I REQUISITI NECESSARI PER UNA BUONA VISTA ADATTA AD UNA GUIDA SICURA
Valerio Verrecchia Medico Chirurgo Oculista - Cassino (FR)
FIGURA 1 Le due immagini mostrano ottotipi computerizzati per la valutazione della sensibilità al contrasto: si vede che a parità di acuità visiva la seconda figura (inferiore) mostra un’alterazione in termini di riduzione della sensibilità al contrasto. È la qualità della visione che ne risulta compromessa (appannamento visivo, riduzione della nitidezza degli oggetti) e non la quantità
• Acuità visiva: solitamente viene misurata facendo leggere delle lettere o altri simboli su un tabellone o su uno schermo posto a 3 o 5 metri di distanza; per acuità visiva si intende nella pratica quotidiana la cosiddetta acuità visiva morfoscopica o “minimo leggibile”, ossia il riconoscimento di una forma di un oggetto, la più piccola possibile ad una determinata distanza ed in posizione ferma e seduta. Ma parlare di acuità visiva in questi termini finisce per diventare limitativo perché si deve tener conto anche di altri fattori e non solo della funzionalità e del potere risolutivo della retina. L’esame di “quanto si vede” è un test psicofisico a tutti gli effetti: senza dubbio gioca un fattore predominante la perfetta composizione dell’occhio ma bisogna considerare anche l’approccio comportamentale e cognitivo all’atto visivo. In effetti è più facile riconoscere anche a distanza una letterina nello studio- ambiente rilassato del nostro Oculista di fiducia: allo stesso modo è più facile guidare anche in maniera spedita su una strada “familiare” senza stress o stanchezza! Guidare è un’azione dinamica e mutevole: a seconda delle diverse velocità gli occhi si concentrano su di un campo vi-
OTTOBRE 2016 | 13
sivo sempre uguale e ristretto, il fuoco delle immagini si sposta in avanti (gli oggetti vicini perdono in dettaglio), diventa più difficile capire le profondità. L’acuità visiva è influenzata anche dall’illuminazione ambientale, dalla dilatazione della pupilla che ne è direttamente dipendente: luci troppo forti abbagliano la retina provocando cecità di qualche secondo; al buio l’occhio perde la capacità discriminativa centrale e nelle vicinanze immediate, mentre la visione laterale si mantiene buona. Inoltre di notte sono visibili solo gli oggetti fortemente contrastati. • Sensibilità al contrasto: misura la capacità della retina di percepire le differenze di illuminazione fra un oggetto e lo sfondo. Pur in presenza di un’acuità visiva perfettamente normale, la funzione visiva può risultare compromessa a causa di una ridotta sensibilità al contrasto. Per la misura della sensibilità al contrasto vengono utilizzati particolari immagini-test, in cui varia la luminosità relativa fra il carattere e lo sfondo, oppure sistemi computerizzati. Questo test dovrebbe essere di routine nel conseguimento della patente di guida allo stesso modo di come è obbligatorio per il conseguimento della patente