Via col camper n° 18

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Essaouira - giovane lustrascarpe con il suo cane crobo nella vastità di un paesaggio desertico che si perde a vista d’occhio, piatto e uniforme: il deserto sabbioso e quello sassoso. Le dune, più avanti, sono fascinose, stupefacenti nel loro degradare cromatico che vira dal giallo al grigio e al marrone. Qui s’incontrano assembramenti di Tuareg con i loro drome-

Casablanca - la moschea 38

dari che vivono di artigianato e talvolta guidano i turisti in visita. Ciò che stupisce veramente sono le montagne rocciose dalle strane forme: taglienti e ciottolose, del tutto prive di vegetazione, ma variamente colorate. Alcune sono rosse, altre verdi o nere: sembrano divinità irraggiungibili, cui gli uomini del fondo valle offrono il verde intenso e rigoglioso delle loro oasi ricche di acque, di orti e di frutteti. Ogni piccolo centro abitato ha il suo minareto, che ci riporta con il pensiero ai campanili dei nostri paesini, con la voce registrata o in diretta del muezzin, che rappresenta per tutti un richiamo per lo spirito. Il Marocco è senz’altro un Paese da visitare, cercando se possibile di evitare il caldo eccessivo che vi si trova in agosto. Dal lungo viaggio in questo grande Paese del Nord Africa, porteremo via immagini che conserveremo a lungo. Ricorderemo la gente semplice e cordiale incontrata, dissimile da noi per cultura, religione, abitudini e lingua, ma aperta ai rapporti umani e gentile nei modi. E sarà impossibile dimenticare gli stretti vicoli di Fès, il fascino del deserto di notte, il forte contrasto delle oasi immerse tra aridi rilievi, la vivacità delle piazze di Marrakech al calar del sole, la sontuosa moschea di Casablanca e il luminoso sorriso dei bambini cui abbiamo regalato una biro o qualche caramella.

Il mercato di El-Jadida

INFO Per raggiungere il Marocco dall’Italia, occorre sostenere senza dubbio un lungo viaggio, con l’obbligo di attraversare e magari visitare, preventivando un ulteriore periodo, la Francia e la Spagna. Da quest’ultima si può entrare a Gibilterra, minuscolo stato con la sua rocca in posizione strategica a picco sull’omonimo stretto e unico in Europa a ospitare una colonia di scimmie. Chi non ama i lunghi trasferimenti stradali, può imbarcarsi a Genova, Livorno o Sète (Francia) per Tangeri (anche con scalo a Barcellona) o a Salerno via Cagliari-Valencia. Da questo porto spagnolo si raggiunge via terra Algeciras (Spagna) e con un traghetto si passa in Marocco, sbarcando sempre a Tangeri. Frequenze e orari dei traghetti variano a seconda del periodo dell’anno. Via terra, da Roma ad Algeciras sono 2500 km ca. e un trasferimento veloce e diretto richiede mediamente 4-5 giorni. Le carte di credito sono accettate ovunque. Per gli spostamenti in Marocco e le altre info, fare riferimento all’ambasciata marocchina a Roma, che consegna in omaggio un’ampia documentazione. Molto valide sono la guida e la carta stradale del Touring Club Italiano e della Lonely Planet.


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