Il Grande Sport n. 215 dell'8 novembre 2015

il grande Sport pagine di pura passione

(anno XI n. 11) diffusione gratuita periodico 8 novembre 2015

n. 215

Proloco di Pedavena

7. CORSA DI BABBO NATALE Domenica 6 Dicembre 2015

alle 10,30 con partenza e arrivo in Birreria Pedavena

leggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it

BASKET DONNE

Chicca Macchi torna nel giro Nazionale

|||| pagina 8

CICLISMO

Jessica Rossi è la madrina al Grand Prix

Ingranaggi che scricchiolano foto Bosca

|||| a pagina 15

HOCKEY GHIACCIO

|||| pagine 3

campagna di PicNic

Si vede che è buono.

La burocrazia ferma Borrelli negli States

|||| a pagina 12

ORGANIZZA

CORSI DI FORMAZIONE & AGGIORNAMENTI

CORSI ANTINCENDIO CORSI PRIMO SOCCORSO - BLSD CORSI FORMAZIONE LAVORATORI CORSI RLS - RSPP CORSI CARRELLI ELEVATORI CORSI PIATTAFORME MOBILI ELEVABILI CORSI ESCAVATORI - TERNE CORSI GRU SU AUTOCARRO CORSI D.P.I. – SICUREZZA CANTIERI AGGIORNAMENTI CORSO PIMUS CORSI SU COMUNICAZIONE SVILUPPO PERSONALE E LEADERSHIP CORSI SU TECNICHE DI VENDITA CON P.N.L. FORMAZIONI D.LGS. 81/2008 ACCORDO STATO-REGIONI 21/12/2011 - 22/02/2012

Vieni a vedere.

Chiamaci al 0444239811 e prenota la tua visita nella nostra sede a Vicenza in via Faedo.

GrandeSport178x115.indd 1

27/10/15 11:22

il grande Sport

8 novembre 2015 - 2

sportivamente

R

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 km of Namib Desert 2010

Le origini, quarant’anni di atletica a Marostica

paese e poi rimasto.

Avrei avuto Paolo Valente come professore alle scuole medie, ma cominciai subito con lui in prima elementare al Centro Olimpia, ospitato nelle sale di quello che era un fabbricato dismesso in via Tempesta, poi restaurato a municipio di Marostica: poche ore alla settimana di attività multilaterale, destrezza e coordinazione senza alcuna finalità prestazionale, nemmeno propedeutica.

In parole semplici, si giocava in maniera costruttiva fino a riempire gli spazi della palestra, arrivata in seguito, poi utilizzata in forma stabile nelle strutture

della scuola Dalle Laste, dove si apre il grande cortile con corsie e pedane in quello che fu il campo da calcio, prima di spostarsi in via Ravenne e avvolgersi di regolare pista da 400 metri.

Sportivamente qui siamo cresciuti, sempre giocando, ancora

nella primavera 1982.

Dopo il podio nel torneo provinciale di pallamano, la squadra maschile e quella femminile vinsero i Giochi della Gioventù in pista a Vicenza (80 metri piani e ostacoli, staffetta 4x100 metri, alto, lungo, peso, 1000 metri ragazze e 2000 metri ragazzi).

Così ricordo le gare guardando i protagonisti della foto allo Stadio dei Marmi nella finale nazionale.

Il mese scorso il presidente Luigi Segala mi ha convocato in segreteria per distribuire alcuni inviti e, guardando le pareti, ho fotografato i quadri con le immagini, che poi avrebbero

adornato l’aula magna prenotata per le celebrazioni dei 40 anni di Atletica Marostica.

Così ho ricostruito con Nadia, Stefania, Anna e Walter le squadre finaliste a Roma nell’autunno 1982, vincente quella maschile, terza quella femmini-

le, che trionfò l’anno seguente, dopo i risultati positivi delle formazioni 1981, tanto da far scrivere nel 1983 alla Gazzetta dello Sport “dove sta Marostica, nella DDR?”.

Ma a differenza del doping della Germania Est, i successi marosticensi erano figli di un Veneto ruspante e lavoratore, ben organizzati da una società appassionata e competente.

Per me sono poi volati 30 anni dedicati all’atletica, con attività sportiva, tecnica e dirigenziale a molti livelli prima di focalizzarmi nel mondo running.

La mia prima maratona da spettatore. Ebbene sì, domenica 25 ottobre sono andato alla maratona di Venezia, non nella lista degli iscritti, ma mischiato alle migliaia di persone, tra turisti, curiosi, familiari e pubblico che, soprattutto nella fase finale, hanno assiepato le transenne.

Molti compagni di squadra, amici e conoscenti erano tra i partecipanti di questa 30.ma edizione. Doveva esserci anche l’amico Eyob, in lista tra i top runner, ma un infortunio dell’ultima settimana l’ha costretto a dare forfait.

Mi dispiace tantissimo perchè so che si era allenato molto e ci teneva a fare il suo esordio in maratona proprio a Venezia visto che da poco ha ricevuto la cittadinanza italiana. Ma lui è giovane e forte e avrà sicuramente modo di rifarsi.

Dopo moltissime maratone corse ho deciso di vedere questo sport da un’altra prospettiva. Volevo vedere i campioni arrivare, cioè quelli che corrono la maratona in poco più di 2 ore, volevo per una volta rimanere ad applaudire tutti, a urlare il nome di chi conoscevo e incitare chiunque mi passava davanti. Mi trovavo a circa 2 km dal traguardo, subito dopo il ponte di barche, nel volto degli atleti scorgevo la sofferenza ma nello stesso istante gioia e commozione nel sapere che da lì a poco avrebbero raggiunto l’obiettivo.

Rivedevo in loro un riflesso di me stesso, emozioni provate per

info@scuoladicorsa.it

CITTÀ DI BELLUNO

HALF MARATHON Km 21,097 - Km 10 - Km 5

BELLUNO Piazza dei Martiri

13 DICEMBRE 2015

BELLUNO

tantissime volte e ognuno di loro avrebbe certamente una storia da raccontare per questa maratona.

L’immagine di molti disabili in carrozzina accompagnati da vari gruppi podistici, un signore senza una gamba al traguardo con le stampelle, qualche non vedente

so, con pettorali fotocopiati, con pettorali di vecchie edizioni ma purtroppo sono argomenti già affrontati, ma sia la federazione che gli organizzatori riescono a fare poco e quindi bisognerà farsene una ragione.

La mia maratona da spettatore

portato per mano dal compagno di corsa.

Questa è la vera vittoria della maratona, persone più o meno giovani con mille modi diversi di correre, qualcuno con i crampi e qualcun’altro zoppicando per un infortunio, ma negli sguardi di molti la ricerca di un familiare o di un amico per poter dire loro “ce l’ho fatta”.

Mio malgrado e dispiacere, ho notato i soliti infiltrati, oramai una consuetudine in tutte le maratone. Imbucati lungo il percor-

si è conclusa domenica sera tra i festeggiamenti, completamente senza voce e con le mani che quasi mi facevano male a forza di applaudire.

Per la cronaca la Venice Marathon è stata vinta in campo maschile dal keniano Rotich con il tempo di 2.11.08 e in campo femminile dall’etiope Gebireyes con 2.35.19, ma per me i veri vincitori rimangono quei 6641 podisti che hanno tagliato il traguardo. emmerunning.weebly.com/blog

MARCE E CORSE

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

WWW.SANTAKLAUSRUNNING.IT

Un anno e mezzo fa vi ho raccontato come sono diventato runner, quando le podistiche partivano allo sparo negli anni ‘70. Stavolta ho l’occasione di ricordare la mia formazione atletica, iniziata con un insegnante appassionato e competente arrivato allora in

Alla Marathon Venice come spettatore

il grande Sport registrazione tribunale di Bassano del Grappa n. 8/2004 del 24.09.2004

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Verona 40, 36022 Cassola (Vi) TELEFONO E FAX 0424 833717

www.ilgrandesport.it ilgrandesport@libero.it Direttore responsabile MICHELE ZARPELLON Consulenza editoriale CLAUDIO STRATI Collaboratori: Stefano Cirillo, Rino Piotto, Gabriele Zanchin Editrice Littera srl Officina Editoriale Stampa Centro Servizi Editoriali Grisignano di Zocco (Vi)

Il Grande Sport è free ed è diffuso in oltre 900 punti a:

Asiago Asolo Bassano Borso Breganze Campolongo Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon Cittadella Conco Crespano Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze Possagno Pove Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna...

PER LA PUBBLICITA’ 338 2022152 oppure litteramarketing@libero.it

il grande Sport

8 novembre 2015 - 3

primo piano

CAROLLO SCARPE SCARPONCINI PELLE

outlet

SCARPE BALLO UOMO PELLE SUOLA CUOIO

29 € SCARPONCINI MODA

15 €

29 € 18 € TREKKING SUOLA VIBRAM IMPERMEABILI

Le rotelle cigolano Team rivoluzionati ma con esiti deludenti

Dal Monte confermati), ma dopo poche settimane dall’inizio della stagione agonistica sembrano faticare ad alzare l’asticella.

L’esonero del tecnico Bernardini ha premiato parzialmente una squadra costruita per contendersi il successo finale. L’arrivo di coach Pino Marzella (anche lui esonerato anzitempo da Matera, ndr) ha dato una nuova spinta, facendo salire la squadra in classifica a 4 punti. Nello scontro tra le due realtà divise da poche decine di chilometri c’è stato un

“nulla di fatto” con un pareggio 4 a 4, acchiappato nel finale dal Bassano. Il pari però non premia nessuna delle due, anzi le allontana dalla zona più alta della classifica dove svetta il Forte dei Marmi con 13 punti.

Cambiamenti importanti anche in valle dell’Agno con le due realtà Trissino e Valdagno, che sono divise da tre punti a favore dei trissinesi, evento accaduto pochissime volte negli ultimi 10 anni. Anche il Valdagno del tecnico bassanese Franco Van-

zo ha rivoluzionato quasi tutta la rosa dello scorso anno (rimasti solo Cunegatti e Bicego) ma nonostante tutto ciò ha raccolto due pareggi ed una vittoria. I biancoazzurri hanno fermato a domicilio sia il Follonica secondo in classifica e sia il Viareggio, dato tra i favoriti finali, per 2 a 2: con i suoi 5 punti è nono in classifica. Trissino (ottavo con 8 punti) guidato dal coach/giocatore Dario Rigo, sta dimostrando un alto tasso di intensità e ha raccolto già due vittorie, conpreso lo scontro diretto contro il Thiene (3-2). Quest’ultima squadra è ancora a zero punti con 5 sconfitte, nonostante alcune gare perse solo di misura, per un team giovane seguito dal coach/giocatore Giorgio Casarotto. La prima scadenza per tutte è rientrare tra le prime otto squadre entro Natale, precisamente il 19 dicembre, al termine del girone di andata, per partecipare alla Final Eight di Coppa Italia a fine febbraio.

La concorrenza è alta ma tutte e cinque dovranno rimboccarsi la maniche per uno degli obiettivi più importanti della stagione.

Stefano Zamperin

TENNIS SERIE A1

La St Bassano pesca in Olanda per salvarsi La Società tennis Bassano sta probabilmente affrontando la più grande sfida degli ultimi anni, mantenere la serie A1 con gli atleti di casa. Gli obiettivi sono radicalmente cambiati dopo aver cucito sul petto il tricolore, adesso la parola d’ordine è “puntare sui giovani”. E il team giallorosso sta esattamente mantenendo la parola data, facendo scendere in campo atleti del vivaio contro squadre dal blasone assoluto, come Crema e Aniene Roma.

Di conseguenza le sconfitte sono sempre dietro l’angolo e se si vuole rimanere nella massima serie a squadre bisogna anche avere un po’ di lungimiranza, che non guasta mai. Lo sanno bene i maestri capitani Marco Moretto, Marco Fioravanzo e Tommaso Moretto, che hanno ben pensato di interpellare l’olandese Igor Sijsling per affrontare il Maglie e puntare a giocare i play out da terzi classificati. Crema e Aniene sembrano squadre di caratura superiore, ma non per questo i verdetti sono già emessi, anzi.

La bellezza straordinaria è che alla domenica chi va in via Col Fagheron può vedere in campo uno come Marco Bortolotti, che sta crescendo sotto la guida dei

La presentazione della squadra in Municipio: Francesco Salviato, Marco Bortolotti, Matteo Baldi, Mattia Bedolo, Luigi Zitarosa, Tommaso Gabrieli.

Cap. Marco Moretto, Marco Fioravanzo e Tommaso Moretto

maestri di casa. O ancora Tommy Gabrieli, un giovane che per un momento aveva appeso la racchetta al chiodo e che fortunatamente si è ricreduto. Adesso infiamma il centrale come pochi altri. Non dimentichiamo poi Francesco Salviato, altro ragaz-

TREKKING SUOLA VIBRAM

0424 472928 MAROSTICA CORSO DELLA CERAMICA 8/A (STRADA NOVE MAROSTICA)

38 €

Hockey pista A1 Partenza troppo a rilento delle squadre di casa

A quasi un mese dall’inizio del campionato di Serie A1 di hockey su pista è tempo di tirare le somme per le cinque vicentine sulle rotelle dopo un’estate di forti rivoluzioni. La squadra più in forma è sicuramente il Faizanè Lanaro Breganze dell’allenatore Mirco De Gerone.

I rossoneri hanno alzato la loro prima Supercoppa nella tana dei campioni d’Italia del Forte. Un successo straordinario per la società di Antonello Turle con il primo trofeo che va ad aggiungersi al traguardo della Final 4 di Eurolega pochi mesi fa. Un inizio così importante però non ha trovato conferme nelle ultime due settimane: vinte due partite ma pareggiate due e perdendone un’altra. E’ la miglior vicentina in classifica dopo 5 giornate con 8 punti: l’ossatura confermata in estate, nonostante l’addio del tecnico Cabestany (passato al Porto, ndr), è stata la mossa vincente per il gruppo breganzese, al contrario degli altri top team provinciali, tra i quali il Sind Bassano.

I giallorossi dopo un’annata di alti e bassi, hanno deciso di rivoluzionare tutto (solo Zen e

29 €

zotto che quest’anno è approdato in finale a vari Open e che ha sul braccio e sulle gambe un potenziale da paura. All’occorrenza poi ci sono anche Matteo Baldi, Luigi Zitarosa e il giovanissimo Mattia Bedolo, che è lì che scalpita in attesa di una chiamata.

Insomma, al di là del risultato di fine campionato, un successo la St Bassano l’ha già ottenuto, attuare un cambio non solo generazionale, ma di gestione di un gruppo che può finalmente chiamarsi “squadra di casa”.

Michele Zarpellon

PIUMINI 100 GRAMMI

IL CALCIO DEGLI ALTRI

La missione di Zdenek riscaldare i cuori gelidi

La nuova sfida di Zeman: scaldare i cuori ai freddi svizzeri. E così l’allenatore boemo è arrivato a Lugano, dove la squadra, neo promossa in SuperLeague, la massima divisione svizzera, dopo un avvio stentato, con la vittoria sul San Gallo si è portata in posizioni più consone di classifica.

Ma se c’è una cosa che al tecnico proprio non interessa, almeno per il momento, è proprio la classifica, convinto più che mai che la sua missione in Svizzera sia quella di creare gioco con una squadra modesta e attirare gente allo stadio. Sì, perché, come abbiamo potuto notare anche personalmente, non è che i luganesi siano particolarmente attratti da tutto questo, visto che allo stadio più di 3-4 mila presenze non ci sono nonostante il nome di Zeman in panchina e lo sforzo della società nel contenere i prezzi degli abbonamenti.

Certo l’inizio non è stato dei più facili per il Lugano, che si arrabatta nelle ultime posizioni di classifica, ma è una squadra destinata a crescere e la fiducia nella salvezza è molta a tutti i livelli. Contro il San Gallo, squadra forte del canton tedesco, sugli spalti del Cornaredo c’era anche “Il Grande Sport” per capire a che punto stia questa nuova sfida del tecnico italo-boemo, ma anche per comprendere che si tratta di una sfida difficilissima più fuori dal campo che in campo. Basta una battuta delle sue prima del fischio d’inizio, guardando gli spalti mezzi vuoti: “Ma avete detto alla gente - si è rivolto Zeman ad un dirigente del Lu-

gano - che oggi si giocava la partita?”.

Un mezzo sorriso, un’alzata di spalle e via a giocarsi una partita davanti a poco più di tremila spettatori tra i quali 200 ultras ospiti ed altrettanti locali che, per tutta la gara, nel silenzio assordante dell’intero stadio, se ne son dette di tutti i colori. Il tutto mentre sul terreno di gioco la squadra di Zeman impartiva lezione di calcio rigorosamente d’attacco, con ripartenze micidiali che hanno steso il San Gallo: 3-1 il risultato finale.

Solo alla fine il clima si è sciolto ed anche i compassati tifosi svizzeri si sono lasciati andare ad… applausi a scena aperta.

Secondo il massimo dirigente del Lugano, Angelo Renzetti questa situazione, cioè la freddezza del pubblico, è figlia anche di una stampa non proprio benevola nonostante gli sforzi della società: “Avverto spesso presunzione ed un pizzico di malafede in molti scritti. Quando c’è di mezzo il Lugano si raccolgono le cicche e si trasformano in notizie” ha sentenziato pesantemente. Già questa è “Zemanlandia”, la nuova sfida di Zdenek Zeman: più che far faville sul campo, scaldare i cuori dei tifosi svizzeri.

Gabriele Zanchin

il grande Sport

B

8 novembre 2015 - 4

sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Talento, performance e discriminanti varie La parola talento richiama una moneta usata nell’antichità per gli scambi commerciali e ancora prima una bilancia o meglio l’inclinazione del braccio della bilancia che pesava la merce.

Parole diverse per indicare un unico aspetto: inclinazione, vocazione, chiamata, daimon, genio. Nelle popolazioni con rituali sciamanici ci si rifà anche ai termini spirito, anima-animale, anima-libera.

Parole, miti, rituali che non ci dicono cosa sia questo “qualcosa” ma che ci confermano che esiste.

Secondo la scienza il costrutto del talento viene definito come quell’insieme di caratteristiche individuali che accelerano l’acquisizione di competenze in una determinata sfera di attività.

Cosa significa nel concreto?

Ad esempio se ho talento sportivo, il mio corpo imparerà e memorizzerà molto più facilmente e velocemente di altri tecniche e movimenti specifici di una determinata disciplina, se ho talento musicale imparerò più facilmente a riconoscere e riprodurre determinati suoni con degli strumenti o con la voce e così via.

Il talento è una nostra dote innata ma questa da sola non è sufficiente al suo sviluppo. Il talento, perchè porti a livelli di eccellenza, deve essere necessariamente legato a studio di qualità e pratica.

Una ricerca della Cambridge University sostiene che le prestazioni da record dipendono per l’1% dal talento, per il 29% da una formazione di qualità e per il restante 70% dalla pratica.

Doug Beal, allenatore del Team Usa dominatore nel volley degli anni 80, diceva: “Alcuni di questi atleti sono diventati campioni nonostante il loro talento.

Sì, perchè se puntiamo solo alle doti naturali siamo destinati a fallire. Il talento è un dono su cui non possiamo fare nulla se non lucidare quel regalo con impegno e sacrificio”.

Indipendentemente dalle percentuali, ricercatori e tecnici concordano ormai all’unanimità sul fatto che il talento è un insieme di geni e pratica, ma soprattutto pratica, e ottimi maestri che sostengano e incoraggino durante il percorso e che talenti non espressi è come non averli.

E i talenti appartengono a uomini e donne indipendentemente dal sesso. Spesso, tuttavia, siamo ancora portati a credere che i maschi e le femmine abbiano attitudini differenti e così agiamo, almeno a livello inconscio, in modo da stimolare e predire inclinazioni e talenti a seconda del sesso.

In media abbiamo poche aspettative nei confronti delle bambine in materie scientifiche come matematica o ingegneria perché considerate “da maschi” e le ragazze che fanno propria questa convinzione riscontrano effettivamente più difficoltà in queste stesse discipline. In realtà però non ci sono particolari differenze rispetto a potenzialità e predisposizioni di maschi e femmine nell’età scolastica e spesso la discriminante maggiore sta nella diversa impostazione

educativa.

I condizionamenti si rafforzano man mano che cresciamo escludendo così da quei settori

la componente e le competenze femminili.

Discriminanti che contagiano

e si espandono in diversi ambiti, compreso mercato del lavoro, retribuzioni salariali, futuro professionale e, in quest’ottica, anche il mondo sportivo non ne è escluso. Ad esempio le atlete italiane che oggi fanno dello sport il loro lavoro e la loro fonte di reddito restano tutte dilettanti perché nessuna federazione permette loro di accedere all’attività professionistica.

In Italia sono solo sei le discipline considerate professionistiche: calcio, golf, pallacanestro, boxe, motociclismo e ciclismo e solo per gli uomini. Luisa Rizzitelli, ex pallavolista impegnata da anni a portare avanti la battaglia per l’inclusione delle donne nello sport professionistico dice: «Non è solo una questione di titoli, che rende ridicolo definire “dilettanti” sportive come Federica Pellegrini, Francesca Schiavone, Carolina Kostner, Flavia Pennetta o Tania Cagnotto, ma anche di tutele: essere professioniste significa poter accedere alle garanzie previdenziali, sanitarie, contrattuali previste per i lavoratori del settore». www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Giusta alimentazione per il morbo celiaco Il morbo celiaco, o celiachia, è un’intolleranza permanente al glutine che determina un deterioramento della mucosa dell’intestino tenue superiore, dipendente da un processo infiammatorio di tipo immunitario, con perdita dei villi intestinali (atrofia) che causano un inadeguato assorbimento di nutrienti.

Il glutine è costituito da due classi proteiche, le gluteline (chiamate glutenine nel grano) e le prolamine (chiamate gliadine nel grano).

La panificazione è resa possibile dalla presenza del glutine, che si forma in seguito all’idratazione e all’azione meccanica dell’impasto in presenza di acqua. Le prolamine degli altri cereali sono l’ordeina dell’orzo, la secalina della segale e l’avenina dell’avena (sebbene sia molto discussa attualmente la tossicità di quest’ultima).

Nella dieta non devono quindi essere presenti prodotti contenenti frumento (grano), kamut, orzo, segale, avena o triticale (ibrido di frumento e segale).

La prevalenza del morbo celiaco è più elevata nel sesso femminile (rapporto maschi/ femmine 1

a 2) e negli adulti (frequentemente asintomatici durante l’infanzia e diagnosticati in età adulta).

Si può presentare in bambini dai 2 ai 5 anni con una diarrea da malassorbimento, vomiti, altera-

tezza della malattia celiaca è la biopsia intestinale. Sono numerosi i prodotti contenenti glutine, molto diffuso l’impiego di farine come ingredienti, addensanti, emulsionanti, e altri additivi ne-

zioni psichiche (sono irritabili, capricciosi, tristi e indifferenti), anoressia, ventre globoso, diversi segni di malnutrizione e ritardo dell’accrescimento. Le evacuazioni sono voluminose, acquose o pastose, di colore marrone chiaro o biancastre-grigiastre, con grasso nelle feci.

La celiachia può causare diminuzione sierica di albumina, colesterolo, glucosio, calcio, ferro, magnesio, folati e carotene, anemia sideropenica perché la lesione duodenale incide sull’assorbimento del ferro, dei folati e più raramente della vitamina B12 e ipoprotrombinemia che può essere causata dal malassorbimento di vitamina K. L’esame per stabilire la diagnosi di cer-

gli alimenti elaborati commercialmente.

Pertanto è importante consultare sempre le etichette dei prodotti alimentari, facendo speciale attenzione nel caso di etichette incomplete, con glutine occulto (addensanti, emulsionanti, additivi...), ma anche agli alimenti elaborati con nuove tecnologie, nei prodotti speciali senza glutine e agli alimenti contaminati con glutine nella stessa industria alimentare.

I cereali privi di glutine sono il riso, tapioca, mais, miglio, sorgo, grano saraceno, ravizzone, quinoa e yuca o manioca (cereali andini), amaranto (cereale del Centroamerica), e loro farine, tuttavia bisogna sempre valutare la presenza di eventuali contaminazioni.

Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

PODISMO

Nasce il fitwalking per stare in forma Cos’è il fitwalking? La traduzione letterale significa “camminare per la forma fisica”. Camminare bene è la radice comune di chi poi cammina per relax, chi per divertimento, chi per fitness, per la salute e per il benessere.

La base è sempre quella, ma il camminare però lo si deve fare bene. Non è sufficiente camminare per fare al meglio quanto sopra ma camminare bene, ossia camminare osservando una corretta meccanica del movimento che si acquisisce conoscendo e praticando la

tecnica del fitwalking.

Una cattiva esecuzione del gesto atletico, ma prima ancora della semplice camminata, ha ripercussioni su tutto il corpo, dai piedi alla schiena. Per informazioni sulla nuova proposta basta visitare il sito del nordic walking Montegrappa dove è possibile prenotare una prova gratuita del fitwalking.

L’associazione è sempre pronta a portare nuove idee e nuovi modi di muoversi per mantenere o raggiungere un’ottimale forma fisica.

8 novembre 2015 - 5 il grande Sport calcio Lega Pro Mattia Proietti svela alcuni segreti della Virtus Bassano e racconta i maggiori punti di forza

«Un gruppo votato al lavoro»

Ci provano un po’ tutti a mettere i bastoni tra le ruote al Bassano Virtus: Cittadella, Reggiana, Pavia sembrano essere le avversarie da temere maggiormente, ma ciò che conta è che la truppa di Sottili è ancora là, nelle zone più nobili della classifica.

E, a giudicare da quanto fatto vedere finora, ha la ferma intenzione di restarci a lungo. A dirlo non sono solo gli addetti ai lavori, ma soprattutto i protagonisti che ogni domenica scendono in campo. E che, tra le righe, svelano i “segreti” di questo Bassano edizione 2015-2016.

VOGLIA DI FARE «Siamo partiti bene in questo avvio – attacca Mattia Proietti, uno dei capisaldi del team virtussino - magari non tutti se l’aspettavano, ma lasciamo pure i titoli sui giornali alle altre squadre, noi dobbiamo pensare a lavorare perché sappiamo che allenarsi bene porta buoni frutti. Rispetto allo scorso anno siamo migliorati molto sulla gestione della palla e sulle palle inattive. Uno dei nostri punti di forza è il gruppo: l’ossatura della squadra è rimasta la stessa, gli innesti si sono ambientati subito. Siamo ragazzi disponibili con molta voglia di fare bene, daremo tutto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. La mancata promozione della scorsa stagione? E’ uno stimolo a fare di più. Vogliamo provare a riprenderci quello che non siamo riusciti ad ottenere lo scorso anno un po’ per sfortuna, un po’ per demerito».

SANA COMPETIZIONE «Questo è un gruppo molto coeso in cui c’è una sana competizione in ogni ruolo – gli fa eco Roberto Candido, uno dei volti nuovi - la nostra forza è la stima che nutriamo reciprocamente. Tutti danno il massimo sempre e per questo non è un caso che i risultati arrivino, dobbiamo e vogliamo continuare su questa strada».

SOTTILI VALORE AGGIUNTO «Già lo scorso anno abbiamo dimostrato il nostro valore - dice il “condor” Pietribiasi - e miriamo a rimanere nella parte alta della classifica. La nostra è una rosa competitiva, lo zoccolo duro rimasto del gruppo sta lavorando insieme per il terzo anno consecutivo, stiamo seguendo mister Sottili che è un bravo allenatore. Rispetto allo scorso anno la squadra è sicuramente più completa, ci sono più alternative per ogni ruolo anche con giocatori che hanno apportato maggiore esperienza al grup-

LEGA PRO

Il Cittadella torna a sognare

La squadra di Roberto Venturato ai primi di novembre si trova in vetta alla classifica, seguita da Reggiana, Pavia e Bassano. È questa la risultante della nona giornata di campionato Lega Pro grazie alla vittoria in extremis (2-1 con gol di Litteri e Minesso) dei granata sul quotato Alessandria (altra candidata alla promozione in B) e le concomitanti battute d’arresto del Bassano a Pordenone e il pareggio della Reggiana a Bolzano. Il Cittadella in verità ha riconquistato il primo posto in classifica, che era stato malamente perduto nell’ottava giornata a Bergamo con l’Albinoleffe in quella che è stata la peggior partita del Citta targato Venturato.

Il “tris dorato” della società di Andrea Gabrielli si è materializzato a metà ottobre vincendo in otto giorni il derby con il Padova, il recupero a Busto Arsizio con la Pro Patria e la vittoria al Tombolato con la Giana Erminio di Gorgonzola.

A Lumezzane la squadra di Roberto Venturato dovrà superare la “prova delle vertigini”, che al primo tentativo le aveva fatto lo scherzetto contro l’Albinoleffe. Subito dopo il secondo turno di Coppa Italia con il SudTirol in una partita secca dirà quali sono le aspirazioni granata.

po. Penso anche al reparto offensivo: tutti gli attaccanti hanno caratteristiche diverse e ciò permette al mister un maggior ventaglio di scelte».

SPIRITO DI SACRIFICIO «Questo gruppo ha il grande pregio di essere molto disponibile negli allenamenti – ammette mister Stefano Sottili - dobbiamo continuare su questa strada con questa voglia e con questo spirito di sacrifi-

L’esultanza del Bassano dopo il gol di Proietti, mentre sotto l’incornata di Pietribiasi su azione d’angolo

cio. Abbiamo dimostrato una dote importante, con la consapevolezza di non mollare mai e di riuscire a dare il massimo anche in inferiorità numerica, come ci è accaduto in più di una occasione. Insomma, noi ci siamo».

Stefano Cirillo

TIFOSI La “4. Festa del Tifoso Granata” martedì 20 ottobre ha rilanciato sotto il tendone in Villa Rina gli entusiasmi del popolo granata con oltre 500 presenze. C’erano tutti, dalla dirigenza alla squadra, dalle istituzioni alle rappresentanze sociali per una serata di sport e solidarietà con il ricavato devoluto in beneficenza al Centro Residenziale Anziani di Cittadella.

Magnifica l’organizzazione e il menù preparato dai “Volontari Ca’ Onorai” che hanno affiancato il Centro di Coordinamento Club Granata (CCCG) e la AS Cittadella Calcio con il Patrocinio della Amministrazione Comunale e della Pro Loco in questo evento consolidato in occasione della Fiera Franca di Cittadella.

Prossimo appuntamento a Fontaniva mercoledì 18 novembre alle 20 (adesioni entro martedì 17 al 339 3391094) per il terzo compleanno del “Salf Granata Club-Ristorante Da Godi- Fontaniva Presente”, serata benefica pro cooperativa Fratres di Fontaniva con la “15^ Festa della Fratellanza” sul significato dello sport e della bandiera Olimpica, simbolo di amicizia e solidarietà fra tutti i Popoli della Terra.

8 novembre 2015 -6 il grande Sport altri sport Basket C maschile A memoria d’uomo nessuno ricorda uno score vicino al 200 al PalaAngarano

Orange 1 Bassano, numeri da record CALCIO A5 UOMINI

Ferraro lascia La Luparense, ingaggiato Francisco Fuentes

Dopo le dimissioni di Valter Ferraro dall’incarico di allenatore della prima squadra, la Luparense ha ufficializzato l’arrivo a San Martino di Lupari del tecnico spagnolo Juan Francisco Fuentes. Dopo l’esperienza di 13 anni all’ElPozo Murcia, Fuentes è volato in Kuwait, dove con il team Kazma Sport Club, in cui milita ora l’ex rossoblù Vampeta, ha vinto lo scorso campionato, e ora approda per la prima volta in Italia, dove gli è stata affidata la guida del team di Zarattini.

La società accoglie con entusiasmo l’arrivo del coach iberico, giovane ma dalla grande esperienza, e gli augura un gros-

so in bocca al lupo per il lavoro da svolgere con la squadra.

«Sono state fasi concitate quelle che hanno portato alla scelta del nuovo mister – ha spiegato il direttore generale Andrea Franceschini -. Abbiamo valutato attentamente tutte le possibili soluzioni e alla fine la decisione è stata quella di affidare a Mister Fuentes la guida tecnica della prima squadra.

Il primo obiettivo stagionale resta la Final Eight di Cop-

pa Italia, ci sarà poi il tempo per lavorare tranquillamente per arrivare pronti nelle fasi salienti della stagione».

Non succede di frequente, almeno per ora. Ma quando vince, l’Orange 1 Bassano lo fa proprio alla grande. Provare per credere.

C’è voluto un match da grandi numeri per la prima vittoria targata Orange 1 di questa stagione: i rosso gialli hanno domato Gorizia dopo una gara dagli attacchi stellari o, per meglio dire, dalle difese distratte.

A memoria d’uomo, nessuno ricorda una partita da quasi 200 punti complessivi al Palangarano, tra due squadre pronte a sfidarsi all’ultimo canestro.

Alla fine il successo è andato alla squadra di coach Mattioli, che ha visto ben cinque i giocatori in doppia cifra (Salvato e Bordignon con 19 punti, Vazzana e Gallea a quota 17, Maiello a 11) dopo uno spettacolo che non ha mancato di entusiasmare il pubblico presente numeroso nel palasport di destra Brenta.

Per il Bassano ecco dunque una vittoria che rimarrà negli

annali, per le modalità con cui è arrivata e perché ha ridato morale e slancio alla squadra.

L’altro successo di prestigio è stato ottenuto contro Caorle, avversario tradizionalmente ostico.

A nulla hanno potuto le individualità veneziane, a cominciare dall’ala bosniaca Bjegovic, MVP del campionato reduce dalla Sacramento State University, per terminare con lo sloveno Cresnar, intimidatore d’area e

L a formazione veneziana era giunta al Palangarano da primatista e a punteggio pieno, ma ha dovuto soccombere contro un team rosso giallo in serata di grazia.

rimbalzista di 214 centimetri.

I ragazzi di coach Mattioli sono stati bravi a giocare compatti e a tenere ben salde le redini del match per tutta la sua durata, salendo addirittura a +19 e riuscendo poi a gestire con saggezza in vantaggio accumulato, fino al 76 a 62 finale.

Insomma, l’Orange 1, dopo un inizio di campionato non proprio entusiasmante, può ora guardare con ottimismo al futuro.

CALCIO A5 DONNE

A Romano si fa sul serio

La presentazione della squadra e il presidente Enrico Battocchio

La nuova stagione sportiva del Romano calcio a 5 inizia con una novità: la formazione femminile. Il rosso dei rossostellati diventa rosa shocking e accanto alla formazione maschile inizia, a partire da questa stagione sportiva, la squadra di futsal femminile del Romano C5.

«La squadra femminile non fa storia a sé – precisa con orgoglio il presidente Enrico Battocchio – quello che si apre con questa stagione è un nuovo capitolo di quella stessa storia».

Una storia che ha appena otto anni eppure è già riuscita a portare in terra ezzelina qualcosa come dieci trofei (tra cui spiccano due titoli regionali, uno interregionale e un terzo posto nel campionato nazionale Csain).

«In realtà – precisa il presidente – la nostra non è una storia di trofei, ma di amicizia e di passione. Passione autentica, perché alle spalle del Romano C5 non c’è nessun grande investitore privato, né alcun centro di interessi: ci siamo noi, con le nostre sole forze e l’aiuto importante di quelle aziende che hanno creduto nella bontà e genuinità del nostro progetto».

Il Romano C5 e la grande avventura dei rossostellati nacque così, quasi per scherzo. Ma lo stesso si può dire di quella femminile.

«Per scherzo e per amore delle sfide – con-

tinua Enrico Battocchio – l’idea originaria era quella di aprire un settore giovanile per i tanti ragazzi che ci chiedono qualcosa che per loro, nel nostro territorio non c’è. Purtroppo dopo aver tentato a lungo di trovare la disponibilità di ospitare nelle strutture comunali un progetto di questo tipo ci siamo dovuti arrendere, per ora. Contemporaneamente però un gruppo di ragazze, alcune supporter del Romano C5 hanno buttato lì, quasi per scherzo, una sfida anche più difficile da realizzare: perché non organizzate una squadra femminile?».

E il RC5 ha accettato la sfida. Tutto il Romano C5 perché in molti, giocatori o ex giocatori hanno dato la loro disponibilità a comporre lo staff tecnico per la parte organizzativa e atletica. Oltre ad Enrico Battocchio infatti i compiti tecnici sono divisi tra mister Leonardo Pierobon e Paolo Meneghini (vice allenatore), Giuseppe Zilio (preparatore dei portieri) e Luca Cavallin (direttore sportivo delle rosastellate).

«Non avrei mai immaginato di entrare in questa avventura – spiega Luca Cavallin – ma sono contento di farne parte: c’è un grandissimo entusiasmo, lo spirito giusto e una gran voglia di mettersi alla prova».

il grande Sport

8 novembre 2015 -8

altri sport

L’angolo della Prevenzione

a cura del Dottor Gianluca Gnoato osteopata e fisioterapista

Specialista nei disequilibri del movimento ar�colare e muscolare. Esperto in fitoterapia e alimentazione nel sistema scheletrico

Atletica Cassolesi e breganzesi trainano gli orange a Genova

Due scudetti in un colpo

Lancio, tiro, schiaccio, ma... che fitta alla spalla!

Q

uel dolore trafiggente alla spalla, durante l’elevazione del braccio, a fine corsa e ad alte velocità, è �pico degli sport come ad esempio volley, basket, tennis (schiacciata / smash), baseball, lancio del giavello�o, palla mano, ecc. (lancio), ginnas�ca ar�s�ca (sospensione alla sbarra-anelli), ed altri. Data la considerevole frequenza di questo fas�dio, è facile che mol� le�ori si riconoscano su questo problema; ma vi siste mai chies� il perché? palla Dolorosa, Periartrite, Tendinite, Sindrome da Impingement, Overuse Overhead, e così via, sono tu� termini usa� per dare un’e�che�a a questa patologia, che la maggior parte delle volte patologia non è! Gli esami diagnos�ci di rou�ne per la spalla (ecografia o risonanza magne�ca) spesso infa� non dimostrano alcuna lesione, ma nemmeno versamento, che è indice di processo infiammatorio in a�o.

Ne consegue che, in assenza di lesioni e di segni infiammatori, non siamo di fronte ad una patologia, ma bensì ad ca alla base del problema. una disfunzione, cioè “la spalla non funziona bene”, presenta urante la Valutazione un movimento biomeccanico Osteopa�ca Posturale si non corre�o (il dolore compare considera la postura sta�ca, infa� solo ad un certo grado di ma è indispensabile l’indagine elevazione del braccio). cine�ca e cinema�ca del paziente, cioè come si muove dua rotazione della spalla è rante il gesto spor�vo implicato condizionata da varie regioni nella comparsa del dolore. Non del corpo; in questo ar�colo si può prescindere da questo vorrei portare la vostra a�enstudio dinamico il quale, oltre zione alla componente della che esser eseguito con colonna dorsale. test manuali e con atVedete bene la trezzatura riabilita�va, differenza tra una spesso viene fa�o anpostura dorsale che con ripresa video normale ed una in Non si può durante l’allenamento, cifosi (foto 1); vi prescindere da e minuziosa indagine chiederete quale rallenty delle alteraziosia la relazione con un’indagine ni (errori) nello svolgila spalla! mento del movimento. cinetica e e analizziamo in Questo garan�sce di dinamica come cinematica del individuare precisail sogge�o carica mente le disfunzioni paziente il gesto tecnico del movimento, la del lancio, si zona dove originano, vede come la colonna dorsale e di impostare un tra�amento normale si può estendere e gamirato alla rieducazione dello ran�re alla spalla il movimento schema corre�o di movimento completo di retro-posizione per e dell’esecuzione performante poi esprimere la giusta forza del gesto spor�vo: terapia esplosiva, mentre la colonna manuale osteopa�ca per ripriin cifosi, rigida, blocca la spalla s�nare una adeguata mobilità ad un certo angolo di movi(ossa, ar�colazioni, muscoli, famento, limitandone la capacità sce) e una o�ma rieducazione di caricamento (foto 2). Per al controllo muscolare preciso riuscire comunque ad essere del movimento della spalla. performante, il sogge�o dovrà alterare il movimento corre�o hiedetevi sempre “cosa mi della spalla, aumentandone la ha generato il dolore?”. rotazione posteriore, allunganRivolgetevi a professionis� che do e stressando i tessu�, crean- vi diano queste risposte e che impos�no precocemente una do un confli�o meccanico nella terapia votata alla Prevenspalla che genererà il dolore. zione; solo in questo modo a le�eratura (Bjordal JM eviterete la progressione della et al., 2008) ha dimostrato disfunzione nel futuro. come le terapie sintoma�che (farmaci, laserterapie, tecar(Nota bene: nel prossimo numero terapie, taping-cero� colora� sarà tra�ata un’altra causa di disfunproprioce�vi ecc.) non possozione del movimento della spalla) no eliminare la causa meccani-

S

D

L

‘‘

S

C

L

gianluca.gnoato@gmail.com 348 9336141 informazione promozionale

In chiusura di stagione i ragazzi Cassolesi e breganzesi fanno un altro botto, anzi due. A Genova, al recupero della finale dei campionati di società di prove multiple under 18, i due team di AV infatti hanno conquistato entrambi gli scudetti in palio, dominando la due giorni ligure.

La gara a metà settembre era stata sospesa e annullata dopo la prima giornata, vista l’allerta meteo 2 per il giorno dopo, ma già allora le due squadre orange erano in testa con vantaggi molto cospicui. Tornati a Genova si sono ripetuti conquistando non solo il doppio titolo di campioni italiani e campionesse italiane

di decathlon e di eptahlon under 18, ma occupando anche i podi individuali (vittorie di Miglietta, con Kasiboivic secondo e Busnardo terzo!, e della Gollin, con seconda la Brandstetter) e ramazzando qualcosa come una quarantina di medaglie nelle premiazioni previste di ciascuna disciplina.

Un’impressionante ondata orange che fa il paio con la finale dei campionati di società su pista che, settimane fa, vide trionfare i maschi con lo scudetto, poi volati in Portogallo a vincere la finale del gruppo B di Champions gruppo B, e le femmine piazzarsi terze d’Italia.

Non c’è stata storia a Genova. Le squadre, maschile di AV Despar con i tre del bacino del Marconi Cassola Riccardo Miglietta, Amar Kasibovic e Simone Busnardo, e con Luca Cocco del vivaio dell’Ovest Vicentino, e femminile di AV Frattin Auto con la marconiana cassolese Gloria Gollin e le atlete del bacino di Breganze Angela Brandstetter, Elena Celotto e Francesca Cerato, accompagnate dai tecnici Toni Mocellin, Toni Lazzaretto e Alberto Lazzaro, hanno fatto il vuoto da subito infilando diversi personal best. Da segnalare il 15”02 della Gollin nei 100 hs, i 2,07 di Busnardo nell’alto,

il 27”02 della Brandstetter nei 200, i quasi 58 metri di Kasibovic nel giavellotto e il 15”28 sui 110 ostacoli di Miglietta.

Insomma gli allievi di Atletica Vicentina in due finali nazionali a squadre, con quattro titoli in palio, ne hanno conquistati tre più un terzo posto. Annata che sottolinea una cosa: i rincalzi per la serie A assoluta, in cui le due squadre di AV quest’anno hanno conquistato un doppio sesto posto, sono già belli pronti.

Nella foto, da sinistra: il tecnico Mocellin, Kasibovic, Miglietta, Busnardo, Celotto, Brandstetter, Cocco, il tecnico Lazzaro, Gollin, Cerato.

CANOA FLUVIALE

Valligiani con grande verve

E’ stata un’annata coi fiocchi, chiusa peraltro con altri successi ottenuti nell’ultima gara a Sacile. La canoa fluviale valligiana si conferma al top. E il Cck Valstagna del presidente Luca Costa ha potuto assaporare una stagione mai così ricca grazie ai traguardi raggiunti da Paolo Ceccon a livello mondiale, con le medaglie conquistate in Brasile, argento nella gara individuale e quella d’oro nella competizione a squadre e a livello europeo, a Cracovia, secondo posto continentale nella gara a squadre.

Poi sono state ottime anche le prestazioni della squadra azzurra junior di Lisa Signori, Marco Vianello e Carlo Bullo che, ai campionati europei di Cracovia, hanno raggiunto le semifinali.

“Siamo stati protagonisti ai Campionati Italiani conquistando cinque titoli nazionali e cinque medaglie d’argento nelle varie categorie e inoltre ben dieci titoli regionali - ha dichiarato Costa - dominando nel settore giovanile”.Il Cck Valstagna ha inoltre gestito il team Giovani Speranze della Federazione con il tecnico valligiano Matteo Pontarollo, partecipando a gare internazionali in Slovenia, Repubblica Ceca e Polonia, una sorta di Coppa del Mondo giovanile, raggiungendo più volte il podio con Marco Vianello, Nicola Fiorese, Lisa Signori, Carlo Bullo e David Mandia.

Il personaggio La Macchi, monumento del basket, torna nel giro azzurro

Ma che nazionale sarebbe senza Chicca...

A 5 anni dall’abbandono volontario, Laura “Chicca” Macchi, 36 anni compiuti lo scorso 24 maggio, dall’estate 2007 in forza al Famila Schio, monumento del basket donne italiano, rientra nel giro azzurro.

L’ha chiamata a grande richiesta la federbasket, e lei ha detto sì. La giocatrice nata a Varese e premiata di recente come migliore atleta italiana della stagione 2014-15 di A1, è stata convocata a Roma dal presidente Petrucci. Chicca, tra l’altro, detiene anche il record di punti segnati in una sola gara in azzurro (36 contro le bulgare nel 2004) ed è la nona miglior realizzatrice azzurra di tutti i tempi, pur con solo 95 gare giocate.

La match winner di gara 5 di scudetto, haspiegato alla stampa perchè si era chiamata fuori. “Dopo L’Europeo di Riga, a 31 anni, e dopo l’infortunio alla fascia plantare, ho capito che avrei dovuto passare un’estate riposandomi e gestendomi, per affrontare al meglio la stagione successiva, che a Schio è sempre molto lunga e dura tra campionato ed Eurolega - ha dichiarato la Macchi -. In più avevo bisogno di

stare un po’ con la mia famiglia, che è sempre molto lontana. Se a tutto questo si aggiunge che tutti parlavano di un cambio generazionale, beh… quelal volta fu una rinuncia già preannunciata”.

Ma che nazionale sarebbe senza di lei? Petrucci le ha spiegato di voler valutare un suo ritorno in azzurro per le prossime qualificazioni all’EuroBasket Women 2017. Il progetto è stato condiviso da Chicca Macchi che così ha deciso di vestire nuovamente la casacca azzurra.

Soddisfatto il tecnico Capobianco.

“L’incontro con Petrucci è stato molto piacevole e apprezzo il fatto che abbia preso a cuore la Nazionale e in generale tutto il movimento femminile. Ringrazio il presidente del Famila Marcello Cestaro che ha condiviso la mia posizione, tutelando la mia scelta”.

Con questo ritorno in azzurro il Famila ha fatto una sorta di bingo, perché tutte e otto le italiane del roster 2015-16 vestono anche la maglia azzurra, comprendendo Valeria Battisodo che quando non è convocata è riserva a casa.

8 novembre 2015 -9 il grande Sport sport invernali Sci Tutte le squadre regionali. Il club altopianese tra i premiati per il mezzo secolo di vita

Ecco i rampanti veneti. Enego 50 anni Presentate le squadre agonistiche di Fisi Veneto per la stagione 2015-2016, a Longarone Fiere, nell’ambito dell’assegnazione del premio Fair Play, con tutte le migliori promesse della regione.

Con l’occasione la Fisi Veneto ha assegnato il premio Fair Play a Lattebusche, cooperativa con oltre 200 dipendenti, operante da oltre 60 anni nel settore lattiero caseario, con sede a Busche, nel Bellunese, e stabilimenti nelle province di Venezia, Vicenza e Padova. Il motivo del premio va ricercato nel fatto che l’azienda è da ben 38 anni al fianco degli sport invernali del Veneto, da quando cioè Ivano Giopp ideò il Grand Prix, Lattebusche appunto, circuito dello sci alpino e dello sci di fondo dedicato ai “mini sciatori” delle categorie Baby e Cuccioli.

Alla consegna del premio, quest’edizione abbinato a Work in Progress, azienda assicurativa con sedi a Belluno, Roma e Olbia, sono intervenuti Flavio Roda, presidente nazionale Fisi, Roberto Bortoluzzi, presidente regionele, Antonio Bortoli, direttore Lattebusche.

Oltre al Fair Play, tanti sono stati i riconoscimenti assegnati a Longarone, tra cui il premio alla carriera a Fausto Cerentin,

vegal), Sara Gaspari (Cortina), Edoardo Longo (Forestale), Andrea Rossi (Cortina), Riccardo Bosio (Ponte nelle Alpi), Pietro Canzio (Ski College), Matteo Pradal (Ski College), Federico Lorenzi (Cortina), Davide Filippi (18).

Sci di fondo. Responsabile: Roberto Lazzarin. Direttore tecnico: Carlo Dal Pozzo. Tecnici: Elio De Martin, Simone Antoniol, Mirko Pezzo, Omar Genuin, Elvezio Antoniol. Atleti: Chiara De Zolt Ponte (Valpadola), Martina Piccoli (Bosco), Ilaria Reato (Sovramonte), Alessia De Zolt Ponte (Valpadola), Anna Buzzo Contin (Valpadola), Rebecca Bergagnin (Valpadola), Francesca Corbellari (Bosco), Anna Comarella (Forestale), Eleonora Prigol (Sovramonte), Nicola Massella (Bosco), Antonio Roncari (Bosco), Lorenzo Busin (Canale d’Agordo), Antonio Facchin (Sovramonte), Marcello De Martin (Valpadola), Jacopo Solagna (Valpadola), Pietro Campara (Bosco).

Biathlon. Responsabile: Mario Del Puppo. Tecnici: Pierino Fontana Hoffer, Maria Rosa Moè, Mauro Pesavento. Atleti: Marco Di Sopra (Valpadola), Gregor Gombac (Cortina), Leonardo Dall’Acqua (Val Fiorenti-

monumento dello sci d’erba internazionale, un oro e un argento ai Mondiali di Tambre. Sul palco anche altri atleti e tecnici: Alberto Ghezze, Giovanni Feltrin e Damiano Scolari per lo sci alpino, Fulvio Scola per il fondo e Sebastiano Dabalà per il bob. Ci sono stati poi i riconoscimenti agli sci club con 50 anni di affiliazione Fisi: Croce d’Aune, Montebelluna, Orsago, EnegoL Lisser, Caprino Veronese e Grezzana. Benemerenze Fisi: con il distintivo d’argento sono stati premiati Igor Ghedina, Catia Zanini, Francesco Zecchin, Giovanni Stella, Manuele Camuffo, Andrea Rizzo e Giovanna Rizzo. Il distintivo d’oro è andato a una società, lo Sci club Chiampo.

Ecco le squadre del comitato Fisi Veneto.

Sci alpino. Responsabile: Nicola De Martin. Tecnici: Paolo Zardini, Andrea Schenal, Enea Bortluz e Federico Vanz. Atleti: Stefania Carli (Us Asiago), Giorgia Andrea Dalmasso (Forestale), Matilde Minotto (2000), Federica Vinelli (Sorapiss), Elena Dolmen (Domegge), Beatrice Ghedina (Cortina), Bianca Ghezze (Cortina), Sofia Pizzato (Forestale), Emma Benini (Ponte nelle Alpi), Rossella Alberti (Cortina), Rebecca Bristot (Ne-

na), Fabio Zannantonio (Valpadola), Davide Mancin Majoni (Valpadola), Federico Mosele (Us Asiago), Andrea Francesco Osta (Valpadola), Riccardo Finco (Us Asiago), Chiara Panciera (Val Zoldana), Serena Cera (Us Asiago).

Sci alpinismo. Responsabile: Carlo Ceola. Tecnico: Luca Palla. Atleti: Alba De Silvestro (Dolomiti ski alp), Laura Corazza (Dolomiti ski alp), Milly Crepaz (Arabba), Jacopo Facchin (Ponte nelle Alpi), Fabio Pettinà (Sci Cai Schio), Matteo Cuel (Sci Cai Schio), Enrico Loss (Valdobbiadene), Erwin Ronzon (Valdobbiadene), Daniele Soppelsa (Dolomiti ski alp), Matteo Sostizzo (Sci Cai Schio), Edoardo Favaretto (Dolomiti ski alp).

Snowboard. Responsabile: Livio Spinelli. Tecnici: Giovanna Costa, Luciano Magi. Atleti: Giovanna Follador (Val Biois), Elisa Caffont (Ski College), Ester Gross (Cortina), Alfonso Gambino (Cortina), Filippo Ferrari (Ski College), Riccardo De Zanna (Cortina), Edoardo Fornaro (Cortina), Tommaso De Martin (Val Biois).

Salto e combinata. Responsabile: Silvano Panozzo. Tecnici: Michael Lunardi, Daniele Munari. Atleti: Emanuele Meneghetti, Andrea Campregher.

SKIROLL. Nuova gara a battesimo in Trentino

Lo sprinter sul chilometro è Mosele Garniga Terme ha tenuto a battesimo una nuova disciplina sportiva, ovvero il km sprint di skiroll, in una gara promozionale che ha fatto da prologo alla finalissima di Coppa Italia mass start a tecnica classica in salita che decreterà gli scudetti 2015.

Una gara veloce e piacevole da ammirare, quella che il team Futura ha allestito nel tratto di 1000 metri in leggera salita sul rettilineo che precede l’abitato di Garniga, disputata nella formula delle due manche per somma di tempi e dove a pri-

meggiare è stato il vicentino di Canove di Roana, sull’altopiano di Asiago, Marco Mosele che ha stabilito il miglior tempo in entrambe le frazioni, la prima in soli 1’53”074, la seconda con il tempo di 1’54”646. In piazza d’onore troviamo poi il trevigiano Marco Corradin, a 9 secondi complessivi dal vincitore, capace di avere la meglio nella seconda manche sull’atteso Alessio Berlanda. Corradin nella prima frazione ha impiegato 1’58”220 a chiudere la sua prova, mentre Berlanda lo aveva preceduto di

due secondi (1’56”814), ma nella frazione conclusiva l’atleta di

Villazzano non ha trovato il ritmo giusto, cedendo la piazza d’onore al Veneto (addirittura 2’04”090 Berlanda, 1’58”962 Corradin).

Quarta posizione poi per l’esperto delle gran fondo Nicola Morandini, che ha accusato un ritardo finale da Berlanda di 3 secondi.

il grande Sport

8 novembre 2015 -10

motori

KARTING GIOVANILE

sionistici, come il Team Driver, il Team Ngm Motosport, il The Bull e molti altri.

Con l’aiuto degli sponsor, il papà Daniele e il cugino Simone Chemin, hanno sempre cercato di preparare i kart nel migliore dei modi, anche con l’aiuto, verso fine stagione a livello motoristico, di Michele Zampieri di Padova, che però, non è bastato per conquistare il titolo.

Il motto di non mollare mai all’interno del Team, per Luigi, gli ha fatto conquistare il titolo di vicecampione italiano del monomarca Championkart 2015, e per Giovan-

I gemelli Zarpellon mietono successi I gemelli Giovanni e Luigi Zarpellon, dodici anni, lasciano il segno anche nella stagione agonistica 2015.

I giovani piloti del karting, portacolori della Rally Team di Rosà di Pierdomenico Fiorese, come nella scorsa stagione agonistica, conquistano per il secondo anno consecutivo il titolo di vice campione italiano nella categoria 125

Academy del monomarca Parolin Championkart, dove partecipano piloti dai 12 ai 15 anni.

Durante le otto prove del Campionato Italiano monomarca Championkart che si sono svolte nelle migliori piste italiane, hanno conquistato vittorie e podi.

I punti però non sono bastati per contrastare i team profes-

ni il quarto posto in classifica fra ben trenta piloti.

I gemelli come sempre non trascurano nè la scuola nè lo sport, dove fanno parte sia nella squadra di calcio Rosà e del nuoto agonismo di Tezze sul Brenta.

Nella stagione agonistica 2016 il team cercherà la riconferma dell’aiuto finanziario a livello di sponsor inserendo delle new entry, ma soprattutto cercherà di portare a casa il titolo di campione italiano che ormai sembra essere sempre più vicino visti i risultati ottenuti quest’anno.

Rally Avvincente testa a testa fra i due vicentini nella 5. edizione del Valsugana Historic sulle strade trentine

Lucky-Nodari, duello spettacolo

STORICI

Costenaro e Marchi (Team Bassano) big in Valsugana

Il Valsugana Historic Rally va in archivio per il Team Bassano con dei buoni risultati ottenuti dal gran numero di equipaggi iscritti all’ultima gara “tutta storica” della stagione.

Il miglior riscontro lo conseguono Giorgio Costenaro e Sergio Marchi, quarti assoluti e primi del 2. Raggruppamento con la Lancia Stratos grazie anche a una convincente seconda parte di gara; subito dietro si piazzano i neo portacolori Giampaolo Mantovani e Luigi Annoni in costante ascesa al secondo rally con la nuova Porsche 911 RS. Ancora una gara brillante per Luca Cattilino e Mauro Grassi che vincono la classe con l’Opel Kadett Gt/e Gruppo 2 realizzan-

do anche l’ottava prestazione assoluta.

Gara di alto livello anche per Nicola e Davide Benetton i quali chiudono in bellezza la stagione con la Fiat 127 Sport Gruppo 2 che portano alla vittoria di classe e in tredicesima posizione assoluta.

Soddisfatti anche Nereo Bonollo e Alberto Ferracin, secondi con la Fiat 131 Racing, alle spalle di Cattilino e davanti ai compagni di scuderia Giampietro Pellizzari e Mauro Magnaguagno buoni terzi con la Ford Escort RS che a loro volta precedono l’Opel Kadett Gt/e di Sandro e Franco Simoni e quinta si classifica l’altra Fiat 131 Racing di Egidio Lucian e Giorgio Fichera

Avvincente e combattuto dal primo all’ultimo chilometro; spettacolare e impegnativo: questo è stato il 5° Valsugana Historic Rally sulle strade della vallata trentina e del comprensorio del Lagorai. Una gara dal percorso tecnico, molto apprezzato dagli equipaggi, e reso ancor più difficile dalle condizioni autunnali delle strade e del meteo che ha anticipatamente virato verso l’inverno spruzzando anche della neve in una delle prove. È stata sfida sin dal primo tratto cronometrato tra due equipaggi vicentini, quello formato da Luigi Battistolli da tutti conosciuto come “Lucky” nuovamente alla guida della Ferrari 308 Gtb Gruppo 4, in coppia con Luigi Cazzaro e quello dei Nodari, Paolo il padre alla guida e Giulio il figlio alle note, su Porsche 911 Sc/Rs. Tutte firmate da loro le prove speciali, una pari al decimo di secondo, quattro dal ferrarista e tre dal pilota di Gambugliano con scambi di leadership durante lo svolgimento della gara a metà della quale “Lucky” conduceva con soli 1”6 dopo un bel botta e risposta.

La ripetizione della “Sella” sembra chiudere i giochi visto l’importante distacco, oltre undici secondi, che il futuro vincitore infligge a Nodari il quale non si dà per vinto e con due

Luigi Battistolli, da tutti conosciuto come “Lucky”, nuovamente alla guida della Ferrari 308 Gtb Gruppo 4, in coppia con Luigi Cazzaro, primi in Valsugana

scratch si riporta sotto: allo start dell’ultima decisiva “Betulle” il divario è di 1”8; il ferrarista dà il massimo sull’insidiosa prova e si aggiudica la gara!

Nodari preferisce non prender rischi visto che è a un passo dal traguardo che si era prefissato in questa occasione, ovvero la vittoria di categoria nella Michelin Cup, che festeggia sul palco di Piazza De Gasperi assieme a un meritato secondo posto ottenuto precedendo i bresciani Roberto Montini ed Erika Zoanni terzi assoluti con la Porsche 911 Sc grazie a una seconda parte di gara più incisiva della prima che avevano affrontato con

gomme non adatte.

Stessa classifica per il 3° Raggruppamento, mentre il 2° vede la vittoria del duo di Marostica, Giorgio Costenaro e Sergio Marchi, sulla Lancia Stratos che piazzano al quarto posto nell’assoluta precedendo la Porsche 911 Rs dei padovani Giampaolo Mantovani e Luigi Annoni ottimi quinti, davanti ai locali Romano Purin e Daniel Stroppa ancora una volta in grande rilievo con la piccola Volkswagen Golf Gti Gruppo 2; buona gara per i cuneesi Sergio Mano e Matteo Barbero con la Fiat 131 Abarth Gruppo 4, settimi al traguardo.

Ancora una buona prestazione per i veronesi Luca Cattilino e Mauro Grassi ottavi con l’Opel Kadett Gt/e Gruppo 2 seguiti dalla Porsche 911 SC Gruppo 4 portata all’esordio in nona posizione dai trentini Lorenzo Delladio e Remo Bazzanella; chiudono la top ten, con una prestazione convincente, il padovano Mauro Simontacchi il quale in coppia col veronese Andrea Ballini si aggiudica anche il 4° Raggruppamento con la Renault 5 Gt Turbo.

Il 1. Raggruppamento va invece alla BMW 2002 Ti dei vicentini Mario e Diego Pieropan.

MUSEO/Fiat 1100

Il Bonfanti festeggia una new entry

TRASPORTI LOGISTICA DEPOSITI .............................................................................................

L’UNIONE FA LA FORZA. DAL 1976

CONSORZIO TRASPORTATORI MONTEGRAPPA via delle Industrie 31 - Cartigliano (Vi) Italy tel +39 0424 567686 fax +39 0424 567700 fax magazzino +39 0424 567682 www.ctmtrasporti.it - info@ctmtrasporti.it

Si è da poco aggiunta al patrimonio del Museo dell’Automobile bassanese Bonfanti, una fiammante Fiat 1100/103 E del 1956, donata dall’appassionato Gian Maurizio Pettorossi di Stranzano in provincia di Gorizia.

«Amo questa vettura – è stata la motivazione del collezionista goriziano – che possiedo da 25 anni. Non posso più curarla con attenzione per motivi di lavoro, ma non la voglio vendere, bensì sapere che va in mano a veri cultori, in un Museo che è uno scrigno».

La Fiat nuova 1100 venne presentata nel 1953 e contribuì, con le successive 600 e 500, alla motorizzazione dell’Itala del boom economico, che presto avrebbe portato la nostra nazione a essere il sesto paese più industrializzato del mondo. La Fiat 1100 del ’56 va ad arricchire molte altre

donazioni ricevute in venticinque anni di attività del Museo. Nella foto la Fiat 1100 posa davanti al Museo “Bonfanti-VIMAR” con accanto Nino Balestra e Stefano Chiminelli, presidente del Circolo Veneto Automoto d’epoca “Giannino Marzotto”.

il grande Sport

8 novembre 2015 - 12

hockey

IL CASO Borrelli è bloccato negli Stati Uniti in attesa della Green Card per poter tornare a giocare ad Asiago

Se la burocrazia gioca contro...

Dave Borrelli non ce la fa. Il capitano giallorosso è costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alla burocrazia legata alla Green Card, autorizzazione rilasciata dagli Stati Uniti per consentire a uno straniero di risiedere nel suolo americano per un determinato periodo.

Borrelli, che vive negli Usa assieme alla famiglia, è da tempo in attesa del documento ma la legge gli impone di rimanere ancora nel Paese finchè non l’avrà ottenuto. Solo allora sarà libero di lasciare il suolo americano e di rientrarvi poi.

Una condizione, quella in cui si trova, che gli impedisce di raggiungere i compagni dell’Asiago Hockey in tempi brevi e che ha costretto le due parti, a malincuore, a prendere atto della situazione.

«Sfortunate circostanze legate ai documenti americani mi impediscono di essere ad Asiago per la stagione 2015-2016 - fa sapere con dispiacere Dave Borrelli dagli States - è davvero difficile per me accettare questo perchè la cosa che volevo di più era tornare nella straordinaria Asiago e giocare un altro anno a hockey con la mia squadra».

Dispiaciuto, inevitabilmente, anche il presidente giallorosso Piercarlo Mantovani.

«Dave è uno di noi e lo sarà sempre. Assieme abbiamo scritto pagine importanti nella storia dell’hockey italiano e questi ricordi non ce li toglierà nessuno. Ma la realtà ci impone di prendere atto della situazione e di guardare con fiducia al proseguo della stagione che stiamo vivendo: in campionato stiamo crescendo e dal 20 al 22 novembre scenderemo sul ghiaccio nel girone di Continental Cup. I ragazzi e coach Lefebvre stanno lavorando bene; è chiaro però che di fronte all’ufficialità del fatto che Borrelli non arriverà, ci stiamo già muovendo alla ricerca di un top player che possa prenderne il posto e diventare

parte della nostra squadra».

L’Asiago Hockey torna quindi sul mercato alla ricerca di un top player. Il tutto per due ragioni: rafforzare il roster, in vista

anche della Continental Cup e ovviamente sostituire sul ghiaccio capitan Borrelli. E l’affetto verso Asiago, Borrelli lo mostra rivolgendosi direttamente al

cuore dell’hockey giallorosso.

«Parlo alla mia seconda famiglia, quella che in questi anni è diventata Asiago. Per prima cosa vorrei dire grazie a tutte

CONTINENTAL CUP

Asiago contro kazaki, danesi e lettoni Saranno gli stellati dell’Asiago Hockey, i campioni nazionali kazaki dello Yertis Pavlodar, i vincitori della coppa nazionale danese dell’Herning Blue Fox e i campioni nazionali della Lettonia del Mogo Riga le quattro squadre che prenderanno parte al girone di Continental Cup in programma proprio ad Asiago dal 20 al 22 novembre.

Le prime tre erano già note, la formazione lettone invece si è aggiunta dopo aver vinto il girone di qualificazione andato in scena in Ungheria. Il Mogo Riga ha vinto le tre partite disputate battendo 2-1 i padroni di casa del Miskolci Jegesmedvek, 6-3

gli spagnoli del CH Jaca e 4-1 gli sloveni dell’Acroni Jesenice.

Nell’altro girone in programma in Francia si affronteranno invece i padroni di casa del Rouen, i bielorussi dello Shakhtyor Soligorsk, gli ucraini del HK Kremenchuk e i polacchi del Tychy, squadra quest’ultima qualificatasi dopo aver vinto il round di qualificazione giocato proprio in Polonia. Le migliori due squadre di ciascun girone si ritroveranno nel round conclusivo, in programma tra l’8 e il 10 gennaio, sfidandosi per la conquista della Continental Cup. Per quest’ultimo raggruppamento la sede sarà scelta tra una delle quattro.

le straordinarie persone conosciute ad Asiago, a tutti i tifosi; ai ricordi che mi legano a voi che rappresentano un qualcosa di speciale, indescrivibile a parole. Abbiamo trovato una seconda famiglia ad Asiago in questi anni. È davvero triste non essere riuscito a salutarvi uno a uno come avrei voluto. Senza il vostro supporto i successi che abbiamo ottenuto in questi anni non sarebbero stati possibili. Il calore che mi avete trasmesso in questi anni durante le grandi sfide che abbiamo giocato e vissuto è un qualcosa che mi porterò dentro per il resto della vita. Voglio ringraziare inoltre la dirigenza dell’Asiago Hockey e salutare tutti i miei compagni di squadra assieme ai quali abbiamo vissuto momenti straordinari. Da quando vincemmo soltanto sette partite nella prima stagione in cui vestii la maglia stellata a quando, da veri “Leoni” abbiamo iniziato a vincere e a divorare gli avversari, trionfando in maniera straordinaria.

Sono cose che non dimenticherò mai e che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.

Considero ciascuno di voi come un fratello. Vi amo ragazzi.

L’Asiago Hockey è una grande squadra, l’augurio è di avere sempre il meglio».

Originario di Sault ste. Marie in Ontario dove è nato il 14 gennaio del 1981, Dave Borrelli ha iniziato la sua carriera hockeystica in Ncaa con la squadra del Mercyhurst College nel 2002; in 4 stagioni ha collezionato 129 punti giocando 137 partite.

L’anno successivo gioca in Echl con tre diverse squadre, i Reading Royals, i Cincinnati Cyclones e i Fresno Falcons, mettendo a segno 20 punti, frutto di 9 goal e 11 assist in 67 incontri. Nel 2007 il passaggio all’Asiago dove in 8 stagioni realizza 128 goal e 189 assist per un totale di 317 punti in 316 partite di campionato. In Continental Cup il numero 10 giallorosso segna 10 goal e serve 7 assist in 16 partite contribuendo in maniera decisiva alla conquista delle due finali disputate nel 2012 e nel 2014.

Borrelli è l’unico capitano dell’Asiago ad aver alzato più di una volta lo scudetto.

KARATE

Germinal Castelfranco richiama 1700 atleti

Fine di ottobre molto impegnativi per il Geminal Karate Castelfranco che in collaborazione con l’associazione Asi Karate Veneto ha organizzato l’annuale appuntamento della Venice Cup. Il mondo del Karate si è riunito per quella che ormai non è più solo una competizione ma un vero e proprio evento che si ripete da 24 edizioni.

Si è potuto assistere a spettacoli, stage e soprattutto a tante competizioni. Più di 1700 atleti, 22 le nazioni presenti 13 aree di gara: divertimento, agonismo e intrattenimento le parole d’ordine. Fra gli iscritti era presente anche la Nazionale Italiana Under 18 che ha partecipato alle gare e conquistato diversi podi.

Oltre ai 50 volontari impegnati a organizzare e gestire queste tre giornate, il Germinal Karate Castelfranco ha saputo anche portare a casa diverse medaglie.

Primo posto per Alice Belvini nella categoria Kumite individual female Beginner B -42, secondi classificati anche Alex Bortolotto, Filippo Fraccaro, e Enrico Pizziolo rispettivamente nelle categorie Kumite -55kg, +78kg e Kata Juniors. Andrea Ongarato conquista la medaglia di bronzo nella categoria Kata Cadetti. Andrea Pizziolo si aggiudica il secondo posto

nella categoria Kumite unde21 -67kg. Centrale la presenza e l’esibizione di Mattia Busato, Campione d’Europa, argento ai Giochi Olimpici Europei che

con i colleghi atleti Viviana Bottaro, campionessa d’Europa e Sara Cardin, campionessa del mondo, hanno rappresentato le principali attrazioni della manifestazione. Sara Cardin in particolare, oltre a firmare autografi e fare fotografie con i suoi fans, ha magistralmente commentato tutte le finali mentre Busato e Bottaro hanno gestito lo stage per i più piccoli.

il grande Sport

8 novembre 2015 -13

ciclismo

Juniores Il direttore sportivo Casarotto traccia un bilancio della stagione

«Annata straordinaria»

Pacato ed equilibrato, ma al tempo stesso preciso e analitico, come impone il suo ruolo di primo tecnico della squadra juniores del Team Wilier Breganze. L’ex professionista Davide Casarotto, a tutti gli effetti un veterano tra i direttori sportivi del settore femminile giovanile, inquadra e valuta in maniera più che positiva la stagione appena conclusa delle sue ragazze.

Snocciola corse, numeri, passaggi tecnici di gara, un mese via l’altro.

«Non un anno – precisa subito Casarotto – ma un biennio volato via in un susseguirsi di successi e soddisfazioni che dall’ammiraglia ho sentito un po’ anche miei e di tutta la squadra.

Sofia Bertizzolo e Sofia Beggin ci hanno regalato momenti indimenticabili, per qualità e quantità difficili da eguagliare.

Una coppia che da sola ha messo assieme due titoli italiani su strada, un titolo europeo su strada e uno su pista, un oro olimpico giovanile nella combinata, due titoli italiani su pista e una quantità ampia di successi».

Venendo al 2015, Casarotto focalizza subito le sue parole sull’avvio di primavera.

«La vittoria al debutto a Cittiglio nella Piccola Coppa del Mondo Internazionale ci ha dato subito morale e convinzione. La Bertizzolo ha dominato il confronto diretto con avversarie di spessore mondiale. E per tutta la primavera ha raccolto successi a raffica: su tutti Buttrio,

Davide Casarotto con Sofia Bertizzolo e Sofia Beggin

San Giorgio Perlena e Suvereto reputo i più importanti perché caratterizzati da finali impegnativi, seppur ottenuti anche allo sprint. Sempre a proposito della Bertizzolo – prosegue Casarotto – nel cuore della stagione ci ha regalato uno splendido titolo europeo con il quartetto in pista con una prestazione di valore assoluto. A testimonianza di una polivalenza rara da trovare e sviluppare, la Bertizzolo a fine stagione ha confermato il titolo italiano sempre nell’inseguimento su pista».

Spessore ormai internazionale per la Bertizzolo.

«All’Europeo vinto dall’azzurra Quagliotto la Bertizzolo ha fatto un lavoro eccezionale

per la squadra dopo aver vinto la stessa corsa in Svizzera nel 2014».

Mentre a proposito del Mondiale di Richmond Casarotto non ha recriminazioni.

«Certo vincere è sempre l’optimum ma Sofia era molto marcata e ha sottovalutato la fuga che poi si è rivelata decisiva provando comunque a inseguire la testa della corsa. Mancava qualcosa nella condizione per correre al meglio».

Il tricolore di Superga è stato il coronamento di un lavoro fatto da Casarotto con Sofia Beggin.

«Partito da lontano ma orientato proprio al finale verso il Colle di Suoerga, disegnato proprio su misura per la nostra Beg-

SPADA

Stevanin, Serradura e Casini i nuovi big

Nella prima prova interregionale di spada, categoria Giovanissimi (2002-2005) a Manzano (Udine), il Circolo della Spada Bassano, che si allena nella palestra del liceo Da Ponte, ha schierato sette atleti. Hanno iniziato gli allievi (2002) Carlo Bonato, Giorgio Casini e Carlo Maria Vianello. Tutti e tre hanno tirato impegnandosi e dando il meglio di sè in questa prova di inizio stagione.

Buone le vittorie conquistate da ciascuno di loro durante la fase a gironi. Particolare menzione va data alla eliminazione diretta che, nella seconda fase di gara, Giorgio Casini ha sostenuto con il forte mancino Michele Visintin di Gorizia.

L’incontro al cardiopalma ha visto fasi alterne fino al 14 pari, poi, nonostante Giorgio abbia lottato ed espresso un’elegante scherma, mettendo a segno bellissime stoccate da manuale, la fortuna ha premiato l’atleta goriziano.

Quindi è stata la volta di Giorgia Stevanin (2005) alla sua primissima gara. Tranquillamente ha affrontato il girone all’italiana con una sola sconfitta.

Durante la fase di eliminazione diretta per entrare tra le prime 8, Giorgia si è confrontata con Isabella Peressini di Udine battendola 10 a 7. Per il podio ha incontrato Giulia Mattelich di Trieste. Nonostante un buon vantaggio conquistato all’inizio dell’incontro, Giorgia non è riuscita ad amministrarlo e così ha subito la rimonta di Giulia. Comunque il quinto posto della Stevanin alla sua prima gara tra le spadiste del Triveneto Emilia Romagna è un piazzamento onorevolissimo.

Poi è toccato a Gioia Serradura (2004) che, pur indisposta, non ha voluto rinunciare alla gara. Durante il girone di qualificazione, Gioia ha subito due sconfitte con avversarie che di solito non la impensieriscono. La Serradura ha superato agevolmente

le dirette e per i quarti di finale ha incontrato Emma Visentin di Treviso.

Dopo il primo tempo Gioia è entrata in pedana con un parziale a suo favore di 6 a 1. In altri termini poteva facilmente chiudere l’incontro anche con 4 stoccate doppie. Ma non è stata la sua giornata e la brava Emma ne ha approfittato vincendo 10 a 8 e relegando Gioia all’11. posto.

Poi sono entrati in pedana i nostri Leonardo Novello e Mattia Faccio. Entrambi hanno conquistato due vittorie, perdendo un assalto per 5 a 4. Si sono classificati così circa a metà classifica provvisoria. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e per l’eliminazione diretta su 46 iscritti in gara si sono dovuti affrontare tra di loro. Assalto incredibile fino al 9 pari. L’ultima stoccata non ha favorito Faccio ma Novello.

Leonardo non ha avuto tempo di crogiolarsi perchè, entrato come 32.mo, ha dovuto incontrare la testa di serie numero uno Alessandro Palazzi di Forlì. Leonardo ha magistralmente sostenuto l’assalto fino al 4 pari, poi il forlivese lo ha superato, e ha concluso la gara al 4. posto.

Soddisfatto il presidente Sponza sia per il numero di atleti partecipanti sia per i piazzamenti prestigiosi ottenuti da alcuni.

«Anche quest’anno siamo ripartiti con le nostre sole forze e autorevolmente - ha dichiarato - a questi risultati aggiungo il recente secondo posto di spada e il terzo di fioretto appena conquistati ai nazionali di Erba dalla nostra atleta paralimpica Sara Bortoletto. Ringrazio tutti i giovanissimi che si sono voluti confrontare e cimentare con coraggio in gara e mi complimento in particolare con Giorgia Stevanin per l’ottimo piazzamento, con Gioia Serradura per la buona volontà e con Giorgio Casini per la bellissima spada espressa».

gin, scalatrice pura, affiancata e protetta nel finale da una superba Bertizzolo. Il campionato italiano per la categoria junior è un passaggio fondamentale, forse l’obiettivo che sta a cuore a tutti. Noi l’abbiamo centrato negli ultimi due anni. Ma lo sforzo finale della Beggin a Superga mi ha davvero commosso».

Il rammarico più grande, inutile nasconderlo, è l’infortunio proprio della Beggin che le ha fatto chiudere anzitempo la stagione.

«Difficile dire ora come avrebbe potuto arrivare al Mondiale, ma la Beggin sarebbe stata certo della partita. Il ciclismo è fatto anche di infortuni e stop improvvisi, che servono a fortificare il carattere per ripartire con maggiore grinta. Credo che Sofia da questo periodo difficile abbia tratto indicazioni comunque importanti su come gestire passaggi sportivi della carriera difficili e critici».

Lo sguardo d’insieme sulla formazione juniores breganzina porta Casarotto a valorizzare in particolare Sara Pillon e Martina Marchetti.

«La Pillon avrebbe a parer mio potuto imporsi in almeno due occasioni, Pradalunga e San Francesco al Campo dove nel finale aveva tutte le carte in regola per vincere e ci è mancato poco.

La Marchetti invece ha mostrato tanta grinta e determinazione.

Assieme a Beggin e Bertizzolo, anche loro avranno una chance da giocare bene tra le elite».

RUGBY Il Bassano conquista il derby

San Zeno di Cassola tel. 0424 570 496 fax 0424 575 525 e-mail: lunardonsport@tiscali.it BIKE COMPUTER NOVITA’

POLAR M450, per un allenamento efficiente, monitora la frequenza cardiaca. Rileva velocità, distanza e percorso con l’avanzato GPS, rapido nella ricezione del segnale.

Barometro integrato per dati di altitudine estremamente precisi.

Completamente personalizzabile: imposta il display per visualizzare i dati che desideri in ogni schermata.

€ 199,90

NOVITA’!!

GPS GARMIN

EDGE 520 Il GPS bike com-

puter che ti aiuta a competere e a confrontarti Rileva il VO2 max, il tempo di recupero, il tempo in zona cardio o potenza per gli allenamenti di ciclismo. Compatibile con i rulli da allenamento con protocollo ANT+® per l’interazione istantanea con la “resistenza di carico” dell’allenamento. Rileva automaticamente i dati FTP (Functional Threshold Power) ovvero la soglia di potenza, i watt/kg e le dinamiche di ciclismo se utilizzato con un sensore di potenza Vector o Vector 2.

Funzioni di connettività¹: Live Track, Smart Notification, invio / ricezione di percorsi da Garmin Connect Mobile, condivisione dati tramite social media, visualizza dati meteo. a partire da € 278,00

NOVITA’

GPS Garmin FORERUNNER 225 con rilevatore del battito direttamente dal polso senza fascia toracica!

€ 299,00

ECCEZIONALE PROPOSTA !!

Tapis Roulant JK 140 motore 3 HP, velocità max 20 km/h, nastro 52x145 cm. con lettore miltimediale... E in più in OMAGGIO una cyclette magnetica BFK 500

SOLO

€ 1.349,00 € 1.149,00

Grazie a un’inversione di campo il derby vicentino si è disputato in casa del bvip arena di Vicenza. In campo i biancorossi contro il Bassano rugby, due società che non si incontravano in un incontro ufficiale da moltissimi anni.

L’incontro inizia con il Vicenza che attacca subito e si porta in prossimità dell’area avversaria però causa i soliti piccoli errori sono costretti a indietreggiare. L’incontro fila via per quasi tutto il primo tempo con il Vicenza che staziona stabilmente entro i 22 avversari senza concludere positivamente le azioni offensive. Ma il team bassanese chiude per 14 a 8. Resta solamente il tempo per l’ennesimo arrembaggio dei biancorossi che però non riescono nell’intento di ribaltare il risultato.

ROTTAMIAMO i tuoi vecchi capi da ciclismo Sconto del 25% su quelli nuovi !!

NOVITA’ !!

MTB DUCATI da € 399

www.lunardonsport.it

TRASPORTO A DOMICILIO GRATUITO ASSISTENZA DIRETTA SUI NOSTRI PRODOTTI, AMPIA ESPOSIZIONE

oanscsoolcoi g i c a anzci o n e g 14i c S o o l o a s s oscai n a zbiao snsei a n o oL’addio n c o lsoaa gValeria, incb aa s s i a Vc Bassano alotop n c o l o g i c a s s o c i a z i o n e del meeting strada sacampionessa di stile anbassiano ������������������������� s a n b aosnscioal n o“Passione goi c aciclismo” �������������������� per tutto novembre ����������������������������� ������������������������� s a n b a s s i a n o ����������������������� ������������������������� ����������������������������� ����������������������������� ������������������������� INCONTRO DI CALCIO il grande port

8 novembre 2015 -

ciclismo

Giovanissimi La società di Cavalera eccelle in provincia In memoria La vicentina Cappellotto lascia tre figli

Standing ovation per i giovanissimi del Vc Bassano 1892. La schiera dei più piccoli ha onorato la blasonata maglia giallorossa mettendosi in luce per risultati e numero di partecipanti nelle competizioni provinciali, tanto da meritarsi la palma dei migliori.

Le vittorie e i piazzamenti ottenuti nelle gare maschili e femminili hanno proiettato i ragazzini del Bassano al top del Meeting Strada indetto dal comitato provinciale della Fci. Al secondo posto si è classificata la Bicisport di Tezze sul Brenta, al terzo il Gc Sossano.

La Bike Forever ha primeggiato invece fra le società del fuoristrada. Il Bassano si era già

aggiudicato il Meeting Strada nel 2014. La cerimonia di premiazione si è tenuta al Pala San Marco di Sossano alla presenza di Raffaele Carlesso e di un orgogliosissimo Luigi Comacchio, timoniere del comitato provinciale vicentino. Sotto i riflettori anche tutti gli atleti appartenenti a società provinciali che si sono messi in luce.

Sul palco i giovanissimi del Vc Bassano e, idealmente, tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo allo svolgimento dell’attività giallorossa.

Se i giovanissimi hanno brillato in ambito provinciale, va detto che anche gli esordienti e gli allievi del Bassano hanno saputo farsi onore. Per il presi-

dente Michele Cavalera e i suoi collaboratori si chiude un’annata decisamente positiva, a cui ha contribuito un’edizione riuscitissima della Bassano-Monte Grappa per dilettanti.

I Giovanissimi del Vc Bassano 1892: Davide Bellin, Leonardo Cappellari, Filippo Cecchin, Michele Favero, Giovanni Cremasco, Veronica Grisotto, Irene Cavalli, Renato Favero, Giacomo Lazzarotto, Andrea Benacchio, Matteo Perin, Edoardo Sartore, Luca Nardi, Andrea Settin, Erik Zanon, Giulio Alberton, Gioele Cecchin, Andrea Toaldo, Stefano Cavalli, Fabio Del Miglio, Mirco Del Miglio, Mattia Depolli, Marianna Grisotto, Beatrice Trento.

La vicentina Valeria Cappellotto ci ha lasciati a 45 anni. Sorella minore di Alessandra (prima azzurra campionessa del mondo, nel 1997) e ciclista di primo piano negli anni ‘90, era stata campionessa italiana nel 1999. Non è riuscita a sconfiggere purtroppo un male incurabile, lasciando a Marano Vicentino il marito e tre figli.

Valeria Cappellotto ha partecipato due volte ai Giochi Olimpici: 17a a Barcellona 1992 e 31a a Sydney 2000. Più volte azzurra ai Mondiali, chiuse quinta la prova iridata di Verona 1999. Proprio in questa stagione la vittoria più bella, il campionato italiano, nel quale era arrivata due volte seconda (nel 1990 e 1991) e due volte terza (1992 e 1997). Nel 1998 vinse il Giro della. ToscanaMemorial Michela Fanini, nel 1995 e 1996 si aggiudicò il Trofeo Binda a Cittiglio, più una tappa al Giro d’Italia donne e due al Tour.

MOSTRE

Passione Ciclismo: una mostra fotografica racconta i 40 anni dello storico Gruppo Ciclistico Sossano.

Inaugurata sabato 24 ottobre 2015 in municipio a Sossano, rimarrà aperta fino al 28 novembre.

Una lunga storia di ciclismo del sodalizio locale raccontata con le immagini, e una rievocazione, in alcune foto anche nostalgica. La rassegna fotografica chiude un ciclo di iniziative che in queste ultime settimane ha tenuto impegnati i validi

����������������������������� INCONTRO DI CAL INCONTRO DI CALCIO � � � � � � � � � � � � � � � � � NCONTRO � �� � � � � ��� �� �DI �� ��CALCIO � ���� �� � ��� collaboratori del GC Sossano: presentazione del libro “Passione Ciclismo” e la festa del ciclismo vicentino.

Aperta dal lunedì e venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 mentre il sabato dalle ore 8.30 alle 13,00.

� � � �INCONTRO � � � � � � � �DI � �CALCIO ��� � � � � � � � � � � � � � � � � � Jus Sport Bassano e Città della Speranza il sodalizio è sempre più perfetto JUS SPORT BASSANO JUS SPORT

BASSANO JUS SPORT

JUS SPORT BASSANO BASSANO JUS SPORT JBASSANO SAN BASSIANO FOOTBALL US SPORT JUS SPORT BASSANO BASSANO

SAN BASSIANO FOOTBALL

JUSGrappa SPORT BASSANO SAN BASSIAN Bassano del Stadio S. Michel SAN BASSIANO FOOTBALL Bassano del Grappa Stadio S. Michele JUS SPORT BASSANO SAN BASSIANO FOOTBALL 14 giugno 2014 ore 15.30 14 giugno 2014 ore 15.30 Bassano del Grappa - Stadio S ssano del Grappa - Stadio S. Michele Bassano del Grappa - Stadio S. Michele 14 giugno 2014 ore 15.30 14 giugno 2014 ore 15.

14 giugno 2014 ore 15.30 JUS SPORT BASSANO

www.pinta.it

Il campo di Santa Croce ha ospitato l’8. edizione della Partita del Cuore, organizzata dallo Jus Sport Bassano del presidente Nereo Merlo, che ha portato a complessivi 22.000 euro il contributo versato a favore della Città della Speranza, rappresentata sabato dal suo fondatore Franco Masello (nella foto a sinistra con Merlo). Un contributo che diventerà presto più consistente visto che sono già all’asta due maglie da gioco autenticate da Chiellini e Totti donate alla Partita del Cuore da parte di Patrick Pitton, a nome della Figc Lnd Regionale. Sul campo ha vinto la formazione di Banca Mediolanum che, interrompendo la lunga serie di vittorie dello Jus Sport Bassano, ha battuto ai rigori il San Bassiano Football e per 2 a 0 la formazione dello Jus. Al secondo posto la formazione FACCIO del San Bassiano Football, pur MARCO FACCIO MARCO GENERALE MAROSTICA battuto ai rigori dallo JSB nelloAGENTE scontro diretto.

AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541 Tel. 0424 471541

www.pinta.it

FACCIO MARCO

AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541 www.pinta.it

www.pinta.it

FACCIO MARCO

AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541

FACCIO MARCO

AGENTE GENERALE MAROSTICA Via Monte Grappa 59, 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 471541

8 novembre 2015 -15 il grande Sport ciclismo Premiazioni Successo straordinario al Galà del Città Murata in Municipio a Tombolo fra autorità e sportivi

Jessica Rossi strega il Grand Prix DILETTANTI

La Zalf archivia un 2015 da favola: 51 vittorie e due maglie tricolori

I riflettori si spengono, i magazzini si riempiono di materiale e le valigie si svuotano per fare spazio a tutto il necessario per volare in vacanza. Un’altra stagione è pronta ad andare in archivio: nonostante nella Marca Trevigiana si sia fatta l’abitudine ai grandi risultati, il 2015 sarà un’annata che rimarrà a lungo nella mente e nel cuore di tanti sostenitori della Zalf Euromobil Désirée Fior. In tutto sono state 139 le gare affrontate dai 22 uomini a disposizione di Luciano Rui, Gianni Faresin e Luciano Camillo che hanno centrato 51 vittorie, 129 podi e ben 303 piazzamenti nella top ten. Questi i numeri della Zalf Euomobil Désirée Fior 2015 che rendono l’idea del valore di un altro anno trascorso ad altissimi livelli, impreziosito dalle maglie tricolori di Gianni Moscon e Gianluca Milani oltre che dallo strepitoso quarto posto centrato ai mondiali di Richmond e dai titoli regionali veneti di Marco Maronese e Nicola Toffali.

Cinque i successi internazionali che anche quest’anno hanno dato ulteriore lustro alla bacheca conservata dalle famiglie Lucchetta e Fior: il Giro del Belvedere vinto da Andrea Vendrame, la Coppa della Pace e la Ruota d’oro con-

quistate da Simone Velasco e il Trofeo Città di San V endemiano e il Trofeo Almar che hanno premiato Gianni Moscon. «È stata un’altra lunghissima stagione ricca di soddisfazioni che non si possono descrivere solo con i numeri - ha commentato il team manager Luciano Rui -. Ci siamo presentati al via del

2015 con una formazione rinnovata per due terzi eppure il nostro punto di forza è stato proprio lo spirito di gruppo che ci ha permesso di fare la differenza in tante occasioni. Non è un caso se ben 15 elementi della nostra rosa sono riusciti a conquistare un successo e se tutti i nostri ragazzi hanno ottenuto almeno un piazzamento tra i primi dieci».

Un gruppo unito dentro e fuori corsa

che è cresciuto chilometro dopo chilometro: «I ragazzi sono stati bravi a fare gruppo sin dal primo ritiro. Gianni Moscon ha preso per mano la squadra e si è assunto le responsabilità di un capitano vero giungendo ad un passo dal sogno mondiale; insieme a lui anche gli elitè come Marco Gaggia, Gianluca Milani, Nicolò Rocchi, Nicola Toffali e Andrea Toniatti sono stati preziosi per trasmettere i giusti insegnamenti ai più giovani e per tenere le redini in corsa ha aggiunto Gianni Faresin -. Una menzione particolare la merita proprio Gianluca Milani che, nonostante i problemi al ginocchio e la frattura della clavicola, è riuscito a riprendersi arrivando in perfette condizioni fisiche al Campionato Italiano Elitè. Sarà con noi anche nel 2016 con l’obiettivo di conquistare su strada il lasciapassare per il professionismo. Bene hanno fatto anche tutti gli altri ragazzi, compresi i primi anni Begnoni e Rocchetti che hanno dimostrato di essere già molto competitivi nella nuova categoria».

Saranno ben quattro gli atleti della Zalf Euromobil Désirée Fior che spiccheranno il volo verso il professionismo; si tratta di Gianni Moscon, Simone Velasco, Nicola Toffali e Daniel Pearson. concessionario ufficiale

NOVITA’ 2016!!!

CICLISMO, CORSA, MTB - SCONTI FINO AL 50%

BIANCHI SPECIALISSIMA

BIANCHI INTENSO

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E NUOTO

MTB BIANCHI JAB 29

NOLEGGIO SCI STAGIONALE

PRODOTTI FITNESS - Consegna gratuita e assistenza I FINO T N O C S SUI % 0 5 L A TTI PRODO S FITNES

Lunedì 19 ottobre si è svolto il Gala di Premiazione del 14° Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata al gremito municipio di Tombolo.

La serata è stata condotta da Mario Guerertta coadiuvato da Lucila De Luca (giocatrice “Volleyball Extend Tombolo” e prefinalista Miss Italia), aperto dall’inno di Mameli per i patrocini istituzionali e sportivi e col saluto del sindaco Cristian Andretta.

Una platea di autorità, amministratori, ospiti, campioni sportivi, accolti dai presidenti Veloce Club Tombolo Amedeo Pilotto e Grand Prix avvocato Enzo Conte con la regia di Pierluigi Basso, ha applaudito la consegna della “Stella d’Argento” (10. vittoria in 14 edizioni) al team euro-mondiale “Zalf Euromobil Désirée Fior”, intervenuto col presidente Egidio Fior, il diesse Luciano Camillo, un gruppo di atleti col campione italiano élite Gianluca Milani.

“Madrina d’eccezione” la splendida e plurititolata campionessa olimpionica di tiro a volo Jessica Rossi (Fiamme Oro), che ha attratto la sala con un coinvolgente video e raccontato le straordinarie vittorie, podi, medaglie (premiata anche dagli iridati e Medaglie Olimpiche di ciclismo su pista Beppe Beghetto e Cipriano Chemello).

Al cerimoniale sono intervenuti l’assessore regionale Giuseppe Pan, il vicesindaco-reggente di Cittadella (sede Grand Prix) Luca Pierobon, il sindaco di Castelfranco Veneto (sede Zalf Fior) Stefano Marcon con l’assessore allo sport Gianluca Didonè, il vicesindaco di San Giorgio in Bosco Fabio Miotti, vari amministratori, il delegato Coni Padova Flaviano Burato, il consigliere nazionale Fci Igino Michieletto, i referenti delle 5 gare Grand Prix Ivan Gasparotto, Sergio Pivato, Michele Michielon, Giampietro Bonin, Cinzia Zanatta (Longa di Schiavon; Alta Padovana Tour; Giro del Medio Brenta; GP Poggiana; Trofeo Bianchin).

Speciale passerella con omaggio alle gemellate delegazioni “Cittadella Calcio” (capolista in Lega Pro cercando un immediato ritorno in Serie B) col vicepresidente Giancarlo Pavin, il dirigente Federico Cerantola, le due giovani “stelle” del Gambia in prestito dal Chievo Yusupha Bobb e Lamin Jallow e “Fila San Martino-Lupe Basket” (serie A1) col presidente Vittorio Giuriati e le incantevoli giocatrici Marcella Filippi e Valentina Fabbri (Nazionali Azzurre) e Florina Pascalau (fuoriclasse rumena ex-Wnba Usa) e tra scroscianti applausi Marcella Filippi ha do-

La consegna dei premi Grand Prix a De Rosa e Casarin (Lucila De Luca, Conte, De Rosa, Pan, Casarin, Jessica Rossi, Pilotto; le Lupe Basket e omaggio quadro “maglia azzurra” di Marcella Filippi a Pierluigi Basso

nato uno sgargiante quadro con la maglia azzurra e dedica a Pierluigi Basso.

Momento clou l’annuale consegna dei premi Grand Prix sport-cultura e dirigente sportivo dell’anno assegnati al magistrato alla Corte d’Appello di Venezia Giuseppe De Rosa e al patron della gloriosa “Reyer Venezia 1872” Luigi Brugnaro, ritirato dal presidente Federico Casarin (ex-campione con 13 stagioni in Serie A), che hanno attratto il pubblico per carisma e valori eticomorali come spiegato nel riconoscimento e ricco Albo d’Oro. Tanti i campioni, dirigenti, sportivi presenti in sala e un profondo ringraziamento riservato alle Forze dell’Ordine per la collaborazione sportiva e la lodevole attività col vicequestore aggiunto di Padova Angelo Gigante (Polizia di Stato) e ispettore capo Giovanni Collutto (Polizia Stradale); capitano Giuseppe Saccomanno (Carabinieri); capitano Giuseppe Taverna (Guardia di Finanza), Polizia Locale con Nicola Mosele e Ilenia Pasinato e un loro spettacolare autoparco allestito nel piazzale municipale.

PUOI PROVARE LE TAVOLE

TOP QUALITY PER TUTTO IL WEEKEND

Via Salute, 48 ROSSANO V.TO (VI) Tel. 0424 84.80.92

www.magazzinibizzotto.it