Portfolio 2022

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LORENA DI BARI PORTFOLIO 2022

LORENA DI BARI

5/12/1991 Roma

Via Francesco Tovaglieri, 173 - Roma +39 334 74 08 453 lorena.dibari@gmail.com lorena.dibari@pec.it

Semplicità, condivisione e dettagli sono i punti chiave per gestire la complessità che appartiene all’architettura e raggiungere l’essenziale della bellezza.

education

2021 2018

2014 - 2017

2010 - 2014

2005 - 2010

Corso BIM Revit 2021

GoPillar Academy - corso online

Abilitazione all’esercizio della professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore

Laurea Magistrale in Architettura - Progettazione Architettonica

Università degli Studi di Roma “Roma Tre” 107/110

Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura

Università degli Studi di Roma “Sapienza” 110/110

Diploma artistico Progetto Leonardo - Architettura e Design

Liceo Artistico Statale di Roma “Giorgio De Chirico” 83/110

works experience

2021

2020 - 2021

2018 - 2019

2015

2011 - 2013

Redstudio Allestimenti

COR Arquitectos - Cremascoli, Okumura, Rodriguez

Modulare, Edilizia Innovativa Sostenibile

Renato Partenope Architetto

Studio Stefania Miscetti

SNA - Susanna Nobili Architetto

Laura Pane Architetto

Roma (IT)

Porto (PT)

Roma (IT)

Roma (IT)

Roma (IT)

Roma (IT)

Roma (IT)

Amongst People, nella programmazione Change Festival Tutor workshop di progettazione e riqualificazione urbana del quartiere romano di Decima

Prossima Apertura ApriliaTutor workshop di progettazione e autocostruzione

IAH summer 2019 - Archistart Studio

Selezionta al workshop di progettazione e autocostruzione in legno con illuminazione integrata (luminarie), per la rigenerazione della marina di San Cataldo, Lecce

L’Argo: luogo comune Perestrello 4.0 - Orizzontale

Selezionata al workshop di autocostruzione in legno e grafica a pittura, per la rigenerazione urbana di Largo Perestrello, Roma.

15:15 Arco - Camposaz

Selezionata al workshop di progettazione partecipata e autocostruzione in legno per la rigenerazione urbana e paesaggistica del parco Nelson Manela di Arco (TR)

Santa Croce: progetto partecipato - tesi magistrale

Organizzato e condotto il workshop di progettazione architettonica partecipata per la riqualificazione dell’occupazione abitativa Spin Time Labs, Roma

Assistente al corso di Laboratorio di Progettazione Architettonica III - ICAR/14 - Prof. R. Partenope

Università degli studi “Sapienza”, Facoltà di Architettura Valle Giulia

Assistente corso di Autocad 2D - Prof. A. Vanni

Assistente corso di Autocad 3D - Prof. C. Rocchi

Liceo Artistico Statale “Carlo Argan”, Roma

BIM Revit 2021

Autocad 2D - 3D

Sketchup

Rhinoceros

Cinema 4D + VRay

Adobe Photoshop

Adobe Illustrator

Adobe InDesign

Adobe Premier

Microsoft Office

Scomodo

Progetto di riqualificazione dell’occupazione abitativa Santa Croce

BISP - Biennale dello Spazio Pubblico

Shared Borders: da edifici in disuso a beni comuni

Lingua italiana

Lingua inglese

Portoghese

Graphic design, videomaking, autocostruzione in legno

CONTENUTO

Questo portfolio mostra lavori selezionati sviluppati durante la mia esperienza professionale che spaziano dall’allestimento all’exposition, dalla progettazione alla direzione lavori.

Fendi Hand in Hand

Gucci Circolo Milano

Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi

Il Nuovo Antiquarium di Pompei

Luca Giordano. Dalla natura alla pittura

Giacomo Boni. L’alba della modernità

ALLESTIMENTO

Hand In Hand - FENDI

Redstudio Allestimenti

Progettazione esecutiva e direzione lavori 2021

Allestimento espositivo all’interno di Palazzo della Civiltà Italiana per celebrare l’iconica Baguette di Fendi, reinterpretata da 20 artigiani.

La mostra, progettata da Bureau Betak e realizzata da Redstudio Allestimenti, vuole omaggiare l’iconica borsa del marchio Fendi: la Baguette. Hand in Hand, con il suo allestimento che spazia all’infinito, mette in mostra 20 Baguette reinterpretate da 20 artigiani provenienti da differenti regioni italiane.

La mostra si articola in una sala espositiva e nella giornata dell’opening Silvia Venturini Fendi ha voluto accogliere i suoi ospiti in una sala cocktail che mette in risalto il simbolo del Palazzo della Cività Italiana nonchè headquarter di Fendi: l’arco. La sala è stata smontata il giorno successivo all’inaugurazione.

La realizzazione dell’allestimento, così come gli oggetti d’arte protagonisti della mostra, mettono al primo posto le eccellenze Italiane, coinvolgendo diversi fornitori, falegnami e tappezzieri del territorio romano e laziale.

ARTISANS / CRAFTMANSHIP / MAKING-OFF EXHIBITION

Il salone espositivo è stato tappato con pannelli autoportanti per non far entrare luce. La sala è rivestita nei lati corti di fogli specchiopiuma che danno l’impressione dello spazio infinito, mentre i lati lunghi con teli pvc per la proiezione del visual scenico.

I tavoli espositvi in mdf laccato nero, sono stati progettati e realizzati integrando monitor, teca di vetro e impianto illuminazione sulla base del progetto di Bureau Betak.

0. foto allestimento

1. foto di cantiere

2. foto allestimento

3. foto di cantiere

4. pianta layout espositivo

5. foto allestimento

6. foto allestimento

7. foto allestimento

8. foto allestimento

9. foto sala cocktail

10. foto sala cocktail

11.foto sala cocktail

«IDai coralli di Trapani alla filigrana di Campo Ligure, dalla canapa tessuta a mano in Valle D’Aosta, passando per il pizzo tombolo de L’Aquila al broccato floreale veneziano.»

- Wondernet Magazine -

ALLESTIMENTO

Gucci Circolo Milano Redstudio Allestimenti Progettazione esecutiva e direzione lavori 2021

Allestimento del nuovissimo Gucci Circolo Milano all’interno del barocco Palazzo Gallarati.

Gucci Circolo Milano, situato all’interno di un antico palazzo nella centralissima via Borgospesso, è uno spazio temporaneo con stanze esperienziali, un viaggio narrativo attraverso i vari capitoli della collezione Aria, disegnata dal direttore creativo Alessandro Michele.

Il circolo, progettato da Without Production e realizzato da Redstudio Allestimenti, inizia da “Gucci 100” e, in un susseguirsi di spazi che esaltano l’estetica della Maison, termina con la presentazione di “The Hacker Project”.

La sala principale ospita un palco con un ledwall per eventi e proiezioni dedicate alla maison Gucci in uno scenario che si immerge completamente nell’immagine barocca dell’antico palazzo.

GUCCI CIRCOLO MILANO

Abiti e accessori diventano protagonisti di una narrazione quasi cinematografica, vissuta in prima persona dai visitatori che possono accedere anche agli altri spazi del Circolo: in primis, una Listening Lounge dove scoprire le note e gli artisti di riferimento della Maison.

Gucci Circolo Milano offre ai suoi ospiti anche una sala da thè luminosa e fiorita per rilassarsi e sfogliare riviste sulla linea di divani Gucci Decor.

0. foto Gucci Circolo Milano

1. foto Gucci 100

2. progetto Gucci 100

3. foto Gucci 100

4. foto Gucci 100

5. foto Gucci 100

6. foto Listening Lounge

7. foto Listening Lounge

8. foto sala da thè

9. foto Gucci Circolo Milano

10. foto Gucci Circolo Milano

11. foto sala da thè

GUCCI CIRCOLO MILANO

«Ed è proprio con la passerella di Aria che la natura in costante evoluzione dello spazio ha preso forma nella prima fase di apertura, riscuotendo un enorme riscontro dai visitatori.»

- Vogue -

EXPOSITION

Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi - Reggia di Quisisana

COR Arquitectos & Flavia Chiavaroli Progettazione preliminare ed esecutiva 2020

Ristrutturazione della Reggia di Quisisana e allestimento espositivo permanente per ospitare i resti archeologici stabiani.

Entrare dentro le rovine per ammirarne la bellezza è l’obiettivo perseguito attraverso l’allestimento del nuovo museo, all’interno del quale i corridoi della Reggia diventano gallerie che attraversano le diverse epoche.

Il percorso espositivo del Museo si snoda lungo 15 sale espositive, ospitando reperti che raccontano la storia del territorio attraverso 11 sezioni tematiche.

I corridoi della reggia diventano le gallerie che attraversano le epoche; in un percorso di andata e ritorno che crea un effetto come un trompe l’oeil, il visitatore è immerso nei resti archeologici e nel paesaggio partenopeo che invade le stanze attraverso le grandi finestre.

L’asse museale che ospita le prime dici sale è scandito ritmicamente da una sequenza di piani dentro l’iconografia, metre le altre 4 stanze e l’asse che portano all’uscita sono contraddistinte dai colori delle ville pompeiane

«Entrare dentro le rovine per ammirarne la bellezza è l’obiettivo perseguito attraverso l’allestimento del nuovo museo, all’interno del quale i corridoi della Reggia diventano gallerie che attraversano le diverse epoche“»

SEZIONI
ABACO

Il percorso museale è scandito dalle vetrine concepite dall’archeologo Libero D’Orsi, restaurate restituendo loro l’identità originaria, e da teche espositive disegnate sulla base di quelle storiche, per omaggiare ancora una volta la figura di D’Orsi.

Elegante, minimale e simbolico, il nuovo museo all’interno della Reggia di Quisisana riporta alla luce i meravigliosi reperti storici delle Ville Romane di Castallammare di Stabia.

MUSEO

0. foto

1. foto

2. schizzo concept

3. foto iconografia reference

4. foto colori pompeiani reference

5. foto nuovi espositori

6. pianta layout espositivo

7. foto nuovo espositore

8. vista assonometrica nuovo espositore

9. foto nuovo espositore

10. render di progetto

11. render di progetto

12. foto espositore storico

EXPOSITION

Il Nuovo Antiquarium di Pompei COR Arquitectos & Flavia Chiavaroli Progettazione preliminare ed esecutiva 2020

Ristrutturazione dell’Antiquarium di Pompei e allestimento espositivo permanente.

IL NUOVO ANTIQUARIUM DI POMPEI

Il primo Antiquarium fu realizzato nel 1873, gravemente danneggiato dalle bombe della II guerra mondiale nel 1943. Il restauro di Amedeo Maiuri consente la riapertura nel 1948 ma nel 1980 fu nuovamente danneggiato, stavolta dal terremoto. Da allora l’Antiquarium di Pompei è chiuso al pubblico. Con il rinnovo integrale, lo spazio espositivo - di circa 600 mq - rimanda infatti a quella che fu la concezione museale del Maiuri. Il progetto di ristrutturazione e allestimento può essere riassunto in 3 atti principali: la restituzione dell’assialità ottocentesca nel rapporto tra le sale; il reinserimento della luce zenitale attraverso la riapertura dei lucernari; e il restauro delle vetrine espositive degli anni ‘50, e la rivisitazione delle stesse in chiave contemporanea.

Con il recupero delle fughe prospettiche, ottenute mediante demolizioni strategiche, e il ripristino della luce nelle sale, il visitatore ritroverà l’atmosfera dell’Antiquarium pensato da Maiuri, enfatizzata ancor più dalla trasparenza degli espositori che, come una sequenza di filtri, farà scoprire, passo dopo passo - e con stupore - i tesori di Pompei.

L’ingresso è posto al livello -2 e si articola in un percorso di ascesa alla scoperta delle 11 sale divise su tre piani.

Attraverso la messa in mostra di rari reperti, oggetti di uso comune, gioielli, opere statuarie e i calchi delle vittime, si è messo in scena un racconto a 360 gradi sulle vicende del Parco Archeologico, dalla quotidianità degli abitanti fino alle varie figure di studiosi e archeologi, come Amedeo Maiuri, che con gli scavi ne hanno riportato alla luce la storia.

0. foto Lampadaforo

1. foto storica della facciata

2. foto storica delle vetrine

3. foto nuova facciata

4. render di progetto Fundamentis Reficere

5. pianta layout espositivo piano terra

6. foto sezione Ultimo giorno

7. foto oggetti di uso comune

8. foto di cantiere

9. foto sezione Roma vs Pompei

10. foto sezione Prima di Roma

11. foto sezione L’ultimo giorno

© foto di F. Squeglia 7
IL NUOVO ANTIQUARIUM

«Con le demolizioni delle contropareti e la riapertura tra le sale, abbiamo voluto ricreare il circuito espositivo ottocentesco, ripristinando gli assi prospettici e generando stupore nel visitatore.»

- Roberto Cremascoli, COR Arquitectos -

EXPOSITION

Luca Giordano. Dalla natura alla pittura COR Arquitectos & Flavia Chiavaroli Progettazione preliminare ed esecutiva 2020

Allestimento espositivo temporaneo in sala Causa all’interno del Museo e Real Bosco Capodimonte.

Partendo dal presupposto costruito dell’allestimento di “Caravaggio Napoli” (2019), il progetto di allestimento di “Luca Giordano. Dalla Natura alla Pittura” (2020) trasforma quegli spazi in una sequenza di salotti seicenteschi napoletani.

I vicoli delle sale di “Caravaggio Napoli” si tramutano in nuovi spazi dove il susseguirsi di “stanze delle meraviglie”, quadrerie, carta da parati e boiserie di color rosso scuro, sono lo scenario per raccontare il grande pittore napoletano.

Lo spazio dell’allestimento come stratigrafia del racconto espositivo

LUCA GIORDANO. DALLA NATURA ALLA PITTURA

La mostra, dedicata a Ferdinando Bologna, e realizzata in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte onlus, si articola in dieci sezioni con oltre novanta opere, molte delle quali provenienti da importanti musei e istituzioni estere (Louvre, Prado, Patrimonio Nacional, Fondazione Santamarca e molte altre) e italiane (Palazzo Abatellis, Pinacoteca nazionale di Bologna, Musei civili di Vicenza) e, in particolare, napoletane.

La carta da parati, disegnata dallo studio COR Arquitectos prendendo riferimento dalle fantasie napoletane, caratterizza ogni salotto con una tonalità di rosso differente e generando quindi atmosfera e sensazioni differenti.

0. foto sala 2

1. schizzo concept

2. foto sala 4

3. layout espositivo

4. foto di dettaglio

5. foto sala 3

6. foto di cantiere

7. disegno carta da parati

8. foto sala 2

9. foto sala 5

10. foto sala A

«In questa seconda tappa a Napoli, Giordano ci viene raccontato come non lo è mai stato prima, diversamente da Parigi.»

- Sylvain Bellenger, direttore Capodimonte -

EXPOSITION

Giacomo Boni. L’alba della modernità COR Arquitectos & Flavia Chiavaroli Progettazione preliminare ed esecutiva 2020

Riqualificazione e allestimento espositivo permanente delle sale del Convento di Santa Maria Nova all’interno del Foro Romano.

GIACOMO BONI. L’ALBA DELLA MODERNITÀ

Nel 1908 Giacomo Boni istituì il suo Antiquarium proprio in questi spazi, nella chiesa di Santa Maria Nova, con l’obbiettivo di mostrare alla popolazione i risultati archeologici dei suoi scavi romani. Lo spazio d’allestimento era stato pensato secondo un preciso immaginario: un centro culturale di ricerca e studi.

Il nuovo spazio espositivo si trasforma quindi nel laboratorio del celebre archeologo attraverso il restauro dei pavimenti policromi (già ricostruzione del Boni), degli eleganti dettagli architettonici da lui disegnati come porte e finestre e delle vetrine da lui progettate e riportate al colore originale.

Le sale si trasformano nel laboratorio di Boni sotto forma di “wunderkamera”, le stanze delle meraviglie.

Come cristalizzate dal tempo le vetrine di Giacomo Boni, dopo essere state restaurate riacquistando i colori originali, fluttueranno all’interno di nuove teche climatizzate generando trasparenza, innovazione e qualità.

GIACOMO BONI. L’ALBA DELLA MODERNITÀ

I reperti sono all’interno di grandi teche come in un labirinto luminoso che posa su un nuovo pavimento chiaro lapideo che integra quello antico romano.

Attenzione è stata posta alla resa luminosa degli spazi, permettendo così al paesaggio esterno di contaminare ancora gli spazi del convento di Santa Maria Nova.

8

0. foto sala 2

1. schizzo concept

2. foto sala 3

3. foto sala 1

4. foto espositore Giacomo Boni

5. layout espositivo

6. render teca

7. render di progetto sala 3

8. render di progetto sala 3

9. foto teca

10. foto sala 3

11. foto sala 3

«Attraverso un sistema espositivo integrato, abbiamo voluto evocare il momento dei ritrovamenti, ora cristallizzati all’interno di grandi vetro-camere luminose. »

-Roberto Cremascoli, COR Arquitectos-

Grazie dell’attenzione

Lorena Di Bari via Tovaglieri 173, 00155, Rome, Italy

lorena.dibari@gmail.com +39 334 74 08 453

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