La Piazza del Miranese sud - 2012sett n116

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Mirano 9 Beni architettonici Il comune incontra associazioni e comitati per il recupero dell’immobile

Villa Bianchini, riapre a primavera Per le operazioni di pulizia della struttura si pensa di coinvolgere la cittadinanza

La villa Bianchini a Zianigo

di Filippo De Gaspari

A

Zianigo il Comune incontra comitati e associazioni, per dare il via al recupero di villa Bianchini: parte il tavolo voluto dalla giunta Pavanello per coinvolgere i cittadini nella gestione del parco e della villa che ospita tra l’altro il prezioso e famoso affresco del Tiepolo “Il merito e la fama”. Alla riunione hanno partecipato Italia Nostra, Lega Ambiente, Wwf, comitato Villa Bianchini Viva, Fai, associazione Arcobaleno, associazione Liberi Ciclisti, Laboratorio Mirano Condivisa e Agesci. Per il Comune presenti il sindaco Maria Rosa

Vetrego

Pavanello, gli assessori Federico Vianello e Lauro Simeoni, la presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura Renata Cibin, il consigliere delegato alle Politiche partecipative Tommaso Politi e i tecnici comunali responsabili della manutenzione dei parchi storici. Interesse, insomma, non ne manca di certo. Associazioni e comitati hanno espresso aspettative e proposte per il recupero della villa e del parco: obiettivo condiviso è arrivare in primavera a riaprire il parco in concomitanza con la Giornata nazionale di primavera organizzata dal Fai,

il Fondo per l’ambiente italiano, che ha individuato proprio villa Bianchini come sede della prestigiosa manifestazione. Non mancano le problematiche, come quelle che rendono difficoltoso accedere, nell’immediato, ai bandi per il restauro delle ville venete e ai relativi finanziamenti. Lo hanno spiegato in particolare i tecnici comunali, che hanno anche posto l’accento sulla necessità di iniziare il recupero dal parco, con la messa in sicurezza dello spazio esterno alla villa. L’obiettivo è portare a termine questa parte di interventi entro 3-4 mesi. Fatto il primo

viabilità, tornano le polemiChe

È

bastato un incidente per rinfocolare le polemiche sulla viabilità attorno a Vetrego. Paese col fiato sospeso per ore dopo il ribaltamento di un camion che trasportava idrogeno compresso. Adesso il gruppo Viabilità sicura di Scaltenigo, Ballò e Vetrego alza la voce: “Quando le opere pubbliche

sopralluogo congiunto per verificare, Comune e associazioni assieme, la tipologia e l’entità di questi primi lavori, nonché le possibilità di coinvolgimento della cittadinanza per alcune operazioni di pulizia, si tornerà a parlare di fondi. “In un periodo di difficoltà di spesa, legate essenzialmente al rispetto del patto di stabilità, la partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini rappresenta la risorsa più importante per recuperare all’uso pubblico il parco e le strutture di villa Bian-

sono calate dall’alto senza valutare l’impatto che creano nella realtà ambientale succede come con l’accesso all’autostrada a Vetrego: scelta infelice, che doveva essere provvisoria e invece è diventata definitiva. Quella a ovest di Vetrego è una rotonda stretta, con un sottopasso a imbuto sotto la ferrovia, nessuna piazzola di sosta e un traffico sproporzionato: se un mezzo deve per un attimo sostare, prima di entrare in autostrada è costretto a fermarsi nel cortile dei residenti. E pensare che a Spinea, dove

chini” ha precisato Pavanello. Verrà anche costituito un gruppo di lavoro tecnico-politico per definire un progetto condiviso sulla villa, nel quale saranno affrontati gli interventi urgenti e necessari per il restauro e sarà aperta la discussione sulle funzioni che si potranno attribuire alla villa. Sempre congiuntamente verranno infine ricercate vie di finanziamento, attraverso bandi pubblici e non solo, con l’elaborazione di un progetto complessivo.

l’accesso all’autostrada è molto più confortevole e con possibilità di sosta, c’è il divieto d’accesso ai camion. A Mirano no, braccia aperte a traffico e inquinamento, perché non dimentichiamolo: anche se nessuno più ne parla, ogni giorno transitano in mezzo alle frazioni di Vetrego e Scaltenigo dai 50 mila ai 70 mila veicoli, provocando smog e disagi. Non basta un parco di collinette a ridosso del Passante in via Porara, servono barriere fonoassorbenti e fitte alberature lungo tutto il tracciato”. F.D.G.

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Chi colpisce il mal di schiena? Il mal di schiena colpisce indistintamente ormai giovani ed anziani ed è la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda di invalidità. Chi soffre di questo disturbo sono soprattutto persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni e oltre ma la patologia è in aumento anche tra giovani con età inferiore ai 20 anni.

Perché si parla tanto di postura, mal di schiena e dolori osteoarticolari? Perché il mal di schiena e i dolori osteoarticolari possono essere causati, oltre che da traumi, anche da posture scorrette e atteggiamenti sbagliati. Una postura scorretta può portare a dolori muscolo scheletrici e

patologie osteoarticolari anche gravi come artriti e artrosi. Un sistema posturale scorretto potrebbe essere anche causa di scoliosi, iperlordosi lombare o cervicale, dolore agli arti inferiori o superiori, ernie, pubalgie e infiammazioni. Tali patologie impediscono una buona qualità della vita come ad es. praticare sport, camminare, muoversi in maniera adeguata.

Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico nell’artrosi dell’anca e del ginocchio? Sempre come ultima ratio. La sostituzione protesica dell’anca, ginocchio e spalla si rende necessaria quando le terapie conservative non garantiscono più una buona qualità di vita. La protesi è come un abito su misura nel senso che è indispensabile adattare la protesi all’osso e non viceversa. Questo in sintesi è il significato di mini-invasività.

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