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EDITORIALE
Un magico Natale Magic Christmas
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Cari Lettori,
Dear Readers,
cultura, arte, tradizione, solidarietà, personaggi e lifestyle comasco per un numero invernale di Magic Lake, speciale perché chiude il decimo anno di vita della rivista. La copertina è dedicata a un giovane e capace imprenditore di 31 anni che ha già dimostrato le sue qualità di attento papà e di ottimo manager dirigendo l’azienda di famiglia insieme alla sorella Gaia. Una vera scoperta la simpatia e la disponibilità di Tomaso Trussardi che si apre e si confida in esclusiva per Magic Lake. Poi un servizio speciale per l’opera del grande architetto Daniel Libeskind, un classico esempio di cultura + impresa, ovvero la storia di un forte impegno per la sua realizzazione. Proprio il binomio cultura + impresa, in una città come Como dove le istituzioni pubbliche non riescono a sostenere a sufficienza il «sistema cultura» potrebbe diventare lo strumento determinante per alimentare la crescita, investendo a livello sistemico. Come accade già nel resto del mondo. Diventa quindi fondamentale per Amici di Como e per la nostra rivista aiutare questi due mondi ad avvicinarsi, per rendere più intenso, continuativo ed efficace un rapporto che – se ben gestito - può diventare «win-win», ovvero vincente per ambedue. Ampio spazio per «Como Città dei Balocchi», la manifestazione che a Natale riscalda il cuore dei comaschi per più di un mese e regala tanti momenti di gioia e divertimento, senza dimenticare un aspetto importante, la solidarietà. Un evento all’interno dell’evento, la presentazione di «Giulia», cavallo a dondolo disegnato da Paolo Pininfarina e donato da Riva 1920, al Museo del Cavallo Giocattolo, il luogo voluto dal cav. Pietro Catelli per far sognare grandi e piccini. E proprio il Museo è presente alla «Città dei Balocchi» con una selezione dei suoi esemplari e delle sue attività. Altri grandi eventi e grandi protagonisti in questo numero di Magic Lake. Il nuovo comandate dei Vigili del Fuoco, arch. Mario Abate, un valente professionista che ha al suo attivo numerose missioni di soccorso come quelle per gli eventi sismici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna. L’ex ministro Corrado Passera che ha presentato al Teatro Sociale il suo apprezzatissimo libro. La Fondazione Veronesi con la grande serata per la solidarietà e la ricerca. Poi le pagine dedicate alla cultura, con il progetto di grande valore artistico per il restauro conservativo di Villa Olmo e l’organo del Museo «P. Giovio», il più antico della Lombardia, tornato a suonare dopo ottant’anni di silenzio. Un’altra bella iniziativa in ricordo di un grande campione molto amato, il campo intitolato a Stefano Borgonovo grazie alla Cruyff Foundation. Infine il golf con la fiera golfistica più importante al mondo che a Villa Erba ha fatto registrare un enorme successo. Tanti motivi per augurare buona lettura. E Buon Natale.
culture, art, tradition, charity, persons and lifestyle of Como for the Winter edition of Magic Lake, a special one because it closes the 10th year of the magazine. The cover is dedicated to a young entrepreneur, 31 year-old, a loving father and a good manager who direct the family company with the sister Gaia. His fondness and availability came as a surprise, Tomaso Trussardi tells about himself in an exclusive interview for Magic Lake. Then a special service for the work of the great architect Daniel Libeskind, a classical example of culture + enterprise, that is the story of a strong commitment for its realization. The combination culture + enterprise, in a city like Como, where the public institution do not succeed in supporting the «system culture», it could become the fundamental instrument for the growth. As it already happens in the rest of the world. It becomes therefore fundamental for Amici di Como and for our magazine to help these two worlds to get closer, to make their relationship more intense, continuous and effective, actually if well managed it could become «win-win», that is winning for both. Ample space for «Como Città dei Balocchi», the event that at Christmas warms up the heart of the people Como for more than a month, it gives moments of joy and fun, without forgetting an important aspect the charity. An event inside the event, the presentation of «Giulia», a rocking horse by Paolo Pininfarina donated by Riva 1920 to the Museo del Cavallo Giocattolo, a place created by Pietro Catelli to let children and adults dream and the Museo del Cavallo Giocattolo is present at the «Città dei Balocchi» with a selection of pieces and different activities. Other great events and great protagonists in this edition of Magic Lake. The new commander of the Firemen, arch. Mario Abate, a capable professional involved in different missions, such as those for the seismic events of L’Aquila and Emilia Romagna. The former minister Corrado Passera presented his appreciated book at the Teatro Sociale. The Foundation Veronesi with the great evening for charity and research. Then the pages dedicated to culture, with the project of great artistic value for the conservative restoration of Villa Olmo and the organ of the «P. Giovio» museum, the oldest of Lombardy, playing after 80 years of silence. Another beautiful initiative in memory of a great very beloved champion, the field entitled to Stefano Borgonovo thanks to the Cruyff Foundation. Finally the golf with the most important golf fair in the world that in Villa Erba had a great success. Many reasons to wish you a good reading. Merry Christmas.
Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali
Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
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sommario summary
PEOPLE
In copertina: Tomaso Trussardi foto © archivio Trussardi In the photo cover: Tomaso Trussardi photo © archivio Trussardi
È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
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Tomaso Trussardi: "Io, MIchelle e l'eleganza di Como" Tomaso Trussardi: "Me, Michelle and the elegance of Como"
50
Mario Abate: la nostra vita in prima linea Mario Abate: our life on the line
152
La vita nuova di Villa Olmo A new life for Villa Olmo
news
100
Passeggiata Amici di Como ancora insieme Lakefront Amici di Como together again
126
In memoria del "Signor Chicco" In memory of "Mr. Chicco"
EXPO 2015
66
Life Electric: il dono di Daniel Libeskind Life Electric: the gift of Daniel Libeskind
territorio
58 134 160
18
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Una scalata lunga 120 anni A climb of 120 years Sapienza antica passione moderna Ancient knowledge modern passion Concorso Fotografico Nazionale 36 anni di emozioni
sommario summary Eventi
78 104
Amici di Como & Magic Lake al Grand Hotel Imperiale di Moltrasaio Amici di Como & Magic Lake at Grand Hotel Imperiale of Moltrasio
120
Giulia nella scuderia dei sogni Giulia in the stable of the dreams
128
Cantù il legno tra arte e artigianato Festival of the wood
168 144
Insieme per la ricerca Together for research
Como Città dei Balocchi XXI Como Città dei Balocchi XXI
Villa Erba e IGTM passione sul green Great golf at Villa Erba cultura
44
Fondazione Cologni. Il valore del mestiere Fondazione Cologni. The Value of Craftsmanship
136 140
Ritratti di Città 23mila applausi Ritratti di Città 23000 applauses
164
Corrado Passera "IO SIAMO" Corrado Passera "IO SIAMO"
256
Le parole della memoria The words of memory
L'antica voce torna a cantare The ancient voice is back
speciali
186
20
COMOREVIEW
Più Salute Lorenzo Vanini. La salute della bocca passa anche dal cibo Lorenzo Vanini. The health of mouth also depends on food intake
sommario summary
Sport
148 260
Cruyff Court nel nome di Borgonovo Cruyff Court in the name of Stefano Borgonovo
262 264
Calcio Como, Galia e i giovani: puntiamo in alto Calcio Como, Galia and the young players: high expectations
266 268
Roda: Il sogno diventa realtà Roda: The dream becomes reality
O capitano! Mio capitano! O capitan! My capitan! Briantea84 Premio Panathlon Briantea84 wins the Panathlon Prize Lo scatto dei 200 The spurt of 200
Food and drink
190 270 225
22
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Mességué: Mangiare meglio per vivere meglio Mességué: Healthy food and stayin shape In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele
focus on
sommario summary
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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521
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Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore
Indica di seguito il nominativo e l'indirizzo al quale spedire la rivista
Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali
Con un totale di € 20,00 (contributo per le spese di spedizione per l'Italia) avrai 4 numeri di Magic Lake
Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti
Compila il documento e invialo al n. di fax 031 267044, via email a
Testi • Research and Material Daniele Brunati, Davide Cantoni, Marco Lombardo Giassetti, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Ivan Rota, Stefania De Giorgi, Fabrizio Comerio, Rosaria Casali, Nadia Baba, Nadia Lupi, Gian Enrico Ghilotti, Federica Cavriana, Davide Fent, Roberta Brucato, Isabella Nobile De Agostini, Giuseppe Monaco, Lorenzo Vanini, Davide Lacchini, Emanuele Riva
tbmservice@tin.it o spedisci in busta chiusa a TBM Service & C. Piazza Duomo 17, 22100 Como tel. +39 031 268989
Pubblicità • Advertising TBM Service & C. Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Mark Buckley, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri
CONDIZIONI GENERALI DELL’ABBONAMENTO A
Art. 1 Oggetto Con la compilazione della presente scheda si sottoscrive l’abbonamento alla rivista Magic Lake Como Review edita da TBM Service & C. Editore, con l’impegno di corrispondere il prezzo pattuito di € 20 (contributo per le spese di spedizione) per n.4 riviste. Il corrispettivo pattuito viene versato contestualmente alla sottoscrizione del presente abbonamento. TBM Service & C. Editore si impegna ad inviare la rivista all’indirizzo indicato nella presente scheda. Art. 2 Durata dell’abbonamento Il presente abbonamento ha durata di anni uno a partire dalla data di sottoscrizione e comprende quattro spedizioni comprensive quattro numeri della rivista de qua. L’abbonamento si rinnoverà tacitamente per un altro anno, e così per i successivi, se non perverrà disdetta a TBM Service & C. Editore (P.zza Duomo, 17 22100 Como) con raccomandata a.r. entro 30 gg. dalla scadenza. Art. 3 Costo dell’abbonamento L’acquisto dell’ abbonamento avverrà tramite pagamento bonifico bancario intestato a TBM Service & C. Editore, codice IBAN: IT 41 V 08430 10900 000000260382. Il prezzo pattuito per il presente abbonamento potrà subire variazioni di anno in anno. TBM Service & C. comunicherà entro il 31/12 di ciascun anno l’eventuale aumento del costo per l’anno successivo al fine di consentire all’abbonato di poter disdettare l’abbonamento alla rivista nei termini previsti. In mancanza di disdetta tempestiva il presente abbonamento verrà rinnovato tacitamente al nuovo prezzo. Art. 4 Foro competente Ogni controversia che dovesse insorgere tra le Parti per l’esecuzione e/o interpretazione del presente contratto di abbonamento sarà competente la Camera Arbitrale e Servizio di Conciliazione presso la CCIAA di Como, in via Parini, 16 Como.
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Foto • Photographic Material Carlo Pozzoni, Piero Vasconi, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Nick Zonna, Emanuele Zamponi, Giuliano Gatti, Sergio Aldrighi, Mattia Vacca, Fabrizio Comerio Silvano Rebai, Nicoletta Colace, Luca Renoldi, archivi: Trussardi, Famiglia Comasca, Special Olympics, Studio Vanini, A3, TBM Service, Villa d'Este, Fondazione Cologni, Consorzio Como Turistica, Museo del Cavallo Giocattolo, Riva1920, Artsana Group, Eredi Marelli, Comune di Como, Musei Civici Como, Roda, Briantea84, Pallacanestro Cantù, Mendrisiotto Turismo, CentoCantù, Co2Media, Funicolare Como, Igtm, Sasonko Gioielli, 36° Concorso Fotografico, Fondazione Veronesi, Geographica, C.M. alta Valtellina, Grand Hotel Imperiale, Cenacolo dialettale mantovano "Al Fogolèr" archivio Focus On: Bulgari, Jumbo Collection, Damiani, FoxTown, Silik, Clerici Auto, Enzo Pifferi, M.V.B., Le Tout Paris, Reve Zone, Orazio Sguazzero, Diego Pianarosa, Bianchi Group Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo, Chiara Bordoli, Eleonora Silvia Ferro Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
L’ABBONATO.................................
Informativa e Consenso
(artt.13 e 23 D.Lgs. 196/2003 - Codice della privacy) Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003, La informiamo che i dati assunti da TBM Service & C. Editore, titolare del trattamento, saranno utilizzati esclusivamente ai fini degli adempimenti contabili, amministrativi, fiscali e per l’adempimento od assolvimento dei relativi obblighi normativi connessi con la gestione dell’acquisto in oggetto e saranno conservati a cura della stessa in archivi elettronici e cartacei nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla suddetta legge. Il rifiuto al trattamento dei dati richiesti - che sono indispensabili alla gestione dell’acquisto - renderebbe impossibile la prosecuzione dello stesso. I dati verranno trattai e conservati con modalità e procedure di sicurezza al fine di garantire il Suo diritto alla privacy. I suoi dati personali, comuni e sensibili, non saranno trattati per finalità diverse da quelle sopra indicate e comunque non lo saranno per finalità pubblicitariee similari. Lei può esercitare in qualunque momento i diritti indicati dall’art.7 del D. Lgs. 196/2003.
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31-03-2009 11:35:24
piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
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Un saluto a due amici Grazie per i venticinque anni di affetto, di amicizia, di stima. Grazie per la tua perseveranza, onestà, determinazione e coraggio. Presidente sarai per sempre nel mio cuore, così come in quello di tutti i tuoi Cari e in quello di tutte le persone della «Famiglia Comasca», la tua adorata associazione. Sono certa che anche in cielo fonderai una «Nuova Famiglia», quella de: «I Sant e i Beati de Comm» che dal 1973 ci accompagnano per 365 giorni, nel «Tacuìn di cumasch», il tradizionale calendario in vernacolo comasco, uno dei tanti tuoi piccoli gioielli di «Famiglia». Rosy
Thank you for 25 years of affection, friendship and respect. Thank you for your devotion, honesty, determination and courage. President, you will always be in my heart, as wellas in the hearts of your family, the people of «Famiglia Comasca», your beloved association. I am sure that in heaven you will found a “New Family”, the one of «I Sant e i Beati de Comm» that from 1973 are with us 365 days, in the «Tacuìn di cumasch», the traditional calendar in dialect of Como, one of the small “Family” jewels. Rosy
Piercesare Bordoli
Il cuore di Elena non batte più. No. Non è così. Ha solo cambiato città e ritmo. Elena ha un altro cuore che continua a battere, un pochino più rilassato ma ancora più forte. Un cuore che fa respirare la libertà vera, che con il suo amore proteggge i suoi cari e le persone alle quali vuole bene e fa sentire in sintonia e in armonia. Cara Elena, anche se non sarai presente con la tua eleganza e savoir-faire, il tuo grande cuore per sempre sarà con noi e nel dolce ricordo dei tanti volontari dell'associazione Comocuore. Rosy
The heart of Elena no longer beats. No. It is not so. It just changed city and pulse. Elena has another heart which still beats, a little relaxed but even stronger. A heart that let her breath the real freedom, which with her love protects her family and the people she loved and she is still on equal pace with them. Dear Elena, even though you won’t be present with your elegance and your savoirfaire, your great heart will always be with us and in the sweet memory of the voluntaries of the association Comocuore. Rosy
Elena Colombo
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TOMASO TRUSSARDI
"IO MICHELLE E L'ELEGANZA DI COMO" INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
di Daniele Brunati foto Archivio Trussardi
“Le mie passioni? In questo momento ho scoperto la passione più grande, la famiglia”. A soli 31 anni, Tomaso Trussardi è uno dei più affermati imprenditori italiani, ma con Magic Lake sveste i panni del manager di successo alla guida di una delle più importanti aziende per rivelarsi a cuore aperto e indossare le vesti di affettuoso marito e padre di famiglia. Fra un impegno e l’altro della sua densissima giornata, riesce a trovare il tempo per parlare di quest’anno speciale: il matrimonio con Michelle Hunziker, l’attesa della loro secondogenita, il successo delle sfilate di casa Trussardi. Essere figlio d’arte e lavorare nell’azienda di famiglia è un vantaggio? Non mi piace essere definito il "rampollo" di una grande famiglia, come terza generazione ereditiamo la responsabilità di portare avanti quello che hanno creato mio padre e mio nonno. Una storia iniziata nel 1911 a Bergamo come laboratorio di guanti, fino a quando mio padre negli anni Ottanta lanciò l’azienda a livello internazionale traghettandola nella casa di moda che tutti conoscono. Oggi Trussardi, sotto la direzione mia e la direzione creativa di mia sorella Gaia, è prima di tutto un’azienda di lifestyle che sviluppa la propria identità attorno al mondo
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del fashion, del food, del design e dell’arte. Come si sta chiudendo quest’anno? Da un punto di vista di brand, in maniera molto positiva perché siamo riusciti a creare attenzione in una clientela più giovane. Certo, lo scenario economico mondiale non ci aiuta, specialmente Russia e Cina hanno segnato un calo drammatico. Fortunatamente Trussardi può contare su una serie di linee trasversali con diversi target e siamo quindi riusciti a mantenere le posizioni seppur con una leggera compressione del margine. E’ piaciuta molto la nuova linea Trussardi Jeans presentata a novembre in una sfilata di grande successo a Milano. Mia sorella Gaia ha disegnato questa collezione facendo rivivere le atmosfere originali del marchio, con un’offerta scanzonata e di tendenza in cui il denim e la pelle, reinterpretati in un’ottica giovane e fresca, giocano un ruolo da protagonisti. La linea sarà presente in selezionati negozi multibrand, fra cui Galeries Lafayette, El Corte Inglés, Gruppo Coin, La Rinascente, Harrods e Selfridges. La collezione Trussardi Jeans segna anche un ritorno della produzione in Italia. Già da tempo, Trussardi ha fatto la scelta di pro-
durre la prima linea interamente in Italia, mentre le seconde linee vengono lavorate o assemblate per il 60% in Italia e per il 40% in Europa. Al momento produciamo nel Bel Paese solo il 50% del nostro denim, ma l’intenzione è quella di realizzarlo entro i confini nazionali. Cosa pensa di questa tendenza? Credo che la voglia di tornare a produrre in Italia sia legata a logiche territoriali. Ma il problema è che il Made in Italy non viene abbastanza tutelato. In Svizzera, ad esempio, vengono coltivate le capacità come fossero oro, per i mastri orologiai si investe in formazione vincolando la permanenza nel Paese. Da noi tutto è lasciato al caso. Quando riesce a lasciarsi alle spalle il lavoro, quali sono le grandi passioni di Tomaso Trussardi? Una sola: ho scoperto la passione della famiglia, sono sposato da poco tempo con Michelle, abbiamo una bambina, ne aspettiamo un’altra: ora la famiglia è la mia passione principale. Importante però è anche l’impegno nel sociale. Come Gruppo Trussardi sosteniamo la fondazione Doppia Difesa fondata da mia moglie e da Giulia Bongiorno che aiuta le donne vittime di stalking. Grazie a loro è nata la legge sullo stalking, grazie a loro insieme a Rai Cinema ab-
Nella foto, Tomaso Trussardi con la moglie Michelle Hunziker On the photo, Tomaso Trussardi with his wife Michelle Hunziker
A sinistra, Tomaso Trussardi; nella pagina precedente con la moglie Michelle Hunziker On the left, Tomaso Trussardi; in the previous page, with his wife Michelle Hunziker
biamo lanciato una serie di cortometraggi ironici dove lo slogan è: "l’unica violenza che all’uomo è concessa è dimenticarsi l’anniversario". Sappiamo che sei stato visto più volte al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este. Sì, colleziono auto d’epoca, anche se ora fra famiglia e lavoro, non trovo più il tempo per godermele. Sono stato spesso al Concorso a Cernobbio. Mi piace l’atmosfera che si respira e sono molto amico di Corrado Lopresto, vincitore anche quest’anno della Coppa d’Oro. Como e Cernobbio sono luoghi che Tomaso Trussardi e Michelle Hunziker amano e frequentano in modo particolare? Sono tanti i motivi che ci portano a Como. Oltre al legame e alla stima professionale che ci conducono con frequenza dall’amico Lorenzo Vanini, andiamo spesso a Villa d’Este, una location dalla storia incredibile, un giardino splendido, un luogo di grandissimo pregio e valore. Siamo anche stati ospiti di Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, fotografo della Trussardi per vent’anni, che ha aperto la sua casa per l’ambientazione del servizio fotografico realizzato da me e Michelle un paio di anni fa per Vanity Fair. Ci piace moltissimo Como, è un posto elegante che riesce a integrare perfettamente il difficile connubio fra la storicità, la tradizione e l’attualità. Non come quei luoghi di moda trent’anni fa e che ora sono solo delle vecchie glorie… E come vedi a Como il progetto di un’opera contemporanea come "Life Electric" realizzata da un architetto fra i più famosi al mondo, Daniel Libeskind? Tutto quello che è nuovo, moderno, ma con una certa classe, un’eleganza minimalista lo trovo adatto a una città come Como. Bergamo, la città dove vivo, purtroppo è super-conservatrice, per anni abbiamo provato a proporre opere d’arte contemporanea, ma troviamo sempre una resistenza eccessiva e inspiegabile. C’è la paura del nuovo. Ma se non fai niente, fra cent’anni non ci sarà niente che avrà una storia, ci saranno solo le cose che già ci sono e che saranno solo più vecchie. Se facciamo oggi qualcosa di nuovo che rimane, sarà un segno del nostro passaggio.
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LE JAGUAR SONO IRRAGGIUNGIBILI? CHI HA DETTO CHE LE JAGUAR SONO IRRAGGIUNGIBILI?
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LO STILE SPORTIVO È GIÀ SULLA TUA STRADA. Cosa potevamo aggiungere alla tecnologia evoluta e al piacere di guida di XF? Lo stile sportivo di Jaguar XF R-Sport 2.2D 200CV Launch Edition, che comprende: • • • •
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Strada Statale Briantea (ang.Via Urago 11) - 22038 Tavernerio (CO) Telefono: 031 420094 - www.clericiauto.it Strada Statale Briantea (angolo via Urago), 11 - Tavernerio (CO) T 031 428111 - www.clericiauto.it gruppoclericiauto
In questa pagina, gli ospiti alla sfilata Trussardi Jeans: 1. Candela Novembre; 2. Nicola Savino; 3. Filippa Lagerback; 4. Linda Tol e Alessandro Enriquez; 5. Gaia Bermani Amaral; 6. Tamu McPherson On this page, the guests at the fashion show Trussardi Jeans: 1. Candela Novembre; 2. Nicola Savino; 3. Filippa Lagerback; 4. Linda Tol and Alessandro Enriquez; 5. Gaia Bermani Amaral; 6.1 Tamu McPherson
ME, MICHELLE AND THE ELEGANCE OF COMO “My passions? I’ve recently found the greatest passion of all, my family”. At just 31 years old, Tomaso Trussardi is in a class of his own among Italian entrepreneurs, but with Magic Lake he has doffed the robes of successful manager at the helm of an influential corporation in favour and revealed himself as an affectionate husband and father. In between his packed day-today schedule, he has still managed to sit down with us and chat about his eventful year: the wedding with Michelle Hunziker, expecting their second child, and the success of the Trussardi fashion shows. Does following in your family’s footsteps have its advantages? I’m not too keen on being known as the “heir” to a great family, as the thirth generation we have inherited quite a lot of responsibility in furthering the name that my father and grandfather established. Originating in 1911 in Bergamo as a laboratory for gloves, evolving into an international household name in fashion launched by my father in the eighties. The Trussardi of today, under my management as well as my sister Gaia’s creative direction, prides itself above all on being a lifestyle company that instills its very own identity into the world of fashion, food, design and art. How do things look as the year comes to a close? From the brand’s point of view, things couldn’t be better as we’re reaching out to a younger clientele. It goes without saying that the global economic state isn’t helping, especially with Russia and China experiencing dramatic drops. Fortunately, Trussardi can rely on products from across-the-board with varying target customers and therefore has managed not to lose any ground. The new Trussardi Jeans line met with great success in November on the runway in Milan. My sister Gaia designed this collection, revamping the brand’s original feel while adding a contemporary yet casual touch of denim and leather, shining the spotlight on a young and fresh feel. The line will make an appearance in select multibrand stores, such as Galeries Lafayette, El Corte Inglés, Gruppo Coin, La Rinascente, Harrod’s and Selfridges. The Trussardi Jeans collection also marks the return of production to Italy Some time ago Trussardi chose to produce the first line entirely in Italy, whereas secondary lines are produced or assembled 60% in Italy and 40% in Europe. At the moment just 50% of our denim is produced within our borders, but a plan to bring it all back home is in the works. How does this tendency strike you? I think the shift back to Italy is just territorially logi-
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In questa pagina, in alto, Tomaso Trussardi con Patrice Evra e Andrea Barzagli; sotto, Alessandro Cattelan, Gaia Trussardi e Ludovica Sauer
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A sinistra, capi della collezione Trussardi Jeans On the left, some dresses of the collection Trussardi Jeans
cal. But the problem lies in how “Made in Italy” isn’t protected enough. In Switzerland, for example, skilled crafts are treated as if they were gold, where watchmakers reap the benefits of training supported by their very country. Here, on the other hand, we have to figure it out all by ourselves. When you find a little downtime, what are Tomaso Trussardi’s great passions? There’s only one: I’ve found passion in my family, having just married Michelle, with our little girl, and another on the way: family is my passion above the rest. Of course your commitment to society is also noteworthy. Gruppo Trussardi fully supports the Doppia Difesa (Double Defense) foundation which was founded by my wife and Giulia Bongiorno to help female victims of stalking. They’re responsible for passing stalking legislation, as well as creating, alongside Rai Cinema, a series of short films with the humorous slogan ‘the only harm a man is allowed to commit is forgetting anniversaries’. You have been spotted more than once at the Elegance Competition at Villa d’Este . It’s true, I collect antique cars, even if now between family and work I no longer have time for them. I’ve been to the Competition in Cernobbia quite a few times. I feed off of the relaxed atmosphere and I’m very close to Corrado Lopresto, who won this year’s Gold Cup. Do Tomaso Trussardi and Michelle Hunziker feel particularly attached to like Como and Cernobbio? There are a lot of reasons that bring us to Como. Beyond our ties and the professional setting that often leads us to our friend Lorenzo Vanini, we also visit Villa d’Este quite often, which has an incredible history and splendid garden, just overflowing with importance and prestige. We were even guests of Giovanni Gastel, Luchino Visconti’s grandson, a Trussardi photographer for twenty years, who opened his very doors as a setting for a Vanity Fair party a few years back while serving as the party’s photographer. We’re very fond of Como, a truly elegant place that has seamlessly integrated historical and traditional characteristics with modern times. Unlike the fashionable spots from thirty years ago that are now just a mere reflection of their old glory... And how do you think Como will fare with a contemporary work like ‘Life Electric’ developed by Daniel Libeskind, one of the most famous architects in the world? I think that new and modern yet with a certain class, a minimalist elegance if you will, is suited to Como. Bergamo, where I live, is unfortunately over-conservative, as we tried to propose a contemporary work of art for years but were met with an excessive and unexplainable resistance. There’s a fear of the new. But if you sit around doing nothing, one hundred years will go by and you have yet to make new history. If we put together something new that lasts, we’ll be leaving our mark on history.
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C U LT U R A
Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi
IL VALORE DEL MESTIERE di Federica Cavriana traduzione Mark Buckley
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Sopra, gli artigiani intervistati nel volume al lavoro nei loro laboratori. Da sinistra a destra: Caterina Crepax, paper artist; Gio Batta Morassi, liutaio; Carlo Andreacchio, sarto. Nella pagina a fianco, la copertina del libro "Il valore del mestiere" presentato alla Triennale di Milano
Lo scorso 18 novembre, presso il prestigioso Salone d'Onore del Triennale Design Museum di Milano, si è tenuto un convegno sulle arti applicate dal titolo significativo: "Il Valore del Mestiere". Promotrice del convegno, in collaborazione con il CReSV dell’Università Bocconi, è stata la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, che da sempre si pone come obiettivo la valorizzazione dell'artigianato artistico, imprescindibile da una valutazione ragionata di quale sia la situazione dei mestieri d'arte contemporanei, dei limiti attuali e delle grandi potenzialità. La giornata di approfondimento voleva riprendere le fila di un discorso sull'artigianato artistico e le arti applicate avviato vent’anni fa con lo storico convegno “Fatto ad arte”, sempre ospitato
Above, the artisans interviewed in the book, at work in their laboratories. From the left: Caterina Crepax, paper artist; Gio Batta Morassi, violin-maker; Carlo Andreacchio, tailor. In the previous page, the cover of the book "Il valore del mestiere", presented at the Triennale of Milan
dalla Triennale nel 1995 e promosso da Ugo La Pietra. Al tavolo dei relatori hanno offerto i loro contributi importanti studiosi del mondo del design e della storia dell'arte: tra gli altri proprio Ugo La Pietra, al cui lavoro il Triennale Design Museum sta dedicando in questo periodo una mostra, lo storico delle arti applicate Enzo Biffi Gentili e il critico di design e arte contemporanea Beppe Finessi. In questa cornice di grande importanza culturale è stato presentato in anteprima il nuovo volume promosso dalla Fondazione Cologni e pubblicato da Marsilio Editori nella collana Ricerche. Il libro "Il valore del mestiere. Elementi per una valutazione dell'eccellenza artigiana" infatti, si inserisce proprio nella riflessione attorno al grado di eccellenza di tanta
parte dell'artigianato italiano, rimarcando il concetto che la maestria, l'autenticità e straordinarietà dei nostri Maestri artigiani possano costituire la chiave di successo per il futuro del comparto dell'artigianato artistico, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale. Alla ricerca di una definizione dello sfuggente concetto di eccellenza nel mestiere d'arte, difficilmente definibile da criteri matematici e oggettivi, si dedicano gli autori di questa ricerca, tentando la costruzione di una sorta di matrice valutativa, per cercare di dare una base quanto più chiara, documentata e condivisibile alle caratteristiche che un Maestro artigiano ideale dovrebbe possedere. Questa piccola impresa, affidata ad Alberto Cavalli (direttore della Fondazione Cologni)
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Marionette e bozzetti scenografici nell'atelier della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli Marionettes and scenografic sketches in the atelier of Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli
con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello, si è basata in primo luogo sullo studio della legislazione nazionale ed europea, i disciplinari di produzione, le competenze territoriali, estrapolando una serie di termini-concetti su cui si fonda idealmente l'eccellenza artigiana. A questa indagine si è aggiunta una riflessione sulla percezione dei mestieri d'arte in Italia, sulla base della ricerca sociologica a campione condotta da Enrico Finzi su mandato della Fondazione Cologni. "Il valore del mestiere" raccoglie inoltre suggestive inter-
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viste ad alcuni autorevoli maestri d'arte lombardi, chiamati a verificare preliminarmente la validità della matrice, che arricchiscono il volume con il punto di vista privilegiato di chi l'artigianato lo conosce e lo vive da sempre. Questa analisi ragionata dell'eccellenza artigiana rappresenta non solo un inedito strumento di comprensione e valutazione, ma anche un prezioso ausilio per chi si prefigga di raggiungerla. Come dice l'economista Stefano Micelli, che ha firmato la Prefazione del libro, “Il merito del volume di Alberto Cavalli è
quello di aver fatto un primo sforzo di sintesi di punti di vista fra loro molto diversi in questa fase di rapida trasformazione (…). In generale, il tema dell’eccellenza non è un tema facile. Riflettere su questo significa addentrarsi su un terreno scivoloso (…). Per contro, la disciplina seguita consente finalmente di mettere a punto una metodologia affidabile per riconoscere in modo adeguato l’impegno e la dedizione con cui tanti artigiani hanno svolto il loro lavoro in questi anni”. Il volume è in vendita nelle migliori librerie.
Oggetti e poesie di legno nel laboratorio dell'ebanista Pier Luigi Ghianda Objects and wooden works of art in the laboratory of the cabinet-maker
The Value of Craftsmanship On 18th November, at the prestigious Salone d’Onore of the Triennale Design Museum in Milan, a conference was held on applied arts with the significant title: "The Value of Craftsmanship" - Il Valore del Mestiere. Promoter of the conference, in collaboration with the CReSV of Bocconi University, was the Cologni Foundation for the MÊtiers d'Art, which, as always, aims at a thorough development of artistic craftsmanship, indispensable to a considered assessment of the current situation of contemporary art crafts, their limits and immense potential. The goal of the event was to pick up the thread of a discussion on artistic craftsmanship and applied arts, which began twenty years ago during the historic conference "Made in Art," also hosted by the Triennale in 1995 and promoted by Ugo La Pietra. At the table of speakers, contributions were heard from leading scholars in the world of design and art history: among others Ugo La Pietra himself, (to whose work the Triennale Design Museum is currently devoting an exhibition), the historian of the applied arts Enzo Biffi Gentili and design and contemporary art critic Beppe Finessi. In this setting of great cultural importance the new volume sponsored by the Cologni Foundation was presented, published by Marsilio Editori as part of the Research series, with the same title as that of the conference. The book "Il valore del Mestiere", is, in fact, part of the reflection on the degree of excellence in much of Italian crafts, noting the concept that the mastery, authenticity and uniqueness of Italian master craftsmen may be the key to the future success of the artistic artisan sector, not only from the economic point of view, but also that of culture and public awareness. In search of a definition of the elusive concept of excellence in the crafts, difficult to define by mathematical and objecti-
ve criteria, the authors of this research have applied themselves, trying to build a sort of matrix of evaluation, to give a clearer basis, documented and aligned with the characteristics that an ideal Master craftsman should possess. This small group, headed by Alberto Cavalli (Director of the Foundation Cologni) with Giuditta Comerci and Giovanna Marchello, was based primarily on the study of national and European legislation, production regulations, the territorial responsibilities, extrapolating a series of concept-terms on which to ideally base artisan excellence. This survey was completed by a reflection on the perception of the crafts in Italy, on the basis of a sociological research conducted by Enrico Finzi upon a mandate by the Cologni Foundation. "Il Valore del Mestiere" includes a collection of evocative interviews with various influential artisans from Lombardy, called upon to give a preliminary veri-
fication to the validity of the matrix, enriching the book with the point of view of those who know and have always lived craftsmanship. This balanced analysis of artisan excellence is not only a brand new tool for understanding and evaluating, but also a valuable aid for those who aim to reach it. As economist Stefano Micelli, who signed the preface of the book, wrote, "The merit of the work of Alberto Cavalli is to have made a first effort to synthesize the points of view, very diverse among themselves, in this phase of rapid transformation (... ). In general, the theme of excellence is not an easy one. To reflect upon this is to tread a slippery surface (...). On the other hand, the discipline followed finally enables the formation of a reliable method to adequately recognize the commitment and dedication with which many craftsmen have carried out their work over the years. The book is on sale in selected bookstores.
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PEOPLE
MARIO ABATE
LA NOSTRA VITA IN PRIMA LINEA di Stefania de Giorgi foto Francesco Corbetta, Co2 Media
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Il nuovo dirigente del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Como, Mario Abate, si è insediato a metà settembre di quest’anno. Architetto di origine salentina, si presenta con un curriculum estremamente ricco che elenca professionalità tecniche di alto contenuto specialistico. Proviene da una lunga militanza presso il Comando di Milano e poi presso l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Roma, dove ha occupato la posizione di primo dirigente. E' stato docente in numerosi corsi di formazioni sulla Prevenzione Incendi e autore di diversi testi specialistici sulla materia. Il Comandante si è presentato all’incontro in divisa, sia pure in maniera informale, e con una tenuta che lasciava intuire a prima vista la sua filosofia di pensiero; il suo background non è costituito solo da titoli scientifici e
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culturali ma anche da esperienze operative sul campo, fra le quali numerose missioni di soccorso come quelle per gli eventi sismici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna. Il suo atteggiamento è molto propositivo e attivo. Quali sono state le prime impressioni sulla città e sulla squadra che ha iniziato a dirigere? Naturalmente non ho potuto che apprezzare le bellezze paesaggistiche del territorio e le opere architettoniche della città; mi riservo, naturalmente nel prossimo futuro, di approfondire le visite, fino a ora fugaci per via degli impegni istituzionali dai quali sono assorbito. Ho apprezzato molto l’accoglienza che mi è stata riservata, ho trovato un clima abbastanza sereno nei rapporti interpersonali con le squadre
Nella pagina precedente, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, arch. Mario Abate; in questa pagina, interventi di soccorso On the previous page, the Chief of Fire Department, Mario Abate; on this page, emergency rescue
operative, che si sono dimostrate propositive, cordiali e disponibili al lavoro. Quali sono le problematiche che la città di Como presenta rispetto agli altri centri con i quali si è rapportato? La conformazione idrogeologica territoriale determina una condizione operativa impegnativa. Le abbondanti piogge degli ultimi tempi hanno provocato vari dissesti, di conseguenza abbiamo dovuto fare fronte a molteplici interventi, resi difficoltosi da una non completa disponibilità di personale qualificato che grava, peraltro, su tutto il Corpo dei Vigili del Fuoco. A Como la non completa disponibilità di operativi si evidenzia soprattutto nelle figure rilevanti e specializzate come i Capisquadra, cioè coloro che coordinano
le operazioni negli interventi. Nonostante sia determinato a voler risolvere le criticità, sono consapevole di dover fare i conti con un periodo economicamente difficile del Paese, le cui ripercussioni si sono ben evidenziate nei Corpi istituzionali come i VVF. Siamo in una terra di lago, quindi il vostro comando ha all’attivo alcuni nuclei specifici. Come operano? Esistono alcune figure qualificate fondamentali come i nuclei dei sommozzatori, indispensabili per gli interventi di soccorso e di azioni di recupero nel bacino del lago, o quello dei NBCR, ovvero le unità di decontaminazione nucleare, batteriologico e chimico, necessari in una zona ad alta produttività come il territorio comasco. Purtroppo la non completa disponibilità di uomini rende dif-
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Sopra, a sinistra, Vigile del Fuoco al lavoro; a destra, la centrale operativa; sotto, il funzionario dott. Gennaro Di Maio Above, a fireman at work; on the right, the operation center; below, Gennaro Di Maio
ficoltoso il rafforzamento di queste specialità essenziali, per cui i corsi di aggiornamento e di formazione per l’incremento di personale debitamente istruito e il consolidamento delle competenze degli uomini già all’attivo in determinate mansioni sono sempre meno di quello che si vorrebbe attuare. Un importante aiuto nella fase operativa a Como giunge, è giusto dirlo, dai tanti volontari che affiancano le squadre, spinti spesso da pura passione per questo lavoro, consentendo così di sopperire alla carenza di personale permanente. Come avviene la formazione ordinaria delle squadre? Professionalmente le squadre devono essere sempre pronte ad affrontare situazioni di qualunque genere, la formazione di conseguenza diventa di primaria importanza. Oltre alla formazione di
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base acquisita presso le Scuole centrali antincendio, il personale specialista si esercita in idonee sedute di retraining anche previste da disposizioni ministeriali. Si continua a percepire la valenza positiva che i Vigili del Fuoco hanno sempre avuto da parte dell’opinione pubblica? I Vigili del Fuoco hanno un carattere dinamico e operativo, adempiono a compiti istituzionali che vanno dalla piena operatività sul soccorso alla informazione della popolazione e dei tecnici in materia di sicurezza. Abbiamo peraltro ampi riscontri positivi alla nostra attività; possiamo sentire l’interesse, la disponibilità e l’affetto delle persone con le quali ci relazioniamo; la voglia inesauribile dei bambini di indossare la divisa da vigile del fuoco e di salire sui nostri mezzi ci ripaga di molte rinunce e di moltissime difficoltà.
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Sopra, i Vigili del Fuoco di Como
Above, the Firemen of Como
Our life on the line The new executive of the Provincial Command of the Firemen of Como, Mario Abate, took office in the middle of September this year. Architect from Salento, he has a very rich CV characterized by important technical and professional skills. For long he was in charge in the Command in Milan and then at the Central Office of the Firemen Department of Rome, where he was first executive. Instructor in many training courses on Fire Prevention and author of different books on this subject. The Commander arrived at the meeting in uniform, even though in informal way and we immediately understood his attitude: his background is not only made by scientific and cultural titles but also by operational experiences on the field, among which numerous missions for the seismic events of L’Aquila and Emilia Romagna. Its attitude is also very purposeful and active. What are the first impressions you had on the city and on your team? Naturally I enjoyed the beauty of the landscape and the architectonic works
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of art of the city; in the next future, I will make more visits, up to now I didn’t have much time due to all the institutional appointments. We are on a lake, therefore your command has some specific units. How do they operate? There are some fundamental qualified unit, just like the divers, necessary for the rescue activities on the lake or the units of nuclear, bacteriological and chemical decontamination, necessary in a zone to high productivity as the area of Como. Unfortunately the availability of men is not complete, so it is difficult to reinforce this special sector, so the courses and the formation to increase the number of firemen who can handle this kind of activities are less than what we would need. An important help in the operational phase in Como is given by many volunteers who work with the teams, they are driven by a pure passion for this work, so that we can cover the lack of permanent personnel.
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TERRITORIO
UNA SCALATA LUNGA 120 ANNI di Marina Moretti foto Carlo Pozzoni, Archivio Funicolare Como
Non si può pensare l’uno senza l’altra. La storia e la vita del paese di Brunate sono inscindibilmente legati alla storia e alla vita della funicolare. Una storia che prosegue da 120 anni. All’inizio dell’Ottocento, Brunate era costituito da poche case e qualche villino, collegati a Como dalla mulattiera, la via delle Scalette che passava per l'eremo di San Donato. Ma nella seconda metà del secolo era già diventato un luogo di villeggiatura, grazie al clima, alla posizione geografica e alle vedute panoramiche, ma soprattutto alla strada carrozzabile che contribuì a romperne l'isolamento. L'evento determinante, però, che trasformò radicalmente Brunate, elevandolo a importante luogo di villeggiatura, fu la costruzione della funicolare. Esattamente centoventi anni fa. Allora i trasporti non erano quelli di oggi, il progetto fu un’impresa coraggiosa che presupponeva una grande visione. Per raccontare la storia di questi 120
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anni, la biblioteca di Brunate, con il patrocinio del Comune, ha organizzato una serie di iniziative celebrative. La principale è la mostra "Funicolare in viaggio da 120 anni" aperta fino al 1 febbraio 2015 a Villa Giuliani. Il percorso espositivo si completa con un’esposizione di fotografie e attrezzi originali allestita all’interno delle due vetture e delle due stazioni di Como e Brunate. Manifesti, fotografie, cartoline e documenti illustrano la storia di questo rivoluzionario simbolo dell’evoluzione dei trasporti dall’inaugurazione ai giorni nostri attraverso le innovazioni tecnologiche: il passaggio dalla trazione a vapore a quella elettrica, l’evoluzione di macchine e impianti, l’automazione e il susseguirsi di vetture sempre più moderne e sicure. Dal percorso espositivo emerge anche l’influenza che questo mezzo di trasporto ha avuto sull’evoluzione sociale di Brunate, divenuto il famoso e rinomato "Balcone delle Alpi" pro-
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A destra, foto storiche della funicolare in mostra a Villa Giuliani On the right, historic photos of the cable car exhibited in Villa Giuliani
prio grazie alla sua presenza. La costruzione della ferrovia funicolare inizia il 4 gennaio 1893, il tracciato è lungo 1074 metri, copre un dislivello di 493 metri e ha una pendenza media del 46%. Con un grande evento inaugurale, inizia il servizio l’11 novembre 1894. I lavori di costruzione erano durati 22 mesi. Il primo giorno salgono 281 persone e ne scendono 236. Le prime due vetture, di colore giallo, attaccate alle due estremità della fune e munite di robustissimi freni, sono denominate Como e Brunate, hanno quattro scompartimenti ognuna e due terrazzini alle estremità. In totale possono ospitare fino a 32 passeggeri. La linea del tracciato è a binario unico con uno scambio intermedio a circa metà percorso. La fiancheggiano 3949 scalini, utilizzati per vigilanza e manutenzione. Con un susseguirsi di sovrapassaggi, viadotti e il sottopasso dei Piani si arriva a Brunate: tempo di percorrenza 20 minuti. L’apparecchio di trazione e la motrice sono collocati nella stazione a monte caratterizzata da un comignolo per l’impianto a vapore. La fune ha 35 millimetri di diametro ed è progettata per resistere ad uno sforzo altissimo di tensione e torsione. Iniziano così i 120 anni storia della funicolare segnando anche la storia di Brunate che diventa meta privilegiata della borghesia milanese e europea. Il taglio della linea della funicolare sulla montagna è un tratto inconfondibile del paesaggio, ripreso anche nel manifesto dell’esposizione realizzato da Umberto Boccioni, esponente del movimento futurista. Da agosto 2011 la funicolare ha due nuove vetture con un design in stile liberty/eclettico: la 12 (BRUco), è di colore malva, mentre la 13 (bruCO), è rossa. Il tempo di percorrenza ora è di soli sette minuti. Funicolare, in viaggio da 120 anni, Brunate, villa Giuliani, via Roma 13, orari sabato e domenica 10.00-13.00/15.00-19.00, in settimana su prenotazione info@comune.brunate.co.it.
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A destra, sopra, le attuali carrozze della funicolare; sotto, cartoline d'epoca On the right, above, the present cars of the cable car; below, vintage postcards
A climb of 120 years You cannot think of one without the other. The history and the life of the village of Brunate are linked to the history and the life of the cable car. A history that lasted for 120 years. At the beginning of the 19th century, Brunate was constituted by few houses and some small villa, connected to Como by the mule track, the via delle Scalette passing by the hermitage of San Donato. In the second half of the 19th century, it already became a place of vacation, thanks to the climate condition, the geographical position and the panoramic views, but above all the carriage road that contributed to break its isolation. The main event, however, that radically transformed Brunate, turning it into an important destination of vacation, was the construction of the cable car. Exactly 120 years ago. In those days transports were not those of today and the project was a brave one that implied a great vision. To tell the history of these 120 years, the Library of Brunate, with the patronage of the municipality, organized a series of commemorative initiatives. The main one is the exhibition "Cable car working for 120 years"
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open up until February 1st 2015 in Villa Giuliani. The exhibition path is completed with an exhibition of photos and original utensils prepared inside the two cars and of the two stations of Como and Brunate. Posters, photos, postcards and documents illustrate the history of this revolutionary symbol of the evolution of transports from the inauguration to our days through the technological innovations: the passage from the vapor traction to the electric one, the evolution of cars and machineries, the automation and then more and more modern and safe cars. From the exhibition path you can see the influence that this mean of transport had for Brunate, which became the famous "Balcony of the Alps" thanks to its presence. The building of the cable car started on January 4 1893, the layout is 1074 meter long, it covers an high difference of 493 meters and it has a 46% average inclination. With a great inaugural event, it begins the service on November 11 1894. The construction lasted 22 months. The first day 281 people went up to Brunate and 236 came down in Como. The first two cars, in yellow, attached
to the two extremities of the rope and provided with strong brakes, were called Como and Brunate, they have four compartments each and two small terraces on the extremities. In total they can transport up to 32 passengers. The line of the layout is one binary with an intermediary exchange halfway. On the side 3949 stairs, used for vigilance and maintenance. A set of passages, viaducts you can reach Brunate in 20 minutes. The instrument of traction and the engine are situated in the station characterized by a chimney for the vapor plant. The rope has 35 millimeters diameter and is projected to resist to a strong tension and torsion. This is the beginning of 120 years of history of the European middle class. The line of the cable car on the mountain is an unmistakable line of the landscape, also represented in the poster of the exhibition made by Umberto Boccioni, exponent of the futurist movement. From August 2011 the cable car has two new cars in liberty / eclectic style: the 12 (BRUco), is of mallow color, while the 13 (bruCO), is red. The time of route is just seven minutes now.
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IL DONO DI DANIEL LIBESKIND L' archistar a Como ha presentato la sua opera di E.M.Bruschi foto Carlo Pozzoni, Francesco Corbetta
Le menti visionarie osservano il presente e già costruiscono il futuro. Gettano cuore e pensieri oltre ogni ostacolo, ogni steccato. Costruiscono mondi nuovi, segnano il passo. Non è cosa di tutti. Era settembre, era il 2008 quando Daniel Libeskind, passeggiando sul lungolago di Como, spostò lo sguardo verso l’acqua. “Immagino un incredibile cristallo nel lago”, disse. Un’istantanea, uno scatto che si è impresso nella mente dell’archistar e, qualche anno dopo, ha assunto una forma più precisa, un’identità più forte diventando Life Electric, l’opera dedicata al genio di Alessandro Volta che Libeskind e Amici di Como doneranno alla città in vista di Expo 2015. «Life Electric si ispira alla tensione elettrica tra due poli di una batteria – spiega l’architetto - il grande dono di Volta all’uma-
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nità. La forma dell’installazione trova cardine nella mia costante ricerca sulla rappresentazione architettonica dell’energia. L’opera congiunge gli elementi: luce, vento e acqua. Un’installazione, una gateway fisica e ideale aperta sul ventunesimo secolo». Il rapporto tra Libeskind e la città ha radici antiche e l’architetto non ha mai nascosto il desiderio di contribuire con un proprio segno, un proprio dono. Così è nata l’installazione. Opera che fonde gli elementi energetici e scientifici a quelli naturali e crea un ideale terzo polo collocato tra il Faro di Brunate e il Tempio dei giardini pubblici. Opere che, non a caso, sono dedicate a Volta. Il monumento vivrà sui giochi di luce e trasparenza, in modo da incastonarsi coerentemente nello spazio per valorizzare il palcoscenico naturale del lago,
delle montagne e della città, trasformando lo spazio in un allestimento architettonico e artistico. Daniel Libeskind ha voluto presentare personalmente il progetto. Lo ha fatto lo scorso 23 ottobre, incontrando, in comune a Como, il sindaco Mario Lucini, la giunta e, subito dopo, la stampa. “Le città non sono luoghi statici, ma dinamici – ha spiegato - si modificano nel tempo, quindi crescono e stratificano la propria architettura”. “L’opera che ho realizzato per Como non è un’astrazione, ma il nuovo disegno di uno spazio pubblico che porta Como nel XXI secolo, mostrando le ambizioni positive della città”. Il Libeskind-pensiero è netto: le città sono in continuo divenire, attraversano epoche diverse, mutano nel paesaggio, vedono il cielo cambiare. Per questo l’opera “permetterà di
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In questa pagina, foto inserimenti del monumento "Life Electric"
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On this page, rendering of the monument "Life Electric"
Sopra, Daniel Libeskind con l'arch. Giuseppe Blengini
Above, Daniel Libeskind with Giuseppe Blengini, architect
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Sopra, a sinistra, l'arrivo di Daniel Libeskind a Palazzo Cernezzi con la moglie Nina, Daniele Brunati e Giuseppe Blengini; a destra; durante l'incontro con la giunta comunale; sotto, l'architetto durante la conferenza stampa con Roberto Cassani, Daniele Brunati, il sindaco Mario Lucini e l'assessore Lorenzo Spallino
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Above, on the left, the arrival of Daniel Libeskind in Palazza Cernezzi with his wife Nina, Daniele Brunati and Giuseppe Blengini; on the right during the meeting with the city committee; below the architect during the press conference with Roberto Cassani, Daniele Brunati, the mayor of Como Mario Lucini and the councillor Lorenzo Sapllino
In questa pagina, alcuni momenti della conferenza stampa
On this page, different moments of the press conference
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Daniel Libeskind e Mario Lucini con il modellino in legno di "Life Electric"
osservare il lago in molti modi, tutti nuovi”. Non sono mancate domande sulle perplessità sollevate da qualcuno a proposito di Life Electric. “L’architettura non si fa con il consenso, ha risposto Libeskind, il fatto che si sia aperto un dibattito tanto importante sul monumento significa che stiamo facendo arte”. Quindi ha voluto ricordare: “in diversi posti del mondo opere in un primo momento contestate si sono trasformate in simboli che nessuno potrebbe più eliminare». Così Libeskind ha voluto anche replicare alle critiche arrivate da alcuni architetti comaschi: “L’architettura è un’arte sociale – ha
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Daniel Libeskind and Mario Lucini with the model in wooden of "Life Electric"
sottolineato con grande fermezza – nasce per i cittadini e non per gli architetti. I miei colleghi hanno tutto il diritto di avere idee diverse dalle mie ma non ho disegnato Life Electric per ottenere il loro consenso o la loro approvazione». Un primo passo, un primo incontro. Libeskind tornerà a Como nei prossimi mesi e ancora una volta racconterà il suo dono, il suo sogno, la sua visione del futuro. “Costruiamo le città di oggi per i nostri figli, per chi vivrà il domani – ha detto – quello che facciamo illumina gli occhi dei più giovani, accende la loro curiosità. Questo è importante”.
In questa paagina, sopra Daniel Libeskind con la giunta comunale; al centro e sotto, con il gruppo di lavoro di "Life Electric" On this page, above Daniel Libeskind with the city committee; in the middle and below with the staff involved in the project of "Life Electric"
Life Electric, the gift of Daniel Libeskind 74
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The visionary minds observe the present and they already build the future. They throw heart and thoughts over every obstacle, every fence. They build new worlds, they mark the footstep. Not everybody does. In September 2008 Daniel Libeskind was walking on the lakefront of Como and he looked at the water. "I imagine an unbe-
lievable crystal in the lake", he said. An instant, an idea in the mind of the architect and, a few years later, a more precise form, a stronger identity became Life Electric, the work of art dedicated to the genius of Alessandro Volta that Libeskind and Amici di Como donate to the city of Como on the occasion of Expo 2015. "Life Electric
In questa pagina, alcuni momenti delle presentazioni pubbliche di "Life Electric"
is inspired to the electric tension among two poles of a battery - explains the architect - the great gift of Volta to the humanity. The form of the installation is based on my constant search of the architectural representation of the energy. The work connects these elements: light, wind and water. An installation, a physical and ideal gateway open on the 21st century". The relationship between Libeskind and the city has ancient roots and the architect never hid the desire to contribute with a personal sign, with a personal gift. This is how the installation was born. This work of art melts the energetic and scientific elements to the natural ones and it create an ideal third pole located between the Lighthouse of Brunate and the Temple in the public gardens. Works that they are dedicated to Volta not by chance. The monument will live on light and transparency, in order to become part of the setting and to give value to the natural stage of the lake, of
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On this page, some moments of the public conferences on "Life Electric"
the mountains and of the city, transforming the space in an architectural and artistic installation. Daniel Libeskind wanted to personally introduce the project. On 23rd October 2014, he met the mayor of Como, Mario Lucini, the Committee and then the journalists. “Cities are not static places, they are dynamic –he explained – they change, they grow and they stratify their architecture”. "The work that I made for Como is not abstraction but the new representation of a public space that brings Como in the 21st century showing the positive ambitions of the city." The Libeskind-thought is clear: cities are always evolving, cross different epochs, they change in the landscape, they see the sky which changes. For this reason, the work of art "will allow to observe the lake in many ways, all new ones." Some perplex questions about Life Electric also came."Architecture doesn't come with the consent, answered Libeskind, the fact that such an important debate was opened on
the monument means that we are making art." Then he reminded: "in different places of the world works of art which in a first moment were contested, later became symbols that nobody could eliminate anymore." This is how Libeskind also wanted to reply to the criticisms arrived by some architects of Como: "Architecture is a social art –he firmly said - it is born for the citizens and not for the architects. My colleagues have the right to express ideas which are different from mine but I have not created Life Electric to get their consent or their approval." A first footstep, a first meeting. Libeskind will return to Como in the next months, and once more it will tell about his gift, his dream, his vision of the future. "We build today's cities for our children, who will live tomorrow – he said - what we do illuminates the eyes of young people, it turns on their curiosity. This is important".
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EVENTI
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AMICI DI COMO & MAGIC LAKE al Grand Hotel Imperiale di Moltrasio di Marina Moretti foto Piero Vasconi, archivio Grand Hotel Imperiale COMOREVIEW
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In queste pagine, alcuni ospiti della serata On these pages, some guests of the evening
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“Life Electric". Ancora una volta l’opera di Daniel Libeskind è stata protagonista della tradizionale serata dell’Associazione Amici di Como in occasione dell’uscita del numero autunnale di Magic Lake e di What’s On. Teatro dell’appuntamento gli eleganti saloni del Grand Hotel Imperiale di Moltrasio, sul Lago di Como. Subito ha catturato l’attenzione degli oltre 250 ospiti il modellino in legno del monumento. Ma le sorprese non erano finite. Perché proprio il celebre architetto Daniel Libeskind ha voluto inviare a tutti i presenti un videomessaggio di saluto e di ringraziamento per la determinazione con cui l’associazione sta portando avanti il progetto. A questo punto ha preso la parola il presidente, Silvio Santambrogio, che ha
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fatto gli onori di casa e ha invitato sul palco il Prefetto di Como, Bruno Corda. Il rappresentante del Governo ha ringraziato gli Amici di Como per il loro impegno e si è detto pienamente convinto che un monumento di tale importanza potrà essere qualcosa di assolutamente speciale, in grado di imprimere un marchio alla città e al suo lago. Il coordinatore dell’associazione Daniele Brunati ha quindi aggiornato i presenti sui passi avanti compiuti dal progetto "Life Electric", rimarcando come questa grande opera contemporanea abbinata al nome di un grande architetto potrà portare notevoli benefici a Como in termini di fama e di turismo, soprattutto in coincidenza con Expo. L’architetto Giuseppe Blengini, dello studio Libeskind
di Milano, si è invece soffermato sulla parte tecnica illustrando i particolari esecutivi dell’operazione e sottolineando, con una serie di proiezioni, la perfetta integrazione della scultura con il panorama della diga e del primo bacino del lago. Prima della presentazione del numero autunnale di Magic Lake e di What’s On, Daniele Brunati ha fornito alcune anticipazioni sulla prossima edizione della manifestazione natalizia "Como Città dei Balocchi", affiancato da Francesca Catelli, vicepresidente Artsana Group, che ha annunciato la partecipazione del Museo del Cavallo Giocattolo al Natale 2014. Al termine, gli ospiti si sono trasferiti nella sala da pranzo per l’ottima cena preparata dagli chef del Grand Hotel Imperiale.
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A sinistra, in alto, Daniele Brunati, coordinatore Amici di Como; al centro, Silvestro De Bolfo, direttore Grand Hotel Imperiale; sotto, ospiti della serata On the left, above, Daniele Brunati, coordinator of Amici di Como; in the middle Silvestro De Bolfo, director Grand Hotel Imperiale; below, some guests of the evening
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A destra, in alto, Silvio Santambrogio, presidente Amici di Como; al centro, Bruno Corda, prefetto di Como; sotto, la platea On the right, above, Silvio Santambrogio, president of Amici di Como; in the middle, Bruno Corda, prefect of Como; below, the audience
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A destra, Francesca Catelli, vicepresidente Artsana Group; sotto, la platea On the righ, Francesca Catelli, vicepresident Artsana Group; below, the audience
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Sopra, Daniele Brunati presenta il progetto "Life Electric"; sotto, l'architetto Giuseppe Blengini dello studio Libeskind Above, Daniele Brunati presents the project "Life Electric"; below, the architect Giuseppe Blengini of the studio Libeskind
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L U X U RY L I V I N G
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Sopra, il modellino in legno del monumento "Life Electric"
Amici di Como & Magic Lake at Grand Hotel Imperiale "Life Electric." Once again the work of Daniel Libeskind was protagonist of the traditional evening of the association Amici di Como on the occasion of the exit of the autumn edition of Magic Lake and What’s On. Theater of the appointment the elegant halls of the Grand
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Above, the wooden model of "Life Electric"
Hotel Imperiale of Moltrasio, located on Lake Como. The model in wood of the monument immediately captured the attention of over 250 guests. But the surprises continued. The famous architect Daniel Libskind sent a video message to welcome everybody and to say thank you to the association which is carrying on the project. At this point, the president Silvio Santambrogio, who did the honors of the house, invited the Prefect Bruno Corda on the stage. The representative of the Government thanked the association Amici di Como for their commitment and said that such an important monument can absolutely be something special, which can leave a sign in the city and on Lake Como. The coordinator of the association Daniele updated the guests about the development of the project ‘Life Electric’, stressing the point that this great contemporary work
of art combined with the name of a great architect can bring notable benefits to Como, in terms of fame and of tourism, especially in coincidence with Expo. The architect Giuseppe Blengini, of the studio Libeskind in Milan, illustrated the technical part, the building details and using some projections, the perfect integration of the sculpture with the view of the first basin of the lake. Before the presentation of the autumn edition of Magic Lake and What's On, Daniele Brunati gave some anticipations on the next edition of the event Como Città dei Balocchi, together with Francesca Catelli, vice president of Artsana Group, who announced the participation of the Museum of the Horse Toy at Christmas 2014. At the end, the guests went to the restaurant room to enjoy the great dinner prepared by the chef of the Grand Hotel Imperiale.
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PASSEGGIATA AMICI DI COMO ANCORA INSIEME Per tutto l’inverno e forse anche oltre. Resta aperta la passeggiata temporanea "Amici di Como" del lungolago. La giunta di Palazzo Cernezzi ha deciso di prorogarne l’apertura fino al 31 gennaio 2015. Ma non è tutto. Il prolungamento potrà protrarsi fino al 30 novembre dell’anno prossimo, l’anno di Expo. “Con la ripartenza del cantiere – ha spiegato il sindaco di Como Mario Lucini - i lavori saranno programmati in modo che la passeggiata possa restare aperta al pubblico il più possibile”. In questo modo, Como potrà offrire ai visitatori dell’Esposizione universale milanese un’immagine accogliente e non un cantiere a cielo aperto. Amici di Como e Consorzio Como Turistica hanno rinnovato il loro impegno e la loro disponibilità per la manutenzione della passeggiata. Un luogo che, soprattutto nei mesi estivi e autunnali, ha richiamato centinaia di migliaia di turisti e residenti. Per i promotori vedere tante persone è stato il risultato più bello. È la certezza di avere lavorato bene per la città.
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Lakefront Amici di Como together again For the whole winter. And perhaps even for longer. The temporary promenade ‘Amici di Como’ on the lakefront stays open. The city committee decided to keep it open untile 31st January 2015. Even though it could be open until 30th November 2015 for the Expo 2015. “When the works start – says the mayor of Como, Mario Lucini – the lakefront is programmed to stay open as much as possible”. So, Como can offer a pleasant image and not a construction site to the visitors coming for Expo 2015. Amici di Com and Consorzio Como Turistica renewed their commitment and their availability for the maintenance of the promenade. A place that, especially in summer and in autumn, attracted hundred thousand tourists and residents. For the promoters, to see so many people was the best result achieved. It is the proof they did their best for the city.
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EVENTI
COMO CITTĂ€ DEI BALOCCHI XXI Edizione di Elisabetta Comerio foto Archivio Consorzio Como Turistica, Francesco Corbetta, Pozzoni, Nick Zonna
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MAGICO NATALE
Sabato 29 novembre Como ha dato nuovamente il benvenuto alla CittĂ dei Balocchi, manifestazione organizzata da Consorzio Como Turistica che da 21 anni veste il centro cittadino con le tinte del Natale. Le famiglie, fonte di ispirazione per la kermesse fin dalla sua prima edi-
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zione, torneranno a essere protagoniste del mese di eventi proposti fino all’Epifania. Lo sport, la solidarietà , la cultura, la didattica e le tradizioni gastronomiche si fonderanno per creare un calendario intenso e poliedrico, per la gioia di grandi e piccini.
ANCORA INSIEME MAGIC CHRISTMAS On Saturday 29 November Como welcomes again CittĂ dei Balocchi, event organized by Consorzio Como Turistica that reached its 21st edition dressing up the
cit y center for Christmas time. Sport, charit y, culture laborato ries and food tradition are mixed in order to create an intense and rich calendar.
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COMO MAGIC Luce, luce e ancora luce. Questa la parola d’ordine del Como Magic Light Festival, grande kermesse di proiezioni architetturali, sostenuta da Amici di Como, che ogni anno incanta cittadini e turisti giunti a
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Como. Quest’anno le piazze Duomo, Verdi e Grimoldi sono state protagoniste di questa iniziativa diventata negli anni anche un’importante attrazione turistica.
LIGHT FESTIVAL
COMO MAGIC LIGHT FESTIVAL Lights, lights and more lights. This is the watchword of Como Magic Light Festival when monuments in the city center are lit up with special projections which
charm and delight locals and tourists. This year, Piazza Duomo, Verdi and Grimoldi will become the protagonists attracting many visitors to Como.
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PISTA, MERCATINO
In occasione della 21° edizione, Como ha visto il grande ritorno della pista del ghiaccio in piazza Cavour per la gioia di bambini, giovani e famiglie, che grazie alla struttura di 400mq possono respirare l’atmosfera del Natale. Inaugurata il 29 novembre, la pista ospiterà migliaia di visitatori che avranno l’occasione di pattinare nella splendida cornice del primo bacino del lago che fa naturalmente da sfondo alla piazza. Inoltre, come avvenuto lo scorso anno, la pista di pattinaggio sarà gestita da personale qualificato e il ricavato, dedotti i costi di realizzazione e di gestione, sarà devoluto in
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beneficenza a Croce Azzurra Como Onlus, realtà da anni attiva sul territorio. A fare da cornice alla pista di ghiaccio, il Mercatino di Natale, un appuntamento ormai atteso, il luogo d’incontro sospeso tra colori e sapori che quest’anno, per la prima volta, farà il suo ingresso in Via Plinio. Il calendario della manifestazione include, come di consueto, i tre appuntamenti più attesi: l'arrivo di Babbo Natale il giorno della Vigilia, il Capodanno sul lago con lo spettacolo piromusicale e l'arrivo della Befana il 6 gennaio, a chiusura delle festività natalizie.
E GRANDI FESTE BIG EVENTS In this 21st edition the ice-skating rink measuring 400smq will return to Piazza Cavour creating a Christmas atmosphere and bringing joy to children and their families. Inaugurated on Nov 29th, the rink will host 1000s of visitors giving them the opportunity to ice skate facing the lake. What's more, as last year, the rink will be managed by qualified personnel and the admission fee charged will go to the charity organiza-
tion, Croce Azzurra Como Onlus. A Christmas market, an eagerly awaited, colorful as well as foodie appointment, will accompany the ice rink and this year for the first time will start in Via Plinio. Christmas market, a meeting point between the local and Mediterranean cultures will be wrapped in colors and sounds of Christmas. In its 10th edition the market event has become an important attraction both for locals and visitors.
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LABORATORI E SPETTACOLI
I bambini sono assoluti protagonisti della manifestazione. Infatti ogni anno Città dei Balocchi anima i fine settimana e i giorni di festa con laboratori, spettacoli e iniziative sempre nuove capaci di coinvolgere il giovane pubblico. Una parte importante del programma è dedicata alle scuole che ogni anno scelgono di partecipare alle attività proposte nel calendario della kermesse. Grazie alle sempre più prestigiose collaborazioni, Consorzio Como Turistica propone un intenso calendario di attività che per due settimane è dedicato agli istituti della provincia. Cuore delle attività dedicate ai bambini è il Broletto che nel corso degli anni ha subito delle trasformazioni e dei “cambi d’abito” che hanno permesso ai giovanissimi di entrare in un mondo ogni volta diverso. Quest’anno sarà il Museo del Cavallo Giocattolo ad animare il mese di iniziative proposte gratuitamente, con laboratori e attività coinvolgenti e educative.
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CHILDREN WILL BE ABSOLUTE PROTAGONISTS Every year, Città dei Balocchi, animates the weekends and public holidays with workshops, shows, and new initiatives to involve the young generation. A part of the program is devoted to schools which can choose to participate in any of the calendar of events proposed. Through substantial co-operation Consorzio Como Turistica was able to put together an intense calendar lasting two weeks devoted to local schools. The main venue for the activities planned for children is the Broletto which down the years has been transformed to allow young children enter a different world each time. This year Museo del Cavallo Giocattolo (museum of toy horse) will be enlivening the month of initiatives with educational, interactive workshops to enjoy free of charge.
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GIOCO E SENSO CIVICO
Le attività con le Forze dell’Ordine rappresentano uno dei punti cardine della manifestazione natalizia. Polizia Locale, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza saranno presenti nelle vie e nelle piazze principali di Como. GAME AND SECURITY A number of security forces including Polizia Locale, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Carabinieri, Vigili del Fuoco (firefighters) and Guardia di Finanza will be patrolling main roads and squares, as usual, to ensure safety for all throughout the Christmas period.
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LA NASCITA DI GESU'
La mostra di presepi nella chiesa di San Giacomo è giunta alla sua nona edizione, riconfermando, fin dai primi giorni di apertura, il suo grande successo, sia dal punto di vista delle visite, sia per quanto riguarda il numero sempre crescente di opere esposte. Quest’anno infatti si è voluto coinvolgere attivamente il territorio, così che potesse essere ancor più rappresentativa della tradizione presepiale comasca. San Giacomo, grazie alla disponibilità della Chiesa Cattedrale che ogni anno apre le porte di questo luogo sacro per la manifestazione, offre anche la possibilità di poter ammirare questa chiesa che nel corso dell’anno rimane spesso chiusa e non accessibile ai visitatori.
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I PRESEPI DI SAN GIACOMO
NATIVITY IN SAN GIACOMO The presepe (sculpted nativity scenes) exhibition held in San Giacomo church this year has reached its 9th edition, proving once again its massive popularity seen by the increasing number of visitors and the number of works exhibited year after year. This year the local artists/sculptors were encouraged to take a more active part to better represent the local presepe tradition. San Giacomo every year opens its doors for this exhibition giving also an opportunity to visit the church itself which most of the year remains closed to the public.
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GIULIA NELLA SCUDERIA DEI SOGNI di E.M.Bru. foto Archivio Museo del Cavallo Giocattolo, Riva 1920, Artsana Group
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Un castello incantato nella Città dei Balocchi. Un luogo magico dove grandi e piccini potranno vivere in pieno lo spirito del Natale. L’antico Palazzo del Broletto, in piazza Duomo a Como, diventerà uno scrigno di giocattoli antichi con una vivace officina dove gli elfi costruiranno i doni per Babbo Natale. Nel Castello dei Balocchi le giornate saranno scandite da spettacoli di burattini, esibizioni di magia, racconti e canti natalizi. Un luogo accogliente dove tutta la famiglia potrà divertirsi e immergersi nella calda atmosfera di Natale. E’ la magia a cui darà vita il Museo del Cavallo Giocattolo fino al 6 gennaio, per intrattenere tutti i visitatori della XXI Edizione della Città dei Balocchi con un fitto programma. Antico e contemporaneo, tradizionale e
innovativo, artigianale e industriale, il giocattolo racconterà lo spirito del Natale attraverso la sua storia passata, presente e futura. La mostra dei capolavori del Museo del Cavallo Giocattolo farà rivivere agli adulti l’antica emozione dei balocchi, i laboratori creativi incoraggeranno i più piccoli a costruirne di nuovi, mentre le animazioni teatrali stimoleranno la loro fantasia rendendoli protagonisti di fantastiche avventure. Il Castello dei Balocchi, inoltre, presenterà Giulia, cavallo a dondolo che entrerà a far parte della “Scuderia dei sogni” aggiungendosi agli oltre 650 cavalli già presenti. Il giocattolo, disegnato da Paolo Pininfarina, è stato donato al Museo da Riva 1920. Un cavallino rivisitato in chiave moderna e realizzato in cedro. Legno ricavato
da alberi caduti in seguito a eventi naturali o abbattuti a causa di tagli programmati. Piante recuperate, dunque, che vivono una seconda vita trasformandosi in oggetti d’arredo dal basso impatto ambientale nel rispetto della filosofia dell’azienda che da sempre si impegna attivamente per la salvaguardia dell’ecosistema e per la tutela del patrimonio arboreo. “La donazione di Giulia per me ha un significato davvero speciale – dice Paolo Pininfarina - quando ripenso a questo cavallino a dondolo, e al momento della sua creazione, riaffiora dolcemente la gioia legata ai ricordi di mia figlia bambina, la voglia di realizzare un giocattolo che mi permettesse di comunicare con lei ed essere presente nei momenti più belli della sua infanzia. Il giocattolo è il
compagno di un bambino, il suo confidente, il suo eroe, la sua guida nel fantastico mondo dell’immaginazione”. Giulia nasce dalla collaborazione tra Pininfarina e Maurizio Riva, partita nel 1999, ed è stata presentata al Salone del Mobile nell'aprile 2008. “Nasce da un unico pezzo di legno scolpito in modo da ottenere forme agili e curate, impreziosite da una maniglia rivestita in pelle – prosegue Pininfarina - mi permisi di suggerire a Riva il nome Giulia, il nome che avevo in mente per mia figlia, nata proprio il maggio di quell’anno. Sono davvero felice che Giulia entri a far parte della “Scuderia dei sogni” del Museo e che diventi un “oggetto della memoria” in grado, a distanza di anni, di far sognare ancora grandi e bambini”.
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Maurizio Riva 122
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Come è nata la collaborazione a tre voci fra Riva 1920, il Museo del Cavallo Giocattolo e Pininfarina? La collaborazione nasce da una semplicissima idea: quella di donare il cavallino Giulia, design a cura di Paolo Pininfarina al Museo del Cavallo Giocattolo fondato da Pietro Catelli patron di Artsana. L’intento è quello di far vivere il Museo anche grazie ad un pezzo di design interprete dei tempi moderni in grado di fare da trait d'union tra tradizione e storia da un lato e innovazione e tecnologia dall’altra. Giulia è un oggetto di design o un gioco? Giulia, che prende il nome dalla figlia di Pininfarina, è la reinterpretazione del classico cavallino a dondolo tipico dell’immaginario comune e tanto caro al mondo dei bambini. Si tratta di un gioco a tutti gli effetti, dove però l’estetica riveste un ruolo fondamentale. Ma soprattutto un oggetto realizzato
in pezzo unico con materiali naturali in linea con l’idea di essenzialità. É scolpito da un monolite di legno, l’oggetto viene lavorato attraverso macchinari ad alta tecnologia a 5 e 6 assi e poi impreziosito da una maniglia rivestita in pelle senza finiture e collanti dannosi per la salute. Per questi pezzi è stato utilizzato legno di cedro, conifere appartenenti alla famiglia delle Pinaceae provenienti da Piemonte e Lombardia. Questi alberi, caduti in seguito ad eventi naturali o abbattuti a causa di tagli programmati, vengono recuperati ed hanno la possibilità di vivere una seconda vita trasformandosi in oggetti d’arredo dal basso impatto ambientale, nel rispetto della filosofia dell’azienda da sempre impegnata a favore della salvaguardia dell’ecosistema e a tutela del patrimonio arboreo. L’essenzialità della forma e della sostanza si fondono insieme per un oggetto naturale al 100% che non è solo bello a vedersi, ma che racconta una storia.
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Il gioco è vietato ai minori di anni 18 Il gioco può causare dipendenza patologica
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Francesca Catelli
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Come è nata la collaborazione a tre voci fra Museo del Cavallo Giocattolo, Riva 1920 e Pininfarina? La collaborazione è nata, come tutte le storie più belle, in modo spontaneo e naturale. Maurizio Riva ha deciso di donare al Museo il cavallino a dondolo Giulia disegnato da Paolo Pininfarina per la profonda affinità che unisce due realtà imprenditoriali come le nostre. Vicinanza che si fonda su alcuni valori importanti e fondamentali per entrambi: il rispetto e la passione per il nostro patrimonio culturale, il forte legame con il territorio e il desiderio di tramandare, alle generazioni future, l’importanza del passato. Che significato ha per lei la donazione di Giulia? Giulia è un pezzo di pregio davvero unico. Il design d’autore e la sua realizzazione a regola d’arte vanno ad arricchire in modo inestimabile la collezione del Museo che ad oggi raccoglie più di 650 esemplari meravigliosi, provenienti da tutto il mondo e da periodi storici diversi. Che sia a dondolo o su triciclo, a bastone o a molla, di legno o di cartapesta, di latta o di stoffa, ogni cavallo giocattolo è un’opera unica di ingegno e di fantasia. Dove verrà collocata? La donazione di Giulia segna il primo passo verso una nuova tipologia di ricerca che desideriamo “inaugurare”, ricerca fortemente orientata al design del giocattolo. Il cavallino a dondolo disegnato da Paolo Pininfarina sarà quindi il primo
esemplare della nuova sezione contemporanea del Museo che speriamo di arricchire, sempre di più, con nuove opere che ci aiutino a testimoniare come il Museo custodisca e racconti sì una storia passata ma fortemente orientata al futuro e alle nuove generazioni. Il Museo si è arricchito anche grazie a tante donazioni, un messaggio quindi che trova tanti sostenitori? La collezione è in costante aumento grazie alle frequenti donazioni che il Museo riceve spontaneamente. Sono moltissime le persone, che ad oggi, consegnano i giochi della loro infanzia al Museo perché li conservi con cura e li preservi dalla polvere di cantine e solai. Quando un cavallo giocattolo entra nella collezione del Museo è come se “tornasse a casa”, pronto nuovamente per incantare e far sognare adulti e bambini. Sapere che il Museo del Cavallo Giocattolo è un progetto amato e continuamente supportato anche da collaborazioni prestigiose, come quella nata con un’azienda importante come Riva 1920, è motivo di grandissima gioia e riempie di orgoglio tutti noi che crediamo profondamente nel Museo. Tutto in memoria di suo padre, Pietro Catelli. Da sempre le Iniziative del Museo del Cavallo Giocattolo si fanno portavoce dei valori e della passione di mio padre per il mondo del bambino, che è alla base della filosofia stessa di Artsana Group.
Giulia in the stable of the dreams
An enchanted castle in the Città dei Balocchi. A magic place where adults and children can live in full the spirit of Christmas. The ancient Palazzo del Broletto, in piazza Duomo in Como becomes a casket of ancient toys with a vivacious factory where the elves will build the gifts for Santa Klaus. In the Castle of Toys the days are characterized by puppet shows, magic shows, tales and Christmas songs. A pleasant place where the whole family can have a good time in the warm Christmas atmosphere. It is the magic of the Museum of the Cavallo Giocattolo until 6th January, to entertain all the visitors of the 21st Edition of the Città dei Balocchi with a rich program. Ancient and contemporary, traditional and innovative, handicraft and industrial, the toy represents the spirit of Christmas in the past, the present and the future. The exhibition of the masterpieces of let the adults live the emotions of the past, the creative laboratories encourage the children to build new ones, while the theatre shows will stimulate their imagination making them protagonists of fantastic adventures. The Castle of the Toys, will also introduce Julia, a rocking horse which is poing to be part of the "Stable of dreams" adding it to over 650 present horses. The toy, drawn by Paolo Pininfarina, the Museum was donated by Riva1920. A horse revisited in a modern way and made of cedar.
Wood taken by fallen trees following natural events or cut for programmed cuts. Trees reused, which live a second life turning into pieces of furniture with a low environmental impact in the respect of the philosophy of the company that for a long time was active in the safeguard of the ecosystem and for the protection of the arboreal patrimony. The donation of Giulia has a special meaning for me – says Paolo Pininfarina – when I think about this rocking horse and about the moment of its creation, I immediately remember of my daughter, when she was little, the desire to create a toy that allowed me to communicate with her and to be present in the most beautiful moments of her childhood. The toy is the companion of a child, his friend, his hero, his guide in the fantastic world of imagination”. Giulia was born from the collaboration between Pininfarina and Riva, which started in 1999. "It was born from an single piece of graven wood in order to get light and carefully made forms, embellished with a leather handle – added Pininfarina – I suggested the name Giulia to Riva, the name I had in my mind for my daughter, who was born in May the same year. I am happy indeed that Giulia is becoming part of the "Stable of dreams" of the Museum and that it becomes a "object of memory", which can still let adults and child dream”.
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NEWS
IN MEMORIA DEL "SIGNOR CHICCO"
In memory of Mr. Chicco A meno di dieci anni dalla sua scomparsa, la città di Como ha voluto rendere omaggio alla genialità imprenditoriale, alla tenacia e ai valori umani del Cavaliere del Lavoro Pietro Catelli con l’intitolazione del tratto conclusivo di Viale Geno che ora porta ufficialmente il nome del ‘signor Chicco’. L’omaggio della città al fondatore dell’Artsana è stata l’occasione per ricordare quei valori che erano il tratto distintivo dell’imprenditore comasco. “Principi che sono diventati un patrimonio da tramandare alle nuove generazioni” ha detto commossa la figlia Francesca. Una commozione che si avverte anche nelle parole dei fratelli Enrico, “Mi intenerisce – ha raccontato - pensare che il marchio Chicco sia nato guardando me bambino”, e Michele, ‘La Salita Pietro Catelli – ha detto - è un gesto di attenzione da parte della comunità comasca che apprezziamo molto e ci rende orgogliosi”. Al taglio del nastro erano presenti tantissimi esponenti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del mondo imprenditoriale. “Il cavalier Catelli ha scommesso sul nostro territorio – ha commentato il sindaco Mario Lucini – per la comunità rappresenta un esempio concreto di lungimiranza, creatività e sobrietà al tempo stesso; siamo felici di dargliene merito con questo gesto”. Nato a Como nel 1920, Pietro Catelli inizia la sua avventura imprenditoriale come rappresentante di aghi per siringhe e termometri per poi fondare nel 1946 Artsana Group e dare origine nel 1958 a Chicco, marchio destinato a diventare sinonimo di prodotti per l’infanzia nel mondo. Nel 1974, viene nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Nel 2000, per festeggiare i suoi 80 anni, inaugura a Grandate, di fronte all’headquarter di Artsana Group, il Museo del Cavallo Giocattolo, una delle creazioni da lui più amate. Muore nel 2006 nella sua casa di Como, la stessa che ora ha cambiato indirizzo in sua memoria.
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Less than ten years after he passed away, the city of Como wanted to pay homage to his entrepreneurial ingeniousness, to the tenacity and to the human values of Pietro Catelli entitling the final part of Viale Geno, which now carries the name of “Mister Chicco”. The homage of the city to the founder of Artsana represented the occasion to remember the values which were a distinctive aspect of the entrepreneur of Como. "Principles that became a patrimony to pass to the new generations” said his daughter Francesca. An emotion that can be felt in the words of her brothers Enrico “I am moved when I think – he said – that the brand Chicco was born watching me when I was a child”, and Michele “The Salita Pietro Catelli – he said – is a significant gesture of the community of Como, we appreciated it and we are proud of it”. For the cut of the ribbon many representatives of the institutions, the police and the entrepreneurial world. "Pietro Catelli bet on our territory – said the mayor Mario Lucini – for the community he represents a concrete example of foresight, creativeness and sobriety at the same time; we are happy to celebrate him on this occasion”. Born in Como in 1920, Pietro Catelli started his adventure as needle representative for syringes and thermometers, then he founded Artsana Group in 1946 and the brand Chicco in 1958, which became a symbol of children products all over the world. In 1974, he was knighted for services by the President of the Italian Republic. In 2000, he turned 80 years old and to celebrate his birthday, he inaugurated the Museo del Cavallo Giocattolo, in front of the headquarters of Artsana Group. He passed away in 2006 in his home in Como, the same one which changed the address in his memory.
Varenna
Ristorante Pizzeria Victoria Grill, completamente rinnovato. Eleganza, Tradizione, QualitĂ .
EVENTI
CANTU' IL LEGNO TRA ARTE E ARTIGIANATO di Stefania de Giorgi foto Archivio Riva 1920
Cantù, città della tradizione legata alla lavorazione del legno, ormai da due anni ha istituzionalizzato la “Festa del Legno”, una manifestazione che ha ottenuto molteplici consensi. L’iniziativa coinvolge molte aziende, artisti e associazioni e ormai, alla seconda edizione, il Comune di Cantù ha ritenuto opportuno incrementare i contenuti e creare nuovi eventi. L’edizione di quest’anno si è svolta dal 20 settembre al 5 ottobre. La storia canturina annovera grandi mani esperte, che per decenni hanno prestato la magistrale bravura alla realizzazione di mobili e oggetti di pregio, al punto da meritare un opportuno riconoscimento, anche per risaltare una tradizione che ha reso la città famosa nel mondo. Un calendario ricco di convegni, quello canturino, con la presenza di architetti simbolo nel panorama del design, eventi culturali che interessano teatro e musica, organizzazione di laboratori artistici dedicati ai bambini e a giovani creativi. Gli esercizi commerciali si sono lasciati piacevolmente coinvolgere, creando una sinergia con le aziende e prodigandosi nell’allestimento di vetrine che esponevano, assieme ai propri prodotti, manufatti in legno forniti dalle realtà di questo comparto. Con la “Festa del Legno” Cantù non vuole celebrare soltanto la memoria della lavorazione tradizionale del legno che si relaziona indissolubilmente alla città, ma intende dimostrare l’impegno per l’innovazione. Un’occasione per toccare con mano il progredire dell’artigianato
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è stata offerta dall’iniziativa “Botteghe Aperte”. Diverse aziende del settore hanno dato la possibilità di visitare gli spazi di lavoro comprensivi di tutte le moderne tecnologie utilizzate per la produzione. In una di queste aziende, Riva 1920, è stato possibile visitare il museo del legno nato dall’idea Maurizio Riva, che con genuina meticolosità e scrupolo, ha raccolto tutti gli strumenti che un tempo venivano utilizzati nella lavorazione. Inoltre, sempre nel museo, sono esposti modelli di oggetti progettati da designer di fama internazionale. Il connubio tradizione e design del legno dimostra come il settore caratterizzato da artigiani e aziende sia capace di rinnovarsi, anche nell’importante prospettiva dell’evento che porterà alla ribalta la produzione Made in Italy, Expo 2015. In questo suggestivo contesto si è inserito il graditissimo intervento di alcuni architetti che possono essere considerati i padri del design: Antonio Citterio, Alessandro Mendini e Michele De Lucchi. Ciascuno di loro ha illustrato il proprio entusiasmante percorso professionale, coinvolgendo gli ospiti con aneddoti e massime, contagiandoli con ardore verso un’attività capace di forgiare la bellezza e la funzionalità degli oggetti di uso quotidiano. Maestri che con le loro architetture “non progettano solo gli spazi, ma anche il comportamento degli uomini in relazione a quegli oggetti e a quegli spazi”, per dirla con Michele De Lucchi.
Sotto, vari momenti della Festa del Legno
Below, different moments of the Festival of the wood
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In senso orario, Michele De Lucchi; Maurizio Riva con Antonio Citterio; Alessandro Mendini
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Clockwise, Michele De Lucchi; Maurizio Riva with Antonio Citterio; Alessandro Mendini
Serie Kelly 350/370 Verticale
MADE IN ITALY
Uno stand alla Festa del Legno
A stand of the Festival of the wood
Cantù, the wood between art and handicraft Cantù, a city linked to the tradition of wood, is celebrating for two years the “Festival of the wood”, a very successful event. The initiative involves many firms, artists and associations and by now, at its second edition, the City of Cantù decided to increase the contents and to create new events. The edition of this year was held from September 20 to October 5. The history of Cantù enumerates experienced hands, with their great cleverness to the realization created pieces of furniture and objects of merit for decades, to the point to deserve an opportune recognition, also to stress a tradition that has made the city famous all over the world. A calendar rich in conferences, with the presence of architects symbol of the world of design, cultural events linked to theater and music, the organization of artistic laboratories dedicated to children and creative young people. The business activities have been pleasantly involved creating a synergy with the companies and displaying in the shop windows products in wood together with their products. In Cantù the “Festival of wood” is not only a way to celebrate the traditional workmanship of the wood, but it is also a way to show the commitment for innovation. An occasion to touch with your hand the progress of some crafts-
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manship was the initiative "Open Shops". Different companies of the sector gave the opportunity to visit the working areas of the modern technologies used for the production. In one of these companies, Riva 1920, was possible to visit the museum of the wood born from the idea of Maurizio Riva, who picked up all the tools that were used during the working with genuine meticulousness and scruple. Moreover, in the museum, there are objects projected by designers famous all over the world. The combination of tradition and wood design shows how this sector characterized by artisans and companies can renovate, also in the important perspective of the event that will promote the production made in Italy, Expo 2015. In this suggestive context there is the pleasant intervention of architects who can be considered the fathers of design: Antonio Citterio, Alessandro Mendini and Michele De Lucchi. Every single architect illustrated his professional career, with anecdotes and mottos, involving everybody in an activity able to create beauty and in the functionality of the objects of daily use. Masters who with their architectures “not only project spaces but also the men’s behavior in relation to those objects and those spaces” as Michele De Lucchi says.
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TERRITORIO
EREDI MARELLI
SAPIENZA ANTICA PASSIONE MODERNA
di Stefania de Giorgi foto Archivio Eredi Marelli
Amore per il dettaglio, passione, creatività, la Eredi Marelli ha radici antiche. La bottega artigiana originaria è stata fondata a Cantù nel 1934 e fin da subito si è distinta per la ricercatezza progettuale, congiunta ad una munifica abilità esecutiva. Le collezioni nel corso dell’attività dell’azienda sono state contrassegnate dalla capacità di rappresentare la cultura contemporanea e rispondere tempestivamente all’evoluzione dell’abitare, dall’audacia, dai disegni innovativi realizzati da figure rilevanti nel pa-
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norama del design del tempo, basti pensare che per il disegno del logo dell’azienda si è avvalsa di uno dei più grandi Maestri: Bruno Munari. La particolare attenzione e cura nella scelta e nella ricerca dei materiali, così come la maestria artigianale sono elementi che hanno caratterizzato il generoso profilo con il quale l’azienda si è proposta agli esordi. E proprio dall’alchimia tra inventiva, innovazione e competenze imprenditoriali emergono elementi d’arredo moderni, fortemente distintivi e caratterizzati da grande
qualità ed eleganza senza tempo. L’armonica sinuosità di alcune forme enfatizza il carattere unico dei prodotti e la meticolosa ricerca della cura nel dettaglio. In occasione della Festa del Legno l’architetto Manolo De Giorgi ha selezionato un determinato numero di pezzi per allestire una mostra, dalla quale si evincono le peculiarità dell’azienda. Nella selezione compaiono opere realizzate su progetto di architetti come Paolo Buffa e Carlo Enrico Rava, Angelo Mangiarotti e altri.
Nella pagina precedente, da sinistra, Paolo Buffa, mobile a bugne laccato giallo; Franco Meneguzzo, vaso graffiato; Carlo Enrico Rava, consolle in mogano e palissandro. In questa pagina, dall'alto, Angelo Mangiarotti, vasi in alabastro scaglione; Franco Meneguzzo, vasi graffiati; Paolo Ulian, vasi in marmo bianco Carrara In the previous page, on the left, Paolo Buffa, piece of furniture in ashlar yellow lacquered; Franco Meneguzzo, scratched vase; Carlo Enrico Rava, console in mahogany and rosewood. On this page, from above, Angelo Mangiarotti, vases in terraced alabaster; Franco Meneguzzo, scratched vases; Paolo Ulian, vases in Carrara marble.
Ancient knowledge modern passion Love for the detail, passion, creativeness, Eredi Marelli has ancient roots. The native artisan shop was founded in Cant첫 in 1934 and from the beginning it distinguished itself for the project refinement, combined with a munificent executive ability. The collections during the activity of the firm have been marked from the ability to represent the contemporary culture and to answer to the evolution of the environment, with innovative sketches realized by famous personalities of the design sector, for example the design of the logo of the company was studied by one of the most famous Masters: Bruno Munari. The particular attention and the care in the choice and in the search of the materials, as well as the handicraft ability are elements that have characterized the generous profile with which the firm proposed from the beginning.From the alchemy among inventiveness, innovation and entrepreneurial competences emerge modern pieces of furniture, characterized by high quality and timeless elegance. The harmonious sinuosity of some forms emphasizes the unique character of the products and the meticulous search of the details. On the occasion of the "Festival of the Wood" the arch. Manolo De Giorgi selected a determined number pieces of the firm for an exhibition, from which you can see the peculiarities of the firm. In the selection of the works there are works realized on the project of architects such as Paolo Buffa or Carlo Enrico Rava, or Angelo Mangiarotti ond other.
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RITRATTI DI CITTÀ 23mila applausi di Davide Fent foto Archivio Comune di Como
Anche il secondo capitolo si è chiuso. Oltre 22mila visitatori e tempo di bilanci per Ritratti di Città la mostra allestita a Villa Olmo dall’assessorato alla Cultura del Comune di Como guidato da Luigi Cavadini. In attesa del 2015, quando il progetto tematico triennale sul tema della città voluto dall’assessore andrà a completarsi, oggi si può riflettere sui risultati dell’ultima esposizione. Possiamo trarre un consuntivo di critica e pubblico di “Ritratti di Città. Urban sceneries”? Tracciando un bilancio salta subito all’occhio la validità di una proposta espositiva che è stata particolarmente efficace durante l’estate, soprattutto per quanto riguarda la presenza degli stranieri che, per i mesi di luglio e agosto, hanno rappresentato il 40% dei visitatori (nei mesi successivi la percentuale è oscillata tra il 20 e il 30). E’ stata l’oc-
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casione per molti di loro di confrontarsi per la prima volta con artisti italiani che non hanno una diffusione internazionale. Hanno potuto così apprezzare la qualità e l’originalità. Come è stato giudicato l’itinerario proposto all’interno della villa? Un percorso espositivo coerente e accattivante, assieme alla possibilità di “visitare” cento anni di arte del nostro Paese, ha ottenuto un apprezzamento diffuso da parte della critica e anche del pubblico. Sono convinto che questa mostra, nel suo piccolo, abbia creato i presupposti (cosa che più in generale è scopo della cultura) per una maturazione complessiva della persona, innescando una maggiore consapevolezza dei valori importanti per lo sviluppo della nostra società. Ci può anticipare il tema dell’edizione 2015? Ci sono legami con Expo?
L'assessore alla cultura Luigi Cavadini illustra un'opera della mostra
Secondo le stime l’Universale milanese attirerà più di 20 milioni di visitatori da tutto il mondo. Con la mostra del prossimo anno completeremo il percorso di approfondimento sulla città. Un tema trasversale alla riflessione culturale e sociale di questi nostri anni. Un tema che rappresenta l’occasione per domandarsi quali debbano essere i modi e le direzioni verso cui operare per una città del futuro, più a misura d’uomo. Expo guarda al pianeta, pone un problema globale che coinvolge in particolare la compatibilità tra natura e modo di vivere. Quindi non è estraneo alla ricerca proposta nelle mostre di Como che, come dicevo, si interroga su come dovranno essere gli spazi urbani del futuro. “Ritratti di città” ha avuto il plauso di Vittorio Sgarbi. L’idea primaria del suo ultimo saggio è: “Tutta l’arte è arte contempora-
The councillor Luigi Cavadini explains a work of art of the exhibition
nea perché è vista con gli occhi dei contemporanei che la osservano e la vivono come immortale”. A suo dire: “Se l’arte è di tutti, tutti devono dire cosa è arte”. Condivide? Sul fatto che tutta l’arte sia contemporanea posso concordare con Sgarbi, in quanto il bello e l’espressione artistica non hanno scadenza. Per il fruitore meno avveduto è certo più facile accostarsi all’arte del passato che a quella di oggi. È più comprensibile e raramente richiede uno sforzo mentale per la sua comprensione. L’arte del presente (ma anche dei decenni appena trascorsi) rischia a volte di essere troppo avanti rispetto alla nostra capacità di comprensione (che spesso manca di allenamento a guardare). Forse, quindi, in forza di questa considerazione, non è così automatico attribuire a tutti indistintamente la consapevolezza di “cosa sia arte”. E Sgarbi lo sa.
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Ritratti di Città 23.000 applauses The second chapter has come to an end too. It's time to draw conclusions for, Ritratti di Città (cityscapes), the exhibition held at Villa Olmo by the culture department of town hall under the guidance of councilor, Luigi Cavadini. Awaiting 2015, when the three-year project on the theme of 'city' will come to an end, today we can consider the results of the last exhibition. How can we summarize what the critics and public had to say about, Ritratti di Città, urban sceneries? Drawing a final balance we immediately notice the soundness of the exhibition which was particularly successful during the summer drawing above all foreign visitors who during July and August made up some 40% of total admissions (in the following months the percentage ranged between 20 and 30%). They appreciated the quality and originality of the works on display. How was the proposed art itinerary inside the villa received? It was a coherent and engaging exhibition which offered the opportunity to explore 100 years of art in our country obtaining general appreciation both from the critics and public. I'm convinced this exhibition in its small way created the conditions (which is what culture should do) for personal growth of the individual, triggering a deeper awareness of values for the development of our society. Can you give us a sneak preview of the 2015 exhibition? Are there any links with the Milan Expo? According to estimates, the Expo will attract over 20 million visitors from all over the world. With next year's exhibition we'll complete the city theme, a general concept inviting a cultural and social consideration of our times. A theme that prompts us to think what should be the ways and in which direction should we go to build manageable cities in the future. Expo eyes the whole planet, raises issues on a global scale in particular highlighting the need for compatibility between nature and lifestyle. Therefore it is not far from the theme tackled in the exhibitions held in Como, as I mentioned, questions are raised on how future urban spaces should be. “Ritratti di città” was applauded by art critic, Vittorio Sgarbi, who in his last book primarily explores: "All art is contemporary art because it is seen through the eyes of those living now who observe and experience it as immortal." He says, "If art belongs to everyone, everyone must define what art is." Do you agree? I agree with Sgarbi when he says all art is contemporary; beauty and artistic expression are immortal. For the less informed, it is easier to side with the art from the past than appreciate contemporary art. It is easier to understand and rarely requires mental effort. Today's art (but also of the past few decades) risks being ahead of its time to be readily understood (we lack the capacity to observe properly). Perhaps, therefore, in the light of these considerations, it is not possible to automatically attribute to everyone without distinction the awareness of 'what art is,' and Sgarbi knows it. In questa pagina, varie immagini della mostra Ritratti di Città
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On this page, some photos of the exhibition Ritratti di Città
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L'ANTICA VOCE TORNA A CANTARE di Isabella Nobile De Agostini, responsabile Musei Civici di Como foto Musei Civici di Como
Lo scorso 18 ottobre nella sala Barelli del Museo di Como sono risuonate note che da tempo non si udivano più. Nel tardo pomeriggio, infatti, un folto pubblico ha assistito alla presentazione del restauro dell’organo positivo del Museo Storico di Como, ritenuto il più antico della Lombardia, che da ottant’anni giaceva silenzioso nelle sale di piazza Medaglie d’oro. Eppure Antonio Giussani, quando nel 1934 si fece tramite per la donazione al Museo di questo cimelio, lo definì uno strumento “che non suonerà mai”, a causa delle pessime condizioni in cui versava, come si legge in una lettera conservata nell’archivio del Museo. Al momento del suo ingresso nelle collezioni museali, l’organo apparteneva a Cesarina Scalini Andina, ma la sua provenienza è da ricondurre al complesso conventuale francescano di Santa Maria del Fiume, sorto a Dongo agli inizi del XVII secolo. Esso probabilmente seguì i complessi
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passaggi di proprietà che il convento dovette subire tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo: dai frati alla famiglia Polti-Petazzi e alla famiglia Manzi, intervenute a riacquistare i beni ecclesiastici confiscati in momenti diversi dallo Stato. Dello strumento è documentato però solo l’ultimo trasferimento: da Giuseppina Manzi, ultima erede della nobile famiglia dell’alto lago a cui il Museo di Como ha intitolato una sala della sezione storico-etnografica, ad Agostino Scalini, fratello della donatrice. Il fatto che l’organo facesse parte delle suppellettili del convento e dell’annessa chiesa, benché non risulti dai documenti archivistici, è tuttavia testimoniato inequivocabilmente da un’iscrizione presente sul retro, dalla quale apprendiamo che nel 1795 il frate Eufrasio di Dervio, del convento di Dongo, lo dipinse. Quindi le ultime modifiche apportate all’organo, che compresero, oltre alla decorazione esterna, anche
Sopra, a sinistra, l'organo restaurato, a destra il concerto inaugurale
l’ampliamento della cassa e l’aggiunta di alcune parti, sono della fine del XVIII secolo, ma la sua nascita è da far risalire ben più indietro nel tempo. Fra gli elementi più antichi va annoverata la tastiera, che risale al XVII secolo, come pure sono databili alla stessa epoca 113 delle complessive 309 canne. Lo strumento è collocato entro una cassa in legno di conifera, composta da un basamento nel quale sono contenuti i mantici e di un’alzata a due ante destinata alle canne, il tutto sormontato da una cimasa. Presenta una decorazione pittorica realizzata a guazzo in grigio-azzurro, verde e giallo, che vuole creare l’effetto del marmo. Il termine “positivo” con cui viene denominato sta ad indicare che si tratta di un organo che poteva essere trasportato e quindi “posato” quando lo si doveva utilizzare come accompagnamento di eventi liturgici al di fuori della sede abituale. Ora quindi, dopo un silenzio più che secolare,
Above, on the left, the restored organ, on the right the concert
l’organo ha ritrovato la sua voce grazie alla collaborazione fra diversi Enti e Istituzioni operanti sul territorio comasco: il progetto, finanziato dallo IAL Lombardia, dalla Fondazione Provinciale per la Comunità Comasca e dalla Provincia di Como, è stato presentato dal Museo di Como alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia che ha valutato positivamente l’intervento e lo ha autorizzato. Il merito va attribuito in massima parte alla qualificata professionalità del team interamente lariano a cui è stato affidato l’intervento, il maestro organaro Ilic Colzani e i restauratori Giovanna Aulisio e Giacomo Pintus. Il risultato del loro lavoro è stato proposto al pubblico presente all’inaugurazione da un giovane allievo del Conservatorio di Como, Ismaele Gatti, che ha eseguito brani musicali del XVI, XVII e XVIII secolo con questo antico strumento.
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On this page: 1 the inscription on the back of the case; 2 the names of the registers; 3 pipes on the front; 4 keyboard
In questa pagina :1 l'iscrizione sul retro della cassa; 2 cartellini con i nomi dei registri; 3 canne di facciata; 4 la tastiera
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The ancient voice is back October 18 2014, in the room Barelli of the Museo di Como unusual notes were played that for long you couldn’t hear. In the late afternoon, in fact, a crowded audience assisted to the presentation of the restoration of the positive organ of the Museo Storico di Como, the most ancient in Lombardy, that for long time was in silence in the rooms of piazza Medaglie d’oro. Yet Antonio Giussani, when in 1934 he was intermediary for the donation of the organ to the museum, he said that “it will never play”, due to the conditions of the organ, as we can read in one letter kept in the museum.At the moment of its entrance in the collections of the museum, the organ was property of Cesarina Scalini Andina, but its origin is back to the Franciscan convent of Santa Maria del Fiume, located in Dongo at the beginning of the 17th century. It probably followed the complex passages of ownership between the end of the 18th and the beginning of the 20th century: from the monks to the family Polti-Petazzi and to the family Manzi, intervened to repurchase the ecclesiastical goods confiscated in different moments by the State. The documents about the organ are only related to the last transfer: from Giuseppina Manzi, last heir of the noble family of the upper part of Lake Como, to whom the museum entitled a room of the historical-ethnographic section, to Agostino Scalini, the donor's brother. The fact that the organ belonged to the furniture of the convent and the nearby church, although it is not mentioned in the documents, is testified by an inscription on the back, from which we learn that in 1795 the monk Eufrasio di Dervio, of the convent of Dongo, painted it.Then the organ was modified, that is the external decoration, also the amplification of the
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box and the addition of some parts, in the 18th century, but it was built much earlier. Among the most ancient elements the keyboard, dated back to the 17th century, of the same period 113 of the total 309 pipes. The instrument is positioned within a box of conifer wood, made of a basement with a set of bellows and a raised back with two shutters for the pipes, everything surmounted by a frieze. It a pictorial decoration in grey-blue, green and yellow, to create the effect of the marble. The term "positive" with which it is denominated, it means that this organ could be transported and so “positioned” when it was necessary for liturgical ceremonies away from the usual seat. Now therefore, after a more secular silence, the organ found again its voice thanks to the collaboration among different bodies and institutions in the territory of Como: the project, financed by IAL Lombardia, the Provincial Foundation for the Community of Como and the Province of Como, was presented by Museo di Como to the Regional Direction for Cultural and Landscape Heritage of Lombardy which positively evaluated the intervention and authorized it. The worth must entirely be attributed to the qualified professional skills of the team of Como which was in charge of the intervention, the maestro of organ Ilic Colzani and the restorer Giovanna Aulisio and Giacomo Pintus. The result of their job has been proposed to the audience present for the inauguration by a young student of the Conservatory of Como, Ismaele Gatti, who performed musical passages of the 16th, 17th and 18th century with this ancient instrument.
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Villa Erba e IGTM Passione sul green di Fabrizio Comerio foto Igtm, Archivio TBM
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Cernobbio ha ospitato il grande golf con l’International Golf Travel Market 2014, rassegna che ha fatto registrare un enorme successo a Villa Erba. La fiera golfistica più importante al mondo è stata ospite della prestigiosa location sulle rive del lago di Como dal 27 al 30 ottobre: un appuntamento che ogni anno porta visitatori e appassionati da ogni parte del mondo. La manifestazione, nata nel 1998, per la prima volta nella sua storia è approdata in Italia e non poteva scegliere luogo migliore di Villa Erba. L’Igmt di quest’anno ha infatti battuto a mani basse ogni record precedente: sono stati ben 520 gli espositori
presenti alla fiera, 362 i buyers e oltre 100 i media che si sono avvicendati per documentare l’evento. Insomma, numeri da capogiro per l’edizione 2014 e ovviamente tutta l’organizzazione ne è rimasta pienamente soddisfatta. Da non sottovalutare, inoltre, la ricaduta - al di là dell’aspetto promozionale del nostro territorio - sull’indotto: la massiccia presenza di visitatori ha avuto effetti positivi per gli albergatori della zona che hanno potuto contare su numeri significativi in un periodo dell’anno solitamente meno appetibile di altri. Durante la manifestazione è stato premiato anche il grande Costantino Rocca,
sicuramente il golfista italiano più famoso di sempre: negli occhi di tutti è rimasta la sua performance del 1997 contro Tiger Woods, quando l’atleta italiano riuscì a strappare un punto fondamentale per la sua squadra nella storica Ryder Cup, massima manifestazione golfistica internazionale che vede gli Stati Uniti opposti all’Europa. A Costantino Rocca è stato consegnato l’importante riconoscimento dello Iagto Awards 2014. La provincia di Como con in suoi sei splendidi campi da golf (Carimate, Lanzo, La Pinetina, Menaggio & Cadenabbia, Monticello , Villa d’Este, ai quali si aggiunge Lecco) non ha affatto sfigurato, anzi, al cospetto del mondo golfistico: il bilancio conclusivo parla di 1.465 persone con accesso esclusivo alla fiera che hanno generato 13 mila appuntamenti di lavoro. Apprezzamenti ed encomi per tutti: al centro espositivo di Villa Erba (che si era assunto il rischio d’impresa dell’evento), alla location del Lago di Como, a Regione Lombardia e alla Federgolf regionale. Tutti i partner del progetto hanno ottenuto apprezzamenti da parte degli ospiti internazionali: Reed travel exhibition, titolare della fiera e numero uno al mondo del settore, e Iagto, associazione internazionale dei tour operator di golf. Dunque, una grande vetrina per la provincia di Como che con un evento di tale importanza e spessore si è fatta conoscere una volta di più nel mondo. Ma chi ne esce davvero da vincitore assoluto è sicuramente questo sport, il golf, che regala tantissime emozioni e tiene le persone legate a un ambiente sano e a stretto contatto con una natura fantastica, elementi di spessore per la vita di ogni individuo. I responsabili dell’Internacional Golf Travel Market hanno infine annunciato che l’edizione 2015 dell’Igtm farà visita all’isola spagnola di Tenerife, dal 5 all’8 ottobre del prossimo anno.
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Sopra, il taglio del nastro di IGTM; sotto, a sinistra, uno stand; a destra, una conferenza
Above, the inauguration of IGTM; below, on the left, a stand; on the right, a conference
Great golf at Villa Erba Cernobbio hosted the great golf event, International Golf Travel Market (IGTM) 2014, at Villa Erba with enormous success. The golf meeting, the most important of its kind in the world, was held at the prestigious villa on the shores of Lake Como between 27 and 30 Oct. The annual appointment draws visitors and golf enthusiasts from all over the globe. Born in 1998, the event was held in Italy for the first time and it couldn't have been held at a better location than Villa Erba. This year's IGTM broke records across the board: 520 exhibitors participated, there were 362 buyers and over 100 journalists. Organizers were more than satisfied with these impressive figures. It must also be underlined that, besides promoting Lake Como as a tourist destination, it brought numerous visitors to Como filling hotels and
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restaurants that at this time of year tend to have fewer customers. During the meeting, the great Costantino Rocca, definitely the most famous Italian golf player of all time, received an important prize from Iagto Awards 2014. Rocca is still remembered for his performance against Tiger Woods in 1997 when he won a fundamental point for his team in the historic Ryder Cup, the main international golf competition when USA plays against Europe. The Province of Como with its splendid golf courses (Carimate, Lanzo, La Pinetina, Menaggio & Cadenabbia, Monticello, Villa d’Este, and Lecco) stood up to the competition in the world of golf venues. In the final count 1,465 visitors to the event generated some 13,000 business appointments. Much appreciation and compliments went to Villa Erba, who organized
the event, to Lake Como location, Lombardy Region and regional Federgolf association. All partners of the project received praise from international guests including Reed travel exhibition, the host and most important operators in the world of golf tourism, and Iagto, International Association of Golf Tour Operators. It was a great opportunity for the Province of Como which through an important event of this magnitude, publicized its attractions to the whole world. But the real winner was golf, a sport that gives so much excitement and gathers in a fantastic, natural environment, a decidedly important aspect in everyone's life. The organizers of International Golf Travel Market also announced the date of the 2015 edition which will be held in the Spanish island of Tenerife from 5 to 8 Oct.
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SPORT
CRUYFF COURT NEL NOME DI BORGONOVO di Fabrizio Comerio foto Pozzoni
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Johan Cruyff e Stefano Borgonovo: un binomio per lo sport, per i giovani, per la ricerca e per la solidarietà. Stefano Borgonovo, il campione stroncato dalla sclerosi laterale amiotrofica nel 2013, è rimasto nel cuore di tutti e lo rimarrà a lungo, anche grazie alla fondazione che porta il suo nome e promuove la ricerca contro la tremenda malattia. La moglie Chantal si sta dando molto da fare e, grazie all’intervento del campione olandese Johan Cruyff, ha potuto realizzare un sogno di Stefano: un campo da calcio dove tutti i bambini possano giocare liberamente, imparando valori come rispetto e integrazione. Si chiamano “Cruyff Courts”, sono campi in erba sintetica con tutto il necessario per portare i ragazzi a usufruire gratuitamente di questi spazi. L’obiettivo è invitare i giovani a comprendere il rispetto, l’integrazione e la responsabilità dentro e fuori il campo. La Cruyff Foundation ha già realizzato 190 progetti analoghi in tutto il mondo e quello sorto in via Leoni a Como è stato il primo in Italia. Tantissime le persone, tra istituzioni e cittadini, presenti all’inaugurazione dello scorso 10 novembre, con loro numerosi esponenti del mondo dello sport: Franco Baresi, Roberto Galia, Silvano Fontolan, Van Ginkel e anche l’ex campione dell’Inter Javier
Zanetti, oggi dirigente della società nerazzurra. Quest’ultimo, nel corso della cerimonia, ha voluto sottolineare come “la salvaguardia dei valori e dell’educazione dei bambini sia una cosa fondamentale, dunque questa iniziativa è bella e apprezzabile”. Il tre volte vincitore del pallone d’oro Johan Cruyff si è a sua volta detto molto soddisfatto: “Sono contento che il primo Cruyff Court in Italia sia dedicato a una persona come Borgonovo, lo ricordiamo tutti per la sua spiccata personalità dentro e fuori il campo”. “Quando ero giovane – ha poi sottolineato - si poteva giocare per strada, mentre ora non è più possibile, quindi bisogna creare dei posti sicuri dove i ragazzi possano muoversi in tutta tranquillità e dove possano rimanere lontani dai pericoli e dalle tentazioni”. Chantal Borgonovo ha ricordato le parole del marito: “Stefano diceva sempre che i bambini sono tutti uguali, quindi l’apertura di questo campo per noi è un grande onore”. “L’idolo di mio marito – ha aggiunto - era proprio Cruyff. Dedicare un campo a Stefano e soprattutto a tutti i ragazzi è una cosa bellissima. Crescere e fare sport è importante per un bambino: a mio marito il calcio ha dato tantissimo e forse anche per questo ha vissuto la malattia con una forza incredibile”.
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Sopra, a sinistra, Franco Baresi, Mario Lucini e Javier Zanetti; al centro, Johan Cruyff e Chantal Borgonovo; a destra, Daniele Brunati, Bruno Corda e Giuseppe Marotta
Below, on the left, Franco Baresi, Mario Lucini e Javier Zanetti; in the middle, Johan Cruyff and Chantal Borgonovo; on the right, Daniele Brunati, Bruno Corda and Giuseppe Marotta
Cruyff Court in the name of Stefano Borgonovo Johan Cruyff and Stefano Borgonovo: two men for sport, for young people, for research, for charity. Stefano Borgonovo, who was killed by the Amyotrophic Lateral Sclerosis in 2013, is in the heart of everybody and he will stay there for long, also thanks to the Foundation which carries his name and promotes the research to fight this terrible disease. His wife Chantal is doing a lot and thanks to the intervention of the Dutch champion Johan Cruyff, she can turn Stefano’s dream into reality: to build soccer fields where all the children can freely play and learn the values of respect and integration. They are called “Cruyff Courts”, fields in AstroTurf with everything the children need to use these places for free. The goal is to let young people understand respect, integration and responsibility on the field and outside the field. The Cruyff Foundation built 190 similar projects all over the world and the one in via Leoni in Como is the first one in Italy. On 10th November many people took part at the inauguration, institutions, citizens and people of the sport: Franco Baresi, Roberto Galia, Silvano Fontolan, Van Ginkel and the former champion of the Inter soccer team Javier Zanetti, who is now a manager of Inter. During the ceremony, Zanetti stressed that “the importance of the values and of the education for the children, for this reason this initiative is great and appreciable.” Three times winner of the golden ball, Johan Cruyff was very satisfied: “I am happy that the first Cruyff Court in Italy is dedicated to a person like Borgonovo, we remember him for his strong personality on the field and outside the field”. “When I was young – he stressed – we could play on the road, now it is no more possible, therefore we
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have to build safe places where kids can play away from dangers and temptations”. Chantal Borgonovo remembered the words of her husband: "Stefano always said that children are all equal, therefore the opening of this field is a great honor for us”. "My husband's idol – she added – was Cruyff. It’s a beautiful thing to dedicate a field to Stefano and above all to all the kids. Growing and practicing a sport is very important for a kid: soccer was so important for my husband and maybe also for this reason he lived his disease with an unbelievable strength".champion of the Inter soccer team Javier Zanetti, who is now a manager of Inter. During the ceremony, Zanetti stressed that “the importance of the values and of the education for the children, for this reason this initiative is great and appreciable.” Three times winner of the golden ball, Johan Cruyff was very satisfied: “I am happy that the first Cruyff Court in Italy is dedicated to a person like Borgonovo, we remember him for his strong personality on the field and outside the field”. “When I was young – he stressed – we could play on the road, now it is no more possible, therefore we have to build safe places where kids can play away from dangers and temptations”. Chantal Borgonovo remembered the words of her husband: "Stefano always said that children are all equal, therefore the opening of this field is a great honor for us”. "My husband's idol – she added – was Cruyff. It’s a beautiful thing to dedicate a field to Stefano and above all to all the kids. Growing and practicing a sport is very important for a kid: soccer was so important for my husband and maybe also for this reason he lived his disease with an unbelievable strength".
È il momento giusto per rinnovarsi. La vita è fatta di momenti intensi e pause rilassanti. Noi lo sappiamo bene, perché da molti anni lavoriamo intensamente per rendervi sempre più confortevoli le pause caffè. Da sempre ci impegniamo a offrire soluzioni personalizzate affinché tutti possano godere al meglio di quei momenti di relax, di chiacchiere e di sorrisi, e affrontare con lo spirito giusto il lavoro quotidiano. In tutti questi anni la qualità dei nostri prodotti si è affermata in tutta Italia, abbiamo arricchito la nostra offerta e modernizzato il nostro sistema di assistenza per garantire ai nostri clienti un servizio di ristoro automatico davvero completo e affidabile. Ora è il momento giusto per rinnovarci e presentarci con un’immagine nuova. Un segno che rimarca il nostro impegno per innovare e migliorare le vostre pause di piacere.
PEOPLE
DANIELA GEROSA
LA VITA NUOVA DI VILLA OLMO di Stefania de Giorgi foto Francesco Corbetta, Archivio Comune di Como
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Adagiata ai piedi dell'acqua, fra la magnificenza del giardino e il parco centenario svetta una delle dimore storiche più affascinanti del lago di Como: Villa Olmo. Una profusione di stucchi e sontuosi decori nelle splendide sale interne accolgono esposizioni di altissimo livello. La villa nella sua grandezza vale una visita a Como. L'importanza della rinascita di un complesso straordinario è sancita da un progetto ambizioso, di grande valore artistico, culturale e turistico che porterà Villa Olmo a fare mostra sé tutto l'anno. Per il recupero e rilancio del complesso è stato ottenuto dalla Fondazione Cariplo un finanziamento da cinque milioni di Euro. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’Edilizia pubblica del Comune di Como, Daniela Gerosa. Una sfida importante, assessore. Vorrei evidenziare la complessità dell’intervento, nato dallo studio di fattibilità svolto all’interno dell'amministrazione. La volontà di migliorare le condizioni di Villa Olmo è maturata nel tempo. Sono molti i
soggetti che hanno auspicato questo progetto e nel momento in cui si crede veramente in qualcosa da realizzare, è facile trasmettere l’entusiasmo. Tanto che Fondazione Cariplo non è rimasta indifferente e ha accolto la richiesta di finanziamento. Aver ottenuto il contributo è stata un’ulteriore conferma dell’attendibilità del progetto e di quanto l’intervento possa concretamente diventare un valore aggiunto per Como. La nostra città deve guardare al futuro e il rilancio passerà anche attraverso il turismo culturale che mette al centro la risorsa principale del nostro territorio: il paesaggio. La priorità è potenziare un polo attrattivo per valorizzare il patrimonio delle ville, dei giardini e il retroterra del lago, dando vita a nuovo indotto per le strutture ricettive. Obiettivo? Oltre al tema del paesaggio, il recupero del parco di villa Olmo è occa-
sione per riportare alla luce un patrimonio di conoscenze legate alla botanica e alla filiera florovivaistica che da tempi memorabili ha prodotto magnificenze nell’ambito dei giardini delle ville che costeggiano il lago, una meticolosa e sapiente cultura con attitudini a coltivare piante e fiori, talvolta frutto di raffinate ricerche. Da questi presupposti è nata l’idea di realizzare a Villa Olmo un orto botanico, in modo tale da recuperare le magiche alchimie delle coltivazioni delle specie autoctone, nulla da inventare né da scoprire, ma soltanto un sapere e una maestria delle colture da illustrare e divulgare. Villa Olmo possiede tutte le caratteristiche per ritornare ad essere un polo attrattivo, esplicativo e rappresentativo di cultura botanica. Tra le sfide anche il rilancio della villa come sede congressuale. Villa Olmo è un bene culturale già oggi utilizzato per accogliere convegni e mostre; è nostra intenzione non solo mantenere queste attività ma implementarle adeguando gli spazi.
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Nella pagina precedente, una veduta panoramica di Villa Olmo; in questa pagina, particolari dei marmi da restaurare
Può illustrare il dettaglio dell'intervento? Gli interventi previsti riguardano la villa, le serre e il parco circostante, oltre agli edifici accessori (ristorante, casino nord e casino sud). Per la villa i lavori constano in un restauro conservativo che interessa il piano terra e il primo piano, con il recupero della pavimentazione in legno e degli impianti; per l’esterno un intervento di conservazione sulle facciate. E’ prevista inoltre l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il valore di un edificio è dato anche dalla vitalità dello stesso e di conseguenza è importante che sia facilmente fruibile e accessibile da parte di tutti i visitatori. Per questo nel progetto è stato previsto un ascensore per agevolare l’accesso al piano secondo. In questo modo le mostre potranno essere accolte nel secondo livello e lo spazio della villa destinato al pubblico raddoppierà. Nella riqualificazione di Villa Olmo
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In the previous page, a panoramic view of Villa Olmo, on this page, details of the marbles to restore
i materiali esistenti saranno conservati, così come l’apparato decorativo. L’unica operazione più invasiva, una ridistribuzione degli spazi interni con una demolizione e il rifacimento di una parte del solaio, sarà compiuta nell’ edificio adibito a ristorante. Per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento e raffrescamento si è puntato su fonti di energia rinnovabili, utilizzando un sistema di pompe di calore alimentate da acqua proveniente dal lago. L'intervento, diceva, coinvolge anche il parco. Passeremo attraverso la riorganizzazione del parco, recentemente ampliato grazie a una acquisizione da parte del Comune. Il parco storico verrà restaurato aumentando le superfici fiorite e accoglierà il nuovo orto botanico. L’esistenza di un magnifico complesso di serre ottocentesche, la principale disposta su due piani e due di dimensio-
Sotto, dettagli di elementi architettonici oggetto dell'intervento
Below, architectonic elements object of the intervention
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Sotto, le serre di Villa Olmo
ni più ridotte, ci offre l’opportunità di affiancare un’attività didattica e divulgativa alla cura delle piante. Con l’obiettivo di mettere in rete i parchi e le ville del primo bacino, anche il piano terra di Villa Saporiti, con il parco annesso, è stato incluso in questo progetto. Quando è previsto il via al cantiere? Il cantiere è già partito ed entrerà nel vivo nell’anno di Expo. La scelta audace è stata di aver deciso di non chiudere la villa e riaprire a lavori ultimati, ma di rendere sempre visitabile l’edificio e troveremo il modo per coinvolgere e fornire informazioni ai visitatori. Non sarà facile, ma la villa ed il parco non possono chiudere i cancelli per due anni! Come sarà programmata la gestione del polo? La gestione del complesso dovrà prevedere un coordinamento tra tutte le diverse funzioni. L’obiettivo è quello di utilizzare il piano terra in modo più versatile e con più eventi in concomitanza: convegni, eventi privati, riunioni aziendali. Il piano superiore è pensato per ospitare al-
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Below, the greenhouses of Villa Olmo
lestimenti museali o mostre. L’ultimo piano della villa è studiato per accogliere spazi multifunzionali. Il progetto di recupero vede il pieno impiego dei due piccoli edifici posti ai lati della villa, dove saranno aperti servizi al pubblico e un centro di documentazione dove sarà possibile la consultazione di documenti storici relativi alle ville e ai giardini del lago di Como. Fondamentale che la villa poi possa autosostenersi. Per quanto riguarda il piano di gestione futuro sono state tracciate delle linee guida. Prima di tutto dovrà essere garantita l’accessibilità al pubblico; in secondo luogo il polo dovrà autofinanziarsi ed arrivare ad una gestione autonoma ed economicamente sostenibile. Convegni, mostre, seminari, serate, eventi, visite guidate, shooting fotografici sono solo alcuni esempi delle attività che potranno concorrere ad assicurare le entrate necessarie. Del resto la straordinaria bellezza dei luoghi è una garanzia indiscussa di richiamo.
Below, the rendering which illustrate the project Sotto, le illustrazioni del progetto
A new life for Villa Olmo An ambitious project of great artistic, cultural and touristic value for Como has been announced. Villa Olmo is to be restored and the necessary â‚Ź5 million is to be provided by Cariplo foundation. We spoke about it with councilor for public works, Daniela Gerosa. An important challenge councilor Yes, I'd like to stress the complexity of the project born out of feasibility studies carried out by the local administration. The desire, decision to intervene to improve the condition of Villa Olmo matured over time in the town hall. Many people hoped for the realization of this project and when we saw that the project can indeed be realized, it was easy
to show enthusiasm. So much that Fondazione Cariplo accepted your request for financing The challenge was a difficult one and only by co-operation was it possible to take on which by necessity also had to consider how Villa Olmo will be managed in the future. After careful analysis of venues close to the city, it was decided that priority had to be given to the villas to attract cultural tourism, to bring visitors to gardens and lesser known areas of Lake Como, enhancing all that has always distinguished our territory.
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Objectives? Como as a province is well-known for its excellent manufactured products but also for its flower, plant nurseries supplying the magnificent gardens of villas dotting the lake shores. Plants and flowers are grown using meticulous breeding methods, horticultural know-how and research. From this consideration the idea of creating a botanical garden in Villa Olmo came about so as to recover the magic and alchemy of cultivating local varieties, not to invent anything new but to
showcase and inform on what we already have. Can you give us some details? The restoration will involve two buildings used for services and restaurant, the villa itself and the garden. For the villa a conservative restoration of the ground and first floors will renovate the wooden floor and wiring. The façade will also get a facelift and architectural barriers removed. The value of a building also depends on its vitality and it's important that it is accessible to all. Installation of an eleva
GRAZIE A: dott.Mario Lucini, Sindaco di Como, dott.Paolo De Santis, già Presidente della CCIAA di Como, dott. Leonardo Carioni, già Presidente della Provincia di Como, dott.ssa Antonella Petrocelli, Segretario Generale del Comune di Como, ing. Antonio Ferro, Direttore Area Opere Pubbliche, dott.Matteo Accardi, Vice Segretario della Provincia di Como, arch.Valentina Minosi, funzionario della Soprintendenza BBAA Milano, arch. Piera Pappalardo, p.i.e. Giancarlo Premoli, arch. Luca Noseda, ing. Andrea Zuccalà, geom. Michele Lobozzo, ing. Alessandro Morandi, geom. Sergio Cappelletti, arch. Wilde Pes, dott.ssa Tiziana Di Matteo, avv. Beatrice Terragni, dott.ssa Camilla Dotti, dott.ssa Ornella Guzzetti, avv. Antonio Tafuri, ing. Ciro di Bartolo, dott.ssa Cristina Galbiati, sig.ra Helga Bellugi, arch.Marco Leoni, arch. Erica Ratti, sig.Emilio Trabella, arch.Paolo Brambilla, arch. Corrado Tagliabue, arch.Matteo Motta, arch.Roberto Segattini, arch.Elio Musso, arch.Michela Capitani.
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TERRITORIO
3째 premio Paesaggio a EMILIO CALAMIDA di Como
CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE
36 ANNI DI EMOZIONI di M. B. foto Vasconi, 36째 Concorso fotografico
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2° premio Como a FRANCESCO TORQUATI GRITTI di Laglio - CO
Ogni anno sono più di 1.500 le fotografie che partecipano al Concorso Nazionale Fotografico promosso dal Foto Cine Club Cernobbio presieduto dall’infaticabile Antonio Vasconi. E anche la 36ª edizione (quinta in formato digitale) ha riscosso lo stesso successo, con immagini di straordinaria bellezza e di altissima qualità. Diversi i temi fissati per partecipare alla competizione: Cernobbio, Como la città e il lago, il Canton Ticino con i monti e le valli, il Palio del Baradello e un tema libero. Gettonatissimo quest’ultimo, che ha permesso a fotografi dilettanti e professionisti di spaziare con sapienza e fantasia proponendo scatti suggestivi e di grandissimo impatto visivo. Scegliere non è stato facile. Al termine della prima intensa giornata di riunione, la giuria ha ammesso alla selezione finale circa 200 fotografie provenienti da tutta Italia. Grande partecipazione, come sempre, anche alla cerimonia di premiazione svoltasi domenica 16 novembre nella Sala Regina del Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio alla presenza di numerose autorità civili e militari. Davanti alla giuria e agli organizzatori del Foto Cine Club Cernobbio sono sfilati i vincitori delle diverse sezioni che hanno ricevuto in premio del materiale fotografico.
Every year more than 1500 photos participate in the Photographic National Contest promoted as always by the Photo Cine Club Cernobbio presided by the tireless Antonio Vasconi. Even the 36th edition (5th edition in digital format) got the same success with images of extraordinary beauty and high quality. Different subjects to take part in the contest: Cernobbio, Como the city and the lake, Canton Ticino with its mounts and valleys, Palio del Baradello and a Free subject. Many participants chose this last one, which let beginners and professional photographers develop suggestive photos of impressive visual impact. It wasn’t easy to choose. At the end of the first intense day of meeting, the jury admitted to the final selection around 200 photos, all coming from Italy. Many people, as always, also took part in the award ceremony held on Sunday 16th November in the Room Regina of the Grand Hotel Villa d’Este in Cernobbio with many civil and military authorities. In front of the jury and to the organizers of the Photo Cine Club Cernobbio the winners of the different sections received their prize: photographic material.
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3째 premio Como a FILIPPO MOLTENI di Alzate - CO
1째 premio Canton Ticino a TATIANA TEDONE di Cernobbio - CO
Premio speciale Amici di Como a FABRIZIO MALINVERNO di Olgiate Comasco - CO
Gli organizzatori del concorso
1째 premio Natura a FRANCO SALA di Parabiago - MI 162
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3째 premio under 18 a RICCARDO LAZZARI di Gerenzano - VA di anni 11
1째 Premio Como a PAOLO ORTELLI di Menaggio - CO
Premio soggetti diversi a ANGELO GATTI di Albavilla - CO
3째 premio reportage a ROBERTO TAGLIANI di Vigevano - PV
1째 premio Palio del Baradello a FULVIO CARCANO di Cernobbio COMOREVIEW
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C U LT U R A
Corrado Passera
"IO SIAMO" di Marco Lombardo Giassetti foto Pozzoni
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Lo avevamo lasciato, anche su queste pagine, come ministro delle insfrattrutture del governo Monti. Era la sua occasione – diceva – per cambiare il Paese. Lo abbiamo ritrovato recentemente al Teatro Sociale per presentare il suo libro “Io siamo”, il manifesto politico del movimento Italia Unica. Perché, ha detto, “è arrivato il momento di spendersi in prima persona: purtroppo con Monti le cose sono partite bene ma poi il progetto riformatore si è bloccato. Con Italia Unica vogliamo costruire un futuro migliore”. Partendo da Como, la sua città, il posto dove tutti lo conoscono e lo stimano. Un simbolo per la prossima Italia. In che modo la sua città può contribuire al suo nuovo progetto politico? Le rigiro la domanda: come può il nostro progetto politico contribuire al futuro di Como? Como può essere metafora positiva dell'Italia che ce la fa: ha imprenditoria, mestieri rari, ambiente, marchio mondiale, cultura, ricerca, terzo settore moderno e generoso, associazionismo
vitale. Ha tante persone in gamba. Ha avuto cattive amministrazioni o semplicemente amministrazioni insufficienti. Vogliamo contribuire a darle buona amministrazione, collegamenti internazionali, più ambizione. I suoi studi al liceo Volta sono stati il punto di partenza: hanno formato la sua persona, prima come manager e ora come politico. Il liceo classico è stato un regalo della vita. Dedicare cinque anni a spaziare, approfondire, acquisire metodo prima ancora che nozioni in mezzo a giovani in gamba e con professori degni di questo nome è una esperienza scolastica che auguro a tutti. Mi lasci dire che oggi una formazione di base classica è ancora più importante di quanto poteva essere in passato: oggi le tecnologie ti danno apparentemente tutto, ma ti possono anche sommergere se non hai un forte spirito critico e se non sai fare le domande giuste. Oggi servono creatività e capacità di mettere insieme le diversità. E in politica, poi, la centralità della persona, la prospettiva della
polis e della storia, fanno una grande differenza di atteggiamento. Quali sono i suoi valori fondamentali, quelli a cui non rinuncerebbe mai? Responsabilità, Libertà, Dignità. E le scriva con la lettera maiuscola. Responsabilità verso le persone che amo, verso le persone che si affidano a me, che si fidano di me. Libertà di scegliere la strada che reputo giusta anche se irrazionale. Dignità del ruolo che svolgo: saper dire no anche quando non conviene ed essere quindi disponibile a ricominciare da capo, anche più di una volta. Nell'incontro cittadino al Teatro Sociale, ha parlato di "inventare del nuovo". In che modo? Con le soluzioni vecchie non possiamo risolvere problemi inediti come quelli che abbiamo davanti a noi: pensiamo all'invecchiamento della popolazione, all'ambiente e al cambio climatico o alle criminalità sempre più diffuse e potenti. Con il pensiero tradizionale non possiamo
sfruttare le opportunità straordinarie che ci vengono dalla scienza, dalla tecnologia, dalla globalizzazione. In politica siamo allo stremo dopo decenni pessimi che hanno saputo deludere tutti e distruggere fiducia nelle istituzioni e che ci fanno trovare in mezzo a quattro populismi che, se non inventeremo del nuovo, ci porteranno ad un futuro di povertà. Renzi, Berlusconi, Grillo e Salvini vogliono far coincidere politica con comunicazione, con inevitabili derive demagogiche. Il nuovo che servirà in politica sarà una combinazione di competenza e merito, creatività e sperimentazione, spirito di servizio perchè è un lavoro ingrato e infine tanto coraggio perchè a tanti - anche potenti - la politica va bene così. I suoi vecchi compagni al liceo Volta l'hanno ricordata come un vero e proprio "capitano che non abbandona mai la nave". E in effetti una volta è successo… Nella nostra classe al liceo le personalità forti erano tante come si è dimostrato poi anche nella vita. Eravamo molto diversi nelle provenienze, nelle aspirazioni di vita, ma pieni di rispetto reciproco: ci siamo voluti bene e continuiamo a volercene. Il naufragio? In realtà nulla di particolarmente eroico: se ricordo bene avevamo semplicemente dimenticato di mettere il tappo ai compartimenti stagni della barca a vela... Era giornata di vento, siamo quasi affondati, ma in attesa del salvataggio abbiamo cercato - credo - di non perdere completamente il controllo della situazione. E' vero che partecipa volentieri ancora a cene di classe con i suoi ex compagni? Come no! Serate, talvolta giornate, insieme bellissime. L'anno scorso abbiamo festeggiato i quarant'anni di maturità - !!! - ma siccome non volevamo aspettare altri cinque anni per rivederci come avevamo fatto prima, abbiamo deciso di passare una giornata tutti insieme anche quest'anno con la scusa che per molti sarebbe stato l'anno di un compleanno molto "rotondo". Essendoci molte ragazze nel gruppo non entro nel dettaglio degli anni.... Facciamo un’ipotesi: diventa sindaco di Como. Quali sono le cose secondo lei più urgenti da fare? La cosa più importante è ricordarsi sempre che le cose più urgenti non sono necessariamente quelle più importanti. A forza di occuparsi solo delle cose politicamente urgenti, il nostro Paese è arrivato - oggi - ad avere 10 milioni di suoi cittadini senza un lavoro o senza un lavoro sufficiente. Per questo sono partito da un progetto di medio periodo per l'Italia che ho riassunto nel mio libro ". E riguardo a Como dico che la nostra città è ricca di tante energie e ha dimostrato capacità notevoli in passato. Oggi
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Nelle pagine precedenti, Corrado Passera sul palco del Teatro Sociale con Mauro Magatti e Alessandro Sallusti; in questa pagina, con alcune persone intervenute alla serata In the previous pages, Corrado Passera on the stage of Teatro Sociale with Mauro Magatti and Alessandro Sallusti; on this page, with some persons who took part in the evening
Corrado Passera "Io siamo"
però non ha un progetto per il suo futuro: nel mio progetto - che dovrà essere molto partecipato, ambizioso e concreto - mi piacerebbe che Como e la sua provincia, oltre a difendere ciò che già hanno e sono, diventassero ancora più di oggi terra di startup sia digitali, che manifatturiere, che sociali, che diventassimo luogo di ricerca e accademia eccellente almeno in alcuni settori, che, valorizzando ambiente e cultura e trasporti, il turismo diventasse ancora più trainante. E che potessimo presto dimenticare il cantiere del lungolago e lo squallore della Ticosa… A questo proposito sul lago è in arrivo la nuova opera per Expo dell'architetto Liebeskind. Cosa ne pensa? Che è un'opportunità da valorizzare con spirito di sperimentazione. Giochiamocela fino in fondo senza i soliti mugugni e veti incrociati che portano solo alla paralisi. Da quanto tempo non
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avevamo il coraggio di aggiungere un segno nuovo alla nostra città? O vogliamo definitivamente qualificare il nostro lungolago solo con progetti assurdi come quello delle paratie e con tristi cantieri infiniti e senza coraggio?” Qual è la parte della città che le piace di più? Mi colpisce sempre Como vista dal lago, nelle giornate di vento luminoso. E il ricordo più intenso della sua vita comasca? E’ purtroppo triste e ha il sorriso un po' sfrontato di mio fratello. Quello più rappresentativo invece è il colonnato del liceo Volta dove ci trovavamo il sabato. Tutti, senza bisogno di convocarci. Come vede Corrado Passera tra 5 anni? E come sarà l'Italia? Fra cinque anni mi vedo molto impegnato sul progetto politico di Italia Unica che in tanti abbiamo appena lanciato. E che a quel punto avrà molto contribuito a rimettere in moto l'Italia.
From minister in Monti's government to Italy’s aspiring future leader. This is the meaning of the personal commitment of Corrado Passera, who has recently returned to Como to the Teatro Sociale to present the political manifesto of Italia Unica recounted in his book "io siamo" and who set off from Como to become a management executive and now fulltime politician. Como, in short, at the heart of a countrywide change, because, as Passera says, "our city is a positive metaphor of an Italy that can make it: it has entrepreneurship, rare craftsmanship, environment, global brands, culture, research, a modern and ample public sector, vital associationism. It has very smart people. It’s had bad governments or simply insufficient governments. We want to help give it good governance, international connections, increased ambitions. Just as it should be for Italy." And everything is based on the classical studies at the Liceo Volta ("still essential despite the increasingly technological world"), a school of life which has enriched the life of Corrado Passera with a group of sincere friends: "Even now we spend evenings and splendid days together." With Italia Unica, Passera begins with the fundamental values of responsibility, freedom and dignity in a project that aims to overcome the traditional thinking of politics: "We are at the end of our tether after decades of poor government. Populism must be replaced with competence and merit, creativity and experimentation, and above all, courage." Which is the main ingredient for the rebirth of Como: "A city full of energy which must become a land of leaders in entrepreneurial, social and tourism sectors." As an example, thanks to new work for the Expo by architect Libeskind: "We must return to the ability to experiment: so enough with discontent mutterings and stalemate vetoes. With this great work we will finally have the courage to add a new sign to our city."
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EVENTI
INSIEME PER LA RICERCA di E.M.Bru. foto Mattia Vacca, Fondazione Veronesi
Insieme per la solidarietà , per la ricerca, per la divulgazione. A pochi mesi dalla nomina, la presidente della delegazione lariana della Fondazione Umberto Veronesi, Francesca Ruffini Stoppani, ha organizzato una cena di gala per raccolta fondi al teatro Sociale di Como, confermando il forte e accorato impegno preso il giorno del suo insediamento. Una serata che ha visto in prima linea centinaia di sostenitori tra imprenditori, medici, scienziati, ricercatori, professionisti e Vip dello sport e dello spettacolo. In prima linea, come sempre al fianco della presidentessa, il marito Remo Ruffini e, ovviamente, il padre nobile della serata: Umberto Veronesi. Il gala ha visto Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, esibirsi uno showcooking in presenza degli ospiti dove ha presentato i piatti in menÚ. Portate ideate per l’occasione dal Maestro Gualtiero Marchesi. Elena Dogliotti, nutri-
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Sotto, a sinistra, Umberto Veronesi e consorte con Francesca Ruffini Stoppani; al centro, Gianluca Zambrotta e consorte con Paolo Veronesi; a destra, Francesca Ruffini Stoppani e Remo Ruffini Above, on the left, Umberto Veronesi with his wife and Francesca Ruffini Stoppani; in the middle, Gianluca Zambrotta with hi s wife and Paolo Veronesi; on the right Francesca Ruffini Stoppani and Remo Ruffini
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Sopra, a sinistra, Daniela Santanchè; a destra, Martina Colombari; sotto, a sinistra, Alessandro Sallusti; a destra, Gualtiero Marchesi e Marco Bianchi
zionista e ricercatrice sostenuta dalla Fondazione, ha affiancato Bianchi nella spiegazione dei benefici nutrizionali degli ingredienti utilizzati e delle tecniche per cucinarli in modo gustoso, senza alterarli. Momenti di convivialità e riflessione si sono alternati accompagnando gli ospiti lungo un momento di condivisione e benessere con l’obiettivo, comune a tutti, di contribuire al preziosissimo lavoro della Fondazione. “Il numero delle adesioni all'iniziativa da parte della cittadinanza comasca – spiegano dal sodalizio - ha di gran lunga superato le aspettative, perciò, grazie ai fondi già raccolti, interamente devoluti alla Fondazione, e soprattutto grazie alle future donazioni, la delegazione potrà finanziare non solo borse di ricerca a giovani e meritevoli scienziati che si occupano di ricerca nel campo della nutrigenomica (scienza che studia come i cibi influenzano la salute, in un ruolo protettivo e preventivo delle malattie croniche, cardiovascolari, cerebrovascolari e dei tumori,
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Above, on the left, Daniela Santanchè; on the right, Martina Colombari; below, on the left, Alessandro Sallusti; on the right, Gualtiero Marchesi and Marco Bianchi
ndr), ma anche e specialmente il progetto della Fondazione dedicato all’oncologia pediatrica, Gold for Kids”. La Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 con lo scopo di sostenere la ricerca scientifica, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Promotori scienziati, tra i quali ben 11 premi Nobel che ne costituiscono anche il Comitato d’Onore, il cui operato è riconosciuto a livello internazionale. Al contempo la Fondazione è attiva anche nell’ambito della Divulgazione Scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni. Per maggiori informazioni, è possibile contattare la Delegazione di Como della Fondazione Veronesi all’indirizzo email info.como@fondazioneveronesi.it, oppure al numero 031 398311.
Ristorante • Lounge Bar • Tea Room A Como, in prossimità del lago e del Duomo, il ristorante i TIGLI in THEORIA accoglie i suoi ospiti in un contesto di importanza storica, con sale eleganti e confortevoli, dove è possibile assaporare una varietà di menù prelibati. La cucina creativa, basata sull’alta qualità e la freschezza dei prodotti utilizzati, propone piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna, seguendo la stagionalità e la grande varietà dei prodotti italiani, accompagnati da un’ottima e curata selezione di vini. Ai piani superiori sono a disposizione dei clienti un suggestivo e socievole LOUNGE BAR, per trascorrere momenti in tutto relax, e una raffinata SALA DA TÈ, dove si possono sorseggiare miscele pregiate. Via Bianchi Giovini, 41 • Como • Tel. +39 031 305272 – +39 031 301334 • info@theoriagallery.it • www.intheoria.it
Sopra, a sinistra, Umberto Veronesi con Bruno Corda e consorte; a destra, Umberto Veronesi, Francesca Ruffini Stoppani e Rosaria Casali; Francesca Ruffini Stoppani e Daniele Brunati; a sinistra, Paolo Veronesi e Francesca Ruffini Stoppani con gli alpinisti Michele Cucchi e Giuseppe Pompili
Above, on the left, Umberto Veronesi con Bruno Corda and his wife; on the right, Umberto Veronesi, Francesca Ruffini Stoppani and Rosaria Casali; Francesca Ruffini Stoppani and Daniele Brunati; on the left, Paolo Veronesi, Francesca Ruffini Stoppani and the mountaines Michele Cucchi and Giuseppe Pompili
Together for research Together for charity, research, widespread of information. Few months after the nomination, the president of the Como delegation of the Foundation Umberto Veronesi, Francesca Ruffini Stoppani, organized a gala dinner at the Teatro Sociale to raise funds. She confirmed the dedication for this cause she took the day of her assignment. Many supporters for the cause took part in the event, entrepreneurs, doctors, scientists, researchers, professionals and celebrities of the sport and of the show business. Together with the president, her husband Remo Ruffini and the noble father of the evening: Umberto Veronesi. During the gala dinner, Marco Bianchi, scientific popularizer of the Foundation Veronesi, performed a show cooking for the guests and he presented the dishes of the menu. Courses conceived for this occasion by the Maestro Gualtiero Marchesi. Elena Dogliotti, nutritionist and researcher supported by the Foundation, explained with Bianchi the nutritional advantages of the ingredients used and the techniques to cook them in the proper way, without altering them. Moments of conviviality and reflection, to let the guests enjoy a moment of sharing and comfort
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aiming at giving a contribution to the Foundation. "In Como the number of the adhesions to the initiative – they explained – was beyond our expectations, so thanks to the funds we collected, entirely devolved to the Foundation, and above all thanks to the future donations, the delegation could finance not only scholarship for young deserving scientists involved in the nutrigenomics (a science that studies how food influence our health, in a protective and prevention role of the chronic illnesses, cardiovascular and cerebrovascular diseases and of the cancers), but also and especially the project of the Foundation dedicated to the pediatric oncology, Gold for Kids".The Foundation Umberto Veronesi was born in 2003 to support scientific research, to give scholarships for doctors and researchers and to support important projects. The promoters were scientists, among them 11 Nobel prizes, who represent the Honor Committee, known all over the world. At the same time the Foundation is also active in the Scientific Popularization, so that the results and the scientific discoveries become a patrimony of everybody, with important conferences and international speakers, projects
for schools, awareness campaigns and publications. For further information, you can contact the Como Delegation of the Foundation Veronesi info.como@ fondazioneveronesi.it, or +39 031 398311. The Foundation Veronesi has chosen Como to open a new delegation. The association founded by the oncologist famous all over the world aims at relying on Como to promote the scientific research, the widespread of information and the prevention and to start a fundraising in this territory. The initiative was presented in Villa del Grumello where the son of Umberto Veronesi, Paolo, in charge of the association and the new president of the Como delegation, Francesca Ruffini Stoppani, welcomed citizens and institutions to explain mission and intents of the project. Mario Lucini, mayor of Como and Paolo de Santis, president of the Chamber of Commerce also took part in the event. "I am happy and thankful to have been select for this role", said the president. "The values enunciated in the paper of the Foundation - she explained - are the values that have driven my life as a woman and as a citizen, since I was girl." Values that she wanted to stress with passion "to recognize the importance of the scientific research and above all of the widespread of information to live a healthier existen-
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ce and, therefore, better existence for all the citizens indiscriminately." Paolo Veronesi explained that " 85% of the funds, around 10 million Euro a year, go to projects and just 15% go to cover the expenses". "We support and develop projects within oncology, cardiology and of the neuroscience. Initiatives always linked to prevention", stressed the doctor. Declared objective of the Foundation and its delegations is to create a generation of new researchers. "We want to support the study and the progress of the science through scholarships. Veronesi stressed - this year we gave 170 scholarship and by now we supported more than 500 the young researchers." Many initiatives are also linked to the widespread of information, every year the Foundation examines problems related to the future of the science with the intervention of experts, among them many Nobel prize winners. In Como the delegation aims at promoting new projects, supporting young scientists from Como and events linked to the health, education and associative departments of the territory. "My father relies a lot on Como” said Veronesi “we hope we can find a great collaboration in this territory”. “The research is inside of us and it cannot stop” ended Veronesi. Como picked up the message.
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russian jewellery art - gioielli d'arte russa
Христианскo - византийская душа в ювелирном искусстве Владимира Михайлова A sinistra, Vladimir Mikhailov, artista; a destra, Rossella Bezzecchi, director Mikhailov Gallery Italy On the left, Vladimir Mikhailov, artist; on the right Rossella Bezzecchi, director Mikhailov Gallery Italy
L' ANIMA CRISTIANO - BIZANTINA NELL'ARTE ORAFA DI VLADIMIR MIKHAILOV Кресты, кольца, цепочки, иконы из золота и серебра, украшенные драгоценными камнями. Всё это удивительные творения Владимира Михайлова – художника, возродившего духовное наследие древнерусского ювелирного искусства. В своих работах он использует старинную технику миниатюрной скульптуры, возникшую между XII и XIII вв. в Пскове и Новгороде и ставшей классическим образцом символов православной культуры. Ювелирное искусство Михайлова широко известно во всем мире, в России открыты 25 магазинов, существуют салоны и в различных европейских городах. Бренд Владимир Михайлов также присутствует в Милане на виа Джезу напротив Палаццо Версаче в шоу-руме Ювелирного Дома Сасонко из Санкт-Петербурга. Основой этого стала встреча с Розеллой Бецекки, предприимчивой жительницей из Варезе, большой любительницей русской культуры, литературы и искусства, произошедшая несколько лет назад на ArtMonaco. Так зародился проект познакомить итальянцев с уникальной коллекцией российского ювелира. Его элегантные и изысканные изделия насыщенные глубоким символизмом, одновременно остаются драгоценностями, которые передаются из поколения в поколение как память о самых важных моментах в жизни. Тончайшая и неповторимая работа поражает: иногда необходимо увеличительное стекло, чтобы рассмотреть все детали. В коллекции ювелирного искусства Mikhailov Gallery всегда отражается русская душа: от внушительных православных крестов до небольших изделий, таких как, например, кольцо с изображением Святого Георгия. Каждый крест, каждое пасхальное яйцо, каждый перстень – это миниатюрный складень , восходящий корнями к символике христианской Византии XII века. Драгоценный перстень дарится один раз в жизни, неся в себе особую духовную выразительность и даже внутреннюю аскезу. Другой важной частью коллекции Ювелирного Дома Сасонко является проект художника из Санкт-Петербурга Татьяны Хромосеевой «Balet - Образы русского балета». Вдохновленная ритмичными балетными образами, полётом пачек, хореографией Дягилева и музыкой Стравинского, автор задумала объединить мастерство высокого ювелирного искусства и формы классического балета, создав прекрасное украшение в двух версиях, с цветной эмалью и драгоценными камнями и из белого золота с редкими аквамаринами. Ценности, неподвластные времени, которые погружают нас в мир богатства культуры России. Среди поклонников изделий Владимира Михайлова королева Испании София, актер Микки Рурк и многие другие.
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Croci, anelli, catene, icone, in oro e argento decorati da intarsi in pietre preziose. Vladimir Mikhailov è l’artista che ha fatto rinascere il patrimonio spirituale dell’antica arte orafa russa. Nelle sue opere ridà vita a quell’antica tecnica della scultura in miniatura, nata fra Pskov e Novgorod, fra il Dodicesimo e il Tredicesimo secolo, diventata forma classica per i simboli della cultura or todossa. Già ampiamente rinomato in tutto il mondo, con venticinque negozi in Russia e in alcune cit tà europee, ora il marchio Vladimir Mikhailov è presente anche a Milano in via Gesù, nello showroom della casa di gioielli Sasonko di San Pietroburgo, di fronte a Palaz zo Versace. Alla radice di tut to questo, un incontro, qualche anno fa alla Ar tMonaco, con Rossella Bez zecchi, intraprendente varesina appassionata di cultura, let teratura e ar te russa: da l ì è nato il proget to di promuovere in ambito italiano questa collezione unica nel suo genere. Creazioni eleganti e raf f inatissime, che sono intrise di un profondo simbolismo e nello stesso tempo sono gioielli da tramandare di generazione in generazione, da regalare in momenti im por tanti della vita. La f inissima lavorazione unica al mon do è la par ticolarità che li contraddistingue: talvolta ser ve la lente d’ingrandimento per notarne i det tagli. Traspare tut ta l'anima russa nelle collezioni di gioielli d'ar te della Mikhailov Galler y, come le imponenti croci or todosse della più minuziosa fat tura o come l’anello di San Giorgio. Ogni croce, ogni uovo, ogni anello è la miniatura di un piccolo scrigno che af fonda le sue radici nella simbologia della cristianità biz antina del XII secolo. Gli anelli sono gioielli che si regalano una volta nella vita, depositari di una speciale espressività spirituale e di un cer to ascetismo interiore. L'altra impor tante collezione della casa di gioielli Sasonko, 'Immagini del ballet to russo' (Balet), grazie all'ar tista Tatjana Chromoseeva, ha trat to ispirazione dalle immagini ritmiche della danz a, dal volteggiare dei tutù, dalle coreograf ie di Diaghilev e dalle musiche di Stravinskij, per un gioiello in due versioni, in smalto colorato con pietre preziose e in oro bianco con rare acquamarine. Preziosità senz a tempo, intrise di quella profonda cultura di quel che fu la Russia. Tra i grandi apprez z atori di Vladimir Mikhailov f igurano la Regina Sof ia di Spagna, l'at tore Mickey Rourke e tanti altri.
BYZANTINE - CHRISTIAN SOUL IN GOLDCRAFT OF VLADIMIR MIKHAILOV Crosses, rings, icons in gold and silver decorated with precious stones. Vladimir Mikhailov is the artist behind the rebirth of spiritual patrimony embedded in the ancient, Russian goldsmith's art. In his works he brings back to life the ancient technique that was born between Pskov and Novgorod between 12th and 13th centuries. Already well-known across the world with 25 stores in Russia and some European cities now the Vladimir Mikhailov brand has a store in Milan situated in Via Ges첫 in the showroom of jeweler's Sasonko of St Petersburg opposite Palazzo Versace. It all began a few years ago at ArtMonaco with a meeting with Rossella Bezzecchi, an enterprising lady from Varese with a passion for Russian art, culture and literature. A project was thus born to promote this unique collection in Italy comprising elegant, refined creations imbued with profound symbolism, jewels to pass on from generation to
generation, or to give as a gift on important occasions. Every cross, every egg, every ring is a treasure trove which has roots in the symbolism of 12th century Christian Byzantine art. The other important collection, Images of Russian Ballet, by artist Tatjana Chromoseva, draws inspiration from rhythmic images of dance. The admirers of Vladimir Mikhailov include, Queen Sofia of Spain, actor Mickey Rourke and many others.
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КОМО ГОРОД ИГРУШЕК В субботу 29 ноября Комо вновь приглашает в Город Игрушек, праздничный фестиваль, организованный Консорциумом Туристическое Комо, который в течение 21 года украшает центр города в духе Рождества. С момента его первого выпуска главными действующими лицами праздника являются семьи. Именно для них в течение месяца организуются различные мероприятия вплоть до Эпифании, Праздника Богоявления. По случаю 21-го выпуска в Комо вновь откроется большой ледовый каток на площади Кавур. А вокруг, словно яркое обрамление, начнёт работу Рождественская ярмарка – долгожданное событие, которое впервые в этом году будет и на виа Плинио. Como Magic Light Festival «Свет, свет и ещё раз свет!» – это лозунг Фестиваля Волшебного Света в Комо Como Magic Light Festival, большой праздник световых проекций на архитектурные памятники, организованный при поддержке Amici di Como, который каждый год очаровывает местных жителей и туристов, приезжающих в Комо. В этом году площади Пьяцца Дуомо, Верди и Гримольди станут площадками этой яркой инициативы, ставшей на протяжении многих лет одной из главных достопримечательностей города.
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MAGIC CHRISTMAS On Saturday 29 November Como welcomes again CittĂ dei Balocchi, event organized by Consorzio Como Turistica that reached its 21st edition dressing up the cit y center for Christmas time. Sport, charit y, culture laboratories and food tradition are mixed in order to create an intense and rich calendar. COMO MAGIC LIGHT FESTIVAL Lights, lights and more lights. This is the watchword of Como Magic Light Festival when monuments in the city center are lit up with special projections which charm and delight locals and tourists. This year, Piazza Duomo, Verdi and Grimoldi will become the protagonists attracting many visitors to Como.
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a cura dello specialista: Dr. Lorenzo Vanini доктор Лоренцо Ванини
L a salute della
bocca passa anche dal cibo Dr. Lorenzo Vanini
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ra pochi mesi avrà inizio Expo Milano 2015, l’attesissima esposizione universale il cui tema, come tutti oramai sappiamo, è l’alimentazione. Saranno presenti oltre 130 paesi e i partecipanti saranno più di 20 milioni. I visitatori avranno l’occasione di “compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra”, ma l’Expo sarà anche un’occasione unica per il contributo al dibattito e all’educazione sull’alimentazione che svolgerà. Oggi, infatti, la scienza e la popolazione si stanno sempre più rendendo conto di quanto sia importante l’alimentazione per la salute, non solo per un processo diretto (siamo quello che mangiamo), ma anche per tutto ciò che ruota intorno ai processi produttivi degli alimenti (sfruttamento agricolo e animale, inquinamento, organismi geneticamente modificati, etc). Tutti noi sappiamo quanto l’alimentazione rivesta un ruolo fondamentale per la nostra salute generale. Un’alimentazione ipercalorica, ricca di zuccheri e carboidrati semplici, favorisce il diabete e l’obesità, due mali molto diffusi nei paesi industrializzati; il consumo eccessivo di carne e insaccati è associato allo sviluppo di diverse patologie tumorali, soprattutto del colon-retto; sembra che latte e latticini possano aumentare il rischio di cancro alla prostata e alla mammella; si stanno, poi, sempre più diffondendo allergie e intolleranze varie, quali, ad esempio, quella al frumento. Se, a ogni modo, esistono ancora dubbi in ambito scientifico su quanto carne, latticini e frumento possano provocare o favorire alcune patologie, esiste un consenso generale sulla necessità di ridurre il più possibile il consumo di cibi raffinati e industrializzati e di incrementare quello di vegetali (cereali integrali, verdura, legumi, frutta, frutta secca). E’, infatti, universalmente riconosciuto che questi alimenti proteggano dalle patologie che affliggono i paesi industrializzati. Il cibo, quindi, come affermavano i padri della medicina già in tempi antichi (Ippocrate, Paracelso…), riveste un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie, ma, a oggi, si sta sempre più diffondendo il concetto che l’alimentazione abbia anche un ruolo curativo. Molti professionisti della salute stanno, infatti, iniziando ad affiancare alle cure convenzionali anche una dieta specifica per la particolare problematica che affligge il paziente. I concetti e le conoscenze riguardo il legame tra alimentazione e salute generale si stanno, quindi, evolvendo in maniera radicale, ma cosa abbiamo da dire riguardo ai rapporti tra cibo e salute orale? Il cavo orale e i denti in particolare, sono sempre stati considerati un organo secondario, poco importante, rispetto alle patologie che possono affliggere il resto del nostro organismo. La bocca, tuttavia, riveste un ruolo primario nella salute dell’intero l’organismo. Nel corpo umano tutto è vincolato e tutto si influenza, spesso in maniera estremamente sottile. La mancanza, a esempio, di denti a causa degli esiti della carie, impedisce una corretta masticazione e, quindi, una triturazione del cibo ottimale e, conseguentemente, una facile digestione e assorbimento dei nutrienti. Una bocca dove l’occlusione, cioè il contatto tra i denti delle due arcate, non sia equilibrata, conduce a uno sbilanciamento e a una malposizione della mandibola, con importanti ri-
percussioni sull’assetto neuromuscolare e quindi sulla postura del corpo con conseguenti tensioni e dolori alla schiena. La presenza di placca, tartaro e infiammazione gengivale possono condurre a importanti ripercussioni a livello cardiaco. Le mucose del cavo orale, poi come tutti gli altri tessuti del corpo, possono andare incontro a patologie tumorali. Quel che sappiamo ormai da tempo sui rapporti tra alimentazione e salute del cavo orale, è rappresentato dal rapporto diretto tra zuccheri e carie. Tutti noi sappiamo che lo zucchero, le caramelle, il cioccolato, danneggiano i denti, ma conosciamo meno quanto sia importante anche la frequenza di alimentazione. Ogni volta che mangiamo vengono prodotti acidi dai batteri e il pH sulle superfici dentali si abbassa e queste iniziano a perdere minerali: è il primo passo del processo carioso. Più volte mangiamo al giorno, più gli acidi avranno la possibilità di danneggiare i denti. Anche molti snack dal gusto salato, spesso usati come merende, contengono zucchero: bisogna sempre leggere le etichette! E’ anche necessario prestare molta attenzione alle bevande preconfezionate, che oltre a essere ricche di zuccheri, contengono acidi (principalmente acido citrico), che disgregano le superfici dentarie e conducono a quella che viene definita erosione dentale, un processo di distruzione di ampie porzioni di denti. Recenti studi hanno evidenziato come il consumo di carne rossa possa aumentare il livello di proteine infiammatorie, insulina e sostanze ossidanti nel sangue. Oltre, quindi a predisporre verso lo sviluppo di patologie cardiovascolari e diabete, il consumo di carne rossa favorisce la malattia parodontale che colpisce l’osso e le gengive, tessuti di sostegno del dente. Al contrario, le diete ricche in cibi di origine vegetale contengono sostanza antiossidanti che proteggono da tutte queste patologie e, quindi, anche dalla malattia parodontale. Non soltanto: gli alimenti di origine vegetale non provocano la produzione di acidi e, quindi, non favoriscono la carie. Il tipo di alimentazione influisce anche sull’equilibrio acido/base dell’organismo che a sua volta influenza la qualità salivare, primo fattore protettivo che abbiamo contro le patologie del cavo orale. Come detto in precedenza, nel corpo umano tutto influenza tutto, e l’alimentazione e gli stili di vita sono il punto cardine della salute. Secondo una recente e importante pubblicazione scientifica internazionale, i dentisti, gli igienisti dentali e gli assistenti dovrebbero indagare routinariamente le abitudini alimentari dei loro pazienti evidenziando i punti di miglioramento per evitare la manifestazione della malattia. Purtroppo nei corsi di laurea in odontoiatria e igiene dentale non esiste ancora un insegnamento di dietistica: è certamente giunto il momento di introdurlo cosicché le nuove generazioni di professionisti della salute del cavo orale sappiano prescrivere diete mirate e specifiche ai propri pazienti. La pubblicazione, infine, termina affermando che i vantaggi di un miglioramento delle abitudini alimentari si estendono, oltre che alla salute orale, anche alla salute generale. E’, quindi, finalmente giunto il momento che anche i dentisti, prima di prendere in mano il trapano, inizino a parlare con i propri pazienti?
Tutti sappiamo quanto l’alimentazione rivesta un ruolo fondamentale per la salute
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The health of a mouth also depends on food intake
n a few months, Expo Milano 2015 will be upon us, the highly anticipated universal exposition we all know will focus on nutrition. Over 130 nations will be participating and over 20 million tourists expected. The visitors will have the opportunit y to take a world tour through the food and traditions of planet Earth but the Expo will also be a unique occasion on food education. Today in fact science and people are increasingly realizing how important nutrition is for our health which is not only a direct relationship (we are what we eat) but also all that it concerns food produc tion processes (agricultural and animal e xploitation, pollution, GM foods...) We all know how impor tant a role food plays on our general health. A high- calorie diet rich in sugars and simple carbohydrates favors diabetes and obesit y, both conditions are widespread in the industrialized countries; e xcessive meat and especially processed meat consumption is linked to various cancers, of the colon in par ticular; seems that milk and dair y may increase cancer risk in the prostate and breast. Allergies and food intolerance, such as to wheat, are also on the rise. If in any case there is uncer taint y in the world of science on how much meat, dair y or wheat can favor cer tain illnesses, there's general consensus on the need to reduce ref ined, industrially produced food consumption and to increase consumption of plant- based foods (wholegrain cereal, vegetables, fruit and nuts). It is universally accepted that these foods protec t from illnesses af f lic ting those living in industrialized nations. Food, therefore, as the fathers of medicine (Hippocrates, Paracelsus) used to say plays a fundamental role in preventing ill health but today it is increasingly acknowledged that food is also a cure. Many health professionals are in fac t beginning to f lank traditional remedies with an appropriate diet to treat a par ticular disease. Concepts and awareness regarding the link bet ween nutrition and general health are undergoing a radical change but what about food and our theeth? The mouth and teeth in par ticular have always been considered a secondar y, unimpor tant organ regarding diseases that may af f lic t other organs. The mouth, never theless, plays an essential role in general health. In the human body ever y thing inf luences ever y thing else of ten in ver y subtle ways. Missing teeth for instance prevents proper chewing and grinding of food and hence impeding proper digestion and absorption of ingested food. Malocclusion or overbite may lead to neuro -
muscular imbalance, bad posture and consequent backache. Plaque, tar tar and gum inf lammation may cause serious cardiac problems. The mucous layer in the mouth, like all other tissues, may contrac t cancer. We' ve known for a long time that there's a direc t relationship bet ween sugar and caries. We all know that sugar, sweets, chocolate damage teeth but we know less about the impor tance of the frequenc y of food intake. Ever y time we eat bac teria in the mouth produce acids and the pH on the teeth sur face goes down leading to mineral loss and subsequent cavit y formation. The more of ten we eat, the more oppor tunit y the acids will have to damage our teeth. Incidentally, a lot of savor y snack s also contain sugar, just read the label. It ' also necessar y to pay at tention to bot tled or canned drink s which be sides being rich in sugar contain acids (mainly citric acid) which crack the tooth sur face and cause what 's def ined as tooth erosion, a far-reaching destruc tive process. Recent studies have shown that consumption of red meat can increase the concentration of inf lammator y proteins, insulin and oxidizing agents in the blood. Besides therefore predisposing us to cardiovascular disease and diabetes, red meat consumption favors periodontal disease that af fec ts bone and gums, the tissues that suppor t the teeth. On the contrar y, diets rich in food of plant origin contain antioxidants which protec t from all these diseases including periodontal conditions. And not only those, plant- based foods do not provoke acid produc tion and hence do not favor caries. The t ype of nutrition also inf luences the acid/base balance of the body which in turn inf luences the qualit y of saliva we produce, a primar y protec tive fac tor we have against periodontal disease. As mentioned, ever y thing in the human body inf luences ever y thing else, nutrition and lifest yle are the key to good health. According to recent scientif ic research, dentists and dental hygienists should investigate the daily eating habits of their patients and point out improvements to help reduce the incidence of cavities. Unfor tunately, dentistr y and oral hygiene courses do not teach food science, it 's time courses on nutrition and diet were introduced so that future dentists and dental hygienists can prescribe proper diets for their patients to avoid periodontal disease. The publication concludes that improving eating habits also improves the health of the teeth and health in general. It 's time therefore for the dentists, before going for the drill, to star t talking with their patients.
We all know how important role food plays on our general health.
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Здоровье полости рта во
многом зависит от питания
Через несколько месяцев откроется долгожданная всемирная выставка ЭКСПО Милан 2015, темой которой, как всем известно, является питание. На ней будут представлены более 130 стран и её посетят более 20 млн человек, которым предоставится уникальная возможность "осуществить настоящее кругосветное путешествие, знакомясь с питанием и связанными с ним традициями народов Земли". Благодаря ЭКСПО можно будет внести свой вклад в обсуждение вопросов по воспитанию на тему питания. В настоящее время наука и общественность все больше осознают важность питания для здоровья, не только как непосредственного процесса (мы то, что мы едим), но и для всех производственных процессов питания (сельское хозяйство, животноводство, загрязнение окружающей среды, генетически модифицированные организмы и т.д.). Мы все знаем, что питание играет важную роль для нашего здоровья. Высококалорийный режим питания, насыщенный сахаром и простыми углеводами, способствует развитию сахарного диабета и ожирения – двух зол широко распространенных в развитых странах. Предполагается, что чрезмерное потребление мяса и колбасных изделий связано с развитием различных форм рака, особенно рака толстой кишки, а молоко и молочные продукты могут увеличить риск рака простаты и рака молочной железы. Также становится всё больше и больше различных аллергий и непереносимости, например, на пшеницу. Несмотря на то, что в научном мире до сих пор сомневаются о том, что мясо, молочные продукты и пшеница могут вызвать или способствовать возникновению определенных заболеваний, существует общее мнение о необходимости свести к минимуму потребление рафинированных и промышленно обработанных продуктов, увеличив потребление растительного питания (нерафинированные зерновые, овощи, бобовые, фрукты, орехи). Действительно "данные продукты защищают от болезней, распространённых в промышленно развитых странах. Поэтому еда, как утверждали в древности отцы медицины (Гиппократ, Парацельс и другие), играет ключевую роль в предотвращении заболеваний, но, сегодня, все чаще получает распространение концепция, что питание может выполнять и лечебную функцию". Многие специалисты в области здравоохранения начинают разрабатывать специальную диету, применяемую совместно с традиционными методами для конкретных задач лечения пациентов. В настоящее время активно развиваются новые концепции о связи между питанием и общим состоянием здоровья, но при этом, что мы можем сказать об отношении между питанием и здоровьем полости рта? Полость рта и зубы всегда считались вторичными органами, не столь важными по сравнению с болезнями, которые могут повлиять на остальные органы нашего тела. Рот, однако, играет главную роль в здоровье организма в целом. В человеческом организме все взаимосвязано и влияет друг на друга, порой в очень тонкой форме. Отсутствие, например, зубов из-за кариеса, препятствует нормальному жеванию, и, следовательно, оптимальному измельчению пищи и,как результат, легкому перевариванию и ассимиляции питательных веществ. В полости рта, где есть окклюзии, то есть там, где контакт между нижними и верхними зубами не сбалансирован, возникает
дисбаланс и неправильное положение челюсти, что приводит к серьёзным последствиями для нервно-мышечной системы, а также влияет на осанку тела с последующими ощущениями тяжести и болями в спине. Наличие налёта, зубного камня и воспаления десен может привести к серьезным последствиям для сердца. Слизистая оболочка рта, как и все другие ткани организма, могут столкнуться с возникновением раковых патологий. Мы давно знаем о соотношении питания и здоровья полости рта на примере прямой связи между употреблением сахара и возникновением кариеса. Всем известно, что сахар, конфеты, шоколад вредны для зубов, но мы не достаточно осведомлены о важности частоты питания. Каждый раз, когда мы едим, бактерии выделяют кислоты, снижая рН на поверхности зубов, которые начинают терять минералы – это первый этап кариозного процесса. Чем чаще есть в течение дня, тем больше шансов будет у кислот повредить ваши зубы. Многие снэки, которые используются в качестве «лёгкой закуски», содержат сахар несмотря на свой солёный вкус, поэтому необходимо всегда читать этикетки! Нужно также обращать особое внимание на предварительно расфасованные напитки, которые не только богаты сахаром, но и содержат кислоты (в основном это лимонная кислота), которые повреждают поверхность зубов и приводят к так называемой зубной эрозии – процессу разрушения значительной части зубов. Недавние исследования показали, что потребление красного мяса может увеличить в крови уровень воспалительных белков, инсулина и окисляющих веществ. Таким образом, потребление красного мяса, помимо создания благоприятной среды для появления сердечно-сосудистых заболеваний и диабета, способствует развитию пародонтоза, который влияет на ткани костей и дёсен, поддерживающих зубы. И, наоборот, диеты, богатые продуктами растительного происхождения, содержат антиоксиданты – вещества, защищающие от подобных заболеваний, и, следовательно, от пародонтоза. Кроме того, продукты растительного происхождения не вызывают выработку кислот и, следовательно, не способствуют кариесу. Тип питания также сильно влияет на кислотно-щелочное равновесие в организме, которое в свою очередь определяет качество слюны – первичный защитный фактор от заболеваний полости рта. Как было сказано выше, в организме человека всё взаимосвязано, поэтому и питание, и образ жизни являются краеугольными камнями нашего здоровья. Согласно недавней важной международной научной публикации, стоматологи, зубные гигиенисты и их помощники должны регулярно интересоваться типом питания своих пациентов, указывая им возможное улучшение для того, чтобы предотвратить появление заболеваний. К сожалению, в программе обучения на курсах стоматологии и гигиены полости рта до сих пор нет диетологии. Конечно, настало время ввести этот предмет, чтобы новые поколения специалистов по здоровью полости рта могли назначать специальные индивидуальные диеты для своих пациентов. Таким образом, выгоды от улучшения привычек питания распространяются не только на гигиену полости рта, но и на общее состояние здоровья. Может быть, наконец-то пришло время, когда зубные врачи, прежде чем сверлить, начинают разговаривать со своими пациентами?
Мы все знаем, что питание играет важную роль для нашего здоровья.
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TORTA DI CAROTE NOVELLE AL CERFOGLIO FRESCO (Secondo la ricetta di Michel Guérard) Ingredienti per 4 persone 500 g di carote novelle 30 g di scalogno 3 rametti di prezzemolo fresco (25 g) 200 g di funghi coltivati freschi (o 150 g di funghi conservati in scatola, al naturale) 1 uovo di gallina ruspante, freschissimo 30 g di parmigiano reggiano grattugiato 50 g di cerfoglio fresco 25 cl di fondo di pollo benessere 1 c.d.c di olio di paraffina Pochissimo sale di mare Pepe macinato al momento Preparazione Mondare le carote con il pelapatate; passarle rapidamente sotto l’acqua fredda, poi tagliarle a fette a spessore medio. Cuocere le carote per circa 20 minuti nel fondo di pollo in una casseruola a fondo spesso. Nel frattempo mondare i funghi. Se sono freschi tagliare via la base dei gambi per eliminare completamente la sabbia. Passarli sotto l’acqua fredda strofinandoli delicatamente con le dita. Se sono funghi in scatola passarli sotto l’acqua fredda per 1 minuto e scolarli bene. Tagliare i funghi a fettine. Farli saltare in padella con rivestimento antiaderente con 1 cucchiaio di acqua o di fondo di pollo, il prezzemolo e lo scalogno tritati finemente. Quando le carote sono cotte, schiacciarle con la forchetta nel loro fondo di cottura, aggiungere l’uovo battuto con la frusta, i funghi, il parmigiano reggiano grattugiato e il cerfoglio tritato finemente. Mescolare delicatamente il tutto, salare e pepare leggermente. Preriscaldare il forno a 240°C per 20 minuti. Trasferire la preparazione in una teglia da forno (unta con olio di paraffina ), informare e lasciare gratinare. Al momento di servire cospargere con un cucchiaino di cerfoglio tritato finemente tenuto da parte per questo scopo Valore calorico di una porzione 145 calorie 9 g di proteine
CARROT CAKES WITH FRESH CHERVIL (Following the recipe of Michel Guérard) To serve 4 500 g of tender carrots 30 g of shallot 3 sticks of fresh parsley (25 g) 200 g of cultivated fresh mushrooms (or 150 g of canned mushrooms, natural) 1 fresh egg of domestic chicken 30 g of grated Parmesan cheese 50 g of fresh chervil 25 cl of chicken broth 1 spoon of paraffin oil Little sea salt Pepper milled on the spot Preparation Clean the carrots with the potato peeler; pass them under cold water, then cut them at medium size. Cook the carrots for about 20 minutes in the chicken broth in a tick casserole. In the meantime clean the mushrooms. If they are fresh to cut away the base of the stems to completely eliminate the sand. Pass them under the cold water and gently rub them with the fingers. If they are canned mushrooms, pass them under the cold water for 1 minute and to drain them well. Cut the mushrooms into small slices. Sautè them in a frying pan with 1 spoon of water or chicken broth, the parsley and the shallot finely minced. When the carrots are cooked, crush them with the fork in their fund of cooking, add the beaten egg with the whip, the mushrooms, the grated parmesan cheese grated and the chervil finely minced. Gently mix all, salt and slightly pepper. Preheat the oven at 240°C for 20 minutes. Put the preparation in the oven (greased with paraffin oil) and cook au gratin. When you serve the dish, add a spoon of fresh chervil finely minced left apart Calories in one portion 145 calories 9 g proteins
Торт из молодой моркови и кревеля ажурного (По рецепту Мишель Герар) Ингредиенты на 4 порции 500 г молодой моркови 30 г лука-шалота 3 веточки свежей петрушки (25 г) 200 г свежих тепличных грибов (или 150 г консервированных в собственном соку грибов) 1 свежайшее яйцо от кур свободного выгула 30 г тертого сыра пармезан 50 г свежего кревеля ажурного 250 мл концентрированного куриного бульона 1 кофейная ложка парафинового масла Чуть-чуть морской соли Свежемолотый перец Приготовление Очистите морковь приспособлением для чистки картофеля. Сполосните быстро под холодной водой, затем нарежьте ломтиками средней толщины. Отварите морковь в течение примерно 20 минут в курином бульоне в кастрюле с толстым дном. В это время очистите грибы. Если они свежие, то отрежьте ножки, чтобы полностью удалить песок. Ополосните в холодной воде, слегка протерев пальцами. Если вы используете консервированные грибы, то промойте их под холодной водой в течение 1 минуты и хорошо процедите. Нарежьте грибы ломтиками. Обжарьте на сковородке с антипригарным покрытием на 1 столовой ложке воды или куриного бульона, добавив петрушку и мелко нарезанный лукшалот. Когда морковь сварится, разомните вилкой в том же отваре, добавив взбитое венчиком яйцо, грибы, тертый сыр пармезан и мелко нарезанный кервель. Аккуратно всё перемешайте, посолите и слегка поперчите. Разогрейте духовку до 240 ° С в течение 20 минут. Положите приготовленную смесь в форму для выпечки (смазанную парафиновым маслом), поставьте в духовку и запеките. Перед подачей на стол посыпать чайной ложкой мелко нарезанного кервеля. Калорийность порции 145 калорий 9 г белка Курочка “DEMI-DEUIL” по рецепту мамаши Бразье Ингредиенты на 4 порции
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POLLASTRA “DEMI-DEUIL” ALLA MANIERA DELLA MÈRE BRAZIER Ingredienti per 4 persone 1 bel pollo ruspante, o meglio una pollastra di Bresse di circa 1,5 kg (peso del pollo preparato per la cottura) 1 kg di porri, meglio se selvatici 800g di carote, se possibile novelle, 300 g di rape piccole 100 g di sedano 100 g di sedano 80 g di cipolla (peso delle verdure pulite, mondate e scolate) 2 c.d.c di foglie di timo 20 cl di fondo di pollo benessere 1 foglia di alloro 20 g di tartufo nero al naturale 1 c.d.c da caffè di maïzena (5 g) 1 c.d.c di sale grosso marino non raffinato tipo Guérande o fior di sale di Camargue 2 chiodi di garofano Pepe di Cayenna (una punta di coltello) 2 pizzichi di noce moscata grattugiata Pepe macinato al momento Preparazione Pulire bene il pollo ed eliminare tutto il grasso (prova che il pollo è stato allevato a granaglie). Lavarlo in acqua fredda e fiammeggiarlo. Immergere il tartufo nel fondo di pollo e lasciarlo macerare per 2 ore. Togliere il tartufo e mettere a parte il fondo aromatizzato. Affettare finemente il tartufo. Pulire le verdure, pelarle con il pelapatate, e farle cuocere in 1 litro di acqua con il timo, l’alloro, i chiodi di garofano, la noce moscata e il pepe di Cayenna. Coprire e cuocere a fiamma bassa per 60 minuti. Incidere la pelle delle cosce e sotto le ali del pollo e infilare nell’incisione una fettina di tartufo. Mettere la pollastra in una casseruola a fondo spesso e disporre sui lati le verdure. Versarvi sopra il fondo di cottura con gli aromi. Aggiungere il sale grosso, portare a ebollizione, coprire e cuocere a fiamma bassa per 15 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare continuare la cottura ancora per 25 minuti a pentola coperta. Nel frattempo in una piccola casseruola mescolare il fondo di pollo aromatizzato al tartufo e la maizena. Aggiungere 1 cucchiaio di court-bouillon, pepare, fare bollire mescolando bene e togliere dal fuoco, togliere la pollastra dal court-bouillon, levare con cura la pelle e recuperare le fette di tartufo che andranno aggiunte alla salsa. Disporre la pollastra su un piatto di portata caldo, contornarla con la verdura ben scolata presentare in tavola con la salsa ai tartufi ben calda. Se ne possono ricavare 4 porzioni da 125 g ciascuna. Non bisogna assolutamente consumare la pelle Valore calorico di una porzione 305 calorie 33 g di proteine
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“DEMI-DEUIL”CHICKEN IN MÈRE BRAZIER STYLE To serve 4 1 domestic chicken, or better a chicken of Bresse of about 1,5 kg (ready to be cooked) 1 kg of leeks, better if wild 800g of carrots, if possible tender 300 g of small turnips 100 g of celery 80 g of onion (weight of the vegetables cleaned and washed) 2 spoons of thyme leaves 20 cl of chicken broth 1 leaf of laurel bay 20 g of natural black truffle 1 small spoon of corn flour (5g) 1 spoon of non-refined sea salt Guérande type or Camargue salt 2 cloves Pepper of Cayenna (a pinch of knife) 2 pinches of grated nutmeg Pepper milled on the spot
1 петушок свободного выгула или курочка из Брес примерно 1,5 кг (вес курицы подготовленной для приготовления пищи) 1 кг лука-порея, предпочтительно дикого 800г моркови, если возможно молодой 300 г небольших реп 100 г сельдерея 80 г лука (вес чистых овощей, помытых и высушенных) 2 кофейные ложки листьев тимьяна 200 мл концентрированного куриного бульона 1 лавровый лист 20 г натуральных черных трюфелей 1 кофейную ложку кукурузного крахмала (5 г) 1 кофейную ложку нерафинированной морской соли 2 зубчика гвоздики Кайенский перец ( на кончике ножа) 2 щепотки тертого мускатного ореха Свежемолотый перец Приготовление
Preparation Clean the chicken and eliminate the fat part (proof that the chicken was raised with corn). Wash it in cold water and singe it. Put the truffle in the chicken and leave it in water for 2 hours. Remove the truffle and keep apart the spicy fund. Slightly cut the truffle. Clean the vegetables, clean them with the potato peeler and cook them in 1 liter of water with the thyme, the laurel bay, the cloves, the nutmeg and the pepper of Cayenna. Cover it and cook it at a low flame for 60 minutes. Cut the skin of the legs and under the wings of the chicken and put a slice of truffle. Put the chicken in a tick casserole and add the vegetables on the sides. Pour the fund of the cooking with the aroma. Add the salt, bring to ebullition, cover and cook at a low flame for 15 minutes. Remove it from the fire and continue the cooking for 25 minutes with the covered pot. In the meantime in a small casserole mix the fund of the chicken and the corn flour. Add one spoon of court-bouillon, pepper and boil it, remove it from the fire, remove the chicken from the court-bouillon, raise the skin with care and take the slices of truffle in order to add them to the sauce. Prepare the chicken on a warm dish, edge with the well-drained vegetables and serve on the table with the warm truffle sauce. You can get 4 portions of 125g each. Don’t eat the skin. Calories in one portion 305 calories 33 g proteins
Info
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Хорошо очистите курицу и снимите весь жир (доказательство того, что курица была выращена на зернах). Помойте в холодной воде и опалите. Опустите трюфели в куриный бульон и оставьте их мариноваться в течение 2 часов. Затем достаньте трюфели и отделите ароматизированный бульонный концентрат. Мелко нарежьте трюфели. Помойте овощи, очистите их с помощью картофелечистки и отварите в 1 л воды с тимьяном, лавровым листом, гвоздикой, мускатным орехом и кайенским перцем. Накройте крышкой и варите на слабом огне в течение 60 минут. Надрежьте кожу на ножках и под крылышками курицы и добавьте туда кусочки трюфелей. Положите курочку в кастрюлю с толстым дном, по бокам выложите овощи, сверху залейте отвар с ароматическими травами. Посолите, доведите до кипения, накройте крышкой и варите на слабом огне в течение 15 минут. Снимите с огня и оставьте в течение 25 минут в закрытой кастрюле. Между тем в маленькой кастрюле смешайте куриный бульон, ароматизированный трюфелями с кукурузным крахмалом. Добавьте 1 столовую ложку концентрированного бульона, поперчите и варите, хорошо помешивая. Затем снимите с огня и достаньте курочку из курт-бульона, осторожно удалите кожу и выньте ломтики трюфелей, которые затем добавьте к соусу. Положите курочку на горячее сервировочное блюдо, окружив хорошо процеженными овощами и подайте на стол с горячим трюфельным соусом. 4 порции по 125 г каждая. Совсем не нужно есть кожу. Калорийность порции 305 калорий 33 г белка
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IERI, OGGI, SOPHIA di Ivan Rota foto ©Nick Zonna
Dagi esordi ad oggi: una vita affascinante, ma anche travagliata quella della nostra diva di maggior richiamo internazionale: Sofia Loren, nata Scicolone, lanciata dall'amata mamma che l'accompagnava sempre sul set. Fascino, bellezza e classe fanno della Loren una bellezza e una donna senza tempo anche nei suoi splendidi ottanta anni: da ben 60 anni Hollywood l’adora e la osanna senza mezze misure. Le sue foto, gli scatti più speciali, quello del 1955 che la vede ragazza cover della rivista Life, l’Oscar alla migliore attrice per “La Ciociara” nel 1962 e l’Oscar alla carriera nel 1991 sono solo alcune dei bellissimi ritratti d’autore che si sono potuti ammirare sulle pareti di Palazzo dei Giureconsulti, al centro di piazza dei Mercanti, e sede storica di Milano Moda Donna. Già protagonisti a Venezia nella mostra “Ieri, oggi, Sophia” che richiama il titolo del film che l’ha resa un’icona mondiale, arrivano anche a Milano gli scatti inediti della diva, ricordando anche il suo rapporto con la moda, in particolare con Giorgio Armani che l’ha vestita nelle occasioni speciali e ufficiali come la prima alla Scala nel 2010, ma anche con Valentino che la vestì di nero nel 1991 quando ritirò il suo secondo Oscar. D’altronde una diva come lei non poteva che scegliere i maestri più prestigiosi e rinomati dell’eleganza non solo italiana, ma mondiale. Speriamo di vederla di nuovo al cinema: una delle sue ultime apparizioni è stata nel sottovalutato, ma bellissimo, "Nine".
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From the debuts until today: a fascinating, but also troubled life for one of the most famous Italian diva: Sofia Loren, her last name is Scicolone, launched by her beloved mother, who always was with her on the set. Charm, beauty and class also make Loren a timeless beauty and a timeless woman in her splendid eighty years: for 60 years Hollywood loves her and celebrates her. Her photos, the most important shots, the one of 1955 as a cover girl of the magazine Life, the Oscar as the best actress for “La Ciociara” in 1962 the Oscar to the career in 1991 are only some of the most beautiful portraits you can admire in the Palazzo dei Giureconsulti, in piazza dei Mercanti, historical seat of Milano Moda Donna. Already protagonists in Venice in the exhibition "Yesterday, today, Sophia" that recalls the title of the film that made her a world icon, the unpublished shots of the diva also arrive in Milan recalling her relationship with fashion, especially with Giorgio Armani who dressed her in the special and official occasions, such as the first show of Alls Scala in 2010, but also with Valentino who dressed her in black in 1991, when she received her second Oscar. A diva like her could only choose the most prestigious masters of elegance. We hope to see her again in a movie: one of her last performances was in the underestimated but beautiful "Nine".
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FESTA PER DUE PREFETTI di Ivan Rota foto ©Nick Zonna
Atmosfera elegante a Milano, all'Hotel Principe di Savoia, per festeggiare i prefetti di Milano e di Como. Una serata divertente, tra impegno e mondanità, iniziata con un aperitivo e proseguita nella Sala degli specchi con una cena a base di paste e flan di vitella. Organizzatrice e conduttrice della serata l’instancabile Daniela Javarone. L’editore di Magic Lake, Daniele Brunati ha presentato il prefetto di Como Bruno Corda, mentre il direttore de Il Giorno Giancarlo Mazzucca ha introdotto il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca alla presenza dell'ex prefetto Gianvalerio Lombardi. Si è parlato soprattutto di Expo 2015, invitando a riflettere sulla possibilità di infiltrazioni mafiose. Attenti i commensali vista l'importante tematica. Tra i numerosi intervenuti, Arturo Artom, Raffaella Curiel, Gabriella Magnoni Dompè, Marina Trabucco, Lella Termini e il "tout milan" arrivato per l'imperdibile occasione.
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Party for two Prefects Elegant atmosphere in Milan, at the Hotel Principe di Savoia, to celebrate the prefects of Milan and of Como. A nice evening, which started with a drink and then continued in the room of mirrors with a dinner made of pasta and flan of veal. Organizer and presenter of the evening the tireless Daniela Javarone. The publisher of Magic Lake, Daniele Brunati, presented the prefect of Como Bruno Corda, while the director of "Il Giorno" Giancarlo Mazzucca presented the prefect of Milan Francesco Tronca, at the presence of the former prefect Gianvalerio Lombardi. The main topic was Expo above all regarding the possible infiltration of the mafia. Many personalities took part in the event, to quote but a few: Arturo Artom, Raffaella Curiel, Gabriella Magnoni Dompè, Marina Trabucco, Lella Termini and "tout milan" arrived for the special occasion.
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L'ALTA MODA DI ANGELA FORMAGGIA SFILA A PALAZZO VISCONTI di Ivan Rota foto ©Nick Zonna
Punta su nuove nuances di colori e tagli innovativi la linea coordinata e innovativa della collezione Autunno/Inverno della Sartoria Angela alta moda. “Le donne oggi,” spiega Angela Formaggia, titolare della Sartoria di Alta Moda che porta il suo nome dal 1986, anno di fondazione,”sono impegnate sia in famiglia che nel sociale e nel lavoro. Sono angeli multi-tasking alle prese con la ricerca di una soluzione ai problemi di ogni giorno. I miei abiti consentono loro di essere eleganti e a loro agio in tutte le occasioni. Proseguo con il realizzare capi su misura unici per eventi, cerimonie e matrimoni, in cui sono specializzata. Tuttavia ho differenziato la produzione inserendo anche una linea prêt-à-porter con tessuti di alta qualità. Il tutto rigorosamente Made in Italy”. Tra gli ospiti d’onore alla sfilata, la madrina dei City Angels Daniela Javarone, che è anche Presidente della Associazione Amici della Lirica e che ha presentato, tra le novità, anche una innovativa produzione limitata della esclusivissima fragranza “Angela Couture”, un profumo di 100 soli flaconi l’anno, prodotto dalla prestigiosa ditta Abaton, grazie ad una essenza particolare, estratta da un rarissimo
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fiore delle Fiji che si chiama Tagimoucia. La vendita di questo profumo andrà a beneficio dei City Angels. Molti i vip presenti alla sfilata tra cui sportivi di rilievo come Brenda Spaziani esponenti del mondo dello spettacolo come Silvana Giacobini e attori giovani, ma già affermati come Emanuele Fortunato e Simone Riccioni; esponenti dell’alta borghesia milanese, quali Silvia Damiani; eleganti dame della nobiltà meneghina, da sempre clienti storiche di Angela; e molte donne manager di successo che fanno parte di network internazionali. “La linea di quest’anno,” dice Angela Formaggia, titolare della omonima sartoria di alta moda,” è il risultato anche della collaborazione con Stefania Baldassarre, fashion consultant, che ha esperienza soprattutto nel prêt-à-porter . Gli abiti hanno un taglio sotto certi aspetti più giovanile per approcciare una nuova clientela al femminile”. Arabia Saudita, Hong Kong, Dubai, ecco le nuove mete della Sartoria Angela che intende aprirsi ai nuovi mercati e che ha già insegnato la sua arte sartoriale a stilisti africani e a studenti di scuole francesi e che prosegue a lavorare con discrezione, ancora oggi, per i più grandi stilisti internazionali,
confezionando per loro i capi più complessi ed unici delle loro sfilate. Al fianco di Angela come partner internazionale c’è l’arte orafa con alcuni gioielli forniti dalla maestria artigianale orafa di Vladimir Mikhailov. Per la sfilata make up dell’Academia-BSI Milano (Beauty Style Image) di Diego Dalla Palma e Anna del Prete. Come partner tecnico della sfilata si distingue anche l’azienda Luciano Barachini-Il catering è stato offerto da Marcato vini, in linea con la volontà di Angela Formaggia di dare spazio a prodotti che condividono la sua filosofia di qualità dei prodotti italiani. Tra cui anche aziende dell’Aggregazione “Pavia x Expo” che contribuiscono anche alla realizzazione di “il sogno di Villa Gaia”, progetto della Fondazione Gaia che realizza programmi d'aiuto per persone in difficoltà, per onorare il ricordo di Gaia Santagostino, la figlia della Presidente della rete Bic Net Italia, Isa Maggi. Il Progetto di Villa Gaia è finalizzato al recupero di una vecchia dogana per la realizzazione di un ostello per la gioventù, e un housing sociale per accogliere donne in fragilità economica, mamme sole con bambini piccoli, e donne vittime di violenza.
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Nella pagina precedente, capi della collezione Autunno/Inverno; in questa, sopra a sinistra, "Angela Couture", il nuovo profumo in tiratura limitata; a destra nella foto Angela Formaggia con il prefetto Bruno Corda e signora, Silvana Giacobini, Daniela Javarone
In the previous page, dresses of the collection Autumn/Winter; in this page, above on the left, "Angela Couture", the new perfume in limited edition; on the right in the photo Angela Formaggia with the prefect Bruno Corda with his wife, Silvana Giacobini, Daniela Javarone
Haute Couture of Angela Formaggia at Palazzo Visconti New nuances of colors and innovative cuts the coordinated and innovative line of the Autumn/Winter collection of the Sartoria Angela. "The women today,” explains Angela Formaggia, ownere of the Sartoria named after her since 1986, year of foundation, “are busy both in the family and in the social world and at work. They are multi-tasking angels who always look for a solution for everyday problems. My dresses let them be elegant and perfect in every occasion. I still create unique dresses for events, ceremonies and weddings, in which I am specialized. Nevertheless I have differentiated the production also inserting a prêt-à-porter line with fabrics of high quality. They are all rigorously Made in Italy." Among the guests of honor to the fashion show, the sponsor of the City Angels Daniela Javarone, who is also President of the Association Amici della Lirica and she also presented among the novelties, an innovative limited production of the exclusive fragrance "Angela Couture", a perfume of only 100 pieces the year, produced by the prestigious company Abaton, thanks to a particular essence, extracted by
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a rare flower of the Fiji that is called Tagimoucia. The proceeds of this perfume will go to the City Angels. Many celebrities were present at the fashion show, sports celebrities such as Brenda Spaziani, show business celebrities, such as Silvana Giacobini and young actors, such as Emanuele Fortunato and Simone Riccioni; exponents of the Milanese high class, such as Silvia Damiani; elegant dames of the Milanese noble families, who are historical clients of Angela; many successful women managers, involved in international network. "The line of this year,” says Angela Formaggia, owner of the Sartoria Angela "is also the result of the collaboration with Stefania Baldassarre, fashion consultant, who has a good experience especially in the prêt-à-porter. The dresses have a younger cut in order to approach new clients”. Saudi Arabia, Hong Kong, Dubai, here are the new destinations of the Sartoria Angela, which aims at reaching new markets and which already taught her art to African stylists and students of French schools and it continues working with discretion, still today, for greatest international stylists, ma-
nufacturing for them the most complex and unique dresses of their fashion shows. With Angela as international partner there is the goldsmith art with some jewels supplied by the handicraft goldsmith of Vladimir Mikhailov. For the fashion show of the Academia-BSI Milan (Beauty Style Image) of Diego Dalla Palma and Anna del Prete. As technical partner of the fashion show the company Luciano Barachini- The catering was offered by Marcato wines, in line with the will of Angela Formaggia to give space to her philosophy to support Italian products. Among them also companies of the Aggregazione “Pavia x Expo” that also contribute to the realization of the “il sogno di Villa Gaia”, project of the Fondazione Gaia which creates help programs for people in difficulty, to honor the memory of Gaia Santagostino, the daughter of the president of the Bic Net Italia, Isa Maggi.The Project of Villa Gaia aims at restore an ancient customs to create a youth hostel and a social housing for women who have economic problems, single mother with small children and women victims of violence.
dal 1813
via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
PEOPLE
LUISA FALETTI
ARTISTA IN VIAGGIO di Ivan Rota foto ©Archivio Faletti
A travelling artist Luisa Faletti ha iniziato la carriera artistica da giovanissima attratta da colori e oggetti strani. Questo l'ha spinta, dopo la scuola, a seguire un corso di design all'Università IED dove ha imparato disegno tecnico e l'uso di materiali diversi. Ma la sua vera passione era il disegno creativo, usare l'immaginazione e ha quindi scelto un corso d'illustrazione. Da qui la sua vita è cambiata: ha dato sfogo alla sua immaginazione e questo è stato utile alla sua evoluzione creativa. Con i lavori esprime tutto il suo mondo interiore. Continuamente in viaggio per cercare ispirazione, Luisa Faletti è una vera artista che ha persino esposto le sue opere alla 54' Biennale di Venezia. Un luogo da lei amato? Miami, dove si svolge la grande manifestazione "Miami Art Basel" e dove è stata ospite dell'immobiliarista Alessandra Paleologo Oriundi, grande appassionata d'arte.
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Luisa Faletti began her artistic career as a young girl, attracted by peculiar colours and objects. This inspired her, after school, to pursue a course of design at the IED University, where she learned technical drawing and the use of diverse materials. But her true passion was creative design, to use the imagination and so she chose a course of illustration. From that moment her life was changed: it gave vent to her imagination, key to her creative evolution. With her work she expresses all of her inner world. Constantly travelling in search of inspiration, Luisa Faletti is a true artist who has even exhibited her work at the 54th Biennial in Venice. A place she loves? Miami, venue of the major art event "Miami Art Basel" and where she was a guest of property magnate Alessandra Oriundi Palaeologus, a great lover of art.
In questa pagina, alcune creazioni dell'artista
In this page, some works of the artist
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EVENTI
SAPERE E SAPORE PER UN COMPLEANNO VIP
di Ivan Rota foto ©Nick Zonna
Grande festa da Giannino, in via Vittor Pisani,a Milano per il compleanno di Daniela Javarone: per l'occasione è stato presentato "La Tua Vita è un evento", il nuovo libro di Tiziana Rocca. L'incasso del pranzo è stato devoluto all'associazione City Angels presieduta da Mario Furlan, associazione che si occupa di indigenti e senzatetto. Per il dolce, un monsignore ha benedetto gli astanti.
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Sempre ben accetto. Ad accogliere gli ospiti, Lorenzo Tonetti, patron del locale. Più di cento ospiti per una ricorrenza davvero speciale che si è chiusa, come d'abitudine, con una gigantesca torta decorata di frutta. Una vera e propria festa con tanto di sala dedicata ai bambini per giocare e per dipingere. Daniela era commossa per le dimostrazioni d'affetto fornitegli da tutti gli amici.
In questa pagina, alcuni ospiti alla festa di compleanno di Daniela Javarone In this page, some guests at the birthday party of Daniela Javarone
Knowledge and taste for a vip birthday Great party at Giannino, in via Vittor Pisani, in Milan for the birthday of Daniela Javarone: on the occasion, the presentation of "La Tua Vita è un evento", the new book of Tiziana Rocca. The proceeds of the dinner was given to the association City Angels presided by Mario Furlan, the association takes care of homeless people. For the dessert, a monsignore has blessed the people
who were present. Always well-accepted. To welcome the guests, Lorenzo Tonetti, patron of the place. More than one hundred guests for a special recurrence which ended, as usual, with a giant fruit cake. A real party with a room dedicated with a room dedicated to the children to play and paint. Daniela was touched for the affection of all her friends.
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SPORT
SPECIAL OLYMPICS 46 TALENTI ITALIANI
di Marina Moretti foto Nick Zonna
“Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. E’ questo il Giuramento dell’Atleta Special Olympics, il programma internazionale fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, che coinvolge in tutto il mondo quattro milioni di ragazzi e adulti in oltre 170 Paesi. L’anno che si sta per concludere è stato denso di soddisfazioni per la delegazione italiana, in particolare per i 46 sportivi azzurri che hanno partecipato in Belgio ai Giochi Europei di Anversa, dal 13 al 21 settembre confrontandosi con altri 7000 atleti provenienti da 58 nazioni. Ancora oggi, i ragazzi ricordano lo straordinario sostegno del mondo sportivo e culturale quando la delegazione italiana è stata ricevuta a Palazzo Marino. “Attraverso lo sport, puntiamo a un cambiamento culturale - ha affermato Maurizio Romiti, presidente di Special Olympics Italia - questo Movimento finisce con l’influire in modo assolutamente costruttivo e positivo sul modo di vivere di ognuno di noi”. Ma le soddisfazioni non si fermano qui. Moltissime
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piazze italiane hanno partecipato il 29 novembre a ‘MoBall’ l’evento della Giornata Internazionale delle Persone con disabilità che ha visto protagonisti atleti, volontari, sostenitori e amici. Da una città all’altra è rimbalzato un unico simbolo, il pallone rosso Play Unified, nuova icona globale del Movimento, che ha lanciato un messaggio positivo di integrazione e di gioia su tutto il territorio nazionale. Giocare insieme, mettendosi in gioco, rappresenta il modo più semplice e immediato per fare comprendere valori fondamentali come l’amicizia, il rispetto e l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Tale entusiasmo fa da apripista ai Giochi Mondiali Estivi in programma a Los Angeles nel 2015. Per sostenere le spese di trasferta della Delegazione Azzurra, Special Olympics Italia ha lanciato la Campagna di raccolta fondi ‘Adotta un Campione’. Contando sul sostegno di tutti. Perché le iniziative Special Olympics non sarebbero possibili senza i tanti volontari che credono nel progetto.
Special Olympics 46 Italian talents “I hope I could win, if not, I hope I could tr y with all my ef forts”. This is the Special Olympics Athlete’s Oath, the international program founded in 1968 by Eunice Kennedy Shriver, which involves 4 million kids and adults all over the world, in more than 170 countries. This year is coming to its end and it was full of satisfactions for the Italian delegation, in particular for 46 athletes who took part in the European Games of Antwerp, Belgium, from 13th to 21st September cometing with 7000 athletes coming from 58 countries. Even today the guys remember the extraordinary support of the sports and cultural world when the Italian Delegation was welcomed at Palazzo Marino. “With the sports we hope to have a cultural change – says Maurizio Romiti, president of Special Olympics Italia – this Movement represents a positive way to live for all of us”. But there is more. Many Ita-
lian squares took part in the event ‘MoBall’ on November 29 for the International Day of the Disabled Persons with athletes, voluntaries, supporters and friends as protagonists. From one city to the other only one symbol, the red ball Play Unified, new global icon of the Movement, which launched a positive message of integration and joy all over Italy. Play together is the easiest way to transmit fundamental values, such as friendship, respect and the social role of disabled people. This enthusiasm will continue during the International Summer Games in Los Angeles in 2015. To help covering the costs of the Italian delegation, Special Olympics Italia launched a Campaign ‘Adopt a Champion’. To have more people involved in this project. The initiatives Special Olympics couldn’t be possible without the voluntaries who support this project.
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MY FAIR LADY
Signore si diventa di Marina Moretti foto Archivio My Fair Lady
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Basta uscire di casa o accendere la televisione per rendersi conto della maleducazione dilagante. La volgarità nel parlare, l'uso irrispettoso del cellulare, l'indifferenza verso gli anziani spesso lasciati in piedi in autobus. L’impressione è che la buona educazione sia ormai dimenticata. E allora perché non riappropriarsi di quelle regole di galateo del buon tempo andato? Curare le buone maniere, gli atteggiamenti, il modo di muoversi, la propria persona, significa avere rispetto per se stessi e per gli altri. Ne sono fermamente convinte tre signore milanesi, Antonella, Lorena e Flavia, che hanno lanciato il progetto «My Fair Lady»: valorizzare le persone in modo fine e consapevole, insegnando ad avere cura di sé nel modo più giusto e rispettando delle regole della società. Antonella Parodi è un'ex top model internazionale che da anni si dedica a corsi di portamento e immagine, Lorena Smaniotto è specializzata in moda e trucco, Flavia Fassati dei Marchesi di Balzola è esperta in pubbliche relazioni, bon ton e galateo della tavola. “L’idea è stata quella di mettere insieme le nostre esperienza – spiega Antonella, un passato da modella sulla prime pagine delle riviste di fashion - e abbiamo scoperto che il nostro progetto risponde all’esigenza sempre più frequente al giorno d’oggi di presentarsi al meglio acquisendo sicurezza e maggior successo nelle relazioni sociali e nella vita professionale grazie a un’immagine vincente”. Portamento, Trucco, Bon Ton sono gli elementi che My Fair Lady mette a disposizione attraverso un percorso di analisi e conoscenza della persona in modo da migliorarne l’aspetto adattandolo a qualsiasi situazione. Prendendo ispirazione dal celebre musical in cui il professor Higgins scommette con l'amico Pickering di riuscire a trasformare in sei mesi la povera fioraia Eliza Doolittle (la straordinaria Audrey Hepburn) in una dama di alta classe, Antonella, Lorena e Flavia scommettono sulle donne mettendo a disposizione la propria persona. “A noi si rivolgono donne manager per imparare il galateo aziendale, fidanzati che vogliono organizzare un matrimonio di classe, mamme che si preoccupano delle buone maniere delle figlie adolescenti, ma anche agenzie di badanti che chiedono di insegnare il bon ton alle signore che curano gli anziani, o semplicemente persone che hanno la curiosità di migliorarsi”. Ma il galateo non è un po’ fuori moda? “E’ importante conoscerne le regole soprattutto a tavola, le buone maniere permettono a tutti di sentirsi a proprio agio e di sapersi comportare in ogni circostanza”. Tre regole base per tutti di bon ton, portamento e trucco? “A tavola attendere che tutti siano seduti e serviti prima di iniziare a mangiare, camminare sempre con i muscoli delle gambe ben tesi perché la camminata influisce sul portamento, nel make up dare risalto con un buon trucco o alla bocca o agli occhi, truccarli entrambi porta a un risultato esagerato”. My Fair Lady ha sede a Milano ed è partner della Camera di Commercio ItaloRussa. www.my-fair-lady.it
My fair lady how to become a lady It’s enough to go out or to switch the TV on and you see rudeness spreading. Vulgarity in speeches, the disrespectful use of the cell phone, the indifference toward elderly people often left standing on the bus. The impression is that the good education is forgotten by now. And so why don’t we go back to the rules of etiquette we had the past? To take care of the good manners, the attitudes, the way you move and of yourself means to respect yourself and other people. Three ladies from Milan, Antonella, Lorena and Flavia are firmly convinced of it and they launched the project “My Fair Lady”: to valorize people in an elegant and aware way, to teach to take care of yourself in the right way and to respect the rules of society. Antonella Parodi former international top model who is involved in courses of posture and image for years, Lorena Smaniotto is specialized in fashion and makeup, Flavia Fassati of the Marquises of Balzola is an expert in public relationships, bon ton and etiquette of the table. "The idea was to put our experiences together – explains Antonella, who has a past on the covers of fashion magazines - and we discovered that our project responds to the frequent demand to be at your best and to have success in the social relationships and in the professional life thanks to a “winning image”. Posture, Makeup, Bon Ton are the elements that My Fair Lady puts at disposal through the analysis and knowledge of the person in order to improve the look and to adapt it to any situation. Taking inspiration from the famous musical in which professor Higgins bets with the friend Pickering to succeed in turning into six months the poor florist Eliza Doolittle (the extraordinary Audrey Hepburn) in a dame of high class, Antonella, Lorena and Flavia bet on women thanks to the experience they have. "As clients we have women managers who want to learn the business etiquette, fiancés who want to organize a wedding of class, mothers who are worried about the good manners of the teenager daughters, but also agencies of in-home nurses who want to teach their staff members the good manners, or just people who want to improve their behavior”. But is the etiquette maybe a bit out of fashion? “It is important to know the rules, above all when you eat, the good manners let you feel comfortable and to know how to behave in every situation.” Three basic rules for everybody about bon ton, posture and make up? “At the table wait until everybody has a seat and is served before you begin to eat, walk with tense leg muscles because the walk influence the posture, in the makeup give prominence to the mouth or to the eyes, to put makeup on them both create an exaggerated result”. My Fair Lady is located in Milan and it is partner of the Italian-Russian Chamber of Commerce. www.my-fair-lady.it
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Realizzazione di un complesso residenziale moderno ed elegante composto da 42 appartamenti pi첫 spazi commerciali e 100 posti auto coperti
Building of a modern and elegance residence made of 42 apartments, commercial areas and 100 covered parking places
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Ticino Mendrisiotto: la Svizzera piu’ vicina a EXPO 2015
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Nella pagina precedente, veduta del lago Maroggia; sotto, panorama In the previous page, view of lake Maroggia; below, view
La regione turistica del Mendrisiotto e Basso Ceresio si trova all’estremo sud della Svizzera e del Canton Ticino e propone, a pochi passi dal Lago di Como, un’ampia offerta culturale. Sono nove le strutture museali che, con collezioni private alle quali si alternano esposizioni temporanee, propongono ai visitatori di scoprire non solo gli eventi in programma ma i luoghi stessi che li ospitano. I temi offerti dalle strutture espositive spaziano dall’arte moderna alla scultura, dalla grafica all’architettura, dall’arte dell’ '800 ai fossili del Monte San Giorgio, dalle vestigia della civiltà contadina ai luoghi e modi di vita sul Monte Generoso e arrivano al ferromodellismo. La regione ospita anche alcune gallerie d’arte di prestigio e un teatro. La stagione autunnale e invernale propone un ricco calendario di manifestazioni tra esposizioni, conferenze ed eventi. E’ un momento privilegiato dell’anno in cui l’abbinamento cultura–enogastronomia diventa ancor più interessante e stimolante: molte le attività offerte grazie al lavoro delle cantine del territorio e alle rassegne gastronomiche unite alle proposte dei curatori degli spazi culturali. Vi proponiamo allora di prendervi il tempo per costruire un piccolo itinerario e di venire a scoprire questi luoghi di cultura, i vini e la gastronomia di questa regione che sarà in ogni caso la Svizzera più vicina all’Expo 2015. Se vi serve un consiglio: www.mendrisiottoturismo.ch
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Sotto, panorama del Monte San Giorgio Below, view of Mount San Giorgio
The tourist region of Mendrisiotto and the south part of Lake Lugano is located in the region called Ticino and it is very close to Lake Como and it offers a wide range of cultural proposals. Nine museums with private collections alternating temporary art exhibitions propose to the visitors not just the scheduled events but also the places where they are located. The topics offered by the exhibition halls go from modern art to sculpture, from graphics to architecture, from the art of the 19th century to the fossils of the Mount San Giorgio and also reach the iron model building. The region also has some prestigious art galleries and a theater. Autumn and winter are characterized by a rich calendar of events: exhibitions, lectures and activities. It is a privileged moment of the year in which the combination of culture and food and drinks becomes even more interesting and stimulating: many activities are linked to the work of the wine cellars of the territory and the food festivals are linked to the cultural proposals. We suggest you take your time and make your own itinerary to discover these places of culture, wines and food festivals in a region that is the closest Swiss area to Expo 2015. For suggestion visit the web site:www.mendrisiottoturismo.ch
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M A R C O
L U P I
Anche se non
li conoscevo, tecnica mista su tela, cm 80 x 80 - 2010 - www.marcolupi.com
L’ a r t e d e l l a s t a m p a
Vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996
scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”.
LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws
mountain
Valtellina
La Bellezza ritrovata Un capolavoro di Marcello Venusti a Grosotto
di Gian Enrico Ghilotti foto Ivan Previsdomini, Gianfranco Dell'Acqua/parrocchia di Grosotto
“La bellezza salverà il mondo”. Aveva ragione Dostoevskij quando metteva sulle labbra del principe Miškin una delle più celebri e belle lodi all’arte e alla sua dote salvifica, che la letteratura ricordi. Dovremmo saperlo bene proprio noi italiani che la bellezza il nostro Paese la declina, preziosa, unica e con straordinaria abbondanza, non solo nell’arte, nella storia, ma anche nel paesaggio. Peccato che purtroppo non sempre sia così. Distratti da un presente incalzante, ci scordiamo di guardarla, la bellezza. Di saperla vedere, mentre lei ci guarda. Già, perché la bellezza va cercata. Almeno questo sforzo ce lo chiede. A volte va ritrovata e proprio di uno di questi ritrovamenti voglio parlarvi. Siamo a Grosotto, nel seicentesco santuario della Madonna delle Grazie, uno dei più importanti templi mariani della Lombardia e dell’arco alpino. E’ un pomeriggio d’autunno. Spingo il portone seicentesco dell’ingresso laterale del santuario. Una luce temporizzata segnala il mio ingresso e illumina il piccolo atrio angolato, lastricato con marmi bianchi e grigi, modellati dal tempo e da migliaia di passi. E’ qui che mi attende un appuntamento con la bellezza. Entrando, il silenzio precede lo sguardo. Mi giro verso l’altare maggiore della grande ed unica navata. Eccola lì, alla destra, protetta da una teca in cristallo. Questa bellezza ritrovata è un olio su tela datato 1563. E’ una “Sacra Famiglia”. Il quadro è piccolo, misura solo 93,5 per 76,5 cm, ma la bellezza e l’arte non si misurano con il centimetro. Ora si sa che lo ha dipinto un grande pittore del Cinquecento italiano, Marcello Venusti, attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo e appartenente alla cerchia degli artisti vicini a Michelangelo. L’ultima volta che l’ho vista se ne stava, dimenticata, in sagrestia. La cornice merlata in alto ne segnalava l’importanza e il valore. Osservava il sagrestano Bernardo mentre piegava cotte e paramenti sacri, lavati e stirati in casa in una famigliare sacralità intinta nel quotidiano. Le arrivava la luce del finestrone seicentesco, filtrata dall’ultimo incenso sacro dei turiboli spenti dopo le funzioni. Proprio lei che di luce ne aveva così tanta da irradiare. Per anni, pur se segnalata come opera di pregio, venne erroneamente attribuita ad un altro pittore valtellinese, Cipriano Valorsa. Attribuzione che aveva la sua ragione in un affresco, ana-
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logo per tema e disegno, che compariva proprio sulla casa natale di questo artista, a Grosio. Forse questo scambio di mano pittorica, inconsapevolmente, l’ha preservata da un destino di oblio e di abbandono ben più grave. In realtà si scoprì dopo che fu lo stesso pittore grosino a copiare l’opera del Venusti. Sta di fatto che il dubbio o l’azzardo orgoglioso che l’opera fosse di Marcello Venusti rimaneva negli storici dell’arte. Mancava comunque la prova. Ma si sa che l’arte e la storia a volte si nascondono, per poi farsi ritrovare. E quando questo accade, il velo del dubbio cade e l’attimo della scoperta è il ri-
storo di una vita. L’ho letto negli occhi dello storico al quale dobbiamo questa scoperta. Si chiama Graziano Robustellini e – come tanti studiosi di storia e di arte – conserva nella cornice dei suoi studi, che ormai si confondono con gli affetti, quel momento di cui noi, pur vedendo oggi l’oggetto della sua scoperta, nulla possiamo capire. L’opera da “attribuita” divenne opera di Marcello Venusti. Una sua “Sacra Famiglia”. Proprio qui sta la scoperta di Graziano. Una sera, sfogliando i libri mastri della fabbriceria del santuario, in un volume dalle grandi pagine, quello datato 1617, ecco la bellezza confer-
Santuario Madonna delle Grazie di Grosotto
mata e scritta, vergata con l’inchiostro sulle pagine ingiallite. Si citava "uno quadro di molto valore con la Madonna, il Figlio in braccio e San Giuseppe dietro le spalle. Di M. Marcello Venosta di Mazzo". Il suo cognome venne poi latinizzato in Venusti. Era la prova di anni di ricerche e di studi. La Sacra Famiglia era del grande maestro valtellinese. Senza questo momento di scoperta tutte le supposizioni sarebbero rimaste tali, opacizzandosi nel tempo. Tutto iniziò a collegarsi. Un altro studioso locale, Gabriele Antonioli, iniziò a comunicare sulla stampa la scoperta di Graziano. Si sapeva da censimenti artistici na-
zionali che un’opera del Venusti, copia di un’altra depositata presso la Galleria Borghese di Roma, con appunto la rappresentazione di una “Sacra Famiglia”, fosse in Valtellina. Si pensava inviata dallo stesso maestro, forse per devozione o, più probabilmente, richiesta con orgoglio in dono da qualche suo parente di casata e poi donata al santuario di Grosotto. Ora lo si sapeva. Da quel momento le autorità artistiche competenti si attivarono. Il capolavoro venne restaurato su decisione ed a carico della Parrocchia di questo piccolo paese e non sono sforzi di poco conto. Del restauro si occupò, sotto la
direzione della sovraintendenza regionale, Letizia Greppi. Il lavoro iniziò nel 2010 e terminò nel 2012. Nelle sue mani ed alle sue cure fu affidata l’opera di Venusti. Venne radiografata, ingrandita per diagnosticarne i malanni che si chiamavano rigidità, colle, chiodature inopportune, restauri precipitosi che rischiarono addirittura di far scivolare via i pigmenti originali dal loro supporto. I colori ripresero almeno in parte le loro cromie originali. Ricomparve il blu del manto della Vergine, il color rosso lacca della sua veste e il velo annodato al collo ritornò bianco. San Giuseppe uscì dall’ombra cupa che
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Rediscovering Beauty The Madonna delle Grazie Santuario in Grosotto lo aveva trattenuto e ritornò a guardare paterno il Bambino, giocoso nel non voler restituire un piccolo libro. Tutto alla luce di una prospettiva di sguardi, intensi e coinvolgenti, familiarmente intimi, con al centro una Madre amorevole ma dallo sguardo infinitamente consapevole di quel ruolo dogmatico che Dante farà così ben pronunciare a San Bernardo nell’ultimo Canto del Paradiso. Apparvero chiare le differenze con la sua “sorella maggiore” per data di fattura, quella conservata alla Galleria Borghese, e Kristina Hermann Fiore, direttrice dello stesso museo romano, nei suoi studi le rese note. Più di influenza michelangiolesca la prima, più cromaticamente delicata e raffaellesca quella di Grosotto. Ma chi era Marcello Venusti. Oltre alla certezza dei suoi natali a Mazzo, sembra nel 1512, e alla sua vita artistica nella Roma cinquecentesca, ciò che altro sappiamo di lui lo dobbiamo a un’altra storica dell’arte, Simona Capelli che a Marcello Venusti ha dedicato anni di studi, a partire dalla sua tesi di laurea. Di lui si sapeva che Vasari lo citava nelle sue “Vite”, parlando di Perin del Vaga, allievo di Raffaello, citandolo come suo discepolo, ma il suo nome spesso venne confuso con un certo Marcello mantovano. Allora delle vite di pittori e artisti le uniche ancore biografiche certe erano le commesse per le opere ricevute, i pagamenti e le lettere di patronage che suggerivano a papi, principi, cardinali e nobili famiglie di avvalersi della loro arte. Cosi avvenne anche per Marcello Venusti. Sta di fatto che Marcello Venusti arrivò a Roma già con un’ottima reputazione artistica, entrò nei favori dei Farnese, dove per altro operava come ritrattista ufficiale Tiziano. Di questa sti-
Info Società Storica Valtellinese www.storicavaltellinese.it Parrocchia di Grosotto www.parrocchiagrosotto.it Consorzio Turistico Terziere superiore di Tirano www.valtellinaturismo.com info@valtellinaturismo.com Ufficio Informazioni di Tirano - Piazza delle Stazioni, 18 Tel. +39 0342 706066
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ma della grande casata romana, dei suoi principi, cardinali e papi vi sono certezze. Venusti ritrasse per ben due volte, nel 1548 e nel 1551, papa Paolo III Farnese e, sempre da un Farnese, il cardinale Alessandro, ricevette quello che fu il suo incoronamento nell’empireo dei maestri romani del Cinquecento. L’incarico di copiare il Giudizio Universale di Michelangelo. Allora Michelangelo era considerato un maestro dall’arte irraggiungibile “…l’infinito del fine” come raccontava Vasari. Copiare e riprodurre sue opere non poteva che essere un grande riconoscimento artistico. Stima che ebbe modo di riconoscergli anche lo stesso Vasari che così scriveva “similmente con i disegni di Michelagnolo e di sue opere ha fatto un infinità di cose similmente piccole, e fra l’altre in una sua opera ha fatta tutta la facciata del Giudizio, che è cosa rara e condotta ottimamente, e nel vero, per cose piccole di pittura, non si può far meglio…”. Ma vi era ben di più. Marcello Venusti era stimato dallo stesso Michelangelo e ne era amico. Affetti e stima che andavano ben oltre il piano artistico, tanto che Marcello chiamò il su primogenito, datogli dalla sua prima moglie Tarquinia Della Porta, Michelangelo e il grande maestro ne fu padrino di battesimo. Dite poco. Ma la bellezza non teme la storia. Per fortuna l’incarico di copiare il Giudizio Universale fu affidato a Marcello Venusti nel 1549. Appena in tempo. Infatti pochi anni dopo, nel 1564, dopo la morte di Michelangelo, papa Paolo IV, nel pieno del turbine della controriforma, fa coprire “le vergognose pudenda” dell’opera di Michelangelo, da Daniele da Volterra, consegnandolo così alla storia con il nomignolo di “braghettone”. Per Marcello Venusti quell’opera, che ora è visibile a Napoli nel Museo Nazionale di Capodimonte, fu una delle sue fortune, tanto quanto lo è oggi per tutta la storia dell'arte mondiale. Se infatti ora vediamo il Giudizio Universale così, dopo gli ultimi restauri della Sistina, lo dobbiamo in parte anche a lui. Per scoprire le altre molte opere di Marcello Venusti vi rimando alla vostra personale ricerca di bellezza. Lui, dal 1579, riposa a Roma in Santa Maria sopra Minerva, dove per altro ci sono molte delle sue opere romane. Gli fanno compagnia, nella stessa chiesa, il Beato Angelico e Santa Caterina da Siena. Bellezza della storia, bellezza dell’arte. Noi le abbiamo ereditate. La bellezza ci chiede solo di esserne consapevoli.
This ancient sanctuary, situated in Grosotto and dedicated to Madonna delle Grazie, was began in 1609 and consecrated by Federico Borromeo, Vatican ambassador to Switzerland, on Jul 20, 1664. It was erected to replace a modest church, built by popular demand in 1487, during the second invasion of Grison Region. It is said that the population was saved from plunder and looting by Virgin Mary who appeared surrounded by blinding light on a chestnut tree threatening the attacking enemy. Of the old church, consecrated in 1490 and enlarged in 1534, still remains a part of the apse with a fresco depicting Annunciation. The master craftsmen behind the building and decoration came from Lugano; Sebastiano Sala painted the fresco and Gaspare Aprile directed the building work till 1634. On the left side of the building resting on an arch rises the 67- meter-tall bell tower which was began in 1654 by Pietro Petrini and completed in 1705 by Cristiano Pruneri. Inside the church is a single nave with lateral chapels and a rectangular sanctuary. The second chapel on the right houses a wooden, gilded statue of Madonna with Child sculpted by the famed 16th-century carver Giovan Angelo Del Maino of Pavia. The altarpiece, 15 meters tall, is the work of architect/ sculptor Pietro Ramus di Edolo in Valcamonica who crafted it between 1673 and 1680. The church is famous for its impressive pipe organ with its carved casing, a true work of art realized between 1706 and 1708 by Pietro Salvini of Brescia and completed by carver Battista De Piaz of Trento in 1713-14. The prestigious instrument counts 1,300 pipes and 37 pitches. Originally built by Giovan Battista Rejna in 1708, it was expanded in 1875 by the Serassi of Bergamo. The decoration on the vault featuring Assumption to heaven is the work of Eliseo Fumagalli, an artist from Valtellina, and dated 1921-22. The Madonna delle Grazie Sanctuary houses the precious painting, Sacred Family, by Marcello Venusti, a masterful artist from Valtellina who worked in Rome from 1540 through to 1570s within the circle of artists close to Michelangelo. (Graziano Robustellini, passage from Sanctuaries Dedicated to Virgin Mary in Valtellina and Valchiavenna, Edizioni Terzo Millennio – Sondrio 2001)
Santuario della Madonna delle Grazie, interno The Madonna delle Grazie Santuario, internal
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FOCUS
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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territory in the world.
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Damiani: alchimia del desiderio Damiani: alchemy of desire
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Jumbo Collection e Jc Passion con Gianfranco Ferré Home e Roberto Cavalli Home Interiors Jumbo Collection and Jc Passion with Gianfranco Ferré Home and Roberto Cavalli Home Interiors
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FoxTown: paradiso del lusso e dell'eleganza FoxTown: paradise of luxury and elegance Silik e Creazioni, magia d'arredo Silik and Creations, magic furnishing La coppia d'assi di Clerici: Jaguar e Land Rover
234 The winning combination: Jaguar and Land Rover Pifferi: la ricerca del tempo perduto 236 Enzo Enzo Pifferi: the search of the lost time Ovaverva: architettura, design e sport
238 Ovaverva: architecture, design and sport
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Le Tout Paris: emozione e atmosfera Le Tout Paris: emotion and atmosphere
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Reve Zone da dieci anni cura la bellezza e il benessere Reve Zone for 10 years beauty and wellness
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Non era un fiore era un'ortica Non era un fiore era un'ortica Mr. Tweet e il sapere condiviso
246 Mr. Tweet and the shared knowledge Vini e vinili: binomio perfetto 248 Vini e vinili: a perfect binomial 250
Nuovi talenti musicali crescono in Valle d'Intelvi New musical talent in Valle d'Intelvi
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Bianchi Group: un'arzilla 90enne Bianchi Group: sprightly 90 years-old
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DAMIANI: ALCHIMIA DEL DESIDERIO F O C U S O N
Scoprire il design delle collezioni Damiani impreziosite da oro, diamanti e pietre preziose. Un’occasione offerta in esclusiva a chi ha partecipato all’evento ‘Damiani: alchimia del desiderio’ che si è svolto sabato 25 e domenica 26 ottobre organizzato dalla Gioielleria Cappelletti di Cantù nello showroom del cortile delle Ortensie. In abbinamento con la celebre azienda orafa Damiani, è stata allestita un’esposizione di gioielli di grande pregio in linea con l’importante tradizione della maison che quest’anno celebra i 90 anni di attività. La storia dei gioielli Damiani è quella di una famiglia italiana fortemente legata alla tradizione e alla passione per l’arte orafa che da tre generazioni disegna e realizza oggetti unici. Design di altissimo livello, gusto estetico e tecnica magistrale creano gioielli inconfondibili, esempi di perfezione, bellezza e armonia, come quelli ammirati nello showroom della Gioielleria Cappelletti. I più apprezzati sono stati i tre capolavori vincitori del primo premio al concorso mondiale Oscar del Diamante,
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fra cui lo splendido bracciale della collezione Eden composto da più giri incastonati da un’infinita sequenza di diamanti a rappresentare un serpente stilizzato. Altrettanto ammirati i gioielli prêt-à-porter, più facili da indossare rispetto ai Master Pieces, ma realizzati con la stessa cura e attenzione che Damiani da sempre riserva a ogni creazione. In particolare è stata apprezzata dagli amanti dell'attualità la collezione D-Icon costituita da anelli, girocolli e orecchini, ultima evoluzione di una lunga tradizione dei maestri orafi in cui la ceramica bianca e nera si fonde con la lavorazione tradizionale dell’oro e dei diamanti creando una nuova iconica tendenza dove il logo, la D maiuscola, è rappresentata sulla ceramica in due modi, in oro pieno con diamante e in full pavé di diamanti bianchi. Accanto ai gioielli, una serie di pannelli hanno raccontato la storia di casa Damiani attraverso immagini e testimonial di un’azienda che dal 1924 è sinonimo di un perfetto connubio di creatività, ricerca e innovazione.
AL
DAMIANI: ALCHEMY OF DESIRE
Discovering the design work behind Diamanti Collections embellished by gold, diamonds and precious stones. This was an opportunity offered exclusively to those who attended the event, Damiani, Alchemy of Desire, held on Saturday 25 Oct. and Sunday 26 Oct. by Gioielleria Cappelletti at their Cortile delle Ortensie showroom in Cantù. To celebrate the 90th anniversary of the foundation of Damiani, the famed goldsmiths, an exhibition of remarkable jewels was also held. Damiani is an Italian family strongly attached to traditions and passionate about the art of making jewelry; three generations of Damiani have been realizing unique pieces of jewelry. Top level design, good aesthetic taste and masterly craftsmanship have been creating inimitable jewels, exemplars of perfection, beauty and harmony, just like those admired in the showroom of Gioielleria Cappelletti. The most appreciated were the three masterpieces that won first pri-
ze in the World Jewelry Oscars event, among them the splendid, snake-shaped bracelet that coils around the wrist, of the Eden Collection, set with an apparently infinite number of diamonds. Just as admired were the more practical prêt-à-porter pieces realized with the same care and attention that distinguish Damianti. In particular the fashion conscious appreciated the rings, necklaces and earrings of the D-Icon Collection showcasing the latest trends whereby masterful goldsmiths have blended traditional gold and diamond with black and white ceramics creating a new iconic design with the letter, 'D', Diamanti's logo, which appears on the ceramic in two ways, in gold and diamond, and fully covered only with white diamonds. Alongside the jewels, a series of visuals and testimonies recounted the history of Diamanti, a company that has been the symbol of perfection, creativity and innovation since 1924.
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JUMBO COLLECTION E JC PASSION CON GIANFRANCO FERRE' HOME E ROBERTO CAVALLI HOME INTERIORS
Design e moda sono due settori dell'industria creativa che hanno reso famosa l'Italia nel mondo. La tendenza degli ultimi anni è la fusione dei due campi legati dalla stessa ricerca di base: l'elaborazione di un prodotto funzionale ed esteticamente rispondente alle esigenze di mercato. Un connubio perfetto per Jumbo Collection e JC Passion che, sotto la guida di Livio Ballabio, direttore creativo, ha realizzato le collezioni Roberto Cavalli Home Interiors e Gianfranco Ferré Home. Come nasce l’idea della collaborazione con questi nomi noti del mondo della moda? “Rispetto agli anni Ottanta e Novanta, oggi sono cambiate le richieste di prodotto e di arredo. Prima l’importante era solo possedere, quindi era il possesso di un articolo a far la differenza. Oggi la progettazione non è più legata a un singolo oggetto, ma a un lifestyle generale. Con Gianfranco Ferré Home e Roberto Cavalli Home Interiors, il mondo dell’abitare e il mondo del vestire diventano il mondo dell’essere”. A quale clientela si rivolge? “Sono brand rivolti al mercato del lusso Made in Italy, che oggi è soprattutto attrattivo per Paesi come Cina, Russia, India, Africa, e ovviamente i Paesi Arabi
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che restano per noi uno dei mercati più importanti”. Come si differenziano e come si completano le collezioni Roberto Cavalli Home Interiors e Gianfranco Ferré Home ? “Abbiamo cercato due stili agli antipodi: Roberto Cavalli Home Interiors ricopre le richieste di glamour con qualche rimando al déco, Gianfranco Ferré Home rappresenta un prodotto classico ma moderno. Per il primo, il mondo di riferimento è quello dell’abito femminile dove il gusto del lusso, la dovizia del dettaglio, le sofisticate tecniche di realizzazione diventano un emblema dell’estro creativo. Per il secondo, il mondo del tessuto maschile dove le cromie appartengono ai toni medi, il bianco nero offre un forte impatto percettivo ispirandosi ai classici quali il principe di Galles, il gessato e lo spigato. Il bello è che entrambi gli stili vestono accessori simili, come poltrone, comodini, letti, sedie, tavoli”. Una via da percorre per il futuro? Con altri brand? “Certamente, ma non con altri brand. Roberto Cavalli Home Interiors e Gianfranco Ferré Home completano la nostra quantità di proposte per il più ampio target possibile e che comprende anche le linee Jumbo Collection e JC Passion”.
JUMBO COLLECTION AND JC PASSION WITH GIANFRANCO FERRE' HOME AND ROBERTO CAVALLI HOME INTERIORS
Design and fashion are the two sectors of creative industry that have made Italy famous around the world. Tendency over recent years has been the merging of the two sectors tied by the same search for innovation: reworking of a functional product and its aesthetic appeal that meet market requirements. A perfect combination for Jumbo Collection and JC Passion which, under the guidance of Livio Ballabio, the creative director, has realized Roberto Cavalli Home Interiors and Gianfranco Ferré Home collections. Where does the idea of working with these famous fashion brands come from? "With respect to 1980s and '90s, today the demand for products used in interior decorating has changed. Then it was important to own, the possession of something made the difference. Today designing is not connected to a particular object but a general lifestyle. With Gianfranco Ferré Home and Roberto Cavalli Home Interiors, home life and dress style together become a way of life." Who are your potential clients? "our brands are oriented towards Made in Italy Luxury Market, which today
is especially attractive for countries like China, Russia, India, Africa, and of course the Arab Countries that remain for us one of the most important markets. How do the two collections, Roberto Cavalli Home Interiors and Gianfranco Ferré Home, differ and how do they complement each other? "They are two completely different styles. Roberto Cavalli targets the demand for glamour with touches of deco, Gianfranco Ferré Home caters for a classic taste in a modern key. The former targets women emphasizing luxury, detail and sophisticated realization, expressing much creative flair. The latter's aim is the world of men's fabrics dominated by middle color tones, and black and white which offer a strong visual impact inspired by the Prince of Wales pattern , pinstripe and twill weave. Interestingly both styles can be used in making similar accessories such as armchairs, bedside tables, beds, chairs and tables." Is this the way forward for you? To pursue with other brands? "Certainly, but not with other brands. Roberto Cavalli Home Interiors and Gianfranco Ferré Home complete our range of proposals for a widest possible target and includes Jumbo Collection and JC Passion."
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FOXTOWN: PARADISO DEL LUSSO E DELL' ELEGANZA F O C U S O N
FoxTown Factory Store Mendrisio è l'outlet più rinomato della Svizzera. Un vero paradiso dello shopping, 3 chilometri di vetrine tra lusso ed eleganza, 160 punti vendita delle firme più prestigiose propongono le eccedenze e i capi della stagione precedente a prezzi scontati dal 30% al 70% tutto l'anno. La clientela di FoxTown è sempre più internazionale: l’82% della cifra d’affari. La parola al patron Silvio Tarchini. Come è cambiata la clientela nel corso del tempo? “Mentre il numero di italiani resta stabile attorno al 22%, aumentano le provenienze da altri Paesi. Sono in crescita i clienti russi (11%), cinesi (11%) e medio orientali. Questo grazie anche alle importanti collaborazioni, non da ultima quella con China UnionPay, la carta di credito che ha oltre un miliardo e 600 milioni di clienti in Cina”. Quindi il binomio turismo e shopping funziona? “Certamente, molti turisti dedicano una giornata del loro soggiorno allo shopping e quindi alla visita a FoxTown. In effetti abbiamo numerosi accordi con alberghi, in particolare del Canton Ticino, che promuovono il pacchetto pernottamento + shopping con gift cards spendibili all’interno di FoxTown”. E’ in previsione l’ingresso di nuovi brand? “In questi ultimi mesi abbiamo inaugurato i nuovi punti vendita di Furla, Sandro Paris, Woolrich e Marville. Nelle prossime settimane aprirà Philipp Plein e altri importanti marchi seguiranno nel 2015.
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Quali sono le iniziative in vista di Expo 2015? “Milano è una piazza molto importante e FoxTown ha già pianificato la sua presenza in modo massiccio e capillare, uno sforzo che sarà incrementato il prossimo anno in vista di Expo 2015, evento che coinvolgerà oltre 20 milioni di visitatori. Saremo presenti con la nostra campagna sui bus navetta di Milano, Linate e Malpensa, su bus turistici, su tram e sulle riviste distribuite negli alberghi”. I progetti di FoxTown a lungo termine? “Attualmente vantiamo 160 negozi con 250 marchi e in vista del 2017 contiamo di ampliare la superficie che permetterà di realizzare circa 50 nuovi punti vendita e un autosilo con 600 posti auto. Sarà realizzata una passerella che permetterà di collegare direttamente la nuova stazione ferroviaria (Mendrisio San Martino) a FoxTown. Sarà il primo outlet in Europa collegato direttamente con la stazione ferroviaria su una linea importante come quella del San Gottardo”. Come vede il futuro per FoxTown? “In momenti di congiuntura come gli attuali, dove il commercio al dettaglio è in difficoltà, gli outlets sono una valida alternativa a non dover rinunciare mai ai capi firmati. Inoltre l'assortimento è maggiore e i clienti possono trovare i must della collezione precedente a prezzi scontati. Dal 27 dicembre al 1 marzo, sarà ancora più conveniente effettuare questi acquisti grazie agli ulteriori sconti che i punti vendita praticheranno”.
FOXTOWN: PARADISE OF LUXURY AND ELEGANCE
With three km of shop windows, a paradise for luxury and elegance, FoxTown is the most renowned factory outlet center in Switzerland. It houses outlets of 160 of the most prestigious brands offering famous designer items at discounted prices all year. Some of their customers are from far away places, 82% of total revenues come from tourists, as the owner of the premises Silvio Tarchini confirms. How has the clientele visiting FoxTown changed over the years? "Whereas the percentage of Italians visiting the centre has remained stable, at around 22%, the number of clients from other nations is going up, especially Russians (11%), Chinese (11%) and those from the Middle-East. In the case of Chinese it is also thanks to an accord with China UnionPay which has 1.6 billion customers in China." Therefore, tourism and shopping combination works? "Certainly, many tourists devote one day of their sojourn to shopping at FoxTown also thanks to collaboration with hotels especially those in Canto Ticino which sell holiday packages with accommodation + shopping gift card that can be spent at FoxTown." Are there new brands on the way? "In recent months we've opened outlets for Furla, Sandro Paris, Woolrich and Marville. Soon Philipp Plein, a new brand that's doing well, will open a store with us too."
What are you planning for Expo 2015? "Milan is a very important market and FoxTown is already participating with a massive advertising campaign which will increase even further next year addressed to the 20 million or so visitors expected at the Expo. For example, we'll be on the shuttle transport travelling between central Milan and Malpensa and Linate airports, on the double-decker tourist buses and magazines handed out to hotels". What are the long-term projects for FoxTown? "Currently we have 160 stores and 200 brands, by 2017 we aim to open 50 more stores and a new car park for 600 cars. There will be a footpath connecting the centre with a new train station. From the train there will be direct access to the center making it the first shopping mall of its kind, the station will be an important one receiving trains travelling south from the all-important St Gotthard." How do you see FoxTown in the future? "When the retail shopping suffers due to economic downturn, as now, stores inside a mall are better stocked still and further discounts are made, hence customers find even more bargains. Meanwhile the interested customers have an excellent opportunity to seize: extra discounts planned between Dec 27th and Mar 1st."
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SILIK E CREAZIONI, MAGIA D'ARREDO
di Roberta Brucato
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Il brand Silik è dal 1961 un punto di riferimento nel mondo della produzione di arredo classico. Dal cuore di Cantù, città del mobile per eccellenza, l’azienda propone mobili e accessori d’arredo seguendo la migliore tradizione del territorio, applicando nuove strategie industriali e tecnologiche pur rispettando la più raffinata e peculiare finitura manuale. Grazie all’abilità di decoratori e intagliatori provetti, tutte le collezioni di mobili - in stile, dal Barocco al Luigi XVI o contemporanee – sono arricchite e definite nel rispetto della storia e dell’abilità umana. Traendo spunto dagli antichi e fastosi palazzi e castelli, Silik propone un arredamento e delle opere uniche, che conducono alla raffinatezza, al lusso, al gusto e al saper vivere del passato ma in chiave moderna, secondo le esigenze estetiche attuali. La struttura industriale totalmente nuova di 14.000 mq accoglie uffici, reparto produzione e finitura, magazzini e logistica. Caratteristica primaria dell’azienda Silik è la flessibilità, grazie alla produzione su misura con forme, finiture, tessuti secondo i desideri dei suoi clienti. Tutti i materiali sono adattati e perfezionati alle esigenze di produzione da personale altamente specializzato e sottoposti a particolari trattamenti all’avanguardia. Silik si esprime in diversi ambiti di progettazione e produzione. Nell’arredamento e nel design dedicati all’Hospitality per grandi alberghi e antiche dimore, come nel Domaine de Bayeux - un castello antico circondato da un vasto parco, oggi grande albergo di lusso – in cui tutte le suites sono state completamente rinnovate e personalizzate grazie alle diverse collezioni, declinate su letto, comodini e comò, con finiture e tessuti diversi. Spiccano tra i modelli scelti Vesta e Pandora con finitura a foglia oro, Asea in bianco oro e nella executive suite trionfa Aura, l’imponente modello che esalta la decorazione barocca. Anche nella hall si trovano poltrone, divani e tavolini della collezione Omero, modello “storico” di Silik, dallo stile barocco con raffinati decori in foglia oro. Dalla Francia ci si sposta in Germania: Silik sta ultimando l’arredo delle 40 camere di un hotel della catena Relais&Châteaux in Baviera, con prodotti delle sue collezioni. Nel settore residenziale, l’azienda propone con successo la realizzazione di appartamenti completi di porte,
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boiserie, cabine armadio e cucine interamente su misura, in Libia, Azerbaijan, Kazakistan, Cina, Canada e Armenia. Dal 1997 un nuovo marchio più giovane ha affiancato il primo: Creazioni di Silik. Il passato e la tradizione dialogano con il futuro e l’avanguardia. Creato da Cristina Gattei, Ceo di Silik, grazie a una forte inclinazione all’innovazione delle linee, il nuovo brand si è imposto all’attenzione dei mercati internazionali. Una sorta di “travestimento” degli stili del passato per reinventare lo spazio, creare un’atmosfera speciale. Pur mantenendo la massima cura artigianale, ogni singolo pezzo di design diventa protagonista: gli ambienti diventano teatrali, ironici e provocanti. Forme insolite, contrasti cromatici accesi, accostamenti arditi tra i materiali sono i principali fattori che distinguono Creazioni, trasformano e connotano gli ambienti, anche i più fortemente orientati al razionalismo e minimalismo. Esempi di Creazioni sono nella hall dell’hotel Mercure (Accor Group) di Toulouse, e arricchiscono le stanze del Savoy Hotel di Colonia con la fornitura di specchiere, a questo si aggiunge la significativa collaborazione con lo studio di architettura Hba per progetti in territorio statunitense. Infine il progetto di interior design, come per un appartamento londinese di cui Creazioni firma le tre camerette per bambini, personalizzate in modo unico e originale nei decori, nelle finiture, fino ai disegni sulle ante degli armadi rivestite in stoffa dipinta a mano. La distribuzione dei due marchi, Silik e Creazioni, comprende praticamente tutto il mondo; il sistema di qualità aziendale certificato Iso 9001 e la collaborazione con architetti e designer di fama europea hanno permesso una capillare diffusione del “Made in Italy” ovunque: un risultato che rende l’azienda fra le più competitive del settore. “Le dinamiche di mercato sono in continuo mutamento e impongono costantemente nuovi schemi. Perciò oggi è di fondamentale importanza per un’azienda essere in grado di comunicare ed interagire con tutti i suoi partner e clienti”, spiega Cristina Gattei. Un intento subito attuato mediante un piano di comunicazione globale in miglioramento costante. La partecipazione ai forum e alle più importanti fiere di settore ne confermano l’impegno professionale, il prestigio e l’originalità.
SILIK AND CREATIONS, MAGIC FURNISHING
The Silik brand has been a point of reference in the production of classic furniture since 1961. In the core of Cant첫, the furniture town par excellence, the company makes furniture and accessories following local traditions of good workmanship, applying new industrial and technological strategies but manufacturing refined, hand finished products all the same. Thanks to the skills of decorators and carvers all furniture collections - period style, from Baroque to Louis XIV, or contemporary - are enriched and defined respecting history and human ability. Drawing from ancient, sumptuous mansions and castles, Silik proposes unique furniture embodying the refined taste, luxury and opulent lifestyle of past times in a modern key satisfying the current aesthetic expectations. A brand new industrial unit of 14,000 sqm houses the production and finishing section, the warehouse and logistics and administration offices. The main characteristics of Silik is its flexibility thanks to made to measure production with shapes, finish and fabrics adapted to the specifications of their clients. All materials are worked and enhanced by highly specialized personnel using advanced procedures to meet the production requirements. Silik is involved in various projects and production methods. In furniture and design devoted to Grand Hotel and mansion hospitality such as Domaine de Bayeux, a large castle surrounded by a vast park today functioning as a luxury hotel, where all the suites have been remodeled and personalized by Silik focusing on beds, bedside tables and dressing tables with a range of finish and fabrics. Vesta and Pandoro models finished with gold leaves, and Asea in white gold particularly stand out; in the executive suite, Aura, with its Baroque decorations, is a triumph. In the foyer are armchairs, sofas and coffee tables from the Omero Collection, Silik's 'historic' model, in the Baroque style with refined, gold leaf decorations. From France we move to Germany where Silik is completing the furniture for 40 rooms in a hotel belonging to Relais & Ch창teaux chain in Bavaria. The company also supplies private residences offering an entire set of made to measure furniture
including doors, paneling, fitted wardrobes and kitchen. A number of clients abroad: in Libya, Azerbaijan, Kazakhstan, China, Canada and Armenia have already taken advantage of this service. Starting 1997 Silik has a new brand called, Creazioni, targeting the younger generations. The past and tradition communicate with the future and avant-garde. Created by Cristina Gattei, the CEO of Silik, strongly aiming innovation, the new brand hit the international markets. As if disguising past styles it reinvents space and creates a special atmosphere. Best care is taken to maintain quality workmanship and every piece designed becomes a protagonist; the ambiance turns theatrical, ironic and provocative. Unusual forms, strong color contrasts, daring fabric combinations are the main features of Creazioni transforming and connoting ambiances including those strongly leaning towards rationalism and minimalism. Examples of Creazioni can be seen in the foyer of Mercure (Accor Group) Hotel in Toulouse; in Savoy Hotel, Cologne, the wall mirrors designed by Creazioni embellish the rooms; then there is collaboration with HBA Architecture in USA; and finally there's the interior design project for an apartment in London where Creazioni is to furnish three children's bedrooms personalized in a unique manner regarding decoration and finish, wardrobe doors upholstered with hand painted fabrics. The two brands, Silik and Creazioni, are distributed virtually across the whole world; the company has the Quality Management System 9001 certificate and works with renowned, European architects and interior designers, characteristics that have made the diffusion of their Made in Italy label everywhere, making the company one of the most competitive on the market. "Market dynamics continuously change and require new schemes. Today it is of fundamental importance for a company to communicate and interact with all of its partners and clients," explains Cristina Gattei. This strategy has already been deployed via a plan for more and more effective global communication, participation in forums and the most important trade fairs confirming the professional commitment, prestige and originality.
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LA COPPIA D'ASSI DI CLERICI: JAGUAR E LAND ROVER F O C U S O N
Sessanta equipaggi Land Rover hanno percorso le strade della Valtellina nell’ambito del raduno che Clerici Auto ha organizzato a Bormio il 25 e 26 ottobre. Due splendide giornate di sole hanno fatto da cornice all’evento che ha consacrato l’appeal della casa automobilistica britannica presso il pubblico degli appassionati. Per il brand Jaguar Land Rover è un momento di forte espansione, gli investimenti in design e motoristica hanno portato il gruppo, negli ultimi due anni, a raddoppiare i fatturati nel mondo, con l’apertura di nuovi stabilimenti in Brasile e Cina.“I piani industriali di Jaguar Land Rover sono interessanti, è un gruppo che sta andando molto bene – commenta Marco Clerici, amministratore delegato Clerici Auto – il fatto di avere accorpato i due marchi offre al concessionario la possibilità di proporre un brand premium a 360 gradi: nel nostro salone, il cliente può scendere da una prestigiosa berlina di lusso e salire a bordo di un fuoristrada capace di affrontare le sfide più impegnative”. Jaguar è un marchio che ha tracciato la storia dell'automobile dal 1922 ed oggi è ai vertici nel design e nella progettazione di berline
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di prestigio e di automobili sportive emozionanti da guidare. Tecnologia, prestazioni e design: queste tre caratteristiche insieme rendono ogni Jaguar distintiva, istintiva e viva. Land Rover è il marchio universalmente associato ai veicoli a trazione integrale, i fuoristrada più adatti a soddisfare ogni requisito di eleganza, comfort e insuperabile capacità in percorsi fuoristrada. Intrepida e robusta, dal 1947 è l'auto che cambia la storia, che domina ogni tipo di terreno navigando in territori non tracciati sulle carte in un perfetto connubio di capacità ed equilibrio e conquista il cuore degli appassionati in tutto il mondo. “Siamo orgogliosi di essere concessionari di questo brand con i nostri commerciali di punta, Giovanni Locatelli a Tavernerio e Maurizio Procopio a Saronno. Entrambi sono veri punti di riferimento, perché il nostro lavoro non termina con la consegna dell’auto, ma prosegue in una lunga relazione con il cliente”. Per il 2015 gli appassionati hanno già segnato sul calendario il mese di marzo, quando usciranno l’attesissimo nuovo Land Rover Discovery Sport e la nuova Jaguar XE.
THE WINNING COMBINATION: JAGUAR AND LAND ROVER
Sixty Land Rover teams taking part in the driving event organized by Clerici Auto in Bormio, traversed the roads of Valtellina on Oct. 25th and 26th. Two splendid, sunny days supplied the ideal conditions for the event that has consecrated the British carmaker's appeal with a sizeable enthusiastic public. For the Jaguar Land Rover is a period of rapid expansion, investment in design and engine development with new factories opening in Brazil and China has doubled the worldwide revenues of the group over the last two years. "Jaguar Land Rover's industrial plan is interesting, the group's doing well," commented Marco Clerici, managing director of Clerici Auto, "merging the two brands offers the car dealers the opportunity to propose an all-round, brand premium. In our showrooms, the client can choose prestigious, luxury sedans or SUVs capable of handling the hardest of road conditions and terrains." Jaguar conceived in 1922 is a brand that has made car history and today boasts top design of their prestigious sedans and exciting SUVs. Technology, per-
formance and design, these three characteristics make every Jaguar distinctive, instinctive and vivacious. Land Rovers are universally associated with 4-wheel drive; are off-road vehicles with a smart body and interior design that can satisfy all comfort needs and are capable of travelling on all types of off-road surfaces. Intrepid and robust, it's a car that starting 1947 has changed history, dominates all types of terrain not found on maps, a perfect blend of capability and balance conquering the hearts of enthusiasts around the world. "We're proud to be the dealers of this brand with our main representatives Giovanni Locatelli in Tavernerio and Maurizio Procopio in Saronno. Both are true points of reference because our job doesn't end with the delivery of the car to the client, the rapport continues for a long time into the future." For 2015, the Land Rover lovers have already marked the month of March on their calendars when the eagerly awaited new Land Rover Discovery Sport and the new Jaguar XE will be launched.
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ENZO PIFFERI: LA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO F O C U S O N
Piazzacon Sanl’antico Fedele campanile, con l’anticofine campanile, fine ’800 Piazza San Fedele ’800
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Con in mano vecchie fotografie, Enzo Pifferi ha orientato l’obiettivo nella stessa direzione, riprendendo panoramiche e studiando dettagli, per restituirci una realtà coinvolgente. E offrirci un libro basato sul recupero della memoria. Basta vedere l’immagine in copertina o sfogliare le prime pagine di ‘Como allo specchio del tempo’ per capire il tipo di operazione che il fotografo ha voluto proporre: immagini di oggi nella stessa prospettiva di quelle di ieri. A volte sapientemente miscelate, dove il bianco e nero che sfuma nel colore, il calesse che fa da specchio all’automobile, il tram che si trasfigura nel pullman evocano squarci di vita carichi di flusso emozionale. Enzo Pifferi ha tentato di compiere un passo indietro, di guardare il passato con lo sguardo di oggi, fotografando ciò che è rimasto di una città documentata da immagini di cinquanta, cento anni fa, conservate in un archivio dove vecchie, preziose cartoline si trovano accanto a istantanee da amatore e a inquadrature da fotoreporter. Ristamparle nel bianconero originale e riprenderne l’angolo visuale con nuovi scatti a colori ha rappresentato dapprima una curiosità, un gioco, poi sempre di più un serio motivo di raffronto che non è un semplice invito alla catalogazione ma un itinerario fra reperti storici, un insieme di elementi di giudizio su un nucleo sociale fra un’epoca e l’altra. O meglio, fra una civiltà e l’altra, fra dissimili modi di convivere in una città. “Quale città? – scrive Alberto Longatti nell’introduzione al libro – La stessa dei nostri nonni, dei nostri genitori? O un’altra?” Le riprese a tutto campo dall’alto rivelano a una prima lettura non molte differenze fra la Como del primo Novecento e quella attuale. Ma appena lo sguardo si fa più profondo, il salto è evidente. E fa sorgere molti interrogativi sul mondo che cambia. Como allo specchio del tempo, Enzo Pifferi Editore, testi di Alberto Longatti e Enrico Levrini, foto e archivio di Enzo Pifferi.
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ENZO PIFFERI: THE SEARCH OF THE LOST TIME
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Plinio da piazza Cavour. A destra l’hotel Barchetta, Portici PlinioPortici da piazza Cavour. A destra l’hotel Barchetta, primi ’900 primi ’900
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Holding old photos, Enzo Pifferi aimed his camera in the same direction, shooting landscapes and studying details to bring back to life a fascinating reality, and offer us a book based on recalled memories. It's enough to look at the cover and leaf through the first few pages of, Como allo specchio del tempo (Como looking in the mirror of time) to understand the type of work the photographer wanted to realize. He put photos of today and yesteryear next to each other seen within the same context from the same angle. Sometimes he skillfully mixed the photos, b&w fades into color, horse-drawn carriage mirrors a car, tram transforms into a bus, evoking slices of life filled with emotion. Enzo Pifferi tried to look back into the past with today's eyes, photographing what's remained of a city that can be seen in photos taken 50, 100 years ago, conserved in old archives where precious old postcards are mixed with amateurs' snaps and views shot by photo reporters. Reprinting the b&w originals, and photographing the same views in color was first a curiosity, a pastime, then increasingly became a serious comparison between now and then and is not just a simple classification effort but more a journey through historical documents comparing two separate social epochs, between one civilization and another, highlighting the two different ways of living in the city. "What city?" asks Alberto Longatti in the introduction to the book, "the same one our parents and grandparents lived in? Or a different one? At first, bird's eye views reveal little change between Como in early 20th century and now but looking deeper, the differences become substantial. A lot of questions arise in our minds on the fast changing world around us. Como allo specchio del tempo, published by Enzo Pifferi, written by Alberto Longatti and Enrico Levrini, photos by Enzo Pifferi.
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OVAVERVA: ARCHITETTURA, DESIGN E SPORT F O C U S O N
A St. Moritz il nuovo centro per lo sport e il benessere è stato pavimentato con lastre in calcestruzzo di M.V.B. Una fornitura customizzata per colore e finitura, in armonia perfetta con il contesto architettonico.
Un progetto ambizioso, che va oltre il semplice luogo del divertimento: un centro sportivo per il tempo libero, con attività all’aperto, spazi wellness, di ristoro e di merchandising in grado di diventare un punto di riferimento di qualità per Saint Moritz e la sua regione. Ovaverva (‘acqua vera’ in lingua romancia) sorge vicino allo storico centro termale e si sviluppa su quattro piani studiati con un design contemporaneo e di impatto minimal, che ben si inserisce nel contesto. È un’architettura che si smaterializza con il grande gioco di vetrate e il loggiato segnato solo da esili pilastri bianchi. Il fil rouge è il ‘colore non colore’ che minimizza l’impatto visivo, ma è anche il colore della neve che fa da sfondo nei mesi invernali. Un minimal che si fa ricordare secondo la progettazione degli architetti Bearth & Deplazes di Zurigo e Morger + Dettli di Basilea. Ovaverva è sviluppata su quattro piani, ma in realtà se ne percepisce solo uno, grazie allo studio di altezze intermedie. Ospita tre piscine e un funtower con diversi scivoli, posizionate su una terrazza, chiusa solo da ampie vetrate che crea un suggestivo gioco visivo portando l’esterno
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all’interno e viceversa. M.V.B, tramite la rivendita di materiali edili HG Commerciale di St. Moritz, ha fornito 1200 metri quadrati di lastre in calcestruzzo dal colore Bianco Granito, della serie Le Pietre, e le copertine dei muri esterni, sempre dello stesso colore. Le lastre, utilizzate per il rivestimento esterno, per la zona piscina outdoor e la terrazza del bistrò, hanno dimensioni di 40 per 40 centimetri e sono state posate su un letto di sabbia. È una fornitura studiata e personalizzata per soddisfare le richieste dei progettisti che ricercavano esattamente questa tonalità di bianco e che solo M.V.B. è stata in grado di proporre. Anche le copertine dei muri esterni, che si sviluppano per più di 60 metri per lato, sono state realizzate su misura e della stessa tonalità delle lastre utilizzate per la pavimentazione, proprio per garantire uniformità di linee e di disegno. M.V.B. ha fornito le lastre con il trattamento Protecto, che le rende idrorepellenti e antimacchia. Anche la finitura, martellinata fine, è stata studiata appositamente per il massimo confort dell’utilizzatore. Una proposta customizzata secondo la tradizione aziendale.
OVAVERVA: ARCHITECTURE, DESIGN AND SPORT
In St. Moritz the new center for sports and wellness has with a floor in concrete plates by M.V.B. a customized supply for the color and for the finishing in a perfect harmony with the architettonical elements.
An ambitious project, that goes over amusement: a sport center for the free time, with activities outside, a wellness center, a rest stop and a merchandising area, which can become a reference point for Saint Moritz and its region. Ovaverva ('true water' in the Romansch language) is located close to the historic thermal center and it is on four floors studied with a contemporary minimal design, well combined with the surrounding area. This type of architecture dematerializes with the glass effect and the loggia marked only by thin white pillars. The main element is the so called ‘color non color’ effect that minimizes the visual impact, but it is also the color of the snow, as a background during the winter months. A minimal style you cannot forget thanks to the project of the architects Bearth & Deplazes of Zurich and Morger + Dettli of Basel. Ovaverva is on four floors, but in reality you perceives just one floor, thanks to the study of intermediary heights. It has three swimming pools and a funtower with different slides, located on a terrace closed by wide glass walls which creates a
suggestive visual game bringing the outside to the inside and vice versa. M.V.B reselling building materials HG Commerciale of St. Moritz, supplied 1200 square meters of concrete plates, color White Granite, of the series Le Pietre and the coverings of the external walls of the same color. The plates used for the external covering, for the outdoor swimming pool and the bistro terrace are 40x40 centimeters and are positioned on a sand bed. It represents a customized supply to meet the need of the architects who were looking for that tone of white that only M.V.B. was able to propose. Even the covers of the external walls, that go for more than 60 meters for each side, represent a customized solution and they have the same tone of the plates used for the flooring in order to grant uniformity of lines and design. M.V.B. supplied the plates with the Protecto treatment, that is waterproof and no stainable. Also the elegant finish effect was studied to reach the maximum comfort for the user. A customized proposal according to the tradition of the company.
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LE TOUT PARIS: EMOZIONE E ATMOSFERA F O C U S O N
Emozionante, dinamica e coinvolgente. E’ l’atmosfera che si respira all’enoteca Le Tout Paris di Sala Comacina, un locale capace di sorprendere per l’atmosfera parigina, la rinomata cantina, i deliziosi aperitivi, le degustazioni e le serate a tema. Come quella dello scorso 22 novembre, una grande serata di musica e champagne, con la spettacolare cascata delle bollicine più pregiate del mondo: un Matusalem da sei litri versato in una piramide di 140 calici. La rifornita cantina vinicola dell’enoteca propone più di 300 etichette con quattromila bottiglie rigorosamente coricate in bella mostra che rappresentano tutte le regioni d’Italia e offrono una rinomata scelta di case vinicole francesi principalmente della Borgogna, del Bordeaux e dello Champagne. “La Francia è la mia grande passione – racconta il titolare Alberto Proserpio – ho visitato tutte le cantine, ho vissuto dieci anni a Parigi, mi sono imbevuto dell’atmosfera della ca-
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pitale, ho avuto la fortuna di incontrare artisti e personalità”. Sorride e mostra orgoglioso i pezzi esposti alle pareti dell’enoteca, i grandi quadri del Moulin Rouge e del French Can Can, le stampe antiche e il modellino di una Tour Eiffel conservata in una teca di cristallo. “E’ un pezzo rarissimo, un prototipo originale realizzato da Gustave Eiffel nel 1890, l’ho avuta da un amico antiquario che me l’ha ceduta dopo anni di insistenza”. La passione traspare da ogni parola di Proserpio che tutte le sere è presente nel suo locale per proporre agli avventori non solo la degustazione di un buon bicchiere ma anche una chiacchierata su etichette e cantine, culture e tradizioni. “Il vino è sorgente di vitalità – conclude –far degustare un buon vino è per me una gioia straordinaria.” Enoteca Le Tout Paris, Via Statale n°36, Sala Comacina, tel. +39 0344 56214, cell +39 334 3525253, info@letoutparis.it, www.letoutparis.it
LE TOUT PARIS: EMOTION AND ATMOSPHERE
Exciting, dynamic and engaging. Such is the atmosphere at Enoteca Le Tout Paris in Sala Comacina, an atmosphere capable of surprising for its Parisian ambience, it’s renowned cellars, delicious appetizers, marvelous tastings and theme nights. Like that of last November 22nd, a wonderful evening of music and champagne, with a spectacular waterfall of the world’s finest champagnes: a six-litre Methuselah cascading down a pyramid of 140 glasses. The well-stocked wine cellar offers more than 300 labels with four thousand bottles, strictly horizontal, on clear display representing all regions of Italy and offering a choice of renowned French wineries principally Burgundy, Bordeaux and Champagne. "France is my great passion - says the owner Alberto Proserpio I visited all the wineries, I lived in Paris for ten years, I steeped myself in the atmosphere of the capital, I was lucky enough to
meet artists and personalities of the city." He smiles and proudly shows the pieces exhibited on the walls of the enoteca, great pictures of the Moulin Rouge and the French Can Can, antique prints and a model of the Eiffel Tower preserved in a crystal display case. "It’s a very rare piece, an original prototype built by Gustave Eiffel in 1890, an antique dealer friend finally sold it to me after years of persistent nagging." Passion emanates with every word uttered by Proserpio who is present every night to propose to his clientele not only the enjoyment of a good glass but also a chat about labels and cellars, cultures and traditions. "Wine is a source of vitality – he concludes – to recommend a good wine is an exceptional joy for me." Enoteca Le Tout Paris, Via Statale n ° 36, Sala Comacina, tel. +39 56 214 0344, cell +39 334 3525253, info@letoutparis.it, www.letoutparis.it
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REVE ZONE DA DIECI ANNI CURA LA BELLEZZA E IL BENESSERE
Dove la cura del corpo viaggia in modo parallelo a quella della mente. Dove il benessere fisico e mentale s’incontrano per regalare un momento di vero e assoluto relax. Dove il cliente si sente partecipe all’insieme e al luogo, intesi come espressione di un determinato modo di essere. Reve Zone è soprattutto questo, un ambiente accogliente e raffinato per frequentatori che condividono la speciale filosofia di una cultura estetica che intende corpo e mente come dimensioni imprescindibili. Reve Zone si avvale di personale altamente qualificato, di specialisti della nutrizione e della forma fisica estremamente sensibili a queste tematiche. Attraverso la propria competenza e le aziende selezionate nel panorama cosmetico mondiale come Sothys, Ahura, Australian Gold, Faby, Techniwork, Iso Italia, Renovactive, offre un'esperienza di benessere olistico unica dove la cultura e l'utilizzo delle tecniche più antiche si fondono con i benefici di una tecnologia più avanzata ed aggiornata. La scelta di prodotti biologici e biodinamici realizzati dal Laboratorio Ahura, un’azienda al femminile del territorio comasco, da sempre attenta e sensibile alla cultura del prodotto Made in Italy, permettono di effettuare trattamenti e percorsi benessere “total body” altamente performanti. Ne sono un esempio il trattamento alla sericina, proteina della seta, al miele d’acacia del Triangolo lariano, all’uva e melograno e molti altri. Reve Zone è anche un centro all’avanguardia che attraverso le più moderne tecnologie soddisfa le diverse esigenze del cliente quali epilazione definitiva, fotocosmesi, ultrasuono cavitazionale cellulite-adipe, trattamento anti aging con radio frequenza di ultima generazione e una zona dedicata a tutti i trattamenti di talassoterapia. Per completare la gamma dei servizi, dal 2011 è nata Reve Zone Hair che offre alla clientela un’alta professionalità nel campo dell’acconciatura e realizza una vera e propria Hair Spa in perfetta sintonia con la filosofia Reve Zone grazie alla continua ricerca, all’applicazione di prodotti naturali e oli essenziali e alla competenza dello stylist Luciano che propone trattamenti personalizzati con consigli d’immagine per esaltare il fascino di ogni volto.
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REVE ZONE FOR 10 YEARS BEAUTY AND WELLNESS
Where the care for the body runs parallel to that of the mind. Where physical and mental wellbeing meet affording us real, absolute relaxation. Where the client participates and feels part of a place intended as an expression of a way of life. Reve Zone is all this, a welcoming, refined ambiance for the visitors who share the special philosophy of an aesthetic culture that considers mind and body indivisible. Reve Zone employs highly qualified personnel including nutrition and fitness specialists well aware of these issues. Through own expertise and selected companies in the world of cosmetics such as Sothys, Ahura, Australian Gold, Faby, Techniwork, Iso Italia and Renovactive Reve Zone offers a unique, holistic wellbeing experience where culture and traditional techniques merge with the benefits derived from the most advanced and updated technologies. The choice of organic and biodynamic products realized by, Laboratorio Ahura, a company run by women from Como area, which has always been sensitive to the Made in Italy label, allows highly effective, total body, wellbeing treatment. Examples include treatment with sericine, a protein derived from silk, with local acacia honey, using grapes and pomegranate and many others. Reve Zone is also a high-tech center where using technologically advanced methods can meet the needs of their clients offering services like permanent depilation, light sensitive cosmetics, cellulite, adipose tissue treatment using ultrasound, anti-ageing treatment using the latest radio frequency technology and an area devoted to all types of thalassotherapy. To complete the range of services offered beginning 2011 Reve Zone Hair was set up offering top quality hair styling service and a real hair spa experience in perfect harmony with the philosophy of Reve Zone thanks to on-going research, use of natural products and essential oils and competence of the hair stylist Luciano who suggests personalized treatments giving advice on how to enhance the charm every face possesses.
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NON ERA UN FIORE ERA UN’ORTICA F O C U S O N
“Non era un fiore era un’ortica” Compagnia Alpini Paracadutisti 1964
Compagnia Alpini Paracadutisti
“Non era un fiore era un’ortica” di Orazio Sguazzero
Dal novembre 1963 sino al congedo nel febbraio del 1965. Quindici mesi raccontati da Orazio Sguazzero nel libro ‘Non era un fiore era un’ortica’. In oltre 500 pagine, si legge la storia umanissima e coinvolgente delle vicende della Seconda Squadra – Secondo Plotone della Compagnia Alpini Paracadutisti. La narrazione procede serrata in un diario quasi meticoloso, tenuto giorno per giorno, dove si incrociano l’ansia dei voli e dei lanci, le fatiche delle lunghe camminate sui monti con le schiene degli alpini appesantite da fardelli gravosi e la consapevolezza del rischio nei difficili passaggi in quota. Ma anche le lunghe sere riscaldate al fuoco di quella amicizia che si crea fra commilitoni uniti da un comune destino. Il volume è corredato da fotografie in bianco e nero e reca, in copertina, la bella immagine di un’ascesa sul Monte Cristallo investito dal nevischio
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nonostante la giornata estiva. La storia della Seconda Squadra è raccontata dalle prime fasi, a Pisa alla fine del ’63 quando nacque come Plotone Paracadutisti della Brigata Orobica fino al congedo nel febbraio del ’65. Il perché del libro lo scrive l’autore nella prefazione. “Avevo promesso ai miei commilitoni di rispondere a un capitano che, comandante sia di najoni sia di volontari, affermò che gli alpini paracadutisti di leva erano, al confronto dei volontari, solo dei ‘dilettanti allo sbaraglio’. Indubbiamente un’affermazione pesante. Spero che il capitano possa leggere questo scritto e possibilmente ricredersi. In ogni caso noi sghignazzeremo. Sì, leggendo questa storia semplice, noi sghignazzeremo. Anzi qualcuno canterà anche ‘non era un fiore era un’ortica’. Non era un fiore era un’ortica. Di Orazio Sguazzero.
NON ERA UN FIORE ERA UN’ORTICA
From November 1963 until his discharge in February 1965, Orazio Sguazzero narrates these 15 months in his book, Non era un fiore era un’ortica (it wasn't a flower but a stinging nettle). Over 500 pages long, it tells the deeply human, emotionally engaging vicissitudes of the Second Squadron, the Second Platoon of the paratroopers in, Compagnia dei Paracadutisti. The meticulously held diary with daily updates unfolds in a fast-paced narration where the anxiety of flying and parachute jumps mingle with fatigue of treks in the mountains carrying heavy backpacks and the awareness of difficult climbs at such high altitude, not to mention long evenings only warmed by comrades united by the same, common destiny. The book is illustrated with black and white photos and on the cover has a beautiful shot of a climb up Monte
Cristaldo carpeted with sleet despite the summer day. The story of the Second Squadron starts in Pisa at the end of 1963 when Paratroopers of Brigata Orobica was created and continues till February 1965. The motive behind penning the book is explained by the author himself in the preface: "I had promised my comrades to respond to a Captain who being both the commander of voluntary units and conscripts had said that the conscript paratroopers of the Alps (alpini) compared to voluntary units were little more than inexperienced beginners. Undoubtedly a serious accusation. I hope the Captain is reading these pages and changes his mind. In any case we'll be chuckling. Yes, reading this simple story, we'll be having a good laugh at his expense, better still, some will also sing, 'It wasn't a flower but a stinging nettle.'
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MR. TWEET E IL SAPERE CONDIVISO F O C U S O N
I muri cadono. Le pareti di un sapere passivo e frontale, unidirezionale, crollano sotto i colpi di un pianeta interconnesso, in continuo scambio. Le unità di informazione, quali che siano, vengono continuamente sottoposte a verifica, a stress test, a principi di validazione. C’è sempre qualcuno che ne sa più di noi, meglio farselo amico e condividere una conoscenza piuttosto che battagliare in nome di un dogma, nel chiuso di stanze polverose. E’ la società intelligente che vive nella città intelligente. Smart citizen: cittadini intelligenti. Giocando con la traduzione: astuti, brillanti, belli, pronti, vivaci. All’Accademia Galli di Como, sede comasca dell’Istituto Europeo di Design (Ied), fiutano bene il presente e cucinano il futuro, sanno che è anacronistico parlare di nuove tecnologie quando gli strumenti sono già sul piatto pronti da tempo per essere sfruttati in tutto il loro potenziale. Accademia Galli, cioè la storia di un’impresa di successo che nel giro di pochi anni, con l’entrata dello Ied, ha completamente cambiato passo, rifondato i programmi, ringiovanito il corpo docente, portato l’esercizio decisamente in attivo e gli iscritti dai 46 del 2011 agli oltre 200 del 2014. “Siamo la scuola più bella del mondo” dice con un sorriso (e citando la campagna marketing lanciata quest’anno) Salvatore Amura, Ceo e Presidente dell’Accademia. La porta del suo studio è chiusa solo quando esce dall’Accademia, per il resto nessuna barriera, connessione costante con il mondo e attenzione maniacale a ogni cambiamento sociale. Quest’anno twitter obbligatorio per tutti gli studenti. E’ uno degli elementi della nuova didattica. Abbiamo lanciato un progetto internazionale, connesso con le grandi scuole: un’ampia riflessione sugli smart citizen. Sono i cittadini intelligenti, che si muovono, ragionano, vivono le città e contribuiscono a migliorarle, partecipano alla condivisione culturale e tecnologica, ragionano sulla mobilità, sui luoghi, sul turismo, sui bisogni.
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E sottopongono il loro lavoro a una continua verifica in rete La nostra didattica produce continuamente progetti. Gli studenti pubblicano il loro lavoro online perché chiunque possa valutarlo, sottoporlo a verifica, giudicarlo e anche imparare Una rivoluzione copernicana anche per i docenti E’ un metodo di lavoro che coinvolge un team di insegnanti capace di trasportare il sapere al centro del tavolo. Professionisti che sanno bene quanto sia necessario che questo sapere sia condiviso. Le università di solito sono gelose del loro patrimonio culturale, noi apriamo le porte andiamo nel mondo e lasciamo che il mondo venga da noi. Una rete qualificata può offrire un feedback, una qualità dinamica, un confronto costante. E’ ovvio è una grande sfida ma stanno già arrivando contributi che nemmeno immaginavamo. In questo contesto si inserisce Meet The Future Si. E’ è uno sguardo coraggioso al futuro, alla capacità di innovazione che chiede disponibilità all’incontro e al confronto. E’ una nuova piattaforma di lavoro all’interno del progetto #SmartCitizen. Si tratta di incontri, conferenze aperte, con professionisti di varie aree che mettono a disposizione le loro conoscenze E poi lo Smart Digital Festival in programma dal 17 al 21 giugno del 2015 Un grande progetto anche in questo caso crossactivity. Faremo dialogare diverse forme di espressione creativa, con l’obiettivo di creare un evento unico, dove poter ospitare talento e competenze, improvvisazione e sperimentazione. Una quattro giorni di musica, laboratori, workshop, conference, performance, racconti e esperienze che arriveranno da tutto il mondo. Si svolgerà a Como, in diverse sedi, e avrà una grande visibilità in Expo.
MR. TWEET AND THE SHARED KNOWLEDGE
Walls fall. The walls of passive, frontal, one-way knowledge fall in an interconnected world of continuous exchange. Units of information are constantly verified, undergo stress tests, or validated. There's always someone who knows more than us and it's better to befriend him or her and share the information rather than battle it out in the name of a dogma isolated in a dusty room. Intelligent society lives in an intelligent city. It's better to be a smart citizen which translates intelligent, astute, brilliant, good-looking, ready and lively. At the Accademia Galli di Como, the seat of Istituto Europeo di Design (IED) in Como, they are aware of the present, prepare for the future, and know that talking about new technologies when the tools are already there to utilize in all their potential, is old-fashioned. Accademia Galli, a successful company, within a few years of opening the IED, has transformed itself adopting new programs, employing younger teachers and making a profit too by increasing the number of students from 46 in 2011 to 200 in 2014. "Siamo la scuola pi첫 bella del mondo" (we're the most handsome school in the world) says smiling Salvatore Amura, CEO and President of IED, quoting the slogan used in their advertising campaign this year. The door to his office is closed only when he leaves the Accademia, otherwise there are no barriers, he's constantly connected with the world and pays obsessive attention to any social change. This year twitter compulsory for all the students? Yes, one of the new didactic elements. We launched an international project, in connection with all the important schools on the subject, to consider the concept of smart citizen. These are intelligent citizens who travel, reason, live the city and contribute to improve it, take part in sharing culture and technology, they consider transport issues,
places, tourism, needs and more. And submit their work for a continuous assessment online Our teaching staff continuously produce projects. Students publish their work online so that it can be assessed by anyone, can be verified and learned from. A Copernican revolution also for teachers It's a method of work that involves a team of teachers able to focus on the learning process. Professionals who know well how important it is to share this knowledge. Universities are usually jealous of their cultural patrimony, we open our doors, go into the world and let the world come to us. A qualified network can give feedback, a dynamic quality and ongoing feedback and exchange. Obviously this is a serious challenge but already contribution we could hardly have imagined has been arriving. Is this where Meet The Future comes in? Yes, it's a courageous look into the future, to the capability of innovation that requires meeting and exchange. It's a new platform within the Smart Citizen project. It involves meetings and open conferences with professors from various fields putting their knowledge at the disposal of all. What about the Smart Digital Festival scheduled from June 17 to 21, 2015? A great, cross-activity project. We'll get different forms of creative expression to talk to each other; the aim is to host a unique event where talent and competence can be expressed, improvisation and experimentation achieved. Four days of music, workshops, conferences, performances, stories and experiences that will arrive from all over the world. It will take place in Como at various venues and have great visibility at the Milan Expo.
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VINI E VINILI: BINOMIO PERFETTO
di Davide Cantoni
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Ci sono binomi perfetti. Direbbe un matematico: la somma algebrica di due monomi. Direbbe un profano: la somma di due cose che, insieme, sono più belle che da sole. Prezzemolo e aglio, pane e olio, ragù e pane. Cacio e maccheroni. Sogni e bisogni (avrebbe detto Fellini). Maurizio Pratelli ha capito e ha buttato cuore e piacere in pagina dando alle stampe un piccolo gioiello: “Vini e Vinili, 33 giri di rosso”, edito da Arcana. Una guida per l’anima e per le papille, un libro naturale e biodinamico come i vini che racconta. Parole che prendono e portano per mano. Accostamenti e assonanze intelligenti: Leonard Cohen e il Barbera, il retrogusto di un Montepulciano a braccetto con Nick Cave, la poesia sdrucciola dell’Amarone con il signor Bob Dylan. E ancora: i respiri di Van Morrison in Tupelo Honey in compagnia di un Brunello o i paesaggi di Sky Blue Sky dei Wilco insieme con un Dolcetto. Ecco il gianobifrontismo, la magistrale schizofrenia, di Vini e Vinili, che riassume e celebra due (tra i molti) volti del piacere in un unico gesto. Una guida all’ascolto di alcuni dei più grandi classici del rock d’autore abbinati a una collezione di vini naturali prodotti con genio e artigianato da piccole e grandi aziende. Una selezione meditata, personale ma in qualche modo universale: album che sembrano nati per morire in un bicchiere di rosso. Da bere con lentezza. Maurizio Pratelli è critico musicale free-lance, è l’anima di Qtime.it e del blog Torno ai Vinili, collabora da anni con le più importanti riviste rock. Strappato troppo presto da Milano, vive a Como aspettando il mare undici mesi l’anno. Maurizio Pratelli ha dato il colpo di gong perfetto intuendo un libro già oggetto di culto e, certo (come si dice) prossimo a essere strenna natalizia. Ottima idea. Maurizio, insomma, ha naso, il naso di uno che come Shahrazād ha un sacco di storie da raccontare e che sa, bene, che mille e una notte sono il tempo appena
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sufficiente per dire qualcosa. Ma questa volta se ne fa bastare 33 di notti, o di momenti, per narrare qualcosa. Qualcosa che è bello ascoltare. 33 giri. Che solo a dirlo, o a pensarlo, c’è vertigine, piacere, voglia di scoperta. Di chiedere a questo presuntuoso autore: ma cosa puoi dirmi che io già non sappia? Me lo son chiesto pure io. Poi ho letto il libro. E ho letto: “Così, non sapendo scrivere d’amore, ho deciso che solo attraverso il vino e la musica avrei potuto offrirvi buone emozioni. Che poi non è nemmeno vero: i dischi e le bottiglie che incontrerete sfogliando queste pagine trasudano amore, a volte persino sesso. Ma fate attenzione, non abusatene, non abbiate fretta, qui va tutto consumato lentamente”. Allora è bene immaginare: sere noiose e fredde, sere senza scopo, sere che chiudono tutto. Immaginiamo la noia post lavorativa, la stanchezza di un giorno iniziato troppo presto. Immaginiamo il bisogno di pace. Immaginiamo il bisogno di un respiro. Ecco che arriva ’33 giri’. A dire che possiamo appoggiare la la schiena curva su un divano. E fare che? Banale e geniale: bere un bicchiere e ascoltare. Oh, diamine. Se non amate il rosso e la musica mollate il libro, questa recensione. Non c’è bisogno che andiate avanti. Viceversa: leggete e lasciatevi guidare tra vino e vinile. Tra biologico e biodinamico, tra purezze e nefandezze (perché i grandi vini sono anche sporchi e, come dice Maurizio, “fanno le puzzette”) fate che questa sia alchimia, misteriosa miscela d’incanto. Perché questo è. Piacere puro, oscuro piacere. L’uomo, l’autore, prende per mano e conduce verso sapori e saperi non esplorati del tutto, strade meno battute, sapienze esotiche (cioè, nel significato più volgare: lontane, altre, misteriose, speziate). Fidatevi di due cose, se non di lui: di una traccia a spirale su un pezzo di plastica e di uve muffite. Il resto sarà vostro compito, non suo. Musica e vino, sic et simpliciter.
VINI E VINILI: A PERFECT BINOMIAL
There are perfect binomials, for a mathematician the algebraic sum of two monomials; the layman would say a pair, the sum of two things which together are more beautiful than alone, like parsley and garlic, bread and olive oil, rag첫 and bread, cacio cheese and macaroni, or as Fellini used to say, sogni e bisogni (dreams and needs). Maurizio Pratelli hit on the same principle putting heart and soul into a jewel of a book he called, Vini e Vinili, 33 giri di rosso (wine and vinyl 33 rpm of red) published by Arcana. A guide for the soul and taste buds, a natural, biodynamic book like the wine it recounts. Words that take you by the hand. Intelligent combinations and harmony: Leonard Cohen and Barbera; the aftertaste of a Montepulciano locking arms with Nick Cave; rhyming poetry of Amarone with Mr Bob Dylan. There's more, breaths of Van Morrison in Tupelo Honey in the company of a Brunello or landscapes of Sky Blue Sky of Wilco together with a dolcetto. Here's the two-faced, majestic schizophrenia of, Vini e Vinili, which summarizes and celebrates the two (among many) facets of pleasure with one gesture. A listening guide to some of the greatest Rock classics matched to a selection of wines produced by big and small winemakers using know-how, natural and traditional methods. A carefully pondered, personal selection but in a way also universal, LPs that seem to have been born to die in a glass of wine, to drink and savor slowly. Maurizio Pratelli is a freelance music critic, the heart and soul of Qtime.it and the blog: Torno ai Vinili (returning to vynil); he has also been working with some of the most important Rock music magazines. Born in Milan but based in Como, 11 months of the year longs for the seaside. Pratelli may have had the perfect intuition for a Christmas book that's destined to become a literary cult object and an ideal present. Pratelli, does have a nose for telling tales, like Sherazade, has loads of stories to tell but also
knows 1001 nights are just about long enough to narrate them. But this time he's content with 33 nights, or moments, to narrate something. Something nice to listen to on a 33 rpm LP, just uttering the words, or thinking of them, prompts vertigo, pleasure, desire to discover. Let's ask this presumptuous author what he can tell us we don't already know. I wondered about it myself, and then read the book, and came across "So, not knowing how to write about love, I decided only through wine and music I could pass on emotions. Then again that's not entirely true, music and bottles you'll meet leafing through this book perspire love. But watch out, don't abuse, don't be in a hurry, here everything must be consumed slowly." Well, we can just imagine, boring, cold evenings, evenings with no scope, evenings when everything is closed; after work boredom, the tiredness of a day that began too soon, the need for peace and quiet. Then comes, '33 rpm.' We can sit on the sofa and rest our back and do what? Banal but brilliant: we can have a glass of wine and listen to music, what the hell. If you don't like red wine and music, put the book aside, forget this review, there's no need to go on. If you do like red wine and music, let yourself be guided to wine and vinyl. From organic to biodynamic, from pure to the smelly (yes, great wines are also dirty and as Pratelli says they 'pass wind'), make this an alchemy a mysterious blend of enchantment because that's what it is. Pure pleasure, obscure pleasure. Man, the author, takes you by the hand and leads you towards taste and wisdom not entirely explored, off the beaten track, exotic insight (simply far, different, mysterious, spicy). Trust two things, if not him, grooves on a plastic surface and fermented moldy grapes, the rest will be your responsibility not his. Music and wine, no need to add anything else or as they say in Latin, sic et simpliciter.
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NUOVI TALENTI MUSICALI CRESCONO IN VALLE D'INTELVI F O C U S O N
Note delle composizioni di Puccini dedicate a Alessandro Volta risuonavano in piazza del Duomo il 12 ottobre scorso. Ogni occasione è adatta per ricordare l’illustre comasco e in questo caso lo ha fatto un’orchestra d’eccezione, costituita da componenti giovanissimi, che ha eseguito alcune composizioni, tra cui “La scossa” di Puccini, scritta appositamente dal Maestro per l’inventore. Nell’ Istituto Comprensivo di San Fedele Intelvi la musica è di casa, la dirigente Maria Teresa Callipo e i docenti di strumento sono riusciti a realizzare una sezione musicale di mirabile livello. In occasione della manifestazione “Faimarathon”, organizzata dal FAI, l’orchestra della scuola media “Magistri Intelvesi” si è esibita impeccabilmente in piazza del Duomo a Como, mostrando il frutto di un meticoloso, costante e duro lavoro. Gli allievi, sotto la direzione del Maestro Davide Fiorentini, hanno eseguito vari componimenti musicali fra cui alcune danze di antiche fiabe scozzesi. L'esecuzione ha messo in luce tutta la freschezza e l'entusiasmo di questa giovane orchestra e ha lasciato esterrefatto il pubblico, sorprendendolo con notevoli accenti di natura
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tecnica e melodica, capaci di creare quell' incanto che solo una forma d'arte universale come la musica riesce a trasmettere. “Poter viaggiare in un mondo fantastico, attraversando paesaggi sonori dove l'immaginazione è libera di esprimersi, confrontarsi con il linguaggio dei grandi compositori, sfidare i propri limiti mettendosi in gioco davanti a un pubblico senza avere la certezza del risultato fino all'ultimo istante, per poi giungere alla ricompensa dell'applauso finale, vedere la luce negli occhi dei giovani compagni di viaggio giunti finalmente a destinazione, tutto ciò rende "il gioco della musica" una delle più belle esperienze umane”. Sono parole del professor Davide Fiorentini, soddisfatto per la magistrale esecuzione. La rappresentazione ha messo in luce il sentimento dei giovani componenti dell’orchestra, frutto del lavoro di supporto della dirigente, che ha investito energie per creare qualcosa di straordinario, riuscendo a motivare anche i docenti della scuola. La sinergia così creata ha consentito di trasmettere la passione ai musicisti in erba e ottenere l’incredibile risultato.
NEW MUSICAL TALENT IN VALLE D'INTELVI
Notes composed by Puccini dedicated to Alessandro Volta echoed in Piazza del Duomo on Oct 12. Every occasion seems apt to remember the illustrious son of Como and this time it was performed by an exceptional orchestra consisting of very young musicians who played some pieces including La Scossa Puccini specifically wrote for the inventor Volta. At the school, Istituto Comprensivo di San Fedele Intelvi, music is taken seriously, the principal Maria Teresa Callipo and music teachers managed to create a music department of admirable level. On the occasion of, Faimarathon, organized by the environment protection association, FAI (fondo ambiente italiano), the orchestra, Magistri Intelvesi, of the junior high school, performed impeccably in Piazza del Duomo in downtown Como showing the fruits of meticulous, constant hard work. The pupils under the direction of Maestro Davide Fiorentini performed various pieces including ancient, Scottish fairy tale dance music. The concert highlighted the freshness and enthusiasm of this young orchestra im-
foto Diego Pianarosa
pressing and surprising the audience with their technical skill and enchantment only a universal art like music can achieve. Davide Fiorentini, satisfied with the masterly performance commented, "To be able to travel in a fantasy world, through landscapes of sound where the imagination is free to express itself, to measure oneself with the language of great composers, challenging own limits before the public without having the certainty of the result till the last moment and be compensated with the final applause, to see the light in the eyes of these young travel companions who have finally arrived at their destination; all this 'playing with music' is one of the most beautiful of human experiences." The performance highlighted the sentiment of the young members of the orchestra, fruits of the principal's support who invested much energy to create something extraordinary, managing to motivate also the teachers. The synergy thus created allowed the passing of this passion to the young pupils who achieved a remarkable success.
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BIANCHI GROUP: UN'ARZILLA 90ENNE F O C U S O N
Fondata a Chiasso nel 1924, per la Bianchi Group ricorre quest’anno il novantesimo anniversario di una storia contrassegnata da una continua espansione. Tanti anni di anzianità lavorativa a ogni livello e in ogni sede, trascorsi in armonica collaborazione, fanno sì che il gruppo Bianchi possa proporsi ai mercati internazionali con un'immagine moderna e dinamica proiettata verso il futuro. Allora, signor Pittorelli, come sta questa arzilla 90enne? Direi che è in ottima salute e sono orgoglioso di poter confermare che con il passare degli anni la nostra azienda si consolida sempre di più, conquistando nuovi spazi di mercato, incrementando il fatturato e ampliando la gamma dei servizi che offriamo ai nostri clienti. Ci fa un breve riassunto della storia di Bianchi Group? La ditta Bianchi è stata fondata a Chiasso nel 1924 dal Sig. Fortunato Bianchi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la
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ripresa dei traffici internazionali, è stata rilevata dal signor Adolfo Segmüller che l'ha brillantemente diretta fino ai primi anni '80. Successivamente, il signor Segmüller, per sopraggiunti limiti di età, ha ceduto la direzione dell'azienda al signor Enzo Cantelli per quanto riguarda la sede svizzera e a me per le attività svolte nelle sedi italiane del gruppo. E la situazione attuale? La storia della Bianchi è contrassegnata da una continua espansione. Attualmente Bianchi Group occupa oltre 300 collaboratori e ha un fatturato annuo superiore ai 60 milioni di Euro. Le società del gruppo collaborano tra loro e, consolidandosi e specializzandosi, si apprestano ad affrontare le sempre maggiori sfide imposte dal mercato globale in cui operano. Ci parli un po’ della sua storia in Bianchi Ho aperto una piccola filiale della ditta Svizzera presso il Centro Tir nel gennaio del 1980 affittando un ufficio di 60 mq e
un magazzino di 150 mq. Mi ricordo che nel magazzino c’era solo l’estintore e io mi chiedevo se grande com’era sarei mai riuscito a riempirlo. Allora il personale era costituito da me e da cinque impiegate. Pensi che qualche camion l’abbiamo anche scaricato insieme. Delle ragazze di allora, due hanno concluso la loro attività lavorativa in Bianchi e sono andate in pensione da qualche tempo, altre due sono tuttora attive in azienda. Nel 1996 abbiamo inaugurato il primo centro logistico della Bianchi & C. Srl a Cernobbio, poi sono seguiti i centri operativi di Casnate nel 2000, successivamente raddoppiati nel 2006. Nel 2008 abbiamo inaugurato un nuovo magazzino a Montano Lucino della capacità di 15.000 posti pallets. In questi ultimi anni, nonostante la crisi dei mercati, abbiamo consolidato l’attività, acquisito nuove quote di mercato, aperto nuove linee camionistiche e intercontinentali. Il continuo sviluppo che finora ci ha contraddistinto mi rende ottimista sul futuro di Bianchi Group.
A proposito, come vede lei il futuro di Bianchi Group? Compatibilmente con le incertezze insite nel continuo altalenarsi delle tendenze dei mercati e con l’eterno problema della finanza che minaccia di strangolare l’economia, io ritengo che la Bianchi abbia un futuro di positivo sviluppo assicurato anche nel medio-lungo termine. La maggior parte degli utili fino a oggi conseguiti sono stati reinvestiti. Bianchi Group da sempre opera con mezzi propri e tutti gli stabili sono di proprietà o in leasing in gran parte ormai pagati. Molto importante è anche il fatto che la ditta sia diretta da uno staff di persone che operano in team da anni ed anche questo è significativo per una continuità di gestione. L’equilibrata situazione patrimoniale dell’azienda, la capacità di cogliere le opportunità che i mercati offrono e la particolare attenzione volta a proporre alla clientela nuovi servizi mirati, sono la miglior garanzia della competitività futura dell’azienda.
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BIANCHI GROUP SPRIGHTLY 90 YEARS-OLD F O C U S O N
Atto costitutivo della ditta Bianchi di Chiasso registrato a Mendrisio il 10 ottobre 1924 Certificate of incorporation of the company Bianchi of Chiasso registered in Mendrisio on 10th October 1924
Founded in Chiasso in 1924, Bianchi Group this year has celebrating its 90th anniversary, a history distinguished by constant expansion. Many years of work experience at every level, in every branch, spent in harmonious co-operation, means Bianchi Group is ready to enter international markets with a modern, dynamic, future-oriented image. Mr Pittorelli, how is this sprightly 90-years-old keeping? I'd say it's in excellent health and I'm proud to confirm that with the passing of years our company has consolidated itself more and more conquering more and more markets, generating more and more revenues and expanding the range of services we offer our clients. Can you give us brief history of Bianchi Group? Bianchi was founded in Chiasso by Fortunato Bianchi in 1924. After WW II, with international traffic picking up, it was taken over by Adolfo SegmĂźller who managed it brilliantly until early 1980s. Subsequently, SegmĂźller, having reached retirement age, ceded the management of the Swiss branch of the company to Enzo Cantelli and the Italian branches to me. How are things now? The history of Bianchi is marked by continuous expansion. Currently Bianchi Group employs 300 people and has annual revenues of â‚Ź60 million. The companies within the group co-operate with each other, consolidating and specializing, braving the increasing challenges imposed by global markets they work in. Tell us about your relationship with Bianchi I opened a small branch of the Swiss company at Centro TIR in 1980; I rented an office measuring 60 sqm and a warehouse of 150 sqm. I re-
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member that in the warehouse there was only one fire extinguisher and I was asking myself if I'd ever fill this large space. Then the staff consisted of myself and five secretaries. Amazingly we even unloaded a truck or two together. Two of the young women have since retired, two are still with us. In 1996 we inaugurated the first logistics center of Bianchi & C. Srl in Cernobbio then came the centers in Casnate in the year 2000 expanded to double capacity in 2006, followed by a new, 15,000-pallet facility in Montano Lucino in 2008. In recent years, despite the economic downturn, we consolidated our business, acquired new market share, started new truck and intercontinental transport routes. The continuous growth which has distinguished us till now makes me optimistic about the future of Bianchi. Incidentally, how do you see the future of Bianchi? Depending on the uncertainties caused by fluctuating markets and the eternal problem of financing issues that's suffocating the economy, I believe that Bianchi has a bright future with positive developments in store over the medium-long-term. Most of the profits made over the last 35 years have been reinvested. The Bianchi Group has always operated with its own trucks, and all the buildings belong to the company or are leased and mostly paid for. Just as important is that the company is managed by a team who've been working side by side for a long time, a key factor in effective management. The healthy economic standing of the company, capability to seize present and future market opportunities, and a particular attention paid to offer new, targeted services to clients are the best guarantee for competitiveness in the future.
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LE PAROLE DELLA MEMORIA di Giuseppe Monaco foto Archivio Grand Hotel Imperiale, Archivio Cenacolo Dialettale mantovano "Al Fogolèr"
Poesia, lingua antica e lago di Como. Dialetti e memoria, dialetti e bellezza si sono incontrati a Moltrasio. Il Grand Hotel Imperiale ha ospitato il Convegno d’autunno dell’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali. Dal 16 al 20 ottobre 2014 è andato in scena un suggestivo recital di poesie: 84 poeti dialettali, in arrivo da tutte le regioni italiane, hanno declamato durante il Convegno le poesie selezionate per l’evento lariano. La poesia dialettale è un genere in cui il sentire popolare più profondo “si fa parola – spiegano dal sodalizio - immergendosi nella lingua antica dei padri e, utilizzandone le sonorità e gli smalti, le essenze e i significati, trae da essa la linfa per raffigurare tutti i diversi aspetti della nostra esistenza e della nostra realtà
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contemporanea; per questo è importante che non muoia”. L’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali' è nata per valorizzare la poesia dialettale, studiare i dialetti e gli autori dialettali, diffondere la produzione dialettale in ogni forma. L’associazione durante la sua non breve esistenza, ha voluto essere sempre fedele ai suddetti propositi, creando un’intima fraternità d’arte fra i poeti e i dialettologi delle diverse regioni d’Italia che hanno fattivamente sollecitato l’attività con pubblicazioni e manifestazioni varie. Per questo l’Associazione si prefigge di proteggere l’immenso vivace patrimonio linguistico d’ogni regione d’Italia, patrimonio che fu dei nostri nonni, che è dei nostri genitori e che si spera sarà dei nostri figli. L’Associazione sente l’impegno-dovere di
salvaguardare quei segni della memoria necessari e indispensabili per la cultura dei popoli e per la ricostruzione della loro identità. Cultura rintracciabile, per esempio, spiegano ancora gli organizzatori, “nei proverbi, sale del mondo, nei modi di dire, espressioni senza maschera, nelle cantilene, l’amore che si fa cosa, nelle filastrocche, serenità della mente, negli indovinelli, esercizio dell’intelligenza, e nelle ninne nanne, il Dna cantato nella lingua più melodiosa, amorevole esistente, da parte di ogni mamma davanti ai propri figli, assieme al latte materno”. Nata a Roma nell’ormai lontano 1952 dall’incontro dei poeti dialettali, l’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, lungo il suo percorso ha annoverato tra gli iscritti personaggi celebri che hanno
Sopra e a lato, alcuni momenti della serata; nella pagina precedente, il Grand Hotel Imperiale di Moltrasio Above and on the side, some moments of the evening; in the next page, the Grand Hotel Imperiale of Moltrasio
dato lustro al sodalizio con il livello della loro produzione poetica e con la statura umana e morale della loro persona. Tra questi, i poeti lombardi Emilio Guicciardi, Mario Gastaldi e Giacinto Gambirasio. Forte attualmente di centinaia di iscritti poeti dialettali di quasi tutte le regioni italiane, pubblica da trentacinque anni la rivista trimestrale “Voci Dialettali”, che ospita testi poetici in dialetto, recensioni, articoli di critica letteraria, di storia, di cultura locale, di linguistica, di teatro dialettale, di esperienze didattiche nelle scuole. Periodicamente l’Associazione bandisce concorsi, pubblica antologie di poesia dialettale e si fa promotrice di interessanti e importanti attività per difendere e valorizzare la letteratura in dialetto. Il primo Conve-
gno Nazionale si è tenuto a Palermo nel 1954 e ha ospitato poeti di tante città italiane, dal Piemonte alla Sicilia. Il secondo Convegno si è svolto a Trieste nel 1955; il terzo a Roma nell’Ottobre 1957 e da allora due volte l’anno, in genere in maggio e ottobre. L’evento viene organizzato in località sempre diverse per discutere di scritture dialettali, per confrontarsi su temi poetici e, soprattutto, per far ospitare suggestivi reading. Occasioni in cui le diverse voci poetiche, riecheggiando nelle loro diversità espressive, lanciano un messaggio di armonia, di amicizia e di fraternità. La lettura delle composizioni dialettali (punto più alto dei Convegni dell’Associazione) è un evento di poesia pressoché unico in Italia, per il numero delle parlate dialettali che vi risuonano.
The words of memory Poetry, an ancient language and Lake Como. Dialects and memory, dialects and beauty met at Moltrasio. Grand Hotel Imperiale hosted the Autumn Convention of, Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, (national association of poets and writers writing in dialect). From Oct 16 to 20 suggestive, poetry recitals were staged; 84 poets arriving from across Italy read selected works. Poetry in dialect is a genre that expresses more profound popular sentiment, "Words are formed," the poets explain, "by reaching into the old language of our fathers and using the sounds, the essence and meaning to express various aspects
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Tra le tante poesie declamate nell’occasione possiamo ricordare quella del bergamasco Maurizio Noris, in dialetto di Albino, media Val Seriana, dedicata all’orrore della guerra, fatto riecheggiare attraverso l’immagine evocativa di Srebenica, la città bosniaca teatro nel 1995 del primo genocidio europeo dalla fine della seconda guerra mondiale, in cui persero la vita circa ottomila bosniaci fra uomini e ragazzi. I FÓMNE DE SREBRÉNISA
LE DONNE DI SREBRENICA
I è ‘ndàcc de ön’ ótra banda i òm e i s-cècc co i camise stósse de nigra tèra i parìa cöe sö i càmius selvagìna insambelada ‘n de laméra.
Sono andati da un’altra parte gli uomini e i ragazzi con le camicie sporche di nera terra parevano covoni sui camion selvaggina intrappolata nella lamiera.
‘N del vènt no i è che pedàgn sènsa ö fónd de cél spuse sènsa paìs màder ch’i gn’à descüsit la sira.
Nel vento non sono che sottane senza un fondo di cielo spose senza paese madri che han scucita la sera.
I spèta ö sguarsègn ön avìs ol biónd d’ö ciöf che ‘nsèra, col café i se brüsa i büse di öcc e ‘n del fa sito la và ‘nnàcc col so rumùr la guèra.
Aspettano una smorfia un avviso il biondo d’un ciuffo che rinserra, col caffè si bruciano le buche degli occhi e nel silenzio va avanti col suo rumore
Da citare anche la poesia in dialetto molisano di Pescopennataro, località dell’alto Molise, di Angelomaria Di Tullio, che evoca l’immagine spirituale, piena di devozione religiosa, dell’angelo custode, il quale […] nen ze vede, nen ze sente, nen ze tocca ma isse stà sempe a fianche a nù in ogne mumente de la Jiurnate. Nù, pigliate da tutte re prubleme de la società muderna nenne tenemme cunte e facemme de felzune a coccia nostre sbaglianne ‘ncontenuazione. Bastasse reflette ne poche de chiù ascultà la proprie cuscienza e cercà aiute a l’angele custode c’aspetta sole d’esse cunzultate […] Isse, cuntiente e felice ce defenne da re cattive e da re delinquente ce prutegge da re uajie quotediane ce dà forza e curagge pe evetà le male e pe fa le ‘bbene a chi t’è besuogne e a chi è malate.
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non si vede, non si sente, non si tocca ma egli sta sempre accanto a noi in ogni momento della giornata. Noi, presi da tutti i problemi della società moderna non ne teniamo conto e facciamo d’impeto a testa nostra sbagliando in continuazione. Basterebbe riflettere un po’ di più ascoltare la propria coscienza e chiedere aiuto all’angelo custode che aspetta solo di essere consultato. Egli, contento e felice ci difende dai cattivi e delinquenti ci protegge dai guai quotidiani ci dà forza e coraggio per evitare il male e per fare il bene a chi ha bisogno e a chi è malato.
of our existence and contemporary reality, that's why it's important that dialects don't die." The association was born to enhance vernacular poetry, to study various dialects and authors and diffuse this type of literature. In its not so brief life, the association tried to be loyal to its abovementioned objectives creating an intimate network of brotherhood between poets and linguists studying dialects in different regions of Italy and published books and held meetings for the purpose. It is committed to protecting dialects in every part of Italy, a patrimony that once belonged to our grandparents, parents and hopefully will live on through our children. The association feels responsible for safeguarding those remnants of memory necessary for the culture and reconstruction of local identity. "Dialects house retraceable culture," for instance, the organizers explain, "in proverbs, expressions, songs, nursery rhymes, riddles, logic and intelligence games and lullabies, the DNA expressed in melodious, loving language sang by all mothers to their children, as essential as maternal milk." Founded in Rome back in 1952 at the meeting of poets writing in the vernacular, Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali during its long life have included famous writers which gave much prestige to the association for the human and moral content of their work. Among them are the poets from Lombardy such as: Emilio Guicciardi, Mario Gastaldi and Giacinto Gambirasio. Currently the association counts 100s of poets from all over Italy, has published the quarterly magazine, Voci Dialettali (vernacular voices), for the last 35 years, printing works of poetry in dialect, reviews, literary criticism, articles on history, local culture, linguistics, plays and educational pieces based on school experience. Periodically, the association holds competitions, publishes anthologies and organizes events to promote vernacular literature and poetry. The first national convention took place in Palermo in 1954 and hosted poets from many Italian cities, from Piemonte to Sicily. The second convention was held in Trieste in 1955 and the third in Rome in Oct 1957, since then it's been held twice a year usually in May and October. The event is organized at a different location every time to discuss vernacular writing, poetry and above all to hold reading sessions. At these occasions different voices in poetry echo different forms of expression, launch messages of harmony and friendship. Readings of vernacular compositions (the highlight of the meeting) is a unique poetry event in Italy considering the number of spoken dialects that still survive. Among the poems recited at the meeting in Moltrasio we can mention that of Maurizio Noris from Bergamo written in Albino dialect (Val Seriana area) dedicated to the horrors of war in the Bosnian city of Srebrenica, in 1995, the first genocide in Europe since WW II, when some 8,000 Bosnians lost their lives.
SPORT
RODA: il sogno diventa realtà di Marina Moretti foto Archivio Roda
“All'inizio dell'anno era solamente un sogno. Invece ora sono qui a festeggiare il momento più bello della mia carriera”. Non nasconde l’emozione Giorgio Roda che, a bordo della Ferrari 458 Italia numero 56 di AF Corse, si è laureato campione nell'International GT Open 2014 in classe GTS nell’anno del debutto: un aspetto che aggiunge prestigio a quanto fatto vedere in pista. Il ventenne pilota comasco ha chiuso, sul Circuit de Catalunya a Barcellona con una gara di anticipo, una stagione fantastica coronata da una meritatissima vittoria. Meritatissima perché Giorgio ha saputo dare il meglio in ogni circostanza come un pilota navigato. Dopo l'inizio di campionato segnato dalla vittoria di classe in gara 2 al Nurburgring in coppia con Andrea Piccini, il più giovane rampollo della dinastia Roda ha centrato tre pole position di classe GTS insieme a Paolo Ruberti, quattro podi di classe
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e la seconda vittoria stagionale a Monza alla quale vanno aggiunti anche due podi assoluti nelle gare di Jerez e dell'Hungaroring. “L'obiettivo è stato raggiunto - commenta Giorgio Roda - anche se non mi sono ancora reso bene conto di quanto è successo. Un ringraziamento va a Paolo Ruberti che mi è stato accanto nell’intera stagione consigliandomi al meglio. Un grazie anche al team AF Corse che mi ha sempre preparato una vettura perfetta e competitiva e anche agli altri due compagni di avventura, Andrea Piccini e Marco Cioci, che con me hanno aperto e chiuso il campionato”. Una soddisfazione che Giorgio divide con papà Gianluca, che in questa stagione sta ben figurando nel World Endurance Fia con un recente terzo posto alla Sei Ore di Shangai, e con il fratello Andrea che ha chiuso al quarto posto il Campionato Auto GP, migliore italiano classificato.
Roda: the dream becomes reality "At the beginning of the year it was just a dream. But now I am celebrating the most beautiful moment of my career." Giorgio Roda doesn't hide his emotion, on board of the Ferrari 458 Italia number 56 of AF Corse, became international champion GT Open 2014 in class GTS in the year of his debut: an aspect that adds prestige to the goal achieved. He is 20 years old and he finished on the Circuit de Catalunya in Barcelona with one race in advance, a fantastic season which ended with a deserved victory. He did his best in every circumstance as an experienced pilot. After the beginning of championship marked by the victory of class in competition 2 in the Nurburgring with Andrea Piccini, the youngest descendant of the dynasty Roda got three pole position of class GTS together with Paolo Ruberti, four class pole position and the second seasonal victory of Monza and also two absolute podium in the competitions of Jerez and Hungaroring. "The goal was achieved – says Giorgio Roda – even though I didn’t realize what happened. I have to thank Paolo Ruberti who worked with me the entire season giving me the best suggestion. I have also to thank the team AF Corse which prepared me a perfect and competitive car and also the other two companions, Andrea Piccini and Marco Cioci, who opened and closed the championship with me”. A success that Giorgio shares with his father Gianluca, who in this season he is doing well in the World Endurance Fia with a recent third place at the Six Hours of Shangai and with his brother Andrea who got the 4th place in the Championship Auto GP, the best Italian result.
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CALCIO COMO, GALIA E I GIOVANI: PUNTIAMO IN ALTO di Fabrizio Comerio foto Giuliano Gatti, Archivio Calcio Como
Crescita e innovazione, sono le parole chiave che la società Calcio Como vuole utilizzare per il futuro delle proprie formazioni giovanili. Per il terzo anno consecutivo Roberto Galia, ex Juventus, Sampdoria e ovviamente Como, è alla guida di tutto il settore giovanile lariano come responsabile, insieme a Silvano Fontolan. “Sono molto soddisfatto del lavoro di questi tre anni – dice Galia - stiamo crescendo a vista d’occhio. I nuovi campi sintetici di Orsenigo, le selezioni che continuano ad aumentare anche grazie alle collaborazioni con le società affiliate, non fanno altro che migliorare il nostro operato. Quest’anno puntiamo a fare le cose in grande, non che gli scorsi anno non ci abbiamo provato, ma adesso ci siamo posti obiettivi ambiziosi da raggiungere”. L’ex capitano comasco
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poi parla dell’andamento di questo inizio di stagione: “Stiamo andando bene, siamo soddisfatti, soprattutto con i giovanissimi del 2001 che grazie a dei nuovi innesti stanno disputando un ottimo campionato”. Infine il responsabile del settore giovanile comasco traccia quella che deve essere la linea guida: “Il nostro lavoro non consiste nel vincere campionati, ma far divertire i ragazzi e provare a portare qualche giocatore dei nostri in prima squadra. Con i giovani gli obiettivi sono ovviamente sempre a medio-lungo termine, dunque ci vuole pazienza, stiamo comunque lavorando tutti molto bene e andiamo nella direzione giusta. Il segreto è concentrarsi di più sulla qualità e con l’arrivo quest’anno di nuovi istruttori e allenatori ci stiamo riuscendo alla grande”.
Calcio Como, Galia and the young players: great expetations Growth and innovation are the key words that the club Calcio Como wants to use for the future of its youth teams. For the third year in a row Roberto Galia, former Juventus, Sampdoria and Como is leading the entire youth sector of Como, together with Silvano Fontolan. "I am very satisfied of the work we did in these three years –says Galia – we are rapidly growing. The new Astroturf field of Orsenigo, the selections are growing also thanks to the collaboration with affiliate clubs, we are constantly improving. This year we want to do even more, the previous years we tried too, but this year we have ambitious goals to reach”. The for-
mer captain of Como speaks of the beginning of this season: “We are doing well, we are satisfied, above all with the young players 2001 that thanks to some new players are doing great”. Finally the responsible of the youth sector tells the guidelines: “ Our work is not to win the championships, but to let kids have fun and to try and bring some players in the first team. With kids the goals are always at medium-long term, so we have to be patient, we are all working very well and we are going in the right direction. The secret is to be focused on quality and with the arrival of new instructors and coaches we are making it”.
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O CAPITANO! MIO CAPITANO! Awudu Abass, 21 anni dai campi di provincia a leader biancoblu di Fabrizio Comerio foto Pallacanestro Cant첫
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O capitan! My capitan! Awudu Abass, 21 anni, è il più giovane capitano nella storia della Pallacanestro Cantù. E potrebbe bastare ma la sua storia è quella di un ragazzino cresciuto sui campetti di provincia e nelle serie minori della nostra zona. La dedizione e l’amore per questo sport gli sono serviti sicuramente per diventare quello che è ora, ma anche il sudore in palestra, la fatica e pure le lacrime. “Sono fiero di essere il capitano della squadra del mio cuore - rivela il comasco Awudu Abass - il mio sogno era quello di giocare a Cantù e ora farlo da capitano mi riempie di orgoglio. Quando ero bambino pensavo sempre che un giorno o l’altro ci sarei arrivato anche io, nonostante giocassi in serie minori. Fare il capitano dopo giocatori come Marzorati, Bosa, Recalcati, Della Fiori e tanti altri mi sembra impossibile ma la cosa non mi spaventa affatto, anzi mi stimola per crescere ancora di più”. Poi Abass parla delle responsabilità che un capitano deve inevitabilmente avere: “Il capitano ha compiti ben precisi, che sono quelli, se necessario, anche di alzare la voce, oltre a mantenere buoni rapporti con tutti i compagni e con lo staff tecnico. Nel corso della stagione vi saranno sicuramente momenti in cui sarò chiamato a intervenire, magari anche in modo brusco, e non mi sottrarrò”. La svolta della sua carriera è arrivata dopo l’incontro con Sacripanti agli Europei. In maglia azzurra con il coach canturino ha conquistato il titolo europeo. Da quel momento tutto è cambiato: “Il mio obiettivo era quello di partecipare a quei campionati di categoria e ci sono riuscito, poi abbiamo addirittura vinto il titolo e sono stato inserito nel miglior quintetto. La stessa estate Cantù ha preso in panchina proprio Sacripanti che mi ha dato subito tantissima fiducia. Ora eccomi qua, capitano della Pallacanestro Cantù”. Insomma per un ragazzo nato e cresciuto a Como, nelle giovanili della squadra canturina, arrivare a diventare il simbolo di una società è davvero traguardo incredibile. Solo per gente speciale.
Awudu Abass, 21 years old, he is the youngest captain in the history of Pallacanestro Cantù. It could be enough but his history is the one of a little boy who grew on the playground of the province and in the basketball club teams. Devotion and love for this sport helped him to reach this important goal, together with hard work and tears. "I am proud to be the captain of my favorite team - says Awudu Abass, who was born in Como - my dream was to play in the team of Cantù and to be the captain is a great honor for me. When I was child I always thought that one day or the other I would have reached this goal, even though I was playing in lower divisions. To be a captain after players such as Marzorati, Bosa, Recalcati, Della Fiori and many others it seems impossible to me but this thing doesn’t frighten me at all, on the contrary it stimulates me to grow even more." Then Abass speaks of the responsibilities that a captain inevitably has to have: "The captain has a specific function, that is to raise the voice, when necessary and to have good relationships with the teammates and the technical staff. During the season I will have to intervene, maybe also in an abrupt way and I won’t subtract me”. The turn of its career came when he met coach Sacripanti at the European championship. With the blue jersey he conquered the European title with the coach of Cantù. From that moment everything changed: “I wanted to take part in those championships and I made it, then we won the title and I was in the starting five. In the summer Cantù selected Sacripanti as a coach and he trusted me. Now here I am, the captain of Pallacanestro Cantù”. So a boy, born and raised in Como, in the youth team of Cantù, has become the symbol of a club, it is a great success. Just for special ones.
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BRIANTEA84 PREMIO PANATHLON di Fabrizio Comerio foto Briantea 84
La Briantea84 ha ricevuto dal Panathlon International Club di Como il premio fair-play alla promozione dello sport 2014. Quest’anno per la società comasca scocca il 30° anno di vita: la gloriosa Briantea84 è nata l’8 febbraio 1984 e si è distinta perché sempre in prima linea per iniziative e progetti che abbiano il compito di sensibilizzare e educare sul tema dello sport-disabilità con vari interventi in istituti come scuole o oratori. I numeri della società sono in continuo aumento: solo nella stagione 20142015, la Briantea84 ha tesserato 150 atleti nelle varie discipline come atletica, calcio, nuoto e basket in carrozzina. Una bellissima cerimonia quella che si è svolta a Villa del Grumello venerdì 15 novembre, dal momento che nell’occasione non è stata premiata solamente la Briantea84 ma anche l’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti e Moreno Bertoli allena-
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tore dei giovanissimi del Varese Calcio. “Siamo molto onorati di aver ricevuto un premio legato alla promozione dello sport - dice il presidente Alfredo Marson - proprio in chiusura del nostro trentesimo anniversario. Il riconoscimento che ci ha destinato il Panathlon International suggella un momento storico molto importante, aprendo idealmente le porte a un futuro che immaginiamo sempre nel segno dello sport per tutti”. “È un premio che va a tutti i nostri atleti – aggiunge - dai piccoli ai grandi campioni, persone che entrano nella Briantea84 con l’idea di diventare atleti e escono con molti strumenti per affrontare la vita di tutti i giorni. Ringraziamo dunque il presidente Patrizio Pintus per aver voluto valorizzare la nostra missione educativa prima ancora che sportiva. Speriamo di essere qui di nuovo insieme per festeggiare i nostri prossimi 60 anni”.
Nella pagina precedente, la cerimonia di premiazione; in questa pagina, gli atleti della Briantea 84
In the previous page, the prize giving cerimony; on this page, the athletes of Briantea 84
Briantea84 wins the Panathlon prize The Briantea84 received from the Panathlon International Club of Como the fair-play prize for the promotion of the sport 2014. This year the club celebrates 30th anniversary: the glorious Briantea84 was born on 8th February 1984 and it is involved in initiatives and projects that aim at sensitizing and educating on sport-disability with different interventions in schools and oratories. The club is becoming bigger and bigger: just in the season 2014-2015, Briantea84 enrolled 150 athletes in the various disciplines as athletics, soccer, swimming and basket in wheelchair. A beautiful ceremony held in Villa del Grumello on Friday 15 November, on that occasion Briantea84 but also the former captain of the Inter soccer team Javier Zanetti and Moreno Bertoli, coach of the youngest
team of Varese Calcio received the prizes. "We have the honor to receive a prize linked to the promotion of sport – says the president Alfredo Marson – at the closure of our 30th anniversary. The recognition that the Panathlon International gave us represents a very important moment, opening the doors towards a future that should be sporty for everybody”. "It is a prize that goes to all our athletes – he says – from the small to the big champions, people who enter the Briantea84 with the idea to become athletes and go out with many tools to face everyday life. We thank therefore the president Patrizio Pintus who gave value to our educational mission more than to our sports mission. We hope we can be here all together to celebrate our 60 years”.
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SPORT
LO SCATTO DEI 200
di Fabrizio Comerio foto Fabrizio Comerio, archivio CentoCantù
The spurt of 200 Il 5 ottobre scorso il Giro di Lombardia ha letteralmente invaso le vie del centro storico di Como. Una passerella insolita e che ha destato curiosità: 200 ciclisti, tra i quali molti campioni come Alberto Contador, Alejandro Valverde, Fabio Aru e Michal Kwiatkowski, sono partiti da Piazza Cavour passando per via Vittorio Emanuele e transitando in tutto il centro cittadino. Paolo Frigerio, presidente di Centocantù in collaborazione con Amici di Como è riuscito a riportare la kermesse sulle rive del lago: “Sono molto soddisfatto di come è andato il Giro di Lombardia – racconta Frigerio - vedere tanta gente alla partenza è stato bellissimo. Como è la casa di questa manifestazione, dunque riportarla qui era nostro compito. Abbiamo voluto dare un animo popolare alla cerimonia, perché il ciclismo è proprio di tutti e tramite altre iniziative correlate alla corsa abbiamo fatto crescere l’interesse. Ci sono grandi progetti anche per il prossimo anno: infatti nel 2015 con l’Expo, il Giro di Lombardia avrà l’arrivo e non più la partenza a Como”.
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On October 5, Giro di Lombardia invaded the streets of historical center of Como. An unusual catwalk which called the attention of everybody: 200 cyclists, among them many champions such as Alberto Contador, Alejandro Valverde, Fabio Aru and Michal Kwiatkowski, left Piazza Cavour passed by Via Vittorio Emanuele and crossed the entire city center. Paolo Frigerio, president of Centocantù in collaboration with Amici di Como succeeded in bringing the event on the shores of the lake: "I am very satisfied of Giro di Lombardia – says Frigerio – it was great to see so many people at the start. Como is the home of this event, so we had to bring it back here. We wanted to make it popular because cycling is for everybody and together with the side events we brought new interest. There are great projects for the next year: with Expo 2015, Giro di Lombardia has the arrival in Como”.
FOOD AND DRINK
CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR
Davide Lacchini
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.
di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
Emanuele Riva
Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d' Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.
Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore sig. Massimo Abbati, gli chef di cucina Fabiano Marzano e Luca Albanito dell'hotel Regina Olga di Cernobbio
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RAVIOLI DI GRANO SARACENO CON RIPIENO DI PATATE,TALEGGIO E TARTUFO IN SALSA AL BRASATO Ingredienti x 6 persone
BUCKWHEAT RAVIOLI WITH POTATO, TALEGGIO CHEESE AND TRUFFLE FILLING SERVED IN BRASATO SAUCE Ingredients for 6 people
Per la pasta: farina di grano saraceno 150 g, farina00 g250, Uova n1 piu 2 tuorli, ½cucchiaio di olio oliva Per il ripieno: patate 300 g., Taleggio150 g., N.1 Il tuorlo di un uovo, pasta di tartufo 5 g. ,Sale e pepe q.B Per il condimento : burro100 g, , salsa di brasato 3 dl. Tartufo a lamelle a vostro piacere. Preparazione per la pasta: mettere le farine setacciate a fontana su una spianatoia. Aggiungere al centro le uova (non fredde), l'olio e impastare fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo. Dare alla pasta una forma sferica, avvolgerla in una pellicola trasparente e lasciare riposare per almeno 1 ora a temperatura ambiente. In seguito tirate la pasta con il mattarello su una spianatoia, oppure con la macchinetta prendendo un poco di impasto e passandolo nei rulli almeno 4 volte per ottenere delle sfoglie sottili. Distribuitevi mucchietti di ripieno sopra lungo la linea mediana tenendo la distanza necessaria,coprite con un altra sfoglia della stessa lunghezza e ritagliate a rettangolo con la rotella dentata. Preparazione per il ripieno: Nel frattempo lessare le patate ben cotte con la buccia ,tagliare il taleggio a piccoli cubetti, pelate le patate lesse ancora calde,e in un contenitore schiacciatele con una forchetta e mescolatele con il taleggio a cubetti e la pasta di tartufo,il tuorlo , un pizzico di sale e pepe,ottenendo il ripieno per i ravioli. Lasciare raffreddare Cottura: Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata per circa 5/6 minuti Condimento: Poco prima di cuocere i ravioli mettere in una padella il burro a sofffriggere e versarvi i ravioli. In una piccola casseruola scaldare il sugo del brasato. Versare nei piatti la salsa i ravioli e le lamelle di tartufo .
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Pasta: 150g of buckwheat flour; 250g wheat flour; 1 egg plus 2 egg yolks; half a soupspoon of olive oil Filling: 300g of potatoes; 150g of taleggio cheese; 1 egg yolk; 5g of truffle paste; salt and pepper Dressing: 100g of butter; 3 dl of brasato sauce, truffle scales Pasta preparation: Place the sifted flour on a flat surface, add the eggs (not cold) on top followed by oil and knead until a smooth, compact dough is obtained. Shape the dough into a sphere, wrap in cling film and let it stand for at least 1 hour at room temperature. Using a rolling pin, or machine, roll out the dough to make thin phyillo dough sheets. Along the middle place small heaps of filling keeping adequate distance between them, cover with another sheet of phyllo dough of the same length and cut into small rectangles using a wheel cutter. Preparation of the filling Meanwhile boil the potatoes without peeling them, cut taleggio into cubes, peel the potatoes while still hot, place on a dish and mash them with a fork, mix with the taleggio cubes, truffle paste, the yolk and a pinch of salt and pepper hence obtaining the filling for the ravioli. Put aside to cool. Cooking Cook the ravioli in salted water for about 5-6 minutes. Dressing Shortly before cooking the ravioli, put butter in a frying pan and pour in the ravioli. In a small casserole dish warm the brasato sauce. Pour the sauce, the ravioli and truffle scales into a plate.
STELLA RETICA RISERVA 2010 VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA DOCG - AR.PE.PE. LOMBARDIA Oggi i tre figli di Arturo Pellizzati Perego, fondatore di Ar.Pe.Pe. conducono una delle più rispettate e storiche realtà vinicole valtellinesi.. Lo stile aziendale mira ad un lungo invecchiamento del Nebbiolo, che lo contraddistingue dagli altri, sicuramente per il colore più scarico.. La beva delle loro riserve è da primato.. Lo Stella Retica è un sassella scalpitante e fresco, dal tocco balsamico, grazie all’uso di grandi botti di rovere e vecchie botti di castagno, legno oggi inusuale, ma un tempo unica risorsa valtellinese.18°C
STELLA RETICA RISERVA 2010 VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA DOCG - AR.PE.PE. LOMBARDIA The three sons of Arturo Pellizzati Perego, the founder of Ar.Pe.Pe., run one of the most highly regarded, historical wineries in Valtellina. The company specializes in long-aged Nebbiolo, which distinguishes it from others, of a paler tone. Their ready to drink wine reserve is supreme. The Stella Retica is a champing Sassella, it's fresh with a balsamic touch thanks to ageing in large oak casks and old chestnut barrels, an unusual wood but used to be the only resource the Valtellina had. 18°C.
FILETTO “ ROSSINI” A MODO MIO
FILLET STEAK 'ROSSINI' MY WAY
Ingredienti x 6 persone
Ingredients for 6 people 6 beef fillet steaks weighing around 160g each 6 fois gras slices weighing 40g each 6 slices of brioche bread 6 dry figs 10g of acacia honey 3 dl of Marsala 100g of meat sauce 20g of black truffle 100g of small-leaved spinach 50g of butter Salt and pepper
N. 6 Filetti di bue del peso di 160 g. Circa l'uno N.6 Fette di foie gras da 40 g l'uno N.6 Fette di pane brioche N.6 Fichi secchi 10 G di miele di acacia 3 Dl di marsala 100 G di sugo di carne 20 G di tartufo nero 100 G di spinacino 50 G di burro Sale e pepe q.B. Preparazione: In una padella fondere 30 g di burro e rosolare i filetti precedentemente salati e pepati e terminare la cottura in forno a 180 gr per 5 minuti circa.
Preparation: Melt 30g of butter in a frying pan and brown the previously salted and peppered steaks; to complete the cooking place the steaks in a 180°C oven for about 5 min.
Nella stessa padella eliminare il grasso di cottura e deglassare con il marsala aggiungere il sugo di carne,il miele di acacia e i fichi tagliati a quarti aggiungere il rimanente burro elasciare ridurre.
In the same frying pan remove the left over fat by adding Marsala and add the meat sauce, acacia honey and figs cut into four; then add the remaining butter and leave to stand and compact.
In un altro soute' antiaderente cuocere a fuoco vivo le 6 fette di foie gras da entrambi i lati. Impiattare mettendo ogni filetto sopra una fetta di pane brioche ,versarvi la salsa di cottura, aggiungere il foie gras,il tartufo a lamelle e alcune foglie di spinacino.
In another non-stick pan cook the 6 slices of fois gras, on both sides, on high heat. Place each steak on a slice of brioche bread on a plate pour the cooking sauce, add fois gras, the truffle scales, and a few leaves of spinach.
KURNI 2010 MARCHE IGT - OASI DEGLI ANGELI MARCHE Scelta non a caso la terra marchigiana, regione di origine del famoso Gioacchino Rossini, noto compositore anche di ricette. Spazio quindi ad un abbinamento cibo/vino che premia l’origine, la terra, quel territorio che Oasi degli Angeli ama e rispetta più di ogni cosa. Viticultura biodinamica per questo montepulciano in purezza che non ha bisogno di presentazioni. Una delle migliori rappresentazioni in Italia del vitigno, potenza ed eleganza senza paragoni; vino esplosivo, succoso e suadente... di notevole persistenza. 18°C
KURNI 2010 MARCHE IGT - OASI DEGLI ANGELI MARCHE Chosen, not by coincidence, Le Marche region famous as the birth place of Gioacchino Rossini, the noted composer. A winning food/wine combination, a land that Oasi degli Angeli loves and respects above all else. Pure, biodynamic viticulture has produced a Montepulciano that doesn't really need a presentation. One of the best, unequalled vineyards in Italy with power and elegance; an explosive, succulent, persuasive wine...of remarkable persistence. 18°C.
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PERA ALLA BELLA ELENA CON GELATO VANIGLIA
PEAR À LA BELLA ELENA WITH VANILLA ICE-CREAM
Ingredienti x 6 persone
Ingredients for 6 people
N.3 Pere sode,1/2 lt di vino bianco,2lt di acqua, 600 g di gelato vaniglia,50 g di cioccolato fondente, 40 g di cacao amaro in polvere,150ml di latte,300g di zucchero, 1 bacello di vaniglia,200ml di panna liquida,4 cucchiai di granella di mandorle 600 G di gelato vaniglia.
3 not too ripe pears, half a liter of white wine, 2 liters of water, 600g of vanilla ice-cream, 50g of dark chocolate, 40g of bitter cacao powder, 150 ml of milk, 300g of sugar, 1 vanilla bean, 200 ml of liquid cream, 4 soupspoons of almond crumbs.
Preparazione: Portare ad ebollizione in una pentola l'acqua con il vino ,300 g di zucchero,il bacello di vaniglia e ridurre per circa 10 minuti. Nel frattempo levare la buccia alle pere tagliarle a meta' eliminare il picciolo ed il torsolo con l'apposito utensile. Immergere le pere nello sciroppo e cuocerle per una 20 di minuti circa. Con la schiumarola levate la frutta e lasciatela raffreddare. Mettere le pere tagliate a ventaglio sopra ad ogni piatto e montare la panna. A bagno maria sciogliere il cioccolato unendo il latte ed il cacao fino ad ottenere una crema omogenea.
Preparation Put water and wine in a saucepan, add the 300g of sugar, the vanilla bean, bring to boil and stand for 10 min. In the meantime, peel the pears, cut in half and remove the stalk and core.
Aggiungere una pallina di gelato ad ogni frutto, cospargere con il cioccolato,guarnire con la panna montata e la granella di mandorle Curiosita': questo dessert creato da famosi pasticceri italiani servi a commemorare la prima dell'operetta “La belle helene” a parigi -1864 esattamente 150 anni fa'
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Soak the pears in the syrup and cook for about 20 min, using a skimmer remove the fruit and allow to cool down. Cut and lay pears in a fan shape on each plate and whip the cream. Melt the chocolate in a bain-marie adding also the milk and cacao until a smooth cream is obtained. Add a scoop of ice-cream to each fruit, sprinkle chocolate, dress with whipped cream and almond crumbs. NB This dessert created by famous Italian pastry chefs was served to commemorate the opening night of the operetta, La Belle Helene, in Paris in 1864, exactly 150 years ago.
NORMA BIRRA ALLE CASTAGNE BIRRIFICIO ARTIGIANALE SAN MICHELE PIEMONTE Affascinante birra doppio malto resa speciale per l’uso di quelle castagne, famosissime in Val di Susa! Questa birra prettamente invernale, si caratterizza per il suo piacevole equilibrio tra dolce e amaro, un corpo rotondo e deciso a lasciare il segno.. coinvolgenti profumi si intrecciano, caramello, marron glacé, tostatura dolce.. aiutando così la mente di un uomo, ad essere meno ostile di fronte alla scelta della bevanda ideale, per il suo prezioso dessert! 9°C.
Norma Birra alle Castagne - Birrificio Artigianale San Michele PIEMONTE Fascinating, double malt beer rendered special by the use of famed Val di Susa chestnuts. This strictly winter beer is characterized by the pleasant balance between bitter and sweet, its full body and strong lingering taste.. captivating bouquets mingle, caramel, marron glacé, mild roast...help a man's mind to be less hostile when choosing the ideal drink for his precious dessert! 9°C.