La Voce AICCER 1/2017

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CHIRURGIA DELLA CATARATTA E REFRATTIVA di Iacopo Franchini, Lucia Finocchio, Andrea Passani, Fabrizio Franco, Ilaria Biagini, Lorenzo Beni

Micromonovisione convenzionale vs micromonovisione crociata nei pazienti con impianto intraoculare monofocale bilaterale ggi i pazienti sottoposti ad intervento di cataratta hanno grandi aspettative e fra queste, quello che appare il desiderio più grande, è il potere vedere a tutte le distanze senza l’utilizzo di lenti correttive. Negli ultimi anni sono state proposte varie soluzioni a questo problema (lenti multifocali, lenti accomodative, impianti intracorneali, chirurgia di superficie etc), con risultati molto interessanti che tuttavia non sembrano ancora soddisfare pienamente la maggior parte dei chirurghi e dei pazienti. D’altra parte tutti noi abbiamo osservato che i pazienti pseudofachici vedono in generale da vicino meglio dei loro pari età non operati e che alcuni addirittura vedono bene da vicino e da lontano senza l’utilizzo di occhiali. Questo fenomeno va sotto il nome di accomodazione apparente o pseudo accomodazione e la sua intensità, secondo la letteratura, può variare da 1 ad anche più di due diottrie. Le ragioni di questo fenomeno non sono oggi ancora totalmente chiarite. Sicuramente si tratta di un fenomeno multifattoriale in cui sono coinvolti fattori puramente

O

ottici e fattori meccanici nessuno dei quali è di per sè in grado di giustificare l’intero fenomeno.1,2,3

Diametro pupillare Il diametro pupillare è un fattore molto importante perché al diminuire di esso corrisponde un aumento della profondità di fuoco (o di campo a seconda se la si misura in diottrie o in misure lineari). Se consideriamo a e b i limiti massimi di grandezza dei cerchi di diffusione all’interno dei quali l’immagine può essere ancora riconosciuta, al diminuire della grandezza della pupilla aumenta la distanza tra a e b (Figura 1). La valutazione del migliore diametro pupillare tuttavia non è cosa facile dal momento che entrano in gioco molti altri fattori come la quantità di luce che penetra nell’occhio, che è molto importante per la luminosità ed il contrasto dell’immagine, l’aberrazione sferica e cromatica dipendenti dal diametro pupillare, e non ultimo il fatto che quando la pupilla è troppo stretta i fenomeni di diffrazione della luce sul bordo della stessa portano alla comparsa di un appannamento della visione vanificando i vantaggi dell’aumento della profondità di fuoco.

Multifocalità della cornea In alcuni studi eseguiti con la topografia corneale è stato dimostrato che in alcuni pazienti dopo l’intervento di cataratta la cornea si comporta come una lente multifocale. Infatti nella zona ottica è possibile rinvenire la presenza di aree con curvatura corneale differente ciascuna delle quali può essere utilizzata dal paziente come una zona ottica alternativa.4,5,6

Astigmatismo miopico semplice Figura 1. Diametro pupillare e profondità di fuoco

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Negli occhi con un astigmatismo miopico semplice non


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