Quaderno della ricerca #56

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1. L’Italia che legge (dieci anni dopo)

una certa frequenza dai ragazzi di 15-19 anni, abituati ovviamente al ritmo e ai tempi di risposta della rete. La mancanza di librerie, edicole e biblioteche non viene percepita come una delle cause prevalenti della non lettura, né dai giovani né dagli adulti. Questo dato sembra confermare che la lettura non sia un bisogno “naturale” e che non si può desiderare ciò che non si conosce: in questo campo, come in gran parte dei consumi culturali, è l’offerta che crea la domanda. Utile fornire anche uno spaccato sulle preferenze dei lettori giovani, con distinzione per genere di libri letti e per fasce d’età. Alcuni risultati sono ampiamente prevedibili: al primo posto troviamo i libri di narrativa, sia tra i giovani che tra il pubblico adulto, seguiti da fantascienza, fantasy, horror e fumetti; mentre la saggistica comincia a farsi strada solo dopo i 18 anni. Anche in altri casi, ovviamente, le preferenze cambiano a seconda delle fasce d’età e del contesto ambientale. Le abitudini di lettura dei millennials sono state oggetto di molti studi, dai quali apprendiamo che anche nella realtà più avanzate, come il Nord America, spesso il vecchio convive col nuovo14. Per completare il quadro, possiamo aggiungere qualcosa sull’uso delle quasi 14.000 biblioteche italiane. Relativamente alle fasce d’età che ci interessano più da vicino, notiamo che le percentuali dei frequentatori sono del 41,5% per i ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 14 anni, del 33,6% nella fascia 15-17, del 37,7% nella fascia 18-19, del 33,6% nella fascia 20-24. L’utilizzo più intenso riguarda gli studenti universitari (il 52,3% dei giovani con età compresa fra i 20 e i 24 anni dichiara di essere stato in biblioteca almeno una volta al mese nel corso dell’ultimo anno). Interessanti le motivazioni delle visite: circa due terzi degli intervistati va in biblioteca solo per studiare, mentre la percentuale di chi vi si reca nel tempo libero non raggiunge il 20%. Solo il 1213% di questa fascia d’età si collega al sito web della biblioteca per consultare cataloghi o pubblicazioni full-text. Le attività svolte in prevalenza da chi va in biblioteca sono quelle specifiche: leggere e studiare, prendere in prestito libri (i volumi presi in prestito in biblioteca costituiscono il 14,1% dei libri letti nella fascia d’età 11-14 e il 10,6% nella fascia 15-17), raccogliere informazioni bibliografiche; poco praticate la consultazione di giornali e riviste (meno dell’11% degli studenti universitari e percentuali irrilevanti tra gli studenti medi) e il prestito di materiale audiovisivo, che ormai viene prevalentemente scaricato dalla rete. Sono sempre inferiori alle due cifre anche i dati statistici riguardanti la partecipazione alle attività culturali organizzate dalle biblioteche, come corsi, dibattiti e presentazione di libri, la visita a mostre, le pre-

14. Cfr. https://ebookfriendly.com/reading-habits-of-millennials-generation-infographic/ e https:// geediting.com/world-reading-habits-2018/.

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