Riviera del brenta mag2018 n68

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Cultura .

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Le grandi mani di Quinn lasciano Venezia Rimosse ad inizio maggio, sono tornate nello studio dell’artista in Spagna. Potrebbe non essere un addio ma un arrivederci, come vorrebbe lo stesso Quinn che auspica di trovare un accordo con l’amministrazine comunale di Venezia e la soprintendenza

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’ stato a suo modo uno spettacolo anche quello, che ha spopolato in rete: le operazioni di rimozione delle gigantesche mani che per un anno circa – allestite in occasione della scorsa Biennale d’Arte contemporanea di Venezia 2017 - hanno sorretto, simbolicamente, l’hotel Ca’ Sagredo, spuntando possenti e rassicuranti dal Canal Grande. Lo scorso 7 maggio la scultura di Lorenzo Quinn è stata trasportata nella sede dove prese forma, presso lo studio dell’artista in Spagna. Potrebbe tuttavia non trattarsi di una separazione definitiva con Venezia ma solo di un arrivederci. E’ lo stesso auspicio dello scul-

tore che ha manifestato in più d’una occasione l’intenzione di proseguire il connubio artistico con Venezia. E più volte ha detto che “Support” con le sue grandi mani bianche, alte 9 metri per 2 tonnellate di peso, è ormai un bene che appartiene alla città lagunare, da qui l’intento di trovare un’intesa con l’amministrazione e le autorità competenti – la Soprintendenza ai beni culturali - per valutare un ritorno nel prossimo futuro. L’opera che vuole essere un messaggio universale sulla necessità di preservare la Terra dai cambiamenti climatici, a Venezia si è arricchita di un nuovo si-

L’arte di Ramona Volpato e Asia Carrai in mostra a Campagna Lupia

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na mostra d’arte a Campagna Lupia fatta da madre e figlia. Questa la bella esposizione pittorica di Ramona Volpato e Asia Carrai nella sala consigliare del municipio del centro rivierasco, inaugurata nelle scorse settimane visitabile fino al prossimo 31 marzo. Una mostra dal titolo evocativo “Uno sguardo introspettivo sull’orlo dell’infinito” . La mostra sarà visitabile di fatto ogni giorno, fino a quando cioè il municipio resta aperto. Ramona Volpato, architetto, da anni si cimenta con l’arte pittorica, e ora anche la giovane figlia Asia di 21 anni sembra volerne seguire le orme. “ Parlare dell’arte di Ramona Volpato - ha detto la critica d’arte Lidia Mazzetto che è anche assessore alla Cultura al Comune di Noale- è parlare di legami vitali , di cose umane pertinenti l’umana condizione. In Ramona Volpato, nella sua opera tutta, pare impossibile non cogliere la tinta dei corpi femminili che sembrano venire dalla terra in cui poggiano: una assonanza rimarcata della loro nudità e della naturale vocazione ad essa. Le pennellate frenetiche che compongono gli ambienti primordiali, preistorici in senso scientifico, danno la vibrazione di fondo che da tempo caratterizza un’arte quella della Volpato, che ho avuto modi di definire realismo magico”. Diversa ma toccante anche l’arte della figlia Asia in esposizione con la madre. Le opere di Asia “risentono di una struggente e affannata ricerca dei sentimenti . Il simbolismo evocato rappresenta, nella sua giovanile intemperanza, la voglia di comprendere e far parte del mondo“. (al.ab.)

gnificato, altrettanto simbolico e allusivo, e cioè quello dell’importanza di salvaguardare una città tanto bella, preziosa e unica quanto fragile. Le grandi mani sono quindi un dono che Quinn, l’artista romano figlio del celebre attore americano Antony, vorrebbe destinate ai veneziani, perché in terra veneta questa scultura ha richiamato l’attenzione del mondo, reale e virtuale, ottenendo un successo planetario. Del resto anche la direttrice di Ca’ Sagredo, Lorenza Lain, insiste: “Le mani di Quinn devono tornare a Venezia. Aspettiamo con fiducia gli ulteriori sviluppi”. Dove potrebbe trovare collo-

cazione “Support”? Le proposte non mancano. Ci sono varie opzioni allo studio. In primo luogo l’Arsenale, con la Biennale 2019.

Ma vi sono altre alternative, non ultima la sede di Forte Marghera, già destinata all’altra opera di Quinn, “Stop Playing”.


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