Fuori dal coro

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Fuori dal coro, dentro l’arte Un omaggio a quattro grandi artisti, protagonisti di un’epoca irripetibile, autori di pagine imprescindibili nella vicenda dell’arte programmata italiana. Dall’Optical alla Cinetica allo studio del colore, arte come espressione, arte come scienza e matematica. Ordine più che disordine. Dadamaino, Marina Apollonio, Marcello Morandini, Jorrit Tornquist. Dagli anni ’60 ad oggi, tranne Dadamaino mancata nel 2004 e che di fatto, causa malattia, terminò il suo lavoro nel 2000, i quattro hanno vissuto intensamente dapprima l’epopea dei gruppi, Azimuth, Gruppo Milano 61, Gruppo T, Gruppo N, Grav, Zero, Nul Groep, Nove Tendencije, più generalmente accolti sotto l’egida dell’Arte Programmata, ed in seguito, autonomamente, la propria ricerca individuale figlia della partenza comune. Sicuramente un periodo felice e fecondo di scambi e contrasti, talvolta accesi, volti ad una grande crescita culturale. I tempi del vivere insieme e dei convivi, mantenendo però autonoma la propria ricerca. È proprio questo frequentare tutti, amici (o nemici) di tutti ma indipendenti da tutti, la caratteristica che accomuna questi grandi autori. Fuori dal coro appunto, legati come, e forse più di altri a concetti d’ordine algebrico e geometrico rispetto alla struttura creativa. Dal cerchio, figura centrale nell’opera di Marina Apollonio alla proporzione matematica di Marcello Morandini, architetto e designer. Dal calcolo scientifico del colore e delle sue valenze cromatiche di Jorrit Tornquist, austriaco di nascita ma italiano d’adozione sin dagli anni ’60, capace di applicare le proprie teorie trasponendole in progetti di architettura industriale. A Dadamaino, la cui vita fu esempio di caos e anticaos, donna multiforme capace di passare dal disordine delle tele forate alla ricostruzione matematica della Ricerca del Colore alla codificazione del segno in movimento della serie Sein und Zeit. Fuori dal coro ma assolutamente dentro l’arte, dalla grande tradizione famigliare dell’Apollonio figlia di Umbro Apollonio, uno dei massimi scrittori ed esperti di arte contemporanea del nostro tempo, alla professionalità riconosciuta a livello internazionale di Morandini degno erede dei fondatori del Bauhaus. Da Tornquist sperimentatore e scienziato al tempo stesso, a Dadamaino e al suo impegno politico dove il segno pittorico era voce e manifesto del suo credo. Insieme negli anni ’60 ma soli nella loro ricerca, nelle scelte di vita e nelle scelte artistiche. In un percorso di amicizia e rispetto reciproco, che tuttora li vede impegnati in una continua evoluzione della loro sperimentazione con grande coerenza logica e una forte disciplina di pensiero. In un ideale abbraccio all’amica Dada compagna di viaggio e di avventure.

Stefano Cortina 5


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