La Piazza del Camposampierese est set2018 n119

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Economia

Regione e università fanno squadra per sostenere lo sviluppo Zaia: “Il più importante mai siglato. Si può andare lontano”. Marcato: “Atto storico”

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’economia del Veneto ha segnato una leggera riprese e questo è il momento giusto per farla ripartire con slancio. Per questa ragione la Regione e le Università del territorio hanno sottoscritto un Accordo di Programma Quadro, della durata di cinque anni, rinnovabili, grazie al quale saranno fatte convergere su una serie di obbiettivi comuni le rispettive conoscenze, organizzazioni e fonti di finanziamento, condividendo la necessità di massimizzare l’efficacia dei propri interventi a favore dello sviluppo competitivo del sistema economico veneto in un quadro programmatorio e strategico comune. L’atto è stato siglato dal Presidente Luca Zaia per la Regione e dai Rettori dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, dell’Università Cà Foscari di Venezia, Michele Bugliesi, dello IUAV di Venezia, Alberto Ferlenga, e dell’Università di Verona, Nicola Sartor. Per assicurare il perseguimento degli obbiettivi indicati nell’Accordo, è stata istituita una Cabina di Regìa, che sarà presieduta dall’Assessore regionale all’Economia Roberto Marcato ed è composta dai tecnici regionali di area, da Veneto Innovazione, e dai componenti della quarta Commissione di Univeneto, della cui Fondazione si avvarranno le diverse Università per la realizzazione delle

azioni e delle disposizioni contenute nel documento. “Ho sempre sostenuto – sottolinea Zaia – che correndo da soli forse si va più forte, ma facendo squadra si va più lontano. Ebbene, questo Accordo, il più rilevante e concreto mai sottoscritto tra l’Istituzione regionale e le Università del Veneto, ha tutte le caratteristiche per andare molto lontano. Abbiamo tutti saputo fare squadra guardando unicamente allo sviluppo della nostra economia, che non può essere disgiunto dall’alta formazione garantita dai nostri Atenei, e i risultati arriveranno. Ringrazio i Rettori e il mio Assessore Marcato per l’importante lavoro preparatorio portato avanti”. “L’economia veneta – dice da parte sua Marcato – è un gigante che, pur tra mille difficoltà, ha saputo reggere all’impatto di una crisi epocale, e ha ricominciato a macinare risultati. Imprenditori e imprese devono però poter contare sul supporto delle Istituzioni, in una fase storica nella quale conoscenza, innovazione, nuove tecnologie, ricerca sono quanto mai strategiche. Regione e Università mettono in campo tutte le loro risorse, anche finanziarie, per perseguire insieme obbiettivi che saranno utilissimi per tutta la società veneta, non solo per il mondo della produzione. Per questo non

esito a definire ‘storico’ l’Accordo e garantisco tutto il mio impegno nell’ambito della Cabina di Regìa”. Nell’Accordo sono inseriti cinque rilevanti obbiettivi: favorire e sostenere le attività di analisi e studio, le attività strumentali e di supporto alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all’innovazione; cooperare per la progettazione e l’attuazione di programmi di ricerca e sviluppo finalizzati ai bisogni sociali, economici e infrastrutturali della Regione; supportare l’innovazione e l’internazionalizzazione con il potenziamento della competitività del sistema veneto, anche mediante l’attuazione di progetti nazionali, europei e internazionali, anche sperimentali; promuovere la partecipazione dei Dipartimenti e dei Centri universitari delle imprese, dei distretti e delle reti innovative regionali, degli enti e istituti di ricerca; individuare opportuni canali di comunicazione finalizzati alla conoscenza, alla partecipazione e alla condivisione degli interventi a favore dell’economia regionale.

Turismo, proposto un regolamento per gli affitti Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia con 19 milioni di arrivi e 70 milioni di presenze. In base ai dati 2017 le strutture ricettive soggette ad attività di rilevazione statistica e controllo amministrativo in Veneto sono più di 46 mila, di cui 9 mila soggette anche a classificazione: 3200 sono alberghi, 5000 le strutture complementari, 180 quelle all’aperto e oltre 900 gli agriturismi. Gli alloggi in locazione turistica sono la parte restante, cioè più di 37 mila. Si tratta di strutture ricettive non soggette a classificazione né a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), senza la prestazione di servizi a favore degli ospiti durante il loro soggiorno. Chi affitta ha attualmente solo obblighi di comunicazione alla Regione, riguardanti sia l’anagrafica di tale tipologia di alloggi, sia la movimentazione tu-

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Politica

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ristica. Il boom del loro numero è dovuto anche alla commercializzazione tramite i siti internet di prenotazione ricettiva, ma sconfinando spesso nell’abusivismo e conseguentemente in forme di concorrenza sleale nei confronti di chi agisce correttamente. Per questo la giunta regionale, su relazione dell’assessore al turismo Federico Caner, ha licenziato una proposta legislativa che prevede nuove disposizioni in materia di ricettività turistica finalizzate a tutelare sia la qualità dell’offerta anche nel segmento degli alloggi in locazione, sia la trasparenza del settore. “Anzitutto – ha sottolineato l’assessore Caner - gli alloggi in locazione turistica dovranno essere conformi alle prescrizioni urbanistiche, edilizie, igienico-sanitarie e alle norme per la sicurezza degli impianti. La qualità dell’offerta turistica

in tutti i suoi segmenti deve essere garantita”. Uno dei nuovi obblighi sarà invece quello di dotarsi di un codice identificativo dell’alloggio, assegnato dalla Regione, da esporre anche nei siti internet di prenotazione ricettiva, in base ad un regolamento che sarà adottato dalla giunta regionale successivamente all’approvazione della legge. In questo modo i comuni saranno agevolati nelle funzioni di vigilanza sulle locazioni turistiche, compito che sarà ulteriormente facilitato anche dalla possibilità per la polizia locale di accedere telematicamente alla banca dati regionale del turismo. “La Regione non vuole colpire questo segmento dell’offerta turistica diverso dall’offerta tradizionale – ha precisato Caner – ma intende contrastare la sacca importante delle strutture turistico-ricettive abusive”.

Moretti, Pd: “L’economia rallenta e la produzione industriale cala”

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ent r e il Governo pensa solo alla becera propaganda e a fomentare le paure, cala la produzione industriale, per la prima volta dal 2016, l’aumento del Pil frena, tanto da essere fanalino di coda del G7, con il rischio di crescita zero nel terzo trimestre. Non si può continuare a usare il tema dell’immigrazione per nascondere i veri problemi che l’Italia sta attraversando, primo fra tutti quello del lavoro, aggravato dal Decreto dignità, come denunciato più volte dagli imprenditori del Nord Est”. La denuncia, affidata a una nota, è della consigliera regionale del Partito Democratico, Alessandra Moretti. “Con i Governi precedenti stavano crescendo produzione, export e lavoro e c’era una rinnovata fiducia nei consumi dopo un lungo periodo di stallo – esordisce l’esponente dei Democratici - Tutto ciò è messo a repentaglio dall’azione irresponsabile dell’esecutivo Lega-Cinque Stelle”. “Il Decreto dignità – aggiunge la consigliera Dem - con l’obbligo di causale per i contratti a termine oltre i dodici mesi, avrà come risultato quello di accelerare il turnover tra i lavoratori: difficilmente ci saranno contratti di durata maggiore, per evitare qualsiasi contenzioso giudiziale”. “Proprio un incentivo ad assumere – osserva Moretti - Anche l’obbligo delle chiusure domenicali va nella stessa direzione, si perderanno migliaia di posti di lavoro e i consumi si ridurranno”. “Un brusco ritorno al passato – conclude Alessandra Moretti - per quello che si era presentato come il ‘Governo del cambiamento’. Non avevano, però, specificato, ‘in peggio’”.


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