LAZMAG
conversation with
Adriano Russo
A: Sono nato ad Ostuni nella Città Bianca ed ho frequentato le scuole artistiche, come tutta la mia famiglia. Diciamo che a parte i miei genitori tutti i miei fratelli e sorelle avevano un senso innato del disegno e del creare. Ho deciso di terminare gli studi a Firenze. Dopo l’Università di Cinema a Firenze mi sono trasferito a Berlino dove ho studiato fotografia. Il primo approccio è stato alla fotografia d’arte, trasferendomi poi a Milano il passaggio alla moda è stato quasi naturale, una città dove la moda la si respira tutti i giorni. _Naturalezza, leggerezza, aggressività quali sono le definizioni che più si avvicinano alla tua espressione visiva? A: Sicuramente
la naturalezza, cerco sempre degli spunti cinematografici e la scelta si basa quasi sempre su film molto introspettivi ma naturali allo stesso tempo. _Perché lasciarsi ispirare dal mondo de “L’Avventura” di Michelangelo Antonioni. Cosa ti ha colpito di quel film?
© Andrea Salvatori_ I see the light _ pottery and wiring 70x80x80 cm
_Ci racconti un po’ del tuo passato, come e quando hai scelto di diventare fotografo? E come la moda è entrata nella tua vita professionale.
A: Lasciarsi ispirare principalmente da Antonioni è qualcosa che viene naturale. Antonioni è stato uno dei pochi registi che è riuscito attraverso il suo linguaggio estetico, ma allo stesso tempo psicologico ad affermarsi a livello mondiale. Un regista che non era interessato a dare solo un concetto di quello che voleva esprimere,ma lo trasformava in un unica scena con svariati concetti. L’Avventura e’ un
film che ho amato subito, e haunasuaformadieleganza, di silenzio, di angoscia affascina tantissimo.
e
bellezza
che
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