Aprile 2009

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Vai e Non Peccare Pi첫

30175 Marghera Ve - Aprile 2009

Opera San Luigi Orione

Parrocchia S. Pio X - periodico di comunicazione-

Dai Nuova Vita al Creato


Dove c’eravamo lasciati?

E’ passato un po’ di tempo dall’ultimo numero del nostro giornalino “La Voce”. Ma ora, con grande gioia, vi annunciamo la ripresa di questa bella tradizione di raccontare la vita della nostra comunità parrocchiale attraverso questo strumento di raccordo e informazione che periodicamente vi terrà aggiornati su iniziative, esperienze, riflessioni, scelte pastorali … un modo per scandire il passo del nostro essere chiesa.

Il giornale parrocchiale “La Voce” vuole essere una opportunità aperta a tutti per riflettere, condividere, informare e possibilmente formare alla fede. E’ un “luogo” in cui tutti possono sentirsi a casa e trovare spazio per poter condividere ciò che ci accomuna: la fede in Gesù Cristo e la passione per l’uomo ed il nostro tempo, il nostro territorio. Chiediamo pertanto il sostegno di tutti non solo nel leggere e divulgare questo strumento informativo-formativo, ma nel partecipare fattivamente e attivamente con articoli, riflessioni ecc. Ed allora? Buon cammino a tutti!

Tutti i sacerdoti della Parrocchia e le suore della Scuola Materna augurano ai lettori de

una grande

Buona e Santa Pasqua 2009 22

Anno della Riconciliazione - Anno della Riconciliazione


La Parola del Parroco

Primi passi … Quante volte nella vita ti sarà capitato di desiderare ed attendere una cosa in modo così intenso e vivo e nello stesso tempo di dovervi rinunciare a causa di una momentanea impossibilità ed irrealizzabilità di certi Ancora seminarista a Velletri con don Fausto eventi… ebbene a me è successo che e il Santo Padre dopo soli due anni di permanenza a Roma presso l’Istituto di Teologia di don Orione si presentasse la possibilità di realizzare un sogno per anni coltivato e ultimamente solo accarezzato … Correva l’anno 2008, ieri, quando il primo maggio arrivò la fatidica telefonata che prospettava un possibile ritorno al nord e precisamente in Veneto, terra spesso visitata ma poco conosciuta e …, udite udite a Marghera e non solo … in una parrocchia!!! Ecco l’avverarsi all’orizzonte di un evento tanto atteso. Grazia di Dio. Le emozioni di quei momenti le ricordo ancora come se fosse oggi … e che rispondono al nome di ansia … “ce la farò?”, incertezza … “come mai adesso?”, stupore … “perché proprio io?”, ma soprattutto gioia … “grazie Signore!”. Da allora ne sono passati di … mesi!!! Mi sembra di essere in mezzo a voi da tanto tempo … ed invece è solo in apparenza. Proprio così, solo in apparenza! Perché? E’ presto detto … in quanto sento un profondo rispetto misto a stupore nell’avvicinare ogni giorno le persone che nella mia parrocchia (sensazione mai provata …) incontro, saluto, ascolto nella visita alle famiglie, cerco di comprendere e soprattutto imparo ad amare. La firma ufficiale

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La Parola del Parroco

Ricordo i miei primi passi accanto a don Fausto, la meraviglia di tanta familiarità ed affabilità con persone tra le più diverse; i nomi da imparare, i luoghi da visitare, le incombenze da memorizzare … un turbinio di movimenti, di appuntamenti, di impegni da rammentare e di attività da preparare … quanta grazia di Dio! E mi dicevo: “eppure tutto questo ha un perché, ha una sua ragion d’essere, ecco il segreto è proprio Lui, tutto ha un suo centro … quel Gesù Cristo venuto a rivelarci il Padre; ecco la nostra prima vocazione: con-centrati in Cristo Gesù!” Ricordo i miei primi passi dopo la partenza di don Fausto, la tensione delle prime giornate, il vuoto lasciato, un’assenza che pesa e la sensazione strana di chi si sente, suo malgrado, al centro, e mi dicevo “ora tutti chiederanno del parroco, sì di … di me!”. Anche se lo neghi, c’è e si avverte quello spazio umano in cui ti senti osservato, La prima Parola studiato, paragonato … inevitabile, scontato eppure in me non è mai venuta meno la certezza di trovarmi in un ambiente in cui le persone ci sono perché ci credono e quello in cui credono deve essere sempre al primo posto, al di sopra di tutto anche delle proprie debolezze e fragilità; ecco che cosa fa di noi una comunità ma una comunità cristiana: quella fede che ci accomuna e che deve essere sempre la sola chiave per entrare, stare e leggere ogni avvenimento che nella comunità stessa accade. Ricordo i miei primi passi con don Fioravante e don Daniele, due confratelli conosciuti e stimati; le prime giornate scandite dai colloqui sulla parrocchia, progetti, dialoghi che mirano a spiegare, illustrare il cammino fatto, ciò che ci attende, le urgenze che incombono e le attese che la gente vive. Emerge chiara la convinzione ancora una volta che nulla avviene per caso ma che tutto risponde ad un disegno che ci supera ed è infinitamente più grande, ma nello stesso tempo chiede di poter mettere radici lungo i solchi dei nostri passi; è il progetto di Dio che si innerva e si innesta nella vita di ogni uomo: noi al servizio di questo Disegno.

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La Parola del Parroco

Ricordo i miei primi passi nel visitare le famiglie di ammalati ed anziani per la benedizione. Un’attesa accumulata negli anni, vissuta con trepidazione e finalmente compiuta. Lo si legge nello sguardo stupito, meravigliato di persone anziane che ricordano ancora “la prima volta” di don Angelo Mezzalira, primo parroco mai dimenticato perché sempre amato; lo vedo nello stupore e a volte nella diffidenza di chi al telefono non crede possibile sia davvero il parroco che annuncia all’indomani la visita proprio nella loro casa. Tempo fa una mamma che collabora in parrocchia mi passa questo slogan fresco fresco: “dai campanili ai campanelli”, che bello credere in un Dio che non aspetta noi, i nostri devozionismi, le nostre ritualità, ma che si fa prossimo a ciascuno e soprattutto a chi vive nel bisogno e nella solitudine. E poi quella frase: “Padre, torni presto …”. Ricordo i miei primi passi nel guidare gli incontri delle commissioni e del consiglio pastorale, momenti pieni di trepidazione, la curiosità di conoscere le persone, le dinamiche interne, le sensibilità … anni di storia, di cammini percorsi insieme, i ricordi di accesi dibattiti, la voglia di sempre … esserci ed in modo critico, costruttivo mai fazioso e banale, ma con la passione di andare sempre più in profondità agli eventi, alle decisioni senza mai subirle, sapendo fare dei passi indietro per il bene comune, per un bene più grande, per il bene di tutti. Questo è il segno di una presenza che sa esserci ma per uno stile di servizio e non di predominio. Ricordo i miei primi passi accanto a persone colpite da un lutto in famiglia la pochezza delle parole, la fragilità di una spiegazione, l’inadeguatezza di un perché mai esauriente e nello stesso tempo la preziosità di una presenza spesso silente ma sempre gradita, attesa e richiesta. La dimensione del dolore come parte della nostra esperienza umana che nel cristiano viene ad L’incontro con i giovani assumere significati Anno della Riconciliazione - Anno della Riconciliazione

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La Parola del Parroco

nuovi, insperati perché carichi di una promessa: “Io sono sempre con voi”. Ed in questa certezza si apre una via, la via della speranza che non delude perché trova la sua dimora nel cuore stesso di Dio. Ricordo i miei primi passi nell’avvicinare e conoscere i ragazzi del patronato … le feste, i compleanni, le pizzate e per finire qualche sfida a calciobalilla … l’impaccio delle prime parole, il trovare argomenti comuni e discorsi condivisi … per lasciare spazio poi alla naturalezza dello scherzo, della presa in giro … giovani belli, complicati ma veri, costanti ma non sempre, bisognosi di attenzione, ascolto ed interessamento, l’importanza di esserci anche solo per due chiacchiere attorno ad una pizza, ma da lì nasce la scoperta di come e quanto vivono l’oggi, i loro sogni, le loro contraddizioni … Don Orione e i giovani! Quanta passione, quanta … Ricordo i miei primi passi nelle celebrazioni eucaristiche … quando la fama della nostra parrocchia arriva oltre i confini della “Serenissima”, la precisione, la competenza, la puntualità organizzativa, la partecipazione dei bambini, l’animazione canora … la solennità mai fine a se stessa ma come frutto di una partecipazione corale, comunitaria. Un’espressione sale dal cuore: “che bello!”, è sentirsi dentro una comunità che fa festa attorno al Signore, anche con qualche parola di troppo … Sentirsi dentro quel Mistero che è Fonte e Culmine del nostro essere discepoli del Signore chiamati durante questo anno pastorale ad invocare e costruire insieme il dono della Riconciliazione … anche per questo Rendimento di Grazie. Primi passi, i miei, i vostri, i Suoi … i NOSTRI!

Chi va e chi viene

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Appuntamenti

Domenica 5 Aprile

Domenica delle Palme Ore 9.15: Benedizione dell’ulivo e processione delle palme

Lunedì 6 Aprile - Quarantore

Ore 7.30: S. Messa e a seguire esposizione del Santissimo e celebrazione delle Lodi. Adorazione continua tutto il giorno. Ore 17.00: Adorazione comunitaria, celebrazione dei vespri e benedizione Ore 18.00: S. Messa con omelia Ore 18.30: Incontro di preghiera del gruppo “Rinnovamento nello Spirito”.

Martedì 7 Aprile - Quarantore

Ore 7.30: S. Messa e a seguire esposizione del Santissimo e celebrazione delle Lodi. Adorazione continua tutto il giorno. Ore 17.00: Adorazione comunitaria, celebrazione dei vespri e benedizione Ore 18.00: Liturgia penitenziale comunitaria

Mercoledì 8 Aprile - Quarantore

Ore 7.30: S. Messa e a seguire esposizione del Santissimo e celebrazione delle Lodi. Adorazione continua tutto il giorno.. Ore 17.00: Adorazione comunitaria, celebrazione dei vespri e benedizione Ore 18.00: S. Messa con omelia

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Appuntamenti

Giovedì 9 Aprile

Ore 7.15: Celebrazione delle lodi Ore 9.30: S. Messa del Crisma alla Basilica di San Marco a Venezia Ore 18.30: Celebrazione della messa in“Coena Domini”, ultima cena di Gesù e Lavanda dei piedi

Venerdì 10 Aprile

Giornata di digiuno e astinenza dalle carni Ore 8.00: Celebrazioni dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi Ore 18.00: Celebrazione della Passione di Gesù e adorazione della Croce

Sabato 11 Aprile

Ore 8.00: Celebrazioni dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi Dalle ore 9.00 alla 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.30 i sacerdoti sono disponibili per le confessioni Ore 21.30: davanti alla chiesa daremo inizio alla celebrazione della VEGLIA PASQUALE con la liturgia del fuoco e della luce.

Domenica 12 Aprile

PASQUA DI RESURREZIONE Le sante messe saranno celebrate nei seguenti orari: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00.

Lunedì 13 Aprile

LUNEDI’ DELL’ANGELO Gli orari delle S. messe sono i seguenti: 8.00 - 11.00 - 18.00.

Martedì 14 Aprile

Ore 20.45: Consiglio Pastorale Parrocchiale

Giovedì 16 Aprile

Ore 17.00 Adorazione Eucaristica Ore 20.45 Rosario per la pace 8

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Appuntamenti

Venerdì 17 - 24 Aprile Ore 20.45 Coro adulti

Domenica 19 Aprile

2a di Pasqua Convegno - Incontro per Operatori Pastorali delle Parrocchie orionine dell’alta Italia a Marghera, San Pio X

Settimana degli incontri delle Piccole Comunità Lunedì 20-27 Aprile

Ore 18.30: Incontro del gruppo “Rinnovamento nello Spirito”

Giovedì 23 Aprile

Ore 17.00 Adorazione Eucaristica Ore 20.45 Rosario per la pace

Sabato 25 Aprile

San Marco Evangelista Patrono della nostra Diocesi SS. Messe ore 8.00 - 11.00 - 18.00

Domenica 26 Aprile

3a di Pasqua Ore 11.00 Battesimi comunitari

Mercoledì 29 Aprile

Ore 20.45 In asilo incontro con “Gli Amici di Don Orione”

Giovedì 30 Aprile

Ore 17.00 Adorazione Eucaristica Ore 20.45 Rosario per la pace

Venerdì 1° Maggio

San Giuseppe Lavoratore Inizia oggi il Mese dedicato alla Madonna: Dal lunedì al venerdì alle ore 20,30 si reciterà il Rosario in chiesa

Sabato 2 Maggio

Pellegrinaggio in Santuario Mariano Anno della Riconciliazione - Anno della Riconciliazione

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Prime Confessioni

Con gioia, don Giuseppe e don Daniele assieme alle catechiste Elisa, Katia, Silvana e Federica sono felici di presentarvi i bambini che il 31 maggio riceveranno per la prima volta il Sacramento della Riconciliazione : ARONNE CHIARA BORGHI TOMMASO BRAZZODURO NADIR CESCO MARTINA CITTON MARTINA COPPA SEBASTIANO DE BENETTI MATTEO DESERI RICCARDO DI MICCO FRANCESCO FANTIN MICHELANGELO FAVARETTO ILARIA FORMENTON MANUEL FRIGATO LORENZO GAVA GIORGIO GHEZZO LORENZO GIURIN ROUL GOBBATO PIETRO LAMON PIETRO MARAFANTE SEBASTIANO MARIGO ASIA MENIN ALESSIO MONTEFUSCO ALESSANDRO

MORETTI ANNACHIARA MORETTO RICCARDO OLIOSI ALICE PAPETTE MARCO PERINI GIADA PERINI SARA PIETROBON GIOSUE’ PIVA NICOLO’ RIZZIOLI DENISE RONCHI SARA ROSSETTI ALICE SEMENZATO FILIPPO SENIN FEDERICA SIMION MADDALENA TITO ROUL VERONESE SIMONE VIANELLO LUCA VIANELLO MARTA ZANON GIORGIA ZECCHINI MATTIA ZOTTI AGNESE ZOTTI ANDREA

Li accompagniamo con la preghiera affinché l’incontro con Gesù che perdona segni la loro vita e li faccia camminare sempre sulla via del bene e della luce. 10

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Prime Comunioni

Gesù

per la Prima Volta

“Lasciate che i bambini vengano a me” disse un giorno Gesù ai discepoli che volevano allontanarli, quasi disturbassero il Maestro di Nazareth. Ancora oggi il Signore Gesù vuole i nostri fanciulli accanto a sé, li accoglie alla sua mensa, si dona loro in quel cibo; quel cibo che il mondo non sa dare, cibo che sazia la fame di amore, di giustizia e di pace. L’incontro con Gesù nell’Eucarestia è una tappa significativa nel loro cammino cristiano. Chiedendo alla comunità di accompagnarli nella preghiera li presentiamo. il prossimo 24 maggio riceveranno Gesù per la Prima Volta nell’Eucarestia: BARINA ELISA BENEDETTI ANDREA BERTI NICOLO’ BERTI MARTINA BEVILACQUA MARCO CARRARO EVA CASARIN ALVISE CASTELLANO CAMILLA CHINELLATO SARA COSTANTINI GABRIELE DI TOMMASI DESIREE FAVARETTO MAYA FIORE MICHAEL FUNES MARTA GALLICIOLI GIADA GIANOLLI MICHELA GIUGE MARCO GRADARA GABRIELE LUGATO MANUEL MANENTE MARTA MARINELLI FILIPPO MAZZAROVICH MANUEL

Le catechiste

Suor Eusebia Suor Eletta e Marta Battistella Suor Angela e Sonia Tessarotto Laura Murolo

MONTI CLAUDIA MUZZOLIN DANIELE NALESSO GAIA PADOVAN MATTEO PAONESSA ASIA PARO ENRICO PASIAN THOMAS PATARROYO VALENTINA PAVANELLO GIULIA PERINI GAIA ROSSO SAMANTHA RUZZENE CARLOS ALBERTO SALMASO ELEONORA SCARPA YARI SEGNELLI GIADA SINOPOLI GAIA SOPPELSA ALVISE SOPPELSA MATTEO SOPPELSA GIORGIA TAGLIAPIETRA NICOLA TAVELLA MARCO TURCO ELISA VIANELLO CAMILLA VIO DENIS ZANE LARA ZIGIOTTI IRIS

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Qui Scuola Materna

“Festa della Vita” 1 Febbraio 2009 Anche quest’anno, come sempre, nella nostra parrocchia viene proposta la “Festa della Vita”, un’ occasione molto importante per ricordare a tutti noi il grande dono che Dio gratuitamente ci fa ogni giorno. Vengono invitati per l’occasione i bambini battezzati nell’anno; bambini nati a vita nuova che entrano a far parte della comunità cristiana e quelli della nostra scuola materna parrocchiale che stanno entrando a far parte della comunità in modo attivo. Come ormai è tradizione i nostri piccoli hanno collaborato all’animazione della S. Messa con i canti e le preghiere dei fedeli, mentre all’Offertorio una famiglia della scuola ha portato un testo per facilitare la preghiera in famiglia come momento forte di condivisione della fede e di crescita spirituale. La scuola inserisce questa ed altre feste nella Programmazione annuale. La nostra scuola paritaria non si pone il solo obiettivo di fornire un servizio di pubblica istruzione ma punta ad accogliere le famiglie, specialmente quelle nuove, all’interno della comunità grazie anche a queste occasioni.

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Qui Scuola Materna

Questo clima accogliente favorisce la partecipazione numerosa e attiva dei genitori all’organizzazione di questi eventi creando così un clima di familiare collaborazione. La didattica vuole essere globale, per coinvolgere il bambino in tutta la sua persona che semplificando, è formata da tre elementi:

mente, mano e cuore. Rientra nella normalità che una scuola si preoccupi della crescita intellettiva dei bambini e che trattandosi di una scuola materna utilizzi un metodo che preveda attività pratiche ma non è altrettanto scontato che si impegni anche per uno sviluppo morale coerente con la fede cristiana. E proprio quest’ultimo punto il fiore all’occhiello della nostra scuola materna che si realizza grazie soprattutto con l’amore e la dedizione delle nostre suore orionine e alle insegnanti profondamente animate da principi cristiani.

Chi fosse interessato ad alcuni momenti dell’avvenimento in chiesa del 1° febbraio lo potrà scaricare da internet attraverso il sito http://marko1981.altervista.otg7vita2009.zip Le insegnanti: Chiara, Elisa, Liliana, Francesca

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Parrocchia viva

Radio Maria a San Pio X

per le tonalità dei microfoni.

E’ una giornata fredda di Gennaio, un sabato come tanti altri, ma nella nostra chiesetta c’è l’emittente “Radio Maria” che manda in diretta attraverso l’etere, la recita del Rosario e la Santa Messa del mattino. Siamo tutti elettrizzati per l’evento: forse contagiati dalla responsabile radio-cronista Alessia che nervosamente tocca e ritocca tutti i microfoni e i potenziometri, ha una attenzione per tutto l’apparato trasmittente, mette e rimette la cuffia, è piena di suggerimenti per la sua assistente e

Finalmente Don Giuseppe (con le sue omelie mi mette sempre in crisi) entra seguito da Don Daniele e così si può cominciare. Il canto di inizio è un meraviglioso inno alla Madonna a cui segue il Santo Rosario. Durante la recita sento che il cuore si riempie d’amore per questa Madre che ha offerto il Figlio a tutta l’umanità Personalmente certe volte la volontà di Dio mi va un po’ stretta. Ma pensando quanta sofferenza nostra Madre ha provato nel vedere suo Figlio sulla croce, i miei perché si dissolvono e dico: sia fatta la tua volontà. Inizia la Santa messa che viene accompagnata dai canti e allora prego con il cuore per tutta la tristezza di questa terra, per coloro che soffrono nel corpo e nell’anima, per quelli che hanno nel cuore la solitudine. Ancora una volta credo che questo sia il modo migliore per lodare nostra Madre e suo Figlio cercando di seguire il suo esempio: amare, amare con tutto il cuore! Alla fine siamo tutti felici di questa esperienza. La signora Alessia, finalmente rilassata ci comunica che tutto è andato bene e si complimenta con Katia, con i musicisti e con tutto il coro. Abbiamo sforato il tempo a disposizione ma solo di poco. Aspettiamo la prossima volta. Anita Da Lio 14

Alessia, responsabile del collegamento

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Banco Alimentare

Carità nel servizio e servizio della Carità Nella nostra parrocchia, nell’ambito del servizio Caritas, è attivo, da circa otto anni, lo Sportello Alimentare. Inizialmente è nato per venire incontro alle famiglie in difficoltà che continuamente si rivolgevano al parroco, ma poi questa attività si è estesa anche e prevalentemente ai sempre più numerosi extracomunitari per un primo aiuto al momento del loro arrivo nel nostro territorio parrocchiale. Ultimamente si rivolgono allo Sportello anche famiglie di altre comunità parrocchiali di Marghera alle quali viene erogato un aiuto, previa segnalazione scritta del loro Parroco. Dopo l’accoglienza e una sommaria valutazione dello stato di bisogno, attualmente vengono assistite circa 90 famiglie, suddivise tra il martedì e il mercoledì, su un elenco di circa 300 richieste. In verità lo Sportello può dare ben poco: infatti l’aiuto consiste in una borsa contenente alcuni viveri di prima necessità che provenienti dal Banco Alimentare di Udine, dove alcuni operatori mensilmente si recano per il prelievo, come contributo comunitario. Altri generi alimentari vengono offerti dai nostri parrocchiani e un buon contributo avviene durante la raccolta che si effettua prima del Natale. Tutto il servizio viene svolto da persone sensibili e soprattutto altruiste che dedicano tempo e amore nei vari compiti come l’accoglienza, il conforto, un grande senso di rispetto e di ascolto ma anche la manualità delle cose pratiche come lo smistamento dei cibi e la distribuzione delle borse, la pulizia degli ambienti. Tanti sono i bisogni: sempre poco quello che diamo ed per questo che a chi è generoso e a chi può chiediamo qualche contributo o in generi alimentari (pasta, scatolame, zucchero, riso ecc) che può essere portato nel cestone all’ingresso della chiesa e ritirato dagli operatori oppure, se qualcuno più benestante desiderasse contribuire con denaro, lo potrà fare direttamente con il Parroco. Se infine qualche persona vorrà regalare un po’ di tempo sarà accettato con ancora più ringraziamenti. Logo Banco Alimentare - Udine

Luciana e Gervasio, due Operatori

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Parrocchia viva

8 marzo, i ragazzi si interrogano Speriamo che ce ne siano altri momenti così!

Domenica 8 marzo nel patronato della chiesa di San Pio X, è stato fatto il “tradizionale” ritiro di quaresima tra ragazzi. Il ritiro è cominciato con la messa delle 9,30, poi ci siamo recati in sala teatro, dove abbiamo fatto alcuni bans in compagnia di tutti i bambini, di ogni età. Dopo aver fatto questo abbiamo giocato a squadre per un po’ di tempo. Ci siamo poi divisi in classi, ognuna delle quali ha riflettuto sullo stesso argomento: La parabola del Figliol Prodigo. Abbiamo approfondito alcune parole: solitudine, io e te, accettarsi, guardarsi dentro, rivoluzione A seguire pranzo all’aperto, in lunghe e allegre tavolate. Successivamente al pranzo, c’è stato un po’ di tempo libero, in cui i ragazzi giocavano a calcio, e le ragazze saltavano la corda. Siamo poi tornati nelle diverse aule dove abbiamo lavorato. Con degli stampi di mani, abbiamo creato la nostra mano, con diversi cartoncini colorati sui quali ognuno di noi ha scritto sul braccio il proprio impegno per la quaresima. Infine abbiamo svolto un gioco, riguardante la precedente riflessione. Praticamente, ognuno di noi aveva una valigetta di carta, su cui vi erano disegnate alcune tabelle. Con i giochi situati in varie zone della parrocchia dovevamo riempire tutte le tabelle con i simboli di ciascun gioco. Ogni volta che completavamo una tabella ci recavamo in “banca”, in cui incollavano sopra ai simboli dei giochi: una parola delle cinque su cui avevamo riflettuto. Il tempo non è bastato, e non tutti sono riusciti a riempire la valigetta, completamente. Per ultimare la giornata, ci siamo recati in chiesa, dove abbiamo esposto il nostro percorso agli adulti. Ad ogni canzone alzavamo le nostre mani di carta e le sventolavamo. Per noi ragazzi questo ritiro è stato molto importante. Siamo stati insieme, ci siamo divertiti, ma allo stesso tempo abbiamo riflettuto su questo periodo di quaresima e ricordato come dobbiamo viverlo.

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Angela Benedetti e Serena Borme

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Parrocchia viva Domenica 8 marzo ho iniziato il lungo cammino della Quaresima. Per tutta la giornata, con divertenti giochi, i miei amici ed io abbiamo riflettuto su cinque parole: solitudine, io e te, accettarsi, guardarsi dentro, rivoluzione

Terminata la giornata, ho capito che queste parole riguardano ognuno di noi, perché nella vita quotidiana capita a tutti di guardarsi dentro e di accettarsi per quello che semplicemente si è. Capita anche spesso di dover rivoluzionare qualcosa di sé per migliorarsi o di voler stare in solitudine per riflettere. Altre volte è altrettanto importante relazionare con le persone. Per tutto questo, dopo aver riflettuto a lungo, ho deciso che questo sarà il mio percorso di riconciliazione e sarà la base per poter arrivare alla Pasqua interpretando così il suo vero significato. Giulia Berti

Un ritiro molto divertente ma anche molto riflessivo. Ogni classe è stata chiamata a pensare molto sul concetto della riconciliazione, cosa parlata anche sulla messa prima. Subito siamo andati in sala-teatro per ballare e divertirci in modo da iniziare il ritiro nel modo giusto. Poi ogni classe è andata nelle varie stanze per lavorare e riflettere. Per riuscire a comprendere bene il significato religioso della parola “riconciliazione ci hanno consegnato un foglio con delle domande ed esercizi. Dovevamo riflettere su cinque parole (azioni) che potevano aiutare a riconciliarsi: io e te, solitudine, accettarsi, rivoluzione, guardarsi dentro ed accettarsi. Dopo aver pranzato e concluso abbiamo giocato un po’ tra noi e subito dopo don Daniele assieme agli animatori ci hanno organizzato un gioco a coppie. Ognuno aveva una valigia di cartone da riempire con dei simboli ricavati dalle sfide vinte. Un certo numero di simboli formava una casella (più o meno simboli a seconda dell’età), e a ogni cinque caselle corrispondeva una parola. Finito il gioco abbiamo concluso il ritiro con una mini messa. Speriamo che ce ne siano altri così! Lorenzo Cazzaro

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Parrocchia viva

Entrando in chiesa, a destra... Natale è passato, si disfa il presepe, la capanna, le case e le statue vanno riposte nel magazzino in attesa del prossimo Natale. La statua della Madonna con Bambino deve essere rimessa sopra il suo piedistallo, nella nicchia dove da anni i fedeli vanno a pregare ed affidano a Lei gioie, ansie e dolori. I muri però sono sporchi e decidiamo di tinteggiarli; arriva Don Giuseppe che propone di arricchire la nicchia con altre statue oltre a quelle della Madonna, di San Giuseppe e di Sant’Antonio. Vengono aggiunti altri due piedistalli che ospiteranno la statua di San Luigi Orione, santo fondatore dell’ordine dei nostri sacerdoti e suore, e quella di San Luigi Gonzaga. (vedi articolo alla prossima pagina). La nostra Chiesa è capiente e luminosa, ma forse un po’ di colore la renderebbe più calda ed accogliente; con Don Giuseppe si decide quindi di intervenire, inserendo le statue in cornici esagonali che richiamano l’architettura della chiesa e tinteggiando gli sfondi di azzurro e giallo. Sono colori che nella tradizione iconografica della Chiesa simboleggiano il regno celeste: il giallo è la luce, l’azzurro è la leggerezza del cielo in cui si staglia la raggiera di splendore e santità emanata dalla Madre di Dio. Un piccolo servizio nell’intento di creare un clima che accompagni alla preghiera ed all’abbandono di fronte a chi intercede per noi con tanto amore presso il Padre. Lia, Laura e Monica 18

Due protagonisti all’opera

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Parrocchia viva

Una nuova statua:

San Luigi Gonzaga Nato nel castello di famiglia, a Castiglione delle Stiviere (MN) il 19 marzo del 1568, primo di sette figli ed erede al titolo, dal marchese Ferrante Gonzaga e da Marta Sana di Santena, fin dall’infanzia venne educato alla vita militare, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo. Ma a 10 anni Luigi decise che la sua strada sarebbe stata un’altra e cioè quella dell’umiltà e della castità; una vita dedicata al prossimo. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, in visita pastorale a Brescia. Nel 1581 si recò a Madrid per due anni, come paggio di corte (il padre era al servizio di Filippo di Spagna). Studiò lettere, scienza e filosofia, lesse testi spirituali e relazioni missionarie, pregò e maturò la sua dicisione di farsi Gesuita e, malgrado il padre fosse contrario, a 17 anni entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù. A Roma ebbe tra i suoi insegnanti e direttore spirituale San Roberto Bellarmino. Nel 1590/91 una serie di malattie infettive uccisero a Roma migliaia di persone tra cui i papi Sisto V, Urbano VII, Gregorio XIV. Luigi Gonzaga, insieme a Camillo De Lellis ed alcuni confratelli, si impegnò ad aiutare i contagiati dalle conseguenze dell’epidemia. Malato da tempo, dovette dedicarsi solo ai casi non contagiosi, ma, trovato in strada un apppestato, se lo caricò in spalla e lo portò in ospedale. Morì dopo pochi giorni. Aveva 23 anni. Il suo corpo è tumulato a Roma nello spendido altare della chiesa di Sant’Ignazio. Venne beatificato 14 anni più tardi da papa Paolo V il 19 ottobre 1605 e canonizzato il 31 Dicembre 1726 da papa Benedetto XII che lo dichiarò protettore degli studenti. Nel 1926 fu proclamato solennemente da Pio XI patrono della Gioventù Cattolica. Guercino, XVII sec. La vocazione di San Luigi Gonzaga Metropolitan Museum, New York

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PB 19


Riflessioni

RIFLESSIONI… di una notte stellata di Primavera

Stavo facendo gli Esercizi Spirituali in un centro di spiritualità di Siviglia. Sul mezzogiorno, mi sento chiamare per telefono: era il Provinciale di San Marziano Don Pierangelo. “Allora vuoi ritornare in Italia…?”. Pensavo che il tempo trascorso in Spagna potesse bastare e che fosse giunta l’ora di passare il “testimonio” ai nativi, già in numero sufficiente e preparati, per continuare il lavoro iniziato in quella Terra meravigliosa e piena di Speranza e quindi dopo lunga e sofferta meditazione, presentai ai Superiori di Roma la mia proposta, che, a seguito di parecchi colloqui, fu accettata. La mia risposta a Don Pierangelo quindi fu affermativa. Ed egli: “Dove vorresti andare?” “Possibilmente nel Veneto, sono padovano” “Benissimo…e in quale casa?” Pensavo a Chirignago, perché a questo compito educativo mi sentivo preparato; oppure nella casa di Trebaseleghe, perché anche questa missione la avevo sperimentata nella nostra Residenza per Anziani di Almonte in quel di Huelva, città Andaluza, “ma, ti senti tanto vecchio da…”, oppure al Berna tra i ragazzi, mia grande passione, oppure agli Artigianelli di Venezia o a Santa Maria la Longa…. Insomma tutte le opere del Veneto mi erano gradite all’infuori di Marghera poiché non rientrava nelle mie preferenze a causa di tutto ciò che si diceva – 33 anni fa (!) e cioè l’umidità, l’aria viziata dai miasmi causati dalle fabbriche, ecc., e Don Pierangelo, mi par di vederlo scuotere il capo con quel sorriso che lo caratterizzava, mi disse: ”…ma va là, caro Don Fioravante, tutte favole queste di Marghera: Chirignago è al completo di Sacerdoti, Trebaseleghe anche, così pure agli Artigianelli di Venezia e Santa Maria e al Berna di Mestre “. Qualche anno fa... 20

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Riflessioni

Incominciai a preoccuparmi… restava solo Marghera (!)…Gli dissi: ”allora resta solamente…” non finii la frase che mi disse: ” eh si, ho un posto per te a Marghera nella Parrocchia di San Pio X”. Tirai un lungo sospiro e dissi: ”va bene …”. Certamente percepì la contrarietà che in quel momento mi frullava nella testa e mi confortò: ”Non aver paura,vedrai che ti troverai, non bene ma molto bene, perché c’è tanta brava gente, meravigliosa e due grandi fratelli: Don Fausto e Don Roberto”. Devo confessare che nelle mie riflessioni, quando decisi di fare domanda per ritornare in Italia, avevo detto al Signore: ”se questa è la tua volontà ti ringrazio. Io non chiederò nulla e nessuna attenzione o particolarità, solo voglio fare la Tua santa volontà che mi manifesterai attraverso i miei Superiori”. Ed ecco una prima riflessione: Il Signore, quando mi sono messo nelle sue mani, non mi ha mai trattato male. A questo proposito, ricordo anche la mia andata in Spagna – 14 agosto 1970. Il Superiore Generale Don Giuseppe Zambarbieri, con una lettera, mi comunicava: “Abbiamo pensato a te. In Spagna sarebbe necessario il tuo servizio, tuttavia fammi sapere sinceramente che cosa ne pensi.” Gli risposi subito con una lettera chilometrica. Gli facevo presenti tutti i motivi per i quali io pensavo di non essere la persona più adatta per quella missione ecc. ecc. Pensavo di essere stato convincente, perché ce l’avevo messa tutta nel descrivere le difficoltà. Anche la risposta mi arrivò immediata, ma non chilometrica (!); solo poche righe che dicevano: ”Caro Don Fioravante, ti ringrazio di tutti i tuoi suggerimenti, giovedì 14 Agosto c’è l’aereo per Madrid. Ti accompagnerà Don Perlo. Ti benedico e ti ringrazio per la tua disponibilità”. Anno della Riconciliazione - Anno della Riconciliazione

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Riflessioni

Ho pensato: ”Caro mio, hai solo pochi giorni; prepara le valigia, saluta casa e... OLE”!!! Ma non finisce qui. Dove mi ha sbarcato l’aereo? Proprio nella piccola casa per bambini spastici, paralitici cerebrali, diversamente abili ecc., ed era ciò che io temevo di più! Poi con il tempo e con l’aiuto di Dio, non solo mi sono abituato a tutto questo, ma me ne sono innamorato. I Confratelli mi hanno aiutato molto, come pure le nostre sorelle Suore (tra queste ricordo particolarmente Suor Armida, che ora, guarda CASO (!) è qui tra noi. Ed è sempre Lui il Signore che muove i fili; ti sembra una cosa e poi è un’altra di meravigliosa. Torniamo a Marghera. Arrivai il 7 ottobre 2003 La prima persona che incontrai fu Don Roberto…un caro fratello abbondante in tutto, un caro grande amico benedetto, che dopo un effusivo abbraccio mi accompagnò a salutare il Parroco...E chi mi trovai davanti? Niente meno che Don Fausto! Era fatta. Tutta la mia prevenzione su Marghera sparì di colpo: ero a casa mia! Aveva ragione Don Pierangelo. Qui incontrai e incontro gente meravigliosa, dalle ragazze ai ragazzi; dai ciuffi alle ciuffe, dalle famiglie, agli anziani, agli ammalati; insomma una gioia immensa! Una nuova riflessione: Fidati del Signore: non ti tratterà mai male! Così, pieno di gioia, incominciai il mio cammino nella Parrocchia di San Pio X. Io, ce l’ho messa tutta! Il resto lo sa Lui, sempre Lui, solo Lui. Don Fioravante Agostini

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Non solo Parrocchia

La Madonnina è tornata al suo posto Finalmente! Dopo diversi anni la nostra Madonnina ha un suo posto stabile. Il presidente della Municipalità, Renato Panciera è intervenuto il 28 Febbraio scorso per presiedere la cerimonia di collocazione della statua della Madonnina vicino all’auditorium Monteverdi. Il Parroco di Sant’Antonio, frate Roberto Benvenuto, ha benedetto l’opera. Erano presenti per l’occasione anche il Parroco di San Michele don Roberto Berton e della chiesa della Resurrezione don Alfredo Basso assieme ad un buon centinaio di cittadini. La Municipalità ha colto l’occasione, su suggerimento di frate Benvenuto, per restaurare la statua in marmo bianco di Carrara che era diventata grigia a causa dell’inquinamento e della polvere. La Madonnina, (ormai così tutti noi l’abbiamo battezzata) ora ritorna più bella che mai dopo l’8 dicembre del 1954, Anno Mariano, in una posizione simile a quella originaria dopo 55 anni anche per favorire con il posizionamento attuale i fedeli che vorranno avvicinarsi per una preghiera o per portare fiori nella massima sicurezza: ciò che non era prima possibile. Infatti era stata collocata originariamente sul lato attuale del marciapiede ma un po’ più arretrata, verso via Rizzardi, lato stazione ferroviaria. Poi con la realizzazione della rotatoria, la Madonnina finì al centro del piazzale. La statua, ora bella e luminosa, che denota anche una sua qualità artistica, fu realizzata all’epoca in marmo di Carrara dallo scultore Tullio Andreani , lo stesso che realizzò le formelle in terracotta della chiesa di Sant’Antonio. Tratto dalla “Nuona Venezia” - PB

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Dall’India

Don Fausto scrive... Caro don Giuseppe, pace e bene dal Signore. Effettivamente è passato un bel po’ di tempo dalle ultime notizie. E’ passato quasi senza che me ne accorgessi: dopo che i nostri chierici don Fausto con l’immancabile sono rientrati dalle vacanze natalizie, “bindhi” la vita della comunità è ripresa con di benvenuto sulla fronte il suo solito ritmo, e le giornate sono volate via. L’occupazione principale, ovviamente, è stata la scuola, con l’impegno conseguente dello studio, ma non sono mancati altri momenti belli di vita di famiglia (il rinnovo dei voti religiosi del chierico Laercio, a Maria Sadan; il ministero del lettorato conferito a due altri nostri chierici...), e qualche piccola iniziativa pastorale (la Messa e il rosario settimanale con la gente del nostro quartierino, il doposcuola per un gruppetto di bambini del posto...). Insomma, anche se per il momento non possiamo fare grandi cose, siamo contenti; e il clima comunitario è sereno. Ora siamo arrivati alla fine dell’anno scolastico: martedì 3 marzo sarà l’ultimo giorno di lezione, poi cominceranno gli esami, che si dovrebbero concludere entro il 20 di marzo. Dopodichè i nostri chierici si divideranno: due di loro, dopo un po’ di vacanza in famiglia partiranno per i due anni di tirocinio, che sarà in qualcuna delle nostre opere all’estero; un altro chierico verrà in Italia per un periodo di due o tre mesi di esperienza, poi rientrerà in India; gli altri cinque avranno una decina di giorni di esperienza di servizio in due comunità di accoglienza per ragazzi e giovani con problemi familiari e sociali, qui a Bangalore, dopodichè andranno in vacanza in famiglia nel mese di aprile. In comunità resteremo solo noi sacerdoti e il novizio. Per quanto mi riguarda, dovrò viaggiare un po’ anch’io: alla metà di marzo devo uscire dal paese perchè mi scade di nuovo il permesso di soggiorno. Questa volta andrò inThailandia, dove mi hanno quasi assicurato che potrò ottenere i sei desiderati mesi di permesso. Dico “quasi assicurato” perchè qui non si è mai del tutto sicuri di nulla... 24

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Dall’India

Comunque, al rientro dalla Thailandia, a fine mese, parto per un corso residenziale di formazione di tre settimane, presso un Istituto salesiano all’altro lato della città, a un’ora di strada. Rientrerò in comunità verso il 20 di aprile. E con il mese di maggio dovrebbe davvero iniziare una nuova fase della vita della comunità orionina in India: finalmente l’ingresso in “casa nostra”, dopo anni di trasferimenti in sistemazioni provvisorie. Qui fa già molto caldo: è dalla fine di gennaio ormai che la temperatura supera i 30 gradi di giorno - oggi per esempio, a mezzogiorno, siamo sui 35! - ma la sera si sta ancora abbastanza bene. E questo, naturalmente, è l’inverno: poi verrà l’estate, e non oso pensare a come sarà!... Da circa tre mesi, inoltre, non cade una goccia di pioggia, e sarà così fino a maggio... Per fortuna il clima è molto secco, quindi si resiste... Il guaio è che siamo immersi in nuvole di polvere (nessuna delle strade del quartiere è asfaltata) e tener pulita la casa è un’impresa disperata. Per ora ti saluto, e con te don Fioravante e don Daniele, e le nostre care Suore. Come saluto tutti quanti i fratelli e le sorelle di San Pio X, che ricordo sempre con gratitudine, simpatia e affetto. E forse, entro la fine dell’anno, ci potremo anche rivedere: approfittando di uno dei miei viaggi all’estero per avere il visto per l’India, vorrei venire da quelle parti, anche per rivedere mia mamma che a giugno compie i suoi 86 anni. Bene. Il Signore ci colmi della sua grazia e don Orione ci accompagni con la sua paterna benedizione. Ciao.

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Conferenza Episcopale Italiana

ANCHE NEL 2009 AFFIDA ALLA CHIESA CATTOLICA L’8 PER MILLE DELL”IRPEF!

Hai mai pensato quanti progetti di opere di carità ed evangelizzazione, in Italia e nel Terzo Mondo, possono essere portati a termine con una semplice firma nella casella della certificazione dei redditi riservata alla Chiesa Cattolica? E TUTTO QUESTO SENZA AUMENTARE LE IMPOSTE CHE DEVI PAGARE, POICHE’ OGNI FIRMA ESPRIME SOLO UNA PREFERENZA DI DESTINAZIONE DEL GETTITO PROVENIENTE DALL’8 PER MILLE DELL’IRPEF, COMUNQUE DOVUTO PER LEGGE ALLE ISTITUZIONI E CONFESSIONI RELIGIOSE AUTORIZZATE A BENEFICIARNE.

I sacerdoti aiutano

tutti

aiuta tutti

i sacerdoti I sacerdoti hanno tutti la stessa missione. Diamo loro gli stessi mezzi per poterla svolgere. 26

Ogni giorno nelle Parrocchie italiane, 38.000 sacerdoti aqnnunciano il Vangelo offrendo a tutti carità, conforto e speranza; sono un punto di riferimento sicuro, su cui possiamo sempre contare.

INFORMAZIONI DAL TUO PARROCO

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don Orione Onlus

FONDAZIONE DON ORIONE ONLUS Anche quest’anno in fase di compilazione della denuncia dei redditi (modelli 730, Unico e CUD) è possibile scegliere di destinare il 5 x mille dell’Irpef alle ONLUS, come la Fondazione Don Orione. Come fare? Basta apporre una firma nel riquadro: “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di unità sociali (ONLUS)” indicando nell’apposito spazio il codice fiscale della Fondazione Don Orione Onlus: 97302630583. Scegliere di destinare il 5 x mille alla Fondazione Don Orione non pregiudica l’8 x mille alla Chiesa Cattolica o ad altre confessioni religiose.

Per maggiori informazioni su come destinare il tuo 5 x mille informati dal tuo Parroco o scrivi a: info@fondazionedonorione.org

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resurrezione

Eà Setimana Santa Eà domenega dee Palme, col rito dee Quarant’ore scomissia eà setimana dedicada a Nostro Signore. Par tre dì, nee cese sull’altare vien esposta l’Ostia benedeta, e, a grupi, eà se va ad adorare, fermandose almanco par n’ oretta. El Sioba xe veramente Santo e Beato: el ne ricorda el regaeo chel ne gà fato, donandone Sé stesso nea Eucaristia, chel se el sacramento più grande che ghe sìa. Al Venare ghe se in tuti tristesa e gran doeore, meditando eà passion e Morte de’ Nostro Signore. El Sabo xe giorno de siensio e riflession; e ognuno, in cuor suo, ga da tor a decision, pensando fin a che punto Cristo ne gà amai, e domandar perdon a DIO dei propri pecài. E po’ dopo tanta tristessa e tanto doeore ecco eà Pasqua: eà Gloria del Signore! Cristo se gà fato omo; Cristo gà visuo come omo; Cristo nea so vita gà “tuti” amà, ma quei “tuti” un dì io gà torturà finchè sora eà Crose el xe morto. Ma dopo tre dì Cristo xe risorto. Soeamente IU’, però, lo gà podesto fare, perchè Cristo xe Dio, fio de so’ Pare. Gervasio Geminian 28

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Amici Il 27 febbraio scorso, nella casa di Santa Maria la Longa (UD), passava al Signore improvvisamente il Sacerdore orionino Don Nerino Agostino Rossi. Era nato a Ponso (PD) il 9 Marzo 1947, aveva 61 anni di età, 42 anni di professione religiosa e 32 anni di sacerdozio. Apparteneva alla provincia religiosa San Marziano, Tortona. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la triste notizia che Don Nerino Rossi, sacerdote dell’Opera di San Luigi Orione, ci aveva lasciato. Vogliamo ricordarlo con le parole espresse dal provinciale don Gianni Giarolo: “…don Nerino era sacerdote, confessore, amico”. Sacerdote, perché con l’esempio della sua vita semplice trasmetteva il carisma orionino attorno a sè con tanta fede. Confessore, perché sapeva ascoltare, aiutare e consigliare chi aveva bisogno di una parola, tentando di far capire la misericordia e il perdono di Dio tramite il sacramento della Confessione. Amico che con la sua semplicità non metteva a disagio nessuno, ma al contrario aveva sempre una parola per tutti: anziani o ragazzi. Direttore dell’Istituto per disabili “Villa Bisacco” di Chirignago sempre aiutava e collaborava con la nostra parrocchia non solo con celebrazioni domenicali o le confessioni, ma anche incoraggiando i piccoli che per mezzo dei “mercatini” della “Festa con noi” raccoglievano alcuni denari che venivano inviati ai meno fortunati nelle missioni del Madagascar. Non era un prete da sacrestia o da uffici colmi di scartoffie ma amava la natura e per questo restava il più possibile all’aperto, con i ragazzi disabili, lavorando con loro, avendo sempre qualcosa da fare e progettando di continuo le migliorìe delle strutture dove alloggiano gli ospiti di dell’Istituto. Adesso il Signore lo ha chiamato con sé nella gloria! Solo ora capiamo quanto preziosa è stata per noi la sua vicinanza. Solo ora ricordiamo il suo sorriso e quanta importante sia stata la sua amicizia. O Dio Grande ti ringraziamo per averci dato il grande dono di averlo conosciuto e amato.Ciao don! L’Istituto per disabili “Villa Bisacco” di Chirignago

Daniela Meggiato

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Non solo Parrocchia

La Carità Orionina continua... A Dio piacendo per i primi giorni di maggio è prevista l’inaugurazione di una nuova opera di carità della Congregazione di San Luigi Orione, situata a La “vecchia villa” Campocroce di Mirano. Fin dal momento in cui il Conte Soranzo donò questa casa a Don Orione essa fu aperta ad accoglienze di vario genere: dapprima, nel dopo guerra accolse bambini e ragazzi rimasti orfani, poi per molti anni fu impegnata ad accogliere e formare ragazzi e giovani nella vocazione verso il sacerdozio e infine nell’ultimo decennio ha accolto una comunità terapeutica esterna all’Opera Don Orione. Oggi però l’attende una nuova sfida, “alla testa dei tempi” come direbbe Don Orione: una comunità mamma-bambino che accoglie giovani e donne in difficoltà, gestanti, madri nubili e madri separate o allontanate dalla famiglia con figli minori a carico. Per comunità mamma-bambino s’intende cioè una comunità famiglia determinata a vivere e ad organizzarsi secondo lo stile di famiglia estesa, nella quale si creano e si vivono relazioni umane significative e dove al centro viene messa l’unicità e l’irripetibilità della persona umana. La Comunità mamma-bambino risponde ad un mandato Istituzionale (Servizi Sociali, ULSS, Tribunale) che prevede un allontanamento della coppia madre-bambino dal contesto ambientale di appartenenza e/o dalla famiglia di origine al fine di favorire lo sviluppo relazionale ed affettivo tra la mamma e il bambino, accompagnando contemporaneamente la madre verso la riscoperta di sé e delle proprie risorse. Oltre all’accoglienza di queste donne e dei loro bambini, la comunità si pone come obiettivi: il recuperare il valore e la visione di vita umana sotto vari aspetti, con particolare attenzione al prendersi cura e all’educazione dei propri figli e l’accompagnamento e la preparazione di tali donne ad una nuova vita autonoma e ad una adeguata presenza nella vita sociale, anche orientandole, qualora fosse necessario, al conseguimento di un titolo di studio e ad un impegno Il conte Marco Soranzo di lavoro. 30

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Non solo Parrocchia Le mamme ed i bambini, presenti in comunità, costituiscono un “dono” gratuito che il Signore ci fa, sono compagni di viaggio trovati, attraverso i quali Egli ci parla e ci fa riscoprire l’amore e la provvidenza divina, e che quindi ci spinge ad agire con una serie di atteggiamenti generati da questo pensiero di “dono di Dio”. Chiediamo a tutti di accompagnare la nascita di quest’opera nella preghiera, affinché in essa si possa vivere un autentico spirito di famiglia, di accoglienza, di semplicità, di empatia, di rispetto delle diversità in quello che era lo stile stesso del Padre Fondatore, San Luigi Orione: una casa aperta a tutti senza distinzioni di qualunque genere, sempre pronta ad accogliere chiunque La Madonna, sempre presente avesse un bisogno o un sofferenza sia nelle Opere Orionine fisica che morale, disponibile al dialogo e alla collaborazione, con i sacerdoti e le comunità parrocchiali della zona, con la gente comune, con le istituzioni… testimoniando lo stile cristiano di “famiglia” e tenendo presente che la “buona novella dell’amore di Dio per il suo popolo” si esprime mediante l’impegno concreto, il perdono e l’amore verso tutti.

A questo punto non ci resta che partire sulla scia di quell’esortazione vivace e intensa che tanto piaceva al nostro amato San Luigi Orione….AVE MARIA E AVANTI! Katya Landi

La Nuova Opera, oggi

Responsabile dell’opera

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Non solo Parrocchia

L’Unione Nazionale Italiana Trasporto, Ammalati, a Lourdes e Santuari Internazionali, UNITALSI, invita i giovani per il 3°

grande Pellegrinaggio Nazionale dei Giovani a Siracusa il 24-25-26 Aprile 2009 in aereo Il pellegrinaggio parte da Verona o da Venezia -Tessera con arrivo a Catania e il trasferimento a Siracusa. Tutti si incontreranno al santuario della Madonna delle Lacrime. Il primo giorno finirà con la fiaccolata che partirà dall’isola di Ortigara per arrivare al Santuario sulle orme di San Paolo. Il 25 Aprile dopo la solenne Celebrazione al Santuario si proseguirà per la visita al Parco Archeologico e alla sera cena e festa insieme. Il terzo giorno dopo un momento conclusivo e S. Messa, ripartenza da Siracusa per Catania e quindi in volo per Tessera. Per tutte le indicazioni ci si potrà rivolgere alla Sottosezione di Venezia, Tel. 0415289256.

LA VOCE

...della Parrocchia di S. Pio X (Opera San Luigi Orione)

Direttore: D. Giuseppe Volponi

Parrocchia S. Pio X

Via Nicolodi 2 Marghera - Tel. 92.06.36 ©Apr. 2009 bp pietrobellinato@libero.it

Hanno collaborato: Don Fioravante Agostini, Pietro Bellinato, Angela Benedetti, Giulia Berti, Serena Borme, Lorenzo Cazzaro, Gervasio Geminian, Katia Landi, Anita Da Lio, Don Fausto Franceschi, Laura Murolo, le “artiste” Lia, Laura, Monica, Le Operatrici della Scuola Materna: Chiara, Elisa, Francesca, Liliana, Daniela Meggiato. Questo numero è stato stampato in 650 copie circa.


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