magiclake summer 2008

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Jean Marc Droulers ci accoglie nel parco di Villa d’Este. Di famiglia francese – il padre era imprenditore tessile e si stabilì sul Lario nel 1927 per non lasciarlo più – dal 1967 Droulers è ai vertici del grand hotel italiano più famoso nel mondo con la carica di amministratore delegato. L’incontro è per parlare del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, che Droulers, con il suo raffinato accento francese, misurando le parole e le pause, introduce così: «Un albergo non è solo un posto dove mangiare e dormire, ma dovrebbe essere essenzialmente un luogo di incontri. Deve suscitare delle occasioni di scambi culturali che sarebbero impossibili e impensabili in un soggiorno in un’abitazione. Per favorire la socializzazione servono anche gli eventi. Da quando sono qui ho cercato e creduto in pochi appuntamenti di altissimo livello e di qualità». Sì, i grandi eventi di Villa d’Este: Droulers iniziò con il tessile, la moda. Nei primi anni Settanta incontrò Giuseppe Jermi e Riccardo Mantero per proporre una rassegna dei tessuti di altissimo livello. Nacque Ideacomo, due appuntamenti l’anno, momenti di incontro tra i grandi stilisti, da Versace a Lagerfeld, che decidevano a Villa d’Este in che direzione sarebbe andata la moda mondiale. La fiera tessile cambierà poi pelle e si staccherà dal grand hotel. Ha una storia diversa, invece, il Concorso d’Eleganza. Il Concorso Internazionale d’Eleganza per automobili “Coppa d’Oro Villa d’Este” si realizza per la prima volta il 1° settembre 1929 per iniziativa congiunta dell’Automobile Club di Como, del Grand Hotel Villa d’Este e del Comitato di Cura di Como. La fama dei luoghi e l’impeccabile soluzione logistica che mette in gioco gli scenari inimitabili dei giardini di Villa Olmo e di Villa d’Este distinguono subito la manifestazione dalle numerose indette in altre pur celebri località di villeggiatura. Con oltre 80 concorrenti e vetture di primissimo livello già dalla prima edizione, il Concorso di Villa d’Este eguaglia per prestigio le analoghe manifestazioni di Monte Carlo e di Parigi. In un inconsapevole canto del cigno vince il premio di eccellenza un’Isotta Fraschini carrozzata Sala. «Il concorso era nato grazie ai designer e ai carrozzieri che alla fine degli anni Venti facevano il mondo dell’auto – spiega Droulers – Nel 1929 Milano era la culla delle carrozzerie speciali con i vari Farina, Castagna, Zagato e Touring. La Milano-Laghi è stata la prima autostrada realizzata in Italia, così Villa d’Este, luogo elitario, meta di clientela facoltosa e collocato al termine dell’autostrada, sembrò la località migliore per realizzare l’esposizione». Carrozzerie speciali, lusso, prestigio, dopo oltre un ventennio e altrettante edizioni del Concorso, il mercato dell’auto fuoriserie conosce tempi di crisi. L’evento originariamente previsto per il settembre 1951 non ha luogo: un comunicato Csai ne annunciava il rinvio sine die. Lo stato di crisi dell’attività carrozziera si era tanto aggravato da lasciar sopravvivere solo le pochissime imprese in grado di convertirsi a una attività industriale. «I carrozzieri milanesi subiscono negli anni Cinquanta il salto di qualità dei colleghi torinesi – ricorda Droulers – che si applicano nel diverso settore delle auto di serie, a edizione limitata. Bertone e Pininfarina diventano leader del mercato delle speciali. L’auto fuoriserie frutto della creatività dei carrozzieri milanesi viene considerata un oggetto del passato. Il veicolo prodotto in catena di montaggio è garanzia di modernità e affidabilità. Il mondo sta cambiando, sono anni in cui vi è disaffezione per il passato, si vendono i palazzi storici per vivere in nuovi appartamenti, i maggiolini per i mobili danesi». Si dovranno aspettare gli anni Settanta e Ottanta,

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Nobility on four wheels at the

Villa D’ESTE con la rinascita del collezionismo, prima di pensare di riproporre il concorso. Il primo tentativo nel 1986 non prende piede, mentre la riedizione del 1995 è un successo e da allora il concorso diventa un must per il mondo dell’auto. «L’appuntamento è ogni anno per l’ultimo weekend di aprile, subito dopo il Salone di Ginevra. Siamo riusciti a tenere elevatissima la qualità delle auto selezionate, aprendo anche alle concept car, un filone creativo che riprende gli albori del concorso e richiama ingegneri e responsabili del design delle auto a caccia delle tendenze future. Ogni anno sfilano 55 auto d’epoca e 15 concept car, sono 250 i giornalisti accreditati da tutto il mondo, ormai l’evento è nel calendario del lusso internazionale – commenta l’ad di Villa d’Este – Si stima che articoli con immagini del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este vengano sfogliati nei giorni dell’esposizione da 50 milioni di lettori in tutto il mondo. L’impatto dell’evento, anche a livello territoriale e di indotto, è grandissimo». Tra i proprietari delle auto esposte non sono neppure mancati ospiti stravaganti, come Helmut Newton, uno dei fotografi più audaci e celebrati del Novecento, con la sua “Newton-Mobile”. Grande amante delle quattro ruote, pochi mesi più tardi, nel gennaio 2004, l’artista morirà lungo il Sunset Boulevard di Los Angeles per un improvviso infarto mentre è al volante di una sfavillante Cadillac. Villa d’Este pensa e allestisce direttamente l’evento fino

al 2004, quando il gruppo Bmw già sponsor subentra anche per gli aspetti organizzativi. Dagli anni Novanta, il concorso ha visto migliorare di edizione in edizione i suoi contenuti. Oggi il programma è diviso tra una giornata al Grand Hotel Villa d’Este e una a Villa Erba. Il parco di Villa d’Este fa da cornice all’esposizione di circa 50 automobili d’epoca costruite tra gli anni Venti e Settanta, suddivise in categorie omogenee. La giuria formata da eminenti conoscitori del mondo dell’automobile assegna il premio “Best of Show”, offerto dal Gruppo Bmw, all’automobile che più di ogni altra sa esprimere bellezza, passione e unicità. Gli applausi e i voti del pubblico alle auto in gara decidono invece il vincitore del premio più tradizionale e ambito: la Coppa d’Oro Villa d’Este. Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este ha introdotto dal 2002 un nuovo premio riservato alle concept car e ai prototipi contemporanei e basato essenzialmente sul design e sulle sue tendenze, alcune delle quali verranno introdotte nella produzione del futuro. «Pochi eventi di altissimo livello, che cadenzano la stagione. Alcuni crescono come Ambrosetti, altri muoiono o continuano a svilupparsi lontano da qui per difficoltà di convivenza. Ora stiamo pensando a un appuntamento di altissima qualità legato al vino, ma è ancora troppo presto per parlarne», conclude Droulers.

Sopra, una delle auto che hanno preso parte all’ultima edizione del concorso (foto Sergio Baricci). A destra, Villa d’Este, 13 Settembre 1931, Josette Pozzo con la Gran Coppa d’Oro. L’Alfa Romeo 6C 1750 GS “Flying Star” della Carrozzeria Touring. (foto Piero Vasconi - Archivio Carlo Felice Bianchi Anderloni) Above, one of the cars at the concourse last edition. Right, the winner of Gran Coppa d’Oro, Josette Pozzo at Villa d’Este the 13rd September 1931. The car is an Alfa Romeo 6C 1750 GS ‘Flying Star’ by Touring Company

Jean Marc Droulers welcomes us to the Villa d’Este park. He is from a French family - his father was a textile entrepreneur who settled on the Lario in 1927 and never left. Since 1967, Droulers has been the administrator in charge of the most famous Grand Hotel in Italy. The meeting is to talk about the Villa d’Este Elegance Competition which Droulers introduces in the following way: “A hotel is not only a place to eat and sleep. It should essentially be a meeting place for cultural exchanges that would be impossible and unthinkable in a living room. Since I have been here, I have only supported a few events of the highest quality”. Yes, Droulers began with textile and fashion. During the early Seventies he met Giuseppe Jermi and Riccardo Mantero to prose an event with the highest quality textiles. Ideacomo was founded, with two meetings a year. At the Villa d’Este, Meetings between the best stylists, from Versace to Lagerfeld, decided what direction global fashion would take. The textile fair is no longer run at the Villa d’Este. The Elegance Competition has a different history. The International Elegance Competition for automobiles ‘Villa d’Este Gold Cup’ took place for the first time on the 1st of September 1929 due to the combined initiative of the Como Automobile Club, the Villa d’Este Grand Hotel, and the Como Curatorial Committee. The fame of the places, the impeccable

logistics put in place and the unmatchable gardens of Villa Olmo and Villa d’Este distinguished the location from other famous localities. With more than 80 participants and first edition cars of the highest quality, the Villa d’Este competition equaled in prestige those that were taking place in Monte Carlo and Paris. “The competition began thanks to designers and car manufacturers at the end of the Twenties” Droulers explains. “In 1929 Milan was the centre for specialized car manufacturers including Farina, Castagna, Zagato and Touring. The Milano-Laghi was the first Italian motorway. Thus it seemed the best place to establish the exhibition was the Villa d’Este, an elite place at the end of the motorway”. After more than twenty years and as many Competitions, specialized car manufacturers of custom-built automobiles experienced a period of crisis. The event originally predicted for September 1951, did not take place. The state of crisis had worsened so that only a few businesses able to convert to industrial activity survived. “During the Fifties, the Milanese car manufactures were surpassed by their colleagues in Turin who applied themselves to making limited edition automobiles. Bertone and Pininfarina became leaders of the specialized market. Custombuilt cars, a product of the Milanese car industry, were considered a thing of the past. The vehicle made on a production line was a guarantee of modernity and

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