assemblea presente in chiesa; il libro che tiene in mano riporta la scritta “Io sono il Pane della Vita”.

La prima impressione che si ha del mosaico è che sovrasti il visitatore in tutta la sua magnificenza. È stato molto bello perché in esso sono rappresentate tantissime cose che all’apparenza sembrano scollegate tra loro mentre dopo una attenta analisi si riesce a capire che in realtà fanno tutte parte di un unico disegno.

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Bologna, luogo di acqua

di Giorgia G. e Teresa C.

Un giorno siamo andati a vedere i canali ancora non coperti di Bologna, che è una città molto simile a Venezia perché è formata da tanti canali; la differenza è che a Venezia si vedono e a Bologna no. Proprio perché i canali sono sotto terra Bologna non può avere la metropolitana; i cali che abbiamo visto sono il Reno e il Cavaticcio. Al livello dell’acqua esistevano delle abitazioni con cantine che furono usate nel Novecento per nascondere gli Ebrei dalle persecuzioni. Una tappa caratteristica è stata la finestrella di via Piella dalla quale abbiamo visto un corso d’acqua: ce lo aspettavamo pieno… era secco!

Passando per via Riva Reno abbiamo potuto osservano il cosiddetto “filtro”, una chiusa per evitare che i ladri entrassero nella città attraverso il fiume.

Questa è solo una piccola parte della nostra gita alla scoperta della Bologna nascosta; la fatica della lunga camminata è stata ripagata con alcune delle viste più belle che la nostra città può regalare.

Il motto che ho scelto, per questa nostra decennale eucaristica è: “Il coraggio del poco per i molti” e come logo tre riquadri: un cesto con qualche pane e pesci, una figura centrale: Gesù che abbraccia un bimbo e di fianco il terzo riquadro delle ceste di pane avanzato. Il coraggio del poco perché?

Perché scommettere sul tanto, sull’efficiente, sull’eccellente tutto sommato può solo costituire una grossa tentazione. La scommessa fatta dal Signore è stata sul poco, sul povero, sull’ultimo socialmente parlando, sul servizio.

San Vincenzo ha insegnato ai suoi e ripeteva in continuazione che la sua compagnia era piccola era l’ultima costituita da gente semplice che non desiderava confrontarsi con i grandi e venerabili santi fondatori ne sulle gloriose e benemerite famiglie religiose. E questo non come atto di umiltà ma pura e semplice costatazione, il cui scopo era quello di lasciare spazio a Dio nel portare avanti la sua opera. Non aver nessun vanto personale per celebrare la fecondità della grazia.

Ed è dall’Eucaristia che dobbiamo trarre la lezione per questa nostra decennale: un pezzo di pane, elemento primo su di una tavola, da condividere in fraternità. Un pò di vino: il ricupero della festa gioiosa e spensierata. A tavola non può mancare chi serve: “date voi da mangiare”.

Credo che proprio questa possa essere la nostra decennale che ci apprestiamo a vivere. Che la vigile presenza della Regina del Mondo e la Parola feconda del Maestro possano aprire le danze della Festa: 2015 – 2016.

V E NNAL DECE A RISTIC EUCA di ina Maria Reg

Mun

“Il coraggio del poco per i molti”

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I L C O R A G G I O D E L P O C O P E R I M O LT I

di Don Felice