Attualità
Si impara di più insegnando che studiando Dopo quello con Simone Santacatterina, l’incontro “tra giovani” è con Andrea Pirotta, che ha diviso la sua passione per l’optometria tra Italia e Spagna
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rosegue il percorso di interviste a giovani e meritevoli professionisti che in Italia già rivestono un ruolo importante nel settore. Andrea Pirotta è ottico, optometrista, visual trainer, docente a contratto all’Università di Milano Bicocca, nonché docente e responsabile ricerca alla Scuola Neuro Visuo Posturale e, infine, socio fondatore di Aloeo. Nel 2009, dopo aver concluso il percorso universitario, ha conseguito in Spagna il master clinico in Optometria Comportamentale Visual Training. Quali sono le principali differenze tra l’ottica e l’optometria in Italia e in Spagna? Il percorso dell’ottico non è molto diverso fra i due paesi, è l’optometria a fare la differenza. Siccome in Spagna non esiste la figura dell’ortottista, le competenze e le mansioni dell’optometrista sono più ampie e minuziosamente regolamentate. Inoltre il percorso di laurea in Optometria spagnolo si sviluppa su quattro anni ed esistono sul territorio numerose possibilità di master e dottorati di ricerca in ambito clinico: sicuramente un modello da seguire anche in Italia. Ci stiamo lavorando e sia-
di Andrea Astarita Laureato in Ottica e Optometria Vincitore del VisionOttica Award 2019
mo in stretto rapporto con le istituzioni optometriche iberiche. Ritiene che le sia stato utile studiare in Spagna dopo l’università o crede che si possano acquisire le stesse competenze anche in Italia? Il master clinico in Optometria e Visual Training che ho seguito a Madrid contava circa 1.500 ore tra teoria e pratica. Il principale vantaggio riguarda la possibilità di vedere quotidianamente casi clinici reali, inizialmente in affiancamento a docenti esperti e, in seguito, in totale autonomia. In Italia al momento non esiste una possibilità simile. Ricordo che appena laureato non ritenevo di essere sufficientemente preparato per ciò che desideravo fare, l’optometria clinica, così mi sono dato da fare per cercare all’estero il percorso migliore. Una volta là comunque io e un collega italiano ci siamo resi conto di avere una base teorica molto solida, addirittura migliore di alcuni neolaureati spagnoli. L’esperienza e la fiducia l’abbiamo poi acquisita sul campo, ottimamente seguiti da esperti. Spero che presto si possa fare qualcosa di simile anche qui in Italia e sarei lieto di dare una mano in tal senso.
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N42021