LA VIPERA

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QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011

1 € • Copia omaggio

DISTRETTO DELL'IDROGENO A MONOPOLI PAG. 3

IPERMERCATI COMMERCIANTI INFURIATI PAG. 7

NUCLEARE, 165 REATTORI MADE IN EUROPE PAG. 4

PARCO DEI TRULLI LA REGIONE HA DETTO NO PAG. 6

UFFICIO TURISTICO RUGGIERO NE APRE UN ALTRO PAG. 6

A PASQUA UNA CARTOLINA PER I TURISTI IDEA CNA PAG. 8

EDITORIALE V Maria Sportelli

In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano.


L'OPINIONE V Nico Giuliani

AMBIENTE, COMITATI SPONTANEI A LAVORO

Dopo essere stati abbandonati dai presunti paladini dell'ambiente, molti cittadini si stanno mobilitando per difendere il territorio Parco dei Trulli (seconda puntata) Polignano, un paese viziato e condizionato da anni di abitudine culturale e normalità agli investimenti dei mammasantissima del contrabbando. Paesaggi trasformati e luoghi dell'infanzia sempre più irriconoscibili. Alcuni frequentatori balneari della vicina Conversano ci hanno fatto notare come in quindici anni, il tratto limitrofo ai terreni dei Valentini sia cambiato morfologicamente fra spianate, sbancamenti e accessi completamente scomparsi. “Continuerà”, mi dicono “già si capisce quali sono i progetti che hanno in mente, si cominciano a vedere viali fra le palme e non sono un buon presagio. E poi tutti quei piccoli incendi estivi a danno dei piccoli boschetti salmastri...”. C'è chi ha notato strani segni anche nel falchetto che frequenta i cieli sovrastanti. L'acqua per i campi da golf arriverà da quattro pozzi di Conversano aumentando certo la vulnerabilità idraulica del sottosuolo. In Puglia, poi, abbiamo il più alto indice di mq. di fresca erbetta per golfisti e non si capisce tanta prescia per nuovi impianti. Ma certi giochetti a carta vince carta perde non sono nuovi. Si ottengono fondi e terreni per uno scopo, così da essere poi legittimati a cambiarne destinazione d'uso per avvenute avversità. E vai col cemento. E' accaduto lo stesso col fotovoltaico in Puglia. Bisogna muoversi e far presto. Piccoli comitati spontanei stanno sollevando la questione. Abbandonati dai falsi paladini dell'ambiente tanti riscoprono la mobilitazione popolare e con intelligenza si muovono a difesa dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco. Lo Spirito della Grotta e lo Spirito della Capanna saranno al loro fianco. Viviamo tempi bui ed abbiamo bisogno di supereroi.

LA

V IPERA

BABBO NATALE A CASA VOSTRA

Babbo Natale nella parafarmacia L'Aurora a Polignano

LINGUA BIFORCUTA

Quindicinale del Sud Est barese

a cura di Giuseppe D'Elia

Direttore responsabile Maria Sportelli FB: La Vipera REDAZIONE Via Magna Grecia, 10 Conversano, Bari

Cara Vipy, sono Babbo Natale ed in questo momento di difficoltà finanziaria devo confessare che le risorse destinate ai doni per la felicità dei bimbi nel mondo sono ridotte al minimo e non so proprio come fare. E’ importante preservare le tradizioni, ma non vorrei che le famiglie vengano deluse da questa catastrofica situazione. Si sa, il Natale è sacro, ma urge trovare una soluzione Santa Klaus

Tel. 392.2318950

CONTATTI E-mail: info@lavipera.it

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La continua manomissione del territorio ha effetti devastanti. La vulnerabilità idrogeologica ci prospetterà scenari sempre più inquietanti. La natura si riappropria prima o poi del maltolto. Foto Nico Giuliani

VVVVVVVVVVVVVVVVV Caro Babbo Natale, le nostre conoscenze nel settore bancario hanno fatto si che la redazione è riuscita per l’occasione ad acquisire la concessione di un fido a condizioni straordinarie. Voglia presentarsi presso i nostri uffici per ritirare l’apposita carta di credito che Le consentirà di acquisire i fondi per i regali da donare ai bimbi di tutto il mondo. I tassi di

LA V IPERA

BABBO NATALE ha visitato la nostra redazione e ci ha portato un sacco di doni, davvero una bella sopresa; poi è andato nella parafarmacia l'Aurora a Polignano per consegnare altri regali. Ci tornerà Sabato 24 dicembre, ore 19, per consegnare a tutti i bambini un regalo, subito dopo affronterà il suo lungo e faticoso viaggio in giro per il mondo. Un sogno che diventa realtà, siamo riusciti ad avere il suo numero di cellulare interplanetare... Chiamateci magari potrebbe fare per voi, a casa vostra, una consegna molto speciale. Babbo Natale a casa vostra, e il nostro è quello vero!!! Info: 392.2318950

Edito da Associazione PugliaVox pugliavox@gmail.com - FB: PugliaVox Progetto grafico e impaginazione Maria Sportelli e Mimmo Donghia Stampa -Tipografia Lieggi Conversano Giornale chiuso il 22 dicembre 2011 ..................

www.ilpeggio.com Le vignette sono realizzate esclusivamente per La Vipera dall'artista barese Giseppe Del Buono. Consultate il suo portale molto ironico e interessante: www.ilpeggio.com


di Maria Sportelli

Da sx la lettera del Ministero della Pubblica Istruzione e le fotocopie dei giornali appesi sotto il quadro di Sarnelli

SCUOLA, DIMENSIONAMENTO ALLA CARLONA LA DE DONATO PENSA SOLO AL FRATELLO Questa volta l'ape regina ha veramente esagerato, con il suo tatticismo da guerrafondaia sta giocando a risico con la scuola di Polignano a Mare. Le preside, assessore e vicensindaco contemporaneamente, in palese e grave conflitto d'interesse ha fatto di tutto, in questi ultimi giorni, per mescolare le carte e dare l'idea della legittimità delle delibere da lei promosse e poi adottate dalla Giunta, aventi per oggetto il "Dimensionamento della rete scolastica 2012-2013" (n. 217 e n. 221). Proposte avanzate in tutta fretta, poco organiche, sviluppate senza tener conto di uno studio didattico dei vari accorpamenti (a pag. 4 e 5 altri approfondimenti). I consiglieri comunali, Mimmo Lomelo, Salvatore Colella, Domenico Vitto, Angelo Focarelli, Mario Mazzone, glielo hanno fatto notare, le hanno detto ripetutamente che forse, avrebbe dovuto aspettare prima di fare del

male alla scuola, consì senza motivo. I consiglieri di opposizione più volte le hanno ripetuto, che le sue proposte erano fragili e inconsistenti (hanno presentato osservazioni anche alla Stellacci, dirigente dell'Ufficio Regionale Scolastico nrd.) dal punto di vista didattico ma molto ricche di artifici letterari, d'altronde un'esperta di comunicazione come la De Donato non poteva esimersi dall'utilizzarli. Non è una nostra invenzione, andate a leggere ciò che ha scritto nella delibera n. 221:"Propone l'iscrizione ad una prima media (che non esiste), per trasformare il circolo didattico della San Giovanni Bosco in un istituto comprensivo." Ora, che lei abbia tanto potere non ci sono dubbi, visto tutte le cariche che ricopre, ma dobbiamo dire che ha anche tanta fantasia, dato che non può certo sostituirsi agli organi costituiti per tal fine. La verità è che la De Donato in Giunta ha contato sull'ignoranza in materia dei suoi colleghi, così facendo insieme a tutti gli altri ha fatto una plateale figuraccia. A distanza di qualche settimana dall'adozione delle sue delibere, il Ministro della Pubblica Istruzione ha dato ragione a Vitto e ai consiglieri di opposizione. In una lettera scrive: "...In fase di prima attuazione della norma, sulla costituzione degli istituti comprensivi, si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioeconomiche e legate alla storia del territorio, purchè vengano rispettati i parametri numerici previsti

della legge, intesi come media regionale di riferimento". Il criterio di gradualità è stato garantito, cosa di cui non ha tenuto conto la De Donato, oltre a tutto il resto. Ma la ragione di tutto questo manicomio qual è, ve lo siete chiesti? Perchè la De Donato si è preoccupata di mettere mani agli accorpamenti senza pensare al "bene della scuola", una frase che ripete sempre nei suoi discorsi ma che non mette in pratica? Anzi ha costretto i docenti della sua scuola a conferenze stampa farsa pur di vedere avvallate le sue tesi. Ma restano solo tesi, poichè c'è la legge che la smentisce. Dovete sapere, e forse lo sapete già, che Polignano è l'unico paese dove due fratelli sono riusciti ad essere presidi a casa propria. Eppure c'è gente che rimane a vita pendolare. La De Donato Beatrice alla San Giovanni Bosco, e Lino De Donato alla Sarenelli. Ora con il dimensionamento salterebbe il posto del fratello. Solo questo, ecco la tristezza della notizia. Per cui ci viene il dubbio che l'interesse privato sia molto mescolato a quello pubblico, si spiegherebbe così la ragione per cui un preside fa appendere nella sua scuola, luogo pubblico, le pagine di un giornale chiaramente politico per vantarsi di aver salvato la scuola. "Per fortuna la scuola è salva", ha detto l'ape regina in una delle sue innumerevoli e ultime interviste, sì ma non grazie a lei.

Zia Rosa, il gusto della tradizione

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Dopo le polemiche sugli accorpamenti e la confusione generata da chi vuole strumentalizzare l'argomento scuola, il consigliere Domenico Vitto scrive una lettera aperta al corpo docenti della Sarnelli

«Manovre di sciacallaggio solo per interessi personali»

Domenico Vitto

Gent.le Direttore, Le chiedo spazio per poter chiarire la mia posizione al corpo docenti della Sarnelli che, stando a quanto ho appreso, ritengo abbia un’idea distorta del mio pensiero. Vorrei ribadire un principio assoluto che ha caratterizzato ogni mio impegno: la salvaguardia e il rafforzamento del sistema scolastico di Polignano. Ho lavorato in tal senso da quando mi attivai per portare a Polignano l’Istituto Alberghiero e continuerò a farlo a difesa delle nostre istituzioni scolastiche. Sono dispiaciuto dei toni aspri con i quali si sta affrontando questo problema. Le prese di posizione ora della scuola “Rodari”, ora della “Sarnelli” me lo confermano. Come confermano anche che siamo di fronte a una materia e a decisioni che avrebbero richiesto maggior tempo, maggiore ponderatezza, maggior dibattito e maggior coinvolgimento della città.. Invece, con una strategia di sciacallaggio che taluni pongono in essere nei miei confronti e con manovre basate su metodi diseducativi – e la cosa dovrebbe far riflettere – si pensa più a denigrare il sottoscritto, più a fare azione di volantinaggio per ledere la mia persona che a trovare valide soluzioni ai problemi scolastici della città. In questa vicenda degli accorpamenti io non ho alcun interesse personale. Lo dico con molta chiarezza: il mio unico intento è di salvare le tre autonomie. Era ed è una strada assolutamente possibile, non solo la più razionale, ma anche quella che ci offrirebbe in futuro la possibilità di strutturare diversamente le autonomie alla luce degli sviluppi che tutti ci auspichiamo per

l’Alberghiero. Se si è paventata la divisione della Scuola Media, cosa che nessuno vorrebbe, è stato solo in seguito alla precipitosa scelta presa dall’assessore Beatrice De Donato. Infatti, con quella delibera di Giunta non si è rispettato il criterio della formazione imposto dalla legge, che non è quello prettamente numerico. È dello stesso parere anche il Provveditore agli Studi Giovanni Lacoppola, quando dice che ci sono stati da parte degli Enti alcuni “interventi sbagliati, concepiti con una semplice operazione di calcolo aritmetico. Non è stata, come ci si augurava, un’operazione che ridisegnasse la rete scolastica del proprio Comune in funzione dell’offerta formativa”. Le parole del Dirigente sono fin troppo chiare. Inoltre, se si è parlato della soglia di 500-900 è solo perché è su questa che gli organi collegiali scolastici hanno basato i propri pareri, ed è su questa che la Giunta ha deliberato e ha riferito in Consiglio. Poi le evoluzioni normative hanno modificato le soglie, ma i criteri legislativi a cui ci si doveva rifare sono rimasti tali e quali. Ma, come più volte ho avuto modo di sottolineare, a prescindere dalla questione numerica, la cosa più sensata sarebbe stata quella di aspettare, di prendere tempo, di non abbandonarsi alla fretta. Questo non è accaduto, purtroppo. Le motivazioni che hanno portato a decidere troppo in fretta possono essere anche di natura personale, o possono avere a che fare con interesse dei singoli. Ma non voglio abbassarmi a toni nei quali taluni, con i canali che hanno a disposizione e con il risentimento di cui vivono, sono precipitati. Ho più volte sottolineato che bisognava attendere, perché il quadro normativo potrebbe cambiare, perché ci sono mille aspetti della legge per i quali si chiedono chiarimenti al Ministero, perché c’è un nuovo governo in carica, perché gli attuali indirizzi sulla scuola potrebbero essere molto diversi dai precedenti voluti dal governo Berlusconi. Insomma, le motivazioni per attendere c’erano tutte. Con soddisfazione personale leggo ora che anche il Ministero, con una nota del 13 dicembre, invita gli Enti ad avere molta cautela nel prendere decisioni in merito, ma, soprattutto, raccomanda di farlo con ponderazione e senza che sia la fretta a determinare le scelte. Più esattamente dice “in fase di prima attuazione della norma in argomento sulla costituzione degli istituti comprensivi (fase in cui ci troviamo noi), si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioeconomiche e legate alla storia del territorio…” In altre parole, il criterio di gradualità al quale si ispira il Ministero è lo stesso al quale mi rifacevo io quando dicevo, come continuo a dire, che non c’era alcuna fretta di prendere

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V SCUOLA Riceviamo e pubblichiamo

una decisione sui comprensivi. Non solo, ma la mia affermazione in merito ad un quadro normativo in evoluzione, ha trovato riscontro proprio in questa nota del Ministero. Infatti, quelle soglie che qualcuno a Polignano ha voluto far passare per limiti assolutamente tassativi (verso i quali la Regione “raccomandava” di avvicinarsi invece che imponeva), ora il Ministero chiarisce che si tratta di parametri non così rigidi. Infatti, fa presente che si potrà tener conto di particolari esigenze di vario tipo, purché vengano comunque rispettati i parametri numerici intesi come media regionale di riferimento. In sostanza, come si legge proprio dal sito riservato ai dirigenti scolastici, “il Ministero ha accolto i suggerimenti e le richieste avanzate dalle Regioni per attenuare l’impatto della norma sulla razionalizzazione che prevedeva limiti numerici prescrittivi che d’ora in poi invece andranno intesi come parametri medi a livello regionale”. Tra queste richieste c’è anche la nostra, con la quale, in qualità di consiglieri di opposizione, rivolgendoci al Dirigente dell’USR, all’assessore regionale e al Presidente della Provincia di Bari, scriviamo: “I sottoscritti consiglieri chiedono un maggiore approfondimento della situazione scolastica didattica locale, una pausa di riflessione per una proposta più organica, lasciando la situazione invariata per l’anno 2012-2013.” Il Ministero, quindi, ci ha ascoltato. Sono stati attenuati i danni della scellerata legge di Berlusconi, una legge che qualcuno ha voluto rispettare troppo in fretta. Ma il Ministero, non potendo cambiare le leggi, ha aggirato l’ostacolo dando una sua interpretazione legislativa, grazie alla quale si è potuto derogare alle fonti legislativi iniziali. Quando dicevo di attendere, quindi, non sbagliavo. I tono pacati di questo mio intervento, nonostante il mio animo detti ben altro, sono dovuti alla consapevolezza di come questo tema stia a cuore a tutta la città. Sta a cuore anche me, come lo è sempre stato e sempre lo sarà. Tuttavia, questo mio atteggiamento non può dimenticare le invettive personali che mi sono state rivolte in questi giorni. In tutta questa storia, infine, non tollero la mancanza di rispetto che continuo a ritenere, a proposito di scuola, il primo canone su cui improntare l’educazione dei nostri ragazzi.

Domenico Vitto

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SCUOLA V di Nico Giuliani

ACCORPAMENTI SCOLASTICI MAMMA MIA CHE CONFUSIONE!

I professori della Sarnelli-De Donato convocano i giornalisti. Ma dove è la notizia? Vediamo di spiegarla un po' meglio questa faccenda degli accorpamenti. Il numero minimo di alunni per poter mantenere l'autonomia di un istituto scolastico, secondo il D.P.R. 233/98 prevedeva un minimo di 500 alunni ed un massimo di 900. Con la legge di stabilità che entrerà in vigore dal primo gennaio 2012 si eleva il limite minimo di cento unità. Dal 3 al 15 novembre scorso si è passati dalla pubblicazione della circolare 9057, che invitava le scuole a fornire ogni utile forma di collaborazione agli Enti locali nell'attuazione di un piano di accorpamento condiviso; alla comunicazione di tale piano alla Provincia di Bari da parte del Consiglio comunale. Il piano della nostra Giunta ha tenuto conto “della storia del territorio, della situazione dell'edilizia scolastica, della loro ubicazione e della distinzione per ordini” (almeno così si legge nella delibera adottata dalla De Donato assessore alla Pubblica Istruzione ndr.). Sulla questione, anche una conferenza stampa dei professori della Sarnelli-De Donato. Tutto il personale di questa scuola difende un'autonomia faticosamente ottenuta. In pratica rigetta l'ipotesi di un istituto comprensivo con la Rodari. Dal 1987 al 2000 i due istituti erano separati. “La decisione è sulle nostre teste - ha spiegato il professor Poli, ironizzando sul fatto di aver cono-

sciuto nascita, morte e ora il divorzio di una scuola - siamo tenuti ad ottemperare a norme, delibere e circolari. Quella sugli accorpamenti aveva parere obbligatorio ma non vincolante. I risultati prodotti hanno assunto complicate connotazioni politiche. Ma è normale. L'Amministrazione è il nostro interlocutore privilegiato, i figli degli amministratori vengono a scuola da noi. Quella dei bravi e cattivi amministratori è una questione globale. Noi però non vogliamo rompere l'armonia di un corpo docente e perdere un'autonomia tanto faticosamente conquistata.” Una conferenza che forse non serve davvero a nulla. Alcuni professori vedono insidie nella nascita di Istituti di serie A e altri di serie B. Problemi di gestione degli insegnanti. Sparirebbero un segretario e un dirigente, per giunta di Polignano. Già, ad un tratto serpeggia nell'aria una strana forma di campanilismo del lavoro. Chissà perché poi, visti i tanti professori forestieri. Gli interessi personali andrebbero sostituiti con quelli della collettività. E giù con le critiche alla stampa per il presunto conflitto d'interesse attribuito alla “dirigente Beatrice”. Normale parlarne quando qualcuno detiene più cariche. Come può non esserlo se a rischiare direttamente il posto è proprio un De Donato.

Buone Feste a tutti!!!

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Intanto fermare gli accorpamenti significherebbe fermare la legge di stabilità. In Italia si perderebbero 1130 dirigenti, 298 in Puglia. Necessità di tagli che non vorremmo si traduca in un ritorno alla burocrazia del passato e alla perdita della funzione educativa del dirigente. In un'intervista rilasciata da Enrico Berlinguer a Federico Ferraù, l'ex Ministro della Pubblica Istruzione spiega come “l'operazione sia doverosa. In tempi di crisi bisogna trovare i soldi. La scuola italiana è ancora lontana dagli standard europei e necessiteremmo anche di una riforma dei cicli.”. Poi ancora prosegue:“Al Centro Nord hanno già provveduto. Al Sud ancora nulla o quasi. Per pressioni politiche, raccomandazioni e clientelismo hanno bloccato tutto. Al Sud il desiderio è di non farli e servono misure efficaci in caso di amministrazioni inadempienti. Se queste misure sono giuridicamente ben fatte, funzionano.”. L'ha detto Berlinguer e l'ha scritto Ferraù. Non un giornalista fazioso.... di Polignano.


Politica V

L'on. Zazzera ospite di Nico Amodio MONTI E IL FUTURO AMMINISTRATIVO

di Clelia Masi

POLIGNANO E BARI UNITI DA S. NICOLA Così Emiliano che in un incontro lancia Vitto come futuro candidato Sindaco

"San Nicola unisce la città di Bari a Polignano a Mare". A confermarlo lo stesso sindaco di Bari, Michele Emiliano, nel corso dell'incontro organizzato dal laboratorio politico giovanile "La città che vogliamo", legato a Franco Mancini espressione de La Primavera in Movimento. Un legame turistico e soprattutto culturale del quale potrebbero beneficiare tutti se solo si avesse una visione più aperta delle proprie potenzialità, di fatto Polignano ha una vocazione turistica non sfruttata. "Pensate - ha aggiunto Emilano - che le ossa del Santo più amato del mondo sono state recuperate da alcuni marinai polignanesi, oggi sepolti nella Basilica, per cui c'è tanta ammirazione e ringrazimento nei loro confronti da parte della comunità di fedeli e devoti". Pensiamo ai russi, alla loro devozione, ai viaggi che questi fanno per venire a pregare sulla tomba di San Nicola. L'idea di Emiliano è buona, far veicolare il flusso di turisti russi, anche in previsione dell'Expo 2015 (Milano), verso la città di Polignano a Mare. La domanda è: ma Polignano è pronta a tutto questo? L'attuale Amministrazione non ha fatto molti investimenti per migliorare l'accoglienza e creare servizi, i progetti e le idee di Bovino di cambiare il volto di questa città sono rimasti solo sulla carta. "So quanto è difficile fare il Sindaco ha detto Emiliano - ma Polignano merita di più, mi

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auguro che il futuro sindaco, spero sia Domenico Vitto, abbia la capacità di superare questo gap, ascoltare i giovani e aiutarli a realizzare a Polignano e non altrove i loro sogni e progetti". I giovani a Polignano ci sono e sono tanti, con idee e progetti ma hanno bisogno di essere guidati saggiamente, oggi navigano nelle paludi degli "adulti", melma nera nella quale si affonda facilmente quando si è disperati e non si ha lavoro. Ci chiediamo, però, se effettivamente il problema sia l'assenza di un'occupazione stabile. Certamente da quando il lavoro flessibile è diventata la regola, cioè oggi lavori e domani non sappiamo, si respira tra i giovani un'aria di rassegnazione che viene aggravata da quel senso critico negativo che è rappresentato dalla crisi economica. Ciò ha innescato un circolo vizioso assolutamente non costruttivo da quale però è possibile uscire, se lo si volesse, cominciando a cambiare l'atteggiamento. Cioè occorre trasformare il circolo vizioso in virtuoso. C'è solo un ostacolo che si frappone al raggiungimento di tale obiettivo: noi stessi e l'idea di non essere capaci di fare qualcosa di straoridinario senza il solito sistema dei favori e delle raccomandazioni!

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Quasi un incontro informale quello tenutosi nella sede dell'IDV il 12 sera. Ma carico di azione e buoni propositi. L'onorevole Pierfelice Zazzera, ospite primo della conferenza stampa, illustra il posizionamento del suo partito presso il professor Monti e puntalizza le posizioni su capitali scudati e da evasione fiscale; ponendo un veto al Governo, quasi esclusivamente dettato dall' “irripetibilità dell'opportunità di eliminare Berlusconi dalla scena politica”. Impegno a vigilare sulle risorse e maggiore equità sociale sono gli assi portanti del partito segretariato da Nico Amodio. Tuttora L'Idv sta combattendo in Parlamento anche per evitare l'azzeramento dei finanziamenti pubblici, ottimi se non mal distribuiti, all'editoria locale. Promesse elettorali molto vicine e attente ai temi ambientali a noi mestamente cari. La linea per le prossime elezioni, dice Amodio, è quella di puntare al risparmio e agli introiti che conseguirebbero da una adeguata gestione delle risorse e del denaro pubblico. Certo le casse del Comune non esplodono e bisognerà vigilare sul lavoro svolto fin qui dalla TecnoService oltre che spingere per elevare la percentuale di differenziata. D'altronde la tassa sui rifiuti che tutti riceviamo rispecchia nettamente una scarsa qualità del differenziato. Polignano Comune virtuoso non sarebbe male. Gli edifici pubblici con il fotovoltaico, l'illuminazione a led; noi aggiungiamo bioedilizia ed educazione al riutilizzo. Le idee ci sono e, quasi in campagna elettorale, c'è da augurarsi non sia la solita propaganda da cavalcatori dell'onda ambientalista. Staremo a vedere. N.G.


TORRES: "ADESSO VI SPIEGO CHI SONO I VERI TRADITORI"

Egregio direttore, chiedo spazio sulla vostra testata per chiarire ulteriormente la nostra posizione in merito alle ultime vicende politiche che hanno portato alla revoca dell´assessorato a Paolo Montalbò. È inutile ribadire che il nocciolo della questione è il nostro NO alle assunzioni, anzi forse è utile ricordarlo perchè si sta tentando di spostare l´asse della questione sul "sapevano o non sapevano". La questione delle assunzioni è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Noi abbiamo votato altri provvedimenti durante questi 4 anni che hanno visto un´aspra discussione. Vi assicuriamo che anche sulle piccole cose, in maggioranza non c´è stata quasi mai una convergenza d'opinioni. Si discuteva anche aspramente, le posizioni a volte si limavano e magari alla fine si convergeva sul provvedimento, ma in molti casi ognuno rimaneva sulle proprie posizioni. Ricordiamo bene tutte quelle volte che sia in Consiglio Comunale che in Giunta non ci sono stati i voti a causa delle assenze a volte strategiche. Solo per essere più chiari faccio esempi concreti: abbiamo votato un bilancio, cioè uno dei provvedimenti più importanti per un Comune, in 10 e in quel caso a salvare la maggioranza fu Saverio Teofilo che fu l´undicesimo, poi ricordo bene le conferenze stampa dell´assessore De Donato su Pedone e sulle assunzioni,ricordiamo bene quel Consiglio Comunale sulla Grotta delle Rondinelle, dove tutta la maggioranza si alzò e rimase solo in aula la De Donato. Ricordiamo bene l´ex Presidente del Consiglio Eugenio Scagliusi, quando parlò di fine del bovinismo dando vita addirittura ad un movimento cittadino (Neapolis), che non parlava certamente bene dell´operato della maggioranza. A questa

forte presa di posizione, non ricordo che seguirono azioni uguali a quella che è stata perpetrata ai danni dell´assessore Montalbò. Anche perché continuo a ricordare che noi abbiamo sempre detto che è giusto che il Sindaco uscente pretenda di ricandidarsi, a differenza di altri, all´interno della sua maggioranza, che sia palesemente che in maniera occulta stanno tramando per mettere altri al suo posto. Da questo modo di fare noi ci dissociamo, anche perché ad un certo punto mi sono ritrovato a discutere di Di Giorgio e della sua disponibilità a schierarsi con il centrodestra, cioè mi sono trovato a discutere di colui che mi ha accusato di essere traditore e di non aver capito il perché l´avrei mandato a casa. Forse l'ha dimenticato o peggio l´ha rimosso, il motivo si chiama TRICOM, e proprio quel DI GIORGIO mi diceva di fidarsi di lui sulla bontà dell'operazione, perché era lui il mio garante in Giunta. Poi quando capii dove ci stava portando, feci la scelta di dissociarmi, mettendoci la faccia e la firma alla luce del sole firmando presso un notaio.La storia della TRICOM poi mi ha dato ragione. Piuttosto a proposito di tradimenti, ripeto che mi sono trovato a discutere di Di Giorgio, cioè di colui che è stato per 20 anni il principale esponente del centrosinistra. I partiti delle coalizioni di cui era a capo lo hanno appoggiato lealmente per 4 legislature, anche nell´ultima, quando era dato come sicuro perdente. Ora, invece di mettersi lui al servizio del nuovo candidato sindaco del centrosinistra, alla prima occasione preferisce TRADIRE rivolgendosi a santuario di San Tommaso dove, per intercessione di San Lorenzo, chiede di entrare nel centrodestra e addirittura detta legge sul futuro candi-

POLITICA V Riceviamo e pubblichiamo

dato sindaco che "non deve" essere Bovino. Questo lo lascio giudicare ai lettori se non è stomachevole, i pellegrinaggi al santuario di San Tommaso sono così frequenti che il dottore avrà consumato già un treno di pneumatici. E allora io a tutto questo sarei dovuto rimanere zitto? Dovevo farmi scivolare tutto come se non stesse succedendo nulla e soprattutto mentre il paese veniva abbandonato e messo in ultima analisi? Noi non ci stiamo e preferiamo stare all´opposizione perché rispondiamo e risponderemo sempre ai nostri lettori, non abbiamo potentati alle spalle e non abbiamo interessi da tutelare. A dimostrazione di questo, prendo proprio le parole dell´ex segretario del Movimento Schittulli, Antonio Sardano, che fa parte dello stesso ordine a cui fa riferimento Simone Di Giorgio, che mi accusa di aver incartato prima la Presidenza del Consiglio e poi di aver rotto con la maggioranza. Bene, questa è la prova provata che non c´è nessun ricatto in atto e che questa mia presa di posizione sulle assunzioni è solo una questione di coscienza e non certo di cose che non ho avuto. Piuttosto sarebbe da chiedere al sempre ben informato Sardano se, se la sente di affermare che la carica di Presidente, mi era stata data per tapparmi la bocca e per farmi ingoiare quanto si decideva in altri luoghi mistici. Spiace vedere Bovino, troppo sicuro della sua candidatura, ma deve sapere che troppo spesso, chi entra Papa esce Cardinale. A Bovino consiglio di tenere sempre bene in mente questo proverbio:"Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io". Onofrio Torres

Auguri da

Via Basile, 99/101/117

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PORTO TURISTICO V di Maria Sportelli

LA MONSIGNORE SRL CON FUSILLO E DIVELLA Tutti uniti appassionatamente in un'unica grande società insieme a volti noti dell'imprenditoria polignanese: San Tommaso, Serim, Callea Hanno posato la prima pietra, il Porto Turistico di Polignano a Mare sarà presto una realtà. Lo hanno garantito tutti coloro che erano presenti al momento della messa in scena, il 30 novembre scorso a Cala Ponte. C'erano tutti, come in un film d'horror, a guardare la palameccanica che riponeva un grande masso in uno specchio d'acqua: il sindaco Angelo Bovino, l'imprenditore Vito Fusillo (l'amministratore delegato della CALA PONTE, società mista a prevalente capitale privato appaltatrice della grande opera che si è nel frattempo consorziata alla FIMCO, società facente capo sempre ai Fusillo ndr.), il presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, alcuni rappresentanti del Consiglio comunale e noti imprenditori della zona. Tutti a stringersi mani, ad abbracciarsi quasi avessero vinto al supenalotto. E forse qualcuno di loro il colpo grosso l'ha fatto. Al di là delle frasi di convenienza ("quanto è brava la Regione, quanto è bravo il Sindaco") degli invitati alla cerimonia di benedizione con tanto di acqua santa, noi sappiamo che la storia del Porto Turistico è un intreccio di socie-

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tà matriosca, di interessi economici tra piccoli imprenditori che vogliono diventare grandi e grandi imprenditori che vogliono allargare, senza controllo, sempre più la propria egemonia a Sud di Bari. Bisogna dire, infatti, che il business non è il Porto, quanto la vendita delle villette con posto barca garantito che Fusillo e compagni potranno costruire in località Monsignore, in linea d'aria di fronte al Porto, tra zona Compra e Ripagnola, a nord di San Vito. Questo aspetto è passato inosservato anche a Vendola che ha dato alla Fimco un finanziamento di quasi 7milioni di euro (Fondi PO FERS - Delibera di giunta regioanale: 28 dicembre 2010, n. 3003) per avviare i lavori. Intorno a quest'area circumnaviga, è il caso di dirlo, una società che prende lo stesso nome della contrada. Si chiama Monsignore Srl, abbiamo fatto una visura camerale e abbiamo trovato al suo interno nomi molto noti come Francesco Divella, Vincenzo Divella, Modesto Scagliusi, Giovanni De Biase, Vincenzo Callea e figlie, ma anche la Serim e la San Tommaso di Polignano a Mare, la Fimco di Noci. Tutti uniti appassio-

natamente in un'unica grande società. Ma secondo voi cosa hanno in comune tutte queste persone fisiche e giuridiche? Lasciamo ai lettori le riflessioni, intanto nell'oggetto sociale leggiamo che la Monsignore srl potrà svolgere le seguenti attività: edilizia in generale, compravendita di suoli, terreni, immobili di ogni genere; attività di industria turistica alberghiera nonchè di ristorazione, somministrazione di alimenti e bevande; la costruzione e la gestione di porti turistici ed attività connesse con il settore nautico; attività agraria e agrituristica... e così via. Che dire di più, la prima pietra è stata posta ma - a quanto parrebbe - non certo per interesse pubblico. C'é da chiedersi, infine, perché mai i finanziamenti di cui ha usufruito il Gruppo Fusillo per il Porto non sono stati richiesti dal Comune, che ben avrebbe potuto, ancora oggi, invalidare la svendita fatta delle sue azioni nella società mista? Forse le risposte sono nelle "coincidenze" appena sopra ricordate?

In alto in pagina un momento della posa della prima pietra; sotto i consiglieri comunali e la gente presente; in primo piano gli assessori Scagliusi, De Donato e l'imprenditore Enzo Callea. Nella seconda pagina in alto da sx Vito Fusillo, la ditta concessionaria; al centro con il Sindaco Bovino il presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, sotto in primo piano Giuseppe Saponara dell'associazione Gli Amici del


PORTO, MAMMA REGIONE FINANZIA I FUSILLO

"Siamo una cinquantina di pescatori non professionisti - ha detto Battista Chiarella parlando in rappresentanza dei molti convenuti - e non sappiamo dove andare. Adesso che cominciano i lavori al porto è finita la nostra attività: le barche in mare non scenderanno più, ci hanno rubato una antica tradizione che si tramandava di generazione in generazione. La pesca hobbystica con i gozzi è una realtà che si sta perderdendo". Della stessa opinione Bartolomeo Stoppa: "L'Amministrazione ci ha abbandonato, avevamo costituito anche un piccolo Comitato di protesta, Gli amici del Mare, ma anche questo è alla deriva". "Siamo andati a parlare diverse volte con Sindaco - ha aggiunto il presidente del Comitato, Giuseppe Saponara ci aveva promesso che ci avrebbe tutelato, ma non è stato così. Sono tre anni che l'associazione si è costituita ma a tutt'oggi nulla è cambiato. Nessuno ci ha chiamato. Nessuno si è preso la briga di dire qualcosa o di tutelarci, di spendere una parola nei nostri confronti. Dicono che a Polignano i pensionati vengono tutelati, hanno fatto le associazioni dedicate ai pensionati per giocare a carte senza considerate che non siamo tutti uguali, c'è a chi piace andare a pesca". I pescatori di Polignano non hanno intenzione di demordere, in segno di protgesta, dicono, porteranno le loro barche davanti al Comune. "Abbiamo fatto delle proposte - ha aggiunto Giuseppe Fanelli - da queste parti c'è una bella caletta da sistemare, abbiamo chiesto le autorizzazioni necessarie, ma tutti fanno finta di nulla".

«NON TUTTI I PENSIONATI AMANO GIOCARE A CARTE C'È CHI HA L'HOBBY DELLA PESCA»

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"I lavori di cantieristica finiranno in 14 mesi e l'intervento sarà attivo già dall'estate 2013". Così Vito Fusillo, amministratore delegato della Cala Ponte spa - il consorzio pubblico, ma sopratutto privato che costruirà il tanto atteso Porto Turistico. E' in carica dal 3 novembre 2006, anno in cui la Safiri, società facente capo alla nota famiglia nocese poi inglobata nella FIMCO con una fusione, è diventata titolare di 11.770 azioni del valore di 506.227,70 euro, contro le 104 azioni del Comune, del valore di 4.407,04 euro. Fusillo ha preso il posto di Carlo Luigi Chiodoni, il vecchio amministratore delegato della Cala Ponte, che nella prima società mista con il Comune era azionista minoritario. Un subentro avvenuto, sotto l'amministrazione Di Giorgio, senza una gara ad evidenza pubblica. Fusillo, infatti, ha semplicemente acquistato le azioni di Chiodoni, atto discutibile sul quale nessuno ha fiatato poichè il Comune avrebbe potuto e dovuto esercitare il diritto di prelazione obbligatorio. Una volta dentro la Cala Ponte i Fusillo hanno acquistato anche il resto delle azioni. Di seguito l'intervista. Secondo il contratto firmato con il Comune di Polignano sotto l'amministrazione Di Giorgio, la sua ditta avrebbe dovuto ultimare i lavori nei 18 mesi successivi? "Non è vero, quando è stato fatto il Consorzio dovevamo ancora ottenere

tutte le autorizzazini, in tutta Italia la media di realizzazione dei Porti e dai 4 ai 5 anni". Quanti posti barca ci saranno? Saranno venduti singolamente o nel pacchetto residenziale? "Complessivamente sono 340 e non saranno venduti bensì saranno affittati perchè noi abbiamo la concessione demaniale, sono spazi da 6 metri a 25 metri". Dott. Fusillo, secondo ciò che ci hanno detto i due Sindaci (Di Giorgio e Bovino) che si sono susseguiti in questi anni, il comune di Polignano ha venduto alla sua società la maggioranza delle azioni della Cala Ponte, rinunciando ad essere socio maggioritario, perchè non ha i soldi per realizzare il Porto. Lei, però, a quanto pare ha atteso di ricevere i finanziamenti regionali per porre la prima pietra. "Intanto gli investimenti sono due, la parte portuale e quella alberghiera, complessivamente 27milioni di euro dei quali 7 già investiti e spesi dalla mia azienda. La Regione Puglia ha messo a disposizione altri 7 milioni, praticamente il 30%, dunque diciamo grazie anche alla Regione, così con questo investimento recuperemo gli anni che abbiamo perso fino ad oggi". Per cui, a conferma di quanto sopra, se non c'era la Regione a finanziare chissà quando avrebbero cominciato.

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« Non lasciate che vi rubino i sogni. Seguite il vostro cuore, accada quel che accada» J. Canfield

Sotto l'albero l'intervista

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QUANDO I PACCHI SI FANNO IN POLITICA Intervista al consigliere Salvatore Colella, un escursus fuori e dentro il Consiglio

Salvatore Colella

Dice di amare molto l'estate, come non essere d'accordo con lui visto che a Polignano a Mare, soprattutto durante la bella stagione, sembra di stare sempre in vacanza. Da anni cavalca l'onda politica, ha 55 anni e da 37 anni siede sui banchi del Consiglio Comunale, alle malelingue che lo accusano di essere un matusalemme, risponde con sarcasmo dimostrando con i fatti come certa esperienza politica sia indispensabile per fare della buona politica. Parliamo del consigliere Salvatore Collela, abbiamo deciso di intervistarlo perchè di fatto conserva la memoria storica di questa piccola cittadina. Consigliere, ha vinto il biglietto per un viaggio, ma ha l'obbligo di portare con sè uno dei suoi colleghi del Consiglio. Con chi partirebbe? E con

chi non partirebbe mai e perchè? "L'ultimo viaggio l'ho fatto con Domenico Vitto, siamo andati sù al Nord, e mi sono trovato bene; sono diversi quelli con cui non partirei mai, se proprio devo fare un nome, penso a Dino Lamanna, non saprei di cosa parlare". Cosa non deve mai mancare nella sua valigia? "La biancheria intima. Sono molto meticoloso e fissato". Qual è l'ultimo libro che ha letto? "Non mi piace molto leggere, leggo i giornali i quotidiani, mi appassiona più conoscere ciò che serve per la quotidianità. L'on. Pino Pisicchio (vicesegretario nazionale e capogruppo alla Camera dei Deputati dell'API) mi regala sempre i suoi libri, ma devo essere sincero nonostante le interessanti argomentazioni faccio fatica a leggerli". Ma da bambino cosa sognava di fare? "Desideravo fare le cose che faceva mio padre Modesto, era un bravo agricoltore, molto intelliegente e onesto, e mi sarebbe piaciuto seguire le sue orme. Poi per un problema alla schiena ho intrapreso un'altra strada, oggi non c'è giorno che non vado in campagna". Si dice che Polignano sia una vecchia masseria, pensa che sia ancora così? "Polignano non è mai stata una masseria, bensì una ridente cittadina, magari un po' pettegola, molto agricola e poco marinara. Poichè pur essendo sul mare

non ha un contatto diretto con esso, come Mola, Monopoli che sono nel Mare, è qui la grande differenza tra noi e loro. La svolta a Polignano l'abbiamo registrata negli anni '90, all'epoca nel '97 ero il presidente del Consiglio comunale, abbiamo sistemato il Ponte, il Lungomare, il centrostorico. Sono orgoglioso di aver contribuito a questo passaggio. Se oggi Polignano si definisce turistica, è anche grazie a tutto questo lavoro al quale ho contribuito. Adesso con il porto arriva la ciliegina sulla torta. Se viene completato nei tempi previsti, Polignano come città turistica non potrà invidiare nulla a nessuno." Facendo un conto a memoria d'uomo, ma quanti Consigli comunali ha parteciapato? "Il conto non l'ho mai fatto, ma credo che sono stato colui che ha fatto meno assenze, solo il maldischiena mi ha fermato, in qualche caso". Ci può confessare chi viene in Consiglio a riscaldare il banco? Ci fa qualche nome di chi, da sinistra e destra, non fa mai interventi? "Sono un signore non rispondo, ognuno si assume le responsabilità davanti al corpo elettorale delle cose che dice e delle cose che non dice. Ci sono alcuni consiglieri che dicono così tante stupidaggini che farebbero più bella figura a stare zitti". La accusano di essere troppo datato, non è ora di fare spazio ai gio-

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vani? "Di persone datate in Consiglio ce ne sono diverse, a destra e sinistra, ma devo ammettere che sono le uniche che riescono a fare ragionamenti sensati. I nuovi non esistono, quando parlano fanno danni a se stessi e alla città. Parlano giusto per dire che hanno parlato. La lunga militanza, invece, è un valore aggiunto non è un fatto negativo, bisogna essere nuovi nelle idee. Se fosse per me, programmerei dei corsi di formazione per gli amministratori, la maggioranza dei consiglieri non sa cosa vota, è ciò è molto grave. Considerata questa mancanza chi ha la conoscenza riesce a far approvare di tutto". Qual è il peggior difetto di un uomo? E di una donna? "Non credo ci sia una differenza tra un uomo e una donna, i difetti sono soggettivi. Uno dei peggiori lo possiamo leggere nei comandamenti....". Sotto l'albero cosa le piacerebbe trovare. "Mi manca il rapporto di amicizia con le persone, quando la gente era più povera e umile stavo meglio, non so come spiegare. Vorrei un po' di umanità". Ma un bel pacco l'ha mai fatto a qualcuno? "Sì, ma solo in politica ed era molto meritato".


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Buon appetito

l.sportelli@lavipera.it

«Non c'è amore più sincero di quello per il Cibo» G. B. Shaw

di Lucrezia Sportelli

Profumo d'Oriente

CRESPELLE AI PORCINI

Riso orzo e farro in salsa di peperoni e tofu Chi ha detto che un piatto vegetariano non possa essere gustoso e ricco di proteine e calcio? La risposta viene dall’Estremo Oriente e si chiama tofu. Questo alimento deriva dalla cagliata del latte di soia ed è considerato dai nutrizionisti un ottimo sostituto della carne. Ecco un esempio appetitoso: riso, orzo e farro in salsa di peperoni e tofu. Grigliate i peperoni, spellateli e tagliateli a quadretti. Mondate e tritate lo scalogno, adagiatelo in una casseruola con 2 cucchiai di olio d’oliva, fatelo appassire e

aggiungete i 3 cereali. Fateli tostare per qualche minuto. Aggiungete del brodo vegetale, la bustina di zafferano, il sale e il pepe. Lasciate che i cereali terminino la cottura. Tagliate il tofu a cubetti e ponetelo in una padella antiaderente con due cucchiai di olio d’oliva e i peperoni. Fateli rosolare e aggiungete un mestolo di brodo. Quando la salsa si sarà ristretta, aggiungete il prezzemolo tritato, sale, pepe e incorporatela con i 3 cereali, facendo saltare il tutto qualche secondo. Servite guarnendo i piatti con dei ciuffi di prezzemolo.

INGREDIENTI • Ingredienti: brodo vegetale; 100 gr di farro; 4 cucchiai di olio d’oliva; 100 gr di orzo perlato; pepe; 1 peperone giallo o rosso; prezzemolo; 100 gr di riso; sale; 1 scalogno; 180 gr di tofu; 1 bustina di zafferano.

60 gr di farina di grano saraceno; 35 gr di farina bianca; 1 uovo; 1 albume; 1.5 l di latte; burro; peCiliegie candite, Grand Marnier, 1 Pandoro, ribes rosperoncino; 150 gr di prosciutto cotto affumicato; si, zucchero a velo. Per la crema: Farina 50 gr, latte 150 gr di fontina; 300 gr di porcini; 4 cucchiai 500 ml; uova 6 tuorli; vaniglia 1 baccello; zucchero d’olio; 1 spicchio d’aglio; 1cucchiaio di prezzemo150 gr. lo tritato; 2dl di besciamella; 3 cucchiai di Grana Per la crema: fate bollire il latte (tranne mezzo bicchiePadano grattugiato; sale; pepe. re) con la vaniglia. A parte lavorate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema spumosa. Togliete la Per le crespelle: mescolate le 2 farine. Unite il peperoncivaniglia, versate un terzo del latte tiepido e incorporate no, l’uovo, l’albume, il latte, 2/3 cucchiai di acqua e il sala farina setacciata. Mescolate energicamente. le. Lasciate riposare il tutto per un’ora. Con il composto Aggiungete nella casseruola, poco alla volta, il compoottenuto, preparate le crespelle, cuocendole in un pasto di uova, farina, zucchero e latte. Fate addensare medellino antiaderente imburrato. Fate trifolare i funghi scolando continuamente. Decorazione del pandoro. affettati per 20 minuti nell'olio, con uno spicchio d'aglio, Lavate i ribes, togliendo ogni singolo frutto dal grappolo. sale, pepe e il prezzemolo. Disponete le crespelle sul taTagliate a fette il pandoro, in modo da ottenere delle segliere. Farcitele con il prosciutto, la fontina a fette e i zioni a forma di stella. Bagnate le varie fette con il Grand funghi. Ripiegate ogni crespella in 4 e disponetela in una Marnier e ponete la fetta più larga su un piatto da teglia sul cui fondo avrete distribuito un velo di besciaportata: mettete al centro un cucchiaino colmo di crema mella. Nappate le crespelle con la besciamella rimasta e pasticcera, poi coprite con un’altra fetta, facendo cospargetele di Grana e fiocchetti di burro. Cuocete in attenzione ad intersecare le punte delle stelle. Ripetete forno già caldo a 180° per 25 minuti. la stessa operazione con le altre fette. In cima all’alberello ponete mezza ciliegia candita e sopra una pallina di ribes intinta nella crema pasticcera. Adagiate i ribes su tutto l’alberello. Cospargetelo di zucchero al velo.

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Il sapore della tradizione e della innovazione

Il panettone artigianale de La Crepe Soffice, profumato, morbido e inebriante. E' ciò che abbiamo pensato quando, abbiamo assaggiato il panettone artigianale de La Crêpe di Vito Bovino, a Conversano in Via Florenzo Iaia, n.7. Lievitato naturalmente secondo il metodo tradizionale, ci ha lasciato senza parole, anche perchè eravamo troppo impegnati a mangiarlo. Una bontà è dire poco. Accanto ai gusti tradizionali, Vito Bovino riesce ogni volta a stupirci: il panettone alla melacotogna è davvero qualcosa di speciale. Dovete provare a degustarlo appena riscaldato. Oppure quello ai fichi secchi e vincotto, o ancora per gli amanti del cioccolato, quello con le gocce di cioccolato fuso... . La Crêpe ci ha conquistato, così siamo andati via carichi di panettoni da regalare ad amici e parenti, certamente a Natale faremo una

Nella foto a sinistra i cornettini salati

bella figura perchè la qualità vince sempre. La Crêpe per tutti i gusti e tutte le occasioni, a Conversano in via Florenzo Iaia, 7. Tel: 0804951336

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Appuntamenti

m.donghia@lavipera.it

FIERA SUONI MEDIMEX Quando: 24/27 novembre Dove: Bari, Fiera del Levante Info: MEDIMEX c/o PUGLIASOUNDS, via Imbriani, 67 Bari: Tel 080.5243000; http://www.pugliasounds.it/medimex

Medimex è la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, organizzata da Puglia Sounds programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale - con l’obiettivo di favorire la relazione tra mercato musicale regionale, italiano ed europeo e di sostenere lo sviluppo dell’intero comparto. Una borsa mercato musicale che si svilupperà in oltre 8.000 mq di spazio espositivo, ospiterà 150 stand e 1000 operatori nazionali e internazionali. Previsti 4 spazi dedicati a showcase e concerti selezionati che coinvolgeranno artisti pugliesi, italiani e internazionali e 4 aree dedicate a convegni internazionali, presentazioni, workshop e incontri d’autore.

di Mimmo Donghia

CINEMA STOP ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Quando: 25 novembre 2011 Dove: Multisala Vignola, Polignano Ore: 20.30 Costo: 4 euro

Il 25 novembre ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A Polignano, l’associazione “Safiya” ricorderà questa data con la visione del film di Iciar Bollain “Ti do i miei occhi”. Dopo la proiezione, avrà luogo un dibattito sul film e sul problema della violenza di genere. Il Centro Antiviolenza “Safiya”, attivo da sette anni, invita le amministrazioni locali, il governo regionale e quello italiano ad investire sui Centri Antiviolenza quali risorse per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, e chiede al governo italiano di sottoscrivere la Convenzione Europea per la prevenzione e lotta contro la violenza alle donne, già firmata da 16 Paesi.

Idea MAS - Musica Arte Spettacolo Via San Lorenzo, n. 47 - Conversano (Bari) libro. Info: 080495.5219, cell. 334.9940074

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identità.

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«Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri» Robert Baden-Powel

CONCERTI

STEVE POTTS IN TOUR A MONOPOLI

Quando: 25 novembre 2011 Dove: masseria Spina, Monopoli Ore: 20.30 Info 080/930.36.07

Prosegue sino al 17 dicembre al conservatorio “Nino Rota” di Monopoli la seria di iniziative per i 100 anni della nascita del maestro Nino Rota e i 40 della fondazione del conservatorio. Venerdì 25 novembre 2011, è in programma un appuntamento unico per gli amanti del jazz, che potranno gustare le note del grande sassofonista Steve Potts in «(Re)Compositions». Steve Potts & Gianni Lenoci Hocus Pocus 4. Altro evento venerdì 2 dicembre, alle 20.30, nella sala convegni della masseria Spina: il concerto «Un amore di contrabbasso» a cura di Michele Cellaro.


LA CULTURA DELL'OSCURANTISMO Degirardis: "Le associazioni di Polignano sono finite nel dimenticatoio"

V CULTURA l'opinione BONGIOVANNI TRA MISTERI E DUBBI

"Bovino mente sapendo di mentire". Così Modesto Degirardis replica al Sindaco di Polignano che sulle pagine dei giornali si vanta di aver portato a Polignano il Festival del "Libro Possibile". "Un festival che è arrivato qui a Polignano - ricorda Degirardis - nel 2005 con la IV edizione, grazie al rapporto personale che avevo con l'associazione ARTES e con Gianluca Loliva e Michele Campanella. Le precedenti edizioni si erano svolte a Castellana Grotte. L'unica stelletta che Bovino può mettersi in petto, parlando di ciò che ha fatto nell'ambito delle opere pubbliche, è la piazzetta di via Mazzini, per il resto il buio completo in ogni settore. Parlo dell'oscurantismo in cui è caduta la Cultura, di come nel corso di questi anni sia stato frantumato il rapporto con il territorio, ed in modo particolare con le associazioni che sono sempre state parte attiva e operativa della città. Eppure la cultura è il nostro futuro, questa può creare occasioni di lavoro per i giovani. Nulla di tutto questo è arrivato dall'attuale assessore, la De Donato, che vediamo molto impegnata, invece, a tutelare il posto di qualcuno della sua famiglia. L'ultima volta che le associazioni sono state coinvolte fattivamente risale al periodo in cui io ero assessore alla Cultura, Spettacolo, Istruzione,Turismo. Mi ricordo di una delibera che adottai, la n. 214/1-12-2005, con la quale, coinvolgendo tutte le associazioni del territorio, sviluppammo una programmazione della stagione teatrale d'eccellenza. Ci consentì di aumentare il pubblico presente, di va-

lorizzare gli artisti locali e di ridurre i costi a carico dell'Ente. Avevamo la possibilità di scegliere autonomamente gli spettacoli (con grandi nomi come Endel, Rossi...), senza essere vincolati al Teatro Pubblico Pugliese, invitando le associazioni locali a collaborare. A carico dell'Ente, c'era il nolo del teatro, service, audio-luci, SIAE, le associazioni si accollavano il costo degli artisti. Un sistema che fu molto apprezzato anche perchè avevamo la possibilità di affrontare tematiche come la migrazione, a me molto cara. A testimonianza di ciò ci sono i documenti, diverse le associazioni coinvolte: Artes, P. Galluzzi, Insolisuoni, Marajà, Musicainsieme, Icona, U Castarill, Rete Radieresc, Zelig, Circolo Filatelico Neapolis, Unitalsi, Ass. Catt. Santissimo Medici, Confraternina del Purgatorio, Aido, l'Approdo, Circolo Didattico San Giovanni Bosco, Circolo Didattico Rodari. Lo stesso presidente del Teatro Pubblico venne a complimentarsi con noi, e con l'idea di non perdere Polignano a Mare quale centro di grande fermento culturale, propose al Comune di rientrare nel TTP con l'obiettivo di sostituirsi all'Ente nel supportare le associazioni e valorizzare gli artisti locali. Quando siamo andati via, purtroppo, tutto è tornato come prima... Pensando al futuro, invito le associazioni a non desistere, se saranno vicine al centrosinistra non finiranno certamente nel dimenticatoio, costruiremo insieme un percorso di valorizzazione della nostra amata cittadina".

Ha sollevato un vero polverone la visita, il 10 dicembre scorso, dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni. Contattato da esseri di altri mondi e coinvolto nella storia sul tanto discusso segreto di Fatima. Misteri. Tanti svelati e documentati con dovizia dal professor Pier Giorgio Caria. Molte le domande che ci siamo fatti sull'argomento, alcune sono riportate di seguito, che non è stato possibile fare e alle quali attendiamo una risposta telematica.Torneremo sugli affascinanti misteri discussi nell'incontro di Villa Anthos a Polignano. Le commistioni fra religione e scienza ai limiti del fanta e dell'imperscrutabile che tanto appassionano le generazioni, come la mia, cresciute con Lucas e Spielberg. Qualche domanda al signor Bongiovanni: Chi sarebbero i figli di Satana di cui lei parla? Quali Vangeli preferisce? Quelli della chiesa burocratizzata che contesta o anche gli apocrifi? Esiste la necessità, secondo lei, di adattare il mistero degli ufo attorno a qualcosa di più conosciuto e popolare come le religioni? Conosce contattisti di altre confessioni religiose? Lei è davvero entrato in contatto con forme di vita extraterrestri? Nel prossimo numero le risposte. N.G.

Diana, una tradizione italiana

Via Anemone, n.40 (centro storico) Polignano a Mare (Bari) Cell.3407256518

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«E' in te l'illusione di un giorno. Giungi come rugiada sulle corolle. Scavi l'orizzonte con la tua assenza, Eternamente in fuga come l'onda» Pablo Neruda

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Focus “IL CAMMINO E IL PELLEGRINO” Mario Giannini

MIRANDO STORY: VITA E OPERE DEL FINOGLIO La storia del grande pittore raccontata da Mario Giannini Mirando Story, Editore “Il Galiota”. Pagine 150, foto Nico Nardomarino. Supplemento trimestrale del periodico “Il Galiota”. Raccontare è un mestiere difficile. Creare un personaggio è impresa ardua e il grado di difficoltà aumenta in alcuni generi letterari. Pensiamo alla biografia. Come si può raccontare, ad esempio, la vita di un artista del Seicento senza restare intrappolati in una fitta trama di dati storici, biografici ed artistici? Questa riflessione sorge spontanea iniziando la lettura di “Mirando Story”, ultima fatica dello scrittore conversanese: un racconto della vita e delle opere del grande pittore Paolo Finoglio, soprannominato “Mirando”, da cui il titolo dell’opera, anglofono e accattivante. Il libro si snoda in 22 capitoli scanditi da un

sul Comodino

ingente apparato iconografico che riproduce le principali opere del pittore. Una figura che l’autore ama e che per questo tratta familiarmente, quasi dialogandovi a distanza. Giannini, in sole 150 pagine, scritte in uno stile piano ed elegante, riesce a racchiudere la storia di Mirando. Partendo dagli anni della formazione, descrive l’approdo del Finoglio alla corte del Guercio delle Puglie, non trascurando una concisa ed efficace descrizione delle suggestioni pittoriche e del clima culturale e politico dell’epoca, esemplificato dalla storia della famiglia Acquaviva. Passando per la meraviglia delle opere principali del Finoglio, il viaggio di Giannini si conclude con il capolavoro di Mirando: le 10 tele ispirate alla “Gerusalemme Liberata”, summa della sua esperienza artistica e della sua vicenda umana. Un libro consigliato a tutti, grazie alla facilità di lettura e alla completezza delle informazioni, che ci introducono alla conoscenza dell’immensa eredità artistica del “nostro” Mirando. Wu. Mei

Autrice: Gladis Alicia Pereyra. Piero Manni Editore, 2011, 18 euro. Il romanzo è ambientato sullo scorcio del Duecento, periodo di profonda crisi e di trasformazione per Firenze, allora Fiorenza, città industriosa ma anche sconvolta da violente lotte intestine. Qui si svolge la vita di quattro adolescenti, che intraprendono la rischiosa avventura di diventare adulti tra mille difficoltà. Forze ineluttabili stravolgeranno i loro destini che i padri avevano tracciato fin dalla loro nascita e la vita dei quattro giovani percorrerà sentieri insospettati, nella città dilaniata dalle lotte tra i guelfi Bianchi e Neri. Il romanzo, insieme a un’accurata quanto godibile ricostruzione di scenari e abitudini della Firenze basso-medievale, propone riflessioni che non conoscono tempo, sui meandri, a volte molto contorti, dei sentimenti, sulle oscure fonti della violenza e della creatività e sull’impossibile possesso della verità.

I CONSIGLI DI PUGLIAVOX L’autrice

«Confini violati»

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«Lo sbaglio»

Autore: Nicola D’Agostino Editore: Adda Pagine: 256 Prezzo: 15 euro

Autore: Flavia Piccinni Editore: Rizzoli Collana: La Scala Pagine: 312 Prezzo: 18,50 euro

Chiara Secci è una studentessa, figlia di un antiquario e di una insegnante di liceo. La sua vita si consuma tranquilla, finché qualcuno imprime agli eventi una direzione forzata e tutto cambia in modo irreversibile. I contorni delle cose sfumano, insieme a quelli dell'io. Saranno altri equilibri, più instabili, a prendere il posto delle antiche certezze illuminando i dubbi. Violando definitivamente i confini.

L’autrice, nata a Taranto nell’86, raggiunge con quest’opera la maturità espressiva. Il libro racconta di Caterina, studentessa di Farmacia e giocatrice di scacchi. La sua vita procede incasellata secondo le regole consuete, fino a quando una variabile non sconvolge tutto. A volte la vita stessa è una crudele partita a scacchi in cui anche la mossa più insignificante può essere fatale…

«E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco»

«Sulla strada per Corleone»

Autore: Eva Clesis Editore: Newton Compton Collana: Anagramma Pagine 183 Prezzo: 9,90 euro

Autore: Petra Reski Editore: Ambiente Collana: VerdeNero Pagine 304 Prezzo: 17 euro

Manuel è un adolescente eccentrico, Valeria è emarginata da tutti perché obesa. I due sono i facili bersagli delle angherie dei bulli della scuola. Le loro vite si muovono e si intrecciano con quelle degli altri protagonisti. Ognuno di loro è a un passo dalla resa dei conti, che giungerà un sabato mattina, durante la manifestazione contro la riforma scolastica. Sarà il giorno del riscatto?

“Avevo 20anni quando mi infilai in una vecchia Renault 4 e andai da Kamen a Corleone. Solo perché avevo letto Il Padrino”. Così ha inizio il racconto di Petra Reski, affermata giornalista tedesca. Un tour contemporaneo dove, alla spensieratezza, subentra la coscienza di un dato drammatico: l’interferenza della mafia nell’economia italiana ed europea.

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Gladis Alicia Pereyra è nata in Argentina, a Cruz del Eje, una cittadina della provincia di Cordoba. È figlia di un’italiana e di un giornalista argentino di origine basca. Dopo la morte del padre, l’autrice si trasferisce a Cordoba, dove vive con la madre, due sorelle e la nonna materna. Quest’ultima le insegna ad amare l’Italia e, da allora, l’autrice coltiva il sogno di tornare nel Bel Paese. Nel 1973 si trasferisce a Roma, dove ancora oggi vive e lavora. Pubblica articoli e brevi saggi di storia medievale sulla rivista on-line dell’associazione culturale “Clara Maffei”. “Il cammino e il pellegrino” è il suo secondo romanzo.


«Il successo racchiude in sé i semi del proprio declino, e anche lo sport non viene risparmiato da questa legge.» Pierre de Coubertin

Sport è vita V di Annabbella Vitti

CROLLA LA SQUADRA DI MANCINI, LA PRO S’IMPONE CONTRO LA CAPOLISTA! U.S. BENE CONTRO V. CASTELLANA E RUVO, CRISI SCONGIURATA? CALCIO A 5 - Volendo utilizzare un termine borsistico, ormai tanto frequente nel vocabolario odierno, potremmo definire in forte rialzo le quotazioni dell’U.S. Polignano. Il team di Mastrocesare, dopo lo sciagurato mese di novembre in cui ha collezionato ben 3sconfitte ed 1 pareggio, sembra finalmente fuori dalla crisi, e gli ultimi due risultati lo testimoniano palesemente; ma guardiamoli nello specifico: dopo il patatrac sul campo dell’Andria C5 (4-3) con il quale ci eravamo congedati nello scorso numero, il club rossoverde è tornato a macinare punti, prima contro la Virtus Castellana abbattuta per 6 reti a 3 al Pala Gino d’Aprile di Polignano, match almeno sulla carta agevole e facilmente pronosticabile visto l’ultima posizione occupata dagli avversari, poi pareggiando per 0-0 sull’insidioso campo dell’Atletico Ruvo. Nel complesso la prestazione fornita dall’organico rossoverde è stata finalmente all’altezza delle aspettative, compattezza, ottimo gioco, tanto movimento e soprattutto molti meno errori e cali di concentrazione. Attualmente l’U.S. Polignano occupa la 9° posizione in classifica a 20 punti, un ottimo piazzamento anche se già a partire dal prossimo turno gli uessini saranno chiamati ad un nuovo durissimo esame, sabato prossimo infatti al Pala Gino d’Aprile arriva l’Alberto C5, quinta forza del campionato distanziata di sole due lunghezze.

POLIMNIA - Passo falso per la Polimnia calcio abbattuta a suon di gol nel suo ultimo incontro di campionato, colpo della Pro Polignano che s’impone un po’ a sorpresa contro la capolista. Partiamo proprio dalla Polimnia calcio, la squadra rossoverde che durante la settimana aveva annunciato tramite il proprio portale multimediale “Polimniacalcio1981.it” i nuovi acquisti (tra cui figurano Domenico Ancona classe 1992, ed il polignanese Giovanni Antonicelli ex Castellana Grotte), si fa superare per 4 reti a 0 dal San Severo; una durissima sbandata per la squadra del duo Mancini-Ancona, giunta probabilmene in uno dei miglior momenti stagionali dei rossoverdi, la scorsa domenica infatti, la Polimnia Calcio era riuscita a disfarsi del Castellana dell’ex capitano Biasi, per 2 reti a 0. Malgrado questo stop improvviso, i rossoverdi si godono l’attuale 4° posizione, che tradotto in termini meramente calcistici vuol dire piena zona play-off. PRO POLIGNANO - Ottime notizie giungono inoltre anche dalla Pro Polignano, il club di Muserra, dopo aver fallito il match-salvezza contro il Pro gioia (impostosi per 2-1) era sull’orlo del baratro, l’aria si era fatta davvero tesa, e in molti già temevano il peggio, e invece contro ogni pronostico i rossoverdi sono riusciti ad imporsi per 2 reti ad 1 contro la capolista Nuova Montalbano Calcio. Sebbene la Pro Polignano occupi ancora l’ultima posizione in classifica, la vittoria contro la prima della classe ha sicuramente galvanizzato l’ambiente e restituito un po’ di fiducia nei propri mezzi a tutta la squadra. Intanto domenica prossima, si va sul campo del Gravina, in un match che si profila determinante per le sorti della classifica, inutile ripetere che i 3 punti sarebbero fondamentali per Muserra & Co., noi d’altronde siamo convinti che alla luce dell’ottima prova fornita, centrare la vittoria sia più che possibile.

ATLETICA POLIGNANO MILELLA 3° AL CORRIPUGLIA Grande risultato per l'Atletica Polignano anche alla Maratona di Firenze, dove gli atleti hanno fatto una gara intensa e difficile. Ecco i risulati: Domenico Baccaro 3h33m06s, Giuseppe Teofilo 3h49m39s, Vincenzo De Girardis 4h19m03s (foto in pagina). Mentre nel Corripuglia, il 3° posto su circa 1400 partecipanti è andato a Francesco Milella. Si conferma l'impegno e il sacrificio che ciascuno di loro mette negli allenamenti e nella preparazione. L'Atletica vorrebbe aprire anche una sezione femminile, chi fosse interessato può contattare la redazione de la Vipera: info@lavipera.it.

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