Tesi Sappa Mattia parchi avventura

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Come rimediare al bisogno di avventura? Una prima strada è già stata evidenziata in apertura della tesi segnalando l’esperienza (purtroppo conclusa sul finire degli anni 80’ del secolo scorso) dei parchi Robinson, luoghi non strutturati dove veniva garantita ai bambini la possibilità di costruirsi i propri giochi, la libertà di movimento e di esplorazione, che non si esaurivano all’interno del servizio ma si aprivano agli spazi esterni, naturali o del quartiere stesso dove i ragazzi vivevano.20 Di fatto veniva promosso un tipo di gioco avventuroso e al contempo rischioso, che non trova più spazio nei moderni parchi gioco urbani, altamente strutturati e dove il rischio, visto escusivamente in chiave negativa viene rimosso da regole e divieti. Alle fine del primo capitolo mi ero quindi domandato se il parco avventura poteva essere un possibile contesto nel quale poter ritrovare un senso autentico di avventura. Ed ancora se tale contesto potesse quindi assumere un ruolo educativo per i bambini del XXI secolo? La risposta che emerge dal lavoro di questa tesi è un: “SI convinto, ma ad alcune condizioni…” che saranno declinate più avanti. Come ho cercato di mostrare un parco avventura è generalmente collocato in luoghi naturalisticamente interessanti, all’aperto ed irregolari, propone esperienze dirette che chiamano in causa mente e corpo, fa vivere emozioni forti legate al superare ostacoli e difficoltà dei percorsi aerei. Seppur in una situazione controllata e fortemente strutturata dal punto di vista delle regole di comportamento e dei materiali e strumenti usati, sembra esserci la percezione da parte dei fruitori di quel pizzico di rischio intrinseco al concetto stesso d’avventura, tant’è che come mostrano i dati raccolti nel quarto capitolo ad un certo punto i bambini decidono di rinunciare a sperimentare i percorsi troppo alti! L’intenzione dell’Associazione Italiana Parchi Avventura – PAI (rappresenta oltre 80 parchi italiani) di attivare una collaborazione con l’università, entrando in contatto con il professor Fabrizio Bertolino, dimostra come vi sia una forte sensibilità e interesse ad

20 Pont L., (2013) Educare al rischio e all’avventura: attualizzazione della proposta dei Parchi Robinson, tesi di laurea corso di Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Valle d’Aosta, Relatore prof. F. Bertolino.

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