ANNO LI - N. 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2011 (parziale)

NOTIZIARIO DI ROVASENDA - Bimestrale - Sped. in A.P. art. 2 comma 20 lettera c legge 19-7-97

LA TORRE NOTIZIARIO DI ROVASENDA

ANNO LI - N. 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2011

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NOTIZIE, INDIRIZZI ED ORARI UTILI (*)

PARROCCHIA S. MARIA VERGINE ASS. TEL. 0161-856134 parroco: don CRISTIANO FORMAGGIO

• SANTE MESSE Feriali: 20,30 Sabato e pre-festivi: 20,30 Domenica: 11,30 • “Opera del Suffragio”: RITA CORRADINO e MARY BARILE UFFICI Lunedì 10,30-12,30; Martedì 10,30 -12,30 / 15,00-17,00; Mercoledì 8,30-12,30; Giovedì 10,30 -12,30 / 15,00-17,00; Venerdì 10,30-12,30.

Sig. SINDACO Riceve tutti i mercoledì dalle 10,30 alle 12,30 o in altri giorni previo appuntamento.

• SEGRETARIO Comunale Riceve il mercoledì ed il venerdì dalle 9,00 alle 11,00.

• UFFICIO TECNICO COMUNALE Consulente Geom. Giorgio Bertotti Riceve il mercoledì dalle 10,30 alle 12,30 • ASSISTENTE SOCIALE Signora Stefani Maria Cristina Riceve il martedì dalle 14,30 alle 17,00

ed il giovedì dalle 10,30 alle 12,30 •

•

CARABINIERI Pronto Intervento: 112 SOCCORSO PUBBLICO DI POLIZIA: 113 VIGILI DEL FUOCO Pronto Intervento: 115 EMERGENZA SANITARIA Pronto Intervento: 118

NUMERI UTILI VARI UFFICIO POSTALE Piazza Libertà SCUOLA ELEMENTARE Piazza Libertà, 1 SCUOLA MATERNA Via Gattinara

IL CALL CENTER di TRENITALIA 892021 È ATTIVO 24 ore su 24 per informazioni sugli orari dei treni e per l’acquisto dei biglietti.

ORARIO TRENI PER NOVARA Giorni festivi Giorni feriali

Rovasenda(P) Novara(A) Rovasenda(P) Novara(A) 6,52* 7,27 6,59 7,29 7,22 7,52 8,31 8,55 8,00 8,36* 9,17 9,44 11,11 pullman** 12,00 12,24 12,50 12,24 12,50 15,26 15,52 14,20 14,54 15,30 15,54 17,25 17,50 17,11 17,45 19,26 19,52 18,19 18,45 * Il treno ha destinazione finale Milano 18,55 19,30 Porta Garibaldi con arrivo alle ore 8,06 ** sabato escluso

ORARIO TRENI PER SANTHIà Giorni festivi Giorni feriali

NUMERI DI EMERGENZA

• • •

 Presso il Servizio di Medicina Legale a Gattinara (Ospedale) si effettuano anche le seguenti prestazioni: patentino ciclomotore; patente A/B/C/D/E; patente nautica; idoneità porto d’armi; contrassegno parcheggio; cessione V stipendio; conduzione caldaie generatori di vapore e gas tossici; patente fuochino; idoneità autoriparatori; esenzioni cinture; collocamento obbligatorio; idoneità al lavoro; maternità obbligatoria; maternità anticipata; certificazioni varie.  Presso lo sportello “scelta e revoca del medico” dell’Ospedale di Gattinara è possibile consegnare le domande di invalidità civile, L. 104 etc, così da evitare di recarsi a Borgosesia presso la Segreteria. orario dei treni

MUNICIPIO DI ROVASENDA - TEL. 0161-856115

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La Torre 6/2011 2/2011

0161-856131 0161-856364 0161-856233

SERVIZI SANITARI - OSPEDALI - EMERGENZE MEDICHE •

FARMACIA di Rovasenda 0161-856298 lunedì, martedì, giovedì e venerdì: 9,00-12,45 / 16,00-19,30 mercoledì e sabato: 9,00-13,00; domenica: chiusura totale

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CASA DI RIPOSO BERAUD: 0161-856897

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OSPEDALI Biella: 015-35031 - Vercelli: 0161-5931 Borgosesia: 0163- 203111 - Gattinara: 0163- 822111 Santhià: 0161-9291

• AMBULATORIO di ROVASENDA –Via Garibaldi Dott. Antonio Eglione – cell. 338- 2613476 •

GUARDIA MEDICA, Arborio 0161-86384 - Prefestivo: 14 - 20; Festivo: dalle ore 8 alle ore 20; Notturno: tutti i giorni dalle 20 alle 8 anche per prescrizioni di farmaci, per le emergenze vale il 118

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AMBULATORI della MEDICINA LEGALE

Rovasenda(P) 6,29 pullman 6,48 pullman 7,41 8,43 pullman 12,38 13,45 pullman 14,43 15,58 16,35 pullman 18,18 19,01 19,56 20,40

Santhià(A ) Rovasenda(P) Santhià(A 7,01 7,41 8,00 7,20 12,01 12,16 8,00 18,18 18,34 9,15 19,56 20,11 13,00 20,40 20,55 14,17 15,03 16,14 17,07 18,34 19,18 20,11 20,55

ORARIO TRENI PER BIELLA Giorni feriali Giorni festivi Rovasenda(P) Biella(A) Rovasenda(P) Biella(A) 6,51 7,27 8,31 8,55 8,01 8,26 10,31 10,55 10,02 10,27 13,31 13,52 12,57 13,22 16,31 16,54 13,55 14,25 18,34 18,58 16,48 17,12 20,32 20,54 17,52 18,24 21,40 22,01 18,54 19,18 20,48 21,00 21,40 22,05

ORARIO TRENI PER ARONA Giorni festivi Giorni feriali

Varallo 9/10,30 Via C. Battisti, 35 Tel. 0163-203818

Rovasenda(P) Arona(A) Rovasenda(P) 8,56 6,55 7,41 14,10 8,56 9,38 18,01 12,55 13,38 19,00 14,10 15,00 14,59 15,45 16,56 17,44 18,01 18,43 19,00 19,44 21,14 pullman 22,23

Gattinara 9/10,30 C.so Vercelli, 159 (Ospedale)

(*) La Redazione de “La Torre” non si assume responsabilità rispetto a variazioni di indirizzi, orari, o altro di cui non abbia avuto conoscenza.

MAR. MER. GIOV. VEN.

Borgosesia Via Marconi 30 14/15,30 10/11,30 Tel. 0163-203422 0163-203457

Arona(A) 9,38 15,00 18,43 19,44

conversazione

La Torre 6/2011

LA TORRE NOTIZIARIO DI ROVASENDA

Periodico bimestrale ANNO LI - N. 6 novembre-dicembre 2011

Redazione e Amministrazione

Rovasenda, Piazza Castello, n. 3 Telefono e Fax 0161 856134 DIRETTORE Don Cristiano Formaggio DIRETTORE RESPONSABILE Maria Grazia Calzoni REDAZIONE Dario Pansarasa

Registrato al Tribunale di Vercelli n. 194 del 24/10/1979 Stampa: Artigiana S. Giuseppe Lavoratore Coop. Sociale Via Tigrai, 1 - Vercelli Tel. 0161/502.906 - Fax 0161/267619 E-mail: grafica@arsgla.191.it Spedizione in A.P. art. 2 comma 20, lettera c, legge 19-7-97 Filiale di Vercelli

Sito internet: http://www.rovasendalatorre.it a cura di Saimone Zampieron

SOMMARIO CONVERSAZIONE............................................. 3 VITA PARROCCHIALE ................................... 4-9 VITA CIVICA ................................................ 10-21 riceviamo e pubblichiamo ............. 22-26 VITA SCOLASTICA ..................................... 27-28 DALLA PRO LOCO ..................................... 29-31 GEMELLAGGIO ............................................... 32 QUA E LÀ...................................................... 33-36 LA PAGINA DEI GIOVANI............................... 37 LA PAGINA DELL’AGRICOLTURA............ 38-39 LA PAGINA SPORTIVA..................................... 40 PONTCHARRA NEWS...................................... 41 LA PAGINA DELLA POESIA ........................... 42 MATRIMONI ..................................................... 43 ANAGRAFE.................................................. 44-46 In questo numero hanno collaborato: Valentina Barbero, Mary Barile, Arnaldo Colombo, don Cristiano, Fabio Di Palma, Vanna Fornara, Michela Gavinelli, Mariagrazia Goio, Piera Mazzone, Bruna Pansarasa, Dario Pansarasa, Federica Piccioni, Roberto Roggero, Silvano Rubinetto, Ileana Vezzù, Saimone Zampieron, le maestre Paola e Michela.

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Conversazione Rovasendesi, mi è caro trattenermi un po’ con voi nelle imminenti feste natalizie e sul principiare del nuovo anno, per parlarvi amichevolmente delle mie consolazioni e delle mie croci del 2011 e per manifestarvi le mie speranze per il 2012.

Le mie consolazioni Tra me e voi, o parrocchiani e fedeli lettori, si è instaurata nel corso dello scorso anno una cordiale ed amichevole corrispondenza, i cui effetti si sono visti in un notevole risveglio della vita religiosa e in una maggior partecipazione alle opere parrocchiali. Ecco la mia principale consolazione. La vostra frequenza alle sante Funzioni, la partecipazione di molti alla Messa quotidiana, alle confessioni e alla santa comunione sono manifestazioni tali della vostra fede che consolano enormemente il mio cuore di sacerdote e di parroco. Gravi sono i sacrifici che sostengo per assicurarvi la maggiore comodità, ma questo è niente di fronte al risultato. Deo Gratis! Sia ringraziato il Signore!

Inoltre il vostro appoggio e la vostra generosità nel contribuire alle tante spese che occorrono per il decoroso funzionamento della parrocchia sono di grande conforto: non sono altro che il frutto dell’amore che avete per la vostra chiesa.

Le mie croci Alle consolazioni inevitabilmente seguono anche alcune croci.

Anch’io, come il Signore, ho alcune pecorelle smarrite che fuggono per valli e dirupi e non c’è verso di farle entrare nell’ovile, ove il loro pastore desidererebbe nutrirle con l’alimento vitale della fede; per alcuni quasi la parrocchia non esiste. Quale croce è questa per me!

Ma altre croci pesano ancora nel mio cuore.

Quanti si accontentano di una messa ascoltata in fretta, senza sentirla nel loro cuore!

Quanti trascorrono i mesi e gli anni senza che io possa fare sentire loro un po’ della voce della Parola di Dio! Quanti non soddisfano nemmeno il precetto Pasquale della Confessione e Comunione, vivendo nell’ignoranza e nell’indifferenza religiosa, che fa temere per la loro eterna salvezza!

Quanti padri e madri di famiglia non si curano che ai loro figli venga impartita quell’educazione e quell’istruzione religiosa fondamentale per essere non solo dei buoni cristiani ma anche degli onesti cittadini! Quante ragazze, anche di giovanissima età, si lasciano andare alle vanità e alla leggerezza, nella completa indifferenza dei genitori!

Le mie speranze È necessario che anche le pecorelle sbandate ascoltino la voce del pievano ed entrino fra le sicure mura dell’ovile.

Per ottenere questo, spenderò tutte le mie energie e se fosse necessario anche la mia vita.

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vita parrocchiale

Queste sono le mie speranze!

A te le affido, o caro giornaletto, a te, che penetrando nelle case della gente, potrai portare a tutti, anche a quelli più lontani, la mia parola.

Mi è cara o fedeli parrocchiani la vostra stima e la vostra affezione che cordialmente ricambio.

La Torre 6/2011

Ma il vostro affetto e la vostra stima mi saranno ben più preziose se riuscirò a condurvi tutti ai piedi dell’altare, attorno alla cattedra della Verità, per condurvi a professare una vita cristiana sempre più profonda e viva.

I miei auguri Non potendo anche quest’anno re-

carmi personalmente a far visita a tutti i parrocchiani, invio a tutti indistintamente per mezzo del notiziario auguri cordialissimi di buon Natale e di felice 2012.

Invoco su tutte le famiglie di Rovasenda la celeste benedizione del Signore e di Maria.

Don Cristiano

PENSIERI SUL VANGELO Dal Vangelo sec. Matteo (Capitolo 25, versetti 31-46) “Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?

Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

“Rex tremendae maiestatis, qui salvandos salvas gratis, salva me fons pietatis”. Così intona il Dies irae, il monumentale poema di Tommaso da Celano che descrive in rima il giorno del giudizio, la fine del mondo, il giorno in cui, alla fine di tutto, saremo convocati davanti al trono di Dio per rendere conto della nostra vita.

In quel giorno, l’arcangelo san Michele porterà al Signore il libro della vita e leggerà la nostra storia. Sulla base delle nostre opere, il Signore separerà le “pecore buone” dai “capri”; assegnerà cioè il paradiso alle anime buone e getterà nell’inferno i malvagi. Per i giusti ci sarà la vita eterna. Per i peccatori impenitenti ci

sarà il fuoco eterno dove sarà pianto e stridore di denti.

Il Vangelo ci ricorda questa realtà: quando compariremo davanti al Signore ci sarà inevitabilmente chiesto il rendiconto della nostra vita. Ci sarà chiesto se abbiamo praticato la carità, la giustizia, l’onestà o se invece ci siamo lasciati prendere dall’egoismo, dall’avarizia, dall’invidia, dalla malvagità.

Cosa risponderemo? La nostra miseria umana è certamente un grande ostacolo alla salvezza!

Ma non tutto è perduto: se sapremo conservare la fede, in quel giorno, potremo sempre appellarci all’infinita misericordia di Dio, che non ha limiti e che varca i confini della limitatezza umana.

E se per caso abbiamo timore che le nostre suppliche possano essere ignorate, potremo sempre rivolgerci a Maria, la nostra dolcissima Madre, che non disdegna di ascoltare la voce dei suoi figli, anche quella delle anime più lontane.

Se confidiamo nella Madonna, avremo sempre in lei una valentissima avvocata ed una potente alleata per sconfiggere il Demonio, i suoi influssi malefici e le sue perverse tentazioni.

Cerchiamo comunque di non farci trovare impreparati! Pratichiamo la legge del Signore; vogliamo bene alla Chiesa e non allontaniamoci mai dai sacramenti se non vogliamo un giorno ritrovarci a piangere sui nostri peccati e sulle nostre malefatte.

Don Cristiano

VITA PARROCCHIALE

La Torre 6/2011

LE FUNZIONI DEL TEMPO DI NATALE

Domenica 25 dicembre

ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa prefestiva con Canto della Novena ore 11,30 Santa Messa Festiva con Canto della Novena ore 16,00 Santa Messa di Natale alla Casa di Riposo ore 21,00 Concerto di Natale in Chiesa Parrocchiale ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 20,30 S. Messa con Canto della Novena ore 16,00-18,00 Confessioni ore 23,30 S. Messa solenne di Mezzanotte ore 11,30 S. Messa solenne di Natale

Lunedì 26 dicembre

ore 11,30 S. Messa festiva

Sabato 31 dicembre

ore 20,30 S. Messa di ringraziamento - Canto del “Te Deum”

Domenica 1 gennaio

ore 11,30 S. Messa solenne - Canto del “Veni Creator” Rinnovo dei voti battesimali ore 11,30 S. Messa solenne ed il tradizionale bacio di Gesù Bambino

Giovedì 15 dicembre Venerdì 16 dicembre Sabato 17 dicembre Domenica 18 dicembre Lunedì 19 dicembre Martedì 20 dicembre Mercoledi 21 dicembre Giovedì 22 dicembre Venerdì 23 dicembre Sabato 24 dicembre Vigilia di Natale Santo Natale S.Stefano

Ultimo giorno dell’anno Capodanno

Venerdì 6 gennaio Epifania

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vita parrocchiale

La Torre 6/2011

MEDITAZIONI LAICHE

TEMPO DI AVVENTO (Vieni Signore Gesù) Cristo è venuto, eppure noi l’attendiamo ancora come gli antichi figli di Israele.

Cristo è in mezzo a noi, eppure noi viviamo l’esperienza dell’esilio, ben sapendo che fin quando viviamo nel corpo, siamo esuli lontani dal Signore.

(2 Cor 5,6) Tutto il Nuovo Testamento è permeato da questa attesa del Cristo che deve venire. Il Libro della Bibbia che riassume le attese di tutte le generazioni cristiane è l’Apocalisse, nei suoi ultimi passi.

Il Cristo si presenta nell’Apocalisse come “Colui che viene” e questo ha vari sensi.

Gesù è colui che è venuto verso di noi, è la bontà di Dio verso l’uomo. Questo è l’oggetto della nostra fede! Ma è anche “Colui che verrà“, perché in lui tutte le cose troveranno il loro compimento come dice S. Paolo: “l’ansiosa aspettativa nel mondo creato è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio “ (Rom 8,19).

Il mondo intero è nell’attesa e la nostra stessa preghiera deve essere protesa verso questo compimento “Vieni Signore Gesù”.

Il Cristo è anche colui che viene sempre, la sua venuta è per ciascuno di noi una realtà attuale: “ecco io sto alla porta e busso, se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò

in casa sua e mi siederò a mensa con lui e lui con me“ (Ap 3,20).

Se lasciamo entrare il Cristo, egli ci farà partecipi dei suoi doni m egli ha da dire una parola particolare a ciascuno di noi.

“Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine (Ap 22,13).

Egli è il termine verso il quale noi tendiamo, in Lui tutto si riassume, perché Egli è l’unico fine di tutte le cose.

Dobbiamo essere assetati, aperti a Dio, per lasciare scaturire dal fondo della nostra anima questa sete di grazia che il Signore soltanto potrà estinguere.

“Chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà più sete “(Giov 4,13). Questa parola non è rivolta soltanto alla Samaritana, ma a ciascuno di noi, sen-

za eccezioni, nonostante i nostri peccati e la nostra mediocrità, basta credere all’AMORE perché la grazia di Dio può porre rimedio a tutto e tutto redimere.

Desidero chiudere questa riflessione con una preghiera.

Vieni Signore Gesù in mezzo alle angustie del tempo presente, nella speranza di contemplare in cielo quelle cose in cui gli angeli bramano fissare lo sguardo, per noi e per quanti attendono la tua venuta, per il mondo intero e per gli uomini che ancora non ti conoscono noi ti invochiamo.

“VIENI SIGNORE GESÙ” MARY

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VITA PARROCCHIALE

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IN RICORDO DEI NOSTRI DEFUNTI Il giorno dei Santi, dopo la Santa Messa, una affollata processione (non si era mai vista prima una così numerosa partecipazione), ha lasciato la piazza della Chiesa per raggiungere il Cimitero, dove don Cristiano ha visitato tutte le tombe impartendo la santa benedizione.

Nella foto in basso si può notare che quando la parte iniziale della processione, composta dalle donne, aveva già raggiunto il cimitero, la coda della parte finale, composta dagli uomini, occupava ancora l’uscita del vialetto Piera Verri.

IL DONO DEI FIORI ALL’IMMACOLATA

La festa dell’Immacolata, 8 dicembre, ha visto quest’anno realizzata la bella cerimonia della consegna dei fiori con il pensiero da parte dei bimbi di Rovasenda

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VITA PARROCCHIALE

La Torre 6/2011

SANTA CECILIA, PATRONA DELLA MUSICA La festa di santa Cecilia vergine e martire, è una delle più popolari fra le feste che si succedono nel corso dell'anno liturgico.

Cecilia appartenne ad una delle più illustri e nobili famiglie di Roma, la famiglia dei Cecili. Questa famiglia, convertita al cristianesimo nel secolo III, fu una delle più illustri famiglie benefattrici della Chiesa, che ricevette in dono, pensate, un intero palazzo, il palazzo di famiglia, situato nel quartiere di Trastevere. Fu certamente anche per questo che la santa che oggi veneriamo meritò di essere sepolta con tutti gli onori in uno dei posti più sacri delle catacombe di S. Callisto: la cripta dei Papi. Ma ciò che maggiormente contribuì a farla amare dappertutto è la sua toccante e graziosa storia.

Cecilia fu data in sposa dalla sua famiglia ad un giovane pagano: Valeriano. Durante la festa nuziale, Cecilia confessò allo sposo di avere votato la propria verginità al Signore. «Nessuna mano profana può toccarmi, perché un angelo mi protegge. Se tu mi rispetterai, il Signore ti amerà, così come ama me».

Valeriano accettò e si convertì al Cristianesimo, divenendo, uno dei fedelissimi del papa di allora, il grande papa Urbano. Ma la persecuzione verso i cristiani infuriava e i due sposi vennero arrestati per ordine del Prefetto della città, il perfido Almàchio.

Cecilia fu condannata ad essere bruciata viva, ma il fuoco non la toccò. Poche ore dopo, un carnefice tentò per ben tre volte di troncarle la testa con la spada, senza però riuscirvi. Ferita gravemente al collo, Cecilia sopravvisse per alcuni giorni. L'agonia durò quattro giorni. Dopo la sua morte S. Cecilia fu deposta nella tomba vestita con una tunica di broccato d'oro, la stessa veste che indossava nel giorno del martirio. Il suo palazzo, situato nel quartiere di Trastevere, fu donato alla Chiesa e fu subito trasformato in basilica.

La storia racconta che Cecilia, mentre viveva le sue ultime ore, pregava il Signore cantando questa dolcissima antifona: “Fiat cor meum immaculatum, ut non confundar” (fà che il mio cuore rimanga sempre immacolato e non sia mai macchiato dalla colpa).

Per questo è la patrona dei musicisti; per questo la nostra corale l’ha scelta come sua particolare protettrice e per questo ogni anno la nostra cantoria la venera con onore e con speciale devozione. Nel secolo VI Cecilia era forse la santa più venerata di Roma. Nel secolo IX papa Pasquale fece cercare il corpo della Santa nel-

Raffaello - Santa Cecilia

le catacombe e ne fece trasportare le reliquie nella basilica a lei dedicata. La Chiesa onora in santa Cecilia tre caratteristiche, che fanno di lei una grandissima santa. Le caratteristiche sono: la verginità, lo zelo apostolico e il sovrumano coraggio con il quale sfidò la morte e i supplizi.

Quanta virtù ha ispirato Cecilia! Quanto coraggio ha saputo infondere! Quanta tenerezza fraterna ha provato Cecilia per i suoi fratelli cristiani! Preghiamo Santa Cecilia perché ricambi il nostro omaggio e ci doni la grazia di vivere la nostra vita cristiana con la sua stessa virtù, con il suo stesso coraggio e con il suo stesso zelo.

Don Cristiano

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VITA PARROCCHIALE

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Breve storia di Cecilia,

LA santa protettrice dei musicisti e dei cantanti

In occasione della sua festa la corale di Rovasenda ha cantato nuovi inni

La Corale in festa

Dal XV secolo santa Cecilia è rappresentata con strumenti musicali, in particolare un organo portativo, che deriva probabilmente da un errore di trascrizione e interpretazione di un’antifona dedicata alla Santa.

Ma chi è santa Cecilia? È una martire romana vissuta tra il II e III secolo, di nobili origini. Venne fidanzata con il pagano Valeriano e la sera delle nozze gli svelò di avere un angelo che difendeva il suo corpo poiché aveva consacrato a Dio la sua verginità. Valeriano chiese spiegazioni, poi si convertì e acconsentì al battesimo. Poté così vedere l’angelo del Signore e ricevere da lui una corona di rose mentre la sua sposa ne ricevette una di gigli. Si convertì poi anche Tiburzio, fratello di Va-

leriano; i due furono martirizzati a causa della loro conversione e dopo di loro anche Cecilia fu condannata alla decapitazione, nel periodo in cui la persecuzione contro i cristiani infuriava.

L’iconografia della santa non ha dunque nessun legame con la sua vicenda, tuttavia è tradizionalmente protettrice di musicisti, liutai, poeti e cantanti.

Nel XIX secolo sorse il cosiddetto Movimento Ceciliano, dedicato alla santa e diffuso in Italia, Francia e Germania. Vi aderirono musicisti, liturgisti e altri studiosi, che intendevano riformare la musica sacra nell'ambito della Chiesa cattolica sottraendola all’influsso del melodramma e della musica popolare.

Tra i principali esponenti ricordiamo Lorenzo Perosi e Luigi Bottazzo, che anche la corale di Rovasenda interpreta.

Sotto il nome di Santa Cecilia sorsero così scuole, associazioni e periodici.

La festività di santa Cecilia ricorre il 22 novembre e per l’occasione la corale di Rovasenda, a lei dedicata, ha imparato due nuovi canti in suo onore, i cui testi sono stati scritti dal maestro Federico Carola.

I festeggiamenti si sono svolti domenica 20 novembre con la Messa Solenne cantata, seguita dal tradizionale pranzo del gruppo al ristorante Piane di Monolo a Roasio.

Valentina Barbero

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VITA civica

La Torre 6/2011

LINEA DIRETTA DEL SINDACO CON I CITTADINI lati alle telecamere poste sulle rotonde di via Gattinara e Via Brusnengo e sulla via De Gasperi.

Per la scuola materna si è previsto uno stanziamento per la costruzione di una tettoia per il ricovero dei giochi da esterno, che attualmente sono protetti da un telo.

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno e, nonostante le vicissitudini politiche ed economiche a livello nazionale abbiano portato incertezza e confusione per le piccole autonomie locali, a Rovasenda la nostra Amministrazione Comunale è riuscita a realizzare quanto si era prefissata. Soprattutto a portare avanti tutti i programmi secondo le previsioni nel rispetto della razionalizzazione e dell’ottimizzazione delle spese.

Nel mese di novembre sono stati appaltati i lavori di costruzione del campo da calcetto e da tennis e l’intervento di pulizia idraulica del torrente Rovasenda. Quest’ultima opera è stata finanziata interamente dal settore Opere Pubbliche della Regione, che ne ha redatto anche il progetto. È stato inoltre approvato dalla giunta comunale il progetto di “riqualificazione incroci e sistemazione strade”, intervento finanziato a luglio sempre dalla Regione Piemonte.

Sono invece in fase di appalto i lavori di posa degli impianti semaforici “intelligenti”.

Durante il Consiglio comunale del 30 novembre scorso, sono state approvate le ultime variazioni al bilancio, tese ancora una volta alla sicurezza del nostro territorio ed alle scuole: sono stati infatti destinati fondi per potenziare il sistema di videosorveglianza con apparati in grado di leggere le targhe delle autovetture. Tali dispositivi saranno instal-

Parlando di scuole, vorrei dare un segnale di tranquillità, anticipando che nel bilancio di previsione del 2012 verranno destinate maggiori risorse alla scuola elementare per l’incremento del tempo scuola ed il miglioramento dell’offerta formativa del prossimo anno scolastico.

Concludo questo mio breve articolo con un pensiero rivolto alle prossime festività.

Con l’imminenza del Santo Natale vorrei porgere a tutti i Rovasendesi, ai gemelli di Pontcharra e a tutti coloro che si adoperano per il nostro paese un sincero augurio di Buone Feste.

IL SINDACO

SERVIZIO ECOMOBILE GRATUITO Da MARTEDÌ 15 NOVEMBRE, dalle ore 14,00 alle 16,30, presso l'area ecologica comunale è entrato in funzione il servizio ECOMOBILE per la RACCOLTA di RIFIUTI PARTICOLARI. Il servizio è GRATUITO e verrà eseguito OGNI SEI MESI circa.

I materiali che potranno essere consegnati da parte degli utenti domestici saranno i seguenti: - BATTERIE DI AUTO ESAUSTE; - OLII VEGETALI ESAUSTI; - OLII MINERALI ESAUSTI; - LAMPADE ALOGENE, A SCARICA, LAMPADE A FLUORESCENZA E TUBI CATODICI; - PILE, BATTERIE RICARICABILI E MEDICINALI; - LATTE DI VERNICE; - RIFIUTI ETICHETTATI T/F (bombolette spray, prodotti per il fai da te, solventi, colle, diluenti, vernici).

Si sottolinea che per gli ultimi 2 punti, verranno ritirati i contenitori solo se vuoti o con residui di prodotto.

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VITA civica

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DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL CAMPO DA CALCETTO/TENNIS La Giunta delibera 1)- Di adeguare il progetto definitivo esecutivo dei lavori di realizzazione campo da calcetto/tennis, approvato con deliberazione della Giunta Comunale nr. 7 indata 21/02/2011 ed integrato con deliberazione della Giunta Comunale nr. 35 in data 20/04/2011 sostituendo: a)- il quadro economico di cui all’elaborato G “Computo metrico estimativo e quadro economico” con il seguente: 1)- Lavori a corpo € 61.000,00 2)- Spese speciali di sicurezza € 1.500,00 3)- TOTALE LAVORI 1+2 € 62.500,00 4)- Spese generali di sicurezza (comprese nei prezzi unitari) (non soggetti a ribasso) € 1.167,18 5)- Spese speciali di sicurezza (non soggetto a ribasso) € 1.500,00 6)- Costo della manodopera al netto delle spese generali e dell’utile d’impresa (non soggetto a ribasso) € 18.585,14 IMPORTO LAVORI A BASE D’ASTA € 41.247,68 SOMME A DISPOSIZIONE IVA 10% € 6.250,00

Spese tecniche per progettazione preliminare, esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, svincolo paesaggistico, contabilità ed emissione CRE € 8.950,00 Contributo Cassa 4% € 358,00 IVA 21% su spese tecniche € 1.954,68 Imprevisti e allacciamenti € 487,32 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 18.000,00 TOTALE GENERALE € 80.500,00 b)- Di sostituire conseguentemente il frontespizio del capitolato Speciale d’Appalto con il frontespizio nonché di sostituire il testo del comma 2.1 dell’art. 2 “Ammontare dell’Appalto” con il seguente: L’importo complessivo dei lavori compresi nell’Appalto, da compensare a corpo, ammonta ad Euro 62.500,00 (Euro sessantaduemilacinquecento/00) di opere, di cui Euro 41.247,68 (Euro quarantunmiladuecentoquarantasette/68) a base d’asta ed Euro 21.252,32 (Euro ventunmiladuecentocinquantadue/32) per oneri relativi alla sicurezza (generali e speciali) e costo della manodopera al netto delle spese generali e dell’utile d’impresa. Le opere ricadono prevalentemente nelle categorie OS24 “campi sportivi, terreni da gioco” e OG11 “impianti tecnologici”

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE AFFIDAMENTO INCARICO PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI ORGANO TECNICO PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DELLA VARIANTE STRUTTURALE DEL P.R.G.C. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 29/11/2010 l’Amministrazione Comunale ha espresso la volontà di addivenire all’approvazione della Variante Strutturale Urbanistica n. 1/2010 al P.R.G.I. vigente tramite la procedura della L.R. 1/2007 mediante l’adozione dei documenti denominati “Documento Programmatico” e “Documento Tecnico di Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS)”, i quali rappresentano il primo passo necessario per l’avvio della procedura urbanistica; DELIBERA 1)- Di affidare all’Ing. MARTINOTTI Roberto, Dirigente del Settore Pianificazione Urbana e Territoriale del Comune di Casale Monferrato, a svolgere attività finalizzata allo svolgimento delle funzioni di Organo Tecnico nel Comune di Rovasenda in merito alla valutazio-

ne ambientale strategica (VAS) della variante strutturale del P.R.G.C.; 2)- L’incarico dovrà essere espletato oltre l’orario di lavoro prestato dall’Ing. Martinotti presso il Comune di Casale Monferrato e dovrà essere svolto nel periodo dall’11 al 22 luglio 2011; 3)- Per l’espletamento dell’incarico suddetto verrà corrisposto all’Ing. Martinetti il compenso forfettario lordo di € 250,00 LAVORI DI MANUTENZIONE ALVEO E SPONDE DEL RETICOLO IDROGRAFICO NEL TERRITORIO COMUNALE - APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO, che la Regione Piemonte con determinazione Dirigenziale nr.95 in data 29/11/2006, ha approvato il 2° programma dei lavori di sistemazione idraulica ed idrogeologica e di manutenzione di cui alla l.r. nr. 54/75 per l’anno 2006, nel quale risulta previsto anche l’intervento di manutenzione alveo e sponde reticolo idrografico nel territorio comunale, finanziato dalla Regione Piemonte per l’importo di € 30.000,00;

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VITA civica

CHE con deliberazione della Giunta Comunale nr. 90 in data 3/11/2010, esecutiva, è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di cui trattasi predisposto dalla Direzione Regionale Opere Pubbliche, Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Vercelli; CHE con nota nr.43065/DB1403 in data 30/05/2011, la Regione Piemonte-Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Economia montana e foreste - Difesa assetto Idrogeologico, preso atto degli elaborati suddetti ha comunicato il proprio nulla osta all’esecuzione dei lavori; CHE a tal fine il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Vercelli, ha predisposto il progetto esecutivo; DATO ATTO che la spesa relativa ai lavori di cui sopra è pari a € 30.000,00 DELIBERA 1)- Di approvare il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione alveo e sponde del reticolo idrografico comunale 2)- Di dare atto che il quadro economico definitivo dell’intervento, a seguito delle modifiche conseguenti all’aumento dell’IVA, viene rideterminato e rettificato come segue: Importo delle lavorazioni a CORPO € 22.323,33 Di cui costo della manodopera, non soggetta a ribasso € 13.119,95 Oneri e spese speciali per la sicurezza, non soggetti a ribasso € 1.200,00 IMPORTO TOTALE DEI LAVORI DA APPALTARE € 23.523,33 IMPORTO DEI LAVORI SOGGETTI A RIBASSO € 9.203,38 SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE Imprevisti, fondo per accordi bonari (5,53% sull’importo lavori) € 1.066,30 Spese tecniche generali (2% sull’importo lavori) € 470,47 IVA DEL 21% sull’importo dei lavori € 4.939,90 TOTALE SOMME a disposizione dell’Amministrazione € 6.476,67 IMPORTO TOTALE DI PROGETTO. € 30.000,00 AFFIDAMENTO INCARICO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO ALLA SOCIETÀ RP BROKER SPA LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che rende necessario riesaminare la situazione assicurativa del Comune al fine di una gestione ottimale del settore, con una completa valutazione dei rischi, al fine di essere muniti di polizze adeguate alle necessità ed all’evoluzione normativa; CHE per la corretta valutazione delle soluzioni assicurative nonché delle condizioni e tariffe è richiesta una competenza professionale specifica che nessun dipen-

La Torre 6/2011 dente in servizio, compreso il Segretario comunale, è in grado di fornire; CHE pertanto occorre avvalersi della consulenza e dell’assistenza di un professionista in grado di offrire garanzie di piena imparzialità e le necessarie e opportune competenze; PRESO ATTO che le prestazioni fornite dallo stesso non comportano oneri diretti per questa amministrazione in quanto l’attività del Broker di assicurazione trova la sua remunerazione nella retrocessione provvisionale che la Società assicuratrice che risulterà di volta in volta aggiudicataria sarà tenuta a corrispondere al Broker incaricato; CHE il Broker assicurativo RP Broker Spa, con sede a Udine, iscritta al Registro Unico degli Intermediari (RUI) ha esperienza nel settore della Pubblica Amministrazione; VISTO il disciplinare per l’affidamento di incarico di brokeraggio assicurativo alla società suddetta, e ritenuto lo stesso idoneo alle necessità; PROPOSTO di affidare alla Società suddetta l’incarico di Broker assicurativo per il Comune di Rovasenda, alle condizioni di cui al disciplinare suindicato e per la durata di anni tre decorrenti dalla data di sottoscrizione; DELIBERA 1)- Di affidare alla Società RP Broker SpA, con sede legale a Udine - iscritta al Registro Unico degli Intermediari (RUI) n. B000290003, il servizio di brokeraggio assicurativo per il Comune di Rovasenda; 2)- Il servizio viene affidato alle condizioni di cui al disciplinare d’incarico e per la durata di anni tre decorrenti dalla data di sottoscrizione; 3)- Di dare atto che il servizio di brokeraggio non comporta spese dirette a carico dell’Ente, in quanto l’attività della società affidataria trova la sua remunerazione nei compensi riconosciuti alla stessa dalle compagnie di assicurazione che stipuleranno i contratti di assicurazione con l’Ente.

LAVORI DI CONTROSOFFITTATURA PRESSO EDIFICIO POLIFUNZIONALE LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO, che l’edificio polifunzionale di proprietà comunale presenta un locale molto ampio e di difficile utilizzo e che durante la stagione invernale presenta altresì problemi per il riscaldamento; CHE al fine di ottenere due ambienti utilizzabili separatamente e ridurre le spese per il riscaldamento, in particolar modo quando viene utilizzato come palestra scolastica, si è già provveduto a disporre la posa di una parete divisoria mobile a scorrimento verticale; CHE ai fini di ottenere un risultato ottimale ai fini di cui sopra, nonché per migliorare l’acustica e si ravvisa altresì la necessità di provvedere alla controsoffittatura con conseguente riposizionamento dell’impianto di illuminazione;

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La Torre 6/2011 CHE conseguentemente la palestra non verrà più utilizzata per i giochi con la palla; DELIBERA 1)- Di disporre, per le motivazioni di cui in narrativa la realizzazione dell’intervento di controsoffittatura e conseguente riposizionamento dell’impianto elettrico al piano terreno nell’edificio polifunzionale; 2)- Di dare atto che a seguito di quanto sopra, la palestra non verrà più utilizzata per i giochi con la palla.

CONCESSIONE CONTRIBUTO ALL'ASSOCIAZIONE CALCIO DI ROVASENDA LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO, che nel Comune di ROVASENDA è presente l’“Associazione Calcio Rovasenda”, che riveste un ruolo importante nella vita del paese e svolge una proficua azione a favore dell’attività ed educazione sportiva, con l’organizzazione del torneo di calcio e la formazione di una squadra; CHE alla stessa è stato dato in gestione il campo da calcio comunale con relativi spogliatoi ed il locale prefabbricato adiacente al campo e adibito a sede della Società e sostiene le relative spese di mantenimento e manutenzione; PROPOSTO di erogare un contributo all’Associazione calcio suddetta quale aiuto per il sostenimento delle spese cui deve far fronte per gli interventi necessari per mantenimento delle strutture in condizioni ottimali e per il miglioramento delle stesse; DELIBERA 1)- Di erogare per le motivazioni di cui in premessa, il contributo di € 2.000,00 all’Associazione Calcio di Rovasenda.

PROGETTO HABITAT SESIA ADESIONE LA GIUNTA COMUNALE Premesso che l’associazione TAM TAM Teatro di Vercelli ha inviato, per l’eventuale adesione, la bozza di progetto di residenza multidisciplinare - HABITAT SESIA - Teatro Arte Ambiente, progetto che intende rilanciare l’interesse per il territorio attraversato dal fiume Se-

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sia e favorire la crescita sociale e culturale della Comunità locale, valorizzando le eccellenze artistiche a ambientali attraverso l’integrazione delle diverse discipline dello spettacolo; CHE la bozza di progetto prevede i seguenti concreti obiettivi: a- coinvolgere nuove fasce di pubblico; b- portare il teatro dove non c’è; c- scoprire e sfruttare spazi anche non convenzionali per la rappresentazione di spettacoli; d- produrre eventi e spettacoli su temi riguardanti storia, memoria arte e ambiente del territorio anche con il coinvolgimento della popolazione; e- integrare eventi e spettacoli a iniziative locali; f- coinvolgere nella progettazione un numero congruo di istituzioni ed enti locali del territorio; CHE l’adesione al progetto comporta per l’amministrazione comunale i seguenti impegni: - concedere l’uso gratuito di spazi (teatri, saloni, spazi all’aperto...) nei periodi necessari alla preparazione e allo svolgimento delle manifestazioni previste dal progetto artistico annuale, che sarà concordato di volta in volta; - versare un contributo annuo (minimo: € 200,00 per i Comuni con meno di n. 500 abitanti; € 300,00 per i Comuni con meno di n. 1000 abitanti; € 500,00 per i Comuni da n.1 000 a n. 2000 abitanti); - concedere la gratuità per l’affissione di locandine e manifesti inerenti l’iniziativa, RAVVISATA la validità dell’iniziativa suddetta che, come risulta da bozza di progetto, intende realizzare attività di produzione di eventi multidisciplinari, attività di ospitalità di compagnie e artisti provenienti da altri territori, attività di formazione del pubblico finalizzate alla conoscenza del proprio ambiente e alla fruizione di diverse espressioni artistiche attraverso la pratica teatrale; DELIBERA 1)- Di aderire al progetto RESIDENZA MULTIDISCIPLINARE HABITAT SESIA - TEATRO ARTE AMBIENTE, dell’Associazione TAM TAM di Vercelli, limitatamente al programma artistico annuale 2012 della residenza multidisciplinare suddetta; 2)- Di impegnarsi ad erogare all’associazione TAM TAM, per la partecipazione al progetto suddetto, un contributo di € 300,00;

DETERMINE ADESIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO ED ARCHIVISTICO DELLA PIANA VERCELLESE PREMESSO CHE il Comune di Rovasenda, per il suo interesse locale, aveva già aderito al sistema biblioteca-

rio di Vercelli e, ha riconfermato tale adesione con deliberazione del Consiglio Comunale del 04/11/2009; DATO ATTO CHE la quota di adesione stabilita dalla convenzione regionale per il funzionamento del sistema bibliotecario e archivistico della Piana Vercellese

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per l’anno 2011, ammonta a € 150,00 per i comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti; RITENUTO DI assumere regolare impegno di spesa; DETERMINA DI – approvare la convenzione di cui in premessa; DI – assumere regolare impegno di spesa allo stanziamento.

REVISIONE CALDAIE SCUOLA MATERNA, POLIFUNZIONALE E PALAZZO MUNICIPALE PREMESSO CHE allo scopo di ottemperare alle normative sul risparmio energetico e sulla sicurezza con particolare riguardo alla legge 626/94 e s.m.i si rende necessario ricorrere a ditta specializzata, che sia iscritta all’A.N.C. con qualifica di impiantista e accreditata alle norme ISO in materia di caldaie ed impianti termici, per effettuare il CONTROLLO SULLE CALDAIE, CON PROVE DI COMBUSTIONE E COMPILAZIONE LIBRETTO DI CENTRALE; DATO ATTO CHE da diversi anni il suddetto incarico viene affidato alla ditta COLOSIO Giancarlo – gruppo RIELLO – di COSSATO (BI); CHE la ditta possiede i requisiti tecnici per svolgere la manutenzione degli impianti presso gli Enti Pubblici; CHE la stessa ha sempre svolto il proprio incarico con puntualità e professionalità; DETERMINA 1. DI approvare i preventivi di spesa prodotti dalla ditta COLOSIO Giancarlo - Gruppo Riello - di COSSATO (BI) e di affidare alla stessa gli incarichi descritti in premessa per il prezzo complessivo di €. 839,74 IVA compresa quale compenso per la revisione, i controlli annuali, le prove di combustione della caldaie della Scuola Materna, del Palazzo municipale e del locale polifunzionale con compilazione ed aggiornamento del libretto di centrale.

RINFRESCO - MANIFESTAZIONE DENOMINATA “CORTILI IN FESTA V EDIZIONE“ DETERMINA di assumere l’impegno di spesa presunto di € 300,00 a favore dell’Assessore Tomatis Roberto per il rinfresco che conclude la manifestazione denominata “cortili in festa”: di provvedere al rimborso della spesa effettivamente sostenuta al momento della consegna delle pezze giustificative inerenti le spese anticipate per l’organizzazione del rinfresco di cui sopra.

FORNITURA GASOLIO USO RISCALDAMENTO STAGIONE INVERNALE 2011/2012

La Torre 6/2011 AFFIDAMENTO INCARICO E IMPEGNO DI SPESA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREMESSO CHE con l’ approssimarsi della stagione invernale è indispensabile provvedere all’acquisto di gasolio uso riscaldamento per rifornire i vari immobili comunali (scuole, palazzo municipale, scuola materna,) DETERMINA 1) DI affidare alla ditta ROSSIN SNC con sede in Prato Sesia l’incarico per la fornitura di litri 20.000 circa di gasolio, per le motivazioni indicate in premessa; 2) DI dare atto che la ditta ha comunicato la propria disponibilità ad applicare uno sconto del 10% sul prezzo al litro del gasolio, al netto degli oneri fiscali, e che tale sconto applicato sul prezzo pubblicato presso la Camera di Commercio di VC alla data del 18/10/2011 genera un prezzo finito di €. 1,285 IVA inclusa; 3) DI assumere l’ impegno di spesa presunto di €.

25.700,40 IVA compresa dando atto che allo stesso vi si farà carico presuntivamente come segue: - intervento 1.04.01.02 - Scuola Materna €. 2.600,00 - intervento 1.04.02.02 - Scuola Elementare €. 2.600,00 - intervento 1.01.05.02 - Uffici Comunali €. 5.000,00 della parte delle uscite dell’esercizio 2010 e la parte rimanente (€ 15.500,40) a carico di analoghi interventi della parte uscite del bilancio pluriennale 2011/2013 nel modo seguente: - intervento 1.04.01.02 - Scuola Materna €. 3.000,00 - intervento 1.04.02.02 - Scuola Elementare €. 6.000,00 - intervento 1.01.05.02 - Uffici Comunali €. 6.500,40 4) DI dare atto che i suddetti impegni possono eventualmente, nell’ambito dell’importo complessivo suddetto, essere modificati secondo le esigenze dei singoli immobili e secondo la rigidità climatica.

LAVORI DI MANUTENZIONE ALVEO E SPONDE RETICOLO IDROGRAFICO COMUNALE PREMESSO, che con deliberazione della Giunta Comunale nr. 57 in data 29/09/2011 è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione alveo e sponde del reticolo idrografico comunale predisposto dalla Regione Piemonte, che prevede una spesa di complessivi € 30.000,00, di cui € 23.523,33 per lavori così distinti: Importo delle lavorazioni a corpo € 22.323,33 Di cui costo della manodopera non soggetta a ribasso € 13.119,95 Oneri e spese speciali per la sicurezza,non soggetti a ribasso € 1.200,00 RAVVISATA la necessità di provvedere all’appalto per l’affidamento dell’incarico per l’esecuzione degli stessi; RITENUTO in considerazione del limitato importo dell’intervento e la natura dello stesso - relativo ai la-

La Torre 6/2011 vori di manutenzione alveo e sponde del reticolo idrografico comunale e precisamente lungo il Torrente Rovasenda, consistenti essenzialmente nel taglio del materiale legnoso che potrebbe costituire ostacolo al regolare deflusso delle acque - di provvedere all’affidamento dell’incarico ai sensi del vigente regolamento per i lavori, forniture e servizi in economia; CONSIDERATO che alle dipendenze del Comune non vi è personale da adibire all’esecuzione diretta dell’intervento di cui sopra e che pertanto si procederà mediante cottimo fiduciario; CHE ai sensi dell’art. 9 del Regolamento per i lavori, forniture e servizi in economia, per i lavori di importo inferiore ad € 40.000,00 si può procedere mediante affidamento diretto ma tuttavia si ritiene, al fine di usufruire della concorrenza, di interpellare più ditte; DETERMINA 1)- Di dare atto che, in merito al fine che con il contratto si intende perseguire, trattasi di lavori manutenzione alveo e sponde del reticolo idrografico nel territorio comunale e precisamente lungo il Torrente Rovasenda, consistenti essenzialmente nel taglio del materiale legnoso che potrebbe costituire ostacolo al regolare deflusso delle acque 2)- Di provvedere ad appaltare i lavori di cui trattasi, ai sensi del vigente regolamento dei lavori, forniture e servizi in economia, mediante cottimo fiduciario; 3)- Di approvare a tal fine lo schema di lettera invito a gara ufficiosa.

4)- Di provvedere alla stipula del contratto mediante scrittura privata.

SISTEMAZIONE TRATTO VICOLO CIRCONVALLAZIONE E PARTE VIA LUCIO CORNELIO SILLA. ASFALTATURA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO LL.PP. PREMESSO, che con deliberazione della Giunta Comunale nr. 47 in data 06/07/2011 resa immediatamente eseguibile, è stata disposta l’esecuzione dei lavori di asfaltatura di in tratto di Vicolo Circonvallazione e di un tratto di Via Lucio Cornelio Silla, per le motivazioni descritte nell’atto deliberativo di cui sopra; DETERMINA 1)- Di affidare alla ditta RAVAGNANI Ettore, con sede a Cossato, per le motivazioni di cui in narrativa, l’incarico per l’esecuzione dei lavori di asfaltatura di tratto del Vicolo Circonvallazione e di un tratto di Via Lucio Cornelio Silla disposti dalla Giunta Comunale con deliberazione nr. 47 in data 06/07/2011.

2)- L’incarico viene affidato alle condizioni di cui al preventivo in data 05/07/2011, che prevede una spesa di € 7.797,60 IVA inclusa e per i prezzi in esso indicati;

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3) - Di dare atto che nell’ intervento di asfaltatura viene ricompreso il tratto di proprietà dei coniugi ABBA/GOIO che gli stessi hanno dichiarato di essere disponibili a cedere in diritto di superficie al Comune, giusta dichiarazione allegata alla deliberazione suddetta, e contenenti l’autorizzazione all’immediata occupazione dei terreni nelle more del perfezionamento degli atti.

CONVENZIONI SCUOLA ANNO SCOLASTICO 2011/2012 - IMPEGNO DI SPESA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RICHIAMATA la deliberazione nr. 59 del 26/10/2011, immediatamente eseguibile, con la quale la Giunta Comunale ha deliberato di stipulare con l’Istituto Comprensivo di Arborio la convenzione per lo svolgimento da parte del personale docente per l’assistenza degli alunni delle scuole elementari nella fascia oraria della mensa scolastica; RICHIAMATA la deliberazione nr. 60 del 26/10/2011, immediatamente eseguibile, con la quale la Giunta Comunale ha deliberato di stipulare con l’Istituto Comprensivo di Arborio apposita convenzione per lo svolgimento da parte dei collaboratori scolastici (personale A.T.A) dei servizi connessi alla mensa scolastica a servizio delle scuole elementari e materne quali: - ricevimento pasti; - predisposizione del refettorio; - preparazione dei tavoli per i pasti; - sporzionatura, scodellamento e distribuzione dei pasti; - pulizia giornaliera al termine della somministrazione dei locali, dei tavoli e delle posate; - gestione dei rifiuti; RICHIAMATA la deliberazione nr. 61 del 26/10/2011, immediatamente eseguibile, con la quale la Giunta Comunale ha deliberato di aderire al progetto didattico per l’educazione alla musica “la tastiera come il gioco” da svolgersi presso la scuola primaria di Rovasenda; DETERMINA 1) - DI assumere un impegno di spesa complessivo di € 2.000,00 a favore dell’Istituto Comprensivo di Arborio per l’assistenza degli alunni durante le ore della mensa scolastica da parte delle insegnanti 2) - DI assumere un impegno di spesa complessivo di € 1.910,90 a titolo di trasferimento a favore dell’Istituto Comprensivo di Arborio per lo svolgimento da parte del personale A.T.A dei servizi connessi alla mensa scolastica 3)- DI assumere un impegno di spesa complessivo di € 1.800,00 a favore dell’Istituto Comprensivo di Arborio per il finanziamento del progetto didattico per l’educazione alla musica denominato “la tastiera come il gioco”

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LAVORI DI MANUTENZIONE ALVEO E SPONDE DEL RETICOLO IDROGRAFICO COMUNALE ELENCO DITTE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO LL.PP. PREMESSO, che con determinazione nr. 105 in data 21/10/2011 è stato disposto di provvedere all’appalto dei lavori di manutenzione alveo e sponde reticolo idrografico comunale di cui al progetto predisposto dalla Regione Piemonte, Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Vercelli ed approvato con deliberazione della Giunta Comunale nr. 56 in data 29/09/2011, mediante cottimo fiduciario ai sensi del vigente regolamento per i lavori, le forniture ed i servizi in economia; CONSIDERATO che ai sensi dell’art.13 del regolamento suddetto, quando gli interventi sono eseguiti per cottimo fiduciario (procedura negoziata in cui le acquisizioni avvengono mediante affidamento a terzi) il responsabile del servizio richiede almeno cinque preventivi; DETERMINA Di approvare il seguente elenco delle ditte a invitare alla gara ufficiosa per l’affidamento dell’incarico per l’esecuzione dei lavori di manutenzione alveo e sponde del reticolo idrografico comunale, di cui in narrativa: LATELLA s.r.l. - Novara.

GUGLIOTTA srl - Vigliano Biellese; BELLAN AREE VERDI di Emanuele Bellan - Mottalciata; VETTORELLO Franco - Castelletto Cervo; GAMOS ZOOTECNICA di Erminio Mossoti & C snc – Carpignano FORNITURA E POSA IN OPERA DI PARETE DIVISORIA A SCORRIMENTO VERTICALE NELL'EDIFICIO POLIFUNZIONALE AFFIDAMENTO INCARICO PREMESSO, che l’Amministrazione Comunale di Rovasenda ha intenzione di realizzare una parete divisoria mobile a scorrimento verticale presso il piano terra dell’edificio di proprietà comunale adibito a salone polivalente, in modo da ottenere due ambienti utilizzabili separatamente e ridurre le spese per il riscaldamento dello stesso quando viene utilizzato come palestra scolastica; CHE nel bilancio di previsione dell’esercizio 2010 era stato previsto l’intervento relativo alla riqualificazione del locale polifunzionale, con uno stanziamento di € 50.000,00 interamente disponibile; DETERMINA 1)- Di approvare il preventivo della ditta FOMET STRUTTURE SAS - Via Brenta, 18/a, Torino Rif. P. 114.2011 in data 11/05/2011 (prot. ric. 1957 in data 08/06/2011) relativo alla parete divisoria mobile “Rolsy-

La Torre 6/2011 stem”, a scorrimento verticale e con le ulteriori caratteristiche meglio specificate nell’offerta stessa, come aggiornato con preventivo in data 7/6/2011 Rif. P.143/2011 che prevede una spesa di € 19.300,00 + IVA; 2)- Di affidare conseguentemente alla ditta suddetta l’incarico per l’esecuzione dell’intervento per la realizzazione di una parete divisoria mobile a scorrimento verticale tipo “Rolsystem”, presso il piano terra dell’edificio di proprietà comunale adibito a salone polivalente nonché della necessaria struttura di supporto, da eseguirsi alle condizioni di cui al preventivo suindicato; 3)- Di far fronte alla spesa dell’importo di € 19.300,00 + IVA e così per complessivi € 23.353,00 mediante lo stanziamento di cui all’intervento 2.06.02.01 della parte Uscite Residui passivi.

LAVORI DI SISTEMAZIONE AREA VERDE SOTTO LE MURA DEL CASTELLO LIQUIDAZIONE PREMESSO, che con deliberazione della Giunta Comunale nr. 101 in data 23/12/2010, sono stati approvati gli elaborati progettuali relativi ai lavori integrativi di sistemazione verde area sotto le mura del Castello, predisposti dal dott. Polidori Andrea, che prevedono una spesa complessiva di € 7.486,41 di cui € 5.655,34 per lavori; CHE l’intervento è stato finanziato mediante fondi comunali; CHE con determinazione nr. 13 in data 28/01/2011, l’incarico per l’esecuzione dei lavori suddetti è stato affidato alla ditta BELLAN Emanuele, con sede a Mottalciata, alle condizioni di cui all’offerta della ditta suddetta che prevedeva una spesa di € 5.553,54; CONSIDERATO che i lavori sono stati ultimati; CHE il progettista e direttore dei lavori dott. POLIDORI Andrea, ha rassegnato il certificato di regolare esecuzione da cui risulta che gli stessi sono stati regolarmente eseguiti ed ultimati per l’importo di € 5.553,54; DETERMINA 1)- Di approvare il certificato di regolare esecuzione dei lavori di completamento area verde sotto le mura del Castello, da cui risulta che i lavori sono stati ultimati nell’importo di complessivo come da certificato di regolare esecuzione di € 5.553,54 + IVA; 2)- Di liquidare a favore dell’Impresa BELLAN Emanuele, con sede a Mottalciata appaltatrice dei lavori l’importo di: € 5.553,54 + IVA e così per complessivi € 6.664,25 3)- Di far fronte alla spesa complessiva di € 6.664,25 mediante lo stanziamento di cui all’intervento 2.09.06.01 della parte Uscite Residui passivi ed in conto dell’impegno complessivo assunto con determinazione nr. 172 in data 31/12/2010.

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Commemorazione dei Caduti di tutte le guerre La ricorrenza del 4 novembre celebra l’unità nazionale rendendo omaggio al valore e alla dedizione delle Forze Armate, nel nome della Patria.

La data si riferisce ad un capitolo importante della Storia Italiana: la commemorazione della vittoria nella Grande Guerra del ‘15-’18, e che oggi abbraccia il ricordo di tutte le guerre.

Onorare la festa del 4 novembre significa riconoscere il sacrificio di quegli uomini che con coraggio hanno vestito, e anche adesso indossano fieramente, le divise dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri. Significa esprimere la nostra gratitudine a coloro che hanno pagato con la vita per quei diritti di libertà e democrazia di cui noi, oggi, godiamo. Significa ascoltare il simbolico richiamo ad un passato che non dobbiamo dimenticare, traendo dal ricordo un insegnamento profondo e importante.

Rovasenda ha dato alla Patria numerosi giovani, il cui ricordo rimane impresso nelle generazioni che si susseguono, grazie a questa celebrazione e alle storie di guerra rac-

contate nei minimi particolari da Arnaldo Colombo sulle pagine di questo Notiziario.

Quest’anno il 4 Novembre è stato celebrato Domenica 6 novembre: l’Amministrazione Comunale ha reso omaggio ai Caduti di tutte le guerre, deponendo una corona d’alloro ai piedi del monumento, opera di Urano Palma, dopo aver prima partecipato alla Messa a ricordo di tutte queste vite immolate.

Anche quest’anno, “La Torre“ attraverso queste poche righe, vuole ricordare tutti i caduti e riaccoglierli con orgoglio in seno alla comunità.

Malgrado un tempo inclemente, si è svolto il corteo per via Umberto di tanti rovasendesi, specialmente giovani, che davanti al monumento hanno cantato l’Inno del Piave accompagnati dalla possente voce di don Cristiano.

Il Sindaco Graziella Erbetta attorniata da vari consiglieri, prima di deporre la corona di alloro, ha letto con la giusta passionalità il bollettino di guerra del 4 novembre 1918 del generale Armando Diaz, che ha sancito la fine dei combattimenti, lettura sottolineata dagli applausi dei rovasendesi presenti.

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I COSTI UMANI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE L’esercito impegnato Quando scoppiò la guerra sotto le armi vi erano

248.000 soldati; al 1° luglio 1915 erano saliti a 1.557.000

Nei quattro anni di guerra furono chiamati alle armi

5.903.000 italiani.

Il contributo delle varie zone fu il seguente:

Italia settentrionale 2.875.000 Italia centrale 1.357.000 Italia meridionale 1.027.000 Italia insulare 644.000.

Le regioni con maggior contributo furono: Lombardia con 897.000 Veneto con 702.000

Emilia con 572.000

Toscana con 525.000 A combattere in Italia furono richiamati 304.000 emigrati italiani

dalle Americhe 155.000

dall’Europa 129.000

dall’Africa settentrionale 19.600

dall’Asia e dall’Australia 400 Molte famiglie italiane dettero per la guerra 2 o più figli.

Se si contano solamente le famiglie con 4 o più componenti, il totale di questi è stato di 200.000 richiamati su 45.000 famiglie, con la media di 4,5 circa.

Le più impegnate furono: 3 con 10 famigliari sotto le armi, 33 con 9, 145 con 8 e 725 con 7 Di questi 200.000, si contarono:

15.000 morti sul campo,

8.000 morti per ferite e malattie

2.300 i dispersi

24.000 i feriti,

14.000 i prigionieri La maggior parte di queste famiglie provenivano dal Veneto.

I morti Sui fronti sono stati 680.000, tra la popolazione per concause di guerra altri 70.000 per un totale di 750.000

Morti per ferite il 48,59%

Morti per malattia il 33,05% Dispersi e scomparsi il 16,51%

Morti per motivi vari l’1,65% Circa il 56% erano agricoltori o contadini

I feriti e GLI INVALIDI I feriti furono complessivamente 1.050.000, gli invalidi 463.000

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29a FESTA DEGLI ANZIANI ROVASENDESI Domenica 13 novembre si è svolta la tradizionale festa degli anziani Rovasendesi con oltre un centinaio di partecipanti, tanti amici e famigliari dei festeggiati Quest’anno si è svolta la 29a edizione della caratteristica festa, “inventata” da don Mario nel lontano 1983.

A differenza degli anni passati, il pranzo ai circa cinquanta anziani, non è stato offerto dalla nostra Amministrazione Comunale, ma dalla Pro Loco che da molti anni provvede al confezionamento di tante prelibate pietanze, graditissime dagli anziani commensali.

Come consuetudine, il sindaco Graziella Erbetta, ha premiato i due partecipanti più anziani: Livia Pavero e. Pietro Fiore.

Come da alcuni anni avviene, la festa è stata allietata dall’esibizione dal trio di Vercelli firmato del maestro Gianni Dosio alla tastiera, Piero Ambrosini alla fisarmonica e dal cantante Giampiero Ausano, che ha accompagnato i cori molto intonati dei presenti. A questo proposito si è notata l’assenza di Attilio Berta, che nelle ultime passate edizioni, si è sempre esibito come “vocalist” delle migliori canzoni popolari del passato.

Sempre gradite le varie portate cucinate dai cuochi della Pro Loco, come pure molto appropriati i vini presentati al pranzo.

A distanza di circa trent’anni dall’inizio di questa festa, cosa è cambiato?

Sono cambiate molte cose. Prima di tutto ormai bisognerebbe cambiare il nome della manifestazione. Infatti non ha più nulla della Festa degli Anziani, in quanto tutto si riduce al solo pranzo di mezzogiorno. Negli anni ottanta e novanta, a questa festa partecipavano i bambini dell’asilo e i fanciulli della scuola elementare. Suore e insegnanti preparavano i loro alunni a memorizzare scenette, canti e poesie che poi servivano a intrattenere i partecipanti, al termine del pranzo.

Da ricordare le scenette di Marzia Tozzini e Federico Carola negli anni 90.

Da tempo tutto ciò non avviene più.

Altro cambiamento è la mancanza di compartecipazione dei cittadini e dei negozianti locali, nonché della “Ghiandaia”, nel donare somme di denaro e regali diversi da distribuire agli anziani, anche a quelli che per motivi vari non avevano potuto partecipare alla festa.

Altra differenza che fa riflettere: nel 1983 furono recapitati 137 inviti ad altrettanti anziani dai settant’anni in su, contro i duecentoventi di adesso. Questo a

dimostrare come la popolazione anziana rovasendese stia aumentando sempre più, in perfetta sintonia con l’aumentare della vita media.

L’unica cosa rimasta costante negli anni è il numero dei partecipanti: sempre a cavallo dei cinquanta, anche se in certi anni, nel Castello Nuovo, si sono contati anche all’incirca duecento partecipanti, quasi tutti amici e parenti dei festeggiati, che venivano invitati dall’anziano festeggiato, perché così facendo riusciva a radunare figli e nipoti almeno una volta all’anno.

Nel 1982, tutta l’organizzazione gravò sulla redazione de La Torre, con una squadra di volontari di ben diciotto aiutanti, dei quali quattro in cucina e nove in sala da pranzo. La festa iniziò con la Messa delle 11 durante la quale si è esibita con la solita bravura, la nostra corale S. Cecilia: a proposito di cambiamento, eccone un altro! Alle 12,30 circa, con l’arrivo degli ultimi ritardatari, ha preso la parola il Sindaco Carlo Goio che ha tenuto a sottolineare la totale disponibilità dei Consiglieri nel cercare di risolvere i vari problemi della terza età, dando anche la disponibilità del parco del Castello Nuovo per la comunità rovasendese, da parte dei vari proprietari riuniti in cooperativa di cui era presidente. Non è mancata e metà pranzo, una speciale tombola servita per distribuire una dozzina di premi offerti dai negozianti, il migliore dei quali è stati vinto dalla signora più anziana, presente alla festa: la signora Rosa Buscaglia di 95 anni. Verso le 16,30, al termine del brindisi, si è approntata la sala per ospitare più gente possibile in vista dello spettacolo in programma. Hanno iniziato i bambini dell’asilo con gustose scenette, poi gli alunni delle elementari con altre scenette e canti collettivi. Nella seconda parte, hanno debuttato i flauti degli studenti delle scuole medie, per terminare con l’esibizione di due suonatori semiprofessionisti biellesi che hanno accompagnato canti di brani d’altri tempi. E per finire, musica da ballo con la fisarmonica di Enzo Curto di Casapinta, la tastiera di Fabrizio Filiberti e la chitarra di Mario Bellotta. Tra i ballerini, particolarmente seguite le esibizioni di suor Ida, che indifferentemente passava da un “cavaliere” all’altro, ovvero dalla Ester Cominone alla Gina Pansarasa e viceversa. Verso sera, la festa terminava col proposito da parte dei tutti di continuare a ripeterla negli anni a venire per portare un giorno di allegria e di spensieratezza agli anziani del paese.

Il proposito è stato rispettato solo in parte: sarà solamente colpa dei tempi?

Dario Pansarasa

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RICORDI DELLA FESTA DEL 1982

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La Signora di tutti i popoli, la beata Vergine Maria Queste pagine hanno lo scopo di informarvi sulle apparizioni che hanno l’approvazione ecclesiastica della “Signora e Madre di tutti i Popoli”, i cui messaggi sono più che mai attuali e confortanti in questo tempo di crisi nel mondo e nella Chiesa.

LE APPARIZIONI di AMSTERDAM Il 25 marzo 1945, Festa dell’Annunciazione, la Madonna appare ad Amsterdam a Ida Peerdeman, una semplice donna. È la prima di 56 apparizioni che avvengono tra il 1945 e il 1959.

Il 31 maggio 1996, dopo aver consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede, il vescovo diocesano competente, Mons. H. Bomers, permette la venerazione pubblica di Maria con il nuovo titolo: “La Signora di tutti i Popoli”. Sei anni dopo, il 31 maggio 2002, il suo successore Mons. J. M. Punt dichiara “che nelle apparizioni di Amsterdam c’è un’origine soprannaturale”.

MADRE PER TUTTI Per ben 14 anni, nei suoi messaggi alla veggente, la “La Signora di tutti i Popoli”, o anche, “Madre di tutti i Popoli” parla a molti paesi e popoli. Si rivolge al Papa, ai vescovi, sacerdoti e consacrati, alle famiglie, a uomini, a donne e a tutte le persone di buona volontà. Vuole che ognuno, sia esso credente, d’altra fede o incredulo, istruito o meno possa giungere a conoscerla e ad amarla quale sua madre personale: “Chiunque o qualunque voi siate, io posso essere per voi la Madre, la Signora di tutti i Popoli”. (31.05.1954) In visioni profetiche mostra in modo impressionante alla veggente la situazione della Chiesa e del mondo odierno e ci mette in guardia contro la perdita della fede, la corruzione morale, le calamità e la guerra.

Nei suoi messaggi la Madonna rivela gradualmente il piano attraverso il quale Dio, per mezzo della Madre, vuole salvare il mondo da una grande catastrofe mondiale che ci minaccia e guidarci in una nuova epoca perversa di Spirito Santo, un’epoca di pace. La sospirata pace nelle famiglie e tra i popoli dipende però dall’esatta ed immediata messa in pratica, da parte nostra, di quanto richiesto dalla Madre di tutti i Popoli.

IMPARIAMO DA FATIMA! Quanto decisiva sia la nostra collaborazione in riscontro alle richieste della Madonna ad Amsterdam è drammaticamente dimostrato da uno sguardo retrospettivo alle apparizioni di Fatima (Portogallo). Laggiù, nel 1917, verso la fine della prima guerra mondia-

le, Maria, quale “Regina del Rosario”, mise in guardia nei confronti della Russia e della propagazione globale delle sue ideologie ateistiche, come pure del pericolo di una seconda guerra mondiale.

Per evitare che tutto questo accadesse, indicò dei mezzi concreti, soprannaturali: la preghiera del Rosario, la Comunione espiatoria il primo sabato del mese e la consacrazione al suo Cuore Immacolato.

Purtroppo - malgrado il riconoscimento di queste apparizioni da parte della più alta autorità ecclesiastica le parole di Maria furono prese troppo poco sul serio.

Così l’ateismo militante si diffuse con la rapidità del vento, soggiogando per decenni tanti Paesi. Parimenti si giunse al dramma della seconda guerra mondiale, e milioni di uomini morirono al fronte, nei campi di concentramento o nelle città bombardate. È sconvolgente pensare che si sarebbe potuto evitare tutta questa indicibile sofferenza e miseria, se si fossero messe in pratica senza indugio le richieste della Madonna! Tuttavia, come Madre amorevole, essa non ci abbandona mai. Così verso la fine della seconda guerra mondiale, nel 1945, accorse nuovamente in nostro soccorso, questa volta in Olanda, ad Amsterdam.

PROVE di AUTENTICITÀ Ad Amsterdam, Dio ha donato prove di autenticità in così gran numero e in modo così affascinante come raramente si può trovare nella storia delle apparizioni della Madonna. Con la realizzazione nel corso degli anni delle sue numerose predizioni, la “La Signora di tutti i Popoli” dimostra in modo sempre nuovo l’autenticità dei suoi messaggi.

Già nel 1950 Ida vide la riunificazione della Germania. In una visione, la Signora le aveva indicato una spessa linea che attraversava la Germania dicendo: “L’Europa è divisa in due”. (10.12.1950) Quindi la veggente dovette cancellare d’un colpo questa linea con un gesto della mano. Quasi 40 anni dopo, nel 1989, noi stessi siamo stati testimoni della caduta del muro di Berlino.

Anche il primo allunaggio degli americani nel 1969 fu visto dalla veggente già 23 anni prima. Ida percepì allora su sé stessa l’assenza della forza di gravità, che descrisse poi dettagliatamente al suo direttore spirituale. (07.02.1946) In un’altra visione Ida fu condotta nella Basilica di San Pietro. Scorse lì presenti tutti i vescovi del mondo con mitre bianche e il Santo Padre con la tiara e un gran libro. Nessuno al mondo, tanto meno la stessa veggente,

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avrebbe potuto anche solo intuire che, con questa impressionante visione dell’11 febbraio 1951, aveva visto il Concilio Vaticano II che iniziò solamente 11 anni dopo.

La prova di autenticità più convincente la Madonna la diede alla veggente nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 1958, preannunciandole che agli inizi di ottobre - cioè otto mesi dopo - sarebbe deceduto il Santo Padre Pio XII, che a quel tempo era ancora in buona salute. Effettivamente, Papa Pio XII morì il 9 ottobre 1958 a Castelgandolfo.

Per Padre Frehe OP, direttore spirituale di Ida, questa prova di autenticità fu tanto più convincente perché sapeva che solo Dio stabilisce e conosce il giorno della morte di una persona.

Si può comprendere facilmente l’importanza straordinaria dei messaggi di Amsterdam per la Chiesa e per il mondo se, per dimostrarne l’autenticità, Dio li collega persino a un futuro Concilio o alla vita e alla morte di un Santo Papa.

IL TITOLO di SIGNORA, LA MADRE di TUTTI I POPOLI Già durante la prima apparizione la Madonna si è presentata con il bel titolo biblico: Donna/Signora. Più di 150 volte usa nei messaggi questo nuovo titolo: “Sono la Signora - Maria - Madre di tutti i Popoli. Puoi dire: LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI o LA MADRE DI TUTTI I POPOLI” (11.02.1951) Per comprendere più profondamente perché la Madonna appare con il titolo di “SIGNORA”, si deve aprire la Sacra Scrittura, poiché soltanto lì ci si rivela il senso pieno di questa parola.

1. Nella Genesi leggiamo della DONNA che in unione con suo Figlio schiaccia la testa del serpente: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.

(Gen 3, 15) 2. Alle nozze di Cana troviamo la SIGNORA che intercede e media le grazie: “Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà»”. (Gv 2,4-5) 3. Il Vangelo secondo Giovanni ci descrive anche la DONNA corredentrice sul Calvario: “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. (Gv 19,26). Ciò è confermato nel messaggio di Amsterdam del 6 aprile 1952: “Al sacrificio della croce il Figlio fece dono di questo titolo a tutto il mondo”.

4. Nel Libro dell’Apocalisse leggiamo della SIGNORA vestita di sole: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle”. (Ap 12,1) Maria è dunque chiamata sempre “DONNA” quando si tratta della sua universale vocazione materna. E ci ricorda: “L’umanità è affidata alla Madre”. (15.08.1951) Riferendosi a questo titolo, la Madre di tutti i Popoli

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ha fatto anche molte promesse consolanti: “Con questo titolo salverà il mondo” (20.03.1953) “La Signora di tutti i Popoli potrà portare al mondo la pace. Ma, per questo, deve essere invocata con questo titolo”. (11.10.1953).

Lei è veramente Madre per tutti i popoli, tribù e razze, indipendentemente dalla loro professione di fede. Ama tutti i suoi figli, anche coloro che non conoscono ancora il suo amore materno e particolarmente coloro che non vogliono sentir parlare di lei.

Sarà dunque la MADRE DI TUTTI I POPOLI che potrà implorarci da Dio e donarci la pace universale e duratura, il vero ecumenismo e l’unità nello Spirito Santo.

LA PREGHIERA PER L’AMORE E LA PACE Nel primo messaggio del 25 marzo 1945, la Madonna accenna alla sua preghiera come se fosse già nota, dicendo: “La preghiera deve essere divulgata!”

Solo sei anni dopo, l’11 febbraio 1951, giorno della festa di Nostra Signora di Lourdes, detta in Germania la sua preghiera alla veggente.

L’importanza universale di questa preghiera per la Chiesa e il mondo emerge già dal fatto che la Madonna l’ha rivelata a Ida Peerdeman durante la visione profetica del Concilio Vaticano II. Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il Tuo Spirito sulla terra. Fa abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinchè siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i Popoli che una volta era Maria, sia la nostra Avvocata. Amen Dopo di che la Signora continua il suo messaggio: “Figlia mia, questa preghiera è così semplice e breve che ciascuno può dirla nella sua lingua, davanti alla propria croce.

E coloro che non hanno una croce, che la recitino interiormente”. Chiede che ognuno reciti lentamente e devotamente questa preghiera almeno una volta al giorno.

“Ti assicuro che il mondo cambierà”. (29.04.1951) La Madonna personalmente spiega perché ci dà questa nuova preghiera: “Essa è stata data per invocare il vero Spirito sul mondo”. (20.09.1951) “Tu non puoi comprende-

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re il grande valore di tutto ciò. Non sai quel che riserva il futuro”. (15.04.1951) È mandata dal Padre e dal Figlio quale Madre di tutti i Popoli per portare al mondo l’unità e la pace e “per liberare il mondo, con questo titolo e per mezzo di questa preghiera, da una grande catastrofe planetaria”. (10.05.1953) In relazione alla sua preghiera, la Signora dice qualcosa di molto significativo: “Invocatela (la Signora di tutti i Popoli) quale Avvocata e pregatela di allontanare tutte le calamità! Pregatela di bandire la corruzione da questo mondo.

Dalla corruzione sorgono calamità, dalla corruzione sorgono guerre. Tramite la mia preghiera chiedete di bandire tutto ciò dal mondo! Non conoscete la potenza e l’importanza di questa preghiera presso Dio”. (31.05.1955) CHE UNA VOLTA ERA MARIA La prima ad avere delle difficoltà a capire il senso delle parole “che una volta era Maria” fu la veggente stessa, poi il suo direttore spirituale ed infine il vescovo diocesano Mons. Huibers, che alla prima stampa aveva semplicemente fatto togliere questa formulazione per lui incomprensibile.

La Madonna però non fu d’accordo con il cambiamento: “Che la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria, sia la nostra Avvocata”, deve restare così”.

(06.04.1952) In modo breve, chiaro e semplice lo aveva già spiegato prima: “Che una volta era Maria significa: molti uomini hanno conosciuto Maria come Maria. Ora però, in questa nuova epoca che sta cominciando, voglio essere la Signora di tutti i Popoli. Questo è comprensibile a tutti”. (02.07.1951) “Che una volta era Maria” non significa affatto che non dovremmo più chiamare la Madonna “Maria”, come ripetiamo tante volte recitando il Rosario. Significa invece che dobbiamo conoscere Maria non soltanto secondo il suo nome, ma anche per la sua vocazione quale nostra Madre spirituale e affinchè il nostro rapporto con lei diventi quello di un bambino. Che questa relazione madre-bambino possa diventare molto più profonda e più personale, vale certamente per noi cristiani, ma molto più per i quattro miliardi di non - cristiani, cioè per la maggior parte dell’umanità. Essi infatti conoscono Maria con il suo nome, ma non sanno che è Madre per tutti i popoli, e così anche individualmente per ciascuno di loro. Se però si ravvisa Maria quale madre personale, tutto cambia: quella che “una volta” era per me soltanto Maria, adesso la conosco e l’amo come mia madre.

MODIFICA ALLA PREGHIERA Negli anni passati, fedeli, sacerdoti e vescovi hanno avuto sovente difficoltà con la formulazione “che una volta era Maria”, come già nel 1951 la veggente, il suo direttore spirituale e il Vescovo Huibers. Per questo sono state trasmesse ripetutamente delle richieste al riguardo alla Congregazione per la Dottrina della Fede a Roma.

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Mossa dalla sollecitudine pastorale, considerando la possibilità di fraintendimento della formulazione “che una volta era Maria”, nel luglio del 2005 la Congregazione per la Dottrina delle Fede ha chiesto di tralasciarla.

Per evidenziare che il titolo SIGNORA di TUTTI I POPOLI riguarda la Madonna, sono state inserite le parole “la beata Vergine Maria”. Questa versione ha ricevuto l’imprimatur dal vescovo diocesano di Haarlem, Mons.

J. M. Punt il 6 gennaio 2009. Così ora la preghiera termina con l’espressione: “Che la Signora di tutti i Popoli, la beata Vergine Maria, sia la nostra Avvocata”.

Parecchie persone che da anni venerano la Signora di tutti i Popoli fanno fatica ad accettare questa nuova versione. Tuttavia, solo con tale ubbidienza per amore, pensando ed agendo in modo ecclesiale, la preghiera e l’immagine potranno continuare ad essere divulgate nel mondo intero con il sostegno di vescovi e sacerdoti.

La Madonna stessa dice: “E ora la Signora di tutti i Popoli promette di donare la vera pace. Ma… i popoli dovranno recitare assieme alla Chiesa - comprendi bene, con la Chiesa - la mia preghiera”. (20.03.1953) L’IMMAGINE DELLA SIGNORA di TUTTI I POPOLI I messaggi di Amsterdam sono del tutto particolari anche perché la Madonna stessa vi descrive dettagliatamente come dovrà essere dipinta la sua immagine.

Contemplando la sua immagine tutti gli uomini devono comprendere perché Maria è nostra Madre: 1. Maria è la MADRE di noi tutti perché - in unione con il suo e nostro Redentore - ha sofferto per noi in quanto CORREDENTRICE. Per questo la vediamo sull’immagine ritta davanti alla croce luminosa del suo Figlio divino, penetrata totalmente da questa luce. Il palmo delle sue mani aperte mostra delle piaghe trasfigurate. Intorno ai fianchi porta una fascia che simboleggia il panno avvolto attorno ai lombi del Figlio e che descrive l’inseparabile unione tra la Corredentrice e il suo Redentore.

2. Maria è la MADRE di noi tutti anche perché come MEDIATRICE, in unione con il suo Figlio divino, trasmette ogni grazia ai popoli. Sulla sua immagine questo viene illustrato con i tre raggi di luce che fuoriescono dalle sue mani misticamente trafitte: “…i raggi di Grazia, Redenzione e Pace”. (31.05.1951) I raggi scendono su delle pecore che simboleggiano il gregge di Cristo, cioè tutti i popoli della terra.

3. Maria è la MADRE di noi tutti non da ultimo anche perché, come AVVOCATA, intercede per noi davanti a Dio e ci difende dal male, da Satana. Questa verità biblica della Madre che schiacciando la testa del serpente ci difende da Satana e lo vince, è illustrata in modo particolarmente impressionante: nell’immagine di Amsterdam - a differenza della Medaglia Miracolosa - il serpente non è più visibile perché è totalmente

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sconfitto. Non si può raffigurare in modo più evidente il potere d’intercessione materna di Maria!

A proposito dell’immagine, che dunque descrive in triplice modo la maternità universale di Maria per tutti gli uomini di tutti i tempi, dà questa spiegazione sorprendente: “Questa immagine deve precedere. Questa immagine deve essere diffusa in tutto il mondo. Essa è il significato e la raffigurazione del nuovo dogma. Perciò io stessa ho dato questa immagine ai popoli”. (08.12.1952) IL DOGMA DELLA MADRE di TUTTI I POPOLI Nella storia della apparizioni mariane è davvero unico il fatto che la Madonna nei suoi messaggi chieda la proclamazione di un dogma! Secondo le sue parole, esso sarà “l’ultimo e più grande” (15.08.1951) dogma mariano. Rivolta al Santo Padre desidera: “Provvedi all’ultimo dogma, l’incoronazione della Madre del Signore Gesù Cristo, della Corredentrice, Mediatrice e Avvocata!” (11.10.1953) Più volte la Madre, nei suoi messaggi, si rivolge direttamente ai teologi e spiega loro il contenuto di fede e la grande importanza del dogma: “Dì ai vostri teologi che possono trovare tutto nei libri!... Io non porto alcun nuovo insegnamento”. (04.04.1954) “La Chiesa incontrerà molta opposizione a causa del nuovo dogma”.

(15.08.1951) Oggi, dopo più di cinquant’anni, la Chiesa si trova davvero in questa situazione dolorosa: da una parte cardinali e centinaia di vescovi vorrebbero vedere onorata Maria con il dogma di Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Lo stesso desiderano rinomati teologi, molti sacerdoti e milioni di fedeli. Persino santi come Leopoldo Mandic, Massimiliano Kolbe, Edith Stein o Padre Pio e Madre Teresa hanno amato molto e usato il titolo “Corredentrice”. Anche Papa Giovanni Paolo II lo ha usato più volte.

D’altra parte, tra cardinali, vescovi e teologi ci sono molti che considerano il termine “Corredentrice” equivoco e perciò fondamentalmente inadatto per descrivere in maniera teologicamente corretta la posizione unica di Maria nella storia della salvezza.

Affinchè un giorno questa verità possa essere proclamata come dogma, dovrà essere raggiunto un accordo tramite uno studio approfondito e un dialogo fraterno, ma soprattutto con la preghiera e il sacrificio, in modo da comporre le divergenti opinioni teologiche concernenti il titolo di “Corredentrice”.

Quando il dogma sarà proclamato, lo deciderà, ovviamente, soltanto il Santo Padre. Tuttavia, di sicuro non sarà proclamato un nuovo dogma mariano fino a quando il suo contenuto di fede non sarà compreso dalla maggioranza dei fedeli, e al momento attuale molti credenti non sono quasi più mariani.

Ciononostante possiamo sapere fin d’oggi quale sarà l’effetto di grazie di questo dogma per la Chiesa e per il mondo. La Signora di tutti i Popoli promette infatti una

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nuova effusione dello Spirito Santo e con esso la vera pace per i popoli: “E la Signora rimase tra i suoi apostoli finchè venne lo Spirito. Così la Signora può venire anche dai suoi apostoli e popoli di tutto il mondo per riportare loro nuovamente lo Spirito Santo. … Quando sarà proclamato il dogma, l’ultimo della storia mariana, la Signora di tutti i Popoli darà al mondo la pace, la vera pace”. (31.05.1954) Ed ora, in pratica, che cosa possiamo fare noi credenti nella vita quotidiana affinchè i popoli conoscano Maria quale Corredentrice, affinchè un giorno sia solennemente glorificata attraverso un nuovo dogma e giunga la pace tanto agognata?

La Madre stessa ci dà la risposta: “Questo è il mio messaggio per oggi perché il tempo stringe. Deve sorgere una grande azione per il Figlio e la croce, per l’Avvocata e Messaggera di quiete e pace, la Signora di tutti i Popoli”. (01.04.1951) LA GRANDE OPERA MONDIALE Quale contributo concreto da parte di tutte le persone di buona volontà per la proclamazione del dogma e per la pace mondiale, la Madre ci chiede di divulgare la sua PREGHIERA e la sua IMMAGINE. Essa stessa dà un nome a questa diffusione. La chiama una “grande opera mondiale” (11.10.1953), o addirittura “un’opera di redenzione e di pace”. (01.04.1951) Ida Peerdeman vide questa opera mondiale nella splendida visione di miliardi di fiocchi di neve: “Come i fiocchi di neve volteggiano sopra la terra e vi si posano formando una spessa coltre, così la preghiera e l’immagine si propagheranno per il mondo e penetreranno nei cuori di tutti i popoli. come la neve si dissolve nella terra, così il frutto, lo Spirito, verrà nei cuori di tutti gli uomini che reciteranno ogni giorno questa preghiera” (01.04.1951) Convinta della grande importanza di quest’opera mondiale, la veggente lavorò instancabilmente fino alla fine della sua vita provvedendo alla spedizione di immagini nel mondo intero.

Spesso si sentiva incapace, tanto che un giorno la Signora la consolò: “Hai paura? Ma ti aiuto io. Vedrai, la diffusione andrà praticamente da sé” (15.04.1951) “Maria se ne assume tutta la responsabilità!” (04.04.1954) Ciascuno di noi, anche i bambini, possono collaborarvi donando cordialmente questa immagine a tutti i fratelli e sorelle, credenti o non credenti.

L’appello della Madre di tutti i Popoli alla collaborazione vale per tutti noi: “E ora parlo a quelli che chiedono un miracolo. Ebbene, dico loro: mettetevi con grande zelo al lavoro per realizzare quest’opera di redenzione e di pace e vedrete il miracolo!” (01.04.1951) “Aiutate con tutti i vostri mezzi e provvedete alla divulgazione, ognuno a modo suo” (15.06.1952) “Quest’opera di diffusione non è per un solo paese, quest’opera è per tutti i popoli” (11.10.1953) “Tutti ne hanno il diritto. Ti assicuro che il mondo cambierà” (29.04.1951)

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“La divulgazione deve avvenire tramite i conventi” (20.03.1953) “…nelle chiese e mediante mezzi moderni” (31.12.1951) “Così la Signora di tutti i Popoli sarà portata nel mondo, di città in città, da nazione a nazione. La semplice preghiera darà luogo ad un’unica comunità” (17.02.1952) Nel frattempo la preghiera è stata tradotta in oltre 70 lingue e milioni di immagini con la preghiera hanno raggiunto numerosi Paesi di tutti i continenti. Nel corso degli anni sono pervenuto alla Cappella di Amsterdam molte belle testimonianze, racconti di conversioni, guarigioni ed altri miracoli, verificatisi perché mediante l’immagine le persone hanno potuto conoscere Maria come la loro propria Madre.

Persino cardinali e vescovi di diversi continenti hanno fatto pellegrinaggi ad Amsterdam e reso testimonianza durante le Giornate Internazionali di Preghiera, riferendo delle grazie ricevute nelle loro diocesi.

In molti Paesi, i credenti medesimi fanno circolare un quadro con l’immagine della Signora di tutti i Popoli in modo che, per breve o lungo tempo, “visiti” le famiglie, i gruppi di preghiera, le parrocchie, i conventi, le scuole e la case di riposo per anziani e perfino le prigioni.

In tutte le parti della terra attraverso i media, si vie-

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ne a conoscenza di pericoli che minacciano la vita, pericoli che aumentano quotidianamente e che ci impauriscono sempre più. Di fronte a ciò si rimane perplessi e non si intravede una soluzione.

Ma la Madonna ha la soluzione. Ad Amsterdam, come già a Fatima, ci dà un piano infallibile di salvezza, “una grande opera mondiale”, nella quale, attraverso il nostro zelo missionario, vengono coinvolti tutti i popoli.

Oggigiorno, in un’armoniosa collaborazione con vescovi e sacerdoti e utilizzando i moderni mezzi di comunicazione e i media, la diffusione dell’immagine con la preghiera potrebbe avvenire in brevissimo tempo ed in modo grandemente efficace: “Divulgate la preghiera nelle chiese, mediante mezzi moderni, … affinchè il mondo sia liberato dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra” (31.12.1951) Dobbiamo però collaborarvi tutti con convinzione e col massimo impegno. Poiché su questa via, che si chiama “Maria”, “SIGNORA” e “MADRE”, Dio vuole guidare tutti i popoli alla vera pace. È lei che se ne rende garante: “La Signora adempirà la sua promessa e vi sarà la vera pace” (31.05.1955) Una devotissima parrocchiana

AI NOSTRI LETTORI Anche per il 2012 invitiamo i nostri lettori a non fare mancare il sostegno a “La Torre”, il notiziario che ogni due mesi porta nelle case la voce di Rovasenda. È uno sforzo editoriale, quello assunto dall’intera Redazione, che conta sul sostegno dei lettori, vecchi e nuovi.

L’ammontare per il 2012 rimane invariato in euro 25,00 (venticinque euro).

Il pagamento può essere effettuato a mani di: Don Cristiano, Mary Barile, Dario Pansarasa, Saimone Zampieron, Mariagrazia Calzoni Goio o tramite bollettino di conto corrente postale n. 14213136 intestato a “La Torre - Notiziario di Rovasenda” con la causale “sostegno 2012”.

Grazie. LA REDAZIONE

vita scolastica

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scuola MATERNA

Giornata nazionale dell’albero Riceviamo e pubblichiamo con piacere questo articolo scritto dalle maestre della Scuola dell’Infanzia di Rovasenda.

Il 21 novembre, la Scuola dell’Infanzia di Rovasenda con le insegnanti Paola Gerodetti e Michela Menegatti ha aderito alla giornata Nazionale dell’Albero indetta dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare.

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la giornata è dedicata alla storia d’Italia attraverso l’argomento “albero” ed è inoltre stata dedicata a Sandro Usai e a tutte le vittime delle alluvioni che hanno colpito il nostro paese nel mese di novembre scorso.

La Scuola, nelle possibilità della nostra autonomia didattica e organizzativa, ha avuto l’opportunità di sensibilizzare i bambini sull’importanza della tutela del patrimonio boschivo e di un comportamento corretto nei confronti della natura.

Grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, con le Regioni e con il Comune di Rovasenda, sono state messi a disposizione degli alberelli di specie autoctone e sono stati piantati nel giardino della nostra scuola due sorbi degli Uccellatori (sorbus aucuparia).

Le maestre Paola e Michela

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vita scolastica

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scuola elementare

Far conoscere l’arte ai bambini Gli ultimi due mesi sono stati un periodo di pianificazione per la nostra scuola elementare, che dopo le vacanze natalizie si prepara ad affrontare la seconda parte dell’anno scolastico e a concretizzare tutte le attività in previsione.

Durante questi primi mesi scolastici, uno dei progetti più curiosi e singolari è stato sicuramente “IOCREscO”, il corso d’arte tenuto da Margherita Tomatis agli alunni delle Scuole Elementari di Rovasenda e di Olcenengo.

Margherita ci spiega che la scelta del titolo del progetto non è casuale, in quanto in esso c’è un voluto gioco di parole: “IOCREscO” può essere letto infatti come “Io cresco” e “Io creo”.

“Nel corso voglio aiutare i bambini a sviluppare le proprie potenzialità, in altre parole la propria creatività, tenendo conto però che il modo realmente efficace per ottenere quest’obiettivo è il giusto equilibrio tra fantasia e disciplina.”

Margherita ci spiega con queste parole gli obbiettivi delle sue lezioni, durante le quali fa conoscere l’arte ai bambini, insegnando loro l’uso sia tradizionale che inusuale di varie tecniche artistiche. L’approccio utilizzato da Margherita è il gioco, attraverso il quale sono stati presentati ai bambini una serie di artisti vissuti tra il periodo rinascimentale e l’età contemporanea. Con questo metodo di insegnamento, che coniuga l’aspetto ludico a quello artistico senza però tralasciare la disciplina, Margherita aiuta i bambini a comprendere l’arte e fare di essa una modo per esprimere la propria personalità.

Ovviamente i bambini si sono dimostrati molto interessati al corso, al quale hanno partecipato con entusiasmo ed impegno.

Le foto delle lezioni e le spiega-

zioni dei giochi, si trovano sul sito internet www.iocreoarte.weebly.com, creato da Margherita stessa.

Non possiamo che complimentarci con la talentuosa Margherita, con gli alunni della nostra scuola elementare, che partecipano sempre con entusiasmo a queste attività e con le maestre, che accolgono sempre con favore nuovi progetti.

Federica

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dalla pro loco

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La cena “DELLA CULMA” Vince la nostalgia dei tempi andati Sabato 26 novembre, nelle sale del Castello storico, la Pro Loco ha invitato tutti i rovasendesi a partecipare alla ormai tradizionale “Cena della culma” per ricordare il banchetto, a dire il vero alquanto povero, ma pieno di significato e di soddisfazione per i lavoratori salariati e occasionali addetti ai lavori finali di ogni campagna risicola, che ogni anno venivano invitati dai coltivatori al termine dei lavori di raccolta e di trebbiatura del riso.

Volendo ricordare ai giovani uno dei pochi appuntamenti festosi della gente di campagna dei tempi passati, la Pro Loco da sei anni rievoca la Cena della culma tentando di ricreare quell’atmosfera, senza purtroppo riuscirci. Malgrado agli inizi la Pro Loco abbia tentato di attenersi il più possibile al menu che i più vecchi ricordano, impossibile è stato creare l’atmosfera agreste che regnava in quelle grandi cucine fumose, ove si svolgeva questo rito tanto festoso e atteso dai poveri lavoratori del tempo.

Per alcuni era l’unica occasione per fare un buon pasto e una buona bevuta, anche se il vino di Roasio era allappante e poco generoso.

Gli ingredienti della cena potevano cambiare a seconda della famiglia ospitante. Quelle più in vista, con aziende di una certa importanza, potevano disporre di maggiori risorse e quindi davano più importanza a quanto avrebbero cucinato. Animali da cortile, salumi e formaggi non potevano mancare; non parliamo di prodotti dell’orto tra cui le verze, i cardi, le patate, senza contare la proverbiale panissa con lardo e salame che non mancava in nessuna famiglia.

Le ragazze che avevano lavorato anche saltuariamente come mondine o tagliariso, a fine cena, intonavano i canti della terra, commuovendo gli uomini che nel frattempo avevano fatto il pieno di quel poco allettante vino, predisponente alla malinconia ed alla tristezza…

Ebbene, la Pro Loco per attenersi all’antico disciplinare, nelle prime edizioni ha tentato tutte le strade per riuscire a dare una parvenza di somiglianza ai menu del tempo, senza riuscirci. Ricordo l’anno in cui piatto for-

te era l’oca con le verze. Furono serviti pezzi d’oca con una guarnizione di verze. Il piatto originale era un pezzo d’oca e una magnolata di verze, ben cotte,ben condite col grasso d’oca tolto dell’ula d’invecchiamento. Buone da far paura!

Man, mano che passavano gli anni, la disparità tra menu vero e menu della riedizione è cambiato sempre più in modo tangibile.

Anche quest’anno non è stato di meno.

Malgrado le buonissime intenzioni di Federico e company, il fatto che vedano ormai necessario modificare qualche particolare per stare in linea coi tempi, la dice lunga sul mancato risultato finale, almeno per quanto riguarda l’attinenza ai fatti della memoria.

Uno sformato di verza e cotechino pazzesco, ma la fonduta non ci voleva.

Ottimi i salumi e la spalla invecchiata di maiale. I ravioli di zucca anche se di stagione, non appartengono alla tradizione. Buona la panissa, poco grassa e per niente mantecata. Poco realistico il coniglio ripieno con peperonata. Una peperonata eccezionale anche questa

volta troppo scarsa, da farla apparire guarnizione e non contorno…

Della torta di pane e latte, tradizionalissima, debbo dire che molto meglio sarebbe stato affidarsi alla Lides che sa come farla, contrariamente a chi l’ha fatta, che della torta di pane e latte ne ha solamente sentito parlare.

Infatti anche se lontanamente il gusto era del pane e latte, la fattura e la cottura erano da pizza o crostata.

Buoni e pertinenti i formaggi dei margari della nostra Valsesia.

Che dire dei luoghi: allora si trattava di fumose cucine, illuminate da scarse lampadine puntinate dalle mosche che vi imperavano, adesso si tratta di saloni accoglienti e illuminati da lampade allo xeno che non contribuiscono a creare la magica atmosfera.

Ed ancora, come possono gli addetti ai lavori, conoscere il vero carattere della cena se sono nati almeno un quarto di secolo dopo la fine di quei tempi?

Forse quei tempi sarebbe meglio dimenticarli e lasciare che passino ai posteri, così come descritti nelle pagine dei libri di Arnaldo Colombo.

Dario Pansarasa

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dalla pro loco

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CINQUE MINUTI CON LA PROLOCO… Ciao a tutti, siamo arrivati a dicembre, e finalmente arriva il Natale.

Intanto ci siamo lasciati alle spalle due appuntamenti, peraltro ben riusciti anche questa volta: la Festa degli Anziani e la Cena della Curma. Proprio di quest’ ultima voglio parlare perché è un appuntamento a cui tengo particolarmente. Il menù semplice ma particolarmente gustoso è stato: antipasti: salame cotto, insalata di fagiano agli agrumi, tortino di verze con cotechino e fonduta, primi: ravioli di zucca, panissa secondo: rollata di coniglio con peperonata tagliere di formaggi con marmellate dolce: torta di pane e latte con cioccolato e amaretti A vedere i piatti che tornavano in cucina completamente vuoti, direi che tutto è stato gradito.

In questa occasione abbiamo voluto dar risalto anche ad una azienda vinicola della zona: la cantina Boniperti di Barengo, che ci ha fornito e servito due ottimi vini, un Ghemme ed un Nebbiolo.

La serata è trascorsa tranquilla fino alle 23,30 quando anche gli ultimi inesauribili hanno abbandonato il campo, dandoci appuntamento all’anno prossimo.

Dicevamo invece di dicembre, sabato 3 abbiamo organizzato un appuntamento nuovo anche per noi: “Aperitivo Jazz” con sorpresa finger food.

Ma di questo approfondiremo più avanti…

Il mese proseguirà con il classico appuntamento della sera della vigilia di Natale, dove vi aspettiamo nei saloni del castello dopo la messa di “mezzanotte” per scaldarvi con un bicchiere di vin brulè e una fetta di panettone, e naturalmente per scambiarci gli auguri.

Per l’ anno nuovo stiamo ancora finendo di mettere a punto il programma, quindi non vi posso anticipare nulla, se non che a febbraio ci sarà la presentazione e la discussione del Bilancio 2011, una serata a cui, negli ultimi anni, veramente in pochi partecipano, nonostante gli avvisi che mandiamo, ma che vi invito fin d’ora a presenziare.

Per ora è tutto, quindi non mi resta che augurare a tutti i lettori de “La Torre” un sincero e caloroso BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO da parte di tutta la Proloco.

Alla prossima….

Fabio

COS’È IL FINGER FOOD? Sabato 3 Dicembre presso i saloni del castello, la Proloco ha presentato questo appuntamento sempre più amato dai giovani e comunque sempre più in voga nelle grandi città: l’Apericena, o meglio un aperitivo molto ricco e lungo…

E così i nostri cuochi si sono cimentati in una prova veramente interessante, ossia quella di basare questo aperitivo sul “Finger Food”.

Cos’è il finger food si domanderà qualcuno?

Cerco di spiegarlo nella maniera più semplice: è un idea gastronomica di piccole dimensioni che si può mangiare con l’uso delle dita, o con attrezzature adeguate, preferibilmente in un unico boccone, un boccone che può essere accostato per analogia o per contrasto (dolce/più dolce; salato/più salato; morbido/croccante; dolce/salato; etc.), e che risalta i cinque sensi.

Il tutto è stato accompagnato dalla musica della SWEETIÈS BAND, un gruppo di musica jazz dove la voce soave e soul della cantante Brigitte Peffiet esalta il vasto repertorio ed in particolare il Chicago Blues. Bene quest’accoppiata finger food/sweetiès band ha centrato l’ obbiettivo ed ha animato la serata che è iniziata alle 19 circa e si è conclusa a mezzanotte.

Purtroppo la partecipazione non è stata massiccia, ma sicuramente per una nostra mancanza nel pubblicizzare la serata; quindi vuol dire che la prossima volta dovremo fare meglio…

E allora ci riproveremo e vi aspetteremo numerosi!

Ciao alla prossima.

Fabio

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dalla pro loco

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Una novità il nuovo appuntamento alla Pro Loco:

FINGER FOOD - APERICENA in JAZZ Sabato 3 dicembre, per la prima volta, la Pro Loco ha voluto sperimentare un nuovo modo di passare una serata in allegria, verificando il gradimento di una maniera di fare festa, oggi, insieme.

Una serata pur sempre basata sull’enogastronomia, ma con tre varianti interessanti: il servizio in piedi, la presenza di musica di sottofondo, tanti stuzzichini (una ventina) e piatti gastronomici, ancor più di una normale cena.

Normalmente si tratta di tanti stuzzichini caratteristici di un aperitivo in musica, ma così non è stato nella serata alla Pro Loco, in quanto si è trattato anche di veri e propri secondi piatti, molto fuori del comune, come ad esempio riso Otello al gorgonzola, brasato di stinco con patate e porri, baccalà mantecato allo zenzero, classica parmigiana nel bicchiere, crema di broccoli allo zenzero ecc..

Altra sostanziale differenza è stata la presenza di svariati aperitivi, birra e vini spumanti.

Un procedimento nuovo che consente di passare una bella serata, permettendo di fare buone libagioni senza dover correre rischi di imbattersi nell’alcooltest essendo vissuto in paese.

Lo spunto della serata è stata la conoscenza da parte di rovasendesi di una bravissima cantante di Jazz e Rock parigina che vive in quel di Carpignano Sesia.

Lei stessa ha sollecitato l’interesse nei nostri ragazzi ad ascoltarla, essendo a conoscenza degli apprezzamenti provenienti da varie parti del mondo della musica.

Federico e lo staff della Pro Loco, hanno accettato la sfida e preparato un ambiente accogliente e consono, usufruendo delle magnifiche immagini di Franco Guala proiettate alle spalle dell’orchestra.

Serata perfettamente riuscita sotto tutti i punti di vista: pubblico di primordine, gastronomia di classe, buona musica - peccato l’acustica imperfetta a causa delle volte a botte del salone -, musica che sarebbe stata eccezionale se la festa si fosse svolta in estate all’aperto.

La cantante, Brigitte Peffiet accompagnata dagli orchestrali del complesso Sweetiès band nato su progetto della vocalista, nome d'arte Sweetie, ha presentato dal vivo un vasto repertorio di classici della musica Rock e “del diavolo”, in particolare del Chicago Blues.

L'anima del complesso è comunque la potente e grintosa voce rauca e suadente della cantante parigina che, unita alla forte personalità ed alla indiscutibile presenza scenica, riesce ad esprimere una spontanea passionalità, comunicando all'ascoltatore sensazioni coinvolgenti. Una voce soave e grintosa allo stesso tempo, che

spazia dal blues al funky, al Rock, al soul dalle accattivanti sonorità.

Esperimento riuscito alla grande.

Brava la Pro Loco che questa volta ha superato se stessa.

P.D.

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gemellaggio

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Il risotto di Téléthon Anche quest’anno i Carrapontini hanno potuto apprezzare la bontà del riso della nostra Baraggia, preparato con maestria dall’Associazione “Amitié PontcharraRovasenda” in occasione del Téléthon.

I nostri amici nello stand predisposto hanno cucinato un risotto che ha suscitato l’interesse generale e ha riscosso il gradimento del pubblico, a tutto vantaggio della raccolta fondi per Téléthon.

Le giovani dell’Associazione distribuiscono il risotto ai partecipanti.

I nostri amici Jean e Guy al lavoro presso i fornelli

L’Associazione “Amitié Pontcharra - Rovasenda“ e la Pro Loco di Rovasenda - Sezione Gemellaggio ringraziano le Autorità Civili e Religiose, i soci e i simpatizzanti per il sostegno e per la valida collaborazione,

che fanno sì che il gemellaggio prosperi nel tempo e augurano a tutti

BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO

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Memorie della 1a Guerra Mondiale

LA FIGLIA DEL FANTE E GLI ZAMPOGNARI Era il tardo pomeriggio della vigilia di Natale del 1915. Un’aria fredda di tramontana spazzava impietosa il cortile e sembrava scendere dalle montagne innevate che si scorgevano al di là della Giara.

Eppure Rosetta non rinunciava ai suoi doveri di brava donnina nell’aiutare la madre in quei lavori che ora doveva svolgere da sola, dopo la partenza del marito per la guerra.

C’era il bestiame domestico da accudire, la legna da spaccare e portare a casa per accendere la stufa; Inoltre la bimba era troppo abituata alle coccole paterne e adesso, in mancanza di quelle, stava sempre appiccicata al grembiule della madre.

Marietà si dava da fare, ma non sempre riusciva a far dimenticare alla figlia la nostalgia paterna. Come quella sera prenatalizia.

Infatti, appena rientrate in casa, Rosetta chiese alla madre di rileggerle ancora l’ultima lettera giunta dal fronte.

“Seren del Grappa, 15 dicembre 1915...” incominciò dall’inizio la madre, senza che la figlia la lasciasse proseguire oltre.

Rosetta frequentava la prima elementare, sapeva leggere solo qualche sillaba, figuriamoci se conosceva la geografia!

“Dov’è Seren del Grappa?“, chiese infatti subito.

Marieta non è che di geografia fosse erudita, ma si era procurata una piccola carta geografica dell’Italia e aveva imparato a conoscere tutti quei posti dove si combatteva. Trovò quel nome, Seren del Grappa, vicino a un fiume, il Piave.

La figlia non pose altre domande, presa dalle vicende che il padre descriveva nel prosieguo della lettera: la trincea, il rancio, il sibilo dei proiettili, lo scoppio delle bombe, il filo spinato da tagliare con le pinze. L’unica cosa bella era che adesso si avvicinava il Natale e i soldati speravano in una tregua delle armi.

Rosetta non porgeva più domande, come se si fosse rattristata per i pericoli cui il padre era sottoposto: Marieta la vedeva improvvisamente taciturna e non sapeva a quale espedien-

te ricorrere per risollevarle il morale.

Proprio in quel momento giunse da fuori un suono che la donna non esitò a riconoscere: Era caratteristico e inconfondibile per quel tempo. Anche Rosetta l’aveva udito.

La bimba si lasciò facilmente convincere dalla madre ad uscire sulla strada per vedere chi fossero i suonatori. Uscita dal cortile, Rosetta corse fin quasi sulla piazza, dalla quale stavano scendendo due uomini con in testa un cappello da pastore, un giaccone di fustagno sulle spalle e nei piedi gli zoccoli. Uno impugnava una specie di zufolo, un po’ più grande di quelli che i suoi coetanei intagliavano dal sambuco, mentre l’altro reggeva un sacco di pelle, nel quale soffiava a perdifiato da una parte, mentre dall’altra spuntavano quattro o cinque trombe, più o meno lunghe. Da queste usciva un suono di tonalità diverse, ora forte e acuto, ora più dolce e melodioso, ma sempre malinconico, un po’ monotono, quasi una nenia.

Ogni tanto i suonatori si fermavano, l’otre si gonfiava e poi si stringeva, mentre la musica continuava incessante, quasi un lamento, e riecheggiava l’aria dei canti che Rosetta udiva in chiesa, nella Novena di Natale.

Qualcuno dalle finestre che davano sulla strada, lanciava qualche soldo che il suonatore col piffero si af-

frettava a raccogliere, ringraziando con un cenno del capo.

Man mano che avanzavano, gli zampognari richiamavano un codazzo di ragazzi che li seguivano in silenzio, estatici, intenti a scoprire come quelle trombe, che spuntavano dal sacco, potessero suonare da sole e con note così differenti.

Anche Rosetta fu lì per unirsi al gruppo, ma quando i suonatori si diressero verso la piazza della chiesa, preferì ritornare a casa. La nenia si univa distintamente, anche con la porta chiusa, sembrava penetrar dappertutto e sentirsi ovunque. Marieta pareva star con le orecchie tese, attenta a non perdere una nota di quel suono. Solamente quando gli zampognari oltrepassarono il portone sotto la torre, la musica scese di tono. Nella casa sembrò che mancasse qualcosa. Marieta aveva capito che alla figlia quel suono piaceva: Le chiese se aveva voglia di cenare, e Rosetta rispose di no.

“Stasera Don Pilade anticipa le funzioni, possiamo avviarci anche noi verso la chiesa…”, propose alla figlia tutta contenta! Era vero, don Pilade quella sera aveva in programma tanti bei canti natalizi e una preghiera da dedicare ai soldati e ai genitori in guerra, come il padre di Rosetta.

Arnaldo Colombo

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NOTIZIE, CURIOSITÀ E CONSIGLI UTILI a cura di Michela

Alto Adige e i mercatini di Natale: un percorso a 5 stelle ta secca da mettere sotto i denti, pane aromatico e ogni tipo di pralina, marmellata e quant’altro).

Tante sono anche le manifestazioni, gli eventi e le attività di contorno organizzate in occasione dei Mercatini di Natale.

Ogni mercatino ha un’atmosfera particolare: 5 città, 5 modi particolari e unici per sentire il Natale. Tra l’altro non distano molto l’una dall’altra ed è quindi possibile riuscire a visitare anche più mercatini in una giornata, sia in auto sia in treno.

Dal 25 novembre, in Alto Adige, ha ripreso vita la magica e tradizionale atmosfera dei Mercatini di Natale.

In questo periodo l’Alto Adige si riscopre terra magica ed affascinante, grazie alle sue antiche tradizioni che rivivono all’interno dei mercatini. Bressanone, Merano, Bolzano, Brunico e Vipiteno sono le 5 città da cui si snoda il cosiddetto “percorso a 5 stelle”, dove vengono ospitate le casette di legno che vendono prodotti locali, artigianali o meno, ma assolutamente da vedere e, possibilmente da acquistare. Palline e addobbi natalizi di ogni forma, materiale e colore (legno e stoffa soprattutto), oggetti di arredamento, tovaglie e cuscini ricamati con le ricette locali e poi candele, fiori secchi e tantissime prelibatezze culinarie da consumare anche in loco (vin brulè, per riscaldarsi tra un banchetto e l’altro, frut-

Mercatino di Bolzano: incontro tra Nord e Sud dal 25 novembre al 23 dicembre 2011 Il tradizionale Mercatino di Natale di Bolzano si svolge sulla rinomata Piazza Walther, illuminata per l'occasione da molte luci: 80 espositori saranno i protagonisti del periodo più suggestivo dell’anno. Vicino si trovano il centro storico, i portici e la stazione ferroviaria. Inoltre ci sono diversi altri mercatini nelle vie e piazze adiacenti, come in piazza Municipio, in piazza del Grano e nel cortile di Palazzo Campofranco. Durante i fine settimana musiche tradizionali con i suonatori di corno e bande musicali in Piazza Walther e nelle chiese di Bolzano. Ogni giorno si aprirà una finestra del calendario dell’Avvento realizzato sull’edificio Max Valier, in Via

Mercatino di Natale di Bolzano in Piazza Walther

La Torre 6/2011 della Posta tra Piazza Walther e Piazza Domenicani. Diversi ristoranti di Bolzano offrono il loro menù caratteristico e diversi esercizi alberghieri propongono dei pacchetti vantaggiosi per il periodo del Mercatino di Natale, le festività e Capodanno. Dalla seconda domenica d'avvento, giovani artigiani artisti provenienti da diverse località italiane e straniere espongono i loro lavori sulla Piazza Municipio alla Rassegna Mercato Artistico. Qui possono essere venduti solamente oggetti realizzati a mano, senza l'uso di macchine. Vengono esposti articoli in pelle, in lana, in vetro o in ceramica, strumenti musicali, strumenti in legno, giocattoli in legno, anelli, braccialetti e bigiotteria, che vengono presentati direttamente dal produttore. A lato della piazza Walther apre il Palazzo Campofranco con il suo cortile interno nascosto con un'atmosfera di pace e di ritiro, di proprietà privata, con espositori e musica. All'interno del grande cortile si trova il "Bosco Incantato" con molti alberi di Natale, alcune casette per la vendita di specialità alpine ed alcune casette che espongono oggetti decorativi. I bambini potranno scegliere tra gli intrattenimenti pensati appositamente per loro: la rappresentazione del presepe vivente, gli spettacoli di marionette, la giostra musicale, le passeggiate sul pony per le vie del centro (a pagamento) ed giri in carrozza ogni giorno (a pagamento). Un servizio della Croce Rossa di Bolzano mette a disposizione delle mamme con bambini piccoli la casetta riscaldata Punto Bimbo in via Argentieri.

Mercatino di Merano: piacere e riposo dal 25 novembre al 6 gennaio 2012 Merano (324 m di altitudine, in tedesco: Meran) si trova adagiata in una conca assolata dove confluiscono la Val Venosta, la Val Passiria e la Val d'Adige in Alto Adige. La città è un luogo di cura e di soggiorno di fama internazionale ed è riparata dalle alte montagne del gruppo del Tessa per cui il clima è mite e temperato. Il centro storico comprende il tratto dei Portici (oggi con vari negozi) che collega piazza del Grano a piazza Duomo, il quartiere Steinach, via Leonardo da Vinci, via delle Corse e le tre porte cittadine del borgo medievale ancora oggi visibili. Vi sono diverse passeggiate, parchi ed

Mercatino di Natale sulle Passeggiate di Merano davanti al Kurhaus

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un giardino botanico a Castel Trauttmansdorff. Le 80 casette addobbate del Mercatino di Natale di Merano si trovano ai due lati della passeggiata lungo il fiume Passirio che va dal ponte Teatro al ponte della Posta. I visitatori si ritrovano immersi in un'atmosfera da favola, natalizia, con la scenografia romantica del Kurhaus e delle Terme. In alcune casette del Mercatino di Natale di Merano vengono esposti prodotti dell'artigianato locale quali candele, ceramiche, addobbi natalizi quali palline in vetro, statue in legno e presepi. In altre specialità gastronomiche tipiche dell'Alto Adige quali dolci (strudel, pan pepato, biscotti), bevande (vin brulè). In altre ancora indumenti (maglie in lana, guanti, pantofole in feltro), giocattoli ed oggetti da regalo. Durante i fine settimana si svolgono alcuni concerti natalizi con esibizioni musicali e di cori sia nelle chiese di Merano che sulle passeggiate Lungo Passirio come da tradizioni dell'Avvento. La sfilata di San Nicolò, patrono della città di Merano, insieme al suo fedele servitore Knecht Ruprecht e dei "Krampus", i diavoli, si svolge nei giorni 5 e 6 dicembre. Sulle passeggiate ci sono anche attrazioni per i bambini quali la giostra ed il trenino. Giri della città nella carrozza natalizia trainata da cavalli. Il centro storico di Merano viene decorato a festa per l'occasione lungo le strade ed i vicoli del centro, ma anche le decorazioni natalizie delle vetrine sottolineano la solennità della festa. Immergetevi nell'allegra e festosa atmosfera del Natale. In piazzetta Terme viene allestito un campo di pattinaggio su ghiaccio e nelle piscine coperte delle Terme di Merano si può nuotare tutti i giorni.

Sempre in piazza si potrà ammirare il grande albero di Natale illuminato e il sottostante presepe con figure a grandezza naturale. In Piazza del Duomo, ogni giorno intorno alle 16.45 verrà aperta una finestrella del megacalendario d’Avvento.

Mercatino di Bressanone: arte e storia dal 25 novembre al 6 gennaio 2012 Il Mercatino di Natale di Bressanone è uno dei momenti più animati e ricchi d'atmosfera di tutto l'anno.

Le tradizionali bancarelle di Piazza del Duomo sono tutte decorate e propongono anche oggetti natalizi ed

Mercatino di Natale di Bressanone in Piazza Duomo

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idee regalo tipici e originali della tradizione sudtirolese, quali presepi, sculture di legno, ceramiche fatte a mano, candele ed angioletti in vetro, nonché ovviamente specialità gastronomiche dell’Alto Adige. Nei locali tipici ci si può fermare per assaggiare le specialità locali. Intorno all’aiuola di Piazza del Duomo, invece, sarà realizzata un’enorme corona d’Avvento e presso il vecchio cimitero si potranno ammirare i presepi fatti a mano. Durante il Mercatino di Natale sono previsti anche programmi collaterali quali: gruppi musicali, cori, suonatori di organetto, mostre, visite guidate nel Duomo e nel Chiostro, giro della città in carrozza (solo sabato e domenica) e giostra a vapore. La tradizione del presepe a Bressanone vanta una storia di 800 anni, sarà possibile ammirare nove gruppi di riproduzioni a grandezza naturale di figure di un presepe distribuite nel mercatino, nel centro storico ed in stazione, lungo una passeggiata a tema, culminante nella preziosa collezione di presepi del Museo Diocesano all’interno del Palazzo Vescovile.

La Torre 6/2011

Mercatino di Vipiteno: tra passato e presente dal 26 novembre al 6 gennaio 2012 L'imponente Torre delle Dodici, che sovrasta la piazza principale, fa da sfondo al Mercatino di Natale di Vipiteno, il più a nord dell’Alto Adige, che riscalda ed illumina la città.

Un'atmosfera unica ed un fascino del tutto particolare: circa 40 romantiche casette di legno addobbate a festa ed adornate con luci natalizie, le musiche di Natale in sottofondo.

Mercatino di Brunico: artigianato e tradizione dal 26 novembre al 6 gennaio 2012 Il Mercatino di Natale di Brunico offre caratteristici prodotti artigianali e specialità dolciarie per tutti i gusti. Sulle 35 colorate e allegre bancarelle si potranno trovare oggetti dell’artigianato locale, addobbi natalizi e prodotti della zona.

Per gli amanti della tradizione, durante il mercatino sarà possibile ammirare alcuni artigiani realizzare

Mercatino di Natale di Brunico in via Bastioni

manualmente i loro lavori. In piazza Municipio si potrà ammirare anche un bellissimo presepe con statue a grandezza naturale realizzate artigianalmente e sulla facciata il palazzo della Raifeissen ospita un bellissimo calendario dell’Avvento.

Durante i fine settimana nel periodo che precede il Natale diversi complessi di strumenti a fiato, gruppi di tromboni e suonatori di corni delle Alpi animano il centro storico di Brunico.

Mercatino di Natale di Vipiteno in Piazza Citta

Nel centro storico di Vipiteno si vedono numerosi tesori artistici e culturali del Medioevo, testimonianza di una lunga tradizione mineraria.

Il presepe composto da statuine realizzate completamente a mano, presso la Torre delle Dodici, è un'attrazione da non perdere.

Nelle vetrine dei negozi, lungo il centro città e nel cortile e nell'atrio del municipio sono esposti dei presepi.

Le prime due “stelle” del percorso le ho “toccate” l’anno scorso con la mia visita sia ai mercatini di Bolzano che di Merano.

Posso garantire, per gli amanti del genere come me, che chiunque voglia vivere di persona l’atmosfera frizzante ed i sapori intensi dell’Alto Adige, rimarrà estasiato nel riscoprire la pace e la serenità delle notti d’inverno immersi in un paesaggio da sogno che affina tutti i sensi: passeggiare tra le casette di legno degli espositori addobbate con luci e colori, sentendo in sottofondo le note dei canti natalizi ed il profumo di cannella, delle spezie e del vin brùle...

Tra pochi giorni completerò il percorso delle rimanenti tre “stelle”, Bressanone Brunico e Vipiteno…e non vedo l’ora…a presto e……Buon Natale a Voi ed alle Vostre famiglie!

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la pagina dei giovani

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GLI ATLETI BATTAGION: ANDREA, DIEGO ed ELISA L’inverno è ormai arrivato, la temperatura si è di molto abbassata e quando esco di casa sono tutto infagottato, a stento gli amici mi riconoscono. L’estate non è che un flebile ricordo ma proprio questa settimana mi è capitato di vedere, intorno alle ore 19.00, un ragazzo in pantaloncini corti e maglietta che in corsa, arrivando da via Lenta, ha superato speditamente la rotonda per poi sparire nelle viuzze in prossimità dell’asilo.

Una sera l’ho “inseguito”, in macchina ovviamente, fino a casa e ho scoperto che l’atleta è Andrea Battagion, iscritto all’Associazione sportiva dilettantistica atletica Lessona e tesserato FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera).

Da anni la corsa è il suo sport preferito, si allena tutti i giorni e partecipa ad innumerevoli gare nel biellese e nel vercellese ottenendo strepitosi risultati. È iscritto al “GrandPrix” del biellese che si articola in una serie di gare da affrontarsi durante tutto l’anno: in base all’ordine d’arrivo della gara vengono assegnati dei punti e a fine anno viene stilata una classifica che da diritto, in relazione al piazzamento, ad una serie di premi.

“Correre è la mia passione.“ - dice Andrea “Già all’età di 19 anni partecipavo a gare provinciali e regionali con ottimi risultati, ho poi smesso per dedicarmi alla famiglia e alla costruzione della casa in cui viviamo. Ho ripreso ad allenarmi seriamente soltanto pochi anni fa.”

Conciliare lavoro ed allenamenti non è semplice: “Purtroppo l’unico momento in cui posso allenarmi è alla sera, dopo il lavoro.”

Nonostante i molteplici impegni, familiari e lavorativi, riesce comunque a partecipare a corse su strada e in montagna su distanze brevi (un miglio) e lunghe (mezza maratona 21km e maratona 42km).

“Quest’anno a Biella ho ottenuto il terzo miglior tempo nella mia categoria sul miglio e alla Biella-Oropa (12km circa) sono arrivato 36° di categoria percorrendo tutto il tragitto in 1 ora e 7minuti”.

L’entusiasmo con cui mi parla delle sue prestazioni mi fa capire che la passione per la corsa è davvero grande. Passione che ha trasmesso ai figli Diego e Elisa: “nel periodo primaverile faccio da allenatore ai miei figli e, ogni tanto, li faccio partecipare a qualche garetta.”.

“Quest’anno sono arrivato 6° alla StraBiella.” dice Diego con orgoglio: “io mi alleno tutto l’anno perché gioco a calcio nei pulcini del Gattinara. Ogni tanto poi vado anche a trovare nonno Florido di corsa (4km circa)”. La piccola Elisa timidamente mi dice che alla StraBiella, nella sua categoria, è arrivata 2a; anche lei oltre ad allenarsi con il papà segue il corso di danza a Gattinara da due anni.

Complimenti ad Andrea per la costanza e l’impegno

Diego, Elisa ed il papà Andrea

Elisa e Diego mostrano le loro medaglie

negli allenamenti e in gara. I piccoli Diego e Elisa di strada da… percorrere ne hanno ancora tanta, ma l’entusiasmo e la voglia non mancano e i risultati non possono che continuare a migliorare.

E la mamma? La mamma è la prima tifosa e sostenitrice nonché la fotografa che immortala le formidabili performance dei suoi atleti.

AUGURI RAGAZZI!!

SAIMONE

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la pagina dell’agricoltura

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Un nuovo BATTERIO nemico del riso In questi ultimi anni è stata segnalata nelle nostre risaie una nuova malattia del riso: non è più un fungo né un insetto, ma la malattia è originata dall’attività di un batterio, piccolissimo organismo vivente che provoca la rottura delle pareti cellulari, la conseguente disgregazione dei tessuti vegetali che portano, più o meno velocemente, alla morte le piante del riso.

Il fenomeno è stato denominato ”marciume batterico del piede“ (scientificamente DICKEYA CHRYSANTHEMI) perché la malattia ha inizio proprio nella parte basale della pianta per risalire ai nodi superiori e provocarne la morte.

Il batterio è una cellula a forma di bastoncino con 4 o 6 flagelli (piccole code) che permettono una grande mobilità soprattutto in acqua, dove ha la possibilità di spostarsi molto velocemente.

Il batterio non riesce ad entrare direttamente nella pianta di riso, ma sfrutta le aperture naturali presenti in prossimità della ligula si-

tuata su ogni foglia tra la fine della guaina fogliare che ricopre il culmo e l’inizio della pagina fogliare vera e propria.

Questo avviene quando l’altezza dell’acqua di sommersione è sufficiente a lambirla o a sommergerla.

Ci sono altre vie che favoriscono l’entrata del patogeno e sono rappresentate da tutte le ferite provocate dal passaggio dei mezzi meccanici e, soprattutto, dall’attività degli insetti che con il loro apparato masticatore si cibano di foglie e di radici. Qui il maggior responsabile è sicuramente il punteruolo acquatico le cui larve creano vere e proprie autostrade che favoriscono il passaggio del batterio all’interno della pianta stessa.

I primi sintomi di infezione sono visibili attraverso l’ingiallimento e l’imbrunimento delle foglie più esterne e più vecchie e prosegue in quelle più nuove e giovani, mentre la pianta reagisce sviluppando radici avventizie dai culmi superiori.

Se si seziona la pianta alla base del colletto è ben visibile l’annerimento nella zona da dove partono le radici che con l’avanzare della malattia si estende verso l’alto, attraverso i nodi, a cominciare da quelli più bassi; i tessuti assumono colorazione bruno-rossastra e si presentano marcescenti con uno sgradevole odore.

La pianta può presentarsi interamente colpita dall’infezione, mentre altre volte può presentare solo una parte dei culmi colpiti ed invasi dal batterio.

La velocità di progressione della malattia aumenta con l’aumentare della temperatura, con l’innalzamento del livello dell’acqua di sommersione ed è proporzionale al numero di batteri presenti nel terreno.

Il batterio colpisce anche altre piante coltivate come la patata, il mais, il garofano, alcune cicorie e sopravvive, quale ospite secondario, sulle piante di iris giallo presenti ai bordi dei nostri canali da

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la pagina dell’agricoltura

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IL FRANCOBOLLO

Ridurre gli sprechi è un dovere quando il cibo disponibile è metà di quanto serve Degna di apprezzamento è la recente iniziativa del Parlamento europeo volta a ridurre del 50 per cento, entro il 2025, lo spreco di cibo in Europa e fare del 2013 l’anno europeo contro lo spreco alimentare.

Ridurre gli sprechi è, infatti, un dovere morale e civile, perché sono tante le persone che hanno bisogno di aiuto e perché, in un momento di crisi economica, è necessario razionalizzare le risorse e rendere più efficiente il sistema Paese.

In Italia, ogni giorno 4 mila tonnellate di alimenti finiscono nei rifiuti, 6 milioni in un anno, quando invece la domanda di cibo da parte della popolazione mondiale è doppia dell’offerta. Senza contare che, in termini di costi ambientali, una tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,2 tonnellate di anidride carbonica.

Non si tratta solo di un problema di solidarietà, ma anche di mercato, di efficienza della filiera, di risparmio e, in generale, di sostegno ad un modello di sviluppo più sobrio e giusto.

Gli agricoltori infatti possono giocare un ruolo di primo piano nel progetto che il Parlamento europeo sta portando avanti. emmegici

dove, attraverso l’acqua di irrigazione, giunge ad infettare le piantine di riso.

Non esistono possibilità di lotta una volta che il patogeno è penetrato all’interno della pianta; gli unici prodotti attivi sarebbero gli antibiotici, per i quali non è ammesso l’uso in agricoltura.

Abbiamo solo la possibilità di una lotta agronomica preventiva che consiste nel: • mantenere basso il livello dell’acqua per non sommergere la ligula e praticare un’asciutta non appena compaiono i sintomi della malattia; • in caso di forti infestazioni è bene condurre la coltivazione a sole bagnature ed evitare la sommersione; • assicurare un buon livellamen-

to delle piane per evitare ristagni d’acqua che mantengono attivo il batterio; • controllo del punteruolo acquatico; • eliminare la presenza di piante ospiti (IRIS); • effettuare la bruciatura delle stoppie infette dove è possibile; • intervenire con una concimazione azotata con cautela e senza esagerare.

Questo batterio è stato segnalato per la prima volta su riso in Giappone nel 1979, mentre in Italia la sua presenza è stata segnalata nel 1989 in lomellina; in seguito è stato segnalato in Piemonte, soprattutto nella zona di baraggia. Si è poi diffuso nel novarese, pavese e ferrarese e le segnalazioni lo danno in espansione.

I danni globali su tutto il territo-

rio coltivato a riso non sono per il momento rilevanti, mentre a livello aziendale le perdite produttive sono state, in alcuni casi, di notevole entità.

Esiste un “PROGETTO MONITORISO”, coordinato e sovvenzionato dalla Regione Piemonte Settore fitosanitario - in collaborazione con E.N.R. (Ente Nazionale Risi) per studiare e monitorare il problema.

Ogni agricoltore che individua nella sue risaie la presenza della malattia può segnalare e richiedere all’Ente Nazionale Risi supporto tecnico per operare in merito.

Alcuni spunti di questo articolo sono tratti dal sito E.N.R., aperto ad ogni agricoltore che avesse necessità di approfondire l’argomento.

SILVANO RUBINETTO

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la pagina sportiva

La Torre 6/2011

IL ROVASENDA IN FORTE RIPRESA Il Rovasenda calcio sta ritrovando i giusti binari. Dopo un avvio tutt’altro che esaltante, con una media punti da retrocessione, la nostra squadra è riuscita a ritrovare lo spirito giusto e a rimettersi in carreggiata per disputare un buon campionato di media - alta classifica.

Grazie anche al ritrovato fiuto del gol dei nostri attaccanti e soprattutto del nostro bomber Baietti, ci siamo incanalati in un filotto di risultati pieni che sono arrivati come veri toccasana per l’ambiente e per il gruppo.

Dopo la sconfitta alla terza giornata a favore del Pralungo, nella partita successiva ospitiamo a casa nostra il forte Camburzano, squadra che ha un organico di giocatori di una certa età, che hanno sempre militato in categorie. Con un po’ più di voglia di combattere, visto il valore degli avversari, e con un paio di parate decisive del nostro Maurizio, riusciamo a portare a casa uno 0 a 0 che muove la classifica.

Il sabato successivo, sul campo della Lancia di Verrone, otteniamo un altro pareggio per 2 a 2. Dopo essere andati in vantaggio nel primo tempo e dopo aver sciupato un paio di occasioni del raddoppio siamo stati raggiunti, e poi perfino superati, ma nella fase finale della partita siamo riusciti a pareggiare. Qui però c’è da dire che questa volta ci si deve lamentare delle decisioni arbitrali. L’arbitro ha fatto di tutto per non farci vincere.

Il 29 ottobre ospitiamo la squadra Adelphi di Biella. Dopo essere subito passati in svantaggio nei primi minuti iniziali con una punizione alquanto beffarda, abbiamo iniziato a macinare gioco e a creare occasioni importanti, ma per la mancata vena dei nostri attaccanti trovatisi più volte davanti alla rete, veniamo battuti con un bugiardo 4 a 1.

Sabato 12 novembre sul nostro campo contro la Capannina di Valdengo, arriva la prima sospirata vittoria che mister Poletti e tutti noi dirigenti aspettavamo come una manna dal cielo. Contro una formazione tutt’altro che temibile portiamo a casa un netto 3 a 0, segnati da tutti i nostri attaccanti che hanno finalmente ritrovato l’intesa tra di loro.

Il 19 novembre ad Oremo di Biella contro una squadra neopromossa, mettiamo in risalto quelle che sono

sempre state le caratteristiche che ci hanno permesso lo scorso campionato di essere tra le protagoniste: la semplicità e l’efficacia delle giocate di prima e la freddezza poi della conclusione di fronte alla porta. Anche qui vinciamo per 3 a 0.

In settimana in notturna recuperiamo la partita rinviata con il Pettinengo in casa loro. Su un campo per niente semplice per le dimensioni ridotte del terreno di gioco, non concediamo quasi niente agli avversari e portiamo a casa un’altra vittoria per 4 a 1.

Sull’onda dell’entusiasmo che oramai padroneggia, in casa contro la temibilissima squadra del Domo (Donato Mongrando), corretti e battaglieri con la forte intesa dei nostri attaccanti Baietti - Bellotta, dopo una gara veramente esaltante e nello stesso tempo ansiosa, portiamo a casa un’ altra vittoria per 2 a 1.

Prima di chiudere per andare in stampa, sabato 3 dicembre, fuori casa contro gli Alli Galli di Graglia, altra società abitudinaria delle prime posizioni, portiamo a casa la quinta vittoria consecutiva per 3 a 2, vittoria che ci porta momentaneamente in zona medio - alta di classifica, posizione che ci calza a pennello.

Bravo a tener sempre unito il gruppo in questo brutto lasso di tempo è stato il nostro mister Poletti che con l’aiuto dei più veterani del gruppo è riuscito a temporeggiare ed a tenere sempre alto lo spirito combattivo dei nostri giocatori.

Bravo il nostro bomber Ricky Baietti a ritrovare la via del gol che gli ha

permesso di trovarsi capo cannoniere del torneo con 10 reti. Altrettanto bravo Nicola Bellotta che ha segnato 6 reti.

Alla conclusione del girone di andata mancano solamente due partite da disputare in casa nostra con due squadre alla nostra portata, mi auguro almeno una vittoria che ci consentirebbe di fare avanzare ancor più la nostra posizione in classifica.

Siamo arrivati oramai sotto le feste natalizie e sono doverosi i ringraziamenti ai nostri sponsor, che visto i tempi che corrono, riescono a fare qualche donazione che a noi serve per la continuità della società, all’amministrazione comunale il cui contributo ci aiuta a sostenere parte delle spese correnti.

Grazie a Benilde che si occupa della gestione della “casetta” e gestisce il servizio al bar nelle partite casalinghe, alle cuoche Franca ed Anna che, anche in tarda serata dopo gli allenamenti del giovedì, ci viziano con abbondanti mangiate che servono per tenere compatto il gruppo.

Grazie a Giulio che si occupa della manutenzione dell’impianto con una cura maniacale, meglio di un collaudato giardiniere, a Gino sempre presente nel momento del bisogno, a Vittorio aiuto giardiniere.

Grazie ancora alle solite care persone che partecipano alle nostre cene sociali e allo staff della Pro Loco che molte volte ci presta la sua attrezzatura.

A tutti gli sportivi e non, l’Associazione Calcio Rovasenda augura Buone Feste.

Forza Rovasenda!

Roberto Roggero

pontcharra news

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PONTCHARRA NEWS 18 - 29 Novembre 2011 6a edizione del “Festival del Cinema italiano”, a Grenoble e nell’Isère Il Festival del Cinema italiano cerca di offrire il cinema non come un semplice oggetto di consumo culturale, ma come un mezzo di comunicazione, un formidabile mezzo di comprensione e di apertura sulle diverse realtà che ci circondano.

Quest’anno con la tematica consacrata al “Sud” si è tentato di dipingere differenti realtà delle regioni meridionali dell’Italia (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) attraverso film documentari e fiction.

Nell’ambito di questa 6a edizione del Festival, tenutasi a Grenoble, ci sono state due serate dedicate a film italiani anche a Pontcharra e ad Allevard, grazie alla collaborazione dell’Associazione “Amitié Pontcharra Rovasenda”.

Mercoledì 30 novembre è stato proiettato il film “TERRAFERMA” di Emanuele Crialese; giovedì 1 dicembre il film “Il gioiellino” con il grande Toni Servillo nel ruolo del personaggio principale (praticamente rappresenta il crac della Parmalat, appunto “il gioiellino”).

“TERRAFERMA” racconta la storia di due donne, un’isolana abitante a Linosa, in prossimità di Lampedusa, al largo della Sicilia, e l’altra straniera: l’una sconvolge la vita dell’altra. Eppure hanno lo stesso sogno, un futuro diverso per i loro figli, la loro “Terraferma”. Terraferma è l’approdo a cui mira chi naviga, ma è anche un’isola solidamente ancorata alle tradizioni immutate nel tempo. È con l’immobilità di questo tempo che la famiglia Pucillo deve confrontarsi. Un giorno il mare sospinge nella loro vita altri viaggiatori, tra cui Sara e suo figlio.

Seguendo la legge del mare li accolgono, ma la legge della Terraferma è diversa. L’intreccio delle vite della famiglia Pucillo e di questi nuovi personaggi trasformerà profondamente il destino di ognuno di loro.

tamenti, incominciando dal mattino con degustazioni di salsicce, vino caldo, pasticcini e risotto.

Nel pomeriggio si sono svolte gare ed esibizioni di tiro con l’arco, tennis da tavolo, badminton e poker. In serata si sono aperte le danze con la partecipazione di tutte le associazioni di ballo e di gruppi canori.

Domenica pomeriggio al Coléo si è svolta la grande tombolata organizzata da ADMR, vale a dire l’associazione per l’assistenza a domicilio, con la collaborazione del CCAS, centro comunale di azione sociale, che ha visto una grande partecipazione di pubblico.

Ultimissime!

Poco prima di andare in stampa ci arriva la notizia del risultato della manifestazione.

Nonostante la crisi che anche in Francia si fa sentire, hanno addirittura superato il risultato dell’anno precedente.

Tutto il ricavato, circa 16.700,00 euro (di cui € 1.259,50 raccolti a Saint Maximin e € 50,00 su internet) verrà devoluto alla nobile causa.

Un vero successo!

10 e 11 dicembre 2011 - Il Mercato di Natale Nei giorni 10 e 11 dicembre è previsto il mercato di Natale che si svolgerà nel centro città e nel gymnase Mau-

27 novembre 2011: Pranzo degli anziani al Coléo Quest’anno al pranzo organizzato con successo dal Comune di Pontcharra hanno partecipato circa 300 anziani.

Grande partecipazione alla tombolata

2 - 3 - 4 dicembre 2011 - Telethon Anche quest’anno Pontcharra si è impegnata attivamente alla raccolta di fondi a beneficio di Telethon.

Nei tre giorni previsti da venerdì a domenica, con la collaborazione di diverse associazioni, si sono svolte molte attività.

Venerdì 2 dicembre, al Coléo, la compagnia “Arc en scène” di Pontcharra ha rappresentato “Volpone” uno spettacolo teatrale il cui protagonista è un ricco e celibe veneziano che per arricchirsi ancora di più fa credere di essere molto ammalato, così tutti quelli che bramano la sua eredità lo ricoprono di regali, ognuno con la convinzione di essere l’erede universale.

La giornata di sabato ha visto un susseguirsi di appun-

rice Cucot.

Il tema di quest’anno è “La magia degli Elfi” con animazioni e giochi per tutti, senza dimenticare Babbo Natale che passeggerà in mezzo ai partecipanti per la gioia di grandi e piccini.

In questa occasione i giovani, frequentanti il corso di lingua italiana presso il Collège “Marcel Chêne” di Pontcharra, con la collaborazione dell’Associazione “Amitié Pontcharra - Rovasenda”, venderanno i prelibati “panettoni” provenienti dallo Spaccio di dolcezze.

Il successo è garantito, data la bontà dei prodotti, e il guadagno contribuirà alle spese per l’organizzazione degli scambi scolastici con l’istituto comprensivo di Arborio e Buronzo.

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la pagina della poesia

AL ME PAIS Da ogni stra cat veni, Le, lè lì cat varda e ca ta specia: le auta, dricia, vegia… ma bela, ma bela!

La tuca al ciel ia già di secul e la sa la storia, tuta a memoria.

Ma peu la varda giù, cun tant amur, lè propri al nos amur!

Antur, prima iuma al lac, e peu an mar tut dura, cun dui Turent can marcu ai cunfin an brasu strenc.

Quai d’un ai disu: “Da inver i je la nebia!”

“Ma dai, la riva ad rar” “Da istà i je ai muschin!”

“E nui iu masuma”.

Ruvasenda, lasa cai disu, par mi a te al pais pu bel dal mund!

Al pais le citu, suma sul mila, ma valuma par an miliun, suma an poc ciaciarun, ma anche grasius e generus.

A.M.

La Torre 6/2011 Traduzione

IL MIO PAESE Da ogni strada che vieni, Lei è lì, che ti guarda e che ti aspetta: è alta, dritta, vecchia… ma bella, ma bella!

Tocca il cielo e ha già dei secoli sa anche la storia, la sa tutta a memoria.

Ma poi guarda giù, con tanto amore, Lei è proprio il nostro amore!

Il paese è piccolo siamo solo mille, ma valiamo per un milione, siamo un po’ chiacchieroni

ma anche gentili e generosi.

Intorno, prima abbiamo il lago poi la verde prateria e poi un mare tutto dorato, con due Torrenti che segnano i confini e ci abbracciano stretti.

Qualcuno dice: “D’inverno avete la nebbia!”

“Ma dai, arriva di rado” “D’estate avete i moscerini!”

“E noi li ammazziamo!”

Rovasenda, lascia che dicano, tu, per me sei il paese più bello del mondo!

È NATO...

Nato povero in una stalla in un’umile greppia guarnita di paglia!

Dopo lungo peregrinar Giuseppe e Maria s’incamminarono in una notte stellata per una lunga e dubbiosa via!

Sull’asinello, Maria, sempre più forti i battiti nel suo seno sentiva!

Il castello di Rovasenda

“Ospitalità” chiedeva Giuseppe.

Il Messia tutti aspettavano.

Locande e taverne, erano zeppe!

Si fa greve il grembo della

Madonna!

“Ormai le doglie deve avere...

Dove mai porrò questa Donna?”

Giunge l’ora prdestinata...

Di mezzanotte finiti i rintocchi ecco una stalla abbandonata! È nato! Nato povero in una stalla in un’umile greppia guarnita di paglia!

Vanna Fornara

matrimoni

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Simona e Paolo Pubblichiamo con piacere la notizia delle nozze di SIMONA FERRERO e PAOLO CANEVISIO, celebrate il 21 maggio scorso presso la Tenuta Kyrie di Vespolate.

Nella foto, recentemente pervenuta a “La Torre“, si vedono da sinistra i genitori della sposa, Santina e Dario, nostri affezionati lettori, che hanno abitato a lungo a Rovasenda, la giovane e sorridente sposa, lo sposo ed i suoi genitori Egle ed Angelo.

“La Torre“ invia felicitazioni ed auguri di lunga felicità agli sposi, si complimenta con i genitori, con la nonna Orsola e con la nonna Maria, con la zia Piera Pansarasa, gli zii Romolo e Giovanna, Angelo e Franca Stocchi ed i cugini.

OFFERTE PER LA PARROCCHIA Conto Corrente Bancario presso BIVERBANCA Intestato a: Parrocchia di Maria Santissima Assunta in Rovasenda Codice IBAN: IT 15C 0609048870 000000002678

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anagrafe

La Torre 6/2011

nati Il 14 ottobre è nata a Vercelli ELENA ARIETTI

Secondogenita di Lorenzo e di Serena Consolandi.

Ai genitori felici, al fratellino Mario ed ai nonni Gianni Arietti con Roberta Moretti e Consolandi Mauro con Ester Dalmazzo “La Torre“ esprime vive felicitazioni ed alla piccola Elena i migliori auguri di una lunga e felice vita.

morti Lucia Leone di anni 101

Nata il 20 febbraio 1910, morta il 25 novembre 2011.

Chi arrivò per primo a Rovasenda, fu suo nonno Nicola, proveniente dalla bassa vercellese.

In paese aveva incarichi di seppellitore, addetto alle luci a petrolio delle strade e altri impegni comunali. Ebbe tre figli: Carlo, Caterina e Giovanni, padre di Lucia, marito di Giovanna Abate. Ebbero tre figli: Silvio, Lina e Lucia.

Lucia nel febbraio del 1934 sposa Colombo Arturo (Pino) e nel 1938 ebbe l’unico figlio, Arnaldo.

L’anno successivo al matrimonio, Arturo fu combattente nella guerra d’Abissinia, rimanendovi fino al 1936. Al suo ritorno, fu impegnato con altri rovasendesi, alla costruzione della linea ferroviaria Biella-Novara, poi in paese come cavallante presso la riseria Attuati. Nel 1939, Arturo fu richiamato in guerra, prima sul fronte albanese, e poi sul fronte greco. Successivamente fu prigioniero in Germania per cui fece ritorno a casa solamente nel 1946, un anno dopo la fine di tutti i combattimenti.

Riprese quindi il suo impegno presso la riseria Attuati, come camionista fino alla sua morte.

Lucia, da sempre è stata impegnata come lavoratrice in agricoltura, partecipando alle campagne di monda e taglio in diverse aziende importanti di Rovasenda. Senza il marito, impegnato per ben nove anni in guerra, a Lucia spettò il compito di far crescere il figlio Arnaldo, cosa che le riuscì molto bene, per merito delle sue grandi doti umane che ha sempre dimostrato per tutta la sua vita.

Era amata da tutti i rovasen-

desi per il suo carattere gioviale e per la sua disponibilità nell’aiutare il prossimo.

Dotata di una memoria formidabile, è stata fino alla sua dipartita, la memoria storica del paese. Dai suoi ricordi, anche lontanissimi, Arnaldo attinse tante importanti notizie usate per la stesura dei suoi libri di storia locale.

I sacrifici fatti per allevare da sola Arnaldo e contribuire successivamente alla realizzazione dei suoi notevoli risultati scolastici, fu ripagata dallo stesso in egual misura. Arnaldo ha dedicato la sua vita per aiutare la madre in tutte le sue necessità, e negli ultimi anni è stato anche infermiere, badante, collaboratore familiare, medico, e tanto di più, dimostrandogli tutto l’affetto e l’abnegazione che un figlio può dare ad una madre bisognosa di cure e attenzioni.

Lucia nell’ultima settimana, ha avuto un forte calo di tutte le sue funzioni vitali e alla fine si è spenta dolcemente, con a fianco il suo generoso Arnaldo.

La Redazione de “La Torre”, commossa per la dipartita della “Cia”,

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La Torre 6/2011 con la quale se ne va un pezzo di storia rovasendese, si unisce al grande dolore del figlio, Professor Arnaldo Colombo, e a lui si stringe con affetto, ben conoscendo la dedizione con la quale ha seguito fino all’ultimo l’anziana madre.

Saranno certamente per lui giorni difficili da superare e, forse, gli sembrerà di non aver più nulla da fare, dopo le giornate piene di cure e di affetto dedicate alla “Cia”: scrivere gli sarà certo di giovamento.

In Redazione tutti attendiamo con piacere i suoi pregiati pezzi, sicuri di interpretare anche il desiderio di tutti i nostri lettori.

Sentite condoglianze anche alla cognata, ai nipoti ed ai cugini.

UN RICORDO AFFETTUOSO PER LA NOSTRA CIA Le campane del campanile rintoccano tristemente: dalla torre dell’antico castello di Rovasenda si annuncia la morte di Lucia Leone Colombo.

Questo piccolo paese nella Baraggia è stato tutto il suo mondo: era nata il 20 febbraio 1910, si era sposata nel 1934 con Arturo, Pino Colombo, si è spenta nella sua luminosa casa, proprio accanto alla ferrovia, all’alba di venerdì 25 novembre.

In una splendida domenica di sole ha oltrepassato la soglia per l’ultima volta, con appoggiato sul petto il medaglione dono di nozze, avvolta in un mare di preziose orchidee, omaggio a colei che è stata la regina della casa, donando tutta la sua vita alla famiglia.

Lucia ha vissuto per settantatrè anni accanto al figlio Arnaldo, che l’ha assistita amorevolmente, trasformandosi anche in infermiere, come ha ricordato il Parroco Don Cristiano nella toccante omelia funebre.

I bambini delle scuole, il Sin-

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Due belle fotografie della “Cia” che ricordano il giorno radioso del suo centesimo compleanno

Con i fiori del sindaco

Con gli auguri ed i dolcetti dei bimbi dell’asilo

daco e “La Torre” le avevano donato una pergamena per i cent’anni: la guardava spesso e scuoteva la testa incredula, le sembrava impossibile essere sopravvissuta al marito e a tante persone care.

Oltrepassato il secolo Lucia sentiva declinare le forze, ma non

l’amore per quel figlio del quale era giustamente orgogliosa. Ora che i sensi si erano affievoliti Lucia ascoltava altre voci e guardava più lontano, anche le parole si erano diradate, ma le era rimasta la voglia di cantare: le canzoni della sua giovinezza, i canti di monda e l’inno a Santa Lucia.

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La Torre 6/2011

LA CIA L'E' MANCÀ Sono tanti i ricordi personali condivisi con Lucia.

Non si era mai dimenticata le nozze dei miei genitori.

Allegra ed estroversa, ancora l'anno scorso, a cento anni, mi raccontava con dovizia di particolari com'era avvenuta la cerimonia: lei e altre parenti vennero a piedi a Cascine S.Giacomo con le scarpe belle in mano per non rovinarle, poi la banda, il ballo in piazza, la “magna” Carulin-a Leone, che aveva preparato il pranzo: salam dl'ula, risott e pulpitun.

Pur con la sua veneranda età così rimembrava le nozze di mia mamma e papà : La “magna” Carulin-a l'eva dasi da fè salam dl'ula, risot e pulpitun par j parent furest dei da mangè.

Dop disnà tra na mazurca e na curenta 'n turcet e 'n bicer 'd vin...

Alè chi j'davu denta!

Credevo di farti gli auguri di S.Lucia (il 13 dicembre) ma, Qualcuno ha deciso di farti volare via, come piuma portata dal vento

La Messa solenne accompagnata dal suono dell’organo e dai canti della Corale, ha riempito i cuori di un ringraziamento al Signore, che ha concesso una vita così lunga e feconda alla “Cia”, come affettuosamente era conosciuta in paese.

Non aveva più voluto che le tagliassero i capelli candidi, mentre un tempo erano fiammeggianti, diceva che erano l’ultima cosa che le era rimasta: io di Lei ricorderò l’affetto sincero e spontaneo, il sorriso cordiale, l’ironia punteggiata di battute e la cu-

come nuvola fluttuante d'argento che si perde nel cielo brulicante di stelle ci sarai anche tu fra le più belle!

Ciao Lucia volenterosa e saggia allegra e canterina voglio pensarti tra gli angeli a debuttar con loro i canti da mondina.

Vanna Fornara Buronzo, il 26.11.2011

riosità per quel mondo che cambiava tanto rapidamente, ma che lei non voleva perdersi; generosa e solare offriva una zucca del suo orto, i cachi, o le uova delle sue galline, informandosi sempre della salute delle persone che conosceva, non in maniera superficiale ma empatica.

Don Cristiano, tutta la Comunità, molti amici e colleghi insegnanti si sono stretti attorno ad Arnaldo per accompagnarlo nel difficile cammino del Futuro.

Piera Mazzone

GRAZIE A TUTTI Il figlio Arnaldo Colombo ci chiede di esprimere da queste colonne il suo commosso e sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato al suo dolore in occasione della morte della cara mamma Lucia.

VELLUTATA DI POMODORI DELLA BRUNA

La ricetta di casa mia

Una ricetta che ha due grandissimi pregi: è squisita e appropriata a tutte le stagioni e, sopra tutto, è semplicemente impossibile sbagliarla.

Se avete ospiti che hanno già assaporato di tutto, preparate questa vellutata di pomodori e riceverete senza dubbio i loro complimenti per la vostra abilità culinaria.

Bruna Pansarasa

RICETTA ingredienti

1 Kg ............................................ di pomodori ben maturi ½ ..................................................... cipolla tritata fine 50 g ............................................. di burro 4 cucchiai ........................... d’olio di oliva 200 g .......................................... di latte 50 g ............................................. di farina di frumento doppio 0 1 mazzetto ....................... di prezzemolo e basilico tritato fine 1 litro ........................................ di brodo, anche di dado 1 cucchiaio ....................... di zucchero Sale, pepe

Scottare i pomodori in acqua bollente, pelarli e privarli dei semi, quindi tagliarli a pezzetti. Mettete nella casseruola alta la cipolla e l’olio per rosolarla, aggiungere il burro e la farina, fino a imbiondire.

Aggiungere i pomodori, nonché il prezzemolo e il basilico, il latte e un poco di brodo.

Dopo mezz’ora di cottura passare il tutto nel passaverdura, rimettere sul fuoco, quindi aggiungere brodo e cuocere fino a raggiungere la densità di una crema. Aggiungere sale e pepe secondo il proprio gradimento.

In ultimo aggiungere un cucchiaio di zucchero e servire con crostini dorati.