magiclake summer 2014

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photo Vasconi Cernobbio - Concept & Styling TBM Service

Festival d’Estate 2014


Serate di Gala 4 Luglio

14 Luglio

Serata di Gala per l’anniversario dell’Indipendenza americana

Serata di Gala per

di Studio Festi, con la regia di Monica Maimone

in collaborazione con il Balletto di Milano, coreografia di Agnese Omodei Salé

con lo spettacolo “Polvere di stelle” sul lago

con il balletto “Viva Verdi”

Festival di Concerti Classici 2014 in collaborazione con il “Circolo Vincenzo Bellini” di Moltrasio

28 Maggio

Recital del trombettista Francesco Tamiati accompagnato dall’Orchestra Antonio Vivaldi

Prenotazioni ed informazioni: tel. +39 031/348.803-867 • fax +39 031/348.841 • e-mail: food.beverage@villadeste.it • www.villadeste.com


sotto le Stelle 2014 15 Agosto

la presa della Bastiglia

Festa d’Estate con lo spettacolo “Gran ballo di Ferragosto” di Studio Festi, con la regia di Monica Maimone

e Federico Veratti

25 Giugno

Recital del violinista Francesco D’Orazio

accompagnato dal clavicembalista Giorgio Tabacco

Villa d’Este - 22012 Cernobbio - Lago di Como - Italia

27 Agosto

Recital de Le voci del Teatro alla Scala


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EDITORIALE

Magic 10 e Lode Magic 10 cum Laude

Cari Lettori,

Dear Readers,

Un grazie da 10 e lode a voi, fedeli e affezionate lettrici e lettori, lo meritate per l’amore e la passione con cui ci avete seguiti durante questi 10 anni e per questo mi sento di farvi una promessa: da vecchi Amici continueremo a ritrovarci ogni tre mesi per parlare di persone conosciute, della nostra gente e di cultura, per leggere servizi su iniziative interessanti, sul coraggio di tanti protagonisti di aziende grandi e piccole. Grazie a voi Magic Lake continuerà ad essere la rivista dell’ottimismo e del positivo. Magic Lake è fatta di persone che giornalmente si tuffano con entusiasmo nella costruzione di ogni numero, un patrimonio umano, il gruppo di redazione, che ha sempre lavorato con determinazione per consentire alla rivista di uscire in tempo, senza curarsi delle interminabili ore di lavoro. Avere 10 anni e non sentirli! Mi ricordo con un po’ di emozione come se fosse ieri il 15 Giugno 2005, giorno della presentazione del primo numero di Magic Lake. Quella mattina, con Rosaria Casali coeditrice e sicuramente con la forza dell’ incoscienza e la voglia di realizzare qualcosa che ancora non c’era, ci siamo impegnati in una sfida ambiziosa, che coinvolgeva una serie infinita di persone, compresi i nostri primi coraggiosi inserzionisti. Consapevoli di non avere la copertura finanziaria che ci avrebbe consentito di respirare a lungo, siamo riusciti comunque ad appassionare l’associazione Amici di Como che, sposando il progetto, ci ha dato un input fondamentale, fornendoci il primo importante sostegno. Per questa tappa storica, un'edizione speciale di 304 pagine e doppia copertina, volutamente bianca la seconda per poter raccogliere le vostre considerazioni, ma soprattutto i suggerimenti sempre necessari per migliorare, perché vorremmo che diventasse l’editoriale del prossimo numero. Sulla prima copertina, un'icona della musica Italiana, una donna forte e determinata, ma soprattutto una donna affascinante. Abbiamo scelto lei perché un po' ci assomiglia. Per quanto riguarda i contenuti, vi lasciamo il piacere di scoprirli leggendo, guardando, sfogliando la rivista con l'attenzione di sempre.

Thank you so much dear and loyal readers, you deserve it for the love and the passion you show us during this 10 years and for this reason I want to make a promise to you: like old friends we are still meeting every three months to talk about people from our area and about culture, to read about interesting events, about the courage of many protagonists of small and big enterprises. Thanks to you Magic Lake still is the magazine of optimism and positiveness. Magic Lake is a magazine made of people who daily do their best to create the new edition of the magazine, a human heritage made by people who always are on time, without limits in their working hours. Be 10 and don't feel it! I still remember with emotion just like it were yesterday, 15th June 2005, day of the presentation of the first edition of Magic Lake. That morning, with Rosaria Casali, coeditor and for sure with the strength of unconsciousness and the will of creating something that didn't exist, we wanted to face an ambitious challenge, which involved many people, including our couragious advertisers. Conscious we didn't have the financial coverage to support the project, the association Amici di Como took the risk with us, supporting the project and this gave us a fundamental help. For this historical moment, a special edition of 304 pages and double cover in white to collect your impressions, but above all your suggestions necessary for our improvement, because we would use it as the editorial of the next edition. On the cover, an icon of the Italian music, a strong and determined woman, but above all a fascinating woman. She is on the cover because she is a bit like us. Then we leave you the pleasure to discover this edition, reading, looking and flipping through the pages with your usual attention.

Buona Magic estate

Have a Magic Summer Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali

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The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali



sommario summary

anniversary

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Magic Lake compie 10 anni Happy birthday Magic Lake

PEOPLE In copertina: Fiorella Mannoia foto © ufficio stampa Fiorella Mannoia In the photo cover: Fiorella Mannoia foto © press office Fiorella Mannoia È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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Fiorella Mannoia. La raffinata signora della musica Fiorella Mannoia. The refined lady of music

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Lino Banfi si racconta Lino Banfi. Interview to Lino Banfi

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Missione pace. Incontro con Giovanni Camilleri e Paolo Mascetti Peace mission. Meeting with Giovanni Camilleri and Paolo Mascetti

news

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Palace Hotel. Tradizione e modernità Palace Hotel. Tradition and innovation

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(E) state ancora sul lungolago! This Summer still enjoying the lakefront

118 128

Mu.R.A.C. Memorie dal sottosuolo Mu.R.A.C. Memories from the underground 36° Concorso fotografico nazionale 36° National photografic competition

territorio

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Val Cavargna. Natura incontaminata Val Cavargna. Uncontaminated nature

arte

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Libeskind firma l'icona ispirata al genio di Leonardo Libeskind signs the icon ispired to the genius of Leonardo

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FOCUS ON


Piazza Cavour 25 路 Como


sommario summary

Eventi

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Il fascino delle auto d'epoca al Concorso d'Eleganza Villa d'Este The allure of vintage cars at Concorso d'Eleganza Villa d'Este Assemblea annuale Amici di Como. Verso il monumento alla luce, the Life Electric Annual meeting of Amici di Como. Towards the monument in the light, the Life Electric

98 130 170

Amici di Como & Magic Lake: a Villa d'Este Amici di Como & Magic Lake at Villa d'Este

180 186 190 192 284

Proposte: una nuova speranza Proposte: a new hope

Salone Internazionale del Mobile Milano 2014 Salone Internazionale del Mobile Milano 2014 Magic Lake al Salone Internazionale del Mobile 2014 Magic Lake at the Salone Internazionale del Mobile

Il Palio del Baradello. Como si tuffa nel Medioevo Palio del Baradello. A Medieval celebration Les follies Burlesque Les follies Burlesque IGTM a Cernobbio. L'élite del golf a Villa Erba IGTM in Cernobbio. Golf élite at Villa Erba La nuova Porsche Macan al Castello di Casiglio The new Porsche Macan at Castello di Casiglio

cultura

60

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Fondazione Cologni. Il ragazzo che trasformava le cose Fondazione Cologni. The boy who transformed thinks

122 127

Ritratti di città Urban sceneries from Boccioni until today

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Parolario 2014. Il gusto ritrovato Parolario 2014. The taste found

188

Premio Fogazzaro Premio Fogazzaro

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La monumentale storia di Como a cura della Società Archeologica Comense The monumental history of Como by Società Archeologica Comense

Convegno del Sestante. VII edizione Sestante meeting. 7th edition



sommario summary

speciali

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Più Salute Lorenzo Vanini. Il mistero della bocca che brucia Lorenzo Vanini. The mistery of the burning mouth

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Alain Mességué. La salute un bene prezioso Alain Mességué. The health a precious asset

Sport

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ATP Tour Challenger Città di Como 2014 ATP Tour Challenger Città di Como 2014

296 298

Briantea 84 fa il bis Briantea 84 has the seconds

Roda: generazioni vincenti Roda: winning generations Calcio Como settore giovanile Calcio Como youth sector Abbass una promessa mantenuta Abbass a kept promise

1300 Atleti al trofeo Città di Como 1300 Athelts for the trophy Città di Como

Food and drink

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In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele

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Navigazione Lago di Como. Vedere il lago dal lago Navigazione Lago di Como. Seeing the lake from the lake

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Oak: ricerca di stile e perfezione. Incontro con Renato Pologna Oak: looking for style and perfection. Interview to Renato Pologna

300

CioccolatItaliani apre a Como CioccolatItaliani opens a shop in Como


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hirardello, architetto libero professionista, pittrice per passione, privilegia ativi e ritratti, realizzati ad olio su tela o tavola, declinati in atmosfere sospese. o di lei Maria Proja De Santis su geniodonna.it: “con i pennelli sbalza da fondi nocromi e neutri, enigmatici volti femminili, attraversati da veli di colori che alettica tra pittura e scultura immanente nei suoi dipinti”. La sua ricerca attuatransitare da posizioni ascrivibili al realismo onirico, verso più matura riflessione tematica: sta liberando la pennellata privilegiando le masse cromatiche e in secondo piano la struttura disegnata, progettata, del quadro.

Dove nasce il tesoro Water trekking in Alta Valtellina LOMAZZO - Como - Italy w w w. t e c n o gra f i c a . w s

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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

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Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore

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Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali

Con un totale di € 20,00 (contributo per le spese di spedizione per l'Italia) avrai 4 numeri di Magic Lake

Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti

Compila il documento e invialo al n. di fax 031 267044, via email a

Testi • Research and Material Daniele Brunati, Davide Cantoni, Marina Moretti, Ivan Rota, Stefania De Giorgi, Federica Cavriana, Sergio Luce, Fabrizio Comerio, Rosaria Casali, Nadia Baba, Nadia Lupi, Gian Enrico Ghilotti, Lorenzo Vanini, Davide Lacchini, Emanuele Riva, Gabriele Palimento, Guido Capizzi, Alain Messegue

tbmservice@tin.it o spedisci in busta chiusa a TBM Service & C. Piazza Duomo 17, 22100 Como tel. +39 031 268989

Pubblicità • Advertising TBM Service & C. Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

CONDIZIONI GENERALI DELL’ABBONAMENTO A

Art. 1 Oggetto Con la compilazione della presente scheda si sottoscrive l’abbonamento alla rivista Magic Lake Como Review edita da TBM Service & C. Editore, con l’impegno di corrispondere il prezzo pattuito di € 20 (contributo per le spese di spedizione) per n.4 riviste. Il corrispettivo pattuito viene versato contestualmente alla sottoscrizione del presente abbonamento. TBM Service & C. Editore si impegna ad inviare la rivista all’indirizzo indicato nella presente scheda. Art. 2 Durata dell’abbonamento Il presente abbonamento ha durata di anni uno a partire dalla data di sottoscrizione e comprende quattro spedizioni comprensive quattro numeri della rivista de qua. L’abbonamento si rinnoverà tacitamente per un altro anno, e così per i successivi, se non perverrà disdetta a TBM Service & C. Editore (P.zza Duomo, 17 22100 Como) con raccomandata a.r. entro 30 gg. dalla scadenza. Art. 3 Costo dell’abbonamento L’acquisto dell’ abbonamento avverrà tramite pagamento bonifico bancario intestato a TBM Service & C. Editore, codice IBAN: IT 41 V 08430 10900 000000260382. Il prezzo pattuito per il presente abbonamento potrà subire variazioni di anno in anno. TBM Service & C. comunicherà entro il 31/12 di ciascun anno l’eventuale aumento del costo per l’anno successivo al fine di consentire all’abbonato di poter disdettare l’abbonamento alla rivista nei termini previsti. In mancanza di disdetta tempestiva il presente abbonamento verrà rinnovato tacitamente al nuovo prezzo. Art. 4 Foro competente Ogni controversia che dovesse insorgere tra le Parti per l’esecuzione e/o interpretazione del presente contratto di abbonamento sarà competente la Camera Arbitrale e Servizio di Conciliazione presso la CCIAA di Como, in via Parini, 16 Como.

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(artt.13 e 23 D.Lgs. 196/2003 - Codice della privacy) Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003, La informiamo che i dati assunti da TBM Service & C. Editore, titolare del trattamento, saranno utilizzati esclusivamente ai fini degli adempimenti contabili, amministrativi, fiscali e per l’adempimento od assolvimento dei relativi obblighi normativi connessi con la gestione dell’acquisto in oggetto e saranno conservati a cura della stessa in archivi elettronici e cartacei nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla suddetta legge. Il rifiuto al trattamento dei dati richiesti - che sono indispensabili alla gestione dell’acquisto - renderebbe impossibile la prosecuzione dello stesso. I dati verranno trattai e conservati con modalità e procedure di sicurezza al fine di garantire il Suo diritto alla privacy. I suoi dati personali, comuni e sensibili, non saranno trattati per finalità diverse da quelle sopra indicate e comunque non lo saranno per finalità pubblicitariee similari. Lei può esercitare in qualunque momento i diritti indicati dall’art.7 del D. Lgs. 196/2003.

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Foto • Photographic Material Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Carlo Pozzoni, Piero Vasconi, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Mattia Vacca, Nick Zonna, Emanuele Zamponi, Rino Petrosino, Augusto Santini archivi: Damiani, Massimo Izzo, Casinò di Campione d'Italia, www.valcavargna.com, Officine Fratelli Frigerio, Cosmit, Poliform, Varenna, Tre -Più, Oak, Silik, Creazioni, Missoni, Jumbo Collection, Roberto Cavalli Home Collection Interiors, Gianfranco Ferrè Home, Riva 1920, -Consonni International Contract, Porada, Archivio Navigazione Lago di Como, Ufficio Stampa Italia Fiorucci, Proposte, Meritalia, Massimo Izzo, Archivio Alain Mességué, Resort Collina d'Oro, Studio Vanini, A3, TBM Service, Villa d'Este, Palace Hotel, Fondazione Cologni, Naughty Dog, Ivan Rota, Petazzi Costruzioni, Roda, Briantea84, Pallacanestro Cantù, Como Nuoto, CioccolatItaliani, Parolario, Mendrisiotto Turismo, Les Ambassadeurs, Geographica, C.M. alta Valtellina, Centro Porsche Como, Tennis Como, Elvira Pezzotti, Ludovico Giussani, Mu.R.A.C., Casta Diva, Società Archeologica Comense, Como Burlesque Festival, Premio Fogazzaro, Palio del Baradello, Associazione Comasca Cooperazione Internazionale archivio Focus On: Cartier, Base, Michela Catalano, Francesco Corbetta, Famiglia Comasca, Hotel Corazziere, Bianchi Group, Wondy, Teatro Sociale Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo, Chiara Bordoli, Eleonora Silvia Ferro Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

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PEOPLE

FIORELLA MANNOIA

LA RAFFINATA SIGNORA DELLA MUSICA di Marina Moretti foto Ufficio Stampa Fiorella Mannoia, Archivio Casinò di Campione d'Italia, Carlo Pozzoni

Lo sguardo magnetico e profondo, la cascata di riccioli rossi, il fisico tonico e atletico. Con pochi altri il tempo è stato così galantuomo come con Fiorella Mannoia, la signora della musica italiana che ha festeggiato con grande disinvoltura i sessanta anni, oltre 40 dei quali passati tra note e palcoscenici. «Sì, certo, mi tengo in forma, mi piace andare in palestra, ma è anche una questione di famiglia, è l’eredità dei nostri genitori. Siamo tre figli, ho un fratello più grande di 10 anni che sembra più giovane di me, una sorella maggiore che dimostra 10 anni di meno, mia mamma ha 93 anni e sembra ne abbia 80… siamo così…». Fiorella, lei ha scritto sulla sua pagina Facebook di ritenersi una donna molto fortunata…

«Canto da più di quarantanni, faccio uno dei mestieri più belli del mondo, ma la fortuna più grande è trovare ancora stimoli per continuare a divertirmi, mettendomi in gioco anche con generazioni e stili diversi». Come nel concerto che abbiamo ascoltato al Casinò di Campione d’Italia, una Fiorella Mannoia in strepitosa forma, che si è esibita al Salone delle Feste dove è stato registrato il tutto esaurito. Accolta con calorosi applausi, ha risposto al pubblico con altrettanto calore, regalando una serata di grande musica con qualche momento di intimità in cui ha raccontato la genesi di alcune canzoni della ricca scaletta. A Campione ha presentato anche un omaggio a Lucio Dalla… «...un omaggio doveroso, sentito…ho canta-

to con tutti i grandi cantautori, ma Lucio era speciale. Cantare Dalla non è per nulla semplice, lui è stato uno dei più grandi interpreti, era dotato di un’estensione vocale non comune. Quando ti imbatti nelle sue canzoni, scritte per la sua vocalità, ti accorgi di quanto siano difficili. Certe volte ho anche dovuto rinunciare, perché non riuscivo ad arrivare alle note che erano naturali per Lucio e impossibili per me … mi manca, era uno spirito libero, ha lasciato un grande vuoto». In questi anni Fiorella ha saputo costruirsi la necessaria credibilità per diventare la voce e il controcanto femminile di una canzone d'autore, storicamente declinata al maschile. La musica e l'impegno sociale, le collaborazioni con i colleghi affermati e quelle con i giovani emergenti, le partecipazioni agli

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Above, some moments of Fiorella Mannoia's concert at the Casino of Campione d'Italia

Sopra, alcuni momenti del concerto di Fiorella Mannoia al Casinò di Campione d'Italia

eventi benefici e al Festival di Sanremo: c'è un po' di tutto nella vita di Fiorella, anche un passato da stuntgirl, come controfigura di Monica Vitti e Candice Bergen. «Una volta (sorride) ho anche recitato in un film western, ma non credo di essere una brava attrice, ero troppo giovane…mi state ricordando cose di tanti anni fa…» Poi Castrocaro, Un Disco per l'estate, il Festival di Sanremo che le aprì la strada del successo musicale con "Caffè nero bollente". E' solo la prima delle hit che tempesteranno la sua carriera e che faranno di lei una delle interpreti più apprezzate da parolieri e cantautori italiani: «Come si cambia», «Quello che le donne non dicono», scritta espressamente per lei da Enrico Ruggeri, «Le notti di maggio» di Ivano Fossati. E poi ancora «Il cielo d'Irlanda» di Massimo Bubola e «Sally» scritta da Vasco Rossi. Tanti nomi famosi, con quali autori ha instaurato un rapporto speciale?

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«Ho cantato con tutti i grandi cantautori, è il vantaggio di essere un’interprete. Tante volte ho pensato di dedicare un disco intero a Ivano, a Battisti, a De Gregori. Forse un giorno lo farò, la tentazione è forte. Devo dire che quando decido di cantare una canzone, la inserisco in una tournée. Però mi piacerebbe dedicare un disco intero a un autore unico…chissà…. un giorno». E questi giovani cantanti che arrivano dai talents? «Mi fanno tenerezza perché stanno facendo un percorso inverso a quello che abbiamo fatto noi che ci siamo guadagnati la credibilità anno dopo anno. Loro invece sono catapultati all’improvviso davanti a 10mila persone, è difficile gestire tutto questo. Si vede che sono inesperti per gestire un grande palcoscenico e un grande pubblico. Per questo, mi piace confrontarmi con loro e cerco di aiutarli facendo dono della mia esperienza».

Come la considerano? «Una specie di zia più grande, sempre pronta a dare consigli e suggerimenti. Quando i giovani mi chiedono aiuto, lo faccio volentieri, è una gioia stare loro vicino perché risvegliano in me un senso di protezione». Gelosia? Competizione? «Ma no, per carità! Loro sono giovani, io ho fatto la mia carriera, sarebbe stupido, anzi sono sempre a disposizione, li prendo tutti sotto la mia protezione. Sono ragazzi talentuosi che devono dimostrare subito di cosa sono capaci. Ogni giorno ci sono talent, ogni giorno si sfornano nuovi talenti ed è sempre più difficile mantenere la posizione. Il mercato è feroce, ecco perché mi fanno tenerezza, perché rischiano un successo effimero». Con il concerto a Campione d’Italia Fiorella Mannoia è tornata nel territorio comasco che negli anni scorsi ha ospitato più volte i suoi spettacoli. Cosa apprezza di più del


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Sopra, a sinistra, Fiorella Mannoia con le sue fans; sotto, la cantante con il vice sindaco di Campione d'Italia, Florio Bernasconi Above, on the left, Fiorella Mannoia with her fans; below, the singer with the vice mayor of Campione d'Italia, Florio Bernasconi

FIORELLA MANNOIA THE REFINED LADY OF MUSIC

Lago di Como? «Lo stile, la tranquillità, l’innegabile bellezza, la gente. Anche quello spirito di iniziativa che vedo in molte persone. Mi piace sempre tornare a Como. Anche se per periodi molto brevi. So che qualche mia collega, penso a Ivana Spagna, ha preso casa sul lago, deve essere molto bello vivere qui». Oltre alla musica, nella vita di Fiorella Mannoia gioca un ruolo importante l’impegno nel sociale. I concerti per l’Aquila e l’Emilia, la presenza in piazza San Pietro con papa Francesco alla giornata di incontro le scuole…. «Ho avuto il piacere e l'onore di lavorare con grandi artisti e amo il mio lavoro, ma prima di tutto sono una cittadina e mi interessano

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le tematiche sociali e ambientali. Sostengo strenuamente Emergency, sogno una politica basata sul confronto e l'onestà, una classe politica di cui non dovermi vergognare». E poi l’amore per il Brasile, l’album Onda Tropicale che riunisce i più grandi nomi brasiliani e il Projecto Axè per il recupero dei ragazzi di strada di Salvador Bahia… «Anche quest’estate sarò in Brasile, un Paese che amo molto, lo sento come la mia seconda patria, lo frequento da tanti anni, ho una casa a Salvador Bahia. Ma questa volta farò due concerti ed è la prima volta che canto a San Paolo. Sono un po’ emozionata, affrontare il pubblico brasiliano sarà una nuova esperienza, questo è un nuovo progetto, chissà dove mi porterà….».

Her magnetic and deep glance, her long red hair, the tonic and athletic body. It seems like time is not passing by for her, the lady of the Italian music who turned 60 with self-confidence, she spent more than 40 years surrounded by music and stages. «Yes, sure, I like to go to the gym. But it is also thanks to the heritage of my parents. We are three children, I have a brother, he is 10 years older than me, but he looks younger than me, I have an older sister and she looks younger too, my mother is 93 and she looks she is 80...we are like this...» Fiorella, you wrote on your Facebook profile you are a very lucky woman... «I sing for more than 40 years, this is one of the most beautiful job in the world, but the great fortune is to find the reasons to keep on having fun also with different generations and styles». As in the concert at the Casinò di Campione d’Italia, Fiorella Mannoia was in a perfect shape performing at the Salone delle Feste, it was sold out. Massive applause to which she answered with devotion in an evening of great music and some moments of intimancy in which she told about the origin of some of the songs. In Campione you pay homage to Lucio Dalla... «..I felt I had to do it, from my heart...I sang with all the great singer, but Lucio was special. His songs are not easy to sing, he was one of the best interpreters, he had a voice extention that is not common at all. When you sing his songs, written for his voice, you get to know how difficult they are. Sometimes I had to give up, because I couldn't reach the notes that for him were natural and for me were impossible...I miss him, he was a free spirit». In these years, Fiorella knew how to find her place as a woman singer in a world of man singers. Music and charity, collaborations with famous colleagues and to young voices, participations to fund raisings and to the famous Italian music event Festival di Sanremo: a bit of everything in the life of Fiorella. Also a carreer


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A sinistra, primo piano di Fiorella Mannoia On the left, a close-up of Fiorella Mannoia

as a stuntgirl for the actresses such as Monica Vitti and Candice Bergen. «Once (she smiles) I worked as an actress in a western movie, but I don't think I am a good actress, I was too young... You remind me things of many years ago...» Then Castrocaro, Un Disco per l'estate, Festival di Sanremo which was the beginning of your music success with the song «Caffè nero bollente». It is just the first hit of her carreer, actually she became one of the most appreciated singers in Italy: songs like «Come si cambia» «Quello che le donne non dicono», written for her by Enrico Ruggeri, «Le notti di maggio» by Ivano Fossati. And also «Il cielo d'Irlanda» di Massimo Bubola and «Sally» written by Vasco Rossi. Many famous names, with whom do you have a special relationship? «I sang with the most important singers, the advantage is to be an interpreter. Many times I thought to dedicate a whole album to Ivano, Battisti, De Gregori. Maybe one day I will do it,

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I really want it. I must say that when I decide to sing a song, I incoude it in a tour. Anyway I would love to dedicate an entire album to a single singer....maybe...one day». And these young singers coming from talent shows? «They are so sweet because they are experiencing a different path from what we did, we became famous step by step, year after year. Instead they are put in front of 10.000 people and it is difficult to handle all this. You see that they are not used to stay in front of so many people. For this reason I like to talk with them and I try and help them bringing my experience». What do they think of you? «I am like an older aunt, always at disposal to give advices and suggestions. When young people ask me for help, I help them, it is a joy to stay with them, because I feel a sense of protection for them». Gelosy? Competition? «No, really! They are young, I have my career, it would be stupid, on the contrary I always stay

at disposal, they are all under my protection. They have talent and they have to show what they can do. Everyday there are talent shows and it is always more and more difficult to keep the position. The market is tough, this is the reason why I am sweet with them, because their success can come to end very soon». For the concert at Campione d’Italia, Fiorella Mannoia is back to Como; in the last few years you have been many times in this area. What do you appreciate the most of Lake Como? «Style, peace, undeniable beauty, people. Even the initiative vocation I see in many people. I would rather come back to Como. Even for short time. Some of my colleagues, such as Ivana Spagna, now live here, it must be very beautiful to live here». A part from music, in your life you have an important role in charity. Concerts for L'Aquila and Emilia, the presence in San Pietro square with Pope Francis during the day dedicated to schools... «I had the pleasure to work with great artists and I love my job, but first of all I am a citizen and I am interested in social and environmental issues. I keep on supporting Emergency, I dream politics based on dialogue and honesty, we should't be ashamed of politicians». And also the love for Brasil, the album Onda Tropicale contains rhe most important Brasilian names and the Projecto Axè for helping kids who live in the streets Salvador Bahia… «Also this summer I will be in Brasil, a country I really love, I feel it like my second home, I spent much time there, I have a home in Salvador Bahia. But this time I have two concerts and it is the first time that I sing in San Paolo. It is a new experience for me to perform in front of the Brasilian public, this is a new project, let's see where it will lead to...»


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sono già innamorato…

Dodo festeggia vent’anni con due nuove proposte dei suoi adorabili ciondoli marini. Adesso in oro rosa 9 carati e in smalto con colori bonbon. Per dire quello che hai nel cuore in tanti modi deliziosi.

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LINO BANFI

SI RACCONTA di Daniele Brunati foto Rino Petrosino, Francesco Corbetta

«Buoni questi gamberi! Dammene un paio.... Mi passeresti le alici»? Siamo al ristorante Da Candida, il locale di Campione d’Italia dove sono passati celebri artisti del nostro tempo. E’ qui che Lino Banfi con la moglie e il figlio si concede «l’ultima cena» prima di entrare al Resort Collina d’Oro dall’amico Alain Mességué. Da trent’anni l’attore frequenta Alain Mességué di cui apprezza la filosofia del benessere che è alla base delle cure naturali e che si pone come obiettivo la disintossicazione e il riequilibrio dell’organismo attraverso un’alimentazione sana, le virtù delle erbe, massaggi e cure di medicina alternativa attuate da uno staff altamente specializzato. «Amo la buona cucina, sono "itticodipendente", voglio fondare un’associazione a Roma,

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come gli ex alcolisti, così alla sera ci troviamo e ci confidiamo l’un l’altro… tu da cosa hai cominciato?… io dall’aragosta… io dall’orata… io dalle cozze…, ma so anche essere rigoroso! Appena inizio la cura, osservo tutto alla lettera, forse anche più degli altri, e perdo i chilogrammi che devo perdere. Poi mi sento meglio, è come una revisione del motore. E non è vero che da Alain non si mangia! Anche lui ha il ménu francese con il soufflé, te lo servono bello gonfio, solo che quando lo pungi un attimo…!!!» Condisce ogni boccone con il buonumore Lino Banfi, da commensale disposto a raccontare e ad ascoltare. «Sono sempre contento di venire da Alain, questa volta, poi, ancora di più perché sono

con mia moglie e mio figlio - e rivolge uno sguardo tenero alla signora Lucia sposata da 52 anni - Mentre ero in macchina pensavo, quanta gente va a Lugano a lasciare i soldi e invece noi andiamo a lasciare i chili….!!!» Perché Alain Mességué? «Perché ho capito che lui fa seriamente questo lavoro. Ho capito che era la persona giusta quando sentii dire che aveva cacciato Aldo Fabrizi da Pieve di Soligo (ndr: il Centro Benessere in provincia di Treviso). Gli aveva detto: "Signor Fabrizi lei è un grande personaggio, ma perché viene da me? Mi fa una brutta pubblicità se si fa mandare il prosciutto di nascosto"! Allora pensai: questo è uno valido, uno serio come me.» Oggi siamo sul Lago di Lugano, ma ti pia-


Sopra, Lino Banfi in un'immagine tratta dalla serie "Un medico in famiglia"

ce il Lago di Como? «Veniamo spesso a Como, abbiamo molti amici sul lago che ci hanno anche portato a pranzo all’Isola Comacina». Mai girato un film da quelle parti? «Mai, sul Garda sì, ma a Como mai, certo che il lago è bello, ispira». Allora aspettiamo il tuo prossimo film sul Lago di Como? «Eh, hai buttato un amo… ci si può pensare, bisogna trovare la storia giusta». Potrebbe essere una storia di vita familiare, la storia di un pugliese che si integra… «Pensa che il mio nome d’arte, Banfi, è proprio legato al nord, alla zona di Monza». E come è nato? «E’ una storia lunga, fu il grande Totò a con-

Above, LIno Banfi in a photo of the serial "Un medico in famiglia"

sigliarmi. Il mio nome è Pasquale Zagaria, ma sulle locandine dei teatri di avanspettacolo non stava bene, allora divenni Lino Zaga. Poi, un giorno, il proprietario del teatro mi mandò da Totò con una lettera di raccomandazione. Il Principe mi disse: "Come ti chiami"? Lino Zaga, risposi. Lino diminutivo del nome e Zaga diminutivo del cognome. Totò scosse la tessa e replicò: "Cambialo! I diminutivi del nome portano bene e i diminutivi del cognome portano male". E me ne andai con questa fissazione. Quando arrivò il momento di fare la nuova locandina, si doveva scegliere un cognome. L’amministratore della compagnia era anche maestro elementare, prese il registro di scuola, aprì a caso e venne fuori un alunno che si chiamava Aurelio Banfi. E così

sono diventato Lino Banfi. Solo più tardi venni a sapere che quel bambino era originario di Milano». E quindi il rapporto di Lino Banfi con la Lombardia? «Ottimo, ho sempre amato il nord, i primi passi li mossi a Milano a 18 anni, subito dopo la guerra quando tentai la fortuna nei teatri di varietà. Anche oggi, ogni tanto mi torna in mente anche qualche parola in lombardo, come “Za femm? Zifulum”». E quali sono i progetti futuri? «… certo che a 78 anni…» E la fortunata serie del ‘Medico in Famiglia’? «Non so se ci sarà una decima serie. Intanto, stiamo lavorando a una produzione nostra

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A sinistra, Lino Banfi con Alain Mességué On the left, Lino Banfi with Alain Mességué

con Alba Film 3000, due puntate di una storia per la regia di Luca Manfredi». Dalle prime commedie a nonno Libero, il personaggio non è cambiato negli anni, è sempre un personaggio buono, disponibile, di famiglia… «… che dà fiducia». Non c’è mai stato un ruolo «cattivo»? «Ci sarà, ci sarà, lo sto sognando, perché nessuno se lo aspetta. Una storia del tipo "Un borghese piccolo piccolo", la storia di un uomo buono di una certa età che subisce talmente tante angherie da diventare piano piano cattivo, fino al punto da vendicarsi. Questo personaggio mi manca, un personaggio che porta il pubblico a fare il tifo per te perché te ne hanno fatte troppe….» Cosa colpisce di Lino Banfi? «La gente si ricorda di me come quello che

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fa ridere, poi negli anni si matura, anche nel "Medico in Famiglia" ci sono dei momenti in cui faccio commuovere. Quella è la furbizia: unire le due cose». Com’è il Lino nella famiglia vera? «Ahimè – ride - troppo familiare, sto troppo a casa. Però sono contento. Tutti pensano che dopo 52 anni di matrimonio (e 10 di fidanzamento aggiunge la signora Lucia) ci siamo stancati. E invece io e lei non vediamo l’ora di scappare via da soli (con i cani Bettina e Giuditta dice la moglie)». Una persona sempre innamorata della famiglia? «Siamo sereni, siamo una famiglia molto unita, ogni volta che devo decidere qualcosa ne parlo con Lucia, con i figli, i nipoti, è bello così». L’attore, il collega che hai stimato di più?

«Io vado d’accordo con tutti, i giovani comici mi amano e mi stimano, Cristian De Sica lo considero il mio fratellino più giovane, Mara Venier è stata la testimone quando abbiamo celebrato i 50 anni di matrimonio. Una grande festa, sono venuti tutti». E questa bella amicizia che dura ormai da trent’anni con Alain, come è nata? «Avevo appena finito una trasmissione quando Silvio Berlusconi mi disse: Lino, hai detto che vuoi dimagrire…andiamo insieme da Alain Mességué, vai con la mia macchina, poi ti seguo. Io andai e lui invece se ne restò a casa. Così conobbi Alain e siamo diventati grandi amici, ho anche scritto un libro ambientato a Pieve di Soligo, ogni tanto gli faccio degli scherzi ma lui ci ride sopra». Pensa, Lino, avevi solo 48 anni …. «Eravamo ragazzi…. anzi raghezzi!!!!»


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In questa pagina, Lino Banfi con suo figlio, lo chef del ristorante Da Candida, Alain Mességué e Daniele Brunati On this page, Lino Banfi with his son, the chef of the restaurant Da Candida, Alain Mességué and Daniele Brunati

INTERVIEW TO LINO BANFI «These prawns are good! Give me two more please...could you pass me the anchovies?» We are at the Ristorante da Candida in Campione d'Italia where famous artists of our time went. Here Lino Banfi, with his wife and his son, had his "last supper" before going to his friend Alain Mességué at the Resort Collina d'Oro. For 30 years, the actor goes to Alain Mességué, he appreciates his philosophy of wellness based on natural treatments and his goal is detox and rebalance of the body eating healthy food, using herbs, massages and treatments with alternative medicine made by a qualified staff. «I love good food, I am addicted to fish, I want to found an association in Rome. Just like the ex alcoholic, so we can meet and talk...how did you start?...I started with a lobster...I started with a seabass...I started with mussels...but I can also

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avoid it! As soon as I start the treatment, I follow all the rules, maybe even more than the others and I lose weight, then I feel better, it is like a car inspection. And it is not true that you don't eat when you are at Alain! He has the French menu with soufflè, it is puffed up, but when you sting is a bit...!!!» Lino Banfi always puts his own sense of humor, he knows how to tell and how to listen. «I am always happy to come to Alain, then this time, I am even happier because I am here with my wife and my son - he gives a tender look to his wife Lucia, he married 52 years ago - I was in my car and I thought about how many people go to Lugano to leave their money, instead we got to Lugano to leave our weight...!!!» Why Alain Mességué? «Because I understood he takes his job seriously.

I understood he was the right person when he sent Aldo Fabrizi away form the Wellness Center in Pieve di Soligo. He told him: Mr Fabrizi you are a great person, but why do you come to me? It is bad advertisement for me if you covertly get the prosciutto! So I thought that he is the right one, a serious person just like me». Today we are on Lake Lugano, but do you like Lake Como? «We often come to Como, we have many friends on the lake who took us for lunch on the island Comacina». Did you ever shot any movie in this area? «No, never, I did on Lake Garda, but never on Lake Como; the lake is beautiful, it is a source of inspiration». So your next movie has to be on Lake Como?


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Nella foto, Lino Banfi durante l'intervista In the photo, Lino Banfi during the interview

«Well, I could be an idea...we have to think about it, we have to find the right plot». It could be the story of a family, of a person from Puglia and his integration... «Think that my art name is Banfi and it is linked to north of Italy, to the area of Monza». Where does it come from? «It is a long story, the great Totò suggested me that name. My real name is Pasquale Zagaria, but on the theatre post it was too long, so it became Lino Zaga. Then one day, the owner of the theatre sent me to Totò with a letter of recommendation. Totò told me: what is your name? Lino Zaga, I replied. Lino is a nickname coming from my name and Zaga is a nickname coming from my last name. Totò shaked his head and said: change it, nicknames coming from the name bring good luck, nicknames coming from the last name brings bad luck! I went away with this idea in my mind. When it was the time for the new poster, I had to pick up a last name. The administrator of the acting company was also a teacher, he took the school register, he opened it and it came out the name of a scholar, Aurelio Banfi. This is why I became Lino Banfi. Later on I got to know that that scholar was originally from Milan». How is your relationship with Lombardy? «Excellent, I always loved the north, I moved my first steps in Milan when I was 18, straight after

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the war I try and work in the theatres. I still remember few words in the local dialect». What are you future projects? «…well I am 78 years old...» And the successfull TV series 'Medico in Famiglia'... «I don't know if there is a 10th series. In the meantime, we are working in a production with Alba Film 3000, two episodes, the movie maker is Luca Manfredi». From the first comedy to the character of grandfather Libero, you never changed in the years, always good, friendly, a family person... «…a person you trust...» Did you ever have a "bad" role? «There will be one, there will be one, I am dreaming it, bacause nobody is waiting for it. A story like "A very little middle-class man', the story of a good person who is mistreated and looks for a revenge. I never interpreted such a character, people will support him because he suffered too much...» What do people like of you? «People like me because I make them laugh, then you get older and in 'Medico in Famiglia' there are situations in which I make people cry. This is clever, that is to join the two things». How is Lino in his real family? «Well - he smiles - I am too familiar, I spend

too much time home. Anyway I am happy. Everybody thinks that after 52 years of wedding life (and 10 of engagement, adds Mrs Lucia) we get bored. Instead we can't wait to run away together (with our dogs Bettina and Giuditta, says his wife)». Are you still in love with your family? «We are peaceful, very close one to another, every time I have to take a decision, I speak with Lucia, my children, my grandchildren, it is nice this way». Who is the actor, the colleague you most esteemed? «I get on well with everybody, young comic actors love me, I consider Cristian De Sica my youngest son, Mara Venier was the witness when we celebrated 50 years anniversary. A great party, everybody joined us...» How do you become friend of Alain? «I just finished a TV program when Silvio Berlusconi told me: Lino, you told me you want to lose weight...let's go together to Alain Mességué, go with my car, then I follow you. I went and he stayed home. So I met Alain and we became close friends, I also wrote a book set in Pieve di Soligo, when I make some jokes, he is usually laughing at me». Lino, you were just 48 years old... «We were ragazzi (kids)...or better raghezzi!!!!» (kids pronunced with his typical accent)


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Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi

IL RAGAZZO CHE TRASFORMAVA LE COSE, un libro dedicato ai designer di domani di Federica Cavriana foto Š Emanuele Zamponi

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La copertina del libro "Il ragazzo che trasformava le cose", Carthusia Edizioni, 2014 The cover of the book "The guy who turned things," Carthusia Edizioni, 2014 Il tema del design industriale non è forse quel che ci si aspetterebbe per un libro dedicato ai ragazzi. Eppure è proprio a questi che si rivolge il nuovo piccolo grande volume della collana Storietalentuose, edito da Carthusia Edizioni e promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte con la supervisione scientifica dell'ADI – Associazione per il Disegno Industriale. Con un titolo accattivante, Il ragazzo che trasformava le cose, il librino cartonato e piegato a fisarmonica (un formato brevettato della casa editrice) introduce i giovanissimi, dai 9 ai 12 anni, al mestiere del designer e al suo mondo creativo, terreno di continua innovazione. Ed è proprio la componente di creatività e fantasia, imprescindibile in questo lavoro, a catturare l'attenzione dei ragazzi. Sabina Colloredo, l'autrice, li guida alla scoperta del processo di ideazione di un prodotto unico e inedito ma al contempo riproducibile, bello ma anche utile, attraverso le avventure di due designer in erba: un geniale adolescente e la sua curiosa sorellina. A dipingere le loro imprese, le divertenti tavole di Gianni De Conno, un maestro dell'illustrazione. Insieme i due fratelli smonteranno e rimonteranno pezzi storici del design, presenti in moltissime famiglie italiane, di cui i ragazzi riconosceranno forse non i nomi ma di certo le forme: la Moka Bialetti, la Vespa Piaggio, la Lettera 22 di Olivetti, il bollitore conico Alessi, e così via. Questo processo di trasformazione degli oggetti porterà alla consapevolezza che modificare la realtà attorno a noi vuol dire personalizzarla, renderla a misura d'uomo, a misura di noi stessi, quindi creare un ambiente in cui possiamo vivere più a nostro agio, che ci rispecchi e sia riconoscibile, non anonimo. Perché come dice Michele De Lucchi, citato nel libro: “Le cose che non sono riconoscibili non esistono”. Così il percorso di crescita di questi ragazzi corrisponde a un processo di costruzione della propria identità nel mondo: alla fine del racconto la bimba sarà “riconoscibilissima”, dato che saprà ritrovarsi nella realtà e rendersi riconoscibile attraverso gli oggetti che crea e di cui si circonda. Il ragazzo che trasformava le cose è il secondo titolo della collana Storietalentuose, e come il suo predecessore I sogni di Liu To, dedicato invece alla professione del liutaio, presenta a latere della storia alcune schede di approfondimento. In questo caso sono stati creati dei focus sul mestiere del designer, sul Premio Compasso d'Oro ADI giunto alla XXIII edizione e ai 60 anni di vita, e sulla Collezione Storica di ADI che raccoglie tutti i prodotti che dal 1954 hanno vinto il prestigioso Premio o sono stati segnalati con menzione d'onore: più di 2.300 pezzi. Questa storia vorrebbe incuriosire i giovanissimi al punto da porre le basi per una nuova generazione di designer, perché come scrivono nell'introduzione Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, e Luisa Bocchietto, Presidente di ADI, i ragazzi che potrebbero essere i designer di domani intraprendano “un mestiere in cui l'Italia ha espresso i più grandi geni creativi e per questo è ammirata nel mondo”.

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Illustrazione di Gianni de Conno. © 2014 Carthusia Edizioni

THE BOY WHO TRANSFORMED THINGS, a book devoted to future designers

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llustration of Gianni de Conno. © 2014 Carthusia Edizioni

The theme of industrial design is perhaps not what one would expect from a book dedicated to children; and yet this is the target of this new book in the series, Storietalentuose (talent stories), published by Carthusia Edizioni and promoted by Cologni Foundation for the Métiers d'Art with the supervision of ADI-Industrial Design Association. The boy who transformed things introduces children from 9 to 12 years old to the designing profession and its creative world. It is in fact the creativity component and imagination, essential in this profession, that capture the attention of the young people. Sabina Colloredo, the author, guides them to discover the process of conception of a brand new product which is beautiful but also useful through the adventures of two budding designers: an ingenious adolescent and his inquisitive sister. Gianni De Conno's entertaining illustrations depict the two protagonists dismantling and reassembling classic examples of Italian industrial design such as, Moka Bialetti, Vespa Piaggio, Olivetti typewriter, Lettera 22, conical electric kettle by Alessi, etc. As Michele De Lucchi quoted in the book puts it, "Things that are not recognizable, do not exist." Hence the growth of these


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Illustrazione di Gianni de Conno. Š 2014 Carthusia Edizioni

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children corresponds to the building of an identity. At the end of the book the girl will be distinctly recognizable given that she'll be able to identify herself in the real world and make herself recognizable through the objects she has created and objects she has surrounded herself with. The boy who transformed things is the second book in the series, Storietalentuose, and like its predecessor, The dreams of Liu To devoted to violin-makers, it is accompanied by in-depth notes on topics like: focus on industrial designing as a profession; the industrial design award, Premio Compasso d'Oro ADI, now in its 23rd year since the foundation of ADI 60 years ago; the historical collection of ADI which houses all the products that have won the prestigious award or have received honorary mentions since 1954, a handsome collection counting 2,300 pieces. As Franco Cologni, President of Cologni Foundation, and Luisa Bocchietto, President of ADI, write in the introduction to the book, by taking up this profession, 'where Italy boasts some of the greatest creative minds and for this admired by the whole world,' these young people can be the top designers of tomorrow.

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Oltre settanta artisti, tra cui Nicholas Angelich, Khatia Buniatishvili, Stephen Kovacevich, Karin Lechner, Alexander Mogilevsky, Gabriela Montero, Francesco Piemontesi, Sergio Tiempo, Giorgia Tomassi, Lilya Zilberstein, Renaud Capuçon, Ivry Gitlis, Gidon Kremer, Andrey Baranov, Dora Schwarzberg, Lyda Chen, Nora Romanoff, Gautier Capuçon, Mischa Maisky, Edgar Moreau.

www.bsibank.com/argerich www.argerich-luganofestival.ch COMOREVIEW

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TERRITORIO

VAL CAVARGNA natura incontaminata di Davide Cantoni foto archivio www.valcavargna.com

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Sopra, oggetti in esposizione al Museo della Valle; in basso, a destra, una sfilata in costume durante una festa popolare

Il viaggiatore che dovesse salire da Carlazzo, dopo aver percorso la gola stretta tra il monte Pidaggia e il Sasso della Porta (fra le cui pareti rimbalza il suono del torrente Cuccio nel fondovalle) verrà sorpreso, in un istante, dall’allargarsi dell’orizzonte. In quel momento saprà di essere giunto in Val Cavargna, lembo incontaminato e antico del comasco. La zona è quella delle Alpi Lepontine tra il Lago di Como e il Lago di Lugano a 600 mt sul livello del mare. Confina con le valli Rezzo e Senagra. L’abitato è composto da quattro comuni, per un totale di 2.300 anime: si tratta di Cusino, San Bartolomeo, San Nazzaro e Cavargna. Terra di rara bellezza, ma aspra e selvaggia che in passato contava pochissime – se non inesistenti

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in inverno – vie di comunicazione. Così la storia della Val Cavargna è cresciuta in quasi totale autonomia coltivando usi, costumi e tradizioni proprie che oggi vengono replicati nelle feste popolari. Durante le escursioni fra sentieri e boschi non è raro incrociare cervi e caprioli che vivono numerosi su queste montagne. Tra i luoghi dove è necessario fare visita vi sono le antiche miniere di ferro a San Nazzaro e il Museo della Valle di Cavargna. In esposizione gli oggetti della tradizione collocati in specifiche ricostruzioni del contesto ambientale. Sarà possibile scoprire la figura del Magnano, costruttore e riparatore di pentole in rame, oppure il contrabbandiere che per anni ha percorso a piedi le montagne a confine con la

Above, objects at the Museum of the Valley; below, on the right, a costume parade

Svizzera con la gerla carica di pietre preziose, oro e sigarette. Il Museo è aperto tutte le domeniche pomeriggio o su appuntamento. Dietro la chiesa di Cavargna inizia un sentiero che conduce fino a quota 1.500 mt, al santuario di San Lucio, patrono dei casari, un antico oratorio del 1300 che sorge sul confine svizzero nel cui interno è possibile ammirare interessanti affreschi da poco restaurati. Ritornando verso il paese di Cavargna, giunti in località la Cava si impone una sosta per un pranzo al Crotto del Funghetto dove è possibile degustare la famosa polenta uncia, preparata con formaggio e burro fusi, prodotti negli alpeggi della Valcavargna. Fonti storiche fotografiche e riferimenti: valcavargna.com.


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In questa pagina, varie immagini della natura incontaminata della Val Cavargna

On this page, various images of uncontaminated nature of Val Cavargna

VAL CAVARGNA. UNCONTAMINATED NATURE An excursion in Valcavargna is an occasion you cannot miss to visit a natural landscapes and to learn the history and the traditions of our territory. The road goes up until the village of Carlazzo, not too far from Porlezza and continues among the chestnut trees along the river Cuccio. It is also possible to meet deers and roe deers, which live on these mountains. After you pass by San Bartolomeo, main village of the valley, you reach the village called San Nazzaro, this area was known for ancient iron mines which are now abandoned. The road ends in Carvagna, where you can find the Museum of the Valley, a rich collection of traditions, dresses typical of the area, the objects collected were meant to recreate the original setting. You can recognize the typical job of the man who used to build and repair

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the copper pots or the smuggler who crossed these mountains close to the Swiss border for years, he used to try and avoid the controls. The museum is open every Sunday in the afternoon or you can book anytime by calling. Behind the church of Cavargna there is a path that leads you up to 1.500 meters, at the sanctuary of San Lucio, patron of dairymaids, an ancient oratorydated back to the 14th century, located on the Swiss border, inside you can admire beautiful frescos recently which were restored. Should you come back to the village of Cavargna, you reach Cava and you can make a nice stop for a good lunch at Crotto del Funghetto where it is possible to taste the typical polenta uncia, corn prepared with melted cheese and butter, typical products of the hill of Valcavargna.

LUOGHI DI INTERESSE e RISTORO Miniera di Mezzano San Bartolomeo www.cmalpilepontine.it Museo della Valle via alla Chiesa 12/14 Cavargna Tel. + 39 0344 66456 Santuario di San Lucio Ristorante Crotto del Funghetto Cavargna (fraz. Cava) Tel. +39 0344 63210 (Si ringrazia l’avvocato Alberto Grandi per la consulenza).

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EVENTI

IL FASCINO DELLE AUTO D’EPOCA AL CONCORSO D’ELEGANZA VILLA D’ESTE di M.M. foto Villa d'Este, Officine Fratelli Frigerio

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L'Alfa Romeo Spider vincitrice della Coppa d'Oro Villa d'Este 2014 The Alfa Romeo Spider winner of Coppa d'Oro Villa d'Este 2014

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A sinistra, sopra, Corrado Lopresto riceve la Coppa d'Oro 2014 da Danilo Zucchetti, Managing Director di Villa d'Este; sotto, la Maserati premiata con il Trofeo BMW Group-Best in show by jury On the left, above, Corrado Lopresto receives the Coppa d'Oro 2014 from Danilo Zucchetti, Managing Director at Villa d'Este; below, the Maserati with the Trofeo BMW Group-Best in show by jury

Tra gli eventi che celebrano il fascino delle automobili d'epoca, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este è il più prestigioso e senza dubbio il più tradizionale, dal momento che risale al 1929, l'età dell'oro delle automobili aristocratiche. Ancora oggi, sulle rive del Lago di Como, il parco del Grand Hotel fa da magnifica cornice all’esposizione di circa 50 preziose automobili d'epoca, costruite tra gli anni Venti e Settanta e perfettamente conservate, riproponendosi quale evento di grande visibilità per la bellezza del luogo, l'impeccabile ospitalità, l'entusiasmo del pubblico e l'attenzione della stampa internazionale. La Coppa d’Oro Villa d’Este 2014 è stata assegnata all’Alfa Romeo, 6C 1750 GS, Spider, Zagato/Aprile, 1931 dell’italiano Corrado Lopresto che, con grande orgoglio e commozione, ha ricevuto la coppa da Danilo Zucchetti - Managing Director di Villa d’Este. Anche quest’anno, il Concorso d’Eleganza

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Villa d’Este, patrocinato da BMW Group, ha celebrato il design italiano, simbolo di un’eleganza senza tempo, al cospetto di un pubblico esperto e raffinato in tema di bellezza. In occasione della serata di gala, una giuria di esperti internazionali ha assegnato il “Trofeo BMW Group – best in show by the Jury”, il premio che vuole rappresentare l’armonizzazione di tutti gli aspetti che fanno di una magnifica auto d’epoca una vera icona di stile. Simbolo massimo di eleganza di quest’anno è stata nominata la Maserati 450 S, Roadster, Fantuzzi, 1956 dello svizzero Albert Spiess: una carriera sportiva che va dal 1959 al 1962, passata nelle mani di proprietari americani, inglesi e considerata la biposto sportiva più affascinante di sempre. Accanto alle “vecchie signore” sono state presentate anche alcune vetture moderne, gioielli di design. Come la ‘effeffe Berlinetta’, ufficialmente omologata, proposta nella sezione Con-

cept Cars e Prototipi. Per le Officine Fratelli Frigerio di Verano Brianza è stata una sfida: costruire un’auto come gli artigiani costruivano le famose Gran Turismo alla fine degli anni ’50. Da questa passione, la costruzione di una piccolissima serie della “effeffe BERLINETTA”, una diversa dall’altra. Un gioiello realizzato in ogni suo pezzo totalmente a mano, anche nei piccoli ma preziosi particolari che stanno a dimostrare la sua unicità, la pregevolezza e il grande valore. Ruote a raggi tangenti, cerchi in acciaio con finitura in cromo, fissaggio a gallettone centrale. Interni con sedute e pannellature in preziosa pelle e cuoio rigorosamente cuciti e rifiniti a mano, come il set di valigie e le sacche da golf in cuoio personalizzate. Auto di grande personalità, esprime le capacità di quegli artigiani, di cui forse un po’ ci siamo dimenticati, che tanto hanno dato nel tempo in termini di unicità, di fascino e design.



Nelle foto, a sinistra, i fratelli Frigerio con il prototipo delle effeffe Berlinetta; a destra, alcune immagini che illustrano la linea dell'automobile

In the photos, on the left, the brothers Frigerio with the prototype of effeffe Berlinetta; on the right, some pictures of the car line

THE ALLURE OF VINTAGE CARS AT CONCORSO DI ELEGANZA VILLA D'ESTE Among the events that celebrate the allure of vintage cars, Villa d'Este's Concorso d’Eleganza (elegance contest) is the most prestigious and without a doubt the most traditional bearing in mind it dates back to 1929, the golden age of aristocratic automobiles. Still today on the shores of Lake Como the Grand Hotel's park magnificently hosts around 50 precious exemplars built between 1920s and 1970s, but in perfect condition, in a setting of uncommon beauty, impeccable hospitality, public enthusiasm and great interest by the international press. The Coppa d'Oro (golden cup) Villa d’Este 2014was awarded to Alfa Romeo, 6C 1750 GS, Spider, Zagato / April, 1931 belonging to Italy's Corrado Lopresto, who, with much pride and sentiment received the cup from Danilo Zucchetti, the Managing Director of Villa d’Este. Also this year, the Concorso d’E-

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leganza Villa d’Este, sponsored by BMW Group, celebrated Italian design, a timeless symbol of elegance, before a refined, knowledgeable crowd who knows how to appreciate beauty. During the gala evening a jury of international experts awarded the 'BMW Group Trophy– best in show by the rury;' the prize aims to represent the harmonization of all the aspects that come together for the creation of a magnificent, vintage car, a true icon of style. Maserati, 450 S, Roadster, Fantuzzi, 1956, owned by Switzerland's Albert Spiess, was voted the most representative symbol of elegance this year. After taking part in races between 1959 and 1962, it had American and British owners and was considered the most fascinating, two-seater sports car of all time. Along the 'aristocratic ladies' some modern cars, the latest 'jewels' by worthy designers, were also

showcased such as the officially approved Effe Berlinetta in the Concept Cars and Prototypes section. For the makers, Officine Fratelli Frigerio, it was a handsome challenge to build a car like Effe Berlinetta in the same style as the craftsmen of Gran Turismo in late 1950s. From this passion was born a small series of Effe Berlinetta each different from the other. A 'jewel' totally hand-made even in its smallest details which shows its uniqueness, excellence and great value. Stainless, spoke wheels with chrome finish fixed to the hub. Interior with fine leather seats and panels sewn and finished by hand as are the suitcase set and golf bag made in personalized leather. An automobile of personality expressing the skills of those craftsmen, we sometimes forget about, who have made a significant contribution in terms of distinctiveness, charm and design.


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N E WS

PALACE HOTEL TRADIZIONE E MODERNITA’ foto Archivio Palace Hotel

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In questa pagina, gli interni di alcune camere rinnovate nella struttura e negli arredi On this page, the interiors of some bedrooms

Con il compimento dei lavori di ristrutturazione dell’edificio Plinius, il Palace Hotel di Como riprende a pieno ritmo l’attività alberghiera con un profondo ammodernamento: 62 camere radicalmente rinnovate nella struttura e negli arredi, 4 junior suite vista lago, 2 executive con vista sul Duomo, 38 camere doppie classic con vista sulla città e 18 con vista lago. Spazi più confortevoli e più vicini ai gusti moderni, nel rispetto dell’atmosfera art déco e della tradizione estetica tipica del lago: nuances dei verdi e dei gialli, specchi a foglia d’oro, tessuti delle tradizionali “case” comasche, tappezzerie, disegni floreali, temi evocativi del Lago di Como. Nel centro di Como, affacciato sul lungo-lago, lo storico palazzo liberty è composto dall’edificio Plinius e dall’ala Pianella. Immerso

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nel cuore della città, offre una vista incantevole su uno dei paesaggi più conosciuti al mondo ed è il luogo ideale per visitare gioielli antichi e moderni dell’architettura comasca: il Duomo, il Teatro Sociale e gli edifici razionalisti. Le vie del centro sono un vivace crocevia di incontri, negozi di seta, cachemire, gourmet, antiquari, gioiellerie: uno stile di vita raffinato in una città ricca di lavoro e di cultura. A pochi chilometri da Milano, dall’aeroporto di Malpensa e dalla Svizzera, l’hotel offre spazi adatti a soggiorni di piacere o di lavoro, con attrezzature congressuali all’avanguardia e una cucina tradizionale italiana di ottimo livello. Il Palace Hotel di Como fa parte del Gruppo Villa d’Este, brand riconosciuto nel mondo come sinonimo di raffinata ospitalità.


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Strada Statale Briantea (angolo via Urago), 11 Tel 031 428111


Above, the restaurant of the Palace Hotel overlooking the lakefront

Sopra, il ristorante del Palace Hotel affacciato sul lungolago

PALACE HOTEL TRADITION AND INNOVATION The Palace Hotel in Como, with the completion of the renovation works in the Plinius wing of the building, has resumed its full capacity of hotel business with an intense modernization: 62 rooms radically renovated in their structure and furnishings; 4 new junior suites with lake view, 2 executive rooms with view of the Cathedral, 38 double classic rooms with city view and 18 lake view rooms. More comfortable spaces with a modern taste, that respects the art deco atmosphere and the traditional harmonic features of the lake: shades of green and yellow, mirrors in gold leaf, fabrics of the traditional Como brands, tapestries, evocative themes of lake Como, floral designs. In the centre of Como, overlooking the lakefront, this historical Art Nouveau palace is composed of the Plinius building and the Pianella wing. An enchanting view of one

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of the world's most famous landscapes. Located in the heart of the city it is the ideal starting point for visiting the antique and modern architectural splendors of Como: the Cathedral, the Social Theatre and the rationalist style buildings. The streets in the town centre are lively crossroads of encounters, shops, silk, cashmere, restaurants, antique dealers and jewellery stores. A refined lifestyle in a city rich of culture and workmanship. Situated close to Milan, to the Malpensa airport and the Swiss border, the hotel offers a comfortable environment perfectly adapt for pleasure and business trips, with fully equipped modern conference rooms and a traditional Italian cuisine of excellent level. The Palace Hotel in Como is part of the Villa d'Este Group, a world renowned brand synonymous with refined hospitality.


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EVENTI

ASSEMBLEA ANNUALE

foto Piero Vasconi

VERSO IL MONUMENTO ALLA LUCE, THE LIFE ELECTRIC Si è svolta a Cernobbio, a Villa d’Este, l’assemblea ordinaria degli associati di Amici di Como. Dopo la relazione economica del consigliere e tesoriere Fabrizio Milesi, il presidente Silvio Santambrogio ha illustrato le attività svolte nel corso del 2013 e le iniziative per il futuro. Positivo il bilancio dell’anno appena trascorso che ha visto Amici di Como impegnata in molteplici attività fra cui il raggiungimento dell’importante traguardo della riapertura temporanea del lungolago. A conferma del vasto consenso raggiunto, il gruppo di Amici è inoltre cresciuto con 10 nuovi associati. Per l’anno in corso sono tanti i progetti in cantiere, ma prioritario sarà l’impegno nella progettazione e nella realizzazione del ‘Monumento alla Luce – The Life Electric’ che l’associazione e il Consorzio Como Turistica stanno portando avanti in collaborazione con il noto architetto Daniel Libeskind: un regalo alla città per l’Expo 2015. L’assemblea, poi, ha rinnovato le cariche sociali per il biennio 2014/2016, confermando

in toto il consiglio direttivo uscente. Un consiglio che dovrà affrontare nei prossimi due anni una serie di impegni significativi, primo fra tutti il progetto relativo al ‘Monumento alla Luce – The Life Electric’. Proprio per questo motivo, si sono ripresentati gli stessi consiglieri uscenti, come segno di serietà e responsabilità nei confronti degli oltre 100 associati, ad assumersi in prima persona l’onore di portare avanti un impegno così importante. E la fiducia è stata riconfermata all’unanimità con la rielezione dell’intero consiglio: Silvio Santambrogio, Giovanni Anzani, Rosaria Casali, Alberto Frigerio, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Celestino Petazzi, Pietro Porro, Claudio Quarta. Nominato anche il Collegio dei Revisori dei Conti: Giovanni Sacchi, Ivano Guarisco, Bonifacio Valentini. Il consiglio direttivo, riunitosi successivamente, ha nominato fra i suoi consiglieri Silvio Santambrogio quale Presidente e Giovanni Anzani quale Vice Presidente, mentre Mario Pittorelli è Presidente Onorario.

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Nella foto, da sinistra, Ivano Guarisco, Giovanni Anzani, Daniele Brunati, Celestino Petazzi, Fabrizio Milesi, Alberto Frigerio, Silvio Santambrogio, Mario Pittorelli, Guido Gieri, Rosaria Casali, Pietro Porro

ANNUAL MEETING OF AMICI DI COMO. TOWARDS THE MONUMENT IN THE LIGHT, THE LIFE ELECTRIC In Villa D'Este in Cernobbio it was held the assembly of the members of the association Amici di Como. After the economic report of the counselor and treasurer Fabrizio Milesi, the president Silvio Santambrogio explained the activities carried out during in 2013 and in the future activities. The positive balance of the last year was about the activities carried out by Amici di Como, among which the reopening of the lakefront. To confirm the great consensus they got, the association Amici di Como has 10 new members. This year there are many projects to develop, the priority goes to the commitment to the project and realization of the "Monument of Light - The Life Electric" that the association and the Consorzio Como Turistica carry out in collaboration with the famous architect Daniel Libeskind: a present for the city on the occasion of Expo 2015.

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The the assembly confirmed the social positions for the two-year period 2014/2016 of the present board. In the following two years there are different important commitments, first of all the project related to the "Monument of Light - The Life Electric". For this reason, the same counselor who finished their mandates wanted to continue in their commitment in front of 100 members of the association and be directly involved in such an important project. The trust was reconfirmed to the entire board: Silvio Santambrogio, Giovanni Anzani, Rosaria Casali, Alberto Frigerio, Guido Gieri, Fabrizio Milesi, Celestino Petazzi, Pietro Porro, Claudio Quarta. The auditors are: Giovanni Sacchi, Ivano Guarisco, Bonifacio Valentini. Later the board nominated Silvio Santambrogio as President and Giovanni Anzani as Vice President, while Mario Pittorelli is Honorary President.


In the photo, from left, Ivano Guarisco, Giovanni Anzani, Daniele Brunati, Celestino Petazzi, Fabrizio Milesi, Alberto Frigerio, Silvio Santambrogio, Mario Pittorelli, Guido Gieri, Rosaria Casali, Pietro Porro

Sotto, alcuni associati presenti all'assemblea di Amici di Como Below, some members of the association during the meeting

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ieci anni di collaborazione con la rivista Magic Lake. La strada percorsa insieme, anche se breve, è stata colma di soddisfazioni. Non abbiate paura se, nel voltarvi indietro, vedrete solo i problemi e le fatiche, perché questi macigni che avete abilmente superato vi devono far sentire piccoli grandi eroi. Chi resta fermo, bloccato da questa zavorra, ci guarderà camminare e lavorare ancora una volta insieme per la nostra splendida terra. E non importa se troveremo altri macigni lungo la strada. Perché proveremo gioia nel superarli.

en years of collaboration with Magic Lake magazine. Our journey together hasn't been very long but it's certainly been full of satisfaction. Don't worry if looking back you only see problems and hard work, because all the obstacles you skilfully overcame should make you feel little big heroes. Whoever stands still, blocked by cumbersome problems, will see us marching on, working together for the good of our splendid land And it doesn't matter if we find other obstacles on the way, we'll only experience joy in overcoming them.

Tanti auguri!

Best wishes!


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Special Events COMOREVIEW

sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Summer 2007 della rivista Magic Lake

Grand Hotel Tremezzo

17 luglio 2007 Ore 20.30 Seguirà cena di gala

Invito valido per due persone

Concept & Styling TBM Service & C. - Como

031.268989 - info@amicidicomo.it

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Summer 2008 della rivista Magic Lake

Grand Hotel Villa D’Este

24 giugno 2008 Ore 19.30

foto © Archivio Villa D’Este

Seguirà cena di gala

Invito valido per due persone

Concept & Styling TBM Service & C. - Como

031.268989 - info@amicidicomo.it

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Autumn 2008 della rivista Magic Lake

Palazzo Terragni

Invito valido per due persone

031.268989 - info@amicidicomo.it

Concept & Styling TBM Service & C. - Como

2008

Seguirà dinner buffet

foto © Pozzoni

Autumn

2 ottobre 2008 Ore 19.30

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Spring 2009 della rivista Magic Lake

Parco Ciani

Spring

2009

7 aprile 2009 Ore 19.00 Seguirà cena di gala

Invito valido per due persone

031.268989 - info@amicidicomo.it


Concept & Styling TBM Service & C. - Como COMOREVIEW

sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Summer 2009 della rivista Magic Lake

Grand Hotel Villa d’Este

24 giugno 2009 Ore 19.30 Seguirà cena di gala

Invito valido per due persone

Concept & Styling TBM Service & C. - Como

foto © Vasconi

031.268989 - info@amicidicomo.it

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Autumn 2009 della rivista Magic Lake

Vescovado di Como

15 ottobre 2009 Ore 19.00

foto © Archivio TBM Service

Seguirà dinner buffet

Invito valido per due persone

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Winter 2009 della rivista Magic Lake

Broletto di Como

Winter

16 dicembre 2009 Ore 19.00 Seguirà dinner buffet

2009

Invito valido per due persone

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031.268989 - info@amicidicomo.it

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sono lieti di averLa gradito ospite alla serata di presentazione dell’edizione Spring 2010 della rivista Magic Lake

Grand Hotel Villa d’Este

2010

foto © Archivio Villa D’Este

Spring

30 marzo 2010 Ore 19.30 Seguirà cena di gala

Invito valido per due persone

031.268989 - info@amicidicomo.it


Winter

2010 foto © Pozzoni

foto © Archivio Aeroclub Como

2010

foto © Archivio Villa D’este

Autumn foto © Pozzoni


foto © Archivio Villa D’Este

foto © Archivio Fondazione Minoprio

foto © Archivio Castadiva

foto ©Archivio Navigazione Lago di Como


Summer 2012

Winter

Spring

2013

foto © Archivio Villa D’Este

2012


2013

2014

Spring foto © Nick Zonna

Winter

foto © Archivio Villa D’Este

foto © Archivio Castello di Casiglio

Summer

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EVENTI

AMICI DI COMO & MAGIC LAKE: a Villa d'Este di M.B. foto Piero Vasconi

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A sinistra, il Grand Hotel Villa d'Este, splendida location della serata On the left, the Grand Hotel Villa d'Este, the beautiful location of the evening

ELETTRIZZANTE SERATA PER AMICI DI COMO & MAGIC LAKE A VILLA D’ESTE Lo scenario del lago e gli splendidi saloni del Grand Hotel Villa d’Este hanno fatto da cornice a una serata davvero speciale: il consueto appuntamento dell’Associazione Amici di Como per la presentazione del numero primaverile della rivista Magic Lake è diventato il palcoscenico per ammirare un elettrizzante progetto, il Monumento alla Luce – The Life Electric di Daniel Libeskind. Ma andiamo con ordine. La serata è iniziata con una parte riservata all’assemblea elettiva dell’associazione che ha riconfermato il direttivo in carica. Successivamente, davanti a una nutrita platea di associati a cui si sono aggiunti numerosi personaggi del mondo imprenditoriale, economico e culturale, il consiglio direttivo è stato presentato e chiamato sul palco dal consigliere anziano Alberto Frigerio. A questo punto, il presidente Silvio Santambrogio ha dato il benvenuto ai dieci nuovi associati entrati a far parte del gruppo degli Amici di Como, a conferma della vitalità e dell’importanza che l’associazione riveste nel tessuto economico e culturale del territorio. Il coordinatore Daniele Brunati ha quindi tracciato un bilancio dei risultati raggiunti, in primis la riapertura della passeggiata temporanea del lungolago e i seicentomila visitatori di Como Città dei Balocchi, la manifestazione natalizia organizzata da vent’anni insieme al Consorzio Como Turistica. Il clou della serata è stato la presentazione dell’operazione più importante in cantiere per il prossimo anno, il

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Monumento alla Luce – The Life Electric di Daniel Libeskind che Amici di Como intende realizzare in occasione di Expo 2015. Un’animazione in 3d ha offerto una visione realistica e suggestiva di come l’opera si ergerà dalle acque del lago in fondo alla diga: un applauso ammirato ha accolto le immagini che scorrevano sullo schermo. L’architetto Giuseppe Blengini dello studio Libeskind ha spiegato alcuni particolari tecnici del progetto: The Life Electric si ispira alla tensione elettrica tra due poli di una batteria, il grande dono dello scienziato comasco Alessandro Volta all’umanità. Daniele Brunati ha poi presentato le principali novità del numero primaverile della rivista Magic Lake e i due nuovi inserti: Magic Lake City Milano che dedica alcune pagine agli eventi di moda, arte e società della metropoli milanese e Magic Lake Russia, un innovativo spazio in lingua madre rivolto ai cittadini Russi presenti sul territorio lariano. Ospiti della serata di gala sono stati alcuni personaggi del mondo milanese e personalità politiche, religiose e del mondo culturale russe. In conclusione, ha preso la parola il nuovo prefetto, Bruno Corda, che ha portato il suo saluto agli associati e ha offerto il suo incoraggiamento per i progetti futuri. Al termine della presentazione, gli ospiti sono stati accolti in veranda per la cena nell’esclusiva sala da pranzo del Grand Hotel Villa d’Este che si affaccia sui giardini e sul lago.


Via Tentorio, 6 – Como Tel. 031/3390138 E-mail: info@scuderiablu.it


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Sopra, da sinistra in senso orario, Bruno Corda, prefetto di Como; Danilo Zucchetti, managing director di Villa d'Este; Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como; Giuseppe Blengini, architetto dello Studio Libeskind; Daniele Brunati, editore della rivista Above, clockwise from left, Bruno Corda, prefect of Como; Danilo Zucchetti, managing director of Villa d'Este; Silvio Santambrogio, president of Amici di Como; Joseph Blengini, architect of Studio Libeskind; Daniele Brunati, editor of the magazine

In queste pagine, gli ospiti On these pages, the guests

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In questa pagina, la presentazione dei nuovi associati On this page, the presentation of new members

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In questa pagina e nelle successive, gli ospiti

In this page and in the following, the guests

THRILLING EVENING FOR AMICI DI COMO AND MAGIC LAKE AT VILLA D'ESTE The lake scenery and splendid halls of Grand Hotel Villa d’Este provided a special setting for a truly special evening. The traditional meeting of Associazione Amici di Como, for the presentation of the spring issue of Magic Lake, also became the setting of a thrilling project, The Life Electric by Daniel Libeskind. But let's tell this in the right order. The evening began with a meeting of the association which renewed the appointment of the current executive team. Then, before a large audience of associates joined by numerous personalities from the world of business, economy and

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culture, the executive council was presented and called to appear on the stage by the elderly councilor, Alberto Frigerio. At this stage the president, Silvio Santambrogio, introduced the ten new members who had joined Amici di Como, confirming once again the importance the association has for the local economy and culture. The co-coordinator, Daniele Brunati, then outlined the objectives reached especially the re-opening of the temporary lakefront walk and the 600,000 visitors to Como CittĂ di Balocchi (Como, the toy city), the annual Christmas event Amici di Como has been


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organizing in association with Consorzio Como Turistica for the last 20 years. The highlight of the evening followed with the presentation of Daniel Libeskind's The Life Electric project to be realized over the coming year to coincide with Expo 2015. A 3D animation footage gave a realistic, suggestive view of how the artwork will emerge from the lake just beyond the pier. A warm applause full of admiration accompanied the images on the screen. Architect Giuseppe Blengini, an associate of Libeskind, explained some of the technical details behind the project. The Life Electric is inspired by the electrical tension between the two poles of a battery, Comoborn scientist Alessandro Volta's gift to humanity, Volta was the first to note the phenomenon that led to the invention of electricity as we know it.

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Daniele Brunati went on to present the main changes, new features in the spring issue of the magazine that carried two supplements: Magic Lake City Milano devoted to fashion shows, art and society in Milan; and Magic Lake Russia, with innovative content to serve the Russian residents of Lake Como and beyond. Guests of the gala evening included celebrities from Milan and Russian personalities comprising religious leaders, politicians and representatives of Russian culture. In conclusion the new prefect , Bruno Corda, said a few words greeted the associates and encouraged future projects. At the end of the presentation, the guests were invited to the Veranda for dinner in the exclusive dining hall of Grand Hotel Villa d’Este that overlooks the lake and gardens.


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VEDERE IL LAGO… DAL LAGO SEEING THE LAKE... FROM THE LAKE Festeggiare un evento speciale, una ricorrenza, un anniversario in una cornice unica. Oppure semplicemente godersi momenti di relax, emozioni e luoghi indimenticabili. Per ammirare le bellezze del Lario, i suoi paesaggi dominati da una rigogliosa vegetazione, da sontuose ville e da piccoli centri di rara bellezza dove si fondono turismo, storia, arte e natura, la soluzione ideale è farlo direttamente dalle sue acque. La Navigazione Lago di Como offre un ampio ventaglio di proposte. Dalle brevi escursioni nel primo bacino di Como (fra Torno, Moltrasio, Cernobbio e Como) o nel primo bacino di Lecco (fra Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Onno e Lecco), alla Navetta del Centro Lago che collega le più rinomate località turistiche: Lenno, Tremezzo, Villa Carlotta, Bellagio, Menaggio e Varenna. Dalla Crociera verso l'Alto Lago, un'intera giornata sul battello con pranzo a bordo in partenza da Como o Lecco, alle Crociere notturne del sabato sera, con cena, ballo e musica. Sul lago possono essere organizzati eventi speciali, meetings, banchetti di matrimonio in uno stile unico e riservato; la Navigazione Lago di Como mette a disposizione le navi della propria flotta, tra le quali la storica motonave Milano e la moderna nave da crociera Orione, per costruire un itinerario personalizzato: il modo più suggestivo ed emozionante di cogliere il lago dal suo lato più affascinante.

To celebrate a special event, an anniversary in a unique setting, or simply enjoying a moment of leisure, excitement and unforgettable scenery. To admire the beauty of Lake Como, its lake and mountain views dominated by luxuriant vegetation, sumptuous villas and picturesque villages where tourism, history, art and nature blend togheter, the best solution is experience it directly from the lake. Navigazione Lago di Como (boat service) offers a wide choice of proposals. From short trips in the first basin of Como (between Torno, Moltrasio, Cernobbio and Como) or in the first basin of Lecco (between Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Onno and Lecco) to boat connections on most famous resorts in the central part of the lake: Lenno, Tremezzo, Villa Carlotta, Bellagio, Menaggio and Varenna. From cruise to the upper part of the lake, a whole-day trip with lunch on board starting from Como or Lecco, to Saturday night cruise with dinner and dancing and music. On the lake you can organize special events, meetings, wedding banquets in a unique and reserved style; Navigazione Lago di Como offers the best boats of its fleet such as the historical Milano or the modern cruise boat Orione, to create a custom itinerary: the most suggestive and romantic way to discover the most fascinating part of Lake Como.

Info

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NEWS

(E)STATE ANCORA SUL LUNGOLAGO! di Marina Moretti foto Archivio TBM Service

Per tutta la stagione estiva, famiglie, bambini e turisti potranno ancora godere di uno dei luoghi più suggestivi della città, la passeggiata temporanea “Amici di Como” sul lungolago. Reso ancora più bello dall’importante operazione di manutenzione straordinaria realizzata non appena il Consorzio Como Turistica e l’Associazione Amici di Como hanno ricevuto dall’Amministrazione comunale la conferma della proroga, fino al 15 settembre, con possibilità di un ulteriore prolungamento fino alla fine di ottobre. Un traguardo importante. E proprio per questo, Amici di Como e Consorzio Como Turistica hanno rinnovato il loro impegno per garantire a cittadini e turisti di poter fruire della passeggiata nel suo pieno splendore per tutto l’arco del

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periodo estivo. E il gradimento espresso da centinaia di migliaia di persone è la conferma di un obiettivo raggiunto. Il lungolago è diventato anche teatro di eventi di grande richiamo, fra cui la Festa di Primavera che ha attirato migliaia di persone con la novità dello street food che ha rivisitato la pratica del «cibo da strada» all’insegna delle migliori tradizioni enogastronomiche. Inoltre sugli alberi hanno trovato spazio alcune casette per gli uccelli: oltre ai cittadini, ai turisti e ai bambini che potranno camminare sui vialetti, sedere sulle panchine, divertirsi sugli scivoli e sulle altalene, ammirare il lago o le zampillanti fontane colorate, anche gli uccellini potranno fermarsi sul lungolago per trovare un riparo e fare il nido per i loro piccolini.


THIS SUMMER STILL ENJOYING THE LAKEFRONT During the whole of summer, families, children and tourists will be able to continue enjoying the temporar y lakefront walk, one of the prettiest sites in Como, created by Amici di Como. Once the local council administration had approved the ex tension of the period to keep the popular stretch open till Sep. 15, perhaps till the end of Oct., maintenance work was carried out by Consorzio Como Turistica and the association, Amici di Como. An important achievement indeed. Exactly for this reason Consorzio Como Turistica and Amici di Como have renewed their commitment to guarantee the local citizens and tourists access to the splendid lakefront walk for the whole

of summer. The appreciation expressed by 100s of 1000s of people confirms that the operation was successful, objective reached. The lakefront also became a venue for big events including Festa di Primavera (spring celebration) that brought 1000s of visitors to a novel street food feast that espoused the best of wine and gastronomic traditions. Wooden boxes have been placed on trees for visiting birds; besides citizens, tourists and children who will be able to walk along the paths, sit on benches, have fun on the slides and swings, admire the view and colorful, dancing fountain, the birds too will be able to stop over, find shelter and a nest for their of fspring.

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NEWS

Mu.R.A.C. MEMORIE DAL SOTTOSUOLO di Davide Cantoni foto Archivio Mu.R.A.C.

MEMORIES FROM THE UNDERGROUND Memorie dal sottosuolo. Cunicoli e stanze, scatole, documenti. La storia che emerge dalla terra a ricordare un passato così prossimo da essere un’immagine dolorosa e presente nel ricordo di donne e uomini ancora in vita. Trenta rifugi antiaerei riscoperti a Como. Trenta luoghi di fuga, paura, speranza e protezione. La seconda guerra mondiale così vicina nel tempo, così lontana, spesso, nella coscienza, oggi torna a raccontare. Due architetti, Gianmarco Martorana e Marco Castiglioni, in collaborazione con l'Associazione speleologica cavità artificiali di Milano, negli ultimi tre anni hanno mappato tutte le strutture e si sono mossi tra archivi pubblici e privati. Un lavoro enorme che domenica 15 giugno, giorno in cui si celebrano i 150 anni dalla fondazione di Croce Rossa Italiana, è diventato un museo ospitato nel rifugio antiaereo del sodalizio cittadino, in via Italia libera 11. Un progetto che ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un'attività corale che ha coinvolto volontari della Croce Rossa e privati cittadini e che grazie al sostegno del Consorzio Como Turistica, di Amici di Como e a un bando da 80mila euro della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca ha permesso il restauro della struttura, la catalogazione di centinaia di reperti tra cui maschere antigas, casse di pronto soccorso, strumentazione medica e documenti. Ritrovato anche un immenso patrimonio fotografico che mostra gli scavi per la costruzione dei rifugi e la fortificazione degli edifici storici della città tra cui spicca quella del Duomo. All’interno del museo è stato studiato un percorso (con possibilità di audioguida) che conduce il visitatore attraverso uno spaccato della vita di Como durante il periodo dei bombardamenti. Il racconto è forte, non mediato, e passa anche attraverso la proiezione di video che ricostruiscono squarci del quotidiano e momenti di vita in un rifugio. La Croce Rossa di Como ha affiancato e sostenuto il progetto di Martorana e Castiglioni e garantisce, grazie ai propri operatori, l’apertura della struttura. La visita al museo è gratuita, ma perché possa tenere aperto nel tempo sarà necessario dare il proprio contributo anche attraverso libere offerte all’entrata. Informazioni e prenotazioni sul sito murac.it

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Memories from the underground. Tunnels and rooms, boxes and documents. The history comes from the land to remind us of the past, which is a sad image in the memory of women and men who are still alive. 30 antiaircraft which are rediscovered, 30 places to escape, places of fear, hope and protection. World War 2 is so close to us and often so far from our memory, today you can know it better. Two architects, Gianmarco Martorana and Marco Castiglioni, in collaboration with the Associazione speleologica cavità artificiali di Milano, in the last three years they create a map of all the structures, they look for them among the public and private archives. A huge work that on 15th June, the day of the celebration of 150th anniversary of the foundation of the Italian Red Cross, became a museum in the antiaircraft refuge of the city association, in via Italia libera 11. With a voluntary service (thanks to the support of Amici di Como and of an announcement of 80 thousands euro of the Fondazione Provinciale della Comunità Comasca which let the restoration possible) the two architects made a list of hundreds of fundings - gas masks, first aid boxes, medical instruments and documents - and also hundreds photos of the escavations to build refuges, the fortification of historical buildings of the city, among which the Cathedral. Inside the museum there is a path to bring the visitor back in the time of the life in Como during the time of the bombs. It is the true story, which is told thanks to the use of a video to bring you back to the life in a refuge. The Red Cross of Como supported this project by Martorana and Castiglioni and grants, thanks to the voluntsry service of the operators, the opening of the museum. The entrance is free and it is possible to leave a contribution to the museum organization. For information and booking please go to the website murac.it


Mu.R.A.C. MUSEO RIFUGI ANTIAEREI COMO

TEMPIO VOLTIANO A sinistra, immagine storica ; a destra, le strutture in cemento armato degli interrati originariamente adibiti a rifugio antiaereo TEMPIO VOLTIANO On the left, historical image; right, the concrete structures of the underground originally used as antiaircraft refuge

CASA COMITTI A sinistra, il caseggiato che si trova accanto alla Funicolare; a destra, il grande rifugio oggi adibito a cantina: poteva ospitare fino a 250 persone CASA COMITTI On the left, the building next the Funicolare; right, the large refuge now used as a wine cellar: could accommodate up to 250 people

PALAZZO PLINIO (oggi Palace Hotel) A sinistra, immagine storica; a destra, il rifugio pubblico (lunghezza71 metri) che era situato nell'attuale corridoio della cantina: poteva ospitare 450 persone PALAZZO PLINIO (now Palace Hotel) On the left, historical image; right, the public refuge, long 71 mt: could accommodate up to 450 people

PALAZZO DEL GOVERNO A sinistra, l'originario accesso al rifugio dai giardini di Viale Varese, oggi tamponato; a destra, foto attuale del rifugio costruito sotto il terrapieno delle antiche mura PALAZZO DEL GOVERNO On the left, the original access to the refuge in Viale Varese; right, photo of the current refuge built under the embankment of the old walls

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VIA N. SAURO -VIA S. BALESTRA A sinistra, immagine attuale dell'area; a destra, foto del 1943/44 : il rifugio era costituito da una galleria posta cinque metri al di sotto dell'attuale giardino On the left, current image; right, photo 1943/44: the refuge consisted of a five-meter gallery post below the current garden

VIA CRISPI A sinistra, l'ingresso al rifugio dal civico 43 di via Crispi; a destra, immagine del 1944 del rifugio scavato nella roccia alle pendici del monte di Brunate On the left, the entrance to the refuge by the number 43 of Via Crispi; right, picture of 1944 of the refuge carved into the rock on the slopes of Mount Brunate

VIA CASTELLO BARADELLO A sinistra, l'ingresso del rifugio negli anni '80 prima dei lavori per la centrale di potabilizzazione; a destra, il rifugio nel 1944: una grande galleria scavata nella roccia sulla dorsale collinare ai piedi del Castello Baradello. On the left, the entrance to the refuge in the 80s before the works for the drinking water treatment plant; right, the refuge in 1944: a large tunnel dug into the rock on the ridge at the foot of the Castello Baradello.

VIALE GENO A sinistra, immagine dell'originario rifugio oggi adibito a bar On the left, image of the refuge now used as a bar

PIAZZA VITTORIA - VIALE C. CATTANEO A sinistra, uno degli accessi al rifugio oggi tamponato; a destra, immagine del 1944 che documenta i lavori per la costruzione del rifugio sotto le mura cittadine On the left, one of the entrances to the refuge today buffered; right, image of 1944 documenting the works for the construction of the refuge under the city walls

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Mu.R.A.C. MUSEO RIFUGI ANTIAEREI COMO

Volantino pubblicitario della Sirena Ultravox ritrovato presso gli archivi comunali Flyer advertising the Sirena Ultravox found at the municipal archives

A sinistra, foto del 1944 che documenta i lavori di costruzione del rifugio di Piazza Vittoria; a destra, via Rodari, trasformata in rifugio antischeggia On the left, photo of 1944 documenting the construction of the shelter of Piazza VIttoria; on the right, via Rodari transformed into splinter refuge

Nelle due immagini, esercitazione antiarea del 1938 In the two pictures, anti-aircraft exercise of 1938

Info

Foto della sede della Croce Rossa nel 1940 Photo of the headquarters of Croce Rossa in 1940

via Italia Libera 11, Como ORARIO ESTIVO lunedĂŹ -venerdĂŹ 10.00 - 17.00 sabato e festivi 10.00 - 12.30 Altri orari su prenotazione Ingresso gratuito con contributo libero Tel. +39 031 243289 info@murac.it - www.murac.it

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C U LT U R A

RITRATTI DI CITTÀ di Marina Moretti foto Prestatori, TBM Service

Come una passeggiata nel tempo e nello spazio. In una città multiforme che offre scorci e scenari dai primi anni del Novecento ai nostri giorni. La mostra «Ritratti di città. Urban Sceneries. Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi» indaga l’incidenza dell’immagine della città moderna – tra utopia, mito e realtà – nell’arte italiana del XX secolo. Curata da Flaminio Gualdoni, è in programma dal 28 giugno al 16 novembre nella splendida cornice neoclassica di Villa Olmo, la celebre e sontuosa dimora ottocentesca affacciata sul lago, opera dell’architetto Simone Cantoni. L’evento espositivo è la seconda tappa del progetto triennale che il Comune di Como e l’assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, hanno avviato lo scorso anno

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con la mostra dedicata a Sant’Elia. «Ritratti di città» offre l’occasione di vedere una scultura che Arnaldo Pomodoro ha realizzato appositamente per l’evento comasco e opere mai viste o raramente esposte di Giacomo Balla, Ottone Rosai e Umberto Boccioni, provenienti da collezioni private. Il percorso inizia con il futurismo di Boccioni, Balla, Depero, Dottori, interpreti perfetti della città nuova, del suo imporsi come visione ulteriore anche dal punto di vista della struttura dell’immagine. A fianco, la Metafisica di De Chirico segna l’immagine della metropoli che innerverà di sé tutto il corso del Novecento. Poi Sironi, i cui paesaggi urbani incarnano le prime perplessità poetiche nei confronti della nuova condizione esistenziale.

Da Morandi alle prove dell’aeropittura futurista, dall’astrazione geometrica di Soldati e Galli alla visione critica e insieme poetica di autori come Mafai e Guttuso, il percorso si inoltra nel secondo dopoguerra, quando la realtà urbana è tema che coinvolge non solo le avanguardie artistiche, da Cavaliere a Spagnulo, da Merz a Schifano, da Tadini ad Adami a Rotella, ma anche quelle dell’«architettura dipinta» e della fotografia, con La Pietra, Cantafora, Ico Parisi, Fontana, Basilico, Ghirri, Galimberti, grazie ai quali anche l’immagine fotografica non è più solo documento, ma interpretazione intellettuale e poetica. L’itinerario si conclude con una documentazione essenziale delle ultime generazioni che riprendono con forza il tema


Nella pagina precedente, Villa Olmo sede della mostra; in questa pagina, a sinistra, immagine della mostra; a destra, Ico Parisi, Utopia realizzabile – «Progetti di restauro con nuovi segni architettonici», 1977, China e collage fotografico, cm 101,5x73, Pinacoteca Civica Como

della crisi attuale dell’immagine di città: da Chiesi a Costa, da Guaitamacchi a Presicce. La scelta espositiva è di documentare ogni autore con opere primarie e per molti versi esemplari, dando vita a un percorso fatto di rimandi iconografici e stilistici, ma anche di rotture brusche, dimostrando come il Novecento italiano veda la convivenza di una precisa identità di scuola con la partecipazione al più vivo dibattito internazionale. L’Italia arriva al Novecento senza una vera e propria idea di città nella cultura artistica. Questo accade anche perché è la città stessa a mancare. Mentre Parigi e Londra sono già «città Europee», una Milano e una Roma sono annidamenti al margine delle campagne. E’ prima di tutti il Futurismo a

On the previous page, Villa Olmo location of the exhibition; on this page, on the left, the images from exhibition; right, Ico Parisi, Utopia realizzabile – «Progetti di restauro con nuovi segni architettonici», 1977, China and photographic collage, cm 101,5 x73, Pinacoteca Civica Como

percepire questo vuoto, lo si legge anche nel Manifesto del 1909: «la città sarà un concentrato dinamico di forze vitali, che aggrediscono il paesaggio …». E così, nel tendersi delle energie sociali e artistiche dell’epoca, nel pensare e rappresentare la città, i pittori creano un vero e proprio genere. E’ da qui che prende avvio l’adozione della città come soggetto e oggetto d’arte: luogo di progettazione architettonica e sociale ma anche di rappresentazione. E luogo dell’anima. Per chi si esprime attraverso la pittura innanzitutto e poi, negli anni a venire e sempre più, attraverso la fotografia. Non si può non citare Gabriele Basilico: «Sia che si tratti di architettura, di monumenti classici, di edifici moderni e contemporanei, di pa-

esaggi, di ampie vedute panoramiche o di periferie urbane, il rapporto con lo spazio è stato e continua a essere un’esperienza insostituibile dello sguardo per costruire l’immagine che lo interpreta e che lo rappresenta». Ecco allora che «Ritratti di Città» racconta la vita per tutto il Novecento fino a oggi, in un amplissimo spettro di stili e rappresentazioni, tra atteggiamenti lucidamente analitici, trasognamenti visionari e disagi esistenziali variamente rappresentati. Sempre in relazione al tema urbano, fino al 28 settembre è in corso presso la Pinacoteca Civica la mostra «Aldo Galli: luci e astrazioni urbane», dedicata a uno degli astrattisti storici comaschi che nella sua opera ha sviluppato a lungo le suggestioni della città.

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Sopra, Antonietta Raphaël, Paesaggio di Palermo, 1963, Olio su compensato, cm 40x60,5, Courtesy Giulia Mafai; nella pagina seguente, sopra, Mario Mafai, Castro Pretorio, 1931, Olio su tavola, cm 53x71, Courtesy Giulia Mafai; sotto, a sinistra, Aldo Galli, Senza Titolo, 1947, Olio su tavola, cm 81x65, Collezione Privata Como; a destra, Mario Davico, Architettura meccanicistica n.1, 1949/50, Olio su tela, cm 160x120, Galleria Bianconi Milano.

Above, Antonietta Raphaël, Paesaggio di Palermo, 1963, Oil on plywood, cm 40x60,5, Courtesy Giulia Mafai; on the following page, above, Mario Mafai, Castro Pretorio, 1931, Oil on board, cm 53x71, Courtesy Giulia Mafai; below, left , Aldo Galli, Senza Titolo, 1947, Oil on board, cm 81x65Collezione Privata Como; right, Mario Davico, Architettura meccanicistica n.1, 1949/50, Oil on canvas, cm 160x120, Galleria Bianconi Milano

URBAN SCENERIES FROM BOCCIONI UNTIL TODAY As a walk in time and in space. In a multiform city which offers views and scenery from the beginning of the 20th century to the present days. The exhibition «Ritratti di città. Urban Sceneries. Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi» is about the modern city - between utopia, myth and reality - in the Italian art of the 20th century. Organized by Flaminio Gualdoni, it is in program from 28th June to 16th November in the beautiful neoclassical setting of Villa Olmo, the famous and fascinating villa of the 19th century located on the lake front, by the architect Simone Cantoni. The exhibition event is the second step of a three-year project that the city of Como and the coucillor of Culture, Luigi Cavadini, started last year with the exhibition dedicated to Sant'Elia. «Ritratti di città» offers you the chance to see a sculpture that Arnaldo Pomodoro made for the event held in Como and rare works by Giacomo Balla, Ottone Rosai and Umberto Boccioni, coming from private collection. The path starts with the futurism of Boccioni, Balla, Depero, Dottori, perfect inter-

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preters of the new city, of its imposition as further view also from the image point of view. Metafisica by De Chirico is a sign of the image of a city that characterizes the entire 20th century. Then Sironi, his urban sceneries represent the poetic doubts if compared with the new esistential condition. Morandi shows the proof of a futuristic arialpainting, Soldati and Galli are linked to a geometric abstraction and Mafai and Guttuso have a critical and together poetic vision. The path reaches the time after World War 2, when the urban scenery is the subject that involve nit only the artistic avantgarde, from Cavaliere to Spagnulo, from Merz to Schifano, from Tadini to Adami and Rotella, but also those of the «painted architecture» and of photography, with La Pietra, Cantafora, Ico Parisi, Fontana, Basilico, Ghirri, Galimberti, thanks to them, the photo image is not just a document, but an intellectual and poetic interpretation. The itinerary ends with an essential investigation of the last generations which are focused on the subject of the present crisis of the city image: from Chiesi

to Costa, from Guaitamacchi to Presicce. The exhibition choice is to provide documentary of the primary and in some ways exemplar works of art, starting a path made of icons and style, but also of abrupt breaks, showing how in the 20th century there is a combination of a precise school identity and the most deep international debate. Related to the urban subject, until the 28th September the exhibition «Aldo Galli: luci e astrazioni urbane» at the Pinacoteca Civica, dedicated to one of the historical abstract artists that in his work developed the suggestions of the city.

Info

RITRATTI DI CITTA'. URBAN SCENERIES Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi Como, Villa Olmo (via Cantoni 1) dal 28 giugno al 16 novembre 2014 www.ritrattidicitta.com www.cultura.comune.como.it


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Nuove strade per la scoperta dei nostri mondi www.patrimony1873.com 126

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C U LT U R A

CONVEGNO DEL SESTANTE 7ª edizione - 17 settembre SESTANTE CONVENTION - 7ª edition di N.B.

Un panorama tra i più belli al mondo, una cornice di fascino e storia, quella di Villa d’Este a Cernobbio, che si abbina in occasione del Convegno del Sestante ad un altro panorama, quello economico e finanziario, fatto di studi e analisi, dati e cifre, norme e nozioni. Questo il connubio che il Convegno del Sestante rinnova di anno in anno, divenendo tradizionale appuntamento per imprenditori e professionisti del mondo economico e finanziario. Da sette anni l’appuntamento di Villa d’Este affronta, con il paradigma scientifico del convegno, tematiche di interesse legate ad una pluralità di argomenti, come strumenti per conoscere ed approfondire il contesto in cui le aziende e le imprese operano quotidianamente, navigando nei mari non sempre tranquilli dei mercati internazionali, dei contesti macroeconomici e delle piazze locali. L’edizione 2014 del Convegno del Sestante si svolgerà il 17 settembre a Villa d’Este e, ancora una volta, docenti, ricercatori e imprenditori si confronteranno con la platea per delineare una nuova rotta tra gli scenari economici più o meno vicini.

Villa d’Este in Cernobbio, offering one of the most breathtaking panoramas anywhere, besides charm and history, this year also offering a panorama of a different type where economics, high finance, studies, market analyses, data, figures norms and notions are to meet. This is the mixture offered by Sestante Convention that has become a traditional meeting for entrepreneurs and professionals from the world of economics and finance. For the past seven years the convention at Villa d'Este has tackled a multitude of topics with a scientific approach to understand and examine in depth the conditions and environments where the companies conduct their businesses on a day to day basis in these times of often turbulent international markets, macroeconomics as well as local markets. The 2014 edition of Sestante Convention will take place on Sep. 17 at Villa d'Este, and once again, lecturers, researchers, businessmen and women will discuss with the attendees to outline new strategies to adopt in the upcoming economic scenarios.

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NEWS

FOTO CINE CLUB CERNOBBIO

36째 Concorso Fotografico Nazionale 5a edizione in fotografia digitale 2014 Sotto, premio speciale Dott. Sante Frantellizzi 2013 a Giuseeppe Sordelli di Cassina Rizzardi, Como; nella pagina successiva Premio speciale Bordoli - Vasconi 2013 a Michele D'Amore

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TEMI Tema A ) Cernobbio Tema B ) Como: la Città – il Lago di Como – i Monti e le Valli Tema C ) Il Canton Ticino, con i Monti e le Valli

Tema D ) Il Palio del Baradello – edizione 2014 Tema L ) Tema Libero

PREMI - Premio speciale Foto Cine Club Cernobbio. La Giuria assegnerà il premio all’autore o agli autori giovani (under 18) con foto ammesse, segnalate o premiate al concorso.

- Premio speciale “Liala” del Comune di Carate Urio - Lago di Como Per ricordare una delle più amate scrittrici italiane di romanzi del ‘900, la Giuria assegnerà il premio all’autore di un’immagine romantica e romanzesca di tutto il nostro concorso.

- Premio speciale Dott. Sante Frantellizzi già Prefetto di Como. La Giuria assegnerà il premio all’autore della migliore fotografia di Paesaggio.

- Premio speciale della Foto Elit di Cantù Per ricordare il fotografo Leon Battista Guarisco

- Premio speciale “Famiglia Comasca” per la Città di Tokamachi - Giappone (Città gemellata con Como) La Giuria assegnerà i premi (prodotti in seta di Como) agli autori giapponesi delle migliori fotografie del Giappone.

Info

Concorso Fotografico 2014 Mercoledì 15 ottobre 2014: termine presentazione delle opere. Novembre 2014 (data da definire): prima proiezione e premiazione nella Sala Regina del Grand Hotel Villa d'Este, Cernobbio, Lago di Como

- Premio speciale “Amici di Como” La Giuria assegnerà il premio all’autore dell’immagine più bella di una manifestazione organizzata da “Amici di Como” - Premio Speciale "Cav. Alfredo Mantovani" B. F. I. Benemerito della Fotografia Italiana, per la miglior immagine del Lago di Como

Foto Cine Club Cernobbio c/o Antonio Vasconi via Regina 36 22012 Cernobbio Como fotovasconi@virgilio.it www.fotocineclubcernobbio.it

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EVENTI

SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2014 di Stefania De Giorgi foto Archivio Cosmit

Ancora una volta possiamo ammirare il trionfo dell’eccellenza. Tutto il lavoro per la preparazione del Salone del Mobile ha dato ottimi risultati che superano quasi le aspettative. Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, si rivela soddisfatto della preminenza che la filiera del made in Italy ha contribuito nel portare la manifestazione fieristica italiana al successo internazionale. Il riscontro del gradimento è lampante, lo dicono a chiare lettere i numeri dei visitatori: 357.212, di cui 311.781 operatori del settore. Per la 53a edizione c’è stato un incremento del 13% rispetto ai Saloni del 2013. Evidente il riconoscimento che si è avuto anche da parte del Governo, con la visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha sottolineato l’importanza del settore nell’economia del nostro Paese. L’eccellenza delle aziende italiane nel campo del mobile, data dalla creatività, dalla ricerca e dalla singolare cultura tradizionale, rimane ancora un punto di forza per superare la difficile congiuntura economica che l’Italia continua ad attraversare. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, rimarca il notevole incremento che si è avuto nell’ultimo anno di vendite della nostra produzione all’estero a conferma di ciò la massiccia presenza di visitatori esteri nell’ultima edizione dei Saloni. Le presenze qualificate di oltre 160 Paesi rilevano l’aumento di internazionalità che la manifestazione

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fieristica assume anno per anno. Fulcro del Salone del Mobile, la mostra all’interno del polo fieristico di Rho «Dove vivono gli architetti». Uno spazio di confronto e una riflessione sulle modalità, le esperienze e la cultura dell’abitare con otto testimonial d’eccezione: Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Studio Mumbai/Bijoy Jain. Si rafforza la sinergia con la città di Milano che perfeziona la squisita accoglienza che offre agli eventi collaterali che si dipanano negli angoli più suggestivi e in spazi inusuali del capoluogo. Per la 53a edizione, Milano creativa ha predisposto un’accoglienza esclusiva per il congruo numero di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. In collaborazione con il Comune di Milano e l’Assessorato alla Moda e Design, oltre 100 ragazzi delle scuole di design della città, dislocati in punti nevralgici, hanno ricevuto gli ospiti della manifestazione, illustrando l’ampissima gamma di eventi offerta. Il Presidente Luti ha ritenuto che l’edizione 2014 si sia potuta considerare come una prova generale per l’attesa di Expo dell’anno prossimo. Luti è rimasto soddisfatto delle premesse che sono state poste nell’attesa del grande evento del 2015, da cogliere come sfida e come stimolo per preparare un grande Salone che sarà d’apertura all’Esposizione Universale.


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SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE Once again we admired the triumph of excellence. All the work that went into the organization of Salone Internazionale del Mobile produced great results going beyond all expectations. Claudio Luti, the president, was satisfied with the leading position of Made in Italy labels that made the event an international success. Statistics clearly show how much was achieved: an impressive 357,212 visitors, 311,781 of whom operating in the sector, attended the fair. Compared to 2013, this 53rd edition saw an increase of 13% in the number of visitors. Italian government acknowledged the importance of the event and Prime Minister Matteo Renzi paid a visit underlining the significance of Salone Internazionale del Mobile. The excellence of Italian companies in the field of furniture, given their creativity, research and unique traditional culture, is a significant edge to reverse the negative economic trends still in course in Italy. Roberto Snaidero, the president of FederlegnoArredo, highlighted the remarkable rise in the sale of Italian products abroad explaining the massive presence of foreign visitors at this year's fair. The participation from over 160 countries proves Salone Internazionale del Mobile is becoming more and more international each year. A main attraction at the of the event held at Rho, the trade fair center, was the

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exhibition entitled ÂŤWhere Architects LiveÂť, an opportunity to discuss and reflect on the way, experience and culture of inhabiting a place or dwelling with the participation of eight prominent figures: Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano and Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind and Mumbai/Bijoy Jain Studio. The synergy with Milan is reinforced, the city welcomes and efficiently hosts a number of side events that take place in some of the most suggestive and unusual settings around the city. For the 53rd edition, creative Milan arranged an exclusive welcome for the sizeable number of visitors expected from all corners of the globe. In collaboration with Milan's local authorities 100 young students from Milan's schools of design, positioned in all the key locations welcomed the attendants of the fair explaining the numerous events on offer. President Luti said the 2014 edition of Milan's International Furniture Fair can be considered a general rehearsal for the eagerly awaited Milan Expo next year. Luti was satisfied with the groundwork carried out this year while waiting for the big event of 2015, and suggested taking it as a challenge and motivation for the preparation of a great furniture event next year that will usher in the Universal Exposition.


A L RISTOR ANTE C A F F È TEAT RO L A C U CINA È UN’A RTE! AT R I STO R A N T E C A F F È TE ATRO CO O K I N G I S A N A RT!

Ristorante con giardino Restaurant with garden

Al Ristorante Caffè Teatro la cucina è un’arte! All’interno sale finemente arredate per creare la giusta atmosfera in ogni occasione. Il giardino è uno spazio raccolto tra le mura del teatro, dove pranzare o cenare in completo relax. Per chi ama gli spazi liberi i tavolini sulla piazza sono un vero incanto. At Ristorante Caffè Teatro cooking is an art! Inside, the rooms are finely furnished to create the perfect atmosphere in every occasion. In the garden, surrounded by the theatre walls, it’s a pleasure to have lunch and dinner relaxing yourself. For those who love the open space it is wonderful to sit in the square, in front of the Cathedral, where the tables are located, and enjoy a delicious meal.

LA CUC I A P E R TA N A È ANCHE DOPO T E AT R O.

Piazza Verdi, 11 Como Italy Tel. +39.031.4140363 www.ristorantecaffeteatr o.it info@ristorantecaffeteatr o.it

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POLIF ORM Qualità, innovazione, cura del dettaglio hanno fatto della Poliform un’azienda sempre sulla cresta dell’onda, che non conosce periodi cupi in quanto si è sempre contraddistinta per uno stile caratteristico ed esclusivo. Dalla capacità di rinnovarsi attraverso collaborazioni con autorevoli esponenti del designer internazionale, si evince la continua evoluzione dell’azienda senza stravolgerne le sembianze mantenendo la riconoscibilità. L’incontro con il grande architetto Daniel Libeskind si è rivelato creativamente proficuo, in quanto è venuta a crearsi una sintonia di intenti dimostrata dai due progetti per Poliform: la libreria «Web» e l’armadio «Sharp». Una libreria, la «Web», che va oltre la propria funzione, con l’armonico gioco di pieni e vuoti diviene un oggetto completo, un’opera d’arte da ammirare. L’estetica dell’armadio «Sharp» dona alla zona notte una forte personalità enfatizzata dai preziosi materiali con i quali è stato realizzato: pelle e metallo. Connubio fra essenzialità ed eleganza incarna appieno la filosofia dell’azienda.

Quality, innovation, attention to detail made Poliform a forward-looking, successful company that has encountered no downward trends in its business as it has always distinguished itself for its characteristic, exclusive style. From its ability to renovate through the collaboration of authoritative, international designers, the evolution of the company continued without upsetting its character or image. Meeting the renowned architect Daniel Libeskind led to a creative, fruitful collaboration with the birth of two Poliform projects: the bookcase, «Web», and wardrobe, «Sharp». «Web» goes beyond its function with a harmonious play between full and empty spaces, a work of art. The aesthetics of «Sharp» give the bedroom a strong personality emphasized by the precious leather and metal it is made of. The blend of essential and elegant elements fully embodies the philosophy of the company.

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TRE-Più Lo stile e la riconoscibilità dell’azienda, che rappresenta l’eleganza e la raffinatezza nel settore delle porte, emerge anche nella collezione 2014 presentata al Salone Internazionale del Mobile. L’attenzione alla qualità, all’innovazione tecnologica e alla creatività ha portato all'azienda una moltitudine di estimatori italiani e internazionali. L’originalità che contraddistingue i prodotti realizzati è frutto di una stretta collaborazione con i nomi prestigiosi del design da Cini Boeri ad Antonio Citterio, da Daniel Libeskind a F.A Porsche e decreta l’unicità dell’azienda che non teme la sperimentazione di nuovi materiali. La porta rimane sempre una componente fondamentale dell’arredamento, perciò l’azienda prosegue nella ricerca delle finiture esclusive, in maniera tale da rimarcare l’originalità e dare espressione ai creativi contrasti che riservano ardite sorprese in ogni collezione. Nonostante il brand non sia mai uguale a se stesso, conserva in ogni realizzazione un filo conduttore delle porte per ogni gusto architettonico, dalle porte filomuro ai pannelli scorrevoli alle porte dalle vigorose caratteristiche. I vari modelli rinnovati e reinterpretati sono riconosciuti come pezzi ormai entrati nella storia del settore delle porte d’arredamento. The style and trademark of the company, a model of elegance and refinement in door-making, also emerged with the collection presented at this year's Salone Internazionale del Mobile in Milan. Attention to quality, technological innovation and creativity drew numerous international and Italian admirers to the company. Originality that distinguishes the realized products is the result of close collaboration with prestigious designers from Cini Boeri to Antonio Citterio, to Daniel Libeskind to F.A Porsche highlighting the company's uniqueness when it comes to fearless experimentation with new materials. The door remains a fundamental element in furnishing, therefore the company continues research in exclusive finishings so as to emphasize originality and express creative contrast which never fail to surprise with every collection. Despite the brand never repeating itself, it preserves a theme in the doors it produces to fit every architectural style from flush fitting to sliding doors to sturdy types. The various, updated and redesigned models are recognizable as works that have made the history books regarding doors as furnishings.

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MERITALIA Ogni anno in occasione del Salone Internazionale del Mobile, Meritalia contribuisce a decretare il fermento creativo del Made in Italy nel settore del mobile. La ricerca continua e l’innovazione fanno dell’azienda il simbolo dell’evoluzione del design. Oltre ad avere la capacità di rinnovarsi osando con prodotti creativi progettati da designers emergenti, Meritalia prosegue la collaborazione con i nomi storici dell’architettura. Mario Bellini ha disegnato due prodotti esclusivi. Il tavolo «Opera», con la struttura in legno massello e il piano di cristallo è stato realizzato all’insegna dell’eleganza e del rigore formale, adottando soluzioni cromatiche conformi all’indiscusso spirito dell’azienda. Il divano «Freud» ha la peculiarità di coniugare estetica e comfort è stato studiato per poter posizionare lo schienale come si preferisce. Fra le tante proposte dell’azienda, in collaborazione con la Fondazione Castiglioni, è stato ripresentato un pezzo storico: la sedia «Lierna» disegnata nel 1961 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni a dimostrazione di come lo studio e la creatività di grandi designer possano creare un oggetto che non può essere scalfito dal tempo. In collaborazione con Lapo Elkann, è stato presentato «Eye-Eye», lo specchio che nasce dal modello di occhiali più rappresentativo di Italia Independent , il suo bestseller: lo 090 . Every year at Milan's Salone Internazionale del Mobile, Meritalia makes a significant contribution to the Made in Italy, creative ferment. Incessant research and innovation render the company the very symbol of design evolution. Besides the capacity to innovate, daring to produce the works of emerging designers, Meritalia continues its collaboration with well-known architects and interior designers. Mario Bellini designed two exclusive products. The table, «Opera», with a solid wood frame and crystal top, was designed keeping in mind elegance and formal rigor utilizing colors that conform to the company's characteristic spirit and image. The sofa, «Freud», has the peculiarity of espousing aesthetics and comfort and possesses a reclining backrest for personal comfort. Among the many products the company has on offer, a historical chair, «Lierna», designed by Achille and Pier Giacomo Castiglioni in 1961, was remade in collaboration with Fondazione Castiglioni to prove that the works of great designers remain timeless masterpieces. In collaboration with Lapo Elkann was presented «Eye-Eye», the mirror that bases on Italia Independent's most represented model of glasses, its bestseller: the 090.

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ROBERTO CAVALLI Home Interiors Anche quest'anno JC Passion si è avvalso della già collaudata collaborazione con nomi noti del mondo della moda. E’ il caso della collezione presentata al Salone del Mobile di quest’anno: Roberto Cavalli Home. La voglia di stupire, l’azzardo e la trasgressione hanno trovato un proficuo connubio tra l’azienda e la maison di moda. Il risultato è evidente soprattutto nei tessuti floreali e nelle finiture per i quali sono stati utilizzati i materiali più disparati. I pezzi abbracciano il gusto del lusso dato da un’intrinseca preziosità nell’accurata selezione dei componenti. La seduta «Wings», diviene un elemento iconico della trasgressione, sottolineato dall’incontro antitetico tra la fastosità e l'industrial design. La dovizia nel dettaglio, le sofisticate tecniche di realizzazione, l’uso della resina fanno della collezione un emblema del lusso e dell’estro creativo.

Also this year, JC Passion has made use of the already proven with collaboration with well-known names in the fashion world. The Roberto Cavalli Home collection presented at this year's Salone Internazionale del Mobile in Milan is a case in point. The desire to daze, the gamble and transgression found functional harmony between the company and the fashion house. The result is evident especially in fabrics with floral print and finishings for which a wide variety of fabrics were employed. The pieces display luxury given the intrinsic preciousness of the carefully selected components. The «Wings» chair exhibit an iconic element of transgression highlighted by the contrasting combination between lavish and industrial design. The wealth of detail, sophisticated manufacturing techniques and the use of resin render the collection an emblem of luxury and creative flair.

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GIANFRANCO FERRÉ Home La collezione Gianfranco Ferré realizzata da Jumbo Collection vede come protagonista degli elementi di arredo il tessuto. Declinato in diverse tonalità, ha creato forti impatti percettivi, prendendo spunto dai classici maschili come il principe di Galles, il pied-de-poule, il gessato e lo spigato. I pezzi che sono stati presentati dall’azienda hanno forti valenze legate alle suggestive case dell’Inghilterra di fine ‘800. Le linee delle finiture in legno anticato si rifanno ad uno stile classico e romantico, enfatizzato dall’uso di cromie destressed. Ancora una volta è l'ennesimo segnale del connubio vincente fra il mondo della moda e quello del design.

The Gianfranco Ferrè collection realized by Jumbo Collection has raised the fabrics to the rank of protagonists in home furnishings; used in various tones, drawing inspiration from classic patterns such as prince of Wales, pied-de-poule, pinstripe and twill, these fabrics make a strong, visual impact. The pieces presented by the company take strong insight from the suggestive English homes of late 19th century. Antique-look wood finishing aspire to a classic, romantic style emphasized by distressed hues. Once more we witness yet another example of the winning combination between fashion and design.

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Varenna


JUMBO COLLECTION Lo stand allestito da Jumbo Collection per il Salone del Mobile 2014 nel polo fieristico di Rho rispecchiava tutta la filosofia del brand. L’accesso al principesco atrio dello stand era costituito da due porte in oro zecchino, attraverso le quali si poteva ammirare uno dei pezzi più importanti della collezione dell’azienda: un tavolo da ingresso col supporto in oro e con il piano costituito da un prezioso mosaico in madreperla. Il notevole pezzo, posto all’ingresso, rappresentava il biglietto da visita dell’azienda, la quale si è sempre contraddistinta per le sue preziosissime, lussuose ed eleganti collezioni. All’interno dello stand si apriva un ambiente conformato come uno spazio realistico dove effettivamente desiderare vivere. Di notevole rilievo anche i pezzi esposti, tra cui la cucina «Hermes» con la quale l’azienda è riuscita a coniugare la tradizione di uno stile ricco e classico con le più moderne tecnologie. La ricerca formale ha prodotto per la nuova collezione elementi rigorosi che si amalgamano alla perfezione, canoni propri della tendenza LuigiXV.

The staging of Jumbo Collection presented at Milan’s Salone Internazionale del Mobile, 2014, embodies all the philosophy of the brand. Access to the princely atrium of the stand was made of two golden doors and passing through them one could admire a table with golden legs and a top made of a stunning mother of pearl mosaic constituting one of the most important pieces in the company’s collection. The extraordinary piece placed at the entrance was like a symbol, a business card of the company which has always stood out for its precious, luxurious and elegant collections. Inside the stand was an area designed like a realistic set where one would wish to live. Of remarkable importance were also the pieces displayed including the «Hermes» kitchen whereby the company managed to blend a rich, classic style with the most modern technologies. In the new collection, the formal search produced rigorous elements that perfectly merge with those of Louis XV style.

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RIVA 1920

Non poteva passare inosservato, al Salone del Mobile 2014, lo stand di Riva 1920. I visitatori venivano attratti subito dalla maxi installazione di Karim Rashid: una testa in noce alta 3 metri che regala un’armonica sinuosità nelle linee che la descrivono. Certo, Riva 1920 non si riduce all’opera posta all’ingresso dello stand, essa può essere considerata solo come un’anticipazione di ciò che l’azienda offre all’interno dello spazio riservato. La filosofia dei prodotti Riva è di immediata percezione, cominciando dal materiale utilizzato per le realizzazioni: il legno visto nelle molteplici interpretazioni sia come linee sia come essenze. L’instancabile studio e l’indagine delle specie arboree hanno portato alla scoperta del legno millenario Kauri con il quale sono stati realizzati da grandi designer oggetti che rendono giustizia alla magnificenza dell’essenza. Numerose sono le novità presentate al Salone, prodotti dal carattere unico, disegnati dai nomi più prestigiosi nel panorama del design, ciascuno si caratterizza per creatività, ricercatezza nel dettaglio e meticolosità nella realizzazione. La versatilità dei mobili e dei complementi è inconfutabile: gusto raffinato e forme che spaziano da profili sinuosi a tagli decisamente più rigidi e lineari. The stand of Riva 1920 at Milan’s Salone Internazionale del Mobile could not have gone unnoticed; visitors were immediately attracted by the sizeable installation of Karim Rashid. The 3-metre tall head made out of walnut wood embodied a noticeable, sinuous harmony. This work of art positioned at the entrance, however, was but an introduction to what was to follow inside. The philosophy behind Riva products is easy to perceive starting from the materials used for their realization i.e. wood seen in numerous interpretations both as design and essence. Tireless study and investigation of wood as raw material led to the discovery of Kauri, a tree that lives for over 2,000 years, whose wood was used for the realization of numerous pieces by great designers that do justice to the magnificence of essence. Numerous new products were presented at the Fair, products with unique personalities designed by prestigious names distinguished for creativity, refined detail and meticulous realization of their work. Versatility of the pieces of furniture and complements is unquestionable; refined taste and forms range from sinuous profiles to decidedly more rigid, linear design.

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PORADA Questo è l’anno in cui Porada festeggia 50 anni di presenza al Salone Internazionale del Mobile. Nel corso degli anni l’azienda ha sviluppato la ricerca nella selezione di nuovi materiali e nelle forme. Cresciuta grazie anche all’apporto creativo di famosi designer, Porada ha confermato il proprio stile, la propria essenza, dimostrando un progresso costante. Per l’ultima collezione sono stati realizzati alcuni elementi che possono lasciare una traccia di riconoscibilità e dare un’identità ben precisa all’azienda. Il legno, materiale nobile e versatile per eccellenza, può essere interpretato in molteplici connotazioni. Porada ha proposto i propri complementi in diverse finiture declinate in diverse essenze come noce canaletta, rovere spessart, frassino naturale e wengé. Fra i vari prodotti realizzati è da mettere in evidenza la sedia disegnata da Hans Sandgren Jakobsen che rende efficace il connubio tra l’essenzialità e la tradizione del brand: è la storia dell’incontro tra la purezza del design danese e l’eleganza della tradizione Porada.

This year Porada celebrated its 50th participation in Milan’s Salone Internazionale del Mobile. The company down the years has carried out important research for new materials and forms, and has continued growing. Thanks to the creativity of its designers, it developed its own style and essence as well as making steady progress. For its latest collection some elements were realized that render the brand recognizable, giving the company an identity. Wood, the noble and versatile material par excellence, possesses many traits lending itself to multiple interpretations. Porada has introduced its own complementary, varied finishing utilizing black walnut, spessart oak, natural ash and wenge. Among the various products realized, the chair designed by Hans Sandgren Jakobsen must be highlighted; Jakobson successfully blended the essential Danish design with the brand’s tradition; a perfect example of pure Danish design meeting the traditional elegance of Porada.

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NEWS

Porada International Design Award Sotto, Lope - tavolo da pranzo allungabile, primo premio categoria professionisti; Ics. Convertible side table, primo premio categoria studenti Below, Lope - extendible dining table, first prize category professionals; Ics. Convertible side table, first prize in the student category Sono stati proclamati a palazzo Natta, sede del Polo Territoriale di Como del Politecnico di Milano, i sei vincitori del concorso Porada International Design Award, promosso da Porada Arredi srl e POLIdesign con il patrocinio di ADI. Il concorso ha visto la partecipazione internazionale di 379 progetti realizzati da professionisti e studenti.Per la categoria professionisti ha vinto il progetto dei greci Regina Antonopoulou e Stylianos Axiotakis: «Lope», un tavolo da pranzo allungabile costituito da legno massello di frassino e da una parte in alluminio bianco opaco. Molto apprezzato dalla giuria il connubio fra la contemporaneità dell’alluminio associato alle gambe in legno, materiale naturale senza tempo, ispirate a quelle dell’antilope. Per la categoria studenti, il primo premio è stato vinto dall’italiano Mattia Fossati, con «Ics. Convertible side table», un side table versatile pensato per adattarsi ad ogni utilizzo. Costituito da una struttura in noce, ruotando può divenire un vassoio da colazione, un tavolino o un comodino. La giuria era formata da rinomati esponenti del settore fra cui Arturo Dell’Acqua Bellavitis (preside della Scuola del Design – Politecnico di Milano), Luisa Bocchietto (presidente ADI - Associazione per il Disegno Industriale), Roberto de Paolis (docente di design – Politecnico di Milano ), Studio Matteo Thun, Jon Case (senior associates dello studio sudafricano Antoni) e Benjamin Kempton (Interior director della rivista Wallpaper).

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O PREMIO

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li rispecchia le caratteristiche la parte in alluminio, costituita come una busta, simboleggia del marchio; il design della to alle zampe di un’antilope, eganza e stretto legame con la ali si riuniscono, scorrendo uno celebrando sia l’artigianalità metodologie di produzione uardia. no a sei persone sui lati lunghi: arte in legno sporge offrendo me tavolino. Una volta aperta, spazio sufficiente per dieci

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de table pensato per adattarsi a diversi mposto da un piano e da una struttura 4 massello di noce che è possibile ruotare, formare in vassoio da colazione a letto tavolino. assoio di Ics si può facilmente staccare alla struttura grazie a piccole calamite: nto del piano sulla struttura è impedito presenti nella sua parte inferiore, che o i magneti e facilitano il centraggio del so sulla struttura. lare forma con centro asimmetrico, di avvicinarlo al letto/divano/poltrona, utilizzi Ics come side table, e allo stesso avere lo spazio per le gambe nel caso lo si me vassoio da letto. ne orizzontale (utilizzo come tavolino o colazione a letto) Ics ha un’altezza totale ersi mentre tura in posizione verticale (utilizzo table) are, ha un’altezza di 50 cm.

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The six winners of Porada International Design Awards have been announced. Promoted by Porada Arredi srl and POLI.design with the sponsorhip of ADI - at Palazzo Natta, the Como seat of Politecnico di Milano, the contest drew 379 projects of international standards from professionals and students. In the professionals category the project, «Lope», of Regina Antonopoulou and Stylianos Axiotakis from Greece was the winner. This is an extendible dining table made of solid ash wood and partly of opaque, white aluminum. The jury particularly appreciated the modern touch of the aluminum matching the legs, inspired by those of an antelope, made of wood, the timeless, natural material. In the students category the prize went to Italy's Mattia Fossati who participated with “Ics. Convertible side table,” a versatile side table that can be adapted to any kind of use. Made of walnut wood, it can be rotated to become a breakfast tray, a coffee table or a bedside table. The jury was made up of renowned specialists including Arturo Dell’Acqua Bellavitis (Principal of Scuola del Design – Politecnico di Milano), Luisa Bocchietto (President of ADI - Associazione per il Disegno Industriale), Roberto de Paolis (Design lecturer – Politecnico di Milano), Studio Matteo Thun, Jon Case (Senior Associates of South African Studio Antoni) and Benjamin Kempton (Interior Director of Wallpaper magazine).


Francesca Valenza Chief Officer

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Da anni le nostre mani in silenzio si sono prese cura del vostro corpo

“ Grazie a tutti i nostri clienti” The Staff of Réve Zone Via Auguadri, 12 - 22100 Como - tel: +39 031.243316 www.revezone.it

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CONSONNI International Contract Consonni International Contract può essere considerato come sinonimo di eccellenza nelle realizzazioni di molteplici tipologie di progetti. Uno degli aspetti che fondamentalmente contraddistingue il marchio è di seguire lo sviluppo di un’idea fino al momento della consegna al cliente. In grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, Consonni dimostra l’intrinseca qualità nel disegno, nella conduzione, nell’esecuzione di un progetto. L’offerta di contract integrali porta l’azienda ad avere richieste che vanno dagli yacht a strutture alberghiere di pregio. Di notevole rilievo la capacità di soddisfare egregiamente qualunque tipo di richiesta senza porsi limiti nei tipi di materiali, nello stile e nella collocazione geografica dell’oggetto. Quest’anno, per il Salone Internazionale del Mobile, la Consonni International Contract si è presentata con uno stand che ne interpreta perfettamente il pensiero: «White page», una pagina bianca che può essere scritta senza paura di confrontarsi con realtà differenti, che può essere riempita da qualunque tipo di progetto che un cliente possa desiderare proporre. Il gruppo Consonni continua ad operare con la versatilità che la caratterizza, senza porre nessuna forma di vincolo. Consonni International Contract may be considered a synonym of excellence in the realization of many types of projects. One of the fundamental aspects that distinguish the brand comes from following the development of an idea until its delivery to the client. Capable of satisfying any kind of request, Consonni possesses an intrinsic quality in the design, management and execution of a project. Offer of comprehensive contracts brought the company applications that go from yachts to prestigious hotels. Of remarkable importance is the capacity to thoroughly satisfy any type of demand without putting limits to the type of materials, style or geographical collocation of the object in question. This year at Milan’s Salone Internazionale del Mobile, Consonni International Contract had a stand which perfectly embodied the concept, «White Page», a white page that can be written on without the worry of confronting different entities, that can be filled with any kind of project that a client may wish to propose. Consonni group continues to operate with versatility that characterizes it without putting up any kind restriction.

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SILIK Sensibilità, costante ricerca dei materiali, delle forme, delle tecniche di lavorazione - per le quali ci si avvale di ottime maestranze in grado di eseguire anche le elaborazioni complesse - fanno di Silik un marchio con un linguaggio ricco, immediatamente identificabile. La collezione presentata al Salone del Mobile 2014 riporta il visitatore al gusto del classico, rimarcato dallo sfarzo elegante della tradizione. In molti prodotti ritorna un gusto fortemente barocco, con il sontuoso letto a baldacchino dalle sinuose colonne dorate o l’armadio rivestito in foglia d’oro, ma è da evidenziare la capacità dell’azienda di sposare elementi che inseguono la storia con altri che strizzano l’occhio alle tecnologie più moderne. Mobili che sfidano il tempo e cura del dettaglio hanno viziato il pubblico ormai esigente ed educato alla qualità. La coerenza nello stile di Silik, il pregio, i pezzi accuratamente selezionati per mantenere sempre un indiscusso livello d’eccellenza hanno portato il marchio a ritagliarsi un’ampia fetta di mercato nel panorama internazionale.

Sensitivity, on-going research for materials, forms, techniques - for which the company posseses the necessary skills to carry out the most complex elaborations - make Silik a brand with a rich language, and easily identified. The collection presented at Milan’s Salone Internazionale del Mobile , 2014, takes the visitor back to a classic taste noted for its traditional, elegant splendor. In many products baroque has indeed made a strong return like the sumptuous four-poster bed with sinuous, gilded columns, or the wardrobe coated with gilded leaves but what needs to be highlighted is the company’s capacity to blend elements that pursue history with others that flirt with the most modern technologies. Furniture that challenges time and attention to detail are what a demanding public increasingly looking for quality is seeking. The consistency in Silik’s style, quality, carefully selected pieces to maintain unequivocal level of excellence, have enabled the company to carve itself a large slice of the international market.

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CREAZIONI

L’audacia è sempre stata sinonimo di Creazioni. L’azienda, ormai da anni sulla cresta dell’onda, ha soddisfatto sempre un pubblico che ama circondarsi di prodotti unici. La collezione presentata al Salone Internazionale del Mobile di quest’anno, frutto di una scrupolosa ricerca, propone una nuova gamma di colori. Colori più tenui rispetto alle strabilianti cromie alle quali Creazioni ha abituato i propri clienti. Non per questo è scomparsa l’ironia e l’estro creativo continua a raggiungere l’apice così da trasformare un oggetto essenziale di uso quotidiano in un elemento che anche da solo è in grado di personalizzare la casa. Nasce per ammaliare la testata del letto l’armadio “Beppe” rivestito da una carta da parati con disegni molto originali. Conquistano il pubblico il tavolo «Vivaldi» dalle finiture in rame, i divanetti a due posti «Tommy» e i divertenti «Funghetti», tavolini milleusi da posizionare in qualunque angolo della casa. Nel tempo Creazioni non rimane mai uguale a se stessa, ha la capacità di rinnovarsi senza perdere mai la riconoscibilità. Audacity has always been synonymous with Creazioni. The company enjoying success, riding high for years, has always satisfied a public that loves to surround itself with unique products. The collection, the result of scrupulous research, presented at Milan’s Salone Internazionale del Mobile this year proposed a new range of colors. Subtler colors compared to Creazioni’s usual, bright hues. This doesn’t mean playfulness has disappeared, the creative flair continues and an essential object designed for everyday use is transformed into an element that alone is capable of personalizing the home. The headboard of bed-wardrobe, Beppe, coated with wallpaper bearing highly original motifs was designed to charm. The table, «Vivaldi», with copper finishing, two-seat sofa, «Tommy», and fun, multi-use coffee tables, «Funghetti», that can be placed anywhere in the home, won over the public. With the passage of time, Creazioni never stays the same, it has the capacity to renew without losing its identity.

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Location: CAsino EViAn LEs BAins Evian les bains France

Consonni l’eCCellenza è una questIone dI dettaglI

Head quarter Consonni International Contract via rienti, 27 22063 Cantù asnago (Como) Italy ph. +39 031 706 393 fax +39 031 705 665 info@consonni.it BranCH oFFICe Consonni Company W.l.l. P.o. Box 2381 Hamdan street - dhabi tower 3rd floor suite 2 abu dhabi - u.a.e. info@consonni-uae.com Consonni Contract CH sa via Pico nr. 29 6900 lugano (switzerland) info@consonni-contract.ch Consonni Contract India pvt ltd 2B-1, ashok nagar CHs, Marol Military road, andheri (e) Mumbai 400072 - India shabbir@consonni.in rePresentatIVe oFFICe Montecarlo - Monaco Kinshasa - democratic republic of the Congo almaty - Kazakhstan

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InternatIonal ContraCt


MISSONI Al Salone del Mobile 2014, lo stand di MissoniHome non è passato inosservato. Non era difficile lasciarsi rapire dalle creazioni floreali dell’ultima collezione, fiori soprattutto in bianco e nero per i pouf “Pretoria” e “Pallina” presentati in versione waterproof da Outdoor, da immaginare situati in terrazza o a bordo piscina. Molteplici i colori, invece, sempre a tema floreale, per l’entusiasmante collezione da tavola dove un festival di decori con gioiose cromie si insegue fra piatti e tazzine da caffè. L’allestimento ci rimanda ai segni grafici del brand con la disposizione delle stoviglie su una parete che fa da sfondo. MissoniHome ribadisce la capacità di rinnovarsi in esperienze dal risultato sempre felice, l’eleganza creativa delle collezioni che rapiscono il visitatore.

At Milan's International Furniture Fair, 2014, MissoniHome's stand didn't go unnoticed. It wasn't hard to fall for the floral creations in Missoni's latest collection, flowers, black and white in particular, for the ottomans, Pretoria, and Pallina, presented in their waterproof, outdoor versions to imagine placed on the terrace or by the swimming-pool. Multitude of colors, on the other hand, but keeping with the floral theme, were used for the exciting table collection where a feast of ornaments in joyous hues follow one another on plates and coffee cups. The staging reminds us of the particular graphics of the brand with the display of cutlery on a wall serving as background. MissoniHome restates its capacity to reinvent itself with a successful outcome, as always the creative elegance captivates the visitor.

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La nobile Ca’ del Vescovo, edificio storico del 1400, situato nel centro di Como in prossimità del lago e del Duomo, ospita il ristorante “i Tigli in Theoria” – dall’unione de “i Tigli a lago” e “Theoria” – che offre alla loro affezionata clientela un ambiente ideale dove godere la suggestione discreta di 160 un luogo innovativo e il piacere COMOREVIEW

Restaurant • Lounge Bar • Tea Room Via Bianchi Giovini, 41 • Como Tel. +39 031 305272 – info@theoriagallery.it www.intheoria.it

unico di una squisita ospitalità nell’elegante sala da pranzo e nel cortiletto con giardino fiorito. La cucina (una stella Michelin) è un preludio ai piaceri di una tavola con specialità di freschissimo pesce e di ricette che riservano particolare attenzione ai prodotti di stagione, pur conservando esperienza e raffinatezza.


EUROCUCINA Nell’ambito del Salone Internazionale del Mobile al polo fieristico di Rho, il 2014 è stato l’anno in cui era presente la biennale EuroCucina, vetrina di tutte le ultime tendenze nell’ambito del settore. Oltre all’ampissima offerta merceologica, nell’edizione di quest’anno si è puntato molto sull'interpretazione del concetto di cucina come luogo conviviale. Lo spazio cucina, nell’attuale tendenza, comincia a distaccarsi dal concetto di mero luogo di servizio e assume una valenza fondamentale nella casa. Una riscoperta del come vivere la zona dedicata alla preparazione dei cibi, con una visione che si rifà alla tradizione delle nostre nonne. Area conviviale che raccoglie la famiglia e dove si possono gustare preparazioni culinarie sopraffine. Lo studio delle linee accattivanti, la cura dei materiali, con una spiccata attenzione per quelli naturali, rendono confortevole e gioioso lo stare assieme. Per sottolineare ulteriormente la concezione di luogo aggregante, FederlegnoArredo ha presentato il progetto «Cucina, Anima, Design: L’Italia che Vive» dove era di scena l’anima, la tradizione e l’evoluzione dell’ambiente domestico. La tecnologia degli elettrodomestici con lo sviluppo progettuale nell’ambito delle automazioni offre una visione contemporanea con l’evento collaterale FTK.

As part of Milan's Salone Internazionale del Mobile, in 2014 biennale of EuroCucina was also presented showcasing the all the latest trends regarding kitchens. Besides the wide range of products, in this year's edition the interpretation of the concept of kitchen as a place of conviviality was discussed. Kitchen in current trends has begun to separate itself from a place of service to a place of fundamental importance in the home. A rediscovery is in course on how to live the place dedicated exclusively to the purpose of preparing meals; a vision that wants to turn the clocks back to the time and traditions of our grandmothers. A convivial area that accommodates the whole family where refined, tasty food can be enjoyed. Captivating design, carefully chosen materials with particular attention to natural ones, render the kitchen both comfortable and joyful. To further highlight the concept of a gathering place, FederlegnoArredo presented the project, «Kitchen, Soul, Design: Italy that Lives», where the soul, traditions and the evolution of home were the focus of attention. In conjunction with the side event, FTK, technology of electrical appliances with the development of projects aiming for more automation, offers a truly modern vision.

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VARENNA In occasione del Salone Internazionale del Mobile al polo fieristico di Rho, Poliform ha presentato i prodotti nati dalla instancabile ricerca degli autorevoli designer internazionali della cui collaborazione la prestigiosa azienda italiana si avvale. La collezione 2014 si fregia di un nome altisonante: Daniel Libeskind che ha progettato «Sharp», una cucina che evidenzia l’importanza di uno spazio che nel corso del tempo ha assunto una connotazione fondamentale nella casa. La soluzione progettuale di Libeskind predilige linee geometriche essenziali, ma allo stesso tempo non mancano forti caratteri connotativi legati alla suggestiva creatività dell’architetto. Realizzata in Corian, esalta le caratteristiche di un luogo accentrante, conviviale senza tempo non tralasciando la funzionalità.

At Salone Internazionale del Mobile Milan 2014, Poliform presented products born as a result of incessant research by solid, international designers the company collaborates with. The 2014 collection boasts the high sounding name of Daniel Libeskind who designed, «Sharp», a kitchen that highlights the importance of a space that in time has assumed a fundamental role in the home. Libeskind's design favors essential geometric lines but at the same time are present strong nuances underlining his suggestive creativity. Made of Corian, it enhances the characteristics of a place of socialization, timeless conviviality without undermining functionality.

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SALONE DEL BAGNO Per il Salone del Bagno, grazie alla notevole qualità espositiva, è arrivato dalla Regione Lombardia il meritato appellativo “Internazionale”. Il ritorno è stato contrassegnato dalla conferma di un settore in rapida ascesa. La ricerca nei materiali e nelle tecnologie innovative contribuisce a disegnare le caratteristiche che oramai contraddistinguono la sala da bagno. La tendenza degli ultimi anni è quella di ricreare nelle proprie abitazioni piccole SPA, portando a considerare il bagno cardine fondamentale dello stile di abitare. Si gioca con colori caldi e naturali nella vastissima esposizione che ha contraddistinto l’edizione 2014 del Salone del Bagno. Giocano un ruolo considerevole gli elementi fondamentali che vanno a costituire la «personalità» del bagno: cabine doccia, radiatori dal raffinato design, per i quali non si tralascia la ricerca e lo studio creativo di linee e materiali innovativi. Il numero delle aziende italiane e internazionali ha avuto un notevole incremento in questa edizione rispetto a quella del 2012 e di conseguenza anche dello spazio espositivo, nel quale era possibile usufruire di aree dedicate al relax del visitatore.

The Bathroom Furniture Fair, thanks to the remarkable exhibition area, was awarded the appellation, International, by the Lombardy Region. The return of the event was met with success bearing in mind the fast, upward trend in this sector. The research for new materials and innovative technology contribute to define today's bathrooms that increasingly have highly distinguishing characteristics. The tendency in recent years have been the creation of a small SPA at home, rendering the bathroom a fundamental part of life at home. Warm, natural colors prevailed in the vast exhibition in the 2014 edition. Fundamental elements: shower boxes, radiators with refined design, again creativity and innovative materials are not neglected, play a considerable role in the definition of the «personality» of the bathroom. The number of Italian and international companies participating sharply rose compared to 2012 and consequently also the exposition area so much that zones were created for the visitors to take time off and relax.

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COMPLEMENTO D'A RREDO La manifestazione del Salone Internazionale del Complemento d’Arredo viaggia parallelamente al Salone del Mobile dal 1989. L’evento, che si svolge all’interno del polo fieristico di Rho, continua a ricevere consenso da parte del pubblico. Con oltre 200 espositori, il Salone del Complemento d’Arredo propone le mille sfaccettature dell’oggettistica d’eccellenza e come in un caleidoscopio ci si può tuffare nelle molteplici espressioni che le suppellettili possono avere, evidenziando la capacità che un elemento perfettamente contestualizzato può fare da coronamento in uno spazio abitativo. Numerose le tipologie merceologiche: si spazia da elementi di decoro, tessuti e oggetti con diverse funzioni, con peculiarità stilistiche che spaziano dal classico, al moderno, al design.

The International Furnishing Accessories Exhibition runs parallel to the Salone Internazionale del Mobile as of 1989. The event, which also takes place at Rho trade fair center, continues enjoying success with the public. With over 200 exhibitors, the Furnishing Accessories Exhibition puts on display the 1000 facets of excellent quality, ornamental objects and the multitude of artistic expressions they embody highlighting the capacity of a well-placed element achieving the perfect effect in a home setting. Numerous types of merchandise were exhibited from essentials of decor, textiles and objects of various functions with unusual artistic styles ranging from classic to modern to top design.

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SALONE SATELLITE Il Salone Satellite, importante rampa di lancio per i giovani designer, è sempre presente fra gli appuntamenti del Salone Internazionale del Mobile. All’edizione di quest’anno hanno partecipato 650 ragazzi, ai quali si sono aggiunte 16 rilevanti scuole di design del panorama internazionale. La selezione è stata svolta da un prestigioso comitato composto da rappresentanti di rilevanti aziende italiane, come Giovanni Anzani (Varenna) o i Fratelli Fantini (rubinetterie Fantini) e numerosi giornalisti della stampa internazionale. Il tema da sviluppare era «Design, innovazione + artigianalità» che sottolinea l’esigenza di creare un connubio fra artigianato di tradizione e le attualissime possibilità offerte dall’alta tecnologia. Dopo il successo della passata edizione, quattro botteghe artigiane hanno illustrato appieno come può nascere un prodotto da mani sapienti di maestri del tessuto, della ceramica, della pelle e della stampa 3D. Il Salone Satellite ha sottolineato la sinergia con FTK (Technology For the Kitchen), la quale può accogliere idee creative per il futuro nel campo delle tecnologie degli elettrodomestici.

The Satellite Fair has always been a part of Milan's Salone Internazionale del Mobile. At this year's edition 650 youngsters were present to whom 16 major, internationally known, schools of design were added. The participants were selected by a prestigious committee composed of representatives from major Italian companies such as Giovanni Anzani (Varenna) or Fratelli Fantini (Rubinetterie Fantini) and numerous journalists from around the world. The theme to develop was «Design, innovation + craftwork» which underlines the need to blend traditional craftwork and current opportunities offered by high technology. After the success of the past edition, four craftwork workshops showed in detail how to hand-craft a product in the fields of textiles, ceramics, leather, and 3D printing. The Satellite Fair highlighted the synergy with FTK (technology for the kitchen) which welcomed creative ideas for the future in the field of technology for electrical appliances.

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ai SALONI

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Stand TRE-Pi첫

Stand Poliform

Stand Jumbo Collection

Stand Creazioni

Stand Meritalia

Stand Porada

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Stand Roberto Cavalli Home Interiors

Stand Riva 1920

Stand OAK

Stand Gianfranco FerrĂŠ Home

Stand Riva 1920

Stand Consonni International Contract

MAGIC LAKE AI SALONI Non poteva certo mancare Magic Lake a un evento tanto importante come il Salone Internazionale del Mobile. La direzione e lo staff della rivista hanno visitato l’esposizione soffermandosi in particolare negli stand delle aziende associate ad Amici di Como. MAGIC LAKE AT THE SALONE DEL MOBILE Could not miss Magic Lake at an event as important as the Salone del Mobile. The management and staff of the magazine visited the exhibition focusing in particular on the stands associated with the Amici di Como. Stand Silik

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ARTE

LIBESKIND FIRMA L’ICONA ISPIRATA AL GENIO DI LEONARDO di Marina Moretti foto ©Nick Zonna

Per un grande genio come Leonardo, solo un altro grande genio come Daniel Libeskind poteva progettare l’installazione che Milano ha voluto dedicare al celebre artista del Rinascimento. «Leonardo Icon», inaugurata il 26 maggio, valorizza una delle zone più importanti della città: è qui, in piazza Pio XI, dove oggi sorge la Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, che si collocava il centro dell’antica Mediolanum. L’opera, commissionata dalla Fondazione Cardinale Federico Borromeo, è un tributo alle scoperte di Leonardo da Vinci, con riferimento particolare agli studi sulla curvità della terra e sulla teoria delle ombre contenuti nel celebre Codice Atlantico. Il manoscritto, la più ampia e

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stupefacente collezione di scritti e disegni di Leonardo, è un patrimonio ricchissimo che la Biblioteca Ambrosiana sta mettendo in mostra attraverso un grandioso progetto espositivo che la condurrà fino ad Expo 2015. Proprio all’interno del Codice si trova la pianta della città di Milano disegnata da Leonardo; essa si sovrappone perfettamente nei suoi tratti alla linea delle mura della città e ne individua il centro nell’esatta posizione oggi occupata dalla Biblioteca Ambrosiana. «Leonardo Icon» è un’opera ricca di significati che trae spunto simbolico dai disegni, dalle suggestioni, dalle invenzioni del Genio da Vinci. Sorge su una base rotonda sulla quale è rappresentata in bronzo la

pianta della città di Milano che rimanda al foglio 199v del Codice Atlantico. La scultura è basata sulla forma geometrica del frattale – un concetto essenziale nel lavoro di Leonardo – dove profili lineari e obliqui si intrecciano, allungandosi verso l’alto a creare una danza di forma, movimento, linea e luce che evoca pensieri, parole, opere e rivoluzioni di Leonardo. «La biblioteca Ambrosiana è un posto unico al mondo ed è per me un grande onore contribuire alla sua eredità» ha detto Daniel Libeskind «Leonardo Icon nasce dall’idea di dare vita alla complessità della mente e delle idee di Leonardo: l’unione tra natura e cultura, arte, scienza e innovazione: una sorta di macchina per l’immaginazione».


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Sopra, da sinistra, Mons. Franco Buzzi, Savino Corsari, Daniel Libeskind, Andrian Yelemessov, Prof. Giorgio Ricchebuono, Nina Libeskind

Above, from the left, Mons. Franco Buzzi, Savino Corsari, Daniel Libeskind, Andrian Yelemessov, Prof. Giorgio Ricchebuono, Nina Libeskind

LIBESKIND SIGNS THE ICON INSPIRED TO THE GENIUS OF LEONARDO For a great genius like Leonardo, another great genius like Daniel Libeskind made the project of an installation that the city of Milan dedicated to the great artist of the Reinassance. «Leonardo Icon», inaugurated on 26th May gives value to the most important areas of the city: in square Pio XI, where today there is Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, where it was located the center of the ancient Mediolanum. The work, commissioned by the Foundation Cardinale Federico Borromeo, is a tribute to the discoveries of Leonardo da Vinci, with a reference to the studies of the earth curve and of the theory of the shades contained in the famous Atlantic Code. The handwritten, the

largest and most amazing collection of written and drawings by Leonardo, represents a very rich heritage that the Biblioteca Ambrosiana exhibits, thanks to a huge exhibition project which will lead it to Expo 2015. In the Code, you can find a map of the city of Milan by Leonardo; it is a perfect overlapping of the city wall line and so you can detect the center in the correct position that today is occupied by Biblioteca Ambrosiana. «Leonardo Icon» is a work of art rich in the meanings and which is based on drawings, suggestions, discoveries by the Genius. It has a round base on which is represented the map of the city of Milan made of bronze which resends to the document 199v

of the Atlantic Code. The sculpture is based on the geometric form of the fractal - an essential concept in the work of Leonardo - where linear and oblique profiles which intersect stretching upwards, to create a dance of form, movement, line and light which recalls thoughts, words, works of art and revolutions of Leonardo. «Biblioteca Ambrosiana is a unique place in the world and for me it is an honor to give a contribution to its heritage» says Daniel Libeskind. «Leonardo Icon was born from the idea of giving life to the complexity of the brain and of the ideas of Leonardo: the union between nature and culture, art, science and innovation: a sort of machine for the imagination».

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ADVERTISING

OAK: RICERCA DI STILE E PERFEZIONE INCONTRO CON RENATO POLOGNA

Per raccontare OAK Industria Arredamenti si può partire dall’impegno appena concluso con il Salone del Mobile. Nello stand dell’azienda, presso il famoso “Gruppo 42”, sono stati ospitati i nuovi pezzi di una preziosa collezione di mobili classici. Tra consolle, divani e boiserie, incontriamo Renato Pologna, presidente di Oak Industria Arredamenti spa, gruppo che controlla tre aziende operative: Oak Contract (servizio di realizzazioni interior a 360 gradi), Oak Classic (produzione mobili/ arredi classici), Oak Design (promozione mobili/arredi contemporanei). «Non sono da solo – precisa subito – perché sono coadiuvato dalla mia famiglia, inoltre sono circondato da storici e fidati collaboratori che da anni contribuiscono alla crescita aziendale». E’ chiaro che Renato Pologna ha molto a cuore raccontare la storia della sua azienda come una storia familiare, iniziata nel dopoguerra dal padre Virgilio. Come nascono pezzi tanto importanti come quelli che avete presentato al Salone del Mobile? Quali stimoli portano ad investire ancora e sempre in nuove collezioni? «C’è sempre bisogno di novità. L’arredo clas-

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sico è una ricerca di eleganza e perfezione e Oak offre agli amanti degli arredi d’epoca un ampio catalogo di pezzi suggestivi e importanti che appartengono ormai alla storia del mobile nel mondo. Negli anni, la selezione si è sviluppata con una ricerca che ha toccato culture anche molto lontane tra loro e che ha permesso di acquisire un know-how specifico, sia da un punto di vista estetico che pratico». Quanto è servita la sua esperienza di produttore cresciuto in azienda? «E’ proprio così, sono letteralmente cresciuto giocando nello stabilimento, piano piano ho imparato come funzionava e come poteva funzionare meglio». Cosa ricorda di quel periodo? «Negli anni Sessanta mio padre, già imprenditore di successo, aveva fondato una delle maggiori realtà aziendali canturine. Uomo lungimirante, da subito ha guardato all’esportazione nei mercati emergenti, che in quel periodo erano il Giappone, l'Australia, il Medio Oriente e gli Stati Uniti. Aveva anticipato i tempi e da allora siamo cresciuti ancora di più». Il momento della svolta?

«Non c'è mai stata una svolta, OAK ha sempre cercato di rivolgersi ad un mercato globale, mantenendo sempre una particolare attenzione per i mercati emergenti». E ora quali sono gli obiettivi che si pone Renato Pologna? «Il miglioramento dei processi aziendali per la gestione del flusso logistico. Per la nostra azienda sono importanti obiettivi come la tracciabilità del prodotto, il controllo economico finanziario e il controllo dei tempi. Mi spiego meglio... Per ogni commessa, il top management di Oak definisce il target per gli obiettivi sopra indicati. Abbiamo un sistema informativo di ultima generazione che integra tutti gli ambiti aziendali (commerciale, tecnico, acquisti, magazzino, imballaggio, spedizione, contabilità e finanza) e che permettere di monitorare costantemente budget, produzione e logistica, dall’offerta iniziale al montaggio in cantiere, restituendo forecast tempestivi in grado di orientare e controllare il raggiungimento dei target prefissati. Insomma un’implementazione al business process management tagliata su misura per un’azienda che fa del “su misura” la propria bandiera».


Quali sono i Paesi di riferimento e quanto contano? «Oak ha portato il lusso e il fascino del “Made in Italy” in oltre trenta Paesi: il nostro marchio è sinonimo di arredo senza confini, eleganza e stile per i clienti più esigenti. L’esportazione pesa per il 90%. Nell’ordine ci sono la Russia, il Medio Oriente, la Cina, l’Europa occidentale, in particolare l'Inghilterra, la Svizzera e l’India. L’Africa è ancora una percentuale bassa, ma è il Paese che cresce di più e inizia a fare business». Un mobile classico di qualità riconosciuto in tutto il mondo…. «E’ così. Da quasi cinquant’anni operiamo nel settore e oggi siamo tra i leader mondiali nella produzione di mobili d’epoca e in stile che si distinguono per la qualità e la raffinatezza. Abbiamo una rete logistica internazionale, consolidata negli anni, che ci permette di essere presenti dovunque. Non solo mobile classico, ma anche contemporaneo con la linea Oak Design che con mobili di qualità, prestigio e lusso contemporaneo ricopre quelle aspettative fino ad oggi poco esplorate dall'attuale panorama di offerte di arreda-

mento». E il distretto lombardo del mobile come va? «Regge, nonostante la crisi, perché si basa ancora sull’assetto familiare. Servirebbe maggiore supporto a livello di promozione e di incentivazioni all’estero. Devo dire che è stata portata avanti qualche iniziativa importante, anche se sporadica. Insomma, qualcosa sta funzionando». Ha parlato di famiglia. Nel suo settore è una ricchezza o un limite? «In molti altri settori, forse la famiglia può essere un limite, ma in quello del mobile può essere un vantaggio. Il nostro è un campo difficile, dove artigianalità e industria devono trovare il giusto equilibrio, al nostro livello nulla è standardizzato. E la tradizione familiare aiuta. Pensiamo a Oak come a una sartoria che deve vestire a pennello progetti molto personalizzati e in cui i manager hanno una formazione particolare diversa da altri settori». Innovazione, qualità, promozione. Quali sono secondo lei le carte da giocare per essere oggi concorrenziali?

«Tutte e tre. L’unica via d’uscita è la creatività, unitamente all’innovazione e alla qualità, che sono proprie del Made in Italy. Sono questi gli strumenti per combattere, per quanto possibile, la contraffazione». Oak è l’esponente più classico del Made in Italy, o meglio in Brianza… «La nostra sede è in Italia, in Lombardia, nel cuore della Brianza, in un territorio dove dal diciassettesimo secolo si è sviluppata la produzione del mobile e dove, ancor oggi, si conservano sapienza manuale e abilità artistiche. Nella lavorazione del legno, Oak unisce una lunga tradizione artigianale con una moderna capacità imprenditoriale. Esperti artigiani eseguono finiture a mano di complessa fattura e di qualità artistica. Manteniamo viva la tradizione locale di lavorare il legno secondo antiche tecniche d’intaglio e di decorazione. Mettiamo a disposizione del cliente la nostra esperienza aziendale e la creatività italiana per realizzare un ambiente personale con soluzioni d’arredo raffinate, confortevoli, inconfondibili. E sono convinto di un fatto importante: l’impegno nel lavorare bene viene premiato».

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OAK: LOOKING FOR STYLE AND PERFECTION INTERVIEW TO RENATO POLOGNA Should you speak about OAK Industria Arredamenti, you can start from Salone del Mobile which just finished. In the stand of the company, at the famous "Group 42", ther were new classic pieces of furniture of a new precious collection. Surrounded by consolle, sofas, boiserie, we met Renato Pologna, president of Oak Industria Arredamenti spa, group that controls 3 companies: Oak Contract (interior decorations of any time), Oak Classic (production of pieces of furniture/contemporary design). «I am not by myself - he says - because my family works with me and I am also surrounded by a long-time employed and reliable staff who contribute to the company growth». It is clear that Renato Pologna loves to tell the history of his company, such as the history of a family, everything began after World War 2 with his father Virgilio. How do you create such important pieces, like those of Salone del Mobile? Why do you still invest in new collections? «You are always looking for something new. The classical pieces of furniture is looking for elegance and perfection and Oak offers a catalogue of suggestive and important pieces to those who love vintage furniture. During the years, the selection increased and also touched far-off cultures reaching a high level of specific know-how, both from the hestetical and from the practical point of view». What do you think about your experience of producer who grew in the company? «It is really like that, I grew playing in the company and step by step I learned how it worked and how it could better work». What do you remember of that time? «In the '60ies, my father was a successful entrepreneur, he established one of the hugest companies in Cantù. Then he looked at exporting in the emerging markets, at the time there were Japan, Australia, Middle East and United States. So we grew again» The time of change?

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«It wasn't really a change, OAK always addressed to a global market, keeping an eye to the emerging markets». And now what are the goals of Renato Pologna? «The improvement of the company processes for handling the logistics. For our company the goals as product tracing, the economic and financial control and the time control. That is...for every order, the top management of Oak definies the target for the above mentioned goals. We have information technology system of last generation which integrates all the company sectors (trade, technical, buying, storage, packaging, sending, accountancy and finance) and it lets check budjet, production and logistics, from the initial offer to the control of the production, producing fast forecast to check the fulfillment of the goals. An implementation of the business process management that is concentred on "customized" solutions». What are the countries you take as a reference and what is their influence? «Oak brought luxury and fascination of "Made in Italy" in more than 30 countries: our brand means furniture without borders, elegance and style for the most demanding customers. Export accounts for 90%: Russia, Middle East, China, Western Europe, in particular England and Switzerland, India. Africa still is a small percentage, but it is growing and it is starting doing business». A classic piece of furniture of quality is known all over the world... «It is true. Since 50 years we work in this sector and today we are among the world leaders in the production of classic pieces of furniture, they are distinguished for quality and refinement. We have an international logistic net, already consolidated in the years, which let us be present everywhere. Not just the classic pieces of furniture, but also the contemporary ones with the line Oak Design with luxury and prestigious pieces of furniture which meets the

requirements of the present furniture offers». How is the furniture district in the Lombardy region now? «It survives, despite the crisis, because it is still based on the family. We need more support from the promotional point of view incentivating the foreign market. Anyway I have to say that some important initiatives have been developed here and there. So we can say that something is moving». You spoke about family. In your sector is it an advantage or a limit? «In many other sector maybe family could be a limit, but in the furniture sector it can be an advantage. Our field is tricky, handicraft and industry have to find a balance, at our level nothing is standard. Family tradition helps. We think about Oak as a tailor's shop which has to create customized solutions, managers have a particular training that is very different from the other sector». Innovation, quality, promotion. What are the most important elements to be competitive today? «All of them. The only solution is creativity, together with innovation and quality, which are important elements of the Made in Italy. These are the instruments to try and fight forgery». Oak is the most classical factor of Made in Italy, or better in the area of Brianza... «Our headquarters is in Italy, in the Lombardy region, in the heart of Brianza, in a territory where the production of pieces of furniture started in the 18th century and where handicraft and art are still kept alive. In the working of wood, Oak combines a long tradition with the modern entrepreneurial skills. High level of handicraft and a great artistic value. We keep the tradition alive to work wood and to use the ancient cutting and decoration tecniques. Our entrepreneurial experience and the Italian creativity are at disposal to the customer to create a personal, refined, comfortable and unique solutions. I am sure that if you work with devotion you will reach your goals».


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EVENTI

PROPOSTE: UNA NUOVA SPERANZA di Sergio Luce foto Archivio Proposte

Varcata la reception di Proposte, i visitatori si sono trovati di fronte una installazione scultorea denominata “Nascita di una nuova speranza” dell’artista Giulio Ciampi. In mezzo, un grande ulivo morto nella gelata del 1985 che Ciampi riportò alla vita ricoprendolo d’oro e dandogli il nome Zeus. Attorno, in cerchio, altri dèi minori in acciaio proteggono un bimbo che sta per nascere. L’opera rappresenta l’attesa di una nuova speranza verso un futuro migliore. E questo è stato il messaggio che Proposte ha voluto lanciare agli operatori giunti a Cernobbio da tutto il mondo. Una nuova speranza che trova motivazione se gli espositori “saranno sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza”, come ha detto in varie occasioni il presidente Piercarlo Viganò. Opinione condivisa anche dal direttore Massimo Mosiello: “per superare le difficoltà le imprese devono stupire con la bellezza dei prodotti, con la ricerca, l’innovazione, il servizio”. Già

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dal primo giorno comunque è sembrato che la speranza fosse confermata dai numeri perché l’affluenza dei visitatori ha superato quella dell’anno precedente; e così i due giorni successivi, fino alla soddisfazione dei dati finali diffusi dagli organizzatori. Hanno visitato la fiera 6593 operatori di cui 4229 stranieri e 2364 italiani registrando un aumento del 7,19% rispetto alla precedente edizione. Moltissimi gli stranieri arrivati da settanta Paesi, sempre entusiasti della sede espositiva, sempre interessati a visionare le collezioni che costituiscono la moda per l’interior decoration. Durante la conferenza stampa, gli organizzatori hanno accennato ad alcune possibili novità, come il cambio di data per non sovrapporsi all’apertura di Expo 2015 che avverrà il 30 aprile e l’eventuale allargamento dell’esposizione anche a industriali di Paesi extra europei, sempre che i rispettivi prodotti rispondano alle esigenze di qualità e sostenibilità richieste da Proposte.


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Nelle pagine precedenti diversi momenti dell'evento; in questa pagina, a destra, Piercarlo Viganò, Presidente Proposte

In the previous pages, different times of the event; on this page, on the right, Pier Carlo Viganò, president Proposals

PROPOSTE: A NEW HOPE When you enter the reception of Proposte, you find in front of you a sculpture called "Birth of a new hope" by the artist Giulio Ciampi. In the middle, a huge olive tree which died during the frost of 1985 that Ciampi brought back to life covering it with gold and calling it Zeus. Around, in a circle, other smaller gods in steel protect a child who is about to born. The work of art represents the wait of a new hope towards a better future. This is the message that Proposte wanted to launch to the operators who came in Cernobbio from all over the world. The exhibitors are supported by a new hope "to be step ahead of their competitors", as said by Piercarlo Viganò on many occasions. This opinion was also shared by the director Massimo Mosiello: "to overcome difficulties companies have to astonish with the beauty of the products, research, innovation and service".

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From the first day anyway it looked that the hope was confirmed by the number of visitors, more than the previous edition; it was the same for the following two days, ending with the satisfaction of the final data. 6593 operators, of which 4229 foreign and 2364 Italian, registering a 7,19% increase compared with the previous edition. Many foreign visitors coming from 70 countries, always enthusiastic of the exhibition seat, always interested in the new collections of the interior decoration. During the press conference, the organizers mentioned some novelties, such as the change of date to avoid the overlapping of the opening of Expo 2015 on 30th April and the possible involvement in the exhibition by industrialists coming from non-European countries, if their products meet the quality and sustainability needs requested by Proposte.


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C U LT U R A

PAROLARIO 2014 IL GUSTO RITROVATO Nutrire il corpo, coltivare l’anima di Marina Moretti foto Archivio Parolario

PAROLARIO BOOK FAIR, TO NOURISH THE BODY AND MIND Dei gusti non bisogna discutere, o almeno così si dice. Ma senza curiosare almeno un po’, le cose non avrebbero un gran sapore: non ci sarebbe davvero gusto. Ed è per questo che a Parolario è di gusto e di gusti che si parla e si discute. Il tema dell’edizione 2014 sarà, appunto, “Il gusto ritrovato - Nutrire il corpo, coltivare l’anima”. Attorno a questa provocazione ruoteranno gli incontri in programma dal 29 agosto al 6 settembre. Una novità sarà il cambio di location, vista l’indisponibilità di Villa Olmo impegnata nella Grande Mostra. Gli organizzatori hanno puntato, come sempre, su altre sedi di grande prestigio e hanno individuato quale location principale Villa Gallia, la dimora storica che si affaccia sulla passeggiata di Villa Olmo (da cui si potrà accedere direttamente) dove sono allestiti anche InfoPoint e Bookshop. Altri eventi sono ospitati a Villa del Grumello e la conclusione è prevista all’Hangar dell’Aeroclub. Tutto declinato attorno al tema del gusto ritrovato, attraverso i libri e la lettura, come di consueto, ma non solo: alle discussioni con gli autori – romanzieri, poeti, artisti, scienziati e filosofi - si affiancheranno infatti il cinema, la musica e, mai come in questo caso necessaria, la gastronomia. Un’occasione per chi ha ancora il gusto per la conversazione e per chi vuole ritrovarlo.

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Taste is not something we should discuss, or at least that's what they say; but without at least a bit of curiosity, things would have no taste at all. That's why at this year's Parolario book fair taste is up for discussion with gusto. The theme of the 2014 edition is in fact going to be, "Taste rediscovered - nourishing the body, educating the mind." The program of meetings planned between Aug 29 and Sep 6, will revolve around this controversial theme. As Villa Olmo hosting the Grande Mostra (great exhibition) will not be available, the event is moving to a new venue. The organizers have decided to hold this literature event at Villa Gallia, another prestigious venue, close to Villa Olmo, where an Info Point and Bookshop will also be situated. Some meetings are to be held at Villa del Grumello and the conclusion in the unusual setting of Aeroclub Como's hangar. It's going to be all about rediscovering taste through books and readings, as usual, but not only, discussions with novelists, poets, artists and philosophers will be enriched by movies, music and most aptly, gastronomy. An occasion for all those who still has a taste for conversation and for those who want to rediscover it.


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EVENTI

IL PALIO DEL BARADELLO COMO SI TUFFA NEL MEDIOEVO di M.B. foto Archivio Palio del Baradello

"Como, mese di Giugno, anno del Signore 1159, l'imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, dopo aver sconfitto Milano con il determinante contributo delle truppe Comasche, riconoscente, giunge in visita a Como. La città alleata gli tributa festa e accoglienza: si organizzano in suo onore gran banchetti, luminarie, parate e gare sul lago". Così le cronache dell’epoca raccontano gli eventi di quei giorni, che la città rivive ogni anno nella tradizionale rievocazione folcloristica del Palio del Baradello. Nata nel 1981 da alcuni appassionati di storia medioevale, la manifestazione, organizzata dall’Associazione Cavalieri Palio del Baradello, presieduta da Laura Bordoli, ha assunto oggi un importante ruolo nella

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vita culturale, affinando i contenuti storici e coinvolgendo sempre di più la città. Il momento iniziale si salda infatti con la festività religiosa che Como tributa al suo patrono Sant’Abbondio. Nella basilica omonima, il 30 agosto i capitani procedono alla cerimonia di offerta del cero votivo che dà inizio alla sfida fra i borghi per la conquista del Pallium, artistico drappo di seta dipinto a mano, creato da valenti artisti comaschi. Famiglie e turisti sono invitati il giorno successivo alla visita al castel Baradello, la torre che sovrasta la convalle, con dimostrazioni e scene di vita medievale. I borghi di Camerlata, Tavernola, San Martino, Camnago Volta, Cernobbio e da quest’anno anche Sagnino si sfidano nelle tre gare in program-

ma: la Carriolana, il Tiro alla fune e il Tiro con l’arco. Ma prima, tocca ai capitani pronunciare il solenne giuramento al cospetto di tutta la città, in piazza san Fedele, il 7 settembre. Momento clou della manifestazione è il Gran Corteo Storico del Barbarossa, domenica 14 settembre, con centinaia di figuranti in costume, sbandieratori e falconieri, il carroccio e le macchine da guerra che sfilano per la città rievocando l’ingresso festoso dell’Imperatore e della consorte Beatrice di Borgogna. Suggestiva è la tradizionale cena medievale, il 6 settembre, sotto i portici del Broletto, un’occasione di convivio fra i fautori del Palio, la cittadinanza e i turisti, con ricette ispirate all’epoca storica, lettura di ballate e musica.


Nelle foto sopra, diversi momenti della sfilata; in basso a destra, la presidente Laura Bordoli

PALIO DEL BARADELLO, A MEDIEVAL CELEBRATION "Como, June 1159 AD, Holy Roman Emperor, Frederick I aka Barbarossa, after defeating Milan with the determining aid of Comasco troops visits Como to show his gratitude to his ally. The city pays tribute to the emperor, celebrations are planned in his honor including feasts, illuminations, parades and boat races." This is how ancient records narrate the emperor's historical visit which the city reenacts every year as Palio del Baradello. Born in 1981 thanks to local medieval history enthusiasts, the event, organized by Associazione Cavalieri Palio del Baradello, with Laura Bordoli as president, has become an important cultural event enriched with historical content that has attracted more and more participation by

the local population. The celebration coincides with the religious festivity devoted to Sant'Abbondio, the patron saint of Como. In the eponymous basilica, on Aug. 30, the captains proceed with the Cero Votivo (votive candle) ceremony that signals the start of the challenge by the borghi ( factions) to conquer the Pallium, a hand painted silk banner realized by worthy local artists. The next day, families and tourists are invited to the Baradello Fort overlooking Como to spend a 'medieval' day. Borghi Camerlata, Tavernola, San Martino, Camnago Volta, Cernobbio and this year also Sagnino are to confront each other in three competitions: carriolana (pushing wooden wheelbarrows), tug-of-war and archery. But

In the photos above, different times of the parade; bottom right, the president Laura Bordoli

first, the captains must take oath before the entire city in Piazza San Fedele on Sep 7. The event will reach a climax on Sunday, Sep 14, with the historical parade of Barbarossa with hundreds of people in period costumes, banner wavers, falconers, a carroccio (medieval ceremonial cart) and medieval war machines parading through the city reenacting the merry entrance of the emperor and his spouse Beatrice of Borgogna into Como. The medieval dinner in the Portici arcade by the cathedral on Sep 6 is also recommended whereby the promoters and supporters of the Palio, the citizens of Como and tourists are to be entertained with medieval food, music, poetry and dancing.

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C U LT U R A

PREMIO FOGAZZARO di Davide Cantoni foto Archivio Premio Fogazzaro

Incontri letterari, film, concerti e mostre tra Valsolda e lago di Como. Settima edizione per il Festival Premio Antonio Fogazzaro. Un evento che da anni mantiene viva l’attenzione sull’opera del romanziere e sulla sua terra natia: quella Valsolda che tanto amò e a cui si ispirò per scrivere alcune delle pagine più belle e note della sua opera. Gli eventi in programma fino al 13 luglio sono dedicati agli incontri letterari, con la scoperta di autori contemporanei legati al territorio, al jazz e alle mostre dedicate alla storia della cultura fra i due laghi. Da notare in questa edizione, un tributo speciale ad Antonio Fogazzaro, con la presentazione di un libro unico dedicato al rapporto tra la l’opera letteraria e il cinema. Il volume “Piccolo mondo antico, il film di Mario Soldati:

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dalla sceneggiatura allo schermo” è stato curato da Alberto Buscaglia, ideatore e curatore del festival e da Tiziana Piras, curatrice dell’edizione critica di “Piccolo mondo antico”, pubblicato da Marsilio nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Fogazzaro. Si tratta di uno studio che parte della sceneggiatura del film e analizza il la trasposizione dalla materia letteraria a quella filmica. Il libro sarà presentato il primo luglio alle 17 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria. Tra i numerosi eventi del festival da segnalare anche la mostra allestita a Villa Carlotta dall’11 luglio al 24 agosto - intitolata “E’ degli angeli un sorriso questo lago, il verde, i fior….” Curata da Serena Bertolucci, Paola Colombo e Michela Gatti. L’esposizione

documenta e racconta la straordinaria convergenza di musicisti e artisti che hanno frequentato il lago di Como fin dagli inizi dell’Ottocento: Rossini, Verdi, Bellini, Wagner, Liszt e Boito. Senza dimenticare Gaetano Braga, celebre violoncellista, amico di Fogazzaro, ispiratore del personaggio del maestro Chieco in Piccolo mondo moderno. Nella mostra sarà esposta una serie di documenti originali, tra cui spartiti, autografi, lettere, fotografie d’epoca e d’autore oltre a costumi di scena. La premiazione dei concorsi letterari (racconto inedito, poesia edita e micro letteratura su facebook) si terrà domenica 13 luglio alle 16 presso Villa Carlotta. Il programma dettagliato di tutti gli eventi è disponibile all’indirizzo: premioantoniofogazzaro.it


Sopra, a sinistra, Alida Valli; a destra, Villa Fogazzaro Roi a Valsolda

Above, on the left, Alida Valli; on the right, Villa Fogazzaro Roi at Valsolda

Premio Fogazzaro Literary meetings, movie, concerts and exhibitions in Valsolda and Lake Como. 7th edition of Festival Premio Antonio Fogazzaro. An event which keeps the attention on the works of the artist and on his home town: Valsolda, a place he loved and took as an inspiration to write some of the most beautiful snd important pages of his works. The events in program, until the 13th July, are dedicated to the literary meetings, discovering contemporary artists linked to the teriitory, to jazz, to exhibitions dedicated to the history of the culture between the two lakes. In this edition, a special tribute to Antonio Togazzaro, with the presentation of a unique book dedicated to the relationship between literary works and movie. The volume “Pic-

colo mondo antico, il film di Mario Soldati: dalla sceneggiatura allo schermo” is written by Alberto Buscaglia, in charge of the festival and Tiziana Piras, upin charge of the critic edition of "Piccolo mondo antico" published by Marsilio in the Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Fogazzaro. It is a study which starts from the movie screenplay and analyses the passage from the literary subject to the movie. The book is presented on 1st July in the Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria. Among the different events of the festival there is also the exhibition held in Villa Carlotta - from 11th July to 24th August - entitled “E’ degli angeli un sorriso questo lago, il verde, i fior….” By Serena Bertolucci, Paola Colombo and

Michela Gatti. The exhibition is about the extraordinary presence of musicians and artists who came to Lake Como from the beginning of the 19th century: Rossini, Verdi, Bellini, Wagner, Liszt and Boito. We cannot forget Gaetano Braga, famous cellist, friend of Fogazzaro, who inspirated the maestro Chieco in Piccolo mondo moderno. In the exhibition you can also find original documents, among which scores, autographs, letters, vintage photos and stage costumes. The prize giving of the literary contests (unpublished story, unpublished poem and micro literature on Facebook) held on 13th July at 4.00 pm at Villa Carlotta. The program of all the events can be found on the following: premioantoniofogazzaro.it COMOREVIEW

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EVENTI

LES FOLLIES BURLESQUE di Davide Cantoni foto Archivio Como Burlesque Festival Spirito vintage, ironia, seduzione, piume e pasties. Como diventa la capitale internazionale del Burlesque. Dall’11 al 13 settembre la città ospiterà la prima edizione del Como Lake Burlesque Festival, organizzato dalla Champagne Production. L’evento clou è in programma per il 13 settembre quando – allo Spazio Gloria in via Varesina 72 – 12 Performer provenienti da tutto il mondo si sfideranno a suon di Bump ‘n Grind e Shimmy Shake per il titolo di “Reginetta del lago”. Dopo l’incoronazione della vincitrice, lo Spazio ospiterà un Vintage Party dove insieme al gruppo Swing Crash di Como, il pubblico potrà scatenarsi al ritmo di swing ed electroswing. Il festival vanta già importanti collaborazioni a partire dai membri della giuria: Peggy De Lune, Dixie Ramone e Scarlet Martini. Mattatore dell’evento sarà l’attore coma-

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sco Stefano Annoni (reduce da una stagione d’oro al Piccolo di Milano) che presenterà ospiti di altissimo livello: Grace Hall e Alan De Bevoise, oltre alla performer Miss Sophie Champagne, titolare della Champagne Production e direttrice artistica dell’evento. Per tutta la durata del festival la città sarà animata da numerosi eventi collaterali. “In collaborazione con negozi e locali del centro – spiega Miss Sophie - saranno organizzate serate vintage e lezioni di Burlesque condotte da insegnanti affermate a livello internazionale (le lezioni si svolgeranno alla Palestra Cento (ndr)”. Il burlesque è uno spettacolo completamente satirico, nato in Inghilterra nel diciottesimo secolo, che durante l’Ottocento si è spinto progressivamente verso il comico e il parodistico. Importato negli Stati Uniti ha subìto progressivi mutamenti e alla

fine del XIX secolo è arrivato a strutturarsi in performance ricche di caricature, canzoni e danze di ballerine (col tempo sempre più svestite). La chiave contemporanea del burlesque ha mantenuto uno spirito estremamente ironico e leggero che ancora qualcuno confonde con lo spogliarello o con lo spettacolo hot. Nulla di più sbagliato come testimoniano le numerosissime allieve comasche della scuola di Miss Sophie. Il burlesque – apprezzato anche nella performance sanremese di Dita Von Teese – sfrutta l’ammiccamento e l’erotismo per unire danza e leggerezza, sorriso e mascheramento. Per il programma dettagliato dell’evento, informazioni sulle artiste e l’acquisto dei biglietti è possibile consultare il sito comolakeburlesquefestival.com e la pagina Facebook del Como Lake Burlesque Festival.


LES FOLLIES BURLESQUE Vintage spirit, irony, seduction, feathers and pasties. Como becomes the international capital of Burlesque. From 11th to 13th September in the city it is held the first edition of Como Lake Burlesque Festival, organized by Champagne Production. The main event is on 13th September when - in the Spazio Gloria in via Varesina 72 -12 Performer coming from all over the world are competing with Bump ‘n Grind and Shimmy Shake to get the title "Queennof the lake". After the prize giving, Spazio guests a Vintage Party where together with the band Swing Crash of Como, the paticipants can enjoy the swing and the electroswing. The festival is characterized by important collaborations, starting with the members of the jury: Peggy De Lune, Dixie Ramo-

ne and Scarlet Martini. Stefano Annoni, actor from Como who just ended his brilliant season at the theatre Piccolo of Milano) is the anchor of the event with very important guests, Grace Hall and Alan De Bevoise and a,so the performer Miss Sophie Champagne, owner of the Champagne Production and artistic director of the event. During the festival in the city there are different events linked to the main one. "In collaboration with the shop and the cafeteria and bar of the center - explains Miss Sophie - there are also vintage evenings and classes of Burlesque organized by teachers famous at international level (the lessons are held at the Palestra Cento). The burlesque is a fun show born in England in the 18th century, during the 19th century it beca-

me a comic parody. Imported in the United States it changed and at the end of the 19th century it was characterized by caricatures, songs and dancers (always less dressed). The contemporary key of the burlesque kept an extremely ironic and light spirit that is sometimes confused with a strip tease or a hot show. This is wrong, as it is said by so many participants in the school of Miss Sophie. The burlesque - also appreciated in the performance of Dita Von Teese in San Remo - uses eroticism to combine dance and lightness, smile and mask. The program of the event, the information on the artists and the purchase of the tickets can be found on the web site comolakeburlesquefestival.com or on the Facebook page of Como Lake Burlesque Festival.

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EVENTI

IGTM A CERNOBBIO L’ÉLITE DEL GOLF A VILLA ERBA IGTM IN CERNOBBIO, GOLF ÉLITE AT VILLA ERBA di M.M.

Como e l’Italia saranno la vetrina del turismo golfistico mondiale. Il Centro Espositivo di Villa Erba a Cernobbio ospiterà dal 27 al 30 ottobre l’edizione 2014 dell’International Golf Travel Market, l’evento numero uno al mondo per l’industria del golf che per la prima volta si svolge in Italia. Organizzato da Reed Travel Exhibitions, IGTM rappresenta una grossa opportunità per promuovere il territorio attraverso uno sport che conta oltre 70 milioni di appassionati. Si tratta di un evento B2B che riunisce circa 1.300 delegati provenienti da 65 Paesi: 600 supplier tra golf resort, hotel, circoli, enti turistici, operatori di incoming incontreranno 350 tour operator specializzati e circa 100 rappresentanti dei media internazionali. Tutti insieme rappresentano l’80% del mercato mondiale del turismo golfistico, stimato in 12 miliardi e mezzo di euro l’anno, in continua crescita. La scelta è caduta su Como al termine di un complesso processo di candidature ed ispezioni protrattosi per quattro anni. IGTM offrirà una grande opportunità per mostrare la varietà e la qualità dei 400 campi da golf in Italia e dei 69 in Lombardia, in luoghi dove la cultura, l’arte e la cucina forniscono ulteriori motivi per venire a giocare a golf in Italia. L'appuntamento è quindi fissato per la fine di ottobre del 2014 e avrà l'onore di aprire il complesso delle manifestazioni che culmineranno con Expo 2015 Milano.

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Como and Italy are to showcase worldwide golf tourism. The exhibition center of Villa Erba in Cernobbio will be hosting the 2014 edition of International Golf Travel Market (IGTM), from Oct. 27 to 30; the number one golf event is being held in Italy for the first time. Organized by Reed Travel Exhibitions, IGTM is a major opportunity to promote the region through a sport that counts over 70 million enthusiasts. It is a B2B event that gathers 1,300 delegates from 65 countries; 600 suppliers including golf resorts, hotels, clubs, tourist boards and incoming operators will meet 350 specialized tour operators and around 100 international journalists. All together they represent 80% of golf tourism worldwide estimated to generate 12 billion euros per year and continues increasing. Como was chosen to host the event after a long, complex processing of candidates and inspections that lasted four years. IGTM occasion will be a big opportunity to show the variety and quality of 400 golf courses in Italy, 69 of them in Lombardy, in places where culture, art and fine cuisine on offer are further reasons to come and play golf in Italy. The date is fixed for the end of October, 2014, and will have the honor of opening the series of events that will culminate with Expo 2015 in Milan.


Be a part of the premier B2B event for the golf travel industry Join us for the first ever IGTM at the beautiful Villa Erba, Lake Como, Italy. Over 600 golf tourism suppliers will meet 350 pre-qualified golf buyers and international press, establishing new business relationships, signing contracts and networking to drive the development of the global golf tourism industry. Register today at www.igtm.co.uk Official Hosts & Partners

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PEOPLE

MISSIONE PACE di Davide Cantoni foto Archivio Associazione Comasca Cooperazione Internazionale, Archivio TBM

#1 Incontro con Giovanni Camilleri Bombe che esplodono, emergenze umanitarie, profughi, fame, malattia, morte. Giovanni Camilleri conosce il dolore, conosce la speranza perduta, ha toccato con mano la tragedia e lavora perché a ogni essere umano sia concessa una vita migliore. Medico specializzato nella chirurgia d’urgenza, nato a Verona nel 1954 e comasco dal 1988, ha percorso strade poco battute per occuparsi di programmi di emergenza, conflitti, scenari post catastrofe e programmi di sviluppo nella cooperazione internazionale. Oggi è coordinatore internazionale di “Art initiative” dell’Undp, il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo: la più importante fonte multilaterale di sussidi per la crescita sostenibile. Quando ha deciso di lasciare la medicina per occuparsi di cooperazione? «La mia sensazione è di non aver mai lasciato la medicina, ma di averla praticata in maniera diversa, passando da essere medico ospedaliero in Italia a chirurgo in scenari di conflitto, post conflitto, disastri e catastrofi naturali o procurati dall’uomo. E poi coordinando programmi di riabilitazione, sviluppo e transizione in diversi Paesi di Asia, Africa ed America Latina. Direi che in questo senso esiste una chiara continuità tra le diverse fasi professionali». Quale ricordo ha della sua prima missione? «Nelle Isole Comores, era il 1980, come UNV (Volontario delle Nazioni Unite). Il Paese aveva dichiarato unilateralmente l’indipendenza dalla Francia che, come conseguenza, ritirò tutta l’assistenza tecnica e gli

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ospedali rimasero senza neanche un medico. Il Governatore dell’isola, ricevendomi, mi disse che il medico cura di più con la parola che con le medicine. Al momento la percepii come una visione filosofica e quasi alternativa. Capii meglio quando, dopo un paio d’ore, visitai l’ospedale. Il governatore mi aveva voluto dare un messaggio chiaro: “Scordati di contare sulle medicine perché non ce ne sono “». Molti anni di lavoro in terre di frontiera, di emergenza umanitaria, sociale e sanitaria. Quali evoluzioni positive e di quali Paesi può testimoniare? «I programmi di per sé non possono risolvere conflitti, sarebbe troppo bello! Scoppia una guerra che costa migliaia di milioni di euro al giorno: si lancia un programma di pacificazione ed ecco la pace. I programmi sono generalmente concepiti per contribuire a superare emergenze conseguenze di conflitti. Ma ci vogliono altri fattori: la politica per esempio per prevenirne le cause o per avviare un cessate il fuoco o per intavolare processi di pace. Altro fattore determinante è il ruolo attivo della comunità internazionale: rinunciando talvolta agli specifici interessi bilaterali dei Paesi e destinando risorse per i programmi. Quando e se i tre fattori coincidono e operano in sinergia i risultati concreti non mancano. Mozambico, El Salvador, Libano, Albania, Sri lanka ne sono un buon esempio». Ci sono situazioni che, viceversa, ritiene, almeno per ora, irrimediabili? «La pratica medica insegna che nessuna situazione è irrimediabile. Ci


In alto: a sinistra, un reparto pediatrico di Haiti, a destra una scuola; in basso, il campo dei Caschi Blu a Port au Prince Top: on the left, a pediatric ward in Haiti, on the right a school; below, the field of UNPROFOR in Port au Prince

sono situazioni più o meno complesse che richiedono di essere affrontate». L'Italia è un Paese capace di percepire il valore di quanto fa, a livello internazionale, la vostra Agenzia? «Non abito in Italia da troppi anni per rispondere a questa domanda. Penso però che la crisi economica che interessa l’Europa limita l’attenzione dei cittadini alle priorità immediate e dirette, lasciando poca attenzione a quanto avviene oltre i propri confini e quindi anche all’azione di organismi internazionali. Questo è un errore, seppur comprensibile, perché mai come oggi la relazione tra dinamiche locali e quelle globali determinano conseguenze positive o negative nella vita dei cittadini del Nord e del Sud, così come delle rispettive amministrazioni locali e governi nazionali». Quando un popolo fugge dalla propria nazione rinuncia a qualcosa, deve radicarsi e non è detto che sia felice di sbarcare (letteralmente) sul territorio italiano. Eppure ancora oggi il nostro Paese, quantomeno una parte, fatica ad accettare concetti come accoglienza e solidarietà e percepisce l'arrivo dei profughi quasi fosse un'invasione. «Chi abbandona il proprio Paese non lo fa mai volentieri (cita i Promessi Sposi: “Ah! come è triste il passo di chi cresciuto tra voi se ne allontana”, ndr). I popoli fuggono perché in pericolo, per il mancato rispetto dei diritti umani, per i conflitti. Cercano Paesi che diano sicurezza per sé e per i propri figli. Sono movimenti massivi ben

conosciuti nella storia passata e recente. A mio parere il fenomeno va approcciato con la solidarietà, ma non solo. Serve che parallelamente si risolvano le cause del conflitto, le cause che generano insicurezza, incluse le opportunità di lavoro. Solo così è possibile far fronte a queste dinamiche ed evitare che si riducano a inutili e dannosi confronti tra “chi è a favore e tra chi è contro”». Qual è il ricordo emotivamente più coinvolgente del suo lavoro? «Dopo 20 anni sono tornato nell’ospedale di Louga in Senegal in cui avevo operato per due anni come chirurgo e ho rincontrato El Hadge M’Bai, il capo infermiere del blocco operatorio con cui avevo condiviso tante situazioni difficili. Camminando per il paese mi presenta un giovane ragazzo di nome Giovanni e poco dopo una giovane ragazza di nome Giovanna. Trattandosi di nomi molto poco comuni in Senegal ne chiedo la ragione. Sfoderando compiaciuto il sorriso irresistibile dei senegalesi mi dice: “Non lo sapevi? Spesso quando un bimbo nasce da un parto cesareo gli si dà il nome del chirurgo che ha realizzato l’operazione”». Qual è il più doloroso? «Pensare a tutti quelli che non ce l’hanno fatta sia in termini individuali che per quanto riguarda situazioni che non sono andate come speravamo. Sono ricordi che tendono ad accorparsi fra loro e che generano la voglia di mettere più forza per agire e reagire nelle situazioni difficili. Oggi si usa molto la parola resilienza. Ben venga!». COMOREVIEW

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#2 Incontro con Paolo Mascetti “Uno sviluppo solidale con le popolazioni del Sud del mondo”. Reciprocità, crescita sostenibile, aiuto senza assistenzialismo. Così opera l’Associazione Comasca per la Cooperazione internazionale, nata nel 2004 da un'idea di alcuni amministratori locali, rappresentanti di associazioni e della società civile, oltre a volontari che mettono a disposizione della cooperazione tempo, esperienza e professionalità. Il presidente Paolo Mascetti, medico comasco, ex vicesindaco, da tempo è in prima linea sul fronte internazionale. Quando ha capito che era necessario darsi da fare? «All’inizio degli anni '90 dopo un'esperienza a La Habana di Franco Mercuri, vero iniziatore della associazione e mio caposala in ospedale. Il primo contatto è stato con la diabetologia cubana: era di alto spessore scientifico e professionale, ma in grave sofferenza di mezzi e risorse. Ne nacque una collaborazione basata sullo scambio reciproco di materiali ed esperienze. Un rapporto assolutamente alla pari in cui non c'è chi "dona" e chi riceve, ma solo partner impegnati in una collaborazione diretta tra realtà locali, saltando gli ingranaggi delle autorità centrali, tesa a valorizzare le risorse di ciascuno». Poi l’incontro con Giovanni Camilleri.. «Un incontro fortuito e fortunato che ha evidenziato come le caratteristiche della nostra cooperazione, decentrata e alla pari, fossero simili

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all’attività di Undp. Così dal 2004 abbiamo ottenuto il loro partenariato: da allora operiamo esclusivamente nell'ambito di loro progetti e interventi tra America Centrale, Haiti dopo il terremoto, Africa settentrionale e centrale, oltre allo Sri Lanka durante l'emergenza tsunami». C'è un Paese cui si è affezionato particolarmente? «In tutti i Paesi in cui abbiamo operato conserviamo rapporti di amicizia e di stima. In realtà ho un "sogno" che al momento, per diverse ragioni, è difficile da realizzare: quello di poter operare in Eritrea, nazione, ancora profondamente legata all'Italia, che sta attraversando un momento economico difficile». Cosa può fare chi volesse darvi una mano? «Come dicevo, quasi tutti i nostri soci sono Enti pubblici e negli ultimi anni i loro bilanci sono in estrema sofferenza, per cui è venuto a mancare l'afflusso di contributi che, uniti ai fondi messi a disposizione da UNDP, aveva consentito negli anni scorsi di realizzare interventi importanti. Abbiamo senz'altro bisogno di nuove adesioni: nuovi comuni del territorio e privati. Ciò ci consentirebbe una maggior visibilità e un maggior peso nell'ambito della coalizione che stiamo cercando di realizzare con le poche realtà simili a noi in Italia, passaggio essenziale per accedere ai grandi fondi che la Comunità Europea mette a disposizione in questo campo».


In questa pagine, varie immagini della missione ad Haiti On this page, various images of the mission in Haiti

PEACE MISSION Giovanni Camilleri

Paolo Mascetti

Exploding bombs, humanitarian emergencies, refugees, hunger, disease, death. Giovanni Camilleri knows the meaning of every single word and works so that human beings become better. A doctor specialized in emergency surgery, born in Verona in 1954, living in Como since 1988, he has been to places few would dare set foot in to run emergency programs in the midst of armed conflict, witnessed post-catastrophe scenarios and managed development programs as part of international co-operation. Today he is the coordinator of international art initiative of UNDP, the United Nations Development Program, the most important multilateral subsidy source for sustainable growth. Many years of work in countries with troubled frontiers, on-going humanitarian, social and health emergencies. Did you witness any positive evolution and where? «Programs in themselves cannot resolve conflicts, it would be too easy. A war breaks out and costs thousands of millions a day. A pacification program gets launched and peace follows. Programs are generally conceived to contribute to overcome emergencies that arise as a consequence of conflict. But other factors are necessary e.g. politics to prevent the causes of conflict or initiate a cease-fire or broach a peace process. The other determining factor is the active role of the international community, renouncing specific, bilateral interests of countries and contributing funds for the programs. When, or if, the three factors coincide, and work in synergy, concrete results are not rare; Mozambique, El Salvador, Lebanon Albania, Sri Lanka are for instance good examples of success».

“A responsible development with the populations of the South of the world". On this idea is based the work of Associazione Comasca per la Cooperazione internazionale, born in 2004 and supported by representatives of associations and people who put at disposal time, experience and professional skills. The president, Paolo Mascetti, doctor and former vice mayor, is involved at international level. When did you understand it was important to do something? «At the beginning of the '90ies after an experience in La Habana by Franco Mercuri, the first contact was with the Cuban diabetology, the collaboration was based on the mutal exchange of material and experiences». Then the meeting with Giovanni Camilleri «I met him by chace and our cooperation turned to be successful. In 2004 we got the support of the association Undp, from that time we work in their projects and interventions in Central America, Haiti after the earthquake, North and Central Africa, and also Sri Lanka during the emergency of tsunami». Is there a country you are particularly linked to? «In every countries we worked, we kept friendly relationship. Now I have a "dream": to work Eritrea, a nation which is particularly linked to Italy, which is experiencing a difficult economic situation». What could people do to give you some help? «We don't have many contributions, for sure we need new members, in order to be present and to become stronger so that we can receive the economic support of the European Union».

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foto ©Mattia Vacca

foto © Menaggio & Cadenabbia Golf Club

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photo CastaDiva Resort & Spa

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урнал Magic Lake создал это специальное приложение на русском языке, чтобы рассказать о чудесных местах озера Комо и его области, являющейся стратегическим звеном контакта между севером и югом Европы, а также сердцем знаменитых брендов «Made in Italy - Сделано в Италии», так высоко ценимых в вашей стране и во всём мире. Между озером Комо и Россией существует "старая любовь" на протяжении уже двух столетий. Ещё в начале XIX в. географ и путешественник Иоганн Георг Коль писал: «Нет места превосходящего озеро Комо по красоте природы. Поэтому сейчас российские князья, принцы и принцессы владеют зимними дворцовыми резиденциями в Берлине или Петербурге, в Лондоне или Париже, а летней виллой – на озере Комо». Сегодня это притяжение к берегам озера Ларио, как его называли в прошлом, переросло в восхищение к Lifestyle, стилю жизни, сочетающем в себе элегантность, стиль, традиции и предпринимательские способности. Год за годом увеличивается число российских туристов, которые останавливаются в знаменитых отелях и роскошных виллах. Растёт число тех, кто решил переехать жить, работать и осуществлять инвестиции на озере Комо. Это присутствие "тихое", но очень активное. Для всех них мы хотим рассказать о нашем прекрасном регионе, отличающимся значимым присутствием престижных компаний, работающих в области шёлкового производства. Мы надеемся, что появятся возможности для новых контактов и взаимодействия инвестиций. Кроме того, мы находимся в Брианце, известной своей мебелью, совсем рядом расположены столица моды Милан, Швейцария, Кампионе д’Италия и Лугано. Наш край обладает уникальной природной и художественной красотой. Не случайно озеро Комо – любимое место отдыха VIP персон со всего мира. Среди них известнейший американский киноактёр Джордж Клуни, выбравший в качестве летей резиденции Лальо, живописный посёлок, расположенной в нескольких километрах от Комо. Джордж особенно любит уединение и спокойствие своего дома – Виллы Олеандра, хотя порой голливудского актера в компании его подруги Амали Аламеддине можно встретить во время прогулок на лодке, велосипеде или игры в гольф

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photo CastaDiva Resort & Spa

на полях Menaggio & Cadenabbia Golf Club. Клуни –страстный игрок, он обожает классическое 18-луночное поле, просто рай для любителей природы, прекрасно приспособленное как для заядлых игроков, так и для тех, кто только начинает осваивать этот вид спорта. Джордж ценит этот клуб с более столетней традицией, всегда предлагающий классическое британское гостеприимство, сердечность и ненавязчивое внимание и ставший любимым местом отдыха для многих знаменитостей, политиков, королевских особ, актеров и спортсменов. Гольф клуб Menaggio & Cadenabbia Golf Club недавно отметил сто лет. На этом празднике в числе многих известных имен присутствовал и Джордж Клуни, почетным член Гольф клуба. Помимо гостей VIP на озере Комо, еще одним фактором, обуславливающем его популярность, является его близость с Миланом, столицей моды и дизайна. В городе вы можете найти бренды как известных, так и новых домов моды, например, Naughty Dog, свидетельство стиля и яркой, молодой, гламурной индивидуальности, уделяющей особое внимание материалам и деталям. Создатели бренда Симона Гуаррачи и Лаура Пицци привносят глоток свежести в гардероб предприимчивой и динамичной женщины, которая любит одеваться по-молодежному и быть замеченной. В Милане бренд представлен в шоуруме Naughty Dog на Corso Como, а совсем недавно был также открыт монобрендовый магазин в приморском курорте Форте дей Марми в Версилии. В Милане, городе дизайна, совсем недавно прошёл Международный Мебельный Салон,

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ключевая экспозиция экономики региона Брианца, находящегося в провинции Комо. Это мероприятие прошло с отличными результатами как с точки зрения количества посетителей, так и по полученным оценкам выставляемых изделий. Благодаря постоянному совершенствованию, творческому подходу, научным исследованиям и уникальным традициям, итальянская мебель широко известна и пользуется огромным спросом во всем мире. Милан также является постоянно развивающимся городом культуры. Именно здесь известный архитектор Даниэль Либескинд представил инсталляцию “Leonardo Icon”, посвященную знаменитому художнику эпохи Возрождения. Работа, которая находится на площади Пия XI перед Библиотекой и Пинакотекой Амброзиана, является данью уважения к открытиям Леонардо да Винчи и его исследованиям, содержащихся в знаменитом Кодексе Atlanticus. Комо также предлагает много возможностей для тех, кто любит культуру. С 28 июня по 16 ноября в великолепных залах Виллы Ольмо, известного и роскошного дворца XIX в. с видом на озеро, пройдёт выставка «Портреты города. Городские Сценарии. От Боччони, Де Кирико, Сирони Мерц современности». В дополнение к скульптуре, которую Арнальдо Помодоро создал специально для этого события в городе Комо, можно будет полюбоваться работами Боччони, Балла, Деперо, Де Кирико, Сирони, Моранди, Галли, Мафаи, Гуттузо, Мерц, Скифано, Тадини Паризи, Фонтана и многих других исполнителей различных вариантов видения города. Однако,

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наиболее посещаемая туристами достопримечательность города Комо – это Дуомо, собор, величественно возвышающийся над центральной площадью и расположенный в центре пешеходной зоны между другими важными историческими памятниками, например, средневековым Бролетто, местом, где вершилось правосудие, неоклассическим городским Художественным театром (Театро Сочале) и Палаццо Терраньи, уникальным образцом рационалистической архитектуры начала ХХ в. Широко известны статуи Плиния Старшего и Плиния Младшего – единственный пример языческих писателей, помещённых на фасаде христианской церкви, Порта делла Рана (Двери Лягушки), к которой по традиции прикасаются посетители, а также замечательные картины Бернардино Луини, рекомендованные для просмотра по маршрутам Ломбардии в связи с выставкой "Бернардино Луини и его сыновья", проходящей в Милане в Палаццо Реале, Алтарь Св. Иеронима с изображением Большую ценность имеют также шесть живописных произведений, выставленных внутри собора со стороны фасада, которые представляют четырёх Святых епископов Милана, Воскресшего Христоса между Святыми и Поклонение волхвов. Эти произведения искусства были восстановлены благодаря Ассоциации друзей Комо. Получил также большую известность летний фестиваль "Город музыки", проводимый в Комо на Арена дель Театро Сочале, городского Художественного театра, выигравшего International Opera Awards благодаря этой инициативе. 26 июня фестиваль откроет опера "Сельская честь" Пьетро Масканьи, а затем зрителей ждут танцевальные представления, кабаре, музыка и кино. И, наконец, с 11 по 13 сентября состоится первый фестиваль бурлеска Lake Burlesque Festival и Комо станет международной столицей бурлеска, смешав легкую иронию, эротизм, танцы и беспечность с порханием перьев, мерцанием блесток и радостью 204

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A destra, George Clooney e Vittorio Roncoroni presidente del Menaggio & Cadenabbia Golf Club

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ueste pagine di Magic Lake sono proposte in cirillico ai lettori di lingua russa per far conoscere le meraviglie del territorio comasco, punto strategico di contatto fra nord e sud d’Europa e fulcro del made in Italy celebre nel mondo. Quello fra il Lago di Como e la Russia è un amore antico di almeno due secoli, quando molti nobili russi si fecero costruire splendide ville sul lago. Oggi questa attrazione si è trasformata in un’ammirazione per il lifestyle che unisce eleganza, stile, tradizione e capacità imprenditoriale. Di anno in anno, aumentano i turisti russi che frequentano i grandi alberghi e le ville di lusso. Cresce il numero di quanti decidono di trasferirsi a vivere, lavorare e investire sul Lago di Como. Un territorio che si distingue per il prestigio delle aziende della seta, la possibilità di creare contatti e sinergie di investimento, la Brianza nota per i suoi mobili, la vicinanza di Milano capitale della moda, la prossimità della Svizzera con Lugano e Campione d’Italia, le bellezze artistiche e naturalistiche e, perché no, gli ospiti vip che frequentano il Lago di Como. Il più celebre è forse il divo americano George Clooney, l’attore che ha stabilito la sua residenza estiva a Laglio. George ama soprattutto la privacy e la tranquillità di Villa Oleandra, ma potrà capitare di incontrare l’attore hollywoodiano in compagnia della fidanzata Amal Alameddine o di qualche collega famoso durante una gita in barca, in moto o sui campi del Menaggio & Cadenabbia Golf Club. Clooney, socio onorario anche dell’associazione Amici di Como, apprezza questo Club dalla tradizione ultra-secolare ed è stato fra gli ospiti d’onore della festa del centenario. Oltre ai vip presenti sul Lago di Como, un altro elemento di attrazione del territorio è la vicinanza con Milano: capitale fashion dove si possono trovare marchi universalmente noti e case di moda emergenti come Naughty Dog; capitale del design, con il Salone Internazionale del Mobile; capitale della cultura, e tra le tante iniziative si ricorda la nuova installazione Leonardo Icon che il noto architetto Daniel Libeskind ha dedicato al genio del Rinascimento. A Como gli appassionati di arte possono visitare a Villa Olmo la mostra “Ritratti di città. Urban Sceneries. Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi”, dal 28 giugno al 16 novembre. E il Duomo, vero scrigno di tesori, con le statue di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, la Porta della Rana, le tele di Bernardino Luini e i dipinti in controfacciata, restaurati grazie all’associazione Amici di Como. Per le serate estive, è di rigore il Festival “Città della Musica” promosso dal Teatro Sociale che si apre il 26 giugno con l’opera “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e prosegue con spettacoli di danza, cabaret, musica e cinema. Tra le novità, dall’11 al 13 settembre la prima edizione del Lake Burlesque Festival, che con il suo spirito ironico e leggero, l’ammiccamento e l’erotismo, la danza e la leggerezza, porterà una ventata di piume, lustrini e sorrisi.

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SPORT

«Текстильщик» в Кампионе д’Италия foto Giulia Ilyna

11 апреля 2014 г. в Кампионе д’Италия, знаменитом анклаве Италии на территории Швейцарии в кантоне Тичино, на футбольном поле, живописно расположенным над Луганским озером, состоялся дружеский матч между детскими командами «Текстильщик» из Иваново (Россия) и командой Кампионе д’Италия (Италия). Эта инициатива – продолжение ряда спортивных мероприятий, начатых в прошлом году: открытие Академии футбола в Шуе, где профессиональный итальянский тренер проводит мастерклассы по футболу, поездка двух детских футбольных команд с озера Комо в Ивановскую область (Россия). Перед началом матча гостей приветствовала мэр города Кампионе д’Италия Мария Паола Рита Манжили Пиккалуга, которая подчеркнула важность подобных обменов среди детей и рассказала об особых отношениях, связывающих Кампионе д’Италия с Россией как в прошлом, когда

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в XVIII и XIX вв. местные каменщики, скульпторы и архитекторы участвовали в крупнейших стройках Москвы и Санкт-Петербурга и других российских городов, так и в настоящее время, ведь именно этот живописный город является любимым местом отдыха россиян. На матче также присутствовали вице-консул Генерального консульства России в Милане Платон Рацкевич, Василий Горощук – знаковая фигура в ивановском футболе, директор школы «Текстильщика», представитель ассоциации «Друзья Комо» Фабрицио Милези, координаторы проекта Паоло Гони и Сандро Мерегалли. Именно Сандро, оказавшись несколько лет назад в городе Шуе по работе, решил организовать футбольную школу для местных детей, в том числе и для воспитанников детских домов. Спонсор российской стороны Мкртчан Армен Гамлетович, Генеральный директор компании Tashir Interline, поблагодарил местные власти и


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Программа обменов между Италией и Россией в области детского футбола – радость для детей и возможность сотрудничества для взрослых.

TEKSTILSCHIKI A CAMPIONE D'ITALIA итальянских организаторов поездки за гостеприимство и энтузиазм, подчеркнув, что дружеские спортивные встречи между детьми из разных стран – лучший путь для диалога, дружбы и взаимоуважения. Он также выразил надежду, что подобные мероприятия станут доброй традицией, ведь этим летом команды с озера Комо вновь посетят Россию. Матч закончился со счётом 4:0 в пользу детской команды «Текстильщик» из Иваново. На матче присутствовали и родители детей, приехавшие из Иваново, а также местные жители, в том числе и представители русскоязычной общины Швейцарии во главе с архимандритом Амворсием из Милана и отцом Святославом, священником Русской Православной Церкви Итальянской Швейцарии, а также родители детей из Кампионе. Они организовали прекрасный ужин, угостив всех участников типичным ризотто. Спасибо всем за прекрасный праздник спорта и дружбы! Ильина Юлия

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A Campione d'Italia si è svolta una partita amichevole di calcio tra squadre giovanili di Tekstilschiki (Ivanovo, Russia) e di Campione d'Italia. Questa iniziativa è la prosecuzione di una serie di iniziative, tra cui l'apertura della Football Academy in Shuya nella Regione di Ivanovo. Il sindaco Maria Rita Mangili Piccaluga ha salutato gli ospiti e ha parlato del rapporto speciale che unisce Campione d'Italia con la Russia, dove nei secoli scorsi molti scultori e architetti locali avevano lavorato nei più grandi cantieri di Mosca e San Pietroburgo. Platone Ratskevich, Vice Console del Consolato Generale della Russia a Milano, ha espresso la sua gratitudine a tutti gli organizzatori. Fabrizio Milesi, associato di Amici di Como, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Como e Ivanovo. Il coordinatore del progetto Paolo Goni ha ringraziato Sandro Meregalli per l’impegno in questa iniziativa di cooperazione che ha portato all’apertura di una scuola calcio per bambini a Shuya. Vasily Goroschuk, presidente della scuola di calcio Tekstilschiki, ha sottolineato come il calcio sia il modo migliore per promuovere il dialogo, l'amicizia e il rispetto reciproco. La partita si è conclusa 4-0 in favore della squadra Tekstilschiki di Ivanovo.



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Towards EXPO 2015


EVENTI

DAMIANI 90 ANNI DI ARTE ORAFA di Marina Moretti foto Archivio Damiani Tre generazioni con la stessa passione, un’azienda orafa ancora nelle mani della famiglia del fondatore. Nel 2014 Damiani festeggia i primi 90 anni della propria storia con una limited edition di dieci gioielli celebrativi che Guido, Silvia e Giorgio Damiani hanno creato per sottolineare l’importante anniversario della griffe creata dal nonno Enrico Grassi Damiani e portata al successo dal padre Damiano con la moglie Gabriella. Dieci gioielli in esclusiva, presentati in anteprima a Milano nello showroom di via Montenapoleone, per immortalare ogni decennio di storia attraversato dall'azienda e riprodotti in soli 9 esemplari numerati in tutto il mondo. Si va dal Charleston degli anni Venti (foto 1) alla Cascade di diamanti art deco degli anni Trenta (2). I difficili anni Quaranta sono rappresentati dall’austero bracciale Legend (3), i Cinquanta rivivono nel collier Tassel (4) che evoca la moda del rock. I larghi cerchi degli orecchini Optical (5) esprimono gli anni Sessanta del boom economico e dei grandi stravolgimenti. E il decennio dei figli dei fiori non poteva che essere rappresentato dalla miriade di boccioli (6) del collier Bloom. L’edonismo degli anni Ottanta lancia la logomania del bracciale Tribute (7) che riproduce il nome dell’azienda attraverso pietre preziose. L’anello Moonshine (8) evoca il desiderio delle nuove conquiste degli anni Novanta. Il bracciale del 2000 (9) è ispirato alla D.Side collection, co-disegnata da Damiani e dalla star hollywoodiana Brad Pitt. Il racconto si chiude con la decade del 2010: il collier Damianissima (10) con il susseguirsi delle D di Damiani, una sorta di ode al marchio che, nel corso della sua storia, ha saputo creare una collezione unica. 1

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DAMIANI, 90 YEARS OF GOLDSMITH ART

For three generations the same passion, the same goldsmiths still run by the founder of the company. In 2014 Damiani has celebrated 90 years of history with a limited editio of ten commemorative jewels Guido, Silvia and Giorgio Damiani have created to highlight the important anniversary of the brand founded by their grandfather Enrico Grassi Damiani and transformed into a successful story by their father Damiano and wife Gabriella. Ten exclusive jewels were unveiled in Milan in the company's showroom in Via Montenapoleone to immortalize every decade of history lived by the company and only nine, numbered reproductions of these jewels will exist in the world. They go from Charleston of 1920s (Photo 1) to Cascade of diamonds art deco of 1930s (2). The difficult 1940s are represented by the austere bracelet, Legend (3). 1950s are brought to life with the necklace, Tassel (4), which evokes the Rock and Roll fashion. The large rings of the earrings, Optical (5), are expression of the 1960s economic boom years but also great social unrest. The decade of the flower children couldn't be anything but myriad flower buds (6) of the necklace, Bloom. Hedonism of 1980s is re-launched by the logo mania in the bracelet, Tribute (7), which reproduces the name of the company with gemstones. The ring, Moonshine (8), evokes the desire for new conquests of 1990s. The bracelet of the year 2000 (9) is inspired by the D.Side collection, co-designed by Damiani and Hollywood star, Brad Pitt. The story ends with the decade of 2010: the necklace Damianissima (10) with a succession of D's of Damiani, a sort of ode to the brand which taking the course of its history, created a unique collection.

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NEWS

CASCATA DI CUORI PER I CITY ANGELS

di E.M.B. foto ©Nick Zonna Un cuore, anzi tanti cuori, per i City Angels di Milano. In occasione della Festa della Mamma, Silvia Damiani, vice presidente del Gruppo Damiani, e Daniela Javarone, presidente AMAL – Associazione Milanese Amici della Lirica – hanno organizzato una serata benefica a sostegno degli Angeli cittadini, sodalizio che opera a favore di tutte le categorie deboli della città. Nei suggestivi locali della Boutique Damiani di Via Montenapoleone è stata presentata la collezione dei cuori D.Icon byDamiani, in ceramica e diamanti. Un evento di grande successo inaugurato alla presenza di moltissime celebrità del mondo dello sport e dello spettacolo, tra cui Riccardo Monteolivo con Cristina De Pin, Ana Laura Ribas e Silva-

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na Giacobini. Una percentuale delle vendite della serata e delle vendite effettuate in tutto il mese di Maggio è stata devoluta ai City Angels. L’associazione è composta da volontari di strada che operano sul fronte dell’emergenza aiutando senza fissa dimora, tossicodipendenti, etilisti, prostitute, stranieri, anziani, disabili e numerose categorie deboli, spesso dimenticate e ignorate. In tutti i casi le persone aiutate vengono indirizzate verso un percorso di recupero sanitario e umano. La sede centrale dei City Angels è in Via Teodosio a Milano. E’ possibile contattarla al numero 02 26809435 mentre il numero di emergenza è 3389564704. Online: cityangels.it


Nelle foto, da sinistra, Silvia Damiani, Mario Furlan - City Angels, Mario Boselli, Daniela Javarone, Silvana Giacobini, Federica Torti, Emanuele Fortunati, Riccardo Montolivo, Cristina De Pin, Vanna Meroni, Finazzer Flory e Evelina Flachi

In the photos, on the left, Silvia Damiani, Mario Furlan - City Angels, Mario Boselli, Daniela Javarone, Silvana Giacobini, Federica Torti, Emanuele Fortunati, Riccardo Montolivo, Cristina De Pin, Vanna Meroni, Finazzer Flory and Evelina Flachi

CASCADE OF HE­ARTS FOR THE CITY ANGELS A heart, actually many hearts, beat for Milan's City Angels. On Mother's Day, Silvia Damiani, vice president of Gruppo Damiani, and Daniela Javarone, president of AMAL – Associazione Milanese Amici della Lirica (Milan's friends of opera association) organized a charity event in support of the Angels, the volunteers who help the city's needy regardless of social background. In the suggestive setting of Boutique Damiani on Via Montenapoleone, the hearts collection, D. Icon by Damiani, comprising of pieces made of diamonds and ceramic, was presented. The event inaugurated before numerous sports and show business celebrities including Riccardo Monteolivo with Cristina De Pin, Ana Laura Ribas and

Silvana Giacobini, was a great success. A percentage of the evening's proceeds and boutique sales during the month of May was donated to the City Angels. The association consists of volunteers working on the road and aid any citizen facing an emergency including the homeless, drug addicts, alcoholics, prostitutes, immigrants, the elderly, the disabled and many others often forgotten and ignored by society. In all cases the people receiving aid are encouraged to take part in rehabilitation programs. The headquarters of the City Angels is in Via Teodosio, central Milan; it can be contacted by phone on: 02 26809435; for emergencies the number to call is: 3389564704; website: cityangels.it

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EVENTI

BOCELLI ACCENDE I RIFLETTORI SULL' EXPO BOCELLI di Ivan Rota foto ©Nick Zonna Manca ormai quasi meno di un anno all’inaugurazione di Expo 2015. L’Esposizione Universale si aprirà il 1° maggio dell’anno prossimo per concludersi il 31 ottobre. Al momento sono 147 i Paesi aderenti. E Milano si prepara all’evento internazionale che accenderà i riflettori del mondo sulla città scandendo il conto alla rovescia con alcune grandi iniziative di avvicinamento diluite nei prossimi mesi. Esattamente un anno prima, il 30 aprile, si è svolto l’appuntamento ”A un anno da Expo" nello scenario suggestivo e avvolgente dell’avveniristica piazza Gae Aulenti. Uno dei nuovi poli metropolitani già entrato nei cuori dei milanesi, dove un mese fa si è svolto anche il green carpet creato con le installazioni di Franca Sozzani da "Vogue Italia". Sotto le torri dal sapore newyorchese, tra fontane e giochi di luci, si è svolto il concerto del tenore Andrea Bocelli accompagnato nella sua esibizione dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Un regalo prezioso e una performance live di eccezionale rilevanza. L’artista rafforza così lo stretto legame che lo unisce a Milano, dagli inizi della carriera fino al sostegno per la candidatura che ha portato all’assegnazione dell’Expo. Sul palco anche tanti altri ospiti: personaggi del mondo dello spettacolo, della musica e della cucina come lo chef Davide Oldani. A presentare il programma, in diretta Rai, la "regina dei fornelli" Antonella Clerici. Sono intervenuti i giocatori dell’Inter e del Milan. E visto che il messaggio dell’Expo milanese è ”Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” il pubblico ha partecipato a ”Perché più siamo più pesiamo”, iniziativa benefica organizzata con il Banco Alimentare. Sono state messe a disposizione molte bilance e ogni persona ha potuto pesarsi. Il corrispettivo del peso totale raggiunto è stato poi donato da Coop e Eataly sotto forma di derrate. Sotto, da sinistra, Demetrio Albertini, Diana Bracco, Giuliano Pisapia con la moglie, Davide Oldani, Adriano Galliani con la moglie Malika, Enrico Bertolino, con la moglie Edna Galvao

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TURNS THE SPOTLIGHT ON EXPO Less than one year and there is the inauguration of Expo 2015. The Universal Exhibition opens on 1st May 2015 and ends on 31st October. 147 countries. Milano is ready for the international event which puts the city in a central poisition whìith some great initiatives which are taking place in the following months. One year before, on 30th April, the event “Expo in one year” in the suggestive and enchanting square Gae Aulenti. One of the new city area is already in the heart of the Milanese, one month ago it was also held the green carpet created with the installations by Franca Sozzani from “Vogue Italia”. Under the towers in New York style, among fountains and lights, it was held the concert of Andrea Bocelli, with the Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A precious present and a live performance of great importance. The singer stresses the strong bond he has with the city of Milan, from the beginning of the carrer until the support to Expo. On the stage, many other guests: artists, singers and VIP and also the chef Davide Oldani. Antonella Clerici, the “queen of the kitchen” is the anchorwoman of the TV show by RAI. The players of the soccer teams AC Milan and Inter took part in the event. Since the message of Expo is “Nourish the planet. Energy for Life”, the audience was involved in a charity initiative “The more we are, the bigger is our weight”. At disposal many scales. The corrispondent weight was donated in food by Coop and Eataly. Below, from left, Demetrio Albertini,Diana Bracco, Giuliano Pisapia with his wife, Davide Oldani, Adriano Galliani with the wife Malika, Enrico Bertolino, with the wife Edna Galvao


Sotto, dall'alto, Andrea Bocelli durante il concerto; al centro, Andrea Bocelli con Giuseppe Sala, Antonella Clerici ed i calciatori Kakรก e Hernanes; sotto a sinistra Livia Pomodoro con Francesco Paolo Tronca; a destra Giorgio Squinzi con Letizia Moratti; a lato Piazza Gae Aulenti

Below, Andrea Bocelli during the concert; in the middle,Andea Bocelli with Giuseppe Sala, Antonella Clerici, Kakรก and Hernanes players of the soccer; below, on the left, Livia Pomodoro with Francesco Paolo Tronca; on the right Giorgio Squinzi with Letizia Moratti; on the side Piazza Gae Aulenti

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C U LT U R A

50 FRAMMENTI DEGLI ANNI '50 di Ivan Rota foto© Nick Zonna

Affollata presentazione a Palazzo Visconti per il libro di Pierfranco Faletti "Luci a Milano, 50 frammenti degli anni '50 ". Al dibattito sono intervenuti Mario Boselli, presidente della Camera della Moda, Daniela Javarone, presidente dell'Associazione Amici della Lirica, Giancarlo Mazzucca, direttore de "Il Giorno", Adriana Mavellia, consigliere della C.C.I.A.A. di Milano. L'opera è un ricordo del nostro Paese in un momento storico in cui era forte e si rimboccò le maniche dopo una guerra mondiale, un messaggio di speranza in un momento di crisi come quello attuale: si cerca di trovare la fiducia in noi stessi e nel nostro Paese. Nel passato si era riusciti a ricostruire, in tutti i sensi, e si spera di poter ricostruire un tessuto economico stabile ancora oggi. "Luci a Milano, 50 frammenti degli anni '50" narra della rinascita di una città e dell'intero Paese, di quello che all'estero chiamavano il "miracolo economico italiano", attraverso la storia di un gruppo di ragazSotto, da sinistra, Mario Boselli, Kyle Scott, Samy Gattegno, Adriana Mavella, Luisa Faletti, Milena Polidoro, Enrico Beruschi

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zi dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla metà degli anni Sessanta. Si narrano le loro esperienze lavorative, culturali, politiche e amorose. Vere e proprie istantanee di un periodo di grande fermento che tutti oggi auspichiamo. Ne esce anche il ritratto di una Milano unica e forse irripetibile, fatta di energie, una città elettrizzante e viva. Faletti non scade mai nella facile nostalgia, il suo occhio lucido e il suo stile brillante ci conducono attraverso un percorso di magnifiche "cartoline-verità". Pierfranco Faletti, imprenditore e top manager dell'engineering dell'energia, ha ricoperto importanti incarichi nel settore dell'associazionismo imprenditoriale, oltre che in istituzioni pubbliche e private. Giornalista pubblicista è autore di svariati articoli di carattere tecnico, politico e sociale. Nelle sale di Palazzo Visconti, un'ovazione e tanti applausi. Tra i presenti Silvana Giacobini, Andrea Mascaretti, Milena Polidoro, Paola Neri e Cesarina Ferruzzi. Below, from left, Mario Boselli, Kyle Scott, Samy Gattegno, Adriana Mavella, Luisa Faletti, Milena Polidoro, Enrico Beruschi


La copertina del libro e l'autore, Ing. Pierfrancesco Faletti The cover of the book and the author, Eng. Pierfrancesco Faletti

Presentation of Pierfranco Faletti's book, Luci a Milano, 50 frammenti degli anni '50 (lights in Milan 1950, fragments from 1950s) in Palazzo Visconti was a crowded affair. At the following debate spoke, Mario Boselli, the president of Camera della Moda (chamber of fashion), Daniela Javarone, the president of Associazione Amici della Lirica (association of friends of the opera), Giancarlo Mazzucca, chief editor of the daily, Il Giorno, and Adriana Mavellia, councilor at C.C.I.A (chamber of commerce and industry) of Milan. Opera is a memory of our country when it was strong and rolled up its sleeves after a world war, a message of hope in a moment of crisis similar to now. People are trying to build confidence in themselves and our country. In the past we managed to rebuild, in all respects, and one hopes to rebuild a stable economy once more today. Luci a Milano, 50 frammenti degli anni '50 narrates the rebirth of a city, and entire country, which was described abroad as the 'Italian economic miracle,' through the Sotto, da sinistra, Gen. Antonio Pennino, Daniela Javarone, Pierfrancesco Faletti, Giancarlo Mazzuca, Elena Sirtori con ospiti e amici

stories of a group of young people between the end of WW II and mid1960s. We are told their work, cultural and political experiences as well as love stories. Slices of life giving an authentic account of a period of great economic ferment wished for also today. We also witness a portrait of Milan as a unique, electrifying city possessing great energy and vitality. Falletti does not allow easy nostalgia to get in the way, he narrates with a sober eye and brilliant style painting a magnificent mosaic inspired by real life. Faletti, an entrepreneur and top manager in the fields of energy and engineering, has held important posts in business associations as well as public and private institutions. He also works as a journalist and has published numerous articles on technical, political and social issues. In Palazzo Visconti an ovation and much applause accompanied the presentation of his book. Among the guests were Italian personalities, Silvana Giacobini, Andrea Mascaretti, Milena Polidoro, Paola Neri and Cesarina Ferruzzi. Below, from left, Antonio Pennino,Daniela Javarone, Pierfrancesco Faletti, Giancarlo Mazzuca, Elena Sirtori with guests and friends

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PEOPLE

A sinistra, Angela Formaggia; nella pagina seguente, capi della collezione P/E On the left, Angela Formaggia; on the next page, dresses of the S/S collection

Elegante e provocante la donna di ANGELA FORMAGGIA di Ivan Rota foto ©Nick Zonna Un parterre de roi, con Daniela Javarone, Silvana Giacobini e molti altri, ha festeggiato la mitica Angela. Lo splendido storico Palazzo Visconti di Modrone, nel cuore di Milano, ha fatto da cornice alla nuova collezione primavera-estate 2014 dell’atelier di alta sartoria milanese “Angela”. Un gusto retrò anni ‘50 ‘60 che punta sulla femminilità per una donna elegante, provocante e al tempo stesso semplice e moderna. Angela è fra i pochi atelier che possono ancora fregiarsi di aver mantenuto intatta la sartorialità made in Italy, unita alla maestria di un'arte praticata con i metodi inalterati di un tempo. Le lavo-

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razioni più preziose e raffinate si sposano con un ventaglio di materiali innovativi in un ampio gioco di contrasti. Un brillante percorso di stile iniziato a metà degli anni ‘80 che ha portato la sartoria Angela al successo. Grande attenzione è dedicata ad ogni donna che passa nell'atelier, creando per lei abiti originali e irripetibili. Pelli che sembrano soffici tessuti, pizzi che assomigliano a tele di artisti, accessori preziosi come gioielli, l'astro creativo e la passione di Angela contribuiscono a creare abiti unici nel tempo come le donne che li indossano. Ora la Sartoria Angela è al centro di un nuovo importante progetto: ha

accolto tre giovani talenti africani, Zama Mathe, Jacquie Munsami e Melinda Gopaul per uno stage presso il suo atelier. «Si è trattato» spiega Angela Formaggia, «di un importante progetto di scambio culturale, di formazione sul campo, di dimostrazione nella pratica del lavoro quotidiano di quelle che sono le logiche di un sistema moda strutturato e avanzato come quello italiano a cui la Sartoria ha aderito con entusiasmo perché crediamo molto nei giovani e nell’internazionalizzazione». «Non avrei mai immaginato», dice Zama, «che lavorare nell’Alta Moda significasse cucire a mano così tanto! E’ un lavoro mol-


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In senso orario, Angela con le sue modelle; Daniela Javarone, Gloria e Marina Fontana, Rosaria Casali; Cristiano Malgioglio con un'ospite della sfilata; Angela riceve il riconoscimento dei City Angels da Daniela Javarone e dal vice Presidente Pietro Leotta

Clockwise, Angela with her models; Daniela Javarone, Gloria and Marina Fontana, Rosaria Casali; Cristiano Malgioglio with a guest of the parade; Angela receives the prize of the City Angels by Daniela Javarone and Vice President Pietro Leotta

Elegant and provocative the woman of Angela Formaggia to costoso e molto lungo e non so se saprò applicarlo alla mia azienda. Sono molto contenta perché ho visto un nuovo modo di preparare una collezione di moda». Il progetto nasce dalla cooperazione tra la Municipalità di Tthekwini (Durban–Sud Africa) e Sae Comunicazione Integrata di Milano. I giovani hanno potuto affiancare le sarte e comprendere i segreti dell’alta moda. «Tutte le cuciture sono nascoste e ben appiattite» dice Melinda, «Sotto le spalle sono attaccati dei passanti per far passare le spalline del reggiseno: non avevo mai visto dei dettagli così accurati». E dice Jacquie: «Ho trovato l’esperienza vissuta da Angela particolarmente utile e perfetta per il tipo di progettazione e lavorazione che voglio per il mio Brand. Angela ci ha dato i modelli su misura nella nostra taglia e un bel libro con tutte le principali collezioni di stagione».

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A commendable public including the personalities Daniela Javarone, Silvana Giacobini and many others, celebrated the legendary Sartoria Angela. The splendid Palazzo Visconti di Modrone, in the heart of Milan, hosted the new Spring/Summer 2014 Collection of Angela, the Milanese haute couture dressmaker. The Sartoria opted for a vintage look from 1950s and '60s aiming at femininity for an elegant, provocative woman who is at the same time down to earth and modern. Angela is among the few fashion houses that can take pride in having maintained intact the masterful, Made in Italy, dressmaking tradition. Precious and refined workmanship espouse a range of innovative materials and playful contrast. A brilliant, professional journey that began in 1980s has brought Sartoria Angela to the height of success it's enjoying today. Much attention is devoted to

every lady that enters the boutique, creating for her original, exclusive gowns. Leather that seems soft fabric, lace that resembles artist's canvas, precious accessories are like jewels, the creative flair and passion of Angela contribute to make unique clothes like the women wearing them. Sartoria Angela is in the middle of a new project. It's apprenticing three, talented, young Africans, Zama Mathe, Jacquie Munsami and Melinda Gopaul. «It's about an important cultural project» explained Angela Formaggia, «as well as on the job training, learning the day to day running of a fashion house within the advanced, Italian system to which the Sartoria adhered with enthusiasm. We strongly believe in young talent and internationalization.» The project came about from the cooperation between the Municipality of Tthekwini (Durban – South Africa) and Sae Comunicazione Integrata of Milano.


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EVENTI

Eye-Eye for Meritalia di E.M.B. foto ©Nick Zonna, Archivio Meritalia

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Le buone abitudini non muoiono mai. E Meritalia non ha voluto perderle anche quest’anno in occasione della 53ª edizione del Salone Internazionale del Mobile. Il cuore delle notti della Design Week, si sa, sta negli eventi più chic e trendy dove Meritalia è stata una grande protagonista, ospitando (il 9 aprile scorso) nello showroom di via Durini 23 una serata che ha unito alla qualità e alla raffinatezza formale dei suoi mobili un’occasione di confronto, networking e incontri in chiave social. L’evento FuoriSalone “Design Cup Collection”, ha proposto un mélange culturale, sociale e mondano, omaggio ai prossimi Mondiali di Calcio in Brasile. Maestri di cerimonia, oltre ai padroni di casa Meritalia, brand italiani d’ec-

cezione. Fiat, Smeg e Italia Independent quali partner ufficiali della serata. L’evento è stato concepito da Meritalia e da Lapo Elkann per conciliare l’amore per il design con un evento dove tradizione e innovazione si sono uniti in uno straordinario gioco di colori, forme e significati. «Abbiamo voluto celebrare i Mondiali di Calcio 2014 - ha detto Lapo - realizzando undici speciali divanetti “Panorama”, progettati insieme a Meritalia per celebrare la Fiat 500 e altrettanti frigoriferi Fab di Smeg. Entrambi i prodotti sono dedicati ai Paesi che parteciperanno ai Mondiali, partendo dall’Italia. Tanti Paesi, ognuno diverso, con i propri colori e le proprie tradizioni e con il sogno di vincere questa straordinaria competizione».


In queste pagine, Francesca, Vanna e Stefano Meroni con Lapo Elkann e le celebrities presenti alla serata On these pages, Francesca, Vanna and Stefano Meroni with Lapo Elkann and celebrities present at the event

Good habits never die; and Meritalia didn't want to lose them this year either at the 53rd edition of Milan's International Furniture Fair. The focus of Design Week nights is, as we know, the trendiest and chicest events where Meritalia was a great protagonist hosting (last Apr., 9), in the showroom at 23 Via Durini, an evening that combined quality and formal sophistication of its furniture, and blossomed into an opportunity for discussion, networking and social gathering. The FuoriSalone 'Design Cup Collection' event offered a cultural, social but also a worldly meeting to pay homage to the imminent FIFA World Cup in Brazil. Masters of ceremony, besides the host, Meritalia, and exceptional Italian brands were there too. Fiat,

Smeg, and Italia Independent acted as the official partners of the evening. The special evening was conceived by Meritalia and Lapo Elkann to blend the love for design with an event where tradition and innovation are joined in an extraordinary game of colors, shapes and meaning. ÂŤWe wanted to celebrate the FIFA World Cup 2014, commented Lapo, by realizing 11 special, small-size divans, "Panorama", designed together with Meritalia to celebrate Fiat 500 as well as the Fab fridges of Smeg, both dedicated to the counties, many countries, starting from Italy, taking part in the World Cup games, each different from the other, with their own colors and traditions, dreaming of winning this extraordinary competitionÂť.

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PEOPLE

SIMONA GUARRACI & LAURA PIZZI

Naughty Dog di Ivan Rota foto Archivio Naughty Dog Un mondo divertente, colorato, un po’ pop, ma anche camp. Due ragazze infaticabili che, con l'apertura del negozio in Corso Como a Milano, sono volate verso lidi internazionali. La stampa italiana e mondiale si è interessata al loro marchio e ora hanno il progetto di aprire una boutique nella mitica Saint Tropez nella primavera 2015. Presentissime sui social e nello shop on line, vestono anche numerosi personaggi del mondo dello spettacolo. Il marchio Naughty Dog nasce nell'ottobre 2006 da un'idea delle giovani stiliste e attuali direttrici artistiche, Simona Guarraci e Laura Pizzi. Dopo la laurea in Fashion Design, le due amiche decidono di partire insieme alla volta di Los Angeles. È qui che, sedute al tavolino di un bar sulla Rodeo Drive, osservano divertite la nuova mania della costa californiana: un esercito di ragazze alla moda che portano a passeggio i loro cagnolini vestiti e accessoriati di tutto punto. L'idea iniziale è quella di portare nei negozi di tendenza un prodotto sporty chic, un abbigliamento casual costruito intorno alla felpa, personalizzata e arricchita con dettagli preziosi. Il progetto funziona, la gente le ferma anche per strada per

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chiedere loro cosa indossano. Si tratta dei primi prototipi della felpa Princess, capo culto no-season di Naughty Dog, caratterizzata da un morbido tessuto in cotone e cachemire e da una profonda scollatura a V sul davanti. Lo stesso modello è riprodotto nella variante per il cagnolino, con cappuccio orlato di cristalli Swarovski. In breve tempo il marchio conquista l'attenzione dei buyer e della stampa di settore premiando l'audacia e l'immaginazione senza limiti delle due fondatrici. Oggi Naughty Dog è prodotta e distribuita dalla Texunion spa, capitanata da Franco e Marina Rocchi, sul mercato Europeo, in Russia, nei Paesi dell'Est e in Estremo Oriente, a Taiwan. Dopo l’apertura del primo monomarca a Milano in Corso Como 11 nell’aprile del 2013, ora una nuova boutique nella nota località balneare di Forte Dei Marmi, in Piazzetta Tonini. Lo stile del negozio rispecchia la personalità luminosa del marchio, giovane, glamour e con una particolare attenzione per materiali e dettagli: total white e metal shining per l’interno, con lampadario design e luci rosate per ricordare la partenza del marchio nel colore iconografico del rosa.

A fun, colorful world, a bit pop but also camp. Two tireless girls, who, with the opening of the store in Corso Como, Milano, they flew oversees. Italian, and international media, took notice of their brand, and now they are planning to open a boutique in legendary St Tropez in the spring of 2015. Highly visible on social networks and their online store, they dress numerous show business personalities. The Naughty Dog brand was born in Oct. 2006 from an idea of young fashion designers and current artistic directors, Simona Guarraci and Laura Pizzi. After graduating in Fashion Design, the two friends decided to leave for Los Angeles. There, sitting at a table in a bar on Rodeo Drive, they have fun observing the new California coast mania: an army of fashionable girls taking their perfectly dressed and accessorized dogs, for a walk. The initial idea was to take a sporty chic product to trendy stores; casual clothes manufactured around a sweater but personalized and enriched with precious details. The project worked, people began stopping


them and asking what they were wearing. These were the prototypes of the sweater, Princess, the cult, no-season V-neck garment of Naughty Dog, made of soft cotton and cashmere. The same model is reproduced for the dog with a hood fringed with Swarovski crystals. Within a short time the brand captured the attention of buyers and the specialist media awarding the boundless audacity and imagination of the two founders. Today, Naughty Dog is produced and distributed by Texunion spa, managed by Franco and Marina Rocchi, in Europe, Russia, East Europe, Far East and Taiwan. After the opening of the first, mono-brand store in Milan at 11 Corso Como in Apr. 2013, now a new boutique is opening in Piazzetta Tonini, at the famed seaside resort town of Forte dei Marmi. The style of the store reflects the bright personality of the brand: young, glamorous, paying particular attention to materials and details. The inside is totally white and shiny metal with designer lamps and rosy lights to recall the beginning of the brand in the iconographic color of rose.

Capi firmati Naughty Dog P/E, sotto il negozio di Forte dei Marmi in piazzetta Tonini Dresses by Naughty Dog S/S, below the shop in Forte dei Marmi, Tonini square

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EVENTI

MASSIMO IZZO E LE SUE CONTAMINAZIONI MEDITERRANEE di Ivan Rota foto ©Nick Zonna Salone del Mobile a Milano dominato dall'arte di Massimo Izzo. Ormai è diventato un appuntamento che tiene sveglia la città. In apertura la cena dei trecento a Palazzo Reale per la mostra di Bernardino Luini, in attesa dell'evento più atteso: la cena dei cento da Rossana Orlandi con designer e artisti tra cui il mitico Nacho Carbonnel e Franco e Umberta Gussalli Beretta. Inoltre al Nepentha architetti e amici per il compleanno di Carlo Mengucci, starring Anna Dello Russo, Micol Sabbadini, Stefano Guindani e Marta Marzotto. A casa di Fabiana Giacomotti è stato festeggiato Angelo Bucarelli reduce dalla sua esposizione di tappeti preziosi:

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un'oasi di pace con galleristi internazionali, Noris Morano e Maria Luisa Agnese. Ineccepibile Jean Nouvel da Artemide così come l'exibition di Thomas Mayer da Bottega Veneta. Un evento di nicchia ha calamitato l'attenzione dei festaioli: il maestro orafo Massimo Izzo, nel suo negozio-boudoir di Corso Monforte 13, ha proposto la mostra "That's Sicily- Contaminazioni Mediterranee": gioielli barocchi amatissimi da star come Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow con gli oggetti siciliani creati da Marella Ferrera. Quella di Izzo è una collezione ispirata al Mediterraneo con morganite, ori, pietre preziose.


Nella pagina precedente, Marella Ferrera, Massimo Izzo, Gabriella Magnoni Dompè; in questa pagina, da sinistra, creazioni "Octopus Collection", "Sicilian Lace Collection", "Sea Collection"

MASSIMO IZZO AND HIS MEDITERRANEAN CONTAMINATION

On the previous page, Marella Ferrera, Massimo Izzo, Gabriella Magnoni Dompè; on this page, from left, creations "Octopus Collection", "Sicilian Lace Collection", " Sea Collection"

Milan's International Furniture Fair was dominated by Massimo Izzo's art. It's become a rendezvous that keeps the city awake. At the opening ceremony 300 guests met at Palazzo Reale for dinner on the occasion of Bernardino Luini exhibition, ahead of the most eagerly awaited event: the dinner for 100 at Rossana Orlandi with designers and artists like the legendary Nacho Carbonnel, and Franco and Umberta Gussalli Beretta. Then at Nepentha architects and friends gathered for Carlo Mengucci starring Anna Dello Russo, Micol Sabbadini, Stefano Guindani and Marta Marzotto. At Fabiana Giacomotti's house a party was thrown in honor of Angelo Bucarelli after his exhibition of precious

carpets: an oasis of peace ensued in the company of international art dealers, Noris Morano and Maria Luisa Agnese. Jean Nouvel at Artemide was simply exemplary as was the exhibition of Thomas Mayer at Bottega Veneta. A niche event organized by goldsmith Massimo Izzo at his boudoir-store at 13 Corso Monforte, pulled the attention of fun-lovers like a magnate. His exhibition, That's Sicily-Mediterranean Contamination, displayed baroque-style jewelry loved by stars like Angelina Jolie and Gwyneth Paltrow, alongside Sicilian objects created by Marella Ferrera. Izzo's collection drew inspiration from the Mediterranean and included gold, morganite and other gemstones.

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PEOPLE

Sotto, a sinistra, Daniela Javarone con Paola Neri, Silvana Giacobini, Donata Berger; a destra Daniela Javarone riceve il premio di Benemerenza 2014, con Maria Rita Gismondo, presidente di Fondazione Donna a Milano Onlus

Below, on the left, Daniela Javarone with Paola Neri, Silvana Giacobini, Donata Berger; on the right Daniela Javarone receives premio Benemerenza 2014 with Maria Rita Gismondo president of Fondazione Donna a Milano Onlus

Sopra, a sinistra, Daniela Javarone premiata con La Rosa Camuna per le "Politiche Sociali" con la nipote Martina che indossa il premio consegnato da Roberto Maroni e Raffaele Cattaneo; a destra, Daniela Javarone con Mario Furlan dei City Angels

Above, on the left, Daniela Javarone with the prize La Rosa Camuna for the "Social Politics" with her grandaughter Martina, with the prize given by Roberto Maroni and Raffaele Cattaneo; on the right, Daniela Javarone with Mario Furlan of City Angels.

ROSA CAMUNA e DONNA A MILANO per Daniela Javarone Rosa Camuna and Donna a Milano for Daniela Javarone di Ivan Rota foto ©Nick Zonna

Ai ventitre premi ricevuti per il costante aiuto ai più deboli, Daniela Javarone ne ha aggiunto un altro importantissimo: per la presidente dell'Associazione Milanese Amici della Lirica e madrina della nota Associazione di volontari City Angels è un punto d'orgoglio. E’ stata incoronata fra i vincitori della prima edizione del nuovo Premio Rosa Camuna, nel corso della cerimonia presso l'Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. «Questo Premio è il giusto riconoscimento alle eccellenze della regione e va ad associazioni, istituzioni, imprese o persone che onorano la Lombardia e ne caratterizzano le radici e la storia». Così ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Tra i vincitori della provincia di Milano si annoverano Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Irccs Humanitas di Rozzano, per i suoi studi nella ricerca clinica in ambito immunologico, Alberto Zanchetti per i risultati di eccellenza nello studio delle malattie cardiovascolari, Antonio Colombo per i risultati nel campo dell'emodinamica e della chirurgia interventistica. A Daniela Girardi Javarone viene invece riconosciuta l'instancabile opera nel sociale a sostegno di persone fragili, di associazioni, di enti assistenziali e di ricerca. Ma non è tutto. Lo scorso 5 maggio, Daniela ha ricevuto il premio “Donna a Milano” dalla Presidente dell’associazione, Maria Rita Gismondo, una spilla con impresso il logo della Fondazione, con la motivazione: ‘Ad una cittadina milanese che si è distinta nel proprio ambito professionale, attraverso l'impegno nel promuovere il ruolo della donna nella società civile’. «Non posso che ringraziare di cuore – ha risposto con gratitudine Daniela Javarone – per la fiducia verso le attività di solidarietà da me promosse in questi anni di vita milanese».

To the 23 awards she has won for her on-going work for the needy, Daniela Javarone has added a new, a very important one. For Javarone, the president of Associazione Milanese Amici della Lirica (friends of opera) and patroness of the well-known voluntary association, City Angels, this was indeed something to take pride in. She was crowned one of the winners of the first edition of the new prize, Premio Rosa Camuna, at a ceremony held in, Auditorium Testori of Palazzo Lombardia. "This prize is a just acknowledgement for the excellent institutions, associations, companies and people who honor the Lombardy region and portray its roots and history," said Roberto Maroni, the president of Lombardy Region. Among the winners from the Province of Milan were: Alberto Mantovani, scientific director of the hospital, Irccs Humanitas di Rozzano, for his research in immunology, Alberto Zanchetti for his excellent work on cardiovascular disease, Antonio Colombo for his achievements in the fields of hemodynamics and interventistic surgery. In the case of Daniela Girardi Javarone, her tireless social work, assistance for the needy and support of charity associations and research was widely acknowledged. But that's not all. Last May 5th, Daniela received the, Donna a Milano, prize from the president of the association, Maria Rita Gismondo, in the form of a brooch bearing the logo of the foundation and these words, 'To a Milanese woman who distinguished herself in her profession, and through personal commitment promoted the role of women in society.' "I can only thank you from the bottom of my heart," Javarone responded with gratitude, "for the trust you have placed in me and my work, and the solidarity I have promoted in these years of my life in Milan."

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NEWS

EATALY

sbarca a Milano

di Ivan Rota foto ©Nick Zonna E' stato inaugurato a Milano Eataly Smeraldo. 3 piani, un totale di 5000 metri quadrati, 15 ristoranti aperti tutti i giorni, 352 giovani che hanno trovato lavoro qui e hanno imparato mestieri "perduti" come fare sfoglia, piadine, pane, 3 milioni di visitatori e 40 milioni di fatturato previsti. È speciale, perché è in un luogo storico per la città, che vuole diventare un epicentro culturale dopo esser stato l’epicentro di un sisma di lavori in corso che ha fiaccato la piazza per dieci anni, facendo sparire, tra ristoranti e negozi, anche il Teatro Smeraldo. Grandi piatti, musica, un po’ di design. “Questo negozio è dedicato alla musica”. Si legge questa insegna all’ingresso. A piano terra ci sono le colonne a mosaico verde, originali del teatro, restaurate, e i ritratti dei cantanti che sono passati qui, Mina, Celentano, Gaber, Jannacci, Bob Dylan, Bruce Springsteen e gli Oasis. Al secondo piano nell’area centrale si esibiranno tutti i giorni cantanti e gruppi di ogni genere, tra pasta fresca Michelis, cascate di cioccolato, banconi golosissimi, spazi dedicati alla ristorazione. Gli arredi in legno massellato di Alice, il ristorante gourmet, sono targati Riva 1920. L’eleganza senza tempo delle due essenze utilizzate, legno di Briccola e Kauri, conferisce all’ambiente una nota sofisticata che esalta il connubio tra design e food. Da notare il tavolo in Kauri lungo 12 metri. Tra i presenti all’inaugurazione Gino Paoli e Alberto Fortis con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

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EATALY

landes in Milano Eataly Smeraldo was inaugurated in Milan. 3 floors, a total of 5000 square meters, 15 restaurants open every day,352 young people involved, who learn “lost” jobs, such as make home bread, 3 million visitors and 40 million turnover foreseen. It is something special because it is located in an historical part of the city, which is meant to become the core of some working in progress which lasted 10 years, when restaurants and shops disappeared, also the Teatro Smeraldo. Great food, music and a bit of design. We are in Milan. “This shop is dedicated to music”. You can read this sign at the entrance. Pillars of a green mosaic, original of the theatre and the images of important singer who performed here: Mina, Celentano, Gaber, Jannacci, Bob Dylan, Bruce Springsteen and Oasis. On the second floor, in the central area, everyday there are performances of singers and bands, among home-made pasta Michelis, chocolate cascades, excellent dishes and areas dedicated to food. The furniture of Alice, the gourmet restaurant, is made of solid wood designed by Riva 1920. Timeless elegance deriving from the essence of Dolphin-structure and Kauri wood used in the realization of the furniture renders the ambiance sophisticated at the same time enhancing the blend between design and food. The12-metre long Kauri table is of particular note. Among the people involved Gino Paoli and Alberto Fortis with the mayor of Milan Giuliano Pisapia.


Nella pagina precedente, Oscar Farinetti e Maurizio Riva all'interno di Eataly Smeraldo; in questa pagina, particolari del ristorante "Alice" In the previous page, Oscar Farinetti and Maurizio Riva in Eataly Smeraldo; in these page, Alice restaurant

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EVENTI

FIORUCCI FIRMA IL NUOVO CHICCO DI FELICITA’ di M.M foto Ufficio Stampa Italia Elio Fiorucci

Nella foto, da sinistra, Francesca Catelli, vice presidente Artsana Group, Filippa Lagerback, Camila Ratznovich, Elio Fiorucci, Francesca Valla, Marco Griffini presidente Ai.Bi. In the photo, from left, Francesca Catelli, vice president Artsana Group, Filippa Lagerback, Camila Ratznovich, Elio Fiorucci, Francesca Valla, Marco Griffini, president Ai.Bi.

Solidarietà e glamour si fondono in una special limited edition per una buona, anzi ottima causa: il bene dei bambini. Elio Fiorucci firma il nuovo Chicco di Felicità, il grazioso charm indossato da più di 230mila persone che hanno permesso, insieme a Chicco, di contribuire all’adozione di oltre 670 bambini. Fiorucci e Francesca Catelli, Vice President Communication & Corporate Artsana Group, hanno presentato ufficialmente l’iniziativa il 10 aprile nello store Chicco di Via Dante a Milano. All’evento hanno partecipato Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini e alcune delle bellissime madrine del Chicco di Felicità: Francesca Valla, Gaia Bermani

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Amaral, Camila Ratznovich, Filippa Lagerback, Daniela Bello, Ludmilla Ratchenko e Federica Torti. Grazie allo stile unico e colorato di Elio Fiorucci, da ciondolo il Chicco di Felicità si trasforma in una pratica shopping bag decorata con un delizioso disegno realizzato in esclusiva: un delicato uccellino in attesa che la sua mamma faccia ritorno al nido. Il messaggio si completa sulle T-shirt con la frase “La felicità è stare vicini” e con l’immagine di una mamma che porta da mangiare al suo piccolo. Un messaggio chiaro che ci ricorda l’importanza di aiutare i tanti bambini che aspettano di essere accolti da una famiglia. Chicco e Fiorucci si sono uniti per sostenere l’As-

sociazione Ai.Bi – Amici dei Bambini nella raccolta fondi per il progetto delle adozioni dei bambini ‘special needs’. «La partnership con Elio Fiorucci segna un’importante evoluzione del progetto charity Chicco di Felicità nel quale continuiamo fortemente a credere e che ci ha dato in questi anni grandi soddisfazioni» spiega Francesca Catelli «Proteggere i piccoli è l’istinto più forte di ogni uomo, sono felice di partecipare a questo bellissimo progetto con Chicco, che con la sua sensibilità è sempre attenta ai bisogni dei bambini di tutto il mondo» commenta Elio Fiorucci. Il Chicco di Felicità limited edition by Elio Fiorucci è disponibile in tutti i Negozi Chicco d’Italia.


FIORUCCI CREATES THE NEW CHICCO DI FELICITA’ Charity and gamour join together in a special limited edition for a good, actually a ver y good goal: children. Elio Fiorucci creates the new Chicco di Felicità, the beautiful pendant bought by more than 230 thousands people who let, together with Chicco, adopt more than 670 children. Fiorucci and Francesca Catelli, Vice President Communication & Corporate Artsana Group, of ficially presented the event on 10th April in the Chicco store Via Dante a Milano. Marco Grif fini, President of Ai.Bi. Amici dei Bambini and other sponsor of the Chicco di Felicità, such as Francesca Valla, Gaia Bermani Amaral, Camila

Ratznovich, Filippa Lagerback, Daniela Bello, Ludmilla Ratchenko e Federica Torti took part in the event. Thanks to the unique and colored style by Elio Fiorucci, from pendant Chicco di Felicità becomes a shopping bag with a delicious exclusive design: a delicate bird waiting for his mother to come back to the nest. The message continues on the T-shirt with the phrase "Happiness is to stay close" and with the picture of a mother who brings food to her child. A clear message that rimind us of the importance of helping children who are waiting for a family. Chicco and Fiorucci are together to support the association

the association Ai.Bi – Amici dei Bambini raising money for the children adoption project called ‘special needs’. «The partnership with Elio Fiorucci stresses an important eveolution of the charity project Chicco di Felicità in which we strongly believe and which give us great satisfactions in these years» explains Francesca Catelli «Protect children is the strongest instinct of ever y man, I am happy I can take part in this beautiful project with Chicco, which has always been sentive to the children needs all over the world» says Elio Fiorucci. Chicco di Felicità limited edition by Elio Fiorucci is available in all the Chicco shops of Italy.

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RESIDENZA LA ROGGIA, Lugano The new residential complex located in an area close to the center and to the lake. Prestigous apartments, on seven levels plus the terrace roof with exclusive use. Gym and a conference room at disposal. In the property covered parking places available and a laundry room and a basement.

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Ticino Mendrisiotto: la Svizzera piu’ vicina all’EXPO MILANO 2015

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In copertina, panorama dal Monte Generoso; Sopra, da sinistra, vista del Mulino di Bruzella, Roncapiano, biker in Valle di Muggio

di Nadia Lupi foto Mendrisiotto Turismo Una regione che vive i contrasti e i valori di Svizzera e Italia. La Regione da scoprire. Genuina, dinamica, particolarmente attaccata alle tradizioni ed ai prodotti del suo territorio. Questa regione, a soli 50km dal centro di Milano, è la prima Svizzera che s’incontra provenendo da sud. La Valle di Muggio è la valle che si trova più a sud del Cantone, tra il Monte Generoso ed il Monte Bisbino. Il fiume Breggia, che scorre sul fondo valle è conosciuto per avere dato il nome al primo GeoParco svizzero, che incontriamo a pochi passi dai centri commerciali che si trovano nell’area di Balerna. Il confine italosvizzero che accompagna le alture che fiancheggiano i profili della valle è conosciuto per essere stato terra di contrabbando. La Valle, che alcuni decenni fa annunciava la partenza di molti abitanti verso

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il piano, oggi è un luogo privilegiato dove abitare, apprezzato dai molti che, grazie alla cresciuta mobilità delle persone, hanno deciso di vivere qui, lontano dalla frenesia del quotidiano lavorativo. Una valle soleggiata dove da alcuni decenni, grazie al lavoro impegnato e competente, ma anche molto motivato, del Museo Etnografico della Valle di Muggio (MEVM), si è cercato di creare un vero museo del territorio. Grazie al sapiente lavoro svolto sulle pendici delle montagne in Valle sono stati messi in valore numerosi elementi culturali della Valle, quali Roccoli, Graa, Nevère e Bolle. Un’opera ed una Valle che sono stati premiate con l’importante riconoscimento di “Paesaggio Svizzero dell’anno” dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio. Una Valle da visitare!


On the cover, view from Monte Generoso; Above, from left, view of the Mulino Bruzella, Roncapiano, biker Valle di Muggio

Mendrisiotto: Switzerland is closer to EXPO MILANO 2015 A re g i o n w hi ch l i ve s th e co nt ras t s a n d th e va l u e s o f Swit ze rla n d a n d Ita l y. A re g i o n to d iscove r. G e nu i n e , d y n a m i c , p a r ti cu la rl y l i nke d to th e t ra d iti o ns a n d to th e p ro d u c t s o f it s te r rito r y. T his re g i o n , j us t 50 k m a wa y f ro m M i l a n , is th e f i r s t Sw iss re g i o n yo u f i n d w h e n yo u co m e f ro m th e so uth . T h e va l l e y o f M u g g i o is l o ca te d i n th e so uth o f th e T i ci n o re g i o n , b e t we e n M o nte G e n e roso a n d M o nte B isb i n o. T h e ri ve r B re g g i a a l o ng th e va l l e y is k n o w n b e ca use th e f i r s t Sw iss G e o Pa rk is n a m e d a f te r it, it is l o cate d n ot to o fa r f ro m m a l ls , w hi ch a re i n th e a re a o f B a l e rn a . T h e Ita l ia n -Sw iss b o rd e r w hi ch g o e s a l o ng th e va l l e y is k n o w n f o r smu g g l e r s . T h e va l l e y, l e f t by so m e o f th e i nh a b ita nt s

so m e d e ca d e s a g o, is n o w a p ri vi l e g e d p la ce to l i ve , a p p re ci ate d by m a ny p e o p l e wh o d e ci d e d to l i ve a wa y f ro m th e f re n z y o f th e wo rk i n g p l a ce . A su n ny va l l e y wh e re fo r so m e d e ca d e s , th a nk s to th e a ccu ra te a n d m oti vate d wo rk o f th e Eth n o g ra p hi c M use u m o f th e va l l e y o f M u g g i o (M E VM), it was cre a te d a m use u m o f th e te r rito r y. T h a nk s to th e p ro fe ssi o n a l wo rk ca r ri e d o ut o n th e m o u nta i ns o f th e va l l e y, it was g i ve n va l u e to d i f fe re nt cu lt u ra l e l e m e nt s o f th e va l l e y, su ch as R o cco l i , G ra a , N e vè re a n d B o l l e . A wo rk a n d a va l l e y th at we re a wa rd e d with th e i m p o r ta nt re co g niti o n o f " Sw iss L a n dsca p e o f th e Ye a r " by Swiss Fo u n d a ti o n fo r th e p rote cti o n o f th e l a n dsca p e . A va l l e y yo u ca n n ot miss!

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EVENTI

FESTA PER I 50 ANNI DI LES AMBASSADEURS di Marina Moretti foto Archivio Les Ambassadeurs Da cinquant’anni Les Ambassadeurs rappresenta un punto di riferimento insostituibile che accompagna e consiglia i numerosi innamorati degli orologi e dei gioielli. L’importante anniversario è stato celebrato con una grande festa nelle tre sedi di Lugano, Zurigo e Ginevra. Ad aprire la serie è stata proprio la serata del 14 maggio a Lugano, nella splendida cornice di Palazzo Conza, per poi proseguire nelle altre due città. Circa 300 gli ospiti presenti all’elegante festa di Lugano che ha voluto rappresentare un ringraziamento alla clientela, ai partner di lunga data e, non da ultimo, ai collaboratori passati e presenti. La serata è iniziata con una mostra esclusiva di orologi e gioielli, un'occasione perfetta per visitare ancora una volta la collezione creata per il 50o anniversario di Les Ambassadeurs, con gli orologi in edizione limitata ideati da Breitling, Girard Perregaux, Bovet, Panerai, Greubel Forsey, Ulysse Nardin. Il direttore della sede di Lugano Giovanni Frey ha fatto gli onori di casa ringraziando gli ospiti presenti. Il CEO Joachim Ziegler ha ricordato alcune delle grandi linee di sviluppo che hanno portato Les Ambassadeurs a diventare “The Leading House of Lea-

ding Names”: ambasciatori da cinquant’anni nei confronti dei propri fedeli partner, creatori di orologi di lusso e di gioielli di alta qualità. Nato nel 1964 con l'apertura della prima boutique a Ginevra in Rue du Rhône, Les Ambassadeurs è divenuto un rappresentante prestigioso e di risonanza internazionale dei marchi più in vista nel panorama dell'orologeria e della gioielleria. L’inaugurazione della sede di Zurigo sulla Bahnhofstrasse, nel 1971, è stato l’inizio dell’ampliamento della rete delle boutique, proseguito con le nuove filiali a St Moritz nel 1979 e a Lugano nel 1983. Il servizio alla clientela, completo e soddisfacente, è uno dei must di Les Ambassadeurs che si è meritato a pieno titolo la reputazione di tempio dell’orologeria, puntando anche su marche di nicchia oggi assai ricercate dai collezionisti. Durante la serata celebrativa, gli ospiti hanno potuto ammirare un filmato di grande impatto emozionale che riuniva i ringraziamenti e le congratulazioni dei CEO, dei proprietari e dei fondatori dei vari marchi d'orologeria, nonché un entusiasmante concerto della cantautrice e arpista tedesca MarieMarie e della sua band.

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In queste pagine, gli ospiti e diversi momenti della splendida serata per il 50掳 anniversario "Les Ambassadeurs"

In these page, guests and some moment of wonderful evening for the 50th anniversary "Les Ambassadeurs"

CELEBRATING THE 50TH ANNIVERSARY OF LES AMBASSADEURS For the past 50 years, Les Ambassadeurs has been an irreplaceable reference point that has accompanied and advised numerous lovers of watches and jewels. The important anniversary was celebrated with a huge party at the three branches in Lugano, Zurich and Geneva. It all began on May 14 in Lugano, in the splendid setting of Palazzo Conza, and followed in the other two cities. Some 300 guests attended the event in Lugano, a sort of thanksgiving to the company's clientele, old partners, and not least, past and present staff. The evening began with an exclusive exhibition of watches and jewels, a perfect occasion to once more visit the collection created for the 50th anniversary of Les Ambassadeurs with limited edition watches by Breitling, Girard Perregaux, Bovet, Panerai, Greubel Forsey and Ulysse Nardin. The director of the Lugano branch, Giovanni Frey, played the host on behalf of the company and thanked the guests. The CEO Joachim Ziegler recalled some of the great development strategies that have made Les Ambassadeurs, The Leading House of Leading

Names, ambassadors for 50 years of their loyal partners, luxury watchmakers and creators of quality jewelry. Born in 1964 with the opening of its first boutique in Rue du Rh么ne, Geneva, Les Ambassadeurs has become a prestigious representative of international repute for the most prominent watch and jewelry brands. The inauguration of the Zurich branch in Bahnhofstrasse in 1971 marked the start of expansion of their boutique network that followed with the opening of branches in St Moritz in 1979 and Lugano in 1983. Comprehensive, satisfying service to its clientele is a must for Les Ambassadeurs which has fully earned the reputation of a temple of watch-making aiming also to stock niche brands much sought after by collectors today. During the celebratory evening, the guests watched an emotionally engaging video that combined thanksgiving and congratulations of the CEOs, the owners and the founders of various watch brands followed by an exciting concert by the German singer and harp player, MarieMarie and her band.

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EVENTI

ESTIVALJAZZ MUSICA DI ELEVATA QUALITA’ E TANTE SORPRESE PER LA 36^ EDIZIONE Mendrisio 4-5 luglio - Lugano 10-11-12 luglio

ESTIVALJAZZ TOP LEVEL MUSIC AND MANY SURPRISES FOR THE 36th EDITION

Mendrisio 4th-5th July - Lugano 10th-11th-12th July di Guido Capizzi Cartellone originale e rappresentativo di quanto di meglio oggi offre la musica internazionale. Estival torna protagonista dell'estate con un programma entusiasmante e sorprendente per gli appassionati di jazz, World Music e Rock. Grazie agli sponsor e ai sostenitori Estival è un gioiello per le sue affezionate platee di Mendrisio (Piazzale alla Valle) e di Lugano (Piazza della Riforma). 18 concerti, comprese le pre-serate luganesi nel Villaggio Estival patrocinate dalla RSI. L'organizzatore Andreas Wyden e il direttore artistico Jacky Marti da trentasei anni mantengono fede alla promessa di offrire al pubblico un open air gratuito e di assoluto livello. A Mendrisio: dal Mediterraneo all'Atlantico all'Oceano Indiano, un mare di musica. A dare il via a Estival sarà l'energia jazz-fusion dei Troker, considerata la migliore band messicana che esegue musica "non convenzionale". Il secondo concerto sarà quello della prestigiosa Orchestra della Svizzera italiana (OSI) con Angélique Kidjo, fra le interpreti più sensibili della scena africana. Poi un salto in Scozia con i Red Hot Chili Pipers: l'antico suono delle cornamuse con l'impeto della chitarra elettrica in un mix di “bagrock". Sabato 5 luglio si fa rotta all'isola de La Réunion con i Toguna e il loro ritmo che mescola Reggae con Soul e Rock. Poi toccherà a Ibrahim Maalouf, un nome "nuovo" della scena internazionale, eclettico chiamato da Sting, Amadou et Mariam per dare colore alle loro sonorità. Infine Eric Burdon con The Animals che hanno fatto conoscere il Blues nel Regno Unito. A Lugano: un incanto di voci, melodie e ritmi tra Stati Uniti, Irlanda, Gran Bretagna e Africa. Si parte con Gregory Porter, che "Downbeat" ha definito il maggior talento del momento. Poi la riunione di tre generazioni di chitarristi: Vic Vergeat, storica chitarra dei leggendari Toad, Joe Colombo e Andrea Bignasca. La prima serata luganese si chiude con le atmosfere "Trip-Hop" dei Morcheeba. Venerdi 11 luglio serata dedicata a uno dei personaggi più originali della storia del Jazz, Sun Ra che festeggia i 100 anni e la sua leggendaria Arkestra. Poi la straordinaria irlandese Sinead O'Connor, che ha preso i voti come suora e che la rivista "Rolling Stone" definì un’"icona". Infine un gruppo jazz rivelazione: gli Snarky Puppy, Grammy Award 2014 per la migliore performance R&B. La serata di chiusura ospiterà la Smum Big Band, diretta da Gabriele Comeglio, Johnny Clegg e Youssou N'Dour con la sua Super Etoile de Dakar.

An original program, which represents the best you can find of the international music. Estival is back as a protagonist of the summer with a great program for those who love jazz, World Music and Rock. Thanks to the sponsors and to the supporters of Estival, it became a jewel for its public of Mendrisio (Piazzale alla Valle) and of Lugano (Piazza della Riforma). 18 concerts, including the pre-evenings in Lugano in the Villaggio Estival with the support of RSI. The organizer Andreas Wyden and the artistic director Jacky Marti for 36 years keep their promise to offer a high level free open air to the public. In Mendrisio: from the Mediterranean to the Atlantic and the Indian Ocean, so much music from all over. Estival starts with the jazz-fusion energy of the Troker, which is considered the best Mexican band which perfoms "non conventional" music. The second concert is the one of the prestigious Orchestra della Svizzera Italiana (OSI) with Angélique Kidjo, one of the most intense African artists. Then from Scotland there are the Red Hot Chili Pipers: the ancient sound of the bagpipes with the passion of the electric guitar in a mix of "bagrock". Saturday 5th July there is La Réunion with Toguna and their rhythm which combines Raggae with Soul and Rock. Then it is the turn of Ibrahim Maalouf, a "new" name of the international scene, called by Sting, Amadou et Mariam to give colors to their sounds. Finally Eric Burdon with The Animals which let people know the Blues in the United Kingdom. In Lugano: a mix of voices, sounds and rhythm among United States, Irland, Great Britain and Africa. Starting with Gregory Porter, that "Downbeat" defined as the best talent of the moment. Then the combination of three generations of guitarists: Vic Vergeat, historical guitar of the legendary Toad, Joe Colombo and Andrea Bignasca. The first evening in Lugano closes with the "Tri-Hop" of the Morcheeba. Friday 11th July an evening devoted to one of the most original personality of the history of Jazz, Sun Ra who celebrates his 100th birthday and his legendary Arkestra. Then the extraordinary Irish singer, Sinead O'Connor, who became nun that the magazine "Rolling Stone" defined an "icon". Also a new jazz band: the Snarky Puppy, Grammy Award 2014 for the best performance R&B. The closing evening is with the Smum Big Band, directed by Gabriele Comeglio, Johnny Clegg and Youssou N'Dour with his Super Etoile de Dakar

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EVENTI

Preview Festival del Film di Locarno GRANDE CINEMA DAL 6 AL 16 AGOSTO Si annuncia interessante la 67^ edizione della rassegna

Preview Festival del Film di Locarno GREAT CINEMA FROM 6TH TO 16TH AUGUST Interesting edition of the 67th edition of the event

di Guido Capizzi Piazza Grande di Locarno e numerosi altri siti della splendida località sul lago Maggiore sono un appuntamento sempre più frequentato dagli appassionati di cinema. Addetti ai lavori e pubblico animano un evento internazionale di cinematografia, giunto alla 67^ edizione. Il Festival del Film di Locarno – che con le mostre cinematografiche di Venezia, Cannes e Berlino è tra i più seguiti in Europa – si svolgerà dal 6 al 16 agosto. Tra le centinaia di film nelle varie selezioni (dal Concorso Internazionale alle opere presentate in piazza Grande sullo schermo più grande d’Europa) ci soffermiamo, con il direttore artistico del Festival Carlo Chatrian, sui progetti finalisti del laboratorio di coproduzione “Open Doors”, dedicato quest’anno all’Africa sud sahariana. Si tratta di dodici film che vengono presentati a potenziali partner per il sostegno necessario alla loro diffusione internazionale. “L’edizione 2014 rafforza la proposta formativa – dice Chatrian – oltre agli atelier locarnesi ci sono due importanti novità: il partenariato con il Torino Film Lab e il riconoscimento del Producers Network del Marché du Film di Cannes”. Tre produttori di progetti presentati a Locarno 2014 parteciperanno al Festival di Cannes 2015. Il Premio Raimondo Rezzonico al miglior produttore indipendente sarà assegnato a Nansun Shi di Hong Kong. Protagonista della scena cinematografica asiatica da oltre tre decenni, Nansun Shi, ha contribuito in maniera decisiva al successo internazionale del cinema di Hong Kong. “Dopo Margaret Ménégoz sono lieto di omaggiare la carriera di un’altra produttrice indipendente, ostinata e coraggiosa – sottolinea Carlo Chatrian – capace di accompagnare la carriera di vari cineasti”. Il Premio Raimondo Rezzonico è stato istituito dodici anni fa in memoria di chi ha presieduto il Festival del Film di Locarno per quasi vent’anni.

Piazza Grande of Locarno and numerous other places of the beautiful location on Lake Maggiore are an important appointment for those who love cinema. Experts and publicare the protagonists of the 67th edition of an international movie festival. The Festival del Film of Locarno - with the movie festival of Venice, Cannes and Berlin is among the most famous in Europe - is held from 6th to 16th August. Among hundreds of movies in the different selections (from the international contest to the movies presented in piazza Grande on the biggest screen of Europe) we talked with the artistic director of the Festival, Carlo Chatrian, about the final projects of the laboratory of co-production "Open Doors", which this year is dedicated to South Saharian Africa. 12 movies presented to the potential partners for the necessary support at international level. "The efition 2014 increases the formative proposal - says Chatrian - a part from the atelier of Locarno there are two important novelties: the partnership with Torino Film Lab and the recognition of Producers Network of Marché du Film of Cannes”. Three producers of the projects presented in Locarno 2014 take part in the Festival of Cannes 2015. The Award Raimondo Rezzonico to the best independent producer is given to Nansun Shi of Hong Kong. Protagonist of the movie scene in Asia for more than 10 years, Nansun Shi, contributed to the international success of the movie of Hong Kong. "After Margaret Ménégoz, I am happy to pay homage to the carreer of another independent producer, proud and corageous stressed Carlo Chatrian - able to support the carreer of many movie makers”. The Award Raimondo Rezzonico was invented 12 years ago and it is named after the person who was president of the Film Festival of Locarno for almost 20 years.

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L’arte della stampa

Anna Ghirardello, Introspezione, olio su tela, cm. 80x80

Anna Ghirardello, architetto libero professionista, pittrice per passione, privilegia temi figurativi e ritratti, realizzati ad olio su tela o tavola, declinati in atmosfere sospese. Ha scritto di lei Maria Proja De Santis su geniodonna.it: “con i pennelli sbalza da fondi quasi monocromi e neutri, enigmatici volti femminili, attraversati da veli di colori che creano dialettica tra pittura e scultura immanente nei suoi dipinti”. La sua ricerca attuale la vede transitare da posizioni ascrivibili al realismo onirico, verso più matura riflessione tecnica e tematica: sta liberando la pennellata privilegiando le masse cromatiche e ponendo in secondo piano la struttura disegnata, progettata, del quadro.

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LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


mountain

Valtellina

Dove nasce il tesoro Water trekking in Alta Valtellina COMOREVIEW

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In copertina, Val Alpisella; in questa pagina, una veduta di Bormio

On the cover, Val Alpisella; on this page, a view of Bormio

di Gian Enrico Ghilotti foto Archivio Geographica, Archivio C. M. Alta Valtellina Paradossi della natura. Una valle come la Valtellina, famosa in tutto il mondo per i suoi vini, deve tutto all’acqua. Glielo deve da migliaia di anni, fin da quando 14.000 anni fa, migliaio più, migliaio meno, una gigantesca colata di ghiaccio ricopriva tutta la valle, lasciando emerse, come isole in un mare di ghiaccio, le grandi montagne delle Alpi Retiche. Isole allora senza nome in un orizzonte alpino senza confini. Poi quella grande lingua di ghiaccio iniziò a segmentarsi, abbandonando qua e là le sue stampelle moreniche. L’acqua iniziava il suo lavoro di cesello. Prima silenzioso e sotterraneo, al di sotto della sua creatura ghiacciata. Poi in un crescendo musicale che seguiva lo spartito di una sinfonia naturale. Dall’adagio al largo, dall’allegro al vivace. Dal borbottìo riservato del ruscello in mezzo ai sassi, al fragore energetico del torrente, l’acqua disegnava confini, montagne e vallate. Da allora non si è più fermata, presentandosi in vari modi, stati e forme sulla scena di un mondo che cresceva grazie a lei. Ora discreta e soffice come un fiocco di neve, ora più intemperante, fragorosa e debordante al

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disgelo. Perfino calda, come quella che nasce dalle fonti termali di Bormio e della Valdidentro. “Fin ca l’àqua ‘s po’ comadèla l’è una bóna sèrva”, si legge su un vecchio “sgraffito” di una casa di Livigno. E l’acqua che nasce in queste valli alte della Valtellina, di “buoni servigi” ne ha fatti e ne fa ancora. Lasciandosi turbinare nelle centrali idroelettriche per dare energia e luce o facendosi servire naturale o gassata in tavola. Comunque preziosa e vitale, l’acqua è il vero tesoro di queste montagne. Da qui nasce l’Adda. Per scoprirlo, dalle sponde ventose dell’Alto Lago di Como vi porto controcorrente, per 122 chilometri. Là dove questo tesoro nasce, in Alta Valtellina. Arcipelago di montagne come isole, come scrive Paolo Rumiz, percorrendo le Alpi nel suo bel libro “La leggenda dei monti naviganti”. In fondo tutti abbiamo un’isola del tesoro. Per me, che sono nato qui, con il vento che scendeva dalle cime di Plator a giocare scherzosamente con il mio esordiente equilibrio, queste montagne sono la mia isola del tesoro. L’ho sempre vista e immaginata al centro di un arcipelago di bellezze che la metamor-

fosi e la paziente orogenesi di questo magico anello di Alta Rezia ha cesellato in valli sposate da anelli escursionistici tra i più belli delle Alpi. Valicate da strade che scollinano giocando con confini che l’orografia alpina non conosce, facendoci ascoltare inaspettate assonanze linguistiche di popoli alpini. Montagne dove l’acqua gioca con le pendenze, scegliendo addirittura mari differenti per il suo viaggio fluviale. Se un piccolo tesoro potete tenervelo in tasca, come un amuleto, un grande tesoro, per vederlo bisogna salire in alto. Per cercare di intuire il lavoro millenario di questo intarsio alpino, tra graniti, dolomie e gnaiss. Per parlarvene quindi salgo. Cerco un punto trigonometrico alto dove rimisurare lo stupore. Lo faccio partendo da Bormio, snodo naturale e storico di queste “onorate valli”: la Valdisotto, la Valdidentro e la Valfurva. Anche la valle di Livigno appartiene a questo grande anfiteatro Retico, anche se il suo isolamento prima e i privilegi poi, ne hanno sempre fatto un piccolo emisfero a sé. Approfitto della funivia che sale a Bormio 3000. La stagione invernale sta finendo, il ca-


In questa pagina, un sentiero della Val Viola

lendario dice che è già primavera. Quest’anno di neve ne ha fatta molta. Mi affaccio su questo belvedere raggiungibile da tutti. Da poco ha rinnovato il suo nome, ora si chiama “Event 3000 Levissima”. Proprio perché la nota azienda che dell’acqua ha fatto il suo business e il suo orgoglio nel mondo, lo ha scelto come palcoscenico aziendale, da dove poter raccontare la sua storia e le montagne che la contengono. Guardo il panorama. Cerco le cime conosciute. Da qui si ha l’illusione di poterle accarezzare, facendo correre il dito su e giù tra di loro, cercando confini, valli e strade che si confondono. Ora sono ancora tutte coperte di neve. Così cerco di intuire, anticipandola, la loro tavolozza di colori e di forme. Dai grigi granitici, ai verdi scuri delle peccete, a quelli più chiari dei pascoli e dei prati. Dal rosa dolomitico della Reit e dell’Umbrail, alle forme geometriche del Cevedale e del Gran Zebrù, dagli anfiteatri glaciali dello Stelvio, alla maestosità regale della Cima Piazzi. Guardare spazi aperti apre sempre la mente. Il tempo si dilata cercando gli orizzonti della memoria. Friedrich Nietzsche scrive-

On this page, a trail of the Val Viola

va, affacciato su panorami alpini retici ad una manciata di chilometri da qui: “Dovunque io guardi leggo parole o cenni di parole, ma non so da dove cominci la frase che scioglie l’enigma di tutti questi cenni, e mi viene il torcicollo a cercare di capire se essa va letta a cominciare di qua o di là.“ Come lenitivo, il vento mi gira intorno come una sciarpa. Laggiù, proprio dove inizia la Valdidentro con le sue montagne che portano ancora i segni e le pieghe della titanica fatica tettonica, sgorgano le acque termali che si scaldano nel cuore di queste montagne. Un benefico tesoro che già Romani, Goti e Longobardi amavano frequentare. Proprio uno dei Goti, Cassiodoro, suggerendole al guerriero Visivado, governatore di Pavia, scriveva la prima pagina di marketing per queste valli. Cerco tra le rughe delle montagne gli storici tracciati delle vie Imperiali che mettevano in comunicazione le onorate valli del bormiese e il Ducato di Milano con i regni austro-germanici. Quella Imperiale d’Alemagna che attraversava l’attuale Valle di Fraele, o quella “più corta” dell’Umbrail attraverso la valle del Braulio.

Più rischiosa per cavalli e cavalieri, re e regine. Chissà quali suoni d’acqua avrà ascoltato la bella e bionda duchessa Bianca Maria Sforza arrivando a Bormio, diretta a Innsbruck come promessa sposa dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo. Era il 1493 e solo tre anni dopo, d’estate, dallo stesso tracciato, tra ghiaioni e acque termali libere e fumanti, arrivava a Bormio anche Ludovico il Moro con la moglie Beatrice D’Este. Invece ben altri silenzi avranno fatto compagnia al cavaliere crociato Joannes Zebrusius, che la leggenda vuole eremita per amore tra i ghiacciai della Valfurva e dal cui nome prenderebbe i natali proprio la Val Zebrù, cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Vecchie storie, acqua passata. La sera sta riportando in scena i suoi colori più caldi e li spalma sulle montagne. L’ultima corsa della funivia del 3000 è arrivata. Una ragazza prima di scendere, tuffandosi nel bianco della neve ormai azzurrata, accarezza, sfogliandolo, il touch screen del suo I-Phone. Le direi di non curarsi di Facebook. Per essere connessi con la bellezza, basta guardarsi in giro. Qui è tutto in Full HD. Per natura.

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Above, hikers on the background of Gran Zebrù

Sopra, escursionisti sullo sfondo del Gran Zebrù

CONSIGLI PER UN WATER TREKKING IN ALTA VALTELLINA Parlandovi del tesoro d’acqua di queste montagne, vi consiglio qualche approdo da non perdere in questo arcipelago alpino. Più che altro sono luoghi del cuore che voglio segnalarvi, prima di chiudere queste righe. La Val Alpisella, dove l’Adda ha la sua sorgente. Un meraviglioso trekking ad anello nella Valle di Fraele, raggiungile dalla Valdidentro o dalla valle di Livigno, e uno degli spartiacque più importanti delle Alpi. O meglio uno spartimare, con l’Adda che inizia il suo viaggio verso il Mar Adriatico e lo Spool che raggiunge prima l’Inn, poi il Danubio e quindi il Mar Nero. Il giro dei Laghi di Cancano, in quell’altipiano che è la valle di Fraele, con quel suo fascino quasi canadese, datole dalle due grandi dighe che fanno da polmone alle centrali idroelettriche dell’Alta Valtellina. Il giro dei due laghi è uno dei bike tour più belli delle Alpi. La Val Viola bormina, con partenza da Arnoga, sulla strada che dalla Valdidentro sale a Livigno. Uno dei “geositi” di rilevanza comunitaria, al cospetto dei grandi Ghiacciai del Gruppo Cima Piazzi-Dosdè. Qui Levissima ha tracciato la sua “Strada dell’acqua”, un interessante percorso escursionistico-didattico, e promosso nel 2008,

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in collaborazione con i ricercatori dell'Università di Milano, Il primo esperimento italiano di "protezione attiva" di un ghiacciaio, stendendo una copertura sperimentale di geotessile al fine di mitigare gli effetti del riscaldamento atmosferico, su quello del Dosdè Orientale. Spostandoci in Valfurva, la valle del Ghiacciaio dei Forni, il più esteso ghiacciaio di tipo himalayano a sud delle Alpi, con il suo “sentiero glaciologico” e il percorso dei “ponti tibetani” per farvi attraversare questi luoghi glaciali in tema veramente himalayano. In questo “water and ice trekking” salite i due grandi passi alpini, quello dello Stelvio e quello del Gavia. Santuari del ciclismo eroico e teatri glaciali di battaglie per la libertà. E poi, dopo ogni escursione, il piacer di un passaggio alle Terme di Bormio. Che volete di più? Se ho solleticato almeno un po’ la vostra voglia di stupirvi, il desiderio di iniziare a navigare in questo arcipelago di montagne, vi lascio in buone mani, o meglio in buone pagine. Quelle delle due belle guide escursionistiche che la Comunità Montana Alta Valtellina ha in distribuzione negli uffici turistici dell'Alta Valtellina, corredate da ben cinque dettagliate cartine.

ALTA VALTELLINA: 1500 km di percorsi bike & trekking L’offerta escursionistica dell’Alta Valtellina spazia su un anfiteatro di montagne, valli, ghiacciai, aree di interesse naturalistico e geologico, prime fra tutte il Parco nazionale dello Stelvio, coprendo un’estensione che raggiunge i 900 kmq. Un gioiello alpino incastonato tra il mondo delle Alpi Retiche, da scoprire attraverso una rete escursionistica di ben 1500 km di sentieri e mulattiere di facile percorrenza, itinerari storici e naturalistici, percorsi alpinistici su ghiacciai e vette tra le più famose delle Alpi. Tutta la rete di sentieri dell’Alta Valtellina è rilevata con metodologia GPS. I vari percorsi, che comprendono ben 700 km percorribili in mountain bike, sono scaricabili dal sito www. outdoor.altavaltellina.eu, con gli oltre 3000 punti di interesse (rifugi, ristori, hotel, siti di interesse, punti sosta e panoramici, trasporti, ecc.). Per conoscere e vivere la rete escursionistica dell’Alta Valtellina, la Comunità Montana Alta Valtellina ha in distribuzione 2 Guide tascabili con una selezione dei vari percorsi di Bike & Trekking. Le trovate presso gli uffici turistici dell'Alta Valtellina, insieme ad un kit di cartine sentieristiche (www.altavaltellina.eu).


In questa pagina, una veduta della Cima Piazzi

HIGH VALTELLINA: 1500 km of bike & trekking The excursions opportunites in Alta Valtellina are many: from the mountains to the valleys, glaciers, interesting areas from the natural point of view, one above the others is the National Park of Stelvio, which streches out for 900 square meters. An alpine jewel in between the Rethic Alps, to discover in an excursion path of 1500 km of easy ways, historical and natural itineraries, alpine paths on glaciers and the most important peaks of the Alps. The entire net of the paths of High Valtellina is detected with GPS. The different paths, which include 700 km of mountain bike path, which can be found on www.outdoor.altavaltellina. eu, with more than 3000 points of interest (mountain dews, rest stops, hotels, places of interest, panoramic points, transports, ecc.). To know and live the excursion net of High Valtellina, the Mountain Community distributes 2 Guides with a selection of different paths of Bike & Trekking. You can find them in the tourist offices of High Valtellina, together with a kit of path plans (www. altavaltellina.eu).

On this page, a view of Cima Piazzi

Informazioni e indirizzi utili Comunità Montana Alta Valtellina www.altavaltellina.eu Parco Nazionale dello Stelvio www.stelviopark.it Geositi www.parks.it/riserva.paluaccio.oga Bormio Hotel Rezia – www.reziahotel.it – Tel +39 0342 904721 Valdidentro Hotel Li Arnoga – www.arnoga.eu – Tel +39 0342 927116 Hotel Cardo – www.hotelcardo.it – Tel +39 0342 927171 Valdisotto Proloco Valdisotto – www.visitvaldisotto.it Valfurva Rifugio Branca – www.rifigiobranca.it – Tel +39 0342 935501 Rifugio Pizzini – www.rifugiopizzini.it – Tel +39 0342 935513 Rifugio Quinto Alpini – www.rifugioquintoalpini.it – Tel +39 0342 929170 Rifugio Bonetta Passo Gavia – www.passogavia.it – Tel +39 0364 91806 Sunny Valley Kelo Resort – www.sunnyvalleyresort.it - Tel +39 0342 935422 Livigno www.livigno.eu

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più

Salute

a cura degli specialisti: Dr. Lorenzo Vanini, Alain Mességué


I l mistero della

bocca che brucia…

Dr. Lorenzo Vanini

I

n studio giungono sempre più frequentemente pazienti che riferiscono di intensi bruciori alla bocca: una sensazione simile a quella del peperoncino, ma non provocata dall’ingestione di alcun cibo piccante e, soprattutto, che si presenta costantemente nell’arco della giornata. L’esame del cavo orale, tuttavia, non evidenzia alcuna lesione, alcun rossore, nessun segno che possa giustificare una tale, intensa, sensazione di bruciore. In genere l’odontoiatra rassicura il paziente, magari gli prescrive qualche sciacquo con collutorio e lo dimette sperando che il disturbo sia transitorio e si risolva spontaneamente. Il paziente, tuttavia, continua ad avere bruciori, anzi li percepisce aumentare nel tempo e così inizia una lunga odissea alla ricerca di un professionista che sappia aiutarlo.

menopausa: il 90% delle pazienti affette da Burning Mouth Syndrome sono donne che hanno visto originarsi la malattia in un periodo imminente l’inizio della menopausa o successivo. Altri fattori di rischio sono rappresentati da ansia, depressione, disturbi cronici come patologie gastrointestinali e urogenitali, malattie della tiroide. La sensazione di bruciore del cavo orale si accompagna ad altri sintomi come l’alterazione della percezione del gusto e la sensazione soggettiva di secchezza della bocca. Molti pazienti riferiscono anche una sensazione di sapore amaro o metallico presente. Il bruciore coinvolge principalmente la lingua ma può anche estendersi alle labbra, al palato, a tutte le mucose del cavo orale e può essere definito come pungente, come una sensazione di scottatura, un formicolio o un intorpidimento. L’origine del bruciore è in genere improvvisa e spontanea, anche se alcune volte può avere origine dopo terapie odontoiatriche, uso di farmaci, malattie.

La sensazione di bruciore al cavo orale rientra in un quadro denominato Burning Mouth Syndrome

La sensazione di bruciore al cavo orale rientra, infatti, in un quadro denominato Burning Mouth Syndrome (Sindrome della bocca che brucia). Tale sindrome è stata categorizzata come una malattia distinta solo in tempi relativamente recenti, nel 2004 dalla International Headache Society ed è definita come “una sensazione di bruciore intraorale per la quale non può essere trovata alcuna causa medica o dentale”. E’, infatti, molto importante, durane la fase diagnostica, escludere qualsiasi altra causa che possa provocare il bruciore, come uso di farmaci o malattie sistemiche.

La Burning Mouth Syndrome viene diagnosticata sempre più frequentemente e colpisce percentuali di popolazione che variano dal 1% fino al 15% in base agli studi. Ha, inoltre, una chiara predisposizione per l’età e il sesso: le persone colpite hanno in genere una età media di 61 anni, mentre il sesso femminile presenta un rischio anche 7 volte maggiore rispetto a quello degli uomini. La reale causa della Burning Mouth Syndrome non è, a oggi, ancora conosciuta, ma si ritiene possa essere una patologia multifattoriale che coinvolge diversi fattori locali, sistemici e/o psicogeni. Una chiara predisposizione è rappresentata dalla

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La terapia della Burning Mouth Syndrome è varia e non esiste ancora un protocollo preciso di sicura efficacia. Tra i prodotti prescritti vi sono benzodiazepine, antidepressivi, applicazioni topiche con capsaicina, acido alfalipoico, anticonvulsivanti… Vi è inoltre la terapia con l’ausilio del training autogeno e gli interventi psichiatrici; molto utili per ridurre l’intensità del bruciore i prodotti a base di Aloe vera o acido ialuronico. La Burning Mouth Syndrome, in conclusione, ha un forte impatto negativo sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette ed è, quindi, fondamentale trovare una soluzione quanto più efficace e meno invasiva possibile. La difficoltà che l’odontoiatra incontra nell’approcciare questa patologia risiede soprattutto nella mancanza in letteratura scientifica di protocolli terapeutici univoci ed efficaci. Ad oggi, quindi, la differenza tra successo e insuccesso terapeutico risiede nell’esperienza che il curante possiede nel trovare la migliore soluzione personalizzata per ogni paziente affetto dalla patologia.


STUDIO ODONTOIATRICO DR. LORENZO VANINI Corso San Gottardo 25 Chiasso (Svizzera) Tel. +4191 6829527

The Mystery of

the Burning Mouth

M

ore and more frequently patients are turning up at our surger y complaining of an intense burning sensation in their mouths similar to that caused by chili pepp er s , altho ugh they hadn' t eaten any thing of the so r t, t h a t t e n d s t o g o o n a l l d a y. E x a m i n a t i o n o f t h e m o u t h do esn' t show any lesions , reddening o r any other sign that can justif y the intense burning sensation felt. Generally the dentist reassures the patient, perhaps prescribes a mouthwash and hopes whatever is causing the symptom is a temporar y issue and w i l l h e a l s p o n t a n e o u s l y. H o w e v e r, the patient continues to have the burning sensation and on the contrar y it seems to worsen as time passes; hence star ts a long search for a professional who can help resolve the problem.

af fec ted by the syndrome are pre or p ost- meno pausal w o m e n . O t h e r r i s k f a c t o r s i n c l u d e a n x i e t y, c h r o n i c i l l nesses like gastrointestinal inf lammation, urogenital disturbance or thyroid dysfunction. The burning sensation in the mouth is accompanied by other symptoms such as the altered taste perception and dr y mouth. Many patients mention a bitter or metallic taste. Burning mainly involves the tongue but may extend to the lips, the palate and all the lining of the mouth and is variably described as a sting, scald, pins and needles or numbness. The onset of the burning sensation is generally sudden and spontaneous even if at times may arise af ter dental treatment, taking medicines, or illness.

The sensation of burning in the mouth is in fact a condition unsurprisingly called, Burning Mouth Syndrome

The sensation of burning in the m o u t h i s i n f a c t a c o n d i t i o n u n s u rprisingly called, Burning Mouth Syn drome, and has only recently been identif ied as a distinct condition reported in 2004 by International H e a d a c h e S o c i e t y a n d d e f i n e d 'A burning sensation in the mouth for which no medical or dental cause c a n b e f o u n d ." D u r i n g d i a g n o s i s i t i s in fact impor tant to e xclude any other cause that may be behind the burning such as the use of drugs or general illness.

Burning Mouth Syndrome may b e treated in a variet y of ways although no standard, ef fective treatment with a guaranteed outcome e xists. Among the prescribed drugs are the benzodiazepines, anti- depressants, topical applications with capsaicin (the ac tive co mp onent of chili p e p p e r s) , a l p h a l i p o i c a c i d , a n t i - c o n v u l s a n t s . . .T h e r e ' s a l s o a t h e r a p y u s i n g a u t o g e n i c t r a i n i n g (a r e l a x a t i o n t e c h n i q u e ) a n d p s y c h i a t r y. A l o e o r h y a l u r o n i c a c i d - b a sed products can successfully reduce the burning sensation.

Burning Mouth Syndrome is diagnosed more and more f r e q u e n t l y a n d i s e n c o u n t e r e d i n 1 t o 15 % o f t h e p o p u lation. It is age and gender dependent; af fected people t e n d t o h a v e a n a v e r a g e a g e o f 61 a n d w o m e n a r e s e v e n times more likely to complain of the condition compared to men. The real cause of Burning Mouth Syndrome to this day i s n o t k n o w n b u t m u l t i p l e f a c t o r s : l o c a l , s y s t e m i c a n d /o r psychogenic, are thought to be involved. One clear predisposition appears to be menopause, 90% of patients

In conclusion, Burning Mouth Syndrome has a negative impact on qualit y of life and it is therefore fundamental to f ind a solution that is as lit tle invasive as possible. The dif f icult y dentists encounter when approaching this condition is mostly due to a lack of ef fective trea t m e n t p r o t o c o l s i n s c i e n t i f i c l i t e r a t u r e . To t h i s d a y t h e dif ference bet ween a successful treatment and failure depends on the e xperience of the doctor or dentist seeking the best possible, personalized solution for ever y patient af fected by this syndrome.

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L a salute

un bene prezioso

Alain Mességué

R

itrovare l ’e quilib r io inte r io re. R ip r is tinare il d e lic a to e quilib r io di co r p o e m e nte. D isintossic are (o m e glio, d e tossinare) l ’o rganism o. E’ r acchius a in qu es ti p r in cip i la f il os of ia di v it a p e r Alain M ess é gu é, ch e da b e n qua r ant ’anni utiliz z a l e e r b e, n os tre amich e e p re zios e all e ate, p e r aiut arci a d e liminare l e tossin e e co ns e r v are la s alute, un b e n e p re zios o ch e v a p rote t to. Un m e to d o ch e Alain M ess é gu é m e t te in p r atic a n e lla sp l e n di da p ace d e l R es o r t Co llina d ’O ro, n e l C anto n T icin o, un lu o g o p e r f e t to p e r il r ie quilib r io psicof isico. Q ui H e r mann H ess e s ce ls e di tr as f e r ir si n e l s e co l o s co r s o, p e r s cr i ve re, dip in g e re e p e r tr as co r re re gr an p ar te d e lla sua esis te n z a . B os chi e p r ati esp os ti al s o l e, un’in c antevo l e v is t a sul L a g o di Lu gan o, un sil e n zio ass o luto ch e è p ar te e ss e n z i a l e d e ll a f i l o s o f i a d i A l a i n M e ss é g u é. Un a f i l o s o f i a c h e h a co m e o b i e t ti vo l a d isi nto ssi c a z i o n e d e ll ’o r g a n is m o g r a z i e a ll e v i r t ù s ci e nti f i c a m e nte p r ov ate d e ll e e r b e m e d i ci n a l i , l a r i ce rc a d i u n’a l i m e nt a z i o n e s a n a e d e q u i l i b r at a co n i n g r e d i e nti g e n u i n i , i t r at t a m e nt i e s te ti ci e r i l ass a nti p e r r i t r ov a r e l a v i a ve r s o u n a m i g l i o r e f o r m a f isi c a e p si ch i c a , l o nt a n i d a ll o s t r e ss ch e c a r at te r i z z a l a q u o t i d i a n i t à . G r a z i e a l m e to d o A l a i n M e ss é g u é, l ’a nt i c hissi m a s a p i e n z a d e ll a n at u r a e d e ll e e r b e si s p o s a co n l e p iù av a n z ate te c n o l o g i e d i a p p r o f o n d i t i c h e ck u p. M o l to i m p o r t a nti s o n o i p e d i lu v i e i m a ni l u v i i n c u i , p e r o s m o si , l ’o r g a n is m o r e ce p is ce l e p r o p r i e t à d e to ssi n a nt i , a nt i n f i a m m ato r i e, r i g e n e r a nt i o c a l m a nt i d e ll e s o s t a n z e n at u r a l i . L a p e ll e d e ll e m a ni e d e i p i e d i , i n f at t i , è m o l to p iù s o t ti l e d e l r e s to d e l co r p o e si l as c i a p e r m e a r e d a m o l te s o s t a n z e. Co n i c at a p l asm i si a g is ce i nve ce d i r e t t a m e nte su g l i o r g a n i , i n p a r t i co l a r e i l f e g ato, m e nt r e tis a n e e d e co t ti a iu t a n o l ’e li m i n a z i o n e d e ll e to ssi n e, f avo r e n d o n e l co nte m p o i l r i p o s o. N e l m e to d o M e ss é g u é u n r u o l o i m p o r t a nte v i e n e g i o c ato d a ll ’a li m e nt a z i o n e. I m e n u s o n o p r e p a r ati co n p r o d o t t i f r e s chi e d i s t a g i o n e e s o n o s e m p r e p e r f e t t a m e nte e q u i li b r at i , p e r o t te n e r e u n a co r r e t t a d i e t a a l i m e nt a r e, i n g r a d o d i

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g a r a nt i r e i l m i g li o r p r o ce ss o n e ce ss a r i o a l m e t a b o li sm o. I p i at t i p r o p o s t i n o n h a n n o co m e f i n a li t à s o l t a n to i l d i m a g r i m e nto, m a i m p e d is co n o l ’au m e nto d i p e s o d a n d o v i t a m i n e, o li g o e l e m e nt i , s a li m i n e r a li , p r o ti d i e g lu c i d i n e ce ss a r i a ll ’e q u i li b r i o d e ll 'o r g a nis m o, p r o te i n e p e r i m us co li e t u t t i g li a m m i n o a c i d i e ss e n z ia li p e r u n a b u o n a e co m p l e t a d i g e s t i o n e. L e r i ce t te s o n o d i a l t a c u ci n a a p p e t i to s e e s f i z i o s e p e r a iu t a r e u n a d i e te t i c a e q u i li b r at a , s e n z a p e r ò to g li e r e i l p ia ce r e d e ll a t avo l a , co m e M e ss é g u é sp i e g a n e l su o li b r o “ M a n g ia r e m e g li o p e r v i ve r e m e g li o ”. A l ce nt r o d i t u t te l e p r o p o s te è i l co n ce t to d e l p r e n d e r si c u r a d i s é c h e p r o s e g u e a n ch e q u a n d o è te r m i n ato i l s o g g i o r n o a l R e s o r t Co l li n a d ’O r o p e rc h é i l m e to d o M e ss é g u é i ns e g n a a m i g li o r a r e i l p r o p r i o s ti l e d i v i t a r i t r ov a n d o i l b e n e ss e r e co r p o m e nte. S C A M PI A L PEPE D I C AY EN NA I n g r e d i e nt i p e r 4 p e r s o n e: 1. 5 kg d i s c a m p i f r e s c hi , 30 0 m l d i v i n o b ia n co s e cco, 10 c l d i B as d i A r m a g n a c i nve cc hi ato p iù d i 10 a n ni , 1 c . d . m . d i su cco d i li m o n e f r e s co, 50 g d i s c a l o g n o t r i t ato f i n e m e nte, 10 g d i a g li o p e s t ato, 1 c . d . m . d i d r a g o n ce ll o t r i t ato f i n e m e nte, 1 c . d . m . d i p r e z z e m o l o t r i t ato f i n e m e nte, 1 c . d . m . d i p a p r i c a , 1 o 2 p u nte d i co l te ll o d i p e p e d i C aye n n a , 1 c . d . m . d i co n ce nt r ato d i p o m o d o r o, s a l e m a r i n o n o n r a f f i n ato ( p o co), 1 li t r o d i f u m e t d i p e s ce. Pr e p a r a z i o n e. Ve r s a r e i n u n a p a d e ll a d a i b o r d i a l ti i l v i n o b i a n co, f a r l o s c a l d a r e i n m a n i e r a t a l e d a f a r ev a p o r a r e l ’a l co o l e l e su e c a l o r i e. Po i a f u o co d o l ce, a g g iu n g e r e i l su cco d i li m o n e, l ’a g li o, i l p r e z z e m o l o, i l d r a g o n ce ll o, l a p a p r i c a e l a m e t à d e l p e p e d i C aye n n a . L as cia r r i du r r e a f u o co d o l ce e co p e r to. S g us c ia r e g li s c a m p i e f a r li c u o ce r e p e r p o co te m p o n e l f u m e t d i p e s ce. Po i m e t te r li n e ll a p a d e ll a . S a l a r e l e g g e r m e nte, a g g iu n g e r e i l r e s to d e l p e p e e m e t te r e a f u o co v i vo p e r 1 o 2 m i nu t i . Ag g iu n g e r e l ’A rm a g n a c p r e ce d e nte m e nte s c a l d ato i n u n a p i cco l a c ass e r u o l a e f i a m m e g g i a r e i l t u t to.


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LAKE COMO, LECCO, VALTELLINA AND TICINO EVENTS’ GUIDE

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LA GUIDA AGLI EVENTI DEL LAGO DI COMO, LECCO, VALTELLINA E TICINO

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FOCUS

ON

Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.

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Cartier: un'immersione nell'alta tecnica Cartier: immersion in high technology

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Base: arte e design Base: art and design

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Michela Catalano: design studio Michela Catalano: design studio

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Premio Talento Italiano all'Hotel Corazziere di Merone Italian Talent award, to Hotel Corazziere of Merone

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Trasporti Internazionali rapidi, il servizio just in time di Bianchi Group Fast international transportations, just in time service by Bianchi Group

Metropole & Suisse: il lago di Como e 120 anni di storia Metropole & Suisse: lake Como and 120 years of history

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Wondy supereroe Wondy super hero

Restauro in corso Restoration in progress

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Al Teatro Sociale di Como l'oscar della lirica 2014 Como's Teatro Sociale receives opera "oscar" 2014

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CARTIER: UN’IMMERSIONE NELL’ALTA TECNICA F O C U S O N

E’ l’emblema di un’affermata mascolinità: potenza delle linee, solidità della cassa, architettura inedita, oggi anche in versione subacquea. L’orologio Calibre de Cartier, nato nel 2010, reinterpreta con virilità i codici dell’alta orologeria della Maison, come i numeri romani e la lunetta situata sul rehaut, elementi distintivi forti che lo identificano rendendolo assolutamente riconoscibile. Questo segnatempo di manifattura dal carattere deciso apre un nuovo capitolo nella storia orologiera Cartier con una versione per appassionati di immersioni: il Calibre de Cartier Diver. Orologio maschile per eccellenza, al tempo stesso quotidiano ed estremo, il modello Calibre de Cartier Diver raccoglie la sfida riunendo in sé le esigenze stilistiche della Maison e i vincoli tecnici imposti dalla norma ISO 6425 che stabilisce gli otto requisiti di affidabilità per poter definire un orologio “subacqueo” e prevede un protocollo di test estremamente rigorosi. Per evitare rotazioni involontarie, la lunetta girevole è unidirezionale. Nell’oscurità delle profondità marine, i punti di riferimento per la lettura sono chiaramente visibili grazie al trattamento in superluminova.

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Per sopportare le condizioni estreme delle immersioni, l’orologio è dotato di un vetro di elevato spessore, un fondo cassa avvitato, guarnizioni sovradimensionate e una corona a vite in grado di garantire una resistenza fino a 300 metri. Attenti all’equilibrio delle dimensioni, i maestri della Manifattura hanno progettato un autentico orologio subacqueo senza rinunciare a soddisfare le esigenze di comodità di chi lo indossa quotidianamente, realizzando una cassa di proporzioni perfette di soli 11 millimetri di spessore. Un prodigio della tecnica che rappresenta il punto d’incontro tra orologeria subacquea e alta orologeria secondo Cartier. In versione solo acciaio o oro rosa su cinturino in caucciù nero, il modello Calibre de Cartier Diver riafferma le caratteristiche del primissimo Calibre de Cartier: stessa potenza delle linee, stessa solidità della cassa, stesso movimento di Manifattura 1904 MC, dotato di un sistema di regolazione precisa. Un nome che rimanda allo spirito pionieristico di Louis Cartier che, nel 1904, creò per l’amico aviatore Alberto Santos-Dumont uno dei primissimi orologi da polso moderni.


CARTIER: IMMERSION IN HIGH TECHNOLOGY

It is the symbol of a successful strength: power of lines, strong case, unusual design, today also in underwater version. The watch Calibre de Cartier, born in 2010, is reinterpreted with strength following the codes of the high clock-making of the company, such as Roman numerals and the bezel on the rehaut, important elements which identify it, to make it easily recognizable. This watch characterized by a strong character, opens a new chapter in the clock-making history of Cartier with a version for people who love immersions: Calibre de Cartier Diver. A watch for men, at the same time for everyday life and for extreme uses, the model Calibre de Cartier Diver represents the challenge to combine the style needs of the Maison and the technical restrictions of the  ISO 6425 which sets the eight requirements to define a "scuba" watch and implies a protocol of very strict tests. To avoid unvoluntary rotations, the turning bezel is one-way. In the obscurity of the sea deepness, the reading reference points are visible thanks to the superluminova

treatment. The extreme conditions of the immersions can be faced thanks to high thickness of the glass, a screwed in box, bigger seals to grant a reistance up to 300 meters. A good balance of dimensions, the maters of the Clock-making projected a real scuba without renouncing to meet the needs of comfort for the people who wear it everyday, making a well-proportioned box, just 11 millimeters tick. A wonder of technique which represents a meeting point between scuba clock-making and high clockmaking in the style of Cartier. In version just steel or pink gold on the wristband in black India rubber, the model Calibre de Cartier reaffirms the characteristics of the very first Calibre de Cartier: same power of lines, same solidity of the box, same mechanism by Manifattura 1904 MC, with a system of precise regulation. A name that bring you back to the pioneering spirit of Louis Cartier that in 1904 created for his friend, the flyer Alberto Santos-Dumont one of the very first modern wrist watches.

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BASE: ARTE E DESIGN F O C U S O N

Due artisti che rappresentano il presente ed il futuro del design mondiale: Karim Rashid e Philip Michael Wolfson. Con loro, la sottile linea che separa il design dall’arte è stata eliminata, assorbita, superata. La galleria d’arte MAG di Como ha organizzato, in stretta collaborazione con BASE srl (www.basesrl.it) e in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano, la mostra “Arte e Design” dedicata a questi due artisti. Una mostra nata da una convinzione: la quotidianità ci mette in contatto con oggetti che hanno una funzione imposta dall’uso che ne facciamo, il design vuole arricchire di un gusto estetico questi oggetti che quindi diventano belli e funzionali e gli artisti ne aggiungono il concetto e li elevano. Nativo de Il Cairo nel 1960 da padre egiziano e madre inglese, cresciuto in Canada, Karim Rashid ha sempre avuto l’Italia nel cuore, ha terminato gli studi e iniziato la professione proprio nel nostro Paese. Da ragazzo prodigio della metà degli anni ’80, la sua escalation si è sviluppata dopo aver aperto il suo

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studio sulla 54th St. di Manhattan a New York, lavorando con i più prestigiosi marchi del panorama mondiale. Da allora, più di 70 pezzi sono entrati a far parte delle collezioni permanenti dei maggiori musei mondiali e gli oltre 2000 pezzi realizzati lo annoverano tra i protagonisti della storia del design contemporaneo. La contemporaneità per Philip Michael Wolfson si esprime riesaminando le forme e le idee dei primi movimenti del ‘900, il Futurismo e il Costruttivismo. Nato a Philadelphia nel 1958, consegue gli studi tra New York e Londra e, dopo aver aperto il proprio studio, incomincia la produzione sperimentale, le cui forme sono definite dalla dinamica delle fratture e delle frammentazioni; egli manipola i materiali, stratificandoli o contorcendoli, creando pezzi in cui la luce, le ombre e riflessi sono parte integrante della loro seduzione. L’uso dei materiali lo ha sempre stimolato, fino a spingerlo ad utilizzare la fibra di carbonio e proiettandolo nel futuro dell’ArtDesign, di cui lui è uno degli attori principali.


BASE: ART and DESIGN

Karim Rashid and Philip Michael Wolfson, two artists that embody the present and future of the world of design. With them the subtle line that separates design from art has been eliminated, absorbed, superseded. The art gallery MAG of Como, in collaboration with BASE srl (www.basesrl.it), organized an exhibition, Art and Design, to coincide with the Salone del Mobile (Furniture Exhibition), devoted to these two artists. The exhibition was born out of a conviction that in everyday life we come across objects that have a function imposed by the use we make of them, what designers aim is to enrich the aesthetics of these objects that become beautiful as well as functional but it's the artists that add the concept of beauty to elevate them. Born in Cairo in 1960 to an Egyptian father and English mother, and raised in Canada, Karim Rashid has always had Italy in his heart. After completing his education, he began his profession in Italy. As a promising young artist in 1980s his escalation took a big leap after opening a stu-

dio on 54th Street, New York, and working with some of the most prestigious brands in the world. Since then over 70 of his works have become a part of permanent collections in major museums around the globe and other 2,000 pieces he realized firmly places him among the protagonists of contemporary design. For Philip Michael Wolfson contemporary design is expressed by rethinking the forms and ideas explored by Futurism and Constructivism art movements in early 1900s. Born in Philadelphia in 1958, he studied in New York e London and after opening a studio he began experimental productions whereby shapes are defined by the dynamics of fracture and fragmentation; he manipulates materials, stratifying them or contorting them creating works where light, shade and reflections are part of the seductive design. The novel use of materials has always intrigued him so much that he began using carbon fiber which landed him into the future of Art Design where he has indeed become a main player.

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MICHELA CATALANO DESIGN STUDIO F O C U S O N

Innovazione, originalità e creatività sono prerogative che Michela Catalano ha consolidato nell’esperienza decennale come designer. Con uno stile semplice e raffinato, continua ad ampliare le proprie proposte all’insegna della versatilità, confermando il connubio fra funzionalità, alto design e ricerca tecnologica. Le linee sobrie ed essenziali, cariche di espressività e personalità mantengono un carattere contemporaneo senza tempo. Figura poliedrica che riesce ad offrire la creatività in campi come la comunicazione, la progettazione di interni o di allestimenti, Michela Catalano annovera collaborazioni felicemente riuscite con: Cappellini, Max &Co, Red Bull, Bosa, Tucano, Duepuntosette, Nobody&Co, Ex.t, Endemol Italia, Zodiak active Srl, Colorado film, Quadrio Srl. Quest'anno, Michela Catalano, in collaborazione con il giovane designer Lucio Pacifico, ha partecipato al Salone del Mobile di Milano presentando CONTAINER, progetto vincitore del concorso Internazionale di design 'What is missing?' edizione 2014, promosso da Ex.t. L’interessante progetto viene raccontato dalla stessa designer: “Il progetto nasce dall’esigenza di avere un sistema di contenitori modula-

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re, versatile nell'uso, adattabile a tutti gli ambienti della casa e semplice da comporre a muro. In bagno, come negli altri ambienti della casa, risulta sempre più utile avere contenitori per riporre differenti prodotti, piccoli oggetti, libri etc ... I moduli possono essere combinati liberamente in verticale o in orizzontale per creare differenti composizioni. Il posizionamento orizzontale fornisce una sorta di tasca per accogliere oggetti, quello verticale offre ripiani dove esporre prodotti”. Container è realizzato in metallo verniciato e disponibile in due dimensioni. Michela Catalano ha presentato, inoltre, per l'azienda Bosa una nuova edizione di SLICE, orologio da muro in ceramica con finiture metalliche che la designer descrive: “Slice è un orologio da parete dall'aspetto moderno e curioso, adatto ad integrarsi in qualsiasi ambiente. Il movimento delle lancette crea un motivo, una decorazione a contrasto con il fondo e in costante cambiamento, in divenire. Ogni secondo è diverso dall'altro, l'immagine non è più la stessa e il tempo corre. Una lancetta per i secondi scorre separatamente ed esternamente delineando il contorno della scocca”. www.michelacatalano.com


Innovation, originality and creativity are the essential prerogatives Michela Catalano has consolidated over a decade of experience as a designer. With a simple, refined style, she continues to widen the range of products on offer while keeping versatility a priority; an approach that confirms the blending of functionality, top design and technological research and development. Essential, sober features loaded with expressivity and personality maintain a contemporary, timeless character. A multifaceted figure who manages to offer creativity in fields like communication, internal decorating or outfitting, Michela Catalano counts successful collaboration with the likes of, Cappellini, Max &Co, Red Bull, Bosa, Tucano, Duepuntosette, Nobody&Co, Ex.t, Endemol Italia, Zodiak active Srl, Colorado film and Quadrio Srl. This year, Michela Catalano, in collaboration with the young designer, Lucio Pacifico, participated in Milan’s International Furniture Fair, and presented, CONTAINER, the winning project in the international design contest, 'What is missing?' 2014, promoted by Ex.t. The interesting project is explained by the designer herself,

“The project came about from the need for a system of modular containers that had to be versatile and adaptable to all parts of the home and simple to mount on a wall. In the bathroom, as in other rooms, it’s very useful to have containers to place small objects, various products, books etc. The modules can be combined as desired horizontally or vertically to create different compositions. The horizontal positioning supplies a sort of pocket to accommodate objects, the vertical positioning offers shelves to display various products.” Container is made of varnished metal and comes in two sizes. Michela Catalano also presented a new edition of SLICE, a ceramic wall clock, with metallic finish, for Bosa. In the designer’s words, “SLICE is a wall clock with a curious modern appearance, able to fit in anywhere. The movement of the hands play a tune, the decoration contrasts the background and constantly changes. Every second is different from the other, the image is no longer the same as the time passes. A seconds hand ticks separately and externally tracing the shell of the clock.” www.michelacatalano.com

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METROPOLE & SUISSE IL LAGO DI COMO E 120 ANNI DI STORIA

E’ la storia di un grande albergo intrecciata con la storia ultrasecolare della città e del lago quella che viene raccontata nel libro «Metropole & Suisse» del giornalista Pietro Berra. Una storia che assomiglia molto di più a un romanzo, perché il Grand Hotel Metropole & Suisse si è sempre trovato al centro delle vicende più importanti di Como. Il volume - presentato in una serata di gala - propone un piacevole racconto delle vicende di carattere storico e sociale intersecate nella quotidianità della famiglia Cassani che ha gestito l’albergo dal 1892 ai giorni nostri, dai “nonni” Angelo e Rosa ai due attuali proprietari, Roberto e Damiano: una dinastia protagonista e spettatrice di 120 anni di grandi momenti, cambiamenti e aneddoti. La scansione dell'opera, con traduzione in inglese, illustra eventi storici (durante la seconda guerra mondiale l’hotel fu sede prima del comando tedesco e poi di quello americano), racconti di ospiti illustri (attori, cantanti, calciatori e persino la famiglia degli zar che lasciarono come forma di paga-

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menti antichi vasi orientali) e spaccati di vita (nascite, morti e personaggi da film). Le sue stanze hanno ospitato infatti alcuni fra i più bei nomi delle cronache del tempo: si possono citare, ad esempio, il re d’Egitto Farouk I, la principessa Ira von Fürstenberg, i reali di Danimarca, la grande Inter di Helenio Herrera, i protagonisti dei palcoscenici italiani del secolo scorso, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Peppino del Filippo, Renato Rascel. Il Metropole & Suisse ha avuto anche una piccola, ma significativa parte nella storia dell’architettura. La sua facciata è opera di una ristrutturazione firmata dal più importante esponente del razionalismo italiano, l’architetto Giuseppe Terragni. Ripercorrere i primi 120 anni di vita del Metropole & Suisse è, insomma, un'immersione nella storia comasca e internazionale, impreziosita da immagini d'epoca, fotografie d'autore e antiche cartoline. Metropole & Suisse – Il lago di Como e 120 anni di storia visti da un grande albergo. Di Pietro Berra -Edizione NodoLibri


METROPOLE & SUISSE, LAKE COMO AND 120 YEARS OF HISTORY

Journalist Pietro Berra in his book, «Metropole & Suisse», narrates the story of a 120-year-old grand hotel intertwined with Como and its lake. A story that resembles more a novel because Grand Hotel Metropole&Suisse has always been in the midst of the most important vicissitudes of Como. The book, presented in a gala, is a pleasant story of historical and social incidents in the daily life of Cassani family who has been running the hotel since 1892 from grandparents Angelo and Rosa to the current owners, Roberto and Damiano. A dynasty who's been both a protagonist and spectator for 120 years of great moments, change and anecdotes. A cursory look through the book shows that it records, with facing English translation, historical events (during WW II the hotel was the headquarters of German command and then that of American), stories of illustrious personalities (actors, singers, football players even family members of Czars who paid

their bill with antique, oriental vases) and slices of life (births, deaths and characters worthy of a movie). Its rooms have accommodated some of the most interesting names of the times; for instance the Egyptian king, Farook I, Princess Ira von Fürstenberg, Danish royals, the great Inter Milan football club with the legendary player/manager Helenio Herrera, leading Italian theater actors Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Peppino del Filippo and Renato Rascel. Metropole&Suisse also had a small but significant part in the history of architecture. Its façade is the result of restoration carried out by Giuseppe Terragni, a founding member of Rationalist Architecture. Narrating the 120-year life of Metropole&Suisse is a dip in local and world history enhanced by vintage photography, auteur photos and old postcards. Metropole&Suisse – Lake Como and 120 years of history witnessed by a grand hotel. By Pietro Berra - Published by NodoLibri

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RESTAURI IN CORSO GRAZIE ALLA FAMIGLIA COMASCA F O C U S O N

Nel solco di un’attenzione per la tutela del patrimonio artistico della città, la Famiglia Comasca sta concludendo un nuovo intervento di restauro che riguarda il recupero dell’altare della Madonna all’interno della basilica di San Fedele. Situata nella omonima piazza, nel cuore del centro storico di Como, la chiesa è un importante luogo di culto dedicato al santo che fu evangelizzatore e martire del III secolo. Caratteristiche della costruzione sono l’impianto romanico a tre navate, le tre absidi e il transetto percorso da ambulacri coperti da matronei. Il restauro riguarda quattro affreschi e relative incorniciature che hanno per soggetto lo Sposalizio della Vergine, la Natività, l’Annuncio ai pastori e l’Adorazione dei Magi. A lungo creduti di Gaudenzio Ferrari o della sua scuola, furono in realtà eseguiti tra il 1613 e il 1624 da più pittori comaschi di buon livello. Nei secoli, le pitture murali hanno subìto danni significativi per le infiltrazioni di acqua

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proveniente dal tetto. E così la Famiglia Comasca, che sotto la guida del presidente Piercesare Bordoli ha festeggiato il 29 marzo i 45 anni di fondazione, ha deciso di intervenire per restituirle in tutto il loro splendore alla basilica e alla città. La data prevista per l’inaugurazione è il prossimo autunno. A curare i lavori di recupero è l’Accademia di Belle Arti ‘Aldo Galli’ che già ha collaborato in altre occasioni con l’associazione. In ordine di tempo, questo è l’ultimo degli interventi di restauro attuati dalla Famiglia Comasca che, anno dopo anno, continua con caparbietà a proporsi ai comaschi con iniziative e idee che ottengono sempre notevole seguito. Basti ricordare il restauro dei 365 ex-voto della basilica dell’Annunciata, le 238 tele della quadreria dell’ospedale Sant’Anna, l’abside della chiesetta del San Martino, il pulpito ligneo seicentesco della chiesa di Lora e il pregevole recupero degli affreschi sull’arco trionfale della basilica di Sant’Abbondio.


RESTORATION IN PROGRESS THANKS TO FAMIGLIA COMASCA

Following the commitment of protecting the artistic heritage of the city, the Famiglia Comasca is ending a new intervention of restoration of the altar of the Holy Mary in the basilica of San Fedele. Located in the square named after the church, in the historical heart of Como, the church is an important religious building dedicated to the saint who was evangelizer and martyr of the 3rd century. Building of Romanesque architecture with three naves and three apsis. The restoration involves 4 frescos and frames which represent the Bridal of the Holy Mary, the Nativity, the Announcement of the shepherds and the Adoration of the Three Wise Men. For long time they were related to Gaudenzio Ferrari and his school, even though they are dated back to the 17th century by good quality painters from Como. During the centuries, the paintings were damaged by the water damage coming from

the roof. So Famiglia Comasca, under the guidance of the president Piercesare Bordoli, decided to give its contribution to give a new light to the basilica and to the city. The date of the inauguration should be set next autumn. The Accademy of Fine Art 'Aldo Galli' is in charge of the restoration, it already collaborated with the assocation in other occasions. This is the last restoration work carried out by Famiglia Comasca that, year after year, continues to support initiatives and ideas which involve many people. To quote but a few: the restoration of 365 ex-voto of the Basilica dell'Annunciata, 238 canvas of the painting collection of the hospital Sant'Anna, the apsis of the small church of San Martino, the wood pulpit dated back to the 17th century of the curch of Lora and the restoration of the frescos on the triumphal arch of the Basilica of Sant'Abbondio.

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PREMIO TALENTO ITALIANO ALL’HOTEL CORAZZIERE DI MERONE

Lo slogan «Oh my God…We’re not Luxury, we’re Green» ha colpito la giuria. L’Hotel Ristorante «Il Corazziere» di Merone di Andrea Camesasca è il vincitore del «Talento Italiano 2014» che premia le stelle, protagoniste di un turismo sostenibile e responsabile. Il Corazziere, noto «rural resort», è stato scelto dalla giuria «Non solo per l’elevata sostenibilità della struttura, ma anche per l’impegno verso il territorio, stimolando e partecipando alla prima eco-frazione italiana attraverso la trasformazione di un'area industriale in oasi di ospitalità sostenibile». Il «Premio Talento Italiano 2014» è stato assegnato all’hotel comasco a quattro stelle per la sezione dedicata alle «Imprese ospitali». Il rural resort vive integrato nell’ambiente dell’Isola di Baggero, antica frazione costituita dalle Monache Benedettine

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del 1722 e si propone come segno di cambiamento che ascolta i bisogni dell’eco sostenibilità. Ben il 50% dell’energia prodotta viene generato grazie a sole, acqua e vento, unica struttura in classe A con certificazione «silver grade». Il premio all’Hotel Ristorante «Il Corazziere» è il riconoscimento anche di quanto attuato nella frazione di Baggero, nel Parco Valle Lambro, dove sono stati costituiti diversi punti d’interesse sia d’impatto ambientalistico che di recupero di attività del sistema produttivo, grazie alla collaborazione con il Comune di Merone e con numerosi privati con un’alta sensibilità al tema ambientale: aree verdi, piste ciclopedonali, eco-ostelli, eco-cascine, bike sharing, percorsi vita, aree quattrozampe, ecomuseo della storia e delle tradizioni.


ITALIAN TALENT AWARD, TO HOTEL CORAZZIERE OF MERONE

The slogan, «Oh my God…We’re not luxury, we’re green», impressed the jury. The eponymous restaurant of Hotel Il Corazziere of Merone, run by Andrea Camesasca, is the winner of Italian Talent Award 2014 annually given to the protagonists of sustainable, responsible tourism. Il Corazziere, known as a «rural resort», was chosen by the jury, «Not only for the high sustainability of the facility but also for its commitment to the territory it occupies encouraging and participating in the creation of the first eco-hamlet in Italy through the transformation of an industrial area into an oasis of sustainable hospitality». The Talent Award 2014 was awarded to the 4-star hotel in Como in the section devoted to Imprese Ospitali (hospitable ventures). The resort is well-integrated into the

environment of Isola di Baggero, an old hamlet built by Benedictine monks in 1722, and is a good example of change that heeds to the eco sustainability principle. Some 50% of the energy produced is from the sun, water and wind, the only facility of its kind in Class A boasting a silver grade certificate. The award to the restaurant, Il Corazziere, is also an acknowledgement of how much has been done in the Baggero hamlet, situated inside Valle Lambro Park, where a number of eco-friendly recreational areas have been realized, including conversion of factories, by Merone municipality working with private citizens, such as parks, cycling/walking trails, eco-hostels, eco-farmhouses, bike sharing stands, fitness trails, dog areas, and an eco-museum of history and traditions.

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TRASPORTI INTERNAZIONALI RAPIDI IL SERVIZIO JUST IN TIME DI BIANCHI GROUP

Bianchi Group, leader sul territorio nel settore dei trasporti internazionali, dal terminal di Casnate con Bernate mette a disposizione della clientela un’efficiente rete di trasporti con collegamenti quotidiani con i principali centri commerciali-industriali europei. Nel caso fosse richiesto un servizio ancora più performante, Bianchi Group è in grado, tramite l’esclusivo servizio JIT (Just In Time) di garantire tempi di trasporto eccezionalmente rapidi. La maggior parte delle imprese che in questi anni di operatività ha usufruito del servizio JIT ne ha apprezzato la validità, richiedendone il supporto per ulteriori spedizioni. Identificando i flussi strategici/critici nonché i rischi industriali/commerciali (e relativi costi indotti) correlati ad una gestione non adeguata del trasporto, Bianchi Group offre soluzioni “a valore aggiunto” che prevedono un perfetto monitoraggio dei transit time e delle date di consegna (né prima, né dopo), gestione urgenze, gestione personalizzata dei tempi di trasporto e dell’informazione correlata. Diversi i benefici per la clientela. Dal punto di vista produttivo/organizzativo: migliore controllo sugli approvvigionamenti, riduzione delle scorte di sicurezza, riduzione utilizzo di soluzioni “dedicate” di trasporto, riduzione rischio fermo linea. Dal punto di vista commerciale: riduzione del rischio di “non conformità”/penalità in caso di ritardo a destino, coerenza qualità del prodotto/ servizio cliente, valorizzazione immagine azienda, fidelizzazione clienti. L’ufficio commerciale di Bianchi Group è a disposizione per informazioni e per studiare le migliori soluzioni in modo da soddisfare ogni specifica esigenza del cliente.

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FAST INTERNATIONAL TRANSPORTATIONS JUST IN TIME SERVICE BY BIANCHI GROUP

I nostri automezzi che ogni sera partono per tutte le principali destinazioni europee

Info Via Adda 18/20, 22070 Casnate con Bernate (Como) Tel. +39 031 566811 +39 031 2287900 Fax +39 031 566881 www.bianchitrasporti.com La capogruppo delle società italiane, opera nel settore TIR - EUROPA

Bianchi Group, leader in the sector of international trasports, has a disposal a net of transports with daily connections to the most important European commercial-industrial centers. Should you need a more customized service, Bianchi Group can grant an exclusive service JIT (Just In Time) for an exceptional fast service. Identifying the strategic/critic aspects together with the industrial/commercial risks (and related costs) combined with an unappropriate transport management, Bianchi Group offers solutions with an 'added value' which foresees a perfect control of the transit time and of the delivery dates (not before, not after), emergency managemet, customized management of the trasport time and of the related information.Customers are at the forefront. Production and organization: a better control on goods, a reduction in the spare goods, a reduction in the use of "customized" transport solutions, reduction in the risk of stopping the productive line. Commerce: reduction in the risk of "not in compliance" / penality in case of delivery delay, balance between quality of the service/customer service, improve the company profile, creation of a customer net. The commercial office of Bianchi Group stays at disposal for information in order to study the best solutions to meet the customer needs.

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WONDY SUPEREROE

di Davide Cantoni

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Capita che mentre corri tra redazione e supermercato, asilo, un aperitivo, una pennica sul divano e una sessione di nascondino con i tuoi figli qualcosa nel tuo corpo dica: “guarda che non va”. Capita che una carezza di tuo marito segnali qualcosa che prima non c’era. Capita che il mondo si stravolga perché la parola malattia (non un raffreddore, nemmeno una polmonite) fino a ieri parte di un linguaggio esterno (che certo non hai mai sottovalutato me nemmeno provato come si prova la ferita di una mastectomia) diventi un fatto medico, biologico. In definitiva, intimo. Capita l’imprevisto, diciamo così. Allora accade che una donna scopra di avere un tumore al seno. E il paradigma di una vita normale, normale alla milanese (cioè a velocità supersonica e a gesti superdinamici), deve ribaltarsi. Test, analisi, palpazioni, attesa, sempre attesa tra un passaggio e l’altro nel bianco candeggiato delle piastrelle di un ambulatorio. La parola è cancro e va pronunciata bene, perché è quello di cui stiamo parlando. Francesca Del Rosso è una giornalista, una brava giornalista che ha compiuto 40 anni da poco. E’ una sposa, una mamma e anche in questo è brava. Poi è diventata una malata, anzi una super malata. Francesca ci ha provato per una vita a trasformarsi nel suo sogno di bimba, quella splendida amazzone di Lynda Carter, nei panni di Wonder Woman. Ce l’ha fatta quando si è ammalata. Perché Francesca ha un’arma segreta, un’ironia geniale, curvilinea, acuta: tanto da confondere per quanto sa essere imprevedibile (leggere il libro per capirlo). Francesca è un supereroe che ha trovato la sua Kryptonite e l’ha sconfitta. La Kryptonite che fa perdere i capelli, fa vomitare, fa sentire l’ombra di quello che si era

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prima. Tanto che alla fine le forze sono minime, anche quelle dell’anima. Ma Wondy nella sua supernormalità ha vinto. E ora lo racconta. Deve raccontarlo. Perché la supernormalità non è un dono del cielo o di qualche dio. E’ l’esatto contrario. E’ un dono che arriva da dentro. Un dono per tutti. La sua storia è diventata prima un blog (chemioavventurediwondy. vanityfair.it/), poi un libro, “Wondy, ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro”, (Rizzoli, 17 euro 314 pagine). «Siamo tutti supereroi – ha raccontato Francesca presentando il suo libro alla Feltrinelli di Como – solo che non lo sappiamo. Nei momenti di maggiore difficoltà, nel mio caso di fronte a un tumore al seno l’ho scoperto». E ogni superpotere è un’arma. «Armi per curarsi, non necessariamente per guarire, sono l’autoironia e il sorriso. Vedere il bicchiere mezzo pieno aiuta a vedere anche in mezzo al buio, perché sia pure piccola una luce c’è sempre». “Wondy” è un racconto non allungato nella sciacquatura del buonismo, Francesca non indora la pillola. Piuttosto, offre una narrazione che finalmente permette di parlare con lievità (non leggerezza, sia chiaro) di un tema che mediaticamente non paga. Così se i network spesso fanno divulgazione “scientifica” solo intorno alla salute buona (mal di schiena e mal di unghie) Francesca viene a ricordare che parlare di salute cattiva (cancro, si dice cancro al seno) è un bene. E’ prevenzione. E’ consapevolezza. Per le donne, per le giovani donne. E dunque, a noi maschi, Clark Kent di quartiere che Superman che lo sogniamo giusto la notte, non resta che guardare, leggere e imparare. Imparare il “come si fa” ancora una volta da una donna: ché poi è la storia di sempre.


WONDY SUPER HERO Nella foto, presentazione del libro alla Feltrinelli di Como

While you’re rushing from the editorial office to the supermarket, kindergarten, to a bar for an aperitif, taking a nap on the sofa, playing hide and seek with your children, your body may be trying to tell you something, ‘Look, there’s something wrong.’ It may happen that a caress from your husband signals something that wasn’t there. The world may be rocked, upset because the word illness (not a cold or even pneumonia) until yesterday part of an external language (which you certainly never underestimated but did not experience the wound of a mastectomy either) becomes a medical fact. In definitive terms, becomes a personal concern. Ler’s say, something unexpected happens. Hence, a woman finds out she has breast cancer. And a normal life, normal for a Milanese that is (super fast, super dynamic) turns upside down. Tests, palpation, waiting, always waiting between one examination, test and another in a sterile surgery. The word is cancer and it should be pronounced well, because that’s what we’re talking about. Francesca Del Rosso is a journalist, a good one, who turned 40 recently. She’s a wife and a mother, she is also god at this. Then she fell ill, very ill. Francesca had tried her whole her life, ever since she was a child, to become that splendid amazon, Lynda Carter, playing Wonder Woman. She made it when she became ill. Because Francesca has a secret weapon, a genial, curvilinear, sharp sense of irony so much that her unpredictability (read the book to fully comprehend) can result confusing. Francesca is a super hero who came across Kryptonite and defeated it. Kryptonite causes hair loss, nausea, turns you into a shadow of your former self.

In the photo, the presentation of the book at the Feltrinelli of Como

In the end you have little energy left, the same happens to your soul. But Wondy in her super normality won, and now wants to tell it, must tell it. Because super normality is not a gift handed down from heaven, by some God. It’s the exact opposite. It’s a gift that comes from within. A gift for everyone. Her story first became a blog (chemioavventurediwondy. vanityfair.it/), and then a book, ‘Wondy, how to become a super hero and defeat cancer’ (Rizzoli, 17 euros, 314 pages). «We’re all super heroes» said Francesca, when she presented her book at Feltrinelli bookshop in Como «but we just don’t know it. At moments of serious difficulty, in my case the diagnosis of a breast tumor, made me realize this». Every super power is a weapon. «Weapons for treatment, not necessarily for healing, are self mockery and a smile. Seeing the glass half full helps see also in pitch darkness because even if feeble, there’s always light». Wondy is an undiluted story without degenerating into do-goodery, Francesca is not gilding the pill; she is offering a story that light-heartedly deals with a theme that has little attraction for the mass media. Hence while networks are often interested in broadcasting scientific programs around good health (backache, aching nails) Francesca chose to remind that talking about bad health (cancer, breast cancer) is a good thing too. It’s prevention. It’s awareness. For women, for young women. Therefore us boys, Clark Kents of the neighborhood whom we dream of as Superman only at night, have only to look, read and learn. Learn, ‘How to do it’ once more from a woman, which is again, nothing but the same old story.

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AL TEATRO SOCIALE DI COMO L’OSCAR DELLA LIRICA 2014 F O C U S O N

«E’ un premio che non va solo al teatro, ma a tutti, perché è il riconoscimento di un progetto realizzato con la città e per la città». Dalle parole di Barbara Minghetti, direttrice del Teatro Sociale di Como, traspare la soddisfazione per aver conseguito l’International Opera Awards 2014, una sorta di "Oscar della Lirica" conferito al teatro comasco per la sezione Accessibility. In particolare, è stata premiata la messa in scena dei Carmina Burana di Carl Orff alla quale hanno partecipato anche centinaia di comaschi ‘dilettanti’ in occasione del 200° anniversario della fondazione. «La soddisfazione nasce proprio dall’avere unito più di 500 persone da diverse realtà, – aggiunge Barbara Minghetti – con noi hanno collaborato il conservatorio, cori, scuole e tantissimi appassionati. E’ un progetto unico in Italia e stiamo lavorando perché diventi un appuntamento fisso e

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qualificante della nostra città capace di attrarre pubblico, come il Rossini Opera Festival di Pesaro o come il Bregenzer Festspiele di Bregenz». Gli Opera Awards, creati a Londra nel 2012, premiano i successi di musicisti, produttori e artisti che lavorano nell’ambito operistico distinguendo svariate categorie. Al Teatro Sociale di Como è stato riconosciuto il merito di avere creato una programmazione di apertura verso il pubblico con "200. Com. Un Progetto per la città. Carmina Burana", che ha superato in finale enti lirici di prestigio: Badisches Staatstheater Karlsruhe, Opera Australia - Handa Opera on Sydney Harbour, Ruhr Triennale e Scottish Opera. Per il 2014, il progetto del Teatro Sociale prosegue con la messa in scena di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni: 400 persone radunate appositamente all’Arena in un allestimento di grande effetto scenografico.


COMO'S TEATRO SOCIALE RECEIVES OPERA OSCAR

«It's an award that doesn't only go to the theatre but everyone because it is an acknowledgement of a project realized with the city for the city». From the words of Barbara Minghetti, director of Teatro Sociale di Como, shine through the satisfaction for the prize from the International Opera Awards 2014, considered a sort of Oscar, in the 'Accessibility' section. In particular the staging of Carl Orff 's Carmina Burana in which hundreds of ordinary Comaschi also participated to mark the 200th anniversary of the theatre's foundation. «The satisfaction comes from assembling over 500 people of diverse background - adds Minghetti - the local conservatory, choirs, schools and numerous opera lovers collaborated with us. It was a unique project in Italy and we're working to make

it a permanent event that elevates our city to attract a large public like the Rossini Opera Festival in Pesaro or the Bregenzer Festspiele of Bregenz». The Opera Awards, created in London in 2012, are given to successful musicians, producers and artists working in the various sections of opera. Teatro Sociale di Como was singled out for creating a program open to the public with '200.Com, a project for the city. Carmina Burana,' which was short listed along with prestigious opera houses: Badisches Staatstheater Karlsruhe, Opera Australia - Handa Opera on Sydney Harbour, Ruhr Triennale, and Scottish Opera, and won. In 2014, Teatro Sociale project continued with the staging of Pietro Mascagni's Cavalleria Rusticana with 400 participants in the Arena gathered on a striking set.

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EVENTI

LA NUOVA PORSCHE MACAN AL CASTELLO DI CASIGLIO foto Archivio Centro Porsche Como

Eleganza ed esclusività nella suggestiva location del castello di Casiglio di Erba dove, in collaborazione con il Centro Porsche di Como (www.como.porsche.it), si è tenuta la presentazione della nuova Macan, l’ultima arrivata in casa Porsche. Circa cinquecento partecipanti hanno potuto gustare in anteprima la «tigre» della rinomata casa automobilistica di Stoccarda, presentata dal direttore vendite del Centro Porsche Como, sig. Marco Teli e dal dott. Pietro Innocenti, direttore generale di Porsche Italia, che ha colto l’occasione per visitare lo storico castello che ha ospitato l’evento. Una bella serata in stile casual resa possibile dal patron di Techno Motori, Giancarlo Pettine. Un video ha introdotto la presentazione dell’auto, sottolineando l’intenso senso di vitalità e piacere di guida, il design sportivo, l’abbondanza di spazio per hobby e tempo libero e le elevate prestazioni, senza andare a discapito della sicurezza. Una carrellata di innovazione che ha coinvolto i fortunati protagonisti, il tutto accompagnato da musica dal vivo, sfiziosi stuzzichini e gustosi drink. Tutti hanno così potuto gustare per qualche ora la magica atmosfera del luogo e respirare l’aria corsaiola, ma nello stesso tempo elegante, che Porsche da anni fa provare ai suoi clienti, oggi più che mai con Macan: un’imperdibile occasione per vivere quella che, oltre ad essere un’auto, è uno stato d’animo a quattro ruote.

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THE NEW PORSCHE MACAN AT CASTELLO DI CASIGLIO

Elegance and exclusivity in the suggestive location of Castello di Casiglio of Erba where, in collaboration with the Centro Porsche of Como (www.como.porsche.it), it was held the presentation of the new Macan, the last one of Porsche. About 500 participants enjoyed the preview of the ÂŤtiger Âť of the renewed car company of Stuttgart, presented by the sale director of the Centro Porsche Como, Marco Teli and by the general director of Porsche Italia, Pietro Innocenti, who also visited the historical castle where the event was held. A beautiful evening in casual style organized by the patron of Techno Motori, Giancarlo Pettine. A video of presentation introduced the car, stressing the sense of vitality and the pleasure to drive, the sports design, the space at disposal for hobbies and free time and the high level of performances, always keeping the highest safety standards. An overview of innovation which involved the lucky protagonists, live music, apetizers and drinks that the staff offered with accurancy thanks to theit experience in this field. Everybody enjoyed the magic atmosphere of the place and the sports but at the same time elegant atmosphere, that Porsche conveys to his customers, today more than ever with Macan. An incredible occasion to experience a state of mind that goes behind the car world.

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C U LT U R A

LA MONUMENTALE STORIA DI COMO A CURA DELLA SOCIETA’ ARCHEOLOGICA COMENSE di M.B.

Il progetto è monumentale e si propone come la più aggiornata e la più completa storia di Como dopo quella che, sul finire del millesettecento, venne compilata dal marchese Giuseppe Rovelli. Il piano della «Storia di Como», edita dalla Società Archeologica Comense, prevede cinque volumi che comprendono oltre duemila anni della città, dalle origini fino ai giorni nostri. Come prosecuzione ideale dell’opera del Rovelli, la Società Archeologica ha deciso di pubblicare per primo l’ultimo volume (suddiviso in tre tomi) intitolato dall’Età di Volta all’Epoca Contemporanea, che contiene importanti ed innovativi studi, coordinati a suo tempo dal compianto prof. Giorgio Rumi. In oltre mille pagine, con centinaia di illustrazioni, sono trattati gli aspetti storici, economici, urbanistici, artistici, sociali e sportivi che hanno caratterizzato la vita di Como e del suo territorio dal 1750 al 1950. Uno spaccato importante e a volte inedito che offre nuovi strumenti di informazione e di indagine sul ruolo e sulle aspirazioni attuali della città. E’ seguita poi la pubblicazione del secondo tomo del primo volume «Dalle Origini alla Romanità». Il libro, dedicato al periodo che va dalla romanizzazione del capoluogo lariano alla caduta dell’Impero romano (196 a.C.– 476 d.C.), si apre con un omaggio al professor Giorgio Luraschi, l’insigne latinista docente di diritto romano scomparso tre anni fa, di cui viene pubblicato uno studio dal titolo «Como Romana: vicende, istituzioni, società». Il piano di pubblicazione dell’opera proseguirà nei prossimi anni seguendo il criterio cronologico. E’ già in corso la preparazione del volume dedicato alla preistoria e alla protostoria della città e del suo territorio. Complessivamente, un’opera imponente che la Società Archeologica Comense propone, in collaborazione con la rivista Magic Lake, a un prezzo speciale.

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In questa pagine, le copertine In this page, the covers

THE MONUMENTAL HYSTORY OF COMO BY SOCIETA’ ARCHEOLOGICA The project is monumental and is meant to become the most updated and complete history of Como after the one that, at the end of the 18th century, was written by the marquise Giuseppe Rovelli. The plan of the «History of Como» by Società Archeologica Comense is made in five books, describing over 2000 years of the city, from the origins up to now. As a continuation of the work of Rovelli, Società Archeologica decided to publish first the three volume of the last book, from the Age of Volta to the Contemporary Afe, which contains important and innovative studies, once coordinated by the late lamented Professor Giorgio Rumi. In more than 1000 pages, with hundreds pictures, you can read about historical, economic, urban, artistic, social and sports events which characterized the life of Como and its territory from 1750 until 1950. A detailed and sometime unpublished description that offers new information instruments to discover the present role and aspirations of the city. Then it follows the publication of the second volume of the first book «From the origins to the Roman time». The book, dedicate to the period which goes from the fall of the Roman empire (196 B.C.- 476 A.C.), it starts with an homage to Professor Giorgio Luraschi, the famous latinist, teacher of Roman Law, who passed away 3 years ago, his published study was entitled «Roman Como: story, institutions, society». The plan of publication of the work is continuing in the next years following a chronological criterion. The book about the Prehistory and the Protostory of the city and its territory. It is for sure an imposing work by the Società Archeologica Comense in collaboration with the magazine Magic Lake, at a special price.

NEWS Per il lettori di Magic Lake, ogni volume della “Storia di Como” è disponibile al prezzo speciale di 70 euro presso la sede della Società Archoleogica Comense. For the readers of Magic Lake, each book of the "History of Como" is available at a special price of 70 euro at the Società Archoleogica Comense,

Società Archoleogica Comense, piazza Medaglie d’Oro 6, Como. Tel. e Fax 0039 031 269022, info@archeologicacomo.org

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SPORT

ATP TOUR CHALLENGER

CITTA DI COMO 2014 di Davide Cantoni foto Archivio Tennis Como, Elvira Pezzotti, Ludovico Giussani

Grande attesa e dettagli in fase di definizione: l'edizione 2014 del torneo di tennis Città di Como si annuncia, come sempre d'altronde, di altissimo livello. «Sarà l’unico torneo in quella settimana se si esclude ovviamente il Flushing Meadows» spiega il presidente del Tennis Como, Giulio Pini. «Bangkok è stato cancellato - aggiunge - e siamo rimasti noi, ovviamente generiamo una grande attrattiva e avremo una lista di giocatori piuttosto importante». Dal punto di vista organizzativo ogni dettaglio con l’ATP – associazione che gestisce i tornei maschili di tutto il mondo – è stato definito: ATP gestirà le wild card. «Una scelta – evidenzia il presidente – presa in chiave giovani. La federazione normalmente le assegna agli esordienti che difficilmente riescono ad entrare in questo tipo di torneo». L’organizzazione viaggia veloce anche sul fronte delle sponsorizzazioni dove, dice il presidente, «siamo a buon punto». Già definiti i main sponsor per il singolo e per il doppio: rispettivamente Intesa San Paolo e Bianchi Group. Novità anche per quanto riguarda il premio finale passato da 30 a 35mila dol-

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lari. «La grande affluenza di pubblico serve a ricordare, se ancora ce ne fosse bisogno, che questo torneo merita di essere mantenuto» aveva fatto sapere qualche mese fa l’ATP a proposito del "Città di Como" che, oltre ai meriti sportivi e organizzativi, può vantare anche un record assoluto di pubblico: ben oltre 12mila spettatori nell’edizione 2013. E sempre l’ATP ha voluto sottolineare come il torneo sia collocato in una «bellissima posizione con il circolo vicino al famoso Lago di Como. I giocatori amano venire e stare qui. La sorridente squadra di volontari dà un’impronta di familiarità all’evento e lo rende ancora più accattivante». Insomma, il torneo è una delle punte di diamante dello sport comasco, riconosciuta a livello internazionale. Tra le sfide future per il presidente Pini e per il direttore tecnico Paolo Carobbio l’ambizione a inserire l’edizione 2015 nel calendario di Expo. Obiettivo tutt'altro che impossibile anche perché il torneo è l’ultimo evento di sapore mondiale rimasto a Como mentre, sul fronte regionale, ha solo due “concorrenti” analoghi a Bergamo e Milano.


Great e xpec tations and details to be def ined. The edition 2014 of the tennis tournament Cit tà di Como is e xpec ted to be at the highest level. «We are the only tournament during that week , e xcept for Flushing Meadows » e xplains the pre sident of Tennis Como, Giulio Pini. « Bangkok was cancelled - he said - and now it is just us, obviously we will at trac t lots of people, we have a list of quite impor tant players ». From the organization point of view ever y detail with ATP has been def ined, ATP is handling the wild cards. « A choice - stresses the president - to suppor t the young players. The federation usually give them to the players who cannot par ticipate in this kind of tournament ». The organization is fast also regarding sponsorship, they are at a good point. The main sponsors are already def ined for the single and for the double: Intesa San Paolo and Bianchi Group. News also regarding the f inal prize which goes from 30 to 35 thousands USD. «The

great interest of the public means that this tournament has to be kept » this is the opinion e xpressed by ATP about the tournament "Cit tà di Como" that, a par t from the spor ts and organization aspec ts, can also boast an absolute record of public: 12.0 0 0 spec tators in the edition 2013. Moreover the tournament is located in a «beautiful set ting, close to the famous Lake Como. Players love to come here. The voluntar y staf f transmit the idea of a familiar event and let it be more at trac ting ». The tournament represents one of the most impor tant spor ts event in Como, known at international level. Among the future challenges for the president Pini and the technical direc tor Paolo Carobbio is the ambition to include the edition 2015 in the calendar of E xpo. It is not an hard task , because the tournament is the last international event held in Como, while in the Lombardy region, it has just t wo similar "competitors" in Bergamo and in Milan.

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SPORT

RODA: GENERAZIONI VINCENTI di M.B foto Archivio Roda

E’ davvero un momento d’oro per i fratelli Giorgio e Andrea Roda, che hanno ereditato la passione dei motori dal papà Gianluca, pilota Ferrari a livello internazionale nelle gare di durata. Alla sua prima partecipazione all'International GT Open, sul prestigioso circuito del Nurburgring, in Germania, il 19enne Giorgio Roda è salito sul gradino più alto del podio con la sua Ferrari 458 Italia del team AF Corse. «Non mi aspettavo certamente un avvio di stagione così –ha dichiarato il promettente pilota- sono veramente contento di aver centrato la vittoria alla mia prima gara a 'ruote coperte'». Podio anche per il fratello Andrea, all’Hungaroring di Budapest, in Ungheria, nel Campionato

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Auto GP World Series 2014. Il comasco, portacolori del team Virtuosi UK, è infatti giunto terzo al traguardo, un risultato più volte sfiorato in passato, ma mai raggiunto. E per concludere il momento d’oro, c’è da segnalare il debutto di Andrea Roda sulla pista di Monte Carlo dove ha guidato per la prima volta la Dallara della Formula Renault 3500. «Sono davvero eccitato di aver concluso senza problemi la mia prima corsa a Monaco – ha dichiarato - non ho spinto al 100% per non commettere errori ed andare a casa con danni alla vettura. Ho migliorato ad ogni giro la mia performance, tant’è vero che il mio miglior giro in gara è stato di oltre due secondi più rapido del tempo della qualifica».


Roda: winning generations It truly is a golden moment for brothers Giorgio and Andrea Roda who have inherited a passion for engines from their father Gianluca, a Ferrari racing driver of international standing. In his first participation in GT Open in the prestigious Nurburgring racetrack of Germany, 19-year-old Giorgio Roda came first in his Ferrari 458 Italia of Team AF Corse. «I really didn't expect such a brilliant start to the season» said the promising driver «I'm very pleased to win my very first 'covered wheels' race». Brother Andrea also stood on the winners' podium at Hungaroring of Budapest, Hungary in the Auto GP World Series Cham-

pionship 2014. The Como-native driving for Virtuosi team of UK, finished 3rd, an objective he has come close to many times in the past but never achieved. To round off this golden moment, Andrea Roda's debut on Monte Carlo racetrack has to be mentioned where he drove a Dallara in the Formula Renault 3500 motor race. «I'm really excited to have completed my first race at Monte Carlo» he said «I didn't push 100% to avoid making errors and damaging the car. Nevertheless, my performance improved lap after lap so much that my best lap time during the race was over two seconds faster than my qualif ying time».

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SPORT

CALCIO COMO SETTORE GIOVANILE di Gabriele Palimento foto Augusto Santini

A stagione terminata è tempo di bilanci. Una regola questa, nel calcio ancor più che in ogni altro ambiente, che dev’essere rispettata pienamente. Da un lato la prima squadra: centrando l’obiettivo dei playoff posto ad inizio campionato, ha dovuto abbandonare la competizione solo dopo una sfortunata lotteria di rigori contro il Sud Tirol. Dall’altro un settore giovanile in forte crescita, con risultati che vanno anche al di sopra delle aspettative. Otto le formazioni di ragazzi e ragazzini allestite, due in più rispetto alla stagione precedente, un team di tecnici motivati, allenatori preparati e, soprattutto, l’obiettivo di riportare tutto il movimento giovanile della società lariana ai fasti di un tempo, quando era considerato a ragione uno tra i migliori in Italia. Ottimi i risultati ottenuti sul campo: buona la stagione della formazione Berretti di Beppe Bergomi che, al di là della posizione in classifica, ha espresso un bellissimo calcio e “regalato” un paio di elementi per le nazionali giovanili oltre che per la prima squadra. Incredibile la stagione degli Allievi Nazionali guidati da Christian Boscolo che centrano la fase fina-

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le dei playoff (ancora in corso – ndr) dopo oltre 15 anni di assenza. Di rilievo i risultati ottenuti anche da tutte le altre formazioni, dai Pulcini ai Giovanissimi, dagli Esordienti agli Allievi regionali. Ma veramente importanti sono i risultati ottenuti fuori dal campo sotto la supervisione del vice presidente Flavio Foti e dei responsabili Roberto Galia e Silvano Fontolan. Tante iniziative per coinvolgere il territorio lariano in una partecipazione più attiva: dal “Progetto Herons”, una forma di collaborazione e di scambio per le società dilettantistiche della provincia, all’organizzazione di camp e stage estivi per i più piccoli. Fondamentalmente tanta credibilità che, nonostante le difficoltà ereditate dagli anni passati, pian piano si sta recuperando. Ciliegina sulla torta, il rientro in società di una persona che aveva gestito l’ultimo grande settore giovanile del Como: Giancarlo Centi. Un lavoro senza sosta fatto di sacrifici, passione e con il sostegno di Amici di Como che, anche quest’anno ha creduto, e crede, fortemente nello sviluppo del settore per il bene del Calcio Como e di tutto il territorio lariano.


CALCIO COMO YOUTH SECTOR At the end of the season it is time to make some considerations. This is a rule to respect in ever y field, above all in soccer. From one side the first team: the goal achieved was the one of playof fs, they had to abandon the competition after an unluck y lotter y of penalties against Sud Tirol. From the other side, a youth sector on the rise with results that turned to be better than those expected. 8 teams among kids and children, 2 more than the previous season, a team of good technicians, prepared coaches and above all the goal to bring all the youth sector back to the ancient glor y, when it was considered to be one of the best in Italy. Great results on the field: good season for the team Berretti of Beppe Bergomi that a part from the position in the classification, expressed a high level of soccer "giving" two players to the youth national teams and for the professional team. Incredible season for the Allievi Nazionali with coach Christian Boscolo reached the final phase of playof f (still to be played )

after more than 15 years they were not taking part in. Important results also reached by all the other teams, from Pulcini to Giovanissimi, from Esordienti to Allievi regionali. But the most important results were reached outside the field under the supervision of the vice president Flavio Foti and of Roberto Galia and Silvano Fontolan. Many initiatives to involve the people of Como in supporting the club: from the “Progetto Herons�, a form of collaboration and exchange for youth club teams of the province, to organization of summer camps and stages for the children. It is fundamental to regain credibility step by step, despite all the difficulties of the past. Last but not least the return of a person who was in charge of the last successful youth sector of Como: Giancarlo Centi. A non-stop work made of sacrificies, passion and the support of Amici di Como that also this year put his trust in the development of the sector to support not just Calcio Como but the entire territor y of Como.

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SPORT

Abass

una promessa mantenuta di Fabrizio Comerio foto Archivio Pallacanestro Cantù

Il ragazzo è diventato un uomo, non solo in fatto di statura, ma anche a livello di agonismo e consapevolezza. Awudu Abass (per tutti Abi), nato e cresciuto a Como, è stato notato immediatamente dalle giovanili della Pallacanestro Cantù dove si è forgiato ed è diventato giocatore e con il sorriso e la voglia di imporsi ha impressionato tutti, arrivando fino alla panchina di serie A. Sotto la supervisione di Pino Sacripanti, Abass, classe 1993, quest’anno ha stupito tutti, tranne forse se stesso, perché come dice lui da uomo navigato “il lavoro paga sempre”. «E’ stato un anno decisamente importante per me - afferma Awudu Abass - ho avuto la possibilità di giocare con continuità. All’inizio ero un po’ nervoso, poi però in campo ho cominciato ad assumermi responsabilità ed ho capito cosa potevo dare, da lì è stato tutto più facile. Mi sono trovato benissimo con tutti i miei compagni, a cui devo un grazie per i tanti consigli che mi hanno dato durante gli allenamenti». Anna Cremascoli, presidente

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della società canturina, è la sua prima tifosa e non ha nascosto più volte la speranza di vederlo maturare cestisticamente ancora di più: «Siamo felici soprattutto della crescita del nostro giovane Abass, la prossima stagione sarà una pedina ancor più importante». Il giovane comasco, però, su queste dichiarazioni non si scompone: «Sono felice di queste belle parole del presidente che ringrazio, ma adesso devo continuare a lavorare duro. E qui mi può aiutare il mio coach Pino Sacripanti che mi ha dato tanta fiducia: ora però devo essere bravo io a migliorare in alcune cose come il controllo di palla e altri aspetti fondamentali per la mia crescita». Per un comasco giocare e fare la differenza nella Pallacanestro Cantù è un motivo di orgoglio doppio: «Ho fatto tutte le giovanili a Cantù, non potevo chiedere di meglio. Da piccolo vedevo giocare campioni come Stonerook e Thornton e sognavo di arrivare ai loro livelli. Sono orgoglioso di indossare questa maglia, più di così non potevo sperare».


Abass a kept promise The guy became a man, not just phisically but also from the competitive and awareness point of view. Awudu Abass (known as Abi) born and raised in Como, was immediately noticed by Pallacanestro Cantù were he was raised as a player with a smile on his face and the desire to find his place, until he started playing for the serie A . Under the super vision of Pino Sacripanti, Abass, born in 1993, this year wonder ever ybody, a part from himself, because as he usually says "work hard and you will succeed". «It has been a ver y important year for me - says Awudu Abass - I got the chance to play continuously. At first I was a bit ner vous, then on the field I started to understand what I could give, so ever ything came easier. I got on well with all my team mates, I have to thank them for all the suggestions they gave me during the trainings». Anna Cremascoli, president of

the club, is his first fan and she didn' t hide the hope to see him grow more and more: «We are happy above all of his growth, nex t season he will have a more important role». The young player from Como doesn' t want to say too much: «I am happy for these good words of the president, of which I thank her, but now I still have to work hard. And my coach Pino Sacripanti can help me, he already put his trust on me: now I have to improve in few things, such as ball control and other fundamental aspects for myself ». For a person from Como, to play and make the dif ference in Pallacanestro Cantù is a reason to be proud twice: «I played in the youth teams of Cantù, I couldn' t ask for more. When I was a child, I used to see champions like Stonerook and Thornton and I had the dream to reach their levels. I am proud to wear this jersey, I couldn' t ask for more».

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SPORT

LA Briantea84 FA IL BIS di Fabrizio Comerio foto Archivio Briantea84 «Vincere uno scudetto è difficile, ripetersi due anni di fila è molto più complicato». Sì, perché la Briantea84 quest’anno è riuscita a rivincere il tricolore per il secondo anno consecutivo. Angelo Porro Presidente della BCC Cantù è felice a dir poco per il nuovo traguardo (il quarto titolo in totale) della Briantea84. Una serie bellissima quella tra la squadra lariana e l'altra finalista, la Roma Santa Lucia. «L’inizio di stagione non faceva presagire un tale risultato - afferma Porro -, ma il pregio di questa squadra è sicuramente stato di non mollare davvero mai. Abbiamo avuto un pizzico di fortuna in alcune situazioni, ma lo sport è bellissimo anche per questo. Vincere gara 1 all’ultimo secondo con un canestro di Francesco Sartorelli, è stata sicuramente la chiave per portare a casa questo quarto scudetto. Se avessimo dovuto tornare a Roma non so come sarebbe finita. Tutti i ragazzi sono stati straordinari, dal primo all’ultimo.

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Gara 2 è stata altrettanto spettacolare e avvincente, giocare in una cornice di pubblico come c’era quella sera a Seveso ha dato una spinta in più ed è stato un momento speciale per tutti. Il basket in carrozzina è uno sport fantastico, i ragazzi si danno dei grandi colpi ma alla fine della partita sono tutti amici, molti sport avrebbero da imparare». Poi Porro ricorda anche il 4° posto ottenuto in Europa dalla squadra di Malik Abes: «Se in Italia abbiamo avuto un minimo di fortuna, in Europa è stato il contrario. Ci siamo comunque piazzati quarti e questo è stato un ottimo risultato, ci siamo difesi alla grande e siamo molto soddisfatti. Doveroso fare i complimenti davvero a tutti: giocatori, allenatori e dirigenza, ma in particolare alla responsabile della Comunicazione, Silvia Galimberti e, ovviamente, al Presidente della Briantea84 Alfredo Marson per il fantastico lavoro che hanno svolto».


BRIANTEA84 HAS THE SECONDS

«Win a championship is dif ficult, do it two years in a row is much more dif ficult». Yes, because Briantea84 this year won again the championship. Angelo Porro President of BCC Cantù is happy of the new goal achieved (the 4th championship) of Briantea84. Beautiful playof f between the team of Como and its competitor, Roma Santa Lucia. «At the beginning of the season we didn' t expect such a result -says Porro -, this team never gave up. We were luck y in some ways, but sport is beautiful also for this aspect. We won game 1 at the last second with a shot by Francesco Sartorelli, it was the key to win this fourth championship. Should we have to come back to Rome, I don' t know how it could end. All the players have been great, ever yb-

dy. Game 2 was spectacular and compelling, play with the fan we had in Seveso that evening, was amazing for all of us. Basket in wheelchair is a great sport, the guys play hard, but at the end of the game they are all friends, many players should learn from them». Then Porro reminds of the 4th place in Europe of the team of Malik Abes: «In Italy we have been luck y, not in Europe. Any way we got the fourth place and it has been a good result, we play a good defence and we are happy. We have to say thank you to ever ybody: players, coaches and staf f, but in particular to the person in charge of communication, Silvia Galimberti, and obviously to the President of Briantea84 Alfredo Marson for their great work».

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SPORT

1300 ATLETI AL TROFEO CITTA’ DI COMO di M.M. foto Archivio Como Nuoto

Partecipazione ed entusiasmo ai massimi livelli per il X Meeting Internazionale di nuoto «Città di Como». Non solo per i numeri, 1300 atleti per un totale di 39 società e circa 3200 presenze gara, ma anche per i risultati cronometrici e per la magnifica organizzazione. Promossa dalla storica società sportiva Como Nuoto alla Piscina Olimpica di Muggiò, la due giorni di nuoto ha visto in gara le stelle lombarde e gli astri nascenti della disciplina a livello nazionale, dimostrando, al decimo anno di vita, di mantenere intatto il suo smalto. La prima giornata sabato 17 maggio, dedicata alle categorie Esordienti, ha visto la vittoria della Canottieri Lecco con 252 punti, seguita dalla Robur e Fides e dal Team Lombardia. Migliori prestazioni sono state quelle di Ludovica Patetta della Canottieri Lecco

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nei 200 dorso e di Michele Castelli del Progetto di Lavoro nei 100 stile. La giornata di domenica 18 maggio, dedicata agli atleti delle categorie Ragazzi e Assoluti, ha visto la vittoria del Team Lombardia con 370 punti, seguita dalla Nuotatori milanesi e dalla Gestisport. Migliori prestazioni per Alisia Tettamanti delle Rana Rosse Aqvasport nei 200 stile e per Marco Zanca del Team Lombardia nei 50 rana. Per quanto riguarda gli atleti di Como, belle vittorie di Eleonora Clerici nei 50 rana assoluti (seconda nei 200 rana e terza nei 100 delfino), di Leda Mastinu nei 50 delfino ragazzi (seconda nei 100 delfino) e di Alberto Roncoroni nei 50 rana ragazzi. Grande soddisfazione anche per le tre medaglie d’argento conquistate dalla promessa lariana Carola Musumeci nei 200 dorso, 100 delfino e 50 stile.


1300 ATHLETS FOR THE TROPHY CITTA’ DI COMO Participation and enthusiasm at the top for the 10th International Meeting of Swimming «Città di Como». Not just numbers, 1300 athlets, 39 clubs and 3200 people involved, but also for the chronometric results and for the great organization. Promoted by the historical sports club Como Nuoto at the Olympic Swimming Pool of Muggiò, two days of swimming with the stars of the Lombardy region and the new stars at international level; it is the 10th edition, but the event still keeps its class. In the first day, 17th May, Canottieri Lecco with 252 points won the category "Esordienti", then it was followed by Robur and Fides and by the Team Lombardia. Ludovica Patetta of Canottieri Lecco in 200 backstroke and Michele Castelli of Progetto di Lavoro in 100 freestyle made

the best performances. 18th May was dedicated to the athlets of the categories "Ragazzi" and "Assoluti", the Team Lombardia won with 370 points, followed by Nuotatori milanesi and Gestisport. Best performances for Alisia Tettamanti of Rana Rosse Aqvasport in 200 freestyle and for Marco Zanca of Team Lombardia in 50 breaststroke. Regarding the athlets of Como, victories of Eleonora Clerici in 50 breaststroke absolute (second in 200 breaststroke and third in 100 dolphin crawl), of Leda Mastinu in 50 dolphin crawl kids (second place in 100 dolphin crawl) and of Alberto Roncoroni in 50 breaststroke kids. Great satisfaction also for the three silver medal got by Carola Musumeci from Como 200 backstroke, 100 dolphin crawl and 50 freestyle, who shows promise in swimming.

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CioccolatItaliani apre a Como foto Archivio cioccolatItaliani

L’eleganza e il fascino di Como non sono sfuggiti a CioccolatItaliani, che ha palato fine sia nella trasformazione sia nella proposta dei prodotti cioccolatieri. L’azienda, vera eccellenza dell’artigianato alimentare del nostro Paese, dopo aver varato in pochi anni punti vendita in cinque città italiane e in tre straniere, apre dunque anche sulle rive del Lago di Como. In Piazza Vittoria, cuore della città lariana e dove un tempo sorgeva la storica libreria Voltiana a Porta Torre, ecco dunque il nuovo CioccolatItaliani: un riferimento imperdibile per gli amanti del cioccolato e del gelato, con 150 posti - tra interno ed esterno – il bar caffetteria, la cucina anche per un buon pasto salato e soprattutto il laboratorio del gelato a vista. Perché fedeli allo slogan, «Noi lo facciamo davanti a tutti», in Cioccolatitaliani ogni giorno si trasformano abilmente le duttili materie prime in prodotti di gran gusto, sempre

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di fronte del cliente. Un riferimento d’obbligo, dunque, per gli amanti del cioccolato d’autore in tutte le sue forme, da gustare al momento o da acquistare per farne un regalo di successo. «Como rappresenta una piazza ideale per un format come il nostro. E’ una città dal fascino unico, in grado di combinare l'animo italiano a un'importante visibilità internazionale, fattori che da sempre rappresentano il punto di forza del progetto CioccolatItaliani» afferma Vincenzo Ferrieri, amministratore delegato di Cioccolatitaliani. Un intento ampiamente condiviso da Francesca Rossi, responsabile del nuovo locale di Piazza Vittoria: «Sono orgogliosa di essere entrata a far parte della famiglia Cioccolaitaliani. Sin da subito sono rimasta affascinata dall'ambizioso progetto della famiglia Ferrieri, in grado di coniugare tradizione e creatività sempre con una visione manageriale proiettata al futuro».


CioccolatItaliani Opens a shop in Como Grace and charm of Como also caught the attention of chocolate makers, CioccolatItaliani, famed for their refined palate in the manufacture of chocolate products. The company, definitely among Italy's renowned, quality food producers, after opening outlets in five Italian cities and three abroad within the space of a few years, has decided to open for business also in Como, in Piazza Vittoria in the heart of the city where once stood the historical bookshop, Voltiana. CioccolatItaliani is destined to become to haunt for chocolate lovers and ice-cream addicts. It can accommodate 150 people, including outdoor seating, as well as function as a bar/café that will serve food too and keep the ice-cream workshop in sight of the customers. In keeping with their slogan, «We do it in front of everyone» CioccolatItaliani everyday ably transforms the mallea-

ble raw materials into tasty products right before the customers. A must-go destination, therefore, for lovers of chocolate made by chocolatiers, to taste on the spot or take away as a gift that can't possibly disappoint. «Como is an ideal setting for a business like ours. It's a uniquely charming city that ably combines the Italian spirit with international visibility, factors that have characterized CioccolatItaliani», says Vincenzo Ferrieri, the managing director of the company. The principle is also shared by Francesca Rossi, the manger of the new outlet in Piazza Vittoria, «I'm proud to be a part of CioccolatItaliani family», she says, «right from start I was impressed by the ambitious project of Ferrieri family who successfully blended tradition and creativity with a management style that also has a vision for future development».

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FOOD AND DRINK

CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR

Davide Lacchini

Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

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di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

Emanuele Riva

Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d' Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore sig. Massimo Abbati, gli chef di cucina Fabiano Marzano e Luca Albanito dell'hotel Regina Olga di Cernobbio


ARUNDA ROSÉ REITERER & REITERER BRUT METODO CLASSICO S.A. - ALTO ADIGE

TAGLIOLINE AL CARTOCCIO DI PESCE D'ACQUA DOLCE

TAGLIOLINE OF LAKE FISH COOKED IN A WRAPPER

Dosi per 6 persone: 360 gr di taglioline fresche, 150 gr di filetto di salmerino, 150 gr di filetto di luccio per circa 150 gr di filetto di lavarello, 150 gr di filetti pesce persico, 100 gr di filetto di agone, 6 gamberi di fiume, 3 cucchiai di bottarga di lavarello, 1 scalogno, 3 asparagi, 200 gr di pomodori cherry, 1dl di vino bianco secco, 1dl di brodo di pesce, 100 gr di olio d'oliva e.v., 20 gr di prezzemolo, sale e pepe q.b.

To serve 6: 360 g of fresh tagliolini, 150 g of brook trout filet, 150 g of pike filet, 150 g of whitefish filet, 150 g of perch fish filet, 100 g of agon filet, n.6 river prawns, n.3 spoons of whitefish eggs, n.1 shallot, n.3 asparagus, 200 g of cherry tomatoes, 1dl of dry white wine, 1 dl of fish broth, 100 g of extra virgin olive oil, 20 g of parsley, salt and pepper

Preparazione: tagliare un foglio di carta pergamena oppure trasparente “carta fata” e disporla in una pirofila. Tagliare i filetti di pesce in piccoli bocconcini, rosolarli con olio in un souté e con lo scalogno precedentemente tritato, aggiungendo i pomodori e le verdure tagliate a pezzetti, sfumare con il vino e aggiungere il brodo di pesce, aggiustare di sale e lasciare ridurre fino ad ottenere una salsa. Nel frattempo cuocere le taglioline in abbondante acqua salata, scolare la pasta al dente, disporla nel cartoccio e versavi sopra il pesce con la sua salsa. Aggiugere il prezzemolo tritato, chiudere velocemente il cartoccio e passare nel forno preriscaldato a 180° per alcuni minuti. Estrarre dal forno, aprire il cartoccio e servire aggiungendo il resto dell'olio.

Preparation: Cut a piece of vellum paper and put it in an oven pan. Cut the fish filets into small pieces, brown in oil in soutè and with the previously minced shallot, add the cherry tomatoes and the vegetables, then the wine and the fish broth and the salt until it becomes a sauce. In the meantime, cook the taglioline in abundant boiling water, drain the pasta and put it in the wrapper, add the fish with the sauce and the minced parsley, close the wrapper and put it in the oven at 180 degree for some minutes. Remove from the oven, open the wrapper and serve adding some olive oil.

L’azienda Arunda Vivaldi è gestita dalla famiglia Reiterer, la loro è la Cantina Metodo Classico più alta d’ Europa! Queste bollicine, ottenute dal metodo tradizionale della rifermentazione in bottiglia, vestono un rosé brillante color corallo rosa. I vitigni utilizzati nell’assemblaggio sono i classici della zona altoatesina: Pinot Nero e Pinot Bianco e in più il raro vitigno Shilcher, uva di origine austriaca, utilizzata maggiormente per la produzione di rosati che anche in questo caso non si smentisce. Preparazioni a base di pesce di lago. Temp. di servizio 8°C.

ARUNDA ROSÉ REITERER & REITERER BRUT METODO CLASSICO S.A. - ALTO ADIGE The company Arunda Vivaldi is run by the family Reiterer, their cellar is highest Cantina Metodo Classico of Europe! These bubbles are obtained following the traditional method of the refermentation in bottle, so that the rosè is bright, the color is pink coral...The vine varieties used are the classical ones of the area of Alto Adige, that is Pinot Black and Pinot White and the most rare Shilcher, grapes of Austrian origin used mainly for the reduction of rosè, also in this case is perfect. Dishes with lake fish. To serve at 8°C.

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PEGASUS BAY SAUVIGNON SEMILLON 2011 - WAIPARA VALLEY - NEW ZEALAND

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FILETTO DI ROMBO CHIODATO AL GRATIN DI PATATE CON VELLUTATA AL PEPE VERDE E CRUDITE'

TURBOT FILET WITH POTATOE GRATIN, GREEN VELVET SAUCE AND VEGETABLES

Dosi per 6 persone: 7 filetti di rombo di 130 gr cad, 200 gr di patate, 0,5 dl di panna, 1dl di olio di oliva extra vergine, 1dl di fumetto di pesce, 1dl di vino bianco secco, 30 gr di pepe verde, una carota, un cetriolo, un gambo di sedano, mezzzo finocchio, un quarto di peperone rosso, un quarto di peperone giallo, olio, limone, sale q.b.

To serve 6: n.7 turbot filets of 130 g each, 200 g of potatoes, 0,5 dl of cream, 1 dl of extra virgin olive oil,1 dl of fish broth, 1 dl of dry white wine, 30 gr of green pepper, 1 carrot, 1 cucumber, 1 celery stem, 1/2 fennel, 1/4 red pepper, 1/4 yellow pepper, oil, lemon, salt

Preparazione: per la farcitura prendere un filetto di rombo e privarlo della pelle, fare dei piccoli pezzetti e tritarli molto fini. In una terrina mischiarli con la panna e poco sale, fino ad ottenere un composto omogeneo che andrà spalmato sopra ad ogni filetto di rombo, poi coprire con la julienne di patate. Mettere dell'olio in una padella e rosolare il pesce dalla parte della patata, levare i filetti e terminare la cottura in forno a 170° per circa 8 minuti. Nella stessa padella, dopo aver eliminato la parte di grasso, sfumare con vino bianco e aggiungere il fumetto di pesce ed il pepe verde, lasciare ridurre ed eventualmente addensare con un pizzico di maizena. Servire i filetti di rombo con la salsa a parte e contornati da una crudité di verdure condita all'olio e limone.

Preparation: Remove the skin from the turbot filet, cut it into small pieces and mince them in a mixing bowl with the cream and some salt, until you get a consistent compound you will spread on every turbot filet, then cover with the julienne of potatoes. Put the oil in a pan and brown the fish from the sude of the potatoe, remove the filets and end the cooking in the oven at 170 degree for about 8 minutes. In the same pan, after you remove the fat side, add the white wine and the fish broth with the green pepper, let it reduce and in case add a bit of corn flour. Serve the turbot filets with the sauce and some vegetables seasoned with oil and lemon.

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Un Nuovo Mondo ricco di sorprese, grazie alla professionalità di storiche aziende che troviamo dall’altra parte del pianeta. Vino emblema della fresca Waipara Valley dove il sauvignon matura conservando una grande acidità, il Semillon invece sopporta bene il passaggio in vecchie botti di rovere, contribuendo a rendere elevata la morbidezza di questo uvaggio indiscutibile. Oggi facilmente reperibile sul mercato, colma la voglia di news nel mondo del vino. Ben sopporta preparazioni di pesce articolate, anche speziate. In calice ampio a 10°C.

PEGASUS BAY SAUVIGNON SEMILLON 2011 - WAIPARA VALLEY NEW ZEALAND A New World full of surprises, thanks to the professional skills of historical companies we find on the other side of the world. Wine symbol of the fresh Waipara Valley where the sauvignon grows keeping a strong acidity; the semillon instead supports the passage in ancient oak barrels which give an important contribution to the softness of this high level grapes. Today it can be easily found on the market and people can try something new in the world of wine. It can be combined with complex fish dishes, also spicy! In wide glass at10°C.




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