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MA NON SONO POI così sordo!

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LAV O R O

LAV O R O

Può essere, ma Audire ci mette in guardia dai rischi del rimandare troppo in là una visita audiologica

Testo ALESSANDRA DEPAOLI SCOTTI

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Foto LUDOVICA BORIANI

Ormai sono troppo vecchio per far qualcosa; sono troppo vecchio per sostenere una spesa del genere; non riuscirò più ad abituarmi; ho sentito tanta gente che ha comprato l’apparecchio acustico e poi non si è trovata bene… Quante volte ci è capitato di sentire queste frasi?

È ora di “smontarle” a una a una con Audire Centro Audiologico che a sua volta si chiede: per quale motivo gli ultimi anni della vita di qualcuno devono essere i peggiori? Quanto vale l’indipendenza di una persona? «Un apparecchio tecnologicamente avanzato, associato a un percorso di riabilitazione uditiva può portare a grandi risultati e bisogna incentivare le persone che iniziano a soffrire di problemi uditivi a rivolgersi subito agli specialisti» sostengono Angiola Scibona e Marco e Andrea Gaviraghi. Per stigma sociale, le persone tendono ad aspettare il più possibile e vanno avanti a vivere in difficoltà, con disagi sociali enormi, cercando di resistere all’inverosimile. «Il rischio è che così poi il recupero uditivo sia più complesso o che il danno diventi irreversibile. Se si interviene prontamente, facendo lavorare bene

S E CI VEDI POCO, LI METTI GLI OCCHIALI, GIUSTO?

Allo stesso modo, se inizi a sentirci poco è bene rivolgersi subito a uno specialista per intervenire. Attenzione ai professionisti sanitari che sottovalutano il problema. Dire a una persona: “ma sì, ci senti un po’ poco, ma è solo un lieve disturbo, aspetta ancora un po’… equivale a dire a uno che inizia a vederci poco di essere più cieco prima di andare dall’oculista!

l’orecchio e l’area uditiva associata, il recupero dell’udito sarà più efficace e miglioreranno anche le altre aree del cervello interconnesse (della memoria, del ragionamento logico, della parola, etc.): attivando più neuroni si evita l’atrofia dell’organo più importante che abbiamo e il rischio di perdere patrimonio biologico prezioso» concludono.

C.so

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