La Piazza del Miranese sud - 2012sett n116

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del Miranese sud

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Mirano Virus del Nilo, è allarme nel comprensorio

Trasporti Treni e autobus, calvario per i pendolari pagg.

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S. M. di Sala Alle scuole medie arrivano 10 aule in più

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EDITORIALE

L’etica e la politica

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

interventi soCiali al tempo della Crisi La nuova amministrazione di Santa Maria di Sala si è insediata da maggio 2012 e, da quella precedente, ha ereditato calma piatta e stasi, soprattutto per quanto riguarda le attività produttive. L’assssore competente Gabriele Ragazzo, dice che i suoi assessorati sono apparentemente diversi tra loro ma che si intrecciano ... pag. 14

Corsi per tutti all’università aperta Un servizio che si rinnova ancora, con ventisei corsi di formazione per giovani e adulti, che spaziano dalla cultura generale alla salute e al benessere, dalla tecnologia e computer alle lingue straniere. E’ l’università aperta di Mirano, che aprirà i battenti i primi di ottobre. pag. 21 pubbliredazionale

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di Ornella Jovane

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Spinea, la rivoluzione dei parcheggi a pagamento Saranno in piazza Fermi, Marconi, via Roma, piazza Rosselli e a parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca

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catta la rivoluzione dei parcheggi a Spinea, in città arrivano quelli a pagamento. Per il Comune gli stalli blu sono un modo per disincentivare l’utilizzo dell’auto nei piccoli spostamenti. Ma non mancano i contrari, anche dentro la stessa maggioranza. I posteggi a pagamento potrebbero arrivare già col nuovo anno: 393 sugli 831 oggi liberi in centro e al Villaggio dei fiori, le zone della città più congestionate. Nel cuore della città ad essere interessate saranno piazza Fermi e piazza Marconi, via

Roma, piazza Rosselli e il parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca. Al Villaggio dei fiori invece i park blu arriveranno dove si svolge il mercato, in zona piazza Cortina. Per avviare il progetto il Comune ha già stretto accordi con una ditta privata che realizzerà posteggi, installerà i parcometri e gestirà la riscossione delle tariffe. La società incasserà poco più della metà dei proventi, mentre il rimanente andrà al Comune, che reinvestirà i fondi, con l’aggiunta delle eventuali sanzioni, in viabilità e manutenzioni stradali.

Ancora da stabilire le fasce orarie e le tariffe, anche se l’ipotesi più probabile prevede di fissare in 80 centesimi il costo di un’ora di sosta, 50 cent per mezz’ora. Mugugni anche nella stessa maggioranza. A dire di no sono i capigruppo dell’Idv Alfonso Delfino e del gruppo misto Maurizio Di Flavia: “Dopo l’Imu, un altro balzello - affermano - per disincentivare la sosta lunga bastava il disco orario, le aree scelte sono sbagliate e anche il numero di stalli blu previsti, troppi rispetto pag. 12 a quelli liberi.

a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera? continua a pag.

o.jovane@lapiazzaweb.it

L’Intervento

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più

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di Giuseppe Bortolussi*

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ell’ultimo ll’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. O MIRANione, 119

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EDITORIALE

L’etica e la politica Dolo

prostituzione: blitz dei Carabinieri Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fiorente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.

segue da pag.

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La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane

La mostra a Cona

i bambini disegnano i gioChi di una volta Sono rimasti esposti fino al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria “G. D’annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’annunzio” insieme con l’Associazione genitori L’Anfora e l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune.

visite in villa dei leoni Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre. Noale

nuovi interventi all’oasi del wwf

Istituti tecnici

Quattro sCuole Con un solo dirigente

Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza scolastica per gli Istituti Cestari, Itis RighiCini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevitabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle dirigenze sta valutando.

Mira

Miranese mirano

enti loCali

Villa Bianchini riapre in primavera

spinea

pag.

9

Partono le bonifiche alle Cave di via Luneo

CalCio

Provincia

pag.

Una stagione tutta da giocare per il Venezia pag.

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Regione soCiale

La città metropolitana veneziana prende forma pag. 22

Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5%

noi e gli altri

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà pag.

arte

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Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto pag. 27

pagg.

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Cultura A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker pag. 33

Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più occidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia veneziana

il Censimento sul non profit

Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovranno essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat. it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo

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ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

petizione degli amiCi della biCiCletta

Assicurazione per chi va al lavoro

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Treni, servizi scadenti, po

l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.

saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.


Argomento del mese 5 Servizi

oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano

L

’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

Nel veneziano

Strade, tram e tagli ai bus, nodi da sciogliere T

rasporti ed infrastrutture, le novità in programma nei prossimi anni nel veneziano. Se da un lato si discute di nuove grandi opere come la Romea Commerciale (dall’Emilia Romagna fino al Passante), l’Autostrada del mare (nel Veneto Orientale), l’idrovia Padova- Venezia (dalla Riviera verso la città del Santo); dall’altro restano aperti i problemi dell’attivazione di nuovi servizi pubblici come la conclusione delle linee del tram nel comune di Venezia e dei tagli alle corse degli autobus Actv, sia urbane che extraurbane. Partiamo dalle infrastrutture nel Veneto Orientale. L’assessore ai Trasporti Renato Chisso promette l’avvio della realizzazione dell’”Autostrada del Mare” entro la fine del 2013. L’autostrada del Mare per chi non lo sapesse, è la superstrada a pagamento che collegherà l’A4 a Meolo con Jesolo. In questi giorni la delibera del Cipe è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Vediamo passaggio per passaggio dal punto di vista viario. La strada potrà essere completata per il 2015. Il casello di Meolo invece sarà pronto entro 2 mesi. Per la prossima estate Jesolo, potrà conterà su uno snodo completamente nuovo. Ciò separerà i flussi di traffico dal Cavallino. Ma non solo. Seguirà la realizzazione della circonvallazione di Jesolo verso piazza Torino. Infine l’autostrada verrà realizzata da privati che si assicureranno il guadagno derivante dai pedaggi con 270 milioni di euro. Si tratta di fatto, di un project financing che potrà prevedere un allargamento con altre 2 corsie eliminando il problema delle code a Jesolo. Quest’opera è fondamentale per il transito dei veicoli dei turisti alle spiagge e fa il paio con la realizzazione dell’altra opera fondamentale, la Romea commerciale, che consentirà di completare la viabilità della costa veneziana da Chioggia a Bibione. Passando ora dalle opere in cantiere all’analisi dei trasporti pubblici, nel capoluogo, a Venezia la discussione in questi mesi è anche sul potenziamento dell’uso del tram. Tram che ora da Mestre arriva su rotaia a Piazzale Roma. Recentemente proprio il consiglio comunale del capoluogo ha discusso confermandola, la presenza del tram all’entrata della città lagunare. Ci saranno ovviamente dei cambiamenti nel corso del tempo. Con l’entrata in esercizio della linea tramviaria molti bus non arriveranno più a piazzale Roma. Ci saranno meno autobus sul ponte della Libertà. A Piazzale Roma liberato da molte linee di autobus, ci sarà più spazio. Il capolinea sarà al centro al piazzale, tra il nuovo hotel Santa Chiara in costruzione, e i giardini Papadopoli. I lavori cominceranno già ai primi di novembre, una volta ultimata la posa della rotaia che le imprese hanno portato a termine in tempo di record sulla corsia est del ponte della Libertà. I grandi pali per l’illuminazione non saranno reinstallati, ma sostituiti con nuovi led ecologici. Il costo della tratta è di 14 milioni di euro, tutto finanziato. Restano sul tappeto invece nel resto della provincia i problemi dei tagli alle linee Actv che erano stati annunciati con l’inizio di settembre. Con l’azienda, i sindaci del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese ad esempio, sono riusciti a mediare e in paesi come Martellago, Mira e Dolo a ripristinare corse che sembravano definitivamente soppresse. “Come Actv - spiega il consigliere di amministrazione Luca Scalabrin abbiamo cercato di mantenere soprattutto le corse nelle ore di punta per pendolari e studenti, tagliando quelle che sono poco frequentate nel corso della giornata. Per A.A. spiegare i tagli abbiamo anche fatto delle assemblee con i cittadini”.


6 Territorio Sanità La denuncia del comitato miranese Carlo Salvioli

Ulss13 continua il sottofinanziamento Riviera e Miranese ancora una volta ultime nella graduatoria per quota procapite: 1.500 euro contro una media regionale di 1.594 di Filippo De Gasperi

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rimi dati sul nuovo riparto regionale del fondo sanitario 2012. Dalla Regione escono 8 miliardi di euro che dovranno essere distribuiti tra i direttori generali delle aziende sanitarie venete. Bene Belluno (Usl 1 e 2), con 8 milioni di euro in più rispetto al 2011, ma anche Venezia, 12 milioni e Padova, 15,5. Mirano e Dolo si trovano ancora una volta in basso. È sufficiente per riaccendere la polemica sul sottofinanziamento cronico dell’Ulss 13. “Ci troviamo ancora una volta ultimi nella graduatoria per quota procapite con 1.500 euro contro una media regionale di 1.594 euro – rileva Aldo Tonolo, portavoce del comitato Carlo Salvioli di Mirano – su una popolazione di 270.744 residenti sono 43 milioni di minor finanziamento”. È sufficiente secondo Tonolo per chiedere nuovamente alla Regione una decisa inversione di rotta. Che però pare non arrivare mai. “Il direttore generale – prosegue – dovrà continuare a gestire

ben tre ospedali, Mirano, Dolo e Noale, con un’alta specialità come Cardiochirurgia ed una media specialità di eccellenza come Cardiologia Interventistica, che opera su area vasta 24 ore su 24 e nell’ambito della rete Infarto regionale, con un finanziamento per quota capitaria pari all’Ulss 15 di Cittadella, che non dispone di queste dotazioni né ha i relativi costi. Inoltre, l’Ulss 15 ha avuto un aumento di 13,822 milioni sul riparto del 2011 contro solo 10,488 milioni in più della 13. L’ospedale di Mirano in particolare è emerso come eccellenza anche nell’analisi della Agenas degli indicatori di qualità elaborata con il Ministero della Salute, che ha messo Cardiologia Interventistica al primo posto nel Veneto con il 66,5% di angioplastica coronarica in infarto miocardico acuto e la Chirurgia generale al terzo posto con il 82,7% di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria entro 4 giorni”. Termini forse eccessivamente tecnici

che però bastano a fare un raffronto utile a capire l’eccellenza praticata a Mirano negli interventi in Unità coronarica. “Inutile dire la nostra profonda delusione per questo ingiusto riparto che rende la nostra Ulss la più produttiva e la più virtuosa del Veneto – denuncia Tonolo – ma nonostante questi primati, è ancora una volta di più punita nel finanziamento che provocherà inevitabilmente il ridimensionamento dei servizi ai cittadini”. Resta dunque l’allarme: “Restiamo condannati a una aurea mediocritas e non al premio che spetta ai virtuosi: errore o scelta politica di questa giunta regionale?” – si chiede il comitato Salvioli – sprechi a non finire invece nella vicina Ulss 12, con una quota procapite di ben 1.811 euro, la quale può contare su un ulteriore finanziamento per il continuo sostanzioso disavanzo di bilancio annuo. L’Ulss 13 aveva proposto nel 2008 un piano di edilizia ospedaliera in sostanziale autofinanziamento, eccettuato

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L’ospedale di Mirano un intervento una tantum di 20 milioni della Regione (10 milioni per l’ospedale di Mirano per avviare la costruzione del De Carlo 3 ed il resto in leasing immobiliare pagato con i risparmi della gestione e 10 milioni per l’ospedale di Dolo per la messa a norma del Pronto Soccorso, delle sale operatorie e di Rianimazione, il resto in autofinanziamento con cessione di immobili dismessi), inter-

vento questo approvato e già previsto nella Finanziaria 2010. Venti milioni regionali su un investimento da parte dell’Ulss 13 di quasi 80 milioni di euro. Chiediamo quantomeno l’erogazione di questo contributo una tantum, in una unica soluzione, per sistemare i nostri ospedali. O dobbiamo assistere anche in questo caso alla prelazione di altri più costosi project financing?”

SPENDING REVIEw TAGLI ALLE MENSE

N

on solo sottofinanziamento. In Italia adesso c’è anche la spending review, i tagli della spesa, a cui la sanità pare non essere estranea. Si muovono i sindacati per scongiurare a Mirano e Dolo quelli che potrebbero arrivare a breve nel servizio mensa degli ospedali. Cgil-Filcams e Uil-Tucs esprimono preoccupazione per il destino del servizio ristorazione dell’Ulss 13: “Il servizio che riguarda tutti i pasti forniti ai pazienti ricoverati e ai dipendenti dell’Ulssspiegano i segretari di categoria Gianfranco Rizzetto e Luigino Boscaro - vedrà una sensibile riduzione della cifra a base d’asta rispetto all’attuale costo, passando da circa 9,5 milioni di euro nel triennio a 7,5 milioni”. Un ribasso che non piace ai sindacati e che come accaduto per altre Ulss, rischia di peggiorare qualità del servizio e portare a un esubero degli addetti. “Tanto per comprendere meglio i numeri - spiegano Rizzetto e Boscaro - la base d’asta passerebbe da un costo della giornata alimentare di 13,24 euro a 9,90 con colazione, pranzo, cena e merenda, richiedendo però un aumento delle grammature per alcuni alimenti e una serie di servizi aggiuntivi, anche di difficile esecuzione, come l’invio delle colazioni a vassoio, con partenza da Dolo per Mirano e Noale. È facile immaginare quali saranno le ripercussioni di una simile sforbiciata dei costi sulla qualità del servizio”. Per Cgil e Uil infatti la situazione peserà sul personale impegnato oggi nell’appalto, ma soprattutto risulterà difficile per chiunque si aggiudichi la gestione rientrare nei canoni di spesa pre-

visti dalla gara: “Sicuramente – spiegano Filcams e Tucs – per quanto riguarda il personale attualmente impegnato nell’appalto, la situazione sarà drammatica perché per rientrare nei canoni di spesa previsti dalla gara chiunque si aggiudicherà la gestione non potrà non tagliare meno del 30 per cento della forza lavoro, in totale circa 25 addetti. Inoltre, quanto previsto in tema di manutenzione degli impianti e sicurezza sul lavoro non è sicuramente all’altezza degli interventi e investimenti da farsi in cucina in termini di macchinari, carrelli, pavimenti eccetera, per garantire la sicurezza di chi vi opera e anche di chi i pasti li consuma, ammalati e dipendenti”. A tutto questo potrebbe sommarsi un ulteriore taglio dovuto alla famigerata spending review che colpisce con una riduzione del 5 per cento tutti gli appalti pubblici: mensa, ristorazione, pulizia, prenotazioni, manutenzioni e quant’altro. “Per questa ragione abbiamo chiesto un incontro al direttore generale Arturo Orsini, che ci auguriamo porti a una revisione complessiva dei termini dell’appalto, evitandoci così lo stato di agitazione preventivo che potrebbe avere ripercussioni F.D.G. anche sui servizi”.


pubbliredazionale

• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche: (Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00) -

Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.; Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente; Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia; Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana; Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”; Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice, Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.

ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE REGIONE del VENETO

• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre); • “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00) • “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra” con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”. Palazzo Goldoni, Chioggia

DOMENICA 14 OTTOBRE

Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBRE

Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

MARTEDI 16 OTTOBRE

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

SABATO 13 OTTOBRE

MERCOLEDI 17 OTTOBRE

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBRE

Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBRE

Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBRE

Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBRE

Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

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dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:

GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ

EVENTI PERMANENTI CENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE


8 Mirano Amministrazione Ok al nuovo ente territoriale che sostituirà dal 2014 la Provincia di Venezia

Città Metropolitana, arriva il sì di Filippo De Gaspari

M

irano dice sì alla Città metropolitana. Quello del capoluogo del comprensorio è stato il primo ok al nuovo ente territoriale che sostituirà dal 2014 la Provincia di Venezia. Un ruolo da protagonista, che la città vuole recitare anche nella nuova Unione dei comuni del Miranese, che dovrà essere una della colonne dell’ente metropolitano. Il sì è arrivato nel Consiglio comunale del 13 settembre, a larga maggioranza, votato da tutto il centrosinistra e anche dal Pdl. Contrario solo il Movimento 5 stelle, mentre la Lega Nord si è astenuta, sollevando però gli stessi dubbi dei grillini. Entusiasta del sì il sindaco Maria Rosa Pavanello: “L’adesione del nostro Comune rappresenta un passo decisivo, una pietra miliare nel cammino di modernizzazione del nostro sistema istituzionale e amministrativo. Con quest’atto, approvato da una larga maggioranza del Consiglio, Mirano accetta la sfida di contribuire a creare un nuovo ente che sia finalmente più efficiente, più forte, più vicino ai cittadini di quanto lo sia stata la Provincia che va a sostituire. Ci impegniamo ad affrontare questa fase costituente lavorando assieme agli altri sindaci, amministratori, categorie sociali ed economiche, per sfruttare appieno le possibilità offerte dal decreto istitutivo e per arrivare a ottenere quello che nel decreto ancora non c’è: trasferimenti di poteri da Stato e Regione, autonomia dal punto di vista delle imposte e soprattutto l’elezione diretta del sindaco metropolitano”. Sì convinto anche dal Pdl. Per il capogruppo Lucio Dalla Co-

Votano a favore centrosinistra e Pdl. La Lega si astiene, contrario il Movimento 5 Stelle

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lavori alle superiori al via

“Chiediamo con forza l’elezione diretta del sindaco metropolitano” sta: “Qui si determina la capacità di Mirano di tornare al centro del comprensorio, ora il sindaco coinvolga gli altri comuni per far sì che il sindaco metropolitano sia eletto a suffragio universale diretto”. D’accordo anche Marina Balleello, che precisa: “È un rinnovamento in ottica di risparmio e qualificazione dei servizi, ma no a salti nel buio e veti incrociati”. Contrari invece i grillini: “Non alla Città metropolitana in sé – precisa Martina Pasqualetto – ma al metodo con cui verrà a costituirsi: la scelta dei suoi rappresentanti non sarà demandata ai cittadini e le funzioni che le verranno attribuite depotenziano notevolmente i comuni che ne faranno parte. Temiamo che questo rientri nella solita logica del gioco delle poltrone, e non del bene comune. Inoltre la fretta che ci è stata imposta in nome della spending review, non è una ragione valida per decidere di aderire a un progetto di tale

portata, senza prima aver ascoltato l’opinione dei cittadini”. Astenuta, per motivi simili, la Lega: “Orsoni ci sta passando sopra, la Città metropolitana serve solo a spalmare i debiti di Venezia sul territorio – afferma Gianpietro Saccon – non siamo contrari in sé a questo ente, ma al modo con cui si sta materializzando: questa Città metropolitana nasce con un’impostazione baricentrica su Venezia, l’entroterra non lo può accettare”. Lega e grillini hanno anche presentato, ma senza successo, una mozione con cui chiedevano una sospensiva del pronunciamento. Una battaglia che non sembra affatto archiviata.

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n milione e 450 mila euro investiti dalla Provincia nella seconda metà del 2012 negli istituti scolastici di Mirano. Sono oltre 3.730 gli studenti che frequentano i quattro istituti nel campus di via Matteotti. Un intervento innovativo per il quale è in corso di completamento la progettazione, con l’obiettivo di far partire entro il 2012 il bando di gara per la costruzione, è la Casa dell’energia: un nuovo laboratorio a uso scolastico, ma aperto alle attività professionali, per una formazione in materia di energie rinnovabili e risparmio energetico. Costruito con la collaborazione dell’istituto Levi e di imprenditori che hanno offerto la loro sponsorizzazione, prevede una spesa di circa 400 mila euro di cui 200 mila a carico della Provincia. In arrivo anche 8 nuove aule, che andranno a completare le esigenze di ospitalità scolastica di un’area frequentata come quella del liceo Majorana-Corner, la scuola più frequentata della provincia veneziana, per una spesa di circa 300 mila euro. Saranno sistemanti gli spogliatoi della palestra del liceo. F.D.G.


Mirano 9 Beni architettonici Il comune incontra associazioni e comitati per il recupero dell’immobile

Villa Bianchini, riapre a primavera Per le operazioni di pulizia della struttura si pensa di coinvolgere la cittadinanza

La villa Bianchini a Zianigo

di Filippo De Gaspari

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Zianigo il Comune incontra comitati e associazioni, per dare il via al recupero di villa Bianchini: parte il tavolo voluto dalla giunta Pavanello per coinvolgere i cittadini nella gestione del parco e della villa che ospita tra l’altro il prezioso e famoso affresco del Tiepolo “Il merito e la fama”. Alla riunione hanno partecipato Italia Nostra, Lega Ambiente, Wwf, comitato Villa Bianchini Viva, Fai, associazione Arcobaleno, associazione Liberi Ciclisti, Laboratorio Mirano Condivisa e Agesci. Per il Comune presenti il sindaco Maria Rosa

Vetrego

Pavanello, gli assessori Federico Vianello e Lauro Simeoni, la presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura Renata Cibin, il consigliere delegato alle Politiche partecipative Tommaso Politi e i tecnici comunali responsabili della manutenzione dei parchi storici. Interesse, insomma, non ne manca di certo. Associazioni e comitati hanno espresso aspettative e proposte per il recupero della villa e del parco: obiettivo condiviso è arrivare in primavera a riaprire il parco in concomitanza con la Giornata nazionale di primavera organizzata dal Fai,

il Fondo per l’ambiente italiano, che ha individuato proprio villa Bianchini come sede della prestigiosa manifestazione. Non mancano le problematiche, come quelle che rendono difficoltoso accedere, nell’immediato, ai bandi per il restauro delle ville venete e ai relativi finanziamenti. Lo hanno spiegato in particolare i tecnici comunali, che hanno anche posto l’accento sulla necessità di iniziare il recupero dal parco, con la messa in sicurezza dello spazio esterno alla villa. L’obiettivo è portare a termine questa parte di interventi entro 3-4 mesi. Fatto il primo

viabilità, tornano le polemiChe

È

bastato un incidente per rinfocolare le polemiche sulla viabilità attorno a Vetrego. Paese col fiato sospeso per ore dopo il ribaltamento di un camion che trasportava idrogeno compresso. Adesso il gruppo Viabilità sicura di Scaltenigo, Ballò e Vetrego alza la voce: “Quando le opere pubbliche

sopralluogo congiunto per verificare, Comune e associazioni assieme, la tipologia e l’entità di questi primi lavori, nonché le possibilità di coinvolgimento della cittadinanza per alcune operazioni di pulizia, si tornerà a parlare di fondi. “In un periodo di difficoltà di spesa, legate essenzialmente al rispetto del patto di stabilità, la partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini rappresenta la risorsa più importante per recuperare all’uso pubblico il parco e le strutture di villa Bian-

sono calate dall’alto senza valutare l’impatto che creano nella realtà ambientale succede come con l’accesso all’autostrada a Vetrego: scelta infelice, che doveva essere provvisoria e invece è diventata definitiva. Quella a ovest di Vetrego è una rotonda stretta, con un sottopasso a imbuto sotto la ferrovia, nessuna piazzola di sosta e un traffico sproporzionato: se un mezzo deve per un attimo sostare, prima di entrare in autostrada è costretto a fermarsi nel cortile dei residenti. E pensare che a Spinea, dove

chini” ha precisato Pavanello. Verrà anche costituito un gruppo di lavoro tecnico-politico per definire un progetto condiviso sulla villa, nel quale saranno affrontati gli interventi urgenti e necessari per il restauro e sarà aperta la discussione sulle funzioni che si potranno attribuire alla villa. Sempre congiuntamente verranno infine ricercate vie di finanziamento, attraverso bandi pubblici e non solo, con l’elaborazione di un progetto complessivo.

l’accesso all’autostrada è molto più confortevole e con possibilità di sosta, c’è il divieto d’accesso ai camion. A Mirano no, braccia aperte a traffico e inquinamento, perché non dimentichiamolo: anche se nessuno più ne parla, ogni giorno transitano in mezzo alle frazioni di Vetrego e Scaltenigo dai 50 mila ai 70 mila veicoli, provocando smog e disagi. Non basta un parco di collinette a ridosso del Passante in via Porara, servono barriere fonoassorbenti e fitte alberature lungo tutto il tracciato”. F.D.G.

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MAL DI SCHIENA E DOLORI OSTEO ARTICOLARI: CURA E PREVENZIONE artrosi, lombosciatalgia, ernia del disco, osteoporosi, anche, ginocchia Intervista al Dott. Paolo Esopi, nuovo Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia ULSS N.13 di Dolo - VE Consulente del Centro Equilibero di Spinea.

Chi colpisce il mal di schiena? Il mal di schiena colpisce indistintamente ormai giovani ed anziani ed è la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda di invalidità. Chi soffre di questo disturbo sono soprattutto persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni e oltre ma la patologia è in aumento anche tra giovani con età inferiore ai 20 anni.

Perché si parla tanto di postura, mal di schiena e dolori osteoarticolari? Perché il mal di schiena e i dolori osteoarticolari possono essere causati, oltre che da traumi, anche da posture scorrette e atteggiamenti sbagliati. Una postura scorretta può portare a dolori muscolo scheletrici e

patologie osteoarticolari anche gravi come artriti e artrosi. Un sistema posturale scorretto potrebbe essere anche causa di scoliosi, iperlordosi lombare o cervicale, dolore agli arti inferiori o superiori, ernie, pubalgie e infiammazioni. Tali patologie impediscono una buona qualità della vita come ad es. praticare sport, camminare, muoversi in maniera adeguata.

Quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico nell’artrosi dell’anca e del ginocchio? Sempre come ultima ratio. La sostituzione protesica dell’anca, ginocchio e spalla si rende necessaria quando le terapie conservative non garantiscono più una buona qualità di vita. La protesi è come un abito su misura nel senso che è indispensabile adattare la protesi all’osso e non viceversa. Questo in sintesi è il significato di mini-invasività.

Le terapie del CENTRO EQUILIBERO Le terapie manuali: FISIOTERAPIA, MASSOFISIOTERAPIA, OSTEOPATIA

Strumentali: TECARTERAPIA: un’efficace e innovativo sistema terapeutico che sfruttando il richiamo delle nostre cariche elettriche va ad attivare i processi di autoguarigione dei tessuti sia scheletrici che muscolo tendinei. HORIZONTAL THERAPY: un’innovativa elettroterapia che stimola nello stesso istante cellule e tessuti cellulari bioelettricamente e biochimicamente. MASSOTRAX (TRAZIONE): una strumentazione innovativa per l’allungamento della catena muscolare posteriore. MAGNETOTERAPIA: usa campi elettromagnetici per curare molte patologie muscolo scheletriche e per lo stress.

In palestra: TERAPIA PRE E POST INTERVENTO CHIRURGICO, GINNASTICA POSTURALE


10 Mirano L’Intervento

Territorio

In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più

Sanità A Mirano il primo caso autoctono in Veneto

Virus del Nilo, nel miranese è allarme di Filippo De Gaspari

S

La Wnd si contrae attraverso la puntura di zanzare “Culex” che, di recente, hanno trovato il loro habitat ideale da noi

punta a Mirano il primo caso autoctono in Veneto, cioè contratto nelle nostre zone, di virus del Nilo. Ad ammalarsi è stato un paziente di 61 anni, a scoprirlo il dottor Gennaro di Giovannantonio, medico di base e referente dell’Isde, l’Associazione dei medici per l’ambiente. È suo il primo paziente veneto ad aver contratto il virus, potenzialmente letale, senza aver mai compiuto un viaggio nelle zone a rischio. La provincia di Venezia e il Veneto in generale dunque si confermano zone endemiche, sono cioè un serbatoio virale per questo tipo di malattia. Ovunque scatta l’allarme, anche perché di West Nile Desease, questo il nome dato alla febbre trasmessa da vettori, soprattutto zanzare e zecche, si può morire: è successo l’ultima volta a Treviso lo scorso anno. Fuori pericolo invece il paziente di Mirano, grazie al tempestivo ricovero prima in Medicina, poi al reparto Malattie infettive e tropicali del Ca’ Foncello di Treviso, nodo regionale per casi di questo genere. Il sessantunenne però ha rischiato grosso, l’Ulss 13 ha messo sotto sorveglianza medica i suoi più stretti famigliari e l’abitazione. L’uomo ha accusato all’inizio di agosto febbre alta, anche oltre 40 gradi. In ambulatorio si è presentato dopo giorni di inutili cure domestiche. Nessun altro segno specifico come tosse, mal di gola o fase critica e venendo dimesso alcuni giorni dopo. problemi gastrointestinali, così Di Giovannantonio ha Non si è trattato del primo caso di infezione da Wnd, prescritto una terapia antibiotica a largo spettro. Dopo che in Veneto ha già colpito negli anni e mesi scorsi. 4 giorni nessun miglioramento: Si tratta però del primo caso alla febbre anzi si è aggiunta E’ necessaria autoctono rilevato nella nostra una debolezza progressiva, con un’azione regione quest’anno. L’allarme forti dolori alle gambe e agli di disinfestazione sta tutto qui. “In tutti gli altri occhi. A questo punto Di Giovan- massiccia in tutto casi - spiega Di Giovannantonio nantonio ha proposto il ricove- il comprensorio - la malattia è insorta a seguiro: esami clinici hanno portato a to di viaggi in zone tropicali. individuare la positività del paziente alla Wnd, West Questo paziente invece, non si è mosso da casa e Nile Desease, il virus del Nilo. Con una terapia mirata questo indica la possibilità di contrarre il virus anche di supporto il paziente è migliorato, uscendo dalla qui da noi”. Si tratta di una delle cosiddette malattie

Cucina

Un reparto ospedaliero e sotto la zanzara “culex”

da vettori: la Wnd si contrae attraverso la puntura di zanzare del genere “Culex” che, di recente, hanno trovato il loro habitat ideale nel bacino del Mediterraneo, favorite dalla progressiva tropicalizzazione del nostro clima. Gli esperti lanciano un allarme, seppur moderato: “Sono i comuni a doversi muovere per primi: è necessaria un’intensa opera di disinfestazione del territorio, proprio ora che le zanzare sanno di avere i giorni contati prima dell’inverno. Niente di più di quello che si fa già per combattere ad esempio la zanzara tigre, come la disinfestazione puntuale di caditoie e fossati e la distribuzione di pastiglie larvicide ai privati cittadini”.

di Giuseppe Bortolussi*

segue da pag.

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Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre

Alla trattoria “19”

gastronomia, sfida fra regioni

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i è costituita a Mirano presso la famosa trattoria “19 al Paradiso” l’associazione “Incontri culturali culinari tra Regioni”. Il Presidente pro-tempore, Vincenzo Fusco, gestore del ristorante, ha annunciato la costituzione in associazione di una squadra che nel marzo scorso, con la prima edizione de “La bufala incontra il radicchio”, è riuscita a trasformare l’evento di unione tra Campania e Veneto, in una manifestazione di carattere nazionale, anche sotto il profilo culturale, oltre che ovviamente culinario. “L’idea – spiega Fusco – è sorta proprio grazie

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(è consigliabile la prenotazione)

a quell’evento. Abbiamo capito che unire regioni anche molto diverse culturalmente tramite i prodotti Dop e Igp, rappresentava una grossa novità per l’Italia, e un’occasione di unione da un punto di vista culturale. Di manifestazioni che valorizzano il singolo prodotto di una regione ce ne sono molte. La nostra associazione si pone invece l’obiettivo di unire le regioni italiane nel posto più conviviale, la tavola, valorizzando anche le diverse culture che hanno fatto la storia dell’Italia”. Fusco ha anche anticipato l’intenzione di portare questo tipo di manifestazioni in tour per

il Paese, scegliendo di volta in volta i prodotti tipici delle varie regioni, unendoli assieme in un unico piatto, facendo incontrare uomini, esperienze di lavorazione dei prodotti e culture differenti. Chef dell’associazione, nonché vicepresidente, è un volto noto: Michele Potenza, chef ufficiale de “La prova del cuoco”. Nel direttivo dell’associazione anche altri nomi conosciuti come il fumettista della Walt Disney Giorgio Cavazzano e Massimo Zaratin, presidente nazionale dell’Associazione per la difesa e la promozione della cultura rurale. F.D.G.

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Spinea 11 Ambiente Area ampia circa 60 mila metri quadrati, al confine tra i comuni di Spinea e Mirano

news

Riparte la bonifica delle Cave di via Luneo

Ambiente

Il Comune ha ottenuto dalla Regione Veneto i primi fondi necessari per aprire il cantiere

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di Filippo De Gaspari

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i torna a parlare di bonifica delle cave di Luneo e stavolta c’è sia il progetto, che i fondi per realizzarlo. Dopo anni di silenzio, con mille dubbi riguardanti la salute dei residenti della zona, la messa in sicurezza della discarica non sembra più solamente una promessa. Il Comune ha ottenuto dalla Regione i primi fondi necessari per aprire il cantiere ai confini tra Spinea e Mirano. Nelle cave, situate tra la strada e il Rio Cimetto, partiranno entro l’autunno i lavori di caratterizzazione, ovvero di analisi sulla tipologia di rifiuti stoccati e della cava che li contiene. Si tratta di un intervento preliminare alla bonifica, che invece partirà subito dopo. L’assessorato all’Ambiente del Comune ha ricevuto proprio sul finire dell’estate la comunicazione ufficiale dalla Regione e su richiesta del Comune stesso, sarà Veritas il soggetto attuatore del piano di caratterizzazione. All’azienda veneziana toccherà dunque analizzare e bonificare il sito in cui sono stati stoccati per anni rifiuti solidi urbani e forse anche qualcos’altro. Attorno

alle cave di Luneo infatti si è parlato per anni di possibili conferimenti anche di inquinanti pericolosi. Da anni i residenti della zona chiedono la bonifica delle cave, dove è risaputo esserci di tutto. In un’area ampia circa 60 mila metri quadrati, al confine tra i comuni di Spinea e Mirano, sono state conferite a metà degli anni Ottanta diverse quantità di materiali inquinanti. Nonostante ciò l’opera di risanamento ambientale è sempre rimasta sulla carta, mentre nella popolazione del quartiere hanno cominciato a insinuarsi dubbi e sospetti sull’incidenza di quei veleni sulla salute pubblica. Oltre a questo non sono mancati danni ambientali: tra gli altri i residenti lamentano anche la pressione della cava sugli argini del Rio Cimetto che in alcuni punti mostra evidenti segni di cedimento con un corso a forte rischio idrogeologico. Adesso finalmente la parola bonifica passa dalle promesse ai progetti veri e propri, con tanto di finanziamenti stanziati per procedere. In questa prima fase, del costo complessivo di circa 500 mila euro, sarà di fatto iniziata la

news Nell’ex scuola Disney

UNA CASA PER I GIOVANI

L’ex-scuola materna “W. Disney” di Spinea

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na casa tutta per i giovani. Non capita spesso, in un periodo di difficoltà finanziarie per tutti gli enti di ogni ordine e grado, di sentir parlare della concessione di uno spazio per le attività giovanili. A Spinea la novità è stata inaugurata lo scorso mese di settembre e si chiama Spazio Giovani. La struttura, fortemente voluta dall’assessorato alle Politiche giovanili guidato da, giovane pure lui, Matteo Lazzaro, ha l’obiettivo di dare non solo spazio, ma anche voce e attenzione ai ragazzi. Ad offrire i locali giudicati più idonei per questo scopo è stata l’ex scuola Disney, diventata dunque dallo scorso 7 settembre sede ufficiale d’incontro tra i ragazzi ed educatori di strada. Saranno loro ad offrire un valido coordinamento a tutte le attività all’interno di questo nuovo contenitore sociale e culturale. Una delle prime

L’area delle Cave di Via Luneo

messa in sicurezza del sito. Pronto il disciplinare per la realizzazione dell’intervento, che dà il via libera al cantiere per l’intervento di bonifica e riqualificazione ambientale, possibile grazie ai fondi della legge speciale per Venezia. “Si tratta di un intervento a lungo atteso - ammette l’assessore all’Ambiente Stefania Busatta, - grazie alla collaborazione di Regione e Veritas, il Comune riuscirà finalmente a risolvere una situazione che

La struttura diventerà punto di incontro per le associazioni del territorio attività poste in essere ha già riscosso un insperato successo: si tratta dell’Incontralibro, il mercatino di libri usati dove i giovani hanno potuto scambiare testi in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico. Un’opportunità in più offerta in un periodo di difficoltà economiche anche per i più giovani, magari già in cerca di un lavoro che non si trova, ma soprattutto momento di incontro tra volti, esperienze, progetti. Quest’anno tra l’altro a Spinea l’iniziativa è stata raddoppiata, due giorni anziché uno solo, per permettere la partecipazione a tutti gli studenti a caccia di buone occasioni, con l’obiettivo di far risparmiare più famiglie possibili. “Il carolibri – ha spiegato Lazzaro – è un problema molto sentito dalle famiglie che avvertono in particolar modo la crisi economica. Questo tipo di iniziative, non solo consente un forte risparmio nelle spese per il diritto allo studio, ma anche rende protagonisti i ragazzi che gestiscono direttamente lo scambio dei libri”. Per non lasciare nulla al caso la cerimonia di inaugurazione della struttura ha visto la partecipazione di molte associazioni di Spinea, segno evidente della volontà di far diventare il nuovo spazio un punto d’incontro e aggregazione aperto al territorio. Durante il discorso inaugurale il sindaco Silvano Checchin ha sottolineato il valore di questo spazio, che ha lo scopo di creare un punto di riferimento con la presenza costante di esperti nel settore della formazione giovanile per parlare, confrontarsi, condividere esperienze personali, affrontare le difficoltà adolescenziali e divertirsi andando a formare nuove amicizie. “I giovani sono i protagonisti – ha detto Checchin – e da ora hanno uno spazio che devono curare e animare con passione, creatività, impegno e attenzione. La città è di tutti e tutti, specialmente i ragazzi, possono collaborare per renderla migliore”. Spazio Giovani dunque anche luogo di ritrovo e conoscenza: per fare questo gli educatori di strada hanno pensato anche a eventi di musica, spray art, rinfreschi. F.D.G.

sta molto a cuore a tutti i cittadini”. Un traguardo che il Comune spera di raggiungere presto, archiviandolo e potendo così vantare il bonus: due discariche bonificate o mantenute chiuse sul proprio territorio, dopo la positiva risoluzione raggiunta anche per via Prati: in quel caso Spinea ha visto riconosciuta dal Tar del Veneto la tesi da tempo sostenuta, ovvero quella contraria alla riapertura del sito.

gruppo volontari del deCoro

asce il gruppo ambientale dei volontari del decoro. Cresce sempre più il progetto “Mi prendo cura della mia città”. Dopo la nascita del nucleo dedicato al monitoraggio-sorveglianza dei parchi cittadini, voluto dal Comune grazie alla collaborazione con l’Associazione nazionale carabinieri, ecco anche il nucleo ambientale. Si tratta di una nuova sezione del progetto di volontariato cittadino dedicato interamente all’ambiente e in particolare alla raccolta differenziata dei rifiuti. In modo semplice e chiaro i volontari, riconoscibili dal gilet giallo con la scritta “Mi prendo cura”, saranno in servizio ogni giorno per supportare i cittadini in difficoltà nel corretto utilizzo dei nuovi cassonetti a calotta e collaboreranno con gli ispettori ambientali di Veritas per indicare le zone dove si verificano anomalie nel conferimento dei rifiuti. Già riprese, dopo la pausa estiva, le riunioni di coordinamento del gruppo. Con gli ultimi arruolamenti le squadre contano oggi circa 150 volontari. Il progetto di Spinea è stato adottato anche dai comuni di Cattolica e Riccione, e sono in corso contatti con altri enti interessati a replicare l’espeF.D.G. rienza sul loro territorio.

INFRASTRUTTURE NO ALL’ELETTRODOTTO

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pinea con Mirano contro Terna: i comuni del Miranese interessati dall’elettrodotto vogliono l’interramento della linea. Lo hanno ribadito in un incontro comune tenutosi a Spinea, il comune del Miranese che più di tutti subirà l’impatto della nuova infrastruttura: 72 gli espropriati spinetensi interessati dal passaggio della linea aerea. I due sindaci, Silvano Checchin e Maria Rosa Pavanello, hanno riassunto la complessa vicenda amministrativa che inizia nel 2007, assumendo una posizione condivisa: “Terna ha avuto nei confronti di Spinea e di Mirano un atteggiamento reticente e ambiguo”. Niente mezzi termini. L’accusa è di quelle forti e dirette. “Il Comune di Spinea – spiega Checchin – nella conferenza dei servizi svoltasi a Roma nel 2010 presso il Ministero dello sviluppo aveva chiesto l’interramento della linea 380 kilovolt e l’interramento della linea 132 kilovolt per una tratta di circa un chilometro, dal Graspo d’uva al parco Nuove Gemme, senza mai ottenere alcuna risposta”. Anche Mirano fa sapere di aver chiesto opere di compensazione e il sindaco Pavanello ha già chiesto un incontro urgente ma senza ottenere alcun riscontro. I due sindaci hanno dunque sottolineato la necessità per Terna di avere nei territori di Spinea e Mirano la stessa attenzione che riserva al Comune di Venezia, che invece vedrà le linee dell’elettrodotto interrate. “La domanda è: se Terna è disposta a interrare le linee sui territori del comune di Venezia perché non prende la stessa decisione anche per

i territori di Spinea e Mirano? – si chiedono Checcin e Pavanello – perché non dà alcuna risposta alle richieste dei sindaci? Spinea e Mirano fanno parte dell’area metropolitana di Venezia, pertanto vogliono lo stesso trattamento che viene riservato al comune capoluogo. Il nuovo elettrodotto Terna interessa più territori comunali e deve avere un approccio “metropolitano” anche nella gestione complessiva dell’opera”. Chiaro dunque il riferimento anche alla costituenda Città metropolitana, di cui entrambi i comuni, Spinea e Mirano, faranno parte. Intanto Checchin promette battaglia in sede di progettazione esecutiva dell’opera. Il dibattito è di quelli destinati a durare, sostenuto anche dai comitati e associazioni preoccupati dell’arrivo, dopo il Passante, di un’altra infrastruttura calata dall’alto. “Un elettrodotto è un’opera i cui effetti sul territorio l’ambiente e il paesaggio interessano tutti, non solo i proprietari delle aree coinvolte e anche chi vive nelle vicinanze ha il diritto di sapere – sostengono a una sola voce le formazioni spontanee di cittadini – siamo stati tutti espropriati, qualcuno di un pezzo di terra, altri dell’informazione e del F.D.G. confronto con le istituzioni”.


12 Spinea Viabilità Dal 2013 il comune è intenzionato a far partire la regolamentazione delle soste

Parcheggi a pagamento, è rivoluzione

news Ambiente

Carta spreCo zero

Saranno in piazza Fermi e piazza Marconi, via Roma, piazza Rosselli e al parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca di Filippo De Gaspari

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catta la rivoluzione dei parcheggi a Spinea, in città arrivano quelli a pagamento. Per il Comune gli stalli blu sono un modo per disincentivare l’utilizzo dell’auto nei piccoli spostamenti. Ma non mancano i contrari, anche dentro la stessa maggioranza. I posteggi a pagamento potrebbero arrivare già col nuovo anno: 393 sugli 831 oggi liberi in centro e al Villaggio dei fiori, le zone della città più congestionate. Nel cuore della città ad essere interessate saranno piazza Fermi e piazza Marconi, via Roma, piazza Rosselli e, non appena verrà aperto, il parcheggio ex Q8 di fronte alla biblioteca. Al Villaggio dei fiori invece i park blu arriveranno dove si svolge il mercato, in zona piazza Cortina. Per avviare il progetto il Comune ha già stretto accordi con una ditta privata che realizzerà posteggi, installerà i parcometri e gestirà la riscossione delle tariffe. La società incasserà poco più della metà dei proventi, mentre il rimanente andrà al Comune, che reinvestirà i fondi, con l’aggiunta delle eventuali sanzioni, in viabilità e manutenzioni stradali. Ancora da stabilire le fasce orarie e le tariffe, anche se l’ipotesi più probabile prevede di fissare in 80 centesimi il costo di un’ora di sosta, 50 cent per mezz’ora. Mugugni

anche nella stessa maggioranza. A dire di no sono i capigruppo dell’Idv Alfonso Delfino e del gruppo misto Maurizio Di Flavia: “Dopo l’Imu, un altro balzello – affermano – per disincentivare la sosta lunga bastava il disco orario, le aree scelte sono sbagliate e anche il numero di stalli blu previsti, troppi rispetto a quelli liberi. Stiamo vivendo un periodo di crisi dove diverse famiglie non sanno come arrivare a fine mese e la tassazione è arrivata a superare il 47%. I cittadini non sentono la necessità di una nuova tassa, la giunta rimandi la decisione a tempi più tranquilli”. La levata di scudi non si è fatta attendere nemmeno da parte delle minoranze: “È il momento meno indicato per questo genere di iniziative. Più che miglioramento della qualità della vita per i cittadini, si tratta di svuotamento delle loro tasche” denunciano i consiglieri della lista Tessari Franca Zamengo, Carmelo Sebastiano Ruggeri e lo stesso Claudio Tessari - nella nostra città ci sono molte attività che, a causa della crisi economica hanno chiuso o stanno chiudendo. Davvero la giunta pensa di poter dare una mano introducendo i parcheggi a pagamento? Su questo ci opporremo e faremo tutte le azioni necessarie perché si rivedano queste decisioni. Il

S Controlli nei parcheggi a pagamento sindaco porti in Consiglio comunale la questione, in modo che anche i cittadini si rendano conto di chi vuole questo provvedimento”. La replica non si fa attendere. “In tutte le città i parcheggi blu sono una realtà, perché Spinea deve rimanere un’eccezione? Laddove sono stati introdotti, hanno dimostrato di funzionare e dare risposte migliori rispetto al disco orario – afferma il sindaco Silvano Checchin – lo facciamo per razionalizzare i parcheggi, tra l’altro solo in alcune zone della città e le tariffe saranno in linea con gli altri comuni”.

TRATTORIA PIZZERIA

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pinea dice no allo spreco alimentare e firma a Trieste la Carta Nord-est spreco zero. Gettare nella spazzatura cibo ancora adatto all’alimentazione umana non è solo un atto irriguardoso verso le persone in difficoltà economica, ma anche un gesto che danneggia l’ambiente. Secondo il Libro nero dello spreco in Italia, la quantità di cibo sprecato comporta l’emissione di 4,14 milioni di tonnellate di Co2. La questione è stata affrontata anche dal Parlamento europeo che ha votato il 19 gennaio 2012 una risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti e che si pone l’obiettivo di ridurre del 50% i dispendi entro il 2025 dichiarando il 2014 “Anno europeo di lotta agli sprechi alimentari”. “L’obiettivo della Carta Nord-est spreco zero” - spiega il vicesindaco Stefania Busatta - è la realizzazione di una strategia per migliorare l’efficienza della catena alimentare. Gli enti locali che aderiscono, si impegnano a sensibilizzare la popolazione e le attività produttive a evitare che i prodotti alimentari scartati per ragioni economiche o estetiche o per prossimità della scadenza di consumo, ma ancora commestibili, possano essere utilizzati per finalità sociali, evitando di produrre rifiuti”. F.D.G.

SCUOLE IN OTTOCENTO AL VIA

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ttocentottanta iscritti al secondo circolo, 838 al primo. Spinea si presenta all’inizio del nuovo anno scolastico con molte novità e gli auguri delle istituzioni per “fare squadra”. Nel corso del 2012 il bilancio comunale ha stanziato circa 1 milione e 200 mila euro per garantire la sicurezza e una migliore gestione degli spazi scolastici nei diversi istituti della città. Alla scuola Goldoni-Collodi e Vico, ad esempio, sono appena terminati i lavori per ottenere il certificato di prevenzione incendi. Alla Ungaretti si sono effettuati interventi nell’aula magna con la sistemazione del tetto e la dipintura interna. Alla Nievo invece sono stati completati gli interventi di ridipintura e sistemata la nuova segreteria, così come alla scuola Anna Frank. Comune in campo anche per promuovere progetti scolastici: incontri con l’autore in biblioteca, tornei di lettura, Ragazzinsport, progetti ambientali in collaborazione con Alcoa Foundation e il Centro di educazione ambientale gestito dal Wwf, “Scuola sicura” per divulgare la cultura della protezione civile, progetti di educazione alimentare e stradale. Dall’anno scorso spazio poi al Consiglio comunale dei ragazzi, che ha già intrapreso, per volontà degli stessi componenti, la strada dell’ambiente, con la richiesta dei giovani consiglieri di avere più spazi per giocare e camminare in sicurezza. L’assessore all’Istruzione Loredana Mainardi ha scritto una lettera agli alunni per augurare il classico “buon inizio”: “Sarà per tutti un anno di lavoro che si svolgerà in un clima di tranquillità e fiducia tra tutte le

La scuola Anna Frank componenti della scuola, istituti, Comune e famiglie – ha scritto Mainardi insieme col sindaco Silvano Checchin – siamo quindi fiduciosi, nonostante le difficoltà economiche di questo momento. Di anno in anno riscontriamo da parte delle famiglie, la richiesta di una scuola che diventi sempre più servizio per le stesse. Purtroppo le risorse dello Stato anziché aumentare, diminuiscono. Come Comune stiamo veramente facendo il possibile, con notevoli investimenti nell’edilizia scolastica, per rendere più sicure le nostre scuole e garantire i servizi necessari per nuove aperture di sezione della scuola pubblica dell’infanzia. Il Consiglio comunale dei ragazzi, nuovi percorsi del Pedibus, pensare ad una “Città amica dei bambini e delle bambine”, valorizzare sempre più il Centro di educazione ambientale, sono progetti che ci aiuteranno ancor di più a capire come sia importante prendersi cura della città. In questo percorso, care ragazze e cari ragazzi che tornate nelle scuole, non mancherà come sempre il vostro entusiasmo, la vostra F.D.G. allegria e il vostro impegno”.


pagina a pagina curaadel cura comune del comune

www.comune.spinea.ve.it - Posta Certificata: protocollo.comune.spinea.ve@pecveneto.it

ALZHEIMER: RICORDARSI DI CHI NON RICORDA. LE INIZIATIVE DELL’ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI iL 21 settembre, è la giornata mondiale dell’Alzheimer. Contro questa terribile patologia, l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Spinea punta a favorire l’orientamento e l’informazione per le famiglie e i malati. Fin dal 2007 il Comune ha attivato “Caffè Alzheimer” per la stimolazione cognitiva. A partire dal 2011 l’attività è stata intensificata con incontri mensili di counselling di gruppo per i familiari, per il trattamento dei disturbi comportamentali e per imparare le modalità relazionali più corrette con il malato in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Venezia. Lo scopo è fornire un sostegno emotivo in profondità per elaborare correttamente i sensi di colpa e di inadeguatezza che spesso vive chi si occupa del malato di Alzheimer. «Nel 2012 – spiega l’Assessore Buiatti – abbiamo fatto un salto di qualità aprendo lo Sportello Alzheimer. Volontari opportunamente formati da giugno sono in grado di accogliere, orientare, informare le famiglie che si trovano all’im-

MOBILITÀ SOSTENIBILE. RIPRENDONO I GRUPPI DI CAMMINO

Inaugurazione Villa Fiorita al Villaggio dei Fiori

provviso a dover gestire una demenza in casa». Si tratta di un modo efficace per prendersi cura di chi si prende cura aiutando il “care giver” che presta assistenza al malato di Alzheimer ad utilizzare correttamente i servizi sanitari presenti sul territorio. Ecco gli orari dei prossimi incontri: 22.10.2012 ore 9.30-11.30

12.11.2012 ore 18.30-20.30 26.11.2012 ore 9.30-11.30 10.12.2012 ore 18.30-20.30 Per maggiori info: Servizi Sociali Tel. 0415071107 oppure 0415413625 (nei giorni di apertura dello sportello) servizi.sociali@comune.spinea.ve.it

“MI PRENDO CURA DELLA MIA CITTÀ”: IL NUCLEO AMBIENTALE SI CONSOLIDA Il nucleo ambientale del progetto “Mi prendo cura della mia città” è nato da poco ma è già operativo sul territorio spinetense. In modo semplice e chiaro questi volontari, riconoscibili dal giubbino giallo con la scritta “Mi Prendo Cura”, ogni giorno supportano i cittadini in difficoltà nel corretto utilizzo dei cassonetti a calotta e collaborano con gli ispettori ambientali Veritas per indicare le zone dove si verificano anomalie nel conferimento dei rifiuti. Nei giorni scorsi il gruppo ambientale si è dedicato a diserbare le oasi ecologiche in via Asseggiano, via Frassinelli, via D’Annunzio ed altre, collaborando nel contempo a segnalare agli ispettori ambientali Veritas le anomalie riscontrate. Ogni secondo martedì del mese si svolge la consueta riunione di coordinamento del secondo martedì del mese, per pianificare i prossimi interventi dei 150 volontari nei luoghi pubblici della città. Il progetto di Spinea è

La mobilità dolce, la sostenibilità ambientale e la promozione di comportamenti ed abitudini salutari, sono temi centrali nell’azione del Comune. Negli ultimi mesi sono stati avviati numerosi progetti: lo scopo è quello di ottenere risultati duraturi in tema di salvaguardia del territorio e di riduzione dell’inquinamento, promozione del benessere dei cittadini. In collaborazione con l’U.L.S.S. 13 riprendono proprio questo mese i “Gruppi di Cammino”, gruppi di persone che si ritrovano regolarmente con una guida specializzata per camminare insieme lungo percorsi prestabiliti praticando attività fisica e migliorando la salute. Quest’anno a guidare il gruppo sarà Andrea Rosso, laureato in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata. Il progetto, avviato in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali e allo Sport, mette al centro il benessere fisico per la terza età, ma anche la possibilità di intrecciare nuove relazioni, scoprire angoli nuovi di Spinea e promuovere la mobilità sostenibile. Camminare è una attività

semplice che permette anche a persone non allenate di controllare il peso in modo naturale ed è un atto d’amore per il proprio corpo e per l’ambiente. Con una semplice e regolare attività di cammino si promuove il benessere psico fisico delle persone, mentre negli anziani si prevengono le fragilità e le cadute. Gli appuntamenti sono fissati per ogni lunedì e mercoledì del mese dalle ore 17.00 alle 18.00 e l’attività si svolgerà con qualsiasi condizione climatica. L’area di ritrovo sarà il parcheggio accanto al cantiere di P.zza S. Bertilla – Viale Sanremo – con percorso lungo il rio Cimetto.

SPORTELLO DI ORIENTAMENTO E SOSTEGNO ALLA RICERCA LAVORO

L’assassore alla pubblica istruzione Mainardi con i volontari della scuola Rodari.

stato recentemente adottato anche dai Comuni di Cattolica e Riccione e sono in corso contatti con diversi Comuni veneti interessati a proporre sul loro territorio questo format di successo che è stato oggetto di due tesi di laurea sul tema della città partecipata. «Si tratta di un servizio molto utile per rendere la nostra città più pulita e ordinata – spiega il Sindaco Checchin – eseguito con generosità e cortesia da questo nucleo di volontari appositamente formato. De-

sidero ringraziare di cuore tutte le cittadine e i cittadini di ogni età che collaborano con il progetto “Mi prendo cura della mia città” e che sono quanto mai preziosi per rendere Spinea un luogo più bello in cui vivere. Sono sicuro che tante altre persone vorranno partecipare diventando volontari perché la città è di tutti». È sempre possibile iscriversi al progetto scaricando il modulo dal sito Internet: www.comune.spinea.ve.it

Lo “Sportello di orientamento e sostegno alla ricerca lavoro” riapre i battenti dopo la breve pausa estiva. Il servizio è parte integrante del Centro d’Ascolto Attilio Scocco e fornisce indicazioni utili alla ricerca del lavoro e orientamento. I volontari, grazie alla costante formazione, sono in grado di dare supporto e Il Presidente del Centro d’Ascolto Attilio Scocco Giorgio Corò e l’Assessore ai Servizi Sociali Gianpietro Buiatti. ascolto in situazioni personali di disagio. Lo sportello non sostituisce le competenze del Centro per l’impiego e collabora in connessione con l’Assessorato ai Servizi Sociali. Info: lo sportello è aperto ogni mercoledì dalle 15.30 alle 18.00 a Piazza Marconi 64. Il Centro d’Ascolto è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 11.30, il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 18.30.


14 Santa Maria di Sala Amministrazione Parla l’assessore Gabriele Ragazzo

Interventi sociali al tempo della crisi Si punterà sul volontariato nei prossimi mesi anche per le piccole manutenzioni stradali

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Un volontario al lavoro

economico in base all’Isee. Un modo per diminuire i costi del comune (notevoli viste le sue sei frazioni) e aiutare la popolazione. I sostegni economici per le persone disagiate, da parte del comune ai propri cittadini, sono previsti per legge, il comune di Santa Maria di Sala chiede ai propri cittadini di impegnare il proprio tempo per migliorare le strutture e i luoghi pubblici del proprio comune. Molti altri comuni hanno già adottato il lavoro volontario dei propri cittadini al fine di realizzare quelle piccole manutenzioni che però migliorano molto le condizioni della città. L’as-

sessore conclude dicendo che il piccolo impegno richiesto ai cittadini ha un grandissimo valore per tutta la comunità, e ognuno, può dare disponibilità in base alle proprio capacità lavorative o alle proprie competenze. Le persone che sono interessate a collaborare con il comune possono inviare un Cv all’Ufficio Tecnico che valuterà le competenze. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.santamariadisala. gov.it. Insomma delle novità per poter contribuire a migliorare l’aspetto del terrritorio in cui si vive.

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Alla Fornace Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta. Specialità pesce: tutte le ricette della tradizione Veneta. Ampia sala per banchetti. Il Ristorante alla Fornace propone un pranzetto con i fiocchi ad un prezzo eccezionale valido tutti i giorni ed in tutte le occasioni.

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Viabilità

pronta la rotonda tra via Cavin e via rivale

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di Roberta Pasqualetto a nuova amministrazione di Santa Maria di Sala si è insediata da maggio 2012 e, da quella precedente, ha ereditato calma piatta e stasi soprattutto per le Attività Produttive. Gabriele Ragazzo, assessore alle Attività Produttive, al Sociale e al Commercio dice che i suoi assessorati sono apparentemente diversi tra loro ma che si intrecciano perché l’attività produttiva dovrebbe creare lavoro argomento di grande interesse in questi tempi di crisi. In effetti, il territorio salese è riconosciuto come prima realtà produttiva del veneziano, supera anche Porto Marghera. Questa risorsa è importantissima per il territorio visto che dà lavoro a otto mila salesi se non fosse che anche qui la crisi ha creato grossi problemi. “Stiamo lavorando da giugno per trovare una soluzione – dice l’assessore al Sociale – e in tempi celeri si attiverà un ammortizzatore sociale per far lavorare chi ha bisogno. Abbiamo fatto una convenzione con un’Associazione Onlus, Laboratorio Solidale, che si occuperà di tante cose e, tra queste, di un progetto per la piccola manutenzione, pulizia, giardinaggio e servizi nel territorio”. Il comune darà una copertura assicurativa ai lavoratori e, grazie alla legge per i minimi sociali, si darà un contributo

news

anta Maria di Sala è un comune molto trafficato dalle auto per le attività commerciali e per la sua posizione che collega molti altri centri. Come in molti altri comuni, per ovviare al problema della velocità, si utilizzano delle rotatorie nelle intersezioni Via Cavin di S.M.di Sala più pericolose. Una delle opere pubbliche dell’Amministrazione precedente, Paolo Bertoldo, è stata la realizzazione della rotatoria nella pericolosissima intersezione fra Via Cavin Caselle e Via Rivale, teatro di tanti incidenti. L’intervento viario è stato realizzato in parte a spese del comune ed in parte con l’intervento della lottizzazione di Via Rivale. I lavori erano molto in ritardo forse per le problematiche tecniche inattese, o per i rallentamenti dei finanziatori privati. L’opera è stata inaugurata a ridosso delle elezioni amministrative per quanto riguarda la rotatoria nell’incrocio ma ancora incompleta nella parte riguardante l’illuminazione. Poi, a metà giugno sono stati installati i lampioni previsti dal progetto ed ora si può parlare di lavoro ultimato e pienamente a regime, lavoro che dovrebbe mettere fine alla serie di incidenti, anche gravi, accaduti in quell’incrocio. In molti altri comuni si sono già realizzate rotatorie e si sono registrati meno incidenti automobilistici rispetto alla viabilità precedente. R.P.

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16 Santa Maria di Sala Lavori pubblici La giunta ha dato il via libera all’atto di indirizzo

Scuola media, arrivano 10 aule in più di Filippo De Gaspari

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tto di indirizzo per l’ampliamento della scuola media Cordenons. Il nuovo anno scolastico a Santa Maria di Sala si apre con un’importante novità: l’ok a 10 nuove aule da realizzare nei prossimi anni a sud dell’attuale plesso di via Rimembranze. Il gruppo del sindaco Nicola Fragomeni lo aveva messo nero su bianco già nel programma elettorale, l’ufficialità presa in giunta nelle scorse settimane è però di fatto l’addio formale al progetto di centro scolastico che aveva tenuto banco negli anni scorsi, quand’ era sindaco Paolo Bertoldo. Molta della rivalità tra i due gruppi di centrodestra, quello appunto facente capo a Fragomeni e Zamengo e la Lista Salese di Bertoldo si era giocata sull’attuazione del progetto “centro scolastico”: favorevole e capace di avviarne l’iter attraverso la perequazione urbanistica l’ex sindaco, contrario e intenzionato a fermarlo in tutti i modi il primo cittadino attuale. Il passaggio di consegne decretato dall’ultima tornata elettorale ha di fatto determinato anche l’inversione di rotta: a metà settembre la giunta ha formalmente dato il via libera all’ampliamento della Cordenons, sostituendo in pratica l’ambizione di un nuovo istituto, con la realizzazione di 10 nuove aule in quello vecchio. “Ora diventa esecutivo il progetto – afferma soddisfatto Fragomeni – abbiamo iniziato il nostro programma, aspettiamo solo alcuni ok tecnici, poi per quanto ci riguarda si va subito in gara d’appalto”. Anche perché Santa Maria di Sala, centro

Nelle scuole di Veternigo e Stigliano i genitori hanno protestato per l’orario scolastico o no, non può più permettersi di aspettare: continua il boom demografico, anche se rallentato rispetto agli anni scorsi e con esso anche lo stato di sofferenza di scuole ormai non più capaci di contenere tutti gli studenti, con aule sovraffollate e plessi da ampliare, mettere a norma e rimodernare. Quella dell’adeguamento non è però l’unica novità di quest’anno scolastico: partito, dopo gli esperimenti degli anni scorsi, anche il servizio di pre-scuola: alunni in classe già alle 7, un’ora prima della canonica campanella. A seguirli i volontari di un’associazione che in questo modo garantiranno custodia scolastica ai figli di genitori con particolari esigenze lavorative, in particolare quelli separati o di famiglie in difficoltà. L’esperienza quest’anno è stata estesa e riguarda le scuole di Stigliano, Caselle, Caltana, Veternigo e Sant’Angelo. Ma non

Ci sarà il servizio di pre-scuola: alunni in classe già alle 7, un’ora prima della canonica campanella

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è tutto rose e fiori: le proteste non sono mancate in questo inizio d’anno scolastico proprio alle porte delle scuole di Veternigo e Stigliano, dove alcuni genitori hanno lamentato poca chiarezza da parte delle autorità scolastiche sugli orari. In particolare a Veternigo le famiglie dei ragazzi di seconda elementare hanno chiesto, ma non ottenuto subito, di poter avere la settimana corta, cioè dal lunedì al venerdì, come per i bambini di prima e sono perfino arrivati a minacciare di tenere i bambini a casa il sabato se ciò non fosse stato concesso.

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arrivano i Consigli on line

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Consigli comunali finiscono in rete. Anche Santa Maria di Sala inaugura l’era di internet nei rapporti tra comune e cittadini: dalla seduta del 20 luglio scorso tutte le riunioni del parlamentino locale vengono riprese e messe nel sito comunale, dove chiunque può rivedersi comodamente da casa propria la registrazione. A volere fortemente questa novità è stato il consigliere delegato dell’E-government, il giovane Luca Morosin: “Abbiamo deciso di offrire alla cittadinanza un servizio di informazione trasparente e accessibile a tutti – spiega – attraverso la videoregistrazione dei Consigli comunali divisi per punti dell’ordine del giorno. Così facendo, i cittadini potranno seguire più attentamente quello che è il consiglio comunale, il vero campo di gioco per capire la qualità e l’impegno che ogni amministrazione offre alla cittadinanza”. Secondo Morosin si tratta di un modo per consentire al cittadino di valutare più direttamente l’attività dei singoli consiglieri. “Chi preferirebbe leggere le battute complete di un film? – si chiede ancora Morosin – poche persone, e guardarlo invece? Quasi tutti. Ecco il perchè, noi vogliamo che sia il palazzo a entrare nelle case dei cittadini e non il contrario. Per questo stiamo valutando anche la possibilità di trasmettere in F.D.G. diretta i Consigli comunali”.


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n servizio che si rinnova ancora, con ventisei corsi di formazione per giovani e adulti, che spaziano dalla cultura generale alla salute e al benessere, dalla tecnologia e computer alle lingue straniere. E’ l’università aperta di Mirano, che aprirà i battenti i primi di ottobre. L’iniziativa è promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale “La nostra terra”. Si tratta di un’attività consolidata che, attraverso programmi aggiornati e docenti

I corsi di Nordic Walking saranno al parco comunale, quello di teatro in Villa Belvedere qualificati, favorisce la diffusione e l’accrescimento culturale. Le iscrizioni sono aperte a tutti, dai 14 anni in su: i corsi offrono anche un’occasione di “formazione intergenerazionale” dando la possibilità di confronto tra fasce di

età diverse. Le lezioni di cultura generale si terranno nell’auditorium “Madre Teresa di Calcutta” in Corte di Villa Errera e nella Barchessa di Villa Giustinian Morosini (Venticinque Aprile), mentre quelle di lingua straniera si terranno alla scuola media “Leonardo da Vinci” in via Paganini. I corsi di Nordic Walking al parco comunale di Mirano, quello di teatro in Villa Belvedere. Per questo 2012-2013, sono stati inserite delle novità, come l’Introduzione alla filosofia, Psicologia sulle relazioni interpersonali, Storia della Repubblica di Venezia, Viaggio nell’universo, Cinema e cortometraggio, Corso di scacchi e Orto e sentimento. Inoltre si è deciso di recuperare il corso di teatro. Confermati Storia dell’arte contemporanea ed Educazione all’ascolto della musica. Vista una società sempre più globalizzata, gli organizzatori ha deciso di aumentare il numero dei corsi di lingua straniera, sempre con insegnanti di madrelingua. Quest’anno saranno nove: inglese (corsi base, elemen-

tare, pre-intermedio, intermedio e due avanzati), spagnolo (corsi base e intermedio) e tedesco (base). Spazio anche alla tecnologia, con tre iniziative dedicate all’informatica con due corsi base e uno intermedio di computer e uno di Fotografia base. Per quanto riguarda la salute e il benessere, ritornano i due percorsi di formazione di “Nordic Walking” avviati lo scorso anno e che confermano l’interesse dei cittadini, come l’avvicinamento al vino. Per quanto riguarda i costi, ciascun corso è sostenuto attraverso le quote pagate dagli iscritti mentre il Comune metterà a disposizione gli spazi. “Come sempre alla realizzazione dei corsi – spiega il presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura Renata Cibin – collaborano diverse associazioni miranesi che mettono a disposizione energie, competenze e passioni. Le ringraziamo così come i singoli docenti”. Per iscrizioni e informazioni la segreteria sarà aperta fino al 5 ottobre dalle 18 alle

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I corsi di lingue quest’anno saranno nove con insegnanti madrelingua 20, poi fino al 6 ottobre dalle ore 10 alle 12 nella sala auditorium “Madre Teresa di Calcutta” in Corte di Villa Errera (vicino alla biblioteca comunale). Per informazioni,

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2 22

VIAGGIO IN

PROVINCIA

Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso

VENEZIA

La Città metropolitana veneziana prende forma U

L’onorevole Forcolin presenta

una proposta per “Cambiare” la legge sulla Città metropolitana

Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso

di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane

C

ittà Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posizioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno deciso di non votare. All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Riviera del Brenta dei due principali Comuni del comprensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana. Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Riviera potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfluente e non previsto dallo statuto” . Vigonovo al confine con il Padovano ha fatto

un referendum che ha sancito la richiesta di passaggio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condizionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geograficamente a Padova. Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza referendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso. I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fine, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe

Casson, da sempre sostenitore del progetto e favorevole, anzi, a riprendere in considerazione il vecchio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzionali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presidente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 firme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfin, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.

CITTÀ METROPOLITANA IL MONDO ECONOMICO E DELL’UNIVERSITÀ GUARDA OLTRE

L

a città metropolitana che mantiene i confini della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economiche, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografia realistica di

chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dunque e quello di allargarsi fin da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fine settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolitana” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collaborazione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato

l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università finalizzato ad estendere i confini della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Padova e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo. O.J.

na proposta di legge per cambiare il decreto della spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianluca Forcolin (Lega Nord) La presidente Zaccariotto - sostenuto dal presidente con l’onorevole Forcolin della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune correzioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profilo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”. In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifiche. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica. Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoliZaccariotto: “Con la tana: sindaco e consiglio. Il città metropolitana secondo gruppo di modififotocopia dell’attuale che è invece finalizzato a Provincia non si va rafforzare la partecipazione da nessuna parte” delle comunità territoriali interessate, con la previsione di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infine, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto. “Al di là di chi si è espresso finora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifiche alla spending review relativamente alla città metropolitana”. “Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”. Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a lavorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”. O.J.


Spazi aperti 23 3 Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità

Doc della Riviera, vino ad alta qualità Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet” di Alessandro Abbadir

A Marcon

I

che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà bisogno di una particolare procedura di innalzamento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 1213 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc della Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifiche zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ottenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e culturali. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-

vini della Riviera del Brenta? Meno produzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine “consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pierantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campodarsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzione rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo estivo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini

ADOTTAMI Quattro neretti. Questi bellissimi mici sono 2 maschi e 2 femminetrovati da una ragazza davanti la porta di casa sua con la mamma. Per compassione ha dato riparo alla mamma e ai cuccioli. Ora questi neretti aspettano casa. Il micio più adorabile in assoluto è il micetto nero. Vi garantisco è un portafortuna. Sterilizzazione obbligatoria a 6 mesi Urania. Meravigliosa cucciolotta di solo 7 mesi, taglia medio contenuta circa kg.1518. Carattere equilibrato, molto discreta e riservata. Urania è una cucciolotta con passato da dimenticare ed un futuro nelle nostre mani. Verrà affidata previo controlli pre-post affido. Sterilizzata-chippata-vaccinata. Dea. Femmina segugetta pura, meno di 2 anni, già sterilizzata. Questa meraviglia è molto sfortunata. Adottata da un po’ di tempo per poi essere lasciata in balia degli eventi. Dea è molto stressata e denutrita! Dea è caratterialmente dolce e sensibile Per lei cerchiamo una famiglia definitiva che sappia amarla per la meraviglia che è. L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

ra del Brenta” è un marchio di qualità ottenuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non potrebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet, cabernet franc, cabernet sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interessanti vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.

CaliCi d’autunno, un suCCesso

“C

alici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon finalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano, attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.


24 Noi e gli altri

Noi e gli altri 5

Centro per l’affido e la solidarietà familiare L’affido: interessa i minori fino a 17 anni

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affidi di Alessandro Ragazzo

S

ono 78 i nuovi affidi attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che arrivano dal Centro per l’Affido e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affidi di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofamiliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dunque si è vicini a quota 200 e il Comune di Venezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affido può essere di diversi tipi,

news

A

a seconda del tempo necessario alla famiglia affidataria solo alcuni momenti, di breve durad’origine per recuperare la capacità di pren- ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un dersi cura del figlio. Può essere residenziale, periodo definito con gli affidatari. Gli affidati possono essere neonati, quando il bambino o il bambini di 2 o 3 anni, ragazzo vive in modo L’affido può essere possono frequentare stabile con gli affida- residenziale o tempol’asilo, l’elementare o tari, pur mantenendo raneo, non sono la media ma possono dei rapporti periodici richiesti requisiti di con la sua famiglia ma reddito o titoli di studio essere anche più grandi e avere fino a 17 anni può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata compiuti. Possono essere italiani o stranieri. con gli affidatari e la sera torna a casa. C’è il Di solito le famiglie hanno bisogno di essere parziale, quando si trascorrono con la famiglia aiutate e sostenute, a livello temporaneo,

Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia

la giornata della solidarietà

ppuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edizione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarietà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei

bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accompagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vivere una condizione di temporanea difficoltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’affido e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di

In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di difficoltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere

giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pinocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affidatarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di filma-

basta essere coppie con o senza figli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di reddito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.

ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affido e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’indirizzo centroperlaffido@comune.venezia.it. A.R.


L’Ente Parco del Delta del Po

il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:

LE VALLI DEL DELTA DEL PO

Parco Regionale Veneto del Delta del Po Via Marconi, 6 45012 Ariano nel Polesine (RO) Tel. 0426 372202 Fax 0426 373035 info@parcodeltapo.org www.parcodeltapo.org

“Seloscopodellosviluppoèdiprovvedereaibisognisocialiedeconomici,loscopodellaconservazioneèdiassicurarelacapacitàdellaterranelmantenereepermettere talesvilupporazionaleediassicurareilmantenimento dellavita.Laconservazionevienedefinitacomegestione dell’usodellabiosfera,inmododatrarreimaggiorivantaggi,mantenendoilpotenzialeperchèpossafarfronte aibisogniedalleaspirazionidellegenerazionifuture. Quindilaconservazioneèpositivaeicludelasalvaguardia,ilmantenimento,l’utilizzazioneduratura,lariqualificazioneedilmiglioramentodell’ambientenaturale.La conservazione,comelosviluppo.èdedicataall’uomo: losviluppomiraaraggiungerefiniumanisoprattutto attraversol’usorazionaledellabiosfera,laconservazionemiraallarealizzazionedeglistessifiniassicurando

lacontinuitàditaleuso.Laconservazioneelosviluppo sonostatiassociaticosìraramentechetalvoltaappaiono,espessosonorappresentati,comedueprocessiincompatibili.”Inquestolibrol’associazionedirazionale usodellerisorseelacontinuitàdellorousonellalogica dellaconservazionedellanaturaemergonoponendola domandadicosasipuòfareperilfuturo.Quindilascelta dipubblicareilvolumenonèsolounimportantelavoro diricercastoricaedambientalemaancheunmodoper stimolareillettoreaproporredelleideeoafarpensare quantol’uomoabbiafattoperlapreservazionedelnostro Parco del Delta del Po. IL PRESIDENTE Giuseppe Geremia Gennari

(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)


26 6 Personaggio Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta

Paolo Esopi, il medico dello sport

Il dottor Paolo Esopi

Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio di Roberta Pasquletto

P

aolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fino al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasferito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera medica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali.

Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci. Il mestiere del medico richiede una vocazione? “Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e perché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”. Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative. “Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’anca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato

una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”. Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi assieme a degli ingegneri abbiamo concretizzato e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”. Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi. “L’innovazione sta nella forma e nel rivestimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”. Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy. L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire

che, per questo intervento, l’età non è importante ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”. Come nasce l’idea di una protesi alternativa? “L’idea nasce dall’esperienza, dall’interesse e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”. Le piacerebbe che i suoi figli seguissero le sue orme? “Il mio ragazzo più grande studia ingegneria e il più piccolo è al liceo scientifico. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”. Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-

to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”. Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’estero. “Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manualità non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”. Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare sempre. Nel mio caso lavorare bene significa avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.

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Cultura provinciale 27 7 Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fino al 2 dicembre

La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto

news Cavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità

Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti di Giovanni Giovetti

“L

a Fuga in Egitto”, il primo capolavoro di Tiziano, giunto direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia per una preziosissima mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 2 dicembre. Dopo 12 anni di accurati restauri al museo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari

Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia che segnarono in questa strordinaria rappresentazione con forza rivoluzionaria un nuovo modo di intendere e rappresentare la natura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-

Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia tani che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Bellini (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tempesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo

(“Nascita” e “Morte di Adone”) fino alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hieronymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e

Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze

“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita A

dottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la finalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per altri quattro venerdì, fino al prossimo marzo. L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera. L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifico, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfiondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi. Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30. Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Alimenti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psicologa e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infine il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmetologica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.

etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’occasione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro. L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e comprende oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenotazioni allo 0415200345, o www.gallerieaccademia.org, info@galleriaaccademia.org

“L

’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune. Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadino, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fisso di ogni prima domenica del mese. La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appuntamenti del genere. Info proloco@cavazere.it, oppure 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702

eventi e mostre

VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANI Altri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire immagini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psiche Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.

VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICA

La locandina del ciclo di conferenze Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405. G.G.

Presso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fino al 28 ottobre prossimo la mostra fotografica “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Ufficio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; info@iveser.it


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SPORT in PRIMO PIANO

Volley, squadre premiate L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.

Trofeo Lucarda, un successo 164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffigurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio ai campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese.

Uc Mirano nuovo titolo Tredici titoli italiani in cinque anni nelle competizioni ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano ha festeggiato al ristorante “Il Burchiello” la conquista del tricolore con Andrea Zorzetto nella Velocità Squadre Allievi. Il ciclista, al terzo titolo italiano in tre anni, ha ottenuto anche un argento della Velocità Individuale Allievi. Un’altra annata insomma da mettere ancora in cornice.

Calcio Venezia Al via il campionato fra alti e bassi

Una stagione tutta da giocare di Roberta Pasqualetto

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a storia del calcio Venezia inizia il secolo scorso, ai primi del novecento e come tutte le storie lunghe e importanti, è stata segnata da momenti di gloria e momenti difficili. Venti sono stati i campionati della massima serie disputati. Gli anni quaranta probabilmente sono stati i più belli con la vittoria della Coppa Italia. Poi, dopo una serie di alti e bassi, nel 1967, la squadra retrocede in serie C. Nel 1987 la fusione con l’A.C. Mestre da vita alla nuova squadra Venezia-Mestre con la fusione dei colori sociali arancioneroverdi. Nel 1990 la squadra torna in B e, nel campionato 1997/98, centra nuovamente l’obiettivo della promozione in serie A. Gli anni seguenti non sono facili, l’ultima stagione vede l’F.B.C. Unione Venezia militare in serie D. Ed è proprio dalla serie D che si riparte, con l’obiettivo di raggiungere nuovamente risultati importanti e di tornare, nel più breve tempo possibile, a giocare negli stadi più importanti d’Italia contro squadre

Lo stadio di Venezia affini per storia e tradizione. Attualmente la società Football Club Unione Venezia è di proprietà della Holding “Venice Football Academy”, società di diritto italiano, presieduta dall’imprenditore russo Yuri Korablin, capofila di una serie di imprenditori e investitori internazionali che, come altri, ha voluto investire nella laguna veneziana. La stagione della squadra è iniziata alla grande ma poi i ritmi sono calati: la prima partita è stata vinta contro il Vallèe Aoste con il

risultato di 1-3, questa vittoria però è stata seguita da una sconfitta contro il Castiglione con il risultato di 0-1 e infine con un pareggio contro il Santarcangelo con un 1-1. In classifica il Venezia è al nono posto con quattro punti, ha segnato quattro gol e ne ha subito tre. Quindi il campionato è ancora tutto da giocare. I tifosi del Venezia possono seguire la loro squadra in streaming su www.veneziaunited.com o nei social network twitter e facebook.

A Marghera

il CriCKet punta sui giovani

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’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di via Cavour a Marghera. L’ASD (associazione sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’associazione è stato convocato in Nazionale Under 15 e ha vinto gli Europei di categoria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato alla Nazionale per gli Europei in Danimarca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cricket è il padre del baseball, ha bisogno di spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, battuta dal battitore, può essere scagliata anche a 80 metri dal punto d’impatto con la mazza per cui i campi devono essere larghi. Solitamente si gioca da aprile a metà ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e umido renderebbe complicato il gioco anche perché una partita dura dalle tre alle sette ore, a seconda dei minuti degli overs. La Federazione sta promuovendo anche il settore femminile. E’ un gioco tipicamente britannico e diffuso nei paesi asiatici a influenza inglese. L’associazione di Venezia ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-

DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ghera sul campetto verde della parrocchia San Pio X (vicino alla questura) e sulla piastra Uisp adiacente alla palestra Einaudi dove si trova una struttura mobile adeguata a questo sport. “Per il futuro puntiamo a consolidare la nostra presenza in città - dice Alberto Miggiani presidente dell’associazione Cricket Venezia - a fine settembre è venuta la Nazionale Italiana con il club più prestigioso del pianeta cricket (Marylebone Cricket Club) creatore di questo sport; motivo di grande orgoglio per la nostra provincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe migliorare il nostro campo a Campalto in via Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 terminerà il 16 ottobre. Tra le competizioni: il Campionato Nazionale e i gironi degli Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le amichevoli Nazionale Italiana / Marylebone Cricket Club di Londra. Gli allenamenti si tengono a Marghera nella palestra della scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi annuali sono 30 euro per i ragazzi e 100 per i seniores. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.veneziacricket.eu R.P.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani

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uel 5% ti tagli preferisco chia- e della gestione dei centri unici di prenotamarlo pizzo piuttosto che spen- zione delle Ulss. ding review”! Esprime così la “Un 5% in meno di fatturato - sottosua rabbia condita di umiliazione e mortifi- linea Loris Cervato, responsabile Settore cazione Nicola Boscoletto della Compagnia sociale Legacoop Veneto - si traduce inevidelle opere che sottolinea il modo brutale tabilmente in un 5% in meno sul costo del usato dalle Asl per comunicare questi tagli. lavoro, dunque meno servizi per tutti. La Nessun incontro, nessun confronto, solo una spending review va ad aggiungersi a una lettera con degli ordini e delle minacce. situazione già pesante per le cooperative, “Si sono dimostrati governanti che usa- fra mancati adeguamenti Istat e continue no la forza del potere come padri padroni e richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A non si consultano più con nessuno”! ottobre molte coop avranno difficoltà ad Uno stile che offende e umilia il mondo applicare la seconda tranche dell’aumento delle cooperative sciali perchè non tiene contrattuale previsto dal contratto collettivo conto della qualità dei servizi che erogano nazionale di lavoro, per questo abbiamo né dell’umanità vasta a cui questi servizi domandato ai sindacati l’applicazione di sono rivolti: minori, disabili e anziani”. accordi di gradualità che ne prevedano lo I numeri in campo sono altissimi. Se slittamento”. si uniscono le realtà E poi, qualunque aderenti a Confcoope- Impossibile grantire buon padre di famiglia rative, Legacoop, Agci la medesima qualità sa che se diminuiscono e Compagnia delle senza avere le entrate le opportuniopere, tutte attive nel i soldi per pagare tà offerte non rimangocampo del sociale, il gli operatori no le stesse. quadro è davvero siCosì per i servizi gnificativo: più di 600 cooperative sociali, erogati. E’ impossibile garantire la medesioltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, ma qualità senza avere i soldi per pagare quasi tremila di questi svantaggiati e un gli operatori. fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Così, secondo le stime del sistema coLe loro attività si svolgono nelle case operativo rischiano il posto di lavoro 1500 di riposo, negli asili nido, nelle comunità persone e tra queste almeno 500 sarebbero alloggio per disabili, nei ceod. persone svantaggiate inserite nelle cooperaMa si occupano anche di assistenza do- tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, miciliare, manutenzione del verde pubblico ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.

Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’impresa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consapevoli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifici, ma se

il contenimento degli sprechi e della spesa impegnata a fare in modo, con un prospubblica si trasforma in una mannaia per le simo provvedimento di Giunta, che i tagli fasce più deboli allora non siamo d’accordo. non penalizzino i servizi gestiti in regime Lo stesso vale per di accreditamento, vala decurtazione degli I dati: oltre 600 lorizzando, oltre alle stipendi: non si può realtà interessate, strutture accreditate, andare a colpire lavora- un fatturato anche i contratti che tori che prendono mille che supera prevedono l’inserieuro al mese, se non gli 800 milioni mento lavorativo delle cinquecento come nel persone svantaggiate caso degli svantaggiati che spesso lavorano e dei soggetti deboli. solo part time. I tagli lineari non sono la “Siamo molto soddisfatti per l’apertura risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche e la disponibilità accordateci. - commenta perché non distinguono fra chi da tempo si Loris Cervato, responsabile del settore sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo per superare la crisi e chi invece non sta fa- a vedere. In attesa del provvedimento, le cendo altrettanto”. cooperative sociali venete non accettino Ora, dopo la levata di scudi congiunta nessuna modifica peggiorativa dei contratti delle Cooperative sociali, la Regione si è in essere chiesta dalle Ulss”.


Il Veneto in primo piano 31 7 Centri diurni per disabile a pagamento

La spending review colpisce i Ceod di Germana Urbani

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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili

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aggiunto - terremo conto del numero di figli rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i traspesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto sporti che diamo ai nostri concittadini con che “rispetto al reddito ISEE di una fami- disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande glia con poniamo 100 dibattito al proposito mila euro di reddito Il contributo all’interno delle stesse l’anno si possa poter della Regione contribuire dai 30 ai è differenziato tra associazioni e delle famiglie”. 100 euro al mese Ulss e Ulss “Oggi - sostiene alle spese sostenute e Ceod e Ceod ancora Sernagiotto - il dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello contributo economico che la Regione versa essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. ai Ceod vede una situazione troppo differenFaremo un ISEE a quoziente familiare – ha ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una

forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”

handiCap e Costi soCiali

e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà

che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.


32 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

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Claudio Sinigaglia

“il progetto seCessionista era di veneto stato”

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l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

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Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

“nord italia omogeneo nella gestione dei servizi”

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Clodovaldo Ruffato, Pdl

perseguiremo l’autonomia attraverso altre strade

di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

L’opinione

on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.

Dario Bond, Pdl

“sÌ a un’autonomia eQua e responsabile”

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ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. Laura Puppato, Partito Democratico

“zaia, dovrebbe sempliCemente dimettersi”

“L

’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.


Cultura veneta 33 15 Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò

L

a mostra “Enrico Castellani/Günther Ue- per rivendicare l’autonomia di cinquant’anni di cker”, alla Galleria Internazionale d’Arte lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitaModerna di Cà Pesaro, Venezia, fino al tore passa dunque da opere storiche a lavori 13 gennaio, mette in dialogo due Maestri di eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è coottant’anni ancora attivi nell’eseguire senza mune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se aiuti opere di una certa sostanza. Un allesti- in Castellani questo elemento è intimo perché mento che vede dedicato uno spazio ciascuno, ricoperto dalla tela, in Uecker assume una vaintervallati tra le pareti, senza mai dare l’im- lenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella sala pressione di un’ipotetidel pensatore di Rodin ca gara o conflittualità. Se in Castellani si è accolti da grandi Castellani torna con il chiodo è intimo, tele recenti di Uecker, una mostra in un luo- perché ricoperto in cui si ritrova la serialigo storico dopo le due dalla tela, Biennali del ’64 e ’66, in Uecker è esplosivo tà dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Venezia. carta, le frecce fino a giungere a due lavori deDue sono anche le provenienze rispettive che, gli anni ’70 con l’inserimento dei chiodi. Nella reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto parete opposta dialoga Castellani con un tritun dialogo: la breve vita della rivista Azimuth tico d’argento del ’66, una superficie bianca per Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’a- del ’68 e uno spartito del ’69. Passando per desione per dieci anni di Uecker in Germania. altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessioQuesto incontro veneziano, come spiega il ne di Castellani eseguita nel 1959 con i semi curatore Davide Di Maggio, non è stato ideato anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma i suoi recenti angolari d’argento, che richiamo

Nelle foto una delle opere di Uecker e una di Castellani, nelle altre immagini le opere in esposizione alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro

vecchi lavori ma con la capacità di catturare la luce, assumendo forme diverse in base all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al piano terra un’installazione di Castellani richiama le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile mancato coinvolgimento da parte del curatore.

E

rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.

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Sotto lÕ Alto Patronato del Presidente della Repubblica Si ringrazia con il patrocinio di

Si ringrazia UNAPROA, promotrice dell’iniziativa.


34 I nostri esperti Rivolgiti all’avvocato

Questioni di Giustizia

l’ottico

Vertigine visiva Valentino Micaglio

Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Buongiorno Avvocato, sono Giulio e sono dipendente di una catena di officine, venivo assunto lo scorso anno e dal titolare mi veniva assicurato che il mio contratto era di tipo dipendente, a tempo pieno e indeterminato. Il titolare dopo quasi Buongiorno Avvocato, un anno dalla mia assunzione, mi convocava per indicarmi che è prossima la scadenza del contratto e che sono titolare di una ditinto lavanderia e ho ricevuto unasua contestazione da parte di una mi darebbe la possibilità essere assunto in un’altra officina della catena poco distante con contratto cliente in merito ad un lavaggio di una fodera di una testata di un letto macchiata di stagionale, in quanto nella presente “c’è poco lavoro”, l’alternativa sarebbe andarmene. Io ero convinto, dalle nero. Premetto che allatempo fodera ci venivi erano degli aloni gialli, chenella nonbusta sussistevano rassicurazioni ricevute dell’assunzione e dalle indicazioni contenute paga, ove dopo non è indicata la dataedimi termine del icontratto ove sono gli scatti il mio contratto non fosse a il lavaggio chiede danni. eNel mio indicati negozio vi è di unanzianità, cartelloche che indica chiaramente tempo determinato, bensì aesser tempofatti indeterminato, pertantodalla mi sono recato all’INPS ove mi è stato detto che il mio che i reclami devono entro 8 giorni restituzione. contratto è a tempo indeterminato. Il mio sospetto è che essendo mia moglie in attesa di un figlio, il titolare cerchi un modo per liberarsi di me, visto che vi è un altro dipendente con le mie medesime mansioni, senza carichi familiari, con contratto a termine a cui ha già detto che rinnoverà il contratto. Cosa mi consiglia?

Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it

Gentile sig. Paolo, Caro Giulio, la clientepresenta ha due incaricato una la questione ordini di problemi persona ha agito quale suo da risolvere:che il primo attiene alle modalità rappresentante, il quale dichiarava di esercizio dello ius variandi del datore di espressamente di delagire nome lavoro in caso di calo lavoro, inil secondo e per conto della clidenunzia il problema del licenziamento discriminatorio.è pervenuta tardivamente Il datore di lavoro, quando siche trovaper in possibile interazione di altri fattori condizioni di avere scarsità di commesse dopo la consegna federa che ma il personale assuntodella è in esubero, può da soli avrebbero potutoper determinare intimare il licenziamento giustificato un danno. motivo oggettivo, ovvero per carenza di lavoro. Se però il datore di lavoro è titolare di più unità produttive e non tutte subiscono lo stesso calo di lavoro, il datore di lavoro deve prediligere al licenziamento, l’assegnazione del lavoratore presso altra unità produttiva, mantenendo però al lavoratore le medesime mansioni, l’attuale contratto e identico inquadramento. Questo potere del datore di lavoro si chiama jus variandi ed è un potere che, quando correttamente esercitato, è pienamente legittimo. Quindi, se il suo datore di lavoro decide, per esigenze date dal lavoro, di ricollocarla in altra unità produttiva mi par di capire poco distante dalla attuale, lo può fare, ma mantenendo il suo attuale contratto di lavoro, solo questo comportamento sarebbe legittimo. La cessazione con nuova assunzione a termine presso l’altra filiale non sembra rispondente a reali esigenze lavorative, bensì sembra piuttosto volta ad evitare che lei possa usufruire del congedo di paternità, che attualmente viene garantito anche agli uomini oltre che alle donne. Il contratto a termine invece permetterebbe al datore di lavoro di condizionare la prosecuzione del rapporto di lavoro al fatto che lei non chieda il congedo di paternità. Questo scopo, che peraltro mi sembra avallato dalle promesse del datore di lavoro di rinnovo del contratto all’altro dipendente, rende l’eventuale licenziamento per giustificato motivo oggettivo chiaramente discriminatorio, quindi il licenziamento sarebbe nullo. Se davvero vi fosse un calo di lavoro, il datore di lavoro, per legge, deve operare licenziando prima gli apprendisti, poi i lavoratori con contratto a tempo determinato, poi tra i lavoratori a tempo indeterminato, operare se possibile una ricollocazione. In questo caso, lei potrà accettare la ricollocazione se viene mantenuto il suo attuale contratto, non firmi in nessun caso lettere di dimissioni, ove le venisse intimato un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, provveda ad impugnarlo immediatamente chiedendo l’immediata reintegrazione in quanto nullo per ragioni discriminatorie. Per info su questo m.nuvoletti@gmail.com

articolo

L’APPARECCHIO DEI BAMBINI E’ molto frequente che i genitori si preoccupino della dentatura dei bambini e si chiedano quale sia il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico, ossia un trattamento che porti i denti ad allinearsi e ad avere una forma regolare e d armonica. I miglioramenti che si possono ottenere sono molteplici: l’estetica facciale, il sorriso, la pulizia più accurata e la maggiore prevenzione di carie e tartaro. Ma vi sono dei vantaggi altrettanto importanti dal punto di vista scheletrico; specifici apparecchi detti intercettivi risolvono con semplicità le malocclusioni dovute alla forma particolare della mandibola e del mascellare superiore se sono trattate nell’età puerile, momento in cui le ossa sono più facilmente malleabili. In età adulta invece la questione può diventare più seria in quanto il palato ogivale (stretto) e altri problemi di malocclusione necessitano di una cura mediamente più lunga. L’ortodonzia intercettiva può cominciare già dai 5 anni, anche se sono presenti ancora dei denti da latte; è questo il momento in cui si possono già diagnosticare le malocclusioni e correggerle in tempo.

L

a vertigine può essere definita come una sensazione di instabilità ed è un sintomo, non una malattia, di disorientamento in relazione alle cose attorno a noi. La sintomatologia vertiginosa può variare da una leggera sensazione di capogiro sino ad una grave e severa sensazione di instabilità che ci può far cadere con effetti anche gravi o la perdita di motilità che alla guida diventerebbe di estremo pericolo. Problemi ai muscoli oculari o problemi di rifrazione possono causare instabilità. Un esempio di tale tipo di disturbo è quello che un individuo può avere durante la guida se porta occhiali che appartengono ad un’altra persona oppure di instabilità visiva causata da una non corretta ametropia, tipo l’astigmatismo, o quando si vede sfrecciare un treno che va in direzione opposta alla nostra. Gli occhi rispondono inviando al cervello una rapida serie di impulsi, che indicano che il corpo è in movimento rotatorio. D’altra parte, le orecchie ed il sistema di muscoliarticolazioni, inviano al cervello impulsi che indicano che il corpo non è in movimento rotatorio ma solo in movimento in avanti. Il cervello, nel ricevere tali informazioni confuse (dagli occhi che indicano movimento, dalle orecchie e dal sistema muscoli-articolazioni che indicano il contrario) invia allo stesso modo, ai vari muscoli e ghiandole, ordini confusi che possono causare sudorazione, nausea, e vomito. In tale situazione quando un individuo è seduto nel sedile di fronte e guarda in avanti, gli occhi, le orecchie, e il sistema muscoli -articolazioni, lavorano in modo più uniforme, e la possibilità di avere la sensazione di mal d’auto è minore. Un disturbo visivo può essere causato da vertigini di altra origine. La incapacità intermittente di focalizzare, la difficoltà nella lettura, intermittente sensazione di appannamento visivo, possono derivare da piccoli movimenti riflessi dagli occhi (scosse). Le vertigini si possono avere per altri motivi, quali : problemi otologici, stress emotivi, gli stati di tensione, e l’assunzione di un’eccessiva quantità di alcool. l’insufficienza circolatoria, la disfunzione metabolica o allergica, i tumori o i traumi, possono produrre questo tipo di instabilità con o senza disturbi dell’equilibrio, e altri che per esigenze di spazio non elenchiamo.

BIBLIOGRAFIA: www.gruppootologico.it OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<



36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO SONO IN ARRIVO PIÙ SODDISFAZIONI ALLE LUNGA DURATA CHE AI SINGLE. NUOVI INCONTRI FAVORISCONO L’EROS · S ALUTE ATTENZIONE PARTICOLARE PER IL BENESSERE A TUTTO TONDO: MOLTI INTRAPRENDERANNO UNA DIETA O UN ALIMENTAZIONE SANA

TORO AL

DAL 21/04 20/05

Oroscopo L’AMORE D’AUTUNNO È UN CUORE ALIENO CHE CI PORTA IL PROFUMO OVATTATO DEL RESPIRO DELLE TERRE

A S C I N O

ARETE QUALRIFLESSIONE SULLE RELAZIONI IN GENERALE E ANCOR PIÙ SU QUELLE SENTIMENTALI. EVITATE STERILI RIMUGINAZIONI · S ALUTE IL BUON TONO ENERGETICO GENERALE VI REGALERÀ ENTUSIASMO E METODO IN OGNI ATTIVITÀ, POTRETE PUNTARE SULLA COMPETITIVITÀ

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO PREVISTI TUONI E FULMINI NELLE RELAZIONI AMOROSE: AVETE VOGLIA DI DARE UN BELLO SCOSSONE A RELAZIONI CHE SI STRASCINANO · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ BALLERINA, O AL DI SOTTO DELLO STANDARD ABITUALE E I RIFLESSI SI FARANNO PIÙ LENTI. EVITATE GRANDI PERFORMANCE

CANCRO 22/06 22/07

ASCINO AVRETE UN DIALOGO COSTRUTTIVO E COSTANTE CON CHI VI STA ACCANTO. RECUPERERETE UNA DIMENSIONE DI PIACEVOLE INTIMITÀ · SALUTE CORSI COLLETTIVI E ATTIVITÀ DI SQUADRA COME LA PALLAVOLO O IL TENNIS VI AIUTERANNO A CANALIZZARE LE ENERGIE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

QUALCHE POSSIBILE EQUIVOCO NELLA COMUNICAZIONE, CHE SARÀ IMTONI PIÙ SOMMESSI E CONFIDENZIALI · S ALUTE E’ TEMPO DI FARE CONTROLLI MEDICI DI ROUTINE, COME UNA VISITA DENTISTICA: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE! FASCINO

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO VI

ATTENDONO CONOSCENZE DAVVERO MOLTO INTERESSANTI, PURCHÉ SIATE PIÙ FIDUCIOSI NEI CONFRONTI DELLE NOVITÀ · S ALUTE DEDICATEVI TUTTO IL TEMPO NECESSARIO A STAR BENE. L’ATTENZIONE PER L’ESTETICA, L’IGIENE E LA SALUTE È CONSIGLIATA

ARATE ACCAREZZATE DALLE PRIME NEBBIE

BILANCIA 2 3/09 AL 22/10

FASCINO LIBERATE IL VOSTRO LATO PIÙ ROMANTICO E FANTASIOSO, I PIANETI FAVOREVOLI VI RENDERÀ, QUESTO MESE, PARTICOLARMENTE IDEALISTI · S ALUTE DALLA CROMOTERAPIA ALLA RIFLESSOLOGIA, PASSANDO PER YOGA E SHIATSU: SIATE APERTE A TUTTE LE POSSIBILITÀ DI BENESSERE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO L’EROS SI FARÀ MENO PASSIONALE E PIÙ CEREBRALE E LE RELAZIONI SI BASERANNO SU AFFINITÀ INTELLETTUALI E INTERESSI CONDIVISI · S ALUTE INFORMATISSIMI SULLE NOVITÀ IN FATTO DI DIETE E TRATTAMENTI ESTETICI: LA MOTIVAZIONE SARÀ AI MASSIMI LIVELLI. APPROFITTATENE!

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

IL DESIDERIO DI AVVENTURA E DI CONQUISTA AUMENTERÀ IN MANIERA ESPONENZIALE. INSOFFERENZA VERSO CHI VI SOFFOCA· S ALUTE GESTITE IN MANIERA SAGGIA LE GRANDI RISORSE DI CUI SARETE PROVVISTI: SCEGLIETE SPORT CHE FACCIANO APPELLO ALLA RESISTENZA FASCINO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

ASCINO I SINGLE SARANNO IRRESISTIBILMENTE SOSPINTI VERSO TERRE LONTANE, ATTRATTI DA PERSONE INSOLITE DI CONTESTI CULTURALI DIVERSI · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ INTERMITTENTE, INTEGRATE LA PALESTRA CON RILASSAMENTO ORIENTALE, O CON DISCIPLINE TIPO TAI CHI O QI GONG

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO SARETE

ATTRATTI DA PERSONE MISTERIOSE E NON FACILMENTE DECIFRABILI. MANTENETE IL CONTROLLO NELLE RELAZIONI · S ALUTE SIETE AGILI, PERCIÒ VI CIMENTERETE IN UNA MIRIADE DI ATTIVITÀ: DAL PARACADUTE ASCENSIONALE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

ASCINO SARETE PIÙ SOLLECITI NEI CONFRONTI DELLE RELAZIONI DI LUNGA DATA. SIATE PIÙ DINAMICI E MENO FATALISTI · S ALUTE POTRESTE ACCUSARE TUTTA UNA SERIE DI SINTOMI IMPUTABILI A UN’IPOCONDRIA DIFFUSA, O A UN CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE



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