Case & Dimore

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Le fotografie di Mork-House sono state realizzate da Studiochilesotti.it con Fuji X-E2 e ottica XF 10-24 F4 gentilmente messe a disposizione da Ottica Centrale Vicenza

ALBERTO STOCCO A VICENZA

AD UN PASSO DA TERRA testo di Simone Ariot - foto di Studio Chilesotti

A ridosso delle colline di Vicenza, una casa d'autore firmata da Alberto Stocco.

I volumi sospesi e la sinergia con il territorio ridisegnano i confini dell'architettura

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Luce di sera A sinistra angolo Sud-Est . L'involucro in cemento abbraccia il nocciolo della casa rivestito in legno proteggendolo dall'acqua dal vento e dal sole. I due tagli vetrati consentono di vedere chi arriva. Il cubo scala in metallo è semplicemente appoggiato e consente di raggiungere l'ingresso In alto angolo nord-est in primo piano il bamboo partecipa all'architettura passando attraverso il foro della pensilina. Le ampie vetrate sono intervallate da pannelli di alluminio apribili . Tutta la casa e' staccata da terra consentendo una ventilazione naturale attraverso un sistema ad igloo.

A destra la grande terrazza in legno galleggiante permette di creare un rapporto diretto e vivace tra la vita interna della casa e l'esterno diventando nei mesi caldi un vero e proprio prolungamento dell'abitazione.

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o sogno questi luoghi quasi ogni notte, e nei momenti d'ansia con dolcezza quasi ossessiva. Questa piccola parte della terra è per me veramente il grembo materno. Come non riconoscersi in queste parole con cui Guido Piovene, nel suo “Viaggio in Italia” (1957), descrive i colli Berici, che con il loro movimento dolce e sicuro fanno da contorno ad una parte di città che quotidianamente potremmo contemplare? Una domanda retorica forse, che molti vicentini sembrano non essersi posti, dimenticandosi che la ricchezza maggiore di cui dispongono sta proprio nella natura che li circonda.

Da questa casa affacciata verso le colline, invece, come per una contemplazione rituale, una famiglia di cinque persone può goderne in ogni momento della giornata, grazie all’idea che guida il progetto: il rapporto tra interno ed esterno, tra dentro e fuori.

L’idea, che sembra ovvia ma ovvia non è, è frutto di una riflessione istintiva dell’architetto Alberto Stocco che, come è sua abitudine, non si è nascosto dietro le più facili soluzioni pre-cotte, ma ha voluto sperimentare, facendosi trasportare da alcuni principi base, primo fra tutti il rapporto con il contesto in cui si inserisce la casa. “Si trattava di progettare un’unità abitativa da zero, e partivo da una certezza: la straordinaria opportunità che le colline così vicino mi offrivano”. E non importa se l’esposizione non è a sud, come la consuetudine prevede, perché

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le regole talvolta sono fatte per essere violate, se si ha un motivo valido. E questa volta il motivo era ben evidente, e si chiama territorio. Per realizzare l’obiettivo di portare la natura all’interno, ci si è affidati ad una scelta che prevede una superficie vetrata che ricopre il 50% della superficie totale della casa, pur non incappando nel timore di perdere la propria privacy, perché si tratta del lato esposto verso le colline. Eccole lì, a portata di sguardo, per ricordarci che esistono e che possono migliorarci la vita. Anche solo guardandole. Ma la grandezza del progetto non sta solo nell’inconsueta superficie a vetri e nell’apertura degli spazi interni, che portano alla quotidianità un continuo rapporto con la natura, quanto nelle scelte strutturali adottate, prima fra tutte la volontà di sospendere la casa

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Luce di giorno Sopra il grande filtro solare protegge la casa nei mesi estivi dal sole e nei mesi invernali dal vento. È realizzato in cemento armato con fori ellittici bordati da centine metalliche In alto a destra dettaglio della terrazza in legno teak e della parete in abete .in primo piano la partenza del bamboo Al centro a destra veduta interna della zona giorno. Il pavimento interno in legno industriale si fonde con quello esterno grazie alle ampie vetrate aperte a 360 gradi sul paesaggio esterno.

In basso a destra dettaglio del soggiorno reso luminoso dal soffitto in travi di legno sbiancati.

In primo piano la scala metallica rivestita di legno che conduce alla zona notte.

su un basamento di cemento che la rialza di 50 cm da terra, conferendole una somiglianza con le case galleggianti olandesi. Il portico che la circonda è di conseguenza parte della casa stessa, e non del giardino, prolungando ed estendendo la vita domestica con quella all’aria aperta. Una soluzione con una motivazione estetica e funzionale, impreziosita da un pavimento in teak che richiama al rivestimento in legno d’abete che segna il particolare più evidente dell’abitazione.

Non una tradizionale casa in legno però, perché qui il nobile materiale naturale dialoga con cemento armato e alluminio, rivestendo di fatto le pareti composte da laterizi in grado di favorire la coibentazione energetica ed assicurando una sostenibilità ambientale degna di nota.

A fare da contorno alla casa, una novità in termini stilistici di rara diffusione: una parete che funge da diaframma e che segue la casa, diventando una sorta di schermo ma resa dinamica da grandi ovali vuoti con la funzione di far passare la luce. Una scelta coraggiosa che nel tempo sta pagando, firmando la casa e rendendola unica. Della stessa opinione è che la vive quotidianamente, potendo garantire ai propri figli un rapporto con la luce e l’esterno che la maggior parte delle ville indipendenti si sognano, e riuscendo a far percepire nel migliore dei modi possibili una delle più grandi ricchezze che abbiamo, ma di cui troppo spesso ci dimentichiamo: il nostro territorio.

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IL CANTIERE

l geometra Nicolò Zorzan collaboratore di Studio67 e Diego Maruzzo Committente della Mork House sulle impalcature durante la costruzione del filtro solare.

Doveroso ricordare anche il contributo dell'ingegnere Michelotti per il calcolo delle strutture, dell'impresa Lazzari e del Geom. Roberto Franco per il progetto dei serramenti e dei rivestimenti.

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La casa vista da...

Abbiamo chiesto a 4 professionisti di "leggere" per noi la casa presentata in queste pagine e di darne una interpretazione in base alle loro esperienze professionali.

MATTIA TRIVELLIN Chef

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na casa in armonia con la natura, non c'è che dire...Tutto richiama ad un menù armonico e dai sapori delicati. Cominciamo con un carpaccio di salmone, grani di senape, piselli e fiori eduli, per proseguire con uno spaghetto con pomodori alla brace, acciughe e finocchietto per finire con una panna cotta al basilico con pesche. Bon appétit!

RITA GIRELLI Astrologa

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na dimora molto futuristica, quasi una grande astronave con emormi oblò; un padrone di casa che sa osare e che ha tagliato i ponti con le logiche del passato, forte l'elemento aria per le innovazioni ma anche la terra come solidità; mi torna alla mente la canzone "The Age of Aquarius".

DARIO VALLE Musicista

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Dettaglio dell'ingresso Concepito come spazio aperto coperto ricorda il ponte di una barca, attraversandolo i grandi fori fanno percepire gli elementi della natura...vento, acqua, sole, luce

ALBERTO STOCCO Architetto www.studio67.eu

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ork House nasce da una scommessa fatta con i Committenti ,una famiglia di cinque persone che cercava un appartamento in condominio o una soluzione di unità "a schiera" dove trasferirsi.La scommessa consisteva nel realizzare una casa unifamiliare progettata su misura allo stesso costo. Ogni volta che vado a trovarli mi dicono che nei week end preferiscono stare a casa perché si sentono in vacanza.......scommessa vinta?!

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a relazione abitazione/ambiente, il contesto in cui si trova ed è orientata, la costruzione e le geometrie riportano direttamente ad un grande artista del nostro tempo: Peter Gabriel. La ricercatezza e la strutturazione dei suoi brani si mescolano sinergicamente in un connubio di elettronica e suoni naturali esaltati dalla bellezza articolata del suo studio personale, molto simile alla dimora qui analizzata.

VITTORIO SALGARELLI Scrittore

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rofuma di nuovo, come un libro con la copertina brossurata e l'oro stampato a caldo. Una dimora dove perdersi sul filo delle lunghe vetrate, con un drink allungato a base di menta e un racconto fantasy ambientato nella Vicenza del futuro. Perchè è di questo che si tratta.

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OPEN SPACE Legno, tappeti, dipinti, strumenti musicali, e tanta luce. Così si presenta un ex magazzino di colori trasformato in studio/show room dove Mirco Grotto vive la sua quotidianità circondato dai suoi quadri realizzati con la tecnica dell’acrilico di scuola iperrealista.

CASA GROTTO A VICENZA

RITRATTO DEL VERO testo Simone Ariot - foto di Mia Battaglia

Come l’arte, anche un vecchio magazzino può riprendere vita, accompagnato da dettagli che rivelano la vita del suo artefice

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halil Gibran ha scritto che “La casa è il nostro corpo più grande”. Per Mirco Grotto, artista iperrealista specializzato in ritratti, la casa va oltre il corpo, divenendo a sua volta corpo accogliente. Che siano soggetti in posa, quadri, amici che ama ospitare, o gli oggetti che accompagnano la quotidianità e che stanno lì per essere usati, guardati, contemplati, poco cambia. Ma a cogliere l’attenzione di chi entra in questo ex magazzino di colori alle porte di Vicenza non sono solo le opere d’arte che hanno restituito vita ad uno studio/showroom. Gli spazi, le geometrie, i colori e i materiali assumono forma, sono in grado di dialogare con chi li osserva, raccontando piccole e grandi gesta quotidiane. Si sente che è uno spazio vissuto e animato, moderna bottega del pittore rinascimentale che vuole mescolare

ARTE E SPIRITURALITÀ Due ritratti realizzati da Mirco Grotto affiancati da un Buddha, a testimoniare la sua fede.

Sembrano fotografie, ma sono ritratti fatti a mano.

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ATMOSFERA ASIATICA Le atmosfere esotiche di impronta asiatica, dove il legno domina riscaldando l’ambiente, sono lo scenario ideale dove realizzare uno show room in cui ogni elemento presente riporta alla filosofia del riutilizzo, dell’hand made, del ricordo di momenti importanti.

il sacro al profano, l’intimità alla convivialità, l’ombra alla luce. Opposti che si rincorrono, lasciando intravedere uno stile che non vuole mai definirsi del tutto, sempre pronto ad evolversi, come la vita di ogni uomo che cresce e si trasforma. Ed è proprio la trasformazione, lenta ma costante, la parola chiave che accompagna la storia di questo spazio. Non a caso nel descrivere il suo rapporto con la casa Mirco si affida alle parole di un artista del calibro di Curzio Malaparte, che una casa vorrebbe costruirsela tutta con le sue mani, pietra su pietra mattone su mattone. Mi farei architetto, muratore, manovale, falegname…tutti i mestieri farei perché la città fosse mia. E tutti, entrandoci, sentissero che quella città sono io, che quelle strade sono le mie braccia aperte ad accogliere. Che m'assomigliasse, e che ciascuno sentisse, vivendoci, di stare dentro di me. Casa come me... il mio ritratto di pietra. Dal tetto alla cucina, dallo studio al piccolo oggetto d’arredo, la casa respira grazie e insieme al suo proprietario, nutrendosi e facendosi nutrire. Prima di tutto dall’arte, ritratti iperrealisti difficili da non confondere con fotografie, realizzati con acrilico e pastelli. Sono volti espressivi che raccontano gioie e fatiche, in un arcobaleno di emozioni in cui il protagonista è il grande musicista o il più umile dei contadini asiatici. Opere che necessitano di lunghi periodi di gestazione, e che alla fine sprigio-

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MOLTO PIĂ™ DI UNA CASA I grandi spazi e l'accoglienza diffusa sono elementi che ben si adattano ad ospitare incontri artistici, musicali, di convivialitĂ . I colori ricordano la terra, gli alberi, la natura, rendendo piĂš umano e domestico uno spazio inizialmente pensato come magazzino.

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STUDIO & CUCINA Un soppalco che domina l'ambiente dove poter disegnare e progettare il lavoro. La calma, le atmosfere rilassate e la possibilità di isolarsi dal resto fanno di questo spazio il luogo migliore dove creare e realizzare opere che hanno sempre almeno un mese di gestazione.

Qui sotto la cucina, facile e funzionale, dove realizzare cene per amici in cui domina la convivialità.

Anche questa è stata realizzata, come molti altri elementi della casa, su misura direttamente da Mirco Grotto.

MIRCO GROTTO Artista poliedrico che ama metterci del suo nella realizzazione non solo delle opere d’arte ma anche degli strumenti e manufatti presenti in casa. Dopo il liceo artistico e l'Accademia delle belle arti, inizia la sua professionale attività artistica specializzandosi nei ritratto iperrealisti. In questo loft ex magazzino, realizza ed espone le sue opere.

MIA BATTAGLIA “Non fotografo perché devo, ma perché voglio”. Solo poche parole spiegano il rapporto di Mia Battaglia con la fotografia, un’arte con cui ha una frequentazione trentennale, che l’ha accompagnata in un percorso di vita e di definizione come persona e come fotografa. «Amo fotografare ambienti e interni, e questo spazio ha immediatamente suscitato la mia curiosità e il mio interesse». In un ambiente come questo, dove luci e colori si avvicendano, il lavoro fotografico di Mia ha voluto valorizzare i dettagli, che grazie alla tecnica vengono resi fino in fondo.

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nano una carica evocativa superiore a quella della fotografia a cui tanto somigliano. Poi la musica, una costante colonna sonora che trova spazio in una collezione di chitarre e in un pianoforte pronto ad essere suonato, magari dalle mani di jazzisti d’oltremanica, che in qualche fine settimana finiscono a suonare proprio lì, a casa di Mirco. O la cucina, non quella super ricercata degli chef oggi tanto di moda, ma quella della convivialità e della condivisione, che si realizza a pieno nelle cene della domenica sera. Qualche amico fidato, una buona bottiglia di vino, un pianoforte e le chitarre. E l’arte di sottofondo.

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ELVEZIA ALLARI AD ALTAVILLA

TRAME E COLORI DI UN NIDO D’ARTISTA testo e foto di Fabio Cardullo

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Un antico casolare ai piedi dei Colli Berici dove due artisti vivono, creano e ospitano altri artisti affamati di ispirazione

lle pendici dei Colli Berici, incastonato come una gemma tra verdi boschi e l’intatta campagna di Valmarana, si trova un antico casolare che dal passato fino ad oggi ha ospitato numerosi scrittori, pittori e attori che proprio in questo luogo sereno si sono ritirati a rifocillare la propria ispirazione. Il rustico, di proprietà dell’attore Giovanni Todescato, è attualmente abitato e gestito dall’artista e scenografa Elvezia Allari, un’anima sensibile e caparbia che sembra aver trovato in questa casa il covo ideale per dare vita alle proprie creazioni. Appena varcato l’ingresso entriamo già a contatto con la magica atmosfera di un piccolo studiolo ed il suo romantico scrittoio con vista sul bosco. Uno spazio placido e luminoso, circondato da libri, piante e oggetti decorati che infondono inevitabilmente un desiderio di poetica creatività. Nella stanza accanto la semplice cucina è impreziosita da un curioso armadio dispensa di colore blu con decorazioni in ottone di provenienza giapponese, in passato utilizzato come vano porta dote delle novelle spose orientali. Attraversando le suggestive porte a volta ‘scantonata’ si giunge all’accogliente soggiorno con camino. Oggetti variopinti e manufatti artigianali condiscono incre-

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dibilmente tutti gli spazi insieme alla presenza di alcuni strumenti musicali come il pianoforte e l’organetto suonato dal compagno di Elvezia, l’attore e studioso Franḉois Bruzzo, attualmente docente di letteratura francese presso l’università IULM di Milano e con il quale abbiamo avuto modo di intavolare un breve ma intenso scambio di impressioni sulla comunicazione e l’arte del suono e della parola. L’esplorazione degli spazi continua al piano superiore, adibito prevalentemente a laboratorio creativo per la realizzazione e lo sviluppo delle idee e delle opere di Elvezia Allari. Il colore paglierino delle travature in abete, unito alla luce del sole pomeridiano, conferisce all’ambiente un aspetto dorato, reso ancor più fiabesco da principeschi abiti di carta, foglie e gemme colorate che addobbano la stanza. La visita degli interni si conclude al piano mansardato superiore che comprende, da una parte una spaziosa camera dagli arredi e colori caldi ed accoglienti, dall’altro lato lo studio di Franḉois le cui mura sembrano essere state realizzate con il libri che riempiono tutta la superficie delle pareti. Questa dimora, la sua vicinanza alla natura e i suoi tratti affascinanti sono la prova di quanto lo spazio e tutto ciò che ci circonda sia inevitabilmente complice della qualità delle nostre creazioni, della nostra ispirazione, della nostra vita.

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QUI VIVE UN'ARTISTA A fianco uno sguardo sul soggiorno con camino, un ambiente accogliente, da vivere in serenità come ci fa notare sulla sedia il gatto Elì. Nelle foto in basso in ordine da sinistra la camera nel sottotetto e le sue travi in legno che si mescolano alla luce e ai colori degli oggetti e degli arredi, il pianoforte affiancato ad una delle fantasiose opere di Elvezia con particolari in vetro soffiato.

In fondo, in primo piano, un dettaglio della scrivania dello studiolo, i suoi poetici accessori e l’organetto suonato da François.

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MATERIALI NON CONVENZIONALI Uno degli abiti artistici realizzati interamente con filo di ferro, rete metallica, perle colorate e fiori.

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L'ARTE FATTA IN CASA L’interno dello studio con Elvezia Allari circondata dalle sue creazioni che abbraccia qualsiasi idea di trasformare in opera d’arte tutto ciò che saprà stimolare la sua (e la nostra) fantasia.

ABITARE L'ABITO

Le opere di Elvezia Allari

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interessante assonanza tra l’abitazione e l’abito hanno spinto Elvezia Allari a concepire fantasiosi vestiti che fungano da dimora ideale per il nostro corpo. Metaforici ed evocativi i suoi capolavori sono realizzati per lo più con materiali di riciclo, filo di ferro cotto, carta, gemme, accessori e piccoli oggetti del vivere quotidiano. L’uso insolito dei materiali stimola l’immaginazione e diventa motivo di comunicazione come nella recente produzione di abiti realizzati con carte geografiche per la rassegna “Abito con te”, un omaggio dell’artista ai migranti di tutto il mondo che affrontano il loro viaggio accompagnati unicamente dai loro indumenti. Nel tentativo di distogliere la nostra attenzione dalle abitudini c’è chi investe la propria vita nella realizzazione di opere nate da idee improvvise, figlie di un bisogno sconosciuto, che per Elvezia rappresentano un irrinunciabile nutrimento per l’anima. Altre opere e informazioni sull’attività dell’artista sono presenti sul sito www.elvezia-allari.it

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VETRO E LEGNO La nuova scala assume un ruolo centrale, creando una divisione spaziale più concettuale che fisica. La trasparenza del vetro sembra far fluttuare i gradini in aria, e chi sale sembra percorrere un sentiero di nuvole per salire al piano superiore

CASA ROSSI/VALDEMARCA A MONTECCHIO MAGGIORE

LA CASA È CHI LA ABITA testo Paride Grandis - foto di Tony Anna Mingardi

Una dimora ristrutturata che rispecchia l'anima del passato e del presente

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e case sono fatte per viverci, non per essere guardate”. Più che una citazione di Francis Bacon, per Alessandro e Federico rappresenta uno stile di vita, un pensiero che li ha guidati quattro anni fa nella ristrutturazione della loro attuale abitazione situata ai piedi dei colli che sovrastano il centro storico di Montecchio Maggiore, all’inizio della strada che sale verso i Castelli di Giulietta e Romeo. Bevendo un buon caffè in loro compagnia nella loro cucina “fast-food” con bancone fronte giardino, ci confessano le tante fatiche e le altrettante soddisfazioni che li hanno spinti nella realizzazione di questa bellissima abitazione. «Come spesso capita il rifacimento di una casa secolare comporta molti imprevisti e varianti in corso d’opera, ma il concetto con cui abbiamo voluto rinnovare questa dimora era di tenere viva la sua “anima”, la sua storia, personalizzandola coi nostri gusti e moderni sapori». Ed è proprio con questo spirito che hanno voluto conservare lo scheletro dell’edificio con le sue murature esposte e favorire l’utilizzo dello stesso arredamento che hanno acquisito con la compravendita per far rivivere le vite dei precedenti proprietari.

«Oltre ad aver voluto sfruttare al massimo ogni spazio utile alla vita quotidiana, abbia-

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CUCINA ED ESTERNI Ambienti pieni di luce, che danno la possibilità ai proprietari di vivere a pieno la loro dimora: L'ampio bancone ampio qui a sinistra dov'è inserito piano cottura e lavello, consente di cucinare e chiacchierare e intrattenere gli ospiti. Qui sotto il giardino riservato con terrazza sovrastante durante il periodo estivo forma un tutt’uno con la dimora, un luogo perfetto per un pasto con gli amici o un’abbronzatura nell’ozio

ALESSANDRO E FEDERICO Nella loro soddisfazione ci ricordano che la casa è il luogo per creare ricordi, accogliere gli amici e convivere con i propri affetti, come le loro due esuberanti cagnoline, un’abitazione felice costruita con mattoni di pazienza

mo dato alla casa un senso di dinamicità e prospettive per mezzo di scale e soluzioni luminose, offrendo così a chi vi abita l’apparenza di una visuale diversa ogni volta.

Abbiamo optato per soluzioni costruttive e d’arredamento moderne e forse non abituali, come l’utilizzo del vetro e del cemento lisciato». Il primo è servito insieme al legno, per la scala centrale e il pianerottolo del piano superiore al quale si giunge per accedere alla zona notte, il secondo per il pavimento. Sono state scelte coraggiose prese insieme all'Arch. Andrea Tiso che ha seguito la ristrutturazione, ma che hanno permesso ai due inquilini di instaurare un dialogo tra il “nuovo” e il “vecchio” rappresentato dal muro storico in pietra, il camino e la finestra ad arco. Una sintesi perfetta celebrata anche dalla luce e dalle modulazioni che essa genera quando incontra gli oggetti su cui si riflette e a cui dona vita unendo spazio e forma.

«Come spesso capita la casa diviene riflesso di chi vi abita e come potete vedere siamo un misto di contrapposizioni che, messe vicine, non creano distonia ma un dialogo armonico.

Nella realizzazione di una dimora così personalizzata l’impegno di risorse e di tempo personale non si può misurare, ma a lavoro ultimato rimane la vera soddisfazione di vivere in una casa che rispecchia la nostra anima».

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STORICO E MODERNO Spetta alla luce, elemento immateriale per definizione, far dialogare due materialità e due fisicità completamente diverse, creare quel legame che, sottolineando l’esistenza del muro storico, esalta la presenza del moderno.

Materiali diversi, storie diverse che avvicinate,

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pur se sempre volutamente dissociate, iniziano a dialogare: i pavimenti sempre distinti dal bordo del muro che li delimita, i muri distinti dai soffitti; materiali diversi che segnano i luoghi rendono tale percezione visiva ed in un certo senso tattile.

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DANIELA E CHIARA A MUSSOLENTE

ECLETTICO INCONTRO testo di Simone Ariot - foto di Nicola Zanettin

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Una casa che racconta come il rapporto tra committenza e progettista possa far emergere potenzialità nascoste e tratti della personalità

na casa è come un vestito su misura. Devi sentirla tua". È con queste parole che Beppe Tizian, interior designer vicentino, ci accoglie nell’appartamento che ha perfezionato e arredato per Daniela e Chiara, madre e figlia che vivono a Mussolente. Lontano dal traffico ma a pochi minuti da Bassano, ai piedi delle colline che introducono alla montagna, scopriamo un appartamento di medie dimensioni, cresciuto nel tempo e sul quale si è sperimentata una buona pratica nel rapporto tra interior designer e committente. Troppo spesso, infatti, il professionista si trova a prendere decisioni da solo, con licenza di agire a “carta bianca”. Non è questo il caso. "Ho avuto clienti che si sono affidati a me fino a quel punto, ma non è la situazione che amo.

Io amo ascoltare il cliente, parlarci, interpretarne i gusti, aiutandolo a concretizzare i suoi sogni, anche quando sono confusi. Con Daniela questo è stato possibile".

Ci vuole tempo, certo, infatti questa casa è cresciuta e sta crescendo nel tempo, pronta a riadattarsi alle nuove esigenze o ai nuovi gusti. "La camera di Chiara, mia figlia diciottenne, potrebbe cambiare entro breve. Come è già avvenuto per alcuni dettagli, ad esempio il colore del tavolo scrivania". Ed è proprio Chiara,

insieme al cane Oliver, a vivere molto intensamente la casa. Uscita da scuola, trova qui un angolo in cui studiare e sperimentarsi in cucina, dove sforna deliziosi muffin dietetici da offrire agli amici, pensando a come trasformare la propria camera e renderla sempre più vicina a sé stessa. Una casa in evoluzione quindi, ma con i suoi punti fermi. Il colore ad esempio, che nella tonalità calda tinta zucca crea un trait d’union, una linea comune che trova conferma nel pavimento in faggio che trasmette calore e unità alla casa. L’appartamento, di due piani, non è enorme, ma i volumi e gli spazi sono stati studiati e valorizzati sfruttando angoli morti e sostegni strutturali, come la libreria ricavata da una putrella portante con colore a contrasto, o un mobile creato dallo sviluppo di uno spazio nel corridoio, trasformando il vuoto in pieno e realizzando così una sorta di nuova stanza, non solo di passaggio. Gli arredi della casa raccontano un gusto per l’ordine e la selezione. Non c’è sovrapposizione di elementi, accozzaglia incondizionata di ricordi o passioni, ma scelta accurata di oggetti che riportano Daniela e Chiara a momenti e incontri speciali della loro vita. Il viaggio a Dubai, l’amata Maremma Toscana, o più semplicemente le realtà artigianali del territorio dove un po’ alla volta sono stati scovati tutti i pezzi della casa. E non è ancora finita……

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LA ZONA PRANZO Il mobile di servizio alla zona pranzo enfatizzato dalle due lampade e dalla presenza dello specchio per ricercare la profonditĂ

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LA CUCINA (in alto a sinistra) Ambiente assolutamente tecnico, ingentilito dalla presenza del colore che fa da filo conduttore in tutta la casa VIVERE GLI SPAZI (in alto a destra) Chiara, Daniela e Oliver, fotografate dal rigoglioso terrazzo di casa che affaccia sulla zona living IL RELAX (qui accanto) Angolo della casa con tonalitĂ calde e avvolgenti, anche nelle pareti

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La casa vista da...

Abbiamo chiesto a 4 professionisti di "leggere" per noi la casa presentata in queste pagine e di darne una interpretazione in base alle loro esperienze professionali.

FABIO CARDULLO Cantautore

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uesta casa esprime conforto e praticità, i suoi arredi rispettano e al tempo stesso stimolano fantasia e creatività.

La mia casa ideale rappresenta per le persone che vi abitano quello che il porto rappresenta per le navi che ad esso attraccano. Arrivare, starci e ripartire, per chi ama spostarsi e viaggiare la casa dev'essere complice di questo movimento.

FEDERICA VANIA Resp. commerciale

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n interessante accostamento di colori, che a prima vista può risultare molto impegnativo, ma che ad uno sguardo più attento diventa molto leggero e sofisticato. Sapiente utilizzo del legno, che trasmette una bella sensazione di calore, e degli spazi “morti”, che si trasformano in librerie e cabine armadio.

RITA GIRELLI Astrologa

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a casa parla di noi e quindi ci dev'essere un accordo tra progettista e committente, in un dialogo che qui si traduce in un mixe tra tradizione e innovazione: il calore e l'accoglienza del legno con la funzionalità e l'essenzialità dell'arredamendo, ricco ma non eccessivo. Fuoco e aria sono gli elementi dominanti.

MASSIMO PANA Chef

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bitazione dai colori autunnali per un menù con prodotti di stagione apparentemente rustico ma elegante. Suggerisco: carpaccio di tacchinella con insalatina di valeriana, melograno e maionese alla senape in grani; verzotto ripieno di selvaggina e tartufo nero su crema di zucca e scaglie di Altissimo; filetto di maiale alle prugne su rosti' di patate e bieta e salsa al vino rosso; Mousse di castagne con salsa ai cachi e gelatina di vino cotto

LE SIMMETRIE L'ordine visivo rende affascinante anche una parete altrimenti deturpata da radiatori o centraline elettroniche PROFONDITÀ Gli specchi nel fondo delle nicchie e grandi aperture per avere la percezione di spazio

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COLORI E GEOMETRIE La zona letto (qui sopra) si sviluppa nell'affascinante sottotetto. Nella camera padronale si ripropone la tinta zucca, presente anche nella seta delle lenzuola.

Particolare dello specchio che abbellisce le pareti del bagno

(in basso a sinistra), colorate con i richiami neutri della tinta indaco.

La pulizia dell'anticamera (in basso a destra) con linee pulite contaminate dalla preziosa lampada Tiffany

BEPPE TIZIAN Designer

"Passione, ricerca, esclusivitĂ , tre parole che sono il filo conduttore della mia professione". Beppe Tizian ha arredato questa casa. Vive e lavora a Vicenza

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SILVIO E CATERINA A SCHIO

IL VERDE E IL BIANCO testo di Camilla Pisani - foto di Leopoldo Rosati

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Un giardino fuori e un vivaio dentro. Questo villino dell’800 è un omaggio all’architetto-paesaggista Antonio Caregaro Negrin

n villino residenziale di fine '800 sorto in un luogo che è storia. Nel Quartiere Alessandro Rossi, dal nome dell’imprenditore tessile e filantropo che ne decise la riqualifica, realizzata tra il 1872 e il 1890. Un progetto di ripristino urbano e sociale commissionato ad Antonio Caregaro Negrin, architetto vicentino ricordato soprattutto come progettista di giardini e paesaggi. In un luogo ricco di significato per i suoi abitanti, ha ripreso vita questa casa disposta su tre piani dove oggi vivono Silvio e Caterina, due professionisti che, in comune con il Caregaro Negrin, hanno l’amore per il verde, elemento protagonista fuori e dentro l’abitazione. Ciò che colpisce nell’immediato è la luminosità del villino, circondato da una sintesi di luce naturale, che penetra all’interno attraverso gli alberi del giardino, e di luce artificiale, ricreata ad arte dalle numerose piante, distribuite in ogni stanza, che risaltano il chiarore dei toni predominanti di pareti e arredo: il bianco, il grigio perla e l’avorio.

Anche le numerose porte-finestra sono una scelta compiuta con il preciso intento di offrire una visuale sul giardino. Quasi un invito ad entrare rivolto alla natura. Della coppia, la vera appassionata è Caterina, che

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colleziona piante di ogni genere, da quelle pensili a quelle ornamentali, in vaso e in serra.

L’effetto fresco ed estivo del binomio cromatico bianco-verde: è questa la particolarità della casa, insieme all'attento studio degli spazi voluto dall'architetto Antonella Rattin, dislocati tra un punto e l’altro del villino in modo che i proprietari li possano abitare a seconda della stagione. È così che, al pianterreno, nell’ala Nord, c’è una cucina illuminata da una vetrata che apre lo sguardo a un suggestivo Giardino d’Inverno: un piccolo vivaio riscaldato che, durante i mesi freddi, mantiene al caldo le amate piante di Caterina. La grande terrazza del piano primo, invece, guarda ad Est, da dove proviene una brezza che, in estate, trasforma lo spazio nel luogo ideale per una cena o un aperitivo all’aperto con gli amici. In primavera, ci si può spostare all’esterno: è proprio qui che si percepiscono le influenze del Caregaro Negrin. Gli alberi, risalenti all’epoca dell’architetto, contribuiscono a mantenere intatto lo spirito antico del giardino, così come la piscina, costruita sul lato Ovest della casa. In pietra grigia, lunga e stretta, ricorda volutamente le classiche vasche per i pesci delle antiche ville venete, colme di fiori e ninfee.

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A CASA DI

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LUCE NATURALE E LUCE ARTIFICIALE A sinistra il soggiorno con la travatura a soffitto color grigio perla e le pareti rivestite in legno color avorio che, grazie alla sintesi tra luce naturale ed artificiale, donano all'ambiente luminositĂ e benessere.

Qui sotto, la cucina si affaccia sul giardino d'inverno che, oltre a costituire un interessante fondale scenografico, porta luce ed aria all'interno.

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A CASA DI

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LO STUDIO DI OGNI DETTAGLIO Sopra: a sinistra il raffinato ingresso con la luce passante, il pavimento in rovere tinto grigio e la scala a sbalzo in pietra di Vicenza, mirabile esempio di esperienza artigiana (del laboratorio Peotta Armando di Altavilla Vicentina); al centro l'ultimo piano mansardato dedicato al relax e alla zona ospiti, anche qui la luminosità è d'obbligo; a destra Caterina e Silvio con l'amato Bobi.

Qui a sinistra la sala da bagno con le pareti rivestite in marmorino grigio finito a cera.

Qui sotto Antonella Rattin, architetto trevigiano di nascita e vicentino di adozione che ha curato la ristrutturazione del Villino.

Si occupa principalmente di ristrutturazioni residenziali e architettura di interni.

Gestisce il progetto e la realizzazione in tutte le sue fasi dando grande importanza all'ascolto del luogo (aspetti storici e bioclimatici) e all'ascolto dei desideri della committenza.

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ARCHIFLASH

GAMBUGLIANO

CASA "OLIVIA"

Tradizione ed efficienza energetica

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ulle colline di Gambugliano sorge un nuovo intervento di architettura contemporanea, un’abitazione di due piani fuori terra caratterizzata da due volumi ben distinti tra loro.

Nel piano terra, rifinito ad intonaco, si sviluppano i locali della zona a giorno mentre sopra di esso, a sbalzo, si collocano i locali della zona notte, contenuti in un volume completamente rivestito in alluminio e sorretto da un traliccio di “visela” in acciaio cor-ten che reinter-

preta la forma originaria del vigneto. Un continuo dialogo con il territorio ripreso anche nelle grandi vetrate posizionate su coni visuali che mirano alle vallate circostanti e richiamano ai grandi fori dei fienili rustici presenti nelle zone agricole. Un progetto volto ad ottimizzare i consumi di energia dell’edificio grazie all'installazione di panelli solari e fotovoltaici sul tetto e alle pareti ventilate che permettono di limitare l’accumulo di calore nei locali interni diminuendo così i consumi.

Progetto e direzione artistica: La Porta Fabio (nella foto a destra), Arch. Urbani Nicola (a sinistra), Ing. Ceolato Giampaolo (VI) Impresa costruttrice: Edilgrif Costruzioni, Sovizzo (VI) Impianti elettrici: Graizzaro Mariano, Montecchio M. (VI) Impianti idraulici: La idrotermica di Dalla Motta Nicolò, Sovizzo (VI) Pavimenti: Zamberlan Pavimenti, Sovizzo (VI Light designer: Paolo Donadello (nella foto a sinistra la lampada "Aura") Serramenti: Falegnameria Gasparon, Bolzano Vicentino (VI)

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COPIA LO STILE /

DESIGN IN CASA

a cura di alberto ghirardello

OGGETTI di

DESIGN pER LA CASA?

l'ESPERTO risponde su

Designer emergente, dopo due anni al fianco di Giulio Iacchetti a Milano inizia nel 2012 la sua attività di freelance alla costante ricerca di nuovi stimoli e occupandosi di design a 360°: dal prodotto alla grafica, dal packaging all’illustrazione, dal di tutto al di più. www.albertoghirardello.com

Chiedi consiglio a info@videorunner.it oppure sulla pagina Case&Dimore di

COPIA LO STILE Ti piace la casa di Marco Busellato a pag. 13?

Riproduci l'eleganza razionale e la tecnologia a casa tua con le nostre proposte Big Bang Enrico Franzolini, Vicente García Jiménez per Foscarini - 2005 Con il suo volume costituito da piani irregolari rosso fuoco intersecati tra loro in maniera casuale, Big Bang è una vera e propria esplosione di colore e si presta ad essere collocata in ambienti total white per dargli un tocco di carattere e vivacità. Disponibile anche in versione a parete.

Moon Tokujin Yoshioka per Moroso - 2011 In terrazzo ma con uno stile unico: Moon è una sedia per esterni in polietilene stampato in rotazionale dal particolare effetto traslucido che grazie alle sue caratteristiche forme morbide, equilibrate ed accoglienti può tranquillamente trovare posto anche in casa.

Maralunga Vico Magistretti per Cassina - 1973 Vera e propria icona degli anni ’70, Maralunga è una famiglia composta da poltrona, pouf e divano a due o tre posti caratterizzati dallo schienale dotato di poggiatesta ribaltabili indipendenti per ogni singolo posto.

Rivestimento in pelle o in tessuto disponibile in numerosi colori.

Serving Water Kettle Tools Studio per Eva Solo - 2012 Un bollitore elettrico dall’aspetto candido e gradevole: così si presenta Serving Water Kettle, disegnato con il preciso scopo di essere preso e portato fuori dalla cucina per servire l’acqua calda direttamente agli ospiti. Disponibile in total white o in total black per inserirsi con discrezione in qualsiasi cucina.

BeoPlay A9 Øivind Slaatto per Bang & Olufsen - 2012 Una forma insolita ma contemporanea abbinata ad una qualità audio eccellente: è il nuovo sistema BeoPlay, connubio perfetto tra alta tecnologia e buon design: le gambe in legno sono disponibili in quercia, faggio o teak, mentre le cover in tessuto del diffusore sono disponibili in argento, bianco, nero, verde e marrone.

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SPACE CLEARING /

IDEE PER LA CASA

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A CURA DI STEFANIA PONZIN

IDEE SALVA

SPAZIO PER LA CASA

L'ESPERTO RISPONDE SU

Amante della casa e dell’ordine.

Declutter-coach per vocazione.

Curiosa di design ed amante del riciclo.

Propone interessanti idee e consigli sulla sua pagina facebook all’insegna del “vivere con meno per vivere meglio” facebook/space clearing bassano

Chiedi consiglio a casedimore@gmail.it oppure sulla pagina Case&Dimore di

PRIMAVERA IN ARRIVO

Courtesy of realsimple.com

Per lasciare alle spalle l’inverno dobbiamo caricarci dell’energia della nuova stagione.

Liberare e organizzare la casa e le cose ci sarà di grande aiuto!

SEMPLICEMENTE IN ORDINE Lo spazio intimo Anche il cassetto della “piccola biancheria” permette di avere tutto a portata di mano con il sapiente uso di appositi divisori che si possono trovare nei negozio di articoli per la casa. Sarà più facile tenere in ordine piegando le cose in modo da individuare facilmente cosa indossare anche nella fretta dell’ultimo minuto!

COLPI DI GENIO SALVASPAZIO Lo spazio nascosto

L'ARMADIO DEI BAMBINI Lo spazio di piccola taglia

Quando in casa gli spazi sembrano non bastare mai sfruttiamo al massimo tutte le possibilità!

Ecco che il sottoscala può diventare un armadio scorrevole dove organizzare il guardaroba per il cambio stagione. Coperte, trapunte, biancheria, abbigliamento, ci si può aiutare utilizzando delle scatole da impilare guadagnandone in altezza e agevolare il trasporto, senza dimenticare le etichette per indicare il contenuto.

COS’È LO SPACE CLEARING? È una disciplina che insegna a liberare le nostre stanze (e le nostre menti) da tutto ciò che ingombra. Liberararsi dal disordine e dagli accumuli delle cose inutili è un nuovo modo per stare bene con se stessi, una scelta di vita all’insegna della leggerezza. ph. Courtesy of Pinterest

Nell’armadio dei bimbi scatole colorate (anche con rotelle) per contenere le piccole cose, e utili divisori a scomparti per dividere maglie, tutine, pantaloni. Anche il colpo d’occhio è importante!

Attaccapanni tutti uguali per gli abitini da appendere e sacchettini di lavanda (fai da te) per allontanare le tarme e lasciare un gradevole profumo. Con l’esempio impareranno già da piccoli a tenere in ordine le loro cose.

ZONA BAGNO Lo spazio quotidiano Una delle stanze più vissute della casa è certamente il bagno. I prodotti di uso quotidiano reclamano il loro spazio! Spugne, profumi, cosmetici e creme, tutti in vista sarebbero scomodi anche nel momento delle pulizie. Più facile è raggruppare i vari barattoli in utili cestini in modo da averli sempre a portata di mano.

Se avete bisogno di qualche consiglio pratico per la vostra casa scrivetemi a casedimore@gmail.com, risponderò alle vostre domande nel prossimo numero di C&D

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TAPPEZZERIA E DINTORNI /

DESIGN TRENDS

A CURA DI VALENTINA REA

QUALCHE IDEA DI

STILE

PER LA CASA?

L'ESPERTO RISPONDE SU Chiedi consiglio a info@videorunner.it oppure sulla pagina Case&Dimore di

Giovane laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità, ama (s)parlare di design, gadget e tendenze.

Sempre connessa, ha una passione smisurata per i social media, le sue Polaroid, le cupcakes e tutto ciò che è rosa. Seguila nel blog creamandshout.com

LA CASA DEL 2014 A TUTTO COLORE...MA CON GUSTO!

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uest’anno, il titolo di Color of the Year proclamato da Pantone spetta al Radiant Orchid, una miscela di fucsia, viola e sfumature di rosa, definito dalla stessa azienda, autorità indiscussa per ciò che concerne il colore, “una gradazione che cattura lo sguardo e stimola l’immaginazione. Ispira fiducia ed emana gioia e gran benessere”.

Nell’arredo di interni il nuovo colore Pantone propone uno stile appariscente, ideale per le pareti, gli accessori e i dettagli.

ABBINAMENTI / ENERGIA RIVITALIZZANTE È una nuance molto versatile e bella, complementare al verde oliva, al verde militare, ma si sposa bene anche con il turchese, il verde acqua e il giallo pastello. Il suo effetto energizzante può ravvivare tonalità neutre come il grigio e il beige.

PANTONE INC. Azienda statunitense che si occupa principalmente di tecnologie per la grafica, catalogazione colori e produzione del sistema per la loro identificazione. Oltre al colore dell’anno Pantone propone anche diverse palette con le nuance che meglio si accostano l’una all’altra. Quelle del 2014 sono nove: Techno Color, Physicality, Sculpted Simplicity, Fluidity, Collage, Intimacy, Moda, Tribal Threads ed Eccentricities.

TENDENZE / LA CASA DEL 2014 Le tendenze casa del 2014 parlano chiaro: sarà l’anno del blu e dell’arancione, due tonalità diverse, che possono venire in nostro soccorso per arredare con stile ogni ambiente della casa. L’arancione, ideale per vivacizzare la zona giorno, il blu, ideale per la zona notte, per rilassarsi e ritrovare la giusta energia, il viola accattivante di Pantone, con il suo fascino seducente incoraggia la creatività e l’originalità emanando grande gioia e benessere.

TENDENZE TRAME DI TESSUTI / MODA E DESIGN Stampe geometriche, in stile optical o anni Sessanta, e stampe floreali per proposte frizzanti a dimostrazione che moda e design vanno spesso in simbiosi nella scelta di materiali e abbinamenti più giusti sempre secondo uno stile minimal. Colore si, ma con criterio!

Ulteriori protagonisti saranno i tessuti in chiave esasperata ed audace nell’accostare materiali e colori contrastanti per arredare la casa con carattere e personalità.

I TRUCCHI DEL MESTIERE / CAMBIARE NON SCONVOLGERE Come fare a seguire le tendenze dell’arredamento senza stravolgere la casa ogni anno? Il segreto è mantenere il più neutro possibile lo sfondo, con bianchi, grigi e beige su pareti e mobili, per poter ogni anno (ma anche ogni stagione) mettere in risalto alcuni particolari con colori più accesi, che siano quelli proclamati da Pantone oppure no. Le parole d'ordine in questo caso sono rinnovare e riciclare

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1a TAPPA

TRIP DESIGNER / A CURA DI CAMILLA PISANI

WORLD WIDE

DESIGN & LIFESTYLE

L'ESPERTO RISPONDE SU

45 AMSTERDAM

Giornalista veronese collabora con diverse testate locali e nazionali scrivendo di economia, lavoro e lifestyle.

Tra i pochi capi saldi: musica inglese, cinema francese, letteratura russa, cucina giapponese e vino italiano Twitter: @CamillaOnTW

Chiedi consiglio a casedimore@gmail.com oppure sulla pagina Case&Dimore di

HOME DECOR Le tappe irrinunciabili di AMSTERDAM, una città costellata di vivaci mini-shop

PLUK AMSTERDAM Reestraat 19 - Jordaan Il vero motivo per entrare, nonostante gli scaffali offrano una ricca ed elegante varietà di vasi, brocche, piatti e servizi da thé in ceramica, è fermarsi ad assaggiare le specialità servite all’interno dello shop: un tripudio di dolcezza, tra carrot cake, banana bread, pancakes e smoothie. Via libera anche per vegan e salutisti: tutto è fresco e naturale, lo testimonia il piccolo mercato della frutta allestito in entrata.

POLS POTTEN KNSM Laan 39 - KNSM Eiland

ALL THE LUCK IN THE WORLD Gerard Doustraat 86 - De Pijp Varcando la soglia di questo Vintage Shop situato nel quartiere di De Pijp, il più multietnico di Amsterdam, si ha l’impressione di entrare in un cartone animato: qui si possono trovare coloratissimi soprammobili in forma di animali, biciclette o Tour Eiffel, bocce per i pesci che diventano originali lampadari, quadretti raffiguranti insetti e farfalle e chissà che altro. La scelta è così vasta e varia che è impossibile non trovare il proprio “pezzo”. www.alltheluckintheworld.nl

A metà tra un negozio di antiquariato e un quadro di Dalì, l’atmosfera che si respira dentro questo negozio di KNSM Eiland, stretta penisola artificiale affacciata sulla costa orientale di Amsterdam, è davvero particolare. È un piccolo regno del design, dove si possono acquistare pezzi unici e impegnativi, dallo stile surrealista. Non manca l’oggettistica ispirata alla città, come le tipiche canal house riprodotte in ceramica.

Qui i prezzi, è bene saperlo, sono piuttosto esclusivi, ma vale la pena entrare, anche solo per la sensazione di trovarsi in una galleria d’arte. www.polspotten.nl

ANNA + NINA Gerard Doustraat 94 - De Pijp Decisamente Boho e femminile. È questo lo stile del concept store che prende il nome da quello delle due giovanissime titolari: Anna e Nina. Un paradiso per ragazze in cerca di accessori o preziosa bigiotteria ma anche di libri, mug, pezzi di arredo e oggettistica per la casa. Immancabile il coffee corner dove rilassarsi tra una seduta di shopping e l’altra.

Presto è prevista una seconda apertura a New York. www.anna-nina.nl

TOLHUIJS Nieuwpoortkade 2A - Joordan A nemmeno 30 anni, il designer Baastian Tolhuijs è già una firma celebre nel panorama del design contemporaneo olandese. La sua casa, che è insieme laboratorio e atelier, si trova nel centralissimo quartiere di Joordan: è qui che propone i suoi complementi di arredo artigianale realizzati esclusivamente con materiali green. Tra i pezzi più importanti, il tavolo realizzato con assi di legno riciclato e le elegantissime lampade a rocchetto. www.tolhuijs.nl

la stanza delle passioni

hai una

passione

da raccontare?

Manda le tue foto a casedimore@gmail.com oppure sulla pagina Facebook Case&Dimore

L'artista e le sue opere Finora ha prodotto sette manoscritti: il primo contenente i quattro Vangeli, il secondo l'Apocalisse, il terzo il Profeta di Kahlil Gibran, il quarto Le Favole di Fedro, il quinto è un leporello (il cui testo si rifà al libro della Genesi), il sesto Il Cantico dei Cantici ed il settimo il Qohèlet.

scritture secolari a cura di Paride Grandis

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Una stanza speciale a Meledo dedicata all’arte della calligrafia dove Ivano Ziggiotti crea manoscritti antichi

n questa stanza si ripetono alchimie antiche, lontane nei secoli, che per molto tempo sono rimaste assopite in attesa di essere risvegliate da chi, come Ivano Ziggiotti ama il libro manoscritto. La sua formazione è pressoché da autodidatta salvo per i corsi che ha frequentato con l'Associazione Calligrafica Italiana nei quali, attraverso gli insegnamenti dei suoi validi docenti, ha appreso le basi di quest'arte. Adesso Ivano fa parte di questi docenti, tiene dei corsi e concepisce la calligrafia «come una forma di terapia analgesica e sedativa. Chi la pratica come si deve, ha bisogno di calma e concentrazione, una "bella scrittura" la si raggiunge solamente con una pratica quotidiana e costante».

Ivano ha scelto la calligrafia più antica dedicandosi alla conservazione delle tecniche con le quali centinaia di anni fa gli amanuensi scrivevano e decoravano i libri. La sua vocazione di artigiano lo

porta a ricercare, attraverso lo studio di antichi ricettari medievali, i materiali e le tecniche tradizionali per la produzione di colori ed inchiostri per poi utilizzarli nella decorazione e nella scrittura dei suoi manoscritti.

«Per i miei lavori uso del materiale assolutamente filologico, niente di preconfezionato, la pergamena è vera pelle ovina o caprina, la penna d'oca è lo strumento scrittorio obbligatorio come per il tradizionale inchiostro ferrogallico. I colori sono quasi tutti prodotti da me in questa stanza che si trasforma in laboratorio alchemico dove da erbe, foglie, fiori, bacche, insetti e legni estraggo succhi colorati e dove da minerali, terre e pietre ottengo polveri dai colori brillanti che poi userò per decorare i miei manoscritti».

In questa stanza speciale si diverte a cambiare la destinazione d'uso a quelle materie che la Natura aveva pensato per un altro scopo e le racchiude tutte in quel prezioso scrigno che si chiama "Libro" che poi affida al tempo...

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INTERIORS

C&D Advertising Speciale per Filippozzi Arredamenti

>> UN BUON ARREDAMENTO PARTE DA UN BUON PROGETTO DI INTERNI Nelle immagini, alcuni allestimenti dello showroom Filippozzi Arredamenti di Montebello Vicentino

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L’ARREDO SARTORIALE È FILIPPOZZI Una ragionata progettazione d’interni, un aggiornamento costante sulle tendenze di design, collaboratori professionali di fiducia.

Questi sono i pilastri della proposta su misura firmata Filippozzi

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entirsi a proprio agio in casa propria. Una filosofia che fin dal 1973 caratterizza e distingue Filippozzi Arredamenti. La realtà conosciuta nel vicentino per il suo grande e rinnovato showroom di Montebello, da sempre sostiene un approccio sartoriale nei confronti dell’arredo. Come un abito sartoriale, la casa deve essere a misura di chi la vive: deve rispondere alle esigenze pratiche e allo stesso tempo assecondare i gusti personali in modo originale e mai scontato.

Come? Attraverso un buon progetto d’interni: da questa premessa dipende il risultato finale ed è in questa fase che la professionalità Filippozzi fa la differenza.

Sia che si tratti di una progettazione da zero che contempli la scelta della disposizione di pareti e stanze assieme ai mobili, sia nelle ristrutturazioni e quindi nell’arredamento di ambienti già finiti. Vedere soluzioni diverse, trovare quella che più corrisponde alle esigenze del cliente, saper intervenire con cartongessi, tinte e materiali e infine realizzare l’arredamento: l’arredo è un processo che l’azienda di Montebello affronta con creatività, ricerca e competenza grazie al costante aggiornamento in materia di materiali e prodotti. Ma anche grazie ad un team di collaboratori di fiducia e professionisti del settore.

UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I PROFESSIONISTI Filippozzi crede fortemente nella collaborazione e nel costante dialogo con i professionisti del settore. A tal punto che lo scorso novembre ha organizzato e ospitato nello showroom una conferenza accreditata dall’Ordine degli Architetti di Vicenza a cui hanno partecipato una settantina di figure professionali. Il tema riguardava la progettazione della zona giorno/cucina. L’esperienza è stata molto positiva e verrà sicuramente ripetuta, assieme ad altre iniziative mirate ad accrescere la professionalità conosciuta e diffusa tramite il passaparola dai clienti Filippozzi.

Filippozzi Arredamenti Srl Via Lungo Chiampo, 25 - Montebello (VI) Tel. 0444 648499 www.filippozzi.it - Facebook: Filippozzi Arredamenti

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INTERIORS

C&D Advertising Speciale per Urbani Pavimenti

>> SHOWROOM VICENZA Simone Urbani, fondatore di Urbani pavimenti e rivestimenti

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ATTENTI A DOVE METTETE I PIEDI Impresa e punto vendita. Dalla scelta insieme al cliente alla realizzazione con materiali ecocompatibili. Urbani pavimenti e rivestimenti per personalizzare al massimo la propria casa

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ella creazione di una nuova casa si utilizzano materiali ecocompatibili e soprattutto biocompatibili, per fornire prodotti di prima qualità ma, allo stesso tempo, rispettosi dell’ambiente. È un aspetto di fondamentale importanza non solo per la salute di chi realizza i lavori, ma anche e soprattutto chi ci abiterà.

Urbani pavimenti e rivestimenti nasce nel 1997 dall’esperienza pluriennale di posatore di Simone Urbani e dalla sua idea di allestire un punto espositivo con una duplice funzione: seguire ed assistere direttamente il cliente nella scelta e, contemporaneamente, essere presente in cantiere per seguire personalmente la realizzazione del progetto.

A REGOLA D’ARTE Il negozio ha uno spazio espositivo molto luminoso, ben curato e ben disposto, sempre aggiornato sulle novità riguardanti pavimenti e rivestimenti, sia quelle che fanno tendenza, sia i prodotti più tradizionali. Gli interventi sono principalmente rivolti ad abitazioni private, nella massima cura delle rifiniture e del dettaglio, per consegnare il lavoro finito a regola d’arte, lasciando il cantiere pulito a lavoro ultimato. Il servizio comprende infatti il primo lavaggio dei pavimenti e dei rivestimenti con un prodotto professionale, in modo da rendere più facile la pulizia ordinaria all’utilizzatore finale SERVIZIO “CHIAVI IN MANO”.

Uno dei punti di forza di Urbani pavimenti è l’esecuzione dei lavori con la formula “chiavi in mano”, la cui realizzazione è resa possibile grazie alla collaborazione con artigiani professionisti di fiducia (idraulici, elettricisti, pittori, falegnami), altamente competenti in grado di garantire un’esecuzione dei lavori seria e puntuale.

Urbani pavimenti e rivestimenti Viale Anconetta, 95/B - Vicenza T. 0444 506454 www.urbanipavimenti.it