Emicrania oftalmica con “aura” e pervieta’ del forame ovale: studio clinico
tatori a livello occipitale, come fosfeni, scotomi fino ad arrivare ad episodi di emianopsia transitoria. Dopo 20-30 min. diminuiscono i fenomeni visivi e inizia la fase algica, associata spesso a nausea e malessere generale.
Figura 1 Crisi di emicrania
Talvolta, nella cosiddetta “emicrania oftalmica senza cefalea”, l’”aura” non è seguita da sintomatologia dolorosa. Già da qualche anno è stata evidenziata da diversi Autori, soprattutto cardiologi e neurologi, l’associazione tra emicrania con aura,deficit fi circolatori cerebrali (stroke) e pervietà del forame ovale (patent foramen ovale - PFO). Inoltre sono stati descritti fenomeni embolici retinici, più frequenti in giovani pazienti con storia di emicrania con aura e PFO. Il forame ovale pervio è presente nel 30% circa dei soggetti sani e in condizioni normali non da shunt, poiché la pressione atriale sinistra mantiePervietà del forame ovale: ricordi anatomici Nel feto, i polmoni non hanno la funzione di ossigenare il sangue e l’ossigeno è trasportato dal circolo ematico ombelicale della placenta. Attraverso una comunicazione tra atrio destro e atrio sinistro (forame ovale), il sangue raggiunge il versante sinistro del cuore e il sistema arterioso. Soltanto una piccola percentuale attraversa la via fisiologica dei polmoni. Alla nascita, al primo vagito del neonato, i polmoni si espandono e aspirano aria. La pressione all’interno dell’atrio destro si riduce improvvisamente e permette la chiusura della valvola tra i due atri, che si completa nei giorni successivi. Talvolta questa valvola non si chiude del tutto e permane un’apertura di dimensioni variabili.
ne accollata la membrana. Soltanto in determinate situazioni, quando la pressione atriale destra eccede quella sinistra si verifica fi uno shunt destro-sinistro a livello del setto interatriale. Così materiale embolico può passare dal sistema venoso a quello arterioso (“embolia paradossa”). Il primo caso di “embolia paradossa” attraverso il PFO è stato descritto da Cohnheim nel 1877: l’embolo fu evidenziato in corrispondenza dell’arteria cerebrale media in un paziente con trombosi venosa profonda della gamba. Tra i vari studi sull’argomento ve ne è uno svolto nell’ University Hospital di Berna dove neurologi e cardiologi hanno sottoposto a ecocardiografia fi transesofagea 183 individui,di cui 93 con una storia di emicrania con aura da circa 18 anni. La pervietà del forame ovale era presente in 44 pazienti con storia di emicrania e soltanto in 16 pazienti sani . Anche in altri lavori è stato messa in correlazione questa anomalia congenita con l’emicrania con aura e con eventi ischemici transitori, soprattutto nei giovani ed è stato riscontrato che i soggetti con PFO possono presentare episodi di emicrania con aura, con un’incidenza da 2 a 5 volte superiore rispetto al resto della popolazione. Dai dati in Letteratura si è visto inoltre che l’emicrania oftalmica con aura era più frequente nei pazienti con PFO associato ad aneurisma del setto interatriale (ASA); mentre erano scarsi i dati riguardanti l’associazione tra ASA isolato ed emicrania.
PFO
Atrio sinistro Atrio destro
1 • 2012
viscochirurgia
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