Tribuna 31 Maggio 2010

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www.etribuna.com SETTIMANALE g 1,00 - ESTERO g 2,00

ANNO XXIV - N. 22 - 2010

ISTAT - 2009 Il Paese inizia a vedere i risultati degli sforzi attuati 189.812 operatori dal Governo per fronteggiare economici hanno la crisi economica effettuato vendite all’estero Nostra intervista a Patrick Hennessy, Ambasciatore di Irlanda in Italia “Una delle lezioni principali

vole alla nascita e allo sviluppo

che l’Irlanda ha tratto dall’espe-

delle imprese. Sebbene ci sia an-

rienza della crisi è stata la ne-

cora molto da fare, il paese sta

cessità di rispondere con inter-

andando nella giusta direzione.

venti adeguati e tempestivi in

Cio’ grazie alla flessibilità della

quelle aree che rientrano sotto il

nostra economia, con il livello

nostro controllo. La nostra stra-

dei prezzi e delle retribuzioni che

tegia è stata incentrata sulla

si va assestando per adattarsi

creazione di un contesto favore-

(continua a pag.11)

“E’ nell’interesse nazionale avere un euro forte e un’Eurozona salda, stabile e in crescita” Laurence Bristow-Smith, Console Generale di S.M. Britannica e Direttore Generale UKTI rilascia, a Tribuna Economica, un intervento sui programmi del nuovo Governo Premetto che è ancora presto fare una valutazione dettagliata in quanto la coalizione si è appena insediata. L’Italia ha una ricca esperienza nella formazione di governi di coalizione, ma per il Regno Unito i risultati delle elezioni del mese scorso, in cui nessun partito ha ottenuto una netta maggioranza, sono stati relativamente inusuali. È quindi motivo d’orgoglio aver messo insieme in pochi giorni una storica coalizione tra il Partito Conservatore e i Liberaldemocratici, il primo governo di coalizione del Dopoguerra. Un’altra novità è che il nuovo Governo istituirà un Parlamento della durata di cinque anni per consentire agli imprenditori di definire piani a lungo termine. Per il Regno Unito tale coalizione significa avere un Governo La Banca d’Italia ha adottato un provvedimento con cui viene modificato il trattamento prudenziale dei titoli di debito dei Paesi dell’Unione Europea ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza delle banche e dei gruppi bancari italiani. Lo si legge in una nota. In base al nuovo provvedimento le banche potranno optare, limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi Ue inclusi in portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita - ASF”, per un metodo che consente di neutralizzare gli

saldo, stabile e con forte capacità decisionale derivante dalla sostanziale maggioranza parlamentare. Alla luce del programma abbozzato al Parlamento e degli annunci fatti riguardo al contenimento del deficit, con i suoi programmi la coalizione intende proporsi come governo di ampie riforme. Tra le promesse c’è il fermo impegno ad essere un ‘partecipante positivo’ dell’Unione Europea, con il nuovo Governo britannico deciso a svolgere un ‘ruolo forte e positivo’ nella soluzione di problemi pressanti quali cambiamento climatico, crisi finanziaria e povertà mondiale. Come ha affermato il Primo Ministro David Cameron, è nell’interesse nazionale avere un’Eurozona salda, stabile e in (continua a pag.2)

Bankitalia

Modificato il trattamento prudenziale dei titoli di debito dei Paesi Ue

La distribuzione degli operatori per valore delle esportazioni mostra la presenza di 116.228 operatori (qui definiti “microesportatori”) che presentano un ammontare di fatturato all’esportazione inferiore a 75.000 euro, con un contributo al valore complessivo delle esportazioni pari allo 0,6 per cento. D’altra parte, 8.218 operatori appartengono alla classe di fatturato superiore a 5 milioni di euro e realizzano l’81 per cento circa delle vendite sui mercati esteri. Lo annuncia l’Istat con una nota, in cui illustra per la prima volta il quadro sintetico degli operatori che effettuano esportazioni di merci, ampliando notevolmente il quadro informativo delle statistiche sul commercio con l’estero attraverso l’analisi della distribuzione degli esportatori per classe di fatturato all’export e grado di diversificazione geografica e merceologica. I primi cinquanta esportatori rappresentano il 16,6 per cento del totale delle esportazioni nazionali, i primi 100, il 22,1 per cento, mentre per i primi 1.000, la percentuale di export attivato è pari al 48,6 per cento. Il 43,9 per cento degli operatori esporta merci verso un unico mercato, il 15,3 per cento opera su oltre dieci mercati. 136.834 operatori sono presenti sul mercato comunitario (esportando circa il 58 per cento del totale delle vendite all’estero), 77.847 sui paesi europei non appartenenti all’Ue, 34.667 sul mercato dell’America settentrionale e 34.289 in Asia orientale. effetti delle valutazioni sul patrimonio di vigilanza. Il metodo prevede che non si tenga conto nè delle plusvalenze nè delle minusvalenze derivanti da andamenti di mercato. Tale metodo si aggiunge a quello già previsto, che impone di dedurre dal patrimonio di vigilanza le minusvalenze per intero e di includere le plusvalenze solo in parte. La normativa italiana recepisce in tal modo un’opzione prevista dalle linee guida del CEBS e si allinea a quella degli altri maggiori Paesi dell’Ue.

LUNEDI 31 MAGGIO 2010

Un 2009 proficuo per i rapporti tra l’Italia ed il Mozambico Intervista di Tribuna Economica a Carla Elisa Luis Mucavi, Ambasciatore del Mozambico in Italia Con una superficie di 799.380 kmq (circa due volte e mezzo l’Italia), una popolazione 20,2 milioni (2006, stima Nazioni Unite) e considerato un vero modello di ricostruzione, sviluppo e rafforzamento della pace, il Mozambico intrattiene ottimi rapporti con l’intera comunità internazionale. Uscito dal Comesa (Common Market for Eastern and Southern Africa) nel 1998, è il 53° ed unico Paese non ex colonia britannica ad essere parte del Commonwealth, è membro fondatore della Comunidade de Paises de Lengua Portuguesa (CPLP) e gode degli accordi Agoa con Usa e Eba con l’Ue. Rapporti con l’Italia, tutela del territo(continua a pag.5)

Parlamento europeo

Nuovo regolamento per donazione e trapianto di organi I tempi di attesa per un donatore dovrebbero accorciarsi, ora che il Parlamento ha approvato la proposta di direttiva sugli standard di qualità e sicurezza degli organi destinati al trapianto. La direttiva copre tutti gli stadi della catena, dalla donazione al trapianto, e sostiene la cooperazione tra gli Stati membri. I deputati hanno anche adottato una risoluzione sul Piano d’azione per la donazione di organi. Negli ultimi 50 anni, il trapianto di organi è diventato pratica comune in tutto il mondo e, in certi casi, rappresenta la sola cura possibile. Tuttavia, i tempi di attesa rimangono lunghi - in

questo momento ci sono circa 60.000 pazienti in lista d’attesa nell’Unione - e ogni giorno 12 persone muoiono mentre aspettano di ricevere la donazione. Regole comuni sulla sicurezza e la qualità, valide in tutta l’UE, faciliterebbero la donazione di organi, il trapianto e lo scambio fra Stati membri, come propone la relazione di Miroslav Mikolásˇik (PPE, SK). Garantire qualità e sicurezza. Un primo passo importante per facilitare la donazione d’organi è la designazione, in ogni Stato membro, di un’autorità competente, responsabile per gli standard di qualità e sicurezza degli organi umani destinati al trapianto. Questa autorità avrà il compito di stabilire le norme da rispettare in tutti gli stadi del procedimento, dalla donazione al trapianto, sulla base dei criteri approvati a livello europeo. Gli Stati membri avranno inoltre la facoltà di imporre criteri più severi di quelli dell’Unione. (continua a pag.9)

RAPPORTI AMBASCIATE

IRLANDA MOZAMBICO

a cura di Adriana Caccia


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Tribuna 31 Maggio 2010 by Manuele Pollina - Issuu