Vito Gasparri, Walter Calcatelli, Elisabetta Calcatelli
Da un’analisi retrospettiva Wilmshurst vide che, nel 50% dei pazienti in cui il PFO era stato chiuso per sospetta embolia paradossa, l’emicrania cessava. Uno studio randomizzato, MIST I (Migraine Intervention with Starfl flex Technology I), non ha trovato differenze statisticamente significative fi tra chiusura percutanea e placebo nella scomparsa totale dell’emicrania, mentre ha mostrato differenze significative fi nella riduzione sia dei giorni che dell’entità delle cefalee, a favore del gruppo trattato con chiusura percutanea (79% contro 40%). Figura 2 Difficoltà fi di concentrazione
Tra le ipotesi avanzate per spiegare l’aumento di incidenza di emicrania, soprattutto con aura, in pazienti con PFO, una evidenzia che il passaggio di piccoli emboli venosi attraverso il forame ovale possa favorire l’insorgere di un’onda di depolarizzazione,alla base dell’emicrania. Un recente studio ha dimostrato un’incidenza maggiore di lesioni alla RMN encefalo nei pazienti con emicrania rispetto ai controlli. Secondo un’altra ipotesi, sostanze chimiche vasoattive inducenti l’emicrania, passando attraverso il forame, arrivano direttamente nella Figura 3 Ecocardiogramma transesofageo prima (A) e dopo (B) infusione endovenosa di soluzione fisiologica miscelata con aria in PFO
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viscochirurgia
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circolazione sistemica, senza essere fi filtrate a livello polmonare.
>> Esami diagnostici Gli esami utili per evidenziare la pervietà del forame ovale vengono eseguiti con infusione di contrasto (aria ed emagel) e con la manovra di Valsalva (condizione che crea un aumento della pressione nelle cavità destre e quindi possibile shunt destro-sinistro). L’ecodoppler transcranico è un esame non invasivo, che viene eseguito su un’arteria cerebrale, in genere l’arteria cerebrale media. La positività dell’esame è data dalla comparsa di “spike” durante manovra di Valsalva o dal rilevamento di alterazioni della normale onda flussimetrica, per il passaggio di microbolle di aria,per shunt destro-sinistro,dopo iniezione endovenosa di soluzione fisiologica miscelata con aria (“bubble test”). Un altro esame fondamentale per la diagnosi è l’ecocardiogramma transesofageo. Questa metodica, a differenza dell’ecocardiogramma transtoracico, permette di esaminare, da una posizione più vicina, il cuore, evitando strutture della gabbia toracica che potrebbero inficiare fi il risultato. L’esame prevede l’introduzione di una sonda in esofago, che per il paziente equivale all’esecuzione di una comune gastroscopia.
>> Materiali e Metodi Abbiamo reclutato 10 pazienti di età compresa tra 18 e 52 anni, 7 femmine e 3 maschi, che riferivano in anamnesi sintomatologia emicranica con aura almeno una volta al mese da più di cinque anni. B