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E SE IL PICCOLO NON CI SENTE?

Lo chiami e non si gira; sbatte una porta o c’è un rumore forte e improvviso e il piccolo non fa una piega; fatica a interagire con gli altri; vocalizza poco. Sono solo alcuni dei campanelli d’allarme che possono far presagire un problema uditivo in un bambino (fattore che ne colpisce uno su 1.000 già alla nascita). Cosa fare? Il consiglio di Angiola Scibona e Marco e Andrea Gaviraghi di Audire Centro Audiologico è di intervenire subito, senza perdere tempo prezioso: «in Lombardia abbiamo un buon sistema di screening neonatale che intercetta tanti casi di ipoacusia appena dopo la nascita. Tuttavia è bene non trascurare segnali sospetti. Ci sono percorsi ospedalieri finalizzati alla diagnosi e alla correzione; contestualmente si possono ulteriormente anticipare i tempi rivolgendosi ad Audire Centro Audiologico: abbiamo la strumentazione tecnologica per effettuare esami di audiometria infantile specifici e personale qualificato e formato in modo puntuale per lavorare con i più piccoli. Potrete così avere nell’immediato un parere competente sul tipo di situazione che può configurarsi. La buona notizia è che i bambini che hanno un problema legato alla sfera uditiva, se trattati bene e per tempo, avranno grandi possibilità di recupero e potranno avere una vita assolutamente normale. In particolare, è importante intervenire soprattutto negli anni chiave in cui si apprende il linguaggio: tardare un solo anno può far perdere opportunità di recupero preziose!» concludono.

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