Pof 2015-16 liceo linguistico statale ilaria alpi

LICEO LINGUISTICO STATALE ILARIA ALPI (già avviato l’iter per la procedura di intitolazione)

CESENA

Piano dell’Offerta Formativa Carta dei Servizi Patto educativo di corresponsabilità

2015-2016

LICEO LINGUISTICO STATALE Piazza Aldo Moro, 76 – 47521 CESENA (FC) Tel. 0547.21256 – Fax 0547.20189 www.liceolinguisticocesena.it E-mail: fopm05000n@istruzione.it

Il testo è stato elaborato dalle proff. Meri Massi e Maria Cristina Bazzocchi (Funzione Strumentale 1 - P.O.F; Didattica e Documentazione) che ne ha curato l’aggiornamento con la fattiva collaborazione della Commissione Autonomia.

La veste grafica è stata curata da Anna Imperiale, tecnico informatico presso il nostro Liceo.

Oggi l’Europa ha assolutamente bisogno di salvaguardare una delle sue ricchezze più grandi, la varietà delle lingue e dei mondi che attraverso di esse si esprimono.

Babele non è una maledizione, dovrebbe invece essere il simbolo di quella che Harald Weinrich chiama “sinfonia europea”.

L’inglese sarà naturalmente una sorta di “lingua franca”, di cui i cittadini europei dovranno padroneggiare, se pure a vari livelli, la ricchezza espressiva, perché questo è assolutamente indispensabile alla circolazione dell’informazione.

Ma uno dei bisogni primari, iscritto nella nostra identità genetica, è quello della comunicazione, della relazione con l’altro.

Per comporre la sinfonia europea, fondamentale sarà l’attenzione che saremo in grado di dare all’altro, il modo in cui sapremo avvicinarlo e accoglierlo: “apprendre une langue européenne et montrer l’inévitable patience requise à cet effet, c’est un signe de politesse positive pour attester à une autre personne ou à une autre communauté linguistique le profond intérêt que l’on ressent pour elle”.

H. WEINRICH, Le monde des débats

[trad. “apprendere una lingua europea e mostrare l’inevitabile pazienza richiesta a questo proposito, è un segno di gentilezza positivo per dimostrare a un’altra persona o a un’altra comunità linguistica il profondo interesse che si sente per lei”].

A. M. TORRI (a cura di), Una scuola possibile, Pazzini Ed., Rimini 2000

INTRODUZIONE Nomina sunt consequentia rerum: questa espressione esprime con felice sintesi, come è proprio della lingua latina, il riconoscimento della stretta connessione fra la sostanza e il nome che la definisce. Questa relazione è particolarmente significativa se si pensa all’intitolazione a Ilaria Alpi, che il Consiglio di Istituto, su indicazione del Collegio dei Docenti, ha deciso di proporre per il Liceo Linguistico di Cesena: Ilaria Alpi, giovane generosa e coraggiosa, morta a 33 anni nel pieno assolvimento del suo dovere di corrispondente estero per la Rai. Nata a Roma nel 1961, ha studiato Inglese, Francese e Arabo, laureandosi con il massimo dei voti in Lingua e Letteratura araba presso l’Istituto di Lingue Orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Lo studio appassionato delle lingue, l’amore per la verità dei fatti, l’abnegazione per il lavoro e il suo non arretrare di fronte ai rischi, a costo della vita, ne fanno un significativo esempio per ragazze e ragazzi che sono alla ricerca di un senso “alto” dell'esistenza, per spendere al meglio i propri talenti nella società contemporanea.

Poliglotti, intraprendenti e coraggiosi: è così che vorremmo formare le nostre studentesse e i nostri studenti, in maniera da permettere loro di affrontare questo nostro mondo – difficile, contraddittorio, a tratti spaventoso per le mostruosità che ancora l’uomo è capace di compiere nei confronti dei propri simili e della natura – con uno sguardo positivo e propositivo. Questo nostro obiettivo non è irraggiungibile: la preparazione liceale ad ampio respiro, con la ricchezza dello studio di tre lingue straniere a scelta fra una rosa più ampia, le proposte culturali differenziate, tese alla valorizzazione dei talenti di ogni studente, gli scambi e i soggiorni linguistici che permettono ai nostri alunni l’incontro con l’altro e la conoscenza di culture altre sono per noi strumenti vincenti, in grado di far superare ogni pregiudizio, in grado di allargare la mente e il cuore.

I migliori testimoni dell’attività dell’istituto sono i nostri studenti: a quelli che attualmente frequentano e a quelli che si iscriveranno intendiamo offrire non solo strumenti – linguistici, scientifici, storici, artistici – per “leggere” la realtà che ci circonda, ma condividere la convinzione che il mondo può essere non solo compreso più a fondo, ma anche reso migliore dall’opera di persone appassionate e preparate.

Il Dirigente Scolastico Simonetta Bini

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

2015-2016

Finalità educative Obiettivi cognitivi Scelte metodologiche Valutazione

“La cultura è la forza umana che scopre nel mondo le esigenze di un mutamento e ne dà coscienza al mondo”.

ELIO VITTORINI

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Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento in cui sono esplicitate le finalità educative e l’identità culturale e progettuale del Liceo; esse si concretizzano nelle attività curricolari ed extracurricolari e nelle modalità organizzative adottate nell’ambito dell’autonomia dell’Istituzione scolastica.

Il Piano dell’Offerta Formativa è coerente con il profilo del Liceo Linguistico, così come determinato dal Regolamento n. 89 del 15 marzo 2010, e riflette anche le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa.

E’ elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione e definito dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti.

La presente versione del Piano dell’Offerta Formativa fornisce le informazioni principali sull’organizzazione dell’Istituto e sull’ordinamento del nuovo Liceo Linguistico, secondo il recente riordino dell’istruzione secondaria superiore in vigore dall’anno scolastico 2010-2011 per le classi prime e, a seguire, per tutte le altre classi.

L’Istituto Il Liceo Linguistico Statale di Cesena viene istituito con Decreto USR Emilia-Romagna n. 20 del 13 febbraio 2012 relativo al riordino del Piano Scolastico Regionale e ha sede in Piazza A. Moro n. 76. Nel corrente a. s. 2014-15 consta di 35 classi, collocate in parte nell’edificio situato in P.zza A. Moro, n° 76 e in parte in un’ala dell’ I.T.E. “R. Serra” con ingresso in Piazza Macrelli e dispone, in gestione comune con il Liceo Scientifico Statale “A. Righi”, di un’Aula Magna e di una Biblioteca; di tre laboratori (linguistico, informatico, scientifico) e di palestre. Inoltre nella sede n.2 può usufruire di un’aula multimediale e polifunzionale.

ALCUNI DATI STATISTICI ATTUALI ( a. s. 2014-15)

classi 35 studenti 847 docenti 72 personale ausiliario, tecnico e amministrativo 26

Finalità e obiettivi A partire dall’anno scolastico 2010-2011 il sistema di istruzione liceale ha vissuto una profonda revisione ordinamentale, organizzativa e didattica, secondo le linee guida dei recenti provvedimenti legislativi.

Il Liceo Linguistico, in accordo con i dettami della Costituzione e in applicazione dei principi espressi dallo Statuto degli Studenti e delle Studentesse della Scuola Secondaria, si Liceo Linguistico Cesena

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impegna a promuovere la formazione alla legalità, alla cittadinanza responsabile e alla mondialità, i cui valori insistono sull’uguaglianza, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, la libertà e il pluralismo, l’accoglienza e l’integrazione; lo sviluppo della persona e della coscienza critica; la centralità dello studente, attuando strategie che favoriscano il successo scolastico e la piena realizzazione del diritto allo studio. A tal fine ritiene indispensabile la sottoscrizione di un PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’, che impegna tutte le componenti implicate nel processo educativo (Docenti, Genitori, Studenti) ad accettare le norme contenute nel REGOLAMENTO D’ISTITUTO, nell’ottica del principio di responsabilità individuale riguardo a comportamenti e impegni reciproci.

Il Liceo Linguistico persegue le seguenti finalità espresse dal Regolamento recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ( art.2 comma 2 D.P.R. 89 del 15 marzo 2010): “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni, ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.

Il Liceo Linguistico fornisce una formazione globale sia umanistica sia scientifica, attraverso lo studio di: Italiano, Storia e Geografia, Latino, Filosofia, Storia dell’Arte, di quattro Lingue e culture straniere, Matematica, Fisica, Scienze e Religione (opzionale).

Si tratta di un curriculum che attiva competenze culturali finalizzate alla formazione universitaria e post-secondaria in ambito linguistico - letterario della comunicazione, della formazione, senza trascurare la possibilità di accedere a studi di ambito scientifico.

Nello specifico, le lingue moderne sono studiate non solo nella loro dimensione culturale peculiare, ma soprattutto come mezzo di espressione e comunicazione per allargare l’esperienza degli studenti in un’ottica multiculturale. “Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e di civiltà diverse. “(art. 6 comma 1).

L’offerta linguistica contempla, per l’a. s. 2014-2015, lo studio di cinque lingue europee: Inglese, Francese, Russo, Spagnolo, e Tedesco.

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Quadro orario Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Lingua e letteratura italiana Lingua latina Lingua straniera* 1 (Inglese) Lingua straniera* 2•• Lingua straniera* 3• Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o Attività alternative Totale ore settimanali

1º Biennio 1º anno 2º anno 4 4 2 2 4 4 3 3 3 3 3 3

3

3

2

2

2 1 27

2 1 27

2º Biennio 3º anno 4º anno 4 4

5º anno 4

3 4 4

3 4 4

3 4 4

2 2 2 2 2 2 2 1 30

2 2 2 2 2 2 2 1 30

2 2 2 2 2 2 2 1 30

* sono comprese 33 ore annuali di conversazione con il docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra •È concessa facoltà ai nuovi iscritti di scegliere una Lingua a piacere tra FRANCESE, RUSSO, SPAGNOLO o TEDESCO •• Si considera Lingua straniera 2 quella già studiata alla Scuola secondaria di primo grado. È tuttavia possibile l’opzione per una Lingua straniera 2 diversa da quella già studiata.

N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.

Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. *********

Attraverso il sito della scuola (www.liceolinguisticocesena.it) è possibile conoscere l’Istituto nei suoi diversi aspetti, non solo di natura didattica e organizzativa, ma anche relativi alle risorse umane e alle iniziative che durante l’anno coinvolgono gli studenti.

Consultando il sito, si può quindi accedere rapidamente ad ogni necessaria informazione sulla vita quotidiana della scuola.

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L'OFFERTA FORMATIVA Le scelte educative Il Liceo si propone di promuovere negli studenti un atteggiamento di apertura nei confronti della realtà, globalmente intesa. Si stimolerà, di conseguenza, la naturale disposizione della persona a porsi domande, facendo così lievitare quello spirito di curiosità e di conoscenza critica che, insieme alla capacità di scelta, costituisce il tratto caratteristico di una personalità libera.

Nel dar seguito a questa primaria finalità si accolgono i principi contenuti nel Profilo culturale, educativo e professionale dei Licei, così come risulta dai documenti ministeriali.

Al Liceo Linguistico, in particolar modo, l’azione pedagogica, all’interno delle varie discipline e delle attività formative trasversali, è volta ad educare alla cittadinanza europea e mondiale, obiettivo che si intende raggiungere tramite:  la conoscenza e la comprensione degli eventi passati e contemporanei, che possa orientare nell’interpretazione della complessità del presente;  la riflessione sulla cultura, sulla comunicazione e sui fatti, che permetta la costruzione di un’identità moderna e aperta alla innovazione e alla diversità;  lo sviluppo della capacità di affrontare problemi e prospettare soluzioni, ma soprattutto di progettare il proprio futuro e di essere autonomi;  la comprensione e l’assunzione personale dei valori della responsabilità e del rispetto, verso se stessi, verso la comunità civile e l'ambiente.

Il Liceo, nell'assolvere il proprio ruolo sociale di produttore e trasmettitore di cultura, si rapporta dinamicamente al proprio ambiente di riferimento, contrassegnato da istituzioni, soggetti socio-economici, aspetti territoriali, affinché i giovani imparino a dialogare con il mondo circostante, sapendone cogliere e valutare le esigenze, nei confronti delle quali saranno chiamati ad assumere delle responsabilità.

Il Liceo promuove e trasmette i valori della democrazia e della civile convivenza, così come sono codificati nella Costituzione della Repubblica Italiana, che è il fondamentale riferimento per tutelare e sviluppare i diritti di cittadinanza, specie in un contesto sociale che sempre più diviene multietnico e multiculturale, al fine di corrispondere all'umana domanda di pace e di giustizia.

Le competenze specifiche Alla fine del corso, che dura cinque anni, gli studenti devono essere in grado di:  comunicare in modo efficace in tre lingue straniere (a livello B1/B2 del Quadro Europeo di Riferimento), utilizzando registri diversi;  operare comparazioni tra le lingue che hanno studiato, considerando differenti aspetti quali la morfologia, la sintassi, il lessico, la fonetica;  cogliere il valore delle culture europee e non europee. Tale competenza sarà sviluppata mediante l’analisi testuale (di genere vario: letterario, artistico, storico, scientifico) e mediante esperienze quali gli scambi culturali e progetti in Liceo Linguistico Cesena

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 

partenariato con scuole straniere, i viaggi di istruzione e i soggiorni linguistici all’estero; operare comparazioni fra le culture di cui hanno studiato la lingua; avvalersi, nel corso di studi universitari e in ambiente di lavoro, delle competenze acquisite.

Le scelte metodologico-didattiche Al fine di rendere effettive le finalità enunciate precedentemente, i docenti del Liceo Linguistico intendono rifarsi nella propria azione didattica ai seguenti principi metodologici:  favorire l’argomentazione e il confronto critico;  favorire l’acquisizione dei metodi di indagine e dei linguaggi propri di ogni ambito disciplinare;  favorire la conoscenza e l’uso delle diverse fonti informative atte a facilitare l’orientamento all’interno di quella che comunemente viene definita “società della conoscenza”;  promuovere, anche attraverso l’utilizzo dei laboratori e delle aule multimediali, un’immagine attiva del processo di formazione.

L’adozione di tali principi intende sostenere l’evoluzione del processo di conoscenza che, nella società attuale, non può essere basato solo su modalità contenutistiche, ma deve agevolare la naturale applicazione di quanto appreso in situazioni nuove e impreviste.

I docenti, inoltre, intendono sottolineare adeguatamente la particolare valenza didattica dei seguenti concetti: Relazione educativa. L'insegnante è un professionista della cultura dotato di una specifica competenza disciplinare e di una spiccata sensibilità educativa; tra docente e studente va costruita una relazione fatta di reciproca responsabilità e lealtà, all'interno della quale l'insegnante si assume il compito di collaborare con le famiglie per favorire la crescita umana e culturale dei ragazzi, per sviluppare la loro libertà e capacità critica: in tal senso risulta centrale il dialogo tra docenti e genitori.

Programmazione. Il Liceo favorisce l'organizzazione dell’attività didattica avvalendosi di molteplici forme di programmazione. La loro scelta, fatta salva la libertà di insegnamento dei singoli docenti, è demandata ai Dipartimenti disciplinari e ai Consigli di classe. Ai primi spetta la definizione dei livelli di conoscenza e competenza irrinunciabili delle singole materie, nonché l’individuazione di specifici percorsi modulari e multidisciplinari; ai secondi la stesura dei progetti con la necessaria specificazione delle singole fasi.

Collegialità. La programmazione dell’attività didattica si avvale essenzialmente dell’impiego del metodo collegiale quale momento di analisi, discussione e decisione delle scelte educative. Questo prevede la partecipazione attiva, da parte dei docenti, agli organismi interni del Liceo, così come la disponibilità a far circolare esperienze e conoscenze. Lo stesso spirito di condivisione, nel rispetto della diversità dei ruoli e delle funzioni, caratterizza la conduzione delle attività presenti all’interno della scuola.

Valutazione. Particolare attenzione va posta al tema della valutazione, che rappresenta il nodo centrale di tutto il processo formativo, in quanto offre elementi di conoscenza e di giudizio circa i metodi di insegnamento, i processi di apprendimento e le dinamiche relazionali entro cui si collocano le attività didattiche; le modalità di verifica e valutazione Liceo Linguistico Cesena

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degli alunni sono ispirate al principio dell'equità e al criterio della trasparenza. Il Liceo partecipa, inoltre, alla valutazione degli apprendimenti da parte di organismi italiani ed europei.

Al fine di rendere maggiormente attuabili le pratiche metodologico-didattiche esposte sopra, il Collegio docenti reputa opportuno delegare taluni dei propri compiti ai Dipartimenti, assegnando ad essi funzioni specifiche. Appartengono a tali Dipartimenti i docenti delle stesse aree disciplinari.

I Dipartimenti si situano in una posizione intermedia tra il Collegio dei docenti e i Consigli di classe, assolvendo alcuni compiti del primo ed interagendo con i secondi. Le attività dei Dipartimenti sono coordinate da docenti eletti dagli appartenenti a tale organo. I coordinatori si assumono il compito di sollecitare una riflessione comune sulla programmazione, di promuovere riunioni e di redigere i documenti ad essi correlati. I coordinatori, inoltre, tengono continui rapporti con la Presidenza e il Collegio dei docenti.

I Dipartimenti si interessano, fatte salve le prerogative del Collegio nell’approvare o meno i singoli progetti, in particolar modo di: proporre cicli di incontri rivolti agli studenti e corsi di aggiornamento per i docenti; sperimentare nuove metodologie didattiche; individuare i vari livelli di conoscenza e competenza acquisibili dagli studenti; individuare specifici percorsi di apprendimento, opportune tipologie di verifica ed adeguati criteri di valutazione.

I profili formativi I profili formativi degli studenti che si diplomano al Liceo comprendono conoscenze, abilità e competenze da sviluppare nell’arco del percorso di studi. Ritenendo utile assegnare a tali concetti significati condivisi ed avvalendosi dei contributi comparsi nella recente letteratura pedagogica, si decide di specificarli in questo modo:  conoscenze: l'insieme delle acquisizioni teoriche (argomenti, termini, concetti, regole) conseguite da un alunno nel proprio percorso di studi;  abilità/capacità: risorse possedute dallo studente ed azioni consapevoli riferite ad un impegno di ordine pratico, secondo atteggiamenti che sappiano assegnare senso all’operare e al produrre;  competenze: attivazione delle capacità e delle conoscenze dello studente al fine di risolvere situazioni problematiche e/o contraddittorie.

La revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei ha mutato la suddivisione quinquennale del corso di studi: sono previsti due bienni e un quinto anno a carattere integrativo e orientativo.

In particolare: - il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze; è propedeutico al secondo biennio ed è finalizzato anche all’assolvimento dell’obbligo di istruzione (D.M. 1139, 22 agosto 2007); al termine dei primi due anni di Istruzione secondaria di secondo grado è previsto che il Consiglio di Classe rilasci una certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il Decreto Ministeriale n.9 del 27 gennaio 2010 adotta un modello di certificato in cui le competenze di base sono relative ai seguenti assi culturali: asse dei linguaggi, asse storico-sociale; asse Liceo Linguistico Cesena

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matematico, asse MINISTERIALE);

scientifico-tecnologico

(vd.

di

seguito

MODELLO

-

il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze;

-

nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo dello studente, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e/o all’inserimento nel mondo del lavoro.

Il diploma di Liceo Linguistico consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria e a qualsiasi corso di formazione post-secondaria.

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Certificato relativo alle competenze di base rilasciato al termine del primo biennio (modello ministeriale)

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I dipartimenti disciplinari I dipartimenti del Liceo Linguistico in base agli assi culturali sono così articolati: A.

Asse dei linguaggi I. Dipartimento di Italiano e Latino.

II. Dipartimento delle Lingue comunitarie (Inglese, Francese, Russo, Spagnolo, Tedesco).

III. Dipartimento di Storia dell’Arte.

IV. Dipartimento di Scienze motorie e sportive.

B.

Asse storico-sociale I. Dipartimento di Storia, Geografia, Filosofia, Religione.

C.

Asse matematico I. Dipartimento di Matematica e Fisica.

D.

Asse scientifico-tecnologico I. Dipartimento di Scienze.

Gli obiettivi di apprendimento da conseguire nell’arco dei cinque anni relativi alle singole discipline, declinati in CONOSCENZE, ABILITA’/CAPACITA’, COMPETENZE, sono rinvenibili sul sito del Liceo e si rimanda alla loro consultazione per una visione più approfondita.

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LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Premessa La pratica della valutazione non esaurisce la complessità del percorso scolastico formativo, che viene coltivato sostanzialmente dalla vita di classe, dal clima in cui avviene la trasmissione del sapere e dei valori, dalla relazione e dalle interazioni tra docenti e studenti.

Un percorso efficace e coinvolgente non dipende solo dall’equità e dalla obiettività delle valutazioni attribuite agli apprendimenti degli studenti ma, in primo luogo, dal valore e dal livello dei contenuti proposti e dalla qualità dell’azione didattica.

Il rapporto discente-docente e quello scuola-famiglia entrano in gioco tuttavia in maniera sostanziale nell’ambito della valutazione, in quanto essa non ha solo un forte valore sul piano comunicativo, ma anche una valenza emotiva e una ricaduta psicologica e di orientamento nella vita di uno studente. La valutazione risulta infatti un dato quantitativo, che esprime tuttavia un valore di tipo qualitativo. Una gestione corretta della pratica valutativa ne sottolinea l’azione di rinforzo positivo, che valorizza gli elementi di adeguatezza oltre ad essere strumento di riflessione e recupero sia delle lacune accumulate da parte degli studenti, sia delle abilità non adeguatamente sviluppate o non ancora portate al livello richiesto.

Diventa inoltre momento di valutazione del percorso formativo proposto dall’insegnante e conseguentemente stimolo ad un continuo miglioramento dell’efficacia dell’insegnamento.

Particolarmente delicato risulta il discorso sugli effetti della valutazione nel passaggio da una classe a quella successiva. Questo passaggio avviene quando lo studente ha raggiunto gli obiettivi minimi in tutte le discipline, risultato che gli permette di affrontare serenamente la classe nell’anno successivo. E’ compito della scuola cercare di rimuovere quelle difficoltà che possano compromettere o frenare il raggiungimento degli obiettivi annuali per i singoli studenti e di attivare tutte le risorse a sua disposizione per effettuare percorsi di recupero efficaci, per non compromettere, in futuro, il percorso di apprendimento scolastico.

La valutazione non coinvolge giudizi di valore sulla persona. Essa valorizza gli elementi positivi e identifica gli elementi di criticità di singole prestazioni in itinere, tenendo presente che il problema del rapporto degli studenti con la valutazione implica questioni di tipo affettivo, emotivo, relazionale. E’ bene sottolineare pertanto che essa valuta i processi di apprendimento, i progressi osservati e gli esiti in fase finale e tiene conto dell’impegno e della partecipazione non in termini di premio-punizione, ma di valorizzazione e di ri-orientamento, permettendo all’insegnante di valutare insieme anche l’efficacia e la congruità del metodo proposto e delle richieste formulate, al fine di introdurre eventuali correttivi di tipo metodologico al proprio percorso formativo.

Si evidenzia, inoltre, che i parametri di valutazione non vengono rettificati in considerazione del fatto che lo studente possa studiare di più o di meno basandosi sui voti riportati, ma vengono mantenuti stabili dall’inizio alla fine dell’anno e vengono declinati relativamente a conoscenze, competenze, capacità secondo scale di misurazione stabilite nelle aree. Un simile stile di valutazione non produce effetti negativi sull’autostima dello studente, ma stimola piuttosto lo sviluppo di processi di autovalutazione, migliorando il grado di motivazione all’apprendimento.

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La valutazione non ha dunque finalità punitive dei comportamenti scorretti, che vengono invece affrontati mediante il dialogo educativo docente-discente e nella collaborazione scuola-famiglia, o sanzionati sul piano disciplinare come extrema ratio.

Nella consapevolezza della complessità dei problemi in campo, è bene tener presente che riflettere sulla valutazione significa riflettere sulla qualità del progetto scuola. Essa deve fare continuo riferimento alle finalità e agli obiettivi generali di un Istituto Scolastico. Anche la valutazione deve essere, infatti, funzionale agli obiettivi e non essere vissuta dagli studenti o dalle loro famiglie come obiettivo da raggiungere in sé. Per questo la scuola intende diffondere una cultura della valutazione intesa come osservazione del processo di apprendimento, valorizzazione della qualità del lavoro, misurazione degli apprendimenti, rinforzo positivo.

Finalità della valutazione degli apprendimenti      

Osservare il processo di apprendimento in itinere.

Valorizzare la qualità del lavoro.

Misurare l'apprendimento.

Rinforzare positivamente i comportamenti di lavoro e gli atteggiamenti corretti.

Orientare a scelte autonome, libere e responsabili.

Evidenziare le aree di maggiore difficoltà, che necessitano di un lavoro di rinforzo.

Fasi della valutazione in itinere Valutazione iniziale: all'inizio dell'anno si procede ad una osservazione sistematica dei comportamenti e degli atteggiamenti nei confronti dello studio e del lavoro e si elabora la programmazione annuale in base al livello della classe. Si stabiliscono i criteri di valutazione delle prove orali e scritte di tipo sommativo, che vengono comunicati agli studenti.

Valutazione formativa: si elaborano esercitazioni e prove orali e/o scritte, anche come compiti di casa, per verificare analiticamente, a campione, gli obiettivi di singole sezioni delle unità di apprendimento.

Valutazione sommativa: si verifica il raggiungimento degli obiettivi alla fine delle unità di apprendimento con prove di verifica orali e/o scritte.

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Modalità di valutazione La valutazione analizza le singole prestazioni evidenziate nelle prove di verifica secondo parametri relativi a conoscenze, competenze, capacità/abilità.

La valutazione delle prove di verifica orali e scritte descrive il livello della prestazione tramite scale di misurazione, nelle quali sono attribuiti dei punteggi ai singoli indicatori corrispondenti ai vari livelli delle conoscenze e delle abilità.

In base alla C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012, in cui il MIUR indica “l’opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata in ciascuna disciplina mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”, il Collegio Docenti del Liceo Linguistico Statale di Cesena in data 30 ottobre 2012 ha deliberato che le discipline e che adottano un voto unico nello scrutinio intermedio sono: Matematica e Fisica, Scienze motorie a partire dalla classe prima, e in data 3 ottobre 2013 è stato stabilito il voto unico anche per Lingue straniere e Lingua latina.

Tipo di valutazione La valutazione può essere: analitica: ogni livello di prestazione contiene un solo parametro; olistica: ogni livello di prestazione comprende vari parametri.

Parametri di valutazione delle prove di verifica 

Conoscenze Livello di conoscenza e di approfondimento del contenuto (ampiezza, precisione e completezza di concetti e dati).

Competenze   

Padronanza linguistica e disciplinare.

Capacità esecutiva e di applicazione delle procedure.

Metodo di studio.

  

Capacità Capacità logico-formale.

Capacità di effettuare e analizzare relazioni tra i dati.

Capacità di interpretazione e di rielaborazione personale.

Prove di verifica Le prove orali e scritte fanno riferimento alle finalità definite annualmente e verificano obiettivi specifici stabiliti, osservabili e misurabili di tipo operativo.

Le prove valutano esclusivamente ciò che rientra nel curricolo svolto ed è stato oggetto di esercitazione nel percorso di insegnamento-apprendimento.

Per le prove di verifica si definiscono gli strumenti utilizzabili (dizionario, calcolatrice, ecc.) e i tempi di esecuzione.

La valutazione delle prove avviene in base a scale di misurazione (vd. sopra Modalità di valutazione).

Le valutazioni vengono comunicate allo studente al momento dell’attribuzione del voto orale e al momento della consegna degli elaborati scritti corretti e saranno successivamente inserite nel registro elettronico cui avranno accesso le famiglie tramite username e password.

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Pianificazione delle verifiche La pianificazione corretta delle verifiche nel corso dell’anno permetterà una equilibrata valutazione finale e possibili momenti di recupero.

Tipologia di prove Le prove sono coerenti con la formulazione degli obiettivi contenuti nella programmazione disciplinare dei docenti. Esse ripropongono le medesime tipologie delle esercitazioni che si effettuano durante l’attività didattica corrette a campione dall’insegnante.

Le prove sono inoltre rispondenti ai criteri di valutazione degli apprendimenti comunicati all’inizio dell’anno.

Le prove possono essere: non strutturate: libera trattazione di argomenti; semistrutturate: con stretti vincoli di consegna, ma a risposta aperta; strutturate: a risposta chiusa, univoca e predeterminabile.

A seconda della tipologia della prova e degli obiettivi da verificare, un indicatore può avere maggiore o minore peso nella definizione del voto.

Valutazione finale del Consiglio di Classe La definizione della proposta di voto del docente e la valutazione finale al Consiglio di Classe tengono conto:  del livello di partenza; 

dell’andamento del profitto e dell’evoluzione nel tempo della preparazione dell'allievo;



degli esiti di un congruo numero di verifiche effettuate durante l’ultimo quadrimestre;



dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione dimostrati;



dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno ed interventi di recupero effettuati in corso d’anno;



delle strategie adottate dallo studente nel proprio metodo di studio;



della frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. (vd. circ. n.16 del 15 settembre 2014 e art.14 c.7 del DPR 122/09, sotto riportata).

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Validità dell’anno scolastico L’art.14 c.7 del DPR 122/09 così sancisce: “per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”.

Per l’anno scolastico 2014/15 il limite massimo delle ore di assenza è così fissato: Classi Prime Seconde Terze Quarte

h/anno

h/settimanali

Limite minimo di frequenza (ore)

Limite massimo di assenze (ore)

891

27

668

223

990

30

742

248

Il Collegio dei docenti del Liceo Linguistico, nella seduta del 2 settembre 2014, ha deliberato quanto segue: “Sono considerate assenze continuative per le quali è possibile prevedere deroghe ai limiti indicati le seguenti: 1.

Ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato medico; malattia, documentata con certificato medico 2. Donazione di sangue 3. Adesione a confessione religiosa 4. Testimonianza in tribunale o procedimenti giudiziari 5. Altro motivo, considerato dal Consiglio di Classe rilevante, purché debitamente motivato ed eventualmente documentato (lutto, gravi patologie in famiglia, particolari situazioni familiari, ecc.)

6. Partecipazione ad attività formative, culturali e/o sportive riconosciute di particolare valore dal consiglio di Classe (le attività sportive devono essere svolte da Associazioni dotate di specifico riconoscimento da parte del CONI).

Si ricorda che tali deroghe sono concesse a condizione che, a giudizio del Consiglio di classe, le assenze complessivamente considerate non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli allievi.”

Momenti di valutazione del Consiglio di Classe    

 

Valutazione intermedia a metà del 1°quadrimestre, con comunicazione alle famiglie da parte del coordinatore del Consiglio di classe delle difficoltà evidenziate dallo studente.

Valutazione alla fine del 1°quadrimestre con eventuale attivazione dei corsi di recupero; Valutazione intermedia del 2° quadrimestre; Valutazione di fine anno scolastico: il Consiglio di Classe, viste le proposte di voto presentate dai singoli docenti, stabilisce collegialmente il voto finale delle discipline curricolari, tenuto conto dei criteri di valutazione d’Istituto e delle voci elencate al precedente punto “valutazione finale del Consiglio di Classe”.

Valutazione integrativa di settembre: il Consiglio di Classe, visti gli esiti delle verifiche presentate dal docente, stabilisce collegialmente il voto finale delle materie oggetto di prova integrativa.

In caso di assenza degli alunni dalle prove di verifica integrativa di settembre, per gravi motivi documentati, il Consiglio di Classe effettua una prova suppletiva, con relativo scrutinio, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

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Criteri per l’ammissione alla classe successiva Per la promozione alla classe successiva è necessario avere raggiunto la sufficienza in tutte la materie; il Collegio dei Docenti stabilisce che una situazione finale, che presenti gravi o diffuse insufficienze, pregiudica la possibilità per l’alunno di recuperare le lacune nella classe successiva e di partecipare proficuamente alle attività.

Le decisioni che i Consigli di Classe, pur nella loro responsabile autonomia, assumeranno in caso di profitto insufficiente, si ispirano agli orientamenti, maturati dai docenti in seguito a una riflessione comune condotta sulla base della normativa vigente (con particolare attenzione alle disposizioni dettate dal Decreto Ministeriale n. 42 del 22 maggio 2007 e dal Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 e della successiva Ordinanza Ministeriale n. 92 del 5 novembre 2007).

L’insufficienza grave in una o più discipline comporta: 1) la non ammissione alla classe successiva a) qualora le lacune nella preparazione risultino così gravi e/o il disimpegno così manifesto da indurre il Consiglio di Classe a non riconoscere allo studente la possibilità di colmare le lacune con il recupero estivo per consentirgli di seguire con profitto il programma dell’anno successivo; b) qualora l’insufficienza grave anche in un’unica disciplina sia reiterata e le lacune non colmate; 2) il rinvio della formulazione del giudizio finale qualora, in presenza di un quadro generale di profitto sufficiente, il Consiglio di Classe ritenga che l’alunno sia in grado di colmare le lacune prima dell’inizio del successivo anno scolastico.

L’insufficienza non grave in una o più discipline determina: 1) la non ammissione alla classe successiva qualora il numero delle insufficienze sia elevato e l’alunno non abbia dimostrato impegno e volontà tali da rendere possibile il recupero delle lacune entro il termine dell’anno scolastico; 2) il rinvio della formazione del giudizio finale qualora il Consiglio di Classe riconosca allo studente le attitudini e la determinazione necessarie per il conseguimento, prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, degli obiettivi formativi e disciplinari risultati scadenti.

Questi criteri si intendono di carattere generale; ogni alunno infatti va valutato individualmente, tenuto conto di tutte le variabili che i Consigli di Classe hanno previsto nella loro programmazione educativa e didattica, senza automatismi di tipo contabile.

Alla fine del primo Biennio viene rilasciata, a richiesta dello studente interessato, la certificazione dei livelli di competenza raggiunti, nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d’età è rilasciata d’ufficio.

A decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, ai fini dell’ammissione all’Esame di Stato, sono valutati positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono una valutazione sufficiente in ogni disciplina.

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Valutazione del comportamento Dall’anno scolastico 2008-2009, come prevede il D.L. n. 137 del 1º settembre 2008, la valutazione sui comportamenti degli studenti (voto di condotta), attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva (media) e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo di ciclo.

Il D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 e il Regolamento sulla valutazione degli studenti del 28 maggio 2009 precisano finalità, caratteristiche e criteri per l’attribuzione del voto in comportamento che vengono di seguito sintetizzati.

1.

Finalità a. accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; b. verificare la capacità di rispettare le norme che disciplinano la vita scolastica; c. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri; d. attribuire valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10; e. rinsaldare il Patto educativo di corresponsabilità attraverso l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie.

2.

Caratteristiche a. la valutazione degli studenti è espressa in decimi. Il conseguimento di una valutazione inferiore alla sufficienza, ovvero 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi; b. in sede di scrutinio intermedio e finale, la valutazione si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa: c. concorre unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla formazione della media e, nelle classi del Triennio, alla determinazione dei crediti scolastici.

3.

Criteri e modalità applicative a. ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di Classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti assunti dallo stesso durante il corso dell’anno; b. la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico; c. tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno scolastico.

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4.

Criteri e indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente a. la valutazione insufficiente deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di Classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti nonché il Regolamento di Istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni; b. l’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10 in sede di scrutinio finale, presuppone che il Consiglio abbia accertato che lo studente, successivamente all’irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel suo percorso di crescita e maturazione.

Sospensione di giudizio Nei confronti degli studenti che al termine delle lezioni non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline che non comporti un giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.

Si comunicano alle famiglie le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, indicando le carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio. Si comunicheranno inoltre gli interventi didattici finalizzati al recupero degli alunni con Sospensione di giudizio, che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto), le modalità e le date delle relative verifiche.

Il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procederà alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, su delibera motivata del Consiglio di Classe, può comportare o meno l’ammissione alla classe successiva.

Nei confronti degli studenti valutati positivamente, al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il Consiglio di Classe agli studenti ammessi alla classe successiva attribuisce di norma il punteggio minimo della fascia del credito scolastico, senza incremento di punteggio per eventuali crediti formativi maturati nel corso dell’anno scolastico.

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Criteri di valutazione – primo biennio VOTO 10 eccellente

9 ottimo

8 buono

7 discreto

6 sufficiente

CONOSCENZE

gravemente

CAPACITA’

Verrà attribuito solo ad alunni che hanno dimostrato una conoscenza approfondita e completa, che sanno coordinare e ampliare autonomamente conoscenze e procedure, che manifestano capacità logico-razionali, originalità di pensiero e che sanno esporre in modo brillante.

Conoscenza completa e approfondita di tutti gli argomenti.

Esposizione estremamente precisa e completa. padronanza del linguaggio.

Applica procedure e conoscenze in modo disinvolto in contesti nuovi e impegnativi.

Manifesta capacità logicorazionali e originalità di pensiero.

Conoscenza completa e approfondita.

Esposizione corretta e precisa.

Sa applicare metodi e procedure in situazioni nuove. Sa valutare il proprio apprendimento.

Sa tracciare globalmente un percorso coerente in relazione a una tematica e/o a un argomento e/o finalità.

Decodifica, analizza e riorganizza i dati.

Sa instaurare relazioni tra dati nell'ambito di una disciplina e fra discipline diverse.

Conoscenza completa degli argomenti e dei linguaggi specifici anche se non sempre approfondita.

Applica correttamente le conoscenze e i procedimenti, in situazioni non complesse.

Sa adattare la comunicazione a contesti specifici. Effettua autonomamente analisi di semplici problemi e li risolve.

Effettua semplici analisi. Organizza i dati in suo possesso dimostrando discreta comprensione degli argomenti trattati.

Conoscenza degli argomenti fondamentali abbastanza completa; conoscenza accettabile dei linguaggi specifici.

Presenza di elementi ripetitivi e mnemonici di apprendimento

Sa ordinare e utilizzare un procedimento anche se in modo un po’ meccanico.

Comprende informazioni e contenuti nonostante qualche difficoltà di collegamento.

Sa effettuare analisi di problemi semplici, se guidato, risolvendoli in modo autonomo anche quando la risoluzione non scaturisce immediatamente dai dati.

Se guidato sa effettuare semplici analisi.

Sa ripercorrere le tappe del ragionamento.

Utilizza tecniche di memorizzazione, ma incontra difficoltà nell’applicare un metodo e/o una procedura.

Non è sempre in grado di valutare il proprio apprendimento.

Ha qualche difficoltà a decodificare i dati e in fase di analisi commette errori, evitabili con maggiore riflessione.

Conoscenza superficiale degli 5 insufficiente argomenti fondamentali e dei linguaggi specifici.

4

COMPETENZE

Conoscenza incompleta, non approfondita anche a livello di linguaggi specifici.

Incorre in errori nell’applicazione Non sa organizzare i dati in di una procedura anche semplice. suo possesso e incontra Espone con difficoltà. difficoltà in fase di analisi.

insufficiente

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3 totalmente insufficiente 2

Conoscenza superficiale e lacunosa.

Si esprime con difficoltà e scarsa precisione.

Commette molti errori, anche gravi.

Non è in grado di lavorare in modo autonomo e ha bisogno di continui aiuti.

Nessuna conoscenza

Non è in grado di svolgere nessun lavoro anche semplice, benché Nessuna capacità guidato.

nullo

Non sa effettuare analisi né risolvere problemi.

Criteri di valutazione – secondo biennio e quinto anno VOTO

10

9

eccellente

ottimo

8 buono

CONOSCENZE

COMPETENZE

CAPACITA’

Verrà attribuito solo ad alunni che hanno dimostrato una conoscenza approfondita e completa, che sanno coordinare e ampliare autonomamente conoscenze e procedure, che manifestano capacità logico-razionali, originalità di pensiero e che sanno esporre in modo brillante.

Conoscenze approfondite frutto anche di una rielaborazione personale della propria esperienza.

Cultura organica e motivata.

Sa porsi in una prospettiva ermeneutica padroneggiando l’argomento e utilizzando in modo articolato i diversi linguaggi.

Ha interiorizzato un atteggiamento riflessivo.

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi.

Sa presentare globalmente un Conoscenze sicure e percorso coerente e formalmente approfondite. corretto, cogliendo in un testo gli Evidenzia un buon elementi che favoriscono ulteriori livello culturale. riflessioni.

In relazione a situazioni nuove sa trovare soluzioni migliori, se sollecitato.

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Sa fruire delle propria esperienza e della propria cultura per valutare criticamente contenuti, procedure, risultati.

Sa argomentare coerentemente esprimendo giudizi in maniera brillante e originale.

Sa instaurare relazioni tra i dati di discipline diverse.

Sa selezionare in modo autonomo i materiali di ricerca.

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7 discreto

Utilizza in modo appropriato i linguaggi specifici e sa adattare a contesti specifici la propria comunicazione: uso del registro formale/informale, comunicazione scritta-orale, Conoscenze verbale/non verbale, ordinate e multimediale, iconica, logicoabbastanza sicure dei simbolica. contenuti Sa chiarire la problematica di un disciplinari. testo. Sa strutturare un discorso scritto e/o orale in modo sequenziale, articolato e corretto.

Sa sostenere e motivare le proprie opinioni ed esprimersi assertivamente.

Sa interpretare i dati culturali, rapportandoli con i temi della contemporaneità.

Confronta, riorganizza e collega tra loro informazioni e contenuti.

6 sufficiente

Utilizza in modo semplice ma appropriato linguaggi specifici, transcodifica un testo e integra linguaggi diversi: nel fare ciò incorre in qualche imprecisione Conoscenza aderente espositiva/interpretativa ma ai testi utilizzati. evidenzia anche capacità di Conoscenze autocorrezione. Usa tipologie ordinate, anche se testuali diverse. talvolta di tipo Sa strutturare in modo mnemonico. sequenziale un discorso sia in una Conoscenza dei trattazione scritta che in una linguaggi presentazione orale. specifici/settoriali.

Sa analizzare un problema in modo più o meno metodico in vista della sua soluzione. Sa argomentare anche se in forma semplice ed elementare.

Comprende e conduce semplici analisi di informazioni, contenuti, relazioni di causaeffetto, principi costitutivi e procedure.

Sa orientarsi e collegare le informazioni anche se con qualche difficoltà e con la sporadica necessità di una guida.

Conoscenza superficiale o parziale di informazioni fondamentali.

Apprendimento sostanzialmente solo di tipo ripetitivo e mnemonico.

Se guidato ma con qualche difficoltà riesce a instaurare collegamenti e ad analizzare informazioni, contenuti, relazioni e procedure.

Ha difficoltà nel gestire situazioni nuove.

5 insufficiente

Conoscenze 4 frammentarie e gravemente insufficiente lacunose.

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Utilizza in modo poco corretto i linguaggi specifici.

Dimostra capacità di autocorrezione limitata. Usa con qualche difficoltà matrici testuali diverse (espositiva, argomentativa…).

Comprende un problema/un testo e lo espone in modo superficiale Non sa correlare i dati e frammentario senza dare unità proposti neppure se guidato. globale al suo discorso.

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Pochi elementi di conoscenza accertabili, per manifesta e netta 3 impreparazione, totalmente insufficiente anche a livello elementare e di base, a causa di gravi lacune ed errori.

2 preparazione nulla

1 nullo

Non utilizza strategie di comprensione ed evidenzia gravi difficoltĂ di strutturazione del discorso e di applicazione delle procedure.

Si evidenziano solo limitatissimi elementi accertabili per totale impreparazione o per Nessuna. dichiarata non conoscenza dei contenuti elementari e di base da parte dell’alunno.

Nessuna.

Nessuna.

Da attribuire solo in casi gravissimi nei quali si sia rilevata totale mancanza di applicazione e di impegno.

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Studenti dell’ultimo anno Circa la valutazione finale degli studenti dell’ultimo anno (in accordo con la circ. 46 del 7/05/09 che regola la valutazione del comportamento ai fini degli esami di stato) si prenderanno in considerazione, oltre al raggiungimento degli obiettivi cognitivi che determinano il voto di profitto, anche gli aspetti socio-affettivi-comportamentali quali l’impegno e la regolarità nello studio, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, l’assiduità della frequenza scolastica, la partecipazione alle attività integrative e le esperienze formative eventualmente maturate al di fuori della scuola. Tali aspetti sono funzionali all’attribuzione del punteggio dei crediti, che concorrono alla determinazione del voto finale dell’Esame di Stato.

Per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di Classe predispone iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione positiva, in sede di scrutinio di ammissione all’Esame di Stato. Sono ammessi agli Esami di Stato (C.M. n° 95 del 24 ottobre 2011) gli alunni dell’ultima classe che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in tutte le materie con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Le deliberazioni di non ammissione all’esame sono puntualmente motivate. Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione.

L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione <<Ammesso>> o <<Non ammesso>>. I voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale dei voti. La valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente; pertanto, ai fini dell’esame, il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’Esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 2, comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5). Citando la circolare del 7/5/2009, il voto di comportamento “concorre alla determinazione della media dei voti ai fini sia dell'ammissione all'esame stesso sia della definizione del credito scolastico“.

La commissione, all’unanimità, può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione del punteggio stesso. La lode può essere attribuita ai candidati a condizione che abbiano conseguito nelle classi terza, quarta e quinta il credito scolastico massimo, assegnato dal Consiglio di Classe all’unanimità.

Devono inoltre avere riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti uguali o superiori a otto decimi, compresa la valutazione del comportamento.

Per i candidati privatisti in possesso di idoneità o di promozione all’ultimo anno è previsto un esame preliminare sulle materie dell’ultimo anno.

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Studenti della penultima classe Ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del DPR 22 giugno 2009, n.122, sono ammessi, a domanda, per abbreviazione per merito, direttamente agli esami di Stato del secondo ciclo gli alunni della penultima classe che hanno riportato, nello scrutinio finale, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono all’insegnamento della religione cattolica.

Criteri di valutazione del comportamento COMPORTAMENTO

SANZIONE

VOTO

COMPORTAMENTO LODEVOLE Pieno raggiungimento degli Obiettivi formativi di Istituto programmati dal C. d. C. Autentico rispetto dei principi e degli impegni assunti con il Patto educativo. Ciò significa: Nessuna sanzione  Partecipazione attiva e propositiva  Atteggiamento costruttivo nel lavoro in classe, collaborativo e solidale con i compagni  Frequenza assidua  Impegno di studio costante e lodevole  Puntuale rispetto degli impegni, delle consegne, degli orari e dell’ambiente scolastico

COMPORTAMENTO MERITEVOLE Rilevabile raggiungimento degli obiettivi formativi di Istituto programmati dal C. d.

C.* Generale rispetto dei principi dello Statuto e degli impegni assunti con il Patto educativo. Ciò significa:  Partecipazione attenta e costante Nessuna sanzione  Atteggiamento propositivo nel lavoro in classe, collaborativo e solidale con i compagni  Frequenza assidua  Impegno di studio costante e responsabile  Generale rispetto degli impegni, delle consegne, degli orari e dell’ambiente scolastico

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COMPORTAMENTO ADEGUATO Complessivo raggiungimento degli obiettivi formativi di Istituto programmati dal C. d. C. Generale rispetto dei principi dello Statuto e degli impegni assunti con il Patto educativo. Ciò significa:  Partecipazione recettiva ma adeguata  Frequenza adeguata  Atteggiamento corretto nel lavoro in classe e collaborativo con i compagni  Impegno di studio costante ed adeguato nella maggior parte delle discipline  Generale rispetto degli impegni, delle consegne, degli orari e dell’ambiente scolastico.

Nessuna sanzione.

Episodici richiami verbali.

COMPORTAMENTO MANCHEVOLE Complessivo raggiungimento degli obiettivi formativi di Istituto programmati dal C. d. C. Parziale rispetto dei principi dello Statuto e degli impegni assunti con il Patto educativo. Ciò significa:  Partecipazione recettiva, talvolta passiva o di disturbo  Frequenza piuttosto irregolare (numerosi ritardi o uscite anticipate)  Atteggiamento talvolta scorretto nel lavoro in classe, poco collaborativo con i compagni  Impegno di studio piuttosto discontinuo  Parziale rispetto del regolamento, degli impegni (anche relativamente ai progetti di istituto), delle consegne, degli orari e dell’ambiente scolastico (qualche assenza strategica, giustificazione ripetutamente tardiva o mancata giustificazione di assenze e ritardi, mancato svolgimento dei compiti assegnati e degli impegni presi, incuria dello spazio di lavoro)

Frequenti richiami Verbali e/o nota sul registro di classe con comunicazione ai genitori.

COMPORTAMENTO INADEGUATO Limitato raggiungimento degli obiettivi formativi di Istituto programmati dal C. d.

C. Limitato rispetto dei principi dello Statuto (art. 3) e degli impegni assunti con il Patto educativo. Ciò significa:  Partecipazione recettiva/passiva, talvolta di disturbo  Frequenza irregolare ( numerosi ritardi o uscite anticipate, oltre 25 assenze salvo comprovati problemi di salute)  Atteggiamento poco corretto nel lavoro in classe, poco collaborativo con i compagni  Impegno di studio discontinuo con poco senso di responsabilità  Scarso rispetto del regolamento, degli impegni, delle consegne e dell’ambiente scolastico(ripetute assenze strategiche, giustificazione ripetutamente tardiva o mancata giustificazione di assenze e ritardi, mancato svolgimento dei compiti assegnati e degli impegni presi, infrazioni di una certa gravità al regolamento di istituto, incuria dello spazio di lavoro)

Più note sul registro di classe con comunicazione ai genitori.

Eventuale allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo fino a 15 giorni.**

COMPORTAMENTO SCORRETTO Valgono i criteri elencati per il comportamento inadeguato, passibile di gravi sanzioni per:  Grave mancanza di rispetto verso compagni, docenti o altre persone all’interno dell’Istituto  Comportamento che deliberatamente ostacola lo svolgimento dell’attività didattica  Danni dolosi e gravi arrecati ai beni dell’Istituto

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni ***

8

7

6

5

* si intenda: il C.d.C. deve registrare il raggiungimento degli obiettivi, cioè un miglioramento nel comportamento ** in questo caso il 6 dovrebbe essere obbligatorio *** la valutazione 5 comporta la bocciatura Liceo Linguistico Cesena

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Crediti scolastici e formativi Nello scrutinio finale di ciascuno degli anni del triennio, agli studenti promossi il Consiglio di Classe attribuisce un credito scolastico (valido ai fini del punteggio dell’Esame di Stato), che esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno in ogni anno scolastico e considera: 

il profitto ( media dei voti: M - nella tabella sottoriportata - a cui concorre il voto di comportamento. A tale proposito nella seduta del 26.03.2013 il Collegio docenti ha così deliberato ad integrazione al testo del POF 2012-13: “Se viene attribuito il voto 7 (sette), qualora esso determini il cambiamento di fascia (ex. da 6.00 di media delle sole discipline a 6.10 con il concorrere del comportamento, oppure da 6.40 di media delle sole discipline a 6.50 con il concorrere del comportamento, il punteggio di credito scolastico attribuito sarà quello pertinente alla media in fascia bassa. Se invece il voto di comportamento sarà 8 (otto) o 9 (nove), potrà essere attribuito il punteggio di fascia alta pertinente alla media. In ogni caso, nella determinazione della media aritmetica, non verranno considerati i crediti formativi).



l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo (incarico di rappresentante studenti al Consiglio di Istituto, Consulta provinciale degli Studenti);



l’impegno nella partecipazione individuale alle attività complementari ed integrative proposte dalla scuola per un totale di almeno dodici ore effettive e registrate, anche riferite a più di un progetto (per ricevere la certificazione relativa ad un determinato progetto occorre aver frequentato almeno i 2/3 delle ore previste; come deliberato nel Collegio docenti del 26.03.2013, si valuterà però anche la possibilità di accumulare ore di frequenza a più progetti, compresa la partecipazione agli Open day e alla Redazione del Giornalino scolastico; ciò non comporta automaticamente l’attribuzione del punteggio superiore del credito relativo alla fascia della media dei voti, in mancanza degli elementi sopra elencati);



eventuali crediti formativi debitamente documentati o certificati, attestanti competenze coerenti con il corso di studi acquisite attraverso percorsi extrascolastici (Conservatorio; Certificazioni linguistiche; Attività sportiva a livello nazionale e regionale – purché documentata da certificazione rilasciata da un ente accreditato presso il CONI attestante l’impegno settimanale richiesto allo studente e i risultati da questo raggiunti; Certificazione del Brevetto per assistenti bagnini; Attività di volontariato presso Enti pubblici; Esperienze di lavoro in qualche modo coerenti con il corso di studi – stage certificati dalle ditte o dagli enti).

La media aritmetica dei voti permette di stabilire a quale fascia di rendimento appartiene lo studente. Entro ciascuna fascia è previsto per legge un punteggio minimo ed un punteggio massimo: le variabili comportamentali su elencate e i crediti formativi permettono, a discrezione del Consiglio di classe, di incrementare il punteggio, pur restando entro la fascia di rendimento.

A partire dalla classe terza il credito scolastico si assegna secondo la seguente tabella (D.M. 16 dicembre 2009, n. 99): Liceo Linguistico Cesena

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Credito scolastico (punti) Media dei voti Classe III

Classe IV

Classe V

M= 6

3-4

3-4

4-5

6<M ≤ 7

4-5

4-5

5-6

7< M ≤ 8

5-6

5-6

6-7

8<M≤9

6-7

6-7

7-8

9 < M ≤ 10

7-8

7-8

8-9

La somma dei crediti assegnati nel triennio (per un massimo di 25) concorrerà al voto finale dell’esame di stato, compreso fra 60/100 e 100/100.

Si precisa comunque che criteri e modalità per l’assegnazione del punteggio finale e per l’attribuzione della lode sono stabiliti annualmente da un’apposita Ordinanza ministeriale.

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LA CARTA DEI SERVIZI

Attività didattiche curricolari e integrative Orientamento e ri-orientamento Comunicazioni con le famiglie e relazioni esterne Iscrizioni Regolamenti

“zert però che al lengui, ozdé s’ta n sé al lengui, il mondo è diventato, se non sai le lingue, oggigiorno, c’sa fet? T’ vè ti post, ta n capéss gnent, i zcorr; ta n capess, t zcorr tè, in capess lou, oz, burdell, qu’est lè un mond, sapere una lingua oggi, se t’sé una lengua l’è c’mè campè una volta ad piò, se sai due lingue campi due volte di più, se sai tre lingue…”.

RAFFAELLO BALDINI, Zitti tutti

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Strutture di sussidio alla didattica (nelle due sedi) 1. Area scientifica • Laboratorio di Scienze/Laboratorio di Fisica 2. Area della ricerca didattica • Biblioteca Scolastica Multimediale.

• Laboratori linguistici.

3. Area delle nuove tecnologie • Aula conferenze multimediale.

• Aula magna multifunzionale.

• Laboratorio di Informatica.

4. Area delle attività motorie • Palestre.

Per l’anno scolastico 2014-15 parte dei laboratori e degli spazi sopraelencati sono condivisi con il Liceo scientifico “A. Righi”.

Strumenti didattici L’Istituto dispone dei seguenti sussidi didattici, costituiti da strumenti audiovisivi quali:  30 radioregistratori CD stereo portatili per l’insegnamento in classe delle lingue straniere;  6 lettori DVX USB;  1 fotocopiatore stampante multifunzione a colori touch screen a colori A3-A4 in sede centrale;  1 fotocopiatore stampante multifunzione bianco/nero touch screen in succursale;  10 carrelli di cui 4 con Tv Led smart tv e televisori 3d 40 pollici - lettore DVX più lettore VHS e casse audio e 6 con Notebook dotati di videoproiettori (di cui uno a focale corta) e casse audio;  N 50 iPad Air 16GB (in via di acquisto)  1 NOTE BOOK vinto nell’a. s. 2012-13 in occasione del concorso “Teatro in classe” promosso dal Teatro “Bonci” di Cesena;  18 pc concessi in comodato d’uso dalla Casa Editrice Palumbo per l’insegnamento della letteratura italiana nelle classi del triennio;  Registro elettronico secondo modalità in via di definizione.

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Attività didattiche curricolari INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DI STUDENTI STRANIERI con insegnamenti individualizzati di lingua italiana.

INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DI STUDENTI CON DISTURBI SPECIALI DELL’APPRENDIMENTO (DSA).

INSEGNARE CON PROMETEO: insegnamento della letteratura italiana nel triennio secondo un nuovo sistema didattico integrato multimediale.

RECUPERO COGNITIVO E MOTIVAZIONALE. INCONTRI CON L'AUTORE: personalità della letteratura, del teatro, del giornalismo, dialogano con gli studenti sulla loro esperienza di vita e di studio.

CINEFORUM: proiezione di film in italiano e in lingua straniera.

SPERIMENTAZIONE CLIL: nell’a. s. 2014-15 viene attivato, nell’ambito delle nuove sperimentazioni didattiche, l’insegnamento in lingua inglese per moduli di alcune discipline quali Matematica, Fisica, Scienze e Storia dell’Arte.

Attività didattiche integrative Alle attività didattiche curricolari si aggiungono varie opportunità formative integrative, come momenti di arricchimento di ambiti formativi non pienamente rappresentati nella didattica curricolare.

Tutta l’attività progettuale della scuola vede come protagonisti i docenti e gli studenti coinvolti, ma si apre, ove si rendano necessarie ulteriori competenze specifiche, ad un rapporto con esperti ed altre Istituzioni ed Agenzie presenti nel territorio.

Nel primo anno di vita del Liceo Linguistico nella formulazione dei progetti sono state individuate alcune priorità, determinate, oltre che dalla specificità dell’Istituto, dai seguenti obiettivi:  educare alla cittadinanza consapevole e responsabile in una dimensione europea e mondiale;  potenziare la conoscenza della lingua inglese, (Lingua 1) e di altre lingue straniere (francese, russo, spagnolo e tedesco), per favorire una concreta possibilità di comunicazione nella realtà del mondo globalizzato;  orientare ad una scelta informata e consapevole del percorso post-diploma che valorizzi vocazioni ed attitudini personali.

Accanto a questi obiettivi prioritari si sono però volute potenziare anche alcune dimensioni caratteristiche di una formazione che faccia appello a tutte le risorse dello studente, in un ottica di più ampia realizzazione personale e sociale:  l’apertura ai diversi linguaggi espressivi, mediante progetti di lettura, di scrittura, di teatro;  lo stimolo ad una riflessione sui problemi dell’identità personale che promuova comportamenti tesi a favorire l’integrazione e il rispetto delle diversità.

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I PROGETTI Si fornisce di seguito l’elenco dei progetti, disciplinari e non, che si intendono offrire nell’anno scolastico 2014-15.

I.

Progetti di Istituto

1. Settimana delle Lingue Il progetto si inquadra nell’ambito delle iniziative volte a promuovere la conoscenza delle culture europee attraverso una serie di attività: teatro in lingua; incontri con autori esperti in diversi ambiti; lettura critica di romanzi in lingua straniera; visione di film stranieri inerenti una tematica prestabilita; mostre.

2. Sportello d’ascolto Gli studenti e le classi possono richiedere la consulenza di un esperto per affrontare problematiche personali e relazionali inerenti o meno la vita scolastica e analizzare le proprie scelte verso un percorso costruttivo di crescita personale.

3. Alternanza scuola-lavoro Si propone questa attività per favorire l’ingresso operativo nel tessuto lavorativo degli studenti del nostro Liceo, perché detentori di una ampia gamma di competenze linguistiche, culturali e relazionali (vd. REGOLAMENTO).

4. Gruppo sportivo scolastico Prevede gare di atletica e tornei di interclasse finalizzati a stimolare il confronto corretto e rispettoso delle regole.

5. Piattaforma e-learning Il portale e-learning, attraverso la piattaforma Moodle, mette a disposizione degli studenti un ambiente web specificamente costruito per la formazione a distanza attraverso la rete; consente l’erogazione e la gestione on-line di contenuti didattici quali risorse di testo, immagini, animazioni, video e permette di creare aree di interazione (forum, chat, esercitazioni on-line). E’ possibile accedervi attraverso una semplice procedura di autenticazione e rappresenta una nuova opportunità di trasmissione di contenuti didattici.

6. Settimana del DonaCibo.

E’ un’iniziativa che si svolgerà dal 9/03/2015 al 14/03/2015 tesa a sollecitare negli studenti lo spirito di condivisione e di generosità verso il prossimo.

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AREA DELLE LINGUE COMUNITARIE 1. Certificazione di competenze linguistiche I progetti, attivati dai docenti di lingua straniera dell’Istituto, anche con il supporto di esperti di madrelingua, prevedono un potenziamento delle competenze di ricezione e di produzione che potrebbero essere finalizzate al conseguimento delle certificazioni di competenza linguistica, rilasciate da alcuni degli Enti che hanno siglato col Ministero uno specifico protocollo d’intesa. Sono previsti attualmente i seguenti modelli: – First Certificate B 2 e C.A.E. C1 (lingua inglese orale e scritta).

– DELF B1 e B2 (lingua francese).

– DELE B1 e B2 (lingua spagnola).

– ZDJ B1 (lingua tedesca).

2. Progetto ministeriale ESABAC E’ in atto la procedura per attivarlo al fine di consentire il conseguimento del diploma binazionale italo-francese (Esame di Stato e Baccalauréat), valido sia in Italia, sia in Francia.

La parte di esame specifica è costituita da: una prova di Lingua e letteratura francese, scritta ed orale; una prova scritta di Storia.

Il diploma è preceduto da un percorso di formazione triennale in lingua e letteratura francese e Storia insegnata in lingua francese.

3. Attestato “Certilingue” Il progetto dà la possibilità di conseguire l’Attestato europeo per competenze plurilingui e competenze europee/internazionali. Prevede che gli studenti dell’ultimo anno del Liceo abbiano acquisito:  Competenze di livello linguistico B2 o superiore del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue;  Abbiano frequentato corsi C.L.I.L.(Content and Language Integrated Learning) per un minimo di 70 ore nell’ultimo biennio di scuola superiore;  Dimostrino competenze di cittadinanza europea maturate tramite la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale.

AREA LINGUISTICO-LETTERARIA 1.“Incontro con l’autore” Il progetto si propone di avvicinare i giovani alla lettura di testi di scrittori contemporanei attraverso l’incontro diretto con gli autori, preceduto da un lavoro di lettura e recensione scritta dei loro testi, volto anche a consolidare le abilità di lettura e scrittura.

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“La permanenza del classico” Il progetto si propone di approfondire nel corso del biennio, nell’ambito dello studio del genere teatrale previsto nella programmazione di Italiano, attraverso un ciclo di incontri, alcune tematiche che affondano le loro radici nella cultura classica, ma che risultano fondamentali per una lettura del presente.

Dopo l’esperienza effettuata nel corso dell’ a.s.2013-14 presso il Teatro greco di Siracusa, durante la quale tre classi del biennio hanno assistito alla rappresentazione di una tragedia greca, nel corso dell'a. s. 2014-15 alcune classi seconde assisteranno al Teatro Verdi alla rappresentazione di una commedia latina, la “Càsina” di Plauto, messa in scena dalla Laboratorio Teatrale Sarsinate diretto da C. Roccamo.

2.

3.

Teatro ragazzi Il progetto, in collaborazione con il Teatro Bonci di Cesena, prevede la partecipazione a spettacoli teatrali riservati agli studenti in orario mattutino o serale e la possibilità di redigere recensioni o approfondimenti per le testate giornalistiche locali.

AREA STORICO-FILOSOFICA 1. “I totalitarismi e i suoi antidoti” Il progetto si propone, con linguaggio semplice e non tecnico, attraverso letture e commento dei classici della filosofia politica moderna e contemporanea, un percorso di riferimento per la delineazione di una formazione del cittadino in grado di individuare quelli che Paolo Sylos Labini ha definito “gli anticorpi” alle distorsioni totalitarie della democrazia. Lo scopo ultimo è fornire contributi per la educazione del cittadino consapevole, per allievi maggiorenni o che si apprestano a raggiungere la maggiore età.

PROGETTI DI INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI 1. Italiano come lingua veicolare delle discipline. Corso di italiano come lingua di veicolazione dei contenuti di studio, rivolto a studenti con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché stranieri di recente immigrazione.

USCITE DIDATTICHE, VIAGGI DI ISTRUZIONE, SOGGIORNI E SCAMBI LINGUISTICI ALL’ESTERO Le classi partecipano, nei limiti delle disponibilità finanziarie e organizzative, a visite guidate e viaggi di istruzione programmati in stretto rapporto con l'azione didattica.

Inseriti nella programmazione dei Consigli di Classe, le visite e i viaggi d’istruzione sono occasioni importanti di conoscenza reciproca e forma privilegiata di socializzazione (specie nelle classi prime e terze); le uscite favoriscono enormemente – con modalità e linguaggi privilegiati – la comprensione e la contestualizzazione di ambienti, personalità, fatti di cultura e d’arte.

I viaggi d’istruzione all’estero, i soggiorni e gli scambi linguistici, preceduti da una preparazione curata dagli esperti di madrelingua, divengono elemento essenziale di conoscenza della civiltà e della cultura dei paesi di cui si studia la lingua. (vd.

REGOLAMENTO).

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II.

Progetti obbligatori curricolari

AREA DELLE LINGUE COMUNITARIE 1. C.L.I.L. “Nell'ambito della revisione degli ordinamenti della Scuola Secondaria di secondo grado, è stato introdotto nei Licei Linguistici, già a partire dal terzo anno e fino al quinto, l'insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Dall’a. s. in corso la DNL veicolata in lingua straniera può costituire oggetto d'esame nella terza prova scritta e nella prova orale dell’Esame di Stato. Il Collegio dei Docenti, per dare avvio a tale modalità di insegnamento, per l’anno scolastico 2014/15 ha approvato il progetto “LET’S START CLIL!” che coinvolge 10 classi nell’insegnamento in lingua Inglese di una disciplina tra Matematica, Fisica, Scienze e Storia dell’arte.

L’obiettivo è quello di realizzare il potenziamento dell’apprendimento sia dei contenuti disciplinari che della lingua straniera, l’aumento della motivazione allo studio e lo sviluppo di abilità cognitive complesse. Già dall’anno scolastico 2013/14 in alcune classi era iniziata la sperimentazione dell’insegnamento con metodologia CLIL e attualmente 5 docenti della scuola sono inseriti nel piano ministeriale di formazione metodologica e linguistica. Nei prossimi anni si prevede di estendere il CLIL ad un numero maggiore di classi e di aumentare le ore in ognuna. Il nostro Liceo è inoltre scuola capofila per la Romagna (province di Forlì- Cesena, Rimini e Ravenna) per la Rete Nazionale dei Licei Linguistici e quindi istituto responsabile dell’organizzazione dei corsi di formazione linguistica sul territorio.

2. Cineforum Visione di film con finalità di approfondimento linguistico per migliorare le capacità di comprensione orale.

PROGETTI DI “EDUCAZIONE ALLA SALUTE” Si tratta di iniziative legate a percorsi di “educazione alla salute , intesa nel senso più ampio del termine, volte soprattutto a:  favorire la consapevolezza di sé da parte degli studenti;  promuovere la relazionalità, l’autoresponsabilizzazione, la progettualità, la motivazione;  valorizzare la diversità.

Tali progetti, normalmente sviluppati in co-presenza da docenti ed esperti, attraverso moduli inseriti nella programmazione di classe, riguardano varie tematiche fra le quali spiccano:

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1.

2.

3.

4.

Educazione alla sessualità Prevenzione dell’abuso di fumo, alcol e droga Educazione ambientale Disturbi alimentari.

Salute e donazione: una scelta consapevole Rivolto agli studenti delle classi quinte, intende fornire una corretta informazione sulle tematiche sanitarie legate alle donazioni e ai comportamenti a rischio, facilitando la riflessione sull’adozione di stili di vita sani e di un atteggiamento responsabile, che aiuti gli studenti a compiere scelte consapevoli. All’interno del progetto, inoltre, si propone non solo una riflessione teorica sul valore della donazione quale espressione di solidarietà, ma si offre anche la possibilità di agire concretamente, aderendo al prelievo di sangue per gli esami ematochimici, come prima tappa all’avvicinamento alla donazione di sangue (riservato agli studenti delle classi quinte).

III.

Attività extracurricolari

ATTIVITA’ DI RECUPERO  Le attività di recupero cognitivo sono integrate, già nella prima fase dell'anno scolastico, secondo le seguenti modalità: a. recupero inerente alla motivazione: attuato, oltre che all'interno della classe, anche attraverso altre attività: iniziative culturali, servizio psicologico, orientamento, servizio di consulenza didattica; b. recupero cognitivo al mattino: gestito da ogni insegnante nella sua attività curricolare. c. sportello didattico: è un'importante attività di supporto individuale allo studio e all'apprendimento aperta a tutti gli studenti; viene attivato durante il primo quadrimestre su richiesta dello studente e autorizzato dal Dirigente Scolastico per un massimo di 10 ore per disciplina. Ha lo scopo di: - favorire il recupero disciplinare in itinere in modo efficace, mirato e soprattutto tempestivo; - favorire la conoscenza di metodi didattici diversi ed alternativi; - offrire opportunità di recupero a gruppi ristretti e motivati di studenti; - contribuire alla prevenzione dell’insuccesso e al miglioramento del metodo di studio (Vd. Regolamento sul sito). 

I.D.E.I.: corsi di recupero, da programmare per lo più in orario pomeridiano, per studenti che hanno riportato valutazioni negative allo scrutinio del I quadrimestre, su segnalazione del Consiglio di classe .

L’attività di recupero cognitivo pomeridiano è gestita attraverso corsi disciplinari; è riservata agli allievi con difficoltà particolari e che comunque dimostrino impegno nel lavoro scolastico.

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

Laboratorio teatrale in lingua: attività di teatro aperta a tutti gli alunni interessati, guidata da professionisti e docenti interni per permettere ai ragazzi: - di potenziare la comunicazione nelle lingue straniere studiate e l’approccio ai diversi linguaggi espressivi; - di fortificare la propria autostima e scoprire attitudini specifiche.



Insegnamento della lingua russa. Introdotto dall’anno scolastico 2013-14 come disciplina curricolare in due classi prime, il corso è rivolto ai ragazzi interessati a partire dalla classe seconda e si svolge al termine dell’orario scolastico mattutino.

Prevede tre corsi di 20 ore ciascuno secondo tre livelli: uno base per principianti, un secondo livello per coloro che hanno già frequentato lo scorso anno e un terzo livello per studenti che hanno già frequentato i primi due corsi.



Introduzione alla cultura cinese e primi fondamenti di lingua: il corso è rivolto a studenti che, a partire dalla classe seconda vogliono avvicinarsi ad un mondo socioculturale di sempre maggiore rilevanza.

AGGIORNAMENTO DOCENTI Nell’anno scolastico 2014-15 sono programmati i seguenti corsi di aggiornamento per docenti, raggruppati in base alle specifiche aree tematiche: 1. Ricerca metodologica-disciplinare per la qualità dell’insegnamento a. Attività di autoaggiornamento promossa dai Dipartimenti di Lettere, Lingue, Storia e Filosofia, Storia dell’Arte attraverso le seguenti iniziative: – Progettazione didattica dell’insegnamento comparato delle letterature europee.

– Programmazione interdisciplinare comune fra i vari Dipartimenti.

2. Formazione didattica e nuove tecnologie a. Attività di formazione per usufruire della piattaforma e-learning nella pratica didattica, che permette di rafforzare l’insegnamento delle varie discipline attraverso l’uso delle tecnologie informatiche. b. Attività di formazione sull’uso delle varie applicazioni del registro elettronico.

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ORIENTAMENTO E RI-ORIENTAMENTO Le problematiche legate al passaggio alla scuola superiore e la complessità sempre maggiore delle prospettive post-diploma vedono il Liceo coinvolto in attività di orientamento e sostegno del percorso formativo dello studente.

Tutta l’attività di orientamento, che vede come protagonisti gli studenti e i docenti, aiutati da esperti ed agenzie del territorio, corrisponde essenzialmente a tali obiettivi:  sollecitare la riflessione sul “sé”;  sviluppare le capacità di progettazione in relazione alla realtà;  mettere in grado di scegliere per il proprio futuro di studi e di lavoro.

Normalmente essa è così articolata: Primo Biennio: riflettere sulle scelte; rimotivarle; aiutare eventualmente a scegliere di nuovo.

Secondo Biennio e Quinto anno: aiutare a scegliere dopo il diploma la facoltà universitaria, la formazione professionale e l’ambito lavorativo più idoneo.

I docenti partecipano a tale attività in due modi:  sviluppando un’attività educativa, innervata nella prassi didattica, finalizzata a realizzare la formazione globale della persona e quindi far crescere la consapevolezza di sé;  mettendo in atto iniziative di orientamento strutturate, sostenute da tecniche specifiche e dall’intervento di esperti.

Le iniziative attuate sono le seguenti:  consulenza fornita da docenti interni a studenti e genitori;  sportello di orientamento/ri-orientamento in orario curricolare.

Finalità: sostegno alla rimotivazione-revisione della scelta scolastica e all’individuazione di percorsi post-diploma rispondenti alla propria attitudine e personalità; sostegno ai docenti e ai genitori sulla relazione educativa e didattica consigliata;  moduli di attività volti a rafforzare l’autostima e la motivazione della scelta effettuata, tesi a favorire l’elaborazione graduale di un progetto di vita. Sono rivolti ai singoli alunni di tutte le classi da ottobre ad aprile e comprendono: – tutte le attività di recupero disciplinare; – moduli di lingua italiana per gli stranieri; – laboratori extracurricolari; – altre possibili offerte proposte da Enti esterni.

Ri-orientamento nel primo Biennio Specialmente nel primo anno l’attività educativa e didattica è volta sia a consolidare la scelta compiuta dagli studenti, sia (ove se ne accerti l’opportunità) a riorientarli ad altri indirizzi di studio. Quando le difficoltà incontrate da uno studente rivelano un forte disorientamento rispetto alla scelta effettuata, si rende necessario il ri-orientamento, al fine di prevenire l’ insuccesso formativo e la dispersione scolastica. Tale processo di ri-orientamento (ad altro Istituto o, eventualmente, alla Formazione professionale) sarà tanto più efficace quanto più sarà organico e tempestivo. È pertanto auspicabile che il cambiamento di percorso avvenga entro il primo anno, attraverso accordi interni o convenzioni fra istituti.

Il percorso, dopo la fase di accoglienza-ingresso, si articola in questi momenti:  attività di osservazione/diagnosi, per individuare attitudini, capacità, competenze, difficoltà, carenze e delineare gli interventi; Liceo Linguistico Cesena

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     

attività di recupero/potenziamento delle abilità di base (corso di lingua italiana per alunni stranieri, metodo di studio, prerequisiti in ambito disciplinare, ecc.); colloqui con gli studenti in difficoltà e con le loro famiglie; attività di orientamento (anche in collaborazione con altri Istituti, con Enti ed esperti esterni).

In caso di problemi di ri-orientamento si fanno carico della situazione: il Consiglio di Classe, in particolare il docente coordinatore della classe, che coinvolge la famiglia; il docente incaricato dei processi di ri-orientamento per tutti gli studenti del biennio che, informato dal coordinatore di classe, attiva, se richiesto, lo sportello specifico con funzione di informazione e sostegno, a disposizione di alunni, insegnanti e genitori; il Dirigente che, informato dai docenti suddetti, coordina le operazioni e, ove necessario, prende contatto con l’ Istituto destinatario del passaggio.

Orientamento post-diploma nel Secondo Biennio e Quinto anno L’attività di orientamento post-diploma è tesa a fornire agli studenti gli strumenti utili ad effettuare una scelta informata che li introduca nel mondo universitario con la piena consapevolezza di ciò che li attende, consci che una parte considerevole della dispersione universitaria dipende da un’errata decisione iniziale.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Liceo Linguistico assicura il diritto all’apprendimento a tutti gli studenti anche se in situazione di difficoltà. Ogni allievo, con continuità o per determinati periodi, può manifestare dei Bisogni Educativi Speciali (BES) rispetto ai quali l’istituzione scolastica è tenuta a dare una risposta personalizzata.

Le indicazioni ministeriali sottolineano la necessità di attuare per ogni studente un’inclusione che consenta il massimo sviluppo possibile di conoscenze, abilità e competenze, cioè una inclusione che permetta a tutti gli alunni una vita scolastica soddisfacente e proficua.

L’organo didattico preposto a rilevare il disagio e a porre in essere corrette prassi per l’inclusione è il Consiglio di Classe. I docenti, una volta acquisite le informazioni in possesso dell’istituzione scolastica, redigeranno collegialmente un Piano Didattico Personalizzato con le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Nell’Istituto sarà attivato il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, con le seguenti funzioni: – rilevazione dei BES presenti nella scuola; – raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; – supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; – rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; – elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli allievi con BES, da redigere al termine di ogni anno.

La normativa di riferimento è costituita dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170, dal DM n.

5669 del 12 luglio 2011, dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalla CM n. 8 del 6 marzo 2013 a cui hanno fatto seguito alcune note dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna.

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Alcuni bisogni educativi speciali Alunni con svantaggio linguistico Per gli studenti con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché di origine straniera di recente immigrazione, il Liceo predispone un progetto di accoglienza che prevede:  l’individuazione di un insegnante referente d’Istituto con il compito di: – raccogliere ed elaborare i dati per un’anagrafe degli alunni stranieri; – indicare le linee guida comportamentali condivise e consolidate a livello di Istituto da assumer-si all’interno dei Consigli di Classe; – rilevare e monitorare i bisogni evidenziati dai Coordinatori di classe in relazione a specifiche situazioni; – mettere in atto azioni d’intervento (predisposizione di attività di supporto alla didattica, consulenza relativa alla stesura del Piano Didattico Personalizzato e alle modalità di valutazione); – interagire e raccordarsi con le istituzioni del territorio interessate al fenomeno. 

l’organizzazione di corsi di lingua italiana come lingua dello studio.

Il Consiglio di Classe, dopo gli opportuni rilevamenti di inizio anno scolastico, predispone, per gli alunni con evidenti carenze linguistiche, il Piano Didattico Personalizzato relativamente alle discipline per le quali si prevede la necessità di adattare conoscenze e competenze richieste dal programma curricolare e per il tempo strettamente necessario a superare lo svantaggio linguistico.

Il Piano deve essere stilato nei primi Consigli di Classe e può subire modifiche e aggiornamenti che dovranno essere costantemente verbalizzati e verificati in corso d’anno.

I docenti delle discipline interessate dal PDP possono adattare i programmi sia nei contenuti che con diverse articolazioni temporali e/o diversa organizzazione didattica.

E’ pertanto possibile: – ridurre in un primo momento i contenuti dei curricoli ai concetti essenziali; – ritenere l’acquisizione della lingua italiana scritta e orale obiettivo generale; – limitare temporaneamente la frequenza in una o più discipline; – prevedere un lasso di tempo biennale per il raggiungimento degli obiettivi minimi; – avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della legge 170/2010.

Il PDP può prevedere che le attività svolte dagli alunni nei corsi di Italiano come lingua dello studio predisposti dalla scuola diventino parte integrante del piano di lavoro e della valutazione di Italiano o anche di altre discipline, nel caso in cui durante le lezioni sia possibile l’apprendimento dei contenuti.

La valutazione finale degli alunni stranieri, oltre a considerare la situazione di eventuale svantaggio linguistico per i tempi di apprendimento dell’Italiano come L2, deve tener conto, per il raggiungimento degli obiettivi minimi fissati nel PDP, dell’impegno, della partecipazione e della progressione nell’apprendimento, fermo restando che:  se in un contesto di generale positività vengono raggiunti gli obiettivi minimi nelle discipline previste nel PDP (con annotazione che richiami alla specifica programmazione) si avrà: – l’idoneità alla classe successiva;  se non vengono raggiunti gli obiettivi minimi previsti al termine del periodo considerato (che può essere anche biennale) si potrà avere: – assegnazione di debiti formativi; – la non idoneità alla classe successiva.

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Alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) Il Liceo Linguistico si impegna a: – garantire a questi studenti una serena permanenza a scuola; – rimuovere gli ostacoli che possono impedire loro di intervenire al dialogo scolastico per raggiungere, con impegno e partecipazione, il successo formativo.

Per questi alunni segnalati vengono attivate tutte le procedure previste dalla legge 170/2010 corredata dai testi attuativi.

Il Consiglio di Classe, dopo aver acquisito le informazioni in possesso dell’istituzione scolastica, procederà alla elaborazione di un PDP con le strategie educative e didattiche da mettere in atto. In particolare per questi allievi vengono previste le seguenti procedure: – utilizzazione di metodologie d’insegnamento specifiche; – adozione di strumenti compensativi; – adozione di misure dispensative; – rispetto dei tempi di apprendimento e di elaborazione; – interrogazioni programmate; – ricorso a modalità di verifica personali e ad una valutazione aderente al PDP. Il docente referente per l’inclusione ha il compito di: – vigilare perché le segnalazioni di DSA vengano correttamente consegnate in Istituto; – vigilare affinché i Consigli di Classe con alunni con DSA approntino, entro la fine del mese di novembre, il Piano Didattico Personalizzato; – fornire indicazioni circa le disposizioni normative vigenti; – fornire indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; – collaborare, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni segnalati DSA; – offrire supporto ai docenti riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; – offrire supporto ai docenti delle classi con alunni segnalati DSA nell’individuazione di modalità di comunicazione più proficue tra famiglia, scuola e servizi sanitari; – diffondere e pubblicizzare le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento.

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COMUNICAZIONI ESTERNE

CON

LE

FAMIGLIE

E

RELAZIONI

COMUNICAZIONI CON LE FAMIGLIE La scuola, oltre ad impegnarsi a fornire in modo tempestivo alle famiglie le comunicazioni essenziali, ha individuato momenti e strumenti attraverso i quali rendere più efficace il rapporto con i genitori/tutori attraverso l’utilizzo delle tecnologie informatiche (registro elettronico, e-mail, prenotazione on line dei colloqui individuali del mattino).

Consigli di Classe Aperti normalmente a tutti i genitori, appaiono il luogo privilegiato in cui declinare nel concreto della situazione di classe il Piano dell’Offerta Formativa.

In essi vengono illustrati gli elementi essenziali delle programmazioni disciplinari, articolate le attività di potenziamento curricolare e proposte le iniziative extracurricolari.

Alla presenza degli studenti vengono anche affrontate le problematiche di tipo pedagogico-didattico o disciplinare emergenti dalla vita di classe.

Colloqui individuali con i docenti e udienze I genitori possono incontrare i docenti delle singole discipline nell’ora mattutina di ricevimento (due ore al mese) e nelle due occasioni delle udienze generali.

I docenti coordinatori di classe rimangono a disposizione dei genitori per un periodo più prolungato (praticamente durante tutto l’anno scolastico, ad eccezione dei periodi segnalati in calendario per la gestione degli scrutini), per affrontare i problemi di carattere generale di natura didattica e disciplinare. È data facoltà ai rappresentanti dei genitori di richiedere assemblee straordinarie, nonché di partecipare a quelle già fissate in calendario con i docenti coordinatori di classe e con i genitori eletti nel Consiglio d’ Istituto.

Gli orari di ricevimento mattutino, i nominativi dei docenti coordinatori di classe, nonché le date delle udienze generali, delle assemblee dei rappresentanti e quelle dei Consigli di Classe, sono riportati nel Calendario delle attività annuali, pubblicato nel sito.

Colloqui con il Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico assicura la propria presenza in Istituto durante tutti i giorni di lezione, compatibilmente con altri impegni istituzionali.

Per correttezza nei confronti degli interlocutori e per assicurare la sua reperibilità, riceve soltanto su appuntamento.

Il Collaboratore Vicario del Dirigente è presente abitualmente dal martedì al sabato (ad eccezione del lunedì) e il secondo collaboratore è presente dal lunedì al venerdì.

Per motivi organizzativi ricevono solo su appuntamento.

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Assemblee dei rappresentanti dei genitori e dei docenti coordinatori Entro il mese di novembre all’assemblea dei rappresentanti dei genitori e dei docenti coordinatori sarà illustrato l’annuale Piano dell’ Offerta Formativa; nel mese di maggio la medesima assemblea traccerà un bilancio consuntivo dell’attività dell’anno scolastico ormai trascorso, individuando interventi correttivi e di sviluppo da inserirsi nel Piano dell’ Offerta Formativa dell’anno successivo.

Consiglio d’Istituto Per problemi riguardanti l’organizzazione generale della vita dell’Istituto i genitori possono rivolgersi ai rappresentanti eletti in Consiglio d’Istituto, che possono eventualmente organizzare momenti di assemblea.

RELAZIONI ESTERNE Open Day Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio la scuola organizza alcuni pomeriggi di presentazione alla città, ed in modo particolare agli studenti di terza Media e alle loro famiglie, del Piano dell’Offerta Formativa. In tale occasione è possibile visitare i locali della scuola.

Sito Web Fornisce l’opportunità a studenti e genitori di avere una più facile comunicazione con il Liceo e di seguire in tempo reale la vita scolastica, in particolare ultime notizie, opportunità formative e resoconto delle assenze degli studenti. Nel sito vengono pubblicati anche materiali elaborati all’ interno dei vari progetti.

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ISCRIZIONI 1. Entro la data indicata dal Ministero della Pubblica Istruzione, verranno fornite le indicazioni per le Iscrizioni alle classi Prime tramite modalità on line.

2. Le iscrizioni alle classi Seconde, Terze, Quarte avverranno nei tempi indicati (solitamente alla fine del mese di gennaio) presso lo stesso Liceo (con pagamento delle tasse scolastiche).

All’inizio del mese di Luglio sarà completata l’Iscrizione alle classi Prime con la presentazione dei relativi documenti e il contributo scolastico.

Sarà anche regolarizzato il pagamento delle tasse per gli alunni delle classi Quarte e Quinte che hanno presentato domanda di esonero e non hanno raggiunto la media richiesta o non hanno i limiti di reddito previsti dalla normativa.

Criteri per la formazione delle classi prime Nella seduta del Collegio Docenti del 26 marzo 2013, dopo aver considerato la proposta deliberata nel Consiglio d’Istituto del 04.02.2013, sono stati individuati i seguenti criteri, che prevedono la garanzia di classi equi-eterogenee: 1. stessa lingua studiata alla scuola Media ( dove non è possibile, si formeranno gruppi non troppo sbilanciati numericamente, previa informazione alle famiglie); 2. gli alunni provenienti dalla stessa sezione di Scuola Media formano un gruppo unico fino a un massimo di 5 unità, altrimenti vengono distribuiti su due gruppi diversi, onde evitare che, costituendo già un gruppo numericamente significativo, non si aprano alla nuova realtà di relazioni umane; 3. le classi saranno formate da alunni di Cesena e da alunni fuori sede; 4. maggior equilibrio possibile, all’interno della classe, dell’eterogeneità dei risultati di 3^ media; 5. equilibrio maschi-femmine.

Una volta costituiti i gruppi, si procede per sorteggio (effettuato in seduta pubblica) all’assegnazione del gruppo alla sezione.

Modalità e documenti Per tutti  Ricevuta comprovante l’avvenuto versamento di euro 65 di contributo (a. s. 2015-16) sul c/c postale n.1009195163 intestato al Liceo Linguistico Statale di Cesena.  Dichiarazione di avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione cattolica; coloro che non si avvalgono devono inoltre compilare il modello B in cui dichiarano di optare fra: 1. libera attività di studio e/o ricerca; 2 attività didattiche e formative; entrata posticipata o uscita anticipata dalla scuola.

2. Nulla-osta dei genitori/tutori per usufruire del servizio dello Psicologo (Sportello d’ascolto).Tale scelta vale per l’intero anno scolastico.

3. Liberatoria per l’uso delle immagini.

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Per chi si iscrive alla classe Prima  Certificato di Licenza Media o autocertificazione.  Domanda di iscrizione on line.

Per chi si iscrive alle classi Seconda e Terza  Domanda di iscrizione su modulo fornito dalla Scuola (segnalare eventuali variazioni di situazione di famiglia, di indirizzo e di numero telefonico).

Per chi si iscrive alle classi Quarta e Quinta  Ricevuta del versamento di euro 21,17 per chi si iscrive alla classe Quarta e di euro 15,13 per la classe Quinta sul c/c postale n. 1016 intestato a: Agenzia delle entrate-Centro operativo di Pescara.  Domanda di iscrizione su modulo fornito dalla Scuola (segnalare eventuali variazioni di situazione di famiglia, di indirizzo e di numero telefonico).

Note I bollettini di versamento sono a disposizione della Segreteria della Scuola. Si consiglia di conservare la parte di ricevuta trattenuta dal versante, in quanto onere deducibile nella dichiarazione dei redditi.

Il libretto delle giustificazioni potrà essere consegnato solo agli studenti maggiorenni o a un genitore/tutore di studente minorenne che apporrà la firma al momento del ritiro. Tale firma sarà l’unica riconosciuta a convalida delle giustificazioni; altre soluzioni dovranno essere gestite con delega scritta preventiva(vd. modulistica sul sito).Il modello relativo alla richiesta di uscita per studente minorenne da parte di persona delegata dovrà essere presentato alla Segreteria Alunni accompagnato dal documento di riconoscimento della persona stessa delegata al ritiro.

Esoneri tasse scolastiche Occorre barrare la relativa voce nella domanda d’iscrizione. 

Hanno diritto all’esonero totale per merito o per reddito gli alunni che si trovino in una delle seguenti condizioni: a. abbiano conseguito una votazione (escluse Religione e condotta) non inferiore agli 8/10 di media nello scrutinio finale; b. siano figli di caduti per servizio, di mutilati o invalidi di guerra o per servizio; c. abbiano cittadinanza straniera o siano figli di lavoratori all’estero; d. appartengano a famiglie il cui reddito riferito all’anno d’imposta 2013 (per l’anno scolastico 2014-2015) sia inferiore ai seguenti limiti:

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Limiti massimi di reddito per i nuclei familiari formati dal seguente numero di persone 1 2 3 4 5 6 7 e oltre

limite massimo di rivalutazione in ragione limite massimo di reddito per reddito espresso in dell’1,5 % con l'anno scolastico 2013/2014 euro per l'a.s. arrotondamento riferito all'anno d'imposta 2014/2015 riferito all’unità di euro 2012 all'anno d'imposta superiore 2013 5.173,00 78,00 5.251,00 8.579,00 129,00 8.708,00 11.027,00 165,00 11.192,00 13.169,00 198,00 13.367,00 15.310,00 230,00 15.540,00 17.352,00 260,00 17.612,00 19.389,00 291,00 19.680,00

Si ricorda che la misura delle tasse scolastiche è stata determinata dal D. P. C. M. 18 maggio 1990 (G.I.).serie generale n.118 del 23 maggio 1990).

 Gli alunni che si trovino in una delle suddette condizioni devono allegare alla domanda di esonero la seguente documentazione in carta libera: a. Stato di famiglia; b. Copia di dichiarazione di reddito familiare dell’anno 2013 o autocertificazione; c. Copia Mod. 730, 740, CUD e UNICO o autocertificazione.

Il contributo di euro 65, teso al miglioramento dell’offerta formativa, copre il costo: a) della pagella, b) del premio di assicurazione, c) del libretto di giustificazione delle assenze, d) della scheda precaricata numerata per l’uso della fotocopiatrice che avrà validità poliennale(in caso di smarrimento potrà essere sostituita al costo di €. 5,00), e) delle attività deliberate dal Collegio docenti e dal Consiglio d’Istituto, f) dell’acquisto di attrezzature il cui uso sarà rivolto agli alunni, g) delle iniziative extra-curricolari che li vedono maggiormente protagonisti.

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ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA La segreteria, articolata in Ufficio Alunni, Ufficio Personale, Ufficio protocollo, Amministrazione, è aperta al pubblico dal Lunedì al Sabato dalle ore 8.00 alle ore 9.30 e dalle 11.30 alle ore 13.00 e il martedì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 17 (Ufficio Alunni e Ufficio Docenti).

ORARIO SCOLASTICO IN VIGORE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014-2015

Ora

60 minuti

Prima

8.05-9.05

Seconda

9.05-10.00

Intervallo

10.00-10.10

Terza

10.10-11.05

Quarta

11.05-12.05

Quinta

12.05-13.05

Le classi Prime e Seconde escono alle ore 12.05 il lunedì, il mercoledì e il sabato; alle ore 13.05 il martedì, il giovedì e il venerdì.

Le classi Terze e Quarte escono tutti i giorni alle ore 13.05.

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REGOLAMENTI REGOLAMENTO D’ ISTITUTO PARTE I: ORGANI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Art. 1: Consiglio di Classe 1. Il Consiglio di Classe è composto dai docenti di ogni singola classe.

2. Ne fanno parte, inoltre, due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe.

3. I Consigli di Classe sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un docente, membro del consiglio, suo delegato, a cui sono assegnate le funzioni di coordinatore e segretario; si riuniscono col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

4. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione. Anche alcuni provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, secondo normativa, rientrano nella competenza dei Consigli di Classe nella sola componente docenti.

5. Le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti.

Art. 2: Collegio dei Docenti 1. Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituto, ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

2. Il Collegio dei Docenti: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’istituto; in particolare cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare; esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente; b. formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto; c. delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi; d. valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, quando necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica; e. provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici; Liceo Linguistico Cesena

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f. adotta o promuove nell’ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità alle normative vigenti; g. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’istituto; h. elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; i. elegge, al suo interno, i docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del servizio del personale docente; j. programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; k. programma ed attua le iniziative per l’orientamento e il ri-orientamento degli alunni; l. esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze; m. si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza; n. nomina, previa loro libera adesione, i docenti che fanno parte delle commissioni di sua emanazione.

3. Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Classe e delle varie commissioni operanti nell’istituto.

4. Sono emanazione diretta del Collegio dei Docenti del Liceo Linguistico: la Commissione Autonomia, la Comitato di Valutazione dei Servizi, la Commissione Viaggi di Istruzione, la Commissione Orario, la Commissione Scambi con l’estero, la Commissione C.L.I.L., la Commissione di Autovalutazione di Istituto; ad esse il compito, nei rispettivi settori, di esaminare eventuali problematiche, di ideare e proporre iniziative, di predisporre materiale informativo, di attuare e applicare le indicazioni del Collegio e il Piano dell’Offerta Formativa.

5. Realtà operative e luogo privilegiato di confronto, attraverso di esse il Collegio svolge, in maniera articolata e più consapevole, le funzioni di sua competenza.

Art. 3: Consiglio di Istituto 1. Il Consiglio di Istituto è costituito da 15 componenti: 6 rappresentanti dei docenti, 1 rappresentanti del personale non insegnante, 3 rappresentanti dei genitori, 3 rappresentanti degli alunni e il Dirigente Scolastico; i componenti vengono eletti con le modalità previste dall’art. 8 del D.L. 297/94 e durano in carica tre anni, ad eccezione della componente studentesca che si rinnova ogni anno. Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere in Consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste.

2. Il Consiglio di Istituto è presieduto da uno dei suoi membri, eletto, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. Può essere eletto anche un vice presidente.

3. Il Consiglio di Istituto: a. elegge, al suo interno la Giunta esecutiva composta da un rappresentante della componente docente, uno di quella non docente, da un genitore e da uno studente; fanno parte di diritto della Giunta esecutiva il Dirigente ed il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, il quale svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa; Liceo Linguistico Cesena

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b. delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto; c. delibera, su proposta della Giunta esecutiva acquisti, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici e audiovisivi, delle dotazioni librarie, dei materiali per le esercitazioni (su tali materie gli studenti che non sono maggiorenni non hanno voto deliberativo); d. delibera in merito all’adozione di un regolamento interno della scuola, relativo anche al funzionamento della biblioteca, all’u so delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, alla vigilanza degli alunni durante l’ingresso, la permanenza e l’uscita dalla scuola; e. delibera sull’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; f. delibera, fatte salve le competenze del Consiglio di Classe e del Collegio dei Docenti, i criteri di programmazione e attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, delle libere attività complementari, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione; g. promuove contatti con altre scuole o Istituti per scambi di informazioni e di esperienze, per eventuali iniziative di collaborazione; h. promuove la partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; i. promuove inoltre forme e modalità per iniziative assistenziali; j. adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti; k. indica criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali, al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe; l. esprime parere sull’andamento generale, didattico e amministrativo dell’Istituto; m. gestisce i fondi assegnati per il funzionamento amministrativo e didattico.

Art. 4: Giunta esecutiva 1. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente eletti dal Consiglio di Istituto. Di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

2. La Giunta esecutiva viene convocata per iniziativa del proprio presidente o su richiesta di almeno due terzi dei suoi membri con preavviso di tre giorni. Le riunioni della Giunta esecutiva sono valide con la presenza della maggioranza dei suoi componenti.

3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Inter ministeriale n. 44 dell’1 febbraio 2001, art. 2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di Istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica.

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Art. 5: Comitato studentesco (o Comitato di base) 1. Il Comitato studentesco d’Istituto è formato dagli studenti che sono stati eletti rappresentanti del Consiglio di Istituto, dei Consigli di Classe, della Consulta provinciale.

2. Il Comitato si riunisce di norma una volta al mese, in orario da concordare con il Dirigente scolastico a cui va comunicato l’O. d. G. 3. Ha il compito di richiedere la convocazione dell’Assemblea di Istituto, di proporre iniziative da sottoporre alla approvazione del Dirigente scolastico e del Consiglio di Istituto e di informare tutti gli studenti, tramite i loro rappresentanti, sulle delibere approvate dal Consiglio di Istituto.

4. Il Comitato studentesco non ha quindi un potere decisionale, ma solo propositivo; resta in ogni modo importante la funzione di promuovere la partecipazione degli studenti e insieme istituire un raccordo tra rappresentanti di istituto e studenti di tutte le classi.

Art. 6: Assemblea di Istituto 1. Costituisce un momento di partecipazione democratica alla vita della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti ed ha potere propositivo all’interno dell’istituzione scolastica.

2. È consentito lo svolgimento di un’Assemblea di Istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una giornata, ma non nei trenta giorni prima della fine dell’anno scolastico.

3. In relazione al numero degli alunni e alla disponibilità dei locali l’Assemblea di Istituto può articolarsi in assemblea di gruppi-classe.

4. La frequenza a scuola nella giornata dedicata all’assemblea è obbligatoria per gli studenti ed essi sono pertanto tenuti a giustificare l’eventuale assenza (vedi nota del MIUR prot.

4733/A3 del 26 novembre 2003).

5. L’ Assemblea di Istituto è di norma convocata su richiesta della maggioranza assoluta (50%+1) del Comitato studentesco o su richiesta del 10% degli studenti. La richiesta dovrà contenere indicazione dell’ordine del giorno e della data, e dovrà essere presentata con un anticipo di almeno 5 (cinque) giorni non festivi.

6. Nel caso di svolgimento dell’Assemblea in locali esterni, gli studenti si recheranno nella sede indicata secondo le modalità di volta in volta individuate dal Dirigente scolastico.

7. L’Assemblea è presieduta dal Comitato studentesco, oppure da un presidente eletto dall’Assemblea, i quali garantiscono l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.

8. La partecipazione all’Assemblea di Istituto è consentita esclusivamente agli studenti iscritti al Liceo.

9. È prevista la possibilità di far partecipare, nei limiti previsti dall’art. 14. c. 6 del D.L. 16 aprile 1999 n. 297, anche esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dai promotori dell’Assemblea contestualmente con la presentazione dell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto.

10. È data inoltre la possibilità al Comitato studentesco di individuare modalità alternative all’Assemblea di Istituto da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Istituto (attività di ricerca, seminari, lavori di gruppo, cineforum, ecc.).

11. All’Assemblea di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderino. Il Dirigente scolastico ha potere d’intervento nel Liceo Linguistico Cesena

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caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

Art. 7: Assemblea di Classe 1. È consentito lo svolgimento di una Assemblea di Classe al mese nel limite di due ore di lezione nell’arco della stessa giornata, da tenersi nel corso dell’anno in giorni della settimana diversi.

2. L’Assemblea di Classe è convocata, con almeno 5 giorni di anticipo, su richiesta del 50%+1 degli studenti della classe o di entrambi i rappresentanti; l’apposito modulo di richiesta disponibile in Vicepresidenza dovrà contenere la data, l’ora e la firma dell’insegnante in orario. Il Dirigente scolastico o un suo delegato annoterà sul registro di classe l’autorizzazione dell’Assemblea.

3. Gli insegnanti hanno il dovere di dare, a turno, la disponibilità delle proprie ore.

4. All’Assemblea di Classe partecipano solo gli studenti della classe.

5. All’Assemblea di Classe possono assistere, oltre al Dirigente scolastico o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderino. Il Dirigente scolastico ha potere d’intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

6. Il Dirigente scolastico potrà eccezionalmente, e solo per comprovati ed urgenti motivi, concedere lo svolgimento di un’ulteriore Assemblea durante le ore di lezione.

Art. 8: Comitato dei Genitori 1. Il Comitato dei Genitori è composto dai rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, cui si aggiungono i rappresentanti eletti nel Consiglio di Istituto.

2. Può proporre iniziative volte al potenziamento dei servizi formativi offerti dalla scuola, proposte che saranno opportunamente valutate dagli organi di Istituto.

3. Inoltre il Comitato dei Genitori ha la funzione di favorire e coordinare la partecipazione dei genitori alla vita della scuola. Può indire assemblee generali, qualora ne ravvisi l’opportunità.

Art. 9: Organo di Garanzia 1. È costituito, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n. 249, l’Organo di Garanzia, con modifiche e integrazioni del DPR n.

235 del 21 novembre 2007.

2. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, sono: a. esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell’istituto in seguito all’irrogazione di una sanzione disciplinare a norma di regolamento di disciplina; b. decidere sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti per avviarli a soluzione.

3. L’Organo di Garanzia è composto: a. dal Dirigente scolastico che lo presiede; b. da due docenti eletti dal Collegio dei Docenti; c. da un rappresentante dei genitori eletto dal Comitato Genitori; d. da un rappresentante degli alunni eletto dal Comitato studentesco.

4. Vengono individuati anche i membri supplenti per ogni componente.

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5. I componenti dell’Organo di Garanzia restano in carica per un anno.

6. Fino alla designazione del nuovo componente resta in carica il precedente componente, al fine di consentire il funzionamento dell’organo.

7. Ciascuno dei membri indicati verrà sostituito dal supplente in caso di temporanea impossibilità, in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore).

8. I genitori e gli studenti componenti dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio o compagno, ovvero insegnanti della stessa classe del proprio figlio o compagno.

9. Gli insegnanti componenti dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero propri studenti.

10. Nel caso si verifichi una di tali situazioni i componenti incompatibili non possono partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti.

11. La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti designato dal presidente.

12. L’Organo di Garanzia viene convocato dal presidente in caso di necessità ogni volta pervenga una segnalazione.

13. La convocazione deve prevedere almeno tre giorni di anticipo sulla data di convocazione.

In caso di urgenza motivata il presidente potrà convocare l’Organo di Garanzia anche con un solo giorno di anticipo.

14. Ciascuno dei componenti dell’Organo di Garanzia è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell’Organo di Garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell’Organo stesso e per scopi attinenti alle finalità dell’Organo di Garanzia.

15. Le deliberazioni dell’Organo di Garanzia devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel verbale, nella quale non è ammessa l’astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del presidente.

16. Il verbale della riunione dell’Organo di Garanzia è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.

17. L’Organo di Garanzia ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale regolamento per il suo funzionamento.

18. Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza di tutti i suoi componenti.

19. Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al regolamento di disciplina può essere presentato dall’alunno o da uno dei genitori (per l’alunno minorenne) mediante istanza scritta indirizzata al presidente dell’Organo di Garanzia, in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti all’accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo stesso. Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di quindici giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termine non saranno in nessun caso accolti.

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20. Fino al giorno che precede la riunione dell’Organo di Garanzia per discutere la sanzione è possibile presentare memorie e documentazione integrativa.

21. Ricevuto il ricorso, il presidente o personalmente, o nominando un componente istruttore, provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie del docente che propone la sanzione, dell’alunno, della famiglia, del Consiglio di Classe, o di chi sia stato coinvolto o citato.

22. Il materiale reperito dall’istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell’Organo di Garanzia.

23. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

24. L’Organo può pronunciarsi sulla opportunità di far partecipare alla riunione lo studente, a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare che ne faccia richiesta.

25. Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di altro personale della scuola, anch’egli può essere ammesso a partecipare alla seduta.

26. Le loro testimonianze sono rese a verbale.

27. L’Organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.

28. In caso di conferma, modifica, o annullamento, il Dirigente scolastico provvederà ad informare il Consiglio di Classe, tramite il diario di classe.

29. La famiglia dell’alunno verrà avvertita mediante comunicazione scritta.

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PARTE II: NORME DELLA CONVIVENZA SCOLASTICA Art. 10: Entrata e uscita degli allievi e dei docenti 1. Gli studenti possono entrare nella scuola e accedere ordinatamente alle aule al primo suono della campanella; cinque minuti dopo, un secondo segnale acustico sancisce l’inizio delle lezioni.

2. Dal momento dell’ingresso a scuola fino al termine delle lezioni gli studenti non possono uscire autonomamente dall’istituto.

3. I docenti della prima ora di lezione devono essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; tutti i docenti devono restare all’interno dell’istituto durante l’intero orario di servizio.

Art. 11: Ritardi, entrate posticipate e uscite anticipate 1. Tutti gli alunni con un ritardo compreso entro 10 minuti dall’inizio delle lezioni sono accolti direttamente in classe.

2. È concessa facoltà ai singoli docenti della prima ora, alla loro sensibilità didattica ed alla conoscenza diretta dell’alunno: a. di ammettere il medesimo con annotazione R, senza richiesta di giustificazione; b. di ammettere il medesimo con annotazione R e con richiesta di giustificazione da esibire il giorno successivo; c. di rinviarlo immediatamente alla Presidenza per recidività ed altre complicanze disciplinari.

3. Dopo tale orario, gli alunni già in possesso di giustificazione entreranno direttamente in classe all’inizio della seconda ora esibendola al docente in orario.

4. Quelli senza giustificazione ritireranno un permesso temporaneo in Vicepresidenza, con impegno di giustificazione posticipata. All’inizio della seconda ora il docente provvederà all’ammissione con annotazione sul registro di classe.

5. Sono ammessi ingressi in ulteriore ritardo solo se documentati con certificato medico, ovvero con accompagnamento del genitore, ovvero per grave motivo di famiglia, ovvero per disfunzioni accertate dei trasporti.

6. Nei casi accertati di ritardo per causa di forza maggiore (maltempo, incidente, sciopero, purché confermati da informazioni fondate), avviene la registrazione sul giornale di classe, ma non è richiesta alcuna giustificazione.

7. Le giustificazioni devono essere presentate immediatamente per un ritardo già preventivato, all’inizio del giorno successivo per un ritardo involontario. In tali casi sono accettate dall’insegnante della prima ora di lezione, che le trascrive sul giornale di classe. È tollerato il rinvio di un giorno, ma ulteriori dimenticanze non consentiranno l’ingresso alle lezioni, se non con registrazione sul giornale di classe da parte del Dirigente scolastico e con contestuale sollecito alla famiglia.

8. Le uscite non possono mai avvenire prima dell’inizio dell’ultima ora, tranne che per casi eccezionali documentati con certificato medico o con altro di pari valore e devono sempre avvenire al cambio dell’ora; per i minorenni sono richiesti sempre l’avvertimento preventivo di ventiquattro ore, ovvero, nelle emergenze, l’informazione all’Ufficio Alunni entro la prima ora del giorno stesso. Per i minorenni è altresì richiesta sempre la presenza Liceo Linguistico Cesena

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di un genitore che sottoscrive sul registro. Il genitore può anche sottoscrivere preventivamente la richiesta di uscita per un giorno successivo, presentandosi di persona ovvero con richiesta scritta anticipata di almeno ventiquattro ore.

9. Tutte le operazioni d’informazione, registrazione e vidimazione dovranno essere svolte presso l’Ufficio Alunni, che provvederà a conservare un’anagrafe degli avvenimenti. Per tutti gli altri casi che rivestono carattere di eccezionalità (permessi temporanei, cure mediche che richiedono orari particolari, gare sportive, motivi familiari riservati, ecc.) i genitori dovranno rivolgersi direttamente al Dirigente scolastico o ad un suo legittimo incaricato.

10. Gli studenti maggiorenni possono gestire in proprio il meccanismo normativo qui esposto, nel rispetto dei più elementari accorgimenti di opportunità didattica, di educazione personale e di organizzazione scolastica. Il Dirigente scolastico e il Consiglio di Classe si riservano di attuare in ogni momento nei loro confronti azione di controllo, di dissuasione e d’informazione alle famiglie. Comportamenti reiterati di inosservanza delle norme sopradescritte saranno sanzionati.

11. Per la scuola fa le veci del genitore colui che attua la patria potestà, la persona cioè che riveste nei confronti dell’alunno responsabilità quotidiane di carattere civile e penale.

Ecco perché non è consentito affidare l’uscita del minore ad altro familiare, se non preventivamente delegato per iscritto presso la Segreteria di questo Liceo.

12. Per le uscite anticipate dipendenti da cause improvvise di salute, prima di telefonare alle proprie famiglie per essere prelevati dalla scuola o per uscire, se maggiorenni, gli alunni sono tenuti ad informare il Dirigente scolastico o un suo delegato, che provvederà ad accertare la situazione reale e a predisporre l’autorizzazione all’uscita sul giornale di classe.

Art. 12: Uscita durante le ore di lezione 1. Durante le ore di lezione gli studenti non possono uscire dall’aula tranne che per giustificati motivi e a discrezione del docente, e comunque uno alla volta. Qualora uno studente si allontani dalla classe senza avere richiesto l’autorizzazione, il docente segnalerà il ritardo o l’assenza che andranno giustificati sul libretto personale.

2. Nel caso la presenza di alcuni studenti fosse richiesta fuori dall’aula (organi collegiali, attività scolastiche programmate con altri insegnanti, ecc.) le assenze degli alunni devono essere annotate sul registro di classe.

3. Il personale docente e ausiliario deve evitare che gli studenti sostino nei corridoi durante le ore di lezione.

Art. 13: Intervallo e sorveglianza allievi 1. Durante l’intervallo gli studenti non possono uscire dall’edificio scolastico; possono invece muoversi liberamente al suo interno, per rientrare con sollecitudine nella propria aula al suono della campanella.

2. Durante l’intervallo la vigilanza degli studenti nell’intero istituto è affidata ai docenti in servizio e al personale ausiliario.

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Art. 14: Assenze e loro giustificazione 1. Tutte le assenze devono essere giustificate per iscritto, sull’apposito libretto.

2. Per gli studenti minorenni la giustificazione deve essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci, previo deposito della firma in Segreteria.

3. L’insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazioni, dopo averne controllato la regolarità e la conformità alla normativa.

4. Lo studente sprovvisto di giustificazione può essere ammesso provvisoriamente con l’impegno di giustificare il giorno successivo. Il docente è tenuto ad annotare tale impegno sul registro di classe alla data del giorno successivo. In caso di assenze ingiustificate da più giorni, la riammissione deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico o dai suoi delegati.

5. Le assenze che superano i cinque giorni consecutivi, causate da motivi di salute, devono essere accompagnate da certificato medico, che attesti l’avvenuta guarigione e la riammissibilità dello studente a scuola. Le assenze di più di cinque giorni consecutivi dovute ad altri motivi (familiari, sportivi, ecc.) devono essere preventivamente comunicate dalla famiglia alla Segreteria alunni.

6. Eventuali astensioni dalle lezioni per adesione a manifestazioni studentesche devono essere giustificate.

7. Per gli studenti maggiorenni vale quanto affermato all’art.2, comma 10.

8. I Coordinatori di classe sono chiamati a collaborare con l’Ufficio Alunni per un controllo periodico sui dati relativi ad assenze, ritardi e uscite anticipate. Le famiglie - che dal Liceo ricevono una notifica dell’assenza - potranno controllare in tempo reale la presenza a scuola dei propri figli e saranno avvertite quando la frequenza risulti talmente irregolare da poter condizionare o annullare, in sede di scrutinio, altri meriti, tra i quali l’attribuzione del credito scolastico.

Art. 15: Divieto di fumo 1. Il divieto di fumare nell’ambito della scuola, oltre a configurarsi come un impegno educativo generale per la difesa della salute, è regolato e disciplinato dalla legge vigente nel nostro ordinamento giuridico.

Con la circ. n. 21 del 26.09.2013 il divieto di fumo è esteso a tutti gli spazi chiusi e aperti di pertinenza della scuola secondo il DM 104/2013, art. 4, c. 1 (“Tutela della salute nelle scuole”) in cui si legge: il divieto di fumo, già in vigore, è esteso “anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche”, ivi compresi quindi i cortili interni, durante tutto il tempo connesso con le attività scolastiche, che prevede anche l’intervallo. Tale divieto si intende integralmente esteso anche nel caso delle sigarette elettroniche.

L'infrazione dà luogo a sanzione disciplinare (secondo il regolamento di istituto) e amministrativa, ai sensi e per effetto dell’art. 7 della L 584, del 11/11/1975, e successive modificazioni.

Art. 16: Uso di telefoni cellulari e simili 1. È vietato usare telefoni cellulari, videotelefoni e qualunque strumento idoneo a registrare e fotografare durante l’orario scolastico e in tutto l’edificio, in ottemperanza alla normativa vigente in materia di uso dei cellulari e alla tutela della privacy.

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2. Per i trasgressori è previsto il ritiro del cellulare, che sarà successivamente consegnato ai genitori.

3. Inoltre comportamenti, connessi ad un trattamento improprio di dati personali acquisiti, saranno sanzionati con rigore e severità secondo quanto prescritto dalla legge.

4. La scuola garantisce, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie e i propri figli, per gravi e urgenti motivi, mediante gli uffici di Presidenza e di Segreteria.

Art. 17: Danneggiamenti e furti 1. Dato il principio che il rispetto dei beni comuni è dovere civico e constatato che esso è stato condiviso ed accettato da tutte le componenti della scuola, vengono affermati i seguenti principi di comportamento.

2. Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali o delle attrezzature scolastiche è tenuto a risarcire il danno.

3. Nel caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe come gruppo sociale ad assumere l’onere del risarcimento e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nella sua attività didattica. In caso di danni volontari le spese saranno ripartite, qualora non sia/siano individuato/i il/i responsabile/i, fra tutti gli studenti della scuola.

4. La scuola non si assume nessuna responsabilità per eventuali danneggiamenti o furti di beni ed effetti personali lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule e negli altri locali.

Art. 18: Sicurezza 1. La Scuola ha provveduto, in base alla Legge 81/08, ad attivare le procedure atte a mettere in sicurezza l’edificio in cui è ospitata e a formare il personale docente e ausiliario secondo quanto previsto dalla legge.

Art. 19: Assistenza sanitaria 1. In caso di malessere occorso ad uno studente l’insegnante deve provvedere a chiamare un collaboratore scolastico, che avviserà la Segreteria didattica al fine di informare i genitori e la Presidenza. In ogni caso non si può somministrare agli studenti alcun tipo di medicinale.

2. Nell’eventualità di grave malessere o incidente, il docente avvisa la Presidenza e sarà chiamata l’autoambulanza. I genitori devono lasciare più recapiti telefonici, in modo che possano essere avvertiti tempestivamente. All’arrivo dell’ambulanza un collaboratore scolastico accompagnerà l’alunno al Pronto Soccorso e solo all’arrivo di un parente adulto ritornerà in sede.

Regolamento disciplinare: Principi generali

1.

2.

3.

Le sanzioni disciplinari si ispirano al principio della riparazione del danno, sono volte al rafforzamento del senso di responsabilità e saranno applicate secondo criteri di gradualità e proporzionalità rispetto alla gravità della mancanza.

Non si stabilisce alcuna interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto (art. 4, comma 3, D.P.R. 249).

L’alunno che sia incorso nelle sanzioni di cui ai punti D, E, F, G della sottostante tabella non può partecipare ai viaggi d’istruzione (e frequenterà le lezioni) nei dodici mesi successivi alla sanzione.

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4.

Le sanzioni relative ai punti C, D, E, F, G vengono comunicate per iscritto allo studente e alla sua famiglia.

N.B.: Per quanto riguarda forma e modalità di attuazione del contraddittorio e tempi di modalità di impugnazione delle sanzioni si veda lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. (vd. Sito Liceo) SANZIONI DISCIPLINARI

ORGANO COMPETENTE AD EROGARE LE SANZIONI

Ammonizione Verbale

Insegnante

Annotazione sul registro

Insegnante e/o Dirigente Scolastico

Richiamo scritto; possibili ore di attività di pulizia dei locali della scuola

Dirigente Scolastico/ Consiglio di Classe

Allontanamento dalle lezioni per un periodo di 1-5 giorni; 20 ore di attività di pulizia della scuola/volontariato certificato

Consiglio di Classe

Allontanamento dalle lezioni per un periodo da 6 a 10 giorni; attività di volontariato certificato

Consiglio di Classe

Allontanamento dalle lezioni per un periodo di 11 o 15 giorni

Consiglio di Classe

Allontanamento per un periodo superiore ai 15 giorni  Reati di particolare gravità per i quali abbia (percorso di recupero avviato procedimento penale educativo in accordo con la  Spaccio di sostanze stupefacenti famiglia)

Consiglio di Istituto

NATURA DELLA MANCANZA

A

 Mancanza

ai doveri di diligenza e puntualità  Disturbo durante le lezioni  Scorrettezze non gravi verso compagni, insegnanti e personale della scuola B

 Mancanza ripetuta ai doveri e puntualità di

diligenza

 Disturbo continuato durante le lezioni

Gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola C

 Allontanamento ingiustificato durante le

attività didattiche

 Comportamento scorretto in occasione di

uscite didattiche o altre attività formative

 Falsificazione della giustificazione o di

altri documenti scolastici non gravi alle norme di sicurezza e al regolamento interno

 Violazioni

D

 Offese e ingiurie verso i compagni, gli

insegnanti e il personale della scuola  Violazioni gravi alle norme di sicurezza e al Regolamento interno  Diffusione di immagini o notizie diffamatorie lesive della dignità delle persone E

 Recidiva

o particolare gravità dei comportamenti di cui alla lettera “D”  Danneggiamento grave e volontario delle risorse materiali o furto di oggetti di proprietà della scuola o di altri F

 Atti di violenza nei confronti di compagni,

insegnanti o altro personale  Offesa particolarmente gravi e/o ripetute lesive della dignità delle persone  Assunzione di sostanze stupefacenti G

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PARTE III: ATTIVITA’ ESTERNE

REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE, DEI SOGGIORNI E DEGLI SCAMBI LINGUISTICI Premessa I viaggi d’istruzione della durata di più di una giornata, i soggiorni linguistici o gli scambi linguistici all’estero sono parte integrante delle attività didattica, pertanto devono essere programmati dai Consigli di Classe, in correlazione con specifici percorsi didatticoformativi, presentati sotto forma di Progetti didattici, vagliati da una apposita Commissione e approvati dal Consiglio d’Istituto.

Ciascun studente si assume gli oneri di spesa e deve presentare l’autorizzazione scritta firmata da chi esercita la patria potestà familiare.

Le attività esterne del Liceo Linguistico a partire dall’Anno Scolastico 2012-13 si svolgeranno secondo le seguenti modalità: BIENNIO: 1° ANNO : viaggi d’istruzione in Italia 2° ANNO. Viaggio d’istruzione in Italia o all’estero La spesa complessiva per i viaggi d’istruzione durante il biennio non dovrà superare 300 euro.

TRIENNIO: tre possibilità di attività esterna secondo le seguenti modalità: Soggiorni linguistici o scambi linguistici o viaggi d’istruzione all’estero A)

B)

C)

SOGGIORNO LINGUISTICO: periodo di studio di 7-8 giorni all’estero a pagamento da svolgere presso una struttura linguistica privata in un paese del quale si studia la lingua.

SCAMBIO LINGUISTICO: si individua una scuola-partner pubblica in un paese del quale si studia la lingua con la quale si attiva uno scambio di studenti che vengono vicendevolmente ospitati in famiglia e frequentano la scuola pubblica ( Liceo o Università).

VIAGGIO D’ISTRUZIONE: si svolge in Italia o all’estero.

N.B.: si auspica che nel triennio la conoscenza de tutte le lingue comunitarie studiate in classe possa essere rafforzata attraverso un periodo di soggiorno all’estero: nell’anno scolastico in cui si attiva un soggiorno linguistico o uno scambio , il viaggio d’istruzione non verrà effettuato.

Regolamento viaggi d’istruzione 1. Le lezioni esterne, che si esauriscono nell’arco della mattinata e le “visite guidate” di una giornata (senza pernottamento), dopo l’approvazione del Consiglio di Classe, vanno richieste dal docente estensore del progetto didattico, con una settimana di anticipo, al Dirigente Scolastico su apposito modulo completato in tutte le sue parti. Queste attività, per le quali è prevista la partecipazione dell’ 80 % degli studenti della classe, saranno comunicate di volta in volta alla famiglia direttamente sul diario e controfirmate da un Liceo Linguistico Cesena

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genitore; un’autorizzazione cumulativa dei genitori verrà acquisita da parte della segreteria-alunni all’inizio dell’anno scolastico e riguarderà le attività esterne fino al termine delle lezioni.

2. Per ciascun viaggio d’istruzione è prevista la partecipazione di un docente appartenente al Consiglio di Classe ogni quindici studenti : tale disponibilità dovrà essere registrata nel verbale del Consiglio di Classe che ha deliberato l’iniziativa con l’indicazione di un membro supplente. In via eccezionale, uno dei due accompagnatori potrà essere un insegnante di Consigli di Classe degli anni precedenti.

Non si potranno effettuare attività esterne oltre la seconda settimana di maggio e nei periodi di specificata attività collegiale, quali Consigli di Classe, Scrutini, Collegi e Udienze.

3. La quota individuale è a totale carico degli studenti aderenti all’iniziativa e, se si dovesse verificare una diminuzione nel numero dei partecipanti, essa subirà gli aumenti conseguenti.

Modalità organizzative per viaggi d’istruzione che comportano pernottamento A)

Il docente individuato come capo-comitiva si occuperà di compilare in ogni parte gli appositi stampati (disponibili presso l’Ufficio alunni): una volta approvata l’iniziativa, itinerario, programma e numero dei partecipanti non potranno essere modificati, salvo comprovati motivi di ordine pubblico o di forza maggiore.

B) Il capocomitiva acquisirà: 1) le adesioni, con le autorizzazioni firmate (anche dei ragazzi maggiorenni) entro: a. oltre il 30 ottobre per i viaggi che richiedono voli low cost, b. la fine di novembre per gli altri viaggi; 2) la ricevuta del versamento di una caparra di euro 50,00 pro capite per i viaggi in Italia, di euro 100,00 per i viaggi all’estero da versare sul c/c. postale dell’Istituto o c/c bancario con l’indicazione della causale e sarà restituita solo nel caso in cui il viaggio non si possa effettuare. Nel caso, invece, in cui un alunno si ritiri dal viaggio, l’acconto versato resterà nel fondo-cassa della classe, se non utilizzato per le penali richieste dalle agenzie di viaggio; 3) l’Ufficio Alunni, dopo l’eventuale approvazione della Commissione Viaggi d’istruzione, inoltrerà la richiesta di preventivo alle agenzie di viaggio individuate dai Criteri organizzativi per le uscite didattiche, i viaggi d’istruzione, i soggiorni e gli scambi all’estero, deliberati dal Consiglio d’Istituto in data 22 ottobre 2014, che dovranno mantenere inalterato per almeno quattro giorni il preventivo offerto per i viaggi con voli low cost; 4) i preventivi (che potranno contemplare anche l’eventuale sistemazione in Bed and Breakfast), acquisiti in busta chiusa o tramite posta elettronica certificata PEC, verranno esaminati da una commissione composta dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente, dai docenti capocomitiva dei viaggi richiesti in qualità di componenti e dal Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi in qualità di verbalizzante. Verrà scelto il preventivo che risponderà al criterio economicamente più vantaggioso in relazione alle esigenze evidenziate nella richiesta formulata dai docenti, senza superare la quota di massima di 450 euro. Per i viaggi low cost l’aumento massimo del costo finale non dovrà superare il 5% dell’offerta iniziale; 5) il saldo delle quote di partecipazione sarà versato sul c/c. postale dell’Istituto o c/c bancario, secondo le modalità già indicate.

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6) spetta al Consiglio d’Istituto l’approvazione dei viaggi; 7) in caso di assenza di uno o più partecipanti al momento della partenza, il capo-comitiva informerà immediatamente l’Ufficio-alunni; eventuali richieste di rimborso per mancata partecipazione saranno sottoposte al giudizio del Consiglio d’Istituto cui spetterà la decisione in merito.

8) nell’arco del quinquennio le classi avranno a disposizione 25 giorni per tutte le attività esterne (viaggi d’istruzione, soggiorni linguistici, scambi linguistici) cui si aggiungeranno 3 giorni per gli spostamenti (totale 28 giorni).

Modalità organizzative dei soggiorni all’estero Tali soggiorni, presentati come Progetto, devono: 1) 2) 3) 4)

prevedere la partecipazione di almeno il 60% della classe; essere presentati alla Commissione-viaggi d’istruzione che esprimerà il suo parere; essere approvati dagli organi competenti (Consiglio d’Istituto e Dirigente scolastico); essere effettuati solo se c’è la presenza di almeno un insegnante della lingua oggetto di studio nel soggiorno; 5) essere realizzati anche accorpando eventualmente due classi; 6) il costo massimo per soggiorno linguistico non dovrà superare 850 euro comprensivi di viaggio, sistemazione in famiglia, pensione completa, frequenza scolastica.

PERIODI TRASCORSI PRESSO ISTITUZIONI SCOLASTICHE STRANIERE Il nostro Liceo, dato il sempre più alto numero di studenti che decide di trascorrere un periodo di studio all’estero, intende espressamente riconoscere una validità formativa a tutto campo a tale esperienza, che non può e non deve essere sovrapponibile al nostro curriculum scolastico. L’esperienza di studio all’estero va riconosciuta in un confronto fra realtà diverse, come momento di crescita e maturazione che non solo arricchisce lo studente, ma che può avere una ricaduta positiva su tutta la classe, se opportunamente guidata ed aiutata dai docenti.

Questa scelta implica pertanto la volontà da parte dello studente di imparare ad organizzarsi, prendere decisioni ed agire in relativa autonomia. Trovandosi in un contesto del tutto nuovo, deve saper sviluppare positive relazioni interpersonali, comunicare con gli altri usando i loro modi di esprimersi, aumentare l'adattabilità a situazioni sociali diverse, capire la natura delle differenze culturali.

Alla luce di quanto detto, il nostro liceo ritiene che il momento migliore per effettuare questa esperienza si collochi nell’ambito del quarto anno.

Con il chiaro intento di rendere la nostra offerta formativa internazionale, la nostra scuola dallo scorso anno scolastico partecipa al Progetto Intercultura grazie al quale ospiterà studenti stranieri e darà la possibilità ai nostri studenti di passare un semestre o l’intero anno scolastico all’estero. Per sua natura, il Liceo Linguistico crede e promuove l’esperienza interculturale come momento di arricchimento umano e culturale per l’intera comunità educativa e pertanto vuole avviare un utile confronto con alunni di culture e lingue diverse.

Gli studenti che opteranno per questa esperienza saranno aiutati e coordinati da un tutor della scuola che avrà quindi il compito di rendere operative le finalità di questo progetto e fare in modo che vengano raggiunti i suoi obiettivi.

A tal fine si fa riferimento alle “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale”, pubblicate dal MIUR nella Nota Prot. 843 del 10 aprile 2013, che contengono Liceo Linguistico Cesena

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in allegato anche una sintesi della normativa precedente in materia di esperienze di studio all'estero degli alunni italiani.

Procedure Prima della partenza dello studente A) Lo studente che intende effettuare un periodo di studio all’estero deve informare il coordinatore del proprio Consiglio di classe. Per ragioni organizzative, si auspica che tale informazione pervenga con ampio anticipo rispetto agli incontri dei Consigli di classe.

B) Il Consiglio di classe esprime alla famiglia un parere motivato sull'opportunità di svolgere un periodo di studio all'estero e sulla durata del soggiorno, sulla base delle competenze evidenziate dallo studente, anche in relazione al possesso di basi culturali sufficienti a permettere, al rientro, un proficuo reinserimento nella classe. Tale parere resta non vincolante per le famiglie; tuttavia, nel caso in cui lo studente riporti una o più sospensioni di giudizio ovvero non consegua un profitto sufficiente in tutte le materie, la scuola sconsiglia il soggiorno in questione, anche in virtù del fatto che molte scuole estere non accettano studenti che allo scrutinio di giugno abbiano ottenuto una sospensione di giudizio.

Qualora la durata del soggiorno sia inferiore all’anno scolastico, è da preferirsi, ove possibile, che esso sia effettuato nel primo periodo dell’anno. Nel caso di esperienza all'estero nel secondo semestre dell'anno scolastico, qualora lo studente riporti valutazioni intermedie insufficienti, la scuola sconsiglia il soggiorno in questione.

C) Il Consiglio di classe indica allo studente e alla famiglia il nome di un docente di riferimento(tutor) con cui tenersi in contatto e che sia disponibile a essere il tramite tra l'alunno/a e il medesimo Consiglio di classe durante il periodo di permanenza all'estero dell'allievo/a.

D) Il docente tutor consegna allo studente un syllabus (già comunque visionabile nella sezione del sito internet del nostro Istituto dedicata ad Intercultura) concordato dai dipartimenti ed indicante gli obiettivi minimi da raggiungere per ogni disciplina, propedeutici all’anno successivo.

E) È richiesto che, già prima della partenza o al massimo entro il primo mese dall’inizio delle attività didattiche, lo studente presenti al tutor/coordinatore di classe il piano di studi della scuola estera, che deve risultare il più possibile conforme alla programmazione nazionale.

F) Lo studente è tenuto ad iscriversi regolarmente all’anno successivo presso la scuola italiana.

Durante la permanenza dello studente nella scuola estera Nel corso dell'anno (o frazione di anno) di permanenza all'estero, lo studente deve comunicare al tutor le materie seguite nella scuola ospitante, gli argomenti affrontati e i risultati conseguiti anche in itinere. Inoltre, la famiglia è tenuta a mantenere i contatti con la scuola italiana al fine di informarsi su eventuali incombenze amministrative di vario tipo riguardanti lo studente stesso.

Al rientro dello studente A) Lo studente è tenuto a consegnare il prima possibile, e comunque non oltre la fine di agosto, tutta la documentazione attestante la frequenza della scuola all’estero (diploma conseguito, pagelle, corsi sostenuti e valutazioni nelle singole materie). Nel caso in cui la scuola estera non rilasci un diploma, lo studente dovrà comunque richiedere la documentazione (in genere un certificato di frequenza e di valutazione) che attesti la frequenza e il profitto nelle singole materie. Sarà inoltre cura dello studente provvedere alla traduzione dei documenti, qualora essi siano redatti in lingua diversa da: inglese, francese, tedesco, russo o spagnolo.

B) Il docente tutor raccoglie tutti i materiali consegnati dallo studente, i suoi risultati e la certificazione di competenze e di titoli acquisiti per sottoporli in copia al Consiglio di classe.

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Presenterà il percorso formativo dell'allievo indicando le aree di studio e gli argomenti svolti, dando così la possibilità al Consiglio di classe di riconoscere formalmente il percorso attuato durante l'esperienza nella scuola estera e di verificare la coerenza con gli obiettivi didattici previsti dai programmi di insegnamento italiani.

C) Nello scrutinio finale il Consiglio di classe delibera in ordine alla riammissione dell'alunno, che, come previsto dal DM 80 del 3 ottobre 2007 e dalla relativa OM 92 del 5 novembre 2007, deve avvenire senza carenze relative alle materie studiate nel corso dell’anno. In questa fase, il Consiglio di classe individua le tre materie non comprese nel piano degli studi compiuti presso la scuola estera che saranno oggetto di un accertamento volto ad appurare il possesso dei contenuti essenziali propedeutici all’anno successivo, in base alle disposizioni contenute nel syllabus concordato dai singoli dipartimenti. Si ricorda che tale accertamento è previsto, con le stesse modalità, anche per discipline dell’area scientifica, in caso di significativa difformità tra i programmi svolti all’estero ed i programmi specifici del corso frequentato.

D) L'accertamento di cui al punto precedente sarà svolto nel corso del primo quadrimestre, in accordo con i docenti delle materie coinvolte.

E) Le valutazioni conseguite nell’accertamento di cui al punto C, unitamente alle valutazioni delle materie seguite all'estero (opportunamente calibrate con la valutazione decimale in uso), costituiscono la base di determinazione della media che colloca lo studente nella fascia di oscillazione del credito scolastico, mentre il credito formativo può essere attribuito in base alla relazione della scuola ospitante.

F) Le materie seguite all’estero sulla base di programmi sostanzialmente non coincidenti con quelli nazionali potranno essere oggetto di accertamento nei tempi e nei modi stabiliti dal Consiglio di Classe.

G) Questa procedura viene seguita anche per gli studenti che frequentano all'estero soltanto il secondo semestre. Per gli studenti che frequentano all'estero il primo semestre i tempi di verifica saranno opportunamente programmati al rientro.

ACCOGLIENZA DI SINGOLI ALUNNI PROVENIENTI DALL'ESTERO La nostra scuola dall’anno scolastico 2013-14 partecipa al Progetto Intercultura, grazie al quale ospita studenti stranieri che frequentano il nostro istituto. Per sua natura il Liceo Linguistico crede e promuove l’esperienza interculturale come momento di arricchimento umano per l’intera comunità educativa e pertanto vuole avviare un utile confronto con alunni di culture e lingue diverse. Gli studenti intercultura sono aiutati e coordinati da tutor della scuola che hanno quindi il compito di fare in modo che vengano rispettate le finalità di questo progetto e raggiunti i suoi obiettivi, garantendo l'adempimento delle attività di coordinamento sotto riportate: Giugno

Giugno (dopo esiti scrutini)

Settembre

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Il tutor INTERCULTURA, in seguito alle comunicazioni della associazione Intercultura, riferisce in sede di ultimo Collegio dei docenti il numero degli studenti stranieri che verranno ospitati durante il successivo anno scolastico.

Visti gli esiti degli scrutini, il tutor e il DS individuano la classe più adatta per l’inserimento dell’alunno straniero. Dell’individuazione della classe verrà data TEMPESTIVA comunicazione al coordinatore di classe.

Dopo il primo collegio Docenti vengono convocati i Consigli delle classi ospitanti i ragazzi intercultura e il tutor presenta ai coordinatori di classe il curriculum personale dello studente, fornisce notizie circa la scuola e la famiglia ospitante.

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SETTEMBRE (settimana precedente l’inizio delle attività didattiche)

Il tutor incontra il ragazzo straniero per illustrargli la scuola e l’offerta formativa. In questa sede il tutor sarà chiamato a:  predisporre un orario flessibile che consenta allo studente di seguire le discipline cui è interessato, individuate nel livello (classe) a lui più consono;  redigere un piano individualizzato per consentire l’acquisizione di saperi minimi, con obiettivi disciplinari e educativi, e criteri di valutazione (vedi programmazione delle aree disciplinari individuate)  rendere note attività per l’apprendimento della lingua italiana indicando sedi esterne e presenti sul territorio per l’insegnamento della lingua italiana come L2.

Il Tutor, nel concordare con lo studente un piano formativo personalizzato, dovrà verificare:  se l’esperienza in Italia verrà riconosciuta dalla scuola di provenienza dello studente ed, eventualmente, quali materie/contenuti dovrà studiare al fine di ricevere crediti;  se ci sono altre materie offerte dalla scuola cui potrebbe essere interessato (per approfondimento personale, per le scelte universitarie ecc), soprattutto nel caso abbia già terminato gli studi superiori nel suo Paese di origine o stia partecipando ad un programma di breve durata e, in questo caso, concordare con lo studente gli obiettivi di apprendimento minimi;  la disponibilità dei docenti delle discipline individuate e delle classi che verranno ritenute più adeguate (per livello) alla preparazione dello studente. Sebbene, infatti, lo studente sia inserito in una classe di riferimento, la sua esperienza presso il nostro istituto prevedrà il coinvolgimento di singoli docenti, titolari delle discipline interessate, che procederanno anche alla verifica degli obiettivi minimi e che daranno comunicazione dei risultati al tutor che poi li farà pervenire al coordinatore della classe di riferimento.

Una volta predisposto il piano di studi personalizzato e il relativo orario (che potrà comprendere anche ore di studio autonomo), il tutor convocherà la famiglia ospitante del ragazzo e, dopo aver illustrato il quadro orario, ne chiederà la controfirma, garantendo così il rispetto del regolamento di istituto circa le norme che regolano le assenze (CHE ANDRANNO REGOLARMANETE GIUSTIFICATE SUL LIBRETTO), le entrate in ritardo e le uscite anticipate, chiaramente in riferimento al quadro orario predisposto. Acquisita la firma della famiglia ospitante, la scuola non è responsabile dello studente al di fuori dell’orario personalizzato predisposto.

Primo giorno di scuola

Il tutor accoglie e presenta alla classe lo studente di intercultura e gli presenta gli insegnanti delle discipline che seguirà.

Il tutor incontra i docenti delle discipline interessate dal piano individualizzato dello studente e si concordano le modalità di verifica degli obiettivi minimi.

Il tutor dovrà monitorare l’andamento didattico e l’inserimento dello studente, prima attraverso l’acquisizione di materiale dai colleghi

Prima settimana di scuola Fine primo bimestre Liceo Linguistico Cesena

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Fine I° quadrimestre

Settimana delle Lingue

Fine secondo bimestre

Fine II °Quadrimestre

Liceo Linguistico Cesena

interessati, poi attraverso un colloquio con il ragazzo e la famiglia ospitante .

Nel caso venga richiesto dalla scuola di provenienza dello studente straniero, il tutor predispone una scheda di valutazione delle competenze acquisite( tenendo in considerazione le indicazioni dei docenti interessati alla verifica degli obiettivi minimi) e la consegna al coordinatore della classe di riferimento, che dovrà inserirla nel verbale.

Il tutor provvederà all’ inoltro in segreteria di questa scheda in modo tale da aggiornare il Portfolio dello studente.

Il tutor aiuterà lo studente straniero a predisporre una presentazione del suo sistema scolastico di provenienza, che verrà illustrata agli studenti della nostra scuola.

Il tutor dovrà monitorare l’andamento didattico e l’inserimento dello studente, prima attraverso l’acquisizione di materiale dai colleghi interessati, poi attraverso un colloquio con il ragazzo e la famiglia ospitante .

Nel caso venga richiesto dalla scuola di provenienza dello studente straniero, il tutor predispone una scheda di valutazione delle competenze acquisite tenendo in considerazione le indicazioni dei docenti interessati nella verifica degli obiettivi minimi. Sulla base delle due schede di valutazione (1°e 2° QUADRIMESTRE), il tutor compilerà un certificato di frequenza e di competenze e lo consegnerà al coordinatore della classe di riferimento, che dovrà inserirlo nel verbale. Il tutor provvederà all’inoltro in segreteria del materiale in modo da aggiornare il Portfolio dello studente.

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ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Il nostro Liceo propone ad alunni interessati delle classi quarte, che vogliano intraprendere una esperienza in ambito lavorativo, tirocini estivi che vanno dalle 120 alle 200 ore, che prevedono una borsa di studio (corrisposta da parte dell’azienda o ente ospitante, come incentivo) e la relativa copertura previdenziale e assicurativa.

Tale attività viene svolta non solo presso gli uffici degli enti locali di residenza, ma anche e soprattutto in settori qualificati, strettamente collegati al Liceo medesimo, con la prospettiva che, da una parte gli studenti acquisiscano un bagaglio di esperienze e arricchiscano la loro formazione e, dall’altra, che la scuola renda più solidi i legami con il territorio, attraverso un più stretto rapporto con le istituzioni e le forze sociali.

       

Gli obiettivi didattici e comportamentali che il progetto persegue sono i seguenti: esercitare la competenza delle lingue apprese; socializzare nell’ambito dell’attività lavorativa; rispettare impegni presi e tempi; imparare ad autovalutare il proprio comportamento; sviluppare le capacità di relazione e di collaborazione personale in un ambito diverso da quello scolastico; acquisire consapevolezza delle proprie capacità, del proprio potenziale e dei propri limiti al fine di operare scelte lavorative adeguate; sviluppare la conoscenza delle realtà lavorative, di nuovi tipi di attività, dei processi e delle strutture organizzative del mondo del lavoro; acquisire esperienze utili per la prosecuzione del proprio processo formativo per individuare la scelta di una specializzazione universitaria o di un corso post-diploma.

Criteri generali per l’assegnazione delle borse di studio relative agli stage estivi 1) L’attività di Alternanza Scuola-Lavoro è rivolta in modo prioritario agli studenti frequentanti le classi quarte e, in subordine, a quelli delle classi terze .

2) Viene formata una graduatoria degli studenti che hanno fatto domanda di adesione a tale attività, entro il termine prestabilito da apposita circolare, sulla base della media delle valutazioni globali conseguite alla fine della classe terza, per gli stage delle classi quarte, e alla fine delle classe seconda, per le classi terze. In caso di parità nella media del profitto scolastico finale, si prenderanno in considerazione le condizioni economiche della famiglia: precede chi presenta il reddito familiare più basso.

3) Gli studenti delle classi quarte hanno priorità nella scelta dello stage estivo rispetto a quelli delle classi terze e saranno tenuti a svolgerlo nel loro Comune di residenza, qualora vi siano enti o associazioni che lo attivino; solo qualora, a livello locale, non vi siano opportunità, potranno scegliere sulla base dell’elenco generale, sempre secondo graduatoria di merito.

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4) Qualora lo studente rinunci ad una attività di Alternanza Scuola –Lavoro nel suo Comune di residenza, subentra lo studente residente nel Comune che segue in graduatoria e lo studente rinunciatario viene posto in fondo alla graduatoria generale, a meno che la rinuncia non sia dovuta alla partecipazione ad iniziative didattiche, già programmate, promosse dal nostro Liceo.

5) Non si accetteranno richieste nominative da parte delle ditte per studenti alla prima esperienza di stage. Non esistono, invece, vincoli per le richieste nominative qualora lo studente sia alla seconda esperienza nella stessa ditta o nello stesso progetto, purché occupi un posto all’interno della graduatoria di merito: la durata dello stage non dovrebbe, comunque, in linea di massima, superare le 200 ore.

6) Le richieste non nominative da parte di Enti o privati che attivano l’alternanza possono anche prevedere specifiche competenze (ad es. conoscenza delle lingue straniere, abilità informatiche particolari o altro). In tal caso, il referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro procederà nella scelta seguendo alcuni criteri generali: a. esame delle valutazioni finali conseguite dallo studente nell’Anno Scolastico precedente in una singola o in più discipline, per le quali è richiesta una particolare competenza; b. eventuale parere favorevole del docente o dei docenti titolari nell’ Anno Scolastico in corso dell’insegnamento delle discipline in oggetto.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ

“Letteratura, poesia, cinema, psicologia, filosofia dovrebbero convergere per divenire scuole di comprensione.

L’etica della comprensione umana costituisce senza dubbio un’esigenza chiave dei nostri tempi d’incomprensione generalizzata: viviamo in un mondo d’incomprensione tra stranieri, ma anche tra membri di una stessa società, di una stessa famiglia, tra partner di coppia, tra genitori e figli. […] C’è comprensione umana quando sentiamo e concepiamo gli uomini come soggetti; essa ci rende aperti alle loro sofferenze e alle loro gioie; ci permette di riconoscere negli altri gli stessi meccanismi egocentrici di autogiustificazione che sono in noi, così come le retroazioni positive (nel senso cibernetico del termine) che fanno degenerare le più piccole dispute in conflitti implacabili. E’ a partire dalla comprensione che si può lottare contro l’odio e l’esclusione”.

E. MORIN, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero [1999], Milano, Raffaello Cortina, 2000

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I.

Che cosa è il Patto Educativo di Corresponsabilità

L’introduzione del patto di corresponsabilità (cfr. D. P. R. 235/07 art. 5 bis e D. P. R. 249/98) si inserisce all’interno di una linea di interventi di carattere normativo e amministrativo attraverso i quali si sono voluti richiamare ruoli e responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: docenti, dirigenti scolastici, studenti e, da ultimo, genitori.

Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce.

Nell’attuale realtà scolastica, infatti, studenti, docenti, famiglie e territorio costituiscono la struttura portante di un sistema formativo strettamente integrato. Tale sistema, poiché vive di processi interagenti, ha come necessaria condizione di funzionamento il dialogo fra le sue varie componenti, nessuna delle quali deve prevalere in modo esclusivo sulle altre. Il dialogo permette di delimitare con precisione gli specifici ambiti di competenza e le rispettive assunzioni di responsabilità, delineando con chiarezza il ruolo e le funzioni che ciascun soggetto è chiamato a ricoprire.

Sono questi i presupposti del patto educativo che la scuola stringe con i propri studenti, le loro famiglie ed il territorio e che ha come effetto l’impegno morale, per ciascuno dei soggetti coinvolti nell’interazione educativa, di contribuire in modo operativo alla gestione organizzata del sistema scolastico, in vista del conseguimento del successo formativo.

Questo Liceo Linguistico propone il seguente Patto educativo di corresponsabilità, suscettibile di cambiamenti concordati tra le parti.

II.

Patto educativo di corresponsabilità

LA SCUOLA       

Fornisce indicazioni chiare e complete sul progetto dell’offerta formativa dell’istituto (P.O.F.) Valuta in modo continuo l’efficacia del P.O.F. Comunica periodicamente alla famiglia la situazione di ogni alunno in merito ai suoi apprendimenti e comportamenti.

Si adopera per rispettare e valorizzare le diversità di ogni singolo studente.

Si impegna a rilevare aspettative e esigenze particolari degli studenti e delle famiglie e a fornire un servizio corrispondente alle richieste.

Mette in atto attività di recupero per la soluzione di eventuali problemi di apprendimento o per soggetti in situazione di svantaggio e disagio.

Interviene nel caso di comportamenti non accettabili con provvedimenti di carattere disciplinare a scopo principalmente educativo, preferibilmente dopo consultazione con la famiglia.

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GLI INSEGNANTI    

Con il loro comportamento e con un atteggiamento teso a valorizzare il rispetto reciproco docente-discente e della persona, si impegnano a rappresentare una guida educativa al rispetto delle regole della convivenza civile e del Regolamento d’istituto.

Organizzano i percorsi didattici e formativi degli studenti, scegliendo modalità di lavoro e metodologie di insegnamento commisurate alla situazione della classe.

Garantiscono la massima trasparenza attraverso una comunicazione chiaramente comprensibile del progetto, del processo e dell’esito del percorso formativo.

Sono tesi a realizzare una sempre più efficace innovazione metodologica, impegnandosi nella ricerca di strategie operative e di modalità comunicative sempre più aderenti alle esigenze delle classi e dei singoli studenti.

LE FAMIGLIE        

Visitano il sito web del Liceo per tenersi al corrente sulle attività e iniziative della scuola.

Si adoperano per partecipare ai colloqui individuali, ai consigli di classe e a tutte le riunioni indette dall’istituto che si rendessero necessarie.

Curano la valorizzazione dell’attività scolastica, incentivando la regolarità della frequenza.

Si informano presso i figli sulle circolari, sui documenti diffusi dalla scuola, sull’esito delle verifiche e sull’esistenza di richiami e note disciplinari.

Controllano l’andamento delle assenze, dei ritardi, delle uscite anticipate.

Sostengono i figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola e nel rispetto del Regolamento d’Istituto.

Informano la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dell’allievo.

Contribuiscono, con docenti e studenti, alla creazione di un clima educativo favorevole, che agevoli la realizzazione delle finalità formative dell’istituzione scolastica.

GLI STUDENTI        

Durante le lezioni assumono un atteggiamento di collaborazione tra di loro e con gli insegnanti.

Si impegnano nel lavoro a scuola e a casa, tenendo conto delle indicazioni degli insegnanti.

Rispettano i tempi e le scadenze previsti per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal consiglio di classe.

Si impegnano a conoscere e si adoperano a conseguire gli obbiettivi educativi e cognitivi concordati con il consiglio di classe, in armonia col P.O.F. Si impegnano ad inserirsi costruttivamente nel contesto sociale del territorio e dell’istituto, nel rispetto delle norme e dei suoi regolamenti interni. In particolare: fanno firmare puntualmente le comunicazioni scuola – famiglia giustificano prontamente le assenze e/o i ritardi in ingresso o le uscite anticipate.

Rispettano con puntualità gli orari delle lezioni.

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

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   

Mantengono un comportamento corretto durante la permanenza a scuola e nell’area scolastica, con specifico riguardo: all'entrata e all'uscita, durante l'intervallo, il cambio dei docenti, gli spostamenti nell'edificio e durante le uscite didattiche e i viaggi d'istruzione.

Rispettano tassativamente in tutta l'area scolastica, il divieto d’uso dei telefoni cellulari (DIRETT. MIN.15/03/07) e di qualsiasi altra apparecchiatura tecnologica per registrare immagini, sia statiche (fotografie), sia dinamiche (videofilmati), voci o suoni (tali azioni si configurano come gravi violazioni dell’immagine e della privacy secondo il D.L. 30/06/2003). È altresì vietato l'uso dei telefoni cellulari e di qualsiasi altra apparecchiatura tecnologica per comunicare con l'esterno e/o trasmettere o ricevere messaggi, salvo casi di necessità su valutazione e autorizzazione del docente per gli studenti. Per le comunicazioni di necessità tra famiglia e studente, saranno utilizzate le strutture della scuola.

Si impegnano al riguardo del proprio decoro ed al rispetto di tutto il personale della scuola e dei propri compagni di classe e di istituto.

Si impegnano ad accettare consapevolmente gli altri e a tollerare e rispettare opinioni e modi diversi di essere e ad avere un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni e dei docenti, per la realizzazione del progetto didattico-educativo della scuola.

Si impegnano al rispetto e al corretto uso delle attrezzature e del materiale della scuola, a rifondere e ad assumersi la responsabilità degli eventuali danni arrecati.

Sono responsabili dell’ordine e della pulizia della propria aula e dei laboratori frequentati.

Si attengono alle norme di sicurezza ed antinfortunistiche.

Si attengono scrupolosamente alle indicazioni dell’insegnante nelle attività di laboratorio.

I genitori e gli studenti sottoscrivono, condividendone gli obiettivi, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme al Dirigente scolastico.

Cesena, lì ______________

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RICONOSCIMENTI ANNO SCOLASTICO 2013-14 

  

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Al ”Concurso International RUTA N” la studentessa Ilaria Fantozzi, della classe III D, ha vinto il primo premio con un racconto in lingua spagnola risultato il migliore per livello linguistico e coerenza testuale vincendo un soggiorno-studio presso un centro linguistico in Spagna.

Al Concorso organizzato dall’AVIS di Cesena Caterina Foglieri della classe III E si è aggiudicata il terzo premio nella sezione di grafica.

La squadra del nostro istituto si è classificata prima alla fase provinciale dei Campionati studenteschi di Atletica leggera acquisendo il diritto di accedere alla fase regionale.

Un gruppo di studenti delle classi II G e IV A ha partecipato al concorso promosso dal Teatro Bonci in collaborazione con il “Resto del Carlino” e ha elaborato una recensione che ha ottenuto il primo premio, consistente in un tablet per la scuola e in un abbonamento omaggio per la Stagione Teatrale 2014-15 per ciascun studente partecipante.

Al ”Premio Traduzione 2014” promosso dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Misano Adriatico, Martina Macrelli della classe IV A è risultata prima nelle prova di traduzione di Francese, Beatrice Maestri della classe IV E si è classificata seconda nella prova di traduzione dal Tedesco e Ledina Ndoi della classe IV B è risultata terza in quella dallo Spagnolo.

Al Concorso ”Un libro premia per sempre-Il Bancarella nelle scuole” Serena Gasperoni della classe II G ha meritato una menzione per aver redatto la miglior recensione all’interno del nostro istituto e Francesca Colli della classe IV B ha prodotto la recensione migliore tra tutte le scuole partecipanti per il romanzo di C. Gamberale “Per dieci minuti”.

La classe II D ha ottenuto il primo posto per la produzione del video “Indifferenza” al Concorso ”Cesena, città delle donne”.

All’esame CAE-Certificate in Advanced English- Marco Simonetti della classe IV C ha ottenuto una lusinghiera valutazione delle sue competenze in Lingua inglese, coronata del giudizio “exceptional” per la prova di speaking.

Il Liceo ha inoltre partecipato al Progetto del Centro Alberto Manzi e alla relativa Mostra con sede nel nostro Liceo dal titolo “Insieme. Lo sguardo multiculturale di A. Manzi” che ha offerto agli studenti la possibilità di riflettere sulla necessità di uno sguardo multiculturale per leggere e capire la società e la scuola di oggi.

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DATI INVALSI I risultati delle prove INVALSI di Italiano e Matematica, svolte nelle classi seconde dell'a. s. 2013/14, hanno messo in luce una preparazione dei nostri studenti coinvolti nella rilevazione complessivamente pari ai dati regionali e macro-regionali e superiore rispetto alle medie nazionali.

Le comparazioni con altre scuole con lo stesso retroterra culturale, i dati relativi agli esiti degli alunni stranieri e i dati per genere (le studentesse in questa fascia dâ&#x20AC;&#x2122;etĂ ottengono spesso risultati migliori rispetto ai loro compagni in Italiano, mentre gli studenti ottengono risultati migliori in Matematica rispetto alle studentesse) sono elementi di riflessione complessiva, in unâ&#x20AC;&#x2122;ottica davvero lusinghiera.

Risultati prove Invalsi classi seconde a.s.2013/14: Italiano Media del punteggio percentuale al netto del cheating (1)

Differenza nei risultati (punteggio percentuale) rispetto a classi/scuole con background familiare simile (2)

Punteggio EMILIA ROMAGNA 72,2 (5)

73,3

+8,4

pari

Punteggio Nord Punteggio Italia Est 68,5 (5) 72,7 (5)

pari

superiore

Risultati prove Invalsi classi seconde a.s. 2013/14: Matematica Media del punteggio percentuale al netto del cheating (1)

Differenza nei risultati (punteggio percentuale) rispetto a classi/scuole con background familiare simile (2)

Punteggio EMILIA ROMAGNA 56,9 (5)

54,9

+1,4

pari

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Punteggio Nord Punteggio Italia Est 54,1 (5) 58,1 (5)

pari

pari

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ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO a.s. 2014-2015 Dirigente Scolastico Vicario del Dirigente Secondo Collaboratore del D.S.

Bini Simonetta Massi Meri Mambelli Valentina

F. S. 1. Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) e monitoraggio Progetti- Didattica e Documentazione

Bazzocchi Maria Cristina

F. S. 2. Innovazione tecnologica (sito web)

Petrini Carla, Maisto Diana

F. S. 3. Consulenza Studenti - Alternanza scuola-lavoro

Bandini Valeria

F.S. 4. Orientamento e ri-orientamento

Berti Bruna

Commissione Autonomia

Sono membri di diritto: i collaboratori del D.S., le FF.SS., i coordinatori di dipartimento. Sono invitati tutti i docenti a seconda dell’interesse legato all’o.d.g.

Commissione Viaggi di Istruzione

Bazzocchi Maria Cristina, Berti Bruna

Scambi con l’estero – Intercultura

Bandini Matteo,

Commissione Orario

Cantarelli Giuseppe, Mondardini Serena

Commissione Acquisti

Cantarelli Giuseppe, Mambelli Valentina, Petrini Carla,

Coordinatori Dipartimenti

Angeli Fulvia (Scienze Motorie) Bandini Valeria (Filosofia, Storia) Bazzocchi Maria Cristina (Lettere) Cantarelli Giuseppe (IRC) Casadei Brunetta (Storia dell’Arte) Mambelli Valentina (Matematica, Fisica, Informatica) Marzola Mara (Scienze) Trivellone Maria Clara (Lingue)

Referente Progetti linguistici e Teatrale

Berti Bruna

Referente Proposte Culturali

Muccioli Maria Cristina

Referente Educazione alla Salute

Cangialeoni Annamaria

Referente Educazione Ambientale

Cantarelli Giuseppe

Referente Patto Educativo di corresponsabilità

Buscherini Welia

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Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione

Bacchi Massimiliano

Referente Sportello dâ&#x20AC;&#x2122;ascolto

Benzi Laura

Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori

Mambelli Valentina

I DOCENTI IN SERVIZIO 1. Angeli Fulvia 2. Bacchi Massimiliano 3. Bandini Matteo 4. Bandini Valeria 5. Barabani Chiara 6. Battelli Paola 7. Bazzocchi Maria Cristina 8. Benzi Laura 9. Bersani Maria Grazia 10. Berti Bruna 11. Bettini Annalisa 12. Bocci Veronica 13. Brasini Sara 14. Buscherini Welia 15. Calabria Carmela 16. Cangialeoni Annamaria 17. Cantarelli Giuseppe 18. Casadei Alice 19. Casadei Brunetta 20. Chiapetti Silvia 21. De Simone Paola 22. Eberle Valentina 23. Ensini Margherita 24. Fiorani MariaTeresa 25. Forgiarini Maria Pia 26. Galavotti Enrico 27. Geminiani Alga 28. Giuditta Giuseppe 29. Golfarelli Luca 30. Grillandi Loretta 31. Gubellini Gabriella 32. Lombardini Laura 33. Maisto Diana 34. Mambelli Valentina 35. Mancini Marina 36. Marzola Mara 37. Massi Meri 38. Mondardini Serena 39. Montalti Alessandra 40. Montalti Monica 41. Moretti Marina 42. Mosconi Giuliano 43. Muccioli Maria Cristina 44. Musella Anna Maria I COORDINATORI DI CLASSE Liceo Linguistico Cesena

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Novelli Cristina Orioli Mirko Palumbo Rocco Petrini Carla Piraccini Annamaria Pisanelli Luca Radici Valeria Rossi Barbara Rossi Vera Severi Angela Solfrini Sara Tanzen Bettina Trivellone Maria Clara Turci Monica Verzhak Olha Venturi Sandra Vitali Rosa Zoli Susanna

CONVERSATORI IN LINGUA STRANIERA 63.

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71.

Dainelli Maria Josè ( Lingua Francese) Ferrario Michael R. (Lingua Francese) Garcia Alvarez C. (Lingua Spagnola) Gauk Elena (Lingua Russa) Haji Nicolaou Anna A.(Lingua Inglese) Meixner Susanne E.(Lingua Tedesca) Padula Caterina (Lingua Inglese) Pastorelli Claudia (Lingua Spagnola) Villanova Adriana G. (Lingua Spagnola)

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1^A – BAZZOCCHI Maria Cristina 1^B – CANGIALEONI Anna Maria 1^C - GRILLANDI Loretta 1^D – BENZI Laura 1^E – SEVERI Angela 1^F – BARABANI Chiara 1^G – CASADEI Alice 1^H – MAISTO Diana 1^ I – CALABRIA Carmela 2^A – BAZZOCCHI Maria 2^B – CANGIALEONI Anna Maria 2^D – BENZI Laura 2^E – MASSI Meri 2^F – BERTI Bruna 2^G – BATTELLI Paola 2^H – ZOLI Susanna (segretario Fiorani M. Teresa) 2^I – MUSELLA Anna Maria 3^A – VITALI Rosa 3^B – MOSCONI Giuliano 3^C – DE SIMONE Paola 3^D – RADICI Valeria 3^E – NOVELLI Cristina (segretario Forgiarini M. Pia) 3^F – MANCINI Marina 3^G – BERSANI Maria Grazia 4^A – TURCI Monica 4^B – MONDARDINI Serena 4^C – BRASINI Sara 4^D – ANGELI Fulvia (segretario Bandini Matteo) 4^E – ROSSI Barbara 4^F - MONTALTI Alessandra 5^A – MUCCIOLI M. Cristina 5^B – BUSCHERINI Welia 5^C – MASSI Meri 5^D – ENSINI Margherita 5^E – BANDINI Valeria

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IL PERSONALE A.T.A. D.S.G.A

Frattini Alba

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Api Alessandra Bazzocchi Monica Capacci Guido Casacci Manuela Fabbri Sabrina Mantuano Barbara Zavalloni Silvia

ASSISTENTI TECNICI Imperiale Anna Lodovichetti Flavio

COLLABORATORI SCOLASTICI

Bartolini Monia Benvenuti Sonia Bianchi Katia Campidelli Emanuela Dall’Ara Graziella Dall’Ara Nadia Ferri Cliceria Gabriele Maria Maldini Floriana Marani Cinzia Martella Paola Mazzoni Laura Ristuccia Venera Santaniello Carolina Tumedei Sabrina Zamagni Valter

CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente

Severi Vittorio

Dirigente Scolastico

Bini Simonetta

Consiglieri Docenti

Benzi laura Bazzocchi Maria Cristina Buscherini Welia Mambelli Valentina Mondardini Serena Petrini Carla

Genitori

Severi Vittorio Lauretano Gianfranco Bartolini Cristina

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Alunni

Piraccini Pietro Montanari Lughi Rebecca Sorrentino Francesca Zammarchi Nicolò

Non docenti Segretario G.E.

Ferri Cliceria Frattini Alba

Consulta provinciale Alunni

Giorgini Arianna Ndoj Ledina

Organo di garanzia

Bini Simonetta, Dirigente Scolastico Bazzocchi Maria Cristina, docente Buscherini Welia, docente Montalti Ludovica, studente

Comitato di valutazione

Berti Bruna, Novelli Cristina, Vitali Rosa, Maisto Diana(membri supplenti: Bocci Veronica Cangialeoni Anna Maria)

Tutor neoimmessi

Benzi Laura

Commissione di autovalutazione dâ&#x20AC;&#x2122;istituto

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Bini Simonetta, Dirigente Scolastico Bandini Matteo, docente Buscherini Welia, docente De Simone Paola, docente

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Indice INTRODUZIONE .................................................................................................................... 5 PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA .............................................................................7 Premessa .................................................................................................................................. 9 L’Istituto .................................................................................................................................. 9 Finalità e obiettivi .................................................................................................................... 9 L'OFFERTA FORMATIVA ....................................................................................................... 12 Le scelte educative ................................................................................................................ 12 Le competenze specifiche...................................................................................................... 12 Le scelte metodologico-didattiche ......................................................................................... 13 I profili formativi ................................................................................................................... 14 Certificato relativo alle competenze di base rilasciato al termine del primo biennio ........... 16 I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI .................................................................................... 19 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ..................................................................... 20 Premessa ................................................................................................................................ 20 Finalità della valutazione degli apprendimenti ...................................................................... 21 Fasi della valutazione in itinere ............................................................................................. 21 Modalità di valutazione ......................................................................................................... 22 Tipo di valutazione ................................................................................................................ 22 Parametri di valutazione delle prove di verifica .................................................................... 22 Prove di verifica .................................................................................................................... 22 Tipologia di prove ................................................................................................................. 23 Valutazione finale del Consiglio di Classe ............................................................................ 23 Validità dell’anno scolastico ................................................................................................. 24 Momenti di valutazione del Consiglio di Classe ................................................................... 24 Criteri per l’ammissione alla classe successiva ..................................................................... 25 Valutazione del comportamento ............................................................................................ 26 Sospensione di giudizio ......................................................................................................... 27 Criteri di valutazione – primo biennio ..................................................................................... 28 Criteri di valutazione – secondo biennio e quinto anno ........................................................... 29 Studenti dell’ultimo anno ...................................................................................................... 32 Studenti della penultima classe ............................................................................................. 33 Criteri di valutazione del comportamento ............................................................................. 33 Crediti scolastici e formativi ................................................................................................. 35 LA CARTA DEI SERVIZI .................................................................................................... 37 Strutture di sussidio alla didattica (nelle due sedi) ................................................................ 39 Strumenti didattici ................................................................................................................. 39 Attività didattiche curricolari ................................................................................................ 40 Attività didattiche integrative ................................................................................................ 40 I PROGETTI ............................................................................................................................. 41 AREA DELLE LINGUE COMUNITARIE ................................................................................ 42 AREA LINGUISTICO¬LETTERARIA ...................................................................................... 42 1.“Incontro con l’autore” ........................................................................................................ 42 AREA STORICO-FILOSOFICA ............................................................................................... 43 PROGETTI DI INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI ........................................ 43

USCITE DIDATTICHE, VIAGGI DI ISTRUZIONE, SOGGIORNI E SCAMBI LINGUISTICI 43 Progetti obbligatori curricolari AREA DELLE LINGUE COMUNITARIE .............................. 44 1.

C.L.I.L. ..................................................................................................................... 44 2 Cineforum ................................................................................................................ 44 PROGETTI DI “EDUCAZIONE ALLA SALUTE” .................................................................. 44 ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI .................................................................................... 45 ATTIVITA' DI RECUPERO (SPORTELLO E I.D.E.I.) ......................................................... 45 AGGIORNAMENTO DOCENTI............................................................................................... 46 ORIENTAMENTO E RI-ORIENTAMENTO ............................................................................. 47 Ri-orientamento nel primo Biennio ....................................................................................... 47 Orientamento post-diploma nel Secondo Biennio e Quinto anno ......................................... 48 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ......................... 48 Alcuni bisogni educativi speciali........................................................................................... 49 COMUNICAZIONI CON LE FAMIGLIE E RELAZIONI ESTERNE ...................................... 51 COMUNICAZIONI CON LE FAMIGLIE................................................................................. 51 Consigli di Classe .................................................................................................................. 51 Colloqui individuali con i docenti e udienze ......................................................................... 51 Colloqui con il Dirigente scolastico ...................................................................................... 51 Assemblee dei rappresentanti dei genitori e dei docenti coordinatori ................................... 52 Consiglio d’Istituto ................................................................................................................ 52 RELAZIONI ESTERNE............................................................................................................. 52 ISCRIZIONI .............................................................................................................................. 53 Criteri per la formazione delle classi prime .......................................................................... 53 Modalità e documenti ............................................................................................................ 53 ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA .................................................................... 56 ORARIO SCOLASTICO IN VIGORE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ...................... 56 REGOLAMENTI ....................................................................................................................... 57 REGOLAMENTO D’ ISTITUTO .............................................................................................. 57 PARTE I: ORGANI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ....................................................... 57 PARTE II: NORME DELLA CONVIVENZA SCOLASTICA .................................................... 64 PARTE III: ATTIVITA’ ESTERNE ........................................................................................... 69 REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE, VIAGGI DI ISTRUZIONE, SOGGIORNI E SCAMBI LINGUISTICI .......................................................................................................... 69 ALTERNANZA SCUOLA_LAVORO......................................................................................... 76 Criteri generali per l'assegnazione delle borse di studio relative agli stage estivi................. 76 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ ........................................................ 79 I. Che cosa è il Patto Educativo di Corresponsabilità ........................................................ 81 II. Patto educativo di corresponsabilità................................................................................ 81 RICONOSCIMENTI ANNO SCOLASTICO 2013-14 ............................................................... 84 DATI INVALSI .................................................................................................................... 84 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO a.s. 2014-2015............................................................. 86