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Roberta Vallacchi PER REGIONE LOMBARDIA

La candidata del Partito Democratico alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio si racconta alla città

Sono nata a Milano nel 1965 e cresciuta a Lodi Vecchio, ma vivo a Lodi dal 1991. Lavoro in un’azienda chimica, dove mi occupo di sostenibilità ed economia circolare. Alla mia professione ho sempre affiancato l’impegno in famiglia, nell’associazionismo, in politica, nella rappresentanza scolastica. Al Partito Democratico ho aderito dalla sua nascita, nel 2007, con un coinvolgimento sempre crescente, in qualità di: componente dell’Assemblea Nazionale e della segreteria del Circolo di Lodi (20092013), presidente dell’Assemblea

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Provinciale (2013), vicesegretaria (2014-2018) e segretaria provinciale, ruolo che ricopro attualmente. Dal 2016 al 2022 ho fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Società Acqua Lodigiana, acquisendo una conoscenza approfondita della gestione del servizio idrico integrato. Sostengo con entusiasmo la candidatura a Presidente di Pierfrancesco Majorino. Nel Consiglio Regionale della Lombardia desidero mettere a disposizione le mie competenze e proporre azioni che consentano di trattare e risolvere le problematiche del Lodigiano. Da troppo tempo, la qualità della vita nel nostro territorio è condizionata da politiche inadeguate della destra in materia di sanità, trasporti, agricoltura, ambiente e diritti Qui, con la pandemia, la sanità pubblica ha drammaticamente dimostrato la propria debolezza strutturale. Bisogna tornare a garantire a tutti la possibilità di cure tempestive e di qualità, potenziando la medicina territoriale e sviluppando le Case di Comunità Il trasporto pubblico è un’altra urgenza da affrontare in quanto a ritardi, cancellazioni, bassi livelli di comfort e sicurezza. Deve essere potenziato in termini di quantità e qualità dell’offerta, valorizzato come strumento efficace di mobilità a basso impatto ambientale. Sempre in tema di sostenibilità, ritengo che le comunità energetiche siano una soluzione da perseguire, perché contribuiscono a ridurre l’inquinamento e hanno anche una ricaduta a livello sociale, contrastando la povertà energetica. Anche il sostegno alle famiglie che vivono in affitto richiede soluzioni concrete: l’attuale situazione economica sta ampliando il disagio sociale, portando molte persone in condizioni morosità incolpevole. L’agricoltura rappresenta, poi, uno dei fondamenti del Lodigiano. Per salvaguardare il settore è essenziale limitare il consumo di suolo e regolamentare alcuni aspetti dei cicli di produzione rilevanti per la tutela della salute, come le modalità di utilizzo dei fanghi di depurazione. Credo, infine, che le peculiarità e le potenzialità del nostro straordinario territorio debbano essere promosse e sviluppate con maggior impulso innanzitutto nel contesto regionale, dove il Lodigiano può assumere un ruolo di rilievo. Per questi motivi è necessario cambiare la Lombardia!

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