Chirurgia del Glaucoma - Estratto

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Capitolo 1 - Anatomia chirurgica

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Canale di Schlemm

Il canale di Schlemm è importante per l’esecuzione di alcuni interventi antiglaucomatosi, come la canaloplastica e la trabeculotomia ab externo. Esso è un canale circolare che forma un anello completo costeggiando tutta la circonferenza limbare. Il canale di Schlemm presenta un diametro che varia da 190 a 370 micron. È limitato lateralmente dallo sperone sclerale e posteriormente dalla porzione filtrante del trabecolato (vedi anche Fig. 1.4). La sua proiezione sulla superficie esterna del bulbo cade immediatamente al di dietro del limite posteriore del limbus. Il canale di Schlemm è collegato da un plesso venoso intrasclerale ad un plesso venoso episclerale: entrambi questi plessi venosi ricevono gli emissari del canale ed hanno notevole importanza per lo scarico dell’umor acqueo. Per quanto riguarda gli aspetti gonioscopici, i punti di repere più utili sono soprattutto lo sperone sclerale e, quando è ben visibile, la linea di Schwalbe.

Vie di deflusso dell’umor acqueo

Il chirurgo del glaucoma deve conoscere dettagliatamente anche alcuni concetti di fisiologia per comprendere meglio il razionale delle più recenti tecniche chirurgiche antiglaucomatose come le nuove tecniche chirurgiche antiglaucomatose mini-invasive (MIGS). La principale via di deflusso dell’umor acqueo è costituita dal trabecolato e dalla parete interna del canale di Schlemm. L’umor acquo esce dal bulbo oculare attraverso il trabecolato, che è una fitta rete. Quindi l’umor acqueo raggiunge il limitrofo canale di Schlemm, che drena direttamente nella vene acquose. La rete trabecolare contiene 3 differenti strati. Lo strato di tessuto più vicino alla CA è il trabecolato uveale, costituito da una rete di prolungamenti del tessuto di connessione che parte dall’iride e dal corpo ciliare. Questo strato non offre molta resistenza al deflusso dell’umor acqueo perché gli spazi intercellulari sono ampi. Lo strato successivo è il trabecolato corneo-sclerale, caratterizzato dalla presenza di lamelle ricoperte da cellule simil-endoteliali poste su una membrana basale. Le lamelle sono formate da glicoproteine, collagene, acido ialuronico e fibre elastiche. Il terzo strato è il trabecolato juxtacanalicolare, che è in diretto contatto con la parete interna delle cellule endoteliali del canale di Schlemm. Esso è formato da cellule contenute in una densa matrice extracellulare. Si ritiene che la maggiore resistenza al deflusso dell’umor acqueo sia determinata da questo strato perché i suoi spazi intercellulari sono molto stretti. Infine l’umor acqueo attraversa lo strato di cellule endoteliali del canale di Schlemm, che costituiscono l’ultima barriera che l’umor acqueo deve superare per uscire dal bulbo.


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