A lezione di strategia: quando il come stare in classe è più importante del cosa imparare
Avrei potuto fare tante narrazioni, di buone, di passabili, di pessime lezioni … si impara sempre soprattutto dagli errori, ma ho scelto di raccontare questo particolare momento didattico perché è stato importante per prendere coscienza della realtà della classe e mi ha aiutato nello sviluppo e svolgimento delle lezioni successive. Dopo una serie di lezioni durante le quali, insieme ai ragazzi, avevamo discusso e analizzato il significato di diritto in generale e diritti dei bambini in particolare, era giunto il momento di affrontare argomenti più scioccanti e soprattutto che mettessero i ragazzi in stretto contatto con la realtà. Questo non era il solo obiettivo della lezione, la classe Prima presentava infatti molti problemi riguardanti la collaborazione tra gli alunni, tutti più o meno dal carattere forte e in buon numero molto predominante, senza parlare poi di chi rimaneva soffocato dalla maggioranza, provenienti da due classi quinte, con poca voglia di aiutarsi e lavorare insieme. Gestire la classe diventava sempre più difficile, la vivacità e il caos regnavano sovrani.
Dopo
diversi
esperimenti
nel
lavoro
di
gruppo,
non
conoscendo i ragazzi e andando avanti per tentativi, avevo deciso infatti di provare ancora una volta e con una diversa disposizione, venuta fuori dalla loro continua osservazione, con tanto di appunti presi durante i lavori di gruppo (tengo infatti un quaderno dove