AICCER 01 dispensa

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CHIRURGIA DELLA CATARATTA Pazienti con pregressa chirurgia cheratorefrattiva (RK, PRK eLASIK) In soggetti che hanno precedentemente subito un intervento tale da modificare la curvatura corneale non ci sono difficoltà tecniche nell’eseguire un intervento di chirurgia della cataratta, tuttavia il potere della IOL risulta spesso inaccurato. L’origine dell’errore sta in una serie di approssimazioni che vengono fatte nella misura del potere corneale. Normalmente questo potere si calcola misurando la curvatura della sola superficie anteriore della cornea mediante il cheratometro. Questo strumento misura la curvatura sagittale di una ristretta zona paracentrale e, utilizzando un indice di rifrazione fittizio (variabile da 1.332 a 1.3375, a seconda dei costruttori) che tiene conto dell’effetto diottrico della superficie posteriore della cornea di un occhio medio, fornisce il potere diottrico della cornea misurata. Dopo un intervento di chirurgia refrattiva, si verificano due fenomeni che rendono questo metodo non più applicabile in modo corretto: 1) l’eccentricità della cornea si modifica in modo considerevole: in caso di correzione miopica l’eccentricità si inverte e la porzione centrale della cornea si appiattisce (oblata) di più della porzione misurata con il cheratometro; in caso di correzione ipermetropica la porzione centrale diventa più curva (iper-prolata); 2) il rapporto tra potere corneale anteriore e posteriore in un cornea normale è pari all’82%. La chirurgia rifrattiva altera questo rapporto e quindi l’indice di rifrazione fittizio normalmente utilizzato non è più valido. Diminuisce in cornee sottoposte a trattamento miopico e aumenta in cornee sottoposte a trattamento ipermetropico. Facendo dei calcoli ottici è possibile determinare un nuovo indice di rifrazione fittizio, specifico per ciascuna cornea operata. Per fare ciò è necessario conoscere con sufficiente precisione la curvatura di entrambe le superfici corneali e questo è possibile utilizzando strumenti ottici che misurano il “reale potere corneale” o “Potere Corneale Totale” (TCP=Total Corneal Power) attraverso il metodo del ray-tracing (Legge di Snell) (Figura 13). TCP = potere anteriore + potere posteriore + + spessore della cornea Il Galilei Dual Scheimplflug Analyzer utilizza que-

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Figura 13. Potere Corneale Totale (TCP) calcolato con il metodo del ray-tracing (Legge di Snell)

sto metodo e si avvale di un report lo “IOL power report” (Figura 14) in cui troviamo oltre al Potere Corneale Totale anche il Potere Corneale Totale Medio (TCA: Total Corneal Power) ossia il Potere Corneale Centrale da 0-4mm. Il TCA il che può essere inserito su un foglio di calcolo consultabile via Internet sul sito www. ascrs.org. Se non si dispone di tomografi si può aggirare questo problema utilizzando altri metodi di calcoli e altri strumenti. Ad esempio, il topografo CSO Eye Top 2005 è fornito del “sommario di vinciguerra” per la cataratta, un report di stampa integrato di un foglio di calcolo in cui è implementata la formula di Camellin-Calossi. La formula Camellin-Calossi, prende origine da una formula teorica a cui sono stati fatti degli aggiustamenti di natura statistica a carico di due parametri: 1) il potere corneale; 2) la profondità della camera anteriore post operatoria (più precisamente la distanza fra i piani principali della cornea e dell’impianto). Conoscendo la correzione refrattiva (SIRC: surgical Induced refractive Change) indotta dall’intervento di chirurgia refrattiva. Un altro metodo è l’esecuzione dello IOL Master e l’uso della formula Haigis –L14 valida per LASIK e PRK miopica ed ipermetropica (disponibile nell’ultima versione 5.4). Questa formula utilizza la cheratometria post-operatoria, la lunghezza assiale, e la profondità della CA per calcolare il potere di una IOL. La formula non può essere usata se non facendo l’acquisizione delle misure nello strumento che la ospita. In altre parole se non si passa con lo IOL Master attraverso l’opacità de cristallino, non si può calcolare il potere di una IOL. Si basa sulla formu-


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